la morte di chiara lubich. fondÒ il movimento dei …

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23 marzo 2008 vita trentina III L’ANNUNCIO IL RICORDO Chiara fu sempre legata alla sua comunità di origine A ppena appresa la notizia della morte di Chiara Lubich, l’Arcivescovo di Trento si è soffermato in preghiera ed ha voluto subito esprimere la vicinanza della Chiesa trentina e la sua riconoscenza per la fondatrice in un messaggio di condoglianze ai vertici del Movimento dei Focolari. Attraverso la responsabile trentina del Movimento, Maribetta Ferrari, pre- sente a Rocca di Papa, l’Arcivescovo aveva portato la sua vicinanza a Chiara Lubich nelle ultime ore prima della morte. Egli ricorda il profondo rapporto spirituale che ha sempre legato Chiara al- la sua comunità d’origine a partire dal primo riconoscimento venuto dal- l’amico vescovo Carlo de Ferrari che ebbe a dire alle prime focolarine: “An- date avanti, qui c’è il dito di Dio”! I “I n un clima sereno, di preghiera e di intensa commozione, Chiara Lubich ha concluso a 88 anni il suo viaggio terreno questa notte, 14 marzo 2008, alle ore 2 nella sua abitazione di Rocca di Papa (Roma), dove in nottata di ieri era rientrata per sua espressa volontà dopo il ricovero al Policlinico Gemelli”. Così, venerdì 14 marzo, il Movimento dei Focolari ha dato l’annuncio della scomparsa della fondatrice. Dal mondo intero sono giunti messaggi di partecipazione e di condivisione da parte di leader religiosi, politici, accademici e civili, e da tanta gente del “suo” popolo. Chiara Lubich era tornata nella sua abitazione a Rocca di Papa, dopo l’inutile ricovero al Policlino Gemelli di Roma. Vi era entrata per un check up programmato nel febbraio scorso. Ma era poi stata ricoverata per una insufficienza respiratoria grave. Al Gemelli era stata raggiunta da una lettera del Papa Benedetto XVI e aveva ricevuto la visita, inaspettata, del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolmeo I, che si si è intrattenuto con lei in un momento ricco di spiritualità e di profonda comunione. Venerdì 14 marzo ha salutato “ad una ad una” le compagne che l’hanno accompagnata nella sua avventura fin dai tempi di Trento. C’erano tutte le prime compagne di Chiara Lubich sedute in prima fila alla messa che è stata celebrata a Rocca di Papa per l’apertura della camera ardente allestita fino a martedì, giorno del funerale, al “C hiara è di tutti: è della Chiesa, è anche della gente di altre religioni, Chiara è del mondo” Andrea Riccardi, Comunità di Sant’Egidio “L’eredità di Chiara è un’eredità di amore all’in- segna di una maternità spirituale di cui tutti noi laici siamo grati”. Salvatore Martinez, coor- dinatore nazionale del Rin- novamento dello Spirito “E’ una luce per noi. E que- sta luce rimane tra noi”. Frére Alois, priore della Co- munità di Taizé “Una delle figure più rap- presentative del dialogo interreligioso e intercultu- rale, una voce rigorosa e limpida nel dibattito contemporaneo” Giorgio Napoletano, presidente della Repubblica italiana “Un’esperienza di comunione che arricchisce la vita della Chiesa in Italia e nel mondo” Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Cei Gratitudine “per l’amore agli altri movimenti, as- sociazioni e nuove comunità di cui Chiara è stata trascinatrice instancabile di comunione” Paolo Ramonda, comunità di don Benzi Carisma “suscitato per rendere vivo l’avvenimento cristiano come luce che sostiene la speranza” don Julian Carron, Comunione e liberazione LE TESTIMONIANZE DI CHI L’HA CONOSCIUTA “Chiara è di tutti” Frère Alois, il priore della Comunità di Taizé insieme a due confratelli L’Arcivescovo di Trento annuncia un ricordo diocesano di Chiara Lubich nell’Eucaristia fissata a Trento per martedì 25 marzo, Festa dell’An- nunciazione, ad ore 19 in Cattedrale. una messa in Duomo centro internazionale del Movimento dei Focolari: Eli Folonari che l’ha seguita da vicino, Aletta Salizzoni, Silvana Veronesi, Graziella De Luca, Gis Calliari, Bruna Tomasi. E ha ricevuto, lungo la notte, centinaia di persone giunte nella sua stanza per dirle anche solo “grazie”. A raccontare le ultime ore vissute da Chiara Lubich è Michel Vandeleene, teologo e curatore dell’opera biografica “Erano i tempi di guerra”. Cosa sarà dell’Opera adesso che Chiara non c’è più? “Veramente – risponde Vandeleene all’agenzia dei vescovi italiani Sir - questa domanda è stata rivolta a Chiara stessa tante volte anche perché in questi anni guardavamo con un po’ di timore il giorno in cui lei sarebbe venuta a mancare. E Chiara ci ha sempre risposto di non temere perché se noi ci amiamo gli uni e gli altri come Gesù ci ha amato, lui stesso sarebbe stato presente sempre in mezzo a noi e lui avrebbe portato avanti l’Opera”. Tra i messaggi, segnaliamo quello del Consiglio mondiale delle chiese. Scrive il pastore Samuel Kobia, segretario generale: “Chiara ha avuto un profondo impatto nel movimento ecumenico ed ha aiutato in maniera significativa a favorire le relazioni tra le chiese delle differenti tradizioni cristiane”. “Ho appreso con profonda emozione la notizia della morte di Chiara, sopraggiunta al termine di una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesù abbandonato”. Così inizia il telegramma a firma di Papa Benedetto XVI. Tra i messaggi giunti a don Oreste Basso, copresidente del Movimento dei Focolari, anche quello del presidente e del Segretario generale della Cei, card. Angelo Bagnasco e mons. Giuseppe Betori. In occasione dei funerali, svoltisi martedì 18 alle 15 a Roma, il sindaco Alberto Pacher ha proclamato il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta in segno di lutto anche sul Palazzo della Provincia. “Quel che mi ha colpito di lei fin da subito è stato il carisma, che non poteva sfuggire a chiunque la incontrasse, laico o credente che fosse”, ricorda il sindaco Pacher. “La sua forza, cui certo non è estraneo il fatto di essere donna, era proprio quella di cercare sempre ciò che unisce, di costruire ponti e legami: è proprio su queste basi ha creato il movimento dei Focolari”. Anche la Provincia autonoma di Trento si è associata al dolore dei tanti trentini che piangono la scomparsa di questa figura di eccezionale carisma, che iniziò il suo cammino di fede sulle ceneri della Seconda guerra mondiale promuovendo instancabilmente il dialogo ecumenico e interreligioso. “È stata un dono prezioso per l’intera l’umanità, oltre che per il suo Trentino, dove sempre ha continuato a venire e a operare”, ha detto il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai. l IL CORDOGLIO DI MONS. BRESSAN La riconoscenza dell’Arcivescovo LA MORTE DI CHIARA LUBICH. FONDÒ IL MOVIMENTO DEI FOCOLARI Ha concluso il viaggio terreno L’ultimo saluto a Rocca di Papa Foto Thomas Klann/Servizio Informazione Focolari

