la conca ed. novembre 2014

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  • 8/10/2019 La Conca Ed. Novembre 2014

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    Accordo Comune/Bocconi

    per il campus pag 2

    Occupazioni abusive: la Questura accusa

    lAler e non assolve il Comunepag 3

    Elio Borgonovo, il pittore della vecchia

    Milanopag 4

    Agenda

    Lultima fabbrica un atelier per attori in

    erba

    Le attivit del Centro culturale conca

    fallatapag 6

    La sicurezza in Zona 5pag 7

    Social Street #gottardomeda

    Via Selvanesco un anno dopopag 8

    la concap e r i o d i c o d e l c e n t r o c u l t u r a l e c o n c a f a l l a t a

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    C irca alla fine dello scorso settembre, praticamente entro itermini contrattuali, sono stati ultimati i lavori di messa insicurezza di tutte le parti della cascina funzionali allattivitagricola. Praticamente sono stati rifatti completamente tutti i tettidella grande stalla , del portico centrale e di altri fabbricati minori.Ripristinate anche alcune pareti crollate.Ora laspetto della cascina decisamente cambiato ed emblema-tico del nuovo corso delle iniziative nel settore agricolo, inaugura-

    to dalla giunta di centrosinistra. Sono lontani i tempi degli sfrattiun mese s e laltro s, i tempi in cui il famelico finanziere Ligrestivoleva ingoiare la cascina e il parco del Ticinello, con la sostanzialecomplicit dei suoi amici a Palazzo Marino. Sembrano sfumarenella nebbia del tempo i ricordi delle dure lotte sostenute, quasi sidimenticasse che sono state combattute veramente e vinte. La Ca-scina rimessa in sicurezza con i tetti nuovi l a diradare le nebbiee a riassumere la storia di tutte quelle battaglie, a testimoniare latenacia di chi non ha mai mollato. Ora si presenta finalmente lapossibilit di ragionare sulla stesura del nuovo contratto di affittocon laffittuario storico, Andrea Falappi, ed quello che gli asses-sorati comunali si accingono a fare. Allinterno di questo contrattosaranno compresi anche gli accordi per la ristrutturazione dellaparte rimanente della cascina, cio tutta la parte destinata allabi-tazione e la chiesetta.Alla conclusione della saga del parco Ticinello manca solo un ca-pitolo: la conquista delle aree doro. Sappiamo che lesito del con-fronto con i nuovi proprietari in buone mani.Resta invece al palo tutta la vicenda della cascina Campazzino, lacui stalla ormai completamente crollata. Questa cascina era sta-

    ta inclusa nellelenco di 16 cascine di propriet comunale per le

    quali il Comune di Milano, oltre due anni fa, ha lanciato un avvisopubblico con lo scopo di reperire tra i privati manifestazioni diinteresse a proporre ed attuare soluzioni di utilizzo delle casci-ne, pi o meno tutte lasciate dalle precedenti amministrazioniin precario stato di conservazione e inattive. I privati hanno fattocomplessivamente circa 100 proposte. Sono al vaglio degli ufficidellAssessorato allUrbanistica che ha incorporato anche la dele-ga allAgricoltura.

    Sulla base di queste proposte avrebbe dovuto essere elaborato perogni cascina un progetto di utilizzo e sempre per ogni cascina ilComune avrebbe dovuto lanciare un bando pubblico ai privati,per lassegnazione dellincarico della trasformazione prescelta. InZona 5 solo la cascina Campazzino nellelenco delle 16 interes-sate dalliniziativa e le proposte pervenute dai privati sono 5 o 6.Abbiamo per appreso in questi giorni che questo percorso, per lacascina Campazzino stato abbandonato. Tutto da rifare quindi econ ogni probabilit non si far nientaltro. Sappiamo infatti che iterreni circostanti la Campazzino saranno probabilmente oggettodi trasformazione sulla base del progetto di massima del primolotto del parco Ticinello. Questo progetto prevede che gli orti ri-vieraschi del Cavo Ticinello che stanno ad est della cascina ven-gano confermati ma riordinati , mentre le piattaforme , i baracca-menti abusivi e gli orti che stanno ad ovest della stessa dovrannoessere rimossi per far posto ad aree ortive e sperimentali in serrae allaperto.Noi quindi ci chiediamo chi possa essere interessato ad acquisireo comunque utilizzare la cascina Campazzino, ormai diroccata, sequesta viene anche spogliata dei terreni circostanti. una doman-

    da che giriamo ai tecnici comunali competenti. n fs

    Cascina Campazzo:completati i lavori di messa in sicurezzaMentre la Campazzo cambia aspetto resta bloccato il bando per la cascina Campazzino

    Piano di recuperodei corsi dacqua,perch non parte?

    L a scorsa primavera il CdZ5 riesum lodevol-mente il piano di recupero dei corsi dacquadella nostra zona, dal dimenticatoio in cuiera stato relegato dalla precedente amministra-zione Moratti. Elaborato da Paolo Forti, un vete-rano GEV (Guardie ecologiche volontarie), alcunianni prima, rest lettera morta finch non venneripreso allinizio di questanno su iniziativa del

    Presidente del CdZ Aldo Ugliano. Esso riguardala bonifica del cosiddetto reticolo minore, cio lafitta rete di fossi, canali, rogge, cavi, fontanili, de-rivazioni, scolmatori, che si intrecciano nella va-sta area agricola della zona 5. Negli anni, la scarsao nulla manutenzione ha ridotto moltissimi diquesti corsi dacqua in autentiche discariche dovesi pu trovare di tutto.Loperazione di bonifica si presenta piuttostocomplessa e coinvolge una molteplicit di sog-getti il cui impegno non pu mancare se si vuoleche il piano di recupero vada in porto con suc-cesso. Per questa ragione il Presidente del CdZha chiesto e ottenuto la sottoscrizione di undocumento che impegna i firmatari a svolgereciascuno i propri compiti per il conseguimentodellobiettivo. Cos il Consorzio Villoresi, il Con-sorzio della roggia Vettabia, le Associazione amicidel parco sud e Parco del Ticinello, gli agricoltoririuniti nel DAM (Distretto agricolo milanese), il

    CdZ5 medesimo e lazienda Cormet, deputata allosmaltimento dei rifiuti, si sono impegnati alla re-alizzazione del piano in collaborazione con la Po-lizia locale. Allappello mancano proprio le GEV,dalle quali il progetto ha avuto inizio, il cui impe-gno pu essere assunto a quanto pare solo dietroautorizzazione dellAssessorato alla Sicurezza,da cui dipendono. Il documento stato dunqueinviato allAssessorato e l si arenato. Occorresottolineare la circostanza che lintera operazio-ne non coster praticamente nulla alla PubblicaAmministrazione, essendo svolta da tutti i sog-getti a titolo gratuito. Dunque, perch questo in-comprensibile ritardo? Finch non vi sar anchelimpegno delle Guardie Ecologiche Volontarie,il piano di recupero dei corsi dacqua non potrpartire e gettare alle ortiche per un intoppo bu-rocratico quello che potrebbe rivelarsi un utilis-simo progetto pilota anche per le altre zone di

    Milano sarebbe un peccato imperdonabile. n gc

    allinterno

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    numero 9*novembre 2014la conca2

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    Periodico del Centro culturale conca fallataCircolo ARCIvia Giovanni da Cermenate 35/a 20141 Milano

    Stampa: Tipografia Real Arti-Lego S.A.SDi Sabatino Raimondo & C. Corbetta (Mi)Reg. al Tribunale di Milano n. 410 del 22.6.1996c.f. 971824400156, p. iva 12051280159

    Direttore responsabile: Flaminio Soncini

    Progetto grafico e impaginazione: Cristina CarliIn redazione: Paolo Castellano, Gabriele Cigognini, Guglielmo Landi,Alessandro Santini, Vittore Vezzoli, Daniela Zucchi

    Hanno collaborato a questo numero: Martina Landi, Luciano Labriola e Ottaviano Nenti

    Le fotografie sono dellarchivio La concawww.laconcablog.blogspot.com

    Pubblicit: Marilena 333.7029152Informazioni: tel. 02.89300806 - 02.8266815email: [email protected]

    Aderente alla Rete dei Comitati MilanesiC/O Cooperativa Barona E. Satta, Via Modica, 8 20142 Milanoemail: [email protected] - Tel. 349.4300829

    ISSN 2284-4147

    In data 11 ottobre 2014 la Giunta comunale hastanziato 100mila euro per interventi di manu-tenzione e messa in sicurezza di alcune cascine,tra le quali 3 nella Zona 5.Lo ha annunciato la vicesindaco e assessoreallurbanistica con delega allAgricoltura AdaLucia De Cesaris. La vicesindaco ha sottolineatoche anche in un periodo di csarse risorse comequesto la giunta di centrosinistra non smette dioccuparsi della cura delle cascine di Milano, cheassume una forte connotazione di metropoli ru-rale. Le cascine della nostra Zona interessate aquesti interventi sono la Cascina Basmetto, la SanBernardo e la Tre Ronchetti.

