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LA PREMESSA

Nove spettacoli con grandi nomi del teatro, del cinema e della tv. Nove spettacoli che affrontanotemi universali ed attuali – dall'emancipazione femminile alla satira di costume, dai viaggi nelleperiferie sociali a quelli nelle periferie dell'anima.Così nasce la stagione 2017/18 del Teatro Comunale di Ventimiglia, esperienza che, grazie alladirezione artistica di Angelo Giacobbe della Cooperativa Cmc/Produzioni Nidodiragno, intendeproseguire il cammino avviato verso una offerta teatrale qualitativa e intensa, in un dialogo rivoltoad un pubblico vicino e interessato. Uno spettacolo in più rispetto alla scorsa stagione - per un calendario che si estenderà da venerdì 10novembre a domenica 25 marzo - ed un filone anche rivolto alle scuole: queste le novità che ilsindaco Enrico Ioculano ed il consigliere Alessandro Ghirri hanno inteso sostenere. E poi nomi diprimo piano e tante storie piene di passione e contenuti.A cominciare dall'inaugurazione di venerdì 10 novembre, che vede in scena una grande signora delteatro italiano come Ottavia Piccolo in un testo, Enigma – ambientato nella Berlino del post muro -scritto da quel prolifico ed amatissimo drammaturgo che è Stefano Massini.La presenza femminile è quanto mai ricorrente in questa stagione e dunque ecco, venerdì 24novembre, le quattro protagoniste scatenate di Appunti G – Alessandra Faiella, Rita Pelusio, LuciaVasini e Livia Grossi - in una riflessione sulla condizione della donna che si interroga sul presentedella sessualità e sulla vera “nostra” maturità nel comprenderla ed accettarla, senza discriminazionio preconcetti.Cinema che entra nella prosa, domenica 10 dicembre, per uno spettacolo di grande qualità comeRegalo di Natale portato in scena da un novero di grandi attori che saranno vicini alla poetica di PupiAvati: Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase perl'adattamento teatrale Sergio Pierattini.Nelle festività natalizie si colloca l’appuntamento di venerdì 5 gennaio, che vede protagonistaNatalino Balasso in scena con il suo travolgente monologo Stand Up Balasso, sublime concentrato dibattute e incursioni tragicomiche: insomma un vero tsunami di comicità assoluta.Tutta casa letto e chiesa, indimenticato testo di Franca Rame e Dario Fo, irrompe nellaprogrammazione intemelia venerdì 26 gennaio con la vivida interpretazione di una attrice tra le piùapprezzate del cinema italiano, Valentina Lodovini.Venerdì 2 febbraio, si prosegue tra noir e umorismo con due protagoniste amatissime come MarinaMassironi e Alessandra Faiella per lo spettacolo Rosalyn, da un testo di Edoardo Erba caratterizzatoda un mood giallistico e introspettivo, ricco di capovolgimenti di ruoli e battute.Tra le proposte esclusive più preziose, quella di sabato 24 febbraio con Elio Germano, che sarà aVentimiglia (e in solo altre quattro piazze in Italia) per il suo spettacolo-studio La mia battaglia.Venerdì 2 marzo, ancora un protagonista di spessore: Michele Riondino, che porta il suo tributo aDe Andrè e Don Gallo, in Angelicamente anarchici.Finale domenica 25 marzo, con la grande e attesa presenza di Ascanio Celestini a Ventimiglia perportare il suo nuovo progetto Pueblo, una narrazione in perfetto stile dell’autore romano, nelleperiferie geografiche e umane della società.

E' previsto anche uno spettacolo fuori abbonamento per le scuole: venerdì 12 gennaio saràprotagonista al teatro di Ventimiglia la Compagnia reggiana Mamimò, che presenterà agli studentidegli istituti superiori lo spettacolo Coriolano, l’ultima tragedia di Shakespeare, datata 1607, l’operapiù politica e una delle meno rappresentate del bardo: una perfetta macchina metaforica sul potere,che potrà inaugurare un prezioso dibattito.

