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GASTONE BOSCOLO LA BIBBIA NELLA STORIA Introduzione generale alla Sacra Scrittura

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GASTONE BOSCOLO

LA BIBBIANELLA STORIAIntroduzione generale alla Sacra Scrittura

Ai miei genitoriper il dono della vitae della fede

I edizione 2009

III edizione 2017riveduta e ampliata

Imprimatur

Padova, 6 novembre 2008Onello Paolo Doni, Vic. Gen.

ISBN 978-88-250-4569-7

ISBN 978-88-250-4570-3 (PDF)

ISBN 978-88-250-4571-0 (EPUB)

Copyright f 2017 by P.P.F.M.C.

MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO – EDITRICE

Basilica del Santo - Via Orto Botanico, 11 - 35123 Padova

www.edizionimessaggero.it

FACOLTA TEOLOGICA DEL TRIVENETO

Via del Seminario, 29 - 35122 Padova

www.fttr.it

INTRODUZIONE

La Bibbia e un libro che ha segnato la vita collettiva e personale diuna parte immensa dell’umanita. Per i cristiani, la Bibbia contiene ilmessaggio di Dio per tutti gli uomini, fino alla fine dei tempi. Veicolodi questo messaggio, per gli ebrei, e solo l’Antico Testamento. Anche imusulmani riconoscono nella Bibbia una delle fonti del loro pensieroreligioso. Al di la di questi popoli credenti, essa suscita negli uni il ri-spetto e l’ammirazione, provoca in altri una curiosita appassionata, nonlascia indifferente nessuno di quanti desiderano avvicinarla. Nessun al-tro scritto e stato mai, ne e oggi tanto letto in tutte le lingue del mondo,commentato, discusso.

Cristiani, ebrei: oggi piu di un miliardo di uomini riconoscono nellaBibbia il messaggio del Dio unico. Se pensiamo che nel passato, percentinaia di anni, ebrei e cristiani hanno vissuto di questo messaggio,che esso ha ispirato fede, morale, istituzioni – le loro, naturalmente –ma anche quelle di tutti i paesi ai quali la loro potenza e il loro influssosi estendeva; se pensiamo a tutte le forze di amore, santita, giustizia,generosita che si sono cosı diffuse nel mondo intero, ben al di la dellefrontiere del giudaismo e della cristianita, allora siamo senz’altro co-stretti a riconoscere che in questo libro c’e qualcosa di prodigioso, diunico nella storia degli uomini.

Da oltre 25 secoli la Bibbia illumina l’orizzonte dell’umanita mante-nendo sempre intatta la sua attualita. Effettivamente non c’e nessunaproporzione tra i fatti narrati nella Bibbia, avvenuti nel piccolo territo-rio della Palestina, e l’eco mondiale che essa ha avuto e che continua adavere. Per il credente la spiegazione e molto semplice: si tratta di Paroladi Dio, una parola con la «P» maiuscola anche se espressa nell’umiltadel linguaggio umano. Si tratta di una «parola» che reca in se la potenzadi Dio, una «parola» che non e solo veicolo di messaggi e di suoni, mache opera cio che esprime. Una famosa pagina di Isaia dice:

Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avereirrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perche dia ilseme al seminatore e pane da mangiare, cosı sara della parola uscita dallamia bocca: non ritornera a me senza effetto, senza aver operato cio chedesidero e senza aver compiuto cio per cui l’ho mandata (Is 55,10-11).

Da questa parola e nata la coscienza dell’uomo moderno, e nata unanuova umanita. Ben prima che venisse formulata la «Dichiarazione dei

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diritti dell’uomo», sulle pagine della Scrittura e sulle pagine del Vangelosi affermava categoricamente l’eguaglianza di tutti gli uomini, l’egua-glianza tra razza e razza, tra uomo e donna, tra adulto e bambino. E,insieme all’eguaglianza, la liberta: quella liberta che Dio ha donato al-l’uomo fin dalla creazione, e che, mal usata, lo ha spesso condotto sullastrada sbagliata.

