la procedura pip andrea castelletti politecnico di milano mcsa 07/08 l02 locarno – piena 2000
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La procedura PIP
Andrea CastellettiPolitecnico di Milano
MCSA 07/08MCSA 07/08L02L02
Locarno – piena 2000
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2
Lago Maggiore
Milano
Diga della
Miorina
fiume Ticino
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3
Gli afflussi al lago
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4
Perchè il lago Maggiore è regolato?
taf
fluss
i
t
livel
li
G D t
erog
azio
niLago naturale
domanda irrigua
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5
Deflusso naturale vs. domanda
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6
Perchè il lago Maggiore è regolato?
taf
fluss
i
t
livel
li
G D t
erog
azio
ni
soglia di esondazioneLago regolato
Lago naturale
domanda irrigua
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7
La fascia di regolazione
-1
-0,5
0
0,5
1
1,5
2
1-g
en
25
-ge
n
18
-fe
b
13
-ma
r
6-a
pr
30
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24
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17
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8
Prestazione storica
Lago naturale
Lago regolatoes
onda
zion
i
deficit
La Svizzera, insoddisfatta, propone di sbancare l’incile del lago (1992)
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9
Definizione del problema
... Modello ...
Decisione politica
Decisione politica
Proposta
Port
ato
ri d
i in
tere
sse
Consultazione pubblica
Non funziona!Non funziona!
Come fu progettato lo sbancamento?
…perché:
1. solo i rivieraschi ne trarrebbero vantaggio
2. gli italiani non si fidano: lo studio è stato realizzato da una parte.
…perché:
1. solo i rivieraschi ne trarrebbero vantaggio
2. gli italiani non si fidano: lo studio è stato realizzato da una parte.
Idea:1. barattare sbancamento con
aumento di invaso2. raggiungere la decisione in
modo partecipato
Idea:1. barattare sbancamento con
aumento di invaso2. raggiungere la decisione in
modo partecipato
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10
Definizione del problema
... Modello ...
Decisione politica
Decisione politica
Port
ato
ri
Negoziare sulle pozioni
Procedura
Procedura
Negoziare sugli interessi
Posizioni:Voglio sbancare
Voglio un maggior invaso
Posizioni:Voglio sbancare
Voglio un maggior invaso
Interessi: Evitare le esondazioni
Attenuare l’impatto della siccità
Interessi: Evitare le esondazioni
Attenuare l’impatto della siccità
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11
Definizione del problema
... Modello ...
Decisione politica
Decisione politica
Port
ato
riProcedura
Procedura
Negoziare?Occorre conoscere gli effetti delle diverse alternative
1) usare i modelli per valutare in modo “partecipato” gli effetti delle alternative;
2) innescare un processo di “apprendimento sociale”;
3) per mezzo del quale individuare un “compromesso accettabile” per tutti.
Negoziare?Occorre conoscere gli effetti delle diverse alternative
1) usare i modelli per valutare in modo “partecipato” gli effetti delle alternative;
2) innescare un processo di “apprendimento sociale”;
3) per mezzo del quale individuare un “compromesso accettabile” per tutti.
Negoziare sugli interessi
Negoziare sulle pozioni
Integrated and participatory water resources
management
IWRM
Integrated and participatory water resources
management
IWRM
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12
I paradigma IWRM è adottato dalla UE
Water Framework Directive (WFD)
• stabilisce le norme per la protezione delle acque;
• richiede che entro il 2009 siano preparati i Piani di gestione di bacino (RBMP) seguendo il paradigma IWRM.
WFD Art. 13
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13
Integrazione
di tutti gli obiettivi ambientali di tutti gli usi e funzioni dell’acqua in un unico schema
gestionale:per il consumo umano, per i settori economici, per il trasporto, per la ricreazione, etc.
di tutti gli aspetti gestionali e ecologici … compresi quelli che non sono esplicitamente inclusi nella WFD, come ad esempio la protezione dalle esondazioni;
dei Portatori di interessi e della Società Civile nel processo decisionale.
[WFD CIS GD11]
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14
Le linee guida della WFDStabiliscono che “la pianificazione è un processo” .Richiedono“di fornire una guida procedurale per lo sviluppo dei
Piani di Bacino” supportata da strumenti appropriati. Essi devono“aiutare a individuare i possibili compromessi fra i diversi obiettivi così che il dibattito e l’analisi siano basati su dati di fatto”. e devono supportare“la pianificazione come un processo sistematico, integrato e iterativo”.
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15
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
7. Comparazione e negoziazione
Alternative dicompromesso
Cercare ancora?
