la coordinazione obiettivi 12 motoria · perchio di un vasetto, usa la mano de-stra per ruotare il...

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Parte seconda: Le capacità condizionali La coordinazione motoria Cªpitºlº 12 La coordinazione si può definire come la capacità di eseguire l’idea mentale di un movimento semplice o complesso con la massima efficacia e il minor dispendio di energia. In genere, questa capacità non fa parte delle capacità condizionali (for- za, velocità, mobilità e resistenza) che determinano, cioè, la “condizione” fisica dell’atleta. Infatti la coordina- zione si manifesta nella qualità delle azioni motorie che vogliamo realiz- zare, che possono consistere nel sem- plice alzarsi dalla sedia per andare alla cattedra o nella più complessa esecu- zione di una battuta di tennis. Come indica la parola, coordina- re significa quindi collegare più con- trazioni e decontrazioni muscolari per OBIETTIVI Sapere quali sono gli elementi della coordinazione motoria incidenza dei condizionamenti ambientali e psicologici sulla coordinazione Saper fare coordinare una nuova azione motoria complessa realizzare un movimento finale quanto più armonico e equilibrato possibile. Le capacità coordinative influenza- no moltissimo il gesto sportivo e, in- fatti, l’allenamento di un fondamenta- le tecnico (come il tiro a canestro) o di un’azione sportiva (come il salto in al- to) sono diretti al raggiungimento del- la perfetta unione di azioni muscolari che sono state potenziate con l’allena- mento delle capacità condizionali. Di tutte le capacità condizionali che abbiamo finora osservato, la coor- dinazione motoria è quella che risulta più evidente nella vita di tutti i gior- ni; una persona ben coordinata, infat- ti, si manifesta per l’eleganza di tutti i suoi gesti e, in genere, per il suo armo- nico portamento.

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Parte seconda: Le capacità condizionali

La coordinazionemotoria

Cªpitºlº 12

La coordinazione si può defi nire

come la capacità di eseguire l’idea

mentale di un movimento semplice

o complesso con la massima effi cacia

e il minor dispendio di energia.

In genere, questa capacità non fa

parte delle capacità condizionali (for-

za, velocità, mobilità e resistenza) che

determinano, cioè, la “condizione”

fi sica dell’atleta. Infatti la coordina-

zione si manifesta nella qualità delle

azioni motorie che vogliamo realiz-

zare, che possono consistere nel sem-

plice alzarsi dalla sedia per andare alla

cattedra o nella più complessa esecu-

zione di una battuta di tennis.

Come indica la parola, coordina-

re signifi ca quindi collegare più con-

trazioni e decontrazioni muscolari per

OBIETTIVI

Sapere quali sono gli elementi della

coordinazione motoria

incidenza dei condizionamenti

ambientali e psicologici sulla

coordinazione

Saper fare coordinare una nuova azione

motoria complessa

realizzare un movimento fi nale quanto

più armonico e equilibrato possibile.

Le capacità coordinative infl uenza-

no moltissimo il gesto sportivo e, in-

fatti, l’allenamento di un fondamenta-

le tecnico (come il tiro a canestro) o di

un’azione sportiva (come il salto in al-

to) sono diretti al raggiungimento del-

la perfetta unione di azioni muscolari

che sono state potenziate con l’allena-

mento delle capacità condizionali.

Di tutte le capacità condizionali

che abbiamo fi nora osservato, la coor-

dinazione motoria è quella che risulta

più evidente nella vita di tutti i gior-

ni; una persona ben coordinata, infat-

ti, si manifesta per l’eleganza di tutti i

suoi gesti e, in genere, per il suo armo-

nico portamento.

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Capitolo 12: La coordinazione motoria

Elementi della coordinazione

I principali elementi che intervengo-

no nella coordinazione sono le capa-

cità percettive e le capacità coordina-

tive.

Ruolo rilevante hanno anche le

capacità di anticipazione, la fantasia

motoria e il livello di sviluppo dello

schema motorio.

Capacità percettiveLe capacità percettive sono distinte in

capacità propriocettive e ca-

pacità esterocettive.

Capacità propriocettive. Ci tra-

smettono la posizione delle varie par-

ti del nostro corpo e il rapporto tra

loro, come nel gesto di portare il ci-

bo alla bocca o sollevare le braccia per

prendere un pallone. Le capacità pro-

priocettive consentono di raccogliere

gli stimoli provenienti dall’interno del

nostro organismo.