La Bibbia e «una lettera di Dio all’umanita». Attraverso le paginedella Scrittura Dio ci parla, ci richiama, ci incoraggia, ci consola, nondalla distanza di secoli come puo parlarci Platone nei suoi Dialoghi oCicerone nelle sue Orazioni, ma da Persona viva a persone vive, daMaestro di verita a menti assetate di luce, da Amico e Padre ad amici efigli carissimi. Le parole che leggiamo sono come uno specchio in cui,all’improvviso, vediamo riflettersi il suo volto di Padre, o come unaparete sonora su cui sentiamo echeggiare la sua voce che sale dal fondodel nostro cuore. Dio e di poche parole, ma le sue verita sono incisive etaglienti come spada a doppio taglio. Leggendo la sua «lettera» avver-tiamo che non possiamo rimanere neutrali: bisogna prendere posizione,dichiararsi, schierarsi pro o contro. Si tratta infatti di verita che investo-no la nostra esistenza, di realta che costituiscono il nostro destino. Nonpossiamo assistere da spettatori, siamo interpellati come «attori» inquesto grande e splendido dramma che e la vita, la storia, l’eternita.

Ognuno di noi sente il richiamo dell’infinito, ognuno di noi ha setedi verita, di felicita, d’immensita. Ebbene, sul sentiero del tempo e dellastoria la parola di Dio ci viene incontro come sorgente viva d’immorta-lita. Sul cammino della vita che spesso tende a trascinarci lontano daDio, la parola di Dio si presenta quale sostegno e guida per riprenderela strada che conduce al Padre. Dobbiamo avere cara questa «lettera» diDio, leggerla, rileggerla e uniformare al suo messaggio tutta la nostravita.

ABBREVIAZIONI

Ab Abot (trattato della Mishnah)

AT Antico Testamento

BG Bibbia di Gerusalemme

BH Bibbia ebraica

BHS Biblia Hebraica Stuttgartensia

CEI Traduzione della Conferenza Episcopale Italiana

Dtr Codice deuteronomico

DS Denzinger-Schonmetzer

DV Dei Verbum

E Elohista

EB Enchiridion biblicum

Erub Erubin (trattato della Mishnah)

J Jahwista

Jeb Jebamot (trattato della Mishnah)

LG Lumen Gentium

LXX Settanta o Bibbia alessandrina

NT Nuovo Testamento

P Codice sacerdotale

PG Patrologia greca

PL Patrologia latina

Qid Qiddushin (trattato della Mishnah)

Shab Shabbat (tratto della Mishnah)

TILC La Bibbia. Traduzione interconfessionale in lingua corrente

TM Testo masoretico

TOB Traduction Oecumenique de la Bible

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PRIMA PARTE

LA BIBBIANEL SUO CONTESTO

CAPITOLO 1

LA BIBBIA:UNA BIBLIOTECA DI LIBRI

1. Introduzione

Tutti sanno che la Bibbia e un libro sacro, un libro speciale. Sicura-mente ognuno di noi possiede una Bibbia, probabilmente la tratta comeun oggetto degno di rispetto, forse pero se ne sta abbandonata e rico-perta di polvere in un angolo di casa.

Piuttosto sarcasticamente nel 1948 il poeta cattolico francese P.Claudel dichiarava: «Il rispetto dei cattolici per la Sacra Scrittura e sen-za limiti; esso si manifesta soprattutto con lo starne lontano» 1. Il conci-lio Vaticano II ha certamente accorciato questa lontananza facendo ri-conquistare la Bibbia alla comunita ecclesiale attraverso la liturgia, lacatechesi, la pastorale, la teologia e la spiritualita.

Nonostante questo in ambiente cattolico si conosce assai poco laBibbia anche se, bisogna riconoscerlo, per essa esiste molto interesse.Senza dubbio, la Bibbia e il libro piu stampato e venduto, ma non edetto che sia anche il piu letto e conosciuto. Anzi la Bibbia continua aessere un libro per molti aspetti sconosciuto.

L’interesse nei confronti della Bibbia e dovuto al fatto che l’autoredi questo libro e Dio. Con questo non si vuol dire che Dio lo ha dettatoagli autori sacri cosı come si detta una lettera a una segretaria, ma chel’agiografo e stato spinto a scrivere da Dio. Dio lo ha spinto a fissare inun libro il suo messaggio.

Per leggere correttamente la Bibbia e indispensabile essere in dota-zione di una certa attrezzatura storica, letteraria, teologica, altrimenti lanostra comprensione della pagina biblica diventa letteralista, ferma allepure parole. E il cosiddetto fondamentalismo, adottato da molti movi-menti religiosi, come i Testimoni di Geova, che interpretano letteral-mente il testo biblico. Il risultato di questa lettura e spesso l’oppostodel valore inteso dalla Bibbia. Non toccare il sangue, ad esempio, nelmondo biblico e un invito a tutelare la vita che nel sangue e simboleg-

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1 P. CLAUDEL, L’Ecriture Sainte, in «La Vie intellectuelle» 16 (1948), 10.

