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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “POLO TECNICO DI ADRIA” Via Dante, 17 - 45011 ADRIA (RO)

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Revisione n° 2 Documento del Consiglio di Classe 5^ MD75054

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Documento del Consiglio di Classe (comma 2, art. 5, DPR 323 del 23/07/1998)

Anno Scolastico 2012./2013

Classe V sez. A

Indirizzo

Igea Merc Erica Geo. P5 Elettr. x Nav. mecc.

Composizione del Consiglio di Classe:

DOCENTE MATERIA

Cavallaro Maria Italiano, Storia.

Bedetti Chiara Matematica.

Crepaldi Enrico Telecomunicazioni.

Cianfagna Luigi Elettronica, T.D.P.

Fontana Patrizia Inglese.

Villa Fausto Sistemi automatici.

De Pascalis Leonardo Economia industriale e elementi di diritto

Cavicchi Roberto Lab. Sistemi e Telecomunicazioni.

Selvatico Paolo Lab. Elettronica e T.D.P.

Labarbuta Giacomo Educazione fisica

Mazzocco Giuliano Religione.

COORDINATORE Cavallaro Maria.

SEGRETARIO Cavicchi Roberto.

DIR. SCOLASTICO Gardin Antonio.


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INDICE

1) Profilo della classe……………………………………………………… p.3

2) Attività svolte………………………………………………………….. p.4

3) Allegati A: Relazioni e programmi delle singole discipline…….….….. p.5-37

4) Allegati B: Relazioni sulle attività multidisciplinari…………….…….. p.38-52

5) Allegati C: Griglie di valutazione (esempi proposti)…………….…….. p.53-58

6) Allegati D: Simulazioni di terza prova scritta…………………….…... p.58-74

7) Firme dei docenti del Consiglio di classe………………………………. p. 75


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1) Profilo della classe in relazione alla situazione di ingresso.

Composizione della classe

Maschi n° 19 di cui ripetenti n° 4 della classe VA

Femmine n° 2 di cui ripetenti n° 0

Territorio di provenienza

Adria X

altre località delle province di

Rovigo Ferrara Padova Venezia X Altro: ………

Scuola di provenienza

I.I.S. “G. Galilei” di Adria Altra scuola: ………………………….…

Stabilità docenti

Regolare Irregolare Molto irregolare

Livello cognitivo di partenza cl. V

Eterogeneo

Abbastanza omogeneo

Mediamente adeguato

Mediamente inadeguato

Media del livello di apprendimento

Basso Medio-Basso Buono

Dinamiche relazionali all’interno della classe.

La classe V A dell’I.T.I. era composta da 21 allievi (di cui quattro inseriti nel corrente anno

scolastico ripetenti dalla classe 5^ sez. A ) provenienti da un territorio piuttosto vasto, che nel corso

del triennio hanno frequentato le lezioni con regolarità.

Le abilità di base degli studenti sono mediamente sufficienti: una parte della classe ha lavorato con

impegno costante e ha partecipato al dialogo educativo, evidenziando un discreto spirito critico e un

lavoro regolare che ha permesso di raggiungere una buona preparazione. Il resto della classe ha

lavorato in modo discontinuo, talvolta finalizzato alle verifiche orali e scritte, per cui la

preparazione risulta poco approfondita e settoriale.

Dal punto di vista disciplinare la classe ha dimostrato rispetto per le regole collettive, collaborando

in modo adeguato alle attività didattiche con discrete ripercussioni sull’apprendimento e sullo

svolgimento delle lezioni, dimostrando un interesse settoriale.

Alla fine dell'anno scolastico l'apprendimento è risultato buono per un limitato gruppo di studenti,

mediamente sufficiente per il resto della classe.


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2) Attività svolte

Il Consiglio di classe, oltre alle riunioni di rito, ha attivato:

X Dipartimenti Disciplinari per definire Obiettivi, Programmi, Criteri di valutazione, Testi

Commissioni per attività collaterali

X Iniziative extracurricolari

_____________________________________

La classe ha partecipato alle seguenti attività integrative e/o extracurricolari:

Visita culturale a: Berlino.

Viaggio d’istruzione a: Fiera dell’elettronica a Milano.

Giorno della Memoria: Percorso e Conferenza

Giornata del Ricordo: Percorso e Conferenza

Giochi di Archimede: Fase d’Istituto

Orientamento in uscita: Preparazione alle prove di ammissione Facoltà di Ingegneria UNIFE

Progetto Sci: Partecipazione al progetto d’Istituto

PET: Certificazione linguistica europea

Tipologia delle attività formative

X lezione frontale

ricerche

cooperative learning

X mezzi multimediali

X didattica laboratoriale

visite aziendali

stage

alternanza scuola/lavoro

sportelli didattici

…………………….

Criteri e strumenti di valutazione adottati

a) con riferimento alla classe:

interazione e partecipazione,

livello medio di conoscenze e abilità;

b) con riferimento ad un criterio assoluto:

possesso dei prerequisiti,

raggiungimento degli obiettivi.

Tipologia, meglio corrispondente alle caratteristiche degli allievi, scelta per la terza prova degli

esami di stato, dopo le simulazioni avvenute:

A B C


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Suddivisione delle materie per aree disciplinari

Il Consiglio di Classe, in base alla legislazione vigente in materia di suddivisione delle materie per

aree disciplinari, ha deliberato nel seguente modo:

Area linguistico – storico – letteraria: Inglese, Italiano, Economia industriale con elementi di

diritto, Storia.

Area scientifico–tecnica: Matematica, Elettronica, TDP, Telecomunicazioni, Sistemi,

Educazione fisica.

3) Allegati A: Relazioni finali e programmi delle singole discipline

ITALIANO

Docente: Prof.ssa Maria Cavallaro

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE:

Viste le modalità secondo le quali si articolerà l’esame di stato i programmi di Italiano e Storia sono stati

svolti, oltre che secondo i programmi ministeriali, seguendo e approfondendo dei percorsi storico-culturali,

integrati in alcuni casi da letture in Inglese. Gli studenti conoscono gli elementi culturali e storici delle aree

tematiche prese in esame. Sanno individuare le cause e le conseguenze dei fenomeni analizzati sia nel

periodo storico–culturale in cui si sono verificati sia nella loro incidenza in fenomeni successivi. Conoscono

i testi presi in esame nel loro significato globale. Mi preme sottolineare che l’analisi del testo dal punto di

vista linguistico e retorico crea negli studenti qualche difficoltà sia per carenze loro sia perché in classe con

tre ore settimanali, non è possibile analizzare in modo approfondito tutti i testi presi in esame. Risulta per gli

studenti più facile l’analisi contenutistica e la semplice “parafrasi”. Sanno riconoscere i principali generi

letterari (poesia, novella, romanzo).

COMPETENZE/CAPACITA’/ABILITA’

La maggior parte degli studenti è in grado di cogliere la complessità storico – culturale (analogie, differenze,

contraddizioni, continuità). Sa riconoscere elementi di continuità e innovazioni nella storia delle idee. E’ in

grado di confrontare autori, linee di tendenza generali. Sa giustificare adeguatamente le proprie affermazioni

e interpretazioni. Sa usare un linguaggio semplice ma sufficientemente adeguato agli argomenti e alle

discipline.

Alcuni studenti hanno raggiunto risultati buoni, per altri la preparazione risulta scolastica e mnemonica.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattica – Modulo – Percorso formativo - Approfondimento

ITALIANO.

Testo. VERNA, PAPA,VIAN: MONDI LETTERARI


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1870-1920: Contesto Storico: Le strutture materiali, politiche, economiche e sociali dell’Italia; Le ideologie;

Le istituzioni culturali: Posizione sociale e ruolo degli intellettuali.

LA SCAPIGLIATURA.

L’Area del Positivismo. La cultura positivista: Il Positivismo: Flaubert, De Goncourt, E. Zola: Il romanzo

come esperimento.

GIOVANNI VERGA E IL VERISMO ITALIANO: La tecnica narrativa di Verga; L’ideologia verghiana; Il

verismo di Verga e il naturalismo zoliano; lo svolgimento dell’opera verghiana.

Letture: Fantasticheria; Rosso Malpelo; Libertà La roba..

I Malavoglia: Prefazione; L’addio di ‘Ntoni. Da Mastro-don Gesualdo: La smania dell’ascesa, La morte di

Gesualdo.

L’AREA DELLA CRISI DELLA RAGIONE.

Il problema dei fondamenti : Crisi della razionalità scientifica, economica, storica, politica; La crisi dell’io.

Il problema del Decantiamo. Decadentismo.

GABRIELE D’ANNUNZIO

La vita. Il percorso letterario.

L’esteta edonista: L’educazione dell’esteta.

L’esteta superuomo: Meriggio, La pioggia nel pineto.Le vergini delle rocce: Il superuomo.

L’esteta notturno: Incontro con la madre.

GIOVANNI PASCOLI.


La poetica del “Fanciullino”

La poesia come memoria: L’assiuolo, X Agosto, La mia sera.

La poesia dell’inquietudine: Il gelsomino notturno.

La natura inquietante: Temporale, Il lampo, Novembre.

IL NUOVO ROMANZO DEL NOVECENTO.

ITALO SVEVO.


Una vita: Salute e malattia.

Senilità: E. Brentani, I fallimenti di Emilio, Senilità.

La coscienza di Zeno: La premessa del Dottor S., Il preambolo di Zeno, Le date fatidiche, un rapporto

ambiguo, la morte del padre, La salute di Augusta.

LUIGI PIRANDELLO.


L’umorismo: L’arte umoristica.

Il fu Mattia Pascal: Premessa, La conclusione.

L’abbandono al flusso vitale: Uno , nessuno e centomila: Non c’è coscienza

Novelle per un anno: La cariola, Ciarla scopre la luna, , La patente

IL CREPUSCOLARISMO.

CORAZZINI: Desolazione di un povero poeta sentimentale.

GOZZANO: Totò Merumeni.

IL FUTURISMO: MARINETTI: Il manifesto futurista del 1909, Manifesto tecnico della letteratura

futurista.

L’ETA’ TRA LE DUE GUERRE.

IL CONTESTO STORICO: Strutture materiali. Stratificazione sociale. Sistemi politici.


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E. MONTALE.

La vita. Il percorso letterario

La poesia del varco: I limoni

Il “male di vivere”: Spesso il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto, non chiederci la parola.

Il tempo e la memoria, Non recidere forbice, quel volto.

GIUSEPPE UNGARETTI.


Il dolore della guerra: Veglia, San Martino del Carso, I fiumi, Fratelli.

Sono una creatura.

Il dolore della mancanza: La madre.

Il Neorealismo: caratteri generali.

STORIA

Docente: Prof.ssa Maria Cavallaro

CONTENUTI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE SVOLTI: STORIA. Testo: F. BERTINI STORIA.

MURSIA

MODULO I: L’INIZIO DEL NUOVO SECOLO E LA GRANDE GUERRA. Il novecento: le masse, la

politica, la modernità.

Le basi economiche della supremazia occidentale.

L’età giolittiana e lo sviluppo industriale in Italia.

La grande guerra: il primo conflitto su scala mondiale.

La rivoluzione russa.

MODULO II: LA CRISI DELLE DEMOCRAZIE. I REGIMI AUTORITARI A PARTITO UNICO.

La crisi dell’Europa nel dopoguerra.

L’Italia in camicia nera : il ventennio fascista.

L’economia mondiale tra le due guerre e la crisi del ’29.

L’Unione Sovietica di Stalin.

Il nazismo in Germania.

1939-1945: “guerra totale”

IL MONDO DELLA GUERRA FREDDA.

L’Europa divisa dalla guerra fredda.

La nascita della repubblica in Italia.


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METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero,

sostegno e integrazione, ecc.):

Gli studenti sono abituati alla lezione frontale. Hanno acquisito un metodo di studio sufficientemente

autonomo che procede per schematizzazioni per punti e in forme concise. Gli studenti hanno operato anche

su testi diversi da quelli in adozione, producendo riassunti e raccolte di dati, dimostrando di saper cogliere le

nozioni essenziali e veramente importanti.

MATERIALI DIDATTICI (testo adottato, attrezzature, spazi e tempi di laboratorio, tecnologie audiovisive

e/o multimediali, ecc.):

Gli studenti hanno usato i testi in adozione, testi forniti dall’insegnante per ampliare ed integrare i percorsi

storico-letterari.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (Specificare: prove scritte, verifiche orali,

test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio, simulazioni, ecc.)

Le verifiche si sono svolte periodicamente attraverso questionari, colloqui, interrogazioni orali e prove

scritte. Si è privilegiato l’interrogazione orale perché riesce a mettere in inter-azione lo studente con

l’insegnante e favorisce interventi correttivi diretti e immediati. Inoltre essa abitua al dialogo, alla critica,

all’intervento puntuale. Per quanto concerne la produzione scritta alcune prove sono state incentrate

sull’analisi del testo letterario e non, sul saggio breve di tipo argomentativo e informativo di tipo letterario,

storico e di attualità.