    Lavoriamo perch - afferma la De Cesaris - questo im-portante patrimonio della citt( tutte le cascine, ndr)sia messo in sicurezza e possa essere riqualificato nellasua interezza, con lobiettivo di sostenere e rafforzarelattivit agricola nel Distretto agricolo milanese.In particolare la cascina San Bernardo , immersanel verde del parco della Vettabbia, vicino al bor-go di Chiaravalle, si prester ad ospitare laboratorididattici ed eventi legati al tema del cibo e della-gricoltura. Se ne occuper la Societ Umanitaria.Ci sono poi numerose iniziative di orti urbani, labo-ratori, mercati di prodotti agricoli a Km zero, ecc..che stanno coinvolgendo cascine un tempo abban-donate, sparse nellintera area della citt. nfs

    Com noto, la Bocconi ha compratoda tempo il terreno dellex Centrale

    del latte tra le vie Castelbarco, Sarfat-ti e viale Toscana, per costruirvi una nuovaresidenza universitaria.Naturalmente ha fatto le cose in grande, vo-lendo realizzare un campusadeguato alluni-versit che fornisce primi ministri al Gover-no, non sempre allaltezza della loro fama.Il progetto stato affidato allo studio Sanaae firmato dagli archistargiapponesi KazuyoSejima e Ruye Nishizawa. Il piano prevedevauna nuova business schoolin sostituzione dellavecchia di via Balilla, una torre di 15 piani perla residenza di docenti e studenti, impiantisportivi (tra i quali una piscina olimpionica da50 metri), un parcheggio sotterraneo per 500auto e 22 mila metri quadri di verde.Nel gennaio di questanno il progetto sta-to tuttavia respinto dalla Commissione per ilpaesaggiodel Comune di Milano con rilievi

    piuttosto pesanti.Nel parere negativo del Comune si legge tralaltro che Appaiono poco approfondite enon convincenti le sistemazioni dello spa-zio pubblico delle vie Sarfatti, Gobbi e Sraffache, pur introducendo utili e interessantinuovi spazi pedonali nel tessuto della citt,impongono un disegno inspiegabilmente

    disurbano con lintenzione di trasformarei confini dellarea in un recinto che inter-

    clude una porzione di citt.Noi non abbiamo lobbligo di essere diplo-matici e pensiamo di non sbagliare dicendoche larchitetteseusato dal Comune volessesostanzialmente dire che la Bocconi, esclu-dendo il traffico veicolare dalle vie Sarfatti,Gobbi e Sraffa, tendesse in pratica a riser-varle al suo uso interno, rendendole inac-cessibili ai cittadini residenti.La Commissione comunaleha rilevato altriaspetti negativi del progetto (tra cui lecces-siva altezza della torre), ma il recinto che inter-cludeun pezzo di citt ci pare il pi rilevante.Questo succedeva a gennaio. Il fatto nuovo che la Bocconi ha accolto le critiche delComune e in conseguenza ha modificatoil progetto. La concanon conosce i dettaglidella soluzione concordata ma ritiene dipoter dire che il nuovo progetto sar ora ap-

    provato dalla Giunta.Appena in tempo, va detto. Se la pratica nonsi fosse conclusa entro dicembre, il finanzia-mento dello Stato sarebbe sfumato. Infatti,dietro il progetto delluniversit privata Boc-coni ci sono comunque soldi pubblici.Secondo il nuovo corso italiano, la scuolapubblica subisce tagli, quella privata no. n vv

    Dopo lincontro pubblico del mese scorso cuihanno partecipato, oltre ai residenti del quartie-re Gratosoglio, Asl e Aler, il Consiglio della Zona5 ha approvato una mozione con la quale chiedealla Regione Lombardia di intervenire. In effetti, ilsopralluogo effettuato dai tecnici ha stabilito chele colonne rivestite di amianto che sorreggono le

    tettoie che collegano i diversi edifici del quartiere,non sono ancora a un livello di degrado tale dacostituire un pericolo immediato per la salute deicittadini. Pi preoccupanti invece sono le condi-zioni dei rivestimenti in amianto delle tubazioniidrauliche, che mostrano chiari segni deteriora-mento. Gli stessi tecnici dellAsl ammettono la

    necessit di un intervento immediato. Di frontea questa situazione, Aler non trova niente di me-glio che proporre un Tavolo di discussione,dichia-rando che non possiede le r isorse necessarie allabonifica (quantificate in 1milione di euro). Questaposizione di sostanziale inadempienza dellAlerha indotto il Consiglio di Zona ad approvare una

    mozione che, stigmatizzandone il comportamen-to (solo dopo decenni ha informato i cittadini delrischio amianto nel quartiere), chiede a RegioneLombardia di farsi carico della situazione stan-ziando i fondi per la bonifica. Analoga mozione stata presentata anche da Massimiliano Toscano,consigliere di zona del gruppo misto. n gc

    Qualcuno, evidentemente scettico sulle capacitdi progettazione dellattuale Amministrazionecomunale, sostiene che il tronco della pista cicla-bile costruito di recente in via Dudovich, collegail niente con il niente, cio non serve proprio aun fico secco. Anzi, semmai servito a sottrarreposto alle auto che prima parcheggiavano lun-

    go quel tratto di strada. E in effetti, cos comestanno ora le cose, sembra proprio una corsiascollegata da qualsiasi itinerario, che si perdenei pressi della cascina Campazzo. Tuttavia, ilgiudizio negativo sembra un tantino affrettatoe ingeneroso, se si tiene conto dei tempi dellamacchina comunale e della lentezza con cui re-alizzano le opere gi decise. La pista ciclabile divia Dudovich, apparentemente campata per aria, nei fatti il tratto terminale della pista che colle-ga piazza Abbiategrasso a Gratosoglio, lungo lavia dei Missaglia. Questultima non ancora sta-ta completata, manca degli ultimi trecento me-tri, dallincrocio con via Boifava al capolinea della

    metropolitana. Una volta completata (il progettoesecutivo gi stato approvato e i lavori parti-ranno a breve), anche il tronco di via Dudovichacquister un senso. A maggior ragione quan-do, nella zona adiacente al termine della pista,sar realizzata la prevista area di accoglienza delParco del Ticinello, spazio di sosta nel verde con

    servizio di ristoro. Allora questo pezzo di pista ci-clabile condurr chi vorr fare una passeggiatanel verde, allingresso del parco. Ma c di pi:piazza Abbiategrasso e via Dudovich, rappresen-tano il primo tratto della cosiddettaVia Verde, chesi inoltrer fino alla zona centrale della citt, col-legandosi con il parco di via Aicardo e il parcoBaravalle. Progetto ambizioso che per ora giacepresso lAgenzia della Mobilit in attesa dei fon-di necessari alla sua attuazione. Con i tempi dimagra che corrono, lapertura dei cantieri di lada venire. Per adesso dovremo accontentarci delcompletamento della pista ciclabile Grtosoglio-piazza Abbiategrasso. n gc

    Accordo Comune/Bocconiper il campus

    Il mese scorso abbiamo pubblicato la notizia del-la raccolta di firme tra i residenti della zona peruna petizione che chiedeva la rimozione dellisolaecologica di via SantAbbondio, allangolo con viaBoifava, e la pulizia dellarea circostante. In effetti,la presenza delle campane per il vetro e la carta edel contenitore per i vestiti usati, aveva trasfor-mato larea dellisola in una discarica. Attorno aicontenitori venivano lasciati rifiuti di ogni generecreando un intollerabile spettacolo di sudiciumeche andava avanti da troppo.Liniziativa dei residenti ha avuto effetti quasi im-mediati. In un incontro con un rappresentante

    dellAMSA, organizzato dal Presidente del CdZ5,hanno ottenuto la rimozione dellisola, attuata nelgiro di pochi giorni, compresa la ripulitura della-rea. La situazione potr essere riconsiderata qualo-ra alcuni degli edifici circostanti si rivelassero im-possibilitati ad ospitare i cassonetti condominiali(ma i firmatari della petizione affermano che tuttigli stabili della zona sono in condizioni di ospitar-ne). Ad ogni buon conto, ora, allangolo della viaSantAbbondio con la via Boifava, non sono rima-ste che le impronte dei contenitori e anche quellespariranno con il crescere dellerba nuova. Pratoinvece di sporcizia: un bel risultato. n gc

    Amianto al Gratosoglio: intervenga la Regione

    A proposito della pista ciclabile di via Dudovich

    La Giunta comunale delibera interventi

    di manutenzione alle cascine

    Tolta lisola ecologica di via santAbbondio

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    numero 9*novembre 2014 3la conca

