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La cultura della valutazione Costruire rubriche valutative Percorso di formazione (6h.) Istituto Comprensivo “Don Diana” Casal di Principe 18 gennaio 2019 Dott.ssa Rosaria Capobianco [email protected]

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La cultura della valutazioneCostruire rubriche valutative

Percorso di formazione (6h.)

Istituto Comprensivo “Don Diana”Casal di Principe18 gennaio 2019

Dott.ssa Rosaria [email protected]

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La cultura della valutazione

Le Indicazioni nazionali per il primo ciclo asseriscono• di assumere le competenze chiave europee come “orizzonte di riferimento

verso cui tendere”;• prevedono il Profilo dello studente in uscita dal primo ciclo che “descrive, in

forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e alpieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedereal termine del primo ciclo di istruzione”;

• indicano per ciascuna disciplina i traguardi di sviluppo delle competenzeche “rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti ...costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nellaloro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioniscolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità delsistema nazionale e della qualità del servizio”.

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Competenze chiaveCompetenze necessarie eindispensabili che permettono agliindividui di prendere parte attiva inmolteplici contesti sociali econtribuiscono alla riuscita dellaloro vita e al buon funzionamentodella società; sono tali se fornisconole basi per un apprendimento chedura tutta la vita, consentendo diaggiornare costantementeconoscenze e abilità in modo da farfronte ai continui sviluppi e alletrasformazioni.

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Il Consiglio dell’Unione Europea adotta una nuovaRaccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimentopermanente (22 maggio 2018).• A distanza di 12 anni, il Consiglio d’Europa ha adottato una nuova

Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente cherinnova e sostituisce il precedente dispositivo del 2006. Il documento tiene contoda un lato delle profonde trasformazioni economiche, sociali e culturali degli ultimianni, dall’altro della persistenza di gravi difficoltà nello sviluppo delle competenzedi base dei più giovani. Emerge una crescente necessità di maggiori competenzeimprenditoriali, sociali e civiche, ritenute indispensabili “per assicurare resilienza ecapacità di adattarsi ai cambiamenti”.

• Dalla lettura del testo, risultano apprezzabili soprattutto due aspetti:– l’insistenza su una più forte interrelazione tra forme di apprendimento formale, non formale e informale;– la necessità di un sostegno sistematico al personale didattico, soprattutto al fine di “introdurre forme nuove e innovative di insegnamento e apprendimento”, anche in una prospettiva di riconoscimento delle “eccellenze nell’insegnamento”.

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La cultura della valutazione

• Prima di certificare le competenze è necessario valutarle.

• Prima di valutarle è necessario promuoverle (i docentihanno il diritto di valutare e di certificare solo ciò chehanno cercato con forza di sviluppare).

• Per sviluppare le competenze è necessario sapere qualisiano (adesso lo sappiamo.. le competenze indicate dalleIndicazioni del 2012 primo ciclo e le competenze chiaveeuropee 2006 e 2018).

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La cultura della valutazione• L’apprezzamento di una competenza, in uno studente

come in un qualsiasi soggetto, non è impresa facile.Preliminarmente occorre assumere la consapevolezzache le prove utilizzate per la valutazione degliapprendimenti non sono affatto adatte per lavalutazione delle competenze. È ormai condiviso alivello teorico che la competenza si possa accertarefacendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche,prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche eautobiografie cognitive. (Dalle LINEE GUIDA PER LACERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMOCICLO DI ISTRUZIONE, 2017, p.8).

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La cultura della valutazione

• È da considerare oltretutto che i vari progetti presentinelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalità, intercultura,ecc.) rappresentano significativi percorsi di realtà e proveautentiche aventi caratteristiche di complessità e ditrasversalità. I progetti svolti dalle scuole entrano dunquea pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche e leprestazioni e i comportamenti (ad es. più o menocollaborativi) degli alunni al loro interno sono elementi sucui basare la valutazione delle competenze. (Dalle LINEEGUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELPRIMO CICLO DI ISTRUZIONE, 2017, p.8)

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Évaluer sans dévaluer(Gérard De Vecchi, 2011)

• Entrambe le parole chiave di questo titolo fannoriferimento al “valore”, ma se da un lato si richiama lanecessità di valutare in quanto “estrarre valore”dall’esperienza, dall’altro si sottolinea il contemporaneorischio di svalutare, cioè di togliere o comunquesminuire il valore delle prestazioni oggetto di giudizio e,soprattutto, delle persone che hanno eseguito quelleprestazioni.

