la gazzetta dello sport - 15/04/2012

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www.gazzetta.it domenica 15 aprile 2012 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 anno LXVIII - numero 15 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno LXVIII - Numero 15 ITALIA 9 771120 506000 20 4 1 5> IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI Addio Piermario, anche se mi sono allenato solo tre volte con te mi sento tuo compagno di squadra. w di ANDREA MONTI Il silenzio degli stadi è un dolente atto di civiltà, l’unico possibile di fronte al dramma di Piermario Morosini, 25 anni, morto in diret- ta sul campo di Pescara. Mille volte rivedremo quelle immagini terribili. E mille volte ancora ci stringeremo a chi gli ha voluto bene. La Gazzetta non lo dimenti- cherà: Piermario sarà per sempre uno dei nostri. Il calcio italiano, colpito al cuore, ha deciso di fermarsi. Dalla Spa- gna alla Germania, l’internazio- nale del pallone gli fa eco con il raccoglimento e il cordoglio. Ep- pure qualcuno si interroga se sia giusto bloccare il campionato. Altri ricordano con rabbia che i tanti, troppi morti sul lavoro non fermano i cantieri. Rispettiamo ogni morto e ogni opinione, ma applicare in questo momento di disperazione le categorie del giu- sto e dell’errore è un esercizio inu- tile: meglio interrogarsi se simili tragedie, per quanto imprevedi- bili, possano essere evitate attra- verso controlli ancor più incisivi rispetto a quelli, già severi, in uso nel nostro sport. Il calcio è uno spettacolo colletti- vo che parla di gioia e di passione a tutti noi che lo seguiamo. Quale gioia e passione avrebbero tra- smesso le partite in un weekend di lutto? Avremmo trovato la for- za di discutere del gol-non-gol o del fuorigioco? Una comunità in cui ciascuno, fisicamente o ideal- mente, ha vissuto le gesta sporti- ve di Piermario è chiamata ad as- sistere al funerale di un ragazzo generoso e sfortunato come si conviene: in silenzio, arrestando il passo, con il cappello in mano. COLPITI AL CUORE l'Editoriale Milano in festa C’è la carica dei 13.500 E che staffette! BUONGIOVANNI, NARDUCCI A PAG. 29 MARATONA Il City ne fa sei Mancini ritrova Tevez (tris) Lo United è a +2 BOLDRINI A PAGINA 18 PREMIER Ronaldo in gol Messi doppietta Real resta a +4 sul Barcellona RICCI A PAGINA 19 LA LIGA Conte: «Muntari? Allegri mi ha stufato» GRAZIANO A PAGINA 17 LA POLEMICA Il tecnico della Juve sul contratto: «Non è automatico, bisogna parlare di varie cose» SERVIZI DI BREGA, CALVI, DALLA VITE, DELLA VALLE, FROSIO, IARIA, IMPARATO, LICARI, PELUCCHI, VELLUZZI, VERNAZZA, D’ANGELO DA PAG. 2 A PAG. 15 MORTE IN CAMPO IL CALCIO SI FERMA Il giocatore del Livorno crolla sul prato di Pescara. Vani i tentativi di rianimarlo. Polemiche sui soccorsi S Le prime ipotesi: infarto o aneurisma C’è una botta in testa durante la partita S Scomparsi i genitori e un fratello, aveva solo una sorella disabile che ora va aiutata S La giornata slitta a domenica prossima. Si giocherà anche il 25 aprile PIERMARIO MOROSINI 1986-2012

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Gazzetta dello Sport - by SERIEASTREAMING

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  • www.gazzetta.it domenica 15 aprile 2012 1,20 REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno LXVIII numero 15POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno LXVIII Numero 15ITALIA

    9771120506000

    20415>

    ILROMPIPALLONEDI GENE GNOCCHI

    Addio Piermario, anchese mi sono allenatosolo tre volte con temi sento tuo compagnodi squadra.

    w

    di ANDREA MONTI

    Il silenzio degli stadi un dolenteatto di civilt, lunico possibile difronte al dramma di PiermarioMorosini, 25 anni, morto in diret-ta sul campo di Pescara. Millevolte rivedremo quelle immaginiterribili. E mille volte ancora cistringeremo a chi gli ha volutobene. La Gazzetta non lo dimenti-cher: Piermario sar per sempreuno dei nostri.Il calcio italiano, colpito al cuore,ha deciso di fermarsi. Dalla Spa-gna alla Germania, linternazio-nale del pallone gli fa eco con ilraccoglimento e il cordoglio. Ep-pure qualcuno si interroga se siagiusto bloccare il campionato.Altri ricordano con rabbia che itanti, troppi morti sul lavoro nonfermano i cantieri. Rispettiamoogni morto e ogni opinione, maapplicare in questo momento didisperazione le categorie del giu-stoedellerroreunesercizio inu-tile: meglio interrogarsi se similitragedie, per quanto imprevedi-bili, possano essere evitate attra-verso controlli ancor pi incisivirispetto aquelli, gi severi, in usonel nostro sport.Il calcio uno spettacolo colletti-vocheparladigioiaedipassionea tutti noi che lo seguiamo.Qualegioia e passione avrebbero tra-smesso le partite in un weekenddi lutto? Avremmo trovato la for-za di discutere del gol-non-gol odel fuorigioco? Una comunit incui ciascuno, fisicamente o ideal-mente, ha vissuto le gesta sporti-ve di Piermario chiamata ad as-sistere al funerale di un ragazzogeneroso e sfortunato come siconviene: in silenzio, arrestandoil passo, con il cappello inmano.

    COLPITIAL CUORE

    l'Editoriale

    Milano in festaC la caricadei 13.500E che staffette!BUONGIOVANNI, NARDUCCI A PAG. 29

    MARATONA

    Il City ne fa seiMancini ritrovaTevez (tris)Lo United a +2BOLDRINI A PAGINA 18

    PREMIER

    Ronaldo in golMessi doppiettaReal resta a +4sul BarcellonaRICCI A PAGINA 19

    LALIGA

    Conte:Muntari?Allegri miha stufato

    GRAZIANO A PAGINA 17

    LAPOLEMICA

    Il tecnico della Juvesul contratto: Non automatico, bisognaparlare di varie cose

    SERVIZI DI BREGA, CALVI, DALLA VITE, DELLA VALLE, FROSIO, IARIA, IMPARATO, LICARI, PELUCCHI, VELLUZZI, VERNAZZA, DANGELO DA PAG. 2 A PAG. 15

    MORTEIN CAMPOIL CALCIO SI FERMA

    Il giocatore del Livornocrolla sul prato di Pescara.

    Vani i tentativi di rianimarlo.Polemiche sui soccorsi

    SLe prime ipotesi:

    infarto o aneurismaC una botta in testadurante la partita

    SScomparsi i genitori eun fratello, aveva solouna sorella disabileche ora va aiutata

    SLa giornata slitta

    a domenica prossima.Si giocher anche

    il 25 aprile

    P I E RM A R I OMO R O S I N I19862012

  • Ore 15.31Barcollapoi si accasciadi SEBASTIANOVERNAZZA

    Domande senza risposteOra aiutiamo la sorella

    &CARRIERA

    Solo lacrime. Non ci sono paroleper esprimere quello che ho provatoquando ho saputo della mortedi PiermarioMorosini

    SEPP BLATTER Presidente della Fifa

    Morosini del Livorno crolla in

    Il commento

    Senza parole, senza risposte.La morte di un giovane sulcampo ti lascia con losguardo perso nel vuoto.Senso di impotenza che tiannienta e unica grandedomanda che ti tormenta:perch? Perch in Italia sicontinua a morire di sport,nonostante si dica che inostri controlli sono imigliori al mondo? Perchnegli ultimi mesi c statauninfilata di casi da brividi?Perch il destino si accanitosu Piermario Morosini, che -al di l delle apparenze -viveva una vita agra per altrimotivi?

    Per lungo tempo noi italianieravamo rimasti fermi aglianni 70, alle morti per sportdi Renato Curi,centrocampista del Perugiacolpito durante una partitacon la Juve, e di LucianoVendemini, cestista dellaChinamartini Torino, cadutosul parquet. Due lutti del1977, dispersi nei meandridella memoria. Cerano statialtri pugni allo stomaco: latrombosi fatale a Cecottidella Pro Patria, laneurismadel cestista Ancilotto,linfarto del 37enne ciclistaGalletti, ma il salvataggio diLionello Manfredonia nel1989 era l a dimostrare cheda noi il primo soccorsofunzionava al meglio.Altrove si moriva - Fo,Fehr e Puerta - e noi a dirciche no, in Italia non sarebbepi potuto accadere. I nostricardiologi avevano bloccatoKanu dellInter, lo avevanofatto operare per ladisfunzione della valvolaaortica. Potevamo staretranquilli. Potevamo. Fino aigiorni nostri, finoallimpressionante sequenzadelle ultime settimane. VigorBovolenta, pallavolistastramazzato a terra il 24marzo scorso duranteForl-Macerata. Il 43enneFrancesco Mancini,preparatore dei portieri delPescara ed ex giocatore,

    ucciso da infarto a casa suail 30 marzo. Nel contomettiamo anche GiorgioChinaglia, deceduto il 1aprile a 65 anni dopooperazione al cuore: LongJohn aveva vissuto al limite eper veniva da un calciochiacchierato come quellodegli anni 70, che a posterioritante vittime ha mietuto. Unapazzesca striscia nera. Checosa sta succedendo?

    In Italia si muore di sport,per ce ne accorgiamoquando ad andarsene sono iprofessionisti. Il fenomeno pi diffuso di quel chepensiamo. Gli archivi deigiornali locali sono piene distorie che non arrivano algrande pubblico, perch amorire di sport sono bambinie adulti che non fannonotizia. Al massimo iquotidiani nazionaliriservano loro una colonnain cronaca. Morteimprovvisa. Nessuno ne immune. Puoi morire unminuto dopo aver fattolecocardiogramma che haaccertato il buono stato disalute del tuo cuore. Nonsappiamo se Piermario siastato vittima della suddendeath. Nel caso del registadel Livorno prende formalipotesi di un aneurisma. Quisuggeriamo due cose da fare.La prima: se il cardiologonega lidoneit a uno deinostri figli, non opponiamociallevidenza, non cerchiamoscorciatoie. Sottoponiamo ilbambino a ulteriori esami epazienza se lui dovr (o noidovremo?) rinunciare alsogno sportivo. Nella vita sipossono fare altre belle cose.La seconda: Morosini venivada una tragica situazionefamiliare. Aveva perso igenitori e un fratello. Gli erarimasta una sorella disabile.Finiti i giorni del cordoglio,delle parole fini a se stesse, ilmondo del calcio si avvicinia questa donna, la aiuti. Elunico modo che abbiamoper dare un senso alla mortedi Piermario.

    iden

    tiKit

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    DAL NOSTRO INVIATOGAETANO IMPARATOPESCARA

    Questa volta entrata incampo la morte. Colpito al cuo-re il 25enne Piermario Morosi-ni. Il mediano del Livorno erafelice, la sua squadra stavamar-ciando verso la vittoria. Il cal-cio si ferma in segno di lutto:stop a tutti i campionati, dallaSerieA fino ai dilettanti e ai gio-vani. Morosini si accasciato alsuolo mentre il gioco scorrevaaltrove. I giocatori del Pescaranon si sono accorti di nulla enon hanno buttato la palla fuo-ri: il motivo per cui si arrab-biato Schiattarella, nel piccolobailammescoppiatodopo lusci-ta dellambulanza dal campo.

    Per coincidenza Piermario ca-duto davanti alla sedia doveera seduto il figlio di FrancoMancini, exportiere diAe colla-boratore di Zeman, ucciso daun infarto a casa sua, due setti-mane fa alla vigilia della garacol Bari.