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BIGLIETTI & ABBONAMENTI

BIGLIETTIPLATEA: Intero euro 20,00 - Ridotto* euro 15,00 GALLERIA: Intero euro 15,00 - Ridotto* euro 12,00 GALLERIA STUDENTI: euro 10,00

*Ridotto: Under 18 e Over 65

ABBONAMENTI (9 spettacoli)PLATEA: euro 135,00 GALLERIA: euro 100,00

I biglietti possono essere prenotati oppure acquistati e ritirati presso l’Ufficio manifestazioni delComune di Ventimiglia (3° piano del Palazzo Hanbury, ex Tribunale, in Piazza XX Settembre) dallunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Gli abbonamenti possono essere acquistati sempre presso l'Ufficio manifestazioni da martedì 31ottobre a venerdì 10 novembre negli orari sopraindicati, nonché nella giornata di venerdì 10novembre, dalle ore 15.00 fino al termine ultimo delle ore 19.00 presso il Teatro Comunale.

Nei giorni degli spettacoli, dalle ore 20.00, sarà possibile acquistare i biglietti ancora disponibilidirettamente presso il botteghino del Teatro.

Per informazioni, prenotazioni, abbonamenti & “Regala il teatro”:Ufficio Manifestazioni Comune di Ventimigliatel. 0184.6183225 email: [email protected]

Ufficio StampaCooperativa CMCAngelo Giacobbe - Manuela Pizzichitel. 0184.544633 mail: [email protected]

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IL PROGRAMMA

VENERDì 10 NOVEMBRE 2017 ore 21.00

Ottavia Piccolo in“ENIGMA – niente significa mai una cosa sola“con Silvano Piccardi

di STEFANO MASSINIregia Silvano Piccardiscene Pierluigi Piantanidaluci Marco Messerimusiche originali Mario Arcariproduzione Arca Azzurra Teatro e Ottavia Piccolo

Un avvincente gioco teatrale che coinvolge, affascina, interroga i protagonisti come il pubblico graziealla maestria di una grande signora del teatro italiano - Ottavia Piccolo, affiancata dall'attore eregista Silvano Piccardi - e nel talento di Stefano Massini, drammaturgo pluripremiato e amatissimoanche all'estero.La chiave di lettura dello spettacolo sta nel sottotitolo: “niente significa mai una cosa sola”. Una certezza il testo ce la fornisce subito: ci troviamo a Berlino circa vent'anni dopo quel fatidico 9novembre 1989, in cui il Governo della Repubblica Democratica Tedesca (Germania est), decretò lasoppressione del divieto, per i suoi cittadini, di passare liberamente dall'altra parte del “muro” chefino ad allora aveva diviso in due la città, il paese e il mondo intero. Ed ecco che, caduto il muro, vite,esperienze, certezze, lutti e speranze, si frantumano, si incontrano, si mischiano.Un'altra certezza, sta nel luogo in cui si svolge l'azione scenica: “un grande spazio unico comprensivodi cucina, letto, divano, tavolo e quant’altro può definire un posto “casa”. E in cui “cumuli di riviste elibri si ammassano un po’ dappertutto nell’incuria generale”. Qui hanno fine le certezze.Non perché quanto accade tra i due personaggi (Hilder, il padrone di casa e Ingrid, la donna cuipresta soccorso) abbia in sé alcunché di apparentemente bizzarro o funambolico, ma perché ognielemento reale, ogni dato di conoscenza, che si concretizza in scena, si rivela poi “altro” da ciò chepareva essere. Uno spettacolo che si rivela a poco a poco in un gioco di specchi avvincente e recitatobenissimo.

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VENERDì 24 NOVEMBRE 2017 ore 21.00

“APPUNTI G“ con Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio e Lucia Vasini

testo e regia Collettivo Appunti Gcollaborazione ai testi Francesca Sangalli sound designer Luca De Marinislight designer Paolo Casaticostumi Pamela Aicardiprogetto fotografico Laila Pozzoorganizzazione e distribuzione Sara Novarese, Nidodiragno Produzioniproduzione Collettivo Appunti G, Nidodiragno Produzionialla vigilia della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne“

