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Foto di copertina: Francesco e Matteo Danesin ALL’INTERNO INSERTO FOTOGRAFICO Teatro “Quirino De Giorgio”

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Foto di copertina: Francesco e Matteo Danesin

ALL’INTERNO INSERTO FOTOGRAFICO Teatro “Quirino De Giorgio”

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Direttore Responsabile: Fabrizio Ghedin

Direttore Editoriale: Nunzio Tacchetto

Comune di Vigonza Via Municipio, 2

Tel. 049/8090211Fax 049/8090200

Redazione:Ufficio Attività Culturali - Via Arrigoni, 1

Tel. 049/8090325E-mail: [email protected]

Realizzazione grafica, stampa e raccolta pubblicitaria

a cura di:Edizioni La Torre S.r.l.

Via del Bosco, 1435043 Monselice PD

Tel. 0429.782268 - [email protected]

Tiratura: 8.500 copie

Chiuso in redazione Aprile 2010

SommarioAprile 2010

pag 5 Editoriale

pag 6 Saluto del Vice Sindaco

pag 7 Consiglio Comunale

pag 8 Cultura

pag 12 Lavori Pubblici, Patrimonio & Mobilità

pag 14 Edilizia e Politiche Ambientali

pag 15 Manutenzioni, Turismo, Gemellaggi, Protezione Civile, Risorse Idriche Integrate

pag 18 Bilancio, Programmazione economica, Tributi e Patrimonio

pag 19 Speciale Teatro Quirino De Giorgio

pag 23 Interventi

pag 24 Dal Consiglio Comunale

pag 27 Associazioni

pag 32 Gruppi Consiliari

pag 34 Il Sindaco Informa

Copyright 2003: Edizioni La Torre SrlMonselice (Pd)E’ vietata la riproduzione totale o parziale del contenuto della pubblicazione senza autorizzazione dell’editore

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Il Teatro “Quirino De Giorgio” Come si può notare in “copertina”

cambia il soggetto scenico rispetto alle precedenti pubblicazioni. Dalle persone alle opere si potrebbe affermare.

Il tema è “artistico” e con un argo-mento decisamente interessante!

Presentiamo una vera “opera d’ar-te” del Comune di Vigonza: il tea-tro “Quirino De Giorgio” riportato nella sua completa bellezza iniziale. Un lavoro lungo e delicato fatto dalla nostra società di trasformazione urbana Vigonza Sviluppo.

Dal 21 febbraio possiamo godere di questa gemma di architettura futurista che prossimamente verrà completata anche nella parte destinata all’archivio delle opere dell’architetto De Giorgio. Consiglio a tutti una visita, … anche del giardino sempre aperto che fa da

cornice alla struttura e, …. almeno la previsione di una serata a teatro per apprezzare la bravura degli artisti, prima fra tante quella dei nostri concittadini di Teatro Tergola.

Il Teatro è un’opera che merita di essere valorizzata a tal punto che abbiamo pensato di proporla sotto un aspetto artistico molto particolare. Nelle pagine centrali si può ammirare infatti l’opera fotografica del maestro Francesco Danesin che presenta il tea-tro come insieme di forme di armonia unica. A lui il ringraziamento e a noi vigontini e non, l’opportunità di usare l’immagine per farne un quadro vera-mente unico.

Con l’augurio di rivederci a Teatro. Cordialmente.

Il SindacoNunzio Tacchetto

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Editoriale del Sindaco

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Sono passati quasi 6 mesi da quando il Sindaco, Ing. Nunzio Tacchetto, ha

riposto la sua fiducia nella mia persona, per ricoprire il ruolo di vice sindaco e affidato la delega per le politiche occupa-zionali, attività economiche, personale ed organizzazione.

Incarico per il quale fin da subito ho cer-cato di trovare il giusto spazio di tempo e integrarlo nella mia attività professionale.

Non ho avuto alcuna difficoltà nell’inse-rimento all’interno della macchina ammini-strativa, trovando, negli uffici di riferimen-to del mio assessorato, personale dota-to della massima disponibilità e capacità professionale, instaurando da subito una fattiva collaborazione improntata agli scopi e obiettivi prefissati da raggiungere.

La quotidiana attività del SUAP è rappre-sentata dall’espletamento di tutte quelle pratiche amministrative proprie dell’uffi-cio, cercando di compenetrare le esigenze del cittadino nel rispetto delle leggi statali, regionali e dei regolamenti comunali.

Proprio in quest’ottica sono allo stu-dio modifiche da apportare al Piano dei Mercati, il cui regolamento è stato deliberato nel Consiglio Comunale del 19.05.2008.

Lo studio prevede la modifica della superficie di alcuni posteggi per soddisfare le esigenze di altrettanti operatori e la

creazione di nuovi, implementando la tipo-logia dei prodotti di vendita per dare sem-pre più importanza all’attività mercantile ambulante, che rappresenta la tradizione del nostro territorio.

Le attività più significative possono esse-re di seguito elencate:

• Il giorno 24.11.2009 si è tenuto un incon-tro – tavola rotonda su “ammortizzatori sociali e riqualificazione professionale”, che ha visto la partecipazione di auto-revoli relatori. Si è sentita la necessità di organizzare un tavolo formativo e di confronto con il mondo imprenditoriale, in quanto, a seguito della crisi che ha colpito il nostro Paese sono sempre numerose le imprese che domandano di poter ricorrere a tali ammortizzatori ed alla riqualificazione dei propri dipenden-ti, mediante percorsi formativi;

• • Novembre ’09 – gennaio ’10: si è tenuta presso il Centro Diurno “Le Meridiane” un corso di formazione ed integrazione per gli addetti all’assistenza familiare, gestito in collaborazione con l’Asl 13 di Mirano e finanziato dalla Regione. I partecipanti al corso erano 30 di cui 3 uomini, tra i quali qualche disoccupato proveniente da settori diversi, volente-roso di intraprendere altre attività. C’è

infatti chi ha visto nel progetto una pos-sibilità occupazionale, vista la crescente domanda di servizi alla persona che il nostro sistema istituzionale non è riusci-to ad organizzare ed alla quale la famiglia non riesce più a dare una risposta ade-guata. Ciò è dovuto anche all’aumento della popolazione anziana, alla carenza ed onerosità delle strutture deputate all’accoglienza, permettendo di avere un’assistenza adeguata per rivalutare la dignità di tale figura, considerandola risorsa rilevante nella cura dell’anziano e/o del disabile all’interno delle nostre famiglie.

• • Domenica 20 dicembre 2009, presso il Centro Congressi “Papa Luciani”, la CCIAA di Padova ha organizzato una grande manifestazione durante la quale ha avuto luogo la “premiazione del

Vice Sindaco e Assessore alle Politiche occupazionali,

Attività economiche,Personale ed organizzazione

Attilio Miotto

SALUTO DAL VICESINDACO

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Cari Cittadini di Vigonza, stiamo vivendo un periodo eccezionale della nostra vita

in Comune. La crisi economica prima, il cam-biamento di alcuni articoli della nostra costi-tuzione poi, che prevederanno il passaggio dalla Repubblica nazionale a una Repubblica federale in cui tutti i cittadini di ogni censo e grado saranno protagonisti della vita politica e delle conseguenti scelte del proprio terri-torio. Tutto questo avverrà perché la gestio-ne romana della cosa pubblica ha evidenziato tutti i limiti e gli sprechi che la nostra società non può più permettersi.Anche il nostro Comune deve rispettare il patto di stabilità che l’Europa, a cui facciamo parte, ci costringe, evidenziando i pericoli che un enorme debito pubblico ci possa far scivolare verso una situazione tipo quella greca che è sotto gli occhi di tutti (il credito del nostro comune non è più disponibile ma contribuisce a mantenere l’equilibrio di tutta la Nazione): in sostanza verso il fallimento della Repubblica.Pertanto, dal mio osservatorio super parters del Consiglio Comunale invito tutti i gruppi politici e soprattutto la Lega Nord, a cui la maggiornaza dei cittadini ha dato la prefe-renza di voto nelle ultime elezioni regionali, affinché assumino quella responsabilità che normalmente il buon padre di famiglia ha per i propri cari. Di conseguenza molte opere non potranno essere fatte, se non a tempo debito, i servizi che il nostro comune darà ai cittadini saranno tariffati in base alla qualità e quantità dei servizi erogati. Ognuno di noi

dovrà cercare nel proprio ambito di essere parte attiva in quei suggerimenti che per-metteranno alla nostra amministrazione di essere efficiente e quantomai vicina ai bisogni di ognuno di noi. Mi appello quindi al senso di responsabilità di tutti per mantenere quella libertà che in tanti anni ci siamo guadagnati sapendo che questa dipende dal rispetto reciproco verso i nostri simili e le nostre istituzioni. Chiudendo, la libertà di impresa, la libertà dei movimenti, la libertà della parola, sono beni che non hanno valore: sta a tutti noi mantenerli con l’aggiunta di una parola magica: la solidarietà, che fa si che la comuni-tà sia sempre più vicina ai più deboli.Ne approffitto per augurare a tutti un giusto periodo di riposo per affrontare poi le nuove incombenze. Pietro Giovannoni

Presidente del Consiglio comunale

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CONSIGLIO COMUNALElavoro e del progresso economico” a lavoratori dipendenti, pensionati, imprenditori della Provincia di Padova. In quell’occasione sono stati premiati cittadini padovani che con il lavoro e l’impegno civile e sociale all’estero hanno onorato Padova e l’Italia nel mondo. Anche il nostro territorio vigontino si è potuto fregiare di tale onore, premiando per il lavoro, per il tramite del sottoscritto:

• • la sig.ra Vescovo Fiorella per aver svolto la propria attività senza solu-zione di continuità dal 1974, presso l’assicurazione “Callegaro Francesco srl di Padova, con la massima profes-sionalità, impegno e dedizione quale responsabile della gestione portafoglio clienti.

• Per i padovani che hanno onorato l’Ita-lia nel Mondo, il sig. Julio Aldo Testa, nato a Rosario, Argentina, da madre originaria di Vigonza ed emigrata nel 1950. Ha svolto per 34° anni attività lavorativa nel settore del commercio in componenti dell’edilizia. Impegnato nel sociale è tra i fondatori della fami-glia veneta di Rosario e componente del Corpo Alpino della città.

Alla sig.ra Vescovo e al sig. Testa credo sia doveroso esprimere le più vive congratulazioni da parte dell’intera amministrazione comunale.

Vice SindacoAttilio Miotto

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Rifiorisce il Teatro, luogo simbolo della cultura. L’opera di restauro lo ha reso

finalmente aderente al progetto origina-le. L’edificio, realizzato negli anni 1936-37 insieme al Borgo Rurale di Vigonza, fu la prima grande opera dell’architetto Quirino De Giorgio ispirata alle linee avanguardiste del Movimento Futurista, che ha avuto in Marinetti il suo capostipite. Nel corso del tempo è stato più volte oggetto di interventi che ne avevano mutato i tratti architettonici dell’originale manufatto e la destinazione d’uso.

Gli interventi realizzati, inseriti nell’am-bito del progetto Contratto di Quartiere II, hanno consentito inoltre il recupero, all’interno della struttura, del settore “gal-leria” e la sostituzione di tutti gli impianti tecnologici non più efficienti e non a norma. L’ala destra del complesso architettonico, ispirata anch’essa dal progetto di origi-ne, ospiterà a breve l’imponente archivio professionale dall’architetto Quirino De Giorgio, composto di progetti, mappe, disegni e documenti, dallo stesso donato al Comune di Vigonza, di cui si sta ultimando il riordino.

A seguito di un’indagine conoscitiva rivol-ta alla popolazione del territorio, il 27 novembre 2009 l’opera è stata così intito-lata: Teatro Quirino De Giorgio, alla cui memoria l’Amministrazione Comunale ha pensato di dedicare un basso rilievo, opera dello scultore Florino Ceoldo.

Domenica 21 febbraio 2010, giorno dell’inaugurazione, c’era veramente tanta gente che ha presenziato soddisfatta ed orgogliosa, tanto alla cerimonia protocol-lare, quanto allo spettacolo pomeridiano allestito splendidamente dalle associazioni del territorio.

Penso sia un grande momento per tutta la comunità di Vigonza. Esprimo pertanto, a nome di tutta la cittadinanza, un vivo ringraziamento a tutti coloro (direttore dei lavori, progettisti, tecnici, operai e dipen-denti comunali, collaboratori) che, con autentica passione, hanno reso possibile il completamento di questo prezioso bene architettonico che dobbiamo pregiarci di possedere nel nostro territorio.

L’Assessore alla CulturaInnocente Stefano Marangon

L’’intervento di restauro del Teatro del Borgo Rurale, ora Teatro Quirino de Giorgio, è parte integrante del program-

ma di riqualificazione urbana, che interessa una serie di manufatti, del Borgo Rurale Fratelli Grinzato di Vigonza, costruiti tra il 1936 e il 1937; gli edifici, che si presentano in uno stato avanzato di degra-do, risultano vincolati dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici. Il Teatro si presentava come il manufatto meglio conservato in quanto utilizzato fino ai tempi recenti.

Il progetto generale ha proposto un intervento atto a riutiliz-zare e riqualificare l’insieme di questi edifici, opera dell’architetto Quirino de Giorgio; il loro ripristino è stato condizionato inoltre, alla messa in sicurezza e all’adeguamento delle normative vigenti che hanno trovato, nel restauro del Teatro, l’incipit dell’intero intervento. L’impiantistica, conseguentemente, è stata completa-mente rinnovata. Ci si è trovati, pertanto, a definire un progetto di variante al progetto di restauro/ristrutturazione già presentato ed approvato nel 2007, sia alla Sopraintendenza competente sia al Comune di Vigonza. La variante si è resa necessaria per una serie di problematiche sopravvenute nella fase esecutiva. Infatti da un’at-tenta analisi dell’edificio si è riscontrata una situazione generale di sofferenza sopravvenuta a causa di una mancanza totale di manu-tenzione programmata e da una serie di modifiche apportate negli anni, sia di tipo strutturale che funzionale. Queste modifiche sono

state concretizzate con aggiunte e superfetazioni che ne avevano compromesso l’impianto originario.

ESTERNIL’obiettivo generale dell’intervento è stato principalmente l’eli-

minazione delle superfetazioni che avevano compromesso parte dell’impianto originale; ora dopo tale intervento, sarà più chiara la lettura del progetto dell’architetto De Giorgio nella sua integrità formale dove la rappresentazione e la funzione sono sapientemente combinate. Quindi, la scelta degli interventi di restauro delle faccia-te è stata finalizzata al ripristino delle forme originarie, per quanto possibile, con la rimozione di gran parte delle superfetazioni (cor-petto laterale sul lato est, realizzato agli inizi degli anni ’80 destinato a centrale termica e biblioteca). L’eliminazione del volume ha evi-denziato una rilevante sofferenza del paramento murario originale con la presenza in facciata di architravi in cemento armato a vista accoppiate ad elementi in ferro di notevoli dimensioni (putrelle). Questi elementi, attualmente posti in opera a filo muro esterno, sono stati rimossi per intervenire nel risarcimento integrale dello scasso con un corretto ed adeguato intervento di scuci-cuci in modo da essere congruo alla tessitura del paramento originale. Sempre sulla stessa facciata si è proceduto alla ricostruzione di una porzione di portico e di gradinata che sono stati riportati alla luce dopo la demolizione del corpetto laterale, con la ricostruzione

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Rifiorisce il TeatroQuirino De Giorgio

RESTAURO o meglio INTERVENTO CONSERVATIVO

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degli archi come da progetto originario. I materiali e gli elementi utilizzati nella ricostruzione sono in parte quelli originali recuperati, altri ricercati del tutto compatibili con quelli originali sia nel colore che nelle dimensioni.

Le demolizioni hanno interessato anche lo stamponamento degli archi del portico e la demolizione della scala in cemento armato di servizio al palcoscenico.

Il progetto ha previsto la riapertura ed il ripristino delle forome-trie originali oggetto di modifica degli interventi attuati negli anni ’80 tamponate con mattoni a vista posti a lama di coltello. Sono infatti, una serie di finestrelle che, internamente, danno luce al palco, men-tre esternamente completano, nel disegno, quelle già esistenti.