• In altre parole, siamo all’interno di una visionedell’(auto)valutazione come procedura che aiuta lacostruzione progressiva, non solo di prodotti attesi(come le competenze), ma anche dell’immagine di chista costruendo la propria identità di persona impegnatanel processo di apprendimento.

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La valutazione oggi…

Valutazione

• SOMMATIVA

• MISURARE

• GIUDICARE

Valutazione

• FORMATIVA

• ORIENTATIVA

• CONTINUA

• VERIFICA

• REGOLATIVA

• AUTOVALUTAZIONE

Valutazione

• INTERPRETATIVA

• NARRATIVA

• RIFLESSIVA

• PROATTIVA

• AUTENTICASELEZIONARE

PROMUOVEREFORMARE

La docimologia hasubito un processodi evoluzione chepuò essere riassuntoin tre fasicorrispondenti a treparadigmiepistemologici diriferimento:•Il paradigma delladecisione•Il paradigmadell’informazione•Il paradigmadell’interpretazione

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• Tra gli strumenti utili per valutare leprestazioni realizzate e coinvolgereattivamente lo studente nelprocesso valutativo delle suecompetenze, risultanoparticolarmente efficaci le rubrichedi valutazione, le schede diriflessione e autovalutazionepersonale, le auto-narrazioni, ildiario di bordo e il portfolio.

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LA RUBRICA DI VALUTAZIONE

RUBRICA dalla parola latina RUBER

uso della terra rossa (successivamente inchiostro rosso) per segnare qualcosa di significativo,

è un prospetto di descrizione di una competenza, utile a esplicitarne le aspettative specifiche e ad indicarne il grado di raggiungimento.

Essa consiste di* criteri-evidenze* livelli con descrizioni qualitative

(Mc Tighe J. E Wiggins G., Fare progettazione. La “pratica” di un percorso didattico per la comprensione significativa, LAS – Roma, 2004, p.181)

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Dalla letteratura scientifica

• Per Comoglio la rubrica valutativa è "lo strumento per identificare echiarire le aspettative specifiche relative ad una prestazione e indicacome sono stati raggiunti gli obiettivi prestabiliti". Comoglio M. (2003). Insegnare eapprendere con il portfolio. Milano: Fabbri.

• Secondo Varisco la rubrica è nata come strumento per chiarire edesplicitare in termini precisi e non ambigui non solo obiettivi e criterivalutativi, riferiti a standard più o meno criteriali, ma anche specificiindicatori, descrittori, livelli e scale di giudizi o punteggi, che rendanopraticabile una qualche misurazione e relativo confronto, dei risultatiottenuti in prove differenti, ma sul medesimo dominio, proposte intempi diversi alla stessa persona, o prove uguali, proposte nello stessoperiodo a diversi soggetti di uno stesso contesto scolastico. Varisco B. M.(2004). Portfolio. Valutare gli apprendimenti e le competenze. Roma: Carrocci

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Dalla letteratura scientifica

Per Mc Tighe la rubrica valutativa è uno strumento

generale di valutazione impiegato per valutare laqualità dei prodotti e delle prestazioni in undeterminato ambito. La rubrica consiste in unascala di punteggi prefissati e in una lista di criteriche descrivono le caratteristiche di ognipunteggio di scala. Le rubriche sonoaccompagnate da esempi di prodotto diprestazioni che hanno lo scopo di illustrareciascuno dei punteggi. Mc Tighe J., Ferrara S. (1996). Performance-based

Assessment in the Classroom: A Planning framework, in Blum R. E., Arter J. A. (eds), AHandbook for student performance assessment in an era of restructuring, Alexandia:Association for Supervision and Curriculum Development.

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La rubrica come strumento di valutazione autentica

Si può parlare di valutazione autentica quando siamo in grado diesaminare direttamente le prestazioni dello studente nell’atto disvolgere significativi compiti intellettuali.

