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La responsabilità sociale d’impresa
Laboratorio sulla RSI nelle PMI
Prof.ssa Del Baldo Mara
Dott.ssa Palazzi Federica\
con la collaborazione di
Confindustria Pesaro
Gruppo Giovani Industriali
Urbino, 14 marzo 2007
Il concetto di responsabilità sociale d’impresa (RSI)
Fattori genetici della RSI
Disastri ecologici
Globalizzazione e crescente divario tra
ricchi e poveri
Diritti umani e diritti dei lavoratori
Scandali e fallimenti aziendali
Diffusione di cultura e movimenti ambientalisti
Necessità di governare il fenomeno
Maggiori attenzioni a: pari opportunità, sicurezza, lavoro minorile, soggetti svantaggiati
Esigenza di correttezza e trasparenza
Il concetto di responsabilità sociale d’impresa (RSI)
“Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. (Libro Verde della Commissione delle
Comunità Europee, 2001)
L’evoluzione del concetto di responsabilità sociale d’impresa (RSI)
Il concetto di responsabilità sociale d’impresa (RSI)
SVILUPPO SOSTENIBILE (sustainable development)
CITTADINANZA D’IMPRESA (corporate citizenship)
MULTIDIMENSIONALITA’ (triple bottom line)
Tre Concetti di sintesi:
Il concetto di responsabilità sociale d’impresa (RSI)
Triple Bottom Line
Insieme di scelte adottate per raggiungere determinatiobiettivi di sviluppo, assicurando la soddisfazione dichi impiega risorse nell’impresa senza pregiudicare idiritti delle future generazioni.
Le dimensioni della RSI ( Libro Verde Commissione Europea)
DIMENSIONE INTERNA all’aziendaAMBITO DI APPLICAZIONE POSSIBILI MISURE CORRELATE
Gestione delle risorse umane Istruzione e formazione continua, livelliretributivi, orari di lavoro, pratiche non
discriminatorie, prospettive di inserimentoprofessionale, ecc…
Salute e sicurezza nel lavoro Adempienza alle normative cogenti in materia;adozione volontaria di misure volte alla
prevenzione e quindi alla migliore sicurezza eprotezione della salute sul luogo di lavoro
Adattamento alletrasformazioni
Attenzione alla partecipazione e coinvolgimentodelle parti interessate; adozione di politiche diriconversione professionale; impegno a favore
dell’occupazione locale
Gestione delle risorse naturalie degli effetti sull’ambiente
Riduzione nel consumo delle risorse, delleemissioni inquinanti e dei rifiuti; adozione di
sistemi di gestione ambientale e auditconvalidabili da enti accreditati
Le dimensioni della RSI ( Libro Verde Commissione Europea)
DIMENSIONE ESTERNA all’aziendaAMBITO DI APPLICAZIONE POSSIBILI MISURE CORRELATE
Comunità locali Sensibilità verso la tutela della comunità locale(assunzione personale, salvaguardia ambiente…);
creazione di partnership; sponsorizzazonimanifestazioni, donazioni
Partnerships commerciali,fornitori e consumatori
Selezione fornitori in base ad attributi correlatiall’etica d’impresa e persuasione all’applicazionedei principi di RSI; creazione di rapporti durevolicon clienti, incentrati su sicurezza, affidabilità e
servizi superiori
Difesa dei diritti umani Rispetto delle disposizioni nazionale edinternazionali in merito; adozione volontaria dicodici condotta relativi al rispetto di tali diritti
Problematiche ambientali alivello planetario
Miglioramento delle prestazioni ambientali lungotutta la catena produttiva; impegno allo sviluppo
sostenibile
I benefici per le imprese
Le opportunità derivanti dalle politiche di RSI:
• miglioramento della reputazione e valorizzazione di immagine;
• acquisizione di competitività (fidelizzazione / acquisizione clienti);
• miglioramento dei rapporti con la comunità locale e con le Istituzioni;
• aumento dell’attrattività per la forza lavoro;
• miglioramento del clima interno con riflessi sulla produttività;
• qualificazione delle relazioni con le istituzioni finanziarie.
