la poesia moderna da baudelaire alla poesia simbolista

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La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia simbolista. 1848 LES FLEURS DU MAL DI BAUDELAIRE. Consapevolezza della perdita dell’aureola. Tentazione di restaurare gli antichi privilegi. Accettazione della marginalità. Teorizzazione del valore assoluto dell’arte. Allegorismo . - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista
Page 2: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

1848 LES FLEURS DU MAL DI BAUDELAIRE

Consapevolezza della perdita dell’aureola

Accettazione della marginalità

Allegorismo

Tentazione di restaurare gli antichi privilegi

Teorizzazione del valore assoluto dell’arte

Simbolismo

Page 3: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

I fiori del male • La prima edizione del 1857 suscitò grande scandalo, la

magistratura che aveva appena colpito il capolavoro di Flubert, Madame Bovary, decretò il sequestro dell’opera, fece eliminare sei poesie definite oscene e la condanna del poeta l pagamento di una ammenda.

• Edizione rifatta nel 1861, aggiunse altre 35 poesie , cambiò l’architettura della raccolta

• Edizione postuma 1868 con aggiunta di poesie inedite.• Il titolo è la trasfigurazione dell’idea del male in un fiore in tal

modo il titolo è un ossimoro e una allegoria.• Così la natura è privata della tradizionale bontà, purezza e

bellezza della poesia tradizionale (Leopardi docet)

Page 4: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

• La poesia dedicata al lettore è una provocazione che non intende ingraziarsi il lettore ma coinvolgerlo e smascherarlo nei suoi vizi più biechi e abietti.

• La raccolta si divide in 6 sezioni – Spleen– Quadri parigini– Il vino– I fiori del male– La rivolta– La morte

Page 5: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

Lo spleen• La parola spleen deriva dal greco splēn: in

Inglese significa "milza".• In francese, spleen rappresenta la tristezza

meditativa o la melanconia. utilizzato anche anteriormente, in particolare nella letteratura del Romanticismo.

• La concezione di spleen e di melanconia deriva dalla medicina greca degli umori: uno di questi era la bile, contenuta nella cistifellea. Questo concetto si ritrova anche nel Talmud, legata alla milza come organo del riso. In Cina lo spleen è uno dei fondamenti del carattere e si pensa che influisca sull'umore.

• Tale collegamento fu sviluppato da Marsilio Ficino 1433-1499, in cui la bile nera era associata al pianeta Saturno, ritenuto pianeta propizio alla contemplazione malinconica, da qui saturnino. Baudelaire lo usa come sinonimo di noia.

SEDE DELLA NOIA

Page 6: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

I fiori del male 1857-1861-1868

Un poema rigorosamente

costruitoIn sei sezioni

La dedica al lettore

La figura del poeta

Diviso tra elevazione e degradazione

Il pubblicoLa città

Rottura tra poesia e grande pubblico

Ruolo maledetto

Degradazione sociale del poeta

Page 7: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

Al lettore• L'errore, la stoltezza, i laidi trascorsi

ci attanagliano l'anima, crucciando i nostri petti;noi sottoliniamo i nostri amabili rimorsicome i pezzenti nutrono i loro immondi insetti.

• Son tenaci i peccati e vili pentimenti;ci confessiamo chiedendo una mercede abietta,poi sulla via melmosa ritorniamo contenti,credendoci detersi da qualche lacrimetta.

• Satana Trimegisto, accanto all'origlieredel peccato, ci culla rapiti lungamente, e il metallo del nostro indomito volerefonde, appena lo tocca quel chimico sapiente.

• I fili ci muovono, il Diavolo le tiene!Ci avvincono le cose ripugnanti e bestiali;senza orrore ogni giorno, fra le tenebre oscene,ci avviciniam d'un passo alle porte infernali.

• Come un vizioso povero che assapora il senovizzo e martirizzato d'una sordida trecca, noi rubiamo passando il piacere terrenoe lo spremiam rabbiosi come un arancia secca.