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giata; e percio infedelta al senso del testo proibire la trasfusione delsangue, come fanno i Testimoni di Geova, perche in questo modo siperde una vita.

Sempre i Testimoni di Geova limitano il numero dei salvati a144.000, basandosi su Apocalisse 7,4: E udii il numero di coloro chefurono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, prove-nienti da ogni tribu dei figli di Israele. Interpretando letteralmente que-sta frase non si tiene conto che spesso nella Bibbia i numeri hanno unsignificato simbolico. Infatti 144.000 e il risultato della moltiplicazionedi altrettanti numeri simbolici: 12u 12u 1000. Il numero dodici signi-fica pienezza; il numero mille una quantita incalcolabile. Quindi cio chel’autore dell’Apocalisse intende dire e che il numero dei salvati e gran-dissimo, incalcolabile. In Qohelet 1,4 si legge: Una generazione se neva e un’altra arriva, ma la terra rimane sempre ferma. In questa frase ilverbo stare fermo non va inteso in senso scientifico, e invece usato percreare una contrapposizione letteraria tra il continuo succedersi dellegenerazioni umane e la stabilita dell’ambiente in cui vive l’uomo (percioil verbo stare fermo, in virtu di questa interpretazione, viene tradottogiustamente nella Bibbia CEI: la terra resta sempre la stessa). Nei van-geli si parla di fratelli e sorelle di Gesu: Non e costui il falegname, ilfiglio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?E le sue sorelle non stanno qui tra noi? (Mc 6,3). In ebraico non esisteun termine che corrisponda al nostro cugino, si usa invece il terminefratello. Questa precisazione aiuta a evitare equivoci sulla persona esulla famiglia di Gesu.

Giustamente l’apostolo Paolo scriveva: «La lettera uccide, e lo Spi-rito che da la vita» (2Cor 3,6).

1.1. La Bibbia come un bosco

Lo studio della Bibbia possiamo paragonarlo a una serie di passeg-giate in un fitto bosco. Come non si puo mai scoprire tutto il bosco inun solo colpo d’occhio, come il bosco va scoperto gradualmente, cosıanche per la Bibbia, la nostra conoscenza della Bibbia e fatta di unasomma di scoperte che si richiamano e completano a vicenda.

Il bosco cambia continuamente: e diverso in ogni ora del giorno,cambia volto e vestito quando cambia il tempo e al variare delle stagio-ni. Anche la Bibbia offre un volto diverso per ogni momento dellagiornata, per ogni stagione della vita e per ogni stato d’animo del suolettore. Chi entra per la prima volta nel bosco non si accorge che e ununiverso popolato. I suoi abitanti pero sono quasi sempre invisibili, machi ha sensi esercitati riesce a indovinare la loro presenza. Il frequenta-tore assiduo del bosco vi dira quale uccello canta, quale animale ha

lasciato orme nel sentiero, di quale animale e il pelo rimasto attaccato alramo di un cespuglio. Il lettore della Bibbia, come il frequentatore econoscitore del bosco, e qualcuno che si e esercitato a scoprire nellaBibbia le tracce di un mistero affascinante che chiamiamo Dio.

Come non si puo conoscere il bosco senza percorrerlo e perlustrar-lo continuamente, cosı la nostra conoscenza e familiarita con la Bibbiasara il risultato di una lunga serie di passeggiate nel fitto bosco dei suoiracconti, delle sue preghiere, dei suoi personaggi, delle sue storie.

1.2. Movimento centripeto e centrifugo

Il movimento che il lettore della Bibbia deve compiere e duplice. Ilprimo movimento e centripeto. Si deve andare al testo biblico, tenendopresente che appartiene a un’epoca storica lontana dalla nostra, a unorizzonte culturale diverso dal nostro, a lingue diverse dalle nostre (l’e-braico, l’aramaico, il greco), a una visione del mondo circoscritta e da-tata. Questo movimento richiede alcune conoscenze fondamentali diordine storico, geografico, culturale, linguistico e teologico.

