la prima guerra mondiale - altervista
TRANSCRIPT
Strana estate in quel 1914…..
• Tutti si preparano a godere delle vacanze estive.
Agosto, fa caldo
• Le testate richiamano improvvisamente l’attenzione di tutti; titoli di giornali, a caratteri cubitali, parlano della GUERRA
Fonte: la stampa del tempo (fonte
interessante per capire come la guerra viene “proposta”).
Si tratta di una guerra alla quale stanno per
partecipare quasi tutti gli Stati più
potenti del mondo
Dovrebbe essere un momento di
preoccupazione, tristezza e lutto
Tuttavia la guerra sembra non fare
paura!
Pochi politici, intellettuali o militari
capiscono che la guerra sarà una
catastrofe umanitaria
I più se la immaginano, forse
sanguinosa, ma tuttavia breve
Nelle grandi capitali europee si assiste a scene di generale
entusiasmo
A Londra folle inneggianti alla
guerra sostano per giorni davanti a
Buckingam Palace
A Berlino e a Monaco si assiste a
numerose manifestazioni di
giubilo
A San Pietroburgo alcuni entusiasti
manifestanti danno fuoco all’ambasciata
tedesca
Le impressioni degli intellettuali
Rainer Maria Rilke (1875-1926), Filippo Tommaso
Marinetti (1876-1944), Anatole France (1844-1924) si dimostrano entusiasti della
imminente guerra
In India il giovane Gandhi invita i suoi connazionali ad
arruolarsi nell’esercito inglese
Sigmund Freud alla fine del luglio 1914 scrive: “Forse per
la prima volta… mi sento austriaco e disposto a
concedere a questo precario impero un’ultima possibilità”
Partiti e movimenti e posizioni
Anche i partiti socialisti, per definizione «pacifisti», sono
travolti dalla febbre patriottica e dalla guerra
Tutti i governi socialisti votano i crediti di guerra,
oppure entrano in maggioranze di governi di
unione nazionale (tranne rare eccezioni)
Un movimento sino ad allora pacifista, come quello delle
suffragiste inglesi, si spezza: una parte largamente
maggioritaria si fa convinta sostenitrice della guerra
Poche sono le voci che si levano contro la brutalità della guerra
• I pochi partiti socialisti che hanno rifiutato la guerra si ritrovano in Svizzera (sett. 1915 Conferenza di Zimmerwald e aprile 1916 a Kienthal)
Con finalità del tutto diverse Benedetto XV - divenuto papa il 3 sett. 1914- esprime ripetutamente
la sua contrarietà alla guerra
• Contrarietà che ribadisce nell’agosto 1917 quando invia ai capi di stato dei paesi in guerra una nota per giungere ad una pace equa e per porre fine a “questa inutile strage”
Le guerre del passato
• Francia su 29 milioni
– 1789 156.000
– 1793 983.000
• Battaglie relativamente rare e comunque non tali da apparire come catastrofi nazionali per numero di morti.
• Diverse invece le battaglie napoleoniche di:
– Borodino (Russia) 28.000 su 120.000
– Waterloo
• 27.000 su 72.000 Napoleone
• 15.000 su 68.000 Wellington
La guerra totale
Prima del ventesimo secolo, era un caso eccezionale che la guerra coinvolgesse tutta la società. Il mostro novecentesco della guerra totale non nacque d'improvviso. Tuttavia, dal 1914 in poi, le guerre furono indubbiamente guerre di massa
L’instabilità europea e le cause della guerra
• Alla fine dell’800 la GERMANIA aveva conquistato il ruolo di potenza mondiale. Tuttavia lo sforzo inglese per mantenere l’equilibrio internazionale avevano impedito conflitti in Europa.
• Stati Uniti e Germania si affacciano sulla scena internazionale con ambiziosi progetti egemonici, mentre Austria, Russia e Francia mirano all’ampliamento delle proprie sfere d’influenza.
Si accentua la lotta per la SUPREMAZIA tra Germania e Gran
Bretagna
• Prima Bismarck e poi dal 1911 Rathenau mirano all’espansione e affermazione tedesca nell’Europa centro-settentrionale.
• Accresciuta importanza tedesca nell’area balcanica e medio-orientale che preoccupa i russi e gli inglesi.
• Decisione tedesca di potenziare la flotta militare preoccupa l’Inghilterra.
Si rompe l’equilibrio
politico europeo
La difficile situazione dei Balcani
L’Impero Ottomano si va dissolvendo.