Gli strumenti di comunicazione della RSI
RSI: da valore potenziale a valore effettivo
Comportamento socialmente responsabile
Creazione di valore potenziale per
l’impresa
Corretta comunicazione
Creazione di valore effettivo
per l’impresa
Conseguimento di benefici
I principali strumenti di comunicazione del comportamento socialmente
responsabile
Certificazioni sociali (SA 8000, Norme ISO, ecc…)
Codice eticoBilancio sociale
Gli strumenti di comunicazione della RSI
I principali vantaggi
Certificazioni socialiCodice eticoBilancio sociale
Possono essere validi per diverse tipologie di impresee per diversi settori produttivi
Se utilizzati correttamente contribuiscono alla reputazionedell’impresa creando fiducia verso l’esterno
Se utilizzati correttamente contribuiscono a migliorare il clima aziendale e a rendere l’azienda maggiormente appetibile per la forza lavoro
Flessibilità
Interfacciabilità
Miglioramento immagine
Possono essere funzionalmente integrati con altri sistemi normativi
Miglioramento clima interno
Gli strumenti di comunicazione della RSI
I principali limiti
Certificazioni sociali
Codice etico
Bilancio sociale Assente
Assente
Oneroso
Rischio di Onerosità
Discrezionale
Discrezionale
Audit esterno CostiRapporto con stakeholders
Coinvolgimento insufficiente
(es: SA 8000)
Rischio di burocraticità e formalità
Oneroso (ISO in particolare)
Grado di copertura dei vari aspetti
Discrezionale
Discrezionale
Incompleto e su standard minimi
+
Il bilancio sociale
Strumento per valutare e rendere conto periodicamente dei risultati dell’attività aziendale nella loro dimensione sociale, ambientale ed etica.
Completamento delle informazioni del bilancio d’esercizio. Potenziale strumento gestionale, in grado di migliorare l’organizzazione
interna e portare ad una conduzione d’impresa meno spontaneista. Strumento utile per rafforzare la legittimazione sociale dell’impresa sia
al proprio interno, sia verso gli interlocutori esterni. Strumento di comunicazione in grado di rendere possibile la formazione di
cultura condivisa. Strumento dotato di notevole efficacia dal punto di vista RELAZIONALE e
STRATEGICO (individuazione degli stakeholders rilevanti e ottimizzazione dei rapporti con essi).
Il bilancio sociale
Documento ancora in fase dinamica, in via di formazione (“cantiere aperto”).
Redazione non vincolata a regole o norme particolari. Pluralità di dottrine attinenti alla disciplina della rendicontazione
che porta ad un disorientamento delle imprese. Sviluppo non omogeneo nei diversi paesi. Rischio di utilizzo opportunistico del documento (self serving). Elevato costo in termini di risorse organizzative e finanziarie.
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
PMI: un ruolo di primo piano nell’economia europea
Le PMI operanti nei paesi membri dell’Unione Europea sono circa 18 milioni, ossia il 99,8% del totale delle imprese esistenti.
Le PMI costituiscono il 66% della forza lavoro e producono il 55% del fatturato complessivo.
Il 60-80% dei posti di lavoro creati tra il 1992 e il 1997 proviene da PMI e imprese artigianali.
L’occupazione femminile e giovanile a tempo parziale impiegata nelle PMI è maggiore rispetto a quella delle grandi imprese.
Dati riferiti all’anno 2000 (Eurostat e Commissione
europea)
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
Caratteristiche delle PMI che agevolano l’assunzione di politiche di RSI:
- Riconoscibilità
- Approcciabilità
- Enfasi sulla persona
- Flessibilità
Profondo radicamento nel contesto socio-economico locale.
Imprenditore facilmente identificabile e raggiungibile direttamente.
Rapporti imprenditore-interlocutori caratterizzati da ampio coinvolgimento
interpersonale. Ruolo centrale dell’imprenditore nelle decisioni.
Facilità di adattamento ai cambiamenti sociali e ambientali.
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
GESTIONE DEI COLLABORATORI attenzione alla qualità del lavoro e all’ambiente di lavoro (flessibilità orario lavoro, formazione, trasparenza nei rapporti contrattuali, sistema di premi e incentivi, informalità nei rapporti, uguaglianza, ecc..).