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ECONOMIA INDUSTRIALE CON ELEMENTI DI DIRITTO

Docente: Prof. Leonardo De Pascalis

FINALITÀ:

la finalità fondamentale dell’insegnamento dell’economia industriale consiste nel conseguimento, da parte

degli alunni, di un’adeguata consapevolezza critica sulle più importanti variabili aziendali e sulle loro

implicazioni a livello gestionale e manageriale. Sulla base di acquisizioni cognitive di carattere giuridico-

economico, gli studenti hanno dovuto dimostrare, inoltre, di essere in grado di orientarsi in modo adeguato

nei principali processi di tipo finanziario che si riferiscono al mondo reale e che, pertanto, concretamente li

riguardano. Questo nella prospettiva, soprattutto, di un loro utile e proficuo inserimento nell’ambito del

lavoro e delle dinamiche produttive.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati, quindi, conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE:

rispetto ai contenuti disciplinari gli studenti hanno appreso le specificità delle sfere della produzione e della

distribuzione nonché le caratteristiche delle diverse forme di mercato. La parte principale del programma è

stata dedicata al sistema azienda, come struttura aperta, articolata in sottosistemi tra loro interagenti e

connotati, oltre che da forte dinamismo, da un elevato numero di variabili correlate. Infine si è rivolta

l’analisi alla tipologia dei costi e delle combinazioni economiche, con particolare riferimento al controllo

della gestione ed alla pianificazione aziendale. La classe, nel complesso, ha conseguito una conoscenza

abbastanza discreta delle tematiche affrontate nel corso dell’anno scolastico. In ogni caso, per alcuni alunni,

l’approccio alla disciplina è stato soprattutto di tipo mnemonico e la ricerca della nozione è prevalsa su uno

studio più approfondito e critico. Per altri invece, maggiormente impegnati e partecipi, profitto ed interesse

si sono rivelati migliori e pienamente adeguati al corso degli studi.

COMPETENZE:

per quanto riguarda le competenze acquisite, la classe ha dimostrato, nel suo complesso, una soddisfacente

capacità espositiva ed un’accettabile uso del linguaggio tecnico – giuridico. Apprezzabile, in termini globali,

il livello di comprensione e la capacità di applicare le nozioni teoriche al campo pratico – operativo.

Sostanzialmente discreta, in ogni caso, l’individuazione e l’organizzazione dei concetti, dei fatti e dei

fenomeni affrontati.

CAPACITÀ:

fatta eccezione per un gruppo di alunni, caratterizzato da un rendimento ed un impegno moderati e non

sempre continui, nella classe è emersa, nel complesso, una discreta capacità di saper utilizzare le

conoscenze, attraverso le competenze, in maniera favorevole e costruttiva. Alcuni studenti poi, spinti da

motivazioni personali e da inclinazioni più spiccate nei confronti della materia, hanno dimostrato buone

attitudini nella rielaborazione critica di quanto appreso, nonché autonomia nel saper valutare e giudicare in

modo corretto i contenuti proposti.

METODOLOGIE:

la lezione in classe, pur essendo stata prevalentemente di tipo frontale, ha cercato di coinvolgere gli alunni,

richiedendo loro soluzioni, giudizi, dibattiti e disquisizioni sugli argomenti trattati. Tutto questo, al fine di

rendere gli studenti maggiormente partecipi rispetto al percorso formativo sviluppato e di motivarli in modo

congruo allo studio della disciplina. Laddove possibile, in ultima analisi, le esemplificazioni pratiche sono

state finalizzate ad agevolare la comprensione concettuale, permettendo, inoltre, la verifica della

corrispondenza tra la realtà concreta e le teorie illustrate e spiegate dal docente.

MATERIALI DIDATTICI:

il principale strumento di lavoro è stato il libro di testo in adozione, cfr. di seguito, opportunamente

integrato dagli appunti prodotti dal docente.


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Biozzi, Paoletti, Zagrebelsky, Trucco “Problem solving: Economia industriale ed elementi di diritto” Ed.

Le Monnier

TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE UTILIZZATE:

- verifiche orali sommative, due per ciascun quadrimestre.

- verifiche orali formative, frequenti nel corso delle spiegazioni didattiche.

- somministrazione di una simulazione di terza prova dell’Esame di Stato nel 2° Quadrimestre

CONTENUTI DISCIPLINARI E SCANSIONI MENSILI:

L’ATTIVITÀ PRODUTTIVA: Le caratteristiche dell’attività produttiva. Lo statuto

dell’imprenditore commerciale. I QUAD.

Settembre

L’IMPRESA NELLA REALTÀ

CONTEMPORANEA: Economie e diseconomie di scala. Scissione fra

proprietà e gestione, scorte, produzione multipla,

progresso tecnico, ciclo di vita del prodotto,

innovazione tecnologica, decentramento,

specializzazione.

Ottobre

LA FUNZIONE

DISTRIBUTIVA; LE FORME

DI MERCATO:

Definizione del mercato, concorrenza perfetta,

monopolio, prezzo del prodotto e profitto dell’impresa

in concorrenza e in monopolio, altre forme di mercato.

Novembre

LA FUNZIONE

DISTRIBUTIVA; GLI

ELEMENTI DELLA

STRUTTURA DEL MERCATO:

Fordismo e taylorismo. Caratteristiche, obiettivi e

classificazione delle aziende, le barriere all’entrata, la

differenziazione dei prodotti. La produzione come

attività di trasformazione nel tempo e nello spazio.

Dicembre

LA PRODUZIONE E

L’AZIENDA: Il risultato economico della gestione aziendale e il suo

punto di equilibrio. Azienda come sistema, sistema

economico, sottosistemi aziendali. Il reddito di

esercizio e la sua utilizzazione, costi, ricavi.

Gennaio

IL PATRIMONIO

DELL’AZIENDA: Patrimonio e capitale, capitali di funzionamento e di

finanziamento, analisi degli investimenti e dei

finanziamenti, il bilancio d’esercizio. Le relazioni

degli amministratori e dei sindaci.

II QUAD.

Febbraio

LA STRUTTURA

DELL’AZIENDA: Organizzazione industriale, la microstruttura, la

macrostruttura, l’organizzazione formale ed informale

del lavoro, la regolamentazione delle operazioni

aziendali, organigrammi e mansionari.

Marzo

I SISTEMI INFORMATIVI E I

COSTI AZIENDALI Le diverse tipologie di sistemi informativi aziendali. Il

concetto di costo, analisi e classificazione dei costi, il

principio di economicità della gestione, i calcoli di

convenienza economica. Lo stile di direzione e le sue

implicazioni gestionali.

Aprile

IL CONTROLLO DI

GESTIONE Pianificazione e programmazione, le fasi del processo

di pianificazione, la programmazione, il controllo di

gestione, l’individuazione dei centri di responsabilità,

il budget, l’analisi degli scostamenti ed il reporting.

Maggio-

Giugno


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ELETTRONICA

Docenti: Proff. Cianfagna Luigi, Selvatico Paolo (I.T.P.)

CONOSCENZE:

Si è cercato di fornire le conoscenze di base per affrontare l’analisi e la sintesi di semplici circuiti

elettronici dedicati alle funzioni di generazione e conversione dei segnali, di condizionamento, di

interfacciamento e di trasmissione delle informazioni.

Specificatamente i ragazzi conoscono: le tecniche di amplificazione e di adattamento dei segnali,

di generazione di forme d'onda quadre e sinusoidali, quelle di progettazione dei filtri, sia passivi che

attivi (del 1° e II°ordine), e le tecniche di interfacciamento e di conversione tra dispositivi analogici

e quelli digitali.

Lo svolgimento è stato organizzato su di uno schema metodologico del tipo “studio-

progettazione-realizzazione-verifica-documentazione” di piccoli progetti, finalizzati, non tanto

all’acquisizione di abilità progettuali vere e proprie, (caratteristica del corso di TDP), quanto al

corretto apprendimento della materia.

Nello sviluppo del programma del quinto anno, si è insistito particolarmente sui problemi di

condizionamento, generazione e conversione dei segnali; essi consentono, tra l'altro di integrare e

richiamare le conoscenze circuitali e funzionali conseguite negli anni precedenti e quelle

immediatamente precedenti, relativamente all’anno in corso.

Occorre sottolineare, per aderenza alla realtà, che solo alcuni ragazzi hanno raggiunto tutti gli

obiettivi sopra descritti.

COMPETENZE/CAPACITA’:

Durante lo svolgimento del corso i ragazzi sono stati stimolati ad acquisire:

capacità di riprodurre circuiti già studiati ed analizzarne il funzionamento, di dimensionarne le

parti, giungendo al progetto, producendo la documentazione relativa;

conoscenza delle funzioni di elaborazione e generazione dei segnali, dei dispositivi che le

realizzano e capacità di utilizzarli all'interno di sistemi più complessi;

padronanza nell’uso della strumentazione, nelle tecniche di misura adottate e nella motivazione

delle eventuali procedure normalizzate;

capacità di leggere e utilizzare i dati tecnici associati ai componenti;



Periodo

di tempo

(ore)

Amplificatori Operazionali 2


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Generalità

Caratteristiche di un A.O. ideale

Limitazioni di un A.O. reale (cenni)

Funzionamento ad anello aperto e lineare

Applicazioni lineari con A.O.

Generalità

Amplificatore invertente

Amplificatore non invertente

Inseguitore di tensione

Sommatore invertente e non invertente

Amplificatore differenziale

Circuiti integratori (invertente )

Circuiti derivatori (invertente )

Filtro PB e PA (non invertente – svolto come esercizio.

Convertitore corrente-tensione

Convertitore tensione-corrente

16

Applicazioni non lineari con A.O.

Generalità

Comparatore invertente e non invertente

Raddrizzatori di precisione a una semionda (con uno e due diodi )

Raddrizzatori di precisione a doppia semionda

6

La reazione

Schema a blocchi e calcolo del guadagno

Effetti della reazione negativa (stabilità, S/N, Larghezza di Banda)

6

Oscillatori sinusoidali

Principio di funzionamento, condizioni di Barkhausen

Oscillatore a sfasamento

Oscillatore a ponte di Wien

Oscillatori a tre punti in alta frequenza (Hartley e Colpitts)

10

Generatori di forme d’onda

Generalità

Comparatori con isteresi

Trigger di Schmitt invertente

Trigger di Schmitt non invertente

Multivibratore astabile con A.O. (generatori di onde quadre, e rettangolari)

Multivibratori monostabili con A.O.

15

Timer 555

Generalità

Schema a blocchi del Timer 555

5


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Astabile con il 555

Monostabile con il 555

Convertitori DAC e ADC

Convertitori digitali analogici DAC (generalità)

Convertitore DAC a resistori pesati

Convertitore DAC con rete a scala R-2R

Convertitori analogico digitali ADC (generalità)

Convertitore ADC flash

Conversione analogico/digitale di segnali variabili (teorema del campionamento)

Circuito sample-hold; condizioni di utilizzo del S/H

10

PROVE DI LABORATORIO

1. Amplificatore differenziale

2. A.O. : Configurazione Invertente e non Invertente, con rilievo di SR e CMRR

3. A.O. : come Comparatore Invertente e non Invertente e Trigger di Schmitt

4. A.O. : come Derivatore

5. A.O. : come Integratore

6. L'oscillatore a sfasamento

7. L'oscillatore a Ponte di Wien

8. Trigger di Schmitt invertente e non invertente

9. Multivibratore astabile e monostabile con il A 741

10. Multivibratore astabile con il Timer 555

11. Filtri attivi di I e II ordine, di tipo Sallen-Kay, passa alto e passa basso

12. Simulazioni dei circuiti elettrici sopra elencati.

(Ripasso di argomenti del 4° anno)

Risposta nel dominio del tempo

Carica e scarica del condensatore

Carica e scarica dell’Induttore

Circuiti a resistenza e capacità

La trasformata di Laplace

Antitrasformata

Analisi circuitale

Circuiti R-C e C-R

Analisi nel dominio della frequenza Segnali periodici e componenti armoniche

Quadripoli e trasferimento di energia

Funzione di trasferimento e risposta in frequenza

Diagrammi di Bode

Risposta in frequenza di circuiti R-C e R-L

20

10

N.B. La somma delle ore dedicate all’attività scolastica non coincide con il totale per vari motivi, per esempio:

interrogazioni, simulazioni di prove d'esame, gite, visite guidate, conferenze con esperti esterni, ecc.


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METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di

recupero, sostegno e integrazione, ecc.)

Per questioni di praticità e di risparmio di tempo si è fatto uso solo della lezione frontale per

quanto riguarda le spiegazioni teoriche, mentre per l’attività di laboratorio la classe è stata divisa in

gruppi di lavoro per la realizzazione e la verifica dei circuiti, con la stesura di una relazione per ogni

gruppo.

MATERIALI DIDATTICI (testo adottato, attrezzature, spazi e tempi di laboratorio,

tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.)

Testi adottati:

Cuniberti-De Lucchi “Elettronica Analogica” Edizioni Petrini Volumi A e B.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (Specificare: prove

scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di

laboratorio, simulazioni, ecc.)

Gli strumenti per la valutazione utilizzati sono stati:

per la valutazione formativa interrogazioni con domande su argomenti ristretti del programma, e

discussioni guidate;

per la valutazione sommativa interrogazioni e compiti in classe su gruppi di argomenti

abbastanza ampi

sono state fatte anche due simulazioni di terza prova che sono state considerate sia un momento

di valutazione sommativo che formativo.

per la valutazione di laboratorio è stato considerato l’impegno e la capacità di lavorare in gruppi

organizzati, dimostrati dai ragazzi e la correttezza della relazione.

A disposizione della commissione sono depositate in segreteria i seguenti esempi delle prove,

delle verifiche effettuate e delle simulazioni:

I compiti in classe svolti dai ragazzi durante l’anno scolastico.


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TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE

Docenti: Proff. Cianfagna Luigi, Selvatico Paolo (I.T.P.)

CONOSCENZE:

Si è cercato di fornire le conoscenze di base per affrontare la progettazione e la realizzazione di

semplici circuiti elettronici dedicati alle funzioni di generazione e conversione dei segnali, di

condizionamento, di interfacciamento e di trasmissione delle informazioni.