Compiuto questo movimento che ha lo scopo di farci scoprire ilsignificato autentico del testo, bisogna procedere a un secondo movi-mento che chiamiamo centrifugo. Dalla pagina biblica, ormai compresanel suo significato, bisogna ritornare al nostro tempo e al nostro io.Questa e l’ermeneutica biblica, cioe l’interpretazione attualizzata edesistenziale della Bibbia. Questo e l’impegno della chiesa a cui e statodonato lo Spirito Santo «che ci insegnera ogni cosa e ci ricordera tuttocio che ci e stato detto» nella Rivelazione (Gv 14,26). Questo e l’impe-gno di ogni credente che non si interroga solo su cio che la Bibbia dicein se (movimento centripeto) ma anche su cio che la Bibbia dice a meoggi (movimento centrifugo). Dio infatti non ci ha dato parole morte,ma parole vive per nutrirci e per nutrire. Partiamo dunque alla scopertadi questo libro sempre vivo, affascinante e attuale.

2. La Bibbia: una biblioteca di libri

Gli ebrei chiamavano il loro complesso di libri sacri Sepharim[ ] = i libri (Dn 9,2), i traduttori greci della LXX hanno usato leespressioni e iera biblos [g< i< eqa+ bi* bko|] = il libro sacro (2Mac 8,23) e tabiblıa ta aghia [sa+ bibki* a sa+ a% cia] = i libri santi.

Negli scritti del Nuovo Testamento questo insieme di libri vienechiamato e graphe [g< cqaug* ] = la Scrittura, ai graphai [ai< cqauai* ] = leScritture, graphai aghıai [cqauai* a< ci* ai] = Scritture sante (Rm 1,2; 2Tm3,15), o nomos kai oi prophetai [o< mo* lo| jai+ oi< pqoug* sai] = la Legge e iprofeti.

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I Padri dei primi due secoli riprendono le stesse espressioni, ma unadi queste, dapprima abbastanza rara, si impone: ta biblıa [sa+ bibki* a] = iLibri2. Il plurale greco biblıa [bibki* a], nel secondo secolo fu tradotto inlatino con biblia/orum; divenne poi singolare femminile biblia/ae, diqui l’italiano Bibbia. Gia da questo termine quindi si evince che la Bib-bia non e un solo libro, ma una raccolta di libri.

3. Suddivisione della Bibbia

Il termine testamento, usato per indicare le due parti della Bibbia,non e molto felice e non va inteso nel senso comune di ultime volontadi una persona. Dietro questo termine infatti c’e la parola ebraica berıt[ ], che significa patto, alleanza, una parola che percorre tutto l’ATe che esprime il legame particolare che unisce JHWH al suo popolo. Dioe l’uomo diventano amici, fanno alleanza.

Il termine ebraico venne tradotto dai LXX con diatheke[diahg* jg], che significa alleanza, ma alleanza tra diseguali, tra il re e ilsuo vassallo [l’alleanza tra eguali viene indicata con il terminertmhg* jg]. Dio, per mezzo del profeta Geremia 31,31, promise cheavrebbe stipulato con il suo popolo una nuova alleanza, che i LXXtradussero con kaine diatheke [jaimg+ diahg* jg]. Gesu, nell’ultima Ce-na, affermo di istituire una nuova alleanza (Lc 22,20; 1Cor 11,25). Perquesto i cristiani (2Cor 3,6.14) cominciarono a distinguere tra palaiadiatheke [paka* ia diahg* jg] / antica alleanza, prote diatheke [pqx* sgdiahg* jg / prima alleanza (Eb 9,15) e kaine diatheke [jaimg+ diahg* jg] /nuova alleanza, ma in riferimento al messaggio.

Nei primi secoli cristiani la designazione passo ai libri che raccoglie-vano i documenti scritti dell’Antica e Nuova Alleanza (2Cor 3,14).

Diahg* jg significa patto, ma anche disposizione, testamento, in latinopurtroppo venne tradotto con testamentum, parola che ci fa perdere laricchezza del termine ebraico e che e appropriato solo per il NT(Eb 9,15); si comincio quindi a parlare di Vetus et Novum Testamen-tum, di qui l’italiano Antico e Nuovo Testamento.

Sarebbe meglio parlare di prima e nuova «alleanza» o «patto» piut-tosto che di antico e nuovo «testamento». La prima alleanza riguarda ilpatto che JHWH stabilı con il popolo di Israele; la nuova alleanza invecee lo stesso rapporto esteso, in Gesu, a tutti i popoli. Si potrebbe quindianche dire che l’unica alleanza e stata resa nuova in Gesu.

