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Verdi e il risorgimento: serata con Adalberto Scarlino Con la prima riunione di Ottobre riprendiamo le nostre brevi note di cronaca, con la speranza di destare interes- se in chi per qualche motivo non è stato presente; chi, invece, vi ha partecipato concorderà che si è trattato di un incontro molto interessante con Adalberto Scarlino, personaggio noto a molti fiorentini ed in particolare agli allievi del “Michelangiolo” dove Adalberto ha studiato. Argomento della serata era Verdi e il Risorgimento; al- cuni anni fa aveva tenuto una conversazione su un tema simile e vi poteva essere il timore di riascoltare le stesse cose; da bravissimo comunicatore ed esperto affabula- tore ha trattato il tema in modo completamente diverso, coinvolgendo l’uditorio nel percorso verdiano, con ascol- to di alcuni brani d’opera; per rendere più stimolante la conferenza non sono mancati lievi accenni polemici sul- la musica wagneriana (con orrore di chi scrive!). Molte opere sono state ricordate: I Lombardi alla Prima Crocia- ta e Nabucco, con i cori che molti hanno conosciuto fino dalla scuola elementare, La Battaglia di Legnano, che verrà riproposta nel prossimo Maggio Musicale Fiorenti- no insieme a Macbeth, che ebbe la sua prima rappresen- tazione a Firenze al teatro della Pergola. Serata piacevole e distensiva, che ha consentito di ri- trovarci nella nostra sede, ormai, storica con rinnovato spirito di amicizia, certi che sarà lo stesso durante tutto l’anno. Pensieri e… Parole Cari Amiche ed Amici, Ottobre ci ha riportati alla sede del palazzo Borghese, anche se le condi- zioni climatiche suggerivano di osare ancora incontri nella bella cornice di Villa Viviani, ma abbiamo prefe- rito mantenere la consuetudine, ed in un certo senso dare un segnale di com- pletamento del periodo estivo (in effetti l’equinozio era da poco pas- sato!) e vacanziero e di ritorno al tra- vaglio usato”. L’inizio è stato allietato da una bril- lante conversazione su “Musica e Ri- sorgimento”, tenuta dal notissimo ed apprezzato Prof. Scarlino. L’incontro mi ha consentito di ricordare momenti passati con lui, la sua famiglia e le mie giovanili esperienze col pianoforte. Dal passato siamo approdati al pre- sente e futuro di Firenze, attraverso la visione del mondo imprenditoriale, per bocca del nostro socio Dott. Salvado- ri, Presidente di Confindustria Firenze. Un incontro che ha evidenziato una realtà in rapido cambiamento, con sfi- de anche legate alle tecnologie di co- municazione in continua evoluzione. Il Rotary deve essere evoluzionario in tutti i tempi, ammoniva Paul Harris, e Salvadori ci ha ricordato questa sfida. Dal futuro di Firenze siam ritornati al suo prestigioso passato con la brillan- te descrizione dell’ Avv. Lucchesi sullo splendido “restyling” del museo dell’O- pera del Duomo. Il nostro ci ha propo- sto inattese letture religiose oltre che artistiche. La consueta festa della vendemmia si è svolta nella splendi- da cornice della Badia a Coltibuono, ovvero “l’abbazia del buon raccolto”, fondata dai monaci vallombrosani circa mille anni orsono, allora luogo di culto e di meditazione, oggi, piace- vole luogo di accoglienza turistica e culinaria, e di degustazione di ottimi vini. Il 24 febbraio abbiamo ricordato il 32° anno della battaglia ingaggiata dal ROTARY insieme a UNICEF, OMS, Gates Fondation per l’eradicazione della Poliomelite nel mondo. L’ultimo sabato del mese ha proposto, duran- te l’IDIR, una mattinata punteggiata da stimolanti conferenze. Purtroppo il mese si è concluso con la triste no- tizia della scomparsa del nostro PDG Giuseppe Fini. Cari saluti. Francesco Coltibuono: da Abbazia Vallombrosana a fattoria Nata come Abbazia vallombrosana fondata da S. Gio- vanni Gualberto nel secolo XI, fu soppressa nel pe- riodo francese e trasformata in azienda agricola. Il primo acquirente fu Giovanni Calamai, un commercian- te livornese già proprietario di varie fattorie nei dintorni che affittò la badia a Giovanni Checcacci di Montevar- chi. Dopo un breve passaggio al conte Giovanni Giraud, di Roma, la fattoria fu poi venduta al principe Stanislao Poniatowsky, la cui vedova Cassandra Luci, travolta dai debiti, la rivendette nel 1846 a Guido Giuntini. Dai Giuntini, con la nipote di Guido, Luisa di Giuseppe, la proprietà è poi passata per eredità agli Stucchi Prinetti che ancora mantengono con successo le attività della fattoria, specialmente per quanto riguarda la produzione del vino. Conviviale “fuori Porta” all’insegna della Vendemmia Autunno 1983 il Presidente Piero Scarselli lancia l’idea di una conviviale fuori porta all’insegna della Vendemmia. Molti anni sono passati da allora e pochi sono quelli che ricordano quel sabato piovoso a Brolio e la conversazione di Franco Scaramuzzi sul vino; molti hanno poi seguito la nostra idea, ma ci tengo a sottolineare, una volta di più, che il nostro Rotary, un tempo spesso accusato di essere fermo su antiche tradizioni, fu, invece, promotore di una bella iniziativa volta non solo ad apprezzare i prodotti vinicoli, ma a dedicare una giornata al piacere di stare insieme, in un ambiente informale e con le rispettive famiglie: tutte cose che il RI avrebbe “scoperto” con qualche lustro di ritardo. Circa 50 soci hanno partecipato a questa tradizionale ricorrenza, svoltasi, quest’anno, per la prima volta nella storia delle nostre peregrinazioni vinicole, nella tenuta di Badia a Coltibuono, produttore di uno dei migliori Chianti, nel rispet- to della tradizione e delle regole delle colture biologiche: piacevole sintesi di tradizione e modernità. Buon Servizio a tutti Il Rotary è ben più di un pranzo e di qualche riunione. Ma cambiare l’indirizzo dell’opinione pubblica non è facile. Perché sono entrato nel Rotary? Anche se ho sempre pen- sato che il Rotary fosse un Club di persone anziane, capaci solo di vivere nel passato, mi pareva che fosse l’organiz- zazione che meglio esprimeva i valori in cui anche io credo. E allora cosa possiamo fare per invertire la percezione di chi non ci conosce e crede che siamo persone che curano solo i propri interessi? Il motto della nostra organizzazione, Servire al di so- pra di ogni interesse personale, incorpora il nostro spirito di servizio umanitario. Le Vie di Azione del Rotary guidano le nostre attività: • Attraverso l’Azione Interna, ci divertiamo, stringiamo rapporti di amicizia duraturi e facciamo sì che il nostro Club funzioni bene. • Attraverso l’Azione professionale, prestiamo il nostro servizio di volontariato facendo leva sulle nostre com- petenze professionali. • Attraverso l’Azione di Interesse Pubblico, ci rivolgia- mo ai bisogni della comunità locale. • Attraverso l’Azione Internazionale, provvediamo a ri- spondere ai bisogni umanitari in tutte le parti del mondo. • Attraverso l’Azione Nuove Generazioni, lavoriamo in- sieme ai giovani per aiutarli a diventare la generazione futura di leader. Luigi La Campana mensile del Rotary Club Firenze (e-mail: [email protected]) www.rotaryfirenze.org Pensieri e… parole Uno sguardo sul Rotary Anno III, n.3 - novembre 2017 www.rotaryfirenze.org mensile del Rotary Club Firenze (e-mail: fi[email protected]) Per saperne di più