• Questa situazione lasciava spazio alla rivalità austro-russa, con entrambi gli imperi impegnati in un reciproco contenimento
Gli austro-ungarici controllavano dal 1878 la Bosnia-Erzogovina e condizionavano la Bulgaria
• I russi sostenevano il nazionalismo serbo, che mirava alla creazione di uno stato indipendente per gli slavi meridionali
La posizione russa
Trovava motivi di preoccupazione nell’espansionismo tedesco verso la Polonia e il Baltico
IMPERO ASBURGICO
Era minacciato dalle rivendicazioni italiane sulle porzioni di territorio trentino e della Venezia Giulia
Irredentismo italiano: sottrarre quelle terre all’Austria e completare l’unificazione nazionale italiana
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Nazionalismi europei
Francia: si sviluppa un sentimento di rivalsa antitedesca (revanchismo), dopo la guerra franco-prussiana del 1870 e la conseguente perdita dell’Alsazia e della Lorena
Germania: propensione militarista e pangermanista. 1905 “germanizzare è un diritto” (Lega pangermanista)
Panslavismo : movimento sorto all’inizio dell’800 con l’idea di raccogliere in un’entità nazionale tutti i popoli slavi
Italia : nel 1910 nasce il PARTITO NAZIONALISTA
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Più in generale, l’equilibrio in Europa
poggiava su alcuni presupposti:
1) La scelta della Gran Bretagna
di essere egemone a livello
coloniale, e nel contempo
“attentamente disinteressata”
alle vicende continentali.
2) L’isolazionismo americano.
3) La centralità politica ed
economica continentale della
Prussia, senza avere un ruolo
egemone.
4) La crescita economica della
Prussia, la costruzione di una
flotta militare e l’inserimento
nel sistema coloniale in Medio
Oriente (cfr. ferrovia Berlino-
Bagdad) che non sarebbe
dovuta entrare in collisione con
gli interessi inglesi.
Riassunto delle cause
Le cause strutturali
1. Fine dell’ordine europeo
2. Nazionalismi - imperialismi
3. Militarismo tedesco
4. Peso degli stati-maggiori militari nella politica interna
5. Bellicismo di massa
Minaccia tedesca all’egemonia britannica
Revanchismo francese
Irredentismo italiano
Questione balcanica
Le cause della guerra
Casus Belli
Assassinio di
Sarajevo
Competizione
Politica:
colonialismo Crisi dei
Balcani
Prima guerra mondiale
Competizione
Economica:
imperialismo
L’attentato di Sarajevo
28 giugno a Sarajevo (capitale Bosnia-Erzegovina): un terrorista serbo-bosniaco di 19 anni, Gavrilo Princip, uccise a colpi di pistola l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono austro-ungarico e sua moglie.
L’attentato di Sarajevo
28 giugno 1914
• Un nazionalista filoserbo uccide a Sarajevo (capitale della Bosnia Erzegovina, annessa all’Impero d’Austria nel 1908, l’erede al trono Francesco Ferdinando
Chi era Francesco Ferdinando?
• Francesco Ferdinando si era dimostrato disponibile verso le spinte autonomistiche di croati e sloveni, ma solo nell’ambito dell’impero, negava cioe’ la completa indipendenza della Serbia.
Governo di Vienna
• Attribuisce pretestuosamente la responsabilità alla Serbia, ritenuta una minaccia alla stabilità dell’Impero
Dichiarazione di guerra
dell’Austria alla Serbia
Il governo di Vienna consegnò un ultimatum a Belgrado il 23 luglio, contenente pesanti richieste per la Serbia:
vietare ogni forma di propaganda antiaustriaca,
licenziare i funzionari e ufficiali che avessero manifestato posizioni nazionalistiche,
istituire una commissione d’inchiesta sull’assassinio con la partecipazione di delegati austriaci
La Serbia non accolse in particolare quest’ultimo punto (pesante limitazione della sua sovranità nazionale)
il 28 luglio 1914 l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia.
Reazioni a catena
Agosto 1914 le truppe tedesche
invadono prima il Lussemburgo poi il
Belgio neutrali. DICHIARAZIONE di GUERRA ALLA
FRANCIA
La Gran Bretagna
decide l’ingresso in
guerra a fianco della
Francia (Duplice intesa)
3 agosto 1914, l’Italia
richiamandosi ad una
interpretazione letterale della TRIPLICE dichiarò la propria non belligeranza
23 Agosto 1914 il
Giappone entra in guerra a fianco
dell’Intesa
Nazioni Alleate:
Regno di Serbia
Impero russo (fino al 1917)
Terza Repubblica francese
Belgio
Impero britannico
Regno del Montenegro (fino
al 1916)
Impero giapponese
Regno d'Italia (dal 1915)
Portogallo (dal 1916)
Regno di Romania (dal 1916)
Stati Uniti (dal 1917)
Regno di Grecia (dal 1917)
Imperi centrali:
Impero austro-ungarico
Impero tedesco
Impero ottomano
Regno di Bulgaria (dal 1915)
Dichiarazione di guerra della Prussia alla Russia e alla
Francia
La Russia, da sempre consideratasi protettrice dei popoli slavi, schiera le proprie truppe al confine con l’Austria-Ungheria e con la Prussia.
Il 31 luglio il governo tedesco inviò un ultimatum a quello russo, intimando di sospendere le operazioni.
