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L’ARCOBALENO GIORNALINO MENSILE N° 322 OTTOBRE 2019 REDATTO CON GLI OSPITI DELLA FONDAZIONE “CARD. GUSMINI” di VERTOVA, VIA SAN CARLO, 30 SERVIZIO ANIMAZIONE TEL 035/737613 - Email: [email protected] Sito internet: www.fondazionegusmini.it Facebook: pagina “Fondazione Card. Gusmini”

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Page 1: L’ARCOBALENO · Facciamo aiutare dall'istitutore del calendario, il primo re di roma, Romolo. Ebbene, Romolo fondò il primo calendario, che era lunare, facendolo partire dal primo

L’ARCOBALENO

GIORNALINO MENSILE N° 322 OTTOBRE 2019

REDATTO CON GLI OSPITI DELLA FONDAZIONE

“CARD. GUSMINI” di VERTOVA, VIA SAN CARLO, 30

SERVIZIO ANIMAZIONE

TEL 035/737613 - Email: [email protected]

Sito internet: www.fondazionegusmini.it

Facebook: pagina “Fondazione Card. Gusmini”

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ATTENZIONE PAGINA MOLTO IMPORTANTE !!! IL NOSTRO GIORNALE CON CADENZA MENSILE VIENE SPEDITO IN DIVERSE

LOCALITA’ IN TUTT’ITALIA… DA NORD A SUD !!!!!! CI PIACEREBBE PERO’

AGGIORNARE LA NOSTRA BANCA DATI E ASSICURARCI CHE ARRIVI ALLE

PERSONE DAVVERO INTERESSATE !!!

PER QUESTO MOTIVO VI CHIEDIAMO LA CORTESIA DI COMUNICARCI SE SIETE

ANCORA INTERESSATI A RICEVERLO.

CON IL MESE DI NOVEMBRE, QUINDI, SPEDIREMO IL NOSTRO MENSILE SOLO A

QUELLE PERSONE CHE CI FARANNO AVERE LA LORO ADESIONE.

E’ L’ULTIMO MESE DISPONIBILE ….

COME ADERIRE ?

BASTA MANDARE UNA MAIL A : [email protected]

Con il NOMINATIVO ESTATTO E L’INDIRIZZO A CUI SPEDIRE IL NOSTRO

GIORNALE. SE POI NON LO VOLETE PIU’ CARTACEO C’E LA POSSIBILITA’ DI

AVERLO VIA MAIL SCARICANDOLO DIRETTAMENTE DAL SITO WEB DELLA

FONDAZIONE: www.fondazionegusmini.it

NON AVETE LA MAIL.. O LA POSSIBILITA’ DI SPEDIRCI LA CONFERMA ON-LINE ? COMPILATE QUI SOTTO IL TAGLIANDO E SPEDITELO A: SERVIZIO ANIMAZIONE FONDAZIONE CARDINAL GUSMINI VIA SAN CARLO 30 24029 VERTOVA (BG) NOME…………………………. COGNOME…………………………………… VIA…………………………………………….. N°…………… CITTA’…………………………………………. PROVINCIA……………………………………

SE NON RICEVEREMO NULLA…. DA NOVEMBRE 2019

VERRA’ SOSPESA LA SPEDIZIONE GRAZIE A TUTTI PER LA COLLABORAZIONE

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Benvenuto OTTOBRE: perché questo mese si chiama così?

Storia e curiosità sul nome del decimo mese dell'anno

Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre... si intuisce come le prime

lettere di questi mesi ci portano alla numerazione sette, otto, nove e

dieci.E infatti questi mesi erano il settimo, l'ottavo, il nono e decimo

del calendario.

Di quale calendario?

Facciamo aiutare dall'istitutore del calendario, il primo re di

roma, Romolo. Ebbene, Romolo fondò il primo calendario, che era lunare,

facendolo partire dal primo plenilunio di Marzo. Quindi se Marzo era il

primo mese, vien da sè che Ottobre era l'ottavo, Settembre il settimo

e via di seguito.Negli anni successivi Numa Pompilio, secondo re di

Roma, modificò ulteriormente il calendario, aggiungendo i mesi di

Gennaio e Febbraio e accorciando i giorni.Il mese di Ottobre deriva dal

termine "October".

Il mese è caratterizzato da una minore esposizione alla luce del sole,

sancita anche dal ritorno, nei paesi dell’Unione Europea, all’ora

solare con le lancette spostate un’ora indietro. In realtà, dal punto di

vista climatico c’è la stessa imprevedibilità che si verifica a marzo; non

a caso i romani li mettevano in relazione, consacrandoli entrambi a

Marte, ora come dio della guerra, allegoria dello scontro con l’inverno

(a ottobre), ora come dio della rinascita (a marzo).

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Giallo e rosso sono i colori predominanti il paesaggio naturale, scarsi i

momenti di raccolta dei frutti della terra.

Curiosità

2 Ottobre 1860: si chiude la battaglia di Garibaldi contro l'esercito

Borbonico. La conquista del regno delle due Sicilie da parte dei mille

venne facilitata dall'intervento del patriota salentino Liborio Romano e

dai migliaia di meridionali che appoggiarono l'impresa.

Proverbi

Ottobre gelato, ogni insetto è debellato.

Se Ottobre è piovarolo, è pure fungarolo.

Ottobre è quasi matto, ma nessuno gli fa il ritratto.

Ottobre piovoso, campo prosperoso.

Vento d'ottobre grida come l'orco: fa cader la ghianda che fa ingrassare

il porco.

Se di ottobre scroscia e tuona, l'invernata sarà buona.

Ottobre è bello, ma tieni pronto l'ombrello.