Specificatamente i ragazzi conoscono: le tecniche di analisi dei dati, sanno determinare le specifiche

di progetto, sanno dimensionare i circuiti, realizzare attraverso software dedicati i relativi progetti

fino allo sviluppo, assemblaggio dei componenti e collaudo dell'intera opera.

Lo svolgimento è stato organizzato su di uno schema metodologico del tipo “studio-progettazione-

realizzazione-verifica-documentazione” di piccoli progetti, finalizzati all’acquisizione di abilità

progettuali vere e proprie, (caratteristica del corso di TDP).

Nello sviluppo del programma del quinto anno, si è insistito particolarmente sui problemi di

condizionamento, generazione e conversione dei segnali; essi consentono, tra l'altro di integrare e

richiamare le conoscenze circuitali e funzionali conseguite negli anni precedenti e quelle

immediatamente precedenti, relativamente all’anno in corso.

Occorre sottolineare, per aderenza alla realtà, che solo alcuni ragazzi hanno raggiunto tutti gli

obiettivi sopra descritti.

COMPETENZE/CAPACITA’:

Durante lo svolgimento del corso i ragazzi sono stati stimolati ad acquisire:

capacità di riprodurre circuiti già studiati ed analizzarne il funzionamento, di dimensionarne le

parti, giungendo al progetto, producendo la documentazione relativa;

conoscenza delle funzioni di elaborazione e generazione dei segnali, dei dispositivi che le

realizzano e capacità di utilizzarli all'interno di sistemi più complessi;

padronanza nell’uso della strumentazione, nelle tecniche di misura adottate e nella motivazione

delle eventuali procedure normalizzate;

capacità di leggere e utilizzare i dati tecnici associati ai componenti;


Unità didattica – Modulo – Percorso formativo – Approfondimento Periodo di tempo

(espresso in ore)

Applicazione del Software ORCAD CAPTURE per WINDOWS per la

realizzazione degli schemi elettrici.

Applicazione del Software ORCAD LAYOUT per WINDOWS per la

sbrogliatura del circuito stampato.

Applicazione del Software CIRCUIT CAM per WINDOWS per la produzione

del file d’interfaccia con la macchina fresatrice a CN.

Teoria h 5


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Conoscenza del Software BOARD MASTER per la gestione della fresa.

PROGETTAZIONE DI UN MULTIMETRO NUMERICO

Descrizione del problema, schema a blocchi.

Progetto del voltmetro numerico: schema a blocchi, convertitore A/D,

decodificatore, taratura del blocco. Partitore resistivo per la variazione

delle portate.

Progetto del convertitore Vac-Vdc : principio di funzionamento,

realizzazione pratica, taratura, circuito d'ingresso.

Progetto del convertitore R-V: principio di funzionamento, realizzazione

pratica, taratura, circuito d'ingresso.

Progetto del convertitore I-V: principio di funzionamento, taratura,

funzione dei diodi.

Teoria h. 10

Laboratorio h. 25


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Microcontrollori: il PIC 16F84A e Microchip serie PIC 16F87XA

Tecnologie:

− Architettura di un microcontrollore: struttura di un microcontrollore, registri

indirizzatori, modalità e registri di indirizzamento; interrupt, porte di I/O

Struttura del microcontrollore; Il PIC 16F84A; Registri (register file);

Il PIC 16F873(6)A; Caratteristiche generali; Organizzazione della memoria;

Indirizzamento diretto e indiretto dei registri; Le interruzioni; Reset; Le porte

di Input/Output (I/O); Moduli Timer;

− Software di un microcontrollore: organizzazione dei dati in memoria,

formato delle istruzioni, set di istruzioni, esempi di programmazione;

Istruzioni; Scrittura del programma (editing); L’ambiente MPLAB

Disegno e Progettazione:

− Progetto e realizzazione di un sistema di controllo di tipo combinatorio-

sequenziale realizzato con microcontrollore.

− Tecniche di scambio informazioni tra due sistemi comunicanti in modo

asincrono.

− Progetto e realizzazione di un sistema per il controllo di grandezze

analogiche.

- Progetto : Orologio Digitale con PIC16F84A. TIL 311 display con decoder.

E con display 7 segmenti TIL 302. Comunicazione seriale tra due schede con

PIC 16F84A. realizzazione della scheda; saldatura componenti; collaudo.

Teoria h. 10

Laboratorio h.

25

Trasduttori e sensori:

Caratteristiche e prestazioni;

Trasduttori di spostamento e di posizione;

Trasduttori di velocità;

Trasduttori di forza e pressione;

Sensori di temperatura;

Trasduttori di energia radiante;

Sensori chimici.

Teoria h. 15

Costruzione delle schede relative al sistema a microcontrollore. Disegno

degli schemi con ORCAD CAPTURE, realizzazione dello stampato con

l’utilizzo del software ORCAD LAYOUT, sviluppo delle schede e

incisione delle stesse in singola ed in doppia faccia, montaggio e

saldatura dei componenti, collaudo e misure. Redazione della relazione

relativa a tutte le varie fasi con l’utilizzo di un word processor.

Laboratorio h.

20

Convertitori DAC e ADC

Convertitori digitali analogici DAC (generalità)

Convertitore DAC a resistori pesati

Convertitore DAC con rete a scala R-2R

Teoria h. 10

Laboratorio h. 5


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Convertitori analogico digitali ADC (generalità)

Convertitore ADC flash

Conversione analogico/digitale di segnali variabili (teorema del

campionamento)

Circuito sample-hold; condizioni di utilizzo del S/H

N.B. La somma delle ore dedicate all’attività scolastica non coincide con il totale per vari motivi, per esempio:

interrogazioni, simulazioni di prove d'esame, gite, visite guidate, conferenze con esperti esterni, ecc.


recupero, sostegno e integrazione, ecc.):

L'attività didattica è stata svolta attraverso lezioni frontali e con ripetuti colloqui onde individuare le

conoscenze, la proprietà di linguaggio degli Studenti e per sostenere il recupero curricolare degli

studenti non sufficienti nella preparazione.

MATERIALI DIDATTICI (testo adottato, attrezzature, spazi e tempi di laboratorio, tecnologie

audiovisive e/o multimediali, ecc.):

E' stato utilizzato il testo adottato: "TDP TECNOLOGIA DISEGNO PROGETTAZIONE" di

Elisabetta Cuniberti, Luciano De Lucchi, Domenico Galluzzo; editore: Petrini

Per la progettazione di laboratorio sono stati eseguiti numerosi link verso siti internet che

approfondivano lo studio dei Microcontrollori PIC, dei programmatori di PIC.

Sono stati utilizzati i programmi software di simulazione e progetto cad:

ORCAD CAPTURE per WINDOWS per la realizzazione degli schemi elettrici.

ORCAD LAYOUT per WINDOWS per la sbrogliatura del circuito stampato

CIRCUIT CAM per WINDOWS per la produzione del file d’interfaccia con la macchina

fresatrice a CN

Software BOARD MASTER per la gestione della fresa (solo per le fasi finali del progetto)

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE : prove grafiche con CAD elettrico,

verifiche orali, prove di laboratorio, collaudi delle schede progettate.

Sono state programmate , oltre alle prove scritto-grafiche ed alle prove di laboratorio, una o due

verifiche orali a seconda dell'eventuale recupero curricolare per quadrimestre. Questa Disciplina ha

partecipato alla simulazione della terza prova.

STRUMENTI E MATERIALI

(Libri di testo, audiovisivi, ipertesti, dispense, altri testi ecc.).

Tutte le dotazioni del laboratorio di TDP, quali software di progettazione, strumentazione di

presentazione multimediale, attrezzature per la produzione di circuiti, testi, data sheets,

documentazione tecnica d’uso, etc. vengano regolarmente ed assiduamente utilizzati oltre al testo

adottato.

Testo adottato: Elisabetta Cuniberti, Luciano De Lucchi, Domenico Galluzzo: "Tecnologia, disegno

e progettazione"

Volumi 2-3 ; edizioni Petrini - Scienze e Tecnologie.


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Lingua e Civiltà Inglese RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Anno scolastico 2012-2013

Disciplina: Lingua e Civiltà Inglese

Classe 5ªA indirizzo elettronica e telecomunicazioni

Docente: Patrizia Fontana

La classe, che nel triennio ha cambiato composizione per l’inserimento di nuovi elementi, si

presenta come un gruppo scarsamente coeso e incline a rispondere in modo collaborativo e

costruttivo alle sollecitazioni dell’insegnante. E’ da evidenziare che l’attuale docente è subentrata

nell’ultimo anno di corso e che la mancanza di continuità didattica è stata vissuta con difficoltà da

molti studenti, i quali, al termine del percorso scolastico, hanno dovuto adeguarsi ad un diverso stile

di insegnamento.

Nel corso dell’anno la maggior parte degli studenti ha spesso manifestato un interesse

superficiale verso la disciplina ed un impegno discontinuo, concentrando lo studio in prossimità

delle verifiche. Solo un ristretto numero di alunni ha lavorato con discreta regolarità.

Le conoscenze linguistiche sono almeno sufficienti, tuttavia in fase di produzione orale e scritta

la maggior parte degli studenti dimostra incertezze, utilizza un lessico limitato, anche nell’ambito

della microlingua, e semplici strutture morfosintattiche.

Le conoscenze dei contenuti sono, nel complesso, sufficienti.

Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico molti studenti, forse anche per una certa apprensione in

vista dell’Esame di Stato, si sono attivati per cercare di colmare le carenze evidenziate in corso

d’anno, seguendo le lezioni con maggiore attenzione e partecipazione e impegnandosi

maggiormente nello studio domestico.

Obiettivi disciplinari

Sono stati sufficientemente raggiunti i seguenti obiettivi:

Conoscenze

Conoscere le principali strutture morfosintattiche presenti nei testi presi in esame.

Conoscere il lessico tecnico più significativo in relazione agli argomenti trattati.

Conoscere i contenuti del programma.

Competenze

Comprendere globalmente testi orali relativi principalmente al settore specifico

dell’indirizzo.

Sostenere semplici conversazioni su argomenti generali e specifici.

Produrre testi orali e scritti per descrivere processi, fenomeni, apparecchi, strumenti con

chiarezza.

Comprender in modo globale e analitico testi scritti di interesse generale e specifici del

settore di specializzazione.

Trasporre in lingua italiana testi scritti di argomento tecnologico.

Riflettere sul sistema linguistico anche in un’ottica comparativa con la lingua italiana.


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Capacità

Usare con chiarezza la lingua nel contesto situazionale dato.

Usare i vari registri linguistici con particolare riferimento al settore di specializzazione.

Orientarsi nella comprensione di testi in lingua ed esporne i concetti essenziali con

correttezza linguistica, sia oralmente che per iscritto.

Contenuti disciplinari

Microlingua:

Unit 19

Elecctromagnetic waves.

The electromagnetic spectrum.

Basic communications concepts (testo integrativo).

Unit 20

Optical fibres vs coaxial cables.

Features and applications of optical fibres.

Unit 22

How telephones work.

Modulation: AM, FM, PCM (testi integrativi).

Modems (testo integrativo).

Fax machines and modems.

Unit 23

Antennas.

What antennas do.

Unit 24

What are artificial satellites?

Satellite orbits.

Types of artificial satellites.

Communication architectures.


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Telecommunications satellites (testo integrativo).

Unit 18

The Internet (Getting started).

Web Browsers.

Reading Supplements:

The world’s smallest RFID tags.

Living with radiation.

Lingua:

Word strings.

Linkers.

Prepositions of place and movement.

The passive (revision).

Comparatives and superlatives (revision).

Il programma preventivo ha subito alcune riduzioni e modifiche sia perché la trattazione di alcuni

argomenti ha richiesto tempi più lunghi del previsto, sia perché le verifiche orali si sono protratte

oltre il tempo prestabilito.

Ore settimanali di lezione: 2

Ore effettivamente svolte alla data del 15 maggio: 54

Metodologia

Le attività e i contenuti proposti hanno mirato principalmente al raggiungimento di una

padronanza del linguaggio tecnico, attraverso un lavoro di acquisizione e consolidamento della

microlingua e, nello stesso tempo, ad un rinforzo delle competenze comunicative acquisite negli

anni precedenti.

Sono stati proposti testi tecnici in raccordo ad argomenti trattati nelle materie di indirizzo, con

l’obiettivo di rafforzare le strutture linguistiche e favorire l’acquisizione del lessico specifico.

La lettura dei testi è stata seguita da esercizi di varia tipologia volti a verificare la comprensione

globale e analitica dei contenuti, e da attività di speaking e writing.

Come da indicazioni ministeriali, sono state effettuate anche semplici attività di trasposizione in

L1.


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Nel corso dell’anno, in relazione alle esigenze emerse e compatibilmente con i tempi ristretti a

disposizione, sono stati affrontati alcuni argomenti linguistici, sia come ripasso di strutture

grammaticali, sia come presentazione di strutture nuove.

Le tecniche didattiche utilizzate sono state la lezione partecipata e la lezione frontale. Le

tipologie di esercizi proposti sono state le seguenti: domande vero/falso, domande a scelta multipla,

esercizi di completamento e trasformazione, esercizi di abbinamento, quesiti a risposta aperta,

traduzione.

Verifica e valutazione

Si sono proposte verifiche formative (in itinere come feedback del processo di apprendimento) e

sommative (alla fine di segmenti di contenuti significativi) sia scritte che orali. Nella valutazione si

è tenuto conto del livello delle conoscenze acquisite, della esposizione, della capacità di

rielaborazione dei contenuti, ma anche dei progressi rispetto alla situazione di partenza.