Entro il nostro cervello, come un groppo di vermi, un popolo di dèmoni gozzoviglia crudelee, quando respiriamo, entro i polmoni infermiprecipita la Morte con sue cupe querele.Se lo stupro, l'incendio, il veleno, il pugnalenon hanno ricamato con perizia squisitadei nostri giorni grigi l'orditura banale,gli è che l'anima nostra non è abbastanza ardita!Ma fra i lupi, le iene, i falchi e le pantere, le scimmie, i sciacalli, gli scorpioni, i serpentiche urlano e grugniscono, giostrando in turpi schiereentro il serraglio infame dei nostri traviamenti,uno ve n'è, più laido, più maligno ed immondo!Sebbene non accenni un gesto ne un bisbiglio,vedrebbe volentieri crollare l'interno mondoe inghiottirebbe il globo con un grande sbadiglio:é la Noia! Con l'occhio di lacrime appannatofuma e sogna la forca nel suo tardo cervello.Tu, lettor, conosci quel mostro delicato,ipocrita lettore, mio pari, mio fratello! 

Page 8: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

L’albatroSpesso, per divertirsi, le ciurme

Catturano degli albatri, grandi uccelli marini, che seguono, compagni di viaggio pigri, il veliero che scivola sugli amari abissi. E li hanno appena deposti sul ponte, che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi, abbandonano malinconicamente le grandi ali candide come remi ai loro fianchi. Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!

Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto! Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa, un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava! Il poeta è come il principe delle nuvole Che abituato alla tempesta ride dell’arciere; esiliato sulla terra fra gli scherni, non riesce a camminare per le sue ali di gigante.

Page 9: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

A una passanteLa via assordante attorno a me urlava.Alta, sottile, in lutto, dolore maestosouna donna passò con la mano fastosasollevando orlo e balza, facendoli oscillare;agile e aristocratica, con la sua gamba di statua.Io, io contratto come un maniaco, bevevodai suoi occhi, cielo livido gonfio di bufera,la dolcezza che affascina e il piacere mortale.Un lampo... poi la notte! - Fuggitiva beltàil cui sguardo in un attimo mi ha risuscitato,ti rivedrò soltanto nell'eternità?Lontano, chissà dove! troppo tardi! forse mai più!Poiché non so dove fuggi, tu non sai dove vado,o tu che avrei amata, o tu che l'hai saputo!

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La grande città e il Simbolismo• La città, la folla sono temi centrali nella poesia di Baudelaire. La commedia

umana di Balzac aveva offerto una vera miniera di dettagli sociali di Parigi.• Ma Baudelaire preferisce le immagini deformanti e visionarie di E.A. Poe

per rappresentare, l’eccentrico, il vagabondo, la prostituta.• In questa seconda parte Baudelaire mostra la consapevolezza

dell’impossibilità dell’idillio perché il mondo della poesia è stato spazzato dalla modernità .

• La poesia potrà vivere solo dello scarto, del simbolo, del dettaglio , del ricordo.

• Baudelaire fonda il simbolismo ma nello stesso lo supera poiché il mondo moderno privo di incanti e di simboli, distrugge ogni possibilità di incontro tra l’uomo e la natura.

Page 11: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

La città

Impossibilità dell’idillio

Aspirazione al Simbolismo

La poesia dello scarto

L’allegoria come figura della perdita

Violazione dell’orizzonte d’attesa

Page 12: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

Il pubblico • Un successo giunto con

ritardo• La degradazione sociale del

poeta e il ruolo di maledetto• La raccolta di poesie per un

pubblico futuro e più adulto che accoglierà questo testo in futuro con una grande diffusione di massa che nessuna raccolta poetica aveva mai ottenuto.

Page 13: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

La lingua e lo stile dei fiori del male

• Struttura bipolare con elementi contrapposti

• Lo stile si sublima quanto più i contenuti sono degradanti

• Sotto l’aspetto retorico prevale: l’ossimoro e la disarmonia di ogni testo.