Ottobre: vino e cantina dalla sera alla mattina.

Per S. Simone (28 ottobre) il galletto si fa cappone.

Per S. Simone (28 ottobre) la nespola ripone.

A San Simone il ventaglio si ripone.

viene ottobre bello, leva il vino dal mastello.

Ottobre, il vino è nelle doghe A S. Francesco (4 ottobre) arriva il

tordo e il fresco.

Per S. Reparata (8 ottobre), ogni oliva è inoliata.

Se piove per S. Gorgonio (9 ottobre), tutto ottobre è un demonio.

Per S. Teresa (15 ottobre), semina a distesa.

Per San Gallo (16 ottobre), para via e non fai fallo.

Da San Gallo (16 ottobre) ara il monte e semina la valle.

O molle o asciutto, per S. Luca (18 ottobre) semina tutto.

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SFORMATINI DI ZUCCA CON CREMA DI

GORGONZOLA

Ricetta di una mamma !!!!

Nel mio menù vegetariano di

Santo Stefano, quest’anno,

c’erano dei deliziosi flan di zucca al

parmigiano, accompagnati da una

salsina al gorgonzola. Facili da fare,

anche se sembrano quasi dei

soufflè, e molto delicati.

Se avete ancora un po’ di zucca in

casa dovete assolutamente

provarli, perché sono molto buoni

e sono perfetti per un antipasto caldo e succulento.

Io metto l’impasto nella teglia per muffin, dopo averla imburrata per

bene: ne vengono delle porzioni abbondanti. Con queste dosi ho fatto

una decina di flan di piccole dimensioni. Ma, se preferite, potete fare

un soufflè unico, mettendo tutto l’impasto in una teglia imburrata. A

questo punto, potete aggiungere fiocchetti di gorgonzola direttamente

in superficie.

Ingredienti: 500 grammi di zucca già pulita, 2 confezioni di panna da

cucina, 3 uova, 4 cucchiai di parmigiano, sale, pepe, noce moscata, 150

grammi di gorgonzola dolce, una noce di burro.

Cuociamo la zucca al vapore: preferisco non bollirla, in questo caso, per

evitare che diventi troppo acquosa. Una volta cotta, schiacciamo la

zucca con la forchetta e frulliamola con panna, uova, parmigiano.

Aggiustiamo di sale e pepe, grattiamo poca noce moscata – e volendo

aggiungiamo poco zafferano, per dare sapore e colore.

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Imburriamo gli stampini, mettiamo l’impasto dentro le forme da muffin

e poggiamo la teglia da muffin dentro una teglia contenente acqua:

devono cuocere in forno a 180 gradi a bagnomaria, per circa 20-25

minuti.

Nel frattempo possiamo preparare la crema al gorgonzola: facciamo

fondere il burro in un pentolino, poi aggiungiamo la panna e scaldiamo.

Infine aggiungiamo il gorgonzola e facciamolo sciogliere dolcemente.

Lasciamo intiepidire gli sformatini di zucca prima di metterli nei piatti,

e infine serviamoli con una colata bollente di crema al gorgonzola (e un

ciuffetto di rucola fresca, se la gradite).

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COSA BOLLE IN PENTOLA

NEL MESE DI OTTOBRE…

Prove del coro Arcobaleno:

LUNEDI’ 7,14 E 28 ottobre in ANIMAZIONE alle ore 10,00

Laboratorio di Atelier SENSORIALE E FALEGNAMERIA:

LUNEDI’ 7, 14, ottobre in ANIMAZIONE dalle 14,30 ALLE 16.30

Giochiamo a bocce!

MERCOLEDI’ 9e 30 ottobre in ANIMAZIONE dalle ore 14,30 ALLE

ORE 16.00

Cineforum:

MERCOLEDI’ 9, E 30 ottobre in ANIMAZIONE dalle ore 10,00

Cuciniamo insieme con IL COMPARTO GERIATRICO e pranziamo insieme:

MENU’ VALTELLINESE

MERCOLEDI 16 Ottobre in ANIMAZIONE dalle ore 9,30 ALLE 14.30

APPUNTAMENTI SPECIALI:

MARTEDI 2 OTTOBRE: ORE 10.00 IN SALA POLIVALENTE

SPETTACOLO DEGLI AMICI SUL SERIO

GIOVEDI 2 OTTOBRE: ORE 14.30/16.00 ANDIAMO ALLA SCUOLA

MATERNA DI VERTOVA e di COLZATE DOVE

FAREMO FESTA CON TUTTI I NONNI !!!

SABATO 5 OTTOBRE: ORE 11.00/16.30

FESTA DEI NONNI IN FONDAZIONE !!!!!

GRIGLIATA MISTA CON POLENTA, CASONCELLLI, TANTISSIMA

BUONA MUSICA E TANTO DIVERTIMENTO

(VEDERE LA LOCANDINA ALL’INTERNO !!!!)

LA GIORNATA E’ APERTA TUTTI !!!!

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Pensieri e riflessioni… a cura degli ospiti di Casa Serena

I nostri momenti speciali a cura di Casa Serena

Buongiorno a tutti!

Eccoci qui per il nostro appuntamento mensile. Questa volta vogliamo

utilizzare il nostro spazio su l’Arcobaleno per un saluto speciale.

Come molti di voi già sapranno, la nostra Arlette è andata in

pensione!!! Ebbene sì, il mese di agosto è stato l’ultimo che ha

trascorso in compagnia con noi e, ora, si sta godendo la meritata

pensione…

Sono ormai anni che trascorriamo molto tempo in compagnia di Arlette

e che svolgiamo tante attività insieme a lei… e ora ci sembra così

strano non vederla più girare in reparto. Il suo ultimo giorno lavorativo

l’abbiamo salutata, facendo una piccola festa insieme e ci siamo

emozionati un po’ tutti.