COMUNITA’ LOCALI interventi diretti a rispondere alle esigenze e ai bisogni della comunità ospitante (ad es.: donazioni, sponsorizzazioni).
RAPPORTI CON FORNITORI E CLIENTI trasparenza ed eticità dei rapporti con gli stessi, attenzione alla salute e al benessere del cliente (investire sull’immagine, creazione di rapporti fiduciari).
GESTIONE RISORSE/AMBIENTE adozione di prassi rispettose dell’ambiente (utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili o prive di residui inquinanti, uso di fonti energetiche alternative, riduzione emissioni inquinanti, ecc...).
Principali ambiti di applicazione della RSI nelle PMI
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
SCARSITA’ DELLE RISORSE difficoltà nel reperimento di risorse finanziarie e difficoltà nell’attrarre e/o trattenere i collaboratori più competenti e capaci.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA SEMPLICE semplicità strutturale non solo nelle dimensioni ridotte, ma anche nelle funzioni e competenze presenti.
GESTIONE SPESSO ISTINTIVA, SPONTANEISTA iniziative di RSI hanno i caratteri dell’occasionalità, senza procedure di pianificazione e programmazione.
MAGGIORE VULNERABILITA’ ECONOMICA scarsa propensione negli investimenti con ritorni nel medio-lungo termine.
I PROBLEMI
La RSI nelle Piccole Medie Imprese (PMI)
Le proposte della Commissione Europea
aiutare le PMI ad una migliore comprensione dell'impegno sociale ed ambientale già posto in essere;
promuovere lo scambio e la diffusione delle best practices (ad esempio, tramite pubblicazioni, librerie on-line di buone pratiche, ecc) identificate con l’aiuto di studiosi, ricercatori e di organizzazioni rappresentative delle PMI o anche associazioni dei consumatori;
facilitare lo sviluppo e la diffusione di strumenti di semplice utilizzo e adatti alle esigenze delle PMI che intendano attuare o sviluppare ulteriormente azioni socialmente responsabili su base volontaria;
attirare l’attenzione delle associazioni di categoria o di organismi d’aiuto e assistenza, per consentire loro la partecipazione alle azioni di sostegno alle iniziative di gestione responsabile in seno alle PMI;
facilitare la cooperazione tra le grandi imprese e le PMI nella gestione della responsabilità sociale e ambientale (gestione della catena di approvvigionamento, programmi di consulenza, ecc.).
L’impegno sociale nelle PMI italiane
• Ricerca realizzata da ISVI (Istituto per i Valori d’impresa) in collaborazione con Doxa e conclusasi nel gennaio 2003.
• Metodo CATI (Computer Aided Telephone Interviews).
• Campione elaborato da Unioncamere e costituito da 427 PMI (secondo la definizione della UE), suddivise tra quattro aree geografiche del territorio italiano (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole), più un ulteriore campione di 60 aziende di dimensione maggiore (251-500 dipendenti).
• Gli aspetti analizzati dalla ricerca:- rapporti col personale; - rapporti con la comunità;
- corporate governance; - rapporti con clienti e fornitori;
- salute, sicurezza, ambiente; - orientamento culturale verso la RSI;- strumenti per comunicare la RSI;
PRINCIPALI RISULTATI EMERSI (1^ Parte)
» Lento ma progressivo incremento del numero di PMI impegnate in pratiche di RSI.
» L’attenzione alla RSI cresce all’aumentare delle dimensioni, ma in molte aree d’intervento la distanza delle PMI rispetto alle più grandi è assai limitata.
» In generale i rapporti col personale sono ben presidiati dalle PMI e viene confermato un loro profondo radicamento nel territorio.
» Vi sono tuttavia ampi spazi di miglioramento per le PMI relativi alle seguenti dimensioni: relazioni interne (rapporti di lavoro, sistema di governance, ecc..), relazioni esterne (rapporti con la comunità, controllo della supply chain, marketing sociale, ecc.), tematica ambientale (risparmio energetico, riciclabilità, emissioni inquinanti, ecc.).
» I nuovi strumenti di comunicazione della RSI (codice, bilancio sociale, certificazione sociale), prevalentemente adottati per volontà dei vertici aziendali, hanno una diffusione tuttora limitata, ancorché in crescita.