    Linizio del dramma Morosini caduto piano piano, hatentatodi rialzarsi tre vol-te, ma le ginocchia non lohanno sorretto e allultimotentativo il ragazzo si accascia-to del tutto. Massaggiatore emedico del Pescara sono schiz-zati in campo, a prescinderedal fatto che la palla fosse in gio-co. Larbitro, come tanti altri,non si era reso contodella gravi-tdellepisodio.Appena ilmedi-

    co si avvicinato a Morosini, ildrammasi manifestato: lema-ni del giocatore erano rattrappi-te, le pupille rivolte in alto, oc-cluse dalle palpebre. Il defibril-latore non comparso subitosul terreno di gioco, ai medicidelle squadre si aggiunto ildottorPaloscia (primariodi uni-t coronarica). Soltanto sul-lambulanza, arrivata con ritar-do, e di questo intoppo parlia-mo in altra pagina del giornale,si usato il defibrillatore, ma,assicurano i medici del 118, ilsuo impiego non servito. Neltragitto verso lospedale, il cuo-renon davapi segnidi vita, co-me non ne dava sul campo.

    La corsa in ospedale Al SantoSpirito di Pescara, Morosini

    1

    Ladisperazione diMarco Verratti,sconvolto incampo cometutti icompagniPIERANUNZI

    v

    Lamort

    Lacrime e ricordiDalla Fifa fino

    ai compagnidi squadra

    2 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012

  • 1 La drammatica sequenza della caduta in campo di PiermarioMorosini: per due volte barcolla sulle gambe, le ginocchia sipiegano ma lui tenta di rialzarsi senza mai ritrovare lequilibrio.Larbitro voltato di spalle e non si accorge della gravit dellasituazione 2 Il disperato intervento dei medici di Pescara eLivorno, che tentano di rianimare subito il centrocampista3 Fuori San Siro il cartellone luminoso con scritto: La giornata dicampionato stata annullata in segno di lutto IPP-PIERANUNZI-ANSA

    Le cause della mortedi Morosini saranno chiaresolo dopo lautopsia.Tra le ipotesi prese inconsiderazione ci sarebbepure quella di un aneurismacerebrale; si valuta anche lapossibilit di una rottura datrauma dellaneurisma alivello cerebrale: Morosinipochi minuti prima di caderea terra si era scontrato conCascione (foto ANSA)

    LINCIDENTE

    Ricordo la prima volta in Under 17quando dividevo la stanza con te.Sei sempre stato un grande. Il destino crudele, riposa in paceMario!

    DOMENICO CRISCITO Difensore dello Zenit e della Nazionale

    Fibrillazioneventricolare:inutili tutti itentativi dirianimazione

    campo a Pescara: il calcio si fermaarrivato praticamente gi mor-to. Il giocatore non ha dato se-gni di ripresa n in campo, nsullambulanza, precisa il dot-tor Paloscia. Il referto parla diarresto cardiacodovuto a fibril-lazioneventricolare. Una tipo-logiadi aritmia cardiacaspie-ga Paloscia . Ma la causa sca-tenante potrebbe essere anchedi altra natura, magari neurolo-gica, difficile dirlo. Tutto sarchiarito dalla autopsia. Infattile ipotesi che si rincorrono sonovarie, non ultima quella di unatestata fatale con Cascione,dueminuti prima: una situazio-ne tutta da verificare. Al prontosoccorso gli stato applicatoun pacemaker provvisorio, gli stata somministrata adrenali-na, hanno continuato a prati-

    cargli il massaggio cardiaco.Tutti interventi inutili, purtrop-po.

    La disperazione Bocche cucite,nessuno che confermasse chePiermario fosse ancora in vita:allospedale si capito in frettache le speranze erano minime.Delli Carri, d.s. del Pescara, uscito dal reparto letteralmen-te stravolto. I pianti e la dispera-zione dei compagni - che si so-no sfogati con urla, e con calci epugni alle porte - hanno confer-mato come per Morosini non cifosse pi nulla da fare. Con lelacrime agli occhi i compagnisono sfilati davanti a un centi-naio di tifosi pescaresi. Applau-si al pullman del Livorno inpar-tenza. Allospedale si sono visti

    anche arbitro e assistenti. Il Li-vorno giunto a Tirrenia intor-no alla mezzanotte, a Pescarasono rimasti i dirigenti Gardinie Signorelli, raggiunti dal ma-nager del giocatore, Randazzo,edalla fidanzata. La salma sta-ta spostata nellobitorio per es-sere sottoposta ad autopsia,prevista nellarco delle prossi-me 24 ore. Da lontano si sonofatti sentire anche GianfrancoZola e Pierluigi Casiraghi, alle-natori di Morosini nellUnder21. Hanno chiesto informazio-ni al pescarese Marinelli, diri-gente della nazionale Under21, presente allo stadio. Le urladi dolore sono via via svanite.Adesso resta soltanto ladispera-zione.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Prima del drammauno scontrocon Cascione

    Si indaga sullecause: infarto oaneurisma. Espunta uncolpo alla testa

    eindiretta

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    3LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

  • 4 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012

  • Unautodeivigili ostruiva ilpassaggiosulcampo,spostatadastewardegiocatori: aperti due fascicoli

    I MINUTI DEL DRAMMA

    IL GESTO DISPERATO

    Lamorte del calciatore del LivornoPiermarioMorosini ha fatto malea noi tutti. Oggi un giorno veramentetriste. Condoglianze alla famigliaSERGIO AGUERO Attaccante del Manchester City

    PESCARA (o.da.) Hovisto che lambulanza nonentrava, ho capito che ceraqualcosa che non andava e misono precipitato verso ilcancello a prendere la barellaper non perdere altro tempo.Marco Verratti parla qualcheminuto dopo la tragedia. Ilcentrocampista biancazzurro,assieme al difensore DamianoZanon, andato a prendere labarella dallambulanzabloccata fuori dallingressoe lha portata in campo.

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    Inchiesta sui soccorsi

    Verratti ha spintola barella amanodentro il campo

    Il Comunee la magistraturaindaganoIl capo dei vigili:Presto la verit

    ORLANDO DANGELOPESCARA

    Sette minuti o poco pi.Ma infiniti, e resi pi lunghi daquellauto dei vigili che ostrui-va lingresso dellambulanzasul campo. Immagine che tuttaItalia ha visto qualche minutodopo la caduta a terra di Pier-mario Morosini. Sette minuticonvulsi, drammatici. Sul cro-nometro che scorreva per rego-lare una partita di calcio, e chepoi ha dovuto accompagnaregli ultimi istanti di vita di ungiovane atleta, era il minuto31. L'inizio del dramma.

    Attimi Il mezzo dei soccorritori entrato in campodopo tremi-nuti e mezzo, luscita dal cam-po avvenuta al 38 quasi sca-

    duto. Nel frattempo, lo staff sa-nitariodel Pescara, il dottor Er-nesto Sabatini e il fisioterapi-staClaudio DArcangelo, assie-me al cardiologo Donato Palo-scia (era in tribuna e glisteward non gli permettevanodi entrare in campo: ci ha pen-sato un dirigente del Pescara afarlo passare), praticano ilmassaggio cardiaco al giocato-re del Livorno. Il defibrillatoreera sullambulanza. Ma i medi-ci non avrebbero potuto utiliz-zarlo, visto che Morosini nonaveva dato segnali di ripresadopo il primo intervento. Ilsuo cuore ha smesso di batteregi in campo. Ci siamo avvici-nati tutti ai soccorritori chie-dendo perch lambulanzanon stesse entrando in campo.Abbiamoavuto subto limpres-sione checi fosse un inspiegabi-

    le ritardo. Poi negli spogliatoici arrivata la notizia che Pier-marionon ce laveva fatta, rac-conta il portiere del Pescara,Luca Anania.

    Il gialloSul soccorso pesa il gial-lodella FiatCromapiazzatada-vanti al cancello dellingressoMaratona dello stadio Adriati-co, adibito ai mezzi di soccor-so. L c la macchina dei vigili,parcheggiata e chiusa a chiavecontro ogni logica, contro ognibuon senso. Lauto stata spo-stata a forza dai presenti, chehanno rotto un finestrino peraprirla. Quella macchina nondoveva essere l. Tre minuti,ci sono voluti tre minuti perspostare quellauto, ma lauti-sta dovera? - urlano -. Glisteward del Pescara hanno do-vuto rompere un finestrino per

    rimuoverla. Eanche senon sa-r stata la causa del decesso diMorosini, sar oggetto di dueinchieste: una interna, apertadal Comune di Pescara, e unadella Magistratura, con il pmValentina DAgostino che hachiesto lacquisizione di atti etestimonianze. Faremo lucesulla vicenda, ha detto il sin-daco Luigi Albore Mascia. Manon canceller limmagine chein poche ore ha fatto il giro delmondo, con la macchina fer-ma al cancello e lambulanza

    dietro, bloccata, mentre addi-rittura i giocatori del Pescara,Verratti e Zanon, corrono aprendere dal suo interno la ba-rella e la portano correndo inmezzoal campo.Bisogner sta-bilire chi, dei quattordici agen-ti in servizio allo stadio ieri, halasciato l la macchina. Stia-mo procedendo allaccerta-mento della verit, ha detto ilcomandante della Municipaledi Pescara,Carlo Maggitti.Giu-sto, visto che il posto per i mez-zi delle forze dellordine non davanti alle principali vieduscita per il soccorso. Subitodopo la partita, i tifosi biancaz-zurri se la prendono con gliagenti e si scatenano con lan-cio di sassi sulle auto dei vigili,costringendo la polizia a usarei lacrimogeni.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Ambulanza bloccata, persi 3 minuti

    Anche dalle starinternazionali

    tanto affettoper Piermario

    Steward dello stadio Adriatico di Pescara spostano a mano lauto che bloccava il passaggio dellambulanza ANSA Marco Verratti, 19 anni, mentre spinge in campo la barella LAPRESSEGDS

    5LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

  • fTGazzetta.it

    v

    diGENE GNOCCHI

    Gazza

    Vi raccontoquandomidava la palla...

    MARCO DI VAIO Attaccante del Bologna

    LAMICODEl CUORE IL PORTIEREDELLAREGGINAEMOROSINI AVEVANOLEGATOTANTISSIMOAUDINE: ORABISOGNASTAREVICINI ALLASORELLA

    IL TABELLINO

    La gara dura 31

    DRAMMAMOROSINI:LE IMMAGINI SHOCK,IL DOLORE DEGLI AMICI

    Quando giravo per l'Italia emi divertivo ad allenarmicon le squadreprofessionistiche hoincrociato pi voltePiermario Morosini. Prima aBologna ai tempi di Ulivierie Zauli, poi a Vicenza, in B,quando c'era allenatoreGregucci, e anche, pirecentemente, a Udine.

    Abbiamo giocato insieme inpartitella e siamo staticompagni di reparto: duecentrocampisti dal toccobuono. Un po' come oggisono Pirlo e Marchisio (iointerpretavo il primo,ovviamente...). E il bello che lui, Piermario, sembravaproprio fidarsi di me, micercava e mi passavasempre la palla. Forse,proprio lui che con la magliadell'Under 21 era sembratouna grande speranza delnostro calcio, vedeva in mequalcosa di speciale.

    Chiss... Abbiamo anchechiacchierato pi volte: dicalcio, ma anche di vita. Edella sua, che non maistata facile.

    Leggendo e ascoltando i suoiex compagni ho capito che se ne andatoun grande uomo... Una tragediaincredibile!!! Mancherai a tutti!!!

    Belardi, il fratelloneGiocaiunagranpartitaemi sped la Gazzetta

    IlRicordo

    Paulinho: Era un ragazzo doro. Anania: Siamo supercontrollati, come pu accadere?

    Sospesa al 31 p.t. sullo 0-2MARCATORI Dionisi al 3, Belingheriall11 p.t.PESCARA (4-3-3) Anania; Zanon,Romagnoli, Brosco, Balzano;Cascione, Verratti, Nielsen;Caprari, Insigne, Immobile.Panchina Ragni, Capuano, Togni,Sansovini, Maniero, Gessa, Kone.Allenatore Zeman.LIVORNO (4-4-2) Mazzoni; Salviato,Bernardini, Knezevic, Lambrughi;Belingheri (dal 30 p.t. Filkor), Luci,Morosini, Schiattarella; Dionisi,Paulinho. Panchina Vono, Sini,Barone, Meola, Bigazzi, Bernacci.AllenatoreMadonna.ARBITRO Baratta di Salerno.AMMONITI Anania (P) e Romagnoli(P).