Le abbiamo augurato di godersi la sua nuova vita da pensionata e lei,

dal canto suo, ci ha ringraziato per i bei momenti trascorsi insieme.

Ebbene sì, avevamo un po’ tutti le lacrime agli occhi… è sempre

emozionante salutarsi!

I nostri nonni sono tutti concordi nell’affermare di aver trascorso bei

momenti in compagnia! Giovanna, dopo pochi giorni, afferma già: “Mi

manca tanto!”. Zilio aggiunge: “Arlette è molto brava, mi dispiace che

non sia più in reparto a fare attività con noi.

Abbiamo fatto tante gite insieme e lei si è sempre presa cura di tutti

noi. Le ho sempre voluto bene e sono sempre stato trattato bene da

lei. Cara Arlette, ti auguro buona continuazione in questa nuova vita da

pensionata!!!”.

“Ti auguro di trovare una bella casa nuova, là dove vuoi andare a

vivere!”, aggiunge Emilio. Basilio ancora ricorda che, il giorno in cui è

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arrivato in Casa Serena, la prima persona che ha incontrato è stata

Arlette! “…E quante passeggiate abbiamo fatto insieme da quel

giorno!”.

Anche la nostra Concetta, che Arlette l’ha conosciuta solo di recente,

vuole farle il suo augurio: “Buon avvenire Arlette! Anche se ci siamo

conosciute da poco, sento già la tua mancanza! Tanti bacioni”.

Concludono Lucia e Tina, che ci tengono a mandare i loro saluti a

Arlette e, insieme a lei, si aggiungono in coro tutti i nonni di Casa

Serena!

Ma… come sapete, per ogni persona che va, ce n’è sempre una che

arriva! E’ proprio così! E quindi, vogliamo cogliere l’occasione per dare

un grosso benvenuto alla nostra Giovanna, che dal mese di settembre ha

iniziato a svolgere attività di animazione con noi. Giovanna la

conosciamo da tempo, ma sotto altre vesti e, quindi, vogliamo augurarle

di trovarsi bene in questa nuova mansione e dirle che siamo felici di

trascorrere tempo in sua compagnia e di svolgere attività con lei.

… E allora… Buon proseguimento Arlette e “benvenuta” Giovanna!

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LA NOSTRA GITA MEDIEVALE!!

IL CASTELLO DI MALPAGA

A cura dei nonni del C.D.I.

Martedì 10 Settembre c’è stata una nuova tappa del Percorso

Medievale che, dopo diversi appuntamenti condivisi con altre Residenze

per Anziani (Leffe e Sovere), ci ha visto arrivare in un luogo quasi

fiabesco: Il CASTELLO DI MALPAGA.

Al nostro arrivo ci ha accolto un “cortigiano”, una guida che ha saputo

coinvolgerci nella storia di questo bellissimo Castello e dei nobili

personaggi che hanno vissuto tra quelle mura. L’illustre proprietario che

lo acquistò per 100 ducati d’oro dal Comune di Bergamo facendone la

sua dimora, fu il condottiero bergamasco, BARTOLOMEO COLLEONI

(1395/1475) Capitano Generale di tutte le Milizie della Repubblica di

Venezia.

Il Colleoni trasformò il Castello in una vera e propria cittadella

inaccessibile al nemico e meta di personaggi di alto rango e di grande

cultura.

Questa gita è stata molto bella perché abbiamo visitato questo

bellissimo castello e abbiamo conosciuto un pezzo della nostra storia

grazie anche alla nostra guida che ha saputo darci informazioni senza

annoiarci. Il Castello merita una visita che ti permette di ammirare i

numerosi affreschi su tutte le pareti i soffitti in legno ancora intatti,

le sale con alcuni resti di arredamento e abbigliamento tipici di quel

tempo.

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L’imponenza del Castello e del fossato tutto intorno ti permette di

fare un tuffo nella vita di Corte, immaginando condottieri, dame e

cavalieri di quel tempo.

A mezzogiorno ci ha accolto la “Locanda dei nobili viaggiatori” una

struttura adiacente al Castello che ha conservato i tratti storici e che

ci ha servito un lauto pranzo che perfino il Colleoni ci avrebbe invidiato.

Che dire, è stata una bellissima gita, alcuni di noi vi erano già stati in

passato ma mai era stato così coinvolgente. Grazie alle Case di Riposo

di Sovere e Leffe che hanno condiviso con noi questo nuovo

appuntamento e alla Fondazione che ci ha permesso questa esperienza!!

Giuseppe

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UN SALUTO DA TUTTO IL CENTRO DIURNO !!!!

CAMMINATA SOTTO LE STELLE PRO HOSPICE VERTOVA

Sabato 14 settembre l’Associazione Volontari Sostenitori dell’Hospice di Vertova ha

organizzato la 6^ camminata, ma con una grande novità, la partenza era in serata,

dando l’occasione ai camminatori di godere di un percorso per le vie di Vertova e

Fiorano al Serio, facendo scoprire scorci poco conosciuti in notturna. La nutrita

partecipazione ha evidenziato come la comunità è vicina alla nostra Associazione, ma

soprattutto sensibile alla tematica delle Cure Palliative.

