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Istituto Comprensivo Statale di Filadelfia Scuola dell’Infanzia Anno Scolastico 2015/201 Anno Scolastico 2015/201 Anno Scolastico 2015/201 Anno Scolastico 2015/2016 6 6

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Istituto Comprensivo Statale di Filadelfia

Scuola dell’Infanzia

Anno Scolastico 2015/201Anno Scolastico 2015/201Anno Scolastico 2015/201Anno Scolastico 2015/2016666

PREMESSA

E’ trascorso qualche anno dall’emanazione delle Indicazioni per il curriculo, anni in cui si è letto, studiato e

sperimentato il testo per poterne cogliere le specificità. Emerge con chiarezza la centralità del curriculo come sfondo

pedagogico ed organizzativo su cui devono basarsi con coerenza e continuità i tre gradi scolastici di base, attraverso i

campi di esperienza della Scuola dell’infanzia, le aree disciplinari della scuola primaria e le discipline di studio della

scuola secondaria di primo grado. Ciò che la scuola deve promuovere è “l’imparare ad apprendere”, finalizzando il

proprio curriculo allo sviluppo delle competenze fondamentali per essere persona e cittadino responsabile nei

confronti di se stesso, degli altri e dell’ambiente in cui si vive, diventando un laboratorio del pensiero, centro di

ricerca e spazio di sperimentazione. Ogni scuola e ogni docente è chiamato ad effettuare con responsabilità e

professionalità le scelte più coerenti con i contesti sociali e culturali degli alunni reali con cui si troveranno ad

interagire. Alla luce di quanto è stato detto, per garantire il successo formativo dei nostri alunni, nell’elaborazione del

nostro curriculo garantiremo continuità e gradualità per evitare la settorializzazione dell’azione didattica rispettando

l’unità della persona-alunno e le tappe del suo sviluppo di crescita. La centralità del bambino e dei suoi bisogni si

configura sia come punto di partenza che di arrivo delle nostre scelte educative; abbiamo individuato le finalità

educative tenendo conto sia del testo normativo delle Indicazioni che dei bambini concreti che riempiono le nostre

sezioni.

La Scuola

dell’Infanzia promuove per su

articolati e integrati in:

declinate su

suddivise in: suddivise in:

favorendo

la costruzione

del curricolo

delle competenze

educare in situazione,

educare per problemi,

educare alle relazioni

Ambienti e

compiti autentici

di apprendimento

Competenze di

letto-scrittura

Competenze

Logico - matematiche

Formazione

abilità

Esplorare,

problematizzare,

agire, individuare

simboli

• lessicali

• morfologiche

• pragmatiche

• narrative

• logiche

• concettuali

• riflessive

• rappresentative

Formulazione di ipotesi,

di relazione Le osservazioni

globali, analitiche

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi. " Marcel Proust

Ogni unità di apprendimento ha inizio con una storia o un racconto perché narrare è una strategia educativa, uno strumento privilegiato di conoscenza: ogni storia o racconto dà un senso alle esperienze che vivono i bambini offrendo chiavi di lettura per comprendere il mondo. Narrare ad alta voce coinvolge i bambini che, ascoltandoascoltandoascoltandoascoltando, diventano curiosi e motivati ad imparare …

Una naturale curiosità per il mondo mette i bambini in esplorazioneesplorazioneesplorazioneesplorazione,,,, in un atteggiamento di ricerca… Nella scuola dell’infanzia il gioco euristico permea tutti gli aspetti ludici dello sviluppo infantile; i bambini non cercano spiegazioni, provano invece “a far succedere “, a elaborare ipotesi e poi a verificarle: la loro conoscenza è sensoriale, manipolativa esploratrice.

La metodologia privilegiata delle diverse esperienze è il gioco in tutte le sue dimensioni. Il bambino nel giocare imparaimparaimparaimpara ad essere creativo, sperimenta le sue capacità cognitive, scopre se stesso, entra in relazione con i suoi coetanei e sviluppa quindi l'intera personalità.

““““Noi pensiamo per storie perché siamo costituiti da storie, immersi in storie, fatti di storie.” Gregory Bateson

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo. Aristotele

L’osservazioneosservazioneosservazioneosservazione rappresenta la metodologia di verifica più adatta alla Scuola dell’Infanzia. Si osserva per:

� Raccogliere dati volti alla conoscenza delle competenze e degli stili relazionali e di apprendimento di ogni bambino.

� Progettare/riprogettare

� Personalizzare i percorsi ed orientare il progetto educativo.

Osservando e ascoltando i bambini con attenzione ci si accorge che sono pieni di sapere: aiutiamoli a focalizzare le loro competenze, ad investirle, a rinforzarle, ad utilizzarle.utilizzarle.utilizzarle.utilizzarle.

Tutte le cose sono belle in sé, e più belle diventano quando l’uomo le apprende. La conoscenza è Vita con le ali.

Khalil Gibran

In un uomo, osserva la maniera di agire, esamina le sue motivazioni, guarda dove trova appagamento. Non è questo un mezzo sicuro di conoscerlo? Confucio

� Rafforza l’identità personale e l’autostima.

� Vive serenamente e riconosce le proprie emozioni.

� Rappresenta una storia.

� Coordina i movimenti del corpo.

� Consolida le regole di convivenza civile.

� Gioca in gruppo.

� Vive l’ambiente scolastico in modo positivo e sereno.

� Si orienta nel tempo della scuola.

� Stabilisce le prime relazioni con adulti e bambini.

� Esprime emozioni e sentimenti.

Unità di Apprendimento. “Primi giorni a scuola”Unità di Apprendimento. “Primi giorni a scuola”Unità di Apprendimento. “Primi giorni a scuola”Unità di Apprendimento. “Primi giorni a scuola”

L’ingresso nella Scuola dell’infanzia per i bambini rappresenta simbolicamente il desiderio ma anche la paura di crescere. E’ importante allora aiutare i piccoli a trovare i canali giusti pere comunicare le emozioni associate al cambiamento.

La storia del piccolo Arco BalenoLa storia del piccolo Arco BalenoLa storia del piccolo Arco BalenoLa storia del piccolo Arco Baleno Il piccolo Arco Baleno viveva tutto solo sopra una nuvola. La sua nuvoletta aveva tutte le comodità: un letto con una grande coperta colorata, tantissimi giochi, due sedie, un grande tavolo e persino uno scivolo e un’altalena! Eppure Arco Baleno si annoiava... Certe volte non sapeva che gioco inventare e si lamentava:– Mamma, mi annoio... perché non giochi con me? E mamma Pioggia rispondeva: – Piccolo mio, la mamma deve lavorare, non può giocare sempre con te! Ti annoi perché sei sempre da solo: andare a scuola ti renderebbe davvero felice! Vedrai, dammi retta, non te ne pentirai! Anche il babbo Lampo Baleno, quando lo vedeva triste, gli diceva:– Stare su questa nuvola non ti fa bene; scendi a giocare con gli altri! Vedrai che spasso! Ma Arco Baleno non voleva saperne della scuola: lui aveva paura di scendere dalla sua nuvola. Ogni tanto sentiva le risate e le grida dei bambini di una scuola, così si affacciava dalla sua nuvola e li osservava giocare all’aperto: giocavano a nascondino, si rincorrevano e qualche volta facevano il girotondo e cantavano a squarciagola. A loro non servivano tanti giocattoli per divertirsi, gli bastava stare insieme!

