la fiaba

Click here to load reader

Upload: doncarletto

Post on 25-May-2015

4.552 views

Category:

Education


1 download

TRANSCRIPT

  • 1. La fiaba nellimmaginariodellinfanziaLezioni del Prof. Carlo Mariani

2. Le origini della fiaba2 Lorigine della fiaba si perde nella stessa antichit delmito a cui accomunata per la tradizione orale e peri significati di carattere antropologico e culturale. Le fiabe rientrano in quellimmaginario collettivoche fa parte della cultura e delle tradizioni dei popoliche le hanno tramandate oralmente di generazione ingenerazione in tempi in cui la scrittura non era moltopraticata rappresentando in modo pi o menosimbolico riti, usanze, costumi. 3. Le origini della fiaba3 La fiaba e la favola appartengono ad un complesso mondo del fantastico e dellimmaginario: sono quindi utilizzate nellasilo nido e nella scuola dellinfanzia con la precisa funzione di favorire la crescita delluniversoCera una volta un principe checavalcava alla luce della luna:simbolico del bambino, universoillustrazione dello svedese JohnBauer del 1914 per la fiaba lanello popolato da ansie e timori, ma anchedi Helena Nyblom dalle grandi potenzialit della fantasia. 4. Le origini della fiaba4 Da un punto di vista antropologico e etnologico, lafiaba nasce da un unico patrimonio culturale collettivo. Lanalogia riscontrabile in popoli molto diversi elontani tra loro fa pensare che il materiale di base siacomune e che consista, pur con tutte le varianti legateal territorio, allorganizzazione sociale e allideologia,nella realt delluomo e nella sua esperienza di vitaquotidiana. 5. Gli studi di Propp: le funzioni5 Gli studi di Vladimir Propp (Morfologia della fiaba,Torino, Einaudi, 1966), hanno contribuito allarivalutazione di questo genere narrativo, aprendo ilcampo anche a nuove metodologie di indagine neitesti narrativi, non soltanto di origine folklorica, maanche appartenenti alla cosiddetta letteratura alta. Folklore: tradizioni popolari 6. Gli studi di Propp: le funzioni6Propp ha dimostrato come il racconto fiabesco si articoli in una serie di funzioni : egli ha in sostanza smontato il tessuto narrativo della fiaba, scomponendola nei suoi elementi portanti e strutturali.E in un istante si tramut in unameravigliosa piccola fata: illustrazionedi John Bauer per la fiaba di AlfredSmedberg, De sju nskningarna (Isette desideri) 7. Gli studi di Propp: le funzioni7 Analizzando la tradizione della fiaba russa, Propp hastabilito alcuni principi di fondo: 1) Nella fiaba ci sono elementi costanti , stabili, equesto indipendentemente dallesecutore o dal mododellesecuzione. A questi denominatori comuni Proppd il nome di funzioni: il loro numero limitato,riconducendosi infatti a trentuno elementi. 2) Le funzioni che compaiono in una singola fiaba dimagia sono limitate a pochi elementi (non compaionocio tutti e trentuno insieme). 3) La successione delle funzioni identica. 8. Gli studi di Propp: le funzioni81.Allontanamento 17. Leroe marchiato2.Divieto18. Vittoria sullantagonista3.Infrazione 19. Rimozione della sciagura o mancanza4.Investigazione iniziale5.Delazione20. Ritorno delleroe6.Tranello 21. Sua persecuzione7.Connivenza 22. Leroe si salva8.Danneggiamento o mancanza23. Leroe arriva in incognito a casa9.Mediazione 24. Pretese del falso eroe10. Consenso delleroe 25. Alleroe imposto un compito difficile11. Partenza delleroe 26. Esecuzione del compito12. Leroe messo alla prova dal donatore 27. Riconoscimento delleroe13. Reazione delleroe 28. Smascheramento del falso14. Fornitura del mezzo magico eroe/antagonista15. Trasferimento delleroe29. Trasfigurazione delleroe16. Lotta tra eroe e antagonista 30. Punizione dellantagonista 31. Nozze delleroe 9. La fiaba nelluniverso infantile9 La fiaba e la favola hanno il compito di esorcizzare le paure infantili mettendo a stretto contatto il bambino con i personaggi del racconto, personaggi che vengono schedati in un vero e proprio catalogo di stereotipi mentali: ad esempio come buoni e cattivi, o positivi e negativi.Baba Yaga larchetipo della donnaselvaggia: la signora oscura dei boschidella mitologia slava. Illustrazione delrusso Ivan Bilibin 10. La fiaba nelluniverso infantile10 La verifica di tale attivit viene offerta dalla rappresentazione grafica oppure dalla trasposizione teatrale della fiaba (drammatizzazione). Dal modo in cui il bambino rappresenta i personaggi delle fiabe, possiamo capire come egli ne abbia assimilato il valore simbolico. Cos, ad esempio, il lupo viene colorato in nero, e tutti i bambini vorrebbero interpretare il personaggio di Cappuccetto Rosso o di Biancaneve. 