Per quanto riguarda i criteri di valutazione, si è utilizzata la griglia di valutazione del

Dipartimento Disciplinare.

Sono state effettuate due simulazioni di Terza Prova (tipologia B); per la correzione è stata

utilizzata la griglia comune di valutazione di Terza Prova.

Materiali didattici

Testo in adozione (sia per la microlingua che per gli argomenti di lingua): Strambo,

Linwood, Dorrity, On Charge, English for Electronics and Telecommunications, Petrini.

Fotocopie.

Materiale integrativo in lingua inglese tratto dalla dispensa realizzata dal docente di

Telecomunicazioni.

Adria, 15 maggio 2013


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TELECOMUNICAZIONI

Docenti: Enrico Crepaldi, Roberto Cavicchi (I.T.P.)

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti a livello quasi sufficiente i

seguenti obiettivi:

FINALITÀ

Lo studio di questa disciplina introduce gli studenti alle tecniche che stanno alla base dei

moderni sistemi di telecomunicazione, caratterizzati da una notevole complessità.

Occorre anche prestare attenzione ai riflessi profondi che la crescente diffusione di tali sistemi ha

sulla cultura e sull’organizzazione di tutta la società.

L’insegnamento deve far emergere la tendenza di fondo del settore ad una integrazione, in grandi

reti di telecomunicazione, di funzioni e servizi diversi (trasmissione di suoni, immagini, dati e

teleinformatica).

L’impiego di tecniche PCM e di protocolli standardizzati sta alla base di questa tendenza.

La disciplina presenta due aspetti: uno relativo alle tecniche di trasmissione, con o senza

modulazione, e l’altro relativo ai sistemi di telecomunicazione, con funzioni complesse che

utilizzano le suddette tecniche. Il primo aspetto è quello più interessato alla interazione con

“Elettronica”, con “Inglese” e “Storia”, il secondo con “Sistemi elettronici automatici” e con

“Tecnologie elettroniche, Disegno e Progettazione”

CONOSCENZE

• Conoscenze relative e specifiche tecniche di trasmissione, con o senza modulazione;

• conoscenze relative a singoli apparati;

• conoscenze relative a moderni sistemi complessi di telecomunicazione;

Purtroppo, dato che l'impegno di molti allievi è stato saltuario, ciò ha penalizzato i risultati delle

esercitazioni scritte, nelle interrogazioni, negli interventi dal posto. La loro preparazione conseguita

risulta mnemonica, superficiale e finalizzata al voto.

In Laboratorio, in particolare, si sono perseguiti i seguenti obiettivi:

• saper utilizzare le attrezzature, gli strumenti, anche provvedendo a eventuali interventi di

piccola manutenzione

• saper leggere e comprendere i manuali tecnici

• saper utilizzare software applicativi

• saper realizzare in modo corretto e organico sulle esperienze

COMPETENZE/CAPACITÀ/ABILITÀ

In definitiva le COMPETENZE, CAPACITÀ e ABILITÀ risultano limitate nella:

• capacità di interpretare e di utilizzare norme relative a standards nazionali e internazionali

• padronanza nell’uso della strumentazione, nell’uso delle tecniche di misura adottate e nella

motivazione delle eventuali procedure normalizzate

mentre gli allievi hanno COMPETENZE non del tutto sufficienti per poter affrontare:

• il calcolo di massima di un sistema di Telefonia Digitale (Pulse Code Modulation PCM)

La classe ha raggiunto tali obiettivi con risultati quasi sufficienti per impegno ed interesse.


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Tempo

(in ore)

MODULAZIONI (AM, FM, PM, ASK, FSK, PSK) 8

ELEMENTI DI TEORIA DELL'INFORMAZIONE: quantità di informazione Q,

simboli statisticamente indipendenti ed equiprobabili, entropia (=capacità informativa

della sorgente) H, ridondanza R, velocità di emissione dei simboli (=velocità teorica di

segnalazione) b, velocità media di emissione dell'informazione (=velocità teorica di

trasmissione dell'informazione) , capacità informativa di un canale trasmissivo (relazione

di Shannon teorica C ed effettiva Ceff),efficienza di codifica .

10

CODIFICHE E MODI DI TRASMISSIONE: codifica di canale, algebra modulo 2,

controllo di parità con protezione a ridondanza di codice e a ridondanza di blocco, codici

ciclici, codifica di linea (codice NRZ, RZ, AMI), modi di trasmissione (simplex, half-

duplex, full-duplex a una e a due vie).

12

TRASMISSIONE IN TECNICA PCM: sistemi PCM, teorema del campionamento di

Shannon, principio della divisione di tempo TDM, campionamento, aliasing, formazione

del multiplo PAM, trasferimento, memorizzazione, Sample & Hold, quantizzazione

lineare e logaritmica, codificazione e circuito codificatore, struttura della trama e della

multitrama, trasmissione in linea, multiplatori numerici con tecniche sincrone.

11

SISTEMI DI TRASMISSIONE DATI (TD): evoluzione dei sistemi in TD, trasmissione

asicrona e sincrona, elementi costitutivi di un collegamento TD. Struttura dei collegamenti

in TD su reti commutate e su reti dedicate (punto-punto e multipunto), confronto fra reti

commutate e reti dedicate.

6

MODEM E CIRCUITI D'INTERFACCIA: generalità sui modem, classificazione e

normalizzazione dei modem (in banda traslata, in banda base, in half-duplex, in full-

duplex, sincroni, asincroni, su gruppo primario.

8

MODEM A MODULAZIONE DI FREQUENZA: modulazione a spostamento di

frequenza, frequenza centrale del canale, modulazione FSK con continuità di fase (CP-

FSK), modem a 300 bit/s, modem a 600 bit/s.

5

MODEM A MODULAZIONE DI FASE: modulazione a spostamento di fase,

modulatore bilanciato, demodulazione coerente CPSK, anello a blocco di fase PLL,

oscillatore controllato in tensione VCO, modulazione differenziale di fase DPSK=2PSK,

modulazione polifase (codifica a due bit QPSK=4PSK, codifica a tre bit, codifica a quattro

bit), modem a 2400/1200 bit/s, modem a 4800 bit/s.

4

MODULAZIONE COMBINATA DI AMPIEZZA-FASE: Quadrature Amplitude

Modulation QAM e schema di principio, quadribit e stati di modulazione, modem a 9600

bit/s, area di decisione, velocità di riserva, modem multiporta.

4

MODEM IN BANDA BASE: co-decodifica in banda base, limiti di impiego,

amplificatori - rigeneratori intermedi, modem rigeneratori.

3

PROTOCOLLI DI TRASMISSIONE: Protocolli orientati al carattere (COP), Procedura

BSC su linea punto-punto (half-duplex), Procedura BSC su linea multi punto. Protocolli

orientati al bit (BOP), Struttura della trama, Numerazione delle trame, Trasferimento dei

dati in half-duplex e in full-duplex, Analizzatori di protocollo

8

Il modello di riferimento OSI 3


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RETI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO: Commutazione di circuito e di

messaggio, Commutazione di pacchetto, Reti a pacchetti isolati (P-I), Reti a pacchetti uniti

(P-U).

6

Svolgimento di tutte le soluzioni dei precedenti temi di Telecomunicazioni assegnati

agli Esami di Stato come da normativa ministeriale: "Con riferimento alla scelta delle

prove di verifica le istituzioni scolastiche dovranno, altresì, porre particolare attenzione

alle discipline di indirizzo che potranno essere oggetto della seconda prova scritta

dell’esame di Stato, come previsto dall’art. 3, comma 2, della legge 11 gennaio 2007 n.1."

8

Esercitazioni di laboratorio di telecomunicazioni:

• Misura della lunghezza di un cavo coassiale RG58 tramite generatore d'impulsi e

oscilloscopio;

• Misura dell'impedenza caratteristica di un cavo coassiale RG58 tramite generatore

d'impulsi e oscilloscopio;

• Misura del carico incognito RC serie ed RC parallelo di un cavo coassiale RG58

tramite generatore d'impulsi e oscilloscopio;

• Misura dello sfasamento alla fine di un cavo coassiale RG58 tramite generatore

d'impulsi e oscilloscopio.

• Modulazione di ampiezza

• Modulazione di frequenza

• Convertitore ADC a 8 bit

22

Totale 126

Lo svolgimento del programma non è assolutamente regolare a causa del fatto che la scorsa

Dirigenza ha unilateralmente tagliato il 50% dell'orario teorico (da 4 ore a 2 ore settimanali), pur

avendo il sottoscritto fatto presente a suo tempo che una corretta riduzione oraria avrebbe dovuto

rispettare proporzionalmente l'orario ministeriale previgente. Pertanto non sono stati trattati tutti gli

argomenti previsti ad inizio anno nel Piano di lavoro del docente (ad esempio "I satelliti artificiali" e

"La telefonia cellulare" che gli anni scorsi venivano sempre fatti, quest'anno per causa di forza

maggiore, non sono stati trattati).

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: circa 126 ore

Si fa presente le altre ore necessarie per arrivare ad un totale di 132 sono state dedicate allo

svolgimento di altre attività (conferenze, assemblee, visite guidate), alle verifiche del livello di

apprendimento (interrogazioni, verifiche scritte, simulazioni di Terza Prova) ed al recupero

curricolare con la classe.



La metodologia principale adottata è stata quella della lezione frontale, poiché essa è rivolta a

tutti gli allievi e permette inoltre una immediata comprensione da parte di ognuno.

Questa è stata integrata a volte da processi individualizzati qualora gli allievi richiedessero

delucidazioni su particolari argomenti.

Si è anche discusso su problemi specifici posti dagli studenti e sono inoltre stati proposti agli

allievi degli esercizi svolti e da risolvere a casa per la preparazione alle prove scritte.

Per l’attività di laboratorio la classe è stata divisa in gruppi di lavoro, con la stesura di una

relazione per ogni gruppo.


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Principalmente sono stati usati i testi in adozione:

• Argyris Kostopoulos “Telecomunicazioni 2 - Tecniche di trasmissione analogiche e digitali,

Reti e nuove tecnologie, Telefonia cellulare” Petrini Editore

• Edgardo Smerieri “Esercizi di Telecomunicazioni” Petrini Editore

• Dispense e formulari prodotti dal docente ad integrazione del libro di testo e del “Manuale di

Elettronica e Telecomunicazioni” della casa editrice Hoepli

perché unici strumenti di facile uso ed in possesso della totalità della classe.

Sono stati anche usati gli appunti che gli allievi annotavano dalle lezioni in classe.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (Specificare: prove scritte,

verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio,

simulazioni, ecc.)

Principalmente: verifiche orali, verifiche scritte, test scritti oggettivi come previsti dalla Terza

Prova. L’interrogazione orale ha permesso all’allievo di poter esplicitare in modo più approfondito,

sotto forma di colloquio, le proprie conoscenze acquisite e le eventuali competenze e capacità. Ciò

ha permesso inoltre di rendere gli altri allievi partecipi del dialogo educativo.

Le prove scritte hanno permesso di affrontare sia problemi di tipo generale che particolare. Sono

stati affrontati anche tutti i testi delle Seconde prove di telecomunicazioni del nuovo Esame di Stato

impartite dal Ministero negli anni trascorsi.

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria esempi delle prove, delle

verifiche effettuate e delle simulazioni di terza Prova.


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MATEMATICA

DOCENTE: Prof.ssa Bedetti Chiara

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha manifestato generalmente sufficiente interesse per la disciplina, mantenendo sempre un

comportamento corretto durante le lezioni. Tuttavia la maggior parte degli alunni ha seguito in modo

piuttosto passivo e non ha supportato in modo costante le attività svolte in classe con un adeguato impegno

nello studio domestico e, soprattutto, nello svolgimento degli esercizi assegnati a casa.

Pertanto la maggior parte della classe, pur avendo conseguito un livello sufficiente nelle conoscenze degli

argomenti sviluppati durante l'anno scolastico, manifesta difficoltà nell'applicazione dei concetti acquisiti e

solo un numero ristretto di alunni ha conseguito un profitto discreto o buono.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

Si può ritenere che parte della classe abbia acquisito in modo soddisfacente le seguenti conoscenze:

derivata in un punto e suo significato geometrico

tecniche di calcolo della derivata di una funzione reale di variabile reale

teoremi fondamentali del calcolo differenziale in R

i passaggi indispensabili per lo studio di una funzione e per la costruzione del relativo

grafico

integrale indefinito e funzioni primitive

integrale definito

applicazioni del calcolo integrale per il calcolo di aree di figure piane e di volumi di solidi di

rotazione

concetto di integrale generalizzato

significato di equazione differenziale e di incognita in un’equazione differenziale


Si può ritenere che parte della classe abbia conseguito le seguenti competenze-abilità (diversificate

nel livello di approfondimento da studente a studente) Definire una funzione di variabile reale

Determinare l’insieme di esistenza di una funzione

Calcolare il limite di una funzione

Determinare gli asintoti di una funzione

Calcolare le derivate delle funzioni elementari ed applicare le principali formule e regole di

derivazione

Calcolare le derivate di ordine superiore di una funzione Enunciare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale

Calcolare i limiti in forma indeterminata, utilizzando la regola di De l’Hospital

Individuare gli eventuali punti di massimo e di minimo relativo, intervalli di crescenza e

decrescenza mediante lo studio del segno della derivata prima.

Determinare i punti di flesso, mediante lo studio della derivata seconda

Effettuare in modo completo lo studio di una funzione razionale intera, razionale fratta, irrazionale,

esponenziale, logaritmica e rappresentarne il grafico

Calcolare integrali indefiniti utilizzando i diversi metodi di integrazione


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Calcolare l’area di una superficie piana ed il volume di un solido di rotazione

Calcolare integrali generalizzati


Unità didattica Periodo

RIPASSO

Funzioni reali di variabili reali Determinazione del dominio di una funzione.

