la nota

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Sabato, 30 Gennaio 2010 Copia Omaggio N°3\Anno VII Sede di Siracusa in via Basento n°14 www.accademiakronos.it Sede di Siracusa in via Basento n°14 www.accademiakronos.it per l’ambiente per l’ambiente Augusta - Ora che è arriva- ta anche ufficialmente la nomi- na dell’ammiraglio Ferdinando Lavaggi a segretario generale all’Autorità portuale di Augusta, trovando conferma l’anticipazione riportata dall’ultimo numero de “La Nota”, lo scalo commerciale esce AUGUSTA SUL PORTO SARA’ COMPARSA 0 PROTAGONISTA? Il Consigliere di sinistra Peppe Ravalli invita i politici siracusani a mettere in casa loro rigassificatore e altre opere di Massimo Ciccarello dalla fase di incertezza gestiona- le ed entra in quella operativa. La presidenza di Aldo Garozzo ha ampiamente spiegato i program- mi a breve termine circa la cre- azione della stazione marittima per i traghetti, e l’ampliamento dei piazzali per il transhipment. Ma sul lungo periodo a parlare è stato il ministro Stefania Pre- stigiacomo, che ha preventivato un consistente ampliamento del- le banchine per realizzare l’hub destinato alle portacontainer in arrivo dall’Asia. Un obiettivo pa- recchio ambizioso, che porterà un ingente flusso di finanziamen- ti. Si tratterebbe, infatti, di costru- ire un chilometro di moli prospi- cienti fondali da abbassare a 18 metri, nonché di attrezzare alle loro spalle superfici di stoccaggio ampie un chilometro quadrato. Continua a pag. 3 >>> Il consigliere Peppe Ravalli Lentini (givi) Nella seduta di Consiglio comunale più calda dell’anno non si è parlato di po- litica, tanto meno di amministra- zione della città, ma della deon- tologia che non c’è. Non si sono fatti discorsi di grande levatura perché per ogni consigliere il si- gnificato di etica risultava diverso dall’altro. Il confronto non è stato attorno ad un astratto valore da ricercare, adottare o imporre, ma, sulle personali diatribe esi- stenti. Inutile dire che per l’intera seduta prevalevano come prota- gonisti, quelli del gruppo ( si fa per dire) del Pdl rappresentato (teoricamente) a Lentini dai Con- siglieri Ugo Mazzilli, Adelfio Toc- co e Massimo Commendatore, una volta amici e da molti mesi in continuo esasperato dissidio. In aula la recente interpellanza al Sindaco, avanzata da Mazzilli, giustamente interpreta come un potente “jaccuse” nei confronti del Consigliere Tocco chiama- to a rendere conto in merito a dei possibili contributi erogati dall’Ente a delle squadre di cal- cio che fanno riferimento a lui (Real Lentini e Città di Lentini). Continua a pag. 2 >>> Il PDL di Mazzilli,Tocco,Commendatore non chiarisce se sta con il PD oppure è opposizione. LENTINI – SULL’ETICA, DISCUSSIONE ( con ZUFFA) IN CONSIGLIO PACHINO: UN TERRITORIO IN SVENDITA PER TRE PALE EOLICHE Paolo Bonaiuto sindaco di Pachino Pachino – Non bisogna essere un’aquila per capire che la zona sud possiede un vantaggio che non si trova nella zona centro e in parte della zona nord: l’ambiente ancora in ottimo stato. Aria buona, mare e panorama eccellente sono una offerta turistica che la città ca- poluogo di provincia neanche si sognerebbe di presentare. Eppu- re c’è qualcuno che per un oscu- ro motivo, per qualcosa che non rende niente di concreto, neanche in termine di vile denaro, intende mettere a rischio il futuro dell’in- tero comprensorio permettendo la installazione di grandi pale eoliche sulla sommità delle colline. Il PD è sceso in campo contro il progetto presentato ( tramite fiduciari locali immaginiamo) dalla società mila- nese “Greenco” che l’amministra- zione comunale di Pachino ha approvato e presto giungerà al va- glio del massimo consesso civico. Continua a pag. 3 >>> Buccheri –(AF) Solo ora nel comune di Buccheri e nel comune di Sortino si sono resi conto di trovarsi nello stato di “ cornuti e mazziati” dalle torri eoliche installate nelle colline loro prospicien- ti ricadenti però in territorio dei comuni di Carlentini, di Francofonte e di Vizzini. Sono passati anni, maga- ri il sindaco Paolo De Luca di Sortino non era ancora sindaco, quando il “misfat- to ambientale” si compiva a danno del suo comune. Di certo però Gaetano Pava- no era sindaco di Buccheri al suo secondo mandato. Ora piangono e vorrebbe- ro parte della “minestra” che altri hanno da tempo cucinato per conto loro. Continua a pag. 3 >>> BUCCHERI: CI SONO COSE CHE NON SI PAGANO Gaetano Pavano Sindaco di Buccheri Siracusa ( gregorio valvo) La trattativa per qualche posto di sottogoverno in conclusione è stata lunga, è durata una primavera, un’estate un autunno e quasi una stagione fredda. E’ stata chiusa però in maniera così anomala e deludente che non ha convinto neanche i protagonisti. E’ venuto fuori qualche nome nuovo di presidente: Iano Sbona (Mpa) che andrà all’Iacp; il melillese Sebastiano Cannata (Udc) che andrà nella nuo- va inutile invenzione chiamata autoporto; l’augu- stano Roberto Meloni (An) chiamato a gestire il Consorzio universitario mangiasoldi “Archime- de”. Tutto il resto è noia, nel senso che sono stati decisi piccoli movimenti di uomini in asso- ciazione a normali stipendi, in posti dove non ci sono vere funzioni da espletare dentro consigli di amministrazione che decidono al massimo di qualche assunzione. Una presidenza, quella dell’APM del Plemmirio è stata assegnata a Turi Magro (Uds) virtualmente per il prossimo anno. Molti si sono chiesti le motivazioni di tante ten- sioni tra Pdl, Mpa e Udc se alla fine si trattava di una tempesta in vasca da bagno. Ora però la trattativa si è spostata sul governo del Co- mune di Siracusa e su quello della Provincia. Continua a pag. 2 >>> PARTITI: LA TRATTATIVA CONTINUA A LUCI SPENTE Siracusa – Il partito di Rutelli e di Mario Bonomo, Alleanza per l’Italia, mostrerà il suo volto, per la prima volta in suolo siracu- sano, in una conven- SIRACUSA: L’API SI GIOCA TUTTO IN UNA CONVENTION Mario Bonomo tion che si terrà il 7 febbraio prossimo. Ci sarà Tabacci, Rutelli e il governatore Raf- fele Lombardo a cui è sta- to affidato il ruolo di parlare dello spazio che in futuro ri- serverà alla neo formazione che lo sostiene alla regione nell’operazione ribaltone con l’apporto del voto del deputa- to Bonomo. Nella convention si prevede ci saranno più os- servatori che adesioni, perché tutti vogliono vedere la consi- stenza di quello che oggi vie- ne definito il partito degli ex. Continua a pag 2 >>> Solarino – E’ una piccola crisi quella che si è aperta da qualche giorno nell’amministrazione del sindaco Pietro Mangiafico. Il Pdl vuol vederci chiaro nei rap- porti politici esistenti all’interno della maggioranza SOLARINO: CRISI AL COMUNE FORSE UDC, PDL E PD INSIEME NELLA PROSSIMA GIUNTA che sembra non rispettare il ruolo dei berlusconia- ni. Dopo l’azzeramento della giunta qualcuno dice che il sindaco “sfugge” ad ogni possibile incontro di chiarimento. La verifica tarda e il nervosismo del Pdl aumenta fino alla minaccia di non tornare in Consiglio comunale se non si chiuderà il con- fronto aperto sul futuro della giunta. “All’orizzonte s’intravede una giunta a dir poco anomala - fanno sapere dal Pdl – un esperimento che non trova casi simili in Sicilia, ossia l’ingresso ufficiale del PD nella giunta insieme a PDL e UDC. “ Non era per questo tipo d’alleanza che aveva ricevuto mandato dagli elettori. Il sindaco tace e ancora non risolve. Solarino La ex giunta Giunta Mangiafico VERMEXIO: INTERPELLANZA DI GIORDANO AL PRESIDENTE BANDIERA SCRITTA IN ITALIANO. LA RISPOSTA ARRIVA IN OSTROGOTO. Il caso a pagina 2 In ultima pagina LENTINI: CITTA’ AFFRANTA PER LA MORTE DEL CANE GAETANO