Di fronte al silenzio dei russi il 1° agosto l’Impero tedesco entrò ufficialmente in guerra con la Russia e conseguentemente (2 agosto) con la Francia sua alleata
"E' dovere patriotico di ognuno sottoscrivere.
Prestito militare 5½” Sullo sfondo della scritta è
posta la bandiera di combattimento della marina
imperiale russa. Propaganda zarista
Dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla
Germania
Il 2 agosto la Prussia intimò al Belgio di lasciare passare le sue truppe sul suo territorio.
La Gran Bretagna il 4 agosto, dopo che i primi reparti tedeschi avevano violato la frontiera del Belgio, dichiarò guerra all’Impero germanico.
Le grandi potenze erano convinte che la guerra sarebbe durata solo qualche mese.
Gli Stati Maggiori degli eserciti avevano studiato una strategia che prevedeva la guerra di movimento (Blitzkrieg).
Per questa ragione la Prussia attaccò per prima e, soprendendo Belgio e Olanda, stati neutrali, penetrò profondamente nel territorio francese.
1914
Profughi in fuga da Bruxelles
L’invasione tedesca del Belgio fu brutale e spietata, con uccisioni di massa, rappresaglie e
saccheggi. Ciò era dovuto, sia alla necessità di fornire risorse ai soldati tedeschi, sottraendole così
alla popolazione locale, sia per scongiurare un'insurrezione belga contro l'occupazione militare.
6.000 belgi uccisi; 25.000 abitazioni distrutti; 1.500.000 belgi fuggirono. Il 25 agosto 1914, i
tedeschi devastarono la città di Lovanio: deliberatamente, con la benzina, diedero fuoco alla
biblioteca dell'Università Cattolica che conteneva circa 300.000 libri e manoscritti medievali,
uccisero 248 civili ed espulsero l'intera popolazione di 42.000 abitanti. Abitazioni di civili furono
incendiate e cittadini furono spesso fucilati nel luogo in cui si trovavano. Come il saccheggio e
l'omicidio, lo stupro era diffuso
I francesi contrattaccarono e respinsero i tedeschi dopo durissime battaglie sul fiume Marna.
Con la battaglia della Marna termina la guerra di movimento e comincia una logorante guerra di posizione lungo tutto il fronte occidentale.
1914
Dalla neutralità all’intervento: aspetti diplomatici e politico-
sociali
• Al momento dello scoppio della guerra (giugno 1914) l’Italia era scossa da una serie di scioperi, “la settimana rossa”.
• Salandra e il suo ministro degli esteri, Sidney Sonnino, appoggiavano l'intervento a fianco della Triplice Intesa, e si assicurò l'entrata in guerra dell'Italia, nonostante l'opposizione della maggioranza del parlamento (Neutralità Italiana 1914-1915).
La neutralità era fondata su motivazioni complesse sia di carattere territoriale, sia di impreparazione militare
• La Triplice Alleanza (Prussia, Austria, Italia) fortemente voluta da Umberto I di Savoia, aveva un carattere difensivo. L’Italia non era stata consultata al momento dell’Ultimatum dell’Austria alla Serbia e inoltre Vienna non accettava modificazioni (previste dall’art. 7 del trattato) del confine italiano in caso che la stessa Austria fosse uscita rafforzata nei Balcani.
Nei mesi successivi all’agosto 1914 l’alternativa tra neutralità e
intervento è largamente e duramente dibattuta dall’opinione
pubblica
Italia fra neutralismo e interventismo
• Giolitti e i liberali,cattolici e socialisti Neutralisti
• Liberali di destra (Salandra), grandi gruppi industriali, interventisti rivoluzionari (ex sindacalisti o socialisti è la posizione verso la quale converge Benito Mussolini socialisti rivoluzionari, irredentisti, interventisti democratici (Gaetano salvemini)
Interventisti
Giolitti guida il fronte neutralista: fonte, Memorie
Giolitti e la maggioranza
liberale /contrari
L’Italia era ancora troppo fragile per
affrontare la guerra
Meglio procedere verso accordi di
carattere diplomatico
Giolitti, “Memorie”-
documento/fonte interessante
“…consideravo che la guerra assumesse
già allora il carattere di lotta
per l’egemonia del mondo..” Giolitti
L’Italia verso l’intervento
Il Governo si rende conto che in
Parlamento la maggioranza segue Giolitti (neutralista)
13 maggio Salandra prima di affrontare il
parlamento rassegna le dimissioni
Intensa propaganda interventista. Il noto
scrittore Gabriele D’Annunzio inizia un
vero e proprio tour patriottico
L’Italia dalla neutralità all’intervento
A far pendere la bilancia a favore dell’intervento vi
sono due fattori:l’orientamento del governo e
la propaganda interventista
3 maggio 1915 il Governo italiano
notifica all’Austria la “disdetta” della
Triplice
7 maggio Sonnino informa il
Consiglio dei ministri della
firma del Patto di Londra
A norma dell’art. 5 dello Statuto
Albertino i trattati che comportano
onere per le finanze o variazioni territoriali
DEVONO AVERE L’APPROVAZIONE
DEL PARLAMENTO
PATTO DI LONDRA
Decisiva a fianco dello schieramento con l’Intesa fu l’
iniziativa della monarchia e del
Governo Salandra
26 aprile 1915 firma del trattato di
Londra, stipulato all’insaputa del
Parlamento
L’Italia s’impegnava ad entrare in guerra
entro un mese in cambio del Trentino Alto Adige, Trieste, Istria, Dalmazia – con l’eccezione di
Fiume, di Valona in Albania e delle isole
del Dodecaneso
La guerra
Vittorio Emanuele III conferma l’incarico a Salandra
Alla riapertura del Parlamento i liberali giolittiani votano a favore dell’intervento. I socialisti coniano la formula “né aderire né sabotare” mentre votano contro l’entrata in guerra dell’Italia
L’Italia scende in guerra
23 Maggio 1915 viene
consegnata dall’Italia
all’Austria la
Dichiarazione di guerra.