2 Clemente Alessandrino, PG 8,668; Origene, PG 11,127; Giovanni Crisostomo, PG62,361.

4. L’Antico Testamento

4.1. La Bibbia degli ebrei (TaNaK)

Gli ebrei dividono le loro Scritture sacre in:

a) [Torah] = la Legge (5 libri).

I libri della Torah, la parte in assoluto piuimportante della BH (= Bibbia ebraica), por-tano come titolo la parola o le parole con cuiiniziano3.

b) [Neviim] = i Pro-feti (8 libri), suddivisi in

(anteriori) e

(posteriori).

c) [Ketuvim] = gliScritti (11 libri), che neiLXX divennero graphaiaghıai [cqauai* a< ci* ai] =Scritti santi (Agiografi).

I libri di: Rut, Canticodei Cantici, Qohelet, La-mentazioni ed Ester for-mano una raccolta a parte,chiamata Meghillot, e vengono letti per intero in alcune feste ebraiche.

4.2. La Bibbia dei cristiani

I cristiani dividono la Bibbia sulla base della Bibbia greca dei LXX(suddivisa in Legge, Storia, Sapienza e Profezia): Pentateuco, Libri sto-rici, Libri sapienziali (didattici o poetici), Libri profetici. Anche i nomidei singoli libri risalgono in gran parte alla LXX.

a) I Libri storici sono costituiti dal Pentateuco (Torah nella BH e Leg-ge nella LXX) che comprende i primi cinque libri della Bibbia, e daaltri sedici libri:

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3 Alcuni esempi: / Bereshit / in principio = Genesi; / welleh shemot /questi sono i nomi = Esodo; / wayyqrah / e chiamo = Levitico.

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b) I Libri sapienziali (odidattici o poetici)sono sette [Qoheletgia Ecclesiaste4; Sira-cide gia Ecclesiasti-co 5].

c) I Libri profetici so-no diciotto suddivisiin maggiori e minori:

4 Qohelet e colui che parla nell’assemblea. Deriva dall’ebraico: / qaal (= assemblea,riunione), in greco e\jjkeri* a, di qui la denominazione di Ecclesiaste.

5 Questo titolo risale a CIPRIANO. Sottolinea l’uso che la chiesa primitiva faceva di questolibro contrariamente alla sinagoga.

4.3. Differenze tra Bibbia ebraica e Bibbia cristiana

Queste suddivisioni presentano pregi e difetti. La suddivisione cri-stiana talvolta risulta inadeguata. Il Pentateuco viene incluso tra i libristorici, ma il Levitico e il Deuteronomio contengono quasi esclusiva-mente leggi o prediche. I Salmi, inni sacri, sono inclusi tra i libri sapien-ziali.

La divisione ebraica non e migliore di quella cristiana. La Torahcomprende il Pentateuco, che oltre a contenere la maggior parte dellecosiddette leggi include anche molto materiale narrativo, soprattutto inGenesi e Esodo. Tra i profeti, oltre agli scritti dei profeti veri e propri,troviamo anche libri storici: Giosue, Giudici, Samuele e Re. La defini-zione del terzo gruppo Scritti, e giusta solo perche generica.

La suddivisione ebraica ha pero il pregio di indicare la successionein cui i vari scritti, e raccolte di scritti, si sono venute formando. Fu laTorah (= Pentateuco) la prima a essere riconosciuta sacra e a essere lettadurante la liturgia. Dopo la Torah furono introdotti nel culto i profeti einfine gli scritti. Appartengono a quest’ultimo gruppo testi liturgicimolto antichi, quali i Salmi (VIII-VII secolo a.C.), e testi molto recenticome ad esempio Daniele (II secolo a.C.), che gli ebrei conteggiano tragli scritti non tra i profeti.

I libri dell’AT sono complessivamente 46, secondo l’elenco dellaVolgata latina; secondo l’elenco del concilio di Trento sono 44 (EB57-60). Questo perche il decreto di Trento unı Geremia con Baruc eincluse in Geremia anche le Lamentazioni. Il numero diverso e quindidovuto solo al diverso modo di raggrupparli.

L’elenco cattolico dei libri dell’AT si differenzia da quello ebraicoche comprende solo 24 libri. I libri che la chiesa antica riconobbe comeappartenenti alla Sacra Scrittura e che differenziano la Bibbia cattolicada quella ebraica sono 7: Tobia, Giuditta, 1 e 2 Maccabei, Sapienza,Siracide e Baruc.