» Tra imprese piccole e grandi le differenze riguardano più gli strumenti che i comportamenti.
L’impegno sociale nelle PMI italiane
PRINCIPALI RISULTATI EMERSI (2^ Parte)
» Le PMI dell’area nord-orientale mostrano una maggiore sensibilità ai temi della responsabilità sociale.
» Non si denotano sostanziali differenze di comportamento tra PMI del settore industriale e quello dei servizi.
» I motivi di tipo etico continuano ad essere il principale fattore che spinge le imprese ad essere socialmente responsabili, tuttavia si rafforza la consapevolezza dei benefici prodotti dalla responsabilità sociale in termini di competitività.
» Gli ostacoli all’impegno sociale maggiormente percepiti dalle PMI sono soprattutto la mancanza di tempo e l’impatto sui costi.
» Il decollo della RSI sembra dipendere dalla capacità di connettere/dimostrare la convenienza economica dell’impegno sociale. Viene confermata quindi l’importanza di:• politiche pubbliche che premino la RSI;• ricerche tese a misurare la correlazione tra impegno sociale e performance economiche;• favorire un adattamento degli strumenti di RSI alle esigenze/necessità delle PMI.
L’impegno sociale nelle PMI italiane
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
Campione di 20 imprese selezionate in collaborazione con Assindustria di Pesaro.
Criteri di selezione: aziende di piccola e media dimensione.
Indagine effettuata tramite questionario a risposta chiusa (multiple choice), formulato ispirandosi alla tipologia Minnesota test utilizzato dalle FF. AA.
Area oggetto di indagine: distretto industriale della provincia di Pesaro Urbino.
Periodo di riferimento: giugno e luglio 2004.
OBIETTIVO: verificare la conoscenza del concetto di RSI e il livello di coinvolgimento in pratiche di responsabilità sociale nelle imprese dislocate nell’area di riferimento.
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
CATEGORIA N° DIPENDENTI FATTURATOComposizione del
campione
Microimprese Inferiori a 10 / 3
Piccole imprese Da 10 a 49 7 milioni di euro 7
Medie imprese Da 50 a 249 40 milioni di euro 5
Imprese rifiutatesi a collaborare……………………………………. 5
I NUMERI DEL CAMPIONE
15 su 20 (75%)
5 su 20 (25%)
Suddivisione del campione per settore produttivo delle 15 imprese
• Metalmeccanico • Industria del mobile 3 imprese
• Artigianato 2 imprese
• Industria chimica 1 impresa
• Minerario• Moda• Stampe, grafiche, edit.• Industria navale
1 impresa5 imprese
“““
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
LO STATO DI CONOSCENZA SULLA RSI
• Il 67% del campione dichiara di conoscere il concetto di RSI.
• Solamente il 30% è a conoscenza dell’esistenza del LIBRO VERDE della Comunità Europea (principale fonte di informazione: Associazioni di categoria).
• Coinvolgimento in RSI giudicato positivamente nel complesso: opportunità per migliorare la gestione delle risorse (53%), opportunità per una maggiore visibilità (40%).
• Solo 2 casi (su 15) di imprese a conoscenza di altre realtà produttive impegnate in attività di RSI.
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
• Le imprese impegnate in politiche di RSI sono ancora in minoranza: 6 casi sul campione di 15.
• La dimensione influisce su tale fenomeno: 5 dei suddetti 6 casi sono stati riscontrati in imprese con organico superiore alle 50 unità.
• Impegno in prima persona del proprietario nella totalità dei casi (riluttanza verso consulenza).
• Obiettivi ricercati: migliori relazioni con la comunità e le istituzioni (27%), miglioramento dell’immagine e della reputazione (28%).
• Politiche di RSI: nessuna ripercussione in materia di reperimento di finanziamenti, di risorse umane e nei rapporti con clienti/fornitori, ma notevole contributo al consolidamento della cultura aziendale.
• Scarso il ricorso a strumenti di comunicazione della RSI. Tra le 6 imprese socialmente responsabili si rilevano: 2 casi di codice etico, 1 di certificazione sociale e ben 3 casi di nessun strumento utilizzato.