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Settimanale di politica, ambiente, commenti e opinioni della provincia di Siracusa

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Sabato, 30 Gennaio 2010

Copia Omaggio

N°3\Anno VII

Sede di Siracusa in via Basento n°14

www.accademiakronos.it

Sede di Siracusa in via Basento n°14

www.accademiakronos.it

per l’ambiente per l’ambiente

Augusta - Ora che è arriva-ta anche ufficialmente la nomi-na dell’ammiraglio Ferdinando Lavaggi a segretario generale all’Autorità portuale di Augusta, trovando conferma l’anticipazione riportata dall’ultimo numero de “La Nota”, lo scalo commerciale esce

AUGUSTA SUL PORTO SARA’ COMPARSA 0 PROTAGONISTA?

Il Consigliere di sinistra Peppe Ravalli invita i politici siracusani a mettere in casa loro rigassificatore e altre opere

di Massimo Ciccarello

dalla fase di incertezza gestiona-le ed entra in quella operativa. La presidenza di Aldo Garozzo ha ampiamente spiegato i program-mi a breve termine circa la cre-azione della stazione marittima per i traghetti, e l’ampliamento dei piazzali per il transhipment. Ma sul lungo periodo a parlare è stato il ministro Stefania Pre-stigiacomo, che ha preventivato un consistente ampliamento del-le banchine per realizzare l’hub destinato alle portacontainer in arrivo dall’Asia. Un obiettivo pa-recchio ambizioso, che porterà un ingente flusso di finanziamen-ti. Si tratterebbe, infatti, di costru-ire un chilometro di moli prospi-cienti fondali da abbassare a 18 metri, nonché di attrezzare alle loro spalle superfici di stoccaggio ampie un chilometro quadrato.

Continua a pag. 3 >>>

Il consigliere Peppe Ravalli

Lentini (givi) Nella seduta di Consiglio comunale più calda dell’anno non si è parlato di po-litica, tanto meno di amministra-zione della città, ma della deon-tologia che non c’è. Non si sono fatti discorsi di grande levatura perché per ogni consigliere il si-gnificato di etica risultava diverso dall’altro. Il confronto non è stato attorno ad un astratto valore da

ricercare, adottare o imporre, ma, sulle personali diatribe esi-stenti. Inutile dire che per l’intera seduta prevalevano come prota-gonisti, quelli del gruppo ( si fa per dire) del Pdl rappresentato (teoricamente) a Lentini dai Con-siglieri Ugo Mazzilli, Adelfio Toc-co e Massimo Commendatore, una volta amici e da molti mesi in continuo esasperato dissidio.

In aula la recente interpellanza al Sindaco, avanzata da Mazzilli, giustamente interpreta come un potente “jaccuse” nei confronti del Consigliere Tocco chiama-to a rendere conto in merito a dei possibili contributi erogati dall’Ente a delle squadre di cal-cio che fanno riferimento a lui (Real Lentini e Città di Lentini).

Continua a pag. 2 >>>

Il PDL di Mazzilli,Tocco,Commendatore non chiarisce se sta con il PD oppure è opposizione.

LENTINI – SULL’ETICA, DISCUSSIONE ( con ZUFFA) IN CONSIGLIO

PACHINO: UN TERRITORIO IN SVENDITA PER TRE PALE EOLICHE

!

Paolo Bonaiuto sindaco di Pachino

Pachino – Non bisogna essere un’aquila per capire che la zona sud possiede un vantaggio che non si trova nella zona centro e in parte della zona nord: l’ambiente ancora in ottimo stato. Aria buona, mare e panorama eccellente sono una offerta turistica che la città ca-poluogo di provincia neanche si sognerebbe di presentare. Eppu-re c’è qualcuno che per un oscu-ro motivo, per qualcosa che non rende niente di concreto, neanche

in termine di vile denaro, intende mettere a rischio il futuro dell’in-tero comprensorio permettendo la installazione di grandi pale eoliche sulla sommità delle colline. Il PD è sceso in campo contro il progetto presentato ( tramite fiduciari locali immaginiamo) dalla società mila-nese “Greenco” che l’amministra-zione comunale di Pachino ha approvato e presto giungerà al va-glio del massimo consesso civico.

Continua a pag. 3 >>>

Buccheri –(AF) Solo ora nel comune di Buccheri e nel comune di Sortino si sono resi conto di trovarsi nello stato di “ cornuti e mazziati” dalle torri eoliche installate nelle colline loro prospicien-ti ricadenti però in territorio dei comuni di Carlentini, di Francofonte e di Vizzini. Sono passati anni, maga-ri il sindaco Paolo De Luca

di Sortino non era ancora sindaco, quando il “misfat-to ambientale” si compiva a danno del suo comune. Di certo però Gaetano Pava-no era sindaco di Buccheri al suo secondo mandato. Ora piangono e vorrebbe-ro parte della “minestra” che altri hanno da tempo cucinato per conto loro.