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    T ra il disinteresse dei cittadini, e senza chiedere il loro voto, nata laCitt metropolitanache manda in pensione senza troppi rimpianti laProvincia di Milano.Dal 1 gennaio Giuliano Pisapia, sindaco del capoluogo, anche il sindacodella nuova realt amministrativa che comprende tutti i Comuni dellor-mai ex Provincia.Il 28 settembre un corpo elettorale molto ristretto, formato solo da sin-daci e consiglieri comunali, ha scelto il Consiglio metropolitano, nel qualeil centro sinistra ha ottenuto la maggioranza assoluta con 14 seggi su 24.La Citt metropolitana, ovvero la Grande Milano, raccoglie 3,1 milioni di abi-tanti, pochissimi dei quali sanno cosa sta succedendo sopra le loro teste.Ed un vero peccato perch siamo di fronte a una riforma potenzialmen-te positiva che ha lobiettivo, una volta tanto, di migliorare la condizione

    dei cittadini, e non di tagliare i loro diritti.La riforma amministrativa che sta prendendo piede cerca infatti di dise-gnare confini amministrativi con una dimensione adeguata ai problemida risolvere. Per fare un esempio, tutti abbiamo presente la penosa im-potenza dei Comuni a prendere provvedimenti efficaci contro linqui-namento atmosferico, che naturalmente non rispetta confini tracciatisecoli fa.I principali compiti affidati dalla legge Del Rio alle Citt metropolitane(ol-tre a quelli gi gestiti dalle Provincie), sono i seguenti.a. Adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale

    del territorio metropolitano.b. Pianificazione territoriale generale, ivi comprese le strutture di comu-

    nicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture nella competenza dellacomunit metropolitana.

    c. Strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici,organizzazione dei servizi pubblici dinteresse generale in ambito me-tropolitano.

    d. Mobilit e viabilit, anche assicurando la compatibilit e la coerenzadella pianificazione urbanistica comunale nellambito metropolitano.

    Come si vede la Citt metropolitana destinata a diventare un forte livello

    amministrativo, assommando ai compiti delle ex Provincie anche alcunefunzioni oggi affidate ai Comuni.Questo in linea di principio. In pratica bi-sogner vedere cosa stabilir lo statuto, chedovr essere approvato entro la fine dellan-no dal Consiglio metropolitanoeletto il 28 set-tembre, per essere poi sottoposto a referen-dumtra i cittadini.Il nuovo statuto della Grande Milanodovrin sostanza definire la nuova e pi razionaleattribuzione dei compiti dei vari livelli am-ministrativi, tra i quali naturalmente anchei Consigli di Zona.

    Per questo abbiamo chiesto a Enea Moscon (Pd), presidente della Commis-sione decentramentodel CdZ 5, di aiutarci a capire come potrebbe realizzarsiil nuovo assetto amministrativo. una riforma virtuosa esordisce, perch cerca di portare la capacitdi pianificazione al livello dellottimizzazione dei servizi, ma, aggiungesubito, la legge Del Rio sulle Citt metropolitanerimane una scommessa.In che senso? Nel senso che la partita si gioca tutta nella scrittura dellostatuto. Il Comune di Milano rimarr nei suoi attuali confini e bisognervedere quanti poteri avr il coraggio di delegare alla Citt metropolitanaeai Consigli di Zona. Per la soluzione di questo nodo cruciale che lo statutopreveda lelezione diretta a suffragio universale del prossimo sindaco me-tropolitano.La legge Del Rio ammette infatti che il nuovo statuto possa prevedere le-lezione diretta da parte dei cittadini dei Sindacie delle Commissioni metro-politane, ma ad alcune condizioni. Tra queste che il comune capoluogoabbia realizzato la ripartizione del proprio territorio in zone dotate di au-tonomia amministrativa. Proprio quellautonomia che oggi le Zone deldecentramento milanese non hanno, se non in misura ridicola.Nel caso milanese laltra condizione per lelezione diretta (e non deman-data ai soli consiglieri comunali) che lo statuto della citt metropolita-na preveda la costituzione di zone omogenee, accorpando eventualmentei Comuni pi piccoli.La ragione quella di avere Comuni di dimensioni analoghe a quelle del-le attuali Zone del decentramento che, qualora ottengano lautonomiaamministrativa, diventerebbero anchesse sostanzialmente dei municipi.Come si vede la carne al fuoco molta e i tempi stringono.

    La Commissione decentramentodel CdZ, osserva Moscon, da tempo allavoro su questo tema. Dopo una prima importante fase d ascolto, con-frontando gli orientamenti delle varie Commissioni abbiamo individuatole linee su cui muoverci: leffettiva disponibilit di personale, lassegna-zione di risorse economiche che diano sostanza allautonomia ammini-strativa e lattribuzione di capacit decisionale, superando la fase dei pare-ri consultivi che spesso non vengono neppure letti.Intanto la macchina della nuova Citt metropolitanasi sta mettendo len-tamente in moto. stata formata, allinterno del Consiglio metropolitanolacommissione ristretta che dovr proporre una bozza di statuto. Inoltre stata raggiunta con larghi consensi unintesa sul vice sindaco metropo-litano che affiancher Pisapia. La scelta caduta su Eugenio Comincini,renziano di ferro e sindaco di Cernusco sul Naviglio. n

    Il Corrieree Repubblicahanno dato notizia di una notariservata della Questura milanese sugli sgomberi delle

    case popolari che non risparmia critiche allAler e, inmisura minore, al Comune.Nei giorni scorsi la Regione e lAler chiesero un pianostraordinario di sgomberi che in sostanza auspicavauna maggior presenza della Polizia.Per questo in Questura si preferi-to mettere i puntini sulle i con undocumento riservato (ma non tan-to) dal titolo: Procedure operativein occasione di sgomberi di alloggipopolari Aler.A proposito degli interventi in fla-granza, nel testo si legge: Conte-stualmente allinvio delle volanti dizona, la centrale operativa provve-de a contattare un ispettore Aler ilquale, nella maggior parte dei casi,giunge sul posto dopo diverse ore esolo successivamente contatta gli operai per ripristina-

    re la funzionalit dellalloggio.A San Siro, si legge ancora nella nota, da aprile a oggile volanti sono intervenute ben 206 volte, ma lAler svista solo in 48 occasioni.Ce n anche per il Comune: In alcuni interventi re-centi non si registrata la presenza di assistenti sociali,arrivati solo dopo sollecitazioni. Inoltre gli assistentisociali del Comune, secondo la Polizia, generalmentehanno poche informazioni per il caso in cui interven-gono.

    Intanto convocata in Prefettura una riunione sullar-gomento (lennesima) e il Comune si presenter con

    un piano nel quale sintravvedono alcune novit su trepunti: la presenza anche della polizia locale (per la si-curezza); un pi strutturato sistema daccoglienza (pergli sgomberi); un miglioramento della manutenzione

    (per la manutenzione).Ci che manca in questa situazio-ne la capacit di distinguere trail racketdellabusivismo, ch delin-quenza pura per lo pi legata a ma-fia e droga, e i casi di vero e dram-matico disagio sociale. Non buoni-smoquesto. Il contrario sarebbe cat-tivismo, guerra contro i pi poveri ei pi infelici. Lidea di risolvere unproblema drammatico e difficilissi-mo, come quello della casa per chinon lha, con la sola repressione, semplicemente folle.

    Intanto savvicina il 31 dicembre, quando la gestione

    delle case comunali passer dallAler alla MM spa. In-crociamo le dita e speriamo che lazienda multi servizidel Comune faccia meglio.Il 13 novembre (troppo tardi per parlarne su questonumero) in Consiglio di Zona 5 ci sar una pubblicaassemblea presieduta da Aldo Ugliano alla quale par-teciperanno Daniela Benelli, assessora alla casa del Co-mune e il presidente di MM spa, Corritore.Speriamo di darvi buone notizie sul prossimo numerodi dicembre. n vv