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
PMI e bilancio sociale, le ragioni di un rapporto difficile:• Mancanza di chiarezza circa le modalità operative…………...………..38%• Eccessivo dispendio di risorse richiesto……………………...…….…..33%• Difficoltà organizzative………………………………...……………....21%• Rischio di esporsi troppo al pubblico….………………………...………4%• Altro………………………………………………………….…………. 4%
PMI e bilancio sociale, le opinioni sull’utilità:• Strumento utile, ma sostituibile con altri (certific., codici condotta)......60%• Strumento dalle elevate potenzialità strategico-comunicative….…........33%• Documento superfluo...………………………………………...……..….7%
Il bilancio sociale
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
PMI e le caratteristiche che agevolano la RSI
approccio relazionale verso gli
interlocutori esterni14%
altro5%
radicamento nel contesto locale
socio-economico
32%
f lessibilità delle decisioni e
scelte operativo-strategiche
14%
conoscenze interpersonali
interne ed esterne
35%
I maggiori ostacoli alla RSI per le PMI
esistenza di altre priorità
6% risorse finanziarie
limitate20%
scetticismo sui risultati14%mancanza di
tempo11%
resistenze culturali
11%
mancanza di competenze professionali
23%
mancanza di appoggio
istituzionale15%
Gli ostacoli I punti di forza
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
Le iniziative sociali
Iniziative sociali realizzate abitualmente dalle PMI
gite, tornei per dipendenti
3%donazioni di vario
genere22%
programmi di formazione
professionale complementare
14%
sponsorizzazione di manifestrazioni,
sagre, ecc…21%
nessuna5%
sponsorizzazione di squadre sportive
21%sostegno di progetti a favore
di studenti14%
N.dipendenti
N. impresedel campione
Casi di RSIdichiarati
Casi di iniziativesociali riscontrati
(donazioni,sponsorizzazioni)
Sotto i 10 3 - 2
Da 10 a 49 7 2 6
Da 50 a 249 5 4 5
TOTALE 15 6 13
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
• Richiesta di incentivi da parte dell’ente pubblico per favorire un maggiore impegno in RSI. In particolare: . vantaggi fiscali (46%), concessione di finanziamenti agevolati (33%), priorità in bandi e appalti (13%), promozione di collaborazioni tra imprese (8%).
PMI: maggiore coinvolgimento in RSI in caso di incentivi da parte dell'ente pubblico?
60%
40%
si
no
non so
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
CATEGORIA N° DIPENDENTI FATTURATOComposizione del
campione
Microimprese Inferiori a 10 / 3
Piccole imprese Da 10 a 49 7 milioni di euro 7
Medie imprese Da 50 a 249 40 milioni di euro 5
Imprese rifiutatesi a collaborare……………………………………. 5
I NUMERI DEL CAMPIONE
15 su 20 (75%)
5 su 20 (25%)
Suddivisione del campione per settore produttivo delle 15 imprese
• Metalmeccanico • Industria del mobile 3 imprese
• Artigianato 2 imprese
• Industria chimica 1 impresa
• Minerario• Moda• Stampe, grafiche, edit.• Industria navale
1 impresa5 imprese
“““
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa (anno 2003)
LO STATO DI CONOSCENZA SULLA RSI
• Il 67% del campione dichiara di conoscere il concetto di RSI.
• Solamente il 30% è a conoscenza dell’esistenza del LIBRO VERDE della Comunità Europea (principale fonte di informazione: Associazioni di categoria).
• Coinvolgimento in RSI giudicato positivamente nel complesso: opportunità per migliorare la gestione delle risorse (53%), opportunità per una maggiore visibilità (40%).
• Solo 2 casi (su 15) di imprese a conoscenza di altre realtà produttive impegnate in attività di RSI.
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
• Le imprese impegnate in politiche di RSI sono ancora in minoranza: 6 casi sul campione di 15.
• La dimensione influisce su tale fenomeno: 5 dei suddetti 6 casi sono stati riscontrati in imprese con organico superiore alle 50 unità.
• Impegno in prima persona del proprietario nella totalità dei casi (riluttanza verso consulenza).
• Obiettivi ricercati: migliori relazioni con la comunità e le istituzioni (27%), miglioramento dell’immagine e della reputazione (28%).