(Wiggins, 1990)

Secondo Arter (Arter, Bond 1996) una valutazione autentica deveesprimere un giudizio non solo su ciò che una persona conosce, ma suciò che riesce a fare in compiti che richiedono di utilizzare processielevati quali pensare criticamente, risolvere problemi, lavorare ingruppo, ragionare ed apprendere in modo permanente

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Cos’è una rubrica di valutazione?

È uno strumento che individua le dimensioni (aspetti importanti) per descrivere,secondo una scala di qualità (eccellente, medio, essenziale, parziale), una competenza.

Evidenzia ciò che lo studente “sa fare con ciò che sa” e non ciò che gli manca: “lavorasui pieni e non sui vuoti” .

Evidenzia quanto e come si è appreso.

Utilizza criteri oggettivi, condivisi, predefiniti, pubblici.

Educa gli studenti all’autovalutazione.

Influisce in modo efficace sulla metacognizione, sulla motivazione e sul miglioramentodell’apprendimento.

Motiva al successo e migliora l’autostima.

Consegnata prima della prestazione, dirige l’attenzione degli studenti sugli aspettispecifici del prodotto da elaborare e sul livello di padronanza da dimostrare.

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Formulazione positiva Formulazione negativa

- possiede un repertorio elementare

di lingua e di strategie che gli/le

consente di affrontare situazioni

prevedibili della vita quotidiana

- possiede un repertorio linguistico

ristretto che obbliga a costanti

riformulazioni e a cercare le parole

- produce brevi espressioni di

routine quotidiana miranti a

soddisfare semplici bisogni di tipo

concreto (nell’ambito di saluti,

informazioni ecc.)

- non possiede che un repertorio

linguistico estremamente elementare

senza alcuna o con scarsa capacità di

padroneggiare funzionalmente la lingua

Comparazione tra formulazioni «+ e –» tratta dal QCER, La Nuova Italia Oxford, pp.241-242

Da evitare…

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I livelli di una rubrica/griglia descrivono la competenza che c’è e possibilmente il come

Esempio autorevole in tal senso è il QCER (Quadro

Comune Europeo di Riferimento per le lingue):

«se i livelli descritti di competenza devono servire comeobiettivi di apprendimento è preferibile che la formulazionesia posta in termini positivi» (QCER, La Nuova Italia OXford, p.241-242)

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Tipologia di rubrica valutativa

• È possibile individuare diverse tipologie di rubrichevalutative. In riferimento alla loro ANALITICITÀ siclassificano in:

• rubriche olistiche, che forniscono un’idea della qualitàdella prestazione fornita, considerata nella sua globalità(definiscono la competenza nella sua interezza);

• rubriche analitiche, che scompongono la prestazione neisuoi elementi costituenti al fine di valutare ogni suoelemento (suddividono la competenza per dimensioni).

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In relazione al CONTENUTO…• si distinguono rubriche che descrivono lo sviluppo della padronanza

delle competenze su:

macrolivelli (indicano il raggiungimento di un traguardo di competenza- RdV diacroniche)

micro livelli (valutazione di una singola prestazione, utili per unalettura sincronica) descrivono lo sviluppo della padronanza dellecompetenze in una determinata fase e soprattutto in riferimento acompiti specifici in corso durante l’anno scolastico.

• Queste due tipologie sono simili nell’approccio e nelle finalità generalie sono interconnesse tra loro, però si reputa utile distinguerle,definendo quelle del primo tipo “macrorubriche” e quelle del secondotipo “microrubriche”.

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Aspetti costitutivi delle rubriche

• Una rubrica ha diverse componenti, ognuna delle quali contribuisce alla sua utilità. Gli elementi che compongono una rubrica solitamente sono:

• – dimensioni (o tratti);

• – scala di valore;

• – criteri;

• – indicatori;

• – descrittori per specificare i livelli di prestazione accompagnati da modelli o esempi per ogni livello (àncore).

• Nella realizzazione della rubrica, l’insegnante o il team di lavoro (inteso anche come gruppo disciplinare o interdisciplinare) considera, in una prima fase, tutte le caratteristiche.

