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ISSN 1831-0869 CORTE DEI CONTI EUROPEA IT 2011 Relazione speciale n. 11 LA CONCEZIONE E LA GESTIONE DEL SISTEMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE NE CONSENTONO L’EFFICACIA?

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CORTE DEI CONTIEUROPEA

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LA CONCEZIONE E LA GESTIONE DEL SISTEMA

DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

NE CONSENTONO L’EFFICACIA?

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LA CONCEZIONE E LA GESTIONE DEL SISTEMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE NE CONSENTONO L’EFFICACIA?

Relazione speciale n. 11 2011

(presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma del TFUE)

CORTE DEI CONTI EUROPEA

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

CORTE DEI CONTI EUROPEA12, rue Alcide De Gasperi1615 LuxembourgLUSSEMBURGO

Telefono +352 4398-1Telefax +352 4398-46410E-mail: [email protected]: http://www.eca.europa.eu

Relazione speciale n. 11 2011

Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando

il portale Europa (http://europa.eu).

Una scheda catalografica figura alla fine del volume.

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2011

ISBN 978-92-9237-273-6

doi:10.2865/78219

© Unione europea, 2011

Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.

Printed in Luxembourg

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

INDICE

Paragrafo

GLOSSARIO

I-VI SINTESI

1-11 INTRODUZIONE

1-7 IPRINCIPIDELSISTEMADELLEINDICAZIONIGEOGRAFICHE

8-11 ILPOTENZIALEECONOMICO

12-16 OBIETTIVO,ESTENSIONEEAPPROCCIODELL’AUDIT

17-55 OSSERVAZIONI

17-32 CARENZENELLEDISPOSIZIONINORMATIVEE NELMONITORAGGIODEICONTROLLIDEGLISTATIMEMBRI

18-22 LE DISPOSIZIONI PER LE VERIFICHE DI CONFORMITÀ AI RISPET TIVI DISCIPLINARI DEI PRODOT TI DOP E IGP NON FISSANO REQUISITI MINIM

23-27 MANCANZA DI UNA CHIARA DEFINIZIONE GIURIDICA PER I CONTROLLI INTESI A INDIVIDUARE E REPRIMERE LE PRATICHE NON AUTORIZZATE

28-32 LA SUPERVISIONE DELLA COMMISSIONE SULLE VERIFICHE DEGLI STATI MEMBRI RELATIVE AL SISTEMA DELLE IG PRESENTA DELLE DEBOLEZZE

33-38 VIÈ ILPOTENZIALEPERATTRARREALTRIPRODUTTORI,CHEÈ TUTTAVIAINFICIATODALLALUNGHEZZADELLEPROCEDUREE DAUNASCARSACONSAPEVOLEZZA

33-35 VI È IL POTENZIALE PER AT TRARRE ALTRI PRODUT TORI A ADERIRE AL SISTEMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

36-37 LA LUNGHEZZA DELLE PROCEDURE DI REGISTRAZIONE SCORAGGIA I POTENZIALI RICHIEDENTI

38 LA MISURA DISPONIBILE È SOLO INDIRET TAMENTE RIFERITA ALL’AT TRAT TIVA DEL REGIME

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39-55 ILRICONOSCIMENTODELSISTEMADELLEINDICAZIONIGEOGRAFICHEDAPARTEDELCONSUMATOREÈ MODESTOEDÈ POCOPROBABILECHELEOPZIONIUTILIZZATECONTRIBUISCANOADACCRESCERLO

39-40 SCARSO RICONOSCIMENTO DA PARTE DEI CONSUMATORI DEL SISTEMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

41-55 È IMPROBABILE CHE LE OPZIONI UTILIZZATE CONTRIBUISCANO A FAR MEGLIO CONOSCERE IL SISTEMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

56-62 CONCLUSIONIE RACCOMANDAZIONI

RISPOSTEDELLACOMMISSIONE

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Associazionerichiedente: per «associazione» si intende un’organizzazione, a prescindere dalla sua forma giuridica o dalla sua composizione, di produttori o di trasformatori che trattano il medesimo prodotto agricolo o il medesimo prodotto alimentare. Essa presenta la domanda per la registrazione del nome di un prodotto come DOP o IGP all’autorità nazionale incaricata dei controlli.

Autoritàcompetente: autorità centrale di uno Stato membro responsabile/competente per l’or-ganizzazione di controlli ufficiali per la verifica del rispetto del disciplinare di un prodotto DOP o IGP e per la sorveglianza dell’uso del nome nel mercato.

Denominazionediorigineprotetta(DOP): i nomi registrati come denominazioni di origine pro-tetta descrivono dei prodotti che hanno caratteristiche derivanti essenzialmente dalla zona geo-grafica e dalle capacità dei produttori nella zona di produzione. Tutte le fasi della produzione si svolgono nella zona geografica interessata. Vi deve essere uno stretto collegamento tra le carat-teristiche dei prodotti e la loro origine geografica.

Disciplinare: documento che fa parte della domanda per la registrazione della denominazione di un prodotto come DOP o IGP. Definisce importanti attributi del prodotto quali la denominazione protetta, la descrizione, la definizione della zona geografica, il metodo di ottenimento e gli ele-menti che comprovano il legame con detta zona. Un prodotto commercializzato con una denomi-nazione protetta deve essere conforme al suo disciplinare.

Documentounico: documento che fa parte della domanda per la registrazione della denomina-zione di un prodotto come DOP o IGP e che viene esaminato dalla Commissione. Illustra le carat-teristiche principali del disciplinare e descrive il legame del prodotto con una particolare zona geografica.

Indicazionegeograficaprotetta(IGP): i nomi registrati come indicazione geografica protetta descrivono prodotti che hanno caratteristiche specifiche o reputazione che li associano ad una data zona geografica in cui si svolge almeno una fase della produzione. Se i prodotti sono trasfor-mati, le materie prime possono provenire da un’altra zona geografica.

Misuran.132delFEASR: sostegno finanziario fornito agli agricoltori per i costi derivanti dalla partecipazione ai sistemi di qualità alimentare, compreso il sistema delle IG.

Misuran.133delFEASR: sostegno finanziario fornito alle associazioni di produttori per infor-mare i consumatori e promuovere i prodotti tutelati dai sistemi di qualità alimentare, compreso il sistema delle IG.

Politicaagricolacomune: il sistema di aiuti e regimi agricoli dell’Unione europea (UE).

Politicadiqualitàdeiprodottiagricolidell’UE: un insieme di sistemi dell’UE finalizzati a evi-denziare singole qualità dei prodotti legate ad una particolare origine e/o metodo di produzione.

GLOSSARIO

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Pratichenonautorizzate: uso non autorizzato, usurpazione, imitazione o evocazione di un nome pro-tetto o qualsiasi altra pratica che possa indurre in errore il consumatore sulla vera origine dei prodotti.

Programmadisvilupporurale: documento fondamentale di programmazione, redatto da uno Stato membro e approvato dalla Commissione, per la pianificazione e l’attuazione della politica di sviluppo rurale dell’UE. Gli attuali programmi di sviluppo rurale coprono il periodo 2007-2013.

Sistemadelleindicazionigeografiche(IG): sistema inteso a tutelare i nomi che identificano prodotti di cui una determinata qualità, la notorietà o altre caratteristiche siano essenzialmente attribuibili alla loro origine geografica. A seconda del grado e del tipo di associazione con una regione specifica, il sistema distingue due tipi di denominazioni protette: DOP e IGP.

«Verifichearticolo11»: controlli svolti dagli Stati membri per verificare il rispetto del disciplinare di un prodotto DOP o IGP anteriormente all’immissione dello stesso sul mercato. Le verifiche sono previste dall’articolo 11 del regolamento (CE) n. 510/2006, del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indi-cazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari.

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SINTESI

I .I l s i s t e m a e u ro p e o d e l l e i n d i c a z i o n i g e o -g r a f i c h e m i r a a   p r o t e g g e r e l e d e n o m i n a -z i o n i d e i p r o d o t t i l e c u i c a r a t t e r i s t i c h e sono associate a l la zona geograf ica di pro -duzione. A  seconda del grado e  del t ipo di a s s o c i a z i o n e co n u n a s p e c i f i c a zo n a g e o -g r a f i c a , i l s i s t e m a d i s t i n g u e d u e t i p i d i denominazioni protette : DOP e   IGP.

I I .I l s i s t e m a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e fo r n i s ce u n a p o te n z i a l e o p p o r t u n i t à e co -n o m i c a a g l i a g r i c o l t o r i e   a i t r a s f o r m a -to r i d i p ro d o t t i a l i m e nt a r i e   p u ò ave re u n impatto pos i t ivo sul l ’economia rura le. Per conseguire questo obiett ivo e  garant i re la protezione voluta , è  necessar io def ini re un q u a d r o d i r i f e r i m e n t o a d e g u a t o a   l i v e l l o UE. La Cor te ha esaminato se i l s i s tema di co nt ro l l o d e l re gi m e s i a co n ce t t u a l m e nte s o l i d o, s e l e p ro ce d u re e   l e m i s u re u t i l i z -z ate l o re n d a n o at t ra e nte p e r i   p o te n z i a l i par tec ipant i e   se le misure disponibi l i e   le a z i o n i d e l l a Co m m i s s i o n e a b b i a n o co nt r i -b u i t o a d u n a m a g g i o r e s e n s i b i l i z z a z i o n e dei consumator i .

I I I .I c o n t r o l l i r e l a t i v i a l s i s t e m a d e l l e i n d i -c a z i o n i g e o gr a f i c h e m i r a n o a   ve r i f i c a re i l r i s p e t t o d e l d i s c i p l i n a r e d i u n p r o d o t t o D O P o   I G P e   a i n d i v i d u a re c a s i d i u s o n o n a u t o r i z z a t o d i u n a d e n o m i n a z i o n e p r o -t e t t a . L’ a u d i t h a i n d i c a t o l a n e c e s s i t à d i u l ter ior i chiar imenti per quel che r iguarda l a s t r u t t u r a d e l s i s t e m a d i c o n t ro l l o re l a-t i vo a   t a l i ve r i f i c h e . Le d i s p o s i z i o n i d e l l a re g o l a m e n t a z i o n e U E r i g u a rd a n t i l a ve r i -f i c a d e l l a c o n f o r m i t à a l l a n o r m a t i v a i n m a t e r i a d i m a n g i m i e   d i a l i m e n t i e   a l l e n o r m e s u l l a s a l u t e e   s u l b e n e s s e r e d e g l i a n i m a l i n o n f i s s a n o r e q u i s i t i m i n i m i p e r i   c o n t r o l l i d e g l i S t a t i m e m b r i r e l a t i v i a l s istema del le indicazioni geograf iche.

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VI.La Cor te raccomanda quanto segue:

— che nel le disposiz ioni normative re lat i -ve al s istema del le indicazioni geograf i-che vengano stabil i t i requisit i minimi in mater ia di ver i f ica dei d isc ipl inar i ;

— che vengano forniti ulteriori chiarimenti s u l l ’e s te n s i o n e d e l l e ve r i f i c h e p e r i o d i -c h e m i r a n t i a d a c c e r t a re p r a t i c h e n o n autor izzate. Le nor me in mater ia d i as -s i s t e n z a r e c i p r o c a d o v r e b b e r o e s s e r e a d a t t a t e a l l e e s i g e n z e d e l l e a u t o r i t à nazional i ;

— che la Commissione includa nel propr io programma di audit per iodici negl i Sta -t i m e m b r i a l c u n i a u d i t s u i co nt ro l l i e f -fettuat i dagl i Stat i membri in ordine a l s istema del le indicazioni geograf iche;

— che venga def ini ta una chiara strategia per la promozione del s istema del le in-d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e a l f i n e d i s e n s i -bi l izzare maggiormente i  produttor i ed i  consumator i . La Commissione dovreb -b e s p e r i m e nt a re m e z z i p i ù e f f i c a c i p e r p ro m u ove re i l s i s te m a , co m e a d e s e m-p i o c o n d u r r e d i p r o p r i a i n i z i a t i v a u n a campagna promozionale.

IV.R i g u a r d o a l l a s u p e r v i s i o n e d e l l a C o m -m i s s i o n e s u l l e ve r i f i c h e d e g l i S t a t i m e m -b r i r e l a t i v e a l s i s t e m a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o gr a f i c h e, n e s s u n s e r v i z i o, n e l l ’a m b i to d e l l a C o m m i s s i o n e , è   c o m p e t e n t e i n v i a e s c l u s i v a p e r l o s v o l g i m e n t o d e g l i a u d i t d e l s i s t e m a s t e s s o e , s i n o r a , n o n è   s t a t o ef fettuato a lcun audit d i questo t ipo. S olo d i recente è   s tato av viato un esame docu-m e n t a l e s i s t e m a t i c o, c h e h a e v i d e n z i a t o l ’incompletezza del le informazioni fornite nel le re laz ioni degl i Stat i membri .

V.I l s i s t e m a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e è   e f f i c a ce n e l l a m i s u ra i n c u i v i e n e u t i l i z -zato dai produttor i e  accresce la consape -v o l e z z a d a p a r t e d e i c o n s u m a t o r i . V i è   i l potenzia le per attrarre ul ter ior i produttor i a ader i re a l s istema, specia lmente laddove l ’ a d e s i o n e è   b a s s a , m a l a p r o c e d u r a p e r l ’e s a m e d e l l e d o m a n d e è   l u n g a e   t a l e d a s c o r a g g i a r l i . I n o l t r e , s p e s s o i   p r o d u t t o r i non sono nemmeno a  conoscenza del l ’es i-s te n z a d e l s i s te m a . U n o s t u d i o s vo l to p e r c o n t o d e l l a Co m m i s s i o n e e v i d e n z i a b a s s i t a s s i d i r i c o n o s c i m e n t o d e i s i m b o l i e   d e l c o n c e t t o d e l s i s t e m a d a p a r t e d e i c o n s u -m a t o r i . S e b b e n e t a l e s i t u a z i o n e e v i d e n z i l a n e c e s s i t à d i i n i z i a t i v e d i s e n s i b i l i z z a -z ione sul s istema del le indicazioni geogra-f i c h e , a   l i v e l l o d e l l ’ U E n o n e s i s t e a l c u n a s t rate gi a co m p l e s s i va p e r a f f ro nt a re q u e -s t o p r o b l e m a . S i d i s p o n e d i u n a s e r i e d i m i s u r e e   d i a z i o n i c h e a p p a i o n o t u t t a v i a f rammentate.

SINTESI

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

INTRODUZIONE

I P R I N C I P I D E L S I S T E M A D E L L E I N D I C A Z I O N IG E O G R A F I C H E

1. La pol i t ica di qual i tà dei prodott i agr icol i del l ’UE mira a  met-tere in evidenza le s ingole qual i tà dei prodott i legate ad una par t icolare or igine e/o metodo di produzione. Uno dei regimi che fa par te di questa pol it ica e che è l ’oggetto del la presente re l a z i o n e è   i l s i s t e m a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e ( I G ) d e i prodott i agr icol i e  a l imentar i .

2. I l s is tema del le IG è   inteso a   tutelare i   nomi che ident i f icano p ro d o t t i l e c u i q u a l i t à , n o t o r i e t à o   a l t re c a r a t t e r i s t i c h e s i a -n o e s s e n z i a l m e n t e a t t r i b u i b i l i a l l a l o r o o r i g i n e g e o g r a f i c a . Q u e s t e d e n o m i n a z i o n i s o n o c o n s i d e r a t e d i r i t t i d i p ro p r i e t à i nte l l e t t u a l e . I l s i s te m a t ra e i s p i ra z i o n e d a s i s te m i n a z i o n a l i qual i l ’AOC ( a p p e l l a t i o n d ’o r i g i n e co n t r ô l é e ) f rancese o   i l DOC (denominazione di or igine control lata) i tal iano che tutelavano i  prodott i a   l ivel lo nazionale.

3. L’i n t r o d u z i o n e d e l s i s t e m a d e l l e I G n e l 1 9 9 2 m i r a v a a   d e f i -n i r e u n q u a d r o n o r m a t i v o c o m u n i t a r i o c h e p e r m e t t e s s e u n a p p ro cc i o u n i co a r m o n i z z a to a   l i ve l l o U E p e r l a t u te l a d e l l e denominazioni registrate 1. È   attualmente disc ipl inato dal re -golamento (CE) n . 510/2006 del Consigl io, del 20 mar zo 2006, re lat ivo a l la protez ione del le indicaz ioni geograf iche e   del le denominazioni d ’or igine dei prodott i agr icol i e  a l imentar i (d i seguito, « i l regolamento») 2.

4. I l s i s te m a d e l l e I G d i s t i n g u e d u e t i p i d i d e n o m i n a z i o n i p ro -tette, a   seconda del grado e   del t ipo di associaz ione con una speci f ica zona geograf ica :

a) i nomi registrat i come denominazione di or igine protetta (DOP) descr ivono dei prodott i che hanno caratter ist iche d e r i v a n t i e s s e n z i a l m e n t e d a l l a z o n a g e o g r a f i c a e   d a l l e capaci tà dei produttor i ne l la zona d i produzione 3. Tutte le fasi del la produzione si svolgono nel la zona geografica interessata . Vi deve essere uno stretto col legamento t ra le caratter ist iche dei prodotti e la loro origine geografica. Esempi ben noti di prodotti DOP sono « Q ueso Manchego», « Pr o s c i u t t o d i Pa r m a » , « G ra n a Pa d a n o » , « C o m t é » ;

1 Il sistema delle IG è stato

istituito per la prima volta con

il regolamento (CEE) n. 2081/92

del Consiglio, del 14 luglio 1992,

relativo alla protezione delle

indicazioni geografiche e delle

denominazioni d’origine dei

prodotti agricoli e alimentari

(GU L 208 del 24.7.1992, pag. 1).

2 GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.

3 Articolo 2, paragrafo 1,

lettera a), del regolamento.