Determinazione del segno e delle intersezioni con gli assi di una funzione.

Limiti Calcolo di limiti e risoluzione di forme indeterminate.

Determinazione degli asintoti di una funzione.

Derivate Definizione di derivata e suo significato geometrico.

Equazione della retta tangente in un punto al grafico di una funzione.

Derivate fondamentali.

Teoremi sul calcolo delle derivate.

Derivata della funzione composta.

Derivate di ordine superiore.

Settembre

TEOREMI SULLE FUNZIONI DERIVABILI

Teorema di Rolle e teorema di Lagrange (con dimostrazione) e loro significato

geometrico. Teorema di Cauchy (solo enunciato).

Conseguenze del teorema di Lagrange (con dimostrazione).

Teorema di De L’Hôpital per il calcolo dei limiti in forma indeterminata.

Ottobre

MASSIMI, MINIMI E FLESSI

Definizione di punto stazionario, di massimo e minimo assoluto e relativo, di flesso

di una funzione.

Studio della crescenza e della decrescenza e ricerca dei massimi e dei minimi relativi

di una funzione derivabile nel suo dominio attraverso lo studio della derivata prima.

Determinazione della concavità di una curva e ricerca dei punti di flesso attraverso lo

studio della derivata seconda.

Novembre

STUDIO DI FUNZIONI

Studio di funzioni razionali intere e fratte, irrazionali, esponenziali, logaritmiche

Dicembre,

Gennaio

INTEGRALI INDEFINITI

Definizione di funzione primitiva e definizione di integrale indefinito.

Integrali indefiniti immediati.

Metodi di integrazione: integrazione mediante scomposizione o semplice

trasformazione della funzione integranda, integrazione per sostituzione, integrazione

per parti.

Integrazione delle funzioni algebriche razionali fratte.

Febbraio,

Marzo

INTEGRALI DEFINITI

Definizione di integrale definito.

Il teorema della media (con dimostrazione).

Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione).

Formula di Newton-Leibniz (con dimostrazione) e calcolo di un integrale definito.

Calcolo dell’area della regione di piano delimitata da una curva e dall’asse x.

Marzo,

Aprile


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Calcolo dell’area della regione finita di piano delimitata da due curve.

Calcolo del volume di un solido di rotazione.

Cenni al calcolo della lunghezza di un arco di linea piana. dell’area di una superficie

di rotazione.

Integrali generalizzati: integrale generalizzato su intervalli illimitati ed integrale

generalizzato per funzioni illimitate.

EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL PRIMO ORDINE (cenni)

Equazioni differenziali del tipo xf'y .

Equazioni differenziali a variabili separabili.

Problema di Cauchy.

Maggio

METODOLOGIA

La metodologia seguita è stata quella della lezione di tipo frontale e dialogata. Gli studenti sono

stati continuamente incoraggiati a intervenire e a porre domande in modo da rendere le lezioni più

attive ed efficaci. Per ogni argomento svolto in classe sono stati assegnati esercizi da svolgere a

casa. Questi esercizi venivano sempre discussi all’inizio della lezione successiva, dedicando un

tempo significativo al chiarimento dei dubbi. Il linguaggio adottato è stato il più possibile semplice,

ma rigoroso e formale per abituare gli alunni all’uso corretto e consapevole dei termini specifici

della disciplina.

MATERIALI DIDATTICI

È stato utilizzato principalmente il libro di testo in adozione: Matematica e tecnica, tomo D

(Analisi); M. Re Fraschini – G. Grazzi; ED. ATLAS.

Per le equazioni differenziali si è invece usato il libro Matematica.verde; M. Bergamini – A.

Trifone – G. Barozzi; Zanichelli.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Le verifiche sono state di tipo formativo e sommativo. Le prime sono state svolte in itinere

mediante domande dal posto ed esercizi alla lavagna ed hanno concorso, insieme alle sommative,

alla valutazione quadrimestrale. Attraverso le verifiche formative si è cercato di accertare

l’acquisizione delle singole conoscenze e si è intervenuto tutte le volte che il processo di

apprendimento lo richiedeva. Le verifiche

sommative sono state caratterizzate da un minimo di tre prove scritte e due prove orali per

quadrimestre La valutazione sommativa tiene conto non solo degli obiettivi cognitivi raggiunti, ma

anche dell’impegno, della collaborazione, della serietà nel lavoro e nel comportamento e della

partecipazione dei singoli allievi.

Oltre alle consuete verifiche, per abituare gli allievi ad affrontare l’Esame di Stato, sono stati loro

proposti quesiti a trattazione sintetica nell’ambito delle simulazioni della terza prova scritta.

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria:

a) le verifiche effettuate durante l’anno scolastico;

b) i quesiti proposti nell’ambito delle simulazioni della terza prova scritta.

All. A


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MATERIA: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI

Docenti: Proff. Fausto Villa, Paolo Selvatico (I.T.P.)

Classe 5^ A

Anno Scolastico 20012-20013

OBIETTIVI

In merito alla programmazione curricolare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE:

Conoscenza della struttura funzionale del PIC, ed in particolare della struttura ed organizzazione

in banchi della memoria dati (cenni).

Conoscenza degli elementi essenziali per la stesura di alcuni semplici programmi in linguaggio

assembly e in linguaggio C++ (cenni).

Conoscenza della descrizione matematica dei sistemi continui lineari tempo-invarianti nel

dominio del tempo e nel dominio della frequenza, attraverso il metodo delle trasformate di Laplace,

fino alla determinazione della risposta del sistema col metodo dell’antitrasformata di Laplace (con

l’utilizzo delle tabelle di antitrasformazione), e attraverso il metodo dei diagrammi di Bode per lo

studio della stabilità dei sistemi retroazionati.

Conoscenza della rappresentazione della funzione di trasferimento (f.d.t.) di un sistema lineare

attraverso i diagrammi di Bode.

Conoscenza della struttura generale dei sistemi lineari a retroazione negativa, in particolare dei

sistemi di controllo ad anello chiuso, come premessa allo studio della stabilità (criterio grafico di

Bode) ed alla precisione (calcolo dell’errore a regime) del sistema esaminato.

COMPETENZE/CAPACITÀ

Saper rappresentare e studiare un sistema lineare tempo-invariante nel dominio del tempo

(transitorio, regime), e della frequenza.

Saper utilizzare alcuni software applicativi per lo studio e la simulazione dei sistemi lineari.

In laboratorio, in particolare, sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:

Saper utilizzare, in modo corretto, i software applicativi di test e simulazione istallati sui PC

nelle varie postazioni.

Saper verificare in modo corretto ed organico i test dei codici assegnati in laboratorio dal

docente di teoria.


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N°

Titolo dell’unità

o del modulo

o blocco

Contenuti ORE

1 Analisi dei sistemi

continui lineari

Risposta al gradino e principali parametri nel transitorio

di sistemi del 2° ordine (con coefficiente di

smorzamento ζ < 0,707). Effetto della reazione negativa

sui parametri del transitorio. Risposta libera e risposta

forzata per un sistema tempo-invariante di 2° ordine (es.

R-L-C). Deduzione del modello elettrico equivalente e

della f.d.t. di un motore elettrico in continua a magneti

permanenti di piccola potenza. Rappresentazione

mediante schemi a blocchi, algebra degli schemi a

blocchi (ripasso), ed architettura di un sistema di

controllo a reazione negativa. Sistemi di controllo a

retroazione negativa unitaria, e funzione d’anello

aperto. Calcolo degli errori a regime (statici) nei sistemi

di tipo 0, 1, 2 per segnali a gradino, rampa e parabola

unitari.

14

2 Studio dei sistemi

continui lineari

mediante la

trasformata di

Laplace (T.d.L.)

Sistemi lineari nel dominio del tempo ed equazioni

differenziali di stato: metodo delle T.d.L. per

trasformare operazioni differenziali in operazioni

algebriche. La trasformata di Laplace e relative

proprietà generali (senza dimostrazione): teorema di

linearità e sovrapposizione, teorema della derivata,

teorema del valore finale. Uso delle trasformate di

Laplace più comuni: scalino unitario, rampa, parabola,

ecc.. L-trasformazione di componenti elettrici passivi

(resistenze, condensatori, induttori) del M.E.E.

Calcolo dell’Antitrasformata di Laplace:

Antitrasformate immediate attraverso l’uso delle tabelle

di conversione, scomposizioni in frazioni parziali e

calcolo dei relativi residui.

44

3 Trasduttori ed

Attuatori

Sensori e Trasduttori (caratteristiche generali e

classificazione): LM 35, Sensore NTC e progetto di un

circuito di condizionamento del segnale per il sensore di

temperatura integrato AD 590.

Dinamo tachimetrica e sonda di Hall (struttura e

funzionamento). Motore in continua a magneti

permanenti (struttura), deduzione dei suoi M.E.E.,

deduzione della sua F.d.T.e risposta in frequenza.

Controllo PWM (solo cenni)).

14


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4 Rappresentazione

grafica delle funzioni

di trasferimento e

studio della Stabilità

Diagrammi di Bode nel caso dei principali tipi di f.d.t.:

zero nell’origine, polo nell’origine, zeri reali negativi,

poli reali negativi semplici e multipli, e poli complesso

e complesso coniugato (cenni); tracciamento qualitativo

dei diagrammi asintotici (numerosi esempi).

Criterio grafico di Bode per lo studio della stabilità dei

sistemi lineari tempo-invarianti: determinazione grafica

del margine di fase e del margine di guadagno.

20

5 Esercitazioni di

laboratorio

Esercitazioni di laboratorio

Studio in frequenza e nel dominio del tempo della

risposta dei sistemi lineari tempo-invarianti di 1° e 2°

ordine.

Utilizzo di software matematico come ausilio allo

studio nel dominio del tempo e nel dominio delle

frequenze della risposta dei sistemi lineari: tracciamento

dei diagrammi di Bode del Modulo e della Fase, per

determinare il margine di guadagno ed il margine di

fase e studiare la stabilità.

Elementi di Programmazione a basso livello in

linguaggio Assembly per microcontrollori della famiglia

PIC (16F84A)(cenni).

Elementi di Programmazione ad alto livello in

linguaggio ANSI C (C++) (cenni)

20

N.B. La somma delle ore dedicate all’attività didattica non coincide con il totale, per vari motivi, per esempio:

verifiche orali, simulazioni di 3e prove d'esame di stato, verifiche scritte per il recupero dei debiti formativi al

primo quadrimestre e dei debiti formativi pregressi, gite, visite guidate, conferenze con esperti esterni, vacanze,

ecc.



Le lezioni teoriche in classe ed in laboratorio, di tipo frontale, sono state spesso supportate dalla

proiezione di lucidi relativi ai vari contenuti svolti, attraverso l’utilizzo della lavagna luminosa, o

alla proiezione di alcuni file redatti dal docente e/o alla dettatura di alcuni appunti del docente. In

laboratorio invece gli alunni hanno lavorato singolarmente, o a gruppi di due o più, per verificare

quanto appreso nella parte teorica.



E’ stato utilizzato principalmente il testo in adozione, e spesso sono stati dettati degli appunti

integrativi di lezione e fornite copie dei lucidi e dei file proiettati.


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TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (Specificare: prove scritte,

verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio,

simulazioni, ecc.)

Principalmente: verifiche orali (formative e sommative), verifiche scritte e simulazioni di terza

prova. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria didattica le verifiche e le

simulazioni di terza prova effettuate durante l’anno scolastico.


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EDUCAZIONE FISICA

Docente: prof. Giacomo Labarbuta

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi

in termini di:

CONOSCENZE

La classe ha raggiunto un BUON livello di conoscenza della: terminologia specifica, delle finalità e

dei criteri di esecuzione, delle regole e delle situazioni tattiche dei maggiori giochi sportivi ed

inoltre della tecnica dei fondamentali individuali dei giochi di squadra e delle singole discipline.

COMPETENZE/CAPACITA’/ABILITA’

Gli alunni complessivamente hanno dimostrato di: compiere movimenti complessi finalizzati;

rielaborare schemi motori di base semplici e complessi; aver migliorato le capacità condizionali e

coordinative relative al livello di partenza; saper trasferire le abilità in ogni disciplina; sapersi

misurare correttamente nei momenti di agonismo e non, sia con i compagni che con gli avversari.

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI

U.D.- Modulo – Percorso formativo – Approfondimento

Corpo libero: Fase di riscaldamento di ogni lezione. Tonificazione e potenziamento

muscolare. Mobilità articolare e allungamento muscolare.

Pallavolo: 3 lezioni. I fondamentali di palleggio, schiacciata, muro, battuta, ricezione,

copertura e cambio d’ala.

Pallacanestro: 3 lezioni. I fondamentali di palleggio,passaggio,tiro,arresto,difesa.Tap in e

Tap out;. Dall’uno contro uno al cinque contro cinque.

Atletica Leggera: 4 Lezioni. Preatletismo generale, tecnica della corsa, del salto in alto e

lungo,lanci, Test di Cooper.

Hockey: 2 Lezione. Controllo di palla, passaggio,tiro; Dall’uno contro uno al cinque contro

cinque. Gioco.

Tennis: 3 lezioni. Propedeutica con i GO-BACK. Il diritto, il rovescio e la volee; Palleggio

Scherma : 2 lezioni. Fioretto. Posizione con arma in linea, affondo, passo e affondo,

battuta, cavazione, controcavazione, inviti e parate.