Poco a poco, ad Arco Baleno venne voglia di avvicinarsi a loro, ma si vergognava, non sapeva cosa dire, perché era abituato a stare sempre da solo. Così mamma Pioggia decise di accompagnarlo: un giorno sopra la scuola arrivò tanta pioggia e, subito dopo, Arco Baleno fece capolino dalla sua nuvola e scese tra i bambini. Di certo il timido Arco Baleno non si aspettava un’accoglienza così calorosa: tutti gli sorridevano e gli chiedevano da dove veniva, tutti volevano giocare con i suoi colori! Da quel giorno Arco Baleno decise di andare sempre a scuola e non saltò mai nemmeno un giorno: anche a voi sarà capitato di incontrarlo, ogni tanto! Ormai ha visitato tutte le scuole del mondo: quando la sua nuvoletta passerà sopra la vostra scuola, si fermerà di certo per giocare con voi! Traguardi per lo sviluppo delle Traguardi per lo sviluppo delle Traguardi per lo sviluppo delle Traguardi per lo sviluppo delle competenze.competenze.competenze.competenze.

Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4----5 5 5 5 Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3----4444

COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA

Imparare ad imparare - Consapevolezza ed espressione culturale - Competenze sociali e civiche - Comunicazione nella madre lingua - Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

CAMPICAMPICAMPICAMPI D’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZA

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’

IL SE’ E IL SE’ E IL SE’ E IL SE’ E L’ALTROL’ALTROL’ALTROL’ALTRO

� Vivere serenamente la separazione dalla famiglia.

� Relazionarsi in modo positivo con i compagni e gli adulti.

� Condividere spazi, oggetti e giochi.

� Riconoscere ed esprimere le proprie emozioni.

� Interagire con i compagni.

Esperienze del cerchio per formare il gruppo-sezione; attività ludiche strutturate e non; attività grafico pittoriche; attività di interazione e confronto; attività di rielaborazione grafica e verbale.

ILILILIL CORPOCORPOCORPOCORPO EEEE ILILILIL MOVIMEMOVIMEMOVIMEMOVIMENTONTONTONTO

� Mettersi in relazione con l’ambiente e con gli altri usando il corpo.

� Riconoscere la propria identità personale e corporea.

� Dimostrare fiducia nelle proprie capacità motorie ed espressive.

� Organizzare il movimento seguendo simboli e direzioni.

Giochi di conoscenza e di socializzazione; giochi ed attività di gruppo; proposte musicali per sviluppare coordinazione e gestualità; Giochi di respirazione e rilassamento.

IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI, COLORICOLORICOLORICOLORI

� Pittura con le dita per esprimere emozioni e sentimenti.

� Eseguire semplici canzoni.

� Esprimersi con il linguaggio mimico-gestuale.

� Manipolare materiali ed esplorare la realtà.

� Compiere esperienze di manipolazione.

Esperienze artistiche con timbri e impronte per cominciare dalla cosa più semplice, manualità per costruire i segni di appartenenza e riconoscimento.

I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE

PAROLEPAROLEPAROLEPAROLE

� Usare il linguaggio verbale per interagire e comunicare.

� Esprimere con parole le emozioni e i sentimenti.

� Conoscere e pronunciare correttamente il nome dei compagni.

� Memorizzare brevi testi.

Ascolto e lettura di storie; filastrocche e girotondi da imparare insieme. Conversazioni. Lettura di immagini. Gioco di gruppo con immagini per spiegare, descrivere e narrare qualcosa.

LALALALA CONOSCENZACONOSCENZACONOSCENZACONOSCENZA DEL MONDODEL MONDODEL MONDODEL MONDO

� Esplorare, conoscere spazi ed ambienti con il corpo e l’azione.

� Imparare, attraverso il gioco, ad inserirsi positivamente nel gruppo.

� Comprendere una successione logica e temporale.

� Sviluppare e potenziare la capacità di prestare attenzione.

Giochi di movimento. Canzoncine e filastrocche. Attività di costruzione temporale del racconto. Attività con materiale strutturato e non. Attività di esplorazione dell’ambiente.

METODOLOGIAMETODOLOGIAMETODOLOGIAMETODOLOGIA::::

L’esplorazione e la scoperta dell’ambiente rivestono una notevole importanza per lo sviluppo cognitivo del bambino e per l’acquisizione di specifiche competenze. Naturalmente, diviene possibile favorire questo sviluppo considerando la curiosità come elemento indispensabile e fondante del processo di costruzione di conoscenze. Favoriremo pertanto quelle esperienze che alimentano, con adeguate opportunità ludiche e non, gli interessi spontanei dei bambini per ampliare la loro curiosità dando loro l’opportunità di toccare, vedere, ascoltare, odorare e assaporare tutto quanto è possibile mediante esperienze concrete e divertenti. MATERIALIMATERIALIMATERIALIMATERIALI::::

Materiale strutturato e non. Carta e colori. Pennelli.

SPAZISPAZISPAZISPAZI:::: La sezione, l’atrio, il cortile. TEMPITEMPITEMPITEMPI:::: Settembre - Ottobre e l’intero anno scolastico.

� Sperimenta l’ambiente con piacere ed interesse superando timori e paure.

� Identifica alcuni mutamenti e caratteristiche stagionali. � Amplia la sfera sensoriale e percettiva. � Utilizza il linguaggio verbale e corporeo per comunicare. � Coordina il movimento del corpo e degli arti.

� Esprime e rielabora con tecniche e strumenti molteplici le esperienze e i vissuti.

� Riconosce le caratteristiche stagionali e il fluire del tempo. � Riconosce la sfera dell’albero come habitat. � Utilizza il linguaggio verbale e corporeo per comunicare. � Controlla il proprio corpo in relazione al movimento degli altri

e alle situazioni.

Unità di ApprendimentoUnità di ApprendimentoUnità di ApprendimentoUnità di Apprendimento. “Vivere . “Vivere . “Vivere . “Vivere l’l’l’l’AutunnoAutunnoAutunnoAutunno”.”.”.”.

L’autunno è la stagione che crea grande meraviglia negli occhi e nei cuori dei bambini. E' il momento delle trasformazioni più evidenti e significative. La natura, grande contenitore di conoscenze con la mutazione dei suoi colori, di atmosfere, temperature e profumi, è occasione di attività, esperienze, riflessioni: E’ questo il tempo dell’osservazione e dell’attenzione verso il mondo intorno a sé, aprendosi alla conoscenza utilizzando i sensi. L’alberoL’alberoL’alberoL’albero CarlettoCarlettoCarlettoCarletto e e e e l’l’l’l’AutunnoAutunnoAutunnoAutunno....