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Page 1: LA MORTE DI CHIARA LUBICH. FONDÒ IL MOVIMENTO DEI …

23 marzo 2008

vita trentinaIIIL’ANNUNCIO

IILL RRIICCOORRDD

OO

Chiarafu sempre legataalla sua comunitàdi origine

A ppena appresa la notizia della morte di Chiara Lubich, l’Arcivescovodi Trento si è soffermato in preghiera ed ha voluto subito esprimerela vicinanza della Chiesa trentina e la sua riconoscenza per la

fondatrice in un messaggio di condoglianze ai vertici del Movimento deiFocolari.Attraverso la responsabile trentina del Movimento, Maribetta Ferrari, pre-sente a Rocca di Papa, l’Arcivescovo aveva portato la sua vicinanza a ChiaraLubich nelle ultime ore prima della morte.Egli ricorda il profondo rapporto spirituale che ha sempre legato Chiara al-la sua comunità d’origine a partire dal primo riconoscimento venuto dal-l’amico vescovo Carlo de Ferrari che ebbe a dire alle prime focolarine: “An-date avanti, qui c’è il dito di Dio”!

I“I n un clima sereno, dipreghiera e di intensacommozione, ChiaraLubich ha concluso a 88

anni il suo viaggio terreno questanotte, 14 marzo 2008, alle ore 2nella sua abitazione di Rocca di Papa(Roma), dove in nottata di ieri erarientrata per sua espressa volontàdopo il ricovero al PoliclinicoGemelli”. Così, venerdì 14 marzo, ilMovimento dei Focolari ha datol’annuncio della scomparsa dellafondatrice.Dal mondo intero sono giuntimessaggi di partecipazione e dicondivisione da parte di leaderreligiosi, politici, accademici ecivili, e da tanta gente del “suo”popolo.Chiara Lubich era tornatanella sua abitazione a Roccadi Papa, dopo l’inutilericovero al Policlino Gemellidi Roma. Vi era entrata perun check up programmatonel febbraio scorso. Ma erapoi stata ricoverata per unainsufficienza respiratoria grave. AlGemelli era stata raggiunta da unalettera del Papa Benedetto XVI eaveva ricevuto la visita, inaspettata,del Patriarca ecumenico diCostantinopoli, Bartolmeo I, che sisi è intrattenuto con lei in unmomento ricco di spiritualità e diprofonda comunione.Venerdì 14 marzo ha salutato “aduna ad una” le compagne chel’hanno accompagnata nella suaavventura fin dai tempi di Trento.C’erano tutte le prime compagne diChiara Lubich sedute in prima filaalla messa che è stata celebrata aRocca di Papa per l’apertura dellacamera ardente allestita fino amartedì, giorno del funerale, al