Per quanto riguarda il corpetto laterale curvo, denominato “Archivio Quirino de Giorgio”, si è proceduto alla stamponatura di tutti gli archi recuperando così il loggiato destinato originariamente al mercato coperto; la scelta degli interventi è derivata dunque, soprattutto, da una attenta analisi delle immagini storiche relative che hanno permesso la ricomposizione delle forme originali; il fronte principale o prospetto nord è stato ripristinato, come nel progetto originario, con la tamponatura attraverso la tecnica dello scuci-cuci, di finestroni oblunghi realizzati, in epoca recente, sulle due grandi campiture laterali e la ricomposizione delle forometrie circolari del pronao. L’intero complesso ritroverà, così, il disegno originale ed il suo aspetto monolitico e monumentale.

INTERNINon solo l’involucro esterno, ma anche gli spazi interni del

Teatro, erano stati compromessi da interventi edilizi che, negli anni, ne avevano modificato l’aspetto ed alcune delle parti più significative e la percezione degli spazi che trovano, nelle forme concave e con-vesse, la loro logica compositiva. Si è proceduto alla restituzione di tali spazi con la rimozione di tutte le tamponature in materiali non compatibili e una loro sostituzione. La collocazione della scala di sicurezza si è posizionata dove esisteva una scala originale.

La hall è stata ricomposta in una grande spazio aperto con la completa percezione dell’andamento curvilineo delle pareti, scandi-te solo da i due setti con archi; quindi lo scalone monumentale sarà percepibile e visibile nella sua totalità. Nella sala principale o platea si è proceduto alla ripulitura da tutti gli elementi non compatibili e alla riapertura di tutte le forometrie relative compresi gli oblò . E’ stata effettuata la demolizione di tutti i pavimenti in piastrelle di ceramica anni ’80, sia al piano terra che al piano primo e dei massetti in calce-struzzo che hanno permesso l’individuazione delle soglie in trachite e del pavimento originario, costituito da piastrelloni quadrati in graniglia di cemento colorata tinta beige posizionati in diagonale.

Il piano superiore è stato interamente recuperato alla sua origi-nale destinazione con il ripristino della galleria.

Studio R & S Architetto Claudio Rebeschini e Andrea Schiavon

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Ilcanto del villaggio è tornato a Vigonza. Questo è il significato che

Aristotele attribuisce alla Commedia Greca, attraverso la quale gli uomini riunendosi esprimono forme di pensiero e conoscen-za, e questo ci piace pensare, sarà l’uso che i cittadini di Vigonza potranno fare grazie al restauro del teatro Quirino De Giorgio.

Il 21 febbraio, in una giornata densa di fitti ed emozionanti avvenimenti, è stato inaugurato il teatro intitolato a Quirino De Giorgio dopo una pubblica consultazione.

Il teatro fa parte del Borgo Rurale Fratelli Grinzato ed è uno degli esempi di architet-tura per lo spettacolo sviluppata dallo stesso Quirino De Giorgio. È un manufatto pensa-to come veicolo di cultura ed aggregazione sociale, il punto di partenza di un cerchio che congiunge il mercato coperto, la casa del fascio e una serie di abitazioni in linea disposte in forma sinuosa lungo l’asse viario principale. Il restauro del teatro è il primo tassello dell’opera di recupero dell’intero Borgo Rurale, realizzato negli anni 1936-1938, che prenderà il via nei prossimi mesi. L’artefice del Borgo è Quirino De Giorgio nato nel 1907 e grande protagonista del panorama futurista del Novecento, si lau-rea a cinquant’anni per questo viene chia-mato architetto “senza timbro”, e spesso è committente e progettista allo stesso tempo. Interviene nei rioni padovani con

la progettazione e realizzazione dei gruppi rionali Bonservizi e Cappellozza e dei teatri Quirinetta e Altino, e nella provincia, con i borghi di Vigonza, Candiana e le case del fascio di Pontelongo e Piazzola.

Quirino De Giorgio è legato da stima e amicizia a Filippo Tommaso Marinetti il fondatore del movimento futurista, la prima avanguardia storica del Novecento. Marinetti definisce Quirino «un secondo Sant’Elia», altro grande architetto futurista.

L’inaugurazione del teatro è iniziata alle 11.00 con il taglio del nastro da parte del Sindaco Nunzio Tacchetto e la benedizione dell’Arciprete di Vigonza Don Cornelio Boesso, ed è continuata con una tavola rotonda formata dal Sindaco, dalla com-pagna in vita di Quirino De Giorgio, Gina Tromben, custode scrupolosa e meticolosa dell’enorme patrimonio che l’architetto ha lasciato, dagli assessori Stefano Marangon (motore e curatore dell’evento) ed Elio Negri, dalla presidente della Provincia Barbara Degani, dall’ex Soprintendente ai Beni Architettonici Guglielmo Monti, dall’ar-chitetto Claudio Rebeschini curatore del restauro, dal consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio Enzo Siviero e dallo sto-rico Brunello Gentile, dall’eruroparlamen-tare Elisabetta Gardini. Nel suo intervento Guglielmo Monti ha parlato di «un’architet-tura mai vista», di «un miracolo architetto-

nico», di «un borgo che passando sopra alle occasioni che lo hanno generato parla tanto al senso estetico». Claudio Rebeschini, con grande passione, ha illustrato i protagonisti del Futurismo italiano e le tematiche rela-tive al restauro moderno. Enzo Siviero ha espresso la sensibilità e la competenza della Fondazione Cassa di Risparmio nell’attività volta al recupero dei beni culturali locali. Infine Brunello Gentile, curioso della storia e dei suoi aspetti umanistici, ha svelato l’im-portanza della presenza di un teatro in ogni città, ma soprattutto di un «teatro vivo», espressione di cultura, idee e realtà del tempo. Al piano superiore altre due impor-tanti iniziative: la presenza di Poste Italiane che con il Comune di Vigonza ha realizzato uno speciale annullo postale, e l’esposizione dedicata alla vita e opere di Quirino De Giorgio. Il canto di festa del teatro è conti-nuato in tutta la sua vivacità fino a sera con esibizioni di danza, musica e teatro da parte delle Associazioni locali, in uno speciale mosaico ottimamente confezionato con-giuntamente da Teatro Tergola e Teatro dei Curiosi. Possiamo ancora incontrare Quirino De Giorgio quando entriamo a teatro, nella scultura a lui dedicata realizzata dal maestro Florindo Ceoldo, mentre con la mano alzata gesticola, richiama la nostra attenzione, ci suggerisce visioni fantastiche e ci regala emozioni in un luogo che non è solo architettura.

Antonella Bison

IL CANTO DEL VILLAGGIO

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Nello scorso numero del notiziario abbiamo dato ampia pubblicità al pro-

getto “La scienza tocca il cielo” realizzato nel 2009. Siamo orgogliosi di poter dire che Vigonza ha unito con un filo unico le varie iniziative dell’anno galileiano. Da quella significativa esperienza è nata la nuova asso-ciazione culturale “Astronomia Vigonza”.

L’Assessore alla CulturaStefano Marangon

E’ nell’uomo il desiderio di conoscere il mondo. Nell’appren-dere, attraverso i sensi, la realtà e le moltepli-ci leggi che la regolano dinamicamente, egli per-cepisce un indefinibile “piacere” che aumenta con il perfezionarsi delle metodiche di acquisi-zione dei dati sensibili. Probabilmente questo, non estraneo ad altre specie viventi, è il più importante meccanismo biologico che abbia permesso gradualmente alla nostra specie di rag-giungere complessità morfologicamente così sofisticate da instaurare la formazione della mente, l’articolazione del linguaggio, le norme che regolano il comportamento sociale. Schematizzando, potremmo dire che l’evolversi è percepito dalla “coscienza”

dell’uomo come cosa “buona” e ancor più sorprendente è che si prova lo stesso pia-cere nel trasmettere il proprio “sapere in evoluzione” ad altri.

E’ la semplice e pur complessa fluidità d’intenti della nostra neonata Associazione denominata “Astronomia Vigonza”. Poiché chi scrive, assieme a quanti hanno promos-so questa iniziativa, ha assaporato l’inebrian-te emozione di conoscere l’astronomia, ovvero la più antica delle scienze naturali.

Ho sentito l’esigenza di offrire anche ad altri la possibilità di condividere questa esperienza, che sembra la più congeniale a rispondere all’anelito ancestrale di cono-scenza che è in ciascuno di noi.

Confidiamo dunque di potervi presto accompagnare numerosi tra le galassie del vellutato manto celeste costituito dagli stes-si elementi che ci conformano.

Presidente dell’AssociazioneFrancesco Danesin

Benvenuta alla nuova associazione di Vigonza e a tutti gli iscritti!

Benvenuti nel mondo affascinante della cono-scenza del Cosmo, dei fenomeni spettacolari e mozzafiato che ne carat-

terizzano l’evoluzione e degli spazi stermi-nati in cui è disseminata la materia cosmica che ci circonda.

Tenui bagliori di luce ci collegano all’Uni-verso e ci consentono di comprenderlo e di coglierne l’intima ed emozionante bellezza.

Grande merito dell’entusiasmo e della passione dei soci fondatori, ma anche meri-to di un tessuto sociale fatto di persone sensibili, curiose, attive, aperte e solidali. Una società, quella vigontina, particolar-mente vivace e ricca di iniziative culturali. Testimonianze autorevoli ne sono il vecchio Teatro recentemente rinnovato e l’Univer-sità Aperta Vigontina con i suoi numerosi e frequentati corsi. Quelli di Astronomia, svolti in collaborazione con l’Associazio-ne Astronomica Euganea, hanno seminato

Nello scorso numero del notiziario abbiamo dato ampia pubblicità al pro-

dell’uomo come cosa “buona” e ancor più sorprendente è che si prova lo stesso pia-

E’nata una nuova stella...La Scienza tocca il Cielo - Associazione culturale

Francesco Danesin

Roberto Sannevigo

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negli anni la curiosità e l’interesse che ci ha portato ad oggi e che trova riferimento anche nella attiva realtà astronomica della vicina S.Maria di Sala.

Altra testimonianza della vivacità vigonti-na è stato l’insieme di iniziative organizza-te dal Comune per l’Anno Internazionale dell’Astronomia “La Scienza tocca il Cielo”. Vigonza è l’unico comune in Italia ad aver armonizzato un percorso così ricco di eventi per tutto l’anno galileiano 2009.

E’ con piacere che ho accettato di far parte del direttivo della nuova associa-zione, assicurando il contributo di idee e di esperienza dell’AAE, che ho l’onore di presiedere. E’ un grande piacere condivi-dere questa bella avventura con un gruppo di amici e in particolare col Presidente Francesco Danesin con il quale una quaran-tina d’anni fa andavamo in giro per i Colli Euganei in cerca di un posto ideale sopra le nebbie dove poter installare un telescopio per osservare le stelle. Ricordo bellissime passeggiate sognando di stelle e di mondi sconosciuti e le sue foto emozionanti di paesaggi magnifici.

Francesco proseguì poi la sua passione diventando un grande fotografo, molto conosciuto, con pregevoli pubblicazioni, anche astronomiche, di grande valore e successo: un onore per la terra vigontina.

Per parte mia sono riuscito a realizzare,

nell’anno mondiale dell’Astronomia 2009, con altri amici, un sogno nato proprio in quegli anni lontani: dotare la città di Padova, i comuni circostanti e l’intero suo territorio di un modernissimo Planetario digitale, una meraviglia tecnologica degna della storia della città. Auspico che possa dare al pubblico e ai giovani quelle emozioni che suscitano desiderio di conoscenza e voglia di futuro. La speranza che ci anima tutti è di riuscire a consolidare nell’oggi e a lanciare nel domani questa nuova associa-zione affinchè possa volare con le sue stesse giovani ali ...tra le stelle.

Coordinatore del Planetario di Padova

Roberto Sannevigo

L’università Aperta Vigontina (UAV), Asso-ciazione di promozione sociale operante nel ter-ritorio dal 2004 con sede a Vigonza presso l’Istitu-to Comprensivo “Don L. Milani”, ha “tenuto a bat-tesimo” la neonata Associazione Astronomia Vigonza “La scienza tocca il cielo” organiz-zando già da tre anni accademici corsi di Astronomia (Corso I-Introduttivo e Corso II-Avanzato, entrambi con 10 ore di lezio-ne e serate di osservazione con telesco-

pi) in collaborazione con l’Associazione Astronomica Euganea. I corsi sono stati impartiti da Roberto Sannevigo e collabo-ratori e sono stati seguiti da oltre trenta corsisti in ognuno degli anni accademici. L’Università Aperta Vigontina è sicura di poter costituire con Astronomia Vigonza e con L’associazione Astronomica Euganea una rete di associazioni, aperta anche ad altri gruppi culturali, in grado di mantenere nella comunità vigontina e dei paesi limitrofi una viva e crescente sensibilità nei confronti della cultura ed in particolare di quella scientifica.

Presidente UAVProf. Bruno Pavoni

Quanto è grande il Sole? E quanto è

distante da noi? E le altre stelle? Quante galassie ci sono nell’Universo? Qual è l’età dell’Universo? C’è vita fuori dalla Terra? Come possiamo conoscere tutto ciò?

A queste ed altre domande daremo risposta! Cominceremo assieme un viaggio che ci porterà a scoprire le meraviglie del cielo che da sempre inducono l’uomo ad interrogarsi sulla propria esistenza e dimen-sione. Vedremo come, dal primo sguardo verso le stelle di migliaia di anni fa, siamo oggi arrivati a muoverci nello spazio, con la speranza un giorno di spingerci sempre oltre per giungere là dove solo l’immagina-zione ci può ora portare.

Se tutto questo ti affascina, nella nostra associazione troverai persone che vogliono condividere e divulgare la stessa passione per l’Astronomia. Ci saranno incontri ed osservazioni del cielo con telescopi; prove-remo insieme le stesse emozioni di Galileo, quando per primo svelò al mondo il vero volto dell’universo che ci circonda.

Per informazioni, adesioni, suggerimenti:email: [email protected]: 345 9350786....è inoltre in costruzione il sito dell’Asso-

ciazione, che contiamo di rendere disponi-bile online al più presto.

Membri del consiglio direttivo (da sinistra a destra): Bernabei Amato, Segato Elisa, Giacometti Massimiliano, Danesin Francesco, Zotti Mara, Pavoni Bruno, Gambato Gerardo, Sannevigo Roberto, Miotto Attilio, Pinton Paolo, Marangon Stefano Innocente,Danesin Matteo, Calligaris Gianluca, (Stanga Flavio).

Bruno Pavoni

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Autorità comunali, sig. D. Foà rappre-sentante della Comunità Ebraica di

Padova, prof.ssa A. I. Danieli in rappresen-tanza Associazione esuli Giuliani e Dalmati, C.C.R., Dirigente scolastica, alunni, inse-gnanti e genitori assieme per la commemo-razione della Giornata della Memoria della Shoah (27/01) e del Giorno del Ricordo (10/02) – “Perché il nostro passato non diventi il nostro futuro”

Venerdì 5 febbraio 2010 è stata una gior-nata speciale per l’Istituto “Don Lorenzo Milani”: nell’Aula Magna della scuola alla presenza delle Autorità comunali, del sig. D. Foà rappresentante della Comunità Ebraica di Padova, della prof.ssa A. I. Danieli in rap-presentanza dell’Associazione esuli Giuliani e Dalmati, del C.C.R., della Dirigente sco-lastica, degli alunni, degli insegnanti e dei genitori, si è svolta la commemorazione ufficiale della Giornata della Memoria della Shoah e del Ricordo.

Noi alunni-consiglieri del C.C.R. siamo stati importanti protagonisti di questa inizia-tiva di commemorazione congiunta.

Infatti abbiamo presentato alcune letture tratte: dai libri di Primo Levi “Se questo

è un uomo” e “La tregua”; dal “Diario” di Anna Frank; dalle “Lettere” di bambini ebrei deportati; da un breve testo storico-informativo sul genocidio degli italiani di Istria e Dalmazia nelle foibe. Ci siamo parti-colarmente commossi leggendo le ingenue letterine dei bambini ebrei del villaggio cecoslovacco di Lidice che, strappati ai loro genitori e alle loro case dalla furia nazista e deportati in Polonia, non hanno ancora compreso quale sarà il loro destino e cre-dono che i loro cari continiuno a vivere normalmente a Lidice; così scrivono: «... Qui fa sempre freddo... Abbiamo nostalgia di Lidice... Vi pregheremmo di inviarci qual-che panno e specialmente qualche cosa da mangiare, anche un pezzo di pane...».