    Non si pumorire cos

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    FRANCESCO VELLUZZI

    Piange.Non riesce a tratte-nersi Emanuele Belardi. E uma-no. Lui, portiere, collante di quel-lo spogliatoio fondamentale loscorso anno per arrivare inChampions e Piermario Morosi-ni, centrocampista, si erano la-sciati a gennaio a Udine dove di-

    videvano, soprattutto a cena, ildolore, la rabbia, di chi sta fuori,ai margini, con dignit e in silen-zio. A fine mercato Bela, svin-colato, era tornatoa ReggioCala-bria, Mario, nuovamente in pre-stito, a Livorno. Mi aveva scrit-to dopo Brescia, mi aveva man-dato lapagina della Gazzetta do-po la mia partitona aggiungen-do "Prima o poi le soddisfazioni

    arrivano". A Udine era diventatoilmiopi caro amico,uno dei po-chi a venire al mio complean-no.

    Lei stato in tante squadre,cosa vi ha legato cos?Era il mio fratello pi piccolo.E stato anche 6 mesi a casa mia.Ci facevamo compagnia a vicen-da perch, a Udine, eravamo so-li, con le fidanzate lontane e luipure con una difficile situazionefamiliare. Non posso pensareche sia finita cos. E una trage-dia, una tragedia. Non ha avu-to problemi, era sanissimo, da10anni giocava tra AeB.Pierma-rio il ragazzo pi pulito che hoconosciuto, una persona stupen-

    da. Mi viene voglia di smettere.Non so come potr riprendermi(e riprende a piangere ndr). Eroin campo; rientrato in spogliato-io, ho visto il telefono pieno disms e chiamate, poi la mia com-pagna Carmen mi ha detto.

    Carmen Turlea pallavolista aPiacenza, Anna, la ragazza diPiermario, gioca a volley inB...S, forse anche questo ci ha uni-ti. Io e Carmen cercheremo distarle vicini, giovanissima. Co-me bisogna star vicini alla sorel-la. E fondamentale inquestomo-mento.Voglio assolutamentean-darea dare lultimo saluto a Pier-mario. Lui in cielo ritrover lasua famiglia.

    DAL NOSTRO INVIATOGAETANO IMPARATOPESCARA

    Il dramma si preso lascena e non ha lasciato spazioad altro. Soltanto dolore, sol-tanto lacrime. La decisione disospendere la gara stata con-divisa dai tifosi, il calcio scomparso da Pescara alle15.31 esatte: da allora nessu-nohaavutopivoglia di profe-rire parola per il pallone.Rinvio giusto, allunanimi-t.

    Doloreamaranto Il doloredel Li-vorno, dei compagni di squa-dra del Moro, un pugnonello stomaco che ti fa strabuz-zare gli occhi per quanto for-te. La fogadentrarenello stan-zone del pronto soccorso pe-scarese per poco non ha spintoi compagni pi esuberanti aspostare di peso il cordone dipolizia che ne regolava lin-gresso. Il primo ad arrivare statoBernacci, dietrodi lui i di-rigenti. Poi, dopo poco, il pull-man della squadra. I giocatoriamaranto e lallenatore Ma-donna sono usciti stravolti.Chiusi nellampia entrata, do-ve di norma sostano le ambu-lanze, hanno urlato tutto il lo-ro sconforto. Attimi impressio-nanti: vedere una ventina digiovani che si disperano ti fasentire il rumore del dolore, tiscuote. Un dramma, non hoparole sussurrava il tecnicoMadonna, il cui figlio avevagiocato conMorosini nelle gio-vanili dellAtalanta.

    Ragazzo doro Paulinho, excompagno di Togni a Sorrentolannoscorso, tracciava il profi-lo di Piermario allo stesso To-gni, centrocampista pescare-se: Il classico ragazzo doro.Non fumava, nonbeveva, face-va vita regolarissima ed era unamico per tutti. Avrebbe avutopi di un motivo per essere tri-ste, invece caricava la squa-dra, sempre allegro. Un atletaperfetto, mai sofferto di nul-la. Il gruppo ferito. Un dolo-re immenso, che per ha com-pattato al massimo lo spoglia-toio. Quando i giocatori han-

    no lasciato lospedale non cenera uno che non piangesse.Un corteo triste, disperato.

    Cordoglio pescarese Zeman andato via dallo stadio con lostesso dolore di due settimanefa, quandoperse il suo collabo-ratore Franco Mancini: lascomparsa di Morosini glistringe due volte il cuore. Inospedale cerano i pescaresiAnania, Togni e Immobile ol-tre al presidente Sebastiani ead altri. Non si pumorire co-s, ripeteva come un automaImmobile, mentre Anania am-metteva di avere un po paura:Se capita anche a noi, che sia-

    mo super controllati, c da te-mere. Evidentemente il trop-po stress, le tante gare, alla fi-ne sono un rischio. S, ho unpo paura. Ilmedicodel Pesca-ra, Sabatini, rifletteva: Lemorti improvvise come questecolpisconomoltodi pigli atle-ti rispetto a chi fa vita sedenta-ria.

    La fedediSebastiani Il presiden-te del Pescara, Sebastiani, por-geva le condoglianze del club:Da credente, posso solo com-mentare come il signore abbiavoluto chiamarloa sper ripor-tarlo al fianco dei genitori. Soche era orfano da tempo e cheaveva perduto un fratello.Gi, Piermario Morosini avevaperso anche il fratello, qual-che anno fa, in modo tragico eaveva una sorella disabile.Maiun lamento,maiun riferi-mentoalla sua situazione fami-liare, anzi la capacit di tirareavanti, sempre, compagnonedi tutti, confidava un dirigen-te tra le lacrime. Dolcissimo edisponibile:Morosini lo ricor-dano tutti cos, il suo drammafamiliare rimbalza anche tragli ultr pescaresi, accorsi inospedale. Se lo raccontano, in-creduli, prima di mostrare unlungo striscione alluscita deicompagni singhiozzanti. Mo-rosini la Nord con te. No,non solo la Nord col Moro:tutto il calcio italiano si fermaper onorarne il ricordo.

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    Allospedale tra rabbia e paura

    Emanuele Belardi, 34 anni. AUdine dal 2008 al 2011, ha legatocon Piermario Morosini LAPRESSE

    Sul sito tutti i video e lefoto della tragedia diPescara: il crollo in campo, isoccorsi, la disperazione deicompagni, le testimonianzedi chi ha provato a salvarlo,le immagini felici di unacarriera troppo breve.

    Laffetto di chinon lo conosceva

    ed rimastoscioccato

    In alto, lo striscione dei tifosi del Pescara alluscita dellospedale ANSAAl centro, il direttore generale del Livorno, Giovanni Gardini, in lacrime,consolato dal presidente del Pescara, Daniele Sebastiani ANSASopra, la disperazione dei compagni del Livorno alla notizia della morte ANSA

    La disperazione a Pescara

    6 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012

  • Difficile spiegare ilmi-stero della morte di Morosi-ni. Si accasciato al suolo eil cuore ha cessato di batte-re. Ma perch? Il professorBruno Car, cardiologodello sport: Purtroppo dice a Sky quel che suc-cessopuessere stato deter-minato da morte cardiaca o

    da morte cerebrale. Dalle immagini si vede che ilragazzo cade da solo, mi viene da pensare a unamorte cerebrale, come un aneurisma, cosa gicapitata nello sport. Sembra molto simile al casodiAncilotto (il cestista della Virtus Roma manca-to un'amichevole nellestate del 1997, ndr).

    Senza spiegazione Nel caso si tratterebbe, perCar, di qualcosa che molto spesso non si puprevedere o diagnosticare: Tutti i nostri calcia-tori svolgono attivit sotto stretti controlli, ma cisono alcune patologie che hanno proprio la mor-te apparente come primo sintomo e non dannosegni di s se non attraverso esami mirati. Masarebbe impensabile sottoporre tutti a unangio-grafia. La causa della morte importante ancheper determinare il peso specifico della tempesti-vit dei soccorsi: Se la causa un aneurisma,lambulanza poteva arrivare anche domani e sa-rebbe stata la stessa cosa. In casodi un fenomenocardiaco, invece, quanto prima arriva l'interven-to tanto maggiori sono le possibilit di recupe-ro. Quella di Morosini l'ultima di una serie ditragedie senza spiegazione razionale.

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    LE DUE IPOTESIMORTE CEREBRALE OMORTE CARDIACA

    MATTEO FERRARI Difensore dei Montreal Impact

    ilCardiologo

    Il professorCastellacci: In Italia pi accurati che altroveIl ministroGnudi: Rendiamoli pi approfonditi e frequenti

    Sono dispiaciuto, condoglianzealla famiglia. Si stanno verificandotroppo spesso questi arresti cardiacinegli sportivi, bisogna fermarsi a pensare

    Car: Sembrapi un aneurisma

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    Ma quanto sono sicurii controlli medici?

    FABIO LICARI

    Non la prima tragedia questanno: forsebisogna interrogarsi se i controlli medici debba-noessere pi approfonditi e frequenti.Non pos-sibile che un ragazzo di 26 anni muoia giocandoal calcio. Il ministro dello sport, Pietro Gnudi,anticipa aRadioUnoRai che il governo si occupe-r presto del caso: La prossima settimana, an-che con il Coni, vedremo cosa si pu fare: non un problema soltanto del calcio, ma di tanti altrisport. Ed questa trasversalit che mi fa metterein dubbio che i controlli medici siano sufficiente-mente approfonditi e frequenti: il corpo umanocambia e va seguito con una frequenza abbastan-za ravvicinata.

    Medicina sportiva in Italia Gnudi, per, riconosceche nella medicina sportiva siamo ai vertici. Macome sono i controlli medici in Italia? Accurati.Molto accurati, assicura Enrico Castellacci,medico della Nazionale, commosso dalla trage-dia diMorosini: Adesso c soltanto il dolore perla morte di un giovane di 25 anni. Ho sentito lanotizia alla radio: non so che cosa sia successo enon posso entrare nel merito. Anche se alcuniproblemi o malformazioni fisiche a volte potreb-bero non emergere. Ripeto: da noi i controllisono molto accurati conferma il professor Ca-stellacci . I test di idoneit, previsti dalla leg-ge, si svolgononei centri ufficiali dimedicina del-lo sport. Anzi, numerosi trasferimenti dallesterosono bloccati proprio da queste verifiche. In altricampionati gioca chi da noi sarebbe fermato.

    I campi a rischio E proprio dallestero arriva unaconferma del valoredei controlli in Italia. Castel-lacci: Ricordo la morte di Puerta, il difensoredel Siviglia. El Mundo titol a caratteri cubitali:"In Italia non sarebbe successo". Per Castellaccii campi professionistici non sono a rischio: Csempre il defibrillatore, in campoonellambulan-za. Mi preoccupano invece i campi amatoriali,dilettantistici e giovanili. Tutti dovrebbero avereil defibrillatore, si potrebbero salvare vite uma-ne. E non intendo soltanto nel calcio.

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    Dalla tristezzaalla riflessione:com possibile

    tutto ci?

    GDS

    7LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

  • Atalanta Udinese Bologna Reggina Padova Italia U. 21VicenzaCresciuto nellegiovanili dellaDea, in diecianni ha vintouno scudettocon gli Allievi.

    Nel 2005 passaincomproprietallUdinese,dove resta perdue stagioni.

    Nel 2006-07viene mandatoa giocarein prestitoal Bologna,in Serie B.

    Ad agosto2009 finisce inprestito allaReggina, doverimane seimesi.

    Il 1 febbraio2010 cambiasquadra: vienegirato inprestito alPadova.

    Dopo la trafilanelle nazionaligiovanili, conlUnder 21 hafatto lEuropeo2009 in Svezia.