“C hiara è di tutti: èdella Chiesa, èanche della

gente di altre religioni,Chiara è del mondo”Andrea Riccardi, Comunitàdi Sant’Egidio“L’eredità di Chiara èun’eredità di amore all’in-segna di una maternitàspirituale di cui tutti noilaici siamo grati”.Salvatore Martinez, coor-dinatore nazionale del Rin-novamento dello Spirito“E’ una luce per noi. E que-sta luce rimane tra noi”.Frére Alois, priore della Co-munità di Taizé“Una delle figure più rap-presentative del dialogointerreligioso e intercultu-rale, una voce rigorosa e limpida nel dibattitocontemporaneo”Giorgio Napoletano, presidente della Repubblicaitaliana“Un’esperienza di comunione che arricchisce lavita della Chiesa in Italia e nel mondo”Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Cei

Gratitudine “per l’amore agli altri movimenti, as-sociazioni e nuove comunità di cui Chiara è statatrascinatrice instancabile di comunione”Paolo Ramonda, comunità di don BenziCarisma “suscitato per rendere vivo l’avvenimentocristiano come luce che sostiene la speranza”don Julian Carron, Comunione e liberazione

LE TESTIMONIANZE DI CHI L’HA CONOSCIUTA

“Chiara è di tutti”

Frère Alois, il priore della Comunità di Taizé insieme a due confratelli

L’Arcivescovo di Trento annuncia un ricordo diocesano di Chiara Lubichnell’Eucaristia fissata a Trento per martedì 25 marzo, Festa dell’An-nunciazione, ad ore 19 in Cattedrale.

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centro internazionale del Movimentodei Focolari: Eli Folonari che l’haseguita da vicino, Aletta Salizzoni,Silvana Veronesi, Graziella De Luca, GisCalliari, Bruna Tomasi. E ha ricevuto,lungo la notte, centinaia di personegiunte nella sua stanza per dirle anchesolo “grazie”. A raccontare le ultime orevissute da Chiara Lubich è Michel

Vandeleene, teologo e curatoredell’opera biografica “Erano i tempi diguerra”. Cosa sarà dell’Opera adesso cheChiara non c’è più? “Veramente –risponde Vandeleene all’agenzia deivescovi italiani Sir - questa domanda èstata rivolta a Chiara stessa tante volteanche perché in questi anniguardavamo con un po’ di timore il

giorno in cui lei sarebbe venuta amancare. E Chiara ci ha sempre rispostodi non temere perché se noi ci amiamogli uni e gli altri come Gesù ci ha amato,lui stesso sarebbe stato presentesempre in mezzo a noi e lui avrebbeportato avanti l’Opera”.Tra i messaggi, segnaliamo quello delConsiglio mondiale delle chiese. Scriveil pastore Samuel Kobia, segretariogenerale: “Chiara ha avuto un profondoimpatto nel movimento ecumenico edha aiutato in maniera significativa afavorire le relazioni tra le chiese delledifferenti tradizioni cristiane”. “Hoappreso con profonda emozione lanotizia della morte di Chiara,sopraggiunta al termine di una lunga efeconda vita segnata instancabilmentedal suo amore per Gesù abbandonato”.

Così inizia il telegramma a firma di PapaBenedetto XVI. Tra i messaggi giunti adon Oreste Basso, copresidente del

Movimento dei Focolari, anche quellodel presidente e del Segretariogenerale della Cei, card. AngeloBagnasco e mons. GiuseppeBetori.In occasione dei funerali, svoltisimartedì 18 alle 15 a Roma, ilsindaco Alberto Pacher haproclamato il lutto cittadino.Bandiere a mezz’asta in segnodi lutto anche sul Palazzo dellaProvincia. “Quel che mi hacolpito di lei fin da subito èstato il carisma, che nonpoteva sfuggire a chiunque laincontrasse, laico o credenteche fosse”, ricorda il sindaco

Pacher. “La sua forza, cui certo non èestraneo il fatto di essere donna, eraproprio quella di cercare sempre ciò cheunisce, di costruire ponti e legami: èproprio su queste basi ha creato ilmovimento dei Focolari”. Anche laProvincia autonoma di Trento si èassociata al dolore dei tanti trentini chepiangono la scomparsa di questa figuradi eccezionale carisma, che iniziò il suocammino di fede sulle ceneri dellaSeconda guerra mondialepromuovendo instancabilmente ildialogo ecumenico e interreligioso. “Èstata un dono prezioso per l’interal’umanità, oltre che per il suo Trentino,dove sempre ha continuato a venire e aoperare”, ha detto il presidente dellaProvincia, Lorenzo Dellai.

IL CORDOGLIO DI MONS. BRESSAN

La riconoscenzadell’Arcivescovo

LA MORTE DI CHIARA LUBICH. FONDÒ IL MOVIMENTO DEI FOCOLARI

Ha concluso il viaggioterreno

L’ultimo saluto a Rocca di Papa

Foto ThomasKlann/Servizio

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