Difficilmente noi, ragazzi, dimentichere-mo questo ritratto del piccolo Hurbinek ne “La tregua” di Primo Levi. «... Hurbinek, che aveva tre anni e forse era nato in Auschwitz e non aveva mai visto un albero; Hurbinek che aveva combattuto come un uomo, fino all’ultimo respiro, per conquistarsi l’entrata nel mondo degli uomini, da cui una poten-za bestiale lo aveva bandito; Hurbinek, il senza-nome il cui minuscolo avambraccio

era pure stato segnato col tatuaggio di Auschwitz; Hurbinek morì ai primi giorni del marzo 1945, libero ma non redento.

Nulla resta di lui: egli testimoni attraverso queste mie parole.»Come nulla era rimasto per molti anni del genocidio nelle foibe car-siche di circa 15 mila italiani: uomini, donne, bambini, vecchi, colpevoli di essere italiani in Istria e Dalmazia e quindi considerati dai partigiani titini senz’altro fascisti. Lo abbia-mo ripetuto: di questo genocidio come di altri che insanguinarono il secolo scorso, non deve esserci oblio.

Il nostro intervento non poteva conclu-dersi che con le parole di speranza, ricavate dal “Diario” di Anna Frank (sarebbe una nostra coetanea) vittima pure lei della bestialità nazista, quella di Anna una luce così intensa che niente e nessuno potranno mai spegnerla. Scrive nel suo Diario: «... È un gran miracolo che io non abbia rinuncia-to a tutte le mie speranze... Mi è impossi-bile costruire tutto sulla base della morte... Vedo il mondo mutarsi in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure... eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuova-mente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità.»

A cura dei Consiglieri del C.C.R.(Consiglio Comunale dei Ragazzi)

Consiglio comunale dei ragazzi5 febbraio 2010 una giornata di scuola speciale

Carissimi concittadini, con la prima uscita del 2010 ritengo doveroso

fare un riepilogo della situazione, da un lato per rendere conto di quanto è stato predisposto finora e dall’altro di quanto resta ancora da fare, non nascondendo-mi le difficoltà dovute in gran parte alle norme degli Enti Locali che non sempre permettono di dare risposte tempestive alle varie problematiche che emergono quotidianamente o a soddisfare le esigen-ze strategiche del territorio a suo tempo programmate. Per concorrere alla realiz-zazione degli obbiettivi di finanza pubbli-ca per il triennio 2009-2011 (c.d. “patto di stabilità interno”), agevolare la forma-zione del bilancio di previsione e creare ulteriori opportunità di finanziamento alle opere previste nel P.T.I. 2010-2012 è stata quindi effettuata una ricognizione degli immobili comunali suscettibili di valorizzazione mediante procedure di dismissione i cui proventi saranno desti-

nati al finanziamento di un certo numero di opere secondo quanto presentato nel corso del Consiglio Comunale del 19 febbraio.

OPERE IN CORSO DI REALIZZAZIONE1• Ciclabile lato nord di via Diaz a Perarolo,

da via Consorti al sottopasso autostra-dale (privato)

2• Ciclabile lato est via Barbariga (la Provincia deve riassegnare l’appalto)

3• Ampliamento cimitero di Peraga: lavori in corso

4• Ampliamento cimitero di Perarolo: lavo-ri in corso

5• Fognatura in via Consorti a Perarolo: lavori in corso

OPERE ULTIMATE1• Tratto di ciclabile in via Cavour lato sud,

da via Ruffini a Piazza Zanella, a Vigonza (privato)

2• Opere per la sicurezza e pianificazio-ne del traffico urbano sulla S.R.515 (PROMIX): via Garibaldi

3• Ciclabile Pionca-Codiverno 2° stralcio (via Livenza)

Lavori pubblici a Vigonza

L’Assessore ai lavori PubbliciPatrimonio & Mobilità

Luca Ruffato

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13OPERE GIA’AUTORIZZATE PER GARA D’APPALTOE SUCCESSIVACANTIERIZZAZIONE1• Arcostruttura sportiva a Vigonza: in fase

di predisposizione bando di gara 2• Ecocentro a Peraga: appalto assegnato

(ETRA)3• Ciclabile in via Cavinello a Pionca e

fognatura vicolo Consorti: in attesa approvazione dalla Regione

4• Sostituzione finestre Scuola Elementare di Codiverno

5• Interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici

OPERE LA CUI GARA D’APPALTO E SUCCESSIVA CANTIERIZZAZIONE E’ SOSPESA PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVIDI FINANZA PUBBLICA1• Rotatoria tra via Prati e via Cadorna a

Vigonza2• Ristrutturazione strade e marciapiedi

20083• Collegamento tra Vigonza (via Ruffini) e

Perarolo (via Diaz)4• Ampliamento del parcheggio sud della

stazione di Barbariga5• Ciclabile in via Martiri della Libertà a S.

Vito (dal sottopasso autostradale a via Dalla Chiesa)

6• Interventi localizzati di miglioramento della sicurezza del sistema viario a S. Vito (via Martiri della Libertà: tratto da via Dalla Chiesa a via Noventana)

7• Interventi localizzati di miglioramento della sicurezza del sistema viario a Peraga (incrocio via Silvestri e via Rigato)

8 • Ciclabile in via Paolo VI a Peraga9 • Ciclabile in via Consorti a Perarolo

(dopo realizzazione fognatura ETRA)10• Abbattimento barriere architettoniche

cimitero di Vigonza 2008-200911• Magazzino per gli attrezzi e sistemazione

accesso atleti impianti sportivi a Peraga12• Opere per la messa in sicurezza

ambientale 4° stralcio: intersezione via Consorti/SR515

13• Opere per la messa in sicurezza ambien-tale 2° stralcio: sottopasso ciclopedona-le sulla SR515

14• Interventi di potenziamento e amplia-mento impianti illuminazione pubblica 2008 (“Fagiolo”, via Roma, via Trevisan)

15• Ciclabile via Carpane 1° tratto 1° stralcio

16• Ristrutturazione strade e marciapiedi 2009: quartiere Alzavola (unico livello)

17• Adeguamento barchesse a Peraga18• Sistemazione aree verdi comunali19• Realizzazione impianti di illuminazio-

ne stradale con impianto fotovoltaico 2008

20• Interventi per la sicurezza della viabilità locale e di quartiere

21• Interventi per la moderazione del traffi-co e sicurezza dei pedoni

22• Interventi di potenziamento e amplia-mento impianti illuminazione pubblica 2009 (via Murano, via Galvani, ecc.)

23• Realizzazione impianti di illuminazione stradale con impianto fotovoltaico 2009 (unico livello)

OPERE IN FASE DI PROGETTAZIONE1• Rotatoria tra la SP46 e la SP88 a Peraga:

livello definitivo

2• Ciclabile Busa-Cadoneghe: livello definiti-vo da approvare

3• Ciclabile in via Fucini a Perarolo: livello esecutivo

4• Realizzazione marciapiedi via S. Stefano a Vigonza: livello definitivo

5• Allestimento sala consiliare a Peraga6• Ampliamento scuola materna a S. Vito7• Ciclabile in via Martiri della Libertà

a S. Vito ad ovest dell’autostrada: preliminare

8 • Adeguamento e trasformazione a meta-no della centrale termica del palazzetto dello sport a Peraga

9• Ciclabile via Carpane 1° tratto 2° stral-cio: definitivo in corso

10• Ciclabile via Carpane 2° tratto 1° stral-cio: preliminare in corso

11• Sistemazione di via Padova a Busa12• Rotatoria tra via Foscolo e via dell’Agri-

coltura a Busa/Peraga: livello prelimi-nare

13• Rotatoria tra via Andreon e via a Peraga: studio fattibilità

14• Prolungamento via Ruffini e intersezio-ne a rotatoria su via Molino a Vigonza (privato)

15• Rotatoria tra via Ruffini e la SR515 a Vigonza (privato)

16• Rotatoria alla Busa all’incrocio tra la SR11 e la SR515: “Veneto Strade” deve approvare il progetto esecutivo

17• Scuola media e Palestra a Perarolo/Busa: in attesa consegna progetto esecutivo (privato)

L’Assessore ai Lavori Pubblici, Mobilità e Patrimonio

Luca Ruffato

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E’passato un anno di prova (dicem-bre 2008/ dicembre 2009), a

Codiverno e Pionca, per gli svuota-menti per rifiuto secco non riciclabile con contenitori dotati di microchip. Analisi dei dati raccolti.

Al fine di ridurre la quantità di secco non riciclabile prodotto ed aumentare il recu-pero dei rifiuti riciclati Etra in accordo con l’Amministrazione Comunale di Vigonza ha introdotto in via sperimentale il sistema di raccolta del secco non riciclabile attraverso contenitori dotati di microchip nelle frazioni di Pionca e Codiverno.Come da istruzioni, i contenitori utilizzati sono stati esposti dalle famiglie solo quan-do erano pieni – circa una volta al mese per famiglie di tre componenti – ed ogni svuotamento è stato rilevato dal microchip inserito da Etra nel contenitore. La raccolta è prevista come quindicinale (salvi utenti con particolari esigenze come anziani e neonati). I dati raccolti quest’anno hanno permesso di rilevare il numero di svuotamenti medi che le famiglie coinvolte hanno effettuato.I numeri di svuotamenti medi annui media-mente rilevati a Pionca e Codiverno sono, ad esempio, 9 svuotamenti per famiglie composte da due persone e 13,5 svuota-menti medi per famiglie di quattro persone.I benefici rilevati dalle analisi effettuate sono i seguenti:• • Aumento notevole della percentuale di

raccolta differenziata, fino al 10% in più, con conseguente diminuzione del rifiuto secco non riciclabile.

Il nuovo servizio, anche dopo l’eventuale applicazione a tutto il territorio comunale, potrà avvenire a parità di costi complessivi e, a partire dal 2010, chi rispetterà la media di svuotamenti annui avrà una riduzione tariffa-ria del 2% rispetto alla tariffa del 2009.Con il mese di marzo 2010 si conclude la serie di incontri che il Sindaco con l’As-sessorato all’Ambiente ha svolto in tutte le frazioni per affrontare il tema e valutare la possibilità o meno dell’impiego dei conteni-tori con microchip in tutto il territorio.La proposta di Etra, già attiva con buoni risultati a Pionca e Codiverno, è stata già accolta favorevolmente dalle frazioni di Vigonza, Peraga e Perarolo. A Busa di Vigonza si è rilevato il timore per il nuovo metodo di raccolta nelle zone occupate da grandi condomini. Per il mese di Marzo

l’amministrazione ha appuntamento con la frazione di S. Vito per concludere la serie di incontri per discutere sull’argomento.Le valutazioni di tale importante progetto saranno presto riportate a tutti i cittadini, certi che ancora una volta faremo tutti la nostra parte per un Comune tra i più eco- virtuosi di tutta Italia.

IN BREVE

SPORTELLO ENERGIA: Sarà attivo nel nostro comune. Potete già contattare l’Ufficio ambiente per informazioni su come avere una consulenza gratuita sull’installazione di impianti per pro-duzione di energia rinnovabile nelle Vostre abitazioni.

RACCOLTA DIFFERENZIATA IL TETRA PAK SI RACCOGLIE ASSIEME ALLA CARTA: Ripetere aiuta. Su invito di alcuni Cittadini ricordo che IL TETRAPAK – cartoni per bevande come latte, passata, succhi ed altri alimenti – deve essere raccolto assieme alla carta.

BANDO AMIANTO CONTINUA LA CAMPAGNA PER RIPULIRE VIGONZA DALL’AMIANTO: Nella previsione di Bilancio il fondo per il bando dell’amianto è stato aumentato del 50%. E’ una somma notevole se si conside-rano le limitazioni necessarie per far qua-drare il bilancio del comune. Mi auguro che lo sforzo dell’amministrazione sia affiancato da quello dei cittadini interessati ad appro-fittare dell’incentivo per lo smaltimento dell’amianto.

NOI CITTADINI PIÙ-VIRTUOSI

L’Assessore all’Edilizia Privatae alle Politiche Ambientali

Alberto Rizzo

Se ci è cara la nostra terra, la nostra Patria, al punto “facciamo tutti la nostra parte” potremo indicare molte voci importanti; la tutela del territorio di Vigonza, infatti,

non è solo un diritto per i cittadini ma anche un dovere.Cosa può fare un cittadino modello che vuole lasciare un segno tangibile e positivo per l’ambiente del nostro Comune?Anzitutto fate le Vostre osservazioni e segnalazioni senza problemi.Se si nota che la società che spazza le strade – leggi Etra – non presta la cura necessa-ria in alcune vie potete segnalarlo e chiamare l’Ufficio Ambiente del nostro Comune. Ancora, se, ad esempio, il nostro vicino svuotasse olio esausto dentro il tombino, come minimo lo si riprenderebbe verbalmente su quanto accaduto, no?! Per ogni dubbio in materia, o chiarimenti contattate l’Ufficio Ambiente del Comune che visiterà con l’As-sessore i siti interessati da problematiche ambientali, ed in caso si adopererà con gli interessati per risolvere il problema. Per quanto riguarda i rifiuti abbandonati volontariamente l’Amministrazio-ne ha questo obiettivo: dopo un periodo di sensibilizzazione ed avvisi sulle responsabilità amministrative e sulle sanzioni previste per chi sudicia l’am-biente la linea sarà rigida e si procederà ad un azione mirata ad intensificare i controlli per sanzionare i responsabili.

LA TUTELA DELL’AMBIENTE A VIGONZAFacciamo tutti la nostra parte STOP ai rifiuti abbandonati

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«Dimenticatevi la minerale e bevete l’acqua che “sgorga” direttamente

in casa vostra» Michael Bloomberg, Sindaco di New York.L’Assessorato all’Ambiente ha deciso di lanciare una campagna di comunicazione permanente per invitare i cittadini al con-sumo di acqua del nostro acquedotto ed al risparmio idrico. Tale campagna è rivolta alle famiglie con particolare attenzione ai giovani. Principale obiettivo è sensibilizzare, tutti ad un consumo responsabile della risorsa acqua, promuovendo una più ampia conoscenza del problema e quindi:

A) Anzitutto ridurre il consumo dell’acqua in bottiglia significa ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica – gli italiani sono i primi consumatori di acqua minerale al mondo –. L’acqua del nostro acquedotto è davvero buona oltre che incompara-bilmente più economica, non c’è quindi bisogno di comperarne ancora.

B) Ritengo, in secondo luogo importan-te diffondere le “buone pratiche” quo-tidiane che comportano un maggior risparmio, non sporcano, non inquinano e, soprattutto, non sprecano un bene preziosissimo.

Anche a casa nostra si può mettere in tavola una caraffa con l’acqua del rubinetto… e chiudere sempre il rubinetto quando ci si lava i denti!

L’Assessore alle Politiche Ambientali Alberto Rizzo

ACQUA DEL RUBINETTO: ”TI VOGLIO BERE!”

La nuova campagna per il consumo

dell’acqua potabileed il risparmio idrico Inoti limiti di spesa imposti dal bilancio non

sempre consentono di dare una risposta alle numerose e condivisibili richieste della cittadinanza. Si programmano di conseguenza con i tecnici degli uffici dell’Assessorato li interventi dando priorità alla sicurezza e quin-di al mantenimento degli standard qualitativi della manutenzione, agli interventi di conteni-mento della spesa energetica, ecc.Dal 02.01.2010 risulta operativo il servizio informatizzato dei lavori e dei servizi dell’As-sessorato alle Manutenzioni gestiti dal magaz-zino – cantiere comunale. Con l’effettuazione del collegamento ADSL è stato infatti inter-facciato al CED del municipio l’ufficio del magazzino comunale di Via Grandi il quale è stato poi completato con una postazione di lavoro PC e multifunzione stampante/fotoco-piatore/fax.È stato quindi abbandonato il sistema carta-ceo fino ad allora utilizzato per la richiesta di interventi da eseguirsi a cura delle squa-dre esterne. Le segnalazioni e richieste di manutenzione che giornalmente arrivano in Comune (si registrano circa 800 segnalazioni/rischieste annue) vengono dal 02.01.2010 direttamente inserite nel data base e scaricate giornalmente dal personale addetto presso il magazzino. Il data base risulta costantemente

aggiornato sullo stato dei lavori in modo da permettere ai responsabili degli uffici tecnici preposti un puntuale monitoraggio.Si descrivono in questo articolo i principali interventi eseguiti o di prossima esecuzione in capo all’Assessorato alle Manutenzioni gestiti con contratti di appalto.