E’una bella giornata d’autunno, il sole è ancora caldo e ai margini del bosco si sente parlare….veramente sembra più un fruscio, sarà forse il vento? Ma no, è l’albero Carletto! Si è proprio lui, da quando le sue foglie sono diventate rosse, gialle, arancioni e marroni si sente bellissimo e non fa altro che muoverle nel vento, chiacchierando allegramente con i suoi amici del bosco: il riccio, lo scoiattolo, la tartaruga e il coniglietto. Quel giorno però nel bosco si sente un grido: “AAAAH!!!”Riccio, scoiattolo, coniglietto e tartaruga corrono da Carletto, perché è da lì che viene la voce. Ma quando arrivano, tutto è tranquillo. Carletto è lì e nessuno gli sta facendo del male. “Chi ha gridato aiuto?”chiede il riccio. “Sono stato io, vi prego amici aiutatemi". “Io chi? Chi sei?” chiede lo scoiattolo. ”Sono io, non mi riconoscete?”Carletto! Che cos’hai da gridare in questo modo?”chiede lo scoiattolo stupito. “Sono ammalato, sono molto ammalato!”. “Ah si? Che cos’hai ?”chiede la tartaruga. “Come, non vedete che sto male? Guardate le mie foglie, le mie belle foglioline stanno cadendo tutte”. “Oh, che sciocchino! E’arrivato l’autunno!”ride il coniglietto. “L’autunno? o non lo voglio, non voglio diventare pelato. Voglio la mia chioma colorata, mi piace, la rivoglio!”. “Su, su Carletto, non fare così, vedrai che tra qualche mese avrai una nuova chioma ancora più bella, verde smagliante!”lo consola la tartaruga. Ma Carletto incomincia a piangere e a piangere. “Non è vero, senza foglioline diventerò brutto e voi non verrete più a trovarmi ed io rimarrò solo e non farò più questo bel fruscio”.E cosi dicendo Carletto piange, piange tanto che le sue lacrime cadono sul terreno e…HOP, HOP, HOP …tre bellissimi funghi rossi spuntano come per magia. “Ciao Carletto “dice il fungo più grande. “Che bello, è arrivato l’autunno!”dice il fungo medio. “Ti faremo compagnia noi!”dice il fungo piccolo. “Davvero?”chiede Carletto stupito. “Certo! Quando torneranno le tue foglioline noi, ce ne andremo. Ma intanto stiamo qui con te!”rispondono i tre funghetti. “Che bello, però… la mia voce? Come farò con il mio fruscio?”chiede Carletto. Gli risponde allora il riccio: ”Vorrà dire che fino a primavera ti presteranno la voce, la pioggia e il vento”. E cosi Carletto, lo scoiattolo, il riccio, la tartaruga, il coniglietto e i tre funghetti si preparano a trascorrere un tranquillo autunno in compagnia, sempre felici sia con la pioggia che con il sole.

Traguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenze

Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3----4444 Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4----5 5 5 5

CAMPICAMPICAMPICAMPI D’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZA

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’

IL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTRO

� Partecipare a progetti di gruppo. Le regole nelle attività di gruppo. � Rispettare animali e piante. � Cogliere le relazioni tra fenomeni stagionali e comportamenti umani.

Giochi simbolici e di gruppo. Assunzione di posture. Attività motorie. Giochi con regole.

ILILILIL CORPOCORPOCORPOCORPO EEEE ILILILIL MOVIMOVIMOVIMOVIMENTOMENTOMENTOMENTO

� Coordinare il movimento in modo finalizzato nel gioco di gruppo. � Sviluppare le capacità sensoriali e percettive. � Manipolazione di materiali utili per la realizzazione di elementi che

identificano la stagione autunnale.

Riconoscere simboli e interpretarli dal punto di vista motorio. Attività e giochi per l’orientamento. Percorsi guidati. Esperienze di discriminazione percettiva e sensoriale.

IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,

COLORICOLORICOLORICOLORI

� Utilizzare tecniche pittoriche e manipolative diverse. � Utilizzare e interpretare il linguaggio iconico per capire, ricordare e

osservare. � Rappresentare situazioni autunnali.

Esperienze artistiche con le forme e i colori, a partire dalla rappresentazione di un albero. Attività di manipolazione con materiale diverso.

I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE

PAROPAROPAROPAROLELELELE

� Comprendere e leggere immagini. � Conoscere e denominare i colori dell’autunno. � Porre domande e rispondere in modo pertinente. � Verbalizzare situazioni autunnali. � Comprendere e ripetere testi.

Conversazioni guidate. Drammatizzazioni di racconti.Verbalizzazione delle sensazioni provate guardando, toccando e gustando elementi naturali. Ascolto e lettura di storie. Poesie, canti e filastrocche per scoprire la natura.

LALALALA CONOSCENZACONOSCENZACONOSCENZACONOSCENZA DEL MONDODEL MONDODEL MONDODEL MONDO

� Sviluppare le capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego di tutti i sensi.

� Osservare e porre attenzione alla natura. � Confrontare e valutare forme, grandezze, altezze e colori. � Prendere confidenza con l’atteggiamento scientifico.

Esperienze di osservazione dell’ambiente circostante. Ricostruire una storia cronologicamente. Giochi per conoscere gli animali e il comportamento di alcuni nella stagione autunnale.

COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA

Imparare ad imparare - Consapevolezza ed espressione culturale - Competenze sociali e civiche - Comunicazione nella madre lingua - Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

METODOLOGIAMETODOLOGIAMETODOLOGIAMETODOLOGIA::::

L’unita di apprendimento sarà organizzata in modo che ogni bambino diventi protagonista delle scoperte vivendo pienamente le emozioni, le sorprese e i sentimenti a cui spesso sono legate le sensazioni percettive. Verrà utilizzata la dimensione ludica e il coinvolgimento diretto: la forma “giocosa”delle attività, coinvolgendo completamente, concretamente ed attivamente ogni allievo consente di apprendere naturalmente ed allegramente mentre la possibilità di compiere personalmente le esperienze coinvolge l’attenzione e la concentrazione di ogni bambino suscita curiosità, stimola la riflessione cognitiva e l’intuizione in modo spontaneo.

MATERIALIMATERIALIMATERIALIMATERIALI::::

Materiali di comune cancelleria, materiali naturali come foglie, corteccia d’albero e tutto il materiale che rappresenta elemento autunnale. Uscite

SPAZISPAZISPAZISPAZI:::: La sezione, l’atrio, il cortile.

TEMPITEMPITEMPITEMPI:::: Ottobre - Novembre-Dicembre

Unità di apprendimentoUnità di apprendimentoUnità di apprendimentoUnità di apprendimento:::: ““““InvernoInvernoInvernoInverno, , , , tempo di…tempo di…tempo di…tempo di…””””....

L’inverno è una stagione in cui tutti i fenomeni atmosferici (nebbia, pioggia, neve, gelo) possiedono per i bambini una valenza quasi magica. La neve, in particolare col suo manto bianco modifica profondamente la luce e lo spazio intorno. La morbidezza del manto bianco, il riverbero della luce, l’aria fredda creano la piacevole necessità di ricercare il calore della vicinanza delle persone, la condivisione delle emozioni e dei sentimenti destati dalla natura.

