la prevenzione dellobesità negli adolescenti dottoranda: dott.ssa sara daris relatore: dott. auro...
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La prevenzione La prevenzione dell’obesità negli dell’obesità negli
adolescentiadolescenti
Dottoranda: dott.ssa Dottoranda: dott.ssa Sara DarisSara Daris
Relatore: dott. Auro Relatore: dott. Auro GombacciGombacci
Torino, 17 aprile 2008Torino, 17 aprile 2008
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
IndiceIndice
Obiettivi e indicatoriObiettivi e indicatori Presentazione del progettoPresentazione del progetto InterventiInterventi RisultatiRisultati Divulgazione della ricerca e Divulgazione della ricerca e
Collaborazioni correlateCollaborazioni correlate
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Fattori di rischio intermedi
Obiettivi del lavoroObiettivi del lavoro
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
Tenendo sotto controllo i fattori di rischio intermedi
Ridurre l’entità delle malattie croniche principali
Riducendo i fattori di rischio modificabili
Agendo sui determinanti dei fattori di rischio modificabili
PROBLEMI OBIETTIVI
Generale
Specifico
Risultati attesi
Azioni
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Indicatori di effetto
Gli indicatoriGli indicatori
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Tenendo sotto controllo i fattori di rischio intermedi
Ridurre l’entità delle malattie croniche principali
Riducendo i fattori di rischio modificabili
Agendo sui determinanti dei fattori di rischio modificabili
INDICATORIOBIETTIVI
Generale
Specifico
Risultati attesi
Azioni
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Oggetto dello studioOggetto dello studio studiare e quantificare le abitudini di un studiare e quantificare le abitudini di un
gruppo esposto ad interventi ripetuti e gruppo esposto ad interventi ripetuti e diversificati di prevenzionediversificati di prevenzione
studio longitudinale triennale « caso-controllo »studio longitudinale triennale « caso-controllo » anno scolastico 2005-2006 (I)anno scolastico 2005-2006 (I) anno scolastico 2006-2007 (II)anno scolastico 2006-2007 (II) anno scolastico 2007-2008 (III)anno scolastico 2007-2008 (III)
target:target: Provincia di TriesteProvincia di Trieste Campione di convenienza (265 alunni) sulla popolazione di Campione di convenienza (265 alunni) sulla popolazione di
studenti iscritti alla I Media Inferiore di lingua italiana (4.950 studenti iscritti alla I Media Inferiore di lingua italiana (4.950 unità)unità)
Scuole Divisione Julia (6 I), Fonda Savio (4 I), Giani Stuparich (4 I)Scuole Divisione Julia (6 I), Fonda Savio (4 I), Giani Stuparich (4 I)
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
ModalitàModalità
scuola: bersaglio OMSscuola: bersaglio OMS approccio « olistico »approccio « olistico » durata triennaledurata triennale età: pre-adolescenza - adolescenzaetà: pre-adolescenza - adolescenza non lezioni frontali, ma laboratorinon lezioni frontali, ma laboratori coinvolgimento delle famigliecoinvolgimento delle famiglie
- The TASK FORCE on Community preventive services- The TASK FORCE on Community preventive servicesThe effectiveness of interventions to increase physical The effectiveness of interventions to increase physical
activityactivityA systematic review, Am J Prev Med 2002; 22, Elsevier A systematic review, Am J Prev Med 2002; 22, Elsevier
Science Inc.Science Inc.