    Il Corriere della Sera ha recentemente pubblicato una bel-lissima notizia. Unequipe di tecnici guidati dallingegnerepadovano Adriano Marin ha costruito unapparecchiaturacapace di depurare liquami radioattivi o comunque inqui-nati, ottenendone acqua purissima.La storia di questa invenzione ha il suo momento cruciale

    in un giorno del 2005, nel garage di casa nel quale Marinstava armeggiando a una macchina che egli stesso avevacostruito. Concepita per rendere potabile lacqua nei Paesidel Terzo Mondo, non troppo complicata, dal costo conte-nuto e facilmente trasportabile, aveva gi dato buoni risul-tati. Trafficando con tubi e fili, inaspettatamente comincia uscire acqua di strabiliante purezza, con parametri in-comparabilmente migliori di quelli attesi.La sperimentazione prosegu poi in laboratorio utilizzan-do liquidi contaminati da inquinanti sempre pi tossici:veleni, metalli pesanti, virus, idrocarburi, sostanze radioat-tive e quantaltro. E i test davano ogni volta un esito stupe-facente: acqua pura.La scoperta dovuta a un fatto del tutto casuale, comeammette lo stesso Marin. Occorsero poi due anni percomprendere il principio fisico che stava alla base del ri-sultato conseguito. A questo punto i lettori della Conca sichiederanno come mai il nostro giornale che per sua mis-sione si occupa di fatti e avvenimenti della Zona 5, trattaun argomento del tutto inusuale e apparentemente senzaalcuna legame con il nostro territorio. presto detto. Afianco dellequipe dellingegner Marin, ha operato lequi-pe del LENA (Laboratorio di Energia Nucleare Applicata)dellUniversit di Pavia di cui fa parte uno dei fondatoridel Centro culturale conca fallata: il fisico Sergio Manera.Figlio di Livio Manera, esponente storico del Comitato diquartiere del Gratosoglio, laureato in fisica, ha partecipa-

    to ai test cui stata sottoposta la macchina di Marin, chehanno portato alla certificazione dellapparecchiatura. Ilnostro laboratorio afferma il dott. Manera ha fornito lesoluzioni radioattive da trattare, ha ospitato i test ed ha poieseguito le analisi e le misurazioni dei liquidi testati alloscopo di certificarne le prestazioni. Si tratta di un evapo-

    ratore prosegue - che utilizza accorgimenti innovativi anoi non noti perch coperti da brevetto per inibire il cosid-detto effetto di trascinamento, cio il passaggio di molecolecontaminanti dalla soluzione al distillato. Quel che ne esce acqua distillata, che opportunamente trattata con lag-giunta di sali pu essere resa potabile. Bisogna ricordareche lo scopo del trattamento non quello di ottenere ac-qua da bere ma quello di trattare rifiuti liquidi con granderiduzione di volumi, rilasciando poi acqua pulita. Il pota-bilizzatore portatile solo una delle possibili applicazioni.Sono ancora in corso studi conclude il fisico dellUniversi-t di Pavia per migliorare le prestazioni dellapparecchia-tura, in vista di usi industriali su vasta e vastissima scala.Linvenzione ha suscitato linteresse dei giapponesi che,dopo lincidente alla centrale nucleare di Fukushima-Daiichi, si trovano alle prese con enormi quantit di acqueradioattive da depurare. Tra laltro i test svolti a Pavia sonostati basati proprio su soluzioni radioattive molto similialle acque da trattare in Giappone. Naturalmente la mac-china di Marin potrebbe trovare numerose altre applica-zioni, dal trattamento delle acque fognarie, agli scarichiindustriali ed agricoli, la bonif ica dei bacini di percolato,nonch il trattamento di acque nellambito dellindustrianucleare.A La Conca non rimane che esprimere soddisfazione peruna cos bella invenzione e compiacimento per il ruolosvolto da uno dei suoi fondatori. n gc

    di Vittore Vezzoli

    Arriva la Cittmetropolitana,scompare la ProvinciaI Comuni restano, e i CdZ cosa faranno?

    Intervistaa Enea Moscon,presidentedella Commissionedecentramentodel Consigliodi Zona 5

    Occupazioni abusive: la Questuraaccusa lAler e non assolve il Comune

    Il 13 novembre al CdZ 5assemblea pubblica conBenelli (assessora allacasa), Corritore (presidenteMM spa) e Ugliano(presidente CdZ) sulpassaggio della gestionedelle case comunalidallAler alla MM

    La Macchina di Marin, acqua pura dallacqua radioattiva

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    numero 9*novembre 2014la conca4

    E lio Borgonovo, secondo Dino Buzzati,dipingeva con onest e amore i vecchiangoli delle dirute case popolari di Mila-no, i ballatoi, il ripostiglio, la porta e le persia-ne cadenti, i ferrivecchi, il muro slabbrato, leconsunte mollette da bucato appese allo spagodella miseria Repertorio romantico e inti-mista, in chiave di desolazione un continuoaddio alle minuzie dellantica citt che se nevanno. A quasi un anno dalla sua scomparsa,avvenuta il 31 gennaio 2014, il figlio Ivo pensa a

    una mostra per ricordare il pittore della vec-chia Milano.Come ricorda il percorso artistico di suo padre?Pap era un autodidatta. Fin da ragazzo haavuto la passione del dipingere, ma per unaquestione di scrupolo e di dovere familiare -aveva una moglie e due figli da mantenere - hacontinuato a fare il vigile per anni. Quandopoi io e mio fratello siamo cresciuti, pap hainiziato la sua carriera da pittore.A Milano mio padre si dedicato soprattuttoai dipinti, ma ha realizzato anche diversi lavo-ri grafici, in particolare per Cuba. Si era infattiavvicinato a questo Paese spinto dallestrazionedi sinistra della famiglia di origine - e di miamadre, la Nemi - ed era diventato accom-pagnatore di Italia-Cuba quando per andarea lHavana ci voleva la tessera del Partito Co-munista. Ricordo ancora il primo 1 maggio acui mio padre ha assistito a Cuba. Io ero appe-na guarito da una meningite, e per festeggiarepap mi aveva regalato questo viaggio da fareinsieme. stata unesperienza incredibile, du-rante la quale lui si innamorato di quel Paese.

    Il percorso artistico di pap ha avuto ancheuna terza fase, iniziata poco prima di lasciarelItalia, circa 25 anni fa, nella quale ha comin-ciato a vedere la sua Milano in un altro mo-do. Questa fase si completata a Tenerife, concolori e prospettive diverse da quelli che ave-va usato in passato. Simbolo di questa fase la Torre di Babele, una torre di ringhiera, cheaveva dipinto perch pensava che in questiluoghi un giorno si sarebbero riunite culture elingue diverse - cosa che in effetti realmenteaccaduta.Suo padre conosciuto come il pittore della vec-chia Milano

    S, mi piace dire che conosciuto e rico-nosciuto con questo nome, che dovutoal tema della fase pi importante della suacarriera - quella che lo ha portato a riceverediversi premi, tra i quali lAmbrogino doroe la Tavolozza di Milano. Pap stato infattiil primo a dipingere le ringhiere, gli scorci,i cortili, la vita del ballatoio tipicamente mi-lanese e popolare. In pi mio padre era unraccoglitore di oggetti poveri, che andava araccattare in quelli che oggi si chiamano ri-gattieri ma che una volta erano i cataruff. stato grazie a questa attivit che nata la suaseconda fase, perch ha iniziato a vedere chetra gli oggetti di scarto si trovavano anche levecchie assi da lavare, che una volta facevanoparte del corredo di una famiglia. Ha quindicominciato a raccoglierle e a volerci dipin-gere sopra le sue ringhiere, diventando ilpittore di Milano.C una sua opera a cui si sente particolarmentelegato?Sicuramente litigher con mio fratello peravere la prima asse da lavare che pap ha di-pinto e che ha regalato a mia madre. La sentoparticolarmente mia, non solo dal punto di vi-sta artistico, ma anche da quello affettivo. Amoanche la Torre di Babele, perch insieme allas-se costituiscono linizio e la fine del percorsoartistico di mio padre, in mezzo ci sta tutto.Inoltre la Torre secondo me stato il culminedel suo approfondimento pittorico, che non stato divulgato qui a Milano perch pap sitrovava a Tenerife.Com nata lidea della mostra?Da almeno 5 anni chiedevo a pap di organiz-zare lultima mostra, ma lui diceva che ormainon lo conosceva pi nessuno a Milano, poi-ch i critici e i galleristi con cui aveva lavora-

    to erano scomparsi. A questo si aggiunta lamalattia di mia madre, che stata al centro deisuoi ultimi anni. Inoltre mio padre aveva untumore, che tuttavia stato in grado di sopire alungo: non si poteva ammalare perch dovevacurare la Nemi. Quando mamma morta, so-no passati solo sei mesi prima che anche papci lasciasse.A un anno dalla sua scomparsa, mi piacerebbequindi organizzare una mostra come ricono-scimento allopera e - non lo dico solo da figlio- al ricordo affettivo del pittore della vecchiaMilano. n