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Verdi e il risorgimento: serata con Adalberto ScarlinoCon la prima riunione di Ottobre riprendiamo le nostre brevi note di cronaca, con la speranza di destare interes-se in chi per qualche motivo non è stato presente; chi, invece, vi ha partecipato concorderà che si è trattato di un incontro molto interessante con Adalberto Scarlino, personaggio noto a molti fiorentini ed in particolare agli allievi del “Michelangiolo” dove Adalberto ha studiato. Argomento della serata era Verdi e il Risorgimento; al-

cuni anni fa aveva tenuto una conversazione su un tema simile e vi poteva essere il timore di riascoltare le stesse cose; da bravissimo comunicatore ed esperto affabula-tore ha trattato il tema in modo completamente diverso, coinvolgendo l’uditorio nel percorso verdiano, con ascol-to di alcuni brani d’opera; per rendere più stimolante la conferenza non sono mancati lievi accenni polemici sul-la musica wagneriana (con orrore di chi scrive!). Molte opere sono state ricordate: I Lombardi alla Prima Crocia-ta e Nabucco, con i cori che molti hanno conosciuto fino dalla scuola elementare, La Battaglia di Legnano, che verrà riproposta nel prossimo Maggio Musicale Fiorenti-no insieme a Macbeth, che ebbe la sua prima rappresen-tazione a Firenze al teatro della Pergola.Serata piacevole e distensiva, che ha consentito di ri-trovarci nella nostra sede, ormai, storica con rinnovato spirito di amicizia, certi che sarà lo stesso durante tutto l’anno.