8. Mitigazione e compensazione
si
Alternativa di miglior compromesso
9. Scelta politica
no
Procedura per la PPianificazione ianificazione IIntegrata ntegrata e PPartecipataartecipata (PIP)
Procedura per la PPianificazione ianificazione IIntegrata ntegrata e PPartecipataartecipata (PIP)
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16
Port
ato
ri
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
• Comprensione del Sistema
• Identificazione dei Portatori
• Definizione del sistema nel tempo e nello spazio
• Analisi istituzionale e legale
• Obiettivo del problema
.......
Tra cui gli obiettivi ambientali richiesti dalla WFD, e.g. “buona qualità delle acque” e “usi sostenibili”.
Nel caso della WFD il sistema è sempre il bacino fluviale.
“... per la legittimazione di un processo di pianificazione è cruciale che il dialogo inizi sin dalla
definizione del problema ...”
WFD CIS GD 11
“... per la legittimazione di un processo di pianificazione è cruciale che il dialogo inizi sin dalla
definizione del problema ...”
WFD CIS GD 11La validità dei dati che si utilizzano deve essere riconosciuta da tutti (vedi Vomano)
La validità dei dati che si utilizzano deve essere riconosciuta da tutti (vedi Vomano)
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17
Port
ato
ri
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
• Comprensione del Sistema
• Identificazione dei Portatori
• Definizione del sistema nel tempo e nello spazio
• Analisi istituzionale e legale
• Obiettivo del problema
.......
![Page 18: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/18.jpg)
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Portatori di monte
Città rivierasche
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Portatori di monte
Città rivierasche
Bolle di Magadino
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20
Portatori di monte
Città rivierasche
Ente Gestione Navigazione Laghi
Bolle di Magadino
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21
Portatori a valle
fiume Po
Pavia
sbarramento della Miorina
PARCO DEL
TICINO ENEL
CONSORZIO VILLORESI
CONSORZIO EST SESIA
fiume Ticino
Canale Industriale
Canale Regina Elena
Canale Villoresi
Bacino di ripartizione del
Panperduto
Lago Maggiore
DISTRETTI IRRIGUI:
Consorzio Est Sesia
PARCO NATURALE FLUVIALE
Parchi Naturali della Valle del Ticino
PRODUTTORI DI ENERGIA
Enel
Consorzio Villoresi
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Settori
Irrigazione
Produzione di energia
Turismo
Ambiente fluviale
A valle
Esondazioni
Navigazione
Turismo
Zanzare
Ambiente lacuale
Pesca
A monte
Contribuenti
Esondazioni
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23
Port
ato
ri
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
• Comprensione del Sistema
• Identificazione dei Portatori
• Definizione del sistema nel tempo e nello spazio
• Analisi istituzionale e legale
• Obiettivo del problema
.......
La validità dei dati che si utilizzano deve essere riconosciuta da tutti (vedi Vomano).
La procedura stessa deve essere negoziata: tutti devono essere d’accordo sulla procedura utilizzata.
La validità dei dati che si utilizzano deve essere riconosciuta da tutti (vedi Vomano).
La procedura stessa deve essere negoziata: tutti devono essere d’accordo sulla procedura utilizzata.
![Page 24: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/24.jpg)
24
Port
ato
ri
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
• Comprensione del Sistema
• Identificazione dei Portatori
• Definizione del sistema nel tempo e nello spazio
• Analisi istituzionale e legale
• Obiettivo del problema
.......
![Page 25: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/25.jpg)
25
Obiettivo del problema
Trovare un modo di gestire il lago
che raccolga consensi maggiori
di quello attuale e migliori la qualità ambientale (WFD).
É una formulazione ampia e generale, applicabile al limite a qualsiasi sistema.Acquista un significato operativo nel momento in cui il giudizio sulle azioni è espresso dai portatori e il consenso raggiunto attraverso la negoziazione.Tuttavia è fondamentale che alla sua definizione collaborino tutti.
É una formulazione ampia e generale, applicabile al limite a qualsiasi sistema.Acquista un significato operativo nel momento in cui il giudizio sulle azioni è espresso dai portatori e il consenso raggiunto attraverso la negoziazione.Tuttavia è fondamentale che alla sua definizione collaborino tutti.
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26
Port
ato
ri
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
• Comprensione del Sistema
• Identificazione dei Portatori
• Definizione del sistema nel tempo e nello spazio
• Analisi istituzionale e legale
• Obiettivo del problema
.......