Attività natatorie: metà classe 8 lezioni. I 4quattro stili. Approccio all’attività subacquea

Cardiofitness: metà classe 8 lezioni. Tonificazione e potenziamento muscolare con

macchine cardio e isocinetiche.

Baseball: 1 lezione. Propedeutica. Palle Base.

Tennistavolo: 1lezione. Diritto, rovescio, battuta. Palleggio.

Calcetto: 2 lezioni. Controllo palla, passaggio, tiro; Torello. Gioco.

2. METODOLOGIE

Si è privilegiato in alcuni momenti lezioni di tipo frontale, in altre l’utilizzo di gruppi di lavoro e

ancora processi individualizzati per alunni in difficoltà.


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3. MATERIALI DIDATTICI

È stato utilizzato il materiale disponibile in palestra.

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Le verifiche si sono basate su: osservazioni; prove pratiche e brevi discussioni relative all’attività

svolta dagli alunni.


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RELIGIONE CATTOLICA Docente: prof. Giuliano Mazzocco

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di

conoscenze abilità e competenze secondo il Dpr del 16/01/2006 n°39 che stabilisce gli O.S.A. per la

scuola secondaria superiore, e in base al DPR 3339 del 1987:

CONOSCENZE:

La classe ha raggiunto un buon livello di conoscenza dei contenuti e dei criteri di elaborazione.

COMPETENZE/CAPACITA’/ABILITA’:

Nel corso dell’anno scolastico gli alunni hanno approfondito la QUESTIONE ETICA, acquisendo

la capacità di una lettura più profonda dell’agire umano, riflettendo sull’orientamento professionale

e umano, e approfondendo la formazione della coscienza morale per una scelta consapevole e

responsabile.


Unità didattiche:

Periodo/ore

L’etica delle relazioni

o L’uomo in relazione con se stesso

o Il rapporto uomo donna

o L’etica della famiglia

o L’etica delle comunicazioni sociali

L’etica della solidarietà in politica

o Etica ed economia

o Il valore del lavoro nelle civiltà

o Il pensiero sociale della chiesa

o Giovani e lavoro

I cristiani e la carità

o L’amore del prossimo: i poveri

o L’amore del prossimo: nuove forme di povertà

o La storia cristiana della carità

o I santi della carità

o I diritti dell’uomo

L’etica della vita

o La vita unica e irreversibile

o punti di vista sulla vita umana

o Bioetica

o La salvaguardia del creato

4

2

2

1

1

2

2

2

1

2

2

1

1

3

1

1

1

1

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 30


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METODOLOGIE

Le metodologie utilizzate sono principalmente due, la prima è il "Learning by doing “ e cioè

l’imparare facendo attraverso lavori di gruppo che curano l’interdipendenza positiva, elaborazioni

personali ecc, la seconda è quella del problem solving., ma non sono mancati momenti di lezione

frontale utili a presentare o sintetizzare gli argomenti

In tutte le lezioni è stato presente dal punto di vista metodologico il “principio di correlazione”,

come proposto dall’intesa tra lo Stato Italiano e la CEI, il quale prevede che ci sia un legame tra

l’esperienza del ragazzo e i contenuti proposti.

MATERIALI DIDATTICI

È stato utilizzato all’occorrenza: il testo adottato, il materiale disponibile presso l’Istituto, schede e

articoli vari.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Dalle discussioni fatte in classe e dalle elaborazioni personali, ho potuto verificare il graduale

raggiungimento degli obiettivi programmati.

Visto l’esiguo numero di ore a disposizione e le peculiarità spiccatamente formative della disciplina,

criteri per la valutazione degli studenti sono stati la partecipazione, l’interesse e il comportamento

evidenziati nel corso dell’attività didattica.


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4) Allegati B: Relazioni sulle attività multidisciplinari

Allegato B: RELAZIONE SU ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARI

AREA DISCIPLINARE INTERESSATA: UMANISTICA

2. L’AREA DEL POSITIVISMO

MATERIE COINVOLTE: Italiano, Storia, Economia industriale e elementi di diritto, Inglese.

ARGOMENTI E MATERIALI:

CONTESTO STORICO :

l’Europa capitalista e la seconda rivoluzione industriale, l’Italia post – unitaria e i suoi problemi.

CONTESTO CULTURALE :

condizione dell’intellettuale, il positivismo, il naturalismo francese, il verismo.

Il romanzo verista: G. Verga.

TESTI:

E. Zola: La costruzione dell’esperimento.

G. Verga:

La premessa ai Malavoglia.

Da “Vita dei campi” – Fantasticheria, Rosso Malpelo

Da “I Malavoglia” : L’addio di ‘Ntoni.

Da “Mastro don Gesualdo”: La smania dell’ascesa; Una morte solitaria.

Da “ Novelle rusticane “ : Libertà , La roba.

FINALITÀ DEL PERCORSO

presentare il quadro generale di un’epoca attraverso una campionatura di testi significativi sia letterari che di

critica storica. Abituare gli studenti a mettere in relazione eventi letterari, storici ed economico-sociali.

CONOSCENZE

Gli studenti conoscono gli elementi culturali e storici dell’area tematica presa in esame. Conoscono i testi

nel loro significato globale. Sanno riconoscere i principali generi letterari ( poesia, novella, romanzo )


Gli studenti sanno cogliere la complessità dei quadri storico-culturali ( analogie, differenze, contraddizioni,

continuità ). Riconoscono elementi di continuità ed innovazione nella storia delle idee. Sono in grado di

cogliere aspetti di “ attualità “ nelle tematiche culturali del passato.Sanno usare un linguaggio semplice ma

sufficientemente adeguato agli argomenti e alle discipline.

METODOLOGIE

Lezione frontale. Metodo di studio : schematizzazione per punti e in forma concisa. Riassunti di singoli testi

e sintesi di dati e concetti da più testi. Le attività di recupero e di sostegno si sono svolte nell’ambito del

lavoro curricolare.

MATERIALI DIDATTICI :

Testi in uso. Tecnologie audiovisive.


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3. LA CRISI DELLA CULTURA EUROPEA TRA OTTO E

NOVECENTO

MATERIE COINVOLTE: Italiano, Storia, Inglese.


CONTESTO STORICO.

La grande depressione (1873 – 96), la seconda rivoluzione industriale, il movimento operaio e i partiti

socialisti, i movimenti nazionalistici.

CONTESTO CULTURALE.

La condizione dell’intellettuale, la crisi della razionalità nella filosofia e nella scienza, Il Decadentismo.

Un esempio italiano: G. Pascoli.

Un esempio europeo: O. Wilde.

TESTI.

G. Pascoli: da “Myricae” – Novembre , Il lampo ,Temporale, L’assiuolo, X Agosto .

Da “I canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno, La mia sera .

Inglese: The Picture of Dorian Gray.

FINALITA’ DEL PERCORSO

Presentare il quadro generale di un epoca attraverso una campionatura di testi significativi sia letterari che di

critica storica.

CONOSCENZE


nel loro significato globale. Sanno riconoscere i principali generi letterari ( poesia, novella, romanzo )






METODOLOGIE

Lezione frontale. Metodo di studio: schematizzazione per punti e in forma concisa. Riassunti di singoli testi


lavoro curricolare.




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4. GLI INTELLETTUALI E LA GRANDE GUERRA

MATERIE COINVOLTE: Italiano, Storia.


CONTESTO STORICO.

L’Italia e l’Europa alle soglie della guerra, lo scoppio del conflitto, la I guerra mondiale, conseguenze e

trattati di pace.

CONTESTO CULTURALE.

La condizione dell’intellettuale, Gli interventisti: i Futuristi, D’Annunzio l’esteta superuomo .

Un’esperienza personale: G. Ungaretti.

TESTI.

Manifesto del futurismo. Programma politico futurista .

G. Ungaretti: da “Allegria”: Veglia, I fiumi, San Martino del Carso , Fratelli , Non gridate più , In Memoria .

FINALITÀ DEL PERCORSO


critica storica.

CONOSCENZE


nel loro significato globale . Sanno riconoscere i principali generi letterari ( poesia, novella, romanzo )



continuità). Riconoscono elementi di continuità ed innovazione nella storia delle idee. Sono in grado di



METODOLOGIE



lavoro curricolare.




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5. IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO

MATERIE COINVOLTE: Italiano, Storia, Inglese.


CONTESTO STORICO.

La seconda rivoluzione industriale, la prima guerra mondiale e l’Italia postbellica, l’avvento del fascismo.

CONTESTO CULTURALE.

Condizione dell’intellettuale, la crisi della razionalità, il romanzo del primo ‘900.

Svevo, Pirandello.

Inglese: James Joyce

TESTI.

Svevo : da La coscienza di Zeno : La premessa del dottor S. , Il preambolo di Zeno Cosini, Le date fatidiche,

La morte del padre, La morte di Guido.

Pirandello: Da “Novelle per un anno”: La carriola, Ciàula scopre la luna, La patente

Da “Il fu Mattia Pascal”: Premessa seconda..; La conclusione.

Da Uno, nessuno e centomila: L’abbandono al tutto….



critica storica.

CONOSCENZE






cogliere aspetti di “ attualità “ nelle tematiche culturali del passato. Sanno usare un linguaggio semplice ma


METODOLOGIE



lavoro curricolare.




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6. LA NUOVA POESIA: DOPO LA BUFERA

MATERIE COINVOLTE: Italiano, Storia.


CONTESTO STORICO.

Il fascismo; la Seconda Guerra Mondiale; il dopoguerra.

CONTESTO LETTERARIO.

La cultura nel primo Novecento; Le ideologie; L’intellettuale durante il fascismo; La poesia pura;

E.Montale.

TESTI.

E.Montale : da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare

pallido e assorto, Spesso il male di vivere.

Da Le occasioni: Non recidere, forbice, quel volto, La casa dei

Doganieri.



critica storica.

CONOSCENZE




Gli studenti sanno cogliere la complessità dei quadri storico-culturali (analogie, differenze, contraddizioni,




METODOLOGIE



lavoro curricolare.


Testi in uso . Tecnologie audiovisive.


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7. LA CULTURA DURANTE IL FASCISMO

MATERIE COINVOLTE: Italiano, Storia, Economia industriale e elementi di diritto


CONTESTO STORICO.

L’Italia post-bellica e il biennio rosso; l’avvento del fascismo e il consolidamento del regime, la caduta del

regime.

CONTESTO LETTERARIO.

Il dibattito culturale durante il Fascismo, le riviste, la politica culturale del Fascismo e i mass media. La

condizione degli intellettuali.

TESTI.

G. Gentile:Il Fascismo. Espressione dello spirito italiano: dal Manifesto degli intellettuali fascisti.

B. Croce: Il vero compito degli intellettuali dal Manifesto degli intellettuali antifascisti



critica storica.

CONOSCENZE








METODOLOGIE



lavoro curricolare.


Testi in uso . Tecnologie audiovisive.


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8. LA NATURA FONTE DI ISPIRAZIONE POETICA: IL

DOLORE , L’INQUIETUDINE IL PANISMO, IL “MALE DI

VIVERE”

MATERIE COINVOLTE: italiano, storia.

CONTESTO STORICO: La condizione italiana dal 1900 al primo dopoguerra. Il Fascismo.

CONTESTO CULTURALE: Leopardi, Pascoli, D’Annunzio, Montale.

I TESTI : Leopardi : A Silvia; Dialogo della Natura ed un Islandese.

Pascoli : L’assiuolo; La mia sera; Temporale ; Il lampo ..

D’Annunzio: La pioggia nel pineto.

Montale : Meriggiare pallido e assorto ; Spesso il male di vivere.



critica storica.

CONOSCENZE

Gli studenti conoscono gli elementi culturali e storici dell’area tematica presa in esame . Conoscono i testi

nel loro significato globale . Sanno riconoscere i principali generi letterari (poesia,novella,romanzo).






METODOLOGIE



lavoro curricolare.




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AREA DISCIPLINARE INTERESSATA: TECNICA

9. SENSORI E TRASDUTTORI

Elettronica Convertitori I/V, condizionamento del segnale, filtri Telecomunicazioni Trasduttori elettro-ottici (LED LASER) ed ottico-elettrici (PIN e APD) Sistemi Rappresentazione e classificazione dei sistemi di controllo Matematica Studio di funzioni

CONOSCENZE

Un problema fondamentale nel campo tecnico è la conversione delle grandezze fisiche in generale in

grandezze elettriche adatte ad essere analizzate e soprattutto manipolate. Il percorso analizza sia i concetti

teorici di base che esempi estremamente significativi sulla acquisizione di segnali di vario tipo (luminosi e

di temperatura) e sul loro "condizionamento".


Gli studenti sono in grado di collegare nozioni apprese in contesti curricolari molto diversi ma che possono

essere riferite ad uno stesso contesto tecnologico; sono in grado di indicare soluzioni a problemi di

rilevazione e registrazione di alcune grandezze fisiche; possono indicare soluzioni sia di principio che in

dettaglio (limitatamente ad alcuni aspetti) legate al problema del prelevamento di segnali mediante

trasduttori.

METODOLOGIE

Si rimanda alle relazioni di ogni singolo docente.


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10. PONTI RADIO E SATELLITI ARTIFICIALI Telecomunicazioni Propagazione delle onde elettromagnetiche. Satelliti artificiali Elettronica Oscillatori – segnali sinusoidali Inglese

Letture sui satelliti e sullo spettro elettromagnetico: Telecommunications

satellites; The electromagnetic spectrum.