Il 24 maggio si aprono
le ostilità.
Comandante delle
truppe italiane è il
generale Cadorna.
Nell'illustrazione della "Domenica del
Corriere" il re Vittorio Emanuele III
sventola il tricolore davanti alla folla
esultante dopo la dichiarazione di guerra
all'Austria
1915
• L’Italia, inizialmente neutrale, ha deciso di intervenire nel conflitto, poiché vuole conquistare le zone culturalmente italiane sotto il controllo austriaco.
• Si apre così un nuovo fronte: quello austro-italiano sul Piave.
Grazie ad una puntigliosa azione
diplomatica la Germania riesce a
scongiurare, almeno per il momento,
l’intervento americano
Nel 1915 L’ALLARGAMENTO
DELL’AREA DEL CONFLITTO RIGUARDA
SOLTANTO I PAESI EUROPEI
Nel 1915 scendono in campo nuovi belligeranti.
La Bulgaria accanto agli Imperi centrali (Austria, Prussia)
Portogallo-Romania e Italia con l’Intesa
Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea
Germania
• Disponeva di un esercito ben preparato e di una consistente dotazione di armi
• Piano Schlieffen prevedeva di attaccare la Francia per poi dirottare le truppe sul fronte orientale e attaccare la Russia
Fronte Occidentale
Attacco tedesco al BELGIO
• L’obiettivo era aggirare le linee fortificate francesi
• I tedeschi ottengono una prima vittoria giungendo fino a 40 Km da Parigi
BATTAGLIA DELLA MARNA
• 6 SETTEMBRE 1915 I FRANCESI CONTRATTACCANO E RESPINGONO LE TRUPPE TEDESCHE
• DOPO UNA SERIE DI INUTILI TENTATIVI DA ENTRAMBE LE PARTI PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE, IL FRONTE SI STABILIZZO’ SU UNA LINEA DI CIRCA 750 KM DAL MARE DEL NORD FINO ALLA SVIZZERA
1916 A Verdun, i francesi a caro prezzo riescono a difendere il loro territorio da un terribile attacco tedesco. Poco dopo furono gli inglesi a tentare un attacco sulla Somme. Ma anche in questo caso senza successo.
Inglesi e francesi tentano il contrattacco sulla Somme (un fiume che scorre più a nord). Nessun risultato apprezabile,
gli inglesi perdono 60.000 uomini
Sul fronte orientale i movimenti sono più rapidi: i tedeschi
sconfiggono i russi e occupano la Polonia, l’esercito austriaco
occupa definitivamente la Serbia
Nell’area sud orientale a Gallipoli (Stretto dei
Dardanelli) trovano schierate sulle montagne le truppe ottomane che riescono a
resistere. Le truppe franco-inglesi sono costrette a ritirarsi
31 maggio-2 giugno 1916 al largo della costa occ. dello
Jutland (Danimarca) la flotta tedesca riporta una vittoria – ma non decisiva- sulla flotta
inglese
Al blocco economico (fenomeni di
denutrizione e vittime tra la popolazione
civile)
La Germania risponde con la guerra
sottomarina nei mari del Nord
La Germania persegue un duplice tentativo:
1) Rompere l’isolamento
2) Ostacolare i rifornimenti americani
alla Gran Bretagna
Nel Mare del Nord, Germania e Gran Bretagna ingaggiarono un duro
conflitto
• Attraverso il controllo del mar del Nord la G.B intendeva bloccare i rifornimenti alla Germania
• I primi risultati si delinearono nel 1915 quando alimenti di maggior consumo cominciarono ad essere razionati in Germania.