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Gruppo Esposto
Gruppo Controllo
2005
- 2
006
2006
- 2
007
2007
- 2
008
INPUT OUTPUT-Questionnario conoscenze A.F e doping-alimentazione-fumo- test motori e questionario quantità AF praticata- misure antropometriche
-Laboratorio Fumo
-Laboratorio Educazione al movimento II-Laboratorio Esperienziale I
-Laboratorio Fumo II
-Laboratorio Alimentazione-Laboratorio Esperienziale II
-Laboratorio Educazione al movimento II
-Laboratorio di Prevenzione al doping
-Laboratorio Alimentazione II-Laboratorio Educazione al movimento II
-Questionnario di conoscenze fumo
-Questionnario di conoscenze alimentazione
Stato Iniziale
Stato Finale
Julia: B,C,D Julia: A, E, F
febbraio 06
marzo 06maggio 06maggio 06
febbraio 07marzo 07giugno 07maggio 07
ottobre 07novembre 07ottobre 07
dicembre 07
dicembre 07
-Questionnario conoscenze A.F e doping-alimentazione-fumo- test motori e questionario quantità AF praticata- misure antropometriche
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Attività didattico-Attività didattico-educative educative (gruppo esposto)(gruppo esposto)
Educazione al movimentoEducazione al movimentoLaureato in Scienze MotorieLaureato in Scienze Motorie
Educazione alimentareEducazione alimentare Prevenzione al fumo di tabaccoPrevenzione al fumo di tabaccoPersonale dell’Ufficio di Promozione alla Salute Personale dell’Ufficio di Promozione alla Salute
dell’A.S.L. Triestinadell’A.S.L. Triestina
Prevenzione al doping Prevenzione al doping Medico dello SportMedico dello Sport Immagine corporea e vissuto corporeoImmagine corporea e vissuto corporeoPsicologoPsicologo
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Laboratorio esperienzialeLaboratorio esperienziale
concetto “attività fisica” (AF)concetto “attività fisica” (AF)
esprimere il concetto AF in modo esprimere il concetto AF in modo creativo attraverso un disegnocreativo attraverso un disegno
rispondere in forma scritta alle rispondere in forma scritta alle domande:domande:
1.1. Quando faccio attività fisica mi sento...Quando faccio attività fisica mi sento...
2.2. Cosa mi spinge a fare attività fisica? Cosa mi spinge a fare attività fisica?
3.3. Perché muoversi fa bene alla salute?Perché muoversi fa bene alla salute?
benefici fisiologici derivanti dalla benefici fisiologici derivanti dalla pratica regolare e corretta d’AFpratica regolare e corretta d’AF
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Analisi qualitativaAnalisi qualitativa
sport di squadra (43)situazione di cooperazione (10)
espressione del volto felice/sereno (36)
sport individuali (52)situazione di sfida (11)
espressione del volto teso/serio (37)
Julia: IA, IB, ID / Stuparich: IA, IB (maggio-giugno 2006)
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Analisi qualitativaAnalisi qualitativaCosa mi spinge a fare attività fisica?
38
25
12
7
5
4
3
3
2
0 5 10 15 20 25 30 35 40
DIVERTIMENTO/PIACERE DI MUOVERSI
DIMAGRIRE/RESTARE IN FORMA/SALUTE
AMORE PER LO SPORT
STARE CON GLI AMICI
GENITORI
IMPARARE TECNICHE NUOVE
LA SFIDA
SFOGO/UMORE
MATERIA DI INSEGNAMENTO
%
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Laboratorio teorico pratico Laboratorio teorico pratico di fisiologia applicata al di fisiologia applicata al
movimento 1movimento 1 ascolto dei ritmi vitali del corpo (battito ascolto dei ritmi vitali del corpo (battito
cardiaco e respiro a riposo) cardiaco e respiro a riposo) esecuzione di un gioco motorio con esecuzione di un gioco motorio con
intensità tale da far variare i precedenti intensità tale da far variare i precedenti parametriparametri
ascolto dei ritmi vitali del corpo (battito ascolto dei ritmi vitali del corpo (battito cardiaco e respiro dopo uno sforzo)cardiaco e respiro dopo uno sforzo)
discussione aperta con tema “cosa discussione aperta con tema “cosa succede nel mio corpo mentre sto succede nel mio corpo mentre sto facendo attività fisica” e le varie curiosità facendo attività fisica” e le varie curiosità degli alunnidegli alunni
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Laboratorio teorico-pratico Laboratorio teorico-pratico di fisiologia applicata al di fisiologia applicata al
movimento 2movimento 2Cos’è e come si allena la resistenza Cos’è e come si allena la resistenza
di lunga durata (> 8 minuti)di lunga durata (> 8 minuti) Lezione teorica in aulaLezione teorica in aula- DefinizioneDefinizione- Individuazione della propria freq. cardiaca Individuazione della propria freq. cardiaca
teorica allenante la Rteorica allenante la R- Metodi di allenamento (di durata, intervallati)Metodi di allenamento (di durata, intervallati)