![Page 27: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/27.jpg)
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0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri
![Page 28: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/28.jpg)
28
Azioni proposte dai Portatori
sbancare l’incile del lagoSvizzera:
modificare la fascia di regolazioneAgricoltori:
Italia:
migliorare la qualità dell’ambienteParchi:
modificare la politica di gestioneRegolatore:
Un’azione è istanziata quando definisce univocamente “chi deve fare cosa e quando”.
Un’azione è istanziata quando definisce univocamente “chi deve fare cosa e quando”.
Alternativa:
un mix di azioni istanziate e coordinate.
Alternativa:
un mix di azioni istanziate e coordinate.Scopo della pianificazione è individuare “l’alternativa di miglior compromesso”.
Scopo della pianificazione è individuare “l’alternativa di miglior compromesso”.
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29
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
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30
Un esempio di gerarchia: Irrigazione
Reddito
Costi di distribuzione
Deficit di fornitura
Raccolto
Stress deiraccolti
1
1VIr t
t H
i dN
1
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se q W
14
31
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31
Un altro esempio: Ambiente lacuale
Qualità dell’ambiente
Area umidaUccelli
migratoriPesci
Nidi Riproduzione dei Ciprinidi
NanociperetiCanneti
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32
Settori e indicatori
Irrigazione
Produzione energia
Turismo
Ambiente fluviale
A valle
Esondazioni
Navigazione
Turismo
Zanzare
Ambiente lacuale
Pesca
A monte
Contribuenti (1)
Esondazioni(7)
(3)
(4)
(2)
(5)
(4)
(4)
(4)
(3)
(2)
(4)
43 indicatori
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33
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
![Page 34: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/34.jpg)
34
Costruzione del modello
![Page 35: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/35.jpg)
35
Negoziare il modello
Perché la procedura funzioni è necessario che il modello sia condiviso, ma non gli indicatori. E’ per questo che la PIP parte dalla negoziazione dei dati e dei modelli.
Occorre condividere l’interpretazione di ciò che accade nella realtà (modello), anche se ne valutiamo gli effetti in maniera diversa (indicatori).
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36
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
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37
Definizione degli scenari
Piogge Prezzi delle derrate Cambiamenti demografici Urbanizzazione Trend turistico .....
Traiettorie temporali degli ingressi che il Decisore non controlla
Le serie idrologiche sull’orizzonte 1974-1998
In questo modo è possibile un confronto di ciò che è accaduto (di cui i portatori hanno memoria) e cosa
sarebbe potuto accadere se ... (“what if”)
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38 , , , con , , , , ,A A s f d p s f d p s f d : ( ) ( )A S D PF
Quali alternative considerareTroppo spesso le alternative considerate nella pratica progettuale sono solo quelle suggerite dall’esperienza dell’Analista o proposte dal Decisore e dai Portatori d’interesse.
E’ invece opportuno considerare tutte le alternative che si ottengono combinando in tutti i modi possibili le azioni identificate
• s scala di deflusso• f fascia di regolazione• d valore di DMV• p politica di regolazione
AZIONIE un insieme finito con 2 elementi.
Sono insiemi infiniti.
politiche
fasce
DMV
SCALAatt
politiche
fasce
DMV
SCALA+600
Infinite alternative
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39
In generale, anche se non sempre infinito, il numero delle alternative è molto elevato, pertanto
è necessario selezionare le “più interessanti"
“più interessanti” secondo i criteri specificati dai Portatori d’interesse.
Sulla base degli indicatori che quantificano tali criteri si definiscono degli obiettivi e si individuano le alternative efficienti rispetto ad essi.
Problema di ProgettoProblema di Progetto
Il Problema di Progetto
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40
strutturali
normative
azioniindicatori
Area allagata
...
Portata max
Stress
...regolazione (politica)
alternative
A1
...
A2
...
An
Progetto delle alternative
Espertioppure
J1
J2
Pareto
Ottimizzazione
Controllo ottimoProgrammazione matematica
Analisi a molti obiettivi
Controllo ottimoProgrammazione matematica
Analisi a molti obiettivi
… ma anche aspetti relazionali... (visione condivisa del progetto)
… ma anche aspetti relazionali... (visione condivisa del progetto)
![Page 41: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/41.jpg)
41
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
![Page 42: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/42.jpg)
42
Stima degli effettiSIMULAZIONE
Matrice degli impatti
Stima degli effetti
strutturali
normative
azioniindicatori
Area allagata
...
Portata max
Stress
...regolazione (politica)
alternative
A1
...
A2
...
An
J1
J2
Pareto
Ottimizzazione
1.69......4.514.22area allagata media annua
3.31......7.17.1area max allagata
...................
..................
..................
......Stress colture
..................