• Il 1º febbraio 1917 la Germania formalizzò la cosiddetta guerra sottomarina indiscriminata: da quel momento in avanti ogni nave diretta ai porti dell'Intesa sarebbe stata considerata un bersaglio legittimo; pochi giorni dopo gli Stati Uniti ruppero le relazioni diplomatiche con la Germania
L’affondamento del piroscafo Lusitania
L'RMS Lusitania è stato un
transatlantico britannico in
servizio agli inizi del XX
secolo, di proprietà della
Cunard Line. Era il gemello
del Mauretania e fu
affondato nel 1915 dal
sommergibile tedesco U-20.
Sul piroscafo viaggiavano
circa mille persone, tra cui
198 americani.
Protesta del presidente
americano Wilson che
minacciò di entrare
direttamente nel conflitto se
episodi analoghi si fossero
ripetuti.
Lo stato tedesco decise di
attenuare questa strategia
bellica – almeno per il
momento.
1915-17- Il fronte italiano
Il quadro del conflitto si amplia ma la dinamica del
conflitto non muta
Gli austriaci si dispongono lungo la linea che segue il
corso dell’Isonzo e del Carso
4 sono le offensive italiane sull’Isonzo (250.000 vittime) ma senza nessun risultato
1916 La Strafexpedition austro ungarica contro il
fronte italiano
L’esercito italiano è costretto ad arretrare , pur riuscendo a
contenere l’attacco
L’emozione è fortissima, Salandra si deve dimettere e
viene sostituito da un governo di coalizione
nazionale presieduto da Paolo Boselli (partecipano al gov. anche i cattolici ma non
il PSI)
La vita in trincea
Le trincee erano lunghissime linee di scavo che la fanteria, formata prevalentemente da
contadini, praticava nel terreno per proteggersi dagli incessanti bombardamenti
dell'artiglieria nemica. Esse erano difese in modo piuttosto rozzo da parapetti costruiti
con la terra scavata e rinforzati da sacchi di sabbia. Il fronte occidentale era costituito da
linee parallele di trincee che si estendevano senza interruzione da Ostenda fino alla
frontiera svizzera.
Come è stato più volte affermato, la battaglia della
Marna è l’unica grande battaglia della guerra; segue un
lungo periodo di logoramento nei diversi fronti sui quali
si combatte la guerra.
• Quando l'attacco veniva ordinato dagli ufficiali, ondate di uomini
scavalcavano il parapetto della trincea ed entravano nella «terra di
nessuno», che si stendeva fino ai reticolati nemici sotto l'occhio vigile delle
loro mitragliatrici.
• Su questa «terra di nessuno», piena di fango, di crateri creati dalle bombe, di
morti abbandonati da entrambe le parti, si tentava di avanzare sotto il fuoco
delle mitragliatrici per conquistare qualche metro di terra. Il più delle volte
questi soldati andavano del tutto inutilmente al massacro, e lo sapevano.
Lo Stato e la censura
• Era necessario pubblicizzare
l'immagine ottimistica della guerra
come valore positivo, e quindi si fece
uso massiccio della propaganda e
della censura.
• Quasi tutti i giornali diventarono
articolazioni del sistema di guerra.
• Ora la politica e il sacro egoismo per
la salvezza della patria dovevano
prevalere e non tolleravano
contraddizioni.
• In quest'ottica pure la
corrispondenza dei soldati fu
sottoposta a censura e furono puniti
gli autori di lettere a "contenuto
disfattista« , cioè che raccontavano il
vero orrore delle trincee.
L’iprite
22 aprile 1915, a Ypres i
tedeschi impiegano per
la prima volta il gas
asfissiante che da allora
fu detto “iprite”
la guerra chimica
richiede condizioni
meteorologiche pricise
gli effetti sulle persone
e sulle cose sono
devastanti
I gas: tanto atroci
quanto inefficaci
L’uso dei gas produsse l’unico caso di reazione umanitaria.
La Convenzione di Ginevra del 1925, li proibì, e nella II GM i gas non saranno usati da nessuno (ma gli italiani li usarono in Africa).
Le armi
Artiglieria portatile
Mitragliatrici
Cannoni
Queste sono le armi più usate nella Prima
GM, e tutte erano state già usate in
precedenza.
Il carro armato
Vengono introdotti veicoli
corazzati a cingoli, ma il
loro uso è limitato e poco
efficace.
L’aeroplano
Gli aeroplani hanno
funzioni ricognitive
e terroristiche.
Ancora scarsi e poco
efficaci i
bombardamenti.
Fokker inventa,
per i tedeschi, una
mitragliatrice
sincronizzata con
l’elica dell’aereo.
Il Barone rosso
Sono l’unica nuova arma che abbia effetti
rilevanti.