Oltre a questi libri ci sono anche brevi sezioni dei libri di Ester eDaniele (per esempio il racconto di Susanna). I conti tuttavia non tor-nano: 24 + 7 non fa 46 ma 31. E evidente che ci sono altre complicazio-ni nella numerazione. Quest’ultima difficolta si risolve con facilita. Al-cuni libri che nell’elenco cattolico sono considerati distinti, formanoinvece un solo libro nel canone ebraico.

I libri dei profeti minori nella Bibbia ebraica costituiscono un sololibro, in quella cattolica invece 12 libri, nonostante alcuni siano moltobrevi (Abdia: non occupa che una pagina nella nostra edizione dellaBibbia!). La Bibbia ebraica poi non suddivide in due parti i libri diSamuele, Re, Cronache e Esdra/Neemia.

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Bibbia ebraica Bibbia greca (LXX) Bibbia cattolica

Torah —————?

Neviim

– anteriori ——?– posteriori

Ketuvim ————?

Legge —————?

Storia —————?

Sapienza ————?

Profezia ————?

Pentateuco

Libri Storici

Libri Sapienziali

Libri Profetici

5. Il Nuovo Testamento

Per analogia con l’AT, i cristiani hanno diviso il NT in Libri Storici,Didattici (o Lettere) e Profetici.

. I Libri storicisono 5:

. Libri didatticio Lettere:

14 lettere paoline

7 lettere cattoliche

. Libri profetici:

—————?

La Neo-Volgata, pubblicata nel 1979, ha ripreso un’antica divisione:Vangelo di Cristo, Vangelo degli Apostoli, Vangelo della Chiesa (Atti eApocalisse).

I libri del NT sono complessivamente 27; sommandoli con i 46 del-l’AT i libri della Bibbia, secondo il canone cattolico, sono 73. In ambitocristiano furono controversi per qualche tempo i seguenti libri del NT:Ebrei, Giacomo, 2 Pietro, 2 e 3 Giovanni, Giuda e Apocalisse. I libricontroversi sono chiamati deuterocanonici; i non controversi protoca-nonici.

6. L’origine dei capitoli, versetti e punteggiatura

La suddivisione in capitoli e versetti della Bibbia fu fatta sulla Vol-gata latina e da essa entro nel testo originale ebraico e greco. La suddi-visione in capitoli fu fatta cavalcando6 da STEFANO LANGTON, cancel-liere della Sorbona, poi arcivescovo di Canterbury (1228). La divisionein versetti fu fatta per l’AT dall’italiano SANTE PAGNINI nel 1528, per ilNT dal francese ROBERT ESTIENNE (STEFANUS) nel 1551. La punteggia-tura non e opera degli autori sacri, ma fu posta secoli dopo. Il testooriginale ebraico non aveva neppure le vocali, introdotte nel VI-IX se-colo d.C. dai masoreti. Nell’esegesi non si e quindi obbligati a tenereconto della divisione in capitoli e versetti, della punteggiatura e, per iltesto ebraico, delle vocali, anzi: suddivisioni, punteggiatura e vocali(per l’ebraico) devono essere abbandonate nei casi in cui il senso lorichieda.

6.1. Sistema di citazione

La diversa combinazione tra capitoli e versetti costituisce il sistemadi citazione:. Gen 2-5 = libro della Genesi, dal capitolo 2 al capitolo 5. Gen cc. 2-5 = libro della Genesi, dal capitolo 2 al capitolo 5. Gen 2; 5 = libro della Genesi, capitolo 2 e 5. Gen 2,4 = libro della Genesi, capitolo 2, versetto 4. Gen 2,4-17 = libro della Genesi, capitolo 2, versetti da 4 a 17 incluso. Gen 2,4.8-11 = libro della Genesi, capitolo 2, versetto 4 e dall’8 all’11. Gen 2,4-6; 7,2-5 = libro della Genesi, capitolo 2, dal versetto 4 al 6, e

capitolo 7 dal versetto 2 al 5.. Gen 2,4ss = libro della Genesi, capitolo 2, versetti dal 4 in poi. Gen 2,4a = libro della Genesi, capitolo 2, prima meta del versetto 4.

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6 Questo in senso reale e figurato, infatti la suddivisione in capitoli spesso spezza ilracconto. Un esempio evidente si trova in Gen 1,1-2,4.