L’albero di ciliegioL’albero di ciliegioL’albero di ciliegioL’albero di ciliegio

In un antico giardino popolato da fiori e piante risiede immobile e silente un bellissimo albero di ciliegio dal fusto molto alto. L’inverno era alle porte, un vento umido e freddo soffiava tra le cime dell’albero, oramai spoglio e vuoto e due timide foglioline dal manto giallo giacevano pendenti sull’estremità dei secchi rami. La prima fogliolina disse: “Siamo rimaste sole qui su quest’albero, anche stanotte molte delle nostre sorelle se ne sono andate via” … La seconda fogliolina rispose: “ Non avere paura, si sa che prima o poi dobbiamo seguire il nostro destino”. “Ma prima di staccarmi dall’albero avrei un desiderio da esprimere” - gemette la prima fogliolina - “Voglio che tutte le mie sorelle ritornino a darmi l’ultimo saluto”. L’albero di ciliegio ascoltò le parole tristi e meste delle povere foglioline e commosso ribadì: “Esprimi un desiderio e lo vedrai realizzato”…Le due foglioline contente sussurrarono in rima. “ Desideriamo, desideriamo che il gelido inverno, che sta per arrivare, ceda il posto alla sospirata e dolce primavera”. E così fù. Di colpo come per magia la natura si risvegliò; la terra nuda e stanca rifiorì, il sole brillò con tutto il suo splendore per donare calore e gioia, un venticello tiepido, soffiò leggero e portò il profumo tra i rami dell’albero. Gli uccelli tornarono a cantare melodiose armonie solcando il cielo con allegri giochi. “Che spettacolo meraviglioso” - dissero le due foglioline - “ I raggi del sole stanno di nuovo riscaldando i nostri cuori”. L’albero contento rispose: “Ho in serbo per voi un ultimo desiderio da esaudire”. La prima fogliolina disse: “Desidero, desidero che tutte le mie care sorelle ritornino a rivestire i rami spogli di quest’albero e che siano le foglie più belle, brillanti e vigorose di tutto il giardino e che diano fiori e frutti di ciliegio rossi come coralli”. E cosi fu. All’improvviso l’albero di ciliegio si ricoprì di rigogliose foglioline verdi, ergendo la sua folta chioma nell’azzurro del cielo e piccoli fiori colorati, si schiudevano per dar vita a nuovi frutti di ciliegio. Tutto il giardino era oramai sommerso in un’aureola di profumi misti e di colori. Anche le due foglioline contente danzavano spensierate insieme alle loro sorelle, accarezzate dal vento tiepido di primavera e con gioia, dissero in coro: “ Grazie padre ci hai donato la vita” . “Figlie mie” - rispose l’albero di ciliegio - “Dovete imparare che, non può essere sempre primavera. Il buon Dio ha creato le stagioni, c’è l’inverno con il freddo e il gelo, la primavera con il risveglio e l’allegria, l’estate con il caldo e il suo raccolto, l’autunno con la malinconia e la pioggia. Questa giostra gira, gira senza mai fermarsi. E’il ciclo vitale della natura non dimenticatelo mai”. Le due timide foglioline ascoltarono con veemenza le sagge parole dell’albero di ciliegio e con giudizio risposero: “Siamo state due egoiste, padre; è vero che ognuno di noi deve seguire il proprio destino”. Di colpo si alzò un fortissimo vento di tramontana molto freddo, che spazzò con furia impetuosa tutte le foglioline e i frutti rossi dell’albero di ciliegio. L’atmosfera ritornò silente e triste, il giardino si spogliò di tutto il suo verde manto, e le foglie oramai secche e gialle, staccandosi ad uno ad uno dai rami inariditi, volteggiarono nell’aria come piccole farfalle formando a terra un fitto tappeto variopinto che scricchiolava al suono del vento. Anche le due foglioline, lasciate per ultime, con i loro vestiti color avorio porsero l’ultimo accorato saluto alle loro sorelle e se ne andarono via trasportate dal brusio del vento per andare incontro al loro destino. L’albero di ciliegio oramai spoglio dovette aspettare con pazienza e trepidazione l’arrivo della colorata primavera e disse: ” Ci vediamo presto figlie mie; per adesso mi riposerò un po’, sono stanco”. L’inverno era giunto con il freddo e la neve e il povero albero di ciliegio giaceva inerte in un dolce sonno profondo tra il candore dei fiocchi cristallini di neve, sognando tra i rami aridi il fiorire della magica primavera.

Traguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenze

Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3----4444 Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4----5 5 5 5

� Dimostra interesse per l’ambiente naturale e prova curiosità per i fenomeni atmosferici.

� Sviluppa curiosità per il mondo animale e i diversi habitat. � Apprende tecniche espressive diverse. � Dimostra interesse per le poesie e i racconti. � Si avvicina alla musica.

� Riflette su situazioni relazionali collegabili al proprio quotidiano. � Utilizza canali espressivi diversi per rielaborare esperienze. � Sviluppa le competenze sensoriali e percettive. � Dimostra interesse per l’ambiente naturale. � Si pone in un atteggiamento di curiosità scientifica. � Prova interesse per la musica.

COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEACOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA

Imparare ad imparare - Consapevolezza ed espressione culturale - Competenze sociali e civiche - Comunicazione nella madre lingua - Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

CAMPICAMPICAMPICAMPI D’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZA

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’

IL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTRO

� Conquistare gradualmente un'autonomia sempre più ampia. � Consolidare la disponibilità a collaborare. � Essere disponibili a cooperare con gli altri ed aiutarli. � Rispettare le regole nelle attività di gruppo. � Sviluppare la capacità di cogliere le relazioni tra fenomeni stagionali e

comportamenti umani.

Giochi simbolici e di movimento, conversazioni ed argomentazioni con opinioni, scambi di idee, su immagini o parole, su suoni… Distribuzione dei ruoli di una storia da sceneggiare.

ILILILIL CORPOCORPOCORPOCORPO EEEE ILILILIL MOVIMENTOMOVIMENTOMOVIMENTOMOVIMENTO

� Sviluppare tutte le capacità sensoriali e percettive. � Prevedere e comprendere la strategia motoria degli altri e delle dinamiche

presenti nell'ambiente durante l'attività motorio/teatrale. � Stimolare la capacità di percepire, isolare o riprodurre con il proprio corpo i

movimenti all'interno di una situazione.

Tutte le forme praticabili di gioco, da quelli liberi a quelli con regole precise da rispettare, da quelli simbolici a quelli imitativi, da quelli che utilizzano solo il corpo a quelli con gli attrezzi.

IMIMIMIMMAGINI, SUONI,MAGINI, SUONI,MAGINI, SUONI,MAGINI, SUONI, COLORICOLORICOLORICOLORI

� Manipolare materiali utili per la realizzazione di elementi che identificano la stagione invernale.

� Sviluppare la propria realtà creativa per rappresentare elementi appartenenti alla stagione invernale.

� Rappresentare con linguaggi diversi ciò che si è osservato. � Riconoscere e fruire dei suoni presenti nell’ambiente.

Lettura e comprensione di immagini, disegni e pitture, attività teatrali, attività per riconoscere i suoni. Realizzazione di ritmi. Canti. Attività per trasformare le immagini in movimento.

I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE PAROLEPAROLEPAROLEPAROLE

� Raccontare le fasi, cronologicamente corrette, di un racconto letto dall’insegnante.

� Raccontare le fasi di esperimenti scientifici compiuti o osservati. � Interpretare personaggi ed elementi che rappresentano la stagione invernale. � Sviluppare la capacità mnemonica per la realizzazione di una

rappresentazione teatrale.

Conversazioni regolate dall’adulto nel piccolo e grande gruppo. Giochi per sollecitare la conversazione e per aiutare i bambini a “capire” e “farsi capire”.Lettura dell’insegnante di storie e racconti. Memorizzazione di poesie, filastrocche, racconti, ruoli teatrali

LALALALA CONOSCENZACONOSCENZACONOSCENZACONOSCENZA DEL MONDODEL MONDODEL MONDODEL MONDO

� Sviluppare la capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego di tutti i sensi.

� Sviluppare e promuovere il pensiero critico. � Localizzare e spazializzare oggetti, comprendere ed utilizzare i più importanti

rapporti topologici. � Formulare ipotesi, classificare e rielaborare dati.

Attività di osservazione e verbalizzazione; attività pittoriche e di manipolazione; lettura di immagini, attività di ritaglio e incollaggio. Rielaborazione di esperienze.

METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:

Nella didattica dell’esperienza che caratterizza la scuola dell’infanzia, il bambino diviene protagonista de suo sapere immergendosi nel reale. Favoriremo, pertanto, l’esperienza diretta, l’esplorazione sul campo, la relazione tra curiosità e ricerca, lo scambio di idee, la rielaborazione dell’esperienza percettiva attraverso la sperimentazione e i linguaggi espressivi. Materiali:Materiali:Materiali:Materiali:

Fogli da disegno, matite nere, matite e pennarelli colorati, tempere ed acquerelli. Cartoncino bianco e colorato, forbici, ovatta, gessetti, materiale non strutturato. Uscite, esperimenti. SpaziSpaziSpaziSpazi: la sezione, l’ambiente esterno.

