la coordinazione obiettivi 12 motoria · perchio di un vasetto, usa la mano de-stra per ruotare il...
TRANSCRIPT
96
Parte seconda: Le capacità condizionali
La coordinazionemotoria
Cªpitºlº 12
La coordinazione si può defi nire
come la capacità di eseguire l’idea
mentale di un movimento semplice
o complesso con la massima effi cacia
e il minor dispendio di energia.
In genere, questa capacità non fa
parte delle capacità condizionali (for-
za, velocità, mobilità e resistenza) che
determinano, cioè, la “condizione”
fi sica dell’atleta. Infatti la coordina-
zione si manifesta nella qualità delle
azioni motorie che vogliamo realiz-
zare, che possono consistere nel sem-
plice alzarsi dalla sedia per andare alla
cattedra o nella più complessa esecu-
zione di una battuta di tennis.
Come indica la parola, coordina-
re signifi ca quindi collegare più con-
trazioni e decontrazioni muscolari per
OBIETTIVI
Sapere quali sono gli elementi della
coordinazione motoria
incidenza dei condizionamenti
ambientali e psicologici sulla
coordinazione
Saper fare coordinare una nuova azione
motoria complessa
realizzare un movimento fi nale quanto
più armonico e equilibrato possibile.
Le capacità coordinative infl uenza-
no moltissimo il gesto sportivo e, in-
fatti, l’allenamento di un fondamenta-
le tecnico (come il tiro a canestro) o di
un’azione sportiva (come il salto in al-
to) sono diretti al raggiungimento del-
la perfetta unione di azioni muscolari
che sono state potenziate con l’allena-
mento delle capacità condizionali.
Di tutte le capacità condizionali
che abbiamo fi nora osservato, la coor-
dinazione motoria è quella che risulta
più evidente nella vita di tutti i gior-
ni; una persona ben coordinata, infat-
ti, si manifesta per l’eleganza di tutti i
suoi gesti e, in genere, per il suo armo-
nico portamento.
97
Capitolo 12: La coordinazione motoria
Elementi della coordinazione
I principali elementi che intervengo-
no nella coordinazione sono le capa-
cità percettive e le capacità coordina-
tive.
Ruolo rilevante hanno anche le
capacità di anticipazione, la fantasia
motoria e il livello di sviluppo dello
schema motorio.
Capacità percettiveLe capacità percettive sono distinte in
capacità propriocettive e ca-
pacità esterocettive.
Capacità propriocettive. Ci tra-
smettono la posizione delle varie par-
ti del nostro corpo e il rapporto tra
loro, come nel gesto di portare il ci-
bo alla bocca o sollevare le braccia per
prendere un pallone. Le capacità pro-
priocettive consentono di raccogliere
gli stimoli provenienti dall’interno del
nostro organismo.
Capacità esterocettive. Segnala-
no le condizioni dell’ambiente ester-
no. Per lo sviluppo di questa capacità
è molto importante l’effi cienza degli
organi di senso come la vista, l’udito,
gli organi tattili, ma anche l’olfatto e
il gusto. Questi organi percettivi per-
mettono di sentire, inoltre, il tipo di
terreno che calpestiamo, la tempera-
tura di un oggetto o la forma di un
pallone.
Valentina Vezzali (altezza m 1,64, peso kg 53) è nata a Jesi il 14 febbraio 1974 ed è l’unica schermitrice al mondo ad aver conquistato la medaglia d’oro nella stessa disciplina per tre volte consecutive. La nascita del fi glio nel 2005 non ha ostacolato una carriera ineguagliabile che la vede fi gurare al primo posto nel ranking mondiale ininterrottamente dal 1996 al 2008, vincitrice di tutte le grandi manifestazioni a cui ha partecipato tra il 1999 e il 2001 e di 56 match consecutivi tra il 1999 e il 2000.Nel corso della carriera, fra Olimpiadi, campionati mondiali ed europei, ha collezionato venti medaglie d’oro, otto d’argento e cinque di bronzo.