Sono passati quarant'anni da quando Pier Paolo Pasolini girava con il suo microfono per spiagge,borghi, fabbriche italiane, gettando scompiglio con le sue scomode domande: “come vede lei ilproblema sessuale?”Questo era Comizi d’amore: una sottile crociata dissacratoria contro l'ignoranza e la paura dellasessualità. L’Italia dei Comizi era ancora chiusa, bigotta ed inibita, molto lontana dal clima di libertà sessualeche si respira oggi. Gli anni settanta e il femminismo hanno portato ad una vera rivoluzione di cuibeneficiamo tuttora. Ma se una nuova deriva conformista fosse in agguato? Se il corpo delle donnefosse ancora una volta lo scenario dove agiscono nuovi pregiudizi e stereotipi ingabbianti?Appunti G è uno spettacolo comico, esilarante ma a tratti commovente e poetico, che parte da unsimile presupposto. Cosa sanno le donne e gli uomini contemporanei della sessualità? Un discorsoche si sviluppa per quadri, scene, brani letterari e classici della comicità teatrale che rendonosfaccettata la lettura dell'universo sessuale delle donne.Che cosa succederebbe se ci si potesse calare nel corpo femminile alla ricerca del punto G? E se ilmito della caverna di Platone non fosse altro che una metafora del luogo dove l’uomo tememaggiormente di perdersi? E la prima volta sarà come la sogniamo? La decadenza del corpo portanecessariamente con sé anche la perdita del desiderio sessuale? Questi sono solo alcuni dei temisviluppati nello spettacolo, che tra monologhi, dialoghi e pezzi corali si snoda in un viaggiodivertente e irriverente alla scoperta dei segreti della sessualità.Il cast è formato da tre attrici comiche – Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Lucia Vasini - di riconosciutafama e di diverse generazioni e da un'importante giornalista – Livia Grossi - in maniera da modulare itoni della satira con alcuni momenti di raccoglimento e riflessione sulla condizione di quello cheancora oggi chiamiamo “il sesso debole”.

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DOMENICA 10 DICEMBRE 2017 ore 21.00

“REGALO DI NATALE“ con Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro,Gennaro Di Biase

di PUPI AVATIadattamento teatrale Sergio Pierattiniregia Marcello Cotugnoscenografie Luigi Ferrigno costumi Alessandro Lai luci Pasquale Mari produzione La Pirandelliana

Dal film di Pupi Avati uscito nelle sale nel 1986 ecco la fortunata trasposizione teatrale – scritta daSergio Pierattini - che vede in scena cinque attori di grande livello, Gigio Alberti, Filippo Dini,Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase.In una villa, la notte di Natale, quattro amici, che non si vedono da dieci anni, incontrano quello cheè designato ad essere il “pollo” da spennare: l’avvocato Sant’Elia, un uomo sulla sessantina, ricco eingenuo, che sembra addirittura trovare consolazione nel perdere.La partita si rivela ben presto tutt'altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po' di soldi, c'è ilbilancio della vita di ognuno: i fallimenti, i tradimenti, le menzogne, gli inganni.Originariamente ambientato negli anni ‘80, il testo è stato trasposto nel 2008, anno in cui la crisieconomica globale si è abbattuta sull’Europa e il gioco d’azzardo divenne risposta disperata arecessione. I soldi facili sono la chimera inseguita anche dai protagonisti, in un crescendo di tensioneche ci rivela mano dopo mano come, al tavolo verde, questi uomini si stiano giocando ben più di unamanciata di fiches. Una partita che probabilmente lascerà tutti sconfitti, in un epilogo lucido edavvincente. Con la sua stringente contemporaneità e la sua universalità fuori dal tempo, la parabola di Regalo diNatale è il trionfo del singolo sul collettivo, è la metafora del successo di uno conquistato a spese ditutti, è il simbolo di una teatralità doppia e meschina, è un’amara riflessione su come stiamodiventando o forse siamo già diventati. Se il poker è lo specchio della vita, il teatro è il luogo dove attori e spettatori si possono rispecchiaregli uni negli altri. E due specchi messi uno di fronte all’altro generano immagini. Infinite.

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VENERDì 5 GENNAIO 2018 ore 21.00

Natalino Balasso in“STAND UP BALASSO”

di NATALINO BALASSOproduzione Teatria srl

Sulla scena solo un microfono vintage, ancora con il filo, la luce fissa di un occhio di bue e lui, ilcomico, in piedi, altrimenti non sarebbe uno “stand up”. Non c’è nessun filo conduttore, incompenso c’è tanta comicità, il meglio di 10 anni di Balasso. Un concentrato di parole senza fronzoli,una carrellata di battute, monologhi tragicomici, modi di dire, ragionamenti sul filo dell’assurdo,riflessioni indignate contro il mondo e interpretazione dei difetti che appartengono a tutti noi. Bastaper davvero un microfono e la voglia di raccontare in che assurdo mondo viviamo. Più di due ore dizapping in puro stile Balasso, concentrato in un’unica performance che raccoglie tutti gli espedientidell’Arte della Commedia. Lo spettacolo risulta così un’antologia comica durante la quale l’attoregioca con i diversi registri linguistici e tutte le varianti della risata: da quella sottile nata dai doppisensi e dai giochi di parole, a quella più amara che sottolinea le miserie e i difetti umani, fino aquella di pancia, per cui si ride fino alle lacrime. Una valanga verbale travolgente, scagliata contro il pubblico come un vero e proprio tsunami dicomicità assoluta.