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia? Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

b) i n o m i re g i s t r a t i c o m e i n d i c a z i o n e g e o g r a f i c a p ro t e t t a ( IGP) descr ivono prodott i che hanno caratter ist iche spe -c i f iche o   reputaz ione che l i assoc iano ad una data zona geograf ica in cui s i svolge a lmeno una fase del la produ-z i o n e. S e i   p r o d o t t i s o n o t r a s fo r m a t i , l e m a t e r i e p r i m e possono proveni re da un’a l t ra zona geograf ica 4. Esempi ben not i d i prodott i IGP sono « B a y e r i s c h e s B i e r » , « S co t c h B e e f » e  « Pr u n e a u x d ’Ag e n » .

5. La registraz ione di una denominazione sotto uno dei due t ip i del s istema del le IG è  poss ibi le per i  prodott i che r iguardano una zona geograf ica del l ’UE oppure di un paese terzo in cui le denominazioni sono protette (ad esempio, Cina e  Colombia) .

6. Al l a f i n e d e l 2 0 1 0 , e ra n o re gi s t rate a   t i to l o d e l re g o l a m e nto 964 denominazioni, di cui 502 DOP e 462 IGP. Dall ’introduzione del regime, s i è  registrata una crescita costante del numero di denominazioni registrate. La Commissione si è  data l ’obiett ivo di 1  100 denominazioni registrate entro la f ine del 2012 5.

7. I prodott i DOP e IGP possono essere r iconosciut i per mezzo di s imbol i UE speci f ic i , tes i a  garant i re che i  prodott i interessat i s i r i fer iscono ad una par t icolare zona geograf ica . I l logo (op -pure l ’indicazione «denominazione di or igine protetta» o  « in -d i c a z i o n e g e o gra f i c a p ro te t t a » ) d e ve a p p a r i re s u l l ’e t i c h e t t a dei prodott i tutelat i dal s istema del le IG .

4 Articolo 2, paragrafo 1,

lettera b), del regolamento.

5 Commissione europea,

direzione generale dell’Agri-

coltura e dello sviluppo rurale,

Relazione annuale di attività 2010,

tabella 1.2, pag. 6.

LogoDOPe IGP

Fonte: Allegato V del regolamento (CE) n. 1898/2006 della Commissione (GU L 369 del 23.12.2006, pag. 1), modificato dal regolamento (CE) n. 628/2008 (GU L 173 del 3.7.2008, pag. 3).

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

I L P OT E N Z I A L E E CO N O M I CO

8. I l valore complessivo al l ’ingrosso dei prodott i DOP e IGP regi-strat i a i termini del regolamento v iene st imato in 15 mi l iardi di euro, par i a  c i rca i l 2 ,5 % del la spesa per consumi al imenta-r i ne l l ’UE 6, e   cor r i sponde a l l ’inc i rca a l va lore a l l ’ingrosso dei prodott i b iologic i . I l graf ico che segue i l lustra la percentuale del valore al l ’ingrosso totale per le pr incipal i c lassi di prodotti DOP e   IGP 7.

9. Gli studi indicano che i  prodott i DOP e IGP hanno sol i tamente un prezzo al la produzione più elevato dei prodotti del la stessa categor ia senza indicaz ione geograf ica protetta . Le di f feren-ze di prezzo osser vate var iano dal 5   % al 300  %. Secondo ta l i s t u d i , u n a ra gi o n e fo n d a m e nt a l e d i q u e s t a d i f fe re n z a è   ra p -p re s e n t a t a d a l c o n t ro l l o d e l l a q u a l i t à o t t e n u t o m e d i a n t e l a protezione del le indicazioni geograf iche 8.

6 AND International, «Valeur de

la production agricole sous AOP

et IGP», relazione finale (agosto

2009).

7 Newsletter della DG AGRI

sui prodotti agricoli DOP e IGP

(2010).

8 London Economics, Evaluation

of the CAP policy on the protected

designations of origin (PDO)

and protected geographical

indications (PGI), 2008.

G R A F I C O 1P E R C E N T UA L E D E L VA LO R E A L L’ I N G R O S S O P E R I   P R O D OT T I D O P E   I G P

Fonte: Commissione europea, DG AGRI.

Formaggi37 %

Birre20 %

Carni trasformate16 %

Carni fresche6 %

Prodottiortofrutticoli

4 %

Pane, biscotti,dolciumi

4 %

Altri prodotti13 %

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10. I l regolamento r iconosce i l potenzia le economico del s istema del le IG e   r i t iene che esso possa essere un notevole vantag -gio per l ’economia rurale, s ia per l ’accrescimento del reddito degl i agr ico l tor i , s ia per l ’e f fet to d i mantenimento del la po-p o l a z i o n e n e l l e z o n e r u r a l i 9. L a Co m m i s s i o n e, n e l l a p ro p r i a comunicazione sul futuro della polit ica agricola comune (PAC), ha sotto l ineato come la pol i t ica d i qual i tà dei prodott i agr i -col i , in cui r ientra i l s is tema del le IG , facc ia par te del la PAC 10. Essa contr ibuisce a mantenere la diversif icazione delle att ività agr icole nel le zone rural i e  accresce la competit iv i tà .

11. Esistono misure f inanziarie, relative al regime delle IG, che non co m p o r t a n o s p e s e s i gn i f i c at i ve a   t i to l o d e l b i l a n c i o d e l l ’ U E . Q u e s te m i s u re m i ra n o a   p ro m u ove re i   s i s te m i d i q u a l i t à a l i -mentare, compreso i l s istema del le IG , e   a sostenere gl i agr i -coltor i che v i par tecipano.

9 Considerando n. 2 del

preambolo del regolamento.

10 Comunicazione della

Commissione al Consiglio,

al Parlamento europeo, al

Comitato economico e sociale

e al Comitato delle regioni, «La

PAC verso il 2020: rispondere alle

future sfide dell’alimentazione,

delle risorse naturali e del

territorio», COM(2010) 672 def.

del 18 novembre 2010.

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12. I l r e g o l a m e n t o s t a b i l i s c e c h e l a p r o m o z i o n e d i p r o d o t t i d i qual i tà avent i deter minate caratter is t iche può essere un no -te vo le va nt ag gio p er l ’econ om ia ru ra le . Per con seg ui re qu e -s t o o b i e t t i vo e   g a r a n t i re l a p ro t e z i o n e vo l u t a , è   n e c e s s a r i o def in i re un quadro adeguato a   l ivel lo UE. L’audit ha per tanto inteso r ispondere al seguente quesito: «la struttura e la gestio-n e d e l s i s te m a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o gra f i c h e n e co n s e nto n o l ’ef f icacia?»

13. I cr iter i uti l izzati per r ispondere a tale quesito sono i  seguenti :

a ) s o l i d i t à d e l s i s t e m a d e f i n i t o p e r l e ve r i f i c h e re l a t i ve a l s i s t e m a d e l l e I G . I l p r o d u t t o r e c h e a d e r i s c e a l s i s t e m a delle IG si attende che la denominazione del suo prodotto s ia adeguatamente tutelata contro l ’uso non autor izzato o   i m p ro p r i o c h e p u ò ve r i f i c a r s i a   m o t i vo d e l p re z zo p i ù elevato per i  prodotti registrati . I l consumatore che acqui-sta un prodotto DOP o  IGP s i attende che esso provenga d a l l a zo n a g e o gr a f i c a s p e c i f i c a t a e   s i a co n fo r m e a l s u o d isc ip l inare 11. Per soddis fare le aspettat ive d i entrambe le par t i , deve per tanto essere def in i to un sol ido s istema per le ver i f iche re lat ive a l s istema del le IG ;

b) a t t r a t t i v a d e l s i s t e m a d e l l e I G . L a m i s u r a d e l s u c c e s s o del regime del le IG dipende dal la sua capacità di attrarre i   produttor i . S e quest i sono poco o   af fatto interessat i a l s istema, quest ’u l t imo non può avere l ’impatto atteso;

c) c o n s a p e vo l e z z a , d a p a r t e d e i c o n s u m a t o r i , d e l s i s t e m a del le IG . La preferenza del consumatore per un prodotto DOP o IGP presuppone che esso s ia a  conoscenza del l ’esi-stenza del s istema del le IG e  dei suoi pr incipi che garan-t i s c o n o l a p ro ve n i e n z a d e l p ro d o t t o d a u n a c e r t a z o n a g e o g r a f i c a e   l a s u a p r o d u z i o n e s e c o n d o u n o s p e c i f i c o disc ipl inare.

14. L’audit è  stato incentrato sul quadro normativo e sul le att iv ità d e l l a Co m m i s s i o n e. L a Co r te h a v i s i t ato i   s e r v i z i co m p e te nt i del la d i rez ione generale del l ’Agr icoltura e   del lo sv i luppo ru -r a l e ( D G AG R I ) d e l l a Co m m i s s i o n e, p re s s o i   q u a l i s o n o s t a te ef fettuate inter viste ed è  stata esaminata la documentazione. È   stata contattata la d i rez ione generale per la Salute e   i con-sumator i (DG SANCO) del la Commiss ione per ottenere infor-mazioni in mer i to a l suo ruolo per quanto r iguarda la super -v i s i o n e s vo l t a d a l l a Co m m i s s i o n e s u l l e ve r i f i c h e d e g l i S t a t i membri re lat ive a l s istema del le IG .

11 Il disciplinare riguarda

aspetti importanti, quali la

denominazione del prodotto, la

sua descrizione, la definizione

della zona geografica, il metodo

di ottenimento del prodotto

e gli elementi che comprovano il

legame del prodotto con la zona

geografica.

OBIETTIVO, ESTENSIONE E APPROCCIO DELL’AUDIT

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15. Sono stati contattati i  ser vizi competenti in tutti gl i Stati mem-br i per ottenere ulter iore documentazione relat iva a l le osser-vazioni fatte a   l ivel lo del la Commiss ione e  eventual i u l ter ior i informazioni . Le informazioni sono state raccolte mediante un sondaggio onl ine e  v is i te presso le autor i tà competent i degl i Stat i membri 12. I l sondaggio onl ine è  stato effettuato per tutt i g l i S t a t i m e m b r i e   c o m p r e n d e v a t r e q u e s t i o n a r i 1 3. Pe r t u t t i e   t re i  quest ionar i i l tasso di r i sposta è  stato del 90 %.

16. L’audit ha r iguardato la s i tuazione a l la f ine del 2009. S i è   te -nuto conto degli svi luppi successivi quando sono stati r itenuti p e r t i n e n t i . D i c o n s e g u e n z a , n e l l a p a r t e d e l l a re l a z i o n e c h e presenta le conclusioni e le raccomandazioni, s i è tenuto conto del la proposta di un nuovo regolamento sui «regimi di qual ità dei prodott i agr icol i» . La proposta r iguarda le IG e altr i regimi di qual i tà , che verranno accorpat i in un regolamento unico 14.

12 Germania, Grecia, Spagna,

Francia, Italia, Cipro, Polonia

e Portogallo.

13 «Esame e valutazione da parte

degli Stati membri», «Controlli

degli Stati membri» e «Sostegno

finanziario/promozione».

14 Proposta di regolamento

del Parlamento europeo e del

Consiglio sui regimi di qualità dei

prodotti agricoli, COM(2010) 733

def. del 10 dicembre 2010.

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C A R E N Z E N E L L E D I S P O S I Z I O N I N O R M AT I V EE   N E L M O N I TO R AG G I O D E I CO N T R O L L I D E G L I S TAT I M E M B R I

17. I l s i s tema del le IG è   inteso a   tute lare le denominaz ioni regi -s t r a t e c o m e D O P o   I G P. Pe r c o n s e g u i re q u e s t o o b i e t t i vo, r i -s u l t a n o e s s e n z i a l i l a d e f i n i z i o n e d i u n s o l i d o s i s te m a p e r l e verif iche degli Stati membri sul s istema delle IG e un adeguato monitoraggio di ta l i ver i f iche. I n questo contesto, occorre di -st inguere due t ip i d i control l i :

a ) l ’a r t i co l o 1 1 d e l re g o l a m e n to f a r i fe r i m e n to a l l ’o b b l i g o d e g l i S t a t i m e m b r i d i ve r i f i c a re i l r i s p e t t o d e l d i s c i p l i -nare dei prodott i anter iormente a l la loro immiss ione sul mercato («ver i f iche ar t ico lo 11») . I l regolamento preve -de che negl i Stat i membr i s ia incar icata d i ta l i ver i f iche una «autor i tà competente» . Le ver i f iche possono essere ef fettuate da un «organismo di control lo» indipendente accreditato in conformità al la norma europea EN 45011 15. I  cost i di ta l i ver i f iche sono generalmente sostenuti dagl i operator i ;

b) le autor ità competenti negl i Stat i membri sono anche re -sponsabi l i dei control l i dest inati a  individuare e repr ime -re l ’usurpazione, imitazione o evocazione di un nome pro-tetto o   quals ias i a l t ra prass i che possa indur re in er rore i l consumatore sul la vera or igine dei prodott i («prat iche non autor izzate») 16.

L E D I S P O S I Z I O N I P E R L E V E R I F I C H E D I CO N F O R M I TÀ A I R I S P E T T I V I D I S C I P L I N A R I D E I P R O D OT T I D O P E   I P G N O N F I S S A N O R E Q U I S I T I M I N I M I

18. I l r e g o l a m e n t o n o n i n d i c a r e q u i s i t i m i n i m i c h e l e a u t o r i t à competenti e  gl i organismi di control lo devono r ispettare per q u e l c h e r i g u a rd a a s p e t t i q u a l i l a co p e r t u ra d e l l e « ve r i f i c h e ar t icolo 11» , la f requenza del le stesse, la metodologia per la l o ro s e l e z i o n e e   l e p a r t i c o i nvo l t e n e l l e d i f fe re n t i f a s i d e l l a p ro d u z i o n e e   d e l l a d i s t r i b u z i o n e c h e d e vo n o e s s e re a s s o g -gettate a   control lo. I nvece di fornire is t ruzioni speci f iche sul s is tema di control lo, l ’ar t icolo 10 del regolamento 17 fa r i fer i -mento a i contro l l i a   t i to lo del regolamento (CE) n . 882/2004 r iguardante i  control l i uff ic ial i intesi a  ver i f icare la conformità al la normativa in materia di mangimi e di al imenti e al le norme sul la sa lute e  sul benessere degl i animal i 18.

15 La norma europea EN 45011

specifica i requisiti generali

che un organismo di terza

parte che gestisce un sistema

di certificazione di prodotto

deve soddisfare per essere

riconosciuto competente

e affidabile.

16 L’articolo 13, paragrafo 1,

del regolamento menziona

varie forme di pratiche non

autorizzate.

17 Articolo 10, paragrafo 1,

del regolamento: «Gli Stati

membri designano l’autorità o le

autorità competenti incaricate

dei controlli in relazione agli

obblighi stabiliti dal presente

regolamento a norma del

regolamento (CE) n. 882/2004».

18 Regolamento (CE) n. 882/2004

del Parlamento europeo e del

Consiglio, del 29 aprile 2004,

relativo ai controlli ufficiali intesi

a verificare la conformità alla

normativa in materia di mangimi

e di alimenti e alle norme sulla

salute e sul benessere degli

animali (GU L 191 del 28.5.2004,

pag. 1).

OSSERVAZIONI

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19. I l regolamento (CE) n. 882/2004 non tratta però specif icamen-te del le ver i f iche su i d isc ip l inar i ( «ver i f iche ar t ico lo 11») . La maggior par te del le disposiz ioni del regolamento r iguardanti i   c o n t r o l l i è   d i n a t u r a g e n e r i c a , e   s i r i fe r i s c e a l l a s i c u r e z z a dei prodott i a l imentar i , a l l ’igiene e   a l la sa lute e   a l benessere degl i animal i , af frontando aspett i qual i i  metodi di campiona-mento e  anal is i , la des ignazione dei laborator i d i r i fer imento o   i contro l l i u f f ic ia l i su l l ’int roduzione d i mangimi e   a l iment i provenient i da paesi ter z i . Dette disposiz ioni non sono quin-di per t inent i per quanto r iguarda la def in iz ione dei requis i t i minimi del le «ver i f iche ar t icolo 11» .

20. La pressoché tota le mancanza di ta l i informazioni speci f iche per le «verif iche ar t icolo 11» nel le disposizioni normative rela-t ive a l s istema del le IG ha causato discrepanze tra i  s istemi di controllo messi in atto nei diversi Stati membri . Nella tab ella 1 v iene fornito un esempio del le di f ferent i prat iche r iscontrate negl i Stat i membri v is i tat i .

Caratteristiche del sistema di controllo Organismo di controllo (Stato membro 1)

Autorità competente(Stato membro 2)

Ciclo delle verifiche (operatori) Variabile: annuale o pluriennale (a seconda del prodotto)

Verifiche annuali su ogni operatore

Ambito delle verifiche ProduttoreProduttore, ditte incaricate del confezionamento, ditte produttrici di prodotti con marchio dei rivenditori

Controllo iniziale1 Non obbligatorio; può essere svolto diversi anni dopo l’ingresso nel sistema delle IG

Obbligatorio ai fini dell’approvazione del produttore

Registro degli operatori che usano una data denominazione protetta (popolazione soggetta al controllo)

Nessun obbligo di registrazione per gli operatori

Obbligo di registrazione per gli operatori

Campionamento (selezione degli operatori da controllare) Basato sul rischio

Tutti gli operatori sono controllati annualmente

Supervisione delle autorità regionali competenti da parte dell’autorità nazionale

Non viene svolta alcuna supervisione nonostante l’esistenza di autorità competenti distinte a livello regionale

Vi è una sola autorità competente che effettua tutti i controlli

1 Il controllo iniziale è rivolto al produttore che inizia a commercializzare un prodotto la cui denominazione è protetta come DOP o IGP e mira a verificare la conformità del prodotto al suo disciplinare.

Fonte: Corte dei conti europea.