    Il pittore della vecchia Milano

    stata presentata oggi agli studentistranieri che risiedono a Milano perstudio liniziativa Universidaypresso il

    teatro Dal Verme. Levento stato organiz-zato da Corriere della Serain collaborazionecon la Camera di Commercio, Miworld eComune di Milano, le universit e accade-mie milanesi.Uno dei promotori del progetto stata lu-niversit Bocconi che ha attirato molti stu-denti stranieri nel capoluogo lombardo ealcuni di loro alloggiano nel quartiere Ter-razze in Zona 5.Sul palco sono stati presenti: il diretto-re della testata di via Solferino Ferrucciode Bortoli, il sindaco Giuliano Pisapia, i lsegretario generale della Camera di Com-mercio Pier Andrea Chevallard, il Profes-sor Mario Abis e il coordinatore dei retto-

    ri lombardi Gianluca Vago. Nella secondaparte dellevento si passati ad unatmosfe-ra pi divertente: lintervista a Mika da par-te del noto giornalista Beppe Severgnini.Il canuto editorialista ha sottoposto il gio-vane artista ad alcune domande in ingleseper favorire la comprensione al presenteuditorio di giovani provenienti da tutto ilmondo. Levento stato organizzato perloro, per accoglierli nel capoluogo lom-bardo. Durante il discorso dapertura Pisa-pia ha affermato siete la nostra ricchezzae spero che Milano diventi la vostra citt.Secondo i dati della Camera di Commer-cio davvero cos. Infatti gli studenti stra-nieri portano a Milano un indotto di 200milioni allanno. Lindagine stata fatta su282 studenti dallestero. Nel complesso si notato che met della spesa di un giovaneuniversitario dedicata alla casa, un quarto

    al cibo e il rimanente al tempo libero, allacultura e allo shopping. La citt meneghi-na vuole puntare sulle nuove generazionicercando di rendersi - citando Severgni-

    ni - pi sexy. LObiettivo attrarre semprepi giovani. Grazie alle statistiche Unescosappiamo che le universit italiane attira-

    no 77.732 stranieri, molti di meno rispettoa Francia (271.399) e Germania (206.986).Le presenze possono essere incrementatedato che Milano piace molto agli straniericome ha illustrato Abis nella sua relazione.Anche lospite donore, la pop star e giudi-ce di X-Factor, Mika ha elogiato Milano: cos eccentrica. una citt da scoprire. Cisono per esempio alcuni giardini nascostie io ne ho scoperto uno bellissimo vicinoa Villa Necchi. Mi piacciono molto anchei Navigli. Sono pieni di studenti e personeinteressanti. Il momento goliardico non mancato quando Severgnini ha chiesto alfamoso cantante se fosse vero che gli italia-ni gesticolassero molto. Il musicista sorri-dendo ha confermato che gli italiani usanomolto la gestualit per comunicare e haconfessato di aver imparato un nuovo ge-

    sto: lindice puntato sulla guancia come se-gno di golosit. Il giornalista inoltre gli hadomandato in quanto tempo fosse riuscitoad imparare lItaliano: Only two monthsimmediata la risposta. In soli due mesi si trovato costretto ad impararlo per motivi dilavoro. Mika un grande estimatore dellacultura italiana e ha rivelato di essersi dro-gato della nostra letteratura in particolaredi Dario Fo, artista che allegro, triste eprofondo allo stesso tempo. Insomma loscambio tra culture diverse allarga le vedu-te di un popolo, stimola lo scambio di ideee crea innovazione. Il modello Universidayfar scuola perch favorisce questi aspetti.Tutto ci ovviamente deve nascere da unavolont comune che si s ta ma nifest andonelle collaborazioni tra universit diversetra loro ma unite da un obiettivo comune:riportare lItalia a contare nel mondo. Sfi-

    da difficile ma ci rappresenta un chiarosegno che con la buona volont il sistemauniversitario milanese potr conseguiredegli ottimi risultati. n

    domenica 23 novembre *ore 20.30

    al Teatro Pim Off di via Selvanesco,LArlesianadi Francesco Cilea. Regia diGiacomo Agosti. Al pianoforte EmanueleDe Filippis.

    mercoled 26 novembre *ore 18.00

    Biblioteca Comunale di via Fr Cristoforo,in collaborazione con il Centro Ricreativoe Culturale Torretta, per il ciclo di letturedi Carlo Marchesi,Un senso dai classici,Alcestidi Euripide.

    da gioved 27 a domenica 30

    novembre

    *ore 20,45 (domenica ore 16.00)

    al Teatro Ringhiera di via Boifava andr inscena Bananedi Francesco Lagi.

    mercoled 3 dicembre *ore 18.00

    allo Spazio del Sole e della Luna Via Dini7, promosso dallAssociazione CentroComunitario Puecher si terr lincontro:La poesia dialettale milanese. La scopertadi Delio Tessa. Modera Giuseppe Deiana.Interviene Giovanni Biancardi

    agenda W

    di Martina Landi

    di Paolo Castellano

    Elio BorgonovoOlio su cartone telato 35x50 cm

    Elio BorgonovoOlio su vecchia asse per lavare 58x47 cm

    Universiday: Milano scommettesugli studenti stranieri

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    L ora del Campari andato in scenail 4 giugno al teatro Ringhiera edha avuto un successo inaspetta-to, tanto grande che stato chiesto algruppo degli over 60di replicarlo neicortili dello Stadera. Lidea piaciutain primis dallAnpi di zona, nonchdallAtir che ha curato lo spettacolo.Il Consiglio di Zona 5 ha aderito alli-niziativa e molte sono le associazioniche si adoperano per la buona riusci-ta: Associazione Centro Comunita-rio Puecher, Banca del tempo 4/corti,Associazione Baia del Re, Associazio-ne culturale Rosso si Spera, PartitoDemocratico circolo B. Clapiz Chiesa

    Rossa, Sinistra Ecologia Libert circo-lo Centopassi, SPI/CGIL zona 5Non ultimo si particolarmentemobilitato il nostro Centro culturaleConca fallatacircolo Arci.Lo spettacolo il risultato del quin-to corso di teatro per anziani curatodallAtir.Negli anni scorsi abbiamo messo inscena Shakespeare, Durrenmatt, le liticondominiali, ma questanno abbiamorecitato le nostre storie. Storie di ultra-sessantenni, non sempre allegre per-ch la nostra infanzia si confonde conla fine del fascismo e con la guerra.Insomma, i nostri ricordi e i nostriracconti coincidono in gran parte conil difficile e drammatico passaggiodalla dittatura fascista alla libert. Ed proprio questa la ragione che spiega

    linteressamento dellAnpi e delle altre

    associazioni alla ripresa dello spetta-colo: non perdere la memoria di annidifficili ma pieni di speranza.Grazie allidea del conduttore delgruppo Omar Nedjari, e con la colla-borazione di Marika Pensa, abbiamoripescato i nostri ricordi, non senzamal di pancia, distinguo e precisazionisullinterpretazione politica degli av-venimenti narrati. E a giugno ne sca-turito lo spettacolo Lora del Campari.Il 14 novembre alle 17,30 nel cortiledi Via Palmieri 10 e il 20 novembresempre alle 17,30, in quello di diaBarrili 9, allo Stadera, sono stati reci-tati alcuni spezzoni dello spettacolo.La replica completa dello spettacolosar il 22 novembre alle 16, alla scuo-la Cesare Battisti, entrata da Via Bar-

    rili 23. Lingresso libero.La scelta dei ricordi da portare in scena stata ardua: ce nerano tanti, troppi peruno spettacolo! E allora abbiamo deci-so di non disperdere i ricordi rimastifuori dallo sceneggiato e di conservarlitutti perch sono il ritratto di anni diffi-cili e dolorosi. Abbiamo quindi pensatodi raccoglierli tutti in un libricino chesar offerto a chi, non avendo vissutoquelle vicende, volesse vederle con gliocchi delle persone comuni: quelle chesoffrivano delle repressioni, delle priva-zioni e, successivamente, della guerra.Stiamo ora mettendo assieme un vo-lumetto con queste storie, nude e cru-de, cos come sono arrivate. Alcunesono entrate nello spettacolo, altre no.Tutte meritano di essere conservate.Ci abbiamo dato lanima, e vogliamo

    salvare questo pezzo della nostra vita. n

    di Daniela Zucchi

    LAnpi e il CdZ presentanoLora del CampariAlla scuola Cesare Battisti, entrata da via Barrili 23, il 22 novembre alle 16

    29 novembre seconda partedella mattinatamomento celebrativoorganizzato da casa alloggioComunit di Quintosoleinpreparazione alla giornatamondiale di lotta allaids delprimo dicembre.

    1 dicembre ore 21.003 incontro del ciclo Unosguardo alla storia deuropa del900

    2 dicembre ore 21.00presentazione del libro Il

    caramellista di barilochediClaudio Ceotto.