11. La fiaba nelluniverso infantile11 Luso della fiaba e dellattivit fantastica oggi lattivit pi ricca di stimoli allinterno del mondo infantile anche se non stato sempre cos. Negli anni 70, quando sono stati messi in discussione le ideologie e i valori tradizionali, si verificata una specie di crisi della fiaba, insieme al tentativo di rimuoverla dal tessuto delleducazione infantile perch vista come attivit rigida e schematica , soprattutto per i personaggi femminili: addirittura essa viene indicata come la diretta responsabile delle paure e dei traumi infantili. 12. Gianni Rodari, Grammatica della fantasia12 La mente una sola, La sua creativit va coltivata in tutte le direzioni. Le fiabe (ascoltate o inventate) non sono tutto quel che serve al bambino. Il libero uso di tutte le possibilit della lingua non rappresenta che una delle direzioni in cui egli pu espandersi. Le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono alla poesia, alla musica, allutopia, allimpegno politico: insomma, alluomo intero, e non solo al fantasticatore. Servono proprio perch, in apparenza, non servono a niente: come la poesia e la musica, come il teatro o lo sport (se non diventano un affare). Servono alluomo completo. Se una societ basata sul mito della produttivit (e sulla realt del profitto) ha bisogno di uomini a met - fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volont - vuol dire che fatta male e che bisogna cambiarla. Per cambiarla, occorrono uomini creativi che sappiano usare la loro immaginazione. 13. La fiaba nelluniverso infantile13 In tempi recenti si tornati alla fiaba con rinnovato interesse, grazie al contributo specifico di alcuni studiosi: proprio nel cuore degli anni 70, quando pi viva e forte era la tendenza alla contestazione, veniva pubblicato uno dei libri pi belli e affascinanti sul tema del fiabesco. Si tratta del volume di Bruno Bettelheim Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicanalitici delle fiabe (Milano, Feltrinelli, 1977), destinato a riaprire completamente, e da una nuova prospettiva, il dibattito. 14. La fiaba nelluniverso infantile14 Bettelheim ha dato anche un prezioso contributo allo studio del significato psicoanalitico della fiaba e del suo utilizzo in campo educativo. La vita del bambino costellata di ansie e paure che lo accompagnano durante la sua crescita. I sentimenti di odio, amore, rabbia, gelosia, i conflitti giornalieri creano nel bambino sensazioni dolorose, pur essendo comunque tappe fisiologiche dello sviluppo. 15. La fiaba nelluniverso infantile15 La teoria psicoanalitica ha indotto moltissimi studiosi a vedere nella fiaba la risoluzione catartica dei problemi del bambino in crescita. In effetti gli eroi delle fiabe spesso sono giovani che devono trovare la loro strada nel mondo, combattendo contro lOrco e il loro iniziale fallimento interpretato in molti casi come lincapacit di emanciparsi dallinfluenza dei genitori Orco che non laiutano in questo processo di formazione. 16. La fiaba nelluniverso infantile16 Il messaggio che pervade tutte le fiabe un messaggio di speranza , una speranza che esige partecipazione e coinvolgimento: nulla di buono infatti potr accadere a chi rinuncer alla lotta. Il messaggio di speranza espresso nel lieto fine ed irrinunciabile, fondamentale perch il bambino possa identificarsi con le difficolt delleroe o delleroina, seguirli con il fiato sospeso nelle loro avventure e gioire con entusiasmo liberatorio e rassicurante nel corso delle loro vittorie. 17. La fiaba nelluniverso infantile17 Bettelheim propone anche una distinzione letteraria dei differenti prodotti fantastici che erroneamente vengono risolti e definiti come fiabe: essi sono il mito, la favola e la fiaba, tre varianti di un medesimo genere letterario, ma non per questo coincidenti. 18. La fiaba nelluniverso infantile18 Il mito rappresenta un modello di narrazione eroica in cui leroe attraversato da una ricerca di valori, dallambizione nellattuare i suoi generosi ideali: in tale ricerca leroe non esita a frenare i propri impulsi, cio la soddisfazione dei propri bisogni. In nome di ideali pi alti, leroe si trattiene al di qua del principio di piacere (non porta a compimento il piacere perch prima viene il dovere, lideale). Questo modello di eroe estremamente inadatto e pericoloso per un bambino, in quanto rischia di non farlo sentire allaltezza di realizzare quelle imprese eroiche ed esalta quelle componenti psicologiche che fanno riferimento al senso del dovere. 19. La fiaba nelluniverso infantile19 La favola un testo narrativo in cui il protagonista condizionato da un codice morale fatto di regole rigide che implicano ad esempio pesanti punizioni: La favola si regge su un contrasto di concetti, tra il bene e il male, tra personaggi che indicano bont, lealt (qualit positive) e tra altri che indicano qualit negative ad esempio nella Favola della cicala e della formica, i due personaggi sono la dimostrazione di questo contrasto. La spensierata cicala soffrir la fame durante linverno proprio perch non stata previdente e saggia durante lestate: al contrario, la formica, faticando per mettere da parte le provviste, potr invece sopravvivere allinverno. 