Continua a pag. 3 >>>

BUCCHERI: CI SONO COSE CHE NON SI PAGANO

Gaetano Pavano Sindaco di Buccheri

Siracusa ( gregorio valvo) La trattativa per qualche posto di sottogoverno in conclusione è stata lunga, è durata una primavera, un’estate un autunno e quasi una stagione fredda. E’ stata chiusa però in maniera così anomala e deludente che non ha convinto neanche i protagonisti. E’ venuto fuori qualche nome nuovo di presidente: Iano Sbona (Mpa) che andrà all’Iacp; il melillese Sebastiano Cannata (Udc) che andrà nella nuo-va inutile invenzione chiamata autoporto; l’augu-stano Roberto Meloni (An) chiamato a gestire il Consorzio universitario mangiasoldi “Archime-de”. Tutto il resto è noia, nel senso che sono stati decisi piccoli movimenti di uomini in asso-ciazione a normali stipendi, in posti dove non ci sono vere funzioni da espletare dentro consigli di amministrazione che decidono al massimo di qualche assunzione. Una presidenza, quella dell’APM del Plemmirio è stata assegnata a Turi Magro (Uds) virtualmente per il prossimo anno. Molti si sono chiesti le motivazioni di tante ten-sioni tra Pdl, Mpa e Udc se alla fine si trattava di una tempesta in vasca da bagno. Ora però la trattativa si è spostata sul governo del Co-mune di Siracusa e su quello della Provincia.

Continua a pag. 2 >>>

PARTITI: LA TRATTATIVA CONTINUA A LUCI SPENTE

Siracusa – Il partito

di Rutelli e di Mario

Bonomo, Alleanza

per l’Italia, mostrerà il

suo volto, per la prima

volta in suolo siracu-

sano, in una conven-

SIRACUSA: L’API SI GIOCA TUTTO IN UNA CONVENTION

Mario Bonomo

tion che si terrà il 7 febbraio

prossimo. Ci sarà Tabacci,

Rutelli e il governatore Raf-

fele Lombardo a cui è sta-

to affidato il ruolo di parlare

dello spazio che in futuro ri-

serverà alla neo formazione

che lo sostiene alla regione

nell’operazione ribaltone con

l’apporto del voto del deputa-

to Bonomo. Nella convention

si prevede ci saranno più os-

servatori che adesioni, perché

tutti vogliono vedere la consi-

stenza di quello che oggi vie-

ne definito il partito degli ex.

Continua a pag 2 >>>

Solarino – E’ una piccola crisi quella che si è aperta da qualche giorno nell’amministrazione del sindaco Pietro Mangiafico. Il Pdl vuol vederci chiaro nei rap-porti politici esistenti all’interno della maggioranza

SOLARINO: CRISI AL COMUNE FORSE UDC, PDL E PD INSIEME NELLA PROSSIMA GIUNTA

che sembra non rispettare il ruolo dei berlusconia-ni. Dopo l’azzeramento della giunta qualcuno dice che il sindaco “sfugge” ad ogni possibile incontro di chiarimento. La verifica tarda e il nervosismo del Pdl aumenta fino alla minaccia di non tornare in Consiglio comunale se non si chiuderà il con-fronto aperto sul futuro della giunta. “All’orizzonte s’intravede una giunta a dir poco anomala - fanno sapere dal Pdl – un esperimento che non trova casi simili in Sicilia, ossia l’ingresso ufficiale del PD nella giunta insieme a PDL e UDC. “ Non era per questo tipo d’alleanza che aveva ricevuto mandato dagli elettori. Il sindaco tace e ancora non risolve.

Solarino La ex giunta Giunta Mangiafico

VERMEXIO: INTERPELLANZA DI GIORDANO AL PRESIDENTE

BANDIERA SCRITTA IN ITALIANO.LA RISPOSTA ARRIVA

IN OSTROGOTO.

Il caso a pagina 2 In ultima pagina

LENTINI: CITTA’ AFFRANTA PER LA MORTE DEL CANE GAETANO

Pag. 2 Siracusa e Provincia Sabato, 30 Gennaio 2010

direttoreGregorio Valvo

Testata iscritta Al N°7 del 7 aprile2004Registro Stampa del Tribunale di Siracusa Al N° 13051 del R.O.C.

Editrice:ParoleDigitali di E.V. Via Basento, 14 96100 Siracusa Redazione Via Basento,14( p.za Adda) Siracusa Anna Gloria Valvo direttore responsabile

Contatti:Sito: www.lanota7.it Email: [email protected]

Fax 0931 446599 Tel. 0931 449410 Stampa: Tipolitografia Geny Canicattini Bagni (SR)

Distribuzione:DUERRE servizi (SR)

Dalla primaDalla prima

LENTINI - COMPRENSIBILE SFOGO DEI CONSIGLIERI TOCCO E COMMENDATORE

Egregio Direttore del Giornale la “La Nota”, la presente per comunicarle la volontà dei con-siglieri Tocco e Commendatore di Lentini di continuare a voler svolgere e comunicare la propria attività politica anche a mezzo stampa e con il periodico da Lei diretto “La Nota”. La presente, inoltre, oltre ad essere stata inviata ad altre testate giornalistiche, per correttezza, viene inviata anche a Lei. La ragione di ciò ri-siede nella necessità, per chi scrive ed anche per chi firma, di non poter più sottovalutare e di non poter più ignorare la lesività e l’offen-sività delle gravissime dichiarazioni rese dal consigliere Mazzilli nei confronti del consigliere Tocco e pubblicate da una serie di testate gior-nalistiche tra cui anche quella che Lei da molti anni dirige. La libertà di stampa, giustamente, costituisce un elemento fondamentale e por-tante per la democrazia di un paese, ma ciò non impedisce a chi scrive di dimenticare che:1. il diritto e l’interesse alla libera manife-stazione del pensiero, costituzionalmente

garantita (art. 21 Cost.), deve essere bi-lanciato dalla pertinenza della critica all’in-teresse dell’opinione pubblica alla cono-scenza non del fatto oggetto di critica, ma di quella interpretazione del fatto;2. il diritto di critica deve sempre essere legato e limitato dall’interesse pubblico e dalla continenza;3. il diritto di cronaca deve trovare una limita-zione nel criterio della verità della notizia;4. in ogni caso, sarebbe bene che ogni noti-zia fosse riferita e/o riportata senza modalità di gratuita ed insultante aggressione, senza es-sere esplicitata in modo volgare e ripugnante, senza che possa non rispettare i valori fonda-mentali della persona e senza che si estrinse-chi in una invettiva finalizzata al disprezzo ed al dileggio della persona in quanto tale volta a colpirne senza ragione la figura morale. Scusandoci per l’eventuale disturbo arrecato e per questa breve riflessione scritta a voce alta ed a valere solo per noi stessi scriventi, coglia-mo l’occasione per porgere distinti Ossequi.