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6.2. Numerazione dei Salmi secondo la BH e la LXX

La numerazione dei Salmi presenta delle differenze tra BH (o Testomasoretico [TM]) e LXX. La BH e la LXX si corrispondono sino al Sal8. Il Sal 9 della LXX unisce insieme i Salmi 9 e 10 della BH, quindi apartire da questo punto la LXX e sempre di un numero inferiore allaBH. Con il Sal 148, LXX e BH tornano a corrispondere, perche laLXX divide in due il Sal 146.

Bibbia ebraica LXX

1 – 8

9

10

11

...

147

148

1 – 8

9

10

...

146

147

148

Ad esempio:«Pieta di me, o Dio, nel tuo amore...» corrisponde al Sal 51 = nella

BH, seguita da BG, TOB, TILC e da tutti gli studiosi. Sal 50 = nellaLXX, seguita dai testi liturgici della CEI e dalla Liturgia delle Ore.

Ogni libro biblico ha una sua propria sigla, che a volte varia da edi-zione a edizione. Ad esempio: Genesi e siglato Gen in BG e Gn inTILC; Giona e siglato Gn in BG e Gio in TILC. Per le abbreviazionidei singoli libri seguiremo la Bibbia di Gerusalemme.

INDICE 5

INDICE GENERALE

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Abbreviazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

PRIMA PARTE

LA BIBBIA NEL SUO CONTESTO

1. La Bibbia: una biblioteca di libri . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112. La Bibbia: una biblioteca di libri . . . . . . . . . . . . . . . . . 133. Suddivisione della Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144. L’Antico Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155. Il Nuovo Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186. L’origine dei capitoli, versetti e punteggiatura . . . . . . . . . 19Appendice. Abbreviazione dei libri biblici

secondo la Bibbia di Gerusalemme . . . . . . . . . 21

2. Come e nata la Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

1. L’Antico Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232. Il Nuovo Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

3. Geografia della Palestina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

1. Nomi, dimensioni e caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . 292. Clima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303. Flora e fauna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 324. Le vie di comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325. La Transgiordania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326. La fossa giordanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347. Le pianure della costa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 368. La zona centrale della Palestina . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

4. Storia di Israele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

1. Problemi introduttivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

521

522

2. Preistoria e storia nel Vicino Oriente Antico . . . . . . . . . 493. La religione nell’Antico Vicino Oriente . . . . . . . . . . . . 554. I patriarchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 565. Israele in Egitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 576. La conquista della terra di Canaan . . . . . . . . . . . . . . . . 637. L’epoca dei giudici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 678. Il sorgere della monarchia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 699. Davide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

10. Salomone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7511. Caratteri della monarchia israelita . . . . . . . . . . . . . . . . 7712. La divisione del regno (930 a.C.) . . . . . . . . . . . . . . . . . 7913. I regni indipendenti di Israele e Giuda . . . . . . . . . . . . . 8014. Il regno di Giuda dal 722 all’esilio babilonese . . . . . . . . . 9115. L’esilio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9716. L’epoca persiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10017. L’epoca ellenistica (332-63) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10618. I romani in Palestina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11619. Dalla seconda guerra giudaica ai nostri giorni . . . . . . . . . 128Appendice. Cronologia dei re . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

5. Movimenti e partiti religiosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1311. I farisei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1312. Gli scribi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1343. Gli zeloti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1354. I sadducei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1365. I samaritani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1376. Gli esseni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138

Appendice. Le scoperte di Qumran . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141

6. Vita e costumi del popolo ebraico . . . . . . . . . . . . . . . . 1431. La famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1432. Il matrimonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1513. La morte e la sepoltura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1564. Il re e la sua corte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1575. I giudici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1586. Il sinedrio di Gerusalemme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1607. Il sacerdozio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1618. Luoghi sacri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1639. I sacrifici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169

10. Il calendario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17011. Le feste ebraiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171

7. Letterature dell’Antico Vicino Oriente . . . . . . . . . . . . . 177

1. Letteratura mesopotamica (sumeri, accadi, babilonesi, assiri) 1772. Letteratura egizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1823. Letteratura e religione cananea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1844. L’universo biblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1885. Il mito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189

8. Letteratura intertestamentaria e rabbinica . . . . . . . . . . 191

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1912. Gli scritti apocrifi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1913. Gli apocrifi giudaici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1894. Letteratura qumranica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1985. Filone di Alessandria (20 a.C. - 45 ca. d.C.) . . . . . . . . . . 2016. Giuseppe Flavio (37-100 ca.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2027. Letteratura rabbinica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2048. Apocrifi cristiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209