Vogliamo ringraziare:

- Volontari dell’Associazione

- CSI

- GS Semonte

- GAV Vertova

- Gruppo Alpini Semonte

- Gruppo Alpini Vertova e Colzate

- Gelateria La Crem di Vertova

- Enoteca Franchina di Casnigo

- Croce Verde di Colzate

- AVIS, ADMO e AIDO - Dj Galoppino e Dj

Capitone

- Trucca bimbi Rosalba e Angela - CdA della Fondazione Card. Gusmini

- Amministrazione Comunale

Un grazie particolare a tutti i partecipanti, per la vostra vicinanza ed il

vostro sostegno. L’Associazione riceve, l’Associazione restituisce. Diversi

sono i progetti in atto, mirati a migliorare la vita delle Persone in fase

avanzata di malattia, supportando anche il nucleo famigliare e la rete

amicale.

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LE CRONACHE DEL NOSTRO GUALTIERO !!!!

FESTA DI S. LORENZO

Questa sera nella piazzetta S. Lorenzo c’è stato un concerto musicale

diretto dal maestro Belotti: la banda di Vertova e quella di Villa di

Serio con la partecipazione del soprano Chiara Milini, del tenore Paolo

Antognetti e del contralto Martina Rigamonti. La festa ha inizio alle

ore 21.00 nella piazza dedicata a S. Lorenzo. La banda incomincia a

suonare brani di musica classica guidata dal maestro Belotti. Inizia a

cantare Chiara che propone canti della famosa Callas. Insieme a Paolo

cantano delle operette una più bella dell’altra. Invece Martina canta

canzoni napoletane e romane. Paolo ha l’occasione di proporre canzoni

famose tra cui Granada. Alla fine del concerto c’è stata la lotteria e

per poco non ho vinto l’orologio offerto da Barbara. E’ stata una bella

serata, però un po’ accaldata.

DUE COMPLEANNI NELLA C. R. M.

Oggi nella nostra comunità Agorà si festeggiano due compleanni:

Roberto che compie 43 anni e Giovanni 51 anni. La festa ha inizio a

merenda con ospiti e parenti di Roberto. La sua mamma ci ha

preparato una super merenda per tutti. Ci sono torte di ogni tipo,

bevande diverse e c’è nel gruppo un momento di felicità e amore.

LA TOMBOLATA

Oggi verso le ore 14.45 ci siamo radunati in Animazione per fare

insieme una bella tombolata. Raffaele ha predisposto 7 cinquine e 7

tombole. Nel nostro tavolo c’ è stata una sola cinquina fatta da

Claudia e poi più niente. Dopo le varie partite è stato offerto a tutti

gli ospiti un buon gelato e qualcuno ha fatto anche il bis. E’ stato un

bellissimo pomeriggio: uno diverso tra tanti.

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GITA ALLE GROTTE MINERARIE DI SCHILPARIO

Oggi con la CRM siamo andati a visitare le grotte minerarie di

Schilpario, nella valle di Scalve. Prima di entrare nella miniera sul

trenino ci siamo vestiti molto pesanti perché la temperatura è molto

bassa e fredda. E’ stato il bacino minerario più importante della

Lombardia, già utilizzato da circa 200 anni. Le miniere sono state

chiuse a giugno del 1972. La nostra guida Greta, una volta entrati, ci

parla della vita dei minatori. Ogni volta che entravano i minatori, piccoli

e grandi, invocavano la protezione di S. Barbara, loro protettrice. La

loro vita non è stata semplice e in quel periodo avevano due scelte: o

lavorare nella miniera o andare in guerra per difendere la patria. I

minatori lavoravano dal basso verso l’alto della miniera e a causa del

lavoro prendevano tante malattie rischiando di morire anche durante il

lavoro. All’età di 8 o 9 anni anche i bambini andavano a lavorare in

miniera e facevano un lavoro massacrante. Lavoravano per pochi soldi:

bastavano solo per mangiare un po’ di pane e per aiutare le loro

famiglie numerose. I minatori si lavavano solo una volta a settimana e i

bambini dormivano tutti uniti, molto vicini. Per questo si ammalavano

molto presto. Verso le ore 13.00 usciamo dalla miniera e poi

pranziamo. Dopo il pranzo abbiamo fatto una visita nel paese e abbiamo

ammirato le bancarelle.

Durante la passeggiata

abbiamo gustato un buon

gelato e alcuni un buon

caffè. Durante il tragitto

abbiamo ammirato le

montagne nella loro

potenza e bellezza.

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LA GRIGLIATA

Oggi verso le ore 16 abbiamo iniziato i preparativi per l’annuale grigliata

della CRM Agorà. Qualcuno ha preparato i tavoli con una carta molto

speciale con diversi colori. Intanto Paolo con altri hanno cucinato sulla

brace: cotechini, spiedini, polenta e anche dei formaggi. Ognuno ha la

possibilità di decidere cosa mangiare quello che più gradisce. Finito di

gustare queste delizie alcune persone hanno offerto delle buonissime

torte e non è mancato anche un buon caffè. Prima di andare abbiamo

ringraziato vivamente Paolo e i suoi aiutanti. Dopo la cena non sono

mancate le canzoni degli anni 60 – 70 – 80 – 2019 cantate a viva

voce. La compagnia è molto bella: si vive come se fossimo una vera

famiglia. Un vero grazie va ha tutti senza fare distinzione a nessuno.

PRANZO IN ANIMAZIONE.

Oggi verso le ore 12 ci siamo riuniti per un buon pranzo offerto dai

volontari dell’Animazione. Raffaele ringrazia tutti per essere presenti a

questa festa. Antipasto di affettato e formaggi con giardiniera, ravioli

alla bergamasca ripieni di carne (ringraziamo veramente tanto la signora

che ha preparato 800 ravioli tutti per noi) e pollo arrosto con delle

patate al forno. Non è mancato il dolce: l’anguria. Poi è arrivato anche

il caffè.

GRAZIE AI SUPER

VOLONTARI !!!!!!!!!!

CHE CI HANNO

FATTO QUESTO

REGALO !!!!!!!!!!!