Economia industriale con

elementi di diritto Le diverse tipologie dei sistemi informativi

Sistemi La retroazione

CONOSCENZE

La Terza Rivoluzione Industriale, o Rivoluzione della Comunicazione, ha portato alla possibilità di accedere

alle informazioni a livello globale e praticamente in tempo reale. Gli apparati che più hanno permesso ciò

sono i satelliti artificiali per telecomunicazioni che vengono qui analizzati assieme alle ovvie correlazioni

con le propagazioni delle onde elettromagnetiche, con il periodo storico attuale e con i riflessi

sull’economia.


Gli studenti sono in grado di collegare nozioni apprese in contesti curricolari molto diversi ma che possono

essere riferite ad uno stesso contesto tecnologico. Hanno sufficienti COMPETENZE per poter affrontare il

dimensionamento con calcoli di un moderno sistema di telecomunicazioni (collegamento in fibra ottica o in

ponte radio).

METODOLOGIE



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11. LA RETROAZIONE

Elettronica

Proprietà della reazione negativa: stabilità, rapporto S/N; A.O. in funzionamento lineare e in saturazione Oscillatori sinusoidali

Telecomunicazioni Anello ad aggancio di fase PLL utilizzato nei circuiti di demodulazione di fase

PSK. Sistemi

Struttura e definizione di un sistema retroazionato. Calcolo della fdt, degli errori a

regime. Studio della stabilità.

TDP Trasduttori e attuatori Matematica Definizione di limite; concetto di integrale

CONOSCENZE

Lo scopo del percorso è quello di fornire agli studenti metodi di analisi delle principali caratteristiche di un

sistema di controllo in catena chiusa. La parte teorica è stata sviluppata nella materia di sistemi mentre

esempi applicativi sono stati trattati nelle materie di elettronica e telecomunicazioni, dove la retroazione è

necessaria a finalità applicative diffuse.


Saper riconoscere un sistema di controllo retroazionato e saperne analizzare le diverse parti. Saper

dimensionare un sistema retroazionato tra quelli proposti.

12.

METODOLOGIE



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13. SISTEMI DI CONTROLLO

SISTEMI DI CONTROLLO: I REGOLATORI

Elettronica Proprietà della reazione negativa: stabilità, rapporto S/N; A.O. in funzionamento lineare e in saturazione

Sistemi Analisi della fedeltà della risposta nel dominio del tempo TDP Dispositivo mobile che segue una sorgente di luce Matematica Definizione di derivata e significato di derivata di una funzione, conseguenze del

teorema di Lagrange; concetto di integrale

CONOSCENZE

Lo scopo del percorso è quello di introdurre lo studente allo studio dei sistemi di controllo che possono

essere utilizzati a livello industriale. Dal punto di vista pratico sono state studiate le diverse realizzazioni

circuitali con amplificatori operazionali. Il percorso è stato integrato dallo studio teorico in matematica del

significato di derivata e di integrale.


Saper riconoscere le principali caratteristiche dei sistemi ad anello chiuso, e gli effetti sulla velocità di

risposta di un sistema di controllo. Conoscere le principali realizzazioni circuitali con amplificatori

operazionali.

14.

METODOLOGIE



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15. TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE

Elettronica

Filtraggio dei segnali (filtri attivi) Generatori di segnali (multivibratori)

Sistemi Rappresentazione della funzione di trasferimento mediante i diagrammi di Bode. TDP Circuiti d’interfaccia. Sistemi di trasmissione dati (TD) Telecomunicazioni Trasmissione delle comunicazioni, fibre ottiche, modem, internet Inglese The Electromagnetic Spectrum, Fiber optics communication Economia industriale con

elementi di diritto Le diverse tipologie dei sistemi informativi

Matematica Definizione di limite; concetto di integrale

CONOSCENZE

Il percorso offre un’ampia panoramica di come attualmente viene trasmessa l’informazione sia analogica che

digitale, analizzando i canali trasmissivi, gli apparati tecnologici usati contestandoli nel periodo storico e

evidenziandone anche una applicazione nel campo industriale e produttivo in genere.


Saper riconoscere un sistema di controllo retroazionato e saperne analizzare le diverse parti. Saper

dimensionare un sistema retroazionato tra quelli proposti.

16.

METODOLOGIE



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17. ACQUISIZIONE DI SEGNALI E INTERFACCIAMENTO CON

MICROCONTROLLORE - μC

ACQUISIZIONE DI SEGNALI E INTERFACCIAMENTO CON PC

Elettronica

Filtraggio e condizionamento dei segnali; Convertitori A/D e D/A e circuito S/H (cenni) Generatori di segnali: multivibratori

Telecomunicazioni

Campionamento e quantizzazione, teorema di Shannon Codifica dei segnali.

Sistemi Struttura funzionale interna di un microcontrollore Inglese Modems

CONOSCENZE

Obiettivo del percorso è quello di dare una descrizione abbastanza puntuale e dettagliata di come è possibile

interfacciare un sistema a microcontrollore (digitale) con il mondo esterno, composto da segnali analogici.


Lo studente dovrebbe saper descrivere con precisione e con una visione globale le varie parti di acquisizione

dei segnali tramite trasduttori, di manipolazione, di conversione A/D, di acquisizione da microcontrollore,

di uscita da microcontrollore (trasmissione).

METODOLOGIE



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18. TELEFONIA DIGITALE (PCM)

Telecomunicazioni Campionamento e teorema di Shannon, formazione del multiplo PAM, quantizzazione

(lineare e logaritmica), codifica, trasmissione con tecniche sincrone e asincrone Elettronica Convertitori A/D e D/A e circuito S/H (cenni) Inglese Modems. PCM Matematica La derivata

CONOSCENZE

Obiettivo del percorso è quello di fare una trattazione di questi argomenti finalizzata ad evidenziare le

modalità di multiplazione e di commutazione mirate alle utilizzazioni più attuali; trasmissione e ricezione di

segnali analogici campionati (PCM) e schematizzazione di centrali a tecnica numerica.


In questa percorso si affrontano le tematiche relative alla conversione di un segnale analogico in un segnale

digitale (e viceversa), alla sua multiplazione e trasmissione, alla sua commutazione in forma numerica. Si

analizza quindi la tecnica di codifica PCM (Pulse Code Modulation), adottata nelle reti telefoniche

approfondendo gli aspetti relativi al campionamento, alla codifica.

Gli obiettivi del percorso sono:

• Comprendere la necessità del campionamento e definire le condizioni da imporre per ottenere un buon

campionamento

• Essere in grado di calcolare gli intervalli di frequenza di campionamento per cui si ha un corretto

campionamento

• Disegnare le bande di trasmissione di frequenza per un segnale Band Pass e un segnale Low Pass

• Evidenziare dei controesempi di aliasing.

• Descrivere analiticamente il processo di conversione A/D e D/A con quantizzazione uniforme

• Essere in grado di effettuare la trasmissione digitale in banda base di segnali analogici.

Lo studente dovrebbe saper descrivere con precisione e con una visione globale le varie parti di conversione

di un segnale analogico in un segnale digitale (e viceversa).

METODOLOGIE



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19. TELEFONIA MOBILE (CELLULARI)

Telecomunicazioni Telefonia mobile (sistemi RTMS 900, RTMS 1800, GSM, GPRS, UMTS) Matematica La derivata Inglese Letture sui satelliti e sullo spettro elettromagnetico: Telecommunications satellites;

The electromagnetic spectrum.

CONOSCENZE

Obiettivo del percorso è definire i concetti fondamentali relativi ai sistemi per la comunicazione mobile, o

sistemi radiomobili, cioè dei sistemi che consentono ai propri utenti di comunicare anche durante gli

spostamenti.


Dopo aver illustrato il concetto di comunicazione mobile, si descrivono le caratteristiche generali in termini

di procedure che un sistema deve supportare (roaming, location updating, paging, handover, ecc), di

tecniche di accesso multiplo (FDMA, TDMA), di tecniche di copertura radio con riutilizzo delle frequenze

(tecniche cellulari). Si definiscono quindi le caratteristiche principali degli apparecchi cordless. Viene poi

descritto il sistema per la comunicazione mobile GSM. Per comprendere meglio le sue caratteristiche, si fa

una breve cronistoria del GSM, elencando anche le sue specifiche tecniche. Si passa quindi alla descrizione

funzionale del sistema, presentandone l’architettura. Per concludere si delinea come è avvenuta l’evoluzione

del sistema GSM.

• Comprendere il concetto di sistema cellulare

• Illustrare e problematiche relative alla gestione della mobilità degli utenti

• Comprendere la necessità del riutilizzo delle frequenze

• Illustrare i principi delle tecniche di copertura radio con riutilizzo delle frequenze (tecniche cellulari)

• Illustrare qual è l’evoluzione dei sistemi cellulari

• Comprendere gli obiettivi generali e quelli tecnici insiti del sistema GSM

• Descrivere l’architettura del sistema GSM

• Descrivere i principali servizi supportati da una rete GSM

• Evidenziare le differenze fondamentali tra GSM, GPRS e UMTS.

METODOLOGIE



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Allegato C: GRIGLIE DI VALUTAZIONE

PRIMA PROVA SCRITTA – “ITALIANO”: TIPOLOGIA A

(valutazione in 15esimi)

INDICATORI PUNTEGGIO

MASSIMO

Punteggio

ai diversi

livelli

DESCRITTORI

Analisi del testo 4 punti

1 - Non conosce la terminologia, non riconosce i termini

dell’analisi

1.5 - Conosce la terminologia, procede in modo errato

3 - Conosce e applica il metodo con qualche

incertezza

3,5 - Conosce ed applica il metodo in maniera corretta

4 - Conosce e applica il metodo con sicurezza

Comprensione del testo 4 punti

1 - Non sa collegare l’analisi delle strutture all’analisi

del testo

1.5 Comprende superficialmente senza rilevare rapporti

2 - Comprende, anche se compie interferenze non

sempre corrette

3 - Comprende in modo corretto

4 - Il senso generale è stato ampliamente compreso

Conoscenze dell’autore e

contestualizzazione 4 punti

1 - Nulle o scarse

1.5 - Parziali o mnemoniche o limitate a fatti biografici

2 - Conosce dati che non sempre è in grado di rielaborare

3 - Sa utilizzare in modo sufficiente i dati in suo

possesso è collegarli al contesto storico-letterario

4

- Sa utilizzare in modo autonomo quanto conosce e

ricondurre i dati all’autore e al quadro di riferimento

generale

Correttezza della lingua 3 punti

1 - L’esposizione presenta gravi scorrettezze linguistiche

1.5 - Esposizione complessivamente quasi corretta

2 - Esposizione corretta ma formalmente poco curata

3 - Esposizione corretta e formalmente curata

Punteggio……\15


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PRIMA PROVA SCRITTA – “ITALIANO”: TIPOLOGIA B


INDICATORI Punteggio

massimo

Livelli di

valutazione/val

ore

Punteg

gio ai

diversi

livelli

DESCRITTORI

1) Padronanza della

lingua, capacità

espressive logico -

linguistiche

3 punti

- Scarso 1 - L’espressione presenta gravi e numerosi errori

- Mediocre 1,5 - Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile; usa

lessico improprio

- Sufficiente 2 - L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico

corretto ma limitato

- Discreto 2,5 - Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur

con le occasionali incertezze; usa un lessico appropriato

- Buono/Ottimo 3 - Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e

correttezza formale; usa un registro linguistico appropriato.

Capacità di

rispettare le

consegne in ordine

a: Destinazione

editoriale; Titolo;

spazio

3 punti

- Scarso 1 - Non rispetta le richieste della consegna

- Mediocre 1,5 - Rispetta in parte le richieste della consegna

- Sufficiente 2 - Rispetta le richieste della consegna in modo schematico

e poco organico con la situazione ipotizzata

- Discreto 2,5 - Rispetta le richieste della consegna in modo non sempre

organico e coerente con la situazione ipotizzata

- Buono/Ottimo 3 - Rispetta le richieste della consegna in modo organico e

coerente con la situazione ipotizzata

Capacità di

utilizzare e

analizzare i

materiali a

disposizione.

3 punti

- Scarso 1 - Non sa utilizzare e analizzare i materiali che corredano la

traccia

- Mediocre 1,5 - Mostra una limitata capacità di utilizzare e analizzare i

materiali a disposizione

- Sufficiente 2 - Utilizza e analizza i materiali a disposizione in maniera

accettabile

- Discreto 2,5

- Utilizza, analizza, interpreta e confronta tra loro e con le

proprie opinioni i materiali con discreta padronanza

dell’argomento

- Buono/Ottimo 3

- Utilizza, analizza, interpreta e confronta tra loro e con le

proprie opinioni i materiali con sicura padronanza

dell’argomento

Capacità di

costruire un testo. 3 punti

- Scarso 1 - Non sa organizzare un discorso e si contraddice

- Mediocre 1,5 - Svolge il discorso in modo frammentario e incompleto

- Sufficiente 2 - Svolge il discorso in modo schematico sostanzialmente

incompleto

- Discreto 2,5 - Svolge il discorso in modo articolato e incompleto

- Buono/Ottimo 3 - Argomenta in modo ben organizzato, logico e convincente

Capacità di

elaborazione critica,

originalità e/o

creatività

3 punti

- Scarso 1 - Manca di originalità e creatività e capacità di

rielaborazione

- Mediocre 1,5 - Riesce a elaborare solo parzialmente e non fornisce

interpretazioni personali

- Sufficiente 2 - Presenta un taglio personale nell’argomentazione e

rielabora in modo semplice

- Discreto 2,5 - Affronta l’argomento con discreta originalità e creatività

- Buono/Ottimo 3 - Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce

interpretazioni personali valide

Punteggio……\15


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PRIMA PROVA SCRITTA – “ITALIANO”: TIPOLOGIE C E D



MASSIMO

LIVELLI DI

VALORE/VALUTAZIONE

PUNTEGGIO A

DIVERSI LIVELLI DESCRITTORI

1) Padronanza della

lingua, capacità

espressive logico -

linguistiche

3 punti

- Scarso 1 - L’espressione presenta gravi e

numerosi errori

- Mediocre 1,5 - Lessico improprio ed espressione non

sempre corretta

- Sufficiente 2

- L’esposizione presenta solo alcuni

errori; usa un lessico corretto ma

limitato

- Discreto 2,5

- Si esprime con fluidità e con buona

coesione sintattica pur con le occasionali

incertezze; usa un lessico appropriato

- Buono/Ottimo 3

- Si esprime con fluidità e con buona

coesione sintattica e correttezza formale;

usa un registro linguistico appropriato.