• Politiche di RSI: nessuna ripercussione in materia di reperimento di finanziamenti, di risorse umane e nei rapporti con clienti/fornitori, ma notevole contributo al consolidamento della cultura aziendale.
• Scarso il ricorso a strumenti di comunicazione della RSI. Tra le 6 imprese socialmente responsabili si rilevano: 2 casi di codice etico, 1 di certificazione sociale e ben 3 casi di nessun strumento utilizzato.
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
PMI e bilancio sociale, le ragioni di un rapporto difficile:• Mancanza di chiarezza circa le modalità operative…………...………..38%• Eccessivo dispendio di risorse richiesto……………………...…….…..33%• Difficoltà organizzative………………………………...……………....21%• Rischio di esporsi troppo al pubblico….………………………...………4%• Altro………………………………………………………….…………. 4%
PMI e bilancio sociale, le opinioni sull’utilità:• Strumento utile, ma sostituibile con altri (certific., codici condotta)......60%• Strumento dalle elevate potenzialità strategico-comunicative….…........33%• Documento superfluo...………………………………………...……..….7%
Il bilancio sociale
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
PMI e le caratteristiche che agevolano la RSI
approccio relazionale verso gli
interlocutori esterni14%
altro5%
radicamento nel contesto locale
socio-economico
32%
f lessibilità delle decisioni e
scelte operativo-strategiche
14%
conoscenze interpersonali
interne ed esterne
35%
I maggiori ostacoli alla RSI per le PMI
esistenza di altre priorità
6% risorse finanziarie
limitate20%
scetticismo sui risultati14%mancanza di
tempo11%
resistenze culturali
11%
mancanza di competenze professionali
23%
mancanza di appoggio
istituzionale15%
Gli ostacoli I punti di forza
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
Le iniziative sociali
Iniziative sociali realizzate abitualmente dalle PMI
gite, tornei per dipendenti
3%donazioni di vario
genere22%
programmi di formazione
professionale complementare
14%
sponsorizzazione di manifestrazioni,
sagre, ecc…21%
nessuna5%
sponsorizzazione di squadre sportive
21%sostegno di progetti a favore
di studenti14%
N.dipendenti
N. impresedel campione
Casi di RSIdichiarati
Casi di iniziativesociali riscontrati
(donazioni,sponsorizzazioni)
Sotto i 10 3 - 2
Da 10 a 49 7 2 6
Da 50 a 249 5 4 5
TOTALE 15 6 13
PMI della provincia di Pesaro Urbino e RSI: un’indagine esplorativa
L’IMPEGNO IN AZIONI E STRUMENTI DI RSI
• Richiesta di incentivi da parte dell’ente pubblico per favorire un maggiore impegno in RSI. In particolare: . vantaggi fiscali (46%), concessione di finanziamenti agevolati (33%), priorità in bandi e appalti (13%), promozione di collaborazioni tra imprese (8%).
PMI: maggiore coinvolgimento in RSI in caso di incentivi da parte dell'ente pubblico?
60%
40%
si
no
non so
PMI e RSI: alcune prime riflessioni
» RSI: opportunità di rilevanza strategica pure per le PMI.
» PMI penalizzate da limitate risorse finanziare e risorse umane, ma avvantaggiate da qualità specifiche che si conciliano con la RSI.
» PMI caratterizzate da un impegno sociale tanto concreto, quanto poco visibile o inconsapevole (“RSI sommersa”).
» Politica di comunicazione del comportamento sociale carente, non efficace.
» Necessità di coinvolgere le PMI in un percorso a tappe:• acquisizione consapevolezza del proprio potenziale;• valorizzazione della cosiddetta RSI sommersa;• sistematicità delle attività socialmente responsabili;• creatività nella ricerca delle pratiche di RSI.
» Ruolo cruciale delle istituzioni e delle associazioni di categoria nel creare le condizioni ideali per avviare le PMI nel suddetto percorso.