    5 dicembre ore 18.00chiaccherata su La vitaistruzioni per lusodi GeorgesPereca cura di Cecilia Zaini

    12 dicembre dalle ore 17,30 alleore 21.00dalle parolepensieri edemozioni per maggiorbenessere, organizzato daAssociazione Fare assieme,per il benessere e la salutementale, con la collaborazionedel Cps e del centro diurno

    - conca naviglio, az. osp. sanpaolo. Saranno presenti utenti,famigliari, operatori e cittadini

    13 dicembredalle ore 14.00 alle ore 17.00Affabulazionia cura di un film mai visto(unarete di associazioni locali,organizzazioni del non profite cooperative sociali chelavorano per il benessere degliabitanti)

    la biblioteca chiesa rossa ed ilbellissimo parco circostantesi animano con i personaggi

    delle fiabe coinvolgendo daipi piccoli ai pi grandi intante divertenti attivit.alle 14.30 ci troviamo tuttiinsieme allingresso dellabiblioteca per entrarenel mondo della fantasiaaccompagnati dal raccontodi una fiaba speciale. a questopunto possiamo scegliere tra ilaboratori di manualit, teatro,graffiti, narrazione e momenticreativi in collaborazionecon i propri figli, propostidagli amici di un film mai vistoper diventare tutti insiemeprotagonisti della nostra fiaba!verso le 16.30 tutti insiemeproveremo a raccontarla,colorarla, danzarla, cantarla...

    insomma a farla rivivere! dopotante fatiche, ci aspetta unasostanziosa merenda stregata!e poi, per finire, il cerchio deisaluti che ci riporta nel nostroquartiere con qualche nuovoamico e con lo sguardo diversoche ci regala la fantasia!se vuoi partecipare anche tu,sei benvenuto! scopri tuttele nostre attivit su www.unfilmmaivisto.it

    15 dicembre ore 21.00e-venti di guerraa curadellassociazione culturaleRosa rossa

    la grande guerra, pi che unevento bellico a s stante,pare il primo di tutta unaserie di conflitti, grandi opiccoli, ammantati di retoricae nazionalismi, protrattisinel corso del novecento.dopo cento anni, quanto cambiato? come possiamo eperch dobbiamo discuteredella guerra che apr il secolo?interviene: roberto bianchi,ricercatore di storiacontemporanea alluniversitdi firenze, redattore dipassato e presente ezapruder, vicepresidentedellistituto storico dellaresistenza toscano.

    PROGRAMMADELLEATTIVITDELLABIBLIOTECACHIESAROSSA29 NOVEMBRE/ 15 DICEMBRE

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    F are teatro ma anche formare al teatro e persino al cinema. la missione e limperativo di uno dei teatri pi insoliti,accoglienti, originali, sorprendenti ed esticamente bellidi Milano: la Fabbrica dellEsperienza, che con orgoglio pos-siamo annoverare nei nostri quartieri di zona 5, in via Brioschi60, negli spazi dismessi, e magicamente ristrutturati, di unavecchia officina anni 50.Il teatro offre anzitutto un cartellone ricco e vario di spettacolimai autoreferenziali ma sempre intrecciati alla nostra quoti-dianit : Aprir una scuola di vita interiore, e scriver sulla porta:Scuola darte, il memento di Max Jacob cui si ispira nellin-cipit e nello spirito questo raffinato e insieme familiarissimoproscenio.Ma insieme coltiva il fervore della ricerca, conscio che solonel progresso e nellapprofondimento dellespressione teatrale

    che la recitazione pu avvici-narsi sempre pi a raccontare

    la vita quotidiana sin quasi asovrapporla, e per arricchen-dola di quelle intuizioni e que-gli sguardi di riflessione capacidi condurci oltre la coltre ap-parentemente invalicabile del-la sua inintelligibile superficie.Questanno, pi ancora chenei nostri precedenti e primidue anni (la compagnia sbarca-ta qui solo nellottobre 2012, ndr.),abbiamo intenzione di massi-mizzare limpegno alla forma-zione, spiega Irina Casali, di-rettrice artistica e animatrice,insieme a un piccolo ma ap-passionato gruppo di autenticiaddictet del teatro di ricerca.

    La settimana un brulicare di attivit, prosegue: Il primopomeriggio si apre con il corso per i pi piccoli: bambini dai

    4 agli 8 anni, per i quali linsegnamento del teatro si intrecciachiaramente a un forte afflato pedagogico e ludico. Poi il tur-no degli adolescenti, dal 12 ai 17 anni.La sera il momento degli adulti che si cimentano nel me-stieraccioper hobby e per curiosit: Motivazioni, esperienze,biografie si intrecciano nei modi pi disparati (i frequentantidellultimo corso vanno dai 23 anni del pi giovane ai 55 del piadulto), mettendo a disposizione le proprie alterit per contri-buire a crescere e ampliare reciprocamente le consapevolezzedi ognuno, spiega Irina.Per chi nutre speranze di unire teatro e vita in una professio-ne c lAccademia. Forma attori e registi sia di teatro che dicinema e si compone di un biennio: le lezioni del primo annosi tengono al mattino dalle 9 alle 13, quelli del secondo nel po-meriggio dalle 14 alle 18.E attenzione: per tutti i corsi, dai baby ai senior, ci sono ancoraposti liberi sino a fine novembre! Info x scuole e corsi: [email protected] sovrapporsi di iniziative diurne e serali ben si compren-de come la Fabbrica sia un luogo polifunzionale, dove al teatro(dotato di 99 posti tra gradinate e poltroncine) si aggiungonosalette pi piccole ma altrettanto accoglienti e funzionali, dove

    chi studia e chi prova riesce a concentrarsi senza disturbare i

    corsi concomitanti.Ma Fabbrica dellesperienza, allinizio di questo suo terzo annodi attivit, vuole essere sempre pi uno spazio aperto non soloagli amanti della drammaturgia, puntualizza la giovane regista,ma anche a chi, ai sentori, alle luci, al profumo, alle scenografiedel teatro vuole accostarsi anche solo per farne il proscenio dellapropria vita quotidiana.Lingresso di Brioschi 60, infatti, appare cos non come uncanonico foyer di teatro, ma una cafeteria con tavolini e unaquarantina di sedie e poltroncine, dove chiunquepu prendersi una sosta per una pausa torta-caf-f oppure, specie per gli studenti o per gli adultiappassionati di lettura e ricerca, trovare un luo-go accogliente e non affollato dove, dalle 10 alle20, trascorrere una mattina o un pomeriggio suilibri, avvalendosi anche del collegamento wi-figratuito per chi necessit della connessione in-ternet per lavorare, studiare o fare ricerche.Unibridazione insolita, eppure riuscita. In que-

    sto ultimo anno, prosegue Irina Casali, abbia-mo visto crescere sia gli iscritti a tutti i corsi, siala presenza alla cafeteria e agli spazi comuni siadi studenti, sia di nonni e genitori che scelgonodi portare qui i loro bimbi, sapendo di trovareun luogo accogliente e protetto e uno spazio dove rilassarsiun po dalle incombenze quotidiane. Dove portarsi il giornaleda leggere ma anche scegliere uno dei tanti libri della nostrabiblioteca. Specie ora che ilcatalogo dedicato al grandedrammaturgo Renzo Casali,gi Ambrogino doro della cit-t di Milano, stato arricchitoe ordinato con volumi suoi edi tanti altri autori di teatro eletteratura.E il cartellone teatrale? Ecco,manca giusto questo allappel-lo. Lasciato per ultimo perchper un teatro il pezzo forte

    ma insieme anche quello piscontato. Gli spettacoli si sus-seguono copiosi di settimanain settimana e basta consul-tare il sito web www.fabricae-sperienza.it per trovare quellopi adatto ai propri gusti. Gliappuntamenti pi prossimisono Il piccolo Eyolfdi HenrikHibsen (gigante della dram-maturgia e indimenticabileautore norvegese di Casa dibambola): vicenda di un ma-trimonio allestite il 22 e 23 no-vembre dal giovane gruppo LaFamiglia Mastorna.Luniverso femminile e tutto ci che lo concerne sar inveceprotagonista il 13 e 14 dicembre con il progetto Matrifocale, concui il gruppo de l Teatro della Filomena mette a fuoco lesseredonna oggi attraverso tutti i prismi interpretativi possibili co-me quelli letterario, sociologico e antropologico.E poi, quando le luci della citt occhieggeranno i giorni del Na-

    tale ecco tornare protagonisti i bambini: il 19 dicembre sar la

    giornata del Christmas chrossing: scambi di doni, dolci, libri, ve-stiti e giocattoli a misura di bimbo. E il 27 e 28 dicembre, quandolelegia delle feste avr svelato regali, risposto o deluso i desideridei pi piccoli e risvegliato gli struggimenti dei pi grandi, eccodue giorni di laboratori diurni per bambini dal 4 agli 11 anni,accompagnati volendo anche da genitori, nonni e familiari.Anche Irina Casali, orgogliosa di esibire il patrocinio appenaottenuto dal Comune di Milano e dal Consiglio di Zona 5 perlintera attivit professionale della compagnia, ha una lettera

    per Babbo Natale:Riuscire a realiz-zare il giardino zennel cortiletto re-trostante il teatro,un tempo ricoveroe magazzino di at-trezzi della vecchiaofficina.Il 2015 si aprir

    allinsegna delle10 giovani compa-gnie vincitrici delbando residenzialeAmapola, con cui

    la popolazione (locale e non) potr assistere a prezzi accessi-bili (dai 3 ai 10 euro) alle novit, alle invenzioni, alla freschezza,alle provocazioni e al coraggio che le nuove generazioni sanno

    portare in scena senza tregua. Oltre a continuare a seguire glispettacoli delle compagnie ospiti dalle pi svariate latitudini,compreso un festival jazz verso fine stagione. Ma questo e altrolo riserveremo magari a una prossima puntata.Per informazioni: tel. 02.78624438; e-mail [email protected]; sito internet www.fabbricaesperienza.it n