SECONDA PARTE

BIBBIA E PAROLA DI DIO

9. La Bibbia: una biblioteca per un incontro . . . . . . . . . . . 219

1. All’inizio: la parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2192. La linea si interrompe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2193. Il periodo dei profeti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2204. I testi scritti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2225. La Bibbia: un libro per l’incontro . . . . . . . . . . . . . . . . . 222

10. Il testo della Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2252. Le lingue della Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2263. Materiale scrittorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2314. I testimoni del testo ebraico della Bibbia . . . . . . . . . . . . 2345. I testimoni del testo del Nuovo Testamento . . . . . . . . . . 2416. Le versioni antiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2537. Le versioni latine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2598. Le versioni siriache . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2619. Le versioni copte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263

10. La versione armena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26311. La versione gotica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26312. Le versioni in lingue moderne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264

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11 Il canone della Scrittura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2672. Terminologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2683. Formazione e fissazione del canone ebraico delle Scritture 2704. Il canone cristiano dell’Antico Testamento . . . . . . . . . . 2735. Il canone del Nuovo Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . 2756. Il magistero ecclesiastico e il canone . . . . . . . . . . . . . . . 2777. Il problema teologico del canone . . . . . . . . . . . . . . . . . 2808. Criteri e fondamento teologico del canone . . . . . . . . . . . 2839. Questioni aperte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285

12. Rivelazione e Sacra Scrittura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2872. Rivelazione e Sacra Scrittura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2883. Cosa significa rivelazione? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2894. Storicita della rivelazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2915. Unita dell’Antico e del Nuovo Testamento . . . . . . . . . . 293

13. Ispirazione della Scrittura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297

1. La Sacra Scrittura e parola di Dio perche ispirata . . . . . . . 2972. Il Nuovo Testamento e parola di Dio . . . . . . . . . . . . . . 3003. La teologia dell’ispirazione nel corso dei secoli . . . . . . . . 302

14. La verita della Scrittura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3172. Periodo «dogmatico» (dalle origini al XVI secolo) . . . . . . 3183. Periodo «apologetico» (secoli XVII-XIX) . . . . . . . . . . . 3194. Periodo «ermeneutico» (dal Vaticano II) . . . . . . . . . . . . 3225. Fede e sapere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323

15. L’interpretazione della Scrittura . . . . . . . . . . . . . . . . . 327

1. Importanza dell’ermeneutica biblica . . . . . . . . . . . . . . . 3272. I «sensi» della Sacra Scrittura (Noematica biblica) . . . . . . 3283. Storia dell’interpretazione biblica . . . . . . . . . . . . . . . . 331

16. Ermeneutica di autore ed ermeneutica del testo . . . . . . 345

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3452. Ermeneutica di autore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3463. Ermeneutica del testo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349Appendice. La lettera di Ramesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374

17. Forme e generi letterari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377

1. Il racconto programmatico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3782. Il racconto didattico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3803. La leggenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3844. L’ammonimento profetico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3855. Parabola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3866. Storia di annunciazione e vocazione . . . . . . . . . . . . . . . 3877. Storia di miraoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3898. Discorso di rivelazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3919. Storie di rapimenti estatici (o assunzioni) . . . . . . . . . . . . 392

10. La situazione vitale (Sitz im Leben) . . . . . . . . . . . . . . . 39411. Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396

18. Metodologia biblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3972. Analisi sincronica del testo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3973. Analisi diacronica del testo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4044. Valutazione attuale del metodo storico-critico . . . . . . . . . 4155. I nuovi metodi d’analisi letteraria . . . . . . . . . . . . . . . . . 4166. Lettura fondamentalista della Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . 4177. L’interpretazione storica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4178. Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420

19. Sussidi per lo studio della Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . 423

1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4232. Edizioni della Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4233. Concordanze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4244. Dizionari biblici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4255. Sinossi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4266. Indici bibliografici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4267. Bibbia e computer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 426

20. Piccola parabola musicale per la lettura della Bibbia . . . . 427

1. Il livello zero nella lettura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4272. La lettura con chiave e tonalita . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4273. La lettura con ritmo e misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4284. La storia della partitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4285. La melodia armonizzata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4296. L’interpretazione della partitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . 429

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