TA B E L L A 1CONFRONTODIDUESISTEMIDICONTROLLOPERLE«VERIFICHEARTICOLO11»

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

21. L a t a b e l l a i l l u s t ra l e d i f fe re n ze t ra i   d u e s i s te m i d i co nt ro l l o p e r u n a s e r i e d i a s p e t t i i m p o r t a nt i q u a l i i l c i c l o d e l l e ve r i f i -che, i l loro ambito e   l ’obbl igo d i control l i in iz ia l i . D i f ferenze t ra i   s istemi di control lo sono emerse anche dal l ’esame del le r isposte al sondaggio onl ine. Tal i discrepanze compromettono l ’obiett ivo, stabi l i to dal regolamento, di attuare «un approccio p iù uni for me» , che è   invece necessar io per « [garant i re ] con -diz ioni di concorrenza ugual i t ra i  produttor i dei prodott i che benef ic iano di s i f fatte dic i ture, migl iorando la credibi l i tà dei prodott i agl i occhi dei consumator i» 19.

22. Al contrar io, ulter ior i informazioni specif iche sui control l i de -gl i Stati membri sono disponibi l i per i  control l i relat ivi ad altr i r e g i m i d i q u a l i t à d e l l ’ U E . I l r e g o l a m e n t o r e l a t i v o a l r e g i m e d e l l e I G p e r i   p ro d o t t i d e l s e t t o re v i t i v i n i c o l o t r a t t a a s p e t t i q u a l i l a s e l e z i o n e d e i p ro d u t to r i d a co n t ro l l a re e   l e f a s i d e l processo produtt ivo interessate 20. Ulter ior i informazioni sono anche fornite per i  control l i degli Stati membri relativi al l ’agri -coltura biologica, che è uno dei regimi di qualità dell ’UE. Le di-sposiz ioni del regolamento relat ivo al la produzione biologica e al l ’et ichettatura dei prodotti biologici integrano le condizio-ni def inite nel regolamento (CE) n. 882/2004. Vengono trattat i a s p e t t i q u a l i l a f re q u e n z a d e i c o n t ro l l i , l e f a s i d e l p ro c e s s o p ro d u t t i vo d a c o p r i re , l ’o b b l i g o d i p re s e n t a re re l a z i o n i p e r gl i organismi di control lo e   lo scambio di informazioni con le autor i tà competent i d i a l t r i Stat i membri 21.

19 Considerando n. 6 del

preambolo del regolamento.

20 Regolamento (CE)

n. 607/2009 della Commissione,

del 14 luglio 2009, recante

modalità di applicazione del

regolamento (CE) n. 479/2008

del Consiglio per quanto

riguarda le denominazioni di

origine protette e le indicazioni

geografiche protette, le

menzioni tradizionali,

l’etichettatura e la presentazione

di determinati prodotti

vitivinicoli (GU L 193 del

24.7.2009, pag. 60).

21 Titolo V del regolamento

(CE) n. 834/2007 del Consiglio,

del 28 giugno 2007, relativo

alla produzione biologica

e all’etichettatura dei prodotti

biologici (GU L 189 del 20.7.2007,

pag. 1).

R I Q U A D R O 1E S E M P I D I C A R E N Z E N E L L A V E R I F I C A D E I D I S C I P L I N A R I

In due degli Stati membri visitati sono state rilevate carenze nella verifica svolta dall’organismo di controllo sull’origine delle materie prime per un prodotto DOP trasformato.

La verifica del disciplinare di un olio d’oliva registrato come DOP non comprendeva un test di plau-sibilità sulla resa media di olive ottenuta dagli olivicoltori sulle loro particelle. Tale test è importante per stabilire se la quantità di olive conferita ai frantoi e trasformata per la produzione di olio di oliva possa effettivamente originare dalla zona geografica interessata.

Il lavoro di un organismo di controllo che verificava il disciplinare di un formaggio registrato come DOP mostrava carenze riguardo alla verifica dell’origine del latte utilizzato per la produzione del formaggio. L’organismo non includeva nel suo controllo una verifica circa il rischio che il latte uti-lizzato nella produzione del formaggio originasse da fattorie e mucche localizzate al di fuori della zona geografica definita nel disciplinare.

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia? Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

22 Parlamento europeo,

Risoluzione sulla politica di

qualità dei prodotti agricoli:

quale strategia seguire?

(GU C 4 E del 7.1.2011, pag. 25).

23 Nota interpretativa n. 2009-01.

M A N C A N Z A D I U N A C H I A R A D E F I N I Z I O N E G I U R I D I C AP E R I   CO N T R O L L I I N T E S I A   I N D I V I D UA R E E   R E P R I M E R EL E   P R AT I C H E N O N AU TO R I Z Z AT E

23. L’ar t icolo 13 del regolamento r iguarda l ’obbl igo di tutelare le denominazioni regist rate contro var ie for me di prat iche non autorizzate. In tale contesto, i l Par lamento europeo ha chiesto una completa protez ione ex of f ic io del le indicaz ioni geogra-f iche, come obbl igo per le autor i tà di tutt i g l i Stat i membri 22.

24. Nonostante l ’impor tanza della tutela delle denominazioni regi -strate contro i l loro uso non autor izzato, nel regolamento non sono contenute disposiz ioni c i rca gl i (eventual i ) control l i che g l i Stat i membr i devono ef fet tuare per garant i re ta le tute la . La sola indicazione fornita dal la Commiss ione sui control l i da e f fe t t u a re p e r i n d i v i d u a re e   re p r i m e re l e p rat i c h e n o n a u to -r izzate è   che i   control l i su i prodott i IG r ientrano nel l ’ambito del regolamento (CE) n . 882/2004 e, d i conseguenza, g l i Stat i membri devono prender l i in considerazione nel loro piano di control lo naz ionale p lur iennale (PCNP) menzionato da detto regolamento 23. Tuttavia , resta poco chiaro f ino a che punto gl i Stat i membri sono tenuti a  effettuare ver i f iche per iodiche per ident i f icare e  repr imere cas i d i prat iche non autor izzate. Non vengono fornite istruzioni su come debbano essere ef fettuat i ta l i (eventual i ) control l i .

25. Alcuni Stat i membri v is i tat i hanno sottol ineato l ’es igenza che i l re g o l a m e n t o c o n t e m p l i u n a p ro c e d u r a d i a s s i s t e n z a re c i -proca che permetta di reagire in caso di denunce concernenti l ’uso non autor izzato di denominazioni protette in uno Stato m e m b ro d i ve r s o d a q u e l l o d i p ro d u z i o n e. C i ò m e t te i n d u b -bio l ’adeguatezza del le disposiz ioni degl i ar t icol i 35 e  36 del regolamento (CE) n . 882/2004 concernenti g l i organi di col le -gamento e   l ’ass istenza a   r ichiesta .

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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26. L a m a g g i o r p a r t e d e g l i S t a t i m e m b r i n o n e f fe t t u a ve r i f i c h e per iodiche per ident i f icare e   repr imere i   cas i d i prat iche non autor izzate. Essi procedono di sol ito a  ver i f iche per individua -re e reprimere pratiche non autorizzate relative a prodotti DOP o IGP solo in caso di denunce o come corol lar io di control l i in mater ia di igiene e s icurezza degl i a l imenti . Laddove vengono svolt i ta l i control l i , le v is i te negl i Stat i membri e  i l sondaggio o n l i n e h a n n o e v i d e n z i ato u n a d i f fe re n z a d i t rat t a m e nto p e r quel che r iguarda la coper tura dei prodott i DOP e   IGP prove -nient i da a ltr i paesi . I n a lcuni Stat i membri , ta l i prodott i sono e s c l u s i d a i c o n t r o l l i , c h e r i g u a r d a n o i n v e c e s o l o i   p r o d o t t i nazional i .

27. I l r i q u a d ro c h e s e g u e fo r n i s ce d e g l i e s e m p i d i p r a t i c h e n o n autor izzate r i levate dagl i Stat i membri nel corso dei control l i in materia di s icurezza dei prodotti al imentari , oppure a segui-to di un sospetto o  una denuncia , e  d imostra l ’e levato r ischio che, a  causa del la mancanza di control l i per iodic i , le prat iche non autor izzate non vengano r i levate.

R I Q U A D R O 2E S E M P ID I P R AT I C H EN O NAU TO R I Z Z AT ER I L E VAT EDA L L EAU TO R I TÀN A Z I O N A L I

Le autorità francesi hanno riscontrato che un macellaio aveva venduto carne di agnello ai ristoranti indicando nelle fatture una denominazione protetta IGP mentre invece la carne consegnata non era tale da consentire l’utilizzo di tale denominazione. Di conseguenza, nei loro menù i ristoranti avevano fatto un ingiustificato riferimento alla denominazione protetta.

Campioni prelevati dalle autorità bavaresi presso negozi che vendevano un tipo specifico di for-maggio tutelato come DOP hanno evidenziato una serie di casi di utilizzo non autorizzato di questa denominazione. La maggior parte dei formaggi interessati non originava dalla zona geografica desi-gnata e, in un caso, era stato usato latte vaccino al posto del latte di pecora richiesto dal disciplinare.

Un’azienda di trasformazione e confezionamento commercializzava olive da tavola utilizzando ille-citamente una denominazione DOP protetta. La documentazione esaminata dalle autorità italiane indicava che le olive confezionate da tale azienda non erano della varietà richiesta nel disciplinare.

Nel corso di un controllo svolto dalle autorità greche in un supermarket, il nome di un formaggio DOP risultava indicato sul cartellino del banco da esposizione. La stessa denominazione appariva sull’etichetta di pesatura del prodotto e sullo scontrino di cassa. Il supermarket non avrebbe dovuto etichettare il formaggio usando la denominazione protetta in quanto il produttore non era accredi-tato e non era pertanto soggetto a verifiche sul disciplinare.

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L A S U P E R V I S I O N E D E L L A CO M M I S S I O N E S U L L E V E R I F I C H E D E G L I S TAT I M E M B R I R E L AT I V E A L S I S T E M A D E L L E I G P R E S E N TA D E L L E D E B O L E Z Z E

28. Un’adeguata super vis ione dei s is temi di control lo degl i Stat i membri dovrebbe comprendere i l control lo del le ver i f iche ef-fettuate dagl i Stat i membri e  l ‘esame per iodico del le relazioni sul le att iv i tà di control lo degl i s tess i .

M a n c a n z a d i c o n t r o l l i d a p a r t e d e l l a co M M i s s i o n e s u l l e v e r i f i c h e d e g l i s t a t i M e M b r i r e l a t i v e a l s i s t e M a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e

29. I l regolamento non contiene disposizioni specif iche in materia di super visione della Commissione sulle verif iche relative al s i-stema del le IG. L’ar t icolo 45 del regolamento (CE) n . 882/2004 fa tuttavia r i fer imento a tale super visione quando r ichiede che esper ti del la Commissione effettuino audit general i e  specif ic i su i control l i u f f ic ia l i degl i Stat i membr i . L’U f f ic io a l imentare e veter inar io (UAV ) del la DG SANCO effettua normalmente de -gl i audit sui control l i uff icial i degli Stati membri , ma non si as-sume in v ia esc lus iva la responsabi l i tà degl i audit sul s istema del le IG. L’UAV r i t iene che la normativa faccia r i fer imento agl i «esper t i del la Commiss ione» e   che per tanto nul la sugger isca c h e l o s vo l gi m e nto d e i co nt ro l l i co m u n i t a r i s i a l i m i t ato a l l e att iv i tà del l ’UAV o che l ’U f f ic io stesso abbia la responsabi l i tà esc lus iva di svolgere audit in questo settore.

30. La Cor te r i leva come non siano stati s inora mai effettuati audit. L’UAV ha dichiarato di non aver l i svolt i a   causa del le l imitate r i s o r s e d i s p o n i b i l i e   d e l f at to d i d ove r d a re p r i o r i t à a i r i s c h i legat i a l la s icurezza dei prodott i a l imentar i , a l la sa lute del le piante e  degl i animal i e  a l benessere degl i animal i . Di conse -guenza, attualmente la Commiss ione non ef fettua un attento monitoraggio del l ’at tuaz ione del s is tema del le IG negl i Stat i membri .

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l a p r e s e n t a z i o n e d i r e l a z i o n i d a p a r t e d e g l i s t a t i M e M b r i s u l l e l o r o v e r i f i c h e n e l l ’a M b i t o d e l s i s t e M a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e n o n è   c o M p l e t a

31. L a p re s e nt a z i o n e d i re l a z i o n i d a p a r te d e g l i St at i m e m b r i i n m e r i t o a i c o n t ro l l i re l a t i v i a l s i s t e m a d e l l e I G è   d i s c i p l i n a t a d a g l i a r t i co l i 4 1 e   4 4 d e l re g o l a m e nto (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 , c h e r i c h i e d o n o l ’e l a b o r a z i o n e d i P C N P e   l a p re s e n t a z i o n e d i re -l a z i o n i a n n u a l i s u l l a l o r o a t t u a z i o n e . N e l 2 0 0 9 , l a D G AG R I h a e f fe t t u a t o p e r l a p r i m a vo l t a u n’a n a l i s i d e i P C N P e   d e l l e re l a z i o n i a n n u a l i . L’a n a l i s i h a r i g u a rd ato q u at t ro St at i m e m -br i e   ha ver i f icato l ’es i s tenza e   la por tata del le in for mazioni sui control l i e  sul la tutela del le denominazioni registrate DOP o IGP. L’anal is i del la DG AGRI ha evidenziato chiaramente una carenza di informazioni (del tutto assenti o incomplete) su tal i control l i .

32. Le informazioni d i cui d ispone la Commiss ione sui s is temi d i c o n t r o l l o d e g l i S t a t i m e m b r i s o n o p e r t a n t o m o l t o l i m i t a t e . Sul la base di ta l i informazioni , la Commiss ione non ha la pos-s ibi l i tà di avere un quadro preciso di qual i autor ità ef fettuino l e ve r i f i c h e i n o gn i S t a to m e m b ro e   d i q u a l i s i a n o i   r i s u l t a t i del le stesse.

V I È   I L P OT E N Z I A L E P E R AT T R A R R E A LT R IP R O D U T TO R I , C H E È  T U T TAV I A I N F I C I ATOD A L L A LU N G H E Z Z A D E L L E P R O C E D U R E E   D A U N A S C A R S A CO N S A P E V O L E Z Z A

V I È   I L P OT E N Z I A L E P E R AT T R A R R E A LT R I P R O D U T TO R IA   A D E R I R E A L S I S T E M A D E L L E I N D I C A Z I O N IG E O G R A F I C H E

33. La misura del successo del regime del le IG dipende dal la sua capacità di attrarre i  produttori . Le r isposte al l ’indagine online i n d i c a n o c h e m e t à d e l l e a u t o r i t à d e g l i S t a t i m e m b r i r i t i e n e che, in base al la propria valutazione, i l grado di adesione al re -gime nel r ispett ivo paese s ia «basso» o «molto basso» a  fronte dei prodotti potenzialmente registrabil i 24. Le principal i ragioni addotte per spiegare la «bassa» o «molto bassa» adesione sono le seguent i :

a ) « g l i o p e r a t o r i r i t e n g o n o c h e l e p r o c e d u r e d i d o m a n d a necess i t ino di t roppo tempo»;

b) «mancanza di una tradizione nel lo Stato membro interes-sato per quanto r iguarda i l s istema del le IG» ;

24 Belgio, Danimarca, Germania,

Estonia, Irlanda, Lettonia,

Lituania, Malta, Paesi Bassi,

Austria, Slovacchia, Finlandia,

Svezia.

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25 Bulgaria, Estonia, Lettonia,

Lituania, Malta, Romania.

c ) « s c a r s a co n s a p e vo l e z z a d e l l ’e s i s te n z a d e l s i s te m a d e l l e IG da par te dei consumator i» ;

d) « s c a r s a co n s a p e vo l e z z a d e l l ’e s i s te n z a d e l s i s te m a d e l l e IG da par te dei produttor i» .

34. L a d i s t r i b u z i o n e d e l l e d e n o m i n a z i o n i r e g i s t r a t e n e g l i S t a t i membri a l la f ine del 2010, quale r isulta dal g ra f i co 2 , confer-m a l a v a l u t a z i o n e f a t t a d a ce r t i S t a t i m e m b r i c i rc a i l b a s s o /molto basso l ivel lo di adesione nel loro paese.

35. I l graf ico indica una concentrazione del le denominazioni regi -strate in un numero l imitato di paesi . I l 77 % del le denomina-zioni registrate or igina da solo cinque Stati membri , mentre in 14 Stati membri erano state registrate, al la f ine del 2010, meno di cinque denominazioni , compresi sei Stati membri in cui non era stata registrata alcuna denominazione 25. Una distr ibuzione co s ì d i s o m o g e n e a i n d i c a u n a c h i a ra d i f fe re n z a p e r q u e l c h e r iguarda l ’attratt iva del s istema del le IG t ra i  produttor i negl i S t a t i m e m b r i . U n a p ro b a b i l e s p i e g a z i o n e d i t a l e s i t u a z i o n e è che alcuni Stat i membri , qual i la Francia, l ’ I tal ia o la Spagna, avevano dei sistemi nazionali analoghi prima dell ’introduzione d e l re gi m e U E e   p e r t a nto i   p ro d u t to r i i n q u e s t i p a e s i h a n n o u n a m i g l i o re co n o s ce n z a e   m a g gi o re e s p e r i e n z a e   i n te re s s e per i l s is tema.

G R A F I C O 2D E N O M I N A Z I O N I R E G I S T R AT E CO M E D O P O   I G P P E R S TATO M E M B R O 1

Fonte: Commissione europea, DG AGRI.

0

50

100

150

200

250

IT FR ES PT EL DE UK CZ PL AT BE NL HU SK IE SE LU FI DK SI CY

1 Alla fine del 2010, due paesi terzi (Colombia e Cina) avevano registrato un prodotto ciascuno.

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L A LU N G H E Z Z A D E L L E P R O C E D U R E D I R E G I S T R A Z I O N ES CO R AG G I A I   P OT E N Z I A L I R I C H I E D E N T I

36. Una del le ragioni pr incipal i indicate per la bassa/molto bassa adesione al s istema del le IG è  che gl i operator i r i tengono che le procedure per la domanda r ichiedano un eccess ivo dispen -dio di tempo. La Cor te ha per tanto esaminato la procedura e i l tempo che essa r ichiede. I l gra fico 3 presenta le dif ferenti fasi del la procedura .