    Lultima fabbrica un atelier per attori in erbaSenza pi alcuna industria, la nostra zona mantiene tale riferimento solo nel nome di uno spazio che, come in uno specchio lungimirante, mette in scena piccoli e grandidrammi delle nostre vite. E organizza corsi per chi vuole provare lesperienza della ribalta, dai bambini agli adulti, per hobby e per professione. La nuova stagione dellaComuna Baires, Fabbrica dellEsperienzadi via Brioschi 60, nelle parole della sua direttrice, Irina Casali

    di Ottaviano Nenti

    Protesta animalista contro un veterinarioUrla, slogan, traffico bloccato. Loscorso 21 ottobre un gruppo di ani-malisti ha costituito un presidio da-vanti ad un ambulatorio veterinariosullAlzaia Naviglio Pavese. I manife-stanti hanno chiesto a gran voce cheil dottore venisse radiato dallordinee limmediata chiusura dello studio.Il motivo delle proteste stato inne-scato dal servizio andato in onda suCanale 5. Si poteva vedere il veteri-nario che faceva combattere alcuni

    cani, razza dogo argentini, contro uncinghiale immobilizzato. La praticamirava, spiegava il dottore,a svilup-pare la loro aggressivit.Il veterinario nel video aveva il voltooscurato. Ha poi dichiarato di avergirato lui stesso il video e di aver fat-to uno sbaglio.Nel frattempo lordine dei veteri-nari ha dichiarato per mezzo di uncomunicato stampa che aprir unapratica sullaccaduto.La presidentessa dellordine Carla

    Bernasconi ci ha spiegato la situa-zione: abbiamo appreso la notiziadalla televisione e chiesto a Media-set di consegnarci copia del video. certa lidentit, ora lordine e il con-siglio dovranno decidere. La decisio-ne non legata a quella delle inda-gini. Ci sar una sorta di processino.Ora le parti stanno acquisendo ladocumentazione. ovvio che tuttodeve procedere secondo i tempi pre-visti anche perch nel caso di errore

    il provvedimento verrebbe annulla-to. Nel frattempo il veterinario puesercitare. Per quando riguarda ilprocedimento delle forze dellordinenon so nulla. Il veterinario non maistato segnalato prima. Fra le formedi censura previste troviamo lannul-lamento, la sospensione da uno a seimesi oppure la radiazione, ma ripetoper queste decisioni bisogna aspet-tare il risultato del procedimentodisciplinare. Aspettiamo quindi laverifica legale. n pc

    Spazio Barrili

    via Barrili 21 Milano

    tutti i marteddalle 19 alle 20.30hatha yogacon Enrico Tamagni

    tutti i mercoleddalle 10 alle 11.15feldenkraiscon Francesca Fabris

    venerd21novembreore 17.30presentazione del corso di scrittura terapeuticacon

    Sonia ScarpanteMarted25novembreore 15.30lezione teorica sulla conoscenza della chiesa di SantaMaria dei Miracoli presso San Celso a Milano di LuisaVisconti

    Mercoled 26 novembreore 10visita guidata alla chiesa di Santa Maria dei Miracolipresso San Celsocorso Italia 37, Milano, con LuisaVisconti.

    Gioved 27 novembreore 19 serata sulla sanaalimentazione con cena, con Paola Grilli e Franca vecchio.

    sabato 29 novembredalle ore 10 mercatino di natale delLaboratorio donne simpatiche.

    venerd 19 dicembreore 21Un libro e la sua storia - I Sepolcri di Ugo Foscolo, conGiovanni Biancardi. 1 incontro

    Serra Lorenzinivia dei Missaglia 42 (angolo via De Andre)

    sabato 15 - 22 -29 novembre -6 dicembredalle ore10 alle ore 12.30yoga che ridee hatha yogacon LorettaBert e Isabella Bert.

    sabato 22 novembre dalle ore 9 mercato agricoloemercatino delle associazioniprenotazione cesti natalizi confezionati dal Laboratoriodonne simpatiche.

    sabato 6 - 13 - 20 dicembredalle ore 9 mercatino dinatalee offerta straordinaria di cesti natalizi a cura delLaboratorio donne simpatiche e agricoltori in serra.sabato 20 dicembreore 17 scambio di auguri e brindisinatalizio con i soci del Centro culturale Conca Fallata.

    le iniziative del centroculturale conca fallata

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    numero 9*novembre 2014 7la conca

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    i sta diffondendo sempre pi nella pubblica opinione li-dea che a Milano il tema della sicurezza sia lasciato unpo a se stesso e che lAmministrazione Pisapia non se ne

    occupi per niente. Questopinione appare basata su due trop-po comode equazioni: sinistra (o centro-sinistra, fa lo stesso)uguale immigrazione facile e lassismo; immigrato (irregolareo meno, non fa una grande differenza) uguale delinquente. Persapere almeno nella nostra zona, come stanno le cose, abbiamochiesto a chi, su questo tema, ha il polso della situazione. Quel-la che segue lintervista che ci ha rilasciato il Presidente dellaCommissione sicurezza del CdZ5, Raffaele Magnotta.Nonostante le ultime statistiche dicano che i crimini a Milano sonoin calo, si sta diffondendo nella pubblica opinione una sensazionedinsicurezza di cui sarebbe responsabile lattuale Amministrazio-ne comunale. Qual la sua opinione al riguardo?Devo dire innanzitutto che non ho dati specifici a disposizioneanche se conosco quelli diffusi dalla stampa che mostrano i reatiin calo. In ogni caso, anche le informazioni che ricevo grazie airapporti che intrattengo con gli organi di PS, indicano che i reatiin genere sono effettivamente in calo. Tuttavia capisco che si puavere una percezione che porta a considerazioni diverse dalla re-alt. Ma questo spiegabile. Accade a volte che reati che suscitano

    un certo allarme sociale (spesso amplificato dagli organi dinfor-mazione), susseguendosi a breve distanza di tempo, aumentinoenormemente tra i cittadini la percezione dinsicurezza. Prendia-mo ad esempio le tre rapine compiute lanno scorso, nel giro dipochi giorni, ai danni di una farmacia di via Boifava. chiaro cheuna sequenza del genere crea un grande allarme, anche se poi intutto il resto dellanno non ne avvenisse pi neanche una. A titolodi cronaca quei rapinatori sono stati tutti arrestati dagli agentidel Commissariato Romana. Altre rapine a farmacie nella nostrazona non mi capitato di sentirne, per limpennata di via Boifa-va ha causato quella sensazione di timore e incertezza che si suoledefinire come insicurezzapercepita.Vuole con questo dire che nella Zona 5 la situazione tranquilla enon ci sono problemi?Certamente no. innegabile che vi siano problemi, ma sonogli stessi che si riscontrano negli altri quartieri della citt. In unquartiere di pi, in un altro di meno, ma siamo allincirca sul-lo stesso livello. Tengo per a dire senza tema di smentita chelattenzione del CdZ sulla sicurezza sempre stata massima.Mi preme anche rilevare che il nostro approccio a questi temi

    sicuramente diverso da quello delle precedenti amministra-zioni. Parlo di approccio diverso, ma non di minore attenzio-ne. importante sottolinearlo perch altrimenti qualcuno suquesto punto potrebbe giocarci. Al di l della demagogia ri-

    cordiamo le ronde ei militari per strada noi abbiamo dettono a questo genere dicose. Per quanto con-cerne la Zona 5, io hointessuto una serie dirapporti molto stret-ti con gli organi dipolizia del territorio:commissariati, cara-binieri e polizia lo-cale, e posso dire chetutti i problemi se-gnalati al Consiglio oa me personalmente,sono sempre stati poioggetto di una segna-lazione agli organicompetenti. Inoltre,spesso, ho messo incontatto i cittadinicon gli organi di PS,al fine di stabilireuna comunicazioneche fornisca tutti glielementi utili allasoluzione del caso.Siamo sempre, maproprio sempre, in-tervenuti sulle situa-zioni specifiche checi sono state segnala-te. Posso ricordarne

    alcune a titolo desempio. Fino a due anni fa cera in via Barriliil bar I fiumi di porpora che ha costituito un serio problema per iresidenti. Ecco, senza clamore, abbiamo interessato il commis-sariato di zona che intervenuto facendolo chiudere pi volte, aisensi di legge ovviamente, e lha continuamente controllato finoa quando la situazione con quellesercizio si risolta. Qualcuno

    potrebbe dire che perch il bar ha poi chiuso definitivamente,ma non cos perch ancora prima che chiudesse non si ripete-rono pi i comportamenti illeciti che avevano provocato le pro-teste e lintervento della polizia. Un altro esempio riguarda il Bardel punt, in via Neera.Anche in questo caso ho interessato senzaclamori il commissariato Romana che gi conosceva il problemae ho messo in contatto i cittadini che avevano fatto le segnalazio-ni, con il commissariato. Da questo raccordo emerso il quadroche ha consentito agli agenti di PS di prendere le misure sfociatenel sequestro giudiziario. Il locale stato in seguito disseque-strato, ma non vi sono pi state segnalazioni di sorta. Analogaprocedura fu seguita per risolvere i problemi creati da un localedi via Broni. Anche l, senza ronde e senza militari, abbiamo fat-to in modo che lesercizio fosse messo sotto stretta sorveglianzafinch la situazione non rientrata nei limiti della legalit.Una delle realt che preoccupa di pi la cittadinanza quella degliinsediamenti abusivi dei rom che costellano ormai da molti anni lanostra zona. Come lo avete affrontato?Mi rendo conto che il problema dei rom molto sentito. Anche in