Lezione pratica in campo d’atleticaLezione pratica in campo d’atletica- Messa in pratica del metodo intervallato- Messa in pratica del metodo intervallato
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L’aspetto ludico e L’aspetto ludico e callistenico dell’AFcallistenico dell’AF
Giochi popolari da eseguire a Giochi popolari da eseguire a squadresquadre
Elaborazione del vissuto:Elaborazione del vissuto:• l’attività fisica coinvolge tutte le l’attività fisica coinvolge tutte le
aree della personaaree della persona• motivazione all’AF sottolineando motivazione all’AF sottolineando
l’aspetto ludico e callistenicol’aspetto ludico e callistenico
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« Alla fatidica collina di Olimpia acceda chi può, ma giù, nell'immensa vallata che si estende alla sua ombra, lo stesso sport
elargisca gioia e gloria pressochè a tutti » Antonelli ‘87
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Indicatori di effetto
Gli indicatoriGli indicatori
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Tenendo sotto controllo i fattori di rischio intermedi
Ridurre l’entità delle malattie croniche principali
Riducendo i fattori di rischio modificabili
Agendo sui determinanti dei fattori di rischio modificabili
INDICATORIOBIETTIVI
Generale
Specifico
Risultati attesi
Azioni
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IndicatoriIndicatoriAzioniAzioni (determinanti i fattori di rischio modificabili): (determinanti i fattori di rischio modificabili): att. volte all’aumento delle conoscenze (gruppo esposti)att. volte all’aumento delle conoscenze (gruppo esposti)
Laboratorio esperienziale Laboratorio esperienziale Laboratorio teorico-pratico di fisiologia applicata al movimentoLaboratorio teorico-pratico di fisiologia applicata al movimento Laboratorio di prevenzione al fumoLaboratorio di prevenzione al fumo Educazione alimentareEducazione alimentare Incontro con i genitoriIncontro con i genitori
Indicatori di attività:Indicatori di attività: conoscenze sull’attività fisicaconoscenze sull’attività fisica conoscenze sull’alimentazioneconoscenze sull’alimentazione conoscenze sul fumoconoscenze sul fumo conoscenze sul dopingconoscenze sul doping
questionari a scelta multipla per valutare le conoscenze relative ai vari questionari a scelta multipla per valutare le conoscenze relative ai vari argomentiargomenti
DIFFERENZA TRA ESPOSTI/CONTROLLODIFFERENZA TRA ESPOSTI/CONTROLLO
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
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Indicatori d’attivitàIndicatori d’attività
ConoscenzePunteggio Controllo
[max 10pt]
Punteggio Esposto
[max 10pt]
punteggio punteggio
%Test Student
Attività fisica 4.7 6.1 1.3 13% P<0.05
Alimentazione 3.0 5.1 2.2 22% P<0.05
Fumo 8.2 8.6 0.4 4% P>0.05
Doping 4.1 5.6 1.5 15% P<0.05
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Indicatori d’attività - Indicatori d’attività - Conoscenze AFConoscenze AF
CONOSCENZE AF
0
10
20
30
40
50
60
70
80
insufficiente sufficiente buono
[%]
CONTROLLO ESPOSTO
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Indicatori d’attività - Indicatori d’attività - Conoscenze AF in funzione del Conoscenze AF in funzione del
BMIBMICONOSCENZE AF Categoria di BMI
0
10
20
30
40
50
60
70
80
insufficiente sufficiente buono
[%]
Normo Sovra Obeso
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Indicatori di effetto
Gli indicatoriGli indicatori
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Tenendo sotto controllo i fattori di rischio intermedi
Ridurre l’entità delle malattie croniche principali
Riducendo i fattori di rischio modificabili
Agendo sui determinanti dei fattori di rischio modificabili
INDICATORIOBIETTIVI
Generale
Specifico
Risultati attesi
Azioni
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IndicatoriIndicatori
Risultati attesiRisultati attesi (fattori di rischio modificabili): (fattori di rischio modificabili): abitudini alimentariabitudini alimentari delle capacità motoriedelle capacità motorie prevenzione/contenimento dell’uso di tabaccoprevenzione/contenimento dell’uso di tabacco
Indicatori di risultato atteso:Indicatori di risultato atteso: miglioramento dei valori dei test motorimiglioramento dei valori dei test motori aumento dell’AF praticata (ore/settimana) da questionariaumento dell’AF praticata (ore/settimana) da questionari riduzione dei comportamenti sedentari (ore/settimana) da riduzione dei comportamenti sedentari (ore/settimana) da
questionariquestionari porzioni di frutta, verdura, grassi, zuccheri, ecc. da questionariporzioni di frutta, verdura, grassi, zuccheri, ecc. da questionari non utilizzo di tabacco da questionarinon utilizzo di tabacco da questionari