G R A F I C O 3P R O C E D U R A D I R E G I S T R A Z I O N E

Fonte: Commissione europea, DG AGRI.

De�nizione del prodotto in base ad un disciplinareAssociazionerichiedente

Autoritàdello Stato

membro

CommissioneDG AGRI

Esame della domanda da parte dell’autorità nazionale per veri�care il rispetto delle condizioni stabilite dal regolamento

L’esame del documento unico da parte deiservizi della Commissione non dovrebbe eccedere i 12 mesi

Prima pubblicazione sulla Gazzetta u�ciale

Termine di 6 mesi per l’opposizione

Registrazione

La domanda viene respinta se si ritiene che non ottemperi alla normativa UE

In caso di opposizione,apposita consultazionedelle parti interessate

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26 Il tempo mediamente

intercorso tra la ricezione della

domanda e la registrazione

della denominazione è stato di

47 mesi per le denominazioni

registrate nel 2008 e di 46 mesi

per quelle registrate nel 2009.

Sono state escluse dal calcolo

le domande di modifica della

denominazione.

27 Articolo 20, lettera c),

comma ii), del regolamento (CE)

n. 1698/2005 del Consiglio, del

20 settembre 2005, sul sostegno

allo sviluppo rurale da parte del

Fondo europeo agricolo per

lo sviluppo rurale (FEASR) (GU

L 277 del 21.10.2005, pag. 1).

28 Alla fine del 2010, la misura

n. 132 era inclusa nei programmi

di sviluppo rurale 2007-2013

di 16 Stati membri, con un

importo complessivo assegnato

di 294 milioni di euro. La spesa

cumulativa dichiarata (utilizzo

da parte degli agricoltori) per

tutti i sistemi a tutela della

qualità ammissibili, ammonta

a 18,6 milioni di euro a fine 2010.

37. La Cor te ha constatato che i l control lo del le domande, s ia a  l i -vel lo nazionale che del la Commissione, r ichiede molto tempo e che i l control lo da par te di quest ’ult ima dura in media quat-t ro anni 26. La Cor te ha potuto r i levare che la lunghezza del le procedure è dovuta pr incipalmente agl i approfondit i control l i a   l ive l lo naz ionale, a l l ’incompletezza del le domande presen -tate dai gruppi r ichiedenti e  a l tempo occorrente al le autor ità n a z i o n a l i p e r fo r n i re l e u l te r i o r i i n fo r m a z i o n i r i c h i e s te d a l l a D G AG R I i n m e r i t o a l d o c u m e n t o u n i c o. L a Co m m i s s i o n e h a af f rontato quest ’u l t imo aspetto mettendo a   disposiz ione nel 2010 due progett i d i guida: una t ratta dei pr incipal i e lementi che le autor i tà nazional i devono control lare e  l ’a l t ra , dest ina-ta a i r ichiedent i , fornisce spiegazioni per la compi laz ione del documento unico. Gl i e f fett i d i queste guide sul la lunghezza dei control l i potranno essere valutat i solo in futuro.

L A M I S U R A D I S P O N I B I L E È   S O LO I N D I R E T TA M E N T ER I F E R I TA A L L’AT T R AT T I VA D E L R E G I M E

38. Lo st rumento pr imar io per for ni re sostegno f inanziar io a   co -l o r o c h e p a r t e c i p a n o a l s i s t e m a d e l l e I G è   c o s t i t u i t o d a l l a misura n .  132 del Fondo europeo agr icolo per lo sv i luppo ru-r a l e ( F E A S R ) : « Pa r t e c i p a z i o n e d e g l i a g r i c o l t o r i a i s i s t e m i d i qual i tà a l imentare» . Tale misura r iguarda i  cost i sostenut i da-gl i agr icoltor i per la loro par tecipazione a i s istemi di qual i tà a l imentare nazional i o   del l ’UE 27. L’a iuto s i appl ica a i prodott i d e s t i n at i a l co n s u m o u m a n o e d i l s u o i m p o r to m a s s i m o è   d i 3   0 0 0   e u ro p e r a z i e n d a a gr i co l a ( p e r u n p e r i o d o m a s s i m o d i c inque anni) . La misura v iene tuttavia ut i l izzata solamente da 1 6 S t a t i m e m b r i . I n o l t re , e s s a n o n a f f ro n t a l a s c a r s a c o n s a -pevolezza , da par te dei produttor i , del l ’es istenza del s istema d e l l e I G , l a q u a l e , s e co n d o l e a u to r i t à n a z i o n a l i , r a p p re s e n-t a u n’a l t r a d e l l e p r i n c i p a l i r a g i o n i d e l l a b a s s a / m o l t o b a s s a adesione a l s is tema stesso (c f r. paragrafo 33) 28. Quest ’u l t imo a s p e t to v i e n e e s a m i n ato n e l l a s u cce s s i va s e z i o n e d e l l a p re -sente re laz ione, che tratta del la consapevolezza, da par te dei consumator i , del s istema del le   IG .

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I L R I CO N O S C I M E N TO D E L S I S T E M A D E L L EI N D I C A Z I O N I G E O G R A F I C H E D A PA R T E D E L CO N S U M ATO R E È   M O D E S TO E D È   P O COP R O B A B I L E C H E L E O P Z I O N I U T I L I Z Z AT ECO N T R I B U I S C A N O A D ACC R E S C E R LO

S C A R S O R I CO N O S C I M E N TO D A PA R T E D E I CO N S U M ATO R ID E L S I S T E M A D E L L E I N D I C A Z I O N I G E O G R A F I C H E

39. Un recente studio svolto per conto del la Commiss ione ha fat-to r i fer imento a l la consapevolezza , da par te dei consumato -r i , d e l s i s te m a d e l l e I G 2 9. E s s o co m p re n d e v a u n’a n a l i s i d i u n s o n d a g gi o vo l t o a   ve r i f i c a re l a co n o s c e n z a d e i s i m b o l i D O P e   I G P. È   s t ato m o s t rato a i co n s u m ato r i c h e v i p a r te c i p ava n o un fogl io con i  due s imbol i e  t re a ltr i s imbol i a l imentar i inter-nazional i 30. Al sondaggio hanno r isposto 16  718 persone e   le r isposte hanno indicato uno scarso r iconoscimento dei s imboli DOP e   IGP. S olo un 8 % di coloro che hanno r isposto ha r ico -nosc iuto i   s imbol i DOP o   IGP. Ad eccez ione del la Grec ia , che for nisce un va lore er rat ico, i l tasso medio d i r iconosc imento nel l ’UE è  solo del 5 ,6 % 31. A  confronto, lo stesso sondaggio ha r i l e v a to u n t a s s o d i r i co n o s c i m e n to d e l 1 6   % p e r i l l o g o d e i prodott i b iologic i e   del 22 % per quel lo del commercio equo e  sol idale. I   re lat iv i dettagl i vengono i l lustrat i nel g ra f i co 4 .

29 London Economics, Evaluation

of the CAP policy on the protected

designations of origin (PDO)

and protected geographical

indications (PGI), 2008.

30 Il sondaggio copriva

un campione rappresentativo

in ogni Stato membro ed era

rivolto alla persona del nucleo

familiare intervistato che fa

prevalentemente la spesa.

31 La spiegazione data dalla

London Economics per

quanto riguarda l’alto tasso

di riconoscimento in Grecia

è che la registrazione della

denominazione «Feta» come

DOP e le relative cause presso

la Corte di giustizia dell’Unione

europea (cause riunite C-465/02

e C-466/02 sulla revoca della

registrazione) avevano goduto di

un’ampia copertura sulla stampa

greca.

G R A F I C O 4TA S S O D I R I CO N O S C I M E N TO D E I LO G O D O P E   I G P N E I S I N G O L I S TAT IM E M B R I 1

Fonte: London Economics.

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EL IT PT BE CY SI ET IE LU RO CZ PL SK LT LV FR BG ES DE UK AT DK SE FI NL HU MT1 Il sondaggio del Regno Unito non ha compreso l’Irlanda del nord.

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia? Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

40. I l s o n d a g g i o h a i n o l t r e e v i d e n z i a t o u n a s c a r s a c o n o s c e n z a del s igni f icato del s istema. Tra quel l i che hanno r iconosciuto i   l o g o, s o l o l a m e t à e ra i n gra d o d i i d e nt i f i c a r n e i l s i gn i f i c a-to, ov vero che i l prodotto proveniva da una par t icolare zona geograf ica .

È I M P R O B A B I L E C H E L E O P Z I O N I U T I L I Z Z AT ECO N T R I B U I S C A N O A   FA R M E G L I O CO N O S C E R E I L S I S T E M A D E L L E I N D I C A Z I O N I G E O G R A F I C H E

41. Esistono varie opzioni per accrescere la consapevolezza in me -r i to a l s istema del le IG, qual i la concessione di a iut i f inanziar i a l le misure che trattano ta le aspetto o   l ’assunzione di in iz ia-t ive propr ie da par te del la Commiss ione.

42. L a Co r t e h a e s a m i n a t o s e l e s e g u e n t i m i s u re f i n a n z i a r i e U E sono in grado di rendere più conosciuto i l s is tema del le IG 32:

a ) la misura n . 133 del FEASR «Att iv i tà di informazione e   di promozione»;

b) le misure previste dal regolamento (CE) n. 3/2008 del Con-s ig l io, de l 17 d icembre 2007, re lat ivo ad az ioni d i infor-mazione e di promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e  nei paesi ter z i 33.

l a M i s u r a n . 133 v i e n e u t i l i z z a t a i n M i s u r a l i M i t a t a d a l l e a s s o c i a z i o n i d i p r o d u t t o r i

43. La misura n . 133 del FEASR fornisce sostegno f inanziar io a l le associaz ioni d i produttor i per informare i  consumator i e  pro -m u ove re i   p ro d o t t i t u te l at i d a i s i s te m i d i q u a l i t à a l i m e nt a re del l ’UE o nazionali . Le att ività ammissibi l i al sostegno nell ’am-bi to del la misura n . 133 devono essere ta l i da indur re i   con -sumator i ad acquistare prodott i agr icol i e   a l imentar i tutelat i dai s istemi di qual i tà a l imentare. Devono att i rare l ’attenzione sul le caratter ist iche o vantaggi speci f ic i del prodotto interes-s a t o, l e d i s p o s i z i o n i n o r m a t i ve p o n e n d o p e r t a n t o l ’a c c e n t o più sul prodotto stesso che sul s istema del le IG . Gl i a iut i che r i e nt ra n o i n t a l e m i s u ra r i g u a rd a n o i l 7 0 % d e i co s t i a m m i s -s i b i l i d e l l ’a z i o n e e   s i l i m i t a n o a l l e at t i v i t à m i rate a l m e rc ato interno.

32 Le azioni di informazione

di cui al regolamento (CE)

n. 814/2000 del Consiglio, del

17 aprile 2000, relativo alle azioni

di informazione riguardanti la

politica agricola comune (GU

L 100 del 20.4.2000, pag. 7) sono

ritenute di scarsa rilevanza in

ragione degli scarsi importi di

spesa relativi al sistema delle IG.

33 GU L 3 del 5.1.2008, pag. 1.

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

44. La DG AGRI non è stata in grado di fornire dati che permettano di formulare una chiara conclusione r iguardo al successo del la misura n . 133 re lat ivamente a l s i s tema del le IG e, p iù in par -t icolare, se la stessa abbia accresc iuto la consapevolezza dei consumator i in mer i to a  detto s istema. A  causa del l ’es istenza d i u n a s e r i e d i f at to r i e s o g e n i c h e i n c i d o n o s u t a l e q u e s t i o -ne, potrebbe non essere neppure poss ibi le svolgere una ta le anal is i . Tuttavia , i l grado di par tecipazione degl i Stat i membri a l l a m i s u ra e   l ’ u t i l i z zo d e i fo n d i d i s p o n i b i l i r i f l e t to n o l a s u a at t rat t iva per le assoc iaz ioni d i produttor i e   indicano in che misura essa rappresent i un’opzione adeguata per accrescere la consapevolezza dei consumator i .

45. Al la f ine del 2010, la misura n . 133 era inclusa nei programmi di sv i luppo rurale (PSR) 2007-2013 di 14 Stat i membri , per un impor to compless ivo di 206 mi l ioni di euro. Tale impor to, che r i g u a rd a d i f fe re nt i s i s te m i d i q u a l i t à a l i m e nt a re, q u a l i l e I G , l ’agr icoltura biologica e gl i specif ic i s istemi nazional i , rappre -senta lo 0,6 % del l ’impor to complessivo nel quadro del l ’asse 1 dei piani f inanziar i degli Stati membri (32 362 mil ioni di euro) . I   d e t t a g l i p e r o gn i s i n g o l o S t a to m e m b ro s o n o i l l u s t r a t i n e l g ra f i co 5 .

46. Ad eccezione del Regno Unito, i  13 Stati membri che non hanno inser i to la misura n . 133 nei loro PSR non avevano denomina-zioni registrate come DOP o IGP oppure ne avevano solo poche (cfr. gra fico 2 ) . Un’ovvia ragione per quel che r iguarda i l s iste -ma del le IG è  la totale assenza, o  la scarsa presenza, in quest i Stat i membri , d i associaz ioni d i produttor i commercia l izzant i prodotti DOP o IGP che possano r ichiedere un cofinanziamento nel l ’ambito del la misura n . 133.

G R A F I C O 5I M P E G N I N E L L’A M B I TO D E L L A M I S U R A N . 133

Fonte: Commissione europea, DG AGRI.

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47. La spesa cumulat iva s ino a l la f ine del 2010 dichiarata (ut i l iz -zo da par te del le associaz ioni d i produttor i ) per tutt i i   s i s te -mi ammiss ib i l i d i qual i tà a l imentare ammonta a   16 ,2 mi l ioni d i euro e   rappresenta i l 7 ,8 % dei p iani f inanz iar i degl i Stat i membri per i l per iodo di programmazione 2007-2013. I n base a l le infor mazioni for n i te nel sondaggio onl ine c i rca la spesa per i l s is tema del le IG del precedente per iodo di programma-zione, la Cor te st ima che l ’impor to totale che verrà speso per i l s istema UE del le IG nel l ’attuale per iodo di programmazione corr isponderà a circa due mil ioni di euro ( in media, 0 ,3 mil ioni d i euro l ’anno) .

i p r o g r a M M i d i p r o M o z i o n e h a n n o i n c i s o i n M o d o l i M i t a t o s u l l a c o n s a p e v o l e z z a c i r c a i l s i s t e M a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e

48. I programmi di promozione disc ipl inat i dal regolamento (CE) n . 3 / 2 0 0 8 s o n o i n g e n e re p ro p o s t i d a o rg a n i z z a z i o n i p ro fe s -s ional i o  interprofess ional i per av viare campagne informative mirate ai produttor i e  a i t rasformator i e  devono essere appro -vati dal la DG AGRI . Per quel che r iguarda i l s istema del le IG, le az ioni s i concentrano sul le sue caratter is t iche e   sono r ivol te a  favor i rne la conoscenza presso i  gruppi bersagl io, compresi i  consumator i e   i produttor i .

49. R iguardo al la disponibil ità di dati che permettano di formulare u n a c h i a r a c o n c l u s i o n e r i g u a rd o a l s u c c e s s o ( o m e n o ) d e l l e az ioni di promozione relat ive a l s istema del le IG e, p iù in par-t i co l a re , d i s t a b i l i re s e l e s te s s e a b b i a n o co n t r i b u i to a   f a r l o conoscere megl io, va lgono le s tesse r i ser ve for mulate per la m i s u r a n . 1 3 3 ( c f r. p a r a g r a fo 4 4 ) . Tu t t av i a , l ’ u s o c h e è   s t a t o fatto da par te del le organizzazioni profess ional i del la misura d i p ro m oz i o n e p re v i s t a d a l re g o l a m e nto (C E ) n . 3 / 2 0 0 8 ra p -presenta un indicatore del la sua idoneità per la promozione del s istema del le IG e  per favor i re la conoscenza del lo stesso.

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

50. Nel periodo 2005-2009, la DG AGRI ha approvato 25 azioni a fa-vore dei prodott i DOP o  IGP che, a l la f ine di settembre 2010, avevano i   seguent i impegni e  spese cumulat ive dichiarate :

TA B E L L A 2: I M P E G N I E   S P E S E N E L L’A M B I TOD E L L E A Z I O N I D I P R O M O Z I O N E

Stato membro Numero di azioni Importi impegnati (milioni di euro)

Spese dichiarate (milioni di euro)

Italia 12 11,7 7,8

Grecia 5 6,2 3,3

Francia 2 4,8 4,2

Spagna 2 3,6 2,8

Italia-Portogallo 1 1,8 1,3

Polonia 1 0,8 0,7

Portogallo 1 0,5 0,0

Germania 1 0,4 0,4

TOTALE 25 29,7 20,6

Fonte: Commissione europea, DG AGRI.

51. La t a b e l l a 2 indica che i l l ivel lo di par tecipazione nel per iodo esaminato è  stato re lat ivamente basso, con 25 programmi ( in media, c inque al l ’anno) ed una spesa totale di c i rca 21 mil ioni di euro al la f ine di settembre del 2010 (con un cofinanziamen -to UE in media di c i rca 4 mi l ioni d i euro l ’anno) 34.

52. Una del le ragioni del lo scarso numero di programmi intrapresi è   c h e l e a z i o n i d i p ro m o z i o n e p e r p ro d o t t i d i s c a r s o v a l o re economico non possono, di sol i to, soddisfare la condizione r i -chiesta di un adeguato rappor to cost i/benefic i indicata al l ’ar -t icolo 8 del regolamento (CE) n . 501/2008 del la Commissione, del 5 giugno 2008, recante modal i tà di appl icazione del rego -lamento (CE) n . 3/2008 del Consigl io 35. Per tanto, i  programmi di promozione approvat i sono per lo più quel l i presentat i da organizzaz ioni che rappresentano prodott i d i e levato va lore economico.