FirmatoMassimo avvocato Commendatore

Signor Tocco Adelfio

Pensiamo le Vostre stes-se cose relativamente ai fatti che si espongono nella lettera che pubbli-chiamo. Comprendiamo perfettamente che non è piacevole esser presenti nelle Pagine dei giornali non per normale dibatti-to ma per una spiacevole iperbole, ammennicolo di una certa politica, pur-troppo, oggi sempre più in uso nel nostro Paese.Siamo sostenitori del ga-rantismo, fino a pensare di estenderne i normali confini usualmente pra-ticati. Ci piacerebbe che fosse esteso in politica il biblico “ non fare agli altri quello che non vor-resti fosse fatto a te”.

Anzi, siamo assertori che in politica, come nel giornalismo, dovrebbe valere il successivo det-tame evangelico “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”. Purtrop-po, sono rimasti in pochi a leggere le scritture che da sempre rappresenta-no la base di ogni regola etica. Non siamo per l’in-tegralismo, ma crediamo fermamente nel rispetto delle regole, quelle mo-rali dell’uomo prima che quelle della legge, non stimiamo coloro che tentano scorciatoie ten-tando di superarle o di assoggettarle alle loro esigenze.

Gregorio Valvo

Siracusa- Abbiamo colto per caso un esempio d’incomu-nicabilità esistente all’interno del Consiglio comunale di Siracusa. Non parliamo delle parole che si lanciano in aula come fossero pietre, ma, del-le cose messe nero su bianco e per giunta scritti al computer e non con la penna. Nel caso che illustreremo addirittura vengono cancellati i presup-posti di capire la risposta che il presidente del Consiglio Edy Bandiera fornisce per iscritto al consigliere Raimon-do Giordano che aveva chie-sto di sapere principalmente l’attuale geografia politica del consesso civico. Il capogrup-po dell’UDI aveva scritto al Presidente anche sul perché il sito del comune non viene valorizzato magari inserendo sul sito le riprese delle sedute consiliari, come fanno alcuni siti privati. Infine Giordano chiedeva di conoscere quan-to costa il mantenimento del sito al comune di Siracusa.Per rendere l’idea senza possibilità di equivoco pub-blichiamo integralmente la richiesta del consigliere Raimondo Giordano e dei colleghi del suo gruppo al presidente Edy Bandiera.Premesso che i consiglie-ri comunali appartenenti al gruppo UDI e al gruppo UDC per il Territorio sono

partecipi dei cambiamenti che avvengono nei gruppi presenti e alla consistenza , con la presente interroga-no il presidente del Consi-glio comunale di Siracusa per conoscere, con attinen-za alla più recente attualità, lo stato dei gruppi politici che occupano gli scranni dell’aula. Dopo le tante mu-tazioni che si sono registra-te dalla data d’insediamen-to del Consesso civico, non esclusa la costituzione dei gruppi interroganti, diventa necessario per proseguire i lavori d’aula conoscere la nuova conformazione che è venuta a registrarsi e che in atto ha validità. Reputa-no sia doveroso da parte del presidente del consiglio in carica fare chiarezza in merito alla evoluzione che il Consesso subisce con-tinuamente rendendo in aula ai consiglieri il quadro reale e aggiornato di quel-la che si potrebbe definire la nuova “geografia politi-ca” che l’aula presenta. Si chiede di conoscere detta-gli sulle responsabilità dei funzionari al quale è stato affidato il funzionamento del sito internet ufficiale del comune di Siracusa, dal momento che nello stesso sito appaiono discriminati, se non penalizzati, tutti i

consiglieri comunali visto che appaiono solo in elen-co e null’altro. Ben diversa è la situazione della pre-senza degli assessori che formano la giunta munici-pale che i cittadini posso-no ben identificare. Inoltre e sullo stesso argomento s’interroga il Presidente per sapere se ha assunto iniziative atte a valorizzare il ruolo del consesso civico anche nella sua proiezione dell’immagine all’esterno delle istituzioni e se in-tende comunque farlo an-che chiedendo ai gruppi consiliari pareri e consigli in merito. I consiglieri dei gruppi che sottoscrivono ritengono che il loro Con-siglio comunale non può continuare a lavorare, at-traverso semplici “incon-tri” auto referenziali, senza potere fornire ai cittadini contezza della loro azione e delle iniziative intraprese. Si ricorda al Presidente del Consiglio che spesso l’aula è stata chiamata a discutere dell’affidamento a tv locali dei suoi lavori per informa-re la città. Pertanto, senza pretendere niente più di quello di cui è già disponi-bile all’Ente, vale a dire un sito Internet del Comune di Siracusa che è consultato da tutto il mondo, si chiede

di sapere perché attualmente lo stesso non sfrutta le potenziali-tà tecnologiche che altri siti pre-sentano. Si coglie l’occasione di chiedere di avere conoscenza an-che sulle modalità e sui costi che il nostro Comune sostiene per la gestione del sito ufficiale che, ripetiamo, appare inadeguato. Si richiede risposta scrit-ta in merito ai dettagli e an-ticipazione d’aula sui dati disponibili alla presidenza. La risposta è giunta, però non ha soddisfatto il richiedente “ forse il presidente Bandiera – dice Giorda-no - pensa che i consiglieri debba-

no conoscere l’ostrogoto, come lui che ha studiato, perché noi non ab-biamo capito niente del contenuto della sua risposta”. Giordano ci ha fornito prova del linguaggio “cripti-co” del presidente del Bandiera, in-somma, il presidente formalmente ha risposto, quindi, ha fatto il suo dovere. E se non si capisce nien-te peggio per coloro che leggono. “ Così imparano a fare le domande difficili, anzi impossibili”. Si sarà det-to stizzito. Sarà proprio così perché nessuno crede che un presidente gagliardo come Edy Bandiera non sappia leggere e scrivere in italiano. Ecco la risposta in copia originale.

SIRACUSA - QUANDO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RISPONDE IN OSTROGOTO

Raimondo Giordano

Il Presidente Edy Bandiera

Anche qui, però, si prevedono scoppiettii di bolle di sapone. Se le cose andranno come de-vono andare si dovrà discutere tanto per non cambiare niente, o per sfottere qualcuno e basta. Nel dibattito per il sottogoverno la vittima designata era il par-tito di Pippo Gianni, e per cer-ti versi il gioco è riuscito visto che l’Udc non ha portato qua-si niente a casa se non quello che aveva già. Gianni è stato costretto a chiudere per il timore che lo si volesse sostituire con il PD di Foti, Marziano e De Benedictis. Dopo il ribal-tone alla Regione c’era chi pensava di realizzarne uno in fotocopia a Siracusa, sarebbe il caso di dire che il PD alme-no serve per calmierare il mercato della politica siciliana. Questa è una funzione, anche se non molto nobilitante. Il fottuto di turno però è stato l’on. Enzo Vinciullo, gran lavoratore si, ma grande ingenuo more solito. Fidandosi delle promesse

e delle buone pa-role di chissà chi, è riuscito a farsi estromettere di fatto da ogni tipo di riconoscimen-to politico. Ad un certo punto della trattativa ognuno ha dovuto pensa-re a se stesso e diventare realista, sospendendo le al-

leanze finalizzate del tipo “l’unione fa la forza”. Il buon Vinciullo è atteso ora alla prova del nove delle giunte, perché se il criterio che si adotterà sarà quello dei numeri, resterà fuori dal Vermexio e non ci sarà nessuno a poterlo difendere visto che lo hanno ridotto a non avere un solo consigliere di riferimento. Alla Provincia però dovrebbe essere blindato, non solo perché ha il riferimento, bensì perché a proteggergli le spalle ci dovrebbe essere il presidente da lui voluto Nicola Bono.