Pensieri e… ParoleCari Amiche ed Amici,Ottobre ci ha riportati alla sede del palazzo Borghese, anche se le condi-zioni climatiche suggerivano di osare ancora incontri nella bella cornice di

Villa Viviani, ma abbiamo prefe-rito mantenere la consuetudine, ed in un certo senso dare un segnale di com-pletamento del periodo estivo

(in effetti l’equinozio era da poco pas-sato!) e vacanziero e di ritorno al tra-vaglio usato”.L’inizio è stato allietato da una bril-lante conversazione su “Musica e Ri-sorgimento”, tenuta dal notissimo ed apprezzato Prof. Scarlino. L’incontro mi ha consentito di ricordare momenti passati con lui, la sua famiglia e le mie giovanili esperienze col pianoforte. Dal passato siamo approdati al pre-sente e futuro di Firenze, attraverso la visione del mondo imprenditoriale, per bocca del nostro socio Dott. Salvado-ri, Presidente di Confindustria Firenze. Un incontro che ha evidenziato una realtà in rapido cambiamento, con sfi-de anche legate alle tecnologie di co-municazione in continua evoluzione. Il Rotary deve essere evoluzionario in tutti i tempi, ammoniva Paul Harris, e Salvadori ci ha ricordato questa sfida. Dal futuro di Firenze siam ritornati al suo prestigioso passato con la brillan-te descrizione dell’ Avv. Lucchesi sullo splendido “restyling” del museo dell’O-pera del Duomo. Il nostro ci ha propo-sto inattese letture religiose oltre che artistiche. La consueta festa della vendemmia si è svolta nella splendi-da cornice della Badia a Coltibuono, ovvero “l’abbazia del buon raccolto”, fondata dai monaci vallombrosani circa mille anni orsono, allora luogo di culto e di meditazione, oggi, piace-vole luogo di accoglienza turistica e culinaria, e di degustazione di ottimi vini. Il 24 febbraio abbiamo ricordato il 32° anno della battaglia ingaggiata dal ROTARY insieme a UNICEF, OMS, Gates Fondation per l’eradicazione della Poliomelite nel mondo. L’ultimo sabato del mese ha proposto, duran-te l’IDIR, una mattinata punteggiata da stimolanti conferenze. Purtroppo il mese si è concluso con la triste no-tizia della scomparsa del nostro PDG Giuseppe Fini.Cari saluti. Francesco

Coltibuono: da Abbazia Vallombrosana a fattoriaNata come Abbazia vallombrosana fondata da S. Gio-vanni Gualberto nel secolo XI, fu soppressa nel pe-riodo francese e trasformata in azienda agricola. Il primo acquirente fu Giovanni Calamai, un commercian-te livornese già proprietario di varie fattorie nei dintorni

che affittò la badia a Giovanni Checcacci di Montevar-chi. Dopo un breve passaggio al conte Giovanni Giraud, di Roma, la fattoria fu poi venduta al principe Stanislao Poniatowsky, la cui vedova Cassandra Luci, travolta dai debiti, la rivendette nel 1846 a Guido Giuntini. Dai Giuntini, con la nipote di Guido, Luisa di Giuseppe, la proprietà è poi passata per eredità agli Stucchi Prinetti che ancora mantengono con successo le attività della fattoria, specialmente per quanto riguarda la produzione del vino.

Conviviale “fuori Porta” all’insegna della VendemmiaAutunno 1983 il Presidente Piero Scarselli lancia l’idea di una conviviale fuori porta all’insegna della Vendemmia. Molti anni sono passati da allora e pochi sono quelli che ricordano quel sabato piovoso a Brolio e la conversazione di Franco Scaramuzzi sul vino; molti hanno poi seguito la nostra idea, ma ci tengo a sottolineare, una volta di più, che

il nostro Rotary, un tempo spesso accusato di essere fermo su antiche tradizioni, fu, invece, promotore di una bella iniziativa volta non solo ad apprezzare i prodotti vinicoli, ma a dedicare una giornata al piacere di stare insieme, in un ambiente informale e con le rispettive famiglie: tutte cose che il RI avrebbe “scoperto” con qualche lustro di ritardo.Circa 50 soci hanno partecipato a questa tradizionale ricorrenza, svoltasi, quest’anno, per la prima volta nella storia delle nostre peregrinazioni vinicole, nella tenuta di Badia a Coltibuono, produttore di uno dei migliori Chianti, nel rispet-to della tradizione e delle regole delle colture biologiche: piacevole sintesi di tradizione e modernità.