34 Nello stesso periodo, sono

stati respinti altri 27 programmi

relativi a prodotti DOP e IGP.

35 GU L 147 del 6.6.2008, pag. 3.

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53. I 12 programmi r iguardant i i l mercato interno del l ’UE s i sono c o n c e n t r a t i i n p o c h i S t a t i m e m b r i , i n p a r t i c o l a re G e r m a n i a , Fra n c i a e   I t a l i a . L’ov v i a ra gi o n e è   c h e l e o rg a n i z z a z i o n i p ro -fessional i indir izzano le campagne verso i  mercati di maggior i dimensioni . Di conseguenza, l ’opera di sensibi l izzazione viene svolta solo in pochi Stat i membri .

54. L a Co r t e h a n o t a t o, p e r l e d o m a n d e p ro ve n i e n t i d a g l i S t a t i membr i con i l maggior numero di programmi d i promozione di prodotti DOP e IGP approvati , una for te attenzione al la pro-m oz i o n e n e i p a e s i te r z i 3 6. L a D G AG R I , i n r i s p o s t a a l q u e s i to su l successo d i questa misura d i promozione, ha for ni to una ser ie di studi di valutazione, relat ivi a l la promozione nei paesi ter z i 37. Ta l i s tudi indicano una scarsa consapevolezza in quasi tutt i i   paes i coper t i . A lcuni s tudi ev idenziano l ’e f fetto molto l imitato del le campagne UE nei paesi ter z i (c f r. r i q ua d r o 3 ) .

l a co M M i s s i o n e i n t r a p r e n d e p o c h e i n i z i a t i v e p e r p r o M u o v e r e s p e c i f i c a M e n t e i l s i s t e M a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e

55. La Commiss ione prende spesso in iz iat ive per pubbl ic izzare la PAC, qual i ad esempio la par tecipazione a   f iere o   l ’organizza-z ione di seminar i . I l s i s tema del le IG r ientra in ta l i in iz iat ive, ma non v iene mai posto un accento speci f ico su di esso e, nel corso degl i ult imi anni , non vi sono state campagne di promo-z ione e   infor mazione spec i f icamente incentrate su d i esso 38. Quando nel questionario online è stato chiesto di fornire even-tual i osser vazioni complementar i sul s istema del le IG , c inque Stat i membri hanno sottol ineato la necess i tà di promuover lo ulter iormente.

36 Sette programmi su dodici

per l’Italia e quattro programmi

su cinque nel caso della Grecia.

37 Euréval ha effettuato una

serie di studi di valutazione

sulle misure di promozione in

paesi terzi, vale a dire Svizzera

e Norvegia, Cina, India e sud-est

asiatico, Russia, Giappone,

nonché USA e Canada.

38 In passato vi è stato solo un

programma di informazione

e promozione avviato

e finanziato al 100 % dalla

DG AGRI. Il programma EAT

(European Authentic Tastes)

riguardava il triennio 2004-2007

e godeva di uno stanziamento di

bilancio di 6 milioni di euro. Era

destinato a informare il pubblico

in America settentrionale e in

Asia sui sistemi di qualità dell’UE,

compreso il sistema delle IG.

R I Q U A D R O 3C I TA Z I O N I I N M E R I TO A L L’ E F F E T TO L I M I TATO D E I P R O G R A M M I D I P R O M O Z I O N E

«Le campagne promozionali europee non hanno avuto quasi alcun effetto riguardo alla conoscenza delle denominazioni e dei logo europei [...]. Quando vengono intervistati per il sondaggio, persino i professionisti riconoscono raramente i  logo [...]. I programmi, nella loro maggioranza, non sono riusciti a sviluppare in Svizzera e Norvegia [...] una consapevolezza circa le denominazioni europee ed i relativi logo» (Svizzera e Norvegia);

«Le campagne non determinano una massa critica sufficiente a produrre effetti a lungo termine» (USA e Canada).

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56. I l s i s tema del le IG è   inteso a   tute lare le denominaz ioni regi -s t r a t e . E s s o s i p r o p o n e i n o l t r e d i c o n t r i b u i r e a d a c c r e s c e r e l a co m p e t i t i v i t à d e l l ’a gr i co l t u ra U E , d a l m o m e nto c h e i l p o-t e n z i a l e e c o n o m i c o d e i p ro d o t t i D O P e   I G P p u ò b e n e f i c i a re l ’economia rurale. L’impatto che i l s istema del le IG può avere dipende in gran par te dal quadro di r i fer imento definito, dal la sua gest ione da par te del la Commissione e dal la sua attuazio-ne da par te degl i Stat i membri .

57. L a c o n c l u s i o n e g e n e r a l e d e l l a C o r t e è   c h e o c c o r r a c h i a r i r e u n a s e r i e d i a s p e t t i re l a t i v i a l s i s t e m a d i c o n t ro l l o d e l re g i -m e d e l l e I G e   c h e m a n c h i u n a c h i a r a s t r a t e g i a p e r q u e l c h e r iguarda la sensibi l izzazione tanto dei produttor i che dei con -s u m a t o r i . Ve n g o n o e s p o s t e q u i d i s e g u i t o d e l l e c o n c l u s i o n i e   ra cco m a n d a z i o n i p i ù d e t t a g l i ate, c h e te n g o n o co nto d e l l a p ro p o s t a d i u n n u ovo re g o l a m e n to s u i re gi m i d i q u a l i t à d e i prodott i agr icol i presentata dal la Commiss ione («proposta di regolamento») .

58. Le attual i d isposiz ioni non def iniscono i   requis i t i minimi che d e vo n o e s s e re s o d d i s f a t t i d a l l e a u to r i t à co m p e te n t i e   d a g l i organismi di control lo r iguardo a l le ver i f iche dei d isc ipl inar i . Nel la re laz ione che accompagna la proposta di regolamento, la Commissione afferma che esso contiene r i fer imenti agli ar t i-col i più r i levanti del regolamento (CE) n. 882/2004 per aiutare g l i S t a t i m e m b r i a d a p p l i c a re m e g l i o l e d i s p o s i z i o n i d i q u e l re g o l a m e nto. Ta l i r i fe r i m e nt i n o n fo r n i s co n o a n co ra u n’i d e a precisa su come debba essere def in i to i l s is tema di control lo per le «ver i f iche ar t icolo 11» . I l regolamento (CE) n . 882/2004 s i c o n c e n t r a i n o l t re s u a s p e t t i d e l c o n t ro l l o s p e c i f i c a m e n t e r i fer i t i a l la s icurezza d i mangimi e   a l iment i e   a l la sa lute e   a l benessere degl i an imal i che sono so lo marginalmente per t i -nent i per le «ver i f iche ar t icolo 11» .

CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI

L e d is p o s i z i o n i g iu r i d i c h e r e l at i ve a l s i s te m a d e l l e I G d o -v r e b b e r o d e f i n i r e r e q u i s i t i m i n i m i p e r q u e l c h e r i g u a r d a l e « ve r i f i ch e ar t i co l o 11». E ss e d ov re b b e ro t r at t are asp e t-t i q u a l i l a co p e r t u r a m i n i m a d e l l e ve r i f i c h e , l a f r e q u e n z a del le s tesse, la meto dolo gia p er la loro se le z ione e  le p ar t i co invo lte n e l l e d i f f e re nt i f as i d e l la p ro du z i o n e e   d e l la d i -s tr ibuzione che devono essere asso gget t ate a  contro l lo. In t a l e co nte s to, p ot re b b e e ss e re p re s a in co ns i d e r a z i o n e la p o ss i b i l i t à d i d a r e v i t a a   g r u p p i d i l avo r o p e r f a c i l i t a r e l a condiv is ione del le prat iche migl ior i .

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59. I l re g o l a m e nto n o n a f f ro nt a l e q u e s t i o n i d e l l ’o b b l i g ato r i e t à e  del la natura dei control l i che gl i Stat i membri devono svol -gere per prevenire e   indiv iduare le prat iche non autor izzate. Di conseguenza, la maggior par te del le autor ità nazional i non effettua verif iche periodiche per identif icare e reprimere i  casi d i p ra t i c h e n o n a u to r i z z a te . N e l l a p ro p o s t a d i re g o l a m e n to, l a C o m m i s s i o n e s t a b i l i s c e c h e g l i S t a t i m e m b r i a d o t t i n o l e misure amminist rat ive e   giudiz iar ie adeguate per contrasta -re le prat iche non autor izzate e   che i   contro l l i re lat iv i a   ta le aspetto formino par te dei control l i uff ic ial i degl i Stat i membri s u i re g i m i d i q u a l i t à . N o n ve n g o n o fo r n i t i u l t e r i o r i d e t t a g l i sul s istema di control lo da ut i l izzare per ta l i ver i f iche; s i fa d i nuovo r i fer imento al regolamento (CE) n . 882/2004, che è  tut-tav ia soggetto agl i s tess i l imit i che sono stat i indicat i per le «ver i f iche ar t icolo 11» .

60. Attualmente la Commiss ione non ef fettua un attento monito-raggio del l ’attuazione del s istema del le IG negl i Stat i membri . Non sono stat i e f fettuat i s inora degl i audit su l s i s tema del le IG e  solo di recente è  stato av viato un esame documentale s i -stematico, che ha evidenziato un’incompletezza delle informa -z ioni fornite nel le re laz ioni degl i Stat i membri . Quest ’u l t imo aspetto è  stato af f rontato nel la proposta di regolamento, che prevede che gl i Stat i membri debbano introdurre una sezione dist inta sui control l i re lat iv i a i regimi d i qual i tà dei prodott i agr icol i nei PCNP e  nel le re laz ioni annual i a  t i to lo del regola-mento (CE) n. 882/2004. Anche se tale disposizione costituisce un progresso, resta tuttavia da vedere se essa permetterà a l la Commissione di disporre di informazioni complete sul s istema di control lo degl i Stat i membri e  sui control l i e f fettuat i .

La Commissione dovrebbe includere nel proprio programma di audit periodici negli Stati membri degli audit sulle veri f i -che operate dagli Stati membri in ordine al regime delle IG .

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N e l l e d i s p o s i z i o n i n o r m a t i v e r e l a t i v e a l s i s t e m a d e l l e I G d o v r e b b e r o e s s e r e d e f i n i t e n o r m e c h i a r e p e r u n s i s t e m a di co ntro l l o ch e p reve da ve r i f ich e p e r io dich e at te a   i d e n -t i f icare e  repr imere le prat iche non autor iz z ate. Tal i norme d o v r e b b e r o e s s e r e i n t e g r a t e d a u n s i s t e m a d i a s s i s t e n z a re cipro ca ade guato a l le sp e ci f iche es igenze del le autor i t à na z ional i che s i o ccup ano del s is tema del le IG .

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

61. La misura del successo del regime del le IG dipende, tra l ’a ltro, dal suo ut i l izzo da par te dei produttor i . Vi è   i l potenzia le per attrarre ul ter ior i produttor i a ader i re a l s istema del le IG , spe -c ia lmente negl i Stat i membri in cui la sua di f fus ione è   bassa . Tuttavia, le misure disponibi l i non sono adeguate per incorag-giare questi produttori a  par tecipare. Inoltre, l ’attuale eccessi-va lunghezza delle procedure è tale da scoraggiare i  produttori dal presentare domanda. I n ta le contesto, la Commiss ione ha p u b b l i c ato n e l 2 0 1 0 d u e p ro g e t t i d i g u i d a a l l a p ro ce d u ra d i domanda e ha r idotto, nel la proposta di regolamento, i l termi -ne indicat ivo per l ’esame del le domande da dodic i a  se i mesi .

62. I l r iconoscimento, da par te del consumatore, del s istema del-l e I G e   d e i s u o i s i m b o l i è   m o l to b a s s o. È   p o co p ro b a b i l e c h e i  mezzi disponibil i a  f ini promozionali e informativi sul s istema d e l l e I G l o f a cc i a n o a u m e nt a re. E s s i s o n o u t i l i z z at i s o l o f i n o a u n c e r t o p u n t o e   n o n s o n o b a s a t i s u u n a c h i a r a s t r a t e g i a su come accrescere la conoscenza del s is tema del le IG . S ono disponibi l i var ie misure i l cui successo è   l imitato.

La presente re laz ione è  stata adottata dal la Sezione I , pres ie -duta da Olavi ALA-NISSILÄ, membro del la Cor te, a  Lussembur-go, nel la r iunione del 20 lugl io 2011.

Pe r l a C o r t e d e i co n t i

Vítor Manuel da S I LVA C A L D E I R APr e s i d e n t e

L a Co r te r a cco m a n d a a l l a Co m m is s i o n e d i s v i l u p p a r e u n a s trate gia uni f icat a p er sopp er i re a l la scar s a cons ap evole z -z a es is tente in m er i to a l s is tema del le IG . L a Commissione dov rebb e sp er im ent are m e z zi p iù e f f icaci p er promuovere det to s is tema, come ad esempio condurre di propria iniz ia -t iva una camp agna promozionale.

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia? Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

SINTESI

II .I l r e g i m e i n o g g e t t o è   i n p r i m o l u o g o u n s i s t e m a d i r e g i s t r a z i o n e d e i d i r i t t i d i p r o p r i e t à i n t e l l e t t u a l e a p e r t o a   t u t t i i   r ich iedent i che soddis fano i   requis i t i . La regist raz ione d ipende so l tanto da l l ’asso l -v imento dei cr i ter i giur id ic i d i cui a l rego -l a m e n t o ( C E ) n . 5 1 0 / 2 0 0 6 d e l C o n s i g l i o 1. I   p r o d u t t o r i h a n n o d i m o s t r a t o u n c h i a r o i n t e r e s s e p e r i l r e g i m e , c o m e s i d e s u m e d a l l ’e l e v a t o n u m e r o d i n o m i d i p r o d o t t o r e g i s t r a t i ( c i r c a 1   0 0 0 ) p e r u n v a l o r e d i m e r c a t o d e l l ’o r d i n e d e i 1 4 , 5 m i l i a r d i d i euro nel 2008.

I I I .Nel quadro del la legis laz ione generale sugl i a l i m e n t i ( LG A ) , i l l e g i s l a t o r e h a s c e l t o d i a p p l i c a re i l re g o l a m e nto (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 2 r e l a t i v o a i c o n t r o l l i u f f i c i a l i i n m a t e r i a d i m a n g i m i e   d i a l i m e n t i ( O f f i c i a l F e e d a n d Fo o d C o n t r o l , OFFC ) anche al control lo del la co n fo r m i t à d e i p ro d o t t i a i d i s c i p l i n a r i s t a-bi l i t i per c iascuna speci f ica denominazione d ’or igine protetta (DOP) o   indicazione geo -graf ica protetta ( IGP) . I l regolamento OFCC is t i tu isce un quadro ar monizzato d i nor me g e n e r a l i p e r t u t t i i   c o n t r o l l i c o n c e r n e n t i i  mangimi e  gl i a l imenti , che c iascuno Stato membro è  tenuto ad appl icare in base a una valutaz ione dei r i schi . La scelta del legis la-tore di appl icare i l s i s tema di control lo es i-s te nte a n c h e a i p ro d o t t i D O P e   I G P, i nve ce di i s t i tuirne uno separato, è   legitt ima e  giu -s t i f i c at a d a l p u nto d i v i s t a d i u n a m i g l i o re re g o l a m e n t a z i o n e. I n o l t re , s i f a o s s e r v a re che mentre per la maggior par te degl i a l t r i re g i m i d i p ro p r i e t à i n t e l l e t t u a l e i   c o m p i t i appl icat iv i (e i   re lat iv i cost i ) r icadono sul le par t i interessate, l ’appl icaz ione del s istema d i co nt ro l l i u f f i c i a l i i n m ate r i a d i m a n gi m i e   d i a l iment i è   a f f idata a l le autor i tà ammi-n i s t r a t i v e , i l c h e è   g a r a n z i a d i u n a t u t e l a automatica .

1 Regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, del 20 marzo 2006,

relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle deno-

minazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari.

2 Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del

Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi

a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di

alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

IV.G l i a u d i t n e l l ’ a m b i t o d e i c o n t r o l l i u f f i -c i a l i i n m a t e r i a d i m a n g i m i e   d i a l i m e n t i , i n c l u s o i l s i s t e m a d e l l e i n d i c a z i o n i g e o -graf iche ( IG) , sono piani f icat i ed ef fettuat i da l l ’u f f ic io a l imentare e   veter inar io (UAV ) d e l l a d i re z i o n e g e n e r a l e p e r l a S a l u t e e i c o n s u m a t o r i d e l l a C o m m i s s i o n e e u r o p e a (DG SANCO) in piena col laborazione con la d i rez ione generale del l ’Agr icoltura e del lo sv i luppo rurale (DG AGRI) .

V.L a C o m m i s s i o n e h a i s t i t u i t o u n s i s t e m a c o e r e n t e d i d i v e r s e i n i z i a t i v e v o l t e a l l a sens ibi l izzaz ione re lat ivamente a l s i s tema del le indicazioni geograf iche:

— i l s i t o w e b « Q u a l i t à » 3 v a n t a o l t r e 50 000 pagine visionate da più di 10 000 v is i tator i a l mese;

— g l i St at i m e m b r i s i av va l g o n o d e l l a f a -co l t à d i i n c l u d e re l e m i s u re p ro m oz i o -nali ( le misure n. 132 e n. 133) nei propri programmi di sv i luppo rurale. Ciascuno Stato membro può decidere di far lo sul-la base del le propr ia anal is i e  strategie ;

— organizzazione di conferenze con i  sog-gett i interessat i , che por tano, f ra le a l -t re cose, a   def in i re le az ioni p iù appro -pr iate per di f fondere la conoscenza del s istema;

— p r o g r a m m i d i p r o m o z i o n e s p e c i -f i c i a   n o r m a d e l r e g o l a m e n t o ( C E ) n .  3/2008 4;

3 http://ec.europa.eu/agriculture/quality/

4 Regolamento (CE) n. 3/2008 del Consiglio, del 17 dicem-

bre 2007, relativo ad azioni di informazione e di promozione dei

prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi.

