la natura: la tempesta - tempesta politica
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Paolo Camisa, Francesco Del Pizzo, Matteo Liguori, Camilla Stochino
TEMPESTA POLITICA
greco
• Parola chiave:• χειμων
• Campi semantici:• Nave:
• ναυς • αντλος • ιστοπεδη
• Tempesta:• Ανεμος• Κυμα• Χειμων• λακις
italiano
“Ahi serva l’Italia, di dolore ostello,nave senza nocchiere in gran tempestanon donna di provincie, ma bordello!”
• Il campo semantico della strofa è quello della confusione, in quanto possiamo trovare espressioni come:• «nave senza nocchiere»• «gran tempesta»• «bordello»
• Figure retoriche: • Presenza di un enjambement• Allitterazione di T e di L
latino testo O navis, referent in mare te novi
fluctus. o quid agis? fortiter occupa
portum. nonne vides, ut
nudum remigio latus
et malus celeri saucius Africo
antemnaeque gemant ac sine funibus
vix durare carinae
possint imperiosius
aequor? non tibi sunt integra lintea,
non di, quos iterum pressa voces malo.
quamvis Pontica pinus,silvae filia nobilis,
iactes et genus et nomen inutile:nil pictis timidus navita puppibus fidit. tu nisi ventisdebes ludibrium, cave. nuper sollicitum quae mihi taedium,nunc desiderium curaque non levis,interfusa nitentis vites aequora Cycladas.
latino commento• Il campo semantico del brano comprende termini legati alle cause e alle
conseguenze della tempesta. Si trovano, infatti, espressioni come: fluctus (flutti); ut nondum remigio latus (fianco privo di remi); saucius Africo (veloce Africo); antemnae gemant (le antenne stanno per rompersi); sine funibus (senza funi); non [...] integra lintea (le vele sono strappate); nil [...] nauita puppibus fidit (il marinaio non ha fiducia nello scafo).• La parola-chiave è "imperiosus", aggettivo riferito al mare evidenziato grazie alla
sua posizione privilegiata all'incirca nel mezzo del brano. Questo termine, a causa del significato altamente metaforico della poesia, può essere tradotto con l'aggettivo "tirannico", che indica benissimo lo stato di impotenza della nave nella tempesta e, soprattutto, la condizione di sottomissione di uno stato in balia di una politica costruita solo sulla cecità egoistica, o, come recita il testo di una celebre canzone, governato da "una politica che è solo far carriera".
confrontoTra il testo greco di Alceo, la terzina dantesca e il brano di Orazio troviamo dei legami molto stretti e delle grandi differenze. Certamente ciò che accomuna i tre componimenti è l’allegoria in essi contenuta. Alceo descrive la popolazione di Mitilene, dal poeta stesso non compresa, che, insorgendo, porta al potere il tiranno Mirsilio; Dante intende sottolineare anche il fatto che tutte le singole città siano divise in più fazioni; non possiamo, invece, conoscere la politica di quale princeps critichi Orazio, in quanto non sappiamo il periodo storico in cui è stato composto il poema. Siamo, però, in grado di affermare che il poeta pone una critica verso la possibilità di una nuova straziante guerra civile. Una divergenza è invece il tipo di descrizione che i tre poeti fanno della tempesta: mentre in Dante questa è molto sommaria e inserita in un più ampio insieme di paragoni, in Alceo e in Orazio è l’argomento centrale e unico del componimento.