Principali attività dell’Assessorato alle manutenzioni svolte nell’ultimo trimestre

L’Assessore alle Manutenzioni Turismo, Gemellaggi, Protezione Civile,

Risorse Idriche Integrate Elio Negri

N. Prog. Lavoro / Servizio / Fornitura 1 Riqualificazione dell’area a par-

cheggio a servizio degli impianti sportivi di via Paolo VI in località Peraga

2 Manutenzione edifici scolastici

Descrizione Sono stati abbattuti i pioppi cipressini che presentavano patologie tali da compro-mettere la sicurezza statica della pianta. L’intervento finalizzato a salvaguardare l’in-columità pubblica oltre ad evitare possi-bili danni ai mezzi che sistematicamente e giornalmente vengono parcheggiati vicino alle piante, ha previsto la sistemazione delle cordonate divelte dalle radici, il lievo delle ceppaie e la creazione di 15 nuovi posti auto. Spesa prevista € 15.000,00

Sono stati programmati una serie di piccoli lavori di manutenzione presso le scuole materne, elementari e medie per prevenire e fronteggiare situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità di elementi non strutturali negli edifici scolastici. I lavori da effettuare sono conseguenti ai sopralluoghi disposti dalla Regione nell’ambito di un’intesa con il Governo per la sicurezza delle scuole.Trattasi di lavori di manutenzione di edilizia e di impiantistica su opere murarie, fabbrili ed elettriche.Spesa prevista € 50.000,00

continua a pagina 16

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niN. Prog. Lavoro / Servizio / Fornitura 3 Acquisto trattore polifunzionale

4 Segnaletica stradale verticale ed orizzontale

5 Illuminazione pubblica

6 Acquisto idrovora

7 Serramenti scuola elementare di Codiverno

Descrizione L’Amm.ne C.le ha deciso l’acquisto di un trattore agricolo polifunzionale da adibire ai servizi del cantiere comunale per effettuare gli innumerevoli micro interventi che la notevole esten-sione del territorio richiede evitando così di ricorrere anche per essi a commissioni a terzi prestatori di servizi, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, sfalcio dei cigli stradali, delle aree verdi, spazzaneve e pulizia strade. Spesa prevista € 61.000,00

Principali interventi realizzati:Divieto di transito ai mezzi pesanti con massa superiore alle 3,5 T S.P.57 Vie Roma, Carpane, Leonardo Da Vinci;Riqualificazione segnaletica verticale ex S.P.57;Verticale divieti si sosta nelle aree mercatali di Peraga, Perarolo;Messa in sicurezza parcheggio scuola elementare Busa, giorno di mercato;Messa in sicurezza incrocio Via Padova Via Regia, sia verticale che orizzontale;Messa in sicurezza Incrocio Via Bagnoli Via Arrigoni sia verticale che orizzontale;Installazione dosso rallentatore tipo 3 m Via Capriccio prossimità Piazzetta 8 marzo;Installazione dossi rallentatori Via Capriccio prossimità incrocio con Via Bologna;Ripasso segnaletica orizzontale STOP su parte del territorio.Spesa prevista € 20.000,00

Innumerevoli gli interventi effettuati dall’Assessorato alle Manutenzioni nel primo trimestre 2010 per quanto riguarda l’illuminazione pubblica. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria per adeguamento normativo nel campo della sicurezza elettrica, meccanica, nonché nel campo illuminotecnico ed energetico; adegua-menti normativi e piccoli interventi di ampliamento che rispondono alle richieste della citta-dinanza per una maggiore sicurezza della circolazione stradale e per un deterrente contro la microcriminalità, in particolare contro i furti.Sono stati quindi effettuati i seguenti interventi di illuminazione pubblica:- Riqualificazione degli impianti delle Vie Bosco e Generale Giardino;- Riqualificazione impianto di Via Montebello;- Ampliamento impianto di Via S. Stefano;- Riqualificazione e potenziamento degli impianti a servizio delle zone artigianali di Perarolo e Peraga relativamente alle vie Julia, Trieste, Muggia, Parenzo; V.le dell’Artigianato; V.le del Lavoro, Via Niedda; V.le del Progresso, Via C. Varisco.Sono stati inoltre installati n.5 lampioni fotovoltaici con lampada a tecnologia LED per illumi-nare punti difficilmente servibile dalla rete elettrica (Via Murano ponte delle “Frassene”; Via Madonna Pellegrina, Via Ampezzon, Via Torricelli).La spesa prevista per gestire gli interventi sopra specificati risulta di € 70.000,00 Per la gestione idraulica di alcune zone del territorio, in particolare Via San Valentino, è stata valutata con i tecnici del Consorzio Six Medio Brenta e della Protezione Civile Locale l’utilizzo di una idrovora mobile che in caso di eccezionali precipitazioni preveda – nel caso di Via San Valentino - il prelievo dell’acqua proveniente dalla canaletta di via San Valentino e l’immissione della stessa nel Rio dell’Arzere. L’azionamento dell’idrovora avviene per mezzo di un trattore agricolo. Spesa prevista € 10.000,00

È in corso di aggiudicazione la gara di appalto per la sostituzione dei vecchi serramenti della Scuola elementare di Codiverno. I nuovi serramenti in PCV, oltre a risolvere un problema di sicurezza per i bambini, permetteranno un elevato isolamento termoacustico. Spesa prevista € 50.000,00

segue da pagina 15

SEDE LEGALE E STABILIMENTO:

Via Isonzo, 19Codiverno di Vigonza

Padova

TELEFONO 049 646030FAX 049 8009084

INTERNET www.fgbarbato.itE-MAIL [email protected]

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Il Comune di Vigonza è dotato di un Gruppo di Volontari dediti alle attività di Protezione Civile, il “Gruppo Comunale

Volontari di Protezione Civile” (G.C.V.P.C.).Il Gruppo è nato nel febbraio 1986 a seguito di un allarme alluvione nel nostro territorio che fortunatamente non si è verificato. Nel 1987 con delibera del Consiglio Comunale si è riconosciuto Servizio di Protezione Civile e costituito il G.C.V.P.C. di Vigonza.Il Gruppo risulta attualmente composto da circa 40 persone, uomini e donne, ognuno contribuisce, in base al proprio tempo disponibile, ad apportare il proprio contributo nello svolgimento delle prestazioni inerenti l’attività di Protezione Civile.Gli appartenenti al Gruppo si occupano, come previsto dalle nor-mative nazionali e regionali recepite con regolamento comunale, di intervenire in caso di calamità naturali.Fondamentale è inoltre il lavoro che i volontari compiono in situazio-ne di emergenza per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita come è accaduto recentemente in occasione del sisma in Abruzzo dove i nostri volontari sono accorsi per aiutare le popolazioni colpite. Tra gli altri compiti, non meno rilevanti ma meno conosciuti vi è la pre-ziosa collaborazione che i volontari apportano nell’individuare zone a rischio e nel prevenire danni all’ambiente.Infatti la normativa impone che ogni Comune adotti un “Piano di Protezione Civile” in cui sono contenute ed evidenziate le zone a rischio del territorio, eventuali zone di accampamento in caso di emer-genza ed altre criticità del nostro territorio e vengono contemplate le fasi operative per la gestione dell’emergenza stessa.Ovviamente integrandosi nel gruppo i volontari hanno avuto modo di sviluppare un ottimo spirito di adattamento nelle situazioni di emer-genza e la capacità di instaurare rapporti interpersonali nel rispetto degli altri e sostenere ritmi operativi con adeguato equilibrio emotivo. Inoltre sanno lavorare in gruppo con pari dignità, umiltà e correttezza nello svolgere le mansioni assegnate, nonché uno spiccato senso di responsabilità e solidarietà. A chiunque possa interessare o abbia pia-cere di conoscere più da vicino il G.C.V.P.C. di Vigonza può presentarsi alle riunioni settimanali che si tengono presso la Sede operativa “Protezione Civile” in via Rigato, 7 a Vigonza – frazione di Peraga – tel. e fax 049-626308. Il Gruppo si riunisce nel giorno di Giovedì dalle ore 20.30 alle 23.00 circa.Il G.C.V.P.C. ha una doppia valenza perché, pur operando con persone volontarie, costituisce un organo istituzionale; pertanto il Comune di Vigonza ha istituito l’ufficio Protezione Civile all’interno dell’area tecnica, di cui è Dirigente l’Ing. Marco Pettene, e l’Assessorato è stato conferito all’Assessore Elio Negri, responsabile anche dell’Assessora-to alle manutenzioni. La scelta non è casuale in quanto la Protezione Civile svolge un importante ruolo di collaborazione con gli organi del Comune nella prevenzione e nella tutela del nostro territorio.

L’Ufficio comunale di Protezione Civile si occupa di adempimenti burocratici amministrativi e fornisce ventuali informazioni sul servizio.I recapiti sono i seguenti: telefono 049-8090248 – fax 049-8090219 – e-mail: [email protected] Da questa e-mail risponderà anche l’Assessore.Il cittadino in caso di dichiarato stato di emergenza potrà chiamare gli organi predisposti attraverso i numeri che verranno istituiti per la situazione contingente, diversamente potrà usufruire dei recapiti sopra indicati. Di seguito si forniscono numeri utili in caso di emergenza che è bene tenere a portata di mano:

Pronto intervento (Carabinieri) 112

Pronto intervento P.S. (Polizia) 113

Pronto intervento Vigili del fuoco 115

Pronto intervento SUEM 118

Guardia di Finanza 117

Guardia Medica Camposampiero 049-5790284

Guardia Medica Vigonza 049-8090700

Polizia locale Comune di Vigonza 049-8095120

Comune di Vigonza (Centralino) 049-8090211

Stazione Carabinieri di Pionca 049-8005055

Ospedale civile di Camposampiero 049-9324111

Numero verde Comune di Vigonza 800359323

La Protezione Civile si avvale di volontari che operano gratuitamente, ma il legislatore ha provveduto a tutelare i volontari lavoratori ai quali, in caso di impiego in attività di Protezione Civile, lo Stato rimborsa al datore di lavoro i giorni impegnati.Considerato il pieno riconoscimento e ruolo assunto dal volontario di Protezione Civile, in qualità di Assessore mi impegno a sostenere questo Servizio dotandolo di mezzi, materiali, attrezzature, di provve-dere per la formazione, preparazione ed aggiornamento del personale. Funzioni necessarie per l’ottimale utilizzo delle energie umane che vengono offerte in aiuto alla collettività.Auspico attraverso questo strumento di interloquire con la cittadi-nanza informandola dell’attività pregressa e degli obiettivi futuri che intendo perseguire, anche con vostre osservazioni, durante la mia attività di assessore alla Protezione Civile.

L’Assessore alla Protezione Civile, Elio Negri

LA PROTEZIONE CIVILE DI VIGONZA

In considerazione del notevole successo ottenuto lo scorso anno dal Tour

della Bulgaria, organizzato nell’ambito del gemellaggio con Belene, anche quest’anno si ripropone l’evento. Anzi per quest’anno, qualora venga raggiunto il numero minimo di partecipanti, i tour saranno due.Il primo Tour, organizzato dal 31 agosto al 7 settembre ripercorrerà l’itinerario dello scorso anno e precisamente: Sofia – Plovdiv – Veliko Turnovo – Belene . Sofia con soste nei luoghi di interesse internazionale come il Monastero di Rila, la Valle delle rose, gita in battello sul Danubio, ecc.Il secondo Tour, a cui hanno già aderito la maggior parte dei partecipanti al Tour dell’an-

no scorso, sarà effettuato dal 4 all’11 settem-bre e sarà caratterizzato dal soggiorno sul Mar Nero (Wellness, massaggi, saune, ecc.). L’itinerario previsto sarà: Sofia – Belene – Ruse (visita in battello sul Danubio) – Albena (Mar Nero) – Varna – Burgas – Sofia.I due tour si incontreranno a Belene in occa-sione della grande Fiera della città gemellata e quindi proseguiranno per le rispettive destinazioni.Nel numero precedente di “La mia Città” abbiamo descritto il tour dell’anno scor-so, mentre per maggiori informazioni sul secondo tour è possibile consultare il sito del Comune di Vigonza o partecipando alle riunioni che verranno effettuate a breve con

le Associazioni locali e i Comitati frazionali oppure rivolgendosi al responsabile comuna-le per i gemellaggi Lina Simioni.

Costi: 1° Tour, tutto compreso, in base al numero dei partecipanti:

Da 31 a 40 € 950,00Da 41 in su € 900,00

2° Tour, tutto compreso, in base al numero dei partecipanti:

Da 31 a 40 € 970,00Da 41 in su € 920,00

L’Assessore ai gemellaggiElio Negri

I NUOVI TOUR DELLA BULGARIA

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Cari cittadini, prima ancora di entrare nella proposta di bilancio credo sia giusto

definire il quadro generale, il contesto in cui ci siamo trovati ad operare. Un quadro defi-nito dai vincoli e dai tagli imposti dalla legge finanziaria, ma un contesto che risente anche di fattori più globali, quali la crisi del sistema paese, le difficoltà dell’Unione Europea, una situazione internazionale molto travagliata.Lo scenario internazionale si riflette pesan-temente sulla nostra realtà, sulla nostra eco-nomia e quindi anche sulle decisioni che dobbiamo e dovremo compiere. Le scelte di oggi, quindi, debbono rispondere a questa prospettiva di crescita e di sviluppo della città e del suo territorio: per noi il bilancio torna davvero quando ai conti in ordine corrispon-de un’adeguata risposta alle esigenze ed ai bisogni della nostra società; quando si riesce a garantire l’assistenza ai più deboli ed adeguate opportunità ai singoli, alle imprese, alle realtà associative.La nostra amministrazione, perciò, non può accettare solo la logica contabile dei tagli e dei vincoli, perché il nostro impegno deve essere rivolto soprattutto a garantire servizi, con par-ticolare attenzione al sociale, alla sicurezza, allo sviluppo economico, all’istruzione. Le politiche di bilancio 2010-2012 devono collocarsi nel contesto normativo in cui permane un con-trasto tra il decentramento amministrativo e

finanziario indicato dalle norme costituzionali e le disposizioni derivanti dalla legge ordinaria degli ultimi anni. Infatti, ancora una volta la Legge Finanziaria 2010, in continuità con le precedenti predi-sposte dai vari governi, prospetta una finanza territoriale soggetta a forti vincoli centrali posti alla programmazione e alla gestione dei servizi pubblici locali nonché un crescente concorso degli enti locali al risanamento dei conti pubblici. Tale indirizzo non poteva che essere attuato restaurando un inedito cen-tralismo sulle decisioni e sulla gestione della finanza pubblica.Anche per questo esercizio tutti i comuni dovranno ottenere dei saldi positivi, portando il comparto in forte avanzo senza tenere in alcun conto la mole di residui passivi per le spese in conto capitale ancora giacenti presso gli enti. Per poter smaltire tali somme, connesse per la maggior parte a gare bandite e a contratti sottoscritti, gli enti devono assicurare flussi di cassa di entrate proprie e/o straordinarie (alienazioni, trasferimenti e oneri di urbaniz-zazione) almeno pari ai pagamenti dovuti alle imprese, oltre a garantire l’equilibrio finanzia-rio di parte corrente.La crisi strozza le imprese e gli enti locali, comuni e province in primis, che non possono pagare le imprese per lavori eseguiti, e per i

quali i fondi ci sono. Il Comune di Vigonza ha opere immediatamente cantierabili per oltre 5 milioni di euro, molte delle quali non possono essere avviate, per le citate norme del Patto di stabilità.La divergenza tra disponibilità di risorse e domanda sociale nei prossimi anni è ulte-riormente accentuata in quanto il Comune di Vigonza continua a ricevere trasferimenti erariali inferiori alla media nazionale.In questo contesto e con questi paletti, la pro-posta della Giunta per il bilancio 2010-2012 del Comune di Vigonza punta a sostenere l’economia e le famiglie, in un momento di difficile congiuntura mantenendo inalterata la pressione fiscale e tributaria dei cittadini.