— a z i o n i d i i n fo r m a z i o n e a   n o r m a d e l re -golamento (CE) n. 814/2000 5, che hanno f ra le a l t re pr ior i tà quel la del l ’informa-zione sul la qual i tà dei prodott i agr icol i . Ta l i az ioni prevedono anche la par teci -pazione a f iere agr icole, conferenze, se -minar i e   tavole rotonde.

La Commiss ione intende inol t re r idef in i re la propr ia pol i t ica di promozione, a  comin -c i a r e d a l l ’ a v v i o d i u n a v a s t a c o n s u l t a -z ione sul futuro del le az ioni promozional i a   favore dei prodott i agr icol i , dove le DOP e   l e I G P s v o l g e r a n n o u n r u o l o d i p r i m o piano.

A l l ’e p o c a d e l l o s t u d i o c u i f a r i f e r i m e n t o l a C o r t e , l ’ u t i l i z z o d e l l o g o e   d e l l e d i c i -t u r e « d e n o m i n a z i o n e d ’o r i g i n e p r o t e t t a » e   « i n d i c a z i o n e g e o g r a f i c a p r o t e t t a » n o n era ancora obbl igator io, mentre lo è  diven-tato a  par t i re dal 1° maggio 2009.

VI. Primotratt inoL’attuale s istema regolamentare che s i basa sul regolamento n. 882/2004 OFFC fornisce i l l ive l lo di dettagl io necessar io r ispetto a i requis i t i per le ver i f iche del le IG . A   norma di detto regolamento, le modal i tà speci f i -c h e d i e f fe t t u a z i o n e d i t a l i co n t ro l l i s o n o f issate dagl i Stat i membri , conformemente a l pr incipio di suss idiar ietà . Considerata la g r a n d e v a r i e t à d i s i t u a z i o n i c o n c re t e c h e p o s s o n o p r e s e n t a r s i , s i r i t i e n e i n o p p o r -t u n a u n’ u l t e r i o r e a r m o n i z z a z i o n e , f e r m a r e s t a n d o l a p o s s i b i l i t à d i i n c l u d e r e u l t e -r ior i chiar iment i o  precisaz ioni nel quadro normativo generale.

5 Regolamento (CE) n. 814/2000, del 17 aprile 2000, relativo alle

azioni di informazione riguardanti la politica agricola comune.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia? Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

VI. S econdotratt inoL e d i s p o s i z i o n i d e l r e g o l a m e n t o r e l a t i v e a i control l i u f f ic ia l i in mater ia d i mangimi e   d i a l i m e n t i d e f i n i s c o n o c h i a r a m e n t e i   p r i n c i p i p e r l ’e s e c u z i o n e d e l l e ve r i f i c h e, che dovrebbero essere stabi l i te dagl i Stat i membri .

L e d i s p o s i z i o n i i n m a t e r i a d i a s s i s t e n z a r e c i p r o c a s o n o a p p l i c a b i l i a   n o r m a d e l t i to lo IV (ass istenza e  cooperazione ammi-n i s t r a t i v a n e i s e t to r i d e i m a n gi m i e   d e g l i a l i m e nt i ) , a r t i co l i 3 4 - 4 0 , d e l re g o l a m e nto (CE) n . 882/2004.

VI. Ter zotratt inoA p a r t i r e d a l 2 0 1 1 , l a D G A G R I e l a DG SANCO hanno concordato che quest ’ul-t ima inser i rà le quest ioni re lat ive a l le DOP/IGP nei propr i programmi annual i d i audit , i n p i e n a c o l l a b o r a z i o n e c o n l a D G A G R I e   s e c o n d o l o s t e s s o r i g o ro s o p ro c e s s o d i def iniz ione del le pr ior i tà appl icato ad a l t r i settor i d i sua competenza.

VI. Q uar totratt inoO l t r e a l l ’ i n s i e m e c o e r e n t e d i a z i o n i i l l u -s t ra to i n d e t t a g l i o a l p u n to V, n e l q u a d ro del la r i f less ione in corso su l la r i for ma del r e g i m e r e l a t i v o a l l ’ i n f o r m a z i o n e e   a l l a promozione dei prodott i agr ico l i , la Com-m i s s i o n e e s a m i n e r à m o d a l i t à a d e g u a t e p e r m i g l i o r a r e u l t e r i o r m e n t e l a p r o m o -z i o n e d e i s i s te m i d i q u a l i t à . L a q u e s t i o n e è   a f f ro n t a t a , f r a l e a l t re c o s e , d a u n l i b ro verde pubbl icato i l 14 lugl io 2011 6.

6 Libro verde sulla politica di informazione e promozione dei pro-

dotti agricoli, COM(2011) 436 def. del 14 luglio 2011.

INTRODUZIONE

10.Lo s co p o p r i n c i p a l e d e l s i s te m a è   l a re gi -s t r a z i o n e d e l l e d e n o m i n a z i o n i a l f i n e d i c r e a r e e   p r o t e g g e r e i   d i r i t t i d i p r o p r i e t à intel lettuale.

Cfr. anche la r isposta a l punto I I .

OSSERVAZIONI

17.I l meccanismo pr imar io attraverso i l quale g a r a n t i r e l a p r o t e z i o n e d e l l e d e n o m i n a -z i o n i r e g i s t r a t e p a s s a p e r l ’ i n t e g r i t à d e l p ro ce s s o d i re gi s t r a z i o n e e   s i fo n d a s u l l a tute la giur id ica che accompagna c iascuna denominazione.

18.I control l i d i conformità a l la normativa a l i -mentare sono ef fettuat i ne l quadro ar mo -n i z z ato d i n o r m e g e n e ra l i , co m e s t a b i l i to da l regolamento (CE) n . 882/2004 re lat ivo a i control l i u f f ic ia l i in mater ia d i mangimi e  d i a l iment i , che comprendono la p iani f i -caz ione dei contro l l i su l la base dei r i schi , l a s t r u t t u r a d e l l ’ a u t o r i t à c o m p e t e n t e , l a p iani f icaz ione e   la natura dei control l i e   la presentazione di re laz ioni sugl i s tess i ecc.

A i s e n s i d e l l ’ a r t i c o l o 1 0 , p a r a g r a f o 1 , d e l r e g o l a m e n t o ( C E ) n . 5 1 0 / 2 0 0 6 , g l i S t a t i m e m b r i d e s i g n a n o l ’ a u t o r i t à o   l e a u t o r i t à c o m p e t e n t i i n c a r i c a t e d e i c o n -t r o l l i « a   n o r m a » d e l r e g o l a m e n t o ( C E ) n .   8 8 2 / 2 0 0 4 . L e m o d a l i t à s p e c i f i c h e d i e f f e t t u a z i o n e d e i c o n t r o l l i d o v r e b b e r o e s s e r e d i c o m p e t e n z a d e g l i S t a t i m e m -b r i , c o n fo r m e m e n t e a l p r i n c i p i o d i s u s s i -d i a r i e t à , f e r m a r e s t a n d o l a p o s s i b i l i t à d i inc ludere eventual i chiar iment i o   prec isa -z ioni nel quadro normativo generale.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

19.In l inea con i l pr incipio « legiferare meglio», i l re g o l a m e nto (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 co n ce r n e t u t te le quest ioni che r ientrano nel l ’ambito del la protez ione dei consumator i , inc luse quel le relat ive al l ’et ichettatura dei prodotti a l imentar i e  a l l ’informazione dei consuma-to r i . S o n o p e r t a nto co m p re s e l e ve r i f i c h e concernenti i  d iscipl inar i .

I l r i f e r i m e n t o a l r e g o l a m e n t o ( C E ) n .   8 8 2 / 2 0 0 4 c o m p o r t a u n r i f e r i m e n t o a   t u t t i g l i a t t i g i u r i d i c i co l l e g at i e   i n p a r -t i c o l a re a l l e d u e d e c i s i o n i d e l l a Co m m i s -s i o n e 2 0 0 6 / 6 7 7 / C E 7 e   2 0 0 7 / 3 6 3 / C E 8, c h e f o r n i s c o n o m a g g i o r i d e t t a g l i s u l q u a d r o dei control l i uf f ic ia l i .

20.L a s t r u t t u ra g e n e ra l e e   i p r i n c i p i d e i co n-trol l i previst i dal la legis laz ione a l imentare s o n o d e b i t a m e n t e a r m o n i z z a t i . I l r e g o -l a m e n t o (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 re l a t i vo a i c o n-t r o l l i u f f i c i a l i i n m a t e r i a d i m a n g i m i e   d i a l i m e n t i p r e v e d e c h e g l i S t a t i m e m b r i e f f e t t u i n o r e g o l a r m e n t e i   c o n t r o l l i u f f i -c i a l i i n b a s e a i r i s c h i e   co n u n a f re q u e n z a adeguata tenendo conto, f ra le a l t re cose, del la cronistor ia del la conformità e  del l ’a f-f idabi l i tà dei control l i ef fettuat i dagl i ope -rator i s tess i .

I l r e g o l a m e n t o O F F C è   u n o s t r u m e n t o d i control lo adeguato per le par t icolar i c i rco -stanze dei control l i sui prodott i a l imentar i , conformemente a i pr inc ipi d i suss idiar ietà e  di migl iore regolamentazione.

Cfr. anche la r isposta a l punto 19.

7 Decisione del 29 settembre 2006, che stabilisce le linee guida

che definiscono i criteri di esecuzione degli audit a norma del

regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Con-

siglio relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità

alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme

sulla salute e sul benessere degli animali (notificata con il numero

C(2006) 4026).

8 Decisione del 21 maggio 2007, che stabilisce orientamenti

per aiutare gli Stati membri a elaborare il piano di controllo nazio-

nale pluriennale integrato unico previsto dal regolamento (CE)

n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (notificata con

il numero C(2007) 2099).

Le d i f fe re n ze d i a p p ro c c i o s o n o c o n n a t u-rate a l decentramento dei control l i previst i d a l re g o l a m e n t o O F F C e   d i p e n d o n o d a l l a s c e l t a d e i l e g i s l a t o r i n a z i o n a l i . C i o n o n o -stante, le osser vazioni del la Cor te possono f u n g e r e d a b a s e p e r l o s c a m b i o d i e s p e -r i e n z e e   p e r u n a d e g u a t o s e g u i t o, f e r m a r e s t a n d o l a f a c o l t à p e r g l i S t a t i m e m b r i d i e s e g u i re c o n t ro l l i s u l l a b a s e d e i r i s c h i sotto la propr ia responsabi l i tà 9.

21.I l r e g o l a m e n t o ( C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 p r e v e d e c h e g l i S t a t i m e m b r i a t t u i n o i l s i s t e m a d i v e r i f i c h e c h e m e g l i o s i a d a t t a a l l e p r o -p r i e e s i g e n z e , s u l l a b a s e d e l l ’ a n a l i s i d e i r i s c h i . Le va r i a z i o n i d a u n o St ato m e m b ro a l l ’a l t ro r i s p e t to a l n u m e ro e   a l l ’i nte n s i t à d e l l e v e r i f i c h e s u l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a -f i c h e s i s p i e g a n o, f r a l e a l t r e c o s e , c o n i l d i v e r s o i m p a t t o e   i l d i v e r s o r e c e p i m e n t o d e i s i s t e m i d i i n d i c a z i o n e g e o g r a f i c a i n c iascuno Stato membro.

I l r i fer imento, a  norma del considerando 6 d e l re g o l a m e n t o (C E ) n . 5 1 0 / 2 0 0 6 , a   c o n -d i z i o n i d i co n co r re n z a u g u a l i e   a l m i g l i o -ra m e nto d e l l a c re d i b i l i t à è   i nte s o s e m p l i -c e m e n t e a   g i u s t i f i c a re l a c re a z i o n e d i u n q u a d r o n o r m a t i v o a r m o n i z z a t o c h e d e f i -n i s c a l e D O P / I G P a l l o s c o p o d i p o r re f i n e a   p r a t i c h e n a z i o n a l i d i v e r g e n t i , e   n o n è   r i v o l t o a l l e q u e s t i o n i r e l a t i v e a l c o n -t r o l l o , c i t a t e a l c o n s i d e r a n d o 1 6 d e l l o stesso regolamento.

9 In tal senso, l’iniziativa «Formazione migliore per alimenti

più sani», volta a organizzare una strategia di formazione a livello

dell’UE nei settori della legislazione in materia di prodotti alimentari,

di mangimi e concernente le norme relative alla salute e al benes-

sere degli animali, nonché le norme sulla salute delle piante, ha

inserito nel programma per il periodo 2011-2012 svariati temi da

sottoporre alla discussione fra i rappresentati degli Stati membri:

— verifica della conformità alle specifiche;

— verifica della conformità a fronte dei controlli ufficiali: varie

tecniche e metodi analoghi per l’individuazione di pratiche

fraudolente e delle differenze fra i controlli ufficiali e la verifica

della conformità effettuata per determinati prodotti di qualità;

— casi di studio basati su esempi pratici di come andrebbero effet-

tuate le verifiche di conformità alle specifiche (rintracciabilità,

origine e confini geografici, caratteristiche geoclimatiche spe-

cifiche ecc.); approccio basato sui rischi e questioni relative alla

verifica di conformità per i sistemi a denominazione protetta.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia? Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

22.I contro l l i concer nent i le indicaz ioni geo -g r a f i c h e e   l ’ a g r i c o l t u r a b i o l o g i c a s o n o e f f e t t u a t i i n u n q u a d r o a r m o n i z z a t o d i nor me genera l i , a   nor ma del regolamento (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 re l at i vo a i co nt ro l l i u f f i -c ia l i in mater ia di mangimi e  di a l imenti .

Tu t t a v i a , i   d u e r e g i m i h a n n o u n o s c o p o d i v e r s o , c o m e s i e v i n c e d a l l e r i s p e t -t i v e b a s i g i u r i d i c h e . I l r e g o l a m e n t o ( C E ) n .  834/2007 10 re lat ivo a l la produzione bio -l o g i c a d e s c r i v e i   r e q u i s i t i r e l a t i v i a i p r o -cess i e  a i metodi di produzione obbl igator i p e r t u t t i i   p r o d u t t o r i b i o l o g i c i i n m o d o e s t r e m a m e n t e d e t t a g l i a t o e   c o m p l e t o , m e n t r e i l r e g o l a m e n t o ( C E ) n . 5 1 0 / 2 0 0 6 i l lust ra pr inc ipa lmente le fas i procedura l i e   l e p re s c r i z i o n i . Po i c h é l e ve r i f i c h e s o n o e f f e t t u a t e s u l l a b a s e d i t a l i s p e c i f i c h e , i l s i s t e m a d i c o n t r o l l i , n e l c a s o r e l a t i v o a l l ’ a g r i c o l t u r a b i o l o g i c a , p u ò b a s a r s i s u un unico model lo, mentre c iò non è  poss i -bi le nel caso del le indicazioni geograf iche, dove i  prodott i protett i sono caratter izzat i da una vasta gamma di d isc ipl inar i .

I l s e t t o re v i n i c o l o è   p e r t r a d i z i o n e fo r t e -m e nte re g o l a m e nt ato i n t u t te l e f a s i p ro -d u t t i v e , d a l l ’ u t i l i z z o d i p r a t i c h e e n o l o -g i c h e c o n s e n t i t e a l l e n o r m e s u l l ’ u s o d i s pec i f ic he var ie tà d i v i t i gn i e   su l le m od a -l i t à d i i m p i a n t o. L’a r t i c o l o 6 2 d e l r e g o l a -mento (CE) n . 882/2004, infatt i , esc lude gl i obbl ighi re lat iv i a l l ’organizzazione comune del mercato dal l ’ambito dei contro l l i u f f i -c i a l i i n m ate r i a d i m a n gi m i e   d i a l i m e nt i . C i ò h a re s o a n co ra p i ù n e ce s s a r i a l ’a p p l i -caz ione di un s istema di control l i ad hoc.

10 Regolamento n. 834/2007 del Consiglio, del 28 giugno 2007,

relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti

biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91.

R iquadro1L a C o m m i s s i o n e f a o s s e r v a r e c h e n e i c a s i m e n z i o n a t i d a l Co r t e n o n s o n o s t a t e r iscontrate v io laz ioni dei regolamenti (CE) n . 510/2006 e  n . 882/2004. Per quanto con -c e r n e l a r i n t r a c c i a b i l i t à , p e r a l t r o , l ’ a r t i -co l o   1 8 d e l re g o l a m e nto (C E ) n . 1 7 8 / 2 0 0 2 ( p r i n c i p i g e n e r a l i d e l l a l e g i s l a z i o n e a l i -m e n t a r e ) , c h e r e c a l e d i s p o s i z i o n i p e r l a r i n t r a c c i a b i l i t à d e g l i a l i m e n t i , d e g l i a n i -m a l i d e s t i n at i a l l a p ro d u z i o n e a l i m e nt a re e   d i q u a l s i a s i a l t r a s o s t a n z a d e s t i n a t a o  atta a  entrare a   far par te di un a l imento, è  comunque appl icabi le r ispetto a l le DOP/I G P. A i s e n s i d i t a l e d i s p o s i z i o n e, g l i o p e -r a t o r i d e l s e t t o r e a l i m e n t a r e s o n o t e n u t i a   d i s p o r r e d i s i s t e m i p e r i n d i v i d u a r e l a fo nte e   l a q u a nt i t à d i u n a l i m e nto o   d i u n i n gre d i e nte e   l e i m p re s e a l l e q u a l i h a n n o fornito i   loro prodott i .

L e d i s p o s i z i o n i s p e c i f i c h e r e l a t i v e a l l a r i n t r a c c i a b i l i t à / p r o v a d e l l ’o r i g i n e s o n o peral t ro i l lustrate nel le re lat ive speci f iche c o n c e r n e n t i l e D O P / I G P, s a n c i t e a   l i v e l l o d e l l ’ U E . L a n a t u r a e   l a p o r t a t a d i t a l i d i s p o s i z i o n i s o n o s o g g e t t e a   v a r i a z i o n e a   s e c o n d a d e l l e c a r a t t e r i s t i c h e e   s p e c i f i -c i t à d i c i a s c u n a D O P / I G P. G l i o rg a n i s m i d i control lo sono tenuti a  v igi lare sul r ispetto di dette precise disposiz ioni .

