la riabilitazione del facciale

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Dott.ssa Roberta Cultrera La paralisi del nervo facciale: riabilitazione

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Health & Medicine


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Dott.ssa Roberta Cultrera

La paralisi del nervo facciale:

riabilitazione

Il viso è il biglietto da visita dei sentimenti e delle emozioni…

VII nervo cranicoPrincipalmente motorio regola tutta la motilità del viso

IDENTIFICA

Lesione INTOLLERABILE!!!

30/100.000 casi nel mondo occidentale

Nervo FacialeE’ IL NERVO “ATTORE” PER ECCELLENZA: CI FA RIDERE, PIANGERE,

ARRABBIARE, CI DA MESTIZIA E GIOIA, MA CI FA ANCHE INVECCHIARE…

E’ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA DI 19 MUSCOLI MIMICI, CHE PER ESSERE ANCORA PIU’ ESPRESSIVI, SONO MOLTO

SUPERFICIALI, E NON HANNO FASCE

I muscoli mimici hanno struttura molto diversa dagli altri muscoli scheletrici, enorme variabilità

individuale e “razziale”

assenza nell’uomo di fasce proprie, con conseguente non separazione dei singoli muscoli tranne che il m. buccinatore.

•veicola impulsi motori per la muscolatura mimica del volto e del collo,• impulsi visceromotori per alcune ghiandole (lacrimali, salivari minori),• sensibilità gustativa ( anteriori della lingua)⅔• tattile per la mucosa della cavità buccale,

trasporto della sensibilità propriocettiva del volto, in associazione col n. trigemino,

col quale contrae diverse anastomosi.

L’innervazione dei mm. mimici da parte del facciale è molto complessa

e arborizzata

lo stesso ramo nervoso può innervare più muscoli e lo stesso muscolo può essere innervato da più rami nervosi

I tre tipi di sorriso

“Monna Lisa” 67%Grande zigomatico predominante

Canino 31%Elevatori predominanti

A tutti denti 2%Elevatori e depressori si contraggono

contemporaneamente

Grading della paralisi del faciale (House Brackmann 1983)

1. Normale2. Leggera3. Moderata4. Moderata/severa5. Severa6. Totale

su 6 gradi

CAUSE• CONGENITE rare e/o sindromiche

• INFIAMMATORIE “a frigore”da h. simplex o zoster (s. di Ramsey Hunt) – otiti croniche o maligne

• TRAUMATICHE fratture delle rocche

• TUMORALI neurinomi, angiomi, colesteatomi

• IATROGENE

• TAC / RNM/ EMG

S. Di Moebius

Manifestazioni e sintomi• No chiusura delle palpebre (lagoftalmo)• “Segno di Bell”• Scarso controllo della lacrimazione

• No corrugare la fronte• No arricciare il naso

• No gonfiare le guance• No fischiare• No soffiare• No sputare

• Abbassamento dell’angolo della bocca• Scarso controllo della salivazione• Scarso controllo della detersione orale• Ageusia

Sincinesie dopo movimenti volontari

• Sguardo in alto innalzamento della commissura labiale

• Mostrare i denti chiusura della palpebra

Più frequente è il deficit del ramo mentoniero

Perché più lungo, più sottile e

in genere non ha anastomosi

L’EMIVOLTO PARALIZZATO E’ QUELLO COLLASSATO E SPIANATO!!

riabilitazioneFisioterapica

KABAT

Terapia strumentale: laser, ultrasuoni, elettroterapia

PNF: facilitazione propiocettiva neuromuscolare

TAPING

LOGOPEDIAInizio tempestivo e intenso training:

• Valutazione e definizione del danno funzionale

• Programma riabilitativo e counselling

• Perseguimento della simmetria del volto

• Consegne per un corretto lavoro a casa

• Sostegno emotivo

• Rivalutazione periodica ed eventuale revisione delle strategie di recupero

Paralisi del facciale e linguaggio

Funzione comunicativa attraverso le espressioni del volto volontarie e involontarie

Espressioni facciali delle emozioni

Comunicazione Verbale (CV)

Comunicazione non Verbale (CNV)

Articolazione dei suoni (pronuncia di alcune consonanti).

Le prassie non sono semplici movimenti, ma sistemi coordinati

di movimenti in funzione di

•Un’ INTENZIONE

•Un RISULTATOPIAGET, 1960

esercizi attivi e passivi sulla muscolatura

• Tecniche di stimolazione tattile vibratoria e termica• Eseguire le stimolazioni mediante: sfioramento,

pressione, massaggio, tamburellamento delle aree interessate

• Esercizi prassici attivi/passivi anche allo specchio

propriocezione

Aumentando la percezione sensitiva e la consapevolezza motoria dei muscoli colpiti si favorisce il miglior recupero possibile

Finalità riabilitativa Se il f. non è del tutto lesionato inizio tempestivo per

una soluzione il più rapida possibile

Se invece la lesione è permanente, per evitare l’atrofia muscolare “no progress is progress”