DIFFERENZA TRA ESPOSTI/CONTROLLODIFFERENZA TRA ESPOSTI/CONTROLLO
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
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Indicatori di risultato Indicatori di risultato attesoatteso
abitudini alimentari – abitudini alimentari – Controllo/Esposto Controllo/Esposto Abitudini alimentari
0
10
20
30
40
50
60
70
80
[%]
Controllo 9 18 54 20
Esposto 3 15 69 13
molto scorretto scorretto sufficiente corretto
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Esecuzione test motoriEsecuzione test motori
Curl up
Sit and reach Sospensione alla spalliera
popolazione: 265 alunni frequentanti 14 classi di 3 diverse scuole di Trieste (febbraio-marzo 2006)
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Indicatori di risultato Indicatori di risultato attesoatteso
Test motori –Test motori – 800 m T0 e 800 m T0 e Cooper T1Cooper T1
00:00
01:00
02:00
03:00
04:00
05:00
06:00
07:00
COOPER light
Res
iste
nza
[m
in]
TUTTI CONTROLLO ESPOSTO
T0
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
COOPER
Co
op
er 6
min
[m
]
TUTTI CONTROLLO ESPOSTO
T1
p>0,05 p<0,05
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Indicatori di risultato Indicatori di risultato attesoatteso
Test motori –Test motori – Cooper T1 Cooper T1 Cooper ridotto 6 min
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
CONTROLLO 29% 35% 20% 12% 4%
ESPOSTO 15% 23% 34% 26% 3%
insufficiente sufficiente discreto buono ottimo
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Indicatori di risultato Indicatori di risultato attesoatteso
Comportamenti sedentari T0-Comportamenti sedentari T0-T1T1
Normo SovraObesi
Controllo 5% 24% -4%Esposto -14% -15% -44%
Ore seduti/ settimana
T1 - T0
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Indicatori di risultato Indicatori di risultato attesoatteso
abitudini fumo da questionarioabitudini fumo da questionarioHai provato a fumare? SI
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
1
SI
%
controllo esposto
controllo 32%esposto 13%
SI
Hai provato a fumare ?
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Indicatori di effetto
Gli indicatoriGli indicatori
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Tenendo sotto controllo i fattori di rischio intermedi
Ridurre l’entità delle malattie croniche principali
Riducendo i fattori di rischio modificabili
Agendo sui determinanti dei fattori di rischio modificabili
INDICATORIOBIETTIVI
Generale
Specifico
Risultati attesi
Azioni
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IndicatoriIndicatori
Obiettivo specificoObiettivo specifico (fattori di rischio (fattori di rischio intermedi)intermedi)::
controllo del peso corporeocontrollo del peso corporeo controllo del metabolismo glicidicocontrollo del metabolismo glicidico controllo della pressione arteriosacontrollo della pressione arteriosa controllo lipidemiacontrollo lipidemia
Indicatori di effettoIndicatori di effetto:: BMIBMI circonferenza addominalecirconferenza addominale pressione arteriosapressione arteriosa glicemiaglicemia profilo lipidicoprofilo lipidico
DIFFERENZA TRA ESPOSTI/CONTROLLODIFFERENZA TRA ESPOSTI/CONTROLLO
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
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IndicIndicatori d’effetto BMI atori d’effetto BMI T0 – T1 T0 – T1
TO
Totali Normo Sovra Obesi
Normo 100% 88% 12% 0%
Sovra 100% 18% 76% 6%
Obesi 100% 0% 57% 43%
T1Controllo
TO
Totali Normo Sovra Obesi
Normo 100% 94% 4% 2%
Sovra 100% 29% 71% 0%
Obesi 100% 50% 0% 50%
T1Esposto
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Indicatori di impattoIndicatori di impatto
Obiettivo generaleObiettivo generale:: diminuire l’incidenza delle malattie croniche diminuire l’incidenza delle malattie croniche
principaliprincipali
Indicatori di impattoIndicatori di impatto (non utilizzabili): (non utilizzabili): mortalità, ricoveri ospedalieri, accessi alla mortalità, ricoveri ospedalieri, accessi alla
medicina specialistica e di base, consumo di medicina specialistica e di base, consumo di farmaci, giornate lavorative perse…farmaci, giornate lavorative perse…
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Indicatori di effetto
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
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ConclusioniConclusioni
basse conoscenze ed abitudini scorrettebasse conoscenze ed abitudini scorrette approccio olistico, + figure professionali approccio olistico, + figure professionali
coinvolte (ind. d’attività e di risultato atteso)coinvolte (ind. d’attività e di risultato atteso) trend positivo, ricadute a lungo termine (ind. trend positivo, ricadute a lungo termine (ind.