VALENTINA VEZZALI
Capacità coordinativeLe capacità coordinative sono distinte
in 1 regolazione dei movimenti rifl es-
si, 2 coordinazione oculo-manuale, 3
orientamento spazio-temporale, 4 ca-
pacità di equilibrio, 5 capacità ritmi-
che e 6 lateralizzazione.
1 Movimenti riflessi. Sono azioni che
il nostro corpo esegue in determinate
circostanze. I movimenti rifl essi pre-
sentano 3 caratteristiche specifi che:
– sono azioni istintive che non devo-
no essere apprese;
98
Parte seconda: Le capacità condizionali
– sono azioni involontarie che si atti-
vano senza la nostra volontà;
– sono azioni rapide che seguono im-
mediatamente un determinato sti-
molo.
Sono tali, per esempio, i rifl essi che
permettono di ritrarre la mano che
riceve uno stimolo doloroso e la rea-
zione che il medico provoca colpen-
do leggermente la rotula del ginoc-
chio con un martelletto. La regola-
zione e il controllo di questi rifl essi è
importante per eff ettuare determina-
te azioni come, ad esempio, una ca-
povolta che contrasta con il rifl esso di
raddrizzamento.
2 Coordinazione oculo-manuale. In-
terviene quando occorre coordinare
un movimento della mano con le in-
formazioni fornite dalla vista; ciò av-
viene, per esempio, nel caso di un tiro
a canestro o del lancio di una palla a
un compagno (Fig. 1).
3 Orientamento spazio-temporale.
Permette al corpo di organizzare le
proprie azioni in base allo spazio e al
tempo; questa capacità interviene, per
esempio, quando in una partita di cal-
cio si passa la palla a un compagno in
movimento e poi si corre per ricever-
la indietro e tirare in porta (Fig. 2).
Fig. 1 La coordinazione oculo-manuale
Ken
Mel
lot -
Fot
olia
99
Capitolo 12: La coordinazione motoria
Fig. 2 Passaggi a calcio
4 Capacità di equilibrio. Sono quelle
che consentono al soggetto di mante-
nere o recuperare una posizione stabi-
le del corpo. L’equilibrio può essere di
2 tipi:
– equilibrio statico (quando sollevia-
mo una gamba per ricevere un pal-
lone);
– equilibrio dinamico (quando an-
diamo in bicicletta).
5 Capacità ritmiche. Permettono di
rendere più armoniose le azioni, in
particolar modo quelle dette cicliche:
per esempio correre, nuotare, pedala-
re, prendere la rincorsa per lanciare il
giavellotto.
6 Lateralizzazione. È il processo per
cui alcune parti simmetriche del cor-
po si specializzano in modo da svol-
gere funzioni diverse ma complemen-
tari. Se un “destro” vuole svitare il co-
perchio di un vasetto, usa la mano de-
stra per ruotare il coperchio e la si-
nistra per tenere fermo il vasetto; op-
pure, per dare un calcio al pallone, la
gamba destra colpisce la palla mentre
la sinistra assicura un appoggio per te-
nere in equilibrio il corpo.
Imparare gesti nuovi Per imparare a coordinare un nuovo
gesto, come per esempio il palleggio a
pallavolo (Fig. 3), si può procedere in
questo modo: 1 osservare, 2 chie-
dere informazioni, 3 ripetere, 4 ri-
petere mentalmente, 5 ripetere in si-
tuazioni variate.
Come si può notare, mentre un arto
svolge un movimento di precisione,
l’altro assicura stabilità ed equilibrio
al corpo. Non è quindi corretto di-
re che la lateralizzazione porta a pre-
ferire una mano (o un piede) rispet-
to all’altro, perché entrambi gli arti si
organizzano con funzioni diverse per
eseguire i movimenti in modo più ef-
fi cace.
1 Osservare un modello attentamen-
te (l’insegnante o un compagno più
bravo) che esegue il palleggio.
2 Chiedere informazioni e indicazio-
ni su come posizionare le varie parti
del corpo e come colpire la palla.
CICLICHE
Attività composte da un
ciclo di movimenti che si
ripete in continuità.
Fig. 3 Il palleggio a pallavolo
100
Parte seconda: Le capacità condizionali
3 Ripetere molte volte con impegno
l’azione appresa, senza scoraggiarsi per
gli inevitabili primi insuccessi.