Anzi, togliamo il “dovrebbe” al condizio-nale sperando bene per lui. L’Udc ha pronto un piano articolato per cambiare assessori con posti di consiglieri comu-nali in lista d’attesa ( Domenico Nigro, Nunzio Dolce, Francesco Latino) ma, è presto per dire come finirà e quale cri-terio sarà adottato per la distribuzione del “panem”. Probabilmente all’Udc sarà permesso di fare valere anche la rilevan-te quota di consiglieri surplus e non con-teggiati al Comune capoluogo dove con 9 consiglieri si accontenterà di ricevere 4 soli assessorati quando non dovrebbe-ro essere meno di 5 considerando che Mpa con tre consiglieri ha la certezza di confermare i due assessorati e forse anche la presidenza ancora intestata al transfuga Edy Bandiera. Il Pdl pren-derà il resto. Però, oggi nel siracusano quando si parla di Pdl s’intende quello di Bufardeci & C e non certo quello che vorrebbe l’on.Vinciullo destinato a gran-di cose ma con tanti nemici sulle spal-le in casa e pochi grandi amici altrove.

PARTITI: LA TRATTATIVA CONTINUA A LUCI SPENTE

Enzo Vinciullo

Uno di questi, forse il più bla-sonato, è l’ex deputato regio-nale della Margherita, Egidio Ortisi, tornato alla politica dopo il classico abbandono con il “mai più perché abbia-mo già dato” e chiamato alla segreteria regionale di un par-tito da costruire partendo da zero. L’ex sindaco di Floridia assumerà un ruolo sempre più crescente dentro l’API, la sua esperienza politica lo farà certamente emergere rispetto ad altri che sono all’ini-zio della strada. Ortisi insieme a Bonono stanno cercando alacremente di preparare una prima fila degna di un partito che vuo-le dimostrare di esserci sul serio. Fino ad ora però non hanno ricevuto molte adesioni neanche quelle che davano per scontate: Tutti gli amici di Ortisi e di Bonomo sem-brano essere stati colpiti dalla sindrome di Tommaso (l’apostolo che voleva toccare prima di credere) e si sono posti in fidu-ciosa attesa. Mentre Ortisi è uno che pro-

mette, Bonomo è uno che non riesce a regalare illusioni, per questo si può dire che non fa-cile capire quanti reduci della politica richiameranno, però, si può immaginare che quelli in piena attività si faranno mo-strare il catalogo delle offerte prima di accettare di entrare in un partito incognita dove la stessa moglie di Rutelli, Barbara Palombelli giornali-

sta con le palle, preda delle perplessità ha detto che difficilmente voterà per il partito del marito così com’è oggi. E gli altri perché dovrebbero allora? La Palombelli avrà pure le palle, ma a quanti si mettono in politica non mancano certo gli occhi per vedere e il cervello per elaborare. Aspettiamo la con-vention prima di esprimerci sull’API, perché abbiamo saputo che anche il PDL ( quello che oggi teoricamente dovrebbe essere in mano all’on Vinciullo) avrebbe aperto una campagna di arruolamento per riempire gli immensi vuoti lasciati dal gruppo Sicilia.

SIRACUSA: L’API SI GIOCA TUTTO IN CONVENTION

ProvinciaSabato, 30 Gennaio 2010 Pag. 3

Tutto questo, secondo l’esponente di governo che ha patrocinato l’attuale assetto dirigen-ziale, dovrebbe nascere su aree attualmente occupate da impianti petrolchimici dismessi. Il che, in sostanza, significherebbe uno sposta-mento del baricentro dei traffici più consistenti su un tratto della rada che ricade nei comuni di Melilli e Priolo. Così, se il piano dovesse trova-re attuazione, nel giro di un paio di anni Augu-sta, di fatto, non potrebbe più definirsi “sede” della Port-authority. Questo progetto di am-pliamento, a cui si sta affiancando una robusta campagna promozionale, tuttavia comincia già ad agitare quella parte della politica cittadina meno “distratta”. “Aldilà degli aspetti pretta-mente tecnici – dice il consigliere comunale Peppe Ravalli, indipendente di centrosinistra – bisogna porsi in maniera nettamente contraria a qualsiasi ipotesi di un depauperamento delle

risorse di questo Comune, che viene preso in considerazione solo quando c’è da impiantare attività ad alto rischio ambientale. Non che io sia contrario ad insediamenti che producono reddito come la piattaforma polifunzionale o il rigassificatore; ben vengano, ma li facciano nel territorio comunale di Siracusa, visto che sono proprio i politici siracusani i più accaniti caldeg-giatori di queste forme di sviluppo economico”. Certamente è presto per sollevare allarmismi localistici, ma mettere le mani avanti non gua-sta. Anche perchè la nomina di Lavaggi, in un certo senso, è “sfuggita” a qualsiasi influenza cittadina. Così come la designazione di Garoz-zo, pur autorevole, ha trovato genesi in ambiti completamente estranei a quello locale, quella di Lavaggi porta ulteriormente il segno dell’as-soluta mancanza di considerazione delle forze politiche augustane. La presidenza, infatti, nel-

la spartizione del sottogoverno nel centrode-stra è ricaduta nell’ambito del Pdl componen-te Forza Italia (area Miccichè). Ma quella del segretario, invece, ha una matrice Pd, anche se formalmente se l’è caricata il Mpa. Dopo il semi-ribaltone alla Regione, i democratici stanno cominciando ad incassare i dividendi dell’appoggio esterno al Lombardo-ter. Nella contropartita ci sarebbe appunto la carica nu-mero 2 all’Autorità portuale di Augusta. A que-sto punto sarebbe stato logico che Massimo Carrubba avrebbe detto la sua in casa propria, considerato che è uno dei pochissimi sinda-ci democrat sopravvissuti al ciclone del cen-trodestra alle ultime amministrative. Anziché sostenerlo e rinforzarlo, in una città che ormai è un fortilizio circondato da amministrazioni di colore opposto, il partito di appartenenza ha pensato bene di ignorarlo. Ciò spiegherebbe

perchè, a nomina appena effettuata di Lavag-gi, da Palazzo di città è partito un comunicato dai toni inequivocabili. “Non avverto il consen-so e l’entusiasmo – ha scritto Carrubba – che invece erano facilmente riscontrabili sulla no-mina del presidente Garozzo. Mi auguro che il neo-segretario possa conquistarli sul campo grazie al suo operato”. Un messaggio chiaro, che concede una sorta di “prova d’appello”, più che all’ammiraglio, a quelle forze politi-che che lo hanno sponsorizzato. Un segnale al Pd che poi è stato rinforzato dall’annuncio semi-ufficiale del possibile ingresso in giunta dell’Udc. Certo che se pure il Pd lavora ad iso-lare la “sua” amministrazione comunale dalla scelte che la riguardano direttamente, allora per le forze politiche e sociali augustane è giunto il momento di stare attenti. Molto attenti.