d’effetto)d’effetto)
interventi lungo tutto il ciclo di studi
volontà socio-politica
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Collaborazione con il Collaborazione con il Dipartimento di Dipartimento di
Prevenzione dell’ASLPrevenzione dell’ASLUnità operativa, Igiene degli alimenti e Unità operativa, Igiene degli alimenti e
della nutrizionedella nutrizione Corso per gli operatoriCorso per gli operatori Corsi per le insegnanti della scuola Corsi per le insegnanti della scuola
materna ed elementarematerna ed elementare Stesura delle linee di indirizzo (area Stesura delle linee di indirizzo (area
educazione al movimento) per la educazione al movimento) per la prevenzione dell’obesità nella scuola prevenzione dell’obesità nella scuola dell’infanzia e primariadell’infanzia e primaria
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Collaborazione con il Collaborazione con il Centro Regionale di Centro Regionale di
Medicina dello Sport Medicina dello Sport
Progetto di promozione dell’esercizio Progetto di promozione dell’esercizio fisico e dell’attività sportiva nei soggetti fisico e dell’attività sportiva nei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2.affetti da diabete mellito di tipo 2.
Partnerschip:Partnerschip: C.O.N.I. – F.M.S.I.C.O.N.I. – F.M.S.I. Comitato Regionale della Federazione Medico-Comitato Regionale della Federazione Medico-
Sportiva ItalianaSportiva Italiana Assessorato alla SaluteAssessorato alla Salute Assessorato all’Istruzione, Sport, Cultura e PaceAssessorato all’Istruzione, Sport, Cultura e Pace Regione Friuli Venezia GiuliaRegione Friuli Venezia Giulia
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Partecipazione attiva-Partecipazione attiva-relatorerelatore
al Convegno del 4 Maggio 2007al Convegno del 4 Maggio 2007 ““Obesità infantile, una patologia emergente: dall’evidenza Obesità infantile, una patologia emergente: dall’evidenza
clinica alla medicina di laboratorio” presso l’IRCCS Burlo clinica alla medicina di laboratorio” presso l’IRCCS Burlo Garofalo Garofalo
““Il ruolo dell’attività motoria nella prevenzione del rischio Il ruolo dell’attività motoria nella prevenzione del rischio cardiovascolare e dell’obesità nei giovani”cardiovascolare e dell’obesità nei giovani”
al Convegno del 27 Ottobre 2007al Convegno del 27 Ottobre 2007 ““Obesità infantile, l’epidemia de III millennio” presso Obesità infantile, l’epidemia de III millennio” presso
l’IRCCS Burlo Garofalol’IRCCS Burlo Garofalo““Il ruolo dell’attività motoria nella prevenzione dell’obesità nei Il ruolo dell’attività motoria nella prevenzione dell’obesità nei
giovani”giovani”
al Convegno del 16 Febbraio 2008al Convegno del 16 Febbraio 2008 ““La Medicina dello Sport in Euroregione” presso il C.O.N.I La Medicina dello Sport in Euroregione” presso il C.O.N.I
FVGFVG““L’esercizio fisico nella scuola: progetto contro l’obesità”. L’esercizio fisico nella scuola: progetto contro l’obesità”.
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Collaborazione con il Collaborazione con il Centro di Salute del Centro di Salute del
BambinoBambinoStesura della bozza del documento per Stesura della bozza del documento per
le buone pratiche sull’attività fisica le buone pratiche sull’attività fisica per i bambini dai 0 ai 5 anni.per i bambini dai 0 ai 5 anni.