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GRAZIE MARIA

Oggi Maria ha offerto la merenda a tutti perché ha finito il suo

percorso nella nostra comunità. Maria ha preso la parola per fare un

saluto alla comunità: non è un addio, ma un arrivederci presto. Ha

sottolineato, nel suo discorso, che ha fatto molta fatica all’inizio ad

adeguarsi alla vita di questa comunità, ma grazie a tutti è riuscita a

superare le difficoltà. Non si è dimenticata delle varie amicizie delle

persone che le hanno voluto molto bene nei momenti di difficoltà. E’

stata importante la sua persona nella comunità per quello che ha fatto

all’interno e anche perché ha trasmesso tanta felicità, gioia e allegria.

Quando abbiamo finito la merenda, io mi sono avvicinato e l’ho

abbracciata: è scesa qualche lacrima. Mi mancherai tanto. Non

troveremo un'altra Maria così in tutti i suoi lati.

GITA DEL CORO IN CAVLERA.

Oggi i componenti del coro si sono recati al rifugio di Leo in Cavlera per

gustare un buonissimo pranzo. Intanto che Leo e sua moglie

apparecchiano i tavoli e preparono il pranzo, io e Raffaele facciamo delle

scenette; ho proposto un enigma, quello delle 10 P: “Prima Pensa,

Poco Parla Perché Parola Poco Pensata Porta Pena”. Arrivano le ore

12, il pranzo è pronto: ravioli alla bergamasca, polenta con arrosto,

dolce e caffè. Tutto è stato apprezzato. Al termine del pasto, Raffaele

prende il suo computer per stimolarci a cantare e ballare. Tutti gli

ospiti apprezzano e alcuni fanno anche il trenino. Visto che ci siamo

trovati molto bene ho pensato che per eventi come battesimo, cresima,

compleanni, matrimonio si potrebbe andare al ristorante di Leo.

Durante il percorso di ritorno, sulla strada abbiamo incontrato un

gregge di pecore. E’ stato molto bella questa giornata.

CENA DELLA GAZZELLA DI VERTOVA

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Nella comunità Agorà giochiamo la schedina sulle partite di calcio per

tutta la stagione. Questa sera abbiamo fatto la cena conclusiva con il

premio per i due vincitori (andata e ritorno). Siamo andati a gustarci

una buonissima pizza presso il ristorante pizzeria di S. Lorenzo.

Eravamo in 5: Roberto che ha vinto il girone di andata, io, Marzio,

Carlo e Michele. Purtroppo Valentina che ha vinto il girone di ritorno,

non ha potuto partecipare e mi è dispiaciuto molto. Per questa serata

c’è una agevolazione sul costo della pizza, ecco perché abbiamo scelto

questo giorno per festeggiare. Siamo stati molto contanti di come si è

sviluppata la serata. Durante il percorso abbiamo ammirato le trote

presenti nel fiume: una più bella dell’altra. Abbiamo ringraziato la

signora, il marito, la figlia, per il servizio e anche perché la pizza è

buona. Un grazie a Michele che ci ha accompagnato e ha rallegrato la

serata.

FESTA A MARTINO PER IL SUO COMPLEANNO

Oggi verso le ore 14 sono andato in pasticceria alle Delizie per prendere

la torta mimosa con tanto di dedica per 10 persone. Oggi non solo

festeggiamo Martino in modo anticipato (perché io e altre persone della

fondazione abbiamo la possibilità di andare a vedere il gran premio di

Monza per le prove), ma anche Maria. Maria compie la bellezza di 93

anni, mentre Martino 92. Alle ore 15.30 ha inizio la festa. Ci sono

parenti, amici, educatori, dottori, infermieri, per condividere questo

momento di felicità. I figli di Maria hanno preparato una torta gigante,

mentre Martino, oltre alla torta, ha una candelina di 92 anni da

spegnere. Vengono tagliate le torte con tanto di musica. Martino e

Maria sono molto emozionati. Oltre ai compleanni, abbiamo ricordato

anche Arlette che andrà in pensione fra qualche giorno. E’ stato un bel

momento di felicità e di allegria. Voglio molto bene a tutti gli ospiti

Page 18: L’ARCOBALENO · Facciamo aiutare dall'istitutore del calendario, il primo re di roma, Romolo. Ebbene, Romolo fondò il primo calendario, che era lunare, facendolo partire dal primo

della fondazione, specialmente coloro che vado a visitare. Sono molto

commosso a ricordare e scrivere questi momenti.

FESTA DELL’ORATORIO DI SEMONTE

Questa sera, io e Marzio siamo andati a cena nell’oratorio di Semonte

perché c’è una festa e il ricavato dei soldi andrà alle missioni e al Mons.

Coter in Bolivia. C’è molta gente. Io e Marzio abbiamo mangiato di

tutto e di più. Siamo molto contenti, perché molta gente mi ferma e

ci saluta tutti e due. Per smaltire quello che abbiamo mangiato,

abbiamo camminato per 30 minuti. Poi siamo ritornati in oratorio, per

un caffè e un gelato come digestivo, ma anche per ascoltare una buona

musica. Ringraziamo tutti i volontari che si sono prestati per questa

festa, specialmente tutte le ragazze in ogni campo: sia alla cassa, in

cucina, in pizzeria, ecc… . Ci siamo gustati una bella serata. Siamo

molto contenti.

