istituto comprensivo “manzoni”...il nostro istituto attraverso la scelta di strategie...
TRANSCRIPT
Piano Annuale per l’ Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
ISTITUTO COMPRENSIVO MANZONI - MOTTOLA - C.F. 90214040736 C.M. TAIC852005 - AOO_PG - Protocollo Generale
Prot. 0003855/U del 02/07/2019 09:53:08IV.5 - Progetti e materiali didattici
Istituto Comprensivo “Manzoni”
Via Gerloni n. 23 - Telefono 099.8867441 - Telefax 099.8867441 - 74017 Mottola (TA) Codice Fiscale 90214040736 - Codice Meccanografico TAIC852005
posta elettronica istituzionale [email protected] posta elettronica certificata: [email protected]
Piano Annuale per l’Inclusione
a.s. 2019/2020
“Il nostro obiettivo non è dare a tutti la stessa cosa,
ma dare ad ognuno ciò di cui ha bisogno”
(C. Imprudente)
La direttiva ministeriale 27 Dicembre 2012 delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola
italiana, al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in
situazioni di difficoltà.
La sfida dell’inclusione chiama tutti i protagonisti della vita scolastica (docenti, alunni,
collaboratori, genitori) ad attivarsi in maniera sinergica per rimuovere tutti gli ostacoli che possano
impedire la valorizzazione di ciascun alunno, garantendogli le condizioni necessarie per esprimere
al meglio le proprie potenzialità.
Il nostro Istituto attraverso la scelta di strategie metodologiche mirate e unitamente alla specifica
normativa, favorisce l’attuazione di percorsi capaci di offrire pari opportunità per tutti gli alunni.
Per migliorare la qualità dell'integrazione scolastica degli stessi, in particolare degli studenti
disabili, con DSA e con BES la nostra scuola ha elaborato un PROTOCOLLO DI
ACCOGLIENZA, finalizzato a perseguire i seguenti obiettivi:
Piano Annuale per l’ Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
- creare un ambiente accogliente e supportivo;
- sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione
educativa in tutta la scuola;
- promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
- centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
- favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
- promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra
tutte le componenti della comunità educante.
Il presente P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusività) rappresenta un documento dinamico che è al
contempo un progetto di lavoro, un vademecum contenente la descrizione delle azioni messe in atto
e processi attivabili dalla nostra scuola per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
(BES). Trattandosi di uno strumento dinamico che viene rivisto annualmente troverà la sua migliore
applicazione nella condivisione delle buone pratiche tra il personale della scuola, gli operatori
sociosanitari, le istituzioni, gli enti locali, le associazioni culturali e di volontariato.
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2019/2020
A. Rilevazione dei BES presenti: n˚
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici 13 (+1 trasferito da altra scuola)
Altro …… 1*
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 7(+1 trasferito da altra scuola)
ADHD/DOP
Bordeline cognitivo
Altro (BES) 8
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socioeconomico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale
Altro …
Totali 30
% su popolazione scolastica 4%
N˚ PEI redatti dal GLHO 13 (+1 già redatto da altra scuola)
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria
15 (+1 già redatto da altra scuola)
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
*Alunno che ha ottenuto nel mese di giugno una prima valutazione
diagnostica ed attende di completare l’iter.
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di si piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate si (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
AEC Attività individualizzate e di si piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate si (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di no piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate no (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento
- Coordinamento a livello di
Istituto; -partecipazione ai GLHO/GLI;
-cura documentazione alunni
certificati; - rapporti con le famiglie;
-rapporti con gli Enti.
si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
-Coordinamento a livello di Istituto;
-partecipazione ai GLHO/GLI;
-cura documentazione alunni certificati;
-coordinamento attività di formazione;
-monitoraggio alunni.
si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni no
Docenti tutor/mentor no
Altro: Educatore
Attività individualizzate nell’ambito dell’autonomia personale, sociale e
didattica.
si
Altro: Assistente di base Interventi nell’ambito dell’autonomia personale
si
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
Coinvolgimento docenti curriculari
Attraverso … Si/no
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI si
Rapporti tra le famiglie si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
si
Altro …
/
Docenti con specifica formazione
Partecipazione al GLI
si
Rapporti tra le famiglie
si
Tutoraggio alunni no
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
no
Altro: attività espressive e
didattiche relative alla “giornata mondiale sulla consapevolezza
dell’autismo” realizzato in rete con l’.C. “San Giovanni Bosco”.
si
Altri docenti
Partecipazione a GLI si
Rapporti tra le famiglie si
Tutoraggio alunni no
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva: -
-MERCATINO DELLA SOLIDARIETÁ,
-SPORT DI CLASSE, -LIBRIAMOCI,
-LINUX DAY 2018,
-ALIMENTAZIONE E SALUTE; Azione 10.1.1 “la scuola un PONte
per il successo”.