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FRANCIA

Verlaine 1844-1896La valorizzazione

fonosimbolica della parola

Rimbaud 1854-1891Sregolamento dei sensi e

discesa nel fondo dell’ignoto

Mallarmè 1842-1898La poesia come assoluto

Arte poetica

1874

Il battello ebbro

Vocali

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Arte poetica motivi dominanti• La musica è il primo obiettivo

dei poeti, tutto il resto non è poesia è letteratura

• La poesia deve essere indeterminata, deve unire l’impreciso al preciso, e tendere alla sfumatura, non deve tendere alla concretezza della realtà ma al sogno

• Bisogna torcere il collo all’eloquenza, evitare le battute pungenti, l’arguzia e la comicità

Page 17: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

IL BATTELO EBBRO• Componimento scritto nel

1871. Il poeta si identifica nel viaggio di un battello ebbro, che abbandona le costrizioni del mondo occidentale e cerca di realizzarsi nella libertà della natura, rappresentata dal mare aperto.

• Alla fine, vince la rinuncia, con il ritorno in Europa.

Page 18: La poesia moderna Da Baudelaire alla poesia  simbolista

Un mondo di pure immagini : Qui non si descrive un viaggio reale, ma un sogno di evasione dalla civiltà e di immersione nel mare, concepito come immagine stessa della natura e dell’Essere. Il mare purifica, deterge ogni vizio (e infatti “lava” il poeta: cfr. v. 20), e insieme è il simbolo dell’assoluto naturale. La scoperta del «nuovo» e dell’«ignoto» cari a Rimbaud è dunque scoperta delle potenzialità che si aprono davanti all’uomo una volta che questi si è liberato dalle costrizioni del mondo europeo. Il viaggio si svolge infatti in un mondo esotico, e i selvaggi, i Pellerossa, sono gli oggettivi alleati del poeta: sono loro infatti a liberarlo dai bardotti (vv. 1-4).

La conclusione: Questa avventura nell’ignoto è vissuta però anche come un’autodistruzione. Può l’uomo vivere solo nella libertà sconfinata della Natura, oppure ciò significa distruggersi appunto in quanto uomo, in quanto progetto complessivo di “cambiare la vita”? In altri termini, la fuga non può essere un’evasione nichilistica? Di qui la rinuncia all’ebbrezza panica e il ritorno ai «parapetti antichi» dell’Europa. È un ritorno squallido: al sole, al caldo e all’incanto della natura aperta si sostituisce una nera e gelida pozzanghera, dove un fanciullo malinconico (altra proiezione fantastica della figura del poeta) abbandona un battello leggero a una navigazione limitata e costretta: in Europa è possibile navigare solo malinconicamente, con la fantasia e con un battello di carta. Il componimento esprime bene dunque i dubbi di Rimbaud, l’alternativa fra una gioia selvaggia e panica, ma costruita sull’evasione, o l’accettazione delle costrizioni europee.

IL BATTELLO EBBRO COMMENTO

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Vocali • A nera, E bianca, I rossa, U verde, 0 blu: vocali!

Un giorno dirò i vostri ascosi nascimenti: A, nero vello al corpo delle mosche lucenti Che ronzano al di sopra dei crudeli fetori,

5 Golfi d'ombra; E, candori di vapori e di tende, Lance di ghiaccio, bianchi re, brividi di umbelle; I, porpore, rigurgito di sangue, labbra belle Che ridono di collera, di ebbrezze penitenti;

U, cicli, vibrazioni sacre dei mari verdi, 10 Quiete di bestie ai campi, e quiete di ampie rughe Che l'alchimia imprime alle fronti studiose.

O, la suprema Tromba piena di stridi strani, Silenzi attraversati dagli Angeli e dai Mondi: - O, l'Omega, ed il raggio violetto dei Suoi Occhi!

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Commento • Il sonetto mette in gioco le due funzioni sensoriali, la vista e

l’udito. È un classico esempio di sinestesia, la figura retorica più cara ai simbolisti

• Il sonetto è un manifesto del simbolismo, l’attribuzione di un colore alle vocali è opera di un incantesimo visionario del poeta, della sua forza fantastica, della sua attività magica. Il poeta crea delle immagini per suggerire delle corrispondenze .

• Il poeta diventa alchimista della parola, è una sapienza misteriosa ed esoterica che riprende la funzione del poeta veggente che possiede il privilegio della conoscenza, ma anche la condanna della poesia simbolista ( vedi L’albatro di Baudelaire a pag. 489).