TempiTempiTempiTempi: Dicembre - Gennaio - Febbraio

Unità di apprendimentoUnità di apprendimentoUnità di apprendimentoUnità di apprendimento:::: ““““Sta arrivando la Primavera!Sta arrivando la Primavera!Sta arrivando la Primavera!Sta arrivando la Primavera!””””

L’unità didattica mira a sviluppare contenuti e obiettivi di educazione scientifica ed artistica aumentando le capacità espressive, comunicative, creative e logiche dei bambini. Il tutto attraverso la naturale curiosità dei bambini per il mondo intorno a loro e il gioco della scoperta.

La prima primulaLa prima primulaLa prima primulaLa prima primula È un giorno di festa nel “Bosco di non so dove”! Bambini: volete proprio sapere perché? Ma perché è arrivata la primavera! «Mhm! Che profumo!»- esclama Primula che si è appena svegliata…il suo cuoricino comincia a battere forte forte, così forte che si precipita ad infilare le sue delicate, piccole e colorate pantofoline ricamate con fili oro e argento! Vedeste, quanto è carina! Poco lontano dalle sue piccole e tenere radici, Primula scorge con i suoi occhietti svegli e furbetti, proprio come i vostri, un cestino pieno, ricolmo di tante spighe di lavanda! Si avvicina con piccoli passi, come una ballerina in tutu e scarpette con le punte ed esclama con la sua vocina: «Oh! Che colori! E che profumo!»- sorpresa, Primula, si ferma a lungo ad osservare quelle spighe di lavanda di tutte le dimensioni…ce ne sono per tutti: grandi, piccole, medie… con gli occhi che le brillano ed il sorriso luminoso come il sole Primula rimane per un po’ in silenzio! E voi bambini? Voi, avete mai annusato il profumo della lavanda? Fa pensare…fa pensare… si! A me fa proprio pensare ad un mondo pulito e fresco e colorato! Nel frattempo, mentre Primula continua a stupirsi del dono che ha trovato, in silenzio comincia a viaggiare con la fantasia, ad uscire dall’aiuola dove era sbocciata e quasi a mettere le ali alle sue radici, con la sua testolina così graziosa e colorata le sembra di trovarsi in un posto incantato, si, avete capito bene, come quei posti che esistono soltanto nelle favole! A proposito bambini: vi piacciono le favole? A me si e molto poi, ecco perché ho pensato di raccontarvi proprio questa!…ma state ad ascoltare cosa è accaduto a Primula … era talmente assorta nella sua fantasia che aveva dimenticato i suoi amici fiori! Che smemorina! «Primula!Primula!» la scuote Bocca di leone. E Primula che cosa fa secondo voi? Di sicuro non rimane lì tranquilla a viaggiare con la fantasia, anzi, Bocca di leone con la sua corolla così importante la frastuona tutta che è costretta a smettere di fantasticare. «Ehi Primula, dico a te, ma stamattina sei diventata un po’ sorda?». «Oh no no, Bocca di Leone! Ma tu avresti potuto essere almeno un po’ più gentile anziché chiamarmi con quel vocione! Non ti pare? Io sono soltanto un fiorellino, mica come il tuo amico Girasole che ogni volta che lo chiami lui, non si scuote affatto, perché a te non da retta!», «Certo, lui si chiama apposta Girasole, perché si muove seguendo la luce più grande che ci sia e senza la quale, Primula, sulla terra non ci saresti neanche tu»- risponde Bocca di leone.

«Oh caro Bocca di Leone, lo sai che ho visto delle spighe di lavanda così profumate…vorrei tanto che anche tu ne apprezzassi la bellezza!». «Ma allora potevi dirmelo prima che mi volevi fare questa sorpresa invece di rimanere con gli occhi per aria come incantata!» replica Bocca di leone «E tu potevi essere almeno più cortese, anziché impaurirmi con quel vocione da, da…leone!». «E va bene Primula: scusami, lo sai che qualche volta non riesco proprio a controllarmi, perché è vero che sono un fiore, ma pur sempre con una bocca grande così! Come un leone! Per questo mi hanno dato questo nome! Su dai, adesso che ti ho portato le mie scuse mi porti ad annusare quelle spighette di lavanda?». «Va bene mio caro Bocca di Leone, seguimi per un pò» risponde Primula, mentre con le loro piccole radici, quasi in punta di piedi i due fiori si avvicinano al cesto di lavanda raccolta e lasciata lì sull’aiuola, non si sa da chi…si perché…non si strappano i fiori dai prati, lo sapevate bambini? Altrimenti poi muoiono e non possono donarci quel bellissimo sorriso colorato e profumato, non credete anche voi? E poi, secondo voi come sarà finita la storia di Primula e Bocca di leone vicino alle spighe di lavanda? … secondo me hanno incontrato una bambina, si, la proprietaria del cesto di vimini posato sull’aiuola e poi, secondo me hanno sperato che lei non cogliesse anche loro per portarli via da quel bellissimo posto dove erano stati piantati chissà quanto tempo prima e dove ancora per molto sarebbero vissuti insieme donando a tutti i passanti, il loro caldo e amorevole profumo che scalda i cuori ed i vivaci colori che rallegrano l’anima.

Traguardi per lTraguardi per lTraguardi per lTraguardi per lo sviluppo delle competenzeo sviluppo delle competenzeo sviluppo delle competenzeo sviluppo delle competenze

Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3----4444 Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4----5 5 5 5

� Conosce gli animali e le loro caratteristiche. � Costruisce progressivamente il coordinamento e controllo del corpo. � Attua semplici forme di ricerca d’ambiente. � Progetta e attua attività costruttive in collaborazione con adulti e

coetanei. � Sviluppa la percezione sensoriale. � Costruisce con materiale di recupero.

� Attiva processi di ricerca e di osservazione ambientale. � Mette in relazione piante, habitat e cura. � Costruisce semplici forme di coscienza ambientale. � Collega colori, percezioni ed emozioni in modo spontaneo e non

convenzionale.

COMPETENZE IN CHIAVE EUCOMPETENZE IN CHIAVE EUCOMPETENZE IN CHIAVE EUCOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEAROPEAROPEAROPEA

Imparare ad imparare - Consapevolezza ed espressione culturale - Competenze sociali e civiche - Comunicazione nella madre lingua - Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

CAMPICAMPICAMPICAMPI D’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZA

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’

IL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTRO

� Imparare ad essere autonomi nelle situazioni di gioco e lavoro. � Imparare ad avere fiducia nelle proprie possibilità. � Saper assumere comportamenti adeguati alle varie situazioni. � Imparare a comprendere e rispettare norme di condivisione di uno spazio

comune.

Attività ludiche strutturate e non. Attività grafico-pittoriche. Attività di drammatizzazione. Attività di osservazione e lettura di immagini.

IL IL IL IL CORCORCORCORPO PO PO PO E E E E ILILILIL MOVIMENTOMOVIMENTOMOVIMENTOMOVIMENTO

� Saper colorare rispettando i contorni. Sviluppare gli schemi motori di base e il coordinamento segmentario.

� Attuare giochi mimici. � Controllare il movimento occhio-mano.

Esercizi e lavori di coloritura. Giochi e percorsi motori. Giochi di gruppo. Attività motorie sui ritmi. Giochi imitativi. Giochi con la musica.

IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI, COLORICOLORICOLORICOLORI

� Manipolare materiali diversi. � Costruire secondo un modello dato e con l’aiuto dell’adulto. � Osservare immagini. � Riconoscere chiaro e scuro. � Utilizzare tecniche e strumenti pittorici. � Ritagliare ed assemblare.

Attività manipolative con materiale di recupero. Realizzazione di prodotti grafici. Costruzioni di pannelli a tema. Canti e coreografie. Preparazione di festoni e scenari.

I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE

PPPPAROLEAROLEAROLEAROLE

� Conoscere e ripetere i versi degli animali. � Memorizzare filastrocche e poesie. � Identificare e nominare colori. � Usare termini appropriati.

Attività di ascolto e conversazione. Ricostruzione verbale di una fiaba ascoltata. Memorizzazione e recitazione di poesie e filastrocche. Contestualizzazione dei termini nuovi. Esercizi di pregrafismo.

LA CONOSCENZA LA CONOSCENZA LA CONOSCENZA LA CONOSCENZA DEL MONDODEL MONDODEL MONDODEL MONDO

� Osservare piccoli animali e conoscerne le abitudini. � Osservare, esplorare l’ambiente e raccogliere reperti. � Esprimere semplici ipotesi. � Osservare con sistematicità le caratteristiche di alcuni animali e piante.

Giochi di confronto. Giochi logici per classificare e mettere in relazione. Giochi di gruppo sulle somiglianze. Giochi strutturati per completare figure simmetriche. Attività grafica e motoria.

METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:

Attraverso racconti e conversazioni guidate costruiremo un ambiente di interesse all’interno del quale faremo trasferire le esperienze e il vissuto emotivo di ogni bambino per arricchirlo di nuove conoscenze e competenze.

MaMaMaMateriali:teriali:teriali:teriali:

Materiale strutturato e non. SpaziSpaziSpaziSpazi: l’aula e l’ambiente esterno

TempiTempiTempiTempi: Marzo-Aprile

Unità di apprendimentoUnità di apprendimentoUnità di apprendimentoUnità di apprendimento:::: ““““Aspettando l’estateAspettando l’estateAspettando l’estateAspettando l’estate”.”.”.”.

Per i bambini l’estate è tempo di vacanza, di ritmi nuovi di gioco e attività: I bambini ormai autonomi e sicuri si muovono all’aperto per esplorare l’ambiente, consapevoli di aver acquisito capacità e competenze nuove. Sentono di essere capaci di confrontarsi con gli altri, di mettere in comune competenze, ipotesi e soluzioni di tipo affettivo e cognitivo. Il tempo atmosferico, stabilmente piacevole, favorisce l’osservazione della natura, con i suoi nuovi colori, profumi e sensazioni. Il gioco di scoperta e di osservazione suscita stupore e riflessione delle caratteristiche stagionali.

Il cerbiatto va inIl cerbiatto va inIl cerbiatto va inIl cerbiatto va in vacanzavacanzavacanzavacanza

C’era una volta un piccolo cerbiatto che viveva in un incantevole bosco, pieno di stimoli e cose sempre nuove. Tutto era fonte d’interesse e curiosità. Ogni giorno, c'era sempre tanto da imparare - i versi degli animali, i colori e le forme dei fiori, il numero degli alberi presenti, la loro specie, le trasformazioni subite dalla natura col cambiare delle stagioni... Insomma, un'infinità di cose da osservare, guardare e conoscere. Con l'arrivo dell'estate, però, il piccolo cerbiatto si sentiva molto, ma molto stanco. Per tutto l'autunno, l'inverno e la primavera, infatti, si era dato da fare per scoprire e conoscere il fantastico mondo del bosco e ora sentiva che le sue forze e la sua energia erano venute meno. Per un intero anno aveva corso e saltato e ora che era arrivata l’estate il suo unico desiderio, era quello di giocare e di usare tutto quanto aveva imparato divertendosi. E fu così: il cerbiattino partì con la sua famiglia per un avventuroso viaggio. Andò al mare. Era un mondo nuovo e sconosciuto, ne aveva solo sentito parlare nel bosco ma non lo aveva mai visto. Che cosa curiosa, un cerbiatto al mare, pensava. Attrezzato di 'salva-animali', di 'pinne' e 'occhialini' partì in groppa al cerbiatto adulto verso le spiagge più lontane: il viaggio fu lungo ma lui proprio non se ne accorse, perché dormì fino all’arrivo. Giunse su una spiaggia di sabbia bianca sfiorata da un mare stupendamente azzurro: era mattina e c'era un sole brillante. Che meraviglia davanti ai suoi occhi. Ma “Ora che faccio?” pensò tra sé e sé. Questo mondo tanto bello era per lui sconosciuto. E subito pensò: “Posso aiutarmi utilizzando tutte le cose che ho imparato nel bosco!”. E allora cominciò ad ascoltare il verso dei gabbiani e provò pure a imitarli. Che buffo che era, ma era divertentissimo. Poi ripeté i colori che si aprivano davanti ai suoi occhi: l’azzurro del mare, il bianco di qualche nuvoletta, il giallo del sole, il rosso dei granchietti che si aggiravano sulla riva. E correndo sul bagnasciuga scoprì le conchiglie e per ognuna che incontrava ne contava una in più. Scoprì l'estate, l'estate al mare. E la cosa più bella fu per lui bagnarsi nell'acqua salata, abitata da tanti pesciolini colorati che guizzavano e lo salutavano divertiti. La sua giornata passò veloce e stancante, ma sapete? La sera, in una coloratissima tenda da campeggio, il nostro cerbiattino proprio non riusciva a dormire, talmente tante erano state le cose che aveva conosciuto e che aveva imparato.

Traguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenze

Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3Per i bambini di 3----4444 Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4Per i bambini di 4----5 5 5 5

� Manifesta attenzione per l’ambiente naturale e prova curiosità per i fenomeni di trasformazione della vegetazione e del clima.

� Riconosce alcuni mutamenti e caratteristiche stagionali. � Arricchisce le capacita creative ed espressive.

� Mostra un atteggiamento di curiosità scientifica verso l’ambiente. � Mette in relazione fenomeni atmosferici e trasformazioni vegetali. � Costruisce semplici forme di coscienza ambientale � Attiva la decodificazione e l’interpretazione delle immagini. � Legge e produce immagini

CCCCOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEAOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEAOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEAOMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA

Imparare ad imparare - Consapevolezza ed espressione culturale - Competenze sociali e civiche - Comunicazione nella madre lingua - Competenza matematica e competenza di base in

scienza e tecnologia.

CAMPICAMPICAMPICAMPI D’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZAD’ESPERIENZA

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’

IL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTROIL SE’ E L’ALTRO � Porre domande e confrontare ipotesi in gruppo. � Partecipare a progetti in gruppo. � Comprendere il senso delle proprie esperienze. � Riconoscere l’incremento delle proprie capacità.

Conversazioni di piccolo e grande gruppo. Giochi e drammatizzazioni. Attività per valorizzare il “saper fare”. “Proviamo a fare”animati da poesie e filastrocche.

IL IL IL IL CORPO CORPO CORPO CORPO E E E E ILILILIL MOVIMENTOMOVIMENTOMOVIMENTOMOVIMENTO

� Attuare giochi di coordinamento e controllo motorio. � Condividere modalità di gioco e schemi d’azione. � Muoversi in modo coordinato alla musica e ai compagni.

Giochi di movimento di cooperazione con i compagni da svolgere all’interno della scuola.Invitiamo i bambini ad eseguire semplici danze rispettando le sequenze e i tempi di spostamento.

IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI,IMMAGINI, SUONI, COLORICOLORICOLORICOLORI

� Sviluppare l’immaginazione e la fantasia. � Rielaborare e manipolare immagini. � Ricercare sfumature di colore. � Progettare la costruzione di oggetti. � Spiegare e interpretare i propri prodotti grafici.

Giochi preparatori ad attività teatrali. Realizzazione di semplici danze. Semplici attività espressive e costruttive. Realizzazione di prodotti grafici. Attività con materiale di recupero.

I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE I DISCORSI E LE PAROLEPAROLEPAROLEPAROLE

� Riconoscere e nominare colori. � Usare il linguaggio per interagire e comunicare. � Ricercare e scoprire i significati delle parole.

Ascolto di storie. Giochi di coppia. Conversazioni sull’estate, sui giochi da poter fare.Giochi per arricchire il repertorio linguistico.

LA CONOSCENZA LA CONOSCENZA LA CONOSCENZA LA CONOSCENZA DEL MONDODEL MONDODEL MONDODEL MONDO

� Identificare possibili cause di effetti evidenti. � Utilizzare analogie per interpretare situazioni diverse. � Mettere in relazione e collegare situazioni, contesti e cause.

Attività di osservazione e verbalizzazione. Lettura e rielaborazione di immagini. Esplorazione dell’ambiente. Conversazione e rielaborazione attraverso materiale strutturato e non.

METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:

Proponiamo giochi e letture per facilitare scambi verbali. Raccontiamo insieme immagini e costruiamo l’ordine narrativo della storia. Soddisfiamo la naturale sete di scoperta dei bambini all’insegna del gioco e della drammatizzazione. Materiali:Materiali:Materiali:Materiali:

Materiale strutturato e non; giochi, poesie, canti e filastrocche. SpaziSpaziSpaziSpazi: la sezione, l’ambiente esterno. TempiTempiTempiTempi: Maggio - Giugno

“La corporeità” e “la motricità” contribuiscono alla crescita e alla maturazione complessiva dei bambini promuovendo “ la presa di coscienza del valore del corpo” inteso come componente della personalità in tutte le sue forme e condizioni: “ funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica”.

Uno strano bambino di Ilaria LucaroniUno strano bambino di Ilaria LucaroniUno strano bambino di Ilaria LucaroniUno strano bambino di Ilaria Lucaroni

Michele stava giocando in giardino con il pallone, quando all’improvviso sentì dei rumori provenire da un cespuglio. Si avvicinò per vedere che cosa fosse ed incontrò Puk, un bambino davvero strano. All’inizio Michele ebbe un po’ di paura, poi Puk fece un sorriso e subito i due diventarono amici. Lo strano bambino era molto curioso e fece un sacco di domande. – Che cosa sono quelle? – chiese. – Sono le mie gambe – rispose Michele – con queste posso fare tante cose. Ad esempio posso camminare, correre o saltare. – E quelle? – continuò Puk. – Sono le mie braccia e mi servono per muovermi. Queste sono le mani con cui posso prendere gli oggetti. Mi servono per mangiare, scrivere, colorare, giocare ma anche per lavarmi e pettinarmi. Puk era diverso e molte cose non le capiva bene, ma era attento a quello che Michele gli diceva. I due passarono tutto il pomeriggio a parlare e giocare, poi ad un certo punto Puk disse: - Adesso si è fatto tardi devo ritornare a casa mia! – Ritornerai? – gli chiese Michele. – Forse, visto che adesso ho un nuovo amico – rispose tutto contento lo strano bambino. Michele sorrise e lo accompagnò fino a dietro il cespuglio. Puk salì sulla sua astronave e volò via.

Traguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenze

Il bambino:

Rafforza la conoscenza delle parti del corpo e sviluppa i cinque sensi.

Prende consapevolezza dello schema corporeo globale e del suo ritmo respiratorio.

Sviluppa il movimento globale del corpo e la sua espressività.

Si muove in gruppo in modo sincronizzato seguendo un ritmo sonoro.

Acquisisce i concetti topologici in relazione alla posizione del proprio corpo rispetto ad un oggetto.

Obiettivi specifici di apprendimObiettivi specifici di apprendimObiettivi specifici di apprendimObiettivi specifici di apprendimentoentoentoento

IL SE ’ E L’ALTROIL SE ’ E L’ALTROIL SE ’ E L’ALTROIL SE ’ E L’ALTRO

• Favorire relazioni positive nel gruppo per migliorare il livello di autostima.

• Disponibilità a cooperare con gli altri ed aiutarli.

• Scoprire il piacere corporeo.

I DISCORSI E LE PAROLEI DISCORSI E LE PAROLEI DISCORSI E LE PAROLEI DISCORSI E LE PAROLE

• Descrivere le fasi di un racconto letto in ordine cronologico.

• Denominare le parti del corpo. • Arricchire il lessico.

IL CORPO E IL MOVIMENTOIL CORPO E IL MOVIMENTOIL CORPO E IL MOVIMENTOIL CORPO E IL MOVIMENTO

• Sviluppare tutte le capacità sensoriali e percettive.

• Mettere in atto strategie motorie in relazione con l’ambiente e con gli oggetti.

• Stimolare la capacità di percepire, isolare o riprodurre con il proprio corpo i movimenti all’interno di una situazione.

LA CONOSCENZA DEL MONDOLA CONOSCENZA DEL MONDOLA CONOSCENZA DEL MONDOLA CONOSCENZA DEL MONDO

• Sviluppare capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego di tutti i sensi.

• Conoscere e rappresentare la globalità dello schema corporeo.

• Conoscere e rappresentare le parti dello schema. corporeo.

IMMAGINI, SUONI E COLORIIMMAGINI, SUONI E COLORIIMMAGINI, SUONI E COLORIIMMAGINI, SUONI E COLORI

• Sviluppare capacità percettive, visive e manipolative per tutti i linguaggi.

• Esplorare secondo i diversi mezzi espressivi. • Sviluppare capacità creative.

ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’::::

GIOCHI

DI ESPRESSIONE

CORPOREA

GIOCHIAMO CON IL CORPO E IL

SUO MOVIMENTO

GIOCHIAMO CON IL CORPO E CON I

SUOI MOVIMENTI MIMICI E GESTUALI

GIOCHI

RITMICI

GIOCHIAMO CON IL RITMO A CONSEGNE

NUMERICHE E SONORE

GIOCHIAMO CON IL RITMO A SCANSIONE

TEMPORALE

GIOCHI NELLO

SPAZIO

GIOCHIAMO PER ESPRIMERCI

NELLO SPAZIO

GIOCHIAMO CON LE DIREZIONI E LE

POSIZIONI STATISTICHE E DINAMICHE

GIOCHI

DI POSTURA

CORPOREA

GIOCHIAMO CON IL CORPO E IL

SUO EQUILIBRIO

GIOCHIAMO CON IL CORPO E LA

SUA LATERALITÀ

METODOLOGIA: METODOLOGIA: METODOLOGIA: METODOLOGIA:

Saranno privilegiate tutte le forme di gioco. Gioco inteso si come giocare ma anche come imparare, scoprire, conoscere e realizzare esperienze. Gioco come bisogno d’espressione e di relazione spontanea per acquisire concetti sempre più nuovi. Materiali:Materiali:Materiali:Materiali:

Il corpo e le sue parti, fazzoletti, palle e palloni, cerchi, cartoncino bianco e colorato, carta di diverso tipo, tamburelli, sedie, gesso, nastro adesivo colorato, scatoloni. Spazi:Spazi:Spazi:Spazi: La sezione, la palestra. TempiTempiTempiTempi: L’intero anno scolastico.