    Nellestate2007 passain prestito alVicenza, doveresta duestagioni.

    TommasiUn evento che cilascia impotenti e

    senza parole.Questo ragazzoaveva gi avutoun percorso divita complicato.La decisione dinon giocare

    stata opportuna

    AndreolliSono sconvolto.

    Ha sempreinsegnato a tutti

    noi comesorridere tutti

    i giorni alla vita,anche quandoquestultima

    sembra voltartile spalle

    Era lamico idealeAveva la passioneper il tennis e lamusica, suonavaanche la chitarra

    CIAOMOROLa vita sfortunatadi un ragazzoallegroI genitori e il fratello morti, la sorella disabile. E poilamore per la fidanzata pallavolista, lultimo tweet.Storia di un calciatore che ha combattuto contro tutto

    S

    i club

    S

    RAFFAELE SCHIAVI Difensore, compagno di Morosini a Vicenza

    ROBERTO PELUCCHI

    Un sorriso per ogni osta-colo che la vita gli aveva messodavanti. Proprio lui che avreb-be avuto mille motivi per esse-re incazzato con il destino, pro-prio lui che avrebbe potuto pre-tendere un angelo che lo pro-teggesse, ora dopo ora, fino avecchiaia avanzata. Mario eracome una cartolina, mostravasempre il meglio di s. A tutti.Vedeva ilmondoa colori e sape-va stupirsi per le piccole cosequotidiane. Basta leggere imes-saggi postati su Twitter. Lo stu-pore genuino per un tramontosul mare, per la corsa di un ca-ne, per una pizza con gli amicipi cari. Alla cassa del super-mercato uno strepitoso vec-chietto toscano se la canticchia-va. Mi ha rallegrato la giorna-ta, aveva scritto pochi giornifa.

    Quanti drammiMario si regalavada solo, ogni giorno, un pezzodi vita felice, ripartendo dopoogni dramma personale sem-pre un po pi forte. A 13 anniaveva perso la mamma Camil-la, due anni dopo anche papAldo.Giocava gi a calcio, nellegiovanili dellAtalanta. Era sol-tanto un aspirante campione,magiadulto. Per annihavissu-to con la zia Miranda, a Monte-rosso, a due passi dallo stadio,e si occupato di un fratello euna sorella disabili e bisognosidi continua assistenza. Poi,qualche anno fa, un altro col-po: la tragica morte del fratelloFrancesco, unaltro funerale, al-tre lacrime. E ancora un bricio-lo di forza da trovare da qual-che parte per ripartire, per nonlasciarsi andare. Spesso mi so-no chiesto perch sia capitatotutto a me, ma non riesco maia trovare una risposta e que-stomi fa ancorapimale. Pe-r la vita va avanti, avevaconfessato nel 2005 inunintervista al Guerin Spor-tivo. Sono cose che ti se-gnano e ti cambiano la vita,ma allo stesso tempo ti met-tono in corpo tanta rabbia eti aiutano a dare sempre tuttoper realizzare quello che era un

    sogno anche dei miei genitori.Vorrei diventareunbuoncalcia-tore soprattutto per loro, per-ch so quanto li farebbe felici.

    Per questo so di avere deglistimoli in pi. Nel giro di

    due anni ho perso i mieipunti di riferimento piimportanti, adesso so diesserlo ioper imiei fratel-li, nonostante sia il pipiccolo della famiglia.

    Per acclamazione Unpunto di riferimento, Ma-rio, lo stato anche per icompagni, in ogni squa-dra dove stato. Nel2005 giocammo le finaliscudettoPrimavera inPu-

    glia ricorda il tecnico diquellAtalanta, Giancarlo Fi-

    nardi e avevo il problema ditrovare un capitano, ne avevocambiati gi un paio. Chiesi airagazzi nello spogliatoio e ci fuuncoro:Mario,Mario. Lopian-gono tutti, Morosini. Chi a Ber-gamo cresciuto, come lui, ochi lha incrociato in giro perlItalia. Era un ragazzo di unabont incredibile, dicono com-mossi Alex Pinardi del Vicenzae Raffaele Schiavi del Padova.Mi colpiva il fatto che sorrides-se sempre, ricorda GianpaoloBellini, capitano atalantino.Ha sempre insegnato a tuttinoi come sorridere tutti i giornialla vita, anche quando que-stultima sembra davvero aver-ti voltato le spalle, ha aggiun-to Marco Andreolli del Chievo,suo compagno in Nazionale.

    Dolce e sensibile Mario era cos.Scriveva della Vita sempre conla V maiuscola e larricchivacon i suoi valori, le sue passio-ni: lamore, lamicizia, la musi-ca, il calcio, il tennis. Quantiincontri veri e stupendi. Quan-te consapevolezze su quanto dibello ho nel mio vivere, anno-tava il 27 febbraio. Difetti?Ma-rio non aveva difetti, soltantoqualit racconta Andrea Ra-bito, ora alla Cremonese, suocompagno al Padova . Avevauna sensibilit pazzesca, cerasempre per tutti. Una persona

    bella, di quelle che senti il biso-gno di avere accanto perch tirendono la vita migliore. Ra-gazzo dolcissimo e intelligente,ma tremendamente sfortunato dice un commosso Mino Fa-vini, responsabile del settoregiovanili dellAtalanta, uno deiprimi a intuire le suequalit cal-cistiche . Pensavo che la vitalo avesse segnato fin troppo, in-vece arrivata anche questa ul-tima tragedia. Avrebbe meri-tato di vincere un Mondiale, in-vece finito cos. Assurdo, lopiange Achille Coser del Nova-ra.

    Lamore e gli amici Morosini eramolto legato alla sua Bergamo,alla sua trib di amici di Monte-rosso, in particolare Vittorio,quasi un fratello acquisito. Tele-fonate, vacanze. E tweet com-plici comequesto: 26 anni pie-ni di momenti come questi. E cene saranno ancora troppi dacondividere. Mario aveva an-che trovato lamore. Era fidan-zato con Anna Vavassori, unapallavolista bergamasca dellaValpala Valbrembo. Con lamia Annina sotto questo cielotoscano, scriveva a Pasquetta.Stavano per prendere una casaassieme, probabilmente si sa-rebbero anche sposati. Perchlui era il classico ragazzo per ilquale vedevi un futuro damari-to e da padre, il miglior maritoe il miglior padre raccontaCristian Raimondi, per due an-ni suo compagno al Vicenza .Era riservatissimo, non amavaparlare delle sue tragedie fami-gliari, ma aveva sorrisi in ab-bondanza per tutti. Ci siamo ri-trovati a condividere la cameradurante i ritiri per caso, macera affinit. Non fumavamo,nonamavamo fare tardi, erava-mo simili. La sera si metteva sulletto con le cuffie sulle orecchiee ascoltava la sua musica prefe-rita. Era un esperto, quasi fana-tico. Suonava anche la chitar-ra. Io lo voglio ricordare men-tre corre, accompagnato dallecanzoni di Ligabue. Il giornodella morte di Lucio Dalla, Ma-rio aveva scritto: Quelle noti-zie a cui non riesci davvero acredere. Gi, una cos arriva-ta anche ieri.

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    HANNODETTO

    Ed io ti ricorder sempre cosCIAOMORO

    Qui era nato, quiaveva cominciatoa giocare a 7 anniprima che loscoprisse lAtalanta

    Le giovanilicon lAtalantaNel 2005 diventadellUdinese

    A

    NEI LUOGHI DELLINFANZIA IERI SERA UNA VEGLIA NELLA PARROCCHIA DI SANTA CATERINA LO HA RICORDATO. E SUL SINTETICO CERA CHI CONTINUAVA A GIOCARE

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    Piermario Morosini con la fidanzata Anna

    DAL NOSTRO INVIATOMATTEO BREGABERGAMO

    Pernoi Piermario era tut-to. Te lo dice con la voce di-

    strutta dalla tristezza SilvestroSuardi, consigliere della Poli-sportiva Monterosso, ma co-me sentire uneco nella parroc-chia di Monterosso a Bergamo.Chiesa moderna, architetturaaffilata, un po fredda. Da dopole16di ieri tuttohaunaltropro-fumo qui. Con la PolisportivaMonterosso Morosini ha inizia-to a giocare a 7 anni: lAtalantalohapescato e inseritonelle gio-vanili.

    Punto focaleQui Piermario con-

    tinuava a venire soprattutto didomenica. Una persona socie-vole e aperta lo descrive donRemo Luiselli, parroco di Mon-terosso . Era trascinato daicampi estivi. Lo vedevi starsenequi anche tre ore al giorno: gio-cavacon i bimbi, scherzava, par-tecipava alle attivit. E alloraforse stride un po meno vederesul sintetico del Monterossodue squadredel campionatoUi-sp che giocano. Nehannoparla-to con larbitro e con il referentedelegato: un minuto di silenzio

    e poi in campo. Qui ogni finemaggio si disputa il trofeo dedi-cato al fratello Francesco, ex di-rigentedellaPolisportiva. Lab-biamo ideato insieme a Pierma-rio spiega il presidente Gio-vanni Molica . Giocava e par-tecipava. Gli sar sempre rico-noscente, era molto legato anoi.Nonconosceva la parola su-perbia, era alla portata di tutti.

    Radici Lappartamento di viaTremana al 5 (tenuto in ordinedallunica zia rimastagli) vici-

    no a Monterosso. Piermario e lafidanzata Anna presto avrebbe-ro cambiato casa. Ieri sera gliamici si sono ritrovati per unaveglia nella parrocchia di SantaCaterina.Un tappeto rossoa ter-ra cosparso di cuscini colorati,una statua di Ges coricata suuna tavola di legno che dovevaessere una croce, e tanti piccoliceri a terra. Non ascolteremoniente di speciale, siamo qui so-lo per starci vicino ha dettodon Cristiano Re, curato dellaparrocchia. Qualcuno si alza-to, ha preso un cero, lo ha acce-so ed tornato al suo posto. Pertenersi stretto Piermario e il suocalore tra le mani.

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    Monterosso,Bergamo:nellaculladiPiermario

    Le maglie di Morosini nel bardella Polisportiva Monterosso

    Cos voglionoportarlo dentroi suoi compagni

    e i suoi amici

    8 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012

  • 9LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

  • AlessioGalletti,

    ciclista, mortoil 15 giugno

    2005, a 37 anni,per un infarto

    che lo stronca a15 km dallarrivodella Subida al

    Naranco, inSpagna

    Tom Simpson,ciclista, campione

    del mondo nel1965, mor il 13luglio 1967 a 29

    anni dopo esserecollassato sulMont Ventoux,

    nella tredicesimatappa del

    Tour de France

    Renato Curicon la magliadel Perugia.

    Sopra, mentreviene portatofuori in barelladopo lattacco

    cardiaco fatale.Aveva 24 anni

    VigorBovolenta,pallavolista,

    morto il 24marzo scorso, a37 anni dopo unmalore durantela partita di B2

    tra la suasquadra, Forl, ela Lube Macerata

    DavideAncilotto,

    cestista, mor il24 agosto 1997,a 23 anni, unasettimana dopo

    essere statocolpito da unaneurisma inunamichevole

    estiva

    IL SOPRAVVISSUTO

    ilmiracolo

    S

    S

    S

    S

    Muamba record

    LE ALTRE TRAGEDIE

    S

    ENZO MARESCA Centrocampista del Malaga

    Il 30 ottobre 1977 il dramma durante Perugia-JuveLo stesso di Taccola e di tanti altri caduti sul campo

    VITTIMEIN AZIONE

    1. Marc Vivien Fo, colpito da attacco cardiaco il 26 giugno 2003durante Camerun-Colombia, semifinale di Confederations Cup a Lione: morto a 28 anni. 2. Miklos Feher, morto a 24 anni il 25 gennaio 2004durante Benfica-Vitoria Guimaraes. 3. Antonio Puerta, collassatodurante Siviglia-Getafe il 25 agosto 2007, morto tre giorni dopo a 22 anni

    Ma cosa sta succedendo? Oggiha perso la vitaMorosini, ogni finesettimana ne succede una nuova.BASTA! Sono senza parole

    Manfredonia si salv dopo un arrestocardiaco 22 anni fa: E se a Pescaralambulanza fosse arrivata prima...