si
Altro: iniziative culturali con enti ed associazioni presenti sul
territorio -condivisione di attività
laboratoriali con il Centro Diurno Diversabili;
-attività sportive in collaborazione
con “Atletica Don Milani” e con “Elia nel cuore”, “Correre Salute
ASD”; -progetti in collaborazione con
Ass. AVAMPOSTO EDUCATIVO
ONLUS per lo svantaggio sociale “Orione” per la scuola secondaria
di I gr, “Artigiani di pace” per la scuola primaria, “Nati per
leggere”…
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
D. Coinvolgimento personale assistenza alunni disabili si
progetti di inclusione / laboratori integrati si ATA
altro:
/
informazione /formazione su genitorialità e si
psicopedagogia dell’età evolutiva
E. Coinvolgimento famiglie coinvolgimento in progetti di inclusione no
coinvolgimento in attività di promozione si
della comunità educante
altro:
accordi di programma / protocolli di intesa si
formalizzati sulla disabilità
accordi di programma / protocolli di intesa
si
F. Rapporti con servizi formalizzati su disagio e simili
procedure condivise di intervento sulla
sociosanitari territoriali e no disabilità
istituzioni deputate alla
procedure condivise di intervento su no
sicurezza. Rapporti con disagio e simili
CTS / CTI
progetti territoriali integrati si
progetti integrati a livello di singola scuola no
rapporti con cts / cti si
altro:
G. Rapporti con privato progetti territoriali integrati si
progetti integrati a livello di singola scuola si sociale e volontariato
progetti a livello di reti di scuole si
strategie e metodologie educativo- si
didattiche / gestione della classe
didattica speciale e progetti educativo- si
didattici a prevalente tematica inclusiva
didattica interculturale / italiano l2 no
H. Formazione docenti psicologia e psicopatologia dell’età
no evolutiva (compresi dsa, adhd, ecc.)
progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, adhd, dis. intellettive, si sensoriali…)
altro:
/
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento x
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, x
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare x
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi x
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo x
inserimento lavorativo.
Altro: /
Altro: /
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’Inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Risorse umane: Dirigente Scolastico; Coordinatori per le attività di sostegno e referenti DSA/BES; Docenti curricolari e docenti di sostegno; Personale ATA; OSS, Educatore professionale.
Il Dirigente Scolastico
Assicura la gestione unitaria dell’istituzione; Presiede il GLHO e il GLI; Individua criteri e procedure di utilizzo “funzionali” delle risorse professionali presenti, privilegiando una
logica “qualitativa” di distribuzione degli organici, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari.
Partecipa ad accordi o intese con servizi sociosanitari territoriali finalizzati all’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico
Consiglio di Istituto Si adopera per l’adozione di una politica interna della scuola al fine di garantire una pratica inclusiva.
Commissione per l’Inclusione scolastica (GLI)
Ha il compito di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6/3/2013, attraverso la redazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi; 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”; 6.Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc.
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
Composizione del gruppo: E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituito dal gruppo di sostegno, da una rappresentanza dei genitori e dei docenti curricolari, dagli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, da rappresentanti del personale ATA, da rappresentanti delle Aziende sanitarie locali competenti. il GLI si riunisce almeno due volte l’anno per coordinare le azioni o le attività dei vari Consigli di Classe; nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”, e formula la richiesta delle risorse necessarie a sostenerlo. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola.
Consiglio di classe
Ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di strumenti compensativi e misure dispensative, sulla scorta di fondate considerazioni pedagogiche e didattiche e sulla base della
eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire,
monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti
per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe, dal Referente per l’ Inclusione e dal Dirigente Scolastico.
Collegio Docenti
Su proposta del GLI discute e delibera il piano annuale dell’inclusione (PAI). ; esplicita nel PTOF un concreto impegno programmatico per l’inclusione; individua criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; assume l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.
Funzione strumentale per l’Inclusione e il benessere degli studenti
Ha il compito di : - Curare l'accoglienza e l'inserimento degli studenti con BES e DSA, degli insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all'assistenza; - Concordare con il D.S. La ripartizione degli insegnanti di sostegno; - Coordinare i GLH operativi, quello di Istituto e il GLI; - Diffondere la cultura dell'inclusione; - Comunicare progetti ed iniziative a favore di studenti BES e DSA; - Essere referente del PAI; -Coordinare e formulare i piani di recupero degli alunni; - Aggiornare la documentazione degli alunni disabili e degli alunni con DSA in formato digitale;
- Diffondere materiale utile per l'attività didattica;
- Mantenere le relazioni con Enti Locali, ASL, docenti di sostegno, genitori ed alunni; - Potenziare la comunicazione tra vari ordini di scuola, ma anche con il personale medico;
- Promuovere attività di educazione alla salute; - Coordinare attività volte al benessere degli utenti;
- Lavorare con il D.S. ed il DSGA; - Partecipare a commissioni e agli incontri di staff convocati dal Dirigente Scolastico per l'adeguamento degli obiettivi del PTOF e del sito web.
