la rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati conoscere e applicare la carta di roma

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La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare la Carta di Roma Vittorio Veneto, 4 marzo 2017 www.cartadiroma.org @cartadiroma www.facebook.com/cartadiroma [email protected] Hashtag: #cartadiroma

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La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati

Conoscere e applicare la Carta di Roma

Vittorio Veneto, 4 marzo 2017

www.cartadiroma.org

@cartadiroma www.facebook.com/cartadiroma

[email protected]

Hashtag: #cartadiroma

La Carta di Roma

Protocollo deontologico che riguardamigranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta.

Redatto e firmato il 12 giugno 2008 dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dalla Federazione della Stampa.

La Carta di Roma è composta da 4 principi e da un glossario.

Le attività

Ai giornalisti iscritti all’albo

Agli studenti delle scuole di giornalismo (lo studio della Carta di Roma è obbligatorio dal 2012)

Formazione

OsservatorioDiffusione di studi e ricerche. Elaborazione del Rapporto

annuale: rappresentazione dell’immigrazione in Italia

Rassegna stampa quotidiana

Monitoraggio

Il Rapporto annuale

Carta di Roma:

”Notizie oltre i muri”

Nei primi 10 mesi del 2016:1622 notizie in prima pagina,

con un incremento del 10% rispetto al 2015.Nel 63% dei casi sono collocate al centro della pagina o negli editoriali.

Presenza del tema dell’immigrazione nei media

Solamente 12 giornate senza alcun titolo in prima pagina.

Picchi di attenzione

Nel 2016 non sono stati registrati gli stessi picchi di attenzione del 2015: l’immigrazione è entrata a far parte dell’agenda dei media,

assistiamo a una “normalizzazione” del tema.

I toni del racconto

Conseguenza di questa ”normalizzazione” è una moderazione dei toni, che risultano meno ansiogeni rispetto al 2015, anno in cui i

media oscillavano tra l’allarmismo e l’emotività.

Le parole che raccontano l’immigrazione

I temi sui quotidiani

Continuano a prevalere l’accoglienza e i flussi migratori. Nei grafici a torta: in alto la tematizzazione dell’accoglienza; in

basso quella dei flussi.

I temi sui tg

Anche qui prevalgono accoglienza e flussi. Criminalità e sicurezza trovano più spazio che sulla carta stampata.

I temi sui tg

La tematizzazione si articola in modo molto diverso da rete a rete.

Le voci del racconto sull’immigrazione

• Migranti e rifugiati hanno voce solo nel 3% dei servizi relativi a stranieri e/o minoranze, spesso sono inseriti in contesti narrativi negativi, spersonalizzanti,

stigmatizzanti.

• I politici italiani hanno voce nel 33% degli stessi servizi (contro una media del 20% su tutti i servizi). Sommati a quelli europei si arriva al 56%.

Il senso di insicurezza dei cittadini

Nonostante non vi sia un rapporto diretto tra il numero di notizie e l’aumento del senso di insicurezza, l’ampio ricorso ai toni ansiogeni nel 2015 potrebbe aver contribuito all’aumento della paura nel 2016.

La percezione: l’indice dell’ignoranza di Ipsos Mori

La percezione della realtà da parte degli italiani è alterata.

La risposta media: 20Il dato reale: 3,7

La risposta media: 21Il dato reale: 4,9

Su100 residenti quanti sono musulmani?

Nel 2020 ogni 100 residenti quanti saranno i musulmani?

Il protocollo deontologico

I believe in being truthful, not neutralChristiane Amanpour, New York 22/11/16

La Carta di Roma è il risultato del confronto tra giornalisti con l’obiettivo preciso di promuovere un’informazione accurata su

un tema sensibile quale l’immigrazione.

Le sue indicazioni sono state elaborate a partire dai principi contenuti dall’allora in vigore Carta dei doveri del giornalista (oggi sostituita dal

Testo unico).

Tali indicazioni sono state pensate per poter essere applicate da qualsiasi giornalista, a prescindere dal taglio che si vuole dare

alla notizia.

“Usare termini giuridicamente appropriati sempre al fine di restituire al lettore e all’utente la massima aderenza alla realtà dei fatti, evitando l’uso

di termini impropri”.