Natalino Balasso è artista quanto mai versatile che ha saputo attraversare momenti e stagionidiverse, dalla tv al cinema.In teatro ha stretto da diversi anni una solida collaborazione con il regista Gabriele Vacis.Nel 2011 inizia a sperimentare nuovi format video nel suo canale sulla piattaforma YouTube che sichiama Telebalasso. Questo dà origine a una serie di realizzazioni video satirici che “sbancano” ilweb.

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VENERDì 26 GENNAIO 2018 ore 21.00

Valentina Lodovini in “TUTTA CASA, LETTO E CHIESA” di DARIO FO e FRANCA RAMEregia Sandro Mabellinicostumi Sandra Cardini disegno luci Alessandro Barbierimovimento scenico Silvia Perelli scenografia Chiara Amaltea Ciarelli musiche a cura di Maria Antoniettaaiuto regia Rachele Minelli

Una serie di monologhi satirici sulla condizione femminile, scritti da Dario Fo e Franca Rame, eportati in scena da uno dei volti più popolari del cinema italiano, Valentina Lodovini. Tutta casa, letto e chiesa è uno spettacolo dove si ride, e molto, ma non manca lo spazio perprofonde e amare riflessioni. Il testo ha il suo debutto a Milano, nel ‘77, in appoggio alle lotte delmovimento femminista, e ad oggi continua ad essere allestito in oltre trenta nazioni: sappiamoinfatti che la battaglia delle donne per una parità di diritti e libertà - sociale e sessuale - risulta ancoraaperta in alcuni angoli di mondo, molto più grandi e vicini di quello che si è abituati a immaginare. Il protagonista assoluto di questo spettacolo sulla donna è l’uomo. O meglio il suo sesso, sempremetaforicamente presente in scena, ingombrante, oppressivo. Sono anni che le donne si battonoper la loro liberazione, chiedendo parità sociale e anche parità sessuale. Ma persino agli albori delterzo millennio, continuano a essere sottomesse alla cultura del maschio.

A dar voce a questa eterna lotta, quattro diversi personaggi femminili, portavoce dei brani checompongono lo spettacolo: una casalinga che all’interno della famiglia ha tutto, al di fuori dellaconsiderazione; una donna subalterna all’uomo nell’atto sessuale; un’operaia sfruttata tre volte, infabbrica, in casa e in camera da letto; e un’Alice nel paese senza meraviglie, protagonista deldisincantato atto finale.

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VENERDì 2 FEBBRAIO 2018 ore 21.00

Marina Massironi e Alessandra Faiella in “ROSALYN”

di EDORDO ERBAregia Serena Sinigagliaassistente alla regia Mila Boeriscenografia Maria Spazzi costumi Erika Carrettasound - light design Roberta Faiolofotografie Marina AlessiCo-produzione Nidodiragno, Sara Novarese-Teatro del Buratto

Nel corso della presentazione del suo libro a Toronto in Canada, Esther, una scrittrice americana,conosce Rosalyn, la donna delle pulizie della sala conferenze. Il libro insegna a liberare la vera naturadel sé, e Rosalyn ne è ammirata e sconvolta. Vuole leggerlo subito, e si offre, il giorno dopo, diportare la scrittrice a vedere la città. Dopo la visita ritroviamo le due in un prato in periferia. Qui Rosalyn rivela ad Esther la storia del suoamore per un uomo bugiardo e perverso, che le fa continue violenze fisiche e psicologiche. Lui hafamiglia e la relazione con Rosalyn è clandestina. La sera prima, quando lei è tornata in ritardo dallavoro per aver seguito la conferenza della scrittrice, l'uomo infuriato l'ha picchiata e ferita. Esthersbotta: un uomo del genere è da ammazzare. Infatti - dice Rosalyn - è nel bagagliaio.Questo il folgorante avvio della nuova commedia noir di Edoardo Erba. Che continua con unpressante interrogatorio di polizia, dove Esther racconta della sua attrazione per Rosalyn. E la storiadiventa torbida, i contorni si fanno sfumati, quello che in un primo momento sembrava chiaroimprovvisamente non torna più. Dietro i fatti si nasconde un mistero più profondo. Alla cui soluzioneè appesa la vita delle due donne.Avvincente, ricco di colpi di scena, sostenuto da una scrittura incalzante, Rosalyn è il ritratto dellasolitudine e dell'isolamento delle persone nella società americana contemporanea. E parla di quelgrumo di violenza compressa e segreta pronta ad esplodere per mandare in frantumi le nostre fragilivite.La produzione di questo spettacolo che sta conquistando i teatri di tutta Italia è sanremese essendonata dalla volontà di Angelo Giacobbe e della collega Sara Novarese che ne hanno intrapreso laproduzione