PMI della provincia di Ascoli Piceno e RSI: un’indagine esplorativa
25 aziende
Composizione del campione per settore di appartenenza delle imprese intervistate
Calzature36%
Alimentare12%
Accessoristi4%
Trasporti e Logistica 8%
Sanità Privata8%
Legno4%
Metalmeccanico21%
Edilizia4%
Chimica, gomma, plastica 4%
La conoscenza del concetto di responsabilità sociale d'impresa
Non la conosce28%
La conosce72%
Modalità di diffusione del concetto di RSI
Clienti 17%Fornitori 11%Concorrenti 6%Banche e istituti finanziari 28%Associazioni di categoria 39%Istituzioni 28%Università e centri di ricerca 33%Riviste, letture, tesi 22%Media 6%Internet 17%
17%
11%
6%
28%
39%28%
33%
22%
6%
17%
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%
Clienti
Fornitori
Concorrenti
Banche e istituti finanziari
Associazioni di categoria
Istituzioni
Università e centri di ricerca
Riviste/letture/tesi
Media
Internet
Interlocutori e strumenti di conoscenza della RSI
8%
0%
40%
40%
44%
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45%
Un costo aggiuntivo
Un aspetto trascurabile
Un'opportunità per gestiremeglio le risorse
Un'opportunità per migliorareimmagine e reputazione
Un'opportunità per contribuirealla costruzione dell'ambiente
socio-economico
L'orientamento in pratiche ed azioni di responsabilità sociale
L’importanza del settore di appartenenza, delle dimensioni aziendali e dell’orientamento dell’imprenditore nell’adozione di pratiche socialmente responsabili
Ritiene che l'adozione di pratiche e strumenti di responsabilità sociale d'impresa dipenda:
N. Imprese %
Dal settore di appartenenza e dal tipo di attività svolta
9 27%
Dalle dimensioni
dell'impresa 9 27%
Dall'orientamento innato dell'imprenditore e/o del management verso la gestione responsabile
15 46%
Totale frequenze 33 100%
L'impegno in azioni e strumenti di responsabilità sociale
L'impegno in azioni e strumenti di responsabilità sociale
N. Imprese %
Imprese che adottano pratiche di RSI
10 40%
Imprese che non adottano pratiche di RSI
15 60%
Totale 25 100%
Opinioni in merito al bilancio sociale
N. Imprese %
E' un documento superfluo rispetto ad altri che già l'impresa deve produrre
0 0
E' uno strumento che possiede elevate potenzialità per comunicare la strategia dell'impresa e che completa le informazioni fornite tramite il
bilancio ufficiale
16 64%
E' un documento utile ma sostituibile con altri di pari efficacia
9 36%
Totale 25 100%
Motivazioni che hanno portato all'adozione di pratiche di RSIMotivazioni Ordine di priorità
%
Priorità alta Priorità media Priorità bassa
Miglioramento immagine e reputazione 75% 13% 13%
Miglioramento rapporti con clienti e/o fornitori 40% 40% 20%
Miglioramento relazioni con istituzioni e comunità
50% 25% 25%
Miglioramento relazioni con finanziatori 0 0 0
Miglioramento relazioni con il personale 0 50% 50%
Possibilità di sviluppare nuove strategie 0 80% 20%
Necessità di tenere il passo con la concorrenza 0 0 0
Sollecitazione da parte degli stakeholder 0 0 0
Totale imprese 10
Motivazioni che hanno portato all'adozione di pratiche di RSI
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Miglioramento immagine ereputazione
Miglioramento rapporti conclienti e/o fornitori
Miglioramento relazioni conistituzioni e comunità
Miglioramento relazioni confinanziatori
Miglioramento relazioni conil personale
Possibilità di svilupparenuove strategie
Necessità di tenere il passocon la concorrenza
Sollecitazione da parte deglistakeholder
Motivazioni che hanno portato all'adozione di pratiche di RSI per ordine di priorità
Priorità alta Priorità media Priorità bassa
Effetti sul rapporto con la clientelaAumento delle vendite e nuovi clienti 40%Fidelizzazione della clientela 60%Decremento delle vendite 0
Nessuna variazione 20%
Totale imprese 10
Effetti sul rapporto con i fornitori
La qualità delle forniture è migliore 20%La qualità della relazione con i fornitori e l'affidabilità è migliore 50%Nessuna variazione 30%
Totale imprese 10
Effetti sulla gestione delle risorse umane
E’ migliorato il clima sociale 60%
E’ aumentata la produttività 10%
Si è rafforzata la cultura aziendale e il senso di appartenenza
90%
Sono aumentati i conflitti e le tensioni interne
0
Nessuna variazione 0
Totale imprese 10
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%100%
Attenzione alla qualità dei processi produttivi, allematerie prime, alle caratteristiche del prodotto
Rispetto e miglioramento delle condizioni di lavoro
Tutela delle diverse categorie di lavoratori
Attenzione al risparmio/riciclo di fonti energetiche
Valorizzazione dell'ambiente socio-economico
Iniziative di utilità generale
Principali ambiti di applicazione della RSIper ordine di priorità
Priorità alta Priorità media Priorità bassa
Le iniziative di RSI
Organizzazione di gite, tornei ecc.. per
dipendenti5%
Donazioni di vario genere14%
Partecipazione a programmi di formazione
professionale complementare
11%
Sponsorizzazione di manifestazioni culturali ecc..