R isp ostacongiuntaai punti 23-24I l r e g o l a m e n t o ( C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 p r e v e d e g i à u n a p r o t e z i o n e , c h e è   e q u i v a l e n t e a   q u e l l a ex o f f i c i o c h i e s t a d a l Pa r l a m e nto e u ro p e o. A   f i n i d i c h i a re z z a , n e l l a p ro p o -s t a d e l l a C o m m i s s i o n e d i r e g o l a m e n t o d e l Pa r l a m e n t o e u r o p e o e   d e l C o n s i g l i o ( C O M ( 2 0 1 0 ) 7 3 3 d e l 1 0 d i c e m b r e 2 0 1 0 ) s u i re gi m i d i q u a l i t à d e i p ro d o t t i a gr i co l i sono stat i aggiunt i a lcuni e lement i a l f ine di raf for zare ta l i control l i . A  norma del l ’ar-t icolo 13, paragrafo 3 , del la proposta del la Commiss ione, g l i Stat i membri adottano le m i s u r e a m m i n i s t r a t i v e e   g i u d i z i a r i e a d e -g u a t e p e r p r e v e n i r e o   f a r c e s s a r e l ’ u s o i l l e g a l e d e l l e d e n o m i n a z i o n i d i o r i g i n e p r o t e t t e e   d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e protette.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

C o n f o r m e m e n t e a l p r i n c i p i o d i s u s s i d i a -r ietà , g l i Stat i membri sono megl io qual i f i -cat i per decidere come ut i l izzare le r isorse, s u l l a b a s e d e l l a v a l u t a z i o n e d e i r i s c h i e  del le speci f ic i tà del mercato nazionale.

25.I l r e g o l a m e n t o ( C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 p r e v e d e d i s p o s i z i o n i c h i a r e s u l l ’ a s s i s t e n z a r e c i -p r o c a ( a r t i c o l i 3 5 e   4 2 ) c h e s i a p p l i c a n o anche a l le ver i f iche sul le IG .

La normativa prevede che in caso di accer-tamento d i non confor mità con la legis la-zione al imentare, lo Stato membro è tenuto a   i n t e r v e n i r e . D e v o n o e s s e r e i s t i t u i t i u n s is tema di a l lar me e   un punto d i contatto in caso d i non confor mità . I nol t re, at tual -m e n t e g l i S t a t i m e m b r i n o n s t a n n o u t i -l i z z a n d o a l m e g l i o g l i s t r u m e n t i m e s s i l o ro a   d i s p o s i z i o n e d a l re g o l a m e n t o (C E ) n.  882/2004, incluse le disposizioni sul l ’as-sistenza reciproca. Di conseguenza, sarebbe n e c e s s a r i o i n t e r v e n i r e p e r s o s t e n e r e u n migl ior uso degli strumenti esistenti .

26.I c o n t r o l l i e f f e t t u a t i a   s e g u i t o d i d e n u n -c ia fanno par te del l ’appl icaz ione del l ’ana -l i s i d e i r i s c h i . L a d d o ve l ’a n a l i s i d e i r i s c h i i n d i c a l ’o p p o r t u n i t à d e l r i c o r s o a   c o n -t r o l l i c h e u t i l i z z a n o i n m o d o e f f i c a c e l e r i s o r s e, co m e q u e l l i b a s at i s u l l e d e n u n ce, a n d r e b b e i n s e n s o c o n t r a r i o a i p r i n c i p i s a n c i t i d a l re g o l a m e n t o O F F C d i s t o g l i e re le r isorse dai control l i sul l ’igiene e   la s icu-rezza per impiegar le in ambit i non re lat iv i a l l a s i c u r e z z a , c o m e l ’ i n f o r m a z i o n e d e i consumator i .

N e l m a g g i o 2 0 1 1 1 1 l a C o m m i s s i o n e h a r i co rd a to a l l e a u to r i t à n a z i o n a l i c h e o gn i S t a t o m e m b ro è   u n m e rc a t o n o n s o l o d e i propr i prodott i DOP/IGP che benef ic iano di tute la , ma anche dei prodott i provenient i da a l t r i paes i , e  che è  necessar io garant i re a n c h e l ’ u s o co r re t to d i q u e s te d e n o m i n a -z i o n i s u l m e rc ato. Lo s te s s o i nv i to e ra g i à stato formulato dal la DG AGRI in occasione d e g l i i n c o n t r i d i d i s c u s s i o n e d e i p i a n i d i c o n t r o l l o n a z i o n a l i p l u r i e n n a l i ( P C N P ) e  del le re laz ioni annual i (RA) .

11 Nel caso delle DOC/IGP, è stato fatto in occasione della 89a riu-

nione del comitato, tenutasi il 26 maggio 2011.

27.Gl i esempi d i prat iche non autor izzate nei q u a t t r o S t a t i m e m b r i i n d i c a t i n e l r i q u a -d ro   2 d i m o s t r a n o l ’e f f i c a c i a d e i m e c c a n i -smi d i control lo ed evidenziano l ’ut i l i tà d i combinare tutt i i   t ip i d i control lo in mate -r i a d i l e g i s l a z i o n e a l i m e n t a re i n u n u n i co s istema coerente.

28.Cfr. la r i sposta a i punt i 29-30 e  31-32.

29.A norma del regolamento (CE) n . 882/2004 e   co n fo r m e m e nte a l p r i n c i p i o d i s u s s i d i a -r ietà , g l i Stat i membri sono megl io qual i f i -cat i per decidere come ut i l izzare le r isorse s u l l a b a s e d e l l a v a l u t a z i o n e d e i r i s c h i e  del le speci f ic i tà dei mercat i nazional i . La Commissione è  tenuta ad eseguire gl i audit d i v e r i f i c a d e l r i s p e t t o d e i p i a n i d i c o n -t ro l l o n a z i o n a l i p l u r i e n n a l i e   d e i co nt ro l l i uf f ic ia l i da par te degl i Stat i membri 12.

Ai sensi del regolamento (CE) n . 882/2004, l a C o m m i s s i o n e è   t e n u t a a d e f f e t t u a r e audit general i e  speci f ic i per ver i f icare che l e a u t o r i t à n a z i o n a l i c o m p e t e n t i c o n t ro l -l i n o, g a ra nt i s c a n o e   f a cc i a n o r i s p e t t a re l a cor retta appl icaz ione del la legis laz ione in m a t e r i a d i a l i m e n t i e   m a n g i m i . L’a t t r i b u -z i o n e d e l l a re s p o n s a b i l i t à d i t a l e ve r i f i c a a  norma del regolamento OFFC, iv i inc luso i l r e g i m e d e l l e i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e ( I G ) , è   c h i a ra : g l i a u d i t s o n o p ro gra m m at i ed ef fettuat i dal l ’uf f ic io a l imentare e  vete -r inar io (UAV, DG SANCO) in p iena col labo -raz ione con la DG AGRI .

30.G l i a u d i t i n l o c o n o n s o n o g l i u n i c i s t r u -m e n t i p e r v i g i l a re s u l r i s p e t t o d e l l a l e g i -s l a z i o n e . L a C o m m i s s i o n e u t i l i z z a a n c h e a l t r i s t r u m e n t i , i n c l u s e l e p r o c e d u r e d i inf raz ione, g l i incontr i b i latera l i con i   s in-g o l i S t a t i m e m b r i e   g l i s c a m b i i n s e d e d i comitat i .

12 I settori individuati in base ai rischi sono passibili di controlli in

loco, mentre per gli altri la supervisione avviene tramite esame det-

tagliato dei PCNP e delle relazioni annuali.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia? Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

R isp ostacongiuntaai punti 31-32I p iani e   le re laz ioni esaminat i da l la Cor te nel 2009 sono stat i la pr ima r isposta degl i S t a t i m e m b r i a l l e d i s p o s i z i o n i i n m a t e r i a d i p ro gra m m a z i o n e e   i n fo r m a z i o n e d i c u i a l r e g o l a m e n t o (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 . A l c o n -tempo, la Commiss ione ha col laborato con gl i Stat i membri per migl iorare la quant i tà e   l a q u a l i t à d e l l e i n fo r m a z i o n i t r a s m e s s e nel le re laz ioni per tutt i i   settor i ; ta le impe -gno ha r iguardato anche la comunicazione d i i n fo r m a z i o n i r e l a t i v e a i c o n t r o l l i s u l l e DOP/IGP.

Al l ’in iz io del 2010, la DG AGRI ha valutato i PCNP e le RA di 10 Stat i membri (per i  qual i e ra s t ato p ro gra m m ato u n a u d i t g e n e ra l e da par te del l ’UAV per l ’anno 2010) avendo r i g u a r d o a l l e d i s p o s i z i o n i i n m a t e r i a d i DOP/IGP, e  ha t rasmesso a l l ’UAV le propr ie osser vazioni sui documenti esaminat i .

I s e r v i z i d e l l a D G AG R I e   d e l l a D G S A N CO s t a n n o e l a b o r a n d o i n s i e m e u n m o d e l l o armonizzato di esame dei PCNP e  del le RA.

C f r . l a r i s p o s t a a l p u n t o 2 6 ( u l t i m o paragrafo) .

33.L’e l e m e n t o d i a t t r a t t i v a p r i n c i p a l e d e l r e g i m e p e r i   p r o d u t t o r i r i s i e d e n e l f a t t o c h e l e d e n o m i n a z i o n i r e g i s t r a t e c o m e D O P / I G P b e n e f i c i a n o d i t u t e l a i n q u a n t o dir i t t i d i propr ietà intel lettuale.

I n o l t r e , i l s u o s u c c e s s o è   d i m o s t r a t o d a a l t r i e lementi , come i l fatto che la DG AGRI cont inua a   r icevere molte nuove domande d i r e g i s t r a z i o n e o   c h e m o l t i p r o d o t t i c o n d e n o m i n a z i o n e r e g i s t r a t a p o s s o n o essere commercia l izzat i a   prezz i super ior i r i s p e t t o a   p r o d o t t i n o n r e g i s t r a t i p r o v e -nient i dal lo stesso settore.

37.L a C o m m i s s i o n e s i t r o v a s p e s s o a   d o v e r a f f ro n t a re g r av i c a re n ze o   i n a d e g u a t e z ze n e l l e d o m a n d e r i c e v u t e . L a Co m m i s s i o n e o f f r e s i s t e m a t i c a m e n t e a i r i c h i e d e n t i l a p o s s i b i l i t à d i c o m p l e t a r e / c h i a r i r e / m o d i -f i c a r e l e d o m a n d e i n i z i a l i . Ta l e f l e s s i b i -l i t à , u n i t a a   u n a m i g l i o r e c o o p e r a z i o n e con i   r ichiedent i , spiega in larga misura la durata media cui fa r i fer imento la Cor te.

L a C o m m i s s i o n e c o n f i d a n e l f a t t o c h e l e d u e g u i d e p u b b l i c a t e n e l 2 0 1 0 e   c i t a t e d a l l a Co r t e p o s s a n o m i g l i o r a re l a q u a l i t à del le domande presentate.

S i f a p e r a l t r o o s s e r v a r e c h e p e r o t t e n e r e questo r isul tato è  stato spiegato agl i Stat i m e m b r i n e l c o r s o d i s v a r i a t e r i u n i o n i d e i c o m i t a t i s u l l a D O P e   s u l l ’ I G P c h e o c c o r re l imitare ta le f less ibi l i tà , se s i vuole garan -t i r e u n a g e s t i o n e p i ù t e m p e s t i v a d e l l e d o m a n d e d i r e g i s t r a z i o n e , n e l r i s p e t t o r igoroso del le norme vigent i .

38.L a p ro gra m m a z i o n e d e l l o s v i l u p p o r u ra l e s i basa , soprattutto, su l le es igenze naz io -n a l i / re gi o n a l i c h e ve n g o n o t ra d o t te n e l l e r i s p e t t i v e s t r a t e g i e . È   l o g i c o c h e n o n t u t t i g l i S t a t i m e m b r i a b b i a n o p r o g r a m -m ato l a m i s u ra n . 1 3 2 . M e nt re l e D O P / I G P s o n o i m p o r t a n t i p e r t a l u n i S t a t i m e m b r i , e s s e p o s s o n o r i ve s t i re u n a m i n o re i m p o r-tanza per a l t r i , che prefer iscono ut i l izzare a l t r o v e i   l i m i t a t i f o n d i d i s p o n i b i l i . C f r. anche la r isposta a l punto 46.

39.Al l ’epoca del l ’indagine, l ’uso del logo o  di d i c i t u r e i d e n t i f i c a t i v e d e i m a r c h i e u r o -p e i d i q u a l i t à D O P o   I G P s u i p r o d o t t i e r a facoltat ivo, mentre è  d iventato obbl igato -r io a   par t i re da l 1° maggio 2009. Per tanto a l l ’e p o c a m o l t e d e l l e d e n o m i n a z i o n i p i ù note, avendo sv i luppato una propr ia iden-t i tà commercia le, non ut i l izzavano la d ic i -tura o   i l logo DOP o  IGP.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

L’obiett ivo pr inc ipale del regime è   la regi-s t r a z i o n e e   l a p r o t e z i o n e d e l l e d e n o m i -n a z i o n i . L a fo r n i t u ra d i s t r u m e nt i d i co m -mercia l izzazione e  a l t r i benef ic i economici s o n o s e c o n d a r i r i s p e t t o a   q u e s t o s c o p o pr imar io.

Nel l ’ambito del la r i f less ione in corso sul la r i fo r m a d e l re g i m e s u l l ’ i n fo r m a z i o n e e   l a promozione dei prodott i agr ico l i , la Com-m i s s i o n e e s a m i n e rà m o d a l i t à a p p ro p r i ate p e r m i g l i o r a r e u l t e r i o r m e n t e l a p r o m o -z i o n e d e i s i s te m i d i q u a l i t à . L a q u e s t i o n e è   a f f ro n t a t a , f r a l e a l t re c o s e , d a u n l i b ro verde pubbl icato i l 14 lugl io 2011.

42.Cfr. la r i sposta a l punto 55.

43.Po i c h é l a m i s u r a n . 1 3 3 n o n è   l i m i t a t a a i r e g i m i d e l l e I G , c h i a r a m e n t e n o n p u ò e s s e r e i n c e n t r a t a e s c l u s i v a m e n t e s u t a l e s i s t e m a . Q u a l o r a l a p ro m o z i o n e r i g u a rd i , a d e s e m p i o, u n s i s t e m a d i q u a l i t à r e g i o -nale re lat ivo a  un solo prodotto, è  normale che s i metta l ’accento su quel prodotto. I n g e n e r a l e , l a p ro m o z i o n e d i u n s i s t e m a d i qual i tà a l imentare non può essere separata dai prodott i che promuove, a l f ine di coin-volgere i  consumator i .

44.È p o s s i b i l e v e r i f i c a r e l ’ a t t u a z i o n e d e l l a misura t ramite l ’indicatore di r i sultato che misura i l numero di az ioni d ’infor mazione e   d i p ro m o z i o n e s o s t e n u t e . L’i m p o r t a n z a d e l l a m i s u r a è   s u c c e s s i v a m e n t e v a l u t a t a d a l l ’ i n d i c a t o r e d i r i s u l t a t o c h e m i s u r a i l va lore del la produzione agr icola che s i f re -gia di marchi/disc ipl inar i d i qual i tà r icono -s c i u t i . Pe r t a nto, l ’i m p at to n o n p u ò e s s e re d e s u n t o s o l a m e n t e d a l t a s s o d i a d e s i o n e a l la misura .

46.L a m i s u r a n . 1 3 3 s i a p p l i c a n o n s o l o a i s i s t e m i d e l l e I G , m a a n c h e a i s i s t e m i d i q u a l i t à r i c o n o s c i u t i d a g l i S t a t i m e m b r i . I n o l t r e , a n c h e s e u n o S t a t o m e m b r o n o n p o s s i e d e p r o d o t t i r e g i s t r a t i c o m e D O P /IGP, esso ha la facoltà d i inser i re le misure n .   1 3 2 e   n .   1 3 3 n e l p ro p r i o p ro gra m m a d i s v i l u p p o r u ra l e ( P S R ) a n t i c i p a n d o l a re gi -straz ione del prodotto di qual i tà .

47.L a s p e s a c u m u l a t i v a a l l a f i n e d e l 2 0 1 0 è  aumentata del 131 % (par i a  9 ,18 mi l ioni d i e u r o ) r i s p e t t o a   q u e l l a r e g i s t r a t a a l l a f ine del 2009.

49.S o n o g i à s t a t e e l a b o r a t e v a l u t a z i o n i p e r settor i e  per aree geograf iche del le misure d i p r o m o z i o n e d a p a r t e d i c o n s u l e n t i e s t e r n i . L e d u e v a l u t a z i o n i c o n c e r n e n t i r i spett ivamente settor i speci f ic i re lat iv i a i programmi d i paes i ter z i e   par t icolar i set -tor i d i prodotto nel mercato interno hanno f o r m u l a t o c o n c l u s i o n i p o s i t i v e , n o n c h é r a c c o m a n d a z i o n i p e r u l t e r i o r i m i g l i o r a -menti , d i cui s i è   tenuto conto. I  metodi d i v a l u t a z i o n e e   l e v a l u t a z i o n i d ’i m p a t t o a d o gn i l i ve l l o d e l p ro gra m m a s o n o o b b l i g a -tor i dal 2008; le disposiz ioni regolamentar i s o n o s t a t e r a f fo r z a t e p e r d a r s e g u i t o a l l e ra cco m a n d a z i o n i e s p re s s e d a l l a Co r te d e i c o n t i n e l l a re l a z i o n e s p e c i a l e n . 1 0 / 2 0 0 9 . I   p r o g r a m m i a d o t t a t i a   p a r t i r e d a l 2 0 0 8 c o m p r e n d o n o d a t i c h e s a r a n n o o g g e t t o d i e s a m e n e l q u a d r o d e l l a v a l u t a z i o n e e s t e r n a a t t u a l m e n t e i n c o r s o d e l r e g o l a -mento (CE) n . 3/2008 del Cons ig l io, che s i prevede sarà disponibi le nel mese di otto -bre 2011.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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52.La Commiss ione fa presente che:

— i g r u p p i d i p i c c o l i p ro d u t t o r i p o s s o n o b e n e f i c i a r e a n c h e d e l l a m i s u r a n . 1 3 3 relativa al le attività di promozione dello sv i luppo rurale ;

— i n p a s s a t o i   p r o g r a m m i c h e n o n r a p -presentavano gross i volumi di mercato e r a n o a c c e t t a t i a v e n d o r i g u a r d o a l l e condiz ioni normative.