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COMPONENTI DI UNA RUBRICA VALUTATIVADisciplina. ITALIANO. Classe prima Scuola Secondaria di Primo gradoCOMPETENZA : saper rielaborare informazioni e conoscenze

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DIMENSIONI• Le dimensioni o i tratti sono il riferimento per giudicare l’azione

della competenza degli studenti o degli alunni.

• In una disciplina potrebbero essere anche gli elementi strutturanti lastessa o le sue dimensioni essenziali che un insegnante o unacomunità disciplinare intende ritrovare (e operare per il loroapprendimento) ricorsivamente.

I criteri sono le condizioni che ogni prestazione o competenza deve soddisfareper essere adeguata e di successo.

Essi definiscono che cosa significa “incontrare” i compiti richiesti.

I criteri devono essere soddisfatti per avere successo nella padronanza dellacompetenza, mentre gli indicatori sono di aiuto.

CRITERI

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Gli indicatori • Gli indicatori manifestano ai docenti dove guardare ecosa guardare per giudicare il compito complesso svoltocon successo.

• Forniscono all’insegnante-valutatore e allo studente-performer feedback concreti se il criterio è statosoddisfatto. I contenuti delle rubriche sono degliindicatori che esprimono cosa si deve vedere per definireil compito o la competenza a quel livello di padronanza.

LE ÀNCORELe àncore sono ulteriori esempi che guidano nel tradurre un criterio ol’indicatore. Le componenti delle rubriche sinteticamente presentate cipermettono di definire che l’insegnante costruisce dapprima una rubrica contutti gli elementi analiticamente descritti e successivamente ne realizza unacopia riepilogativa. In alcuni casi in essa vengono riportati esplicitamente tuttele scelte operate per la costruzione, in altri casi trovano evidenza le dimensionie gli indicatori in forma discorsiva.

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SCALA

• Solitamente una rubrica contiene una scala di punti possibili daassegnare al lavoro, su un continuum di qualità. Usualmentevengono assegnati a numeri alti le corrispondenti miglioriesecuzioni.

• La definizione di questi valori è necessaria per apprezzare il livellodi padronanza della competenza in atto, nel compito complesso oautentico predisposto dall’insegnante.

• Le scale impiegate nelle rubriche valutative prevedononormalmente da tre a cinque livelli.

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Quattro livelli: pensare positivo• Livelli: solitamente si definiscono 4 livelli, di cui quello

“iniziale” predisposto per favorire una adeguataconoscenza e valorizzazione di ogni allievo, anche neisuoi progressi iniziali e guidati.

• Mancanza di un livello negativo, attesa la funzioneproattiva di una valutazione in progress dellecompetenze che, nell'arco dell'obbligo, sono in fase diacquisizione.

• Generalmente i livelli sono espressi con degli aggettivi odei numeri (livello 1, livello 2, ecc.)

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LIVELLI INDICATORI ESPLICATIVI

A

B

C

D

A – AvanzatoL’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’usodelle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modoresponsabile decisioni consapevoli.B – IntermedioL’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.C – BaseL’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedereconoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.D – InizialeL’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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Costruzione delle griglie

LIVELLO AVANZATOUtilizza correttamente e con autonomia strutture di azione, di interpretazione e di

autoregolazione.

LIVELLO INTERMEDIOUtilizza correttamente e con autonomia sia le strutture di azione che quelle di

interpretazione. Se prova a utilizzare strutture di autoregolazione commette errori.

LIVELLO BASESolo esecutivo. Sa utilizzare solo le strutture di azione in modo autonomo.

Se prova ad utilizzare le strutture di interpretazione commette errori

LIVELLO INIZIALE

Solo esecutivo. Sa utilizzare solo le strutture di azione e solo se guidato dall’insegnante.

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COME COSTRUIRE UNA RUBRICA • È possibile seguire almeno 3 procedimenti:

1. Il procedimento INDUTTIVO basato sull’esperienza professionale degli insegnanti (cfr.Arter, Castoldi)

Prevede:

1. prima fase: raccogliere esempi di prestazione degli studenti, rappresentativi dellacompetenza prescelta, riferiti a livelli diversi di padronanza, da condividere tra colleghi.