    ALEX FROSIO

    Renato Curi riposa pro-prio a Pescara. Lui che correva ecorreva e correva. E poi un gior-no, allimprovviso, si ferm.Quel giorno era il 30 ottobre1977 e assomiglia tragicamenteal pomeriggiodi ieri. Si gioca Pe-rugia-Juventus, quinta giornatadi Serie A. E piove, fa freddo,ma non si ancora capito quan-topu far freddo, in unpomerig-gio di calcio. Dopo cinqueminu-ti della ripresaVannini, ilmiglio-re amico di Curi, sta per battereun fallo laterale,ma si ferma.Re-nato si accasciato, l in mezzoal campo, da solo. Allinizionon ci rendemmo conto dellagravit della situazione... Rena-to non doveva nemmeno gioca-re per un problema alla cavi-glia racconta Pierluigi Frosio,capitano di quel Perugia e tra iprimi a chiamare i soccorsi. En-trano massaggiatori e medico,anche lallenatore del PerugiaIlario Castagner, che aveva for-tementevoluto quelpiccolo ege-niale centrocampista due anniprima prendendolo dal Como.Mani nei capelli. Occhi incredu-li. Renato non respira pi, il suocuore non batte pi. Infarto.Esce in barella, lo portano neglispogliatoi, ma sono inutili i ten-tativi di rianimazione duratiunora: allingresso del tunnel,raccontano,Renato sengi an-dato. Lasciando la moglie Cle-lia, la figlia Sabrina e il figlio Re-natino, ancora nella pancia dimamma: una famiglia che ha uncuore grande cos.

    Paura e processo Lui, Renato,invece aveva il cuore matto.Ci scherzava su, addirittura.Passando dal Giulianova alComo fu pure mandato aCoverciano per un con-trollo cardiaco: battiti ir-regolari. Dopo la mortefu aperta uninchiesta.Il campionato continua-va: La domenica dopogiocammo a Napoli, do-po 10 minuti perdevamo3-0, eravamo pi attenti atenerci la mano sul cuore,

    dice Frosio, ammettendo unapaura chepotrebbe invadere an-che il calcio di oggi. Il medicodel Perugia e quellodi Covercia-no andarono a processo: assoltiin primo grado, un anno coi be-nefici di legge in appello.

    Quante tragedie Lunica conso-lazione il ricordo, che duraper sempre. A Curi hanno inti-tolato lo stadio di Perugia; unasquadra della provincia di Pe-scara porta il suo nome. Rena-to, intanto, continua a correre.Al suo fianco, la tante vittimedelle tragedie del calcio. Come

    Giuliano Taccola, attaccan-tedellaRoma colpito daat-tacco cardiaco alla fine diuna partita con il Cagliari,nel 1969. Come lingleseDave Longhurst, morto incampo a 25 anni durante ilmatch tra York City e Lin-

    coln. Epoi le pi recentimor-ti in diretta tv. Il tonfo tragico

    di Marc Vivien Fo, stroncato a28 anni a Lione, il 26 giugno

    2003, durante la semifinale diConfederations Cup tra Came-run e Colombia. Miklos Feher,ungherese, che a 24 anni, nelgennaio 2004, collass duran-te la partita tra il suo Benfica eil Vitoria Guimaraes, campio-nato portoghese. Serginho, 30anni, difensore del San Caeta-no inBrasile, non si rialzdopounacrisi cardiorespiratoriagio-cando contro il San Paolo, nel-lottobre 2004. Antonio Puertamor a 22 anni il 28 agosto2007, tre giorni dopoun collas-so in campo durante Sivi-glia-Getafe e quattro giorni pri-ma della Supercoppa europeada giocare contro il Milan.Unaltra tragedia ha colpito alcuore il calcio spagnolo in tem-pi recenti, quando nellagosto2009,duranteun ritiro aCover-ciano con la sua squadra, il ca-pitanodellEspanyolDaniel Jar-que, 26 anni, si spento nellasua camera dalbergo. Non perquesto fa meno male.

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    A

    Il 17 marzo Muamba(Bolton) viene colto incampo da arresto cardiaco:si gi ripreso, camminae ha lasciato lospedale

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    Da Curi a PuertaQuando il cuoresbatte sullerba

    Lionello Manfredonia a terra durante Bologna-Roma del 30 dicembre 1988

    GIUSEPPE CALVI

    In quellattimo, gli sem-brato di crollare a terra, accan-to al povero Morosini. LionelloManfredonia ha rivissuto nellamorte di Piermario le immagi-ni, fredde eveloci, che segnaro-no la sua grande paura. Pi di22 anni fa, il 30 dicembre1989, si fermanche il suo cuo-re, allo stadio DallAra di Bolo-gna, al quintominutodellapar-tita tra la squadra di casa e laRoma. Mi salvai grazie ai soc-corsi immediati, straordinari,che ricevetti sul campo rac-conta lex difensore di Lazio,Juventus e Roma, che oggi ha55 anni. Purtroppo, Morosi-ni non ce lha fatta. Chiss, selambulanza fosse arrivata pri-ma sul terreno di gioco... Machi lo pudire?Siamo tutti nel-le mani del Signore. E quelgiorno mi strapp alla morte.

    Il piccoloMatteo Ieri ha soffertodavanti alla tv, nella sua casadi Vicenza. A un certo punto,ha preferito allontanare dallastanza Matteo, 8 anni, il figliopi piccolo. Avevo deciso divedere il Pescara, mi entusia-sma il calcio di Zeman rac-conta Manfredonia, ora agen-te di calciatori . Con me,cerano Matteo e un suo ami-co. Mio figlio, che gioca in unasquadretta di Passo di Riva, saquello che mi accaduto. Havisto in tv le scenedelmio incu-bo. Dinanzi al dramma di Mo-rosini ho voluto distrarre Mat-teo e il suo compagno. Quandosono andati in unaltra came-ra, ho ripreso a seguire il tristecollegamento da Pescara.

    Quello stesso tonfo Lionello haintuito subito che allAdriaticocera una situazione a rischio.Morosini stramazzato sul-lerba proprio come successe ame. Dopo aver seguito un av-versario allaltezza del fondocampo, allimprovvisomi acca-sciai nellarea di rigore dellaRoma. Ebbi la fortuna di esse-re tempestivamente soccorso,peraltro con unambulanza

    che era presente sul campo. Aparte lintervento del dottoreAlicicco e la decisiva respira-zione bocca a bocca praticata-mi dalmassaggiatore della Ro-ma, Giorgio Rossi, entro 6-7minuti con lambulanza arrivaiallospedale Maggiore. An-chio finii in coma farmacologi-co, riprendendomi entro brevetempo. Ho sperato che pureper Piermario ci potesse essereunevoluzione positiva. statostroncato da un evento che difficile accettare, consideratii controlli ai quali, oggi, gli atle-ti si sottopongono.

    Ancora tanti dubbiAveva 33 an-ni, quando rischi la vita inquelBologna-Roma.Dopo tan-to tempo, Manfredonia si por-ta dentro dubbi pesanti. Chiparlavadi infarto e chi lo esclu-deva. Gli specialisti considera-rono un ipertono vagale comela causa dellarresto cardiaco.Si valut anche lincidenza delgelo che cera quel pomeriggioa Bologna. Ma quando arrivala chiamata da lass, c pocoda fare. Povero Morosini.

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    Io ce lho fattaMa in Piermariomi sono rivisto

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    Una tragediache ne ricorda

    altre. Ancherecenti

    10 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012

  • 11LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

  • Real in silenzio per MarioIl Bara col lutto al braccio

    La Figc veloce nel decretare la sospensione: meglio correreil rischio di critiche piuttosto che sembrare insensibile

    lomaggio allestero

    DOPOLOSTOPBEN5 TURNI IN 16 GIORNI: LAGIORNATASOSPESASI DOVREBBEGIOCARENELPROSSIMOWEEKEND, LA 34a ILMERCOLED SEGUENTE

    Il calcio si fermato per gliomicidi Spagnolo e Raciti(1995 e 2007) e per la mortedi Giovanni Paolo II (2005)

    MARCO IARIA

    The show must go on.Per una volta non stato cos.Per una volta lo spettacolo delcalcio si fermato, ed calatoun decoroso silenzio. Giancar-loAbete, il presidentedella Fe-derazione, ha agito di pancia,nellunico modo umanamentepossibile. Sospesi tutti i cam-pionati del weekend, dalla Se-rie A allInterregionale. Quelleimmagini terrificanti alla tv,provenienti da Pescara, quel-lagonia durata uneternit,quelle lacrime e quelle maninei capelli di chi stava attornoalla tragedia hanno indotto ivertici dello sport a una sceltaradicale. Cos, liniziale minu-to di silenzio disposto comun-quedal Coni sui campi delle al-tre discipline si trasformatoin uno stop di 48 ore.

    Decisione rapidaDalle 17 di ie-ri, le linee telefonichedei cana-li istituzionali sono state bol-

    lenti. Tutto deciso nel giro dipochissimi minuti. Abete cheparla conGianni Petrucci e tro-va la sponda che cercava: im-possibile anche solo immagi-nare le scene di esultanza perun gol in un anticipo di A, pro-grammato qualche ora dopola morte in diretta di Morosi-ni. Petrucci che riceve le chia-mate di alcuni presidenti dellamassima serie, lamaggior par-te dei quali in primis Massi-mo Moratti daccordo sullostop.Con lUdinese, proprieta-ria del cartellino del giocato-re, intenzionata comunque anon scendere in campo controlInter, anche a costo di perde-re a tavolino. Certo, qualchemugugno non mancato, ma

    prontamente rientrato.Mau-rizio Zamparini del Palermodir: Io avrei giocato lo stessoper omaggiare la figura del ra-gazzo, ma rispetto totalmentela decisione della Federazio-ne. Abete che fa il giro delleconsultazioni delle varie le-ghe e incassa gli attesi placet.DaMaurizioBeretta della A adAndrea Abodi della B (non sipu non essere daccordo), aMario Macalli della Lega Pro(sono sconvolto, una trage-dia che fa riflettere, siamoper-fettamente in linea col presi-dente federale).

    La sensibilit dellAic Sentito,anche,DamianoTommasi del-lAic. E proprio la ferma volon-t del sindacato di celebrareun weekend di lutto ha recita-to un ruolo-chiave. una tra-gedia che lascia impotenti e di-sarmati le prime parole delpresidente dellAssocalciatori un evento di questo tipo inspiegabile. Ora prevalgonolamarezzae lo sconforto, ci sa-

    r tempoper approfondire, an-che perch ci sar unautop-sia. Luned (domani, ndr) ave-vamo inprogrammaunassem-blea, che stata rinviata,ma ciriuniremo per parlare di que-sta tragedia edelle problemati-che connesse alla tutela deigiocatori, tema su cui comun-que abbiamo gi posto atten-zione anche di recente con unconvegno. La prevenzione delcalcio dlite italiano da por-tare come esempio anche al-lestero, non dobbiamo pensa-re che qualcosa stia funzionan-domale. Tuttaviadecinedimi-gliaia di ragazzi giocano nelleserie dilettantistiche con po-chissimi controlli.