21%
Partecipazione a programmi di ricerca
5%
Sostegno di progetti a favore di studenti
14%
Sostegno di progetti culturali
14%
Sponsorizzazione di squadre sportive
16%
L'utilizzo degli strumenti di comunicazione della RSI
Bilancio ambientale
7%
Codice etico20%
Bilancio sociale13%
Comunicazione solo informale
27%
Certificazioni (Iso, SA8000, altro..)
33%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Bilancio sociale
Codice etico
Bilancio ambientale
Certificazioni (Iso,SA8000, ecc..)
Comunicazione soloinformale
Gli strumenti di comunicazione della responsabilità sociale per ordine di priorità
Molto importante Abbaastanza importante Poco importante
Fattori che hanno ostacolato l'adozione di pratiche di RSI
Mancanza di risorse
professionali18%
Resistenze culturali interne
8%
Mancanza di tempo18%
Mancanza di risorse finanziarie
24%
Scetticismo sull'utilità dei
risultati5%
Resistenze culturali esterne
0%Mancanza di un appoggio
istituzionale13%
Esistenza di altre priorità
3%
Mancanza di informazioni
11%
93%
13%
33%
40%
20%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Previsione di vantaggif iscali
Riconoscimento di prioritàin bandi/appalti
Previsione di f inanziamentiagevolati
Il fatto che la RSI diventi unoblbigo per legge
La promozione di accordicollaborativi tra imprese
Possibili incentivi all'adozione di pratiche socialmente responsabili: il parere degli intervistati
PMI e RSI: riflessioni conclusive
» RSI: opportunità di rilevanza strategica pure per le PMI.
» PMI penalizzate da limitate risorse finanziare e risorse umane, ma avvantaggiate da qualità specifiche che si conciliano con la RSI.
» PMI caratterizzate da un impegno sociale tanto concreto, quanto poco visibile o inconsapevole (“RSI sommersa”).
» Politica di comunicazione del comportamento sociale carente, non efficace.
» Necessità di coinvolgere le PMI in un percorso a tappe:• acquisizione consapevolezza del proprio potenziale;• valorizzazione della cosiddetta RSI sommersa;• sistematicità delle attività socialmente responsabili;• creatività nella ricerca delle pratiche di RSI.
» Ruolo cruciale delle istituzioni e delle associazioni di categoria nel creare le condizioni ideali per avviare le PMI nel suddetto percorso.
Alcuni riferimenti bibliografici Ansoff. H. I et alii (1984), Strategia sociale dell’impresa,
Etas, Milano Baldarelli M.G., Le aziende eticamente orientate, Clueb,
Bologna Commissione delle Comunità Europee (2002) COM 366
def. Libro Verde, 19.07.2001 Commissione delle Comunità Europee (2002) COM 347
def. RSI delle imprese, 07.02.2002 GBS (2001), Principi di redazione del bilancio sociale,
Milano Hinna L. (2002), Il bilancio sociale, Il Sole 24 Ore, Milano Matacena A. (1984) Impresa e ambiente. Il bilancio
sociale, Clueb, Bologna, Viviani M. (1999), Lo specchio magico. Il bilancio sociale
e l’evoluzione delle imprese, Il Mulino, Bologna
Fine