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NATI NEL MESE DI OTTOBRE… In CPA

Roberto L. il 5 compie 64 anni

Laura M. il 5 compie 55 anni

Antonio P.. il 12 compie 62 anni

Giordano M il 15 compie 52 anni

In CPM

Fausta P. il 13 compie 50 anni

Maurizio R il 5 compie 58 anni

In CRM

Tatiana Barbara. il 19 compie 50 anni

Marzio C. il 29 compie 44 anni

Guido M. il 31 compie 58 anni

AL MANTENIMENTO

Lucia C. il 6 compie 77 anni

Claudia B. l’11 compie 64 anni

Felice Z. il 17 compie 76 anni

Antonietta C. il 20 compie 79 anni

Elisabetta M. il 23 compie 77 anni

In CASA SERENA

Adriano Z.R il 14 compie 88 anni

Alessio G il 18 compie 70 anni

AL CDI

Giuseppe R il 5 compie 70 anni

Santina P. il 21 compie 67 anni

AL NUCLEO ALZHEIMER

Patrizio A. il 14 compie 87 anni

Giuseppe P il 16 compie 84 anni

Maria rosa R. il 25 compie 87 anni

Faremo festa tutti insieme In Sala Polivalente MERCOLEDI 30 OTTOBRE

ALLE ORE 15.00

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Le rughe dei nonni Il viso di ognuno è come una mappa, un po’ speciale. Mentre nelle cartine di una volta (che probabilmente i nostri più giovani lettori non conoscono nemmeno…) le righe erano le strade da seguire per arrivare a destinazione, nei volti le rughe sono le strade percorse. Possono essere solchi profondi, che raccontano di fatiche e sofferenze; lievi increspature della pelle che, per i fortunati, significano una vita piena e tranquilla. Ma, sempre, danno all’altro, a patto che sappia “leggere tra le rughe”, un unico e chiaro messaggio: dobbiamo accostarci a quei segni con rispetto e, parola oggi molto poco di moda, umiltà: quello che noi – più o meno giovani – pensiamo di aver scoperto dall’alto della nostra istruzione (e della nostra presunzione,) quei segni lo hanno già conosciuto, con parole diverse e forse meno forbite, ma in maniera altrettanto intensa. Quando sorridiamo di fronte alla difficoltà a utilizzare un telefono “intelligente”, o alla storpiatura di un termine inglese, proviamo a fermarci e pensare se noi saremmo stati in grado di sopravvivere alla fame e alla guerra, o alle epidemie che fino a pochi decenni fa decimavano la popolazione europea. Quando ci rivolgiamo con il “tu” ad una persona anziana senza nemmeno conoscerla, pensiamo che dietro al suo volto c’è una vita intera della quale non sappiamo nulla e che solo per quello merita rispetto. Queste sono le considerazioni personali di un redattore, solo per oggi pomposamente autodefinitosi editorialista, che spera possano servire come spunto di riflessione anche ai nostri gentili lettori. Nelle pagine a seguire potrete leggere le valutazioni dei componenti della redazione che, ne sono certo, saranno altrettanto, se non di più, stimolanti.

Buona lettura. Roberto

“Le nonne sono mamme con un sacco di caramelle Anonimo Sardo

Il mondo è pieno di pazzi, un poco lo siamo pure noi…

ModestaMente Il giornale delle comunità psichiatriche della fondazione Gusmini di Vertova

Anno 5 n. 49 Allegato al n. 323 Ottobre 2019 de “L’Arcobaleno” EDITORIALE

Ciao Valter

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Modestamente Anno 5 n.49

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Chi ha un nonno ha un tesoro

I nonni ci ricordano tante cose. I nonni sono un pezzo della nostra vita. Diversi gli uni dagli altri sono un tesoro raro, uno scrigno di saggezza e semplicità. Insomma: i nonni sono dei super genitori e tanto altro…. I nonni sono tante gran belle emozioni tra cui la gioia. Essi sono la nostra infanzia spensierata. Questo è quanto pensa Anna dei suoi nonni che l’hanno allevata ed educata perché i suoi genitori lavoravano tutto il giorno e non potevano esserci. “Con i miei nonni facevo delle lunghe passeggiate e mio nonno coglieva per me delle more che io mangiavo lungo la via per il Santuario di San Patrizio” e prosegue: “Con mio nonno Giovanbattista andavo spesso in bici”.

I nonni fanno pensare al tempo che passa e che nella vita si invecchia. Tatiana associa i nonni alla vecchiaia e questo le mette tristezza, ciò per cui quando vede i suoi genitori invecchiare, pensa ai nonni. I periodi storici talvolta possono ridimensionare i ruoli all’interno delle famiglie che si evolvono riflettendo i cambiamenti sociali e lavorativi. “I nonni in un passato recente hanno sempre contribuito ad allevare ed educare i propri nipoti, considerando che i genitori di questi lavoravano” dice Lidia e continua: “oggi si assiste ad un’inversione di tendenza, per via della crisi occupazionale, ossia che i nonni lavorano ed i genitori restano a casa a prendersi cura dei propri figli”. C’è chi invece come Gualtiero non ha mai conosciuto i nonni paterni perché questi sono morti quando lui era un bambino ma nonostante ciò ha avuto la possibilità di conoscere i nonni materni di cui conserva dei bei ricordi. “Mio nonno mi ha insegnato a tagliare la legna e a prendermi cura delle galline”. I nonni spesso vengono associati al cibo “buono e genuino” e questo è il caso di Gualtiero che ricorda con piacere la polenta con coniglio e patate arrosto che il nonno gli preparava ed aggiunge: “quando i miei genitori sono diventati nonni, per me è stata una gioia vederli impegnati con i loro nipotini”. In altri casi i nonni riservano dei cattivi ricordi specie se questi sono stati dei nonni dal carattere severo nell’educare i loro nipoti. Iole dice che la nonna la svegliava di buon ora per farle riordinare la casa e che al contrario di questa, suo nonno materno era invece un “un pezzo di pane” che le dava sempre delle piccole mance per delle commissioni. Michele ricorda le premure della nonna materna mentre suo nonno materno non l’ha mai conosciuto perché questo è morto quando lui era in grembo a sua mamma. Di sua nonna paterna ricorda la forte personalità e l’odore di braciole al sugo che preparava alle 7 del mattino e poi dice: “i pomodori sott’olio che preparava mia nonna erano squisiti ed io e i miei cugini riuscivamo a mangiarli sfuggendo ai suoi occhi controllori”. Franco invece paragona il fatto di non aver mai conosciuto i nonni ad una sfortuna perché questi, a suo dire, gli avrebbero insegnato tante belle cose.