Buon Servizio a tuttiIl Rotary è ben più di un pranzo e di qualche riunione. Ma cambiare l’indirizzo dell’opinione pubblica non è facile. Perché sono entrato nel Rotary? Anche se ho sempre pen-sato che il Rotary fosse un Club di persone anziane, capaci solo di vivere nel passato, mi pareva che fosse l’organiz-zazione che meglio esprimeva i valori in cui anche io credo. E allora cosa possiamo fare per invertire la percezione di chi non ci conosce e crede che siamo persone che curano solo i propri interessi? Il motto della nostra organizzazione, Servire al di so-pra di ogni interesse personale, incorpora il nostro spirito di servizio umanitario. Le Vie di Azione del Rotary guidano le nostre attività:• Attraverso l’Azione Interna, ci divertiamo, stringiamo

rapporti di amicizia duraturi e facciamo sì che il nostro Club funzioni bene.

• Attraverso l’Azione professionale, prestiamo il nostro servizio di volontariato facendo leva sulle nostre com-petenze professionali.

• Attraverso l’Azione di Interesse Pubblico, ci rivolgia-mo ai bisogni della comunità locale.

• Attraverso l’Azione Internazionale, provvediamo a ri-spondere ai bisogni umanitari in tutte le parti del mondo.

• Attraverso l’Azione Nuove Generazioni, lavoriamo in-sieme ai giovani per aiutarli a diventare la generazione futura di leader.

Luigi

La Campana Per saperne di più Anno II, n. 12 - luglio 2017

mensile del Rotary Club Firenze (e-mail: [email protected])

www.rotaryfirenze.org

Pensieri e… paroleCare amiche, cari amici,

questo sarà il mio ultimo contatto, attraverso la nostra Campana.

Non posso celare che un senso di “vuoto” da ieri sera mi sta cogliendo, ma credo che sia

normale: arrivando in fondo a un impegno tanto gravoso durato un anno intero è ovvio che si crei un vuoto che però sono cer-to si colmerà velocemente, an-che dalla considerazione di aver fatto tutto quello che potevo per il nostro Club.

Ma la mia più grande sod-disfazione è stata quella di aver coinvolto tanti, tanti nostri soci alla vita del Club, nella certezza che tutto ciò sia veramente utile per il suo futuro. Futuro che do-vrà essere ricco e fortunato co-me si merita un Club con una storia come la nostra, eccellen-za nell’ambito del Rotary italia-no.

Ricordo a tutti la possibilità di andare sul nostro sito per rivi-vere tutti i momenti che ci hanno visto felicemente insieme a fare Rotary durante questo nostro anno.

Lancio un ultimo ringra-ziamento a TUTTI voi unendolo a un caldo augurio a Francesco di avere tante soddisfazioni nel suo anno di presidenza.

Un pensiero per sempre a tutti voi,

Carlo

Uno sguardo sul Rotary Care amiche e cari amici, il rituale tocco della campana che segna l’avvio di ogni riunione e il passaggio del collare sono stati l’inizio e il compimento di un anno impegnativo per il presidente e per tutto il Consiglio, trascorso velo-cemente, segnato come le ore dell’orologio dalla scadenza del lunedì e dal susseguirsi dei mesi. Un impegno stimolato dalla vostra amicizia e parteci-pazione alle riunioni che ha fatto percepire a tutti noi affetto, amicizia e simpatia. Un anno che ha vi-sto partecipare molti di voi attivamente al lavoro delle Commissioni, contribuendo ai risultati delle singole iniziative e allo sviluppo dell’amicizia e dell’affiatamento tra vecchi e nuovi soci. Nel con-cludere l’annata rivolgo un ringraziamento a Paola per la preziosa collaborazione di segreteria mentre a Francesco e al suo consiglio faccio i migliori au-guri di buon lavoro e di successo per la crescita del nostro club e la continua affermazione del Rotary. Un caro saluto a tutti, Claudio

Con il passaggio del collare e del martelletto da parte di Car-lo Francini Vezzosi inizia la presidenza di Francesco Martel-li, cui formuliamo i più affettuosi auguri di buon lavoro

I 15 past president premiati dal presidente uscente. Da sinistra: Renzo Capitani, Ernesto Reali, Claudio Bini, Enrico Ci-ni, Simonetta Peruzzi Paganelli, Leonardo Masotti, Maria Oliva Scaramuzzi, Carlo Francini Vezzosi, Alberto Fraschetti, Marcello Caltabiano, Mario Fanfani, Giorgio Bompani, Attilio Mauceri, Renzo Renzi, Marco Ingiulla

Riflessioni del Governatore Alessandro Vignani al IV Congresso distrettuale di Arezzo «Terminata la visita dei 64 Club ho avvertito la ne-cessità di fare delle riflessioni o, meglio, delle con-siderazioni su cosa significa essere rotariano e fare Rotary oggi. Ho quindi messo al centro dell’attenzione non la visita dell’Autorità ma il valore e l’impegno del Club, consapevole che nessuno di noi è perfetto e tutto può essere migliorato. Il “Ser-vizio” è per un rotariano una parola magica che racchiude in sé l’essenza del Rotary. Noi siamo tutti esortati, quale scopo della nostra appartenenza al Rotary, a fare servizio attivo e pertanto non pos-siamo pensare che questa nobile caratteristica sia l’esclusiva del presidente di Club o di qualche altro socio isolato dal Club ma deve essere un sentimen-to e un obbligo interiore che ci stimola tutti indistin-tamente a divenire veri protagonisti dell’attività rota-riana. Per questo, fare servizio a favore del Rotary è un privilegio per molti ma non per tutti e può fare la differenza rispetto a tutti gli altri.»

La Fondazione Marchi: una piacevole scoperta La penultima riunione dell’anno rotariano si è tenuta presso la Fondazione Carlo Marchi. Non so quanti di noi conoscessero già la Fondazione e le sue attività, ma sono sicuro che ancor meno avessero mai visita-to la sua Sede. Prima abbiamo effettuato la visita della Villa di Piazza Savonarola dove Carlo Marchi, appassionato collezionista d’arte, ha raccolto dei veri capolavori rinascimentali e del tardo Seicento e del Settecento, esposti con grazia ed ordine in questa casa museo, raro esempio di collezione privata in Fi-renze. Sergio Chiostri, socio rotariano, durante la conviviale che è seguita, ci ha tratteggiato la storia della famiglia Marchi nell’arco di un secolo e delle at-tività della Fondazione, di cui è presidente, ricordan-do l’importante contributo agli Amici della Musica ed all’Accademia del Fortepiano «Bartolomeo Cristofo-ri». Numerosi erano i Soci presenti, nonostante la calura, confermando la tendenza a una sempre più ampia partecipazione alle iniziative “in esterno”.

Marco

Anno III, n.3 - novembre 2017

www.rotaryfirenze.orgmensile del Rotary Club Firenze (e-mail: [email protected])

Per saperne di più

World Polio DayIl 24 febbraio è stata la giornata mondiale della Poliomie-lite, 32° anno della battaglia ingaggiata dal ROTARY in-sieme a UNICEF, OMS, Bill e Melinda Gates Fondation per l’eradicazione dal pianeta della terribile malattia.Si è trattato dell’unico progetto votato e partecipato da tutti i Rotary Club del mondo, condiviso da tutti i rotariani, da più di un milione e duecentomila persone concentrate su un unico obiettivo, la fine della poliomielite nel mondo.Si potrebbe essere tentati dal pensare che questo sia un problema lontano, ma, in realtà, non è così: il rischio di contagio è ancora notevole (anche per noi). Noi viag-giano, ma ancora di più viaggiano e viaggeranno i nostri figli, i nostri nipoti e i nostri pronipoti. Eradicare la Polio è anche nel nostro interesse perché il rischio di contagio, anche se remoto, è serio e presente. Per questi motivi l’evento internazionale, che per l’Italia si svolgerà in ogni città sede di Club, intende sensibilizzare sui problemi del-la polio nel mondo e incoraggiare interventi per mettere fine, definitivamente, alla malattia. È vero che oggi la po-lio è endemica solo in due nazioni: Pakistan e Afganistan,

dove ignoranza e terrorismo non aiutano ad arrivare al traguardo, ma è altresì vero che la facilità di spostamento delle persone, gli esodi delle popolazioni che ancora oggi si verificano nei paesi in guerra e le migrazioni dei poveri e dei derelitti verso le nazioni ricche, tra cui è in prima linea l’Italia, stanno causando una epidemia secondaria, di ritorno, da cui nessuno si può ritenere al sicuro.Luigi

Il Rotaract dà tanto se gli viene dato tantoIn questo mese di Ottobre abbiamo avuto una possibilità unica: visitare un’Ambasciata e incontrare un Ambasciato-re che si è prestato a discutere con un gruppo di giovani di argomenti di attualità e non solo. Solo il Rotaract Firenze è in grado di offrire queste opportunità.Ora però è tempo di guardare al futuro: Novembre ci attende e non sarà meno impegnativo dei mesi che lo hanno preceduto. Dopo la III Assemblea Distrettuale, che prevede il Congres-so della Commissione Professionale, seguiranno tre degli appuntamenti più importanti di questo Anno Rotaractiano:

ci sposteremo a Milano per una convi-viale organizzata con club di quattro Distretti differenti, riceveremo la Visita dell’amico Luca (R.R.D. del Nostro Di-stretto) ed infine avremo la possibilità di visitare la Bottega del Maestro Orafo Paolo Penko. Un mese quindi che richiederà molto impegno da parte dei Soci, ma come dico sempre: il Rotaract dà tanto solo se gli viene dato tanto.Un caro saluto, FGZ

Rotaract Firenze, RAC Roma Marco Aurelio con S.E. Vanessa Frazier (Ambasciatore di Malta in Italia)

Segnatevi la data!Programma del mese di novembre

Giovedì 2 novembre – ore 18.30Badia Fiorentina Firenze, via del ProconsoloSanta Messa in memoria dei defunti Rotariani, con successiva visita del chiostro. A seguire Caminetto a Palazzo Borghese. La prenotazione per il caminetto è obbligatoria entro martedì 31 ottobre

Lunedì 6 novembre – ore 13.15Palazzo Borghese, Via Ghibellina, 110Meridiana con consorti ed ospiti; il nostro Socio Andrea Vezzani terrà una conversazione sul tema: “Risparmio ed investimenti nello scenario economico attuale”.La prenotazione è obbligatoria entro venerdì 3 novembre

Sabato 18 novembre – ore 20.00Salone AUDI, via Pratese, 135, FirenzeRiunione conviviale con consorti ed ospiti in Interclub con i Club Area Medicea 1, presso Salone AUDI a supporto di un Service all’Ass. Caritas, interverrà Alessandro Martini Presidente della Caritas fiorentina.La prenotazione è obbligatoria entro mercoledì 15 novembre

Lunedì 20 novembre – ore 19.30Palazzo Borghese, via Ghibellina, 110Assemblea riservata ai soli soci per l’elezione del Presidente 2019/20 e presentazione del Consiglio direttivo 2018/2019. ore 20.00 caminetto. La prenotazione è obbligatoria entro venerdì 17 novembre

Lunedì 27 novembre – ore 20.00Palazzo Borghese, Via Ghibellina, 110Riunione conviviale con consorti ed ospiti; La Senatrice Rosa Maria Di Giorgi Vice Presidente del Senato, nostra Socia Onoraria, terrà una relazione su: “I beni e le attività culturali come opportunità per lo sviluppo sociale ed economico”.La prenotazione è obbligatoria entro venerdì 24 novembre

Il nostro Socio Luigi Salvadori Presidente Confindustria di Firenze ci ha intrattenuto con una relazione su: “Firenze e il suo futuro: il punto di vista degli imprenditori”. Particolarmente apprezzata dai nostri “ragazzi” del Rotaract.

Tanti auguri a…NovembreBigliardi Alberto 3Passagnoli Giovanni 4Lancia Carlo 9Gaspari Marco 10Marchesi Alessandro 11

Nannelli Tommaso 12Martelli Francesco 14Dei Bruno 16Pinto Gian Luca 16Bonaccorsi Guglielmo 17Sordi Bernardo 22

Ungar Andrea 22 Pagliai Antonio 23 Angeli Monica Maria 23 Poggesi Marta 26 Bompani Paola 27 Frescobaldi Vittorio 30

Il Rotary, un esempio per molti altri Club di servizio

Il Rotary è stato proclamato:“Il creatore del moderno concetto di Servizio e uno dei maggiori movimenti a carattere sociale del XX° secolo”

Il Rotary un esempio e ispirazione di molti altri Club di servizio© Commissione Distrettuale Formazione

1905 1915 1917 1919 1921 1924 1927 1985