Massimo Ciccarello

Dalla prima

Dalla prima

Dalla prima

Si racconta che l’aula del Consiglio comuna-le di Lentini per una sera è stata trasformata in quella di Tribunale. Con avvocati e PM, in combattimento più che in dibattimento. Chi ha vinto e chi ha perso, nessuno però ha saputo dirlo. Mazzilli è stato additato dai colleghi consiglieri come “ uno che esagera sempre e porta in tribunale le cose della politica.” Gli stessi consiglieri avrebbero in-vece considerato Tocco come “quello che avrebbe agito con leggerezza perché in fon-do qualora si accertassero i contributi per le squadre si tratterebbe al massimo di poche migliaia di euro.” Il consiglio sull’etica è stato interrotto per mancanza di stimoli su quali-tà morale e comportamentale degli eletti dal popolo leontino. Della disfida Commendato-re-Tocco-Mazzilli se ne parlerà certamente dal momento che ancora nel Pdl siracusano nessuno ha deciso di affrontare questa vi-cenda a costo di perdere magari qualcuno causa espulsione. In Via Galliano, Tocco e Commendatore hanno scelto di sedere con la maggioranza che di fatto hanno sempre

AUGUSTA SUL PORTO SARA’ COMPARSA 0 PROTAGONISTA?

appoggiato, mentre, il Mazzilli ovviamente è rimasto nei banchi dell’opposizione, anche se tutti si dicono del Pdl. Stranezze della politica che nessuno si sente d’affrontare, tra i berlu-sconiani, locali (se ci sono) o di Siracusano ( se ci fanno), la vicenda solamente sotto il profilo politico. Magari se ciò fosse avvenuto non sarebbero arrivati a mettersi in mano alla Giustizia, perché chiaramente sulla vicenda la Magistratura avrebbe aperto delle indagini. La maggioranza ( in realtà è in piccola minoranza di 6 consiglieri al massimo su 20) che governa Lentini è un monocolore del PD (con dentro un socialista dello SDI, legato all’on Raffae-le Gentile, oggi nell’Italia dei Valori). Se il Pdl fosse un partito serio avrebbe già stabilito se a Lentini è alleato con il PD di Alfio Mangia-meli ( in questo caso avrebbero ragione Tocco e Commendatore), oppure è contro l’ammini-strazione di sinistra dando ragione a Mazzilli che non nasconde di essere sulla linea dell’as-sessore regionale Bufardeci. Commendatore e Tocco avrebbero potuto fare scelte diverse, magari essere riferimento dell’on Enzo Vin-ciullo, ma non l’hanno mai fatta, aumentando ancor più la confusione che esiste nel Popo-lo della libertà, dove oggigiorno in provincia di Siracusa ognuno è libero si ma di fare ciò che vuole. Ci sarebbe anche da considerare il silenzio del geometra Davide Battiato che, te-oricamente, dovrebbe rappresentare a Lentini il Pdl-Sicilia eppure anche lui si rifiuta di pren-dere posizione sulla querelle che consuma il suo partito. Se non altro perché l’ex sindaco Battiato, nella primavera del 2008, aveva tenu-to a battesimo (nomen omen) il gruppo dei tre che confluiva in forza Italia alla presenza dei massimi esponenti del partito. Intanto il sin-daco Mangiameli avrebbe scelto di nominare i due assessori mancanti dalla giunta accet-tando di considerare le indicazioni che gli ver-rebbero da un consigliere transfuga dall’Udc e dal duo Tocco-Commendatore. Mangiame-li però non ha ufficializzato niente in merito.

LENTINI – SULL’ETICA DISCUSSIONE ( con ZUFFA) IN CONSIGLIO

Davide Battiato

Battiato, Alicata, Centaro, Tocco, Mazzilli, Commendatore,Prestigiacomo,Mangiafico,Bufardeci

Anche il sindaco di Noto Corra-do Valvo ha accettato l’imposta-zione volta alla salvaguardia del panorama del territorio, esatta-mente come il sindaco di Por-topalo, Michele Taccone, che ha fatto sapere di essere sulla stessa linea di moderato eco-logismo. Autorevolmente l’on Fabio Granata si è pronunciato contro ogni possibile deturpa-mento di quel territorio. Consi-derato che a dire “No” alle pale eoliche sono tutti del PDL, non si riesce neanche a dare una spiegazione politica sul perché Paolo Bonaiuto, sindaco di Pa-chino, si schiera per il “Si” per il semplice fatto che “ non è un parco eolico che approviamo ma solamente la installazione di tre aerogeneratori per giunta di ridotte dimensioni”. Il sindaco è abbastanza intelligente da poter comprendere che le sue ragioni sono risibili. Quando si ferisce non si può giustificare chi usa un coltello con la lama corta, non si tratta neanche del numero delle coltellate, ma dell’atto criminale che si com-mette restando sempre non giustificabile perché comun-

que un crimine contro l’uomo. Anche se si trattasse di un solo impianto lo sfregio al territorio sarebbe stato commesso in ogni caso, ammesso che il sin-daco di Pachino e la sua giunta sia in grado di garantire che in futuro non arrivino altri “palifica-tori” dell’energia che potrebbe-ro proporre a casa loro questo tipo di progetti energetici che ormai mettono in discussione in tutto il mondo. Il sindaco di Portopalo, Taccone, ha recen-temente ricordato che esiste un protocollo contro gli impianti eo-lici voluto nel 2006 dai consigli comunali dei due centri limitrofi, Pachino e Portopalo. Anche se le istituzioni erano rappresenta-ti da altri uomini è innegabile che nel giro di due anni nes-suno è autorizzato a ribaltare le decisioni adottate. Il sindaco di Pachino si limita a pensare all’oggi. Dovrebbe pensare in-vece che, dopo l’approvazione dei tre impianti, la stessa im-presa milanese ha intenzione di presentare altri progetti simili nei comuni confinanti, ed ecco che il progetto finale si trasfor-merebbe in parco eolico esteso

su diversi territori, anche se chi guarda le alture di solito non è portato a considerare i confini comunali. La battaglia intra-presa dagli uomini del PD di Pachino ha un senso logico e politicamente ineccepibile dal momento che l’amministrazione attiva non è in grado di contrap-porsi neanche con la logica di un possibile equo introito in ar-rivo per le casse del comune. Si tratterebbe infatti di spiccioli, si calcola di circa 5.000 mila euro l’anno, versati come compensa-zioni, e non di lauto guadagno. Oltre agli spiccioli si potrebbe aggiungere un po’ di lavoro per qualche impresa locale o per qualche parente di politico, ma siamo sempre a livelli di svendi-ta del territorio, anche se gli uo-mini del PDL di Pachino non la pensano allo stesso modo. Già in altri comuni della provincia, Carlentini e Francofonte sono state impiantate torri e pale eo-liche, ma solo dopo si sono resi conto della grave ferita aperta al panorama di quei territori. Chi non ha visto, tornando da Cata-nia, come sono state tristemente ridotte le colline di quelle zone?