Capacità esterocettive. Segnala-

no le condizioni dell’ambiente ester-

no. Per lo sviluppo di questa capacità

è molto importante l’effi cienza degli

organi di senso come la vista, l’udito,

gli organi tattili, ma anche l’olfatto e

il gusto. Questi organi percettivi per-

mettono di sentire, inoltre, il tipo di

terreno che calpestiamo, la tempera-

tura di un oggetto o la forma di un

pallone.

Valentina Vezzali (altezza m 1,64, peso kg 53) è nata a Jesi il 14 febbraio 1974 ed è l’unica schermitrice al mondo ad aver conquistato la medaglia d’oro nella stessa disciplina per tre volte consecutive. La nascita del fi glio nel 2005 non ha ostacolato una carriera ineguagliabile che la vede fi gurare al primo posto nel ranking mondiale ininterrottamente dal 1996 al 2008, vincitrice di tutte le grandi manifestazioni a cui ha partecipato tra il 1999 e il 2001 e di 56 match consecutivi tra il 1999 e il 2000.Nel corso della carriera, fra Olimpiadi, campionati mondiali ed europei, ha collezionato venti medaglie d’oro, otto d’argento e cinque di bronzo.

VALENTINA VEZZALI

Capacità coordinativeLe capacità coordinative sono distinte

in 1 regolazione dei movimenti rifl es-

si, 2 coordinazione oculo-manuale, 3

orientamento spazio-temporale, 4 ca-

pacità di equilibrio, 5 capacità ritmi-

che e 6 lateralizzazione.

1 Movimenti riflessi. Sono azioni che

il nostro corpo esegue in determinate

circostanze. I movimenti rifl essi pre-

sentano 3 caratteristiche specifi che:

– sono azioni istintive che non devo-

no essere apprese;

98

Parte seconda: Le capacità condizionali

– sono azioni involontarie che si atti-

vano senza la nostra volontà;

– sono azioni rapide che seguono im-

mediatamente un determinato sti-

molo.

Sono tali, per esempio, i rifl essi che

permettono di ritrarre la mano che

riceve uno stimolo doloroso e la rea-

zione che il medico provoca colpen-

do leggermente la rotula del ginoc-

chio con un martelletto. La regola-

zione e il controllo di questi rifl essi è

importante per eff ettuare determina-

te azioni come, ad esempio, una ca-

povolta che contrasta con il rifl esso di

raddrizzamento.

2 Coordinazione oculo-manuale. In-

terviene quando occorre coordinare

un movimento della mano con le in-

formazioni fornite dalla vista; ciò av-

viene, per esempio, nel caso di un tiro

a canestro o del lancio di una palla a

un compagno (Fig. 1).

3 Orientamento spazio-temporale.

Permette al corpo di organizzare le

proprie azioni in base allo spazio e al

tempo; questa capacità interviene, per

esempio, quando in una partita di cal-

cio si passa la palla a un compagno in

movimento e poi si corre per ricever-

la indietro e tirare in porta (Fig. 2).

Fig. 1 La coordinazione oculo-manuale

Ken

Mel

lot -

Fot

olia

99

Capitolo 12: La coordinazione motoria

Fig. 2 Passaggi a calcio

4 Capacità di equilibrio. Sono quelle

che consentono al soggetto di mante-

nere o recuperare una posizione stabi-

le del corpo. L’equilibrio può essere di

2 tipi:

– equilibrio statico (quando sollevia-

mo una gamba per ricevere un pal-

lone);

– equilibrio dinamico (quando an-

diamo in bicicletta).

5 Capacità ritmiche. Permettono di

rendere più armoniose le azioni, in

particolar modo quelle dette cicliche:

per esempio correre, nuotare, pedala-

re, prendere la rincorsa per lanciare il

giavellotto.

6 Lateralizzazione. È il processo per

cui alcune parti simmetriche del cor-

po si specializzano in modo da svol-

gere funzioni diverse ma complemen-

tari. Se un “destro” vuole svitare il co-

perchio di un vasetto, usa la mano de-

stra per ruotare il coperchio e la si-

nistra per tenere fermo il vasetto; op-

pure, per dare un calcio al pallone, la

gamba destra colpisce la palla mentre

la sinistra assicura un appoggio per te-

nere in equilibrio il corpo.

Imparare gesti nuovi Per imparare a coordinare un nuovo

gesto, come per esempio il palleggio a

pallavolo (Fig. 3), si può procedere in

questo modo: 1 osservare, 2 chie-

dere informazioni, 3 ripetere, 4 ri-

petere mentalmente, 5 ripetere in si-

tuazioni variate.

