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La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
Nadia Chinaglia – D. G. Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Regione Lombardia
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Preambolo 14
Il successo della presente direttiva dipendeda una stretta collaborazione e da un’azione
coerentea livello locale, della Comunità e degli Stati
membri, oltre che dall’informazione, dalla consultazione
e dalla partecipazione dell’opinionepubblica, compresi gli utenti.
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Preambolo 46
Per garantire la partecipazione del pubblico,compresi gli utenti dell’acqua, nel processodi elaborazione ed aggiornamento dei piani di
gestione dei bacini idrografici, è necessario fornireinformazioni adeguate sulle misure previste
e riferire in merito ai progressi della loro attuazionein modo da coinvolgere il pubblico prima
di adottare le decisioni definitive e le misure necessarie
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“Informazione e consultazione pubblica” - art.14
“Gli Stati membri promuovono la partecipazione attiva di tutte le parti interessate
all’attuazione della presente direttiva, in particolare
all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamentodei piani di gestione dei bacini idrografici(…)”
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la direttiva richiede che venga garantito l’accesso alle
informazioni di riferimento
La consultazione verbale è più attiva, poiché
le parti interessate hanno l’opportunità di dialogare con le
autorità competenti
Livelli ancora piùelevati di partecipazione prevedono la
condivisione del processo decisionale
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INCONTRI DI INFORMAZIONE PUBBLICA
•I Forum Informazione - Parma - 30 marzo 2009
•Incontro regionale - Lombardia - 23 aprile 2009•Incontro regionale - Emilia Romagna - 8 maggio 2009•Incontro regionale - Piemonte - 27 maggio 2009
•II Forum Informazione - Parma - 1 settembre 2009
•Incontro regionale - Lombardia - 17 settembre 2009•Incontro regionale - Emilia Romagna•Incontro regionale – Piemonte
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INCONTRI DI CONSULTAZIONE PUBBLICA
Agricoltura Parma 14 aprile 2009Bonifica, irrigazione e miglioramento fondiario Parma 21 aprile 2009 Uso del suolo, paesaggio e difesa idraulica Parma 22 e 29 aprile 2009Ricerca e Innovazione Parma 28 aprile 2009Educazione e formazione ambientale Parma 28 aprile 2009Industria Parma 5 maggio 2009Equilibrio del bilancio idrico eimpatti dei cambiamenti climatici Parma 6 maggio 2009Reti ecologiche e biodiversità Parma 13 maggio 2009Produzione energetica Parma 18 maggio 2009Turismo e usi ricreativi Parma 19 maggio 2009Navigazione interna Parma 19 maggio 2009Usi civili Parma 20 maggio 2009Acquacoltura e Pesca Parma 25 maggio 2009Integrazioni e conflitti Parma 26 maggio 2009
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INCONTRI DI PARTECIPAZIONE ATTIVA
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• I diversi livelli di partecipazione non si escludono a vicenda, al contrario si rafforzano uno con l’altro
• la consultazione implica la diffusione delle informazioni e la
partecipazione attiva implica la consultazione
• i diversi livelli possono essere utili in fasi differenti
• la scelta del livello dipende da vari aspetti: la fase del processo di pianificazione, il contesto - politico e storico - della partecipazione, le risorse disponibili, gli obiettivi e i vantaggi della partecipazione e l’identificazione delle parti interessate da coinvolgere.
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• l’obiettivo principale della partecipazione pubblica è il miglioramento dei processi decisionali
• la partecipazione garantisce che le decisioni siano solidamente basate su conoscenze, esperienze e prove scientifiche condivise,
• in questo modo le decisioni sono influenzate dalle opinioni e dalle esperienze delle parti interessate
• ma possono essere prese in considerazione anche le opinioni più innovative e creative
• sempre che le nuove disposizioni siano funzionali e
accettabili per il pubblico
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I più importanti vantaggi potenziali sono:
•aumentare la consapevolezza pubblica sulle questioni e sulle condizioni ambientali nei distretti idrografici e nei bacini locali;
•utilizzare le conoscenze, le esperienze e le iniziative dei diversi attori sociali, migliorando così la qualità dei piani, delle misure e della gestione dei bacini idrografici;
•ottenere l’adesione, l’impegno e il sostegno del pubblico rispetto ai processi decisionali;
•garantire processi decisionali più trasparenti e creativi;
•diminuire le contestazioni, le incomprensioni, i ritardi e ottenere una messa in atto più efficace;
•apprendimento ed esperienza sociale: se mediante la partecipazione si ottiene un dialogo costruttivo con tutte le parti sociali coinvolte, il pubblico, le istituzioni e gli esperti potranno acquisire reciprocamente una maggiore consapevolezza in materia di gestione delle acque.
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IL PATTO PER L’ACQUA E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA
•Il Patto per l’Acqua è una sede importante di condivisione del processo decisionale ed è quindi un laboratorio di partecipazione attiva,
•Il Piano di Gestione, nella sua versione italiana, sconta un ritardo di alcuni anni e costringe ad una ristrettezza di tempi probabilmente eccessiva,
•Tuttavia l’impegno preso per la redazione del Piano lo rende un documento completo che a fine anno sarà a disposizione, come tutti i piani europei, per la Commissione Europea che ne prenderà in considerazione i contenuti,
•Vi chiediamo quindi di mobilitare uno sforzo di partecipazione ora, che il piano è ancora aperto agli apporti esterni, per condividere le linee di gestione in esso delineate ed affrontare le problematiche aperte
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IL PATTO PER L’ACQUA E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA
Proponiamo un incontro nella prima decade di ottobre con l’obbiettivo di:
•una lettura congiunta dei contenuti del progetto di piano già pubblicato,
•una motivazione delle posizioni assunte,
•una analisi dei risvolti riconosciuti per i diversi portatori di interesse,
•una valutazione delle osservazioni degli stessi,
•la proposta di eventuali osservazioni condivise