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Spesso accade che gli zii facciano le veci dei nonni o che i bambini creino dei rapporti bellissimi con chi pur non essendo biologicamente un nonno, si comporta come tale prendendosi cura di loro come avrebbe fatto appunto un nonno. Questa è l’esperienza di Valentina. Quando si pensa ai nonni, si pensa anche alla semplicità e alla genuinità delle cose, come ad esempio i ricordi che Guido ha di suo nonno: “che mangiava la minestra con le ortiche” e che gli ha insegnato a giocare a carte. Per molti i nonni rappresentano la saggezza, infatti Ilaria dice che sua nonna le ha dato dei grandi insegnamenti che nessun altro potrà mai darle e dice: “Avrei tanto voluto

essere più presente nella vita di mia nonna”.

La redazione della comunità

Agorà

I ricordi dei nostri nonni

Ecco una lampadina che si accende e fa luce nella mia memoria. E’ un’immagine, sei tu nonna, che con dolcezza, mi grattugiavi la mela. Vicino a te il nonno, che mi tiene ferma nel seggiolone. Che belle le tue mani e la tua voce. Tutti dentro di noi, conserviamo, tra i nostri ricordi fanciulleschi e spensierati i nostri nonni: le carezze, la voce, il profumo, la dolcezza, l’amore, la fragilità, l’affetto e la sincerità che li contraddistingue. Ad oggi, conserviamo l’ovattata certezza che i nostri nonni, sono parte di noi perché ci hanno dato tanto, e con i loro abbracci ci trasmettevano un senso di protezione. Un articolo non basta a dire quanto i nonni sono stati per noi; nonostante questo, abbiamo provato a esprimere a parole, i nostri sentimenti, e a raccontare i ricordi più belli che ci hanno lasciato. Condividiamo, quest’onda emozionale, con i nostri lettori, attraverso le nostre interviste.

- 1 – Cosa porti nel cuore delle carezze dense di affetto dei tuoi nonni.

- 2 – Le rughe dei nonni sono solcate di saggezza, valori e conoscenze. Il ricordo di un racconto.

- 3 – Mi ricordo quella volta che……

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PAOLO Ho 53 anni, ho un carattere buono e socievole. Volevo molto bene ai miei nonni. - 1 – L’amore, la bontà, la delicatezza che c’era in loro. - 2 – Abitavamo lontano, mi raccontavano delle fiabe per dormire. Ad esempio Bianca neve e i sette nani. - 3 – Li ho visti per l’ultima volta, erano entrambi ammalati. Avevo circa 15 anni. Mi ricordo che con mia nonna e mio papà, uccidemmo i conigli, per mangiarli. Ho avuto una bella infanzia, andavo a trovarli ogni tanto. MASSIMO Sono un giornalista, di Modestamente da pochi mesi. - 1 – Io non ho conosciuto i miei nonni, perché quando sono nato, erano già morti, tutti e 4. Mi sarebbe piaciuto conoscerli. ROSARIA “qua su due piedi “, fare una presentazione di me stessa, è impossibile, non ci ho mai pensato. - 1 – La vicinanza, l’amore e attenzione che hanno avuto i miei nonni. - 2 – Guarda l’altro è te stessa, se hai rispetto dell’altra persona, che hai di fronte hai rispetto di tè.

- 3 – Si avvicinava la celebrazione degli Ognissanti, in Sicilia, le pasticcerie creano delle figure con lo zucchero. Nonno Gaspare mi regalò una dama di zucchero.

SANDRO Sono una persona discreta, cerco di non dar mai fastidio alla gente. - 1 – Dei miei nonni materni, ho dei bellissimi ricordi, in quanto erano molto affettuosi, con me. - 2 – Mia nonna pretendeva da me, che io rispettassi mia mamma. - 3 – Mio nonno, per ridere, mi tratteneva prendendomi per il cappotto, ed io cercavo di scappare. SONIA L’ ironia fa parte di me. - 1 – Tanto affetto, gioia e una “fanciullesca” spensieratezza, tanta musica. Io cantavo, sempre, dai miei nonni. - 2 – Il mondo incantato delle fiabe. - 3 – Una volta, i miei nonni, volevano cantare solo loro due, scappai in lacrime in camera, sono venuti a rincuorarmi, abbiamo cantato insieme. Emozione di felicità.