2. seconda fase: classificare gli esempi selezionati in quattro gruppi (avanzato, intermedio,base e iniziale) e riconoscimento di dimensioni e criteri sottesi. Il prodotto di questafase può consistere in un elenco ordinato di dimensioni, criteri ed eventualmenteindicatori che caratterizzano la competenza oggetto di analisi.

3. terza fase: enunciare una breve definizione delle dimensioni individuate e descrivereper ciascuna di esse le caratteristiche fondamentali della prestazione attesa in rapportoai livelli prescelti e facendo attenzione a mettere in evidenza i comportamenti che licaratterizzano.

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COME COSTRUIRE UNA RUBRICA

Il procedimento DEDUTTIVO

• È reso possibile dalla disponibilità di framework (strutture) per la descrizione di tipologie di competenzee per la loro articolazione in livelli. A livello europeo i principali framework di riferimento per ladescrizione di livelli di competenza sono:

• il QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, 2002);

• l’EQF (European Qualification Framework)

• mentre per la tipologia di competenze, le mete cui guardare sono rappresentate dalle otto competenzechiave per l’apprendimento permanente, proposte nella Raccomandazione europea del maggio 2018

A livello nazionale possiamo considerare quali framework di riferimento, per le tipologie di competenze cuimirare e per la descrizione di livelli di competenza, le già citate certificazioni del biennio dell’obbligo(D.M 9/2010) e del primo ciclo di istruzione (CM.3/2015), che si rifanno ai relativi ordinamenti di riformadella scuola italiana: DPR. 139/87 sull’innalzamento dell’obbligo di istruzione e Indicazioni Nazionali 2012per il primo ciclo di istruzione.

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COME COSTRUIRE UNA RUBRICA Il procedimento “MISTO”

Si basa su un processo di costruzione della rubrica che integra i due approcciprecedenti.

Sicuramente è il più produttivo e completo: fa appello da un lato all’esperienzae alla percezione degli insegnanti, dall’altro alla più ampia articolazione deiriferimenti nazionali e internazionali presenti nei framework.

Questo procedimento rappresenta la scelta migliore: lavorare collegialmenteper mettere criticamente alla prova, nei propri contesti, strumenti già esistentio trarne spunto per costruirne nuovi.

COMPETENZE8 competenze europee, le Indicazioninazionali

DIMENSIONIContenuto della conoscenza

CRITERISono i traguardi formativi, indicano quello che lo studente deve saper fare

INDICATORISono le evidenze che osservo nello studente

LIVELLISono le gradazioni di qualità rispetto alle dimensioni

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COMPETENZE CHIAVE DIRIFERIMENTO

CRITERI -EVIDENZE

LIVELLI DELLA PADRONANZA

IMPARARE A IMPARARE

Ricercare e organizzare informazioni da fonti e esperienze diverse

4

Ricerca e seleziona informazioni in base allo scopo (inserirle in una tabella o in una mappa, preparare un’esposizione…). Le organizza in modo pertinente e ragionato, con collegamenti.

3

Ricerca e seleziona informazioni in base allo scopo (inserirle inuna tabella o in una mappa, preparare un’esposizione…) e leorganizza in modo adeguato, con alcuni collegamenti.

2Ricerca informazioni essenziali e le organizza in forma semplice.

1

Ricerca informazioni essenziali con la guida dell’insegnante. Le organizza in forma semplice.

ESEMPIO RUBRICA VALUTATIVA

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Esempi: Comunicazione nella madrelingua Scuola Primaria

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Esempi: Competenze sociali e civicheScuola Primaria

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regolecondivise e collabora con gli altri. Si impegna per portare acompimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli altri.

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Costruzione delle griglie

Per la compilazione delle griglie:

• Cercare di utilizzare i termini presenti nei livelli di competenza ministeriali (es. usare GUIDATO e non aiutato)

• Attenzione ad inserire parametri precisi e verificabili (es. “Coglie gli elementi chiave…” QUANTI?)

• Non è un errore, ma “In maniera autonoma” non va inserito (è già sottointeso)

• Attenzione ad utilizzare sempre un solo descrittore e che sia sempre lo stesso per tutti i livelli (es. riordina/pianifica/elenca….)