Il Bilancio di previsione 2010

L’Assessore al Bilancio,Programmazione economica,

Tributi e Patrimonio Carlo Sartore

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Foto Francescoe Matteo Danesin

Notizie dal Comunedi Vigonza

Speciale Teatro Quirino De Giorgio

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Foto Francesco e Matteo Danesin

Notizie dal Comune di Vigonza

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Foto Francesco e Matteo Danesin

Notizie dal Comune di Vigonza

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Foto Francesco e Matteo Danesin

Notizie dal Comune di Vigonza

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A Dino Dibona, docente di Scienze Forestali all’Università di Padova e pro-

fondo conoscitore della natura, è stato affi-dato nel 2009 il compito di avviare un lavoro di classificazione delle specie arboree più interessanti presenti nel Parco del Castello dei Da Peraga. L’occasione per presentare la prima parte del lavoro è avvenuta sabato 10 ottobre quando Dibona ha guidato il pubblico partecipante in una passeggiata tra gli alberi del parco descrivendone le carat-teristiche più importanti e a cui è seguita la presentazione del suo ultimo libro ambienta-to in Africa e nato da un’esperienza di viaggio presso un villaggio keniota. Dibona infatti, oltre ad essere un pregievole ambientalista e un grande viaggiatore è anche un fervido scrittore. Oltre trenta le opere da lui pubbli-cate tra testi scientifici, racconti di montagna, in particolare delle amate Dolomiti, favole per bambini e testi di poesia.Abbiamo quindi chiesto all’autore di descri-vere lo studio fatto a Peraga per raccontarlo a chi quel 10 ottobre non ha avuto il piacere di esserci e di conoscere la simpatia di Dino. Le specie arboree del Parco di Peraga“Il vasto parco-giardino del Castello dei Da Peraga è un luogo dell’uomo, della natura e della storia di Vigonza. Realizzato nel XIII secolo, allora nel suo complesso in modo certamente assai difforme dall’attuale e suc-cessivamente rimaneggiato con interventi non sempre appropriati, conserva anco-ra alcuni interessanti e pregevoli presenze biologiche e tra queste la bella magnolia, il vecchio leccio, il carpino comune, già citati in alcune recenti pubblicazioni, grandi patriarchi che costituiscono preziose testimonianze di valore estetico e naturalistico assoluto, da difendere, conservare e valorizzare in vario modo. Situato in una posizione fitogeografica e fitoclimatica per molti versi assai favorevole, circondato da canali, campi coltivati e aree di pertinenza di insediamenti abitativi, il parco-giardino si presta meravigliosamente alla realizzazione di un luogo di incontro tra

i cittadini, la storia, la natura e l’arte del giar-dinaggio. Attualmente, però, il luogo appare in uno stato di degrado e di semiabbandono a causa del lungo periodo durante il quale alcuni aspetti estetici sono stati decisamente trascurati e realizzati interventi in cui si è tenuto poco conto delle caratteristiche e dell’aspetto naturalistico delle nuove intro-duzioni di essenze forestali: individui ibridi o appartenenti a varietà o cultivar posti a dimora senza una ragionevole logica di acco-stamento specifico, il rispetto delle distanze minime, le allelopatie, l’introduzione di specie esotiche fuori dal proprio areale di crescita spontanea che mai e poi mai potranno mani-festare una crescita rigogliosa e l’aspetto tipi-co della specie. Tutto questo ha portato alla presenza nel parco-giardino di piante arboree e arbustive a crescita stentata e, almeno per alcuni esemplari, già compromessa dall’in-sorgenza di patologie varie, alterazione delle cellule infettate, formazione diffusa di carie, cuore bagnato e marciume della porzione centrale del legno del fusto, con conseguente perdita della funzione meccanica di sostegno della pianta, disseccamento di una parte o dell’intero organismo e, per gli alberi, anche il pericolo di schianto in tempi relativamente brevi. Pochi gli esempi attuali di arte topiaria, alcuni peraltro interessanti; la pratica merita di essere meglio considerata anche in funzione delle nuove auspicabili introduzioni di piante appartenenti a specie che ben si prestano a questa forma d’arte, assai diffusa nei secoli passati per ogni dimora signorile e che oggi sopravvive quasi esclusivamente nei parchi pubblici più famosi e nei complessi abbaziali e monumentali, progettati e realizzati secon-do il concetto dell’inseparabilità degli edifici abitativi religiosi e della nobiltà da un qualifi-cante parco-giardino. Anche i suoli del parco-giardino della Villa dei da Peraga, un tempo probabilmente naturaliformi e appartenenti ad un unico tipo edafico, sono stati in più occasioni rimaneggiati e modificati nelle loro caratte-ristiche originarie dall’erosione superficiale, la compattazione, gli apporti di materiale superficiale proveniente da aree diverse, la realizzazione di nuovi percorsi carrabili e pedonali, l’introduzione di materiale biologi-co estraneo all’ambiente naturale originario, con la conseguente presenza di lettiere assai diversificate e la formazione di humus fore-stali mai precedentemente presenti nell’area del parco-giardino. Tutto questo ha portato alla perdita di equilibrio e fertilità dei suoli in presenza di orizzonti superficiali che oggi,

nella totalità dell’area, si presentano come rimaneggiati dall’intervento diretto o indiret-to dell’uomo, e questo ha comportato non solo la perdita dell’equilibrio fisico e chimico dei suoli, ma anche dell’ordine e dell’armonia biologica precedentemente instauratasi, con la conseguente formazione di un “mosaico” pedologico in precario equilibrio edafico e non più riconducibile ad alcun tipo di suolo naturale. Per quanto attiene al clima e microclima, all’interno del complesso a parco-giardino, a causa dell’attuale soprassuolo arboreo, arbustivo ed erbaceo disomogeneo e la presenza di aree a diversa insolazione, anche di ombreggiamento costante, sono presenti microclimi molto particolari che in parte interessano l’intero parco e in parte aree anche molto ristrette. Questi microclimi, come è facilmente intuibile, tendono a favo-rire la crescita e lo sviluppo di alcune specie della flora arbustiva e arborea e svantaggiar-ne altre. Nonostante le considerazioni di cui sopra, non sembra che nel complesso l’area in questione presenti aspetti estetici, edafici e microclimatici di impossibile recupero per una normalizzazione del complesso parco-giardino, attraverso lo studio, la presentazio-ne e l’approvazione di un progetto tecnico-scientifico di riqualificazione architettonica e naturalistica dell’area, con fini estetici, ricreativi e scientifici. Sarà impossibile, comunque, raggiungere effetti qualificanti, accettabili e di lunga durata se non ci sarà un’unità di vedute da parte di una “squadra” che comprenda uno o più professionisti qualificati nei seguenti settori: architettonico, botanico, pedologico, natura-listico e del giardinaggio; ognuno dei quali dovrà lavorare di comune accordo con gli altri, assumendo le responsabilità derivanti dall’onestà intellettuale e professionale per la parte di competenza. Il Castello dei Da Peraga oggi ci racconta una storia di secoli e se il vasto parco-giardino di pertinenza, attualmente giacente in con-dizioni di degrado e semiabbandono, verrà giustamente considerato come un bene pre-zioso e di notevole valore sociale, sottoposto ad interventi oculati supportati da volontà politiche immuni da interessi clientelari e speculativi, potrà rinascere a nuovo splen-dore e raccontare per molto tempo ancora una storia di uomini, di piante, di conoscenze scientifiche, di buon senso, di estetica e di gusto del bello ai massimi livelli, costituendo la parte “nobile” del paesaggio storico e naturale del comune di Vigonza.”

Dino Dibona

A Dino Dibona è stato affidato il lavoro di classificazionedelle specie arboree più interessanti presenti nel

Parco del Castello dei Da Peraga

Docente di Scienze Forestaliall’Uinversità di Padova

Dino Dibona

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Venerdì 5 febbraio 2010 presso l’Au-la Magna dell’Istituto Comprensivo

Don Milani di Vigonza si è tenuta la Commemorazione del Giorno della Memoria della Shoah (27/01) e del Giorno del Ricordo (10/02): “Perché il nostro passato non diventi il nostro futuro”. Alla cerimonia hanno parte-cipato oltre al Sig. Sindaco ed i membri della Giunta Comunale anche una nutrita schiera di Consiglieri Comunali in rappresentanza di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Alla presenza di folto ed inte-ressato pubblico, hanno relazionato i gentili ospiti: il Sig. Dario Foà in rappresentanza della Comunità Ebraica di Padova, la Prof.ssa Adriana Ivanov Danieli in rappre-sentanza dell’Associazione degli esuli Giuliani e Dalmati, il sig. Aldo Valerio Cacco, internato in lager nazista. Di seguito riportia-mo la sintesi degli interventi.“Il Giorno del ricordo, istituito con la Legge n. 92 del 30 Marzo 2004, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, si celebra ogni anno il 10 Febbraio.Le foibe sono delle cavità profonde, a stra-piombo, in cui l’acqua, che corrode facilmente le rocce calcaree, viene ingoiata e regola-mentata nel flusso che penetra negli strati inferiori. Alla fine e durante la seconda guerra mondiale, fra il 1943 e il 1947, in Venezia Giulia e Dalmazia, furono compiuti innumere-voli eccidi, per lo più dall’Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia, prevalentemente contro cittadini italiani di etnia italiana, i cui corpi venivano buttati in queste aperture, frequenti nella zona. Così «i partigiani slavi si vendicano contro gli italiani. Torturano, mas-sacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa ventimila persone, considerate “nemici del popolo”. Una carneficina che testimonia l’odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia gli avversari del regime. Ci si chiede perché per sessant’anni sia stato ignorato un simile massacro, perché la sensi-bilità civile, umana, politica, si sia svegliata solo dopo tanto tempo! La nostra generazione ha dovuto aspettare il 2004 per onorare le vittime di questa persecuzione, volutamen-te taciuta per decenni. Troppo silenzio per troppo tempo! Per quali ragioni? per di più in uno Stato democratico? Chi aveva inte-resse a tenere nascosto il massacro? Forse il Comunismo totalitaristico? Forse la complici-tà delle altre forze…? ma per quale timore?Alla mia generazione è stata insegnata una storia del ‘900 adulterata, è stata nascosta una verità. In precedenza, con la Legge n. 211 del 20 Luglio 2000, il Parlamento Italiano aveva ade-rito alla proposta inter-nazionale, ugualmente

tardiva, di dichiarare il 27 Gennaio come giornata di commemorazione delle vittime della shoah, della “distruzione” del popolo ebreo voluta dal Nazismo, che fra il 1941 e il 1945 poté contare circa sei milioni di vittime, cui fu inflitto ogni genere di tortura, morale e fisica. Il Giorno della memoria deve ricordarci fino a che punto l’uomo sia capace di mostrarsi abominevole. Ricordiamo dunque, insieme, l’olocausto e le foibe, espres-sioni della più feroce violenza umana, perché possiamo riflettere, su quello che è successo, non solo qui, adesso, ma da qui, per sempre, perché questo nostro incontro possa essere davvero utile. Mi rivolgo a voi, ragazzi, che a differenza dei giovani del dopo-guerra pote-te godere della fortuna di sapere, di vivere in un momento in cui i fatti accaduti, non immaginati soltanto, come nei film dell’orrore, finalmente vengono ammessi e dichiarati: fate tesoro di questa conoscenza, per costruire un mondo migliore in cui certi orrori non siano più ripetuti.Di fronte a questo genocidio e a milioni di vite spezzate, l’Europa si sente unita e respon-sabile di fare in modo che niente del genere si ripeta. Il mondo intorno si sente unito in questa battaglia, ma in Europa in particolare credo che il tema sia più sentito, poiché qui si sono susseguiti quei tristi eventi e ci sono ancora persone, nonni, che possono testimo-niare quegli avvenimenti”. Magari la Storia, che dovrebbe e vorrebbe insegnare, spesso non ci riesce, visto che in ogni parte del mondo gli errori e le stragi del passato sono anche errori e stragi del presen-te, visto che la fame di potere e di ricchezza produce sempre nell’uomo comportamenti violenti e criminali. Voi, ragazzi, riuscirete certo a fare meglio di noi: servitevi sempre della conoscenza, dell’onestà e della ragione, che quando si addormenta, genera mostri”.

Consigliere PAOLO PINTONCapogruppo UDC

LE FOIBE: IL CIMITERO DEGLI ITALIANI Il 10 febbraio la Repubblica italiana celebra il “Giorno del Ricordo”, istituito dal parla-mento per ricordare la tragedia degli italiani uccisi nelle foibe e l’esodo dall’Istria, di Fiume e dalla Dalmazia di 350.000 italiani che, rinunciarono nel secondo dopoguerra, alla propria terra per dignità, per dedizione, per sacrificio, per amor di Patria. Molti di questi erano sopravvissuti ai massacri dei comunisti iugoslavi del Maresciallo Tito: le foibe, voragini naturali carsiche in cui trovarono la morte oltre 12.000 nostri connazionali aventi la

sola colpa di essere italiani. Un genocidio che incominciò nel 1943 e continuò oltre la fine della guerra. Migliaia di nostri connazionali vennero presi dalle loro case e tolti all’affetto dei propri cari. Vennero trascinati sull’orlo delle foibe, legati a gruppi di venti con del filo spinato ai polsi e alle caviglie e gettati ancora vivi in queste cavità naturali profonde centi-naia di metri, trascinati dal peso dei primi del gruppo ai quali veniva sparato a bruciapelo. Fu così che le foibe istriane vennero trasformate dal terrore indiscriminato operato dai comu-nisti iugoslavi in un macabro cimitero senza croci per italiani. Con il “Giorno del Ricordo” VIGONZA VIVA vuole rinnovare la memo-ria della tragedia delle foibe e dell’esodo di quegli italiani che abbandonarono tutto: case, averi, terreni, barche da pesca, pur di non tra-scorrere il resto della loro vita nel “paradiso” comunista di Tito. Sono passati più di sessan-ta anni dai quei terribili fatti. I libri di testo in uso nelle scuole della Repubblica hanno forse volontariamente omesso per lungo tempo di citare questa tragedia. Riteniamo oggi, sia giunto il momento di rendere onore a quanti in quei giorni si sacrificarono con un grande atto d’amore verso l’Italia. Il “Giorno del Ricordo” non vuole in alcun modo contrap-porsi al 27 gennaio, data simbolo che ricorda l’immane tragedia dell’olocausto ebraico. Si tratta di due drammi della storia che devono essere ricordati e rispettati affinché servano da monito alle future generazioni. Solo operando in questa direzione possiamo finalmente giungere a quella pacificazione nazionale ed internazionale a parole auspicata da tutti.GIORNO DELLA MEMORIAIl 27 gennaio abbiamo celebrato l’ anniver-sario del Giorno della Memoria ricordando la liberazione dei sopravvissuti del campo di sterminio nazista di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945. Questa data simbolica deve servire per riflettere sul futuro della nostra società, sull’impegno e sulle responsabilità di ciascuno per garantire il rispetto dei diritti umani. Non bisogna abbassare la guardia di fronte a ogni possibilità di offesa alla dignità umana, di fronte ad ogni forma di sopraffazio-ne ed ai pericoli che possono derivare dall’uso inappropriato dell’innovazione tecnologica a scapito della centralità della persona”“Inoltre il Giorno della Memoria deve costi-tuire l’occasione per riflettere sulla società multietnica e multiculturale alla quale l’ineso-rabile globalizzazione dei movimenti umani ci porta, sulla necessità del dialogo tra le diver-sità per costruire il bene comune”.