20. La fiaba nelluniverso infantile20 Nella favola il contrasto tra il bene e il male risolto sempre a favore del bene, ma il raggiungimento dei valori positivi si pu ottenere mortificando i desideri, rinunciando alla soddisfazione, alle nostre pulsioni interiori, e al principio di piacere. Anche in questo caso la favola tende a mortificare lautonomia e i desideri del bambino, perch impone modelli fortemente adultistici, in cui il principio del piacere si scontra con quello della realt. 21. La fiaba nelluniverso infantile21 A differenza degli altri due modelli, la fiaba contiene personaggi e situazioni che stanno veramente dalla parte del bambino, perch la favola e il mito propongono valori per lui inarrivabili, a cui non potr ispirarsi. 22. La fiaba nelluniverso infantile22 Un bambino pu identificarsi nel modello proposto dalla fiaba con un processo di assimilazione e identificandosi con leroe. Allinizio egli sceglie di soddisfare le proprie attese e si identifica in quei personaggi che, come lui, scelgono di gratificare desideri e impulsi. in un secondo momento, attraverso la comprensione dei meccanismi e delle funzioni narrative , che il bambino percepisce il valore simbolico e emblematico della fiaba. La fiaba permette al bambino un vero percorso di crescita e di innalzamento, di evoluzione graduale e costante insieme al tessuto narrativo del racconto, anzich imporre dallalto (come nel mito e nella favola) imperativi categorici, proibizioni, comandamenti. 23. Il tema del fantastico23 La fiaba un patrimonio culturale che possiede la qualit di parlare al bambino su due livelli: 1) quello simbolico, che convoglia le conflittualit inconsce dellindividuo; 2) quello logico, che coincide con la narrazione 24. Il tema del fantastico24 Il bambino libero di decidere e scegliere il livello che meglio gratifica i propri bisogni di comprensione e di elaborazione del vissuto. Il compito delladulto quello di introdurre il bambino in un mondo magico, mai di svelare anticipatamente la trama e la struttura della fiaba: per questo il racconto deve essere accompagnato da una partecipazione empatica. 25. Il tema del fantastico25 I segnali di chiamata, ad esempio Cera una volta..., Tanto tempo fa..., In un paese molto lontano... ecc. funzionano come campanelli dallarme e avvertenze di richiamo per avvertire il bambino che sta entrando in un altro mondo, un mondo che per non va confuso con quello di tutti i giorni. I segnali di chiamata sono fondamentali perch aiutano il bambino a separare il reale dallirreale: in questo modo, rassicurato dal fatto di essere in un mondo fantastico, egli potr lasciarsi andare al libero scorrere delle propria immaginazione. 26. Gli elementi costitutivi della fiaba26 Nella fiaba si riconoscono 5 elementi fondamentali, che la strutturano e la costituiscono:1. Il racconto, legato alloralit prima e poi alla scrittura2. Il viaggio iniziatico e le pratiche di iniziazione3. I processi di magia4. La dimensione del fantastico e dellirreale5. Il significato/valore educativo 27. Gli elementi costitutivi della fiaba27 La dimensione del racconto , orale e poi scritto, unesigenza fondamentale della cultura arcaica e moderna. Perch? il racconto costruisce percorsi di vita , rassicura, ammaestra; il racconto intrattenimento e al tempo stesso insegnamento il racconto corrisponde ad unesigenza di strutturazione della societ. La narrativa classica e medievale ha attinto dalla fiaba materiali e riferimenti (Omero, Apuleio, Boccaccio, Ariosto). 28. Gli elementi costitutivi della fiaba28 Il viaggio inizatico il tema per eccellenza della fiaba. Si trova in quasi tutte le fiabe. Leroe positivo della fiaba deve superare una serie di prove prima di arrivare allobiettivo finale (sposare la fanciulla; conquistare un bene simbolico come il castello, la patria) A questo livello la fiaba contiene il messaggio del superamento delladoloscenza per giungere allet adulta , tipico delle societ arcaiche. Questo rituale prevede lallontamento e la rinascita come soggetto pi grande, migliore di prima, in sostanza adulto. 29. Alcuni autori da leggere29 Fra i trascrittori di fiabe pi noti della tradizione europea si possono citare Charles Perrault (Francia) e i fratelli Grimm (Germania), e i pi recenti Italo Calvino (Italia) e Aleksander Afanasiev (Russia). Fra gli inventori di fiabe pi celebri ci sono invece il danese Hans Christian Andersen, litaliano Collodi (inventore di Pinocchio) e il britannico James Matthew Barrie (Peter Pan). 30. La lettura della fiaba30 31. La lettura della fiaba e gli albi illustrati31