    Non siamo marziani Al terminedi una giornata orribile, Abeteha evitato di parlare alla stam-pa, in segno di rispetto. La Fe-derazioneha deciso di sospen-dere i campionati senza alcunindugio, tanto pi in un mo-mento cos duro per il calcioitaliano, la cui onorabilit stata deturpata dallo scandalodelle scommesse. Immaginate-vi quante polemiche sarebbe-ro montate, oggi, se il governodel pallone fosse rimasto im-mobile. Riflettendo su queldramma, in quel fazzoletto ditempo compresso tra lannun-ciodellamorte e lo stopai cam-pionati, Abete ha capito chenon poteva far finta di nulla.Saremmo stati percepiti co-me dei marziani, il pensierofiltrato dalle stanze di via Alle-gri. Ed ecco il gesto forte. Fer-mi tutti, come solo dopo lemorti del tifoso Vincenzo Spa-gnolo, nel 1995, e dellispetto-re Filippo Raciti, nel 2007, fi-glie della violenza cieca e bar-bara. Senza dimenticare il lut-to dellintero sport italiano,non solo del calcio, per lascomparsa di Papa Wojtyla,nel 2005. Qualcuno potr nonessere daccordo ma il ra-gionamentodella Figcpre-feriamo una critica per ecces-so di rispetto piuttosto che permancanza di rispetto.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    LEGAPRO

    Lamorte di Morosini ci ha gelatoil sangue... chi decide il nostroappuntamento con il destino?Per lui stato troppo presto. crudeleSIMONA VENTURA Presentatrice

    Abete ha deciso subitoNon siamomarziani

    La Lega Pro, preso attodello stop ai campionati, hasubito riscritto il calendario efissato in mercoled 25 la dataper recuperare la giornatasospesa, spostando la finaledi Coppa Italia. Ecco dunque ilnuovo calendario.MERCOLED 18 Prima divisione:recupero Como-Taranto(girone A). Seconda divisione:gioca la 39 giornata delgirone B. Coppa Italia: andatadella finale Spezia-Pisa.DOMENICA 22 Prima divisione:32 giornata. Secondadivisione: 36 giornata gironeA, 40 giornata girone B.MERCOLED 25 Prima divisione:recupero 31 giornata.Seconda divisione: recupero35 giornata girone A e 38giornata girone B.DOMENICA 29 Prima divisione:33 giornata. Secondadivisione: 37 giornata gironeA, 41 girone B.MERCOLEDI 2 MAGGIO CoppaItalia: ritorno della finalePisa-Spezia.DOMENICA 6 Ultima giornataPrima e Seconda divisione.

    A destra (Reuters), i giocatori di Real Madride Sporting Gijon schierati al centro del campoper il minuto di silenzio osservato al Bernabeuin omaggio a Morosini. In Levante-Barcellonaminuto di silenzio e squadre col lutto al braccio.Raccoglimento anche allAllianz Arena, allanotizia della scomparsa del giocatore, primadel secondo tempo di Bayern Monaco-Mainz.

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    SERIE A LA LEGA PREDILIGE QUESTA SOLUZIONE PER UNAMAGGIORE REGOLARIT. SALTA LO STAGE DELLA NAZIONALE PREVISTO PER IL 23 E 24

    Anche PetruccidaccordoMa Zamparini:Si poteva giocarein onore di Mario

    Si recupera il 25Spostata la finaledella Coppa Italia

    I precedenti

    Wojtyla blocc il mondoI lutti Spagnolo e Raciti

    Dopo il rinvio di questoweekend, la Serie A scender incampopure il 25 aprile per rimet-tersi in carreggiata con la tabelladi marcia che impone la chiusuraper il 13 maggio. Solo che lipote-si piprobabile uno slittamentodel calendario. Lagiornata inpro-gramma ieri e oggi, la numero33, verrebbe disputatanel prossi-mo fine settimana, il 21 e 22 apri-le. E il 34o turno scivolerebbe al25 aprile. La Lega predilige que-

    sta soluzione, rispetto almeccani-co rinvio della giornata sospesa,perchgarantiscemaggiore rego-larit. Posto che di fronte a taletragedia qualsiasi dietrologia ap-pare fuori luogo, in un finale distagione cos elettrico ogni prete-stobuonopermontareunapole-mica, da parte di questa o quellasquadra. E allora lo scivolamentometterebbe il d.g. Brunelli al ripa-rodaqualsiasi contestazione.Per-ch in questo modo la sequenza

    originale delle partite in casa efuori verrebbe rispettata, comepure lapplicazione delle squalifi-che. Ma a soli 6 turni dalla fine,c unaltra considerazionepro-slittamento: non pi giustoricreare le stesse condizioni previ-ste per la giornata sospesa, in cui,tanto per dirne una, il Cesena av-versario della Juve non ancoraaritmeticamente retrocesso? Lastessadecisione fupresanellapri-le 2005 in seguito allo stop per la

    morte di Papa Wojtyla, mentrenon si potuta ripetere questan-no dopo lo sciopero della 1a gior-nata: troppe partite da far slittarefino allincastro del 21 dicem-bre. Il cambio in corsa del calen-dario di A, comunque, implica al-cuni correttivi, per via delle con-catenazioni con le categorie infe-riori (esempio: Trieste che ospitail Cagliari e la Triestina). Il van-taggiodi giocare il 25 che si trat-ta di un festivo: programma spal-

    mato tra le 12.30, le 15 e le 18,comunque prima dellembargodel prime time imposto dallaChampions; e niente anticipi almarted o posticipi al gioved. Aquestopunto, salter lo stagedel-la Nazionale del 23-24 aprile: laFigc pronta a rinunciarvi. E lUn-der 21, in campo il 25 a Edimbur-go, probabilmente dovr pescaresolo dalla B.

    m.iar. RIPRODUZIONE RISERVATA

    Si giocherpure il 25,ma il calendario slitta

    Cordoglioanche al di fuori

    del mondodel calcio

    GAZZETTA DELLO SPORT

    Quando il pallone ha smesso di rotolare

    12 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012#

  • 13LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

  • DAL NOSTRO INVIATO

    MATTEO DALLA VITEUDINE

    AndreaRanocchia e Pier-mario Morosini erano compa-gni di stanza. Trasferte del-lUnder 21, anche allEuro2009 in Svezia, quello in cuicerano pure Poli, Balotelli eunBronzo comemedaglia.An-drea ieri era sconvolto. Houndolore fortissimo, un vuotoenorme, scrive Ranocchia suInter.it. Un ragazzo splendi-do, non si meritava tutto que-sto. Occhi quasi in lacrime,perch chiss quante volte sierano parlati e confidati lui ePier.Ma tutta lInter dal presi-dente Moratti a Stramaccioni,la squadra e lo staff partecipa-no al grande dolore per lad-dio a Piermario si legge in

    una nota del club. Staseranon si gioca: dopo il diktat al-la squadradiMoratti che ame-t pomeriggio aveva abbrac-ciato immediatamente la pro-postadi stopdellUdinese, lIn-ter ripartita dallhotel versole 19 e dallaeroporto di Ron-chi dei Legionari alle 21. Conla mente imbevuta di dolore.Siamo tutti tristi, diceZanet-ti a Sky. Era un ragazzo, in-credibile ed stato giusto nongiocare. Come pu succederea un venticinquenne su uncampodi calcio? Purtropponestanno succedendo con tantafrequenza. LInter nel passa-to aveva vissuto i casi (per for-tuna risolti conoperazioni car-diache) di Kanu e Fadiga. Og-gi si interroga come tutti, e tra-mite il profilo-twitter siaSneijder che Forlan, PalomboeGuarin scrivonoRipPierma-rio, riposa in pace. Gi.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    JavierZanettiEra un

    ragazzo, eragiusto non

    giocare. Comepu succedere

    a unventicinquennesu un campo di

    calcio?

    AndreaRanocchia

    Houn dolore

    fortissimo, unvuoto enorme.Piermario eraun ragazzo

    splendido, nonsi meritava

    tutto questo

    S

    S

    1 Galliani in campo subito dopola decisione dello stop LIVERANI2 La gente lascia San Siro LIVERANI3 Genoa e Milan si allenanodividendo il campo TASSONE4 La commozione di Muntari INSIDE

    I NERAZZURRI A UDINE

    Milan e Genoa avevano gi fatto il riscaldamento. Poi lanotizia: gelo, silenzio, commozione. Il pianto di Muntari

    Uno stadio per due. Dopo il rinvio dellapartita, Milan e Genoa hanno chiesto e ottenutodalla Lega di Serie A il permesso per potersiallenare a San Siro (a porte chiuse). Cos i giocatoridelle due squadre si sono divisi il campo (il Milanera sotto la Curva Sud) per poco pi di unora, dalle18.30 alle 19.30. Nonostante la pioggia, AdrianoGalliani rimasto a bordo campo e ha lasciato SanSiro intorno alle 19.35, ancora molto provato.Adesso i giocatori del Milan avranno due giorni diriposo (cosa che non accade da parecchio tempoin casa rossonera per il duplice impegno tracampionato e Champions League): ritorneranno alavorare a Milanello marted 17 per preparare ilprossimo impegno di campionato.

    UNO STADIO PER DUE

    HANNODETTO

    Il rinvio delle partiteadesso non conta nulla...Ora stringiamoci in silenzioe ricordiamo Piermario...DAVIDE ASTORI Difensore del Cagliari

    FABIANA DELLA VALLEMILANO

    Cronaca di una giornatadi apparente normalit, perchdi normale non pu pi essercinientequando lamortediun ra-gazzodi 25anni blocca la ritua-lit del mondo del calcio e la-scia senza fiato chi era prepara-to a giocare o ad assistere solo auna partita di calcio. I giocatoridel Milan hanno saputo che co-sa era accaduto a Pescara men-tre erano in pullman per rag-giungere lo stadio. Notizieframmentarie che ben prestohanno assunto i contorni dellatragedia. Volti tesi e provati, so-prattutto quelli di Abate eMun-tari, che avevano giocato conlui rispettivamente in Under 21e con lUdinese. Anche Allegri

    lo aveva incrociato a Udine.

    Lo stop della Federcalcio Eppureledue squadre erano scese rego-larmente in campo per il riscal-damento, mentre Adriano Gal-liani teneva i contatti con la Le-ga. Non si pu commentareuna notizia cos sono state lesue uniche parole appena arri-vato a San Siro , proporremoil minuto di silenzio e il lutto albraccio,ma forse si dovrebbe fa-re qualcosa di pi. Poi statoun susseguirsi di eventi: il co-municato apparso alle 17.20sul sitodelMilan, cheannuncia-va il minuto di silenzio dispostodalla Federcalcio per tutte lepartite della 33a giornata di A, stato superato un quarto doradopo dallannuncio ufficialedello speaker: In seguito allamorte del giocatore Piermario

    Morosini la partita viene annul-lata. Sar giocata in data da de-stinarsi. I milanisti lavevanosaputo pochi minuti prima,quando il team manager Vitto-rio Mentana era entrato conpasso lento per avvisarli delladecisione della Federcalcio.

    Lo sconforto di Muntari Nessunoha battuto ciglio: un po selaspettavano e probabilmentesperavanodi nonessere costret-ti a rincorrere un pallone con ildolore nel cuore. Su San Siro piombato un silenzio irreale, insegnodi rispetto.Mentre lo sta-dio si svuotava, alcuni giocato-ri si sono fermati sullerba apar-lare. Si vedono Yepes, Nesta eFrey che scuotono la testa, gestiquasi impercettibili che mima-no una tragedia senza un per-ch. Galliani e Malesani parlot-tano, e Ibrahimovic resta immo-bile in mezzo al campo, comese la morte improvvisa lavesseparalizzato. Muntari uno de-gli ultimi a imboccare il tunnel:lui che aveva giocato conMoro-sini fa fatica adaccettare ilmoti-vo del rinvio. Ha gli occhi lucidie lo sguardo assente. Nessunoha voglia di parlare: il Milansceglie la via del comunicatoper esprimere il cordoglio. Ba-sta il silenzio di uno stadio inte-ro per raccontare una giornatadi dolore.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    A

    PIERMARIOMOROSINI1986-2012

    Le due squadre sallenanoinsieme per unora. Oggie domani rossoneri a riposo

    Erano compagninellUnder. Zanettiduro: Ne stannosuccedendo contanta frequenza

    LInter in hoteltra langosciae Ranocchiadisperato

    3

    Il calcio si fermaSan Siro si svuota

    41 2

    Niente partitein memoria

    della scomparsadi Piermario

    14 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012

  • Addio a FersiniCerapureKlose

    I FUNERALI

    PRENOTATEVI OGGI

    a fiumicino

    Non ho parole, non riesco a trovarle.A 25 anni tradito dal cuore, traditoda ci che il suo cuore voleva fare.Solamente giocare a pallone

    MARCO RIGONI Centrocampista del Novara

    DAL NOSTRO INVIATO

    FRANCESCO VELLUZZIUDINE

    Non si pu morire cos,non si pumorire cos. La vocedi Tot Di Natale si sentiva for-te nella hall dellhotel Astoria.In un divanetto Antonio FloroFlores in lacrime, FrancescoGuidolin commosso, gli altri ita-liani scossi e muti, gli stranieristorditi e confusi. Ma conunidea fissa: Con lInter non

    si gioca. Sentimenti rispettatida chi governa il calcio. LUdi-nese si chiusa nel silenzio affi-dando al numero 1, GianpaoloPozzo, le parole ufficiali e alle18ha lasciato il ritiro dirigendo-si allo stadio.