Terminologia

Comune di Saronno: nel 2016 durante una manifestazione organizzata dalla Lega Nord contro l’arrivo di un gruppo di

richiedenti asilo, vengono affissi cartelli quali: “Saronno non vuole clandestini”.

Terminologia: l’ordinanza del Tribunale di Milano

La sentenza: il Tribunale ha riconosciuto il carattere discriminatorio di “clandestini” in riferimento ai

richiedenti asilo. Secondo il giudice, infatti, tale termine oltre a essere usato in modo erroneo, avrebbe carattere denigratorio e sarebbe in grado di evocare sentimenti di ostilità nei cittadini.

Quali termini cercano gli italiani su Google?

clandestini rifugiati migranti profughi

Dal 2008 la stampa ha smesso di ricorrere in modo sistematico al termine “clandestino”. I termini generici preferiti oggi sono “migranti” e

“profughi”.

Tali tendenze si riflettono sulle ricerche degli utenti online.

“Evitare le diffusione di informazioni imprecise, sommarie e riflettere sul danno che può essere arrecato da

comportamenti superficiali e non corretti, che possano suscitare allarmi ingiustificati, anche attraverso improprie associazioni di notizie, alle persone oggetto di notizia e

servizio; e di riflesso alla credibilità della intera categoria dei giornalisti”

Correttezza e completezza

Rispetto del principio di verità sostanziale.

Medici senza frontiere nel 2012 osservava che “sebbene senza un intento conflittuale specifico” le testate facevano ricorso al gergo bellico per dare più pathos.

Correttezza e completezza: allarmismo

Correttezza e completezza: allarmismo

Correttezza e completezza: etnicizzazione

L’origine, l’appartenenza a un gruppo etnico o religioso dovrebbe essere indicata solo quando rilevante per la comprensione della notizia.

Correttezza e completezza: etnicizzazione

Quando è rilevante?

Correttezza e completezza: etnicizzazione

«Probabilmente non avremmo mai scritto: mette in fuga due “torinesi”, due “astigiani”, due “romani”, due “finlandesi”. Ma sui “rom” siamo scivolati in un

titolo razzista. Senza volerlo, certo, ma pur sempre razzista»La Stampa, 11/12/2011

Il rogo della Continassa

Correttezza e completezza: i dati

Dati sommari e/o scorretti:

Come gestire l’hate speech

1. La posizione di chi parla

2. La portata del discorso

3. Gli obiettivi del discorso

4. Il contenuto in sé

5. Il contesto sociale-economico-politico

Tutela dell’identità

“Tutelare i richiedenti asilo, i rifugiati, le vittime della tratta ed i migranti che scelgono di parlare con i giornalisti, adottando quelle

accortezze in merito all’identità ed all’immagine che non consentano l’identificazione della persona”

L’obiettivo è di evitare di esporre il richiedente

asilo/rifugiato/vittima di tratta o i suoi famigliari al rischio di

ritorsioni.

Tutela dell’identità

Necessario il consenso libero e informato.Importante informarsi sulla situazione del paese di provenienza per

valutare personalmente i rischi derivanti dall’esposizione.

Gli sbarchi

Tener conto dei possibili traumi fisici e psicologici.

In produzione o post-produzione rendere non identificabili coloro

che non hanno avuto modo di dare il proprio consenso.

“Interpellare, quando ciò sia possibile, esperti ed organizzazioni specializzate in materia, per poter fornire al pubblico l’informazione in un contesto chiaro e competo,

che guardi anche alle cause dei fenomeni”

Le fonti

Elenco di fonti, divise per categoria:

strumenti linee guidawww.cartadiroma.org

Alcune fonti utili

Il cruscotto statistico giornaliero del ministero dell’Interno: tendenze relative agli arrivi, aggiornamento quasi quotidiano

Eurostat, Asylum Statistics: dati relativi a domande d’asilo e esiti, report quadrimestrale

Dati regionali (Mediterraneo) UNHCR: portale coi dati relativi a numero di arrivi via mare in Europa, regionali e divisi per paese.

Informazioni aggiuntive come nazionalità e genere.

Missing Migrants: portale che traccia, a livello globale, il numero di migranti e rifugiati che perdono la vita durante il viaggio verso il

paese di destinazione.

Grazie!

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