2)Conoscenza

specifica degli

argomenti richiesti

(aderenza alla traccia)

5 punti

- Scarso 1 - Non è aderente alla traccia e produce

scarsa documentazione

- Mediocre 2 - Non ha capito la consegna e mostra

una limitata conoscenza dell’argomento

- Sufficiente 3,5

- Ha capito la consegna e presenta

un’accettabile conoscenza

dell’argomento

- Discreto 4

- Ha capito la consegna e sostiene le sue

tesi con discreta conoscenza

dell’argomento

- Buono/Ottimo 5 - Sostiene le sue tesi con ottima

conoscenza dell’argomento

3) Capacità di

organizzare un testo 4 punti

- Scarso 1 - Non sa organizzare il discorso e/o si

contraddice

- Mediocre 2 - Svolge il discorso in modo

frammentario

- Sufficiente 2,5

- Svolge il discorso in modo

schematico ma sostanzialmente

completo

- Discreto 3 - Svolge il discorso in modo articolato e

completo

- Buono/Ottimo 4 - Argomenta in modo ben organizzato,

logico e coeso

3) Elaborazione

critica 3 punti

- Scarso 1 - Mancano originalità, creatività e

capacità di rielaborazione

- Mediocre 1,5 - Riesce a rielaborare solo parzialmente.

Assenza di interpretazione personale.

- Sufficiente 2 - Presenta un taglio personale ed

elabora in modo semplice

- Discreto 2,5 - Affronta l’argomento con discreta

originalità e creatività

- Buono/Ottimo 3 - Rielabora con sicurezza e fornisce

interpretazioni originali

Punteggio….\15


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SECONDA PROVA SCRITTA – “TELECOMUNICAZIONI”

INDICATORI PUNTI IN 15MI

DESCRITTORI

CONOSCENZE

MAX 9

1

2 4

5 6

7 8

9

Non conosce gli argomenti / Ha una conoscenza

quasi nulla.

Conosce solo pochi dati e circuiti / qualche dato

in modo frammentario.

Conosce solo parzialmente i dati e i circuiti / i

contenuti essenziali.

Conosce in modo corretto , anche se limitato, i

dati e i circuiti / i contenuti essenziali proposti.

Conosce in modo abbastanza ampio i contenuti

essenziali proposti.

COMPETENZE

MAX 2

0 1

1

2

Sa individuare i concetti ed eseguire i grafici / i

contenuti chiave degli argomenti pur senza

collegarli in modo autonomo.

Sa collegare in modo sufficientemente corretto i

concetti chiave degli argomenti ed eseguire i

grafici.

Sa collegare / sviluppare in modo abbastanza

ampio (o completo) i contenuti / i concetti

chiave / eseguire i grafici degli argomenti

proposti.

CAPACITÀ

MAX 2

0 1

2

È capace di analizzare / sviluppare i contenuti in

modo ampio, con alcuni approfondimenti

adeguati.

È capace di rielaborare/ approfondire gli

argomenti trattati in modo personale / originale.

ESPOSIZIONE

(CORRETTIVO)

MAX 2

-1

0 1

1

2

Scorretta impropria / imprecisa.

Non sempre corretta / precisa.

Sufficientemente corretta / precisa /

approfondita

Espone in modo preciso e ricco / adeguato

PUNTEGGIO TOTALE ……………../15


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TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIE A E B

Griglia di valutazione



MASSIMO

PUNTE

GGI DESCRITTORI

1)

Conoscenza 5 punti

1 G.I. - Non conosce gli argomenti

2 I. - Conosce solo parzialmente gli argomenti

3 S. - Conosce gli elementi fondamentali delle discipline

4 B. - Conosce gli argomenti in maniera ampia

5 O. - Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita

2)

Competenze 5 punti

1 G.I. Non comprende i problemi e i temi proposti

2 I. - Comprende con difficoltà le tematiche proposte e non è in

grado di trattarle adeguatamente

3 S. - Comprende le tematiche proposte e le risolve

4 B. - Comprende, risolve e sa rielaborare le tematiche proposte

5 O. - Risolve in maniera sicura le tematiche proposte con

rielaborazioni personali

TUTTE LE ALTRE DISCIPLINE LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

3) Capacità 5 punti

1 G.I. - Non sa analizzare e

sintetizzare; tratta la tematica in

modo stentato e scorretto;

G.I.- Si esprime in maniera

scorretta ed impropria.

2,5

I. - Tratta la tematica in maniera

imprecisa; con qualche difficoltà

di analisi

I.- Non sempre corretto ed

appropriato.

4

S. - Tratta la tematica in modo

semplice con lessico tecnico

adeguato; sintesi ed analisi sono

di tipo semplice

S.- Il linguaggio e

l’espressione risultano

semplici ma adeguati.

4,5

B. - Tratta la tematica in modo

chiaro, corretto e sequenziale; usa

un linguaggio tecnico rigoroso

B.- Si esprime in maniera

coerente e corretta.

5

O. - Tratta la tematica con

collegamenti in modo autonomo,

completo con buone capacità di

analisi e sintesi

O.- L’espressione ed il

linguaggio risultano specifici,

ricchi e fluidi.

PUNTEGGIO TOTALE ……………../15


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COLLOQUIO



MASSIMO

PUNTEGGIO A

DIVERSI LIVELLI DESCRITTORI

1) Conoscenza 9 punti

1 ÷ 2 - Non conosce gli argomenti

3 - Conosce solo parzialmente gli argomenti

4 ÷ 5 - Conosce gli argomenti fondamentali delle

discipline, pur con qualche incertezza

5,5 ÷ 6,5 - Conosce gli argomenti fondamentali delle

discipline

7 ÷ 8 - Conosce gli argomenti in maniera ampia

9 - Conosce gli argomenti in maniera ampia e

approfondita

2) Competenze 9 punti

1 ÷ 2 - Non comprende i problemi e i temi proposti

3 ÷ 4 - Comprende con difficoltà i problemi proposti e

non è in grado di risolverli

5 ÷ 6 - Comprende i problemi proposti e li risolve se

opportunamente guidato

7 - Comprende i problemi proposti, li risolve e li

contestualizza

8 - Comprende, risolve e sa rielaborare i problemi

proposti

9 - Risolve in maniera sicura i problemi proposti con

rielaborazioni personali

3) Capacità 9 punti

1 ÷ 2 - Non sa analizzare e sintetizzare; espone in modo

stentato

3 ÷ 4 - Espone in maniera imprecisa; con qualche

difficoltà di analisi

5 ÷ 6 - Espone in modo semplice con lessico tecnico

adeguato; sintesi ed analisi sono di tipo semplice;

7 ÷ 8 - Espone in modo chiaro, corretto e sequenziale; usa

un linguaggio tecnico rigoroso

9 - Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo

con buone capacità di analisi e sintesi

4) Discussione

degli elaborati

Prima

prova

1 punti

0 - Non sa correggere e/o fornire spiegazioni;

0,5 - Corregge ma non approfondisce

1 - Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o

approfondire

Seconda

prova

1 punti




approfondire

Terza prova

1 punto




approfondire

Punteggio……\30


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Allegati D: SIMULAZIONE DI TERZA PROVA


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SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAME DI STATO A. S. 2012/13

SEZIONE GIURIDICO-ECONOMICA

CLASSE 5°A

Adria,……………..

Candidato/a………………………..

Il/la candidato/a sviluppi le tracce di seguito proposte utilizzando

esclusivamente le otto righe inserite nello schema sottostante.

1) Si analizzino le caratteristiche e le principali tipologie della

macrostruttura orizzontale aziendale:

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------

2) Si definiscano le caratteristiche e gli ambiti di applicazione ottimali

dello stile di direzione autoritario e partecipativo:

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

---------------------------------------------------------------------------------


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---------------------------------------------------------------------------------------

3) S’individuino i soggetti interessati alla conoscenza del bilancio

aziendale e le loro relative motivazioni:

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------

---------------------------------------------------------------------------------------


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IIS POLO TECNICO “MADDALENA” ADRIA

Anno scolastico 2012/2013

Nome ……………………………………. Classe V sez Aet

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

LINGUA INGLESE

RISPONDI IN FORMA COMPLETA ALLE SEGUENTI DOMANDE RISPETTANDO IL

LIMITE PREVISTO (10 righe)

1) Any communication network can be simply described by similar basic parts. Explain the

essential elements for communication to occur.

……………………………………………………………………………………………………...

...........................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................


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................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................

2) Describe the stages of a satellite launch.

……………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………….


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IIS POLO TECNICO MADDALENA ADRIA


Nome ……………………………………. Classe V sez Aet

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

LINGUA INGLESE

RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE RISPETTANDO IL LIMITE PREVISTO (10 righe)

1) What is modulation and how does it work?

……………………………………………………………………………………………………......................

..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................


Tel. 0426/900667 - FAX 0426/908032



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..............................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................

2) Explain the main differences between a cordless phone and a cellular phone.

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………….


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IIS POLO TECNICO DI ADRIA Anno scolastico 2012/2013

07/03/2013

Cognome e nome……………………………………………… Classe……………


Disciplina: MATEMATICA

1° quesito

Date le seguenti funzioni, verifica per quali di esse valgono le ipotesi del teorema di Lagrange

nell'intervallo indicato. Se le ipotesi sono verificate, trova i punti la cui esistenza è assicurata dal

teorema, altrimenti spiega per quale motivo le ipotesi non sono verificate:

a) 11

xy [1;2]

b) 21ln xy [-2;2]

c) 24 xy [0;2]

2° quesito

Determina le coordinate dei punti di massimo e minimo relativo della seguente funzione:

1

2 2

x

x

ey

3° quesito

Calcola i seguenti integrali indefiniti:

a)

dxx

xx

2

142

b) dx

x

x

2

63

2


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IIS POLO TECNICO DI ADRIA


13/05/2013


SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

Disciplina: MATEMATICA

1° QUESITO

Determinare le equazioni di tutti gli asintoti della seguente funzione: 232

12

3

xx

xy

Punteggio ……../15

2° QUESITO

Calcolare l’area della parte finita di piano delimitata dalle curve di equazione 452 xxy e

44

1 2 xy e dall’asse delle ascisse.

Punteggio ……../15


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IIS POLO TECNICO DI ADRIA Anno scolastico 2012/2013

07/03/2013



Disciplina: STORIA.

1) Le cause della crisi di Wall Street ( max 10 righe)

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

2) La politica economica del fascismo( max 10 righe)

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Punteggio….\15


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Simulazione Terza Prova Scritta Elettronica

1. Un trigger di Schmitt ad operazionale presenta un Vsat.= 12V e R1 = 2R2. Calcolare le tensioni

di soglia VT+ e VT− nel caso in cui sia di tipo invertente e nel caso in cui sia non invertente.

2. Precisare la natura del filtro di figura e calcolarne i parametri caratteristici.

Nome Classe 5 A Elettronica

Polo Tecnico -I.T.I. “Maddalena” – Adria (RO) Terza prova a.s. 2012/13 – II° Quadr.


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3. In un astabile ad operazionale con R = R1 = R2 = 100kΩ, dimensionare il C in modo che

possa oscillare alla frequenza f = 1kHz.

Valutazione: …/15


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Simulazione Terza Prova Scritta TDP

Supponendo di dovere operare con un dac a 10 bit e di avere una tensione FSR=7 V determinare:

13. Q 14. Vomax 15. Vo nel caso in cui Bn-1 =1 e tutti gli altri bit sono uguali a zero.

Nome Classe 5 A Elettronica

Polo Tecnico -I.T.I. “Maddalena” – Adria (RO) Terza prova a.s. 2012/13 – II° Quadr.


Tel. 0426/900667 - FAX 0426/908032



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Adria, lunedì 07/03/2013 Punti ………/15


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Elenca i parametri caratteristici di un convertitore ADC e disegna lo schema di un convertitore che conosci spiegandone il funzionamento.

Valutazione: …/15


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Terza Prova per l’Esame di Stato (Simulazione)

Classe 5a sez. A Cognome ___________________ Nome ____________________

Ora di inizio della Prova ____________ Ora della consegna ___________

Disciplina: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI

1. Scrivere le proprietà generali della L-trasformata, e scrivere l’antitrasformata della funzione

F(s) = ( )n

k

s a.

2. Illustrare, tracciando dei diagrammi temporali indicativi, l’effetto delle variazioni dei valori

di ζ ed ωn sull’andamento della risposta in transitorio di un sistema di 2° ordine al gradino

unitario.

3. Ricavare l’equazione di stato per il sistema di fig.:

Valutazione:…/15

dove Cm =

1/K


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1) Firme docenti del Consiglio di Classe

Consiglio della classe VA

Materie Firme dei docenti

Italiano e Storia.

Economia industriale con elementi di diritto

Inglese

Telecomunicazioni

Elettronica

T.D.P.

Matematica

Sistemi automatici

Educazione fisica

Laboratorio Elettronica e T.D.P

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