Come si può notare, mentre un arto

svolge un movimento di precisione,

l’altro assicura stabilità ed equilibrio

al corpo. Non è quindi corretto di-

re che la lateralizzazione porta a pre-

ferire una mano (o un piede) rispet-

to all’altro, perché entrambi gli arti si

organizzano con funzioni diverse per

eseguire i movimenti in modo più ef-

fi cace.

1 Osservare un modello attentamen-

te (l’insegnante o un compagno più

bravo) che esegue il palleggio.

2 Chiedere informazioni e indicazio-

ni su come posizionare le varie parti

del corpo e come colpire la palla.

CICLICHE

Attività composte da un

ciclo di movimenti che si

ripete in continuità.

Fig. 3 Il palleggio a pallavolo

100

Parte seconda: Le capacità condizionali

3 Ripetere molte volte con impegno

l’azione appresa, senza scoraggiarsi per

gli inevitabili primi insuccessi.

4 Ripetere mentalmente aiuta l’ap-

prendimento e il consolidamento dei

gesti complessi; è stato infatti osser-

vato che questa metodologia causa

l’attivazione elettrica della muscola-

tura impegnata nell’azione immagi-

nata.

5 Ripetere in situazioni variate lo

stesso esercizio, per esempio eff ettuan-

do dei rimbalzi con un pallone (come

mostrato in fi gura) oppure correndo

con un compagno, correndo e varian-

do la distanza ecc.

Condizioni ambientali e psichiche

La coordinazione motoria è comun-

que infl uenzata dalle situazioni am-

bientali e psichiche, per cui in deter-

minate circostanze (rumore eccessi-

vo, tensione psichica) non riusciamo

a eseguire al meglio azioni che nor-

malmente siamo in grado di svolge-

re. Questa infl uenza delle condizioni

ambientali risulta evidente in alcuni

sport di squadra, dove il “fattore cam-

po” può infl uenzare notevolmente (in

meglio o in peggio) le prestazioni dei

giocatori.

Le condizioni psichiche possono

essere determinate da varie situazio-

ni che si possono verifi care durante

una prestazione sportiva: per esempio,

a volte alcuni giocatori di tennis rie-

scono a vincere contro avversari più

quotati in quanto riescono a “mettere

in crisi” il giocatore avversario o per-

ché, magari in Coppa Davis, si sento-

no psicologicamente molto più moti-

vati a vincere.

1

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4

5

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Capitolo 12: La coordinazione motoria

Obiettivo su ...OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

La capacità di agire per il conseguimento di un obiettivo, inibendo le

risposte motorie di tipo rifl esso, è una caratteristica tipicamente umana

che esalta la forza della volontà. Il leggendario Muzio Scevola è ricordato

nei libri di storia proprio per aver vinto questo rifl esso.

Si narra che Muzio Scevola, mentre Roma era assediata da Porsenna,

si infi ltrò nel campo nemico e per sbaglio, invece di uccidere il re, tolse la

vita al suo segretario.

Arrestato, chiese che gli fosse portato un braciere ardente e su esso,

impassibile, tenne ferma la mano che aveva commesso l’errore, fi no a farla

bruciare.

In altre parole, Muzio Scevola dette prova di vincere il rifl esso di fl essione

che avrebbe invece portato ciascuno di noi a ritrarre la mano dal fuoco.

La forza di volontà di Muzio Scevola

1 Come si può defi nire la coordinazione?

.....................................................................................................................................................................................................

2 Cosa sono le capacità propriocettive?

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3 Cosa sono le capacità esterocettive?

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4 Cosa sono i movimenti rifl essi?

.....................................................................................................................................................................................................

5 Cos’è la coordinazione oculo-manuale?

.....................................................................................................................................................................................................

6 Cos’è l’orientamento spazio-temporale?

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7 Cosa sono le capacità di equilibrio?

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8 Cosa sono le capacità ritmiche?

.....................................................................................................................................................................................................

9 Che cos’è la lateralizzazione?

.....................................................................................................................................................................................................

10 Come si può fare per imparare a coordinare una nuova azione motoria?

.....................................................................................................................................................................................................

Rispondi alle seguenti domande

102

MA

PPA

CO

NC

ET

TU

ALE COORDINAZIONE MOTORIA

Idea mentale

Effi cacia dispendio energetico

Defi nizioneDefi nizione

Mappa concettuale

Osservare modello

Chiedere informazioni

Ripetere molte volte

Ripetere mentalmente

Ripetere in situazioni variate

Imparare gesti nuovi

Ambientali

Psichiche

Condizioni

Capacità propriocettive

Capacità esterocettive

Regolazione movimenti rifl essi

Coordinazione oculo-manuale

Orientamento spazio-temporale

Capacità equilibrio

Capacità ritmiche

Lateralizzazione

Elementi