Docente al corso d’aggiornamento per i Docente al corso d’aggiornamento per i pediatri del FVG (CEFORMED) del 3 pediatri del FVG (CEFORMED) del 3 aprile 2008:aprile 2008:
““Obesità e patologie cardiovascolari: Obesità e patologie cardiovascolari: prevenzione primaria in età prescolare e prevenzione primaria in età prescolare e scolare”scolare”
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Grazie Grazie dell’attenzionedell’attenzione
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Fattori di rischio intermedi
I problemiI problemi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
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Fattori di rischio intermedi
I problemiI problemi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
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I problemiI problemi
malattie cardio-vascolarimalattie cardio-vascolari ictusictus diabetediabete cancro cancro malattie respiratorie malattie respiratorie
cronichecroniche
Fattori di rischio intermedi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Fattori di rischio intermedi
I problemiI problemi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
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I problemiI problemi
sovrappeso ed obesitàsovrappeso ed obesità iperglicemiaiperglicemia ipertensione arteriosaipertensione arteriosa iperdislipidemieiperdislipidemie
Fattori di rischio intermedi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
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I problemiI problemi
sovrappeso ed obesitàsovrappeso ed obesità iperglicemiaiperglicemia ipertensione arteriosaipertensione arteriosa iperdislipidemieiperdislipidemie
Fattori di rischio intermedi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Fattori di rischio intermedi
I problemiI problemi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
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I problemiI problemi
Fattori modificabili più Fattori modificabili più diffusidiffusi::
Fattori non modificabiliFattori non modificabili::
Fattori di rischio intermedi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
alimentazione alimentazione scorrettascorretta
scarsa attività scarsa attività fisicafisica
uso di sostanze uso di sostanze nocivenocive
ereditarietàereditarietà etàetà
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Fattori di rischio intermedi
I problemiI problemi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio modificabili
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I problemiI problemi
alimentazione alimentazione scorrettascorretta
scarsa attività scarsa attività fisicafisica
uso di sostanze uso di sostanze nocivenocive
modello socialemodello sociale
modello familiaremodello familiare
scuolascuola
a scuolaa scuola
nel tempo liberonel tempo libero
comportamenti comportamenti sedentarisedentari
iniziazioneiniziazione
consumoconsumo
esposizione a esposizione a ETSETS
Fattori di rischio intermedi
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili
Determinanti i fattori di rischio modificabili
ereditarietàereditarietà etàetà
Fattori non modificabili
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Fattori di rischio intermedi
Obiettivi del lavoroObiettivi del lavoro
Malattie croniche principali
Fattori di rischio modificabili e non
Determinanti i fattori di rischio
Tenendo sotto controllo i fattori di rischio intermedi
Ridurre l’entità delle malattie croniche principali
Riducendo i fattori di rischio modificabili
Agendo sui determinanti dei fattori di rischio modificabili
PROBLEMI OBIETTIVI
Generale
Specifico
Risultati attesi
Azioni
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Le azioniLe azioni
alimentazione alimentazione scorrettascorretta
scarsa attività scarsa attività fisicafisica
prevenzione/ prevenzione/ contenimento contenimento fumo di tabaccofumo di tabacco
attività volte all’aumento attività volte all’aumento delle conoscenzedelle conoscenze
Fattori di rischio modificabili
Determinanti i fattori di rischio modificabili
Risultati attesi:Riduzioni di
Azioni:
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Indicatori di effetto
Gli indicatoriGli indicatori
Indicatori di impatto
Indicatori di risultato atteso
Indicatori di attività
Tenendo sotto controllo i fattori di rischio intermedi
Ridurre l’entità delle malattie croniche principali
Riducendo i fattori di rischio modificabili
Agendo sui determinanti dei fattori di rischio modificabili
INDICATORIOBIETTIVI
Generale
Specifico
Risultati attesi
Azioni
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Attività I° anno Attività I° anno (2005-(2005-2006)2006)
Attività didattico-educativeAttività didattico-educative (gruppo esposto)(gruppo esposto)::
Laboratorio esperienziale Laboratorio esperienziale Laureato in Scienze Motorie + PsicologoLaureato in Scienze Motorie + Psicologo
Laboratorio teorico-pratico di fisiologia Laboratorio teorico-pratico di fisiologia applicata al movimentoapplicata al movimento
Laureato in Scienze MotorieLaureato in Scienze Motorie
Laboratorio di prevenzione al fumoLaboratorio di prevenzione al fumoAssistenti sanitarie dell’Ufficio di Promozione alla Assistenti sanitarie dell’Ufficio di Promozione alla
Salute dell’A.S.L. Triestina.Salute dell’A.S.L. Triestina.