Il laboratorio prevede percorsi che sviluppano nel bambino la curiosità e la conoscenza verso il linguaggio scritto e parlato, i numeri e le forme Si parte alla scoperta delle vocali per poi proseguire con le lettere dell’alfabeto, si conoscono i numeri e le forme basilari. Il laboratorio mira a preparare il bambino verso quella strada che lo condurrà alla scuola primaria cercando di rendere il passaggio il più piacevole possibile e allo stesso tempo permettendo alle insegnanti un primo monitoraggio sulle capacità esclusive di ogni individuo che opportunamente stimolate e sviluppate lo accompagnano verso la realizzazione di se stesso.

L’isola delle paroleL’isola delle paroleL’isola delle paroleL’isola delle parole

In una piccola isola in mezzo al mare le lettere vivevano senza regole, erano libere di passare di bocca in bocca senza che nessuno protestasse. Vocali e consonanti erano amici e passavano il giorno a giocare mescolandosi e formando le parole più strane. Un giorno sull’isola arrivò un bambino che non sapeva né leggere né scrivere. Le lettere felici di avere finalmente un ospite organizzarono una grande festa sulla spiaggia, con giochi, cibo e dolci a volontà. Ma il bambino proprio non riusciva a capire niente di quello che le lettere volevano dirgli. Era come se si trovasse immerso nella pagina di un libro dove non poteva fare assolutamente niente perché tanto non sapeva leggere. Le lettere festeggiarono tutto il giorno e tutta la notte pensando che il bambino non parlasse perche erano molto timide. La festa finì senza che il bambino facesse un sorriso o dicesse una parola; così continuò per i giorni successivi. Le lettere iniziarono a preoccuparsi …forse il bambino era muto?Forse era sordo?Fatto sta che decisero di presentarsi al piccolo uomo uno alla volta. Iniziarono le vocali, prima la A, poi la E, quindi la I, la O ed infine la U.Il bambino sorrise. Arrivarono le consonanti per prima la B, poi la C, la D, la F, G, H…fino all’ultima la Z.Il bambino iniziò a battere le mani. A questo punto le lettere capirono che il bambino non parlava con loro semplicemente perché non sapeva leggere; allora decisero di aiutarlo.Si misero in fila e formarono l’alfabeto. Il bambino decise di impararlo a memoria per poter ricordare il nome di ogni lettera. Un giorno dopo averlo ripetuto correttamente per l’ennesima volta, il bambino esclamò felice:-“Olè”. Subito accorse la “O”, poi arrivò la “L” ed infine la “E”. Il bambino guardò le lettere attentamente, le chiamò uno alla volta rispettando la fila ed ecco che come una magia ripetè “Olè”. Il bambino rimase meravigliato e volle provare ancora, e disse “Ciao”, allora arrivarono la “C”, la “I”, la “A”, e per ultima la “O”. Continuò dicendo altre parole e ogni volta che le lettere arrivavano, lui le chiamava per nome. Fu così che le lettere smisero di fare confusione e il bambino imparò a leggere.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi specifici di apprendimento

���� Riconosce lettere, forme e numeri

���� Quantifica e classifica

���� Rappresenta simbolicamente quantità e numeri.

���� Comprende i rapporti e concetti topologici.

Il sé e l’altroIl sé e l’altroIl sé e l’altroIl sé e l’altro � Esprimere le emozioni con le rappresentazioni grafiche. � Condividere con i compagni il gioco e il lavoro di gruppo. � Rispettare le regole. � Sviluppare l’autonomia nella gestione degli spazi e dei materiali.

Il corpo e il movimentoIl corpo e il movimentoIl corpo e il movimentoIl corpo e il movimento � Sviluppare la motricità fine della mano. � Aumentare la coordinazione grafo-motoria. � Avere coscienza della propria dominanza laterale. � Muoversi correttamente nello spazio. � Usare correttamente lo spazio del foglio per realizzare un

elaborato.

Immagini, suoni e colori Immagini, suoni e colori Immagini, suoni e colori Immagini, suoni e colori � Disegnare forme geometriche. � Dare un suono ai segni. � Manipolare per costruire lettere e numeri.

I discorsi e le paroleI discorsi e le paroleI discorsi e le paroleI discorsi e le parole � Descrivere gli oggetti. � Sviluppare l’abilità linguistica. � Riferire il contenuto del proprio elaborato grafico. � Contestualizzare vocaboli nuovi. � Contare fino a dieci. � Riconoscere le vocali. � Memorizzare le lettere dell’alfabeto. � Memorizzare poesie, filastrocche e conte.

La conoscenza del mondoLa conoscenza del mondoLa conoscenza del mondoLa conoscenza del mondo � Riconoscere grande, piccolo, medio; alto e basso. � Identificare uguale e diverso, più piccolo di...; più grande di…;

dentro/fuori, sopra/sotto, davanti/dietro, vicino/lontano. � Riconoscere tanti, pochi, niente. � Riconoscere le lettere dell’alfabeto. � Riconoscere i numeri. � Riconoscere le forme. � Cogliere differenze ed uguaglianze. � Classificare per forma e grandezza. � Comprendere la definizione di maggiore e minore.

ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’ATTIVITA’::::

Filastrocche sulle vocali. Giochi di mimo, costruzione di cartelloni che illustrano vocali, consonanti, forme e numeri, Impariamo l’alfabeto, i numeri e le forme con delle filastrocche. Impariamo a scrivere e a conoscere gli spazi del quaderno. Giochi ritmici. Giochi motori. Conte.

METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:METODOLOGIA:

Favoriremo interventi educativi e didattici di meta linguaggi. I bambini, infatti, che hanno sviluppato la capacità di prestare attenzione alle parole e ai discorsi, si divertono a giocare con le parole, a ricercare e ripetere rime, assonanze fonetiche sviluppando le loro competenze metalinguistiche. Inoltre saranno progettate e realizzate molteplici attività di costruzione, colorazione, confronto e misura per scoprire uguaglianze e differenze tale forme e cogliere l relazioni spaziali. I bambini comprendono che i numeri servono per contare, ordinare: li guideremo pertanto a precisare queste loro conoscenze ad acquisire i concetti di quantità e di numero, ad attribuire il numero corrispondente ad ogni quantità.

Materiali:Materiali:Materiali:Materiali:

I materiali utili sono quelli della cancelleria in generale: fogli di carta da pacchi grandi, cartoncini bristol di vari colori, pennelli, forbici, colla, colori di ogni genere. SpaziSpaziSpaziSpazi: La sezione.

TempiTempiTempiTempi:::: L’intero anno scolastico.

Modalità di vaModalità di vaModalità di vaModalità di valutazionelutazionelutazionelutazione:::: Poiché la nostra programmazione si sviluppa per obiettivi, sono gli stessi obiettivi a offrire i contenuti della verifica e della valutazione. La valutazione dei livelli di apprendimento dei bambini, delle competenze, dei risultati educativi raggiunti dai bambini implicano necessariamente la valutazione degli interventi e dei percorsi didattici realizzati dagli insegnanti e dalla scuola. Il nostro sarà pertanto un lavoro di osservazione e di valutazione, per capire più che giudicare. Ciò favorisce una programmazione flessibile perché mette in condizione di rivedere/aggiustare/riprogettare i percorsi didattici per rispondere più adeguatamente ai bisogni dei bambini. Si all’osservazione occasionale ma soprattutto all’osservazione sistematica più obiettiva e selezionatrice, con precisi strumenti di riferimento (indicatori, checklist, questionari...)

Approvata dal Collegio dei Docenti del verbale n. delibera n.