PACHINO: UN TERRITORIO IN SVENDITA PER TRE PALE EOLICHE

In sostanza si sono accorti che anche il loro panorama è stato distrutto dai cosiddetti parchi eolici in versione sfrenata e in cambio non ricevono niente ne-anche in soldi, perché le società proprietarie dei parchi che pro-ducono energia dal vento fanno profitti enormi e versano i loro spiccioli ai comuni che hanno giurisdizione territoriale su di essi. Addirittura il sindaco di Buccheri ha fatto i conti in tasca al comune di Carlentini che per 84 torri autorizzate nella sua fra-zione di Pedagaggi introita 150 mila euro ( neanche 1.800 a eli-

ca). La singolarità sta nel fatto che da Carlentini difficilmente si scorgono gli aerogeneratori, considerata la distanza dal cen-tro urbano, mentre, da Buccheri si vedono eccome. Addirittura, sempre per una questione di confine Sortino qualche torre se la trova in casa, a ridosso di qualche suo agriturismo ad-dirittura. Hanno deciso di dire basta a questa beffa, ma in modo singolare e non certo da sindaci ambientalisti, hanno detto semplicemente “dividiamo il ricavato”. Pavano e De Luca hanno deciso di rivolgersi all’as-

sessorato regionale al territorio e all’ambiente per chiedere una mediazione in quella che do-vrebbe essere una vertenza an-cora da ufficializzare. “E se non pagano i Comuni – dicono- che almeno sia la Regione a risarcire il danno che ricaviamo nel no-stro territorio.” Considerazione: Zero in stile. I due sindaci dan-neggiati dalle orribili torre eoli-che dovrebbero pensare a com-batterle e non a farsi pagare. Se non altro sarebbero da esempio per altri amministrazioni comu-nali che si troveranno, prossi-mamente, nelle loro condizioni

Dalla primaBUCCHERI: CI SONO COSE CHE NON SI PAGANO

Torri eoliche di Carlentini a Sortino

Tel. 0931 449410Fax 0931 446599

E-mail: [email protected]à: [email protected]

Il giornale elettronico si trova sul sito:

www.lanota7.it

Francofonte –(Gregorio Valvo ) << Il 2010 sarà un anno di la-voro che ci vedrà realizzatori di progetti per la città – afferma Castania – che in questi ultimi anni è cambiata e che speria-mo di continuare in questa di-rezione a dare risposte ai cit-tadini>>. Vista sotto una certa ottica la città del tarocco appare quasi non avere grandi proble-mi di sorta per la tranquillità che presenta al visitatore. << Eppu-re i problemi ci sono – spiega

il primo cittadino Giuseppe Ca-stania - non si notano perché la nostra gente possiede un ele-vato grado di dignità, eppure, Francofonte soffre tanto la crisi dei mercati e quella del settore agricolo una volta fiorente, oggi la città ha più poveri perché non riesce ad avere sbocchi occupazionali, che purtroppo non coinvolgono l’amministra-zione comunale >>. In effetti, l’economia è da sempre legata alla monocoltura delle aran-

ce, quindi, senza uno slancio del mercato soffocato da una concorrenza c’è poco da fare. Francofonte ha le arance più selezionate e di qualità che al nord si trovano in quantità, pur-troppo, non sempre la qualità è apprezzata specialmente in tempi di crisi che impedisce il mancato giusto riscontro eco-nomico ai produttori costretti a vendere per poche decine di centesimi i loro agrumi. Si dice che le arance siciliane soffrono

FRANCOFONTE – GIANNI: PER LEGGE GLI IPERMERCATI ACQUISTINO LE NOSTRE ARANCEdel male della concorrenza spietata che paesi esteri fanno in maniera sleale, ma, non si capisce perché non si adotta-no gli opportuni provvedimenti per bloccare “la slealtà” che quasi sempre si richiama ai costi di manodopera. Quei co-sti che a Rosarno hanno evi-denziato distorsioni gravi nate probabilmente da errati tenta-tivi di riequilibrare il mercato. A Francofonte il fenomeno del “nero” è alquanto limitato e probabilmente per questo motivo i conti non tornano mai a chi deve lavorare la terra e raccogliere i frutti. Il tarocco di Francofonte quando si trova negli ipermercati del nord vie-ne prezzato a circa due euro al chilogrammo. Mai meno di 1,50 al chilogrammo a Sira-cusa si può trovare il tarocco di Francofonte che al conta-dino fruttano al massimo 10 centesimi al chilo quando per ottenerli ne spende 20. Qual-cosa quindi non funziona nella filiera, pertanto, un rimedio sa-

rebbe capire dov’è l’inghippo e porvi rimedio legiferando in merito. Se da un canto si deve prendere atto del cosiddetto libero mercato, non si può na-scondere che quando le auto-rità vogliono, riescono a sco-raggiare le iniziative disoneste e di evidente speculazione. E a questo che deve puntare l’assessore regionale Titti Bu-fardeci chiamato dal sindaco di Francofonte al capezzale del tarocco. L’ultimo tavolo tecnico convocato sull’argo-mento non ha sortito effetti se non quelli di evidenziare che la classe politica della nostra provincia non riesce ad essere partecipe e di non avvertire le problematiche di questo set-tore che non ha ciminiere da alimentare. Quelle ciminiere care ai politici siracusani che riescono ad essere sempre in sintonia con le crisi sban-dierate della chimica e del-la petrolchimica. L’on Pippo Gianni, solo insieme al collega Roberto De Benedictis a par-

tecipare alla prima “chiamata” del sindaco di Francofonte, ha proposto qualcosa che solo in apparenza è semplice o inapplicabile: Un disegno di legge regionale in grado di condizionare gli acquisti delle grandi catene di distribuzione presenti sul territorio sicilia-no e siracusano. In sostanza, Gianni prevede che per legge gli ipermercati nostrani deb-bano acquistare gli agrumi, almeno per la quota del 50 per cento, dai produttori locali, oltre a creare in loco un’indu-stria di trasformazione capace di fare ricerca e sperimentare originali bevande, frutto della miscela delle varie tipologie di agrumi prodotti nel siracu-sano. Quella di Pippo Gianni è una proposta che riesce a stare in piedi, considerando che agli ipermercati la Sicilia e la provincia di Siracusa da tantissimo hanno concesso molto fino a stravolgere e sa-crificare i negozi di vicinato e il commercio interno alla città.