Docente di sostegno
Favorisce l’integrazione, l’apprendimento, lo sviluppo della personalità, l’autonomia degli alunni DA in sinergia con i docenti curricolari. Partecipa alla programmazione educativo-didattica; supporta il consiglio di
classe/sezione nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive;
interviene sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rileva casi BES; coordina la stesura e l’applicazione dei Piani di Lavoro (PEI e PDP).
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
GLH operativo Elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla
legge 104/92.
Assistente educatore ed OSS L’educatore partecipa alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche, in relazione alla realizzazione del progetto educativo. Interviene nei GLI, collabora alla continuità nei percorsi didattici. L’OSS si occupa dell’assistenza di base degli alunni DVA.
Personale ATA
Offre assistenza generica agli alunni diversabili; acquisisce la documentazione necessaria e verifica la completezza del fascicolo personale di ciascun alunno.
Famiglia
La famiglia deve essere coinvolta attivamente nel processo educativo dell’alunno.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Durante l’a.s. 2019/2020 ci si impegna a frequentare corsi di aggiornamento inerenti al tema dell’Inclusione e della disabilità. Lo scopo è di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non
come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche, orientate
all’integrazione, efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Inoltre, ci si dedicherà a:
- Curare i contatti con i diversi Enti che operano sul territorio (ASL, Servizi Sociali, ecc.) per l’organizzazione di incontri di informazione e formazione;
- partecipare a convegni e manifestazioni riguardanti l’inclusione;
- incrementare lo spazio sul sito dell’Istituto dedicate alle tematiche dell’inclusione, realizzando un archivio digitale sui BES, DSA, disabili, a disposizione di tutti i docenti della scuola;
- porre particolare attenzione alla condivisione di buone pratiche (secondo le direttive ministeriali) - partecipare ad incontri tra personale specialistico e insegnanti delle classi con situazioni problematiche e
incontri finalizzati alla stesura dei PDP e PEI e alle relazioni finali degli alunni BES; - concordare incontri istituzionali tra scuola e famiglia degli alunni DSA/ADHD.
Successivi corsi potranno essere previsti su tematiche specifiche via via emergenti nel corso dell’anno,
tenendo anche conto degli alunni in ingresso, delle future rilevazioni o delle evoluzioni di situazioni esistenti.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Nella stesura ed utilizzo dei PEI e dei PDP, la valutazione sarà adeguata al percorso personale dei singoli alunni, attraverso verifiche diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio. Per le verifiche saranno adottati tutti gli strumenti compensativi e le misure dispensative che si renderanno necessarie, tra le quali la possibilità di utilizzare tempi differenziati di esecuzione per consentire momenti di riflessione, pause e gestione dell’ansia, ed eventuale uso di supporti informatici. Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e comunicati all’allievo prima della verifica stessa. Per gli alunni con DSA, non saranno tema di verifica la grafia o l’ordine, saranno valutati esclusivamente i
concetti, i pensieri, il grado di maturità, di conoscenza, di consapevolezza. Per i disabili la valutazione terrà conto dei risultati conseguiti nelle varie aree e dovrà essere sempre considerata come valutazione dei
processi e non solo come valutazione della performance (Linee guida 2009).
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Alla base del piano esiste un modello di flessibilità che vede inclusi soprattutto i docenti di sostegno.
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
Il coordinamento tra il lavoro dei docenti curriculari e quello dei docenti di sostegno è alla base della buona riuscita dell’integrazione scolastica. L’insegnante è di sostegno alla classe, prima ancora che all’alunno, pertanto il suo orario deve tenere conto dell’orario delle discipline ‘sensibili’. Nei PEI è esplicitato l’orario dei singoli insegnanti specializzati, al fine di aumentare flessibilità e trasversalità nell’organizzazione del sostegno all’interno della classe. L’intervento di integrazione scolastica si svolge prevalentemente in classe, inoltre l’istituto è dotato della “aula del sole”, (attrezzata con un PC di ultima generazione, lavagna, testi e collane di libri specifici, materiale di facile consumo ecc.) nella quale è possibile un intervento didattico personalizzato in base alle peculiarità degli alunni e permette di svolgere attività manuali e laboratoriali. Anche il laboratorio linguistico è dotato di una postazione informatica adatta per gli alunni Bes. In collaborazione con i Servizi Sociali del Comune è attivo il progetto “Sportello Amico” tenuto dalla psicologa dott.sa Angela D’Onghia per monitorare e aiutare tutti gli alunni che hanno bisogno di essere “ascoltati”, è attivo anche il Progetto Orione, curato dall’Onlus Avamposto Educativo. L’Istituto ritiene opportuno attuare i Progetti di Permanenza e di Istruzione Domiciliare. Inoltre il team di sostegno (insegnanti specializzati ed educatori) attiva il Laboratorio Artistico delle Festività che coinvolge tutti gli alunni.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola in rapporto ai diversi servizi esistenti Per quanto riguarda le risorse esterne, l’Istituto collabora attivamente da anni con i servