la bioeconomia in italia napoli 24032017 · carta e prodotti in carta 22.025 73,7 8,8% prodotti...

21
3 ° Rapporto sulla Bioeconomia La bioeconomia in Italia Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Napoli - 24 marzo 2017

Upload: others

Post on 26-Apr-2020

3 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

3°Rapporto sulla BioeconomiaLa bioeconomia in Italia

Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche

Napoli - 24 marzo 2017

Agenda

2

1 Bioeconomia in Italia: un aggiornamento

Bioeconomia e circular economy: il ciclo dei rifiuti

3 La Bioeconomia: leva strategica per lo sviluppo regionale

1

Bioeconomia: la definizione europea2

Innovating for Sustainable Growth: A Bioeconomy for Europe - 2012

Il termine "bioeconomia" si riferisce a un’economia che si fonda su

risorse biologiche provenienti dalla terra e dal mare, nonché dai

rifiuti, che fungono da combustibili per la produzione industriale ed

energetica e di alimenti e mangimi. La bioeconomia comprende

anche l’uso di processi di produzione fondati su bioprodotti per un

comparto industriale sostenibile.

Commissione Europea (2012) 60 final. «Una strategia per una bioeconomia sostenibile per l’Europa»

Press Release 13 Febbraio 2012

La quantificazione del valore della bioeconomia richiede una definizione operativa,

che includa tutti i settori utilizzatori «primari» di materie prime naturali.

L’obiettivo è di costruire una metodologia basata su dati ufficiali, applicabile a tutti i

paesi europei e aggiornabile nel tempo.

Tale obiettivo si scontra con i limiti delle statistiche ufficiali, che non sempre hanno

un dettaglio settoriale e di prodotto sufficiente.

Si è pertanto costituito un gruppo di lavoro formato da CREA, Assobiotec, Cluster

Spring, Intesa Sanpaolo per quantificare il valore della bioeconomia in Italia, con il

supporto determinante dei centri studi di Federchimica, SMI e Farmindustria.

Perché una stima della bioeconomia e perché un gruppo di lavoro

3

Agricoltura: dati di Contabilità Nazionale

Silvicoltura: dati di Contabilità Nazionale

Pesca: dati di Contabilità Nazionale

Alimentare, bevande e tabacco: dati di Contabilità Nazionale

Tessile a base di fibre naturali: stima a partire dai dati PRODCOM

Concia: stima sulla base dei dati SBS

Industria del legno: dati di Contabilità Nazionale

Industria della carta: dati di Contabilità Nazionale

Chimica biobased: stima a partire dai dati PRODCOM e delle tavole Input/Output

Farmaceutica biotech: stima sulla base dei dati di mercato Assobiotec

Biocarburanti: dati PRODCOM

Bioenergia: stima sulla base dei dati sulla produzione elettrica per fonte

Il perimetro e la nuova metodologia4

In Italia: 251 miliardi e 1,65 milioni di occupati

Valore della Produzione

(milioni di euro)Occupati

(‘000)Quota

%

Agricoltura, silvicoltura e pesca 57.733 910,4 23,0%

Alimentare, bevande e tabacco 129.460 450,3 51,5%

Tessile da fibre naturali e concia 17.628 84,7 7,0%

Legno 14.154 117,7 5,6%

Carta e prodotti in carta 22.025 73,7 8,8%

Prodotti chimici biobased 2.900 6,4 1,2%

Prodotti farmaceutici biobased 5.083 12,1 2,0%

Biodiesel 321 ND 0,1%

Bioenergia 1.971 1,8 0,8%

Totale Bioeconomia 251.275 1.657 100,0%

La bioeconomia in Italia nel 2015

Fonte: Eurostat, elaborazioni del gruppo di lavoro

5

Un ruolo importante per l’Italia …

Peso della Bioeconomia sul totale della produzione nazionale (%, 2014)

0,0%

2,0%

4,0%

6,0%

8,0%

10,0%

12,0%

Regno Unito Germania Francia Italia Spagna

Agricoltura, silvicoltura e pesca Alimentari Tessile nat. e concia

Legno e dei pr. Legno Carta e dei prodotti di carta Pr. chimici bio-based

Farmaceutici bio-based Biocarburanti Bio-energia

4,7%

6,1%

7,5%8,1%

10,8%

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat

6

… con una maggiore diversificazione settoriale

Indice di diversificazione settoriale(inverso dell’indice di Herfindhal, 2014)

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

Spagna Regno Unito Francia Germania Italia

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat

7

Agenda

2

1 Bioeconomia in Italia: un aggiornamento

Bioeconomia e circular economy: il ciclo dei rifiuti

3 La Bioeconomia: leva strategica per lo sviluppo regionale

8

Italia: bassi livelli di estrazione della biomassa

Estrazione domestica di biomassa da input primari (milioni di tonnellate)

112

142

132

126

113

100

105

110

115

120

125

130

135

140

145

150

1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT

9

Segnali positivi: crescita occupazione agricola e rallentamento consumo del suolo

0

50

100

150

200

250

300

350

Raccolta differenziata Frazione biodegradabile Frazione organica

Italia Nord Centro Mezzogiorno

I rifiuti possono dare un contributo importante

Raccolta differenziata, rifiuti biodegradabili e frazione organica per ripartizione geografica(kg pro-capite, 2015)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT

10

6 milioni di tonnellate annue di frazione organica

Un percorso positivo …

Diffusione della raccolta differenziata per aree geografiche (% su totale rifiuti solidi urbani prodotti)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Italia

Nord

Centro

Mezzogiorno

11

… ma ci sono forti opportunità di miglioramento

Negli ultimi anni, ci sono stati passi in avanti importanti sul tema della

consapevolezza dell’importanza del ciclo dei rifiuti, con esperienze innovative ma

ancora non sufficientemente diffuse sul territorio (e in media poco nel Centro, Sud).

La frazione organica del rifiuto raccolta potrebbe attestarsi a circa 9 milioni di tonnellate, ipotizzando una raccolta pari a 140 kg per abitante ma occorrerà:

Un progressivo miglioramento degli aspetti qualitativi dell’organico raccolto,

puntando sempre di più sulla raccolta porta a porta;

l’adeguamento della dotazione impiantistica per il trattamento biocompatibile,

con una forte attenzione alla diffusione sui territori e alle specificità locali.

12

Ciclo dei rifiuti bio come parte della bioeconomia?

Italia Germania Spagna Francia Regno Unito

Agricoltura, silvicoltura e pesca 56.904 56.960 46.040 87.634 28.741

Alimentare, bevande e tabacco 129.209 180.977 136.948 158.944 88.997

Tessile da fibre naturali e concia 17.976 2.155 3.020 1.218 1.210

Legno 13.539 24.344 6.065 11.121 8.211

Carta e prodotti in carta 22.555 38.470 13.409 16.411 11.320

Prodotti chimici biobased 2.598 7.772 2.804 4.548 2.376

Prodotti farmaceutici biobased 4.872 9.196 2.973 4.945 4.381

Biodiesel 374 1.143 451 ND 49

Bioenergia 2.104 3.636 626 545 1.873

Rifiuti biodegradabili 9.805 15.728 3.487 6.747 7.612

Totale Bioeconomia 259.936 340.382 215.822 292.114 154.771

Bioeconomia in % del totale della produzione 8,40% 6,40% 11,00% 7,70% 4,90%

Il perimetro esteso della bioeconomia in Europa (2014 - milioni di euro)

13

Fonte: Eurostat, elaborazioni Intesa Sanpaolo

Agenda

2

1 Bioeconomia in Italia: un aggiornamento

Bioeconomia e circular economy: il ciclo dei rifiuti

3 La Bioeconomia: leva strategica per lo sviluppo regionale

14

Bioeconomia: una leva strategica importante per il Mezzogiorno, grazie al ruolo dei settori a monte…

15

Abruzzo

Basilicata

Calabria

Campania

Emilia Romagna

Friuli Venezia Giulia

Lazio

Liguria

Lombardia

Marche

Molise

Piemonte

Puglia

Sardegna

Sicilia

Toscana

Trentino

Umbria

Valle Aosta

Veneto

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 1.200.000 1.400.000 1.600.000

Pe

so

% v

alo

re a

ggiu

nto

agrico

ltu

ra

SAU (Ettari)

Valore aggiunto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e superficie agricola utilizzata(peso % sul totale del valore aggiunto regionale 2015 e SAU in ettari 2010)

… e di quelli a valle, alimentare in primis16

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%

Marche Toscana

Friuli-Venezia Giulia Lombardia

Veneto Liguria

Italia Lazio

Piemonte Abruzzo

Emilia Romagna Puglia

Umbria Campania

Trentino Alto Adige Valle d'Aosta

Molise Basilicata Sardegna

Calabria Sicilia

Valore aggiunto dell’alimentare e bevande(peso % sul totale del valore aggiunto manifatturiero regionale 2015)

Il Mezzogiorno pesa per circa il 10% sul

manifatturiero italiano, per il

15,6% nei settori della bioeconomia

Fonte: ISTAT, elaborazioni Intesa Sanpaolo

17Un tessuto ricco di una pluralità di attori

Campania

Caserta: GFBiochemicals (produzione acido levulinico)

Piana di Monte Verna (CE) (centro di ricerca biotecnologica di

Novamont)

Cnr di Pozzuoli, la Stazione Zoologica Anton Dohrn

Sardegna

Porto Torres: Matrica (JV Novamont e Versalis)

Porto Torres: centro di ricerca

Puglia

Modugno (BA):centro ricerca Biochemtex

(sfruttamento delle lignina)

Sicilia

Gela (progetto di recupero e riconversione

della raffineria dell’ENI)

Basilicata

Rotondella (MT) Centro ricerca della chimica verde dell’ENEA

Fusione cluster chimica verde e agroalimentare per la creazione

del Cluster della Bioeconomia

Impianti

Centri di ricerca

18E’ necessario uno sforzo maggiore sul piano della R&S, specie quella privata…

Incidenza della spesa delle IMPRESE in Ricerca e Sviluppo

(% su PIL, 2015)

Incidenza della spesa PUBBLICA in Ricerca e Sviluppo

(% su PIL, 2015)

0,0 0,5 1,0 1,5

MoliseCalabria

Valle d'AostaLombardia

VenetoPiemonte

MarcheBasilicata

Emilia-RomagnaAbruzzo

ItaliaTrentino-Alto Adige

PugliaUmbria

ToscanaLiguriaSicilia

Friuli-Venezia GiuliaSardegnaCampania

Lazio

Fonte: elab. Intesa Sanpaolo su dati ISTAT

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0

CalabriaSardegnaBasilicata

Valle d'AostaPuglia

UmbriaSicilia

AbruzzoMolise

MarcheLazio

CampaniaTrentino-Alto Adige

ToscanaLiguria

ItaliaVeneto

Friuli-Venezia GiuliaLombardia

Emilia-RomagnaPiemonte

…e del capitale umano19

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0

Valle d'Aosta

Molise

Basilicata

Puglia

Sardegna

Sicilia

Trentino-Alto Adige

Abruzzo

Calabria

Campania

Veneto

Umbria

Liguria

Lombardia

Marche

Toscana

Piemonte

Lazio

Emilia-Romagna

Friuli-Venezia Giulia

Laureati in materie scientifiche e tecnologiche(per mille abitanti di età 20-29 anni, 2012)

Fonte: ISTAT, elaborazioni Intesa Sanpaolo

Napoli: una delle 4 sedi del Master

BioCIRCE

Conclusioni

La bioeconomia, secondo le nuove stime aggiornate, in Italia ha raggiunto nel 2015 un

valore della produzione di 251 miliardi di euro, pari all’8,1% del valore totale della

produzione nazionale, con un livello di diversificazione settoriale superiore a quello

degli altri paesi europei.

In un’ottica circolare, lo sviluppo della bioeconomia dovrà passare anche da una

maggiore e migliore capacità di sfruttamento dei rifiuti biodegradabili, che richiede

interventi pubblici e privati per colmare l’attuale gap normativo, gestionale e infrastrutturale. Il ciclo dei rifiuti biodegradabili in Italia vale poco meno di 10 miliardi per

40mila addetti.

La dimensione territoriale appare come un punto di partenza fondamentale: l’analisi a

livello regionale evidenzia come, a fronte di un quadro estremamente eterogeneo, la

bioeconomia possa diventare chiave di sviluppo per ciascun territorio, sfruttando i punti

di forza e le potenzialità tipici di ciascuna regione.

La bioeconomia può diventare, in particolare, una leva strategica importante per le

regioni del Mezzogiorno, grazie al forte contributo dei settori a monte (agricoltura,

pesca) e la significativa specializzazione in quelli a valle. Non mancano le esperienze

positive ed innovative: sarà importante puntare maggiormente sulla R&S, sul capitale

umano e la capacità di raccolta differenziata.

20