R iquadro3Considerando s ia le popolaz ioni coinvolte s ia le l imitate r isorse di b i lancio dest inate a l r e g i m e d i i n fo r m a z i o n e e   p r o m o z i o n e, i   p r o g r a m m i c o f i n a n z i a t i n e g l i U S A e   i n Canada sono r ivolt i a  molt ipl icator i d i opi-n i o n e e   o p i n i o n l e a d e r, e   n o n a l g r a n d e pubbl ico.

55.N e l q u a d r o d e l r e g o l a m e n t o ( C E ) n .   8 1 4 / 2 0 0 0 , o g n i a n n o s o n o p u b b l i c a t i g l i i n v i t i a   p r e s e n t a r e p r o p o s t e a   s o s t e -gno del le misure d ’infor mazione in favore d e l l ’ a g r i c o l t u r a . L a p o l i t i c a d i q u a l i t à del l ’UE in mater ia di a l imenti è  da t re anni u n a d e l l e a z i o n i p r i o r i t a r i e d e l l ’ U E . Tu t -t a v i a , s p e t t a a g l i S t a t i m e m b r i p r o p o r r e i   r e g i m i , i n q u a n t o l a C o m m i s s i o n e n o n può obbl igar l i a   far lo.

Pe r q u a n t o l e d o t a z i o n i f i n a n z i a r i e s i a n o l i m i t a t e , s i p r e v e d o n o v a r i t i p i d i m i s u r e d ’ i n f o r m a z i o n e c o m e c a m p a g n e d ’ i n f o r -m a z i o n e, p r o g r a m m i r a d i o e / o t e l e v i s i v i , d o c u m e n t a r i , p r o g r a m m i d i d i s c u s s i o n e , misure r ivolte a  univers i tà e  scuole, event i mediat ic i ecc. 13

13 Cfr., ad esempio, 2010/C 231/05, GU C 231 del 27.8.2010, pag. 8.

I noltre, la DG AGRI par tecipa regolarmente a   f i e r e a g r i c o l e , c o n f e r e n z e 1 4, s e m i n a r i , t a v o l e r o t o n d e e c c . n e g l i S t a t i m e m b r i e   n e i p a e s i t e r z i p e r m i g l i o r a r e l a c o n o -scenza del s is tema del le IG f ra i  potenzia l i par tecipant i .

I s i s t e m i d e l l e I G h a n n o a v u t o u n r u o l o i m p o r t a n t e n e l l e m i s s i o n i d i a l t o l i v e l l o o r g a n i z z a t e d a l l a D G A G R I 1 5. I l s i t o w e b Qual i tà vanta oltre 50 000 pagine v is ionate da olt re 10 000 v is i tator i a l mese.

14 La qualità è stata uno dei principali argomenti trattati dal

Salone del gusto di Torino nel 2010, cui ha partecipato anche la

DG AGRI. I sistemi delle IG sono stati anche trattati in numerose

conferenze, come quella sui «regimi di certificazione della qualità

degli alimenti: apportare valore aggiunto ai prodotti agricoli» orga-

nizzata dalla Commissione il 5-6 febbraio 2007, o le due giornate

della conferenza di alto livello tenutasi a Praga nel 2009. Nel 2010 la

DG AGRI ha anche pubblicato un bollettino d’informazione sul logo

di qualità.

15 Ad esempio, una missione di alto livello dedicata esclusiva-

mente ai sistemi delle IG si è tenuta il 21-25 marzo 2011 in Cina, con

la partecipazione del Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo

rurale.

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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CONCLUSIONIERACCOMANDAZIONI

57.I l re g o l a m e nto (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 i s t i t u i s ce u n a d e g u a t o q u a d r o g i u r i d i c o p e r t u t t i g l i o b b l i g h i c o n c e r n e n t i l a l e g i s l a z i o n e a l imentare.

Tu t t a v i a , f e r m a r e s t a n d o l ’ a p p l i c a z i o n e d e l re g o l a m e nto (C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 , l a p ro -p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e d i re g o l a m e n t o d e l Pa r l a m e n t o e u r o p e o e   d e l C o n s i g l i o (COM(2010) 733 del 10 dicembre 2010) sui regimi d i qual i tà dei prodott i agr icol i , for-n isce u l ter ior i dettagl i su l s i s tema di con -trol l i per le IG .

58.I control l i d i conformità con la legis laz ione a l imentare, iv i inc luse le ver i f iche a  norma del l ’ar t icolo 11, sono ef fettuat i in un qua -d ro a r m o n i z z ato d i n o r m e g e n e ra l i , co m e stabi l i to dal regolamento (CE) n . 882/2004 OFFC, che concerne tutte le quest ioni che r ientrano nel l ’ambito del la tutela dei con -s u m a t o r i , c o m p r e s a l ’e t i c h e t t a t u r a d e g l i a l i m e n t i e   l ’ i n f o r m a z i o n e d e i c o n s u m a -to r i . S o n o p e r t a nto co nte m p l ate l e ve r i f i -c h e c o n c e r n e n t i i   d i s c i p l i n a r i . Le m o d a -l i t à s p e c i f i c h e d ov re b b e ro e s s e re l a s c i ate a g l i S t a t i m e m b r i . C o n s i d e r a t a l a g r a n d e var ietà di s i tuazioni concrete che possono presentars i , s i r i t iene inoppor tuna un’ulte -r iore armonizzazione.

I l r e g o l a m e n t o ( C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 i m p o n e a g l i S t a t i m e m b r i d i e f f e t t u a r e r e g o l a r -m e nte i   co nt ro l l i u f f i c i a l i i n b a s e a i r i s c h i e   con una f requenza appropr iata tenendo c o n t o, f r a l e a l t re c o s e , d e i p re c e d e n t i i n mater ia di conformità e  del l ’af f idabi l i tà dei control l i eseguit i dagl i operator i s tess i .

R accomandazione1L’ a t t u a l e s i s t e m a n o r m a t i v o , b a s a t o s u l r e g o l a m e n t o ( C E ) n . 8 8 2 / 2 0 0 4 , d e f i n i -s ce i n m o d o s u f f i c i e nte m e nte d e t t a g l i ato i   r e q u i s i t i p e r l e v e r i f i c h e c o n c e r n e n t i l e I G . A   n o r m a d i d e t t o r e g o l a m e n t o , l e m o d a l i t à s p e c i f i c h e d e i c o n t r o l l i s o n o d i competenza degl i Stat i membri , conforme -m e n te a l p r i n c i p i o d i s u s s i d i a r i e t à , fe r m a r e s t a n d o l a p o s s i b i l i t à d i i n c l u d e r e u l t e -r ior i chiar iment i o  precisaz ioni nel quadro normativo generale.

C i o n o n o s t a n te, l a Co m m i s s i o n e d i s c u te rà s u c c e s s i v a m e n t e c o n g l i S t a t i m e m b r i l a c o p e r t u r a d e l l e v e r i f i c h e , l a f r e q u e n z a d e l l e s t e s s e , l a m e t o d o l o g i a p e r l a l o r o s e l e z i o n e n e l l ’a s s o l v i m e n to d e l l e p ro p r i e r e s p o n s a b i l i t à a i s e n s i d e l r e g o l a m e n t o re l a t i vo a i c o n t ro l l i u f f i c i a l i i n m a t e r i a d i mangimi e  di a l imenti .

59.L’obbl igo che incombe agl i Stat i membri d i ef fettuare ver i f iche per indiv iduare ed e l i -m i n a re l e p ra t i c h e n o n a u to r i z z a te è   s a n -c i to dal regolamento (CE) n . 882/2004. Gl i Stat i membri sono tenut i a   far lo nel modo che megl io s i adatta a l le propr ie es igenze, in base a l l ’anal is i dei r i schi .

R accomandazione2I l r e g o l a m e n t o ( C E ) 8 8 2 / 2 0 0 4 d e f i n i s c e norme chiare che prevedono ver i f iche atte a   i n d i v i d u a re e   re p r i m e re l e p ra t i c h e n o n a u t o r i z z a t e s t a b i l i t e d a g l i S t a t i m e m b r i sul la base del l ’anal is i dei r i schi .

Tu t t av i a , fe r m a re s t a n d o l ’a p p l i c a z i o n e d i detto regolamento, la proposta del la Com-m i s s i o n e d i r e g o l a m e n t o d e l Pa r l a m e n t o e u r o p e o e   d e l C o n s i g l i o ( CO M ( 2 0 1 0 ) 7 3 3 del 10 dicembre 2010) sui regimi di qual i tà dei prodott i agr icol i fornisce ul ter ior i det-tagl i sul s is tema di control l i concernent i i l s is tema del le IG .

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Al contempo, nel l ’ambito del l ’architettura dei control l i uf f ic ia l i in mater ia di mangimi e   d i a l i m e n t i , t a l i q u e s t i o n i s a r a n n o s u c -cess ivamente oggetto di r i f less ione.

Pe r q u a n t o c o n c e r n e l e d i s p o s i z i o n i n o r-m at i ve i n m ate r i a d i a s s i s te n z a re c i p ro c a , q u e s t e s o n o g i à a p p l i c a b i l i a i s e n s i d i q u a n t o p r e v i s t o d a l t i t o l o I V ( a s s i s t e n z a e   c o o p e r a z i o n e a m m i n i s t r a t i v a n e i s e t -tor i dei mangimi e  degl i a l iment i ) , ar t icol i 34-40, del regolamento (CE) n . 882/2004.

60.L’e s e c u z i o n e d e g l i a u d i t e   l ’e s i g e n z a d i p ro g r a m m a z i o n e d e g l i s t e s s i s o n o d e t e r -m i n a t i s e c o n d o c r i t e r i b e n d e f i n i t i , s i b a s a n o s u l l ’ a n a l i s i d e i r i s c h i e   s i i n c e n -t r a n o f o n d a m e n t a l m e n t e s u q u e s t i o n i d i i g i e n e e   s i c u r e z z a . L e r i s o r s e d e l l a C o m -m i s s i o n e s o n o m o l t o l i m i t a t e e   o c c o r r e o p e r a r e d e l l e s c e l t e t e n e n d o c o n t o d i tutte le imprese soggette a l la legis laz ione a l imentare.

C f r . a n c h e l a r i s p o s t a a l l a r a c c o m a n d a -z ione 3 .

R accomandazione3A p a r t i r e d a l 2 0 1 1 , l a D G A G R I e l a D G   S A N CO h a n n o c o n c o r d a t o d i i n s e r i r e le quest ioni re lat ive a i s i s temi del le DOP/I G P n e i p ro g r a m m i a n n u a l i d i a u d i t d e l l a DG  SANCO, in p iena col laboraz ione con la D G   AG R I e   s e co n d o i l m e d e s i m o i te r r i g o -roso d i def in iz ione del le pr ior i tà adottato per a l t r i settor i d i sua competenza.

I noltre, sono in fase di def iniz ione modal i tà d i lavoro speci f iche, inc lusa l ’informazione s u i p i a n i d i co nt ro l l o n a z i o n a l i p l u r i e n n a l i (PCNP) e  sul le re laz ioni annual i (RA) .

61.I l r e g i m e è   i n p r i m o l u o g o u n r e g i m e d i protezione del la propr ietà intel lettuale. Gl i s t r u m e nt i a d e g u at i , c i o è i   m e z z i g i u r i d i c i es istono e   i produttor i sono invitat i a ade -r i re a l regime su base volontar ia .

I p r o d u t t o r i h a n n o d i m o s t r a t o u n c h i a r o i nte re s s e p e r i l re gi m e, co m e i n d i c a l ’e l e -vato numero di nomi di prodotto registrat i ( s u p e r i o re a   1   0 0 0 ) p e r u n v a l o re d i m e r -c a t o d e l l ’o r d i n e d e i 1 4 , 5 m i l i a r d i d i e u r o nel 2008.

G l i St at i m e m b r i c h e h a n n o a d e r i to a l l ’ U E n e l 2 0 0 4 s o n o a n c o r a i n d i e t r o n e l l ’ a d e -s ione a l regime. Per tanto, le f iere commer-c i a l i , l e m o s t r e i n t e r n a z i o n a l i t e m a t i c h e e/o la preparazione di guide per i   soggett i r i c h i e d e nt i l a re gi s t ra z i o n e d i i n d i c a z i o n i g e o g r a f i c h e ( D O P o   I G P ) s o n o s t r u m e n t i i m p o r t a n t i p e r a t t i r a r e a l t r i e v e n t u a l i r ichiedent i .

62.La sens ib i l i zzaz ione dei consumator i è   un p ro ce s s o c h e r i c h i e d e te m p o, s o p rat t u t to se s i cons idera che l ’uso dei logo è   obbl i -g a t o r i o s o l t a n t o d a l 1 ° m a g g i o 2 0 0 9 . L a C o m m i s s i o n e , c o m e i n d i c a t o a l p u n t o V, r i t iene di aver approntato un ins ieme coe -rente d i az ioni vo l te a   sens ib i l i zzare u l te -r i o r m e n t e i   c o n s u m a t o r i . O c c o r r e r à d e l tempo per modif icare gl i atteggiamenti ; la Commiss ione concorda sul la poss ibi l i tà d i sv i luppare ul ter iore potenzia le e  va luterà , anche nel quadro del l ’attuale r i forma del la sua pol i t ica promozionale, u l ter ior i moda-l i t à d i s e n s i b i l i z z a z i o n e d e i c o n s u m a t o r i . L a p o l i t i c a d i q u a l i t à d e l l ’ U E i n m a t e r i a d i a l i m e n t i è   d a t re a n n i u n a d e l l e a z i o n i p r i o r i t a r i e n e l l ’ a m b i t o d e l l e m i s u r e d i informazione sui prodott i agr icol i .

S i f a o s s e r v a r e c h e s o l o g l i S t a t i m e m b r i hanno la facoltà di proporre regimi promo -zional i per le indicazioni geograf iche.

Tuttavia , la Commiss ione promuove o  par -tec ipa a  var i t ip i d i misure d ’informazione concernenti i  s istemi del le indicazioni geo -graf iche. Cfr. la r isposta a l punto 55 per un e lenco non esaust ivo di ta l i att iv i tà .

C f r . a n c h e l a r i s p o s t a a l l a r a c c o m a n d a -z ione 4 .

R accomandazione4Q u a l e p a r t e d e l l a r i f l e s s i o n e i n c o r s o sul la r i for ma del regime sul l ’infor mazione e  sul la promozione dei prodott i agr icol i , la Co m m i s s i o n e e s a m i n e r à m o d a l i t à a p p r o -pr iate per migl iorare ulter iormente la pro -mozione dei s istemi di qual i tà .

RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

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Relazione speciale n. 11/2011 – La concezione e la gestione del sistema delle indicazioni geografiche ne consentono l’ef f icacia?

45

Corte dei conti europea

Relazionespecialen.11/2011Laconcezionee lagestionedelsistemadelleindicazionigeograficheneconsentonol’efficacia?

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea

2011 — 44 pagg. — 21 × 29,7 cm

ISBN 978-92-9237-273-6

doi:10.2865/78219

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Comeottenerelepubblicazionidell’Unioneeuropea

Pubblicazionigratuite:

• tramite EU Bookshop (http://bookshop.europa.eu);

• presso le rappresentanze o le delegazioni dell’Unione europea. Per ottenere indicazioni e prendere contatto, collegarsi a http://ec.europa.eu o inviare un fax al numero +352 2929-42758.

Pubblicazionia pagamento

• tramite EU Bookshop (http://bookshop.europa.eu).

Abbonamentia pagamento(adesempioserieannualidellaGazzetta ufficiale dell’Unione europea,raccoltedellagiurisprudenzadellaCortedigiustizia):

• tramite gli uffici vendita dell’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea (http://publications.europa.eu/others/agents/index_it.htm).

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QJ-A

B-11-008-IT-C

IL REGIME EUROPEO DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE MIRA A PROTEGGERE

LE DENOMINAZIONI DEI PRODOTTI LE CUI CARATTERISTICHE SONO ASSO-

CIATE ALLA ZONA GEOGRAFICA DI PRODUZIONE E FORNISCE UNA POTEN-

ZIALE OPPORTUNITÀ ECONOMICA AGLI AGRICOLTORI E AI TRASFORMATORI

DI PRODOTTI ALIMENTARI. LA PRESENTE RELAZIONE VERIFICA SE IL SISTEMA

DI CONTROLLO DEL REGIME SIA SOLIDO E SE IL REGIME SIA ATTRAENTE PER

I PRODUTTORI E NOTO AI CONSUMATORI. VIENE TRATTA LA CONCLUSIONE

CHE È NECESSARIO CHIARIRE PARECCHIE QUESTIONI RIGUARDANTI IL

SISTEMA DI CONTROLLO DEL REGIME, SPECIALMENTE IN ORDINE ALLE

VERIFICHE SUI DISCIPLINARI E SULLE PRATICHE NON AUTORIZZATE, E CHE

MANCA UNA CHIARA STRATEGIA MIRANTE AD ACCRESCERE LA CONSAPE-

VOLEZZA SIA DEI PRODUTTORI CHE DEI CONSUMATORI.

CORTE DEI CONTI EUROPEA