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SABATO 24 FEBBRAIO 2018 ore 21.00

Elio Germano in“LA MIA BATTAGLIA - studio”di ELIO GERMANO e CHIARA LAGANIProduzione Pierfrancesco Pisani

«Che il nostro appello si diffonda a ogni individuo che vogliamo avvicinare a noi: il passato è statoilluminato da una nuova e millenaria generazione di Italiani!» Un attore, o forse un comico, ipnotizzatore non dichiarato, durante uno spettacolo diintrattenimento, manipola gli spettatori in un crescendo di autocompiacimento, anche verbale, finoa giungere, al termine del suo show, a una drammatica imprevedibile svolta. Portatore di un mutovolere collettivo diffuso nell’aria, l’artista da figura autorevole si farà a poco a poco sempre piùautoritario, evocando lo spettro di un estremismo di ritorno, travestito da semplice buon senso.Appellandosi alla necessità di resuscitare una società agonizzante, tra istanze ecologiste,nazionaliste, socialiste, planetarie e solitarie, mutuali e solidali, tra aneddoti e proclami, tra appelliappassionanti e affondi lirici deliranti, il nostro trascinerà l’uditorio, in un crescendo pirotecnico, auna straniata sospensione tragica fino a condurlo a una terribile conseguenza finale.

Elio Germano, recente protagonista della fiction sulla vita di Nino Manfredi, è oggi tra gli attoriitaliani più noti ed amati. La sua presenza a Ventimiglia in una delle cinque repliche che avverrannoin tutta Italia è una preziosa esclusiva.Alla scrittura del testo collabora Chiara Lagani, “anima” della compagnia Fanny ed Alexander, unadelle drammaturghe più premiate in Italia.

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VENERDì 2 MARZO 2018 ore 21.00

Michele Riondino In“ANGELICAMENTE ANARCHICI”Fabrizio De Andrè e Don Andrea Gallo

drammaturgia di MARCO ANDREOLIregia Michele Riondinoarrangiamenti Francesco Fornimusiche eseguite dal vivo da Francesco Forni, Ilaria Graziano, Remigio Furlanutluci Luigi Biondi costumi Eva Nestori direzione tecnica Francesco Traversofonica Niccolò Menegazzo tecnico video Marco PiazzeCoproduzione Centro D’arte Contemporanea Teatro Carcano - Promo Music

Michele Riondino (conosciuto dal grande pubblico per il ruolo televisivo del giovane Montalbano) dàvoce a Don Andrea Gallo e racconta il suo quinto Vangelo: quello secondo Fabrizio De Andrè.“I miei vangeli sono cinque: Matteo, Marco, Luca, Giovanni e Fabrizio. (…) È la mia Buona Novellalaica. Scandalizza i benpensati, ma è l’eco delle parole dell’uomo di Nazareth che, ne sono certo,affascinò il mio amico Fabrizio”.Quella tra Don Gallo e De Andrè è stata un’amicizia intima e fortissima; ad unire profondamente ilpoeta e il sacerdote anarchico sono stati il desiderio di giustizia, la cultura libertaria e soprattutto laconcezione della vita come cammino e incontro, prescindendo da qualsiasi pregiudizio. Don AndreaGallo per comporre il suo “vangelo laico” ha scelto alcune delle più belle canzoni di Faber, nellequali ha ritracciato il nucleo del messaggio evangelico, che è un messaggio penetrante e universale:c’è la coscienza civile, la comprensione umana, la guerra all’ipocrisia e il desiderio di riscatto dellacondizione umana emarginata perché “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.