Consigliere SIMONE BISONCapogruppo Vigonza Viva

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Gentili Ospiti, Autorità Scolastiche e civiliSig. del pubblico mi rivolgo alla Amministrazione Comunale, alle Autorità Scolastiche e a Voi studenti medi di Vigonza con sincera deferenza e vivo compiacimento per l’iniziativa di questa com-memorazione così impreziosita dai contributi fattivi dei gentili ospiti.Mi congratulo con l’Assessore Stefano Marangon per l’idea di commemorare uni-tariamente due ricorrenze così nefaste per l’umanità. Se è vero che nelle proporzioni e nella misura del coinvolgimento la Shoah (sterminio del popolo ebraico) e il massacro degli Italiani sul confine orientale d’Italia non sono confrontabili, l’efferatezza, la criminale lucidità ed il complice silenzio dei più, sono aspetti che uniscono questi due tragici eventi e che ci fa gridare con tutto il fiato in gola: “MAI PIU’”

Cari studenti,Il novecento è stato un secolo di grandi scoperte, di invenzioni mirabolanti. In questo secolo la tecnologia ha progredito come non mai. Basti pensare alla radio, alla televisione, alla telefonia ad internet. Abbiamo conquista-to lo spazio e siamo andati sulla luna. Eppure …. Eppure è stato il secolo delle grandi ditta-ture nazifascista e comunista. E’ stato il secolo nel quale, spinti da queste nefaste ideologie, si sono perpetrate le più crudeli e vili pulizie etniche e massacri di genti inermi. Nel celebrare qui con voi, con i vostri Docenti, il giorno della memoria e del ricor-do, vi chiedo di unirci a noi nel riflettere sulla catastrofe che colpì il popolo ebraico, e gli italiani d’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia e sull’imperativo morale di far sì che mai più l’odio e l’intolleranza politica abbiano a crescere fino al punto da seminare sofferenza e morte. Diventa fondamentale allora, la vostra for-mazione sociale e politica, l’arricchimento culturale, la conoscenza dell’uomo attraverso le sue manifestazioni creative sia materiali che di pensiero. L’importanza ed il ruolo della scuola, in questo percorso formativo, è fondamentale. In essa, non solo si apprendo-no e si applicano le prime regole del vivere comunitario e della socializzazione, ma ci si forma per essere donne e uomini del domani. Liberi cittadini, tolleranti, rispettosi delle altrui idee, coscienti dei propri doveri e portatori di giustizia

Gentili Ospiti,Autorità Scolastiche e civiliSig. del pubblicoA noi oggi, e domani a voi studenti, tocca il

compito di scongiurare altre simili nefaste esperienze. Non dobbiamo dare nulla per scontato, perché se è vero che queste ideo-logie sono state sconfitte, restano comunque in parte non risolte le motivazioni che ne hanno generato la diffusione ed il consenso fra i popoli. Serve allora il nostro ed il vostro impegno. Nessuno può chiamarsi fuori. Non è in gioco l’interesse di alcuni, ma il futuro dell’umanità intera. Come italiani, non dobbiamo dimenticare! E’ doveroso serbare la memoria e sentire il peso degli anni bui delle leggi razziali fasciste e delle persecuzioni conseguenti, ma anche ricordare il raggio di luce che venne dalle imprese dei Giusti, di coloro che hanno meritato questo nome per le prove d’amore che offrirono all’umanità. Uno per tutti il Padovano GIORGIO PERLASCA riconosciu-to con il titolo “Giusto tra i Giusti”. Ricordare la pulizia etnica, le foibe, l’esodo forzato di 350.000 italiani, la rinuncia a Fiume, Pola, Zara, a 7.700 Kmq di territorio, il lungo ed incom-prensibile silenzio caduto su queste vicende, le responsabilità dei comunisti anche italiani, il dramma di queste nostre genti, alle quali, è giusto riconoscere, anche se tardivamente, il fatto che al confine orientale d’Italia, questi hanno combattuto ed hanno pagato con la propria vita per essere italiani, con dignità, coraggio ed orgoglio”.

Consigliere SANDRO BENATOPresidente 4 CC

Colleghi consiglieriScelta improvvida l’abbinamento delle due ricorrenze. E questo non per motivi di natura politica sia chiaro ma per il rischio di accosta-re sul piano storico, fatti, avvenimenti, dinami-che e memorie che sono meglio comprensibili solo se si tengono distinte. Se è pur vero che la morte è fatta per stemperare divisioni, ritrovarsi attorno a dei valori comuni per guardare al futuro in un’ottica di condivisione e priva di rancori, è la storia col suo pesante fardello a chiederci di ricordare in maniera distinta e non indistinta quanto è avvenuto pochi decenni fa. L’episodio delle foibe si spie-ga con il clima di guerra civile dentro la quale è maturato. Le foibe sono state una forma di violenza che sta dentro una forma di violenza ancora più grande quale è stata la Seconda guerra mondiale. A poca distanza dalle foibe si consumarono vicende come quelle della Risiera di San Sabba o come gli eccidi perpe-trati dai soldati italiani e tedeschi nei confronti della popolazione slovena. Tutto questo in linea di principio generale non giustifica gli infoibamenti, ma li spiega all’interno di un clima

di violenza (il prima) che genera ulteriore clima di violenza (il dopo). È a questo livello che vorrei inserire qualche distinguo.Il prima non è solo quello temporale di qualche decennio ma quello secolare che porta un nome ben preciso e che si chiama antisemitismo. Questa è a mio avviso l’epide-mia, la malattia che ha attraversato i secoli ed ha toccato i vertici più alti della storia con la Shoah. La civiltà europea porta il peso di una grande responsabilità alla quale neppure la chiesa può tirarsi fuori. Con il Giorno del Ricordo abbiamo l’epilogo feroce della violenza che reagisce ad un’altra violenza e se la prima originava dai totalitarismi di destra la seconda era figlia del totalitari-smo di sinistra (uso con approssimazione categorie storiografiche che meriterebbero altre sfumature e considerazioni che non è possibile sviluppare in questa sede). Sul piano del momento che stiamo vivendo con que-sta commemorazione, mettere sullo stesso piano il partigiano e il repubblichino, foibe e shoah, violenza rossa e violenza nera significa, in sintesi annullare differenze e distinzioni, considerare allo stesso modo chi lottava per la democrazia e chi, invece la democrazia la disprezzava. Come giustamente e opportuna-mente ci ricorda Claudio Magris. L’uguaglianza delle vittime, tutte degne di pietà e di memo-ria, non può trasformarsi in «uguaglianza delle cause per le quali esse sono morte».

Patrizio Zanella, vicepresidente del Consiglio comunale

e consigliere PD

PER NON DIMENTICARE.La commemorazione del Giorno della Memoria della Shoah (27/01) e del Giorno del Ricordo (10/02): tragici passaggi storici dell’Olocausto e delle Foibe, sono stati commemorati, presso l’Istituto Don Lorenzo Milani di VigonzaNell’occasione ci si è confrontati con vari personaggi che hanno subito sulla loro pelle questi eventi e l’intervento del nostro capo-gruppo Roberto Caon si è concretizzato nel suggerire alle istituzioni presenti di con-tinuare e magari accentuare una politica di sensibilizzazione contro atti discriminatori verso l’umanità, anche attraverso visite gui-date proprio nei luoghi che furono teatro di tali atrocità.Questo è un’ulteriore dimostrazione che la Lega Nord nella persona di Caon, si propone di raggiungere risultati con mezzi concreti e non solo con belle dichiarazioni.

Il consigliere Roberto CaonLiga Veneta – Lega Nord di Vigonza

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Sabato 23 gennaio 2010 è deceduto, all’età di 81 anni, il nostro concittadino

già Consigliere Comunale nonché Assessore Arrigo Agostini. Ai congiunti qui presenti ester-niamo le più vive condoglianze. Arrigo arriva molto presto alla politica. La sua prima elezione a Consigliere arriva nel 1956. Vi rimarrà ininterrottamente fino al 1964 dando il proprio fattivo contributo alle amministra-zioni Gloria – Rettore – Berti. Nel 1970 lo ritroviamo ancora Consigliere ed Assessore nella prima Giunta Bortoletto. Nel 1980, dopo diciotto anni di amministrazione, sempre ai massimi livelli, sempre con il massimo impegno, si ritirerà dalla scena amministrativa locale pur continuando il suo impegno civico. Alle gravose responsabilità amministrative accompagnò anche l’impegno per il suo parti-to: la Democrazia Cristiana. Le sue riconosciu-te doti ne facevano un importante esponente. Un alto rappresentante della sua gente, sempre ascoltato con rispetto ed attenzione.In Arrigo era forte la passione per la politica intesa come servizio alla gente. Viveva per la

sua gente. Era sempre in prima fila a chie-dere qualcosa per la sua frazione. Viveva per Pionca. Certamente l’esperienza di emigrante, di lavoratore nelle miniere in Belgio, avevano più di ogni altra cosa inciso nella sua forma-zione politica e nella qualità ed intensità del suo impegno sociale. Era sempre in prima fila a chiedere nuove opere, nuovi servizi perché, come diceva: “Se siamo in Comune dobbiamo fare quello che la gente ci chiede”. La Domenica, dopo la messa, era solito fermarsi a parlare con i propri compaesani ed alla prima riunione utile di partito esordiva: “Domenica ho incontrato delle persone che mi hanno fatto presente che….” e via a snocciolare tutte le richieste ricevute. Dalle cose più piccole, alle più importanti, e così fino all’altro ieri. Per tutto questo Arrigo ci mancherà !Consentitemi di riproporre una riflessione sull’uomo Arrigo che ho avuto l’onore già di manifestare durante la cerimonia di commia-to. Capita a tutti di sentirci particolarmente vicini ad una persona. Di provare quella innata simpatia che ci fa essere aperti e disponibili al dialogo. Di riservare a questa, quella attenzio-ne, quell’ascolto ad altri magari forzatamente accordato. Ciò capitava a me in quelle occasio-ni in cui avevo la fortuna di incontrare l’amico Arrigo. Oggi che Arrigo non è più fra noi mi chiedo il perché di questo mio, nei suoi con-fronti, atteggiamento. Mi rendo conto che ciò che mi attraeva in Arrigo era quel suo caratte-re fermo e deciso. Quella sua parola schietta ed incisiva, mai basata su pregiudizi, sempre e comunque permeata di rispetto e compren-sione per l’interlocutore. Tutto questo ha fatto di Arrigo una persona di una onestà intellettua-le senza eguali. Una primula bianca nella società

civile. Questo è quello che più di ogni altra cosa mi ha fatto apprezzare Arrigo. Per questo Arrigo mi mancherà !Arrigo formava con Giuseppe De Gaspari e Giovanni Rettore una triade che ha fatto certamente grande Pionca, ma che ha saputo trasfondere il suo impegno civico, il suo esem-pio, la sua lungimiranza, ben oltre i confini di Pionca, indicando a tutti noi, giovani allievi di allora, che, se la disponibilità, l’accoglienza e il rispetto verso gli altri, devono essere connotati della nostra azione civica, la forza e l’incisività dell’azione amministrativa passa attraverso la coesione sociale della comunità e l’unione di chi li amministra. E’ strano, ma forse non tanto, constatare che nello stesso anno, a distanza di qualche mese, siano scomparsi sia Bepi Cuco che Arrigo Mossato. Loro due, formavano un sodalizio senza eguali. Insieme si completa-vano e si integravano. Più politico Giuseppe, più pratico Arrigo. Gemelli diversi, come noi scherzosamente li definivamo, ma uguali, inti-mamente partecipi nel portare avanti la loro visione politica ed in particolare gli interessi della comunità di Pionca. A questa scuola molti altri Consiglieri si iscriveranno, senza comun-que raggiungere i livelli di Giuseppe ed Arrigo, che resteranno dei maestri inavvicinabili. Così, Arrigo non poteva fare un torto all’amico Giuseppe. Questo sodalizio si doveva riforma-re ! Forse chissà per operare ancora insieme, nel mondo eterno.Cari Fabio, Cincia e Claudia l’intero Consiglio Comunale si stringe attorno a voi. Questa commemorazione alla presenza del Sindaco e della Giunta Comunale è a testimoniare che Arrigo ha ben operato nella sua vita per il bene Comune, e di questo dovete andar fieri. Arrigo ci lascia un’eredità umana, sociale e politica di inestimabile valore. Una testimonian-za di coerenza, di impegno civile e di onestà intellettuale di cui faremo prezioso tesoro, serbandone gelosamente il ricordo dentro i nostri cuori.

Il ConsigliereSandro Benato

In ricordo di Arrigo Agostini

Sabato 23 gennaio 2010 è deceduto il nostro concittadino Arrigo Agostini. Il Consigliere Comunale Sandro Benato lo ha ricordato,

in sede di Consiglio Comunale, nella seduta dell’otto febbraio, alla presenza dei congiunti, con queste sentite parole.

L’AES-CCC ha un nuovo Presidente e...vigontino.Il carissimo prof. Danilo Agostini ha lasciato la presidenza dell’AES-CCC

(Amici dello Stato brasiliano dell’Espirito Santo e Centro di Collaborazione comunitaria) ad un altro vigontino, il prof. Giorgio Franceschetti e questo fa onore a tutta la nostra città. L’AES è infatti una ong che da oltre 40 anni opera in vari contesti e Paesi del mondo per individuare, studiare e sostenere progetti che promuovono autosviluppo in collaborazione con i Partner locali. Soci, cooperatori, Enti pubblici e privati sostengono il progetto in atto fi no al raggiungimento degli obiettivi previsti : far acquisire competenze utili a migliorare le condizioni di vita e a gestire con autonomia la continuità e la crescita del progetto avviato. Paziente tessitura questa che mette insieme competenze specifi che assodate, volontariato, risorse fi nanziarie, rapporti con Enti pubblici italiani e stranieri, Università, Autorità religiose e diplomatiche, altre ong, culture e lingue diverse nel segno dell’appartenenza fraterna all’unico Padre che il Signore Gesù ha rivelato. Scuole di ogni ordine spesso sostenute con adozioni e collaborazione con i Governi locali, corsi annuali di formazione professionali in

settori idonei allo sbocco occupazionale, presidi sanitari e ambulatori specialistici, ricerca e acquisizione di acqua potabile, tecniche agricole adatte a produrre e conservare i prodotti per uso familiare e commerciale,cooperative agricole e artigianali, sostegno a comunità ecclesiali, attivazione di gruppi a conduzione democratica e di pari opportunità, accoglienza e corsi per i formatori presso nostre Scuole superiori, trasposizione di tecnologie e nuove applicazioni di risorse naturali e ambientali, ecc. In questa bella e complessa realtà il nuovo presidente prof. Franceschetti potrà ben esplicare ogni aspetto delle competenze acquisite sia come docente universitario anche nei master svolti in diversi Paesi latino Americani per la Cooperazione internazionale, sia come ricercatore nell’economia dello sviluppo in ambito rurale, sia come rappresentante per ben 15 anni dell’Università di Padova nella cooperazione interuniversitaria con i Paesi del sud del mondo.Siamo certi che gli Amministratori di Vigonza, che già dialogano e operano con Amministratori dei Comuni danubiani della Bulgaria nello spirito della pace europea, e i Cittadini di Vigonza avranno maggiori e feconde occasioni di conoscere e partecipare a questa ong che diffonde nella genuinità della fede l’operosa cultura veneta nel mondo.

A.D.B. per A.E.S. -C.C.C.

AES-CCC nuovo Presidente AES-CCC nuovo Presidente e...e...

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Ecco un proverbio della saggezza popolare…. e l’A.V.I.S Comunale di VIGONZA lo

mette in pratica sempre! Infatti, il nuovo anno è arrivato e la nostra comunale ha già program-mato l’attività sia quella trasfusionale sia quella istituzionale e di propaganda.Domenica 21 febbraio si è svolta l’annuale As-semble Ordinaria dei soci nella quale sono state delineate e confermate le attività che andremo a svolgere nel 2010, attività che potrebbero sem-brare rivolte solo ai soci donatori ma in realtà non è così poiché per ognuna di quelle che sa-ranno qui descritte anche chi non è socio A.V.I.S. può partecipare, anzi proprio questo è lo spirito che caratterizza l’Associazione, la continua opera di proselitismo e propaganda del dono del san-gue poiché vi è sempre bisogno di esso !!!!!!!!!La più vicina temporalmente è la prossima do-nazione di sangue che si svolgerà Domenica 14 Marzo 2010, dalle ore 08.00 alle ore 10.30 presso il centro diurno per anziani di Peraga di Vigonza, alla quale sono invitati tutti i donatori in periodo utile ma come detto prima non solo giacché i medici presenti sono disponibili ad atti-vare le procedure per chi vuole diventare dona-tore di sangue.Il 30 maggio 2010 si svolgerà la Festa Sociale che comprenderà la partecipazione alla SS. Messa in una parrocchia del territorio vigontino (si pensa nella parrocchia di Vigonza) per poi andare tutti, soci donatori e famigliari nonché simpatizzanti, al pranzo sociale, che tempo permettendo, sarà consumato presso le barchesse di Villa Bettani-ni in Peraga di Vigonza con allegria e convivialità; questo momento è importante poiché potreb-be essere proprio un’occasione, per chi non è donatore, di conoscere l’associazione e l’attività di donazione del sangue attraverso le parole e i volti allegri di chi già è socio.Pochi giorni dopo la festa sociale ci sarà la secon-da donazione di sangue che si terrà negli stessi orari e nello stesso luogo della precedente ma