A54......A1A0
alternative
ind
icat
ori
![Page 43: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/43.jpg)
43
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
![Page 44: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/44.jpg)
44
Matrice degli impatti
1.69......4.514.22area eson. media annua
3.31......4.14.1mass. area esondata
..................
..................
..................
230......180203Stress
..................
A54......A1A0
Alternative
Indi
cato
ri
1
0
Valore
indicatore
Valore = soddisfazione dei portatori
Funzioni valore
![Page 45: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/45.jpg)
45
![Page 46: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/46.jpg)
46
Valore = soddisfazione dei portatori
1.69......4.514.22area eson. media annua
3.31......4.14.1mass. area esondata
..................
..................
..................
230......180203Stress
..................
A54......A1A0
Alternative
Indi
cato
ri
1
0
Valore
indicatore
......0.30.41
......0.50.5
............
............
............
......0.650.4
............
0.75
0.32
...
...
...
0
...
Matrice dei valori
Funzione valore
![Page 47: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/47.jpg)
47
Un esempio di gerarchia: Irrigazione
Reddito
Costi di distribuzione
Deficit di fornitura
Raccolto
Stress dei
raccolti
![Page 48: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/48.jpg)
48
Valore = soddisfazione dei portatori
1.69......4.514.22area eson. media annua
3.31......4.14.1mass. area esondata
..................
..................
..................
230......180203Stress
..................
A54......A1A0
Alternative
Indi
cato
ri
1
0
Valore
indicatore
......0.30.41
......0.50.5
............
............
............
......0.650.4
............
0.75
0.32
...
...
...
0
...
Matrice dei valori
Gli indicatori dello stesso
settore vengono aggregati
0.82
0.18
Pesi
Funzione valore
![Page 49: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/49.jpg)
49eliminazione delle alternative dominate
0.83
0.61
0.16
0.65
…
0.80
0.26
0.23
0.12
A0
Alternative
0.15
0.00
0.85
0.99
...
0.79
0.67
0.49
0.22
A1
0.66
0.86
0.01
0.66
…
0.37
0.14
0.80
0.55
A2
0.79
0.70
0.03
0.59
0.61
0.06
0.70
0.65
A3
0.80
0.75
0.07
0.67
0.64
0.16
0.87
0.70
A4 …
0.70
0.59
0.15
0.79
…
0.55
0.48
0.86
0.66
A54
ambiente valle
turismo valle
turismo lacuale
idroelettrico
irrigazione
...
ambiente monte
navigazione
piene lago
Indi
ciMatrice dei valori
0.150.070.010.850.16ambiente valle
0.790.670.660.990.65turismo valle
0.550.640.370.790.80turismo lacuale
idroelettrico
irrigazione
...
ambiente monte
navigazione
Esondazioni lac.
0.700.800.660.150.83
0.590.750.860.000.61
……...…
0.480.160.140.670.26
0.860.870.800.490.23
0.660.700.550.220.12
A54…A4A2A1A0
Alternative
Indi
ci
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
hydropower
dow
nstr
eam
env
iron
men
t
conflitto
analisi del conflitto per eliminare indici ridondanti
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
navigation
floo
d
assenza di conflitto
Esondazioni lac.
navigazione
ambiente valle.
idroelettrico
![Page 50: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/50.jpg)
50
0.150.070.010.850.16Ambiente fluviale
Produzione idro.
Irrigazione
Ambiente lacuale
Esond. lacuali
0.700.800.660.150.83
0.590.750.860.000.61
0.480.160.140.670.26
0.660.700.550.220.12
A54…A4A2A1A0
Alternative
Indi
ciMatrice dei valori ridotta
![Page 51: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/51.jpg)
51
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
7. Comparazione e negoziazione
Alternative dicompromesso
![Page 52: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/52.jpg)
52
0.150.070.010.850.16Ambiente fluviale
Produzione idro.
Irrigazione
Ambiente lacuale
Esond. lacuali
0.700.800.660.150.83
0.590.750.860.000.61
0.480.160.140.670.26
0.660.700.550.220.12
A54…A4A2A1A0
Alternative
Indi
ci
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A0 A0
Matrice dei valori ridotta
Frontiera di Pareto
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A0 A26
perdita significativa di Irrigazione
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A48 A26
continuando
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A48 A34
Alternativa di compromesso
![Page 53: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/53.jpg)
53
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
ambiente monte ambiente valle. idroelettrico irrigazione piene lago
uti
lità
A0 A36 A34
Effetti della A34
sulle esondazioni
piena del 1993
sull’irrigazione
magra del 1976
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
15/03/76 22/03/76 29/03/76 05/04/76 12/04/76 19/04/76 26/04/76
flo
w [
m3 /s
]
afflussi
domanda irrigua
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
15/09/93 19/09/93 23/09/93 27/09/93 01/10/93 05/10/93 09/10/93 13/10/93 17/10/93 21/10/93 25/10/93 29/10/93
leve
l [m
]
livello di esondazione a Locarno
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
amb.monte amb.valle. idroelett. irrigazi. piene lago
uti
lità
A0 A36 A34
![Page 54: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/54.jpg)
54
0.150.070.010.850.16Ambiente fluviale
Produzione idro.