    Comeun figlio Se ne vaun figliodellUdinese. Piermario ha fat-to le valigie tante volte, andan-do a giocare in varie squadre,ma ci eravamo affezionati. Eraun ragazzo eccezionale e nonsonoparole di circostanza. Non

    ci ha mai creato un problema,unapolemica. Eraunprofessio-nista esemplare. Infatti gli vole-vano bene tutti allinterno dellasquadra e del club. Credo siastato giusto non giocare, noi ciabbiamo pensato prima che ve-nisseufficializzato il tutto e lIn-ter, con grande umanit, ha ac-cettato.Ora ci resta solo il dolo-re per una disgrazia assoluta-mente casuale. Non si pu farenulla per prevenire una cosadel genere.

    Decisioni Dopo le parole del pa-tron, sono arrivate le testimo-nianzedei tifosi che si sono pre-cipitati al Friuli e hanno affissodue lunghi striscioni bianchi:Morosini per sempre con noie Ciao Moro. La Curva Nord.Moro, che era di proprietdellUdineseda7anni, era ama-to anche da loro. La squadra ri-prender la preparazione do-mani,maparteciper ai funera-li, tutti vogliono dare lultimosaluto al compagno, al centro-campista col numero25.Udine-

    se Channel sospende la pro-grammazione per 24 ore, tra-smetter solo le rassegne stam-pa e per tutta la giornata lasce-r unimmagine sorridente delgiocatore con scritto: CaroMa-rio, ti vogliamo ricordare cos.La societ far il resto, lo diceGianpaolo Pozzo: Vogliamostare vicini alla sorella e alla fi-danzata di Piermario. Cono-scendo lumanit e la sensibili-t della signora Pozzo le inizia-tive non mancheranno.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    I bianconeri lo acquistarono nel 2004: Aveva fatto le valigie tante volte, ma gli eravamo affezionati

    Allinsegna dello sloganLa prevenzione un gioco:giocala!, ALT e La Gazzettati invitano a partecipareallincontro di domani alle 11in sala Buzzati (via Balzan 3 Milano) nel quale sarpresentata la 1a GiornataNazionale per la Lotta allaTrombosi. I primi 50 lettoriche telefoneranno oggi allo02-20400330 (dalle 10 alle 13e dalle 14.30 alle 18) potrannoconoscere La Squadra dellaSalute che scende in campocon noi guidata dal coachDan Peterson. Tra i campioniBergomi e Franco Baresi.

    (m.cal.) Cerano oltre2000 persone a Fiumicinoper i funerali di Mirko Fersini(foto BARTOLETTI), il 17enne degliAllievi della Lazio scomparsogioved. In chiesa anche ilpresidente Lotito e seigiocatori, tra cui Klose.

    Gianpaolo Pozzo, 70 anni PLP

    Pozzo: Era un figlio dellUdinese

    Quanti campioniper la Lottaalla trombosi

    La famiglia Pozzo con profonda commozioneprende parte al dolore dei familiari per la scom-parsa del caro

    PiermarioMorosini- Udine, 14 aprile 2012.

    Udinese Calcio, l'allenatore, i giocatori e tuttolo staff tecnico e medico, addolorati per la scom-parsa di

    Piermariosi stringono commossi ai familiari a cui porgonole pi sentite condoglianze.- Udine, 14 aprile 2012.

    La Lega Pro con il suo Presidente Mario Macal-li, i vice Archimede Pitrolo e Salvatore Lombardo,il direttore Francesco Ghirelli con il segretarioSergio Capograssi sono vicini alla famiglia e alLivorno Calcio per la scomparsa di

    PiermarioMorosini- Firenze, 15 aprile 2012.

    15LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

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    16 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 15 APRILE 2012

  • DAL NOSTRO INVIATOMIRKO GRAZIANOVINOVO (TORINO)

    Allegri? Che noia! Il Ce-sena? Va affrontato come sefosse la gara della vita, e il ri-sultatodelMilannoncondizio-na nulla. Il contratto? Primadobbiamosederci a parlare be-ne di ogni cosa.... AntonioConte convoca carta stampa-ta, televisioni e radio alle novedel mattino, ma non sonnec-chiaper niente. Anzi.Una frec-ciata al collega rossonero, unavvertimento ai suoi ragazzi eun bicchiere (nulla di pi perora) di acqua gelata su corsoGalileo Ferraris hanno leffet-to, in sala conferenze, di unbel caff doppio. Poi, la trage-dia-Morosini cancella di fattoogni discorso riguardante lasfida con i romagnoli. Conte ei suoi ragazzi avevano sceltoproprio il terreno del Manuz-zi per svolgere la rifinitura.In campo di primo pomerig-gio, prove di 4-3-3, cosavrebbe giocato oggi la Juve.Tutto senza significato.Duran-te il rientro in albergo il grup-po infatti raggiunto dalla no-tizia della morte di Morosini, esubito dopo viene ufficializza-to lannullamento dellintera33 giornata. Si respira tantatristezza inhotel, a Forl. La Ju-ventus esprime subito cordo-glio e vicinanza alla famigliadello sfortunato giocatore at-traverso il sito ufficiale dellasociet. Poi, in serata, tutti dinuovo a Torino.

    Basta con Muntari... Ma tor-niamo al Conte mattutino. Ve-nerd Allegri tira di nuovo inballo il gol di Muntari, che almomento pesa in maniera de-vastante sul campionato, so-prattutto se finiremo punto a

    punto. Parole ascoltate intempo reale aVinovo. La repli-ca dobbligo. Conte se l for-se anchepreparata. Fa spalluc-ce, regala una smorfia annoia-ta, poi attacca: Comincio adessere affaticato. Dopo Parmaavevamo sollevato un proble-ma con gli arbitri, ci per sta-to detto di farla finita, di starezitti. E noi non abbiamo piparlato. Adesso sento invecechiacchierare sempre gli altri.Non passa giorno senza chevengano tirati in ballo certi di-scorsi, e obiettivamente largo-mento Muntari diventato diuna noia mortale. Basta. Noistiamoandandoavanti. La set-timana scorsa proprio Allegri

    ha detto che leventuale scu-detto della Juve sarebbe meri-tato. Ora sento altre cose. Do-vremmo essere tutti pi credi-bili.

    Rinnovo? S, ma... In coda arri-va il capitolo rinnovo. Marottaha parlato di grande affetto estima nei confronti di Conte,di prolungamento scontato,e io ne sono felice - replica iltecnico bianconero -. Stima eaffetto sono ricambiati. Tuttovero. Sar per opportuno, elo ha detto pure Marotta, se-derci attorno aun tavolo e par-lare di tante cose. Penso chedopo un anno di lavoro ci sidebba confrontare. Sarannoargomenti piacevoli, ma dob-biamo parlare, non ci sono

    dubbi. Tradotto: sono felice,amo la Juve, non penso ad al-tri club, per mettetemi a di-sposizione un gruppo in gradodi ben figurare su tutti i fronti,perch lattuale rosanonade-guata per competere contem-poraneamente in campionatoe in Europa.Marotta ha gi ga-rantito un intervento impor-tante sul mercato, sia perquantit sia per qualit. Ilconfronto sar dunque tuttosui nomi. Del Piero? Lo haspiegato lui - conclude Conte-, il futuro la prossima parti-ta. Non esiste pensare ad altroin un momento in cui siamo l,gli unici a giocarci due titoli,scudetto e Coppa Italia.

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    La Classifica

    SQUADRE PTPARTITE RETI

    G V N P F S

    JUVENTUS 68 32 18 14 0 53 18MILAN 67 32 20 7 5 62 26LAZIO 54 32 16 6 10 48 40UDINESE 51 32 14 9 9 44 32ROMA 50 32 15 5 12 52 42NAPOLI 48 32 12 12 8 56 41INTER 48 32 14 6 12 47 45CATANIA 43 32 10 13 9 42 43CHIEVO 42 32 11 9 12 30 40PALERMO 40 32 11 7 14 44 49ATALANTA* 40 32 11 13 8 37 34BOLOGNA 40 32 10 10 12 33 38SIENA 39 32 10 9 13 37 34CAGLIARI 38 32 9 11 12 33 39PARMA 38 32 9 11 12 41 50FIORENTINA 37 32 9 10 13 32 38GENOA 36 32 9 9 14 43 58LECCE 34 32 8 10 14 37 48NOVARA 25 32 5 10 17 27 54CESENA 21 32 4 9 19 19 48 CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONELa classifica tiene conto di questordine prefe-renziale: 1) punti; 2) a parit di partite giocate,la differenza reti; 3) numero di gol segnati.*Atalanta ha sei punti di penalizzazione

    QUI ROMA IL TECNICO QUI LAZIO IL TECNICO

    Conte suDel Piero

    Del Piero? Loha spiegato lui, il

    futuro laprossima partita.

    Non esistepensare ad altro.Siamo gli unici agiocarci scudettoe Coppa Italia

    Conte suMarottaParole che

    fanno bene maprima serve un

    confronto.Saranno anche

    argomentipiacevoli,

    dobbiamo perparlare

    Marcatori23 RETI: Ibrahimovic (9) (Milan)20 RETI: Milito (5) (Inter); Di Natale (4)(Udinese)19 RETI: Cavani (2) (Napoli)16 RETI: Palacio (3) (Genoa)15 RETI: Denis (3) (Atalanta)13 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Klose(Lazio)12 RETI: Miccoli (1) (Palermo)11 RETI: Di Michele (5) (Lecce); Giovinco (4)(Parma); Osvaldo (Roma); Calai (4) (Siena)10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri(Juventus)

    A Trigoria la vigilia delmatch contro la Fiorentina perdeallimprovviso di senso quanto latragedia di Morosini rimbalza daglischermi tv. Tra i pi colpiti LuisEnrique. Poche ore prima avevaparlato dei viola e di una Romache cresce, ma le sue parole

    perdono quasi tutte di significato.Quasi. La Roma finora ha fattodelle cose buone, se no nonsaremmo in corsa per il terzoposto, ma non siamo regolari. Hovisto tante volte i ragazzi farebuone prestazioni fuori casa,per in questa stagione nonpareggiamo quasi mai: o vinciamoo facciamo figuracce. Non facileda capire. Comunque mancano 6partite e fisicamente stiamobenissimo: alla fine faremo iconti. Luis Enrique spende poiparole su Marquinho e Totti. Ilbrasiliano ha portato qualcosa di

    importante. E non avete ancoravisto come calcia, sicuramentefar gol tirando. Il capitano? Nonutilizza troppo le parole magari,ma in campo lesempio moltomeglio della parola. Titoli di codasullanniversario, oggi, della firmadi Boston che ha porta allanascita della Roma made in Usa.Auguri al club chiude LuisEnrique . Hanno fatto tutto bene,tranne che prenderelallenatore.... Occhio, stava soloscherzando.

    Massimo Cecchini RIPRODUZIONE RISERVATA

    LEX ROSSONERO

    La Lazio aveva raggiuntoNovara nella tarda mattinata diieri per svolgere la rifinitura allostadio Piola, dove oggi alle 12.30avrebbe dovuto affrontare ilNovara. Poi la notizia dellatragedia di Morosini, il rinviodella partita e la decisione di

    tornare a Roma in serata. Altermine dell'allenamento e primache si consumasse il dramma diPescara, Reja aveva tenuto laconsueta conferenza stampapre-gara, nel corso della quale si soffermato sulle situazioni diKlose e di Lulic. Spero ce lafacciano per le ultime duegiornate di campionato hadetto Reja , ma non sicuro,specie per il tedesco. Per lui ilcampionato potrebbe ancheessere gi finito.