Domenica 13 Giugno, la terza raccolta si svol-gerà Domenica 12 Settembre mentre la quarta sarà Domenica 12 Dicembre; come per la prima anche nelle altre i medici trasfusionisti saranno disponibili per accogliere nuove persone che vorranno diventare donatori di sangue.Come si è potuto capire da queste poche parole le attività sin qui elencate non sono esclusiva-mente riservate ai soci avesini ma a tutti i citta-dini di vigonza, a chi ha voglia di donare un po’ di se, un po’ del proprio sangue, un po’ del proprio tempo libero, un po’ di solidarietà e aiuto a chi ne ha sempre bisogno per continuare a vivere o per migliorare le condizioni di salute ……. Cosa aspetti ….. Se hai tempo …. Non aspettare tem-po…… Ma non solo donazione di sangue e festa sociale è stato organizzato dalla nostra Associa-zione per l’anno in corso in quanto è necessario provare a raggiungere anche le persone che non saranno coinvolte nelle predette iniziative, ed ecco in parallelo le altre attività che si andranno a svolgere; già nel 2009 si sono presi accordi con il Comune di Vigonza e in particolare con l’Asses-sorato ai Servizi Sociali per l’organizzazione di un corso aperto a tutta la cittadinanza vigontina ine-rente il Primo Soccorso, corso che vedrà come istruttori dei medici, paramedici e volontari della Croce Rossa di Padova abilitati all’insegnamento delle tecniche di primo soccorso.L’A.V.I.S. è pronta a far partire questa iniziativa quando sarà dato l’assenso dall’Assessore, assen-so che purtroppo non è ancora arrivato .. Speria-mo arrivi a breve …..Altra occasione di coinvolgimento di chi non è donatore sarà la possibilità di trovare presso le farmacie e gli studi dei medici condotti che insi-

stono nel territorio comunale degli opuscoli che riguardano la donazione di sangue, le procedure per diventare donatore di sangue, la nostra Asso-ciazione e qualche consiglio su come deve esse-re una sana alimentazione. Spesso quando si è in attesa di una visita si leggono giornali o riviste di tutti i generi e dunque perche non leggere qual-cosa che poi può essere utile a se stessi e ancor di più ad altre persone ….. e magari visto che si è dal medico o dal farmacista possono essere date spiegazioni a eventuali dubbi riguardanti la donazione di sangue proprio da chi di medicina e salute se ne intende ….?????? Come si sa la donazione di sangue è un gesto di solidarietà all’altro ma questo gesto non è sem-pre congenito alla persona ma va pure insegnato ….. ecco che nel 2010 l’A.V.I.S. ripeterà, come fatto nel 2009, una serie di incontri con le classi 5 delle scuole elementari e se riusciremo anche con la 3 classe della scuola media di Vigonza.Quest’attività sarà svolta in collaborazione con gli insegnati delle scuole elementari e con il presi-de e i professori della scuola media su tematiche che riguardano la cultura della solidarietà sociale, ambito a più vasto respiro in quanto accomuna tutti i comportamenti di mutuo aiuto e soccorso alle persone abbisognevoli di esso in ogni situa-zione di vita, ma dentro il quale la donazione di sangue riveste notevole importanza. Non aspet-tiamo tempo noi dell’A.V.I.S. …. Ma si avvicina il tempo della dichiarazione dei redditi per ogni cit-tadino italiano ed ecco un altro il modo per coin-volgere chi non è donatore …. La scelta del 5 per mille che si può fare nel CUD 2010, nel modello 730 del 2010 nonché nel modello UNICO del 2010 ….. per poi consegnarlo ai CAF.

Infatti basta una fi rma, che tut-ti possono fare, nella casella apposita trascrivendo il codi-ce fi scale dell’A.V.I.S. e lo stato devolverà quella somma alla nostra associazione per un fi ne ben preciso esclusivo, la ricerca scientifi ca in generale e nello specifi co sulle malattie del sangue che purtroppo an-cora adesso colpiscono mol-tissime persone e in partico-lare bambini.

A.V.I.S. Provinciale di Padova – C.F. 92066810281 A.V.I.S. Regionale Veneto – C.F. 94019690265Dunque donare sangue non è cosa per pochi ….. ma deve essere cosa di molti …Cosa aspetti dunque …. Se hai tempo …. Non aspettare tempo ……

CHI HA TEMPO…NON ASPETTI TEMPO…

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Sette frazioni, alcune millenarie, ricche di storia e di piccoli segreti. Un territorio

attraversato da due fiumi e disegnato duemila anni fa da un reticolo di strade, opera dei Romani, che ancora oggi dal cielo si vede perfettamente. Questa è la Vigonza che gli Assessorati alla Cultura e al Turismo hanno cercato di descrivere attraverso due agevoli pubblicazioni, disponibili gratuitamente a chi le richiede presso la Biblioteca comunale.

Il fascicolo più corposo, che riporta in coperti-na la fontana del Millenario, simbolo di Vigonza visto che riporta gli stemmi di tutte le frazioni, è una piccola guida al territorio. Dopo una breve introduzione che richiama l’attenzione su alcuni aspetti storici e culturali, inizia il viaggio località per località. Sono proposti in modo succinto tre itinerari, percorribili in bicicletta, che toccano ogni angolo del territo-rio. A seguire, ecco la descrizione frazione per

frazione, a partire dal centro del capoluogo, piazza Zanella con il Municipio e con il “borgo rurale” progettato da Quirino De Giorgio. Si passa poi al “luogo della fede”, la chiesa con le sue opere d’arte e lo splendido chiostro dell’antico convento degli agostiniani, e quin-di a Carpane, a Barbariga e alla zona detta Prati, sede dello storico incontro tra Vittorio Emanuele II e l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe.La guida si occupa poi di Peraga, in particolare dell’ex castello, quindi delle frazioni a nord, Codiverno e Pionca, con il Tergola, il graticolato romano e il luoghi di Speronella e Jacopo da Sant’Andrea, citati da Dante. Si scende infine verso il Brenta a Busa, Perarolo e San Vito, lungo le sponde del Brenta. Proprio al Brenta e al Tergola, i due importanti fiumi che bagnano Vigonza, tra loro molto diversi per caratteristiche e storia, è dedicato un apposito paragrafo. Si termina con alcune notizie utili e un elenco dei libri su Vigonza reperibili in Biblioteca. I testi sono stati scritti da Emanuele Cenghiaro, Veronica Lazzaro con la supervisio-ne di Mimmo Benetti, che ha anche redatto le introduzioni alle frazioni.Il secondo fascicolo, più piccolo e forse più simpatico, non fosse altro per il formato qua-drato, è stato realizzato da Martina Celidoni e Alice Tacchetto. Si chiama “Girovagando Vigonza Junior” ed è dedicato ai bambini delle scuole elementari, alle quali è stato conse-gnato e presentato in ogni plesso dagli stessi autori e autrici delle due pubblicazioni. Come in un fumetto, il protagonista Marco, accompa-gnato dai genitori, fa da guida ai suoi coetanei e di ogni frazione e località di Vigonza illustra le foto dei monumenti principali, raccontando qualche particolare curioso. Non tutto, però: l’invito è quello di chiedere ai genitori di pren-

dere in mano la guida “per i grandi”, leggerla, inforcare magari le biciclette, e accompagnare i ragazzi a scoprire quanto altro c’è di interes-sante a Vigonza. Perché, se si vuole imparare ad amare e rispettare il proprio territorio, pensando al suo futuro che è anche quello di chi lo abita, bisogna prima conoscerlo.

Emanuele Cenghiaro

Girovagando Vigonza

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Il22 Febbraio 2010 alle ore 23,30 è nato uno stupendo puledro dalla bellissima cavalla

anglo araba MINNIE BELLA.E’ stato un evento emozionante , prima l’attesa, poi il parto al quale sono riusciti ad assistere alcuni soci che hanno voluto raggiungere il maneggio incuranti dell’ora, sapendo di assistere ad un evento raro, visto che le fattrici scelgono generalmente di partorire da sole di notte.Nei giorni successivi moltissimi bambini e ragazzi con i loro genitori sono venuti a dare il ben-

venuto a questo nuovo amico. La tenerezza di questo piccolo seguito con tanto amore dalla sua mamma fin dai primi minuti di vita ha dato ancora una volta un messaggio di amore e rispetto, valori a cui l’associazione tiene molto e che il team di istruttori ed educatori cerca di trasmet-tere a chi ci visita e ci frequenta. Questo nuovo arrivato verrà ora coccolato e abituato a giocare con gli uomini, finche tra qualche anno qualcuno dei nostri atleti cavalieri inizierà con gli istruttori il lavoro di addestramento. Questo è già successo con il nostro primo puledro nato di nome Archimede, che dopo il periodo di adde-stramento ha iniziato nel 2009 a gareggiare con la sua amazzo-ne Eliana ottenendo fin da subi-to risultati entusiasmanti nelle discipline olimpiche equestri del Dressage e del Salto Ostacoli. I risultati non mancano anche per molti altri giovani atleti e caval-li che si stanno distinguendo in molti concorsi, sempre seguiti da un gran numero di appassionati e simpatizzanti che ad ogni gara tifano per loro. Per dare la possibilità a tanti nuovi bambini e ragazzi di vivere queste esperienze anche per un breve periodo dell’ anno tra poche settima-ne saranno disponibili i programmi del centro estivo “ESTATE RAGAZZI A CAVALLO 2010“

dove bambini e ragazzi liberi dagli impegni sco-lastici potranno trascorrere intere mattinate a contatto con questi stupendi animali. Venite a trovarci. VI ASPETTIAMO

ASD “ Il cavallo è vita “ Via Matteotti 38 Vigonza (PD) Tel 0498095240 cell 3464949914 www.ilcavalloevita.com

C’E’ VITA “NUOVA” AL CAVALLO E’ VITA

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IlDirettivo della Società Cicloturistica Vigonza-Barbariga ha organizzato anche

quest’anno, come da moltissimi anni, la cena di fine stagione presso il ristorante La Baracca di Trebaseleghe. Ha riunito oltre 180 invitati tra corridori, amici e parenti ed è stata l’occa-sione per passare un pomeriggio diverso con l’Orchestra degli AniMos ed una meravigliosa e variegata lotteria. In questa occasione, sono stati premiati i ciclisti più virtuosi che hanno permesso alla Società di qualificarsi al VI posto della seria A a livello Nazionale e mantene-re l’ambito traguardo della seria A a livello

Nazionale. Oltre ai corridori sono state pre-miate anche alcune personalità che hanno fatto grande la Società. Vogliamo ricordare che vener-dì 15 gennaio 2010 mediante convocazione dei soci, si è svolta l’annuale Assemblea Generale. Dopo la relazione del Presidente sulla stagione appena trascorsa, la maggioranza assoluta dei soci ha deciso all’unanimità di prorogare il mandato all’intero Direttivo per altri due anni. Successivamente, si è vagliato il preventivo per l’anno 2010 programmando i tradizionali raduni provinciali, regionali e nazionali e formulando alcune proposte tra le quali:

• • 11.04.2010: Apertura della stagione ciclistica con fotoricordo;

• • 23.05.2010: Pranzo di apertura; • • 20.06.2010: Gita a Baselega di Pinè (Tn);• • 28.08.2010: Gara dilettantistica (XVII Trofeo

Industria, Commercio e Artigianato, Comune di Vigonza);

• • 04-05.09.2010: Gita e Raduno Nazionale a Vasto (Is);

• • 08.12.2010: Pranzo di fine stagione.

Il PresidenteCavinato Girolamo

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IL RUOLO DI PAPA’:

G.S. Vigonza Barbariga

UN VALORE INSOSTITUIBILE

C’è un progetto importante che nasce dalla Scuola dell’Infanzia di Perarolo, ed è quello di diventare sempre più un punto di rife-

rimento per i genitori del paese, e non solo per quelli dei bambini che frequentano la scuola stessa.

È in questo senso che sono stati pensati due incontri riservati ai papà e che hanno visto la partecipazione di circa cinquanta papà. “Un vero successo - dice Marisa Mestriner, direttrice della scuola – che ci fa capire una volta di più come i genitori abbiano sì bisogno di un aiuto, ma anche quanto siano pronti a cogliere le buone occasioni che vengono proposte.”

Ma perché solo per i papà?Non è facile essere genitori oggi, ma forse il ruolo del padre è quello

che di più sta soffrendo di una sorta di crisi di identità: se le mamme hanno oramai capito come gestire un ruolo cambiato radicalmente negli ultimi decenni, per i papà il mutamento è più complesso. Non è più proponibile un modello di “padre-padrone” che le generazioni precedenti hanno conosciuto, ma anche il “papà-amico” o il “mammo” hanno mostrato la loro inadeguatezza. I papà stanno imparando a muoversi su un difficile equilibrio tra autorità e affetto, regole e ascol-

to, che li coinvolge come genitori, ma li chiama in causa anche come mariti. I due incontri condotti da Stefano Zoletto – counsellor che da anni si occupa di genitori e bambini – hanno portato i papà a discutere tra di loro di modelli di riferimento, ruoli familiari, relazioni e comunica-zione. La modalità proposta però non è stata quella del “corso di forma-zione”, ma piuttosto della ricerca di gruppo, della partecipazione attiva. La discussione c’è stata, vivace e interessante, perché nessuno ha la ricetta del “padre perfetto” , ma ognuno può cercare di essere un papà migliore, e il primo passo è chiedersi che genitore vogliamo essere. Il confronto con gli altri, la condivisione delle storie e dei problemi diventa un modo per ragionare insieme e scoprire che si può non essere soli nei momenti di difficoltà. Dai papà che hanno costretto la scuola a restare aperta fino a quasi mezzanotte, è venuta la richiesta di proseguire la riflessione sui contenuti, ma anche con la stessa modalità, dinamica e condivisa. Nei prossimi mesi si cercherà quindi di avviare il progetto di un “Club dei papà”, che si incontri regolarmente per confrontarsi e aiutarsi insieme in un compito difficile, ma che può offrire emozioni e felicità.

Coordinatrice della Scuola dell’InfanziaMarisa Mestriner

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Come ogni anno a quest’epoca, la Pro Loco di Vigonza ha chiuso il bilancio della

sua attività annuale con l’assemblea dei soci. Il risultato delle attività è risultato essere positivo con una Primavera in Villa frequentata da migliaia di visitatori attratti dalla ricca offerta ricreativa e culturale e l’ormai consolidatissimo “Premio Vigonza” la cui cerimonia è stata ricca di par-tecipazione di autori da tutta Italia e di ospiti illustri di tutto territorio. Ma la massima sod-disfazione per l’Associazione è stata raggiunta con l’assegnazione al Premio della medaglia del Presidente Napolitano consegnata personal-mente dal Prefetto di Padova.

Favorita dal bel tempo anche la Festa della Zucca il contenitore autunnale della Pro Loco che ha visto transitare per i viali ed i prati della

villa comunale migliaia di persone. Premiati quest’anno indistintamente tutti gli espositori che si sono prodotti in magnifiche composizioni. Passata la boa dell’anno nuovo l’Associazione è stata impegnatissima ad organizzare il Carnevale vigontino, iniziativa dell’Amministrazione che si avvale però del coordinamento della Pro Loco. Con grande soddisfazione la manifestazione ha visto quest’anno la partecipazione di tutte le frazioni del territorio e di alcune associazioni in esso operanti. Il tema comune portava, per questa edizione, il titolo di “Lo scrigno delle sette perle” Apriva il corteo Busa con i suoi figuranti vestiti alla moda del West avendo scelto come argomento “La leggenda di Pecos Bill”, seguiva Codiverno con le sue coppie vestite in abiti del 700 veneziano in ossequio alla favola originale da loro inserita nello scrigno comune, Peraga con i suoi figuranti giovani e bambini in abiti da samba, Perarolo con i suoi partecipanti stupen-damente mascherati da personaggi della favola prescelta e cioè “Piccolo Toot” , Pionca, tutti vestiti da alberi e animali del bosco in ossequio all’impegnativo pezzo intitolato “Alberi”, S.Vito

accompagnati da un carro di pionieri costato giorni e notti ai maschi adulti del gruppo e vestiti come i personaggi western della storia di Johnny Semedimela, Vigonza nell’imponenza dei suoi 105 figuranti, tutti vestiti da calabroni, preceduti da un carro fatto a pianoforte su cui posava un cala-brone di dimensioni impressionanti. Chiudeva il gruppo multietnico di Benessere e Società quasi ad aggiungere un tocco internazionale al tutto.

La Pro Loco ospiterà alla prossima Primavera in Villa (1-2 Maggio) i manufatti creati dalle fra-zioni per il Carnevale offrendoli all’ammirazione dei visitatori.Cogliamo infine l’occasione per ricordare che lo scorso Ottobre è scaduto il consiglio direttivo rimasto in carica tre anni ed è stato rinnovato con una maggioranza di pre-senza femminile Sarebbe adesso sperabile da parte di una popolazione di ben 22000 abitanti, una maggiore simpatia -tradotta in aiuto- per un’ Associazione che ha l’unico scopo di adoperarsi gratuitamente per la conservazione della cultura, del territorio e delle tradizioni popolari.