Irrigazione
Ambiente lacuale
Esond. lacuali
0.700.800.660.150.83
0.590.750.860.000.61
0.480.160.140.670.26
0.660.700.550.220.12
A54…A4A2A1A0
Alternative
Indi
ci
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A0 A0
Matrice dei valori ridotta
Frontiera di Pareto
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A0 A26
excessive loss in irrigation
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A36 A26
going on ...
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A36 A34
Alternativa di compromesso
Perdite significative MITIGARE!
![Page 55: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/55.jpg)
55
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
7. Comparazione e negoziazione
Alternative dicompromesso
Cercare ancora?
8. Mitigazione e compensazione
si
![Page 56: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/56.jpg)
56
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.6
0.7
0.8
0.9
1
uti
lity
0.5
Mitigazione per Ambiente lacuale
A0
Nuova area da acquisire per mitigare la A34
area influenzata da A34
A34 A34 mitig.
area influenzata da A0
![Page 57: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/57.jpg)
57
0.150.070.010.850.16Ambiente fluviale
Produzione idro.
Irrigazione
Ambiente lacuale
Esond. lacuali
0.700.800.660.150.83
0.590.750.860.000.61
0.480.160.140.670.26
0.660.700.550.220.12
A54…A4A2A1A0
Alternative
Indi
ci
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A0 A0
Matrice dei valori ridotta
Frontiera di Pareto
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A0 A26
excessive loss in irrigation
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A36 A26
going on ...
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
upstr.envir. downstr. envir. hydropower irrigation lake flood
uti
lity
A0 A36 A34
Alternativa di compromesso
Perdite significative MITIGARE!Si ottiene un
insieme di Alternative di compromesso. Si ottiene un
insieme di Alternative di compromesso. “Conoscendo la posizione dei Portatori un’Autorità competente può scegliere l’alternativa di miglior compromesso.”
WFD CIS GD 11
“Conoscendo la posizione dei Portatori un’Autorità competente può scegliere l’alternativa di miglior compromesso.”
WFD CIS GD 11
![Page 58: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/58.jpg)
58
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
7. Comparazione e negoziazione
Alternative dicompromesso
Cercare ancora?
8. Mitigazione e compensazione
si
Alternativa di miglior compromesso
9. Scelta politica
no
![Page 59: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/59.jpg)
59
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
7. Comparazione e negoziazione
Alternative dicompromesso
Cercare ancora?
8. Mitigazione e compensazione
si
Alternativa di miglior compromesso
9. Scelta politica
no
MO
DS
S
![Page 60: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/60.jpg)
60
Unità di controllo
Base della Conoscenza
L’architettura di un MODSS
![Page 61: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/61.jpg)
61
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
7. Comparazione e negoziazione
Alternative dicompromesso
Cercare ancora?
8. Mitigazione e compensazione
si
Alternativa di miglior compromesso
9. Scelta politica
no
MO
DS
S
Gestir
e la
PIP
sul W
eb
![Page 62: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/62.jpg)
62
toolboxestoolboxes
PIP
Data Base
Modelli
Portatori
AnalistiEspertiDMs
Partecipazione distribuita
![Page 63: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/63.jpg)
63
0. Ricognizione e obiettivi
PIANIFICAZIONE
1. Definizione delle azioni
Port
ato
ri2. Definizione di criteri e
indicatori
3. Identificazione del modello
4. Progetto delle alternative
5. Stima degli effetti
6. Valutazione delle alternative
7. Comparazione e negoziazione
Alternative dicompromesso
Cercare ancora?
8. Mitigazione e compensazione
si
Alternativa di miglior compromesso
9. Scelta politica
no
MO
DS
S
Gestione giornalieraGESTIONE
![Page 64: La procedura PIP Andrea Castelletti Politecnico di Milano MCSA 07/08 L02 Locarno – piena 2000](https://reader034.vdocuments.mx/reader034/viewer/2022051515/5542eb4f497959361e8beb26/html5/thumbnails/64.jpg)
64
Leggere
MODSS Cap. 1
VERBANO Cap. 3