Incontro con i genitoriIncontro con i genitoriMedico dello Sport, Laureato in Scienze Motorie e Medico dello Sport, Laureato in Scienze Motorie e
PsicologoPsicologo
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Attività II° anno (2006-Attività II° anno (2006-2007)2007)
Attività didattico-educativeAttività didattico-educative (gruppo esposto)(gruppo esposto):: Educazione alimentareEducazione alimentare Laboratorio di prevenzione al fumoLaboratorio di prevenzione al fumoAssistenti sanitarie e tecnici della prevenzione Assistenti sanitarie e tecnici della prevenzione
dell’Ufficio di Promozione alla Salute dell’A.S.L. dell’Ufficio di Promozione alla Salute dell’A.S.L. TriestinaTriestina
Immagine corporea e vissuto corporeoImmagine corporea e vissuto corporeoPsicologoPsicologo
Laboratorio teorico-pratico di fisiologia Laboratorio teorico-pratico di fisiologia applicata al movimento 2applicata al movimento 2
Laureato in Scienze MotorieLaureato in Scienze Motorie
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Attività III° anno (2007-Attività III° anno (2007-2008)2008)
Attività didattico-educativeAttività didattico-educative (gruppo esposto):(gruppo esposto):
Educazione alimentare (etichettatura)Educazione alimentare (etichettatura)
Laboratorio di prevenzione al fumoLaboratorio di prevenzione al fumoAssistenti sanitarie e tecnici della prevenzione Assistenti sanitarie e tecnici della prevenzione
dell’Ufficio di Promozione alla Salute dell’A.S.L. dell’Ufficio di Promozione alla Salute dell’A.S.L. TriestinaTriestina
Prevenzione al doping Prevenzione al doping Medico dello SportMedico dello Sport
L’aspetto ludico e callistenico dell’attività L’aspetto ludico e callistenico dell’attività motoriamotoria
Laureato in Scienze MotorieLaureato in Scienze Motorie
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Educazione alimentareEducazione alimentare
il significato della dieta, la piramide il significato della dieta, la piramide alimentare e la varietàalimentare e la varietà
i fabbisogni dell’adolescente, con i fabbisogni dell’adolescente, con particolare riferimento a ferro e calcioparticolare riferimento a ferro e calcio
la suddivisione dell’energia nella la suddivisione dell’energia nella giornata, con particolare riferimento a giornata, con particolare riferimento a colazione e spuntinicolazione e spuntini
i nutrienti e più specificamente grassi i nutrienti e più specificamente grassi e carboidrati (zuccheri e fibra)e carboidrati (zuccheri e fibra)
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Educazione alimentareEducazione alimentare assaggio di una merendina farcita (Kinder assaggio di una merendina farcita (Kinder
fette al latte temperatura ambiente), fette al latte temperatura ambiente), breve valutazione organoletticabreve valutazione organolettica
interpretazioni delle etichette interpretazioni delle etichette (ingredienti, denominazione, informazioni (ingredienti, denominazione, informazioni nutrizionali, additivi)nutrizionali, additivi)
le preparazioni per la prima infanzia e le preparazioni per la prima infanzia e riflessione sulla composizione delle riflessione sulla composizione delle merende e snackmerende e snack
le informazioni nutrizionali date negli le informazioni nutrizionali date negli altri paesi (loghi di certificazione)altri paesi (loghi di certificazione)
17/04/08 – La prevenzione dell’obesità negli adolescenti – Sara Daris
Incontro con i genitoriIncontro con i genitori
ProgrammaProgramma:: Presentazione dell’intervento: Presentazione dell’intervento:
“L’importanza della prevenzione”“L’importanza della prevenzione”Dott. Auro GOMBACCI, cardiologo e specialista Dott. Auro GOMBACCI, cardiologo e specialista
in Medicina dello Sportin Medicina dello Sport
Benefici fisiologici derivanti da una Benefici fisiologici derivanti da una corretta pratica motoriacorretta pratica motoria
Dott.ssa Sara DARIS, laureata in Scienze Motorie Dott.ssa Sara DARIS, laureata in Scienze Motorie e dottoranda in Medicina Materno Infantilee dottoranda in Medicina Materno Infantile
Benefici psicologici dell’attività motoriaBenefici psicologici dell’attività motoriaDott.ssa Arianne FONDA, psicologa clinicaDott.ssa Arianne FONDA, psicologa clinica
Julia: 10 maggio 2006 / Stuparich: 17 maggio 2006