L’on.Pippo Gianni

La scomparsa del cane più amato da par-te dell’intera comunità lentinese c’indu-ce a scrivere di vero e partecipato cordo-glio cittadino. Ha suscitato commozione il sapere che il vecchio pastore tedesco randagio che tutti trattavano come un bambino non andrà più in giro per la città e non seguirà i cortei cittadini che tanto amava presenziare stando in prima fila. Anche in quelli funebri che lui maga-ri non potrà avere solo per formalismo e presunzione degli uomini di sentirsi superiori. Gaetano entrava e usciva a piacere dall’aula del consiglio comuna-le o dalla chiesa madre di Sant’Alfio che frequentava senza farsi vedere dal par-roco. A modo suo c’è da credere che il cane Gaetano sentisse per istinto il sen-so della religiosità. Apprezziamo e come noi tanti la comunicazione che il sinda-co di Lentini ha diramato alla città che ha valore di un vero sentito “commiato” per Gaetano, l’ amico dell’intera città che solo per caso era nato con quattro zampe e una coda. Pubblichiamo integralmente l’annuncio del sindaco Alfio Mangiameli che rende l’idea dell’affetto che avevano i lentinesi per Gaetano.

Per quanto possa apparire inusua-le per il sindaco di una città esprimere pubblicamente sentimenti di dolore per la scomparsa di un cane, credo che in questo caso, per la morte di Gaetano, sia doveroso ricordarlo come un ami-co particolare. In tanti abbiamo avuto l’impressione, per come si muoveva e la scelta di essere presente ad appun-tamenti particolari, che incarnasse una sensibilità e una intelligenza tutte uma-ne. Siamo stati perfino tentati dal dubbio che potesse essere la reincarnazione di una persona buona, forse incompresa in vita, e dentro un nuovo corpo desidero-sa d’essere apprezzata e stimata. Ga-etano è stato coccolato e accolto nella Casa Comunale, innanzitutto dai Vigili Urbani. Qui entrava a cercare cure e sollievo per le sue ferite, e frescura in estate, senza che nessuno provasse a cacciarlo. La sua presenza ha segnato

E’ MORTO GAETANO IL “CANE UMANO” DEI LENTINESI

eventi e non è passata inosservata, nel caso di particolari cerimonie civili e reli-giose, a partire dalla festa di S. Alfio. A non vederlo in giro ci si preoccupava. E’ ancora affisso un volantino che segnala la sua scomparsa da Lentini da diversi giorni. Non sarebbe stata la prima volta

di un suo allontanamento. Libero si muoveva tra Len-tini e Carlentini, e perfino in pullman scendendo alla fermata giusta. E libero vi faceva ritorno. Adesso che sappiamo che Gaeta-no è stato ritrovato e che ha concluso secondo na-tura i suoi giorni a Lentini, al ricordo della sua uma-nissima presenza e sen-sibilità, non possiamo non commuoverci. Racconte-remo negli anni a venire di

esperienze personali e ne ascolteremo, di Gaetano, un cane ricco di umanità più di quanto non ne sap-piano dimostrare gli uomi-ni in certe circostanze. Il rispetto per Gaetano sia contagioso, e ci spinga a guardare con la stessa at-tenzione intorno a noi uo-mini e creature bisognose di aiuto.

Lentini 28 gennaio 2010Alfio Mangiameli

Sindaco di Lentini

Carlentini ( Gabriele Russo) “Comprendiamo la ricerca di un ruolo politico di alcuni, ma aprire polemiche attorno a festeggiamenti in tono mino-re mi sembra sia una cosa da irresponsabili”. Il sindaco Pippo Basso è così che bol-la la recente polemica aperta dai nuovi attivisti carlentine-si di Italia dei Valori. Con un comunicato hanno attaccato l’Amministrazione Comunale

accusandola di avere cancellato il Carnevale tanto atteso da una parte della cittadinanza e dai commercianti. A dire il vero Carlen-tini non aveva mai avuto una grande tradizione nel festeggiare il Re burlone, ma, negli ultimi anni anche quel poco che c’era è andato scemando. Dai carri si è passati ai gruppi in maschera e all’intrattenimento canoro in piazza, ora, l’Amministrazione del sindaco Basso ha fatto sapere che non sarà possibile mantenere nemmeno questa quota minima sempre per la solita storia delle casse comunali vuote e giunte al raschiamento finale. “ Per fare qualcosa di decente – afferma l’assessore Nello Ventura - ci vor-rebbe una somma attorno a 50 mila euro, pur volendo procedere comunque con somme inferiori non ci è proprio possibile non tro-vando dove attingere economicamente, almeno per questo anno, pertanto, quello che potremo organizzare per il prossimo Carneva-le sarà qualche animazione a favore dei bambini che ci tengono a vestire in maschera, nulla di più”. Ogni Carnevale è sempre stato portatore di polemiche a Carlentini, anche perché la festa si deve sempre moltiplicare per tre: il centro, la circoscrizione Carlentini nord e la lontana frazione di Pedagaggi. E’ facile immaginare che considerare in tre modi diversi i festeggiamenti e il coinvolgimen-to popolare fa scattare la molla dell’insoddisfazione in qualcuno pronto ad avanzare critiche pei i modi o per la quota assegnata per il Carnevale. Quest’anno però almeno la polemica sarà una sola e tesa a dimostrare che il sindaco ha tolto la festa dei corian-doli ai carlentinesi. “Vorrei che si tentasse invece di considerare con quale dispiacere amministratori e sindaco in testa – spiega Pippo Basso - sono costretti ad ammettere di non sapere dove reperire i fondi necessari per far festeggiare un’allegra ricorrenza alla cittadinanza, non vogliamo accettare di partecipare a nessu-na polemica non elencheremo le feste che si devono affrontare in questa città, che sono fortemente e religiosamente sentite più del Carnevale, però, ogni ricorrenza occorre di un budget econo-mico più o meno consistente”. Il sindaco definisce “pretestuoso sterile e improprio l’ accostamento che si tenta tra il Carnevale in tono minore e l’imminente inaugurazione del Teatro comunale”. C’è da sperare almeno che qualcosa si trovi da spendere per la festa di San Giuseppe, divenuta negli anni un richiamo turismo.

CARLENTINI : << IMPOSSIBILE FESTEGGIARE CARNEVALE CON LE CASSE COMUNALI

TOTALMENTE VUOTE >>

Nello Ventura