Associazione Pro Loco

DALLAPRO LOCO

Tra le varie Associazioni del Comune di Vigonza è prossima a com-piere i suoi primi cinque anni di vita “TEATRO dei CURIOSI”,

associazione culturale, con sede a San Vito, che si occupa di diffondere la cultura teatrale realizzando spettacoli di teatro, musica e cabaret. Nata nel 2004, da un gruppo di amici con alle spalle una lunga espe-rienza nel teatro amatoriale con TEATRO TERGOLA, storica compa-gnia teatrale vigontina, la nostra compagnia è riuscita in questi anni a realizzare spettacoli di varia natura, spaziando dal teatro brillante, alla radio, dal teatro classico al cabaret dialettale. Un po’ per gioco, un po’ per la voglia di percorrere nuove strade e fare esperienze diverse, all’interno dell’associazione è nato il gruppo di cabaret STRASSEOSSI, che diverte il pubblico di tutto il Veneto col suo esilarante cabaret dialettale. Si tratta di un cabaret semplice ma mai volgare, che anzi strizza l’occhio al vecchio avanspettacolo italiano e che, dal 2007, dopo essere passato per piazze, parrocchie e teatri di tutta la regione, riscotendo ovunque un notevole gradimento di pubblico ed addetti ai lavori, è approdato anche in radio con la trasmis-sione radiofonica “Tequila Cabaret”, in onda su Radio Sorriso. Il 2008,

tra l’altro, ci ha visti portare il nostro cabaret anche sul prestigioso palcoscenico del Teatro Verdi di Padova, invitati dall’AICS Veneto.La passione per il teatro tradizionale, inoltre, fa si che, oltre al cabaret, nel nostro repertorio ci siano anche un pezzo di teatro classico dal titolo “Curiosi di… Ruzante”, recitato in lingua pavana (dialetto pado-vano del ‘500), ed un pezzo di teatro contemporaneo brillante che tanti consensi ha riscosso nelle sue numerose repliche. Si tratta della divertente commedia, in lingua italiana, di Neil Simon “DUE SCAPOLI E UNA BIONDA”.La nostra parola d’ordine è divertire divertendosi, ed infatti ai nostri spettacoli il pubblico si diverte molto anche perché percepisce il nostro divertirci sul palco. Il divertimento però non va discapito della professionalità e dell’impegno che comunque mettiamo in ogni cosa che portiamo in scena. La preparazione è seria e meticolosa, così come la nostra formazione. Ognuno di noi, nonostante abbia fatto centinaia di spettacoli e quindi abbia acquisito “sul campo” molta esperienza, continua a studiare e a perfezionarsi, frequentando costantemente corsi di dizione, recitazione, regia, improvvisazione teatrale, ecc.Il nostro divertimento non ci fa però dimenticare chi è più sfortu-nato di noi. In questi anni abbiamo infatti collaborato a numerose iniziative benefiche, facendo spettacoli per i bambini di Chernobyl, l’ALIR(associazione lotta insufficienza respiratoria), ASMME (asso-ciazione studio malattie metaboliche ereditarie), FIDAS (federazione italiana donatori sangue) e per le Figlie di Maria Ausiliatrice (gruppo di suore missionarie che opera in Madagascar). E’ dura portare avanti una passione simile perché richiede tanti sacrifici. Ma la soddisfazione che si ha alla fine di ogni spettacolo ripaga abbondantemente di tutto. Ci piacerebbe potere essere ancora più presenti nel territorio comu-nale, riuscendo magari, col tempo, a realizzare corsi di teatro per anziani o per adolescenti, per avvicinare più persone possibili a questo magnifico mondo, per conoscersi, divertirsi assieme e per fare provare il brivido e la magia di esibirsi di fronte ad un pubblico.Per qualsiasi informazione sui nostri spettacoli e le nostre attività è possibile consultare il sito www.teatrodeicuriosi.it.

Associazione Teatro dei curiosi

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Il gruppo Lega Nord ha presentato a novembre una mozione che ha

per oggetto il controllo dell’assegno sociale verso extracomunitari non più residenti in Vigonza.

L’8 Marzo, festa della Donna, non dev’es-sere solo una ricorrenza ma bensì un rinnovato riconoscimento al contributo che le donne apportano nella nostra società.

Lo sappiamo bene noi della LegaNord che siamo particolarmente rispettosi della quota “rosa” nelle nostre fila.

Vi ringraziamo, per la cospicua adesione al corso di difesa promosso dal consi-gliere Caon, che si aggancia proprio a questa particolare attenzione.

A Marzo si apre la nuova stagione e ci auguriamo che essa porti una rinascita economica oltre che al risveglio della natura. Come lo è il “brusare lavecia” all’epifania, abbiamo riproposto per il secondo anno una vecchia tradizione contadina chiamata “bati marso”.

Il “bati marso” era un atto propiziatorio che i contadini facevano a cavallo tra fine febbraio e i primi di marzo con le

prime potature e le pulizie dei fossidai quali recuperavano spesso vecchi barat-toli. Col battere di questi e divecchio pentolame, si chiamava al risveglio la primavera, e come qualsiasi attività della comunità, era motivo d’incontro e di socializzazione, quel valore che voglia-mo recuperare.

Il mese di marzo quest’anno,sarà ulte-riormente importante, poiché ci vedre-mo impegnati nelle votazioni regionali.

“Prima il Veneto”questo è lo slogan promosso dal nuovo Presidente della Regione Veneto della Lega Nord, perché solo un veneto d.o.c. può portareavanti valori e risorse della nostra regione. Il suo nome è già garanzia, LucaZaia.

Zaia ha dimostrato come ministro alle politiche agricole di essere persona persistente e tenace. La dice lunga la battaglia contro le adulterazioni, le importazioni di schifezze, difesa dei nostri prodotti d.o.p. e d.o.c., cosa non da poco visto la resa senza resistenza che a suo tempo fece Prodi dei nostri, e non solo, prodotti in Europa.

Il Veneto questi meriti li ha voluti appog-giare chiaramente con l’esito di queste

votazioni, rinnegando il bollo di raz-zismo e incompetenza attribuito per mancanza di altri validi motivi alla Lega Nord, perché i falsi buonismi non hanno mai portato né stabilità né uguaglian-za. E’ ormai storia conclamata la dura opposizione alla mafia portata avanti dal nostro ministro Maroni in collaborazio-ne con le forze d’ordine. Anche in questi ultimi giorni, difatti, si sente notizia di arresti eccellenti tra le figure mafiose di spicco. Non per nulla, in primis, il capo del governo ha un rapporto di stima e fiducia con il nostro leader ed assieme stanno valutando, anche con il nostro governatore Zaia, modifiche ai vertici del mondobancario al Nord.

Questo Veneto potrà dispiegare le pro-prie ali e con una valida guida che ci sganci da una burocrazia centralista ed obsoleta, volare in alto recuperando il piacere di creare ricchezza, di ritrovare il senso di essere insieme per uno scopo, per una vita pienamente comunitaria.

Liga Veneta Lega Nord Vigonza

Capogruppo Caon Roberto

LEGA NORD

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Inquesti mesi sono successe tante cose e tante altre ci stiamo pre-

parando a viverne. Il livello del confronto politico è qualche volta salito di tono, e que-sto è segno anche del fatto che si stanno affrontando temi importanti per la vita della nostra comunità e che, dal nostro punto di vista, stiamo lavorando con passione per il bene comune.

In queste poche righe vorremo innanzi-tutto dar conto di un’iniziativa per cui ci siamo spesi ed attivati in prima persona, e cioè lo Sportello Energia.L’occasione per la presentazione di que-sta iniziativa è stata la sesta edizione di “M’illumino di meno”, il 12 febbraio 2010, edizione in cui Vigonza, oltre ad onorare l’evento con un simbolico “silenzio ener-getico”, ha previsto l’accensione virtuosa, appunto, dello Sportello Energia.Dopo la serie di incontri sul tema del fotovoltaico, del Conto Energia e dell’effi-cienza energetica, tenuti nella prima metà di dicembre ed in cui abbiamo misurato la sensibilità della cittadinanza per la riduzione degli sprechi energetici e l’attenzione alle fonti alternative, l’apertura dello Sportello Energia è stata la naturale prosecuzione del percorso avviato. L’obiettivo è quello

di far conoscere ai cittadini le opportunità di finanziamento e di indirizzarli alla rea-lizzazione anche di piccoli ma significativi interventi.Il progetto prevede l’apertura mensile per 6 mesi continuativi a partire da Aprile presso il Municipio di Vigonza (e nelle giornate più calde direttamente al mercato del capoluo-go) di uno sportello informatico nel quale i cittadini possono accedere liberamente o su appuntamento per richiedere informa-zione sul tema della certificazione energe-tica, del Conto Energia e delle detrazioni al 55%. Bisogna tener conto, infatti, che il 2010 è l’anno nel quale l’attuale Conto Energia e il bonus fiscale del 55% si esaurirà (anche se si sta anche valutando a livello nazionale il loro probabile rinnovo con alcune significa-tive modifiche). Guidare pertanto i cittadini in questa transizione risulta ancor più signi-ficativo per la nuova iniziativa avviata.Lo Sportello Energia è comunque un primo passo, che sarà seguito da molte altre inizia-

tive, come ad esempio l’organizzazione di un Gruppo di Acquisto Solidale relativo agli impianti fotovoltaici. Tale attività darà l’op-portunità ai cittadini che lo desiderassero di installare un impianto sulla propria abita-zione ad un prezzo più contenuto rispetto il mercato libero il tutto come se il Comune mettesse a loro disposizione un contributo in conto capitale. Vorremmo concludere questo articolo con un ringraziamento sin-cero a Diego Carraro, che in gennaio si è dimesso dalla carica di Consigliere per poter far fronte a sopravvenuti impegni familiari. A Diego, che è stato sostituito in Consiglio da Massimiliano Celin, va il nostro apprezzamento per il lavoro svolto con passione ed impegno in Consiglio comunale ed all’interno della terza commissione con-siliare sempre con una presenza costruttiva, pacata e precisa ed il nostro augurio per tutta la sua famiglia.

Gruppo Consiliare Vigonza Viva

Dopo un assenza durata due numeri, dove nel notiziario comunale vi è stata

informazione politica solo del Giovanile, il “Popolo della Libertà” di Vigonza torna a far sentire la propria voce ai propri cittadini.Questa lunga pausa è motivata anche dalle difficoltà di indicare, a breve periodo, un coordinamento cittadino per il nostro comune, come per tutta la provincia, veden-do i nostri organi direttivi “impediti” nello svolgere le loro funzioni di piena rappresen-tanza. Nella costituzione di questo grande progetto politico nazionale che è il PDL, di fatto, è ormai trascinante la spinta per la costituzione di un partito “leggero” ma strutturato e popolare, i cui rappresentanti sono i veri portavoce delle istanze dei Cittadini. Le ambizioni, tuttavia, sono ampie come le difficoltà… Il più importante parti-to italiano in termini di consensi a Vigonza ha bisogno di tutti Voi iscritti e simpatizzanti,

per dare slancio a questo nuovo corso politico e garantire la maggiore rappresen-tatività dei nostri cittadini.Il rispetto per gli elettori, un innato senso civico e l’onore di rappresentare questa grande forza politica nel territorio hanno suggerito, anche su reiterato impulso degli amministratori, di sopperire al silenzio dei vertici ed impasse cittadino.A poco meno di tre anni dalla indiscutibile vittoria elettorale è possibile rivendicare con orgoglio l’attività amministrativa che ci vede protagonisti nella conduzione dei nostri assessorati seppure con spiacevoli casi personali che possono scalfi-re l’immagine ma non la fiducia nelle perso-ne e nelle nostre idee.Nella difficile situazione generale che si riverbera in quella comunale, il PDL ha sem-pre presente la responsabilità del mandato ricevuto dagli elettori, e stiamo lavorando

attivamente secondo lo stile, la competenza e l’impegno che ci hanno sempre contrad-distinto, che ci sono stati riconosciuti dagli elettori per dare un contributo qualificato ed essenziale alla maggioranza di governo.Se a volte il nostro lavoro non è appari-scente, non ha il fascino dettato da fastose cerimonie, non è urlato né patinato è per-ché, rispetto al clamore, il PDL ricerca altre caratteristiche che contribuiscono a garan-tire al nostro operato un valore aggiunto ed un alta qualità. Ci si riferisce al “ Fattore Umano”, all’impegno, alla costanza, all’assi-dua presenza allo spirito di servizio ed al rispetto delle regole.Sicuri che l’attività amministrativa e le occa-sioni ufficiali faranno giustizia del nostro lavoro dal momento che quando ci sono idee chiare e volontà prima o poi i risultati si vedono.

Il PDL di Vigonza

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VIGONZA VIVA PER L’ENERGIA NUOVA

IL POPOLO DELLA LIBERTA’ TORNA A FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE

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Il3 febbraio si è conclusa la fase riser-vata alla presentazione delle osser-

vazioni dei cittadini; nel mese di marzo gli uffici di Piano e il progettista incaricato hanno lavorato per la catalogazione e le istruttorie da allegare alle singole richieste ( 316 per il PAT, 18 per il PATI) e l’ammini-strazione ha dato ulteriori direttive per la stesura del Piano delle Acque, strumento necessario per programmare la sicurezza idraulica di tutto il territorio comunale. Subito dopo Pasqua si è riservato il tempo alla parte politica per la visione comple-ta dei fascicoli delle singole osservazioni. Tutta la documentazione PAT e PATI è stata trasmessa all’ufficio Urbanistica della Provincia. Ora attendiamo la convocazione della Conferenza di Servizi con Regione e Pro-vincia per la successiva fase di confronto e verifica. Ci auguriamo che questo tempo non occupi più di tre mesi arrivando quin-di a Luglio con tutti i pareri necessari per l’approvazione del Piano. Desidero evidenziare inoltre una partico-larità molto positiva del nostro Comune. Il lavoro svolto con metodo ci ha permesso di portare a conclusione contemporane-amente le osservazioni al PAT e al PATI, determinando sinergie di sistema, riduzione dei costi operativi e scelte urbanistiche coordinate anche cartograficamente.In maggio verrà portata in approvazione

del Consiglio Comunale la Variante Tecnica generale che aggiorna la cartografia rimasta ferma da ben 14 (quattordici) anni, allinean-do lo strumento alla realtà e alle previsioni strategiche del PAT. Questo strumento sarà la base del Piano degli Interventi. Ma quando posso iniziare a costruire quello che ho chiesto con l’osservazione al PAT? o: quando sarà operativo quello che preve-de il PAT? Queste domande trovano questa risposta: non appena sarà approvato il P.I (piano degli interventi). Si, ok, ma quando? Io fisso una data: prima di fine anno! In appendice ancora una volta aggiungo per chiarezza: attenzione ai ciarlatani e ai dispensatori di cattiverie! C’è chi afferma: Il PAT ha reso edificabili i terreni che prima erano agricoli… . I soliti affari!.....Una falsità assolutaIo penso che dare corrette informazioni nel merito delle scelte politiche fatte o da fare sia un obbligo morale irrinunciabile per chi amministra; … a qualunque schieramento appartenga, maggioranza o minoranza. Ritengo che chi piega la verità oggettiva dei fatti per farne un uso strumentale finalizza-to a ottenere vantaggi in termini di tempo-raneo consenso politico, sia assolutamente da far conoscere a tutti i cittadini.Facciamo un esempio preciso. Dire, dichia-rare e scrivere, come è stato fatto, che il Piano di Assetto del Territorio, ha reso edificabili terreni agricoli che naturalmente

prima non lo erano e affermare ripetuta-mente che si stanno “manovrando” le cose in modo che vi siano i soliti (soliti?) loschi affari speculativi che arricchiscono i vari “padroni” dei metri cubi è quanto di più falso possa essere concepito. Il P.A.T. non trasforma un solo metro di terreno in edificabile; evidenzia scelte urba-nistiche strategiche da attuare nei prossimi 10 anni. E pone fine a 14 anni di varianti urbanistiche (peraltro mai cartografate) a macchia di leopardo su tutto il territorio vigontino. Riaffermata senza alcun dubbio la sostanza della natura del PAT mi auguro di aver contribuito a fare definitivamente chiarezza su un argomento quanto mai delicato e fondamentale per la crescita della nostra città, pubblica e privata. E per chi vuole ulteriormente approfon-dire ricordo l’edizione speciale de “La mia Città”.Io penso che chi ha l’onere e l’onore di amministrare, sia esso di maggioranza di governo o minoranza di controllo, non possa usare le mezze verità trasforman-dole in mezze bugie turbando le coscienze, inasprendo i toni del confronto, denigrando e minando l’onestà dei vari attori della scena politica.

Il SindacoNunzio Tacchetto

IL SINDACO INFORMA Piano di Assetto del Territorio:

a che punto siamo?

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