Servono a colpire le forze militari (navi
da guerra) e ad affamare la popolazione
civile (blocco navale)
I sottomarini
Inverno 1916-17
Sui diversi fronti di guerra si diffonde un clima di generale scoramento
La crisi più grave è quella che investe la Russia dove
nel marzo 1917 (febbraio secondo il calendario russo) scoppia una RIVOLUZIONE
Febbraio 1917: prima Rivoluzione che porta
all’abdicazione dello Zar e alla nomina di un governo
provvisorio che vuole la continuazione della guerra
25 ottobre 1917 (secondo il calendario russo) scoppia una Seconda Rivoluzione ,
guidata da Lenin, che si conclude con la creazione
di una Repubblica socialista
Trattato di Brest Litovsk 3 marzo 1918. Pace separata la Russia esce dalla guerra
Il fronte italiano
Il crollo del fronte russo fa affluire truppe tedesche
verso il fronte occidentale
Gli austriaci, supportati dalle truppe tedesche-
tentano uno SFONDAMENTO
DEFINITIVO del fronte italiano a Caporetto (Friuli, 24 ott. 1917)
L’esercito italiano si ripiega e riesce a
riorganizzarsi solo sul Piave dove l’avanzata austro tedesca viene
fermata
Il generale Cadorna viene sostituito da Armando
Diaz. Il Governo Boselli è sostituito da Vittorio Emanuele Orlando
La società civile
Intere regioni di
confine diventarono
visibilmente terra di
soldati, che vi si
concentrarono
provenendo da tutto
il Paese o
dall'estero, con una
mescolanza inedita
di dialetti, lingue, di
divise, di mezzi di
trasporto.
Nel corso della guerra mutarono la struttura del lavoro in
fabbrica, la composizione della classe lavorativa con la massiccia
presenza delle donne.
Tutta l’economia degli Stati belligeranti era diretta al
sostentamento dello sforzo bellico (industria per gli armamenti,
agricoltura per i rifornimenti)
Contadine di Poitou sostituiscono nei campi e nelle fabbriche gli uomini
mobilitati.
Nelle fabbriche e nelle campagne, le donne sostituiscono gli uomini
che sono al fronte
Alla fine della guerra le
donne continueranno a
sostituire nelle fabbriche
gli uomini morti,
mutilati o dispersi in
battaglia.
La mobilitazione delle
colonie
Francia e Inghilterra
poterono contare sull’impero coloniale,
poiché promisero di
concedere l’autonomia
(promessa in seguito
non mantenuta).
Fronte orientale
I tedeschi sconfiggono i
russi ai LAGHI MASURI
In una sola battaglia i
russi persero 250.000 uomini
Segue un’avanzata russa fino ai Carpazi
Contenimento serbo
delle armate austro
ungariche
Il 1917 è l’anno decisivo
per la guerra. Sul fronte
orientale i russi, in preda
ad una rivoluzione,
abbandonano la guerra.
Il trattato di Brest-
Livosk costringe la
Russia a cedere vasti
territori.
1917
Sul fronte occidentale, il 1917 segna l’entrata in scena degli USA nella guerra.
Sul fronte italo-austriaco, gli austriaci sbaragliano le truppe italiane a Caporetto.
Autunno 1917-primavera 1918
L’esercito tedesco cerca di chiudere la
partita contro il fronte francese,
spingendosi molto avanti verso Parigi
Gli austro-tedeschi tentano una
massiccia offensiva lungo il Piave
Il fronte francese e italiano riescono a
reggere
La fase conclusiva 1917-18
• Affondamento di molte navi, alcune sono statunitensi 1917 Rilancio della guerra sottomarina da parte dei tedeschi
• Nel feb.1917 rompe le relazioni diplomatiche con la Germania Reazione del governo degli Stati Uniti
• Gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania Inizio aprile 1917
• Wilson insiste sulla “barbarie” dell’esercito tedesco, l’affondamento del Lusitania, sulla necessità di difendere la democrazia parlamentare
Vari elementi spiegano l’entrata in guerra degli Stati Uniti
• L’economia americana si è legata strettamente ai paesi dell’Intesa (hanno venduto merci per circa 2 miliardi di dollari) e le banche nordamericane hanno concesso prestiti ai governi inglese e francese
Vari elementi spiegano l’entrata in guerra degli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, l’arruolamento è all’inizio su base volontaria, ma si
rivela un insuccesso
Viene dunque arruolato un
esercito sulla base della coscrizione
obbligatoria
1.800.000 uomini partono soltanto
nella primavera del 1918
Fino a tutto l’Ottocento sono gli stati Uniti ad essere in debito con le
banche europee, in primo luogo britanniche
Adesso il rapporto si capovolge e sono Francia e Gran Bretagna ad
essere in debito con le banche statunitensi
Impero Prussiano
Impero Russo
Impero Austro-Ungarico
Impero Ottomano
Continue perdite
umane
al fronte
La popolazione è
allo stremo delle
forze
Lo Stato è indebitato a
causa della campagna
militare
Sul fronte occidentale, gli alleati, forti del sostegno americano, sfondano le linee tedesche.
Sul fronte italo-austriaco, gli italiani a Vittorio Veneto sconfiggono gli austriaci.
Austria-Ungheria e Germania firmano l’armistizio il 4 e l’11 novembre 1918.