    questo caso per il nostro impegno stato massimo e credo di po-ter dire che abbiamo fatto molto pi noi di quanto non fosse statofatto durante la precedente consigliatura. Voglio a questo pro-posito indicare le azioni pi significative sul piano del contrastoalle presenze abusive dei rom. Appena insediati abbiamo dovutoaffrontare la questione dellaccampamento di via Boeri, compo-sto da undici camper. I cittadini avevano fatto esposti anche neglianni precedenti, rimasti per lettera morta. Noi siamo riusciti adallontanarli e dal luglio del 2012 la via tornata liberamente agi-bile. Nel Parco delle memorie industriali (quartiere Spadolini) visono stai ripetuti tentativi di stabilire accampamenti abusivi. Pivolte sgomberati, ogni volta ritornavano finch non siamo riusci-ti a mettere larea in sicurezza e dallaprile del 2012 non vi sonopi state occupazioni illegali. Altri due interventi risolutivi hannoriguardato due insediamenti in via della Chiesa Rossa. Ma lazio-ne pi rilevante labbiamo compiuta in via Selvanesco. Su alcuniterreni acquisiti in propriet da due comunit, una rom e una bo-sniaca, si era creata una situazione dintollerabile degrado. Quo-tidianamente roghi accesi producevano fumi maleodoranti cheraggiungevano il vicino quartiere de Le Terrazze. La soluzione non

    stata facile perch le due comunit proprietarie dei terreni sucui risiedevano - hanno ricorso per due volte al Tar contro altret-tante ingiunzioni di sgombero. E solo quando il Tribunale ammi-nistrativo ha sentenziato in favore del Comune, si potuto attuare,nel novembre 2013, lo smantellamento dei due accampamenti.Per evitare possibili ritorni, larea costantemente presidiata dal-la Polizia locale. Qualcuno dellopposizione comincia a obiettaresui costi della sorveglianza. Probabilmente non riflette abbastan-za sui costi di un eventuale ritorno degli insediamenti abusivi esulla circostanza che ben poco ha fatto quando era maggioranza.Riguardo allo stato di estremo degrado in cui stata lasciata larea,posso dire che a breve partiranno i lavori di bonifica. Mi premeaggiungere anche che la nostra azione non si svolge solo sul pianorepressivo, ma anche su quello sociale e umanitario. La presenzadi bambini, donne e anziani ci impone di predisporne, in caso disgombero, laccoglienza presso comunit. Lo scorso anno abbia-mo anche sostenuto, con un contributo a una cooperativa che la-vora con i rom, dei toursin citt per bambini che solitamente vivo-no allinterno dei campi e che percepiscono lambiente cittadinocome ostile. Si cercato in qualche modo di farli sentire partecipi.Se ci siamo riusciti o no, non lo so, per tengo a ribadire che ab-biamo questa doppia sensibilit che guarda al fenomeno rom nonsolo dal lato della legalit e della sicurezza dei cittadini, ma ancheda quello sociale e umanitario.C un tema forse meno vasto del precedente, tuttavia molto senti-to, che riguarda la sicurezza dei luoghi isolati. Penso per esempio alquartiere Basmetto. Che si sta facendo a questo riguardo?Il 2014 ha visto limplementazione della v ideosorveglianza incinque punti critici della nostra zona. Proprio questanno alquartiere Basmetto abbiamo realizzato la sistemazione di tele-camere richiesto dai residenti nel 2008 alla precedente ammi-nistrazione, ma da quella disatteso. Abbiamo impiegato pi diun anno dai primi sopralluoghi, ma alla fine le telecamere sonostate installate. La videosorveglianza stata installata anche nelsottopasso di piazza Maggi in seguito a segnalazioni dei citta-dini. Era un luogo particolarmente rischioso soprattutto nelleore serali e notturne, dotato com di numerose uscite che rendefacile sia la comparsa che il dileguarsi di eventuali malintenzio-

    nati. Altre telecamere sono state collocate nel parcheggio adia-cente allabbazia di Chiaravalle e nei giardini di via Saponaro.Con questo non dico che abbiamo risolto tutti i problemi dellasicurezza in questi posti, per ce la stiamo mettendo tutta.A proposito di via Saponaro, una delle note dolenti del Gratosoglio rappresentata dal centro di accoglienza dei Fratelli di San Fran-

    cesco (la Casa Gialla). in vista una qualche soluzione?Il problema della Casa di accoglienza serio e di difficile solu-zione. Non posso dimenticare che un lascito della precedenteamministrazione che aveva mentito ai cittadini dicendo pub-blicamente che sarebbe stata una situazione provvisoria delladurata di qualche mese, mentre aveva gi stipulato un accordotrentennale con la Fondazione fratelli di San Francesco. E oranon possiamo spostarli, sarebbe unoperazione troppo costosa.La nostra attenzione al problema non comunque venuta me-no. Abbiamo promosso una pi assidua sorveglianza della zonada parte degli organi di polizia e come ho gi detto installato lavideosorveglianza nei giardini adiacenti, allo scopo di evitareche vi sostino gli ospiti del Centro, creando disagi ai residenti.

    Un altro capitolo di scottante attualit riguarda il gioco dazzardo,con lapertura di ormai troppe sale gioco. Cosa fa questa ammini-strazione per ostacolarne la proliferazione?No pu passare inosservata la forte azione di contrasto esercita-ta dal Comune di Milano che negli ultimi mesi ha bloccato la-pertura di 11 sale gioco nel territorio comunale. Devo dare atto aRegione Lombardia di aver approvato (allunanimit) lutile leggedellottobre 2013 che da facolt ai comuni di stabilire le distanzeminime delle sale gioco dai cosiddetti luoghi sensibili (scuole, asi-li, ospizi, ospedali, oratori ecc.). Normativa subito recepita e appli-cata dal Comune di Milano che si trova ora a dover amministrare

    un pesante contenzioso legale, perch i gestori del gioco dazzar-do fanno invariabilmente ricorso al Tar. Il Comune di Milano haanche aderito al Manifestodeisindaci, che ha coinvolto comuni ditutta Italia nel chiedere al governo nazionale una pi severa leggeche limiti lapertura delle sale gioco. Lazione di contrasto stataesercitata anche in ambito educativo, con conferenze nelle scuo-le per sensibilizzare gli studenti sul fenomeno in generale e sulleludopatie in particolare. Infine stata promossa una raccolta difirme per una legge diniziativa popolare che si propone gli stessiobiettivi di contrasto al gioco dazzardo.Poich siamo ormai al termine di questa intervista, sarebbe utilesapere se vi sono problemi, e quali, che non siete riusciti a risolvere.Certamente ci sono problemi irrisolti. Non sarebbe onesto ne-garlo. Penso in particolare a quelli legati alla bella stagione chevanno a influire sulla quiete pubblica. In certi parchi, in certevie, si creano di notte assembramenti di gente che sintrattienefino a tarda notte. Bevute, urla, musica ad alto volume e a voltefinisce in rissa. I cittadini logicamente protestano. Ci arrivanosegnalazioni, denunce ed esposti che noi giriamo tempesti-vamente agli organi di PS. Ma poche volte per non dire quasimai, si riesce a risolvere situazioni del genere. Non per disin-teresse o superficiale considerazione, ma perch innanzituttonon dipende da noi che siamo un organo politico-amministra-tivo e non abbiamo poteri diretti dintervento. Capita daltrocanto che gli organi competenti a cui ci rivolgiamo noi e a cuisi rivolgono anche i cittadini, non siano in grado di far frontealle richieste. Quando un cittadino chiama e si stente rispon-dere dalla Polizia locale che non ci sono pattuglie disponibili,dalla Polizia di Stato che tutte le vetture sono gi impegnatein altre operazioni o dai Carabinieri che non di loro com-petenza, non pu essere certo il Consiglio di Zona a risolveresituazioni del genere. In questi frangenti si tocca con mano lacarenza di organici degli organi di PS. Occorre anche dire perche in parte si tratta di fenomeni legati alla complessa vita del-le grandi citt, comuni a tutte le metropoli, e che non si posso-no ridurre a meri problemi di ordine pubblico. Tuttavia, perquanto ci riguarda, manteniamo attenzione e impegno su tuttele situazioni segnalate, ancorch irrisolte. n

    La sicurezza in Zona 5 di Gabriele Cigognini

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  • 8/10/2019 La Conca Ed. Novembre 2014

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