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FAUSTA Sono una giornalista di modestamente, una caratteristica che mi contraddistingue è la positività con cui vivo i miei rapporti interpersonali. - 1 – Tanti ricordi, i nonni hanno fatto un libro in dialetto. Quando andavo a trovarli mi davano sempre la mancia. - 2 – I miei nonni materni, sono originari di Montisola, infatti quando vado leggo sui citofoni il loro cognome: Suardi. - 3 – Quando mi sono sposata, sono andata a trovare i miei nonni, i miei cugini avevano addobbato, la scala d’ingresso alla loro abitazione, con dei palloncini, e a terra disegnato cuori con il riso. MIRIAM Ho 22 anni, frequento il secondo anno di Scienze dell’educazione. - 1 – Porto nel cuore, tanto amore e gli occhi “calorosi” nel vedermi crescere. Le braccia, sempre aperte per accogliermi e raccogliermi, nei momenti più difficili. - 2 – I miei nonni, mi raccontavano di quando erano piccoli, e si riunivano con i loro amici e cugini, a giocare nel fienile. A loro, bastava poco per essere davvero felici. Mi hanno insegnato, il valore delle cose semplici e genuine. - 3 – Mi ricordo, quella volta che sono andata a pescare le sarde al lago, con mio nonno, avrò avuto 12 anni, ed era una mattina molto fresca, di primavera. Eravamo partiti alle 05.00, ed abbiamo fatto colazione al sacco, in riva al lago. MARIA Donna tenace, “sempre sul pezzo”, la sua personalità è una miscellanea di allegria e rigorosità. - 1 – Ho un ricordo tenero di mia nonna: era una donna forte e severa, ma solo in apparenza, ogni volta che mi guardava, le luccicavano gli occhi. - 2 – Ogni domenica, raccontava a tutta la famiglia, le storie partigiane, che aveva vissuto. - 3 – Stavo uscendo di casa, con una maglietta corta all’ombelico, lei aveva urlato allo scandalo! THERESIA Sono una giornalista di modestamente, vengo dalla Tanzania, una costante della mia vita: l’ascolto della parola di Dio. - 1 – Mia nonna, mi voleva tanto bene, quando veniva a casa nostra a trovarci, ci portava tanti frutti. - 2 – Mia nonna era saggia, mi ricordo quando guardava il cielo, e vedeva gli aerei, diceva: <Ha! Gli uomini bianchi>. Dio, ha dato tanta intelligenza, che gli aerei volano in alto. - 3 – Mi ricordo, quando veniva a trovarmi, mi portava i fagioli, e la legna per accendere il fuoco. Non dimenticherò mai mia nonna per la sua saggezza.

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ANONIMO ANZI NO! Io sono Marina, ospite della Comunità Quadrifoglio. - 1 – Tutto: affetto sincero, affetto indelebile che mi porto nel cuore. Purtroppo ho conosciuto solo i nonni materni. - 2 – La nonna, mi raccontava spesso, dei suoi due fratelli dispersi in Russia, mai più tornati, durante la seconda guerra mondiale. - 3 – Mi ricordo quando mia nonna piangeva, perché le avevo detto che sarei andata in città per studiare. Quelle lacrime sono state anche mie, l’ho rassicurata < appena ho dei giorni liberi, torno> e così è stato. ANONIMO MA…. Affascinante, brizzolato avvocato, professore per passione, il suo motto è: il professor Tizio Caio interroga sempre, tutti e su tutto. !! - 1 – Il ricordo dei caffè quotidiani dopo pranzo con mia nonna Bortolina e mia cugina Antonella, e le sue feste di compleanno, a cui partecipavano tutti i suoi 17 nipoti. - 2 – Il racconto della povertà e semplicità con cui hanno vissuto la loro vita. Più che alle cose guardavano alle relazioni con gli altri, vissute all’insegna della solidarietà. Bisognava ricostruire la chiesa, hanno donato l’unica mucca che avevano, ma il parroco gliela restituì, perché avevano molti figli. Questa era fede autentica. - 3 – Siamo andati a Rimini insieme, prendemmo in affitto un appartamento, in pieno centro senza accorgerci che sotto c’erano due discoteche, di notte facevano una musica assordante. Noi nipoti eravamo contenti, mentre la nonna era disperata. ANONIMO PERO’ Dico < Viva la settimana d’argento>. - 1 – Porto ancora tanto affetto e amore, ma anche nostalgia. - 2 – Il nonno mi raccontava spesso la storia dei Musicanti di Brema. - 3 – La nonna è venuta, a scuola per vedermi mentre recitavo, cantavo poesie e canti natalizi. ANONIMO - 1 – La gioia che mi volevano bene. - 2 – Mi ricordo che i miei nonni mi raccontavano la storia di Cappuccetto Rosso. - 3 – Quando mi facevano la Santa Lucia, perché mi regalavano i quaderni e dolci. Grazie

La redazione delle comunità Quadrifoglio e Rugiada

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Spazio Poesia

A MIO NONNO

Che bello, nonno,

quando mi accompagnavi all’asilo!

Felice ti tenevo per mano

e col mio grembiulino rosa

di te ero orgogliosa.

Poi tornavi a riprendermi

e insieme facevamo merenda,

se così si può dire…

Sì, perché tu ti facevi il tuo calicetto

e io ...Beh, io,

sempre le patatine nel sacchetto.

Mi manchi, nonnino,

ma ti sento ancora vicino.

Grazie perché mi hai voluto bene !.

MARINA

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Un saluto

Saluti e ringraziamenti Cari amiche e amici, scrivo questa lettera per salutarvi…. Ebbene sì…. il mio percorso qui in CRM termina giovedì 5 settembre. Quando ho iniziato il mio percorso, il 5 marzo 2018, all’inizio ho avuto delle difficoltà ad ambientarmi. Quando tornavo a casa in permesso, non volevo più rientrare in Comunità. Pian piano però mi sono abituata. Questo grazie ai miei compagni e compagne di Comunità, agli educatori, agli ASA, agli OSS, ai medici ed infermieri. Grazie a tutti loro mi sono a poco a poco abituata a stare in CRM. Ripeto, ringrazio tutti in egual modo di essermi stati accanto in questi 18 mesi. Non dimenticherò mai questa esperienza che mi ha fatto crescere e maturare. Saluto la mia migliore amica Anna Maria e l’educatore Michele. Maria

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