4 Ripetere mentalmente aiuta l’ap-
prendimento e il consolidamento dei
gesti complessi; è stato infatti osser-
vato che questa metodologia causa
l’attivazione elettrica della muscola-
tura impegnata nell’azione immagi-
nata.
5 Ripetere in situazioni variate lo
stesso esercizio, per esempio eff ettuan-
do dei rimbalzi con un pallone (come
mostrato in fi gura) oppure correndo
con un compagno, correndo e varian-
do la distanza ecc.
Condizioni ambientali e psichiche
La coordinazione motoria è comun-
que infl uenzata dalle situazioni am-
bientali e psichiche, per cui in deter-
minate circostanze (rumore eccessi-
vo, tensione psichica) non riusciamo
a eseguire al meglio azioni che nor-
malmente siamo in grado di svolge-
re. Questa infl uenza delle condizioni
ambientali risulta evidente in alcuni
sport di squadra, dove il “fattore cam-
po” può infl uenzare notevolmente (in
meglio o in peggio) le prestazioni dei
giocatori.
Le condizioni psichiche possono
essere determinate da varie situazio-
ni che si possono verifi care durante
una prestazione sportiva: per esempio,
a volte alcuni giocatori di tennis rie-
scono a vincere contro avversari più
quotati in quanto riescono a “mettere
in crisi” il giocatore avversario o per-
ché, magari in Coppa Davis, si sento-
no psicologicamente molto più moti-
vati a vincere.
1
2
3
4
5
101
Capitolo 12: La coordinazione motoria
Obiettivo su ...OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
La capacità di agire per il conseguimento di un obiettivo, inibendo le
risposte motorie di tipo rifl esso, è una caratteristica tipicamente umana
che esalta la forza della volontà. Il leggendario Muzio Scevola è ricordato
nei libri di storia proprio per aver vinto questo rifl esso.
Si narra che Muzio Scevola, mentre Roma era assediata da Porsenna,
si infi ltrò nel campo nemico e per sbaglio, invece di uccidere il re, tolse la
vita al suo segretario.
Arrestato, chiese che gli fosse portato un braciere ardente e su esso,
impassibile, tenne ferma la mano che aveva commesso l’errore, fi no a farla
bruciare.
In altre parole, Muzio Scevola dette prova di vincere il rifl esso di fl essione
che avrebbe invece portato ciascuno di noi a ritrarre la mano dal fuoco.
La forza di volontà di Muzio Scevola
1 Come si può defi nire la coordinazione?
.....................................................................................................................................................................................................
2 Cosa sono le capacità propriocettive?
.....................................................................................................................................................................................................
3 Cosa sono le capacità esterocettive?
.....................................................................................................................................................................................................
4 Cosa sono i movimenti rifl essi?
.....................................................................................................................................................................................................
5 Cos’è la coordinazione oculo-manuale?
.....................................................................................................................................................................................................
6 Cos’è l’orientamento spazio-temporale?
.....................................................................................................................................................................................................
7 Cosa sono le capacità di equilibrio?
.....................................................................................................................................................................................................
8 Cosa sono le capacità ritmiche?
.....................................................................................................................................................................................................
9 Che cos’è la lateralizzazione?
.....................................................................................................................................................................................................
10 Come si può fare per imparare a coordinare una nuova azione motoria?
.....................................................................................................................................................................................................
Rispondi alle seguenti domande
102
MA
PPA
CO
NC
ET
TU
ALE COORDINAZIONE MOTORIA
Idea mentale
Effi cacia dispendio energetico
Defi nizioneDefi nizione
Mappa concettuale
Osservare modello
Chiedere informazioni
Ripetere molte volte
Ripetere mentalmente
Ripetere in situazioni variate
Imparare gesti nuovi
Ambientali
Psichiche
Condizioni
Capacità propriocettive
Capacità esterocettive
Regolazione movimenti rifl essi
Coordinazione oculo-manuale
Orientamento spazio-temporale
Capacità equilibrio
Capacità ritmiche
Lateralizzazione
Elementi