1918
Agosto 1918 il comando militare anglo-franco-
americano lancia una grande offensiva sul fronte
occidentale, , che prevede l’impiego dei primi CARRI
ARMATI
I TEDESCHI SONO COSTRETTI AD
ARRETRARE
Ai primi di settembre la Germania avvia le trattative
per l’armistizio
Sett./Ott 1918 i francesi costringono alla resa i
bulgari e gli inglesi piegano gli ottomani
L’esercito italiano – ott. 1918- fa partire
un’offensiva che travolge completamente gli austro-
tedeschi che verranno sconfitti nella battaglia di
Vittorio Veneto (24-30 ott).
Le truppe italiane si spingono ben oltre
Caporetto: gli Austriaci CHIEDONO
L’ARMISTIZIO è il 4 NOVEMBRE 1918
24-29 ottobre 1918 tra il Grappa ed il
Piave l'esercito entra a Vittorio (poi
Vittorio Veneto - Treviso). Crolla
militarmente, politicamente ed
economicamente l’impero asburgico
con 700 anni di storia.
3 novembre 1918 - La guerra è vinta
Reparti italiani entrano a Trento e a
Trieste
3 novembre 1918 - Armistizio che
entra in vigore, di fatto, il 4 novembre
Viene firmato a Villa Giusti alla
Mandria, periferia di Padova. Fine
delle ostilità tra numerose polemiche,
i soldati austro-ungarici sono lasciati
allo sbando tra il Grappa e gli
Altipiani
11 NOVEMBRE 1918
Intanto le trattative per
l’armistizio (sul fronte occ. si
sono arenate)
Le notizie che arrivano dagli
altri fronti creano una crisi
politica interna in Germania.
9 nov. Scoppia una rivoluzione
durante la quale viene nominato
presidente del consiglio il
socialdemocratico Friedrich
Ebert.
L’Imperatore Guglielmo II è
costretto alla fuga mentre viene
proclamata la Repubblica.
Il bilancio della guerra
Max forze
mobilitate Caduti Feriti
Prigionieri
o dispersi
Perdite
sulla forza
mobilitata
Tot. Intesa 42.274.000 5.152.000 12.831.000 4.121.000 52,3%
Tot. Alleanza 22.850.000 3.386.000 8.388.000 3.629.000 67,4%
Totale 65.125.000 8.538.000 21.219.000 7.750.000 57,6%
La Grande Guerra durò 4 lunghi anni, la causando in totale più di 8
milioni di morti.
Le conseguenze geopolitiche della guerra
18 gennaio 1918 Wilson ha fissato in 14 PUNTI gli obiettivi che gli STATI UNITI si prefiggono
entrando in guerra
14 PUNTI: libertà di navigazione , rinuncia alla
diplomazia segreta, disarmo generale, reintroduzione di accordi comm. liberistici, l’autodeterminazione dei
popoli e la creazione della SDN
A fondamento della politica di Wilson vi è l’affermazione di una “pace senza vincitori”
Ma la pace senza vincitori non la vuole la Francia,
nemmeno la Gran Bretagna, ma nemmeno l’ITALIA che vuole “incassare le promesse
del Patto di Londra
Le relazioni diplimatiche saranno così molto difficili e
soprattutto lontane dai 14 PUNTI di WILSON
1917: crollo dell’Impero zarista.La Russia diventa una Repubblica socialista
Novembre 1918 il Reich tedesco cessa di esistere, la Germania diventa una Repubblica democratica
La fine della guerra porta con se anche il crollo dell’Impero Austro-
ungarico.
L’Impero ottomano viene travolto dalla guerra:
tutta l’area araba si ribella al suo dominio. Nasce la
repubblica Turca
1918: Trionfo dello Stato-Nazione
• Gen.1919 la Conferenza di
Parigi fu il congresso dei
vincitori e non un’assemblea
plenaria degli stati europei
• Gennaio/marzo fu operativo
un Consiglio composto dai capi
di governo e ministri degli esteri
di G.B, Francia, Italia,
Giappone e USA
• Di fatto i veri protagonisti
furono Clemenceau, L.George e Wilson-l’Italia assunse un
ruolo marginale
Il capo della delegazione tedesca a Parigi, il
diplomatico Ulrich von Brockdorff-Rantzau.
Versailles punisce la Germania
Trattato di Versailles (28 gennaio 1919) ridimensiona la Germania.
A est rinasce la POLONIA con le regioni della Slesia della Posnania e della Pomerania.
Alsazia e Lorena tornavano alla Francia.
Bacino carbonifero della SAAR affidato alla Francia.
Il Belgio ottenne due distretti a maggioranza tedesca.
Formazione del corridoio di Danzica - striscia di territorio tra Germania e Polonia; cessione alla Polonia del corridoio per garantirle uno sbocco al mare.
Smilitarizzazione della Germania.