    Stefano Cieri RIPRODUZIONE RISERVATA

    PRIMAVERA

    Juve k.o. col GenoaLa Lazio ne fa 12

    Cos la25a giornata.GironeA: Juve-Genoa0-1; Novara-Fiorenti-na 1-1; Modena-Grosseto 1-1;Samp- Parma3-1; Empoli-Sassuolo3-2; Livorno-Siena 1-1;Cagliari-Tori-no 0-1. Class. Juve 49; Torino 46;Fiorentina 45; Genoa, Livorno eSamp 40; Empoli 39; Parma 33; No-vara 32; Cagliari 29; Sassuolo 27;Siena 21; Modena 19; Grosseto 12.GironeB: Milan-Varese 2-0; Pado-va-Atalanta 3-1; Chievo-Brescia1-1; Albinoleffe-Cesena 1-0; Vicen-za-Cittadella 2-2; Udinese-Verona5-1; Bologna-Inter 0-2. Class.: In-ter 52; Milan 50; AlbinoLeffe, Vare-se, Chievo 47; Bologna 38; Cittadel-la, Padova 30; Udinese 29; Atalanta28; Brescia 26; Verona, Cesena 21;Vicenza 20.Girone C. Lecce-Cata-nia 0-1; Palermo-Crotone 4-1; Pe-scara-Reggina 1-2; Lazio-Ascoli12-0; Gubbio-Napoli 1-2; J.Sta-bia-Nocerina 2-1; Bari-Roma 4-6.Class. Roma* 64; Lazio 62; Paler-mo55; Catania 43;Napoli 42;Reggi-na 40; Lecce 36; Ascoli 30; Noceri-na 25; J.Stabia 24; Bari 21; Pescara18; Crotone* 15; Gubbio 11.

    DONNETorres inarrestabile

    (f.sal.) Risultati 21a giorna-ta: Como-Chiasiellis 0-0, Milan-Ro-ma 1-1, Mozzanica-Brescia 2-2, Ri-viera di Romagna-Venezia 1-0, Ta-vagnacco-Lazio 4-0, Torino-Bardo-lino 0-1, Torres-Firenze 2-0.Class.(prime pos.) Torres 56; Bardolino52; Brescia 48

    DONNE / 2Convegno Fifa a Roma

    (f.sal.) Grande successo peril Women's football day, giornatadedicata alle giovani calciatrici intutta Italia (al Flaminio l'evento prin-cipale) come epilogo del 4 conve-gno Fifa sul calcio donne tenutosi aRoma.

    CALCIO A 5Rinviate le gare di A

    (g.l.g.) Per lamorte del calcia-tore del Livorno, Morosini, tutte legare del campionato di A in pro-gramma ieri non si sono giocate: dastabilire ladatadei recuperi. Si gio-cato inA2masolo perchalmomen-to della sospensione dei tornei daparte della Figc le partite erano giin corso.

    S

    S

    Il gol di Muntarial momento pesain manieradevastante sulcampionato

    Il tecnico della Juve parla pure del prolungamento del suo contratto:Rinnovo automatico? Prima dobbiamo discutere di varie cose...

    Maldini: Pirlounico, sapevoche poteva dareancora tanto

    HADETTO

    MASSIMILIANO ALLEGRI

    SecondoMasiellodiede in campolok per la combine

    MILANO (f.d.v.) AndreaPirlo unico e il Milan dovevapensarci bene prima di lasciarloandare via. E il pensiero diPaolo Maldini, che ieri si presentato in versione tennistaallAspria Harbour Club per ilNutrilite Tennis Challenge -Adidas Cup, organizzato daFondazione Milan. Lexrossonero prima ha consegnatoil ricavato del torneo (15 milaeuro pi altri 15 mila offerti dallaNutrilite) alla PolisportivaEuropa di Napoli per realizzareun campo per i bimbi disagiati,poi si concesso ai giornalisti:La Juve mi ha sorpreso per lacontinuit, non pensavodurasse cos tanto. Ora tuttonelle mani dei bianconeri. IlMilan in 20 giorni ha perso 2 dei3 obiettivi stagionali, ma ilcampionato ancora aperto.Entrambe le squadre hannoancora il 50% di possibilit divincere lo scudetto, perch ipassi falsi sono allordine delgiorno. Maldini si soffermatoappena sul gol di Muntari (E unepisodio importante ma ormai passato, per riuscire a esseresereni bisogna dimenticare,meglio evitare le polemiche datutte e due le parti), poi haavuto parole delogio per duebianconeri, Del Piero e Pirlo:Sul futuro di Ale la Juve statamolto chiara e ancheinopportuna, per non lo vedoin unaltra italiana. Non ho maidubitato che Pirlo potesse dareancora tanto, un giocatoreunico. Nesta in bianconero?Non so, ha avuto tanti guaifisici, credo viva alla giornata.

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    SERIE A

    A

    Taccuino

    CALCIOSCOMMESSE LEX CENTROCAMPISTA GIALLOROSSO HA NEGATO TUTTO

    Luis EnriqueLannata non da buttare

    Reja: Klose?Stagioneforse chiusa

    TECNICO DEL MILAN

    Bari-Lecce taroccato, indagato pure Vives

    Conte: Muntari? Allegrimi ha davvero annoiato

    Antonio Conte, 42 anni, prima stagione alla Juve IPP

    ROBERTO PELUCCHI

    LaProcuradiBari ha inda-gato un altro giocatore nellam-bito dellinchiesta sul calcio-scommesse: Giuseppe Vives,

    31 anni, attuale centrocampi-sta del Torino, ma giocatore delLecce dal 2006 al 2011. Il suonome stato fatto da AndreaMasiello, inunodegli interroga-tori che hanno avuto il verbalesecretato, parlando della pre-sunta combinedel derbypuglie-sedel 15maggio2011, termina-to con il successo del Lecce per2-0. Lex difensore del Bariavrebbe raccontato ai pm che iltaroccamento della partita pre-

    vedeva un segnale in campo daparte di un giocatore del Lecce,come messaggio di confermache il match sarebbe andato nelmodo stabilito. Vives si avvici-n a me in campo prima dellapartita e mi disse: "Alla fine ciscambiamo la maglietta", e midiede una pacca sulla spalla. Ilsegnale stabilito per dire cheera tutto ok, ha riferitoMasiel-lo. I carabinieri di Bari, quindi,hanno immediatamente convo-

    cato Vives, che per ha negatotutto. A quel punto scattataliscrizione nel registro degli in-dagati, insieme con gli ex com-pagniMasiello, Belmonte,Mar-co Rossi e Parisi.

    Inter-Lecce Il nome di Vives eragi comparso nellinchiesta diCremona in merito alla presun-ta combine di Inter-Lecce 1-0del 20 marzo 2011. MassimoErodiani, il titolare di ricevito-

    ria amico del portiere Paoloni,arrestato ingiugno, disse: Lac-cordo era che il match dovessefinire con un Over. Con un goldel Lecce, prima dellInter. Pri-ma di entrare in campo ci fu unripensamento. E i giocatori del-lInter non accettarono. Me lodisse Daniele Corvia (giocatoredel Lecce, ndr) che gli "zingari"avevano corrotto insieme a luiRosati, Ferrario e Vives.

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    17LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 15 APRILE 2012

  • NORWICH

    RobertoMancini, asinistra,

    applaude Tevezdopo i gol

    GIUDIZIO7777

    PRIMO TEMPO 0-2

    MARCATORI Tevez al 18, Aguero al 26p.t.; Norman (N) al 6, Tevez al 28, Agueroal 29, Tevez al 34, Johnson al 47 s.t.

    NORWICH (4-4-2) Ruddy 4,5; Martin 5,Drury 5,Ward 5, R. Bennett 5; E. Bennett5, Johnson5 (dal 1 s.t. Hoolahan5), Pilkin-gton 5 (dal 1 s.t. Surman 6), Howson 5;Holt 5, Wibraham 5 (dal 23 s.t. Morison5,5). PANCHINA Steer, Naughton, Fox,Jackson. ALLENATORE Lambert 5.

    MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 6,Zabaleta6,5, Kompany7, Lescott 6,5,Cli-chy 7; De Jong 6,5, Barry 6,5; Silva 7 (dal30 s.t. Johnson 6,5), Nasri 6 (dal 18 s.t.Yaya Tour 7), Aguero 8; Tevez 8 (dal 36Richards sv).

    PANCHINA Pantilimon, Kolarov, Milner,Dzeko. ALLENATORE Mancini 7.

    ARBITRO Foy 6.

    AMMONITI Tevez (MC), Nasri (MC), R.Bennett (N), tutti per gioco scorretto.

    NOTE spettatori 26.812. Tiri in porta:8-17. Tiri fuori: 8-5. Angoli: 3-5. In fuori-gioco: 2-4. Recuperi: 2 p.t.; 4 s.t.

    6

    Norwich-Manc. City 1-6;

    Sunderland-Wolver.0-0;Swansea-

    Blackburn 3-0;West Brom.-QPR

    1-0;

    OGGIManchester

    Utd-Aston Villa

    DOMANIArsenal-Wigan

    CLASSIFICAManc. Utd 79Manc. City 77;

    Arsenal 64;Tottenham,

    Newcastle 59;Chelsea 57;Everton 47;

    Liverpool 46;Norwich,

    Sunderland,Fulham 43;

    Swansea, Stoke,West

    Browmich 42;Aston Villa 35;Qpr, Wigan 31;

    Bolton 29;Blackburn 28;

    Wolverhampton23.

    Q

    I COLPI DELLAPACHE I RIVALI

    MANCHESTER CITY

    La sfida Di Matteo-Cudicinivale la finale diWembley

    Mancini ritrova TevezSegna una triplettae riporta il City a -2Sei gol a Norwich: alla festa partecipano ancheAguero (2) e Johnson. E Carlitos alimenta i rimpianti

    LALTRA SEMIFINALE

    Che giornata per largentino Carlos Tevez, autore di una tripletta per il Manchester City a Norwich. Nella foto 1 (Reuters), lattaccante si divincola tra idifensori, poco dopo scaglier il tiro dell1-0. Nella foto 2 (Afp), Tevez salta pi alto del difensore Ryan Bennet e insacca il raddoppio. Nella foto 3 (Afp)lattaccante evita il portiere John Ruddy e va a mettere in porta la sua terza rete. E la quarta tripletta inglese del giocatore del Manchester City.

    DAL NOSTRO CORRISPONDENTELONDRA

    UnpezzodItalia nella se-mifinale Tottenham-ChelseadiCoppadInghilterra. Un por-tiere e un allenatore: Carlo Cu-dicini e Roberto Di Matteo. Idue si sfiorarono nella Lazionel 1996 e poi giocarono insie-me nel Chelsea, dove Cudiciniha consumato10 stagioni e do-veDiMatteo stato protagoni-sta, prima da calciatore, ora daallenatore. Cudicini ha 38 an-ni, difende la porta del Tot-tenham dal 2009 e Redknapplo ha schierato sempre titolarein Coppa dInghilterra. Le duesquadre si affrontanoper la ter-za volta questanno: nei dueprecedenti, altrettanti pareggi(1-1 e 0-0). Stavolta, dovr es-serci un vincitore.

    CudiciniOggi, Cudicini in bal-

    lottaggio con Friedel: se Redk-napp rispetter le promesse, incampo vedremo il portiere ita-liano: Io lo spero sempre an-che perch non mi sono maiadagiato nel ruolo di riserva.Per me affrontare il Chelsea si-gnifica sempre sfidare un pas-satobellissimo.Hoavuto la for-tuna di vivere momenti indi-menticabili nel Chelsea. Incampo per rispetter il copio-ne: dar il massimo per aiuta-re il Tottenham.DiMatteo?Ab