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DOMENICA 25 MARZO 2018 ore 21.00

Ascanio Celestini in“PUEBLO”di ASCANIO CELESTINIcon Ascanio Celestini e Gianluca Casadei suono Andrea Pesce Produzione Fabbrica srl in co-produzione con RomaEuropa Festival 2017 e il Teatro Stabile dell’Umbria

Violetta è una giovane donna che lavora in un supermercato. Non le piace il lavoro che fa. Lavora allacassa dove fatica anche ad alzarsi per andare al gabinetto. Allora immagina di essere una regina. Enella sua immaginazione anche il mondo che si trova fuori dal supermercato è un reame, pieno digente interessante che lei incontra e che le racconta storie.Tutti questi personaggi e le loro storieinteragiscono, si incrociano, soprattutto attraverso un altro personaggio chiave del racconto: una exprostituta proprietaria di un bar di periferia, di quelli con le slot machine, dove in qualche manieratutti finiscono.Ideale continuazione dello spettacolo Laika, Pueblo rivive negli stessi luoghi: il bar, il luogo dove tuttoaccade; il supermercato, il luogo della fatica, come il marciapiede, la fabbrica; la periferia, intesacome margine del mondo, ma anche isola dove l’umanità è più forte, più viva e più visibile proprioperché nessuno guarda. Violetta non è soltanto uno dei personaggi della storia, ma incarna unmondo di disillusioni, di sogni traditi e di vite vissute tra la fatica del quotidiano e la bellezza dellepersone che vi si incontrano. Ancora una volta Ascanio Celestini ci trascina tra le chiacchiere di questi disperati, che poi disperati nonsono se non agli occhi altrui, e ci restituisce un mondo fatto di povertà ma anche di rara bellezza, diignoranza ma anche di atavica saggezza, e come nel miracolo finale di Laika anche qui si assisterà aprodigi straordinari che nessuno noterà.

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RISERVATO ALLE SCUOLE SUPERIORI(fuori abbonamento)

VENERDI' 12 GENNAIO 2018

Compagnia MAMiMò in“CORIOLANO”

di WILLIAM SHAKESPEAREregia Marco Plini con Marco Maccieri nel ruolo di Coriolano e con Luca Cattani, Giusto Cucchiarini, Cecilia Di Donato, Marco Merzi, Valeria Perdonò aiuto regia Thea Della Valle, Angela Ruozzi disegno luci Fabio Bozzetta costumi Nuvia Valestrivideo editing e shooting Samuele Huynb Hong i costumi dei senatori romani sono abiti Luigi Bianchi Sartoria, Mantova Produzione Centro Teatrale MaMiMò con il sostegno della Fondazione I Teatri Nell'ambito della rassegna Concentrica

L’ultima tragedia di Shakespeare, datata 1607, è sicuramente l’opera più politica e una delle menorappresentate di William Shakespeare: una perfetta macchina metaforica sul potere. L'adattamentodel testo mira a evidenziare questa tematica e a sottolinearne il legame con il presente. Coriolano,nato e cresciuto in una gens romana, secondo i valori tradizionali nella guerra, è campione assolutoin battaglia: le sue imprese vittoriose contro i Volsci, lo rendono il candidato ideale per la carica diconsole di Roma. Coriolano però è un conservatore, disprezza il popolo che accusa di codardia ed èapertamente ostile ai tribuni i nuovi magistrati eletti in rappresentanza delle istanze popolari.La regia dello spettacolo, traslando la tragedia in un contesto contemporaneo, sostituisce le toghecon camicia bianca e giacca nera, si avvale di spezzoni video e telecamere interattive: la plateadiventa parte integrante dello spettacolo e ci si ritrova davanti a personaggi che ci devonoconvincere dell’utilità e verità della propria posizione. L'intransigenza di Coriolano, il suo senso diassoluto, entrano in conflitto con le esigenze di mediazione della politica: i tribuni riescono acapovolgere l'esito dell'elezione, ad esiliarlo, spingerlo a tradire la sua stessa patria e ad andareincontro, infine, alla morte. Uno spettacolo che non può non scuotere il giovane pubblico e non solo: tutti gli interpreti simuovono e coinvolgono con inesauribile energia e chiarezza comunicativa, tanto da rendereconcreto e realmente potente ogni discorso, solo apparentemente teorico e lontano da noi.

Lo spettacolo è programmato all'interno del progetto Concentrica, rassegna di “teatro fuorimercato” volto a favorire la circuitazione di spettacoli di giovani compagnie tra Liguria e Piemonte. http://www.rassegnaconcentrica.net/