Occupazione della Renania vista quale misura di deterrenza verso l’aggressività della Germania.
Proibizione all’unione tra Austria e Germania.
Colonie tedesche poste sotto tutela degli stati vincitori.
Da sinistra, il primo ministro del Regno Unito Lloyd George, il
presidente del Consiglio italiano Orlando, il presidente del
Consiglio francese Clemenceau e il presidente degli Stati Uniti
d'America Wilson
Le riparazioni di guerra
Risarcimento in denaro,
beni agricoli o
industriali, servizi
imposti alla Germania
come risarcimento.
Visioni diverse tra le
potenze vincitrici.
Piano Dawes (aprile
1924) piano di rientro
quadriennale fissato per
la Germania.
Lo smembramento dell’impero austro ungarico
Trattato di Saint Germain (sett. 1919): smembramento dell’Impero austro-ungarico.
Creazione dell’Austria.
Creazione della Cecoslovacchia.
Creazione dell’Ungheria.
Creazione dal 1929 del Regno di Jugoslavia (unione di serbi, croati e sloveni).
L’insoddisfazione italiana
L’Italia ebbe il Trentino con l’Alto Adige,
Trieste con la regione circostante e
l’Istria
Fiume doveva essere città libera
Nel 1920 il primo ministro Giolitti firma il
TRATTATO DI RAPALLO che stabilisce
la presenza italiana fino a Montenevoso,
alla città di Zara e alla Dalmazia.
1924 TRATTATO DI ROMA : Fiume
viene affidata all’Italia.
Su Fiume – centro della costa croata-
avanzavano rivendicazioni sia l’Italia sia
il regno degli slavi.
Sett. 1919 D’Annunzio occupa Fiume e
fonda la REGGENZA ITALIANA DEL
CARNARO.
Uso eversivo delle spinte nazionalistiche
Gennaio 1921 D’Annunzio lascia Fiume.
Nel 1924 si pone fine al contenzioso con
Belgrado.
Trasferimento oltre confine delle minoranze
Trapianto di popolazione da
paese a paese
Avviene in modo violento
tra: Turchia e Grecia, in
modo spontaneo tra
Ungheria e stati confinanti,
tra Cecoslovacchia e Austria
Mutamento della mobilità
demografica/trattenere o
espellere a seconda del
richiamato principio della
nazionalità
Il Medio Oriente
Si formano i nuovi stati di Palestina,
Transgiordania, Iraq, Kuwait
Questi stati sono affidati al controllo del Regno
Unito
Siria e Libano sono sotto controllo francese
Uno stretto rapporto diplomatico ed
economico lega l’Arabia Saudita e lo Yemen alla
Gran Bretagna
La Turchia
Mentre l’Impero Turco è occupato da più parti e le
potenze dell’Intesa sembrano puntare al suo smembramento
In Anatolia un ex ufficiale ottomano Mustafà Kemal rilancia gli ideali del nazionalismo turco
contro l’accettazione delle condizioni alle quali si piega il
sultano Maometto IV
Giugno 1921 – partendo dall’area di Smirne- l’esercito greco marcia
con inaudita violenza verso Ankara con l’intenzione di
occupare l’Anatolia
Estate 1921 parte la controffensiva di Mustafà kemal, l’esercito greco
fugge
Mustafà kemal riesce ad imporre il suo prestigio e a firmare un
armistizio con le truppe occupanti. Tutta la Turchia –
Dardanelli compresi-sono riconosciuti parte del nuovo stato
turco in formazione
17 novembre 1922 il sultanato è abolito e Maometto IV è costretto
all’esilio.
Nell’ottobre 1923 è proclamata la costituzione della Repubblica di
Turchia
Il massacro degli armeni (un massacro dimenticato)
Fine ott. 1914 l’Impero Ottomano
entra in guerra a fianco della Germania e
dell’Austria Ungheria
L’obiettivo è riconquistare terre nell’area caucasica, cedute alla Russia
Maggio 1915 il governo ottomano dominato dal partito nazionalista dei giovani Turchi decide
di spostare le popolazioni armene dalla zona del fronte
verso la Siria
L’operazione è affidata a reparti
speciali che realizzano
l’operazione con una violenza difficilmente
descrivibile
C’è chi sostiene che si sia trattato di un vero e proprio genocidio (alla
fine della guerra in Turchia rimangono
70.000 Armeni a fronte del milione e mezzo del
periodo precedente)
Società delle nazioni
• La Società delle Nazioni nasce il 28 aprile 1919 a Ginevra con l’obiettivo di dirimere i conflitti tra nazioni.
• Organi della SDN erano l’ASSEMBLEA formata dai rappresentanti degli stati membri che deliberava con voto unanime sulle questioni in esame. Ogni stato aveva un solo voto e max. 3 rappresentanti. Vi era poi il
• CONSIGLIO formato dalle potenze vincitrici della guerra più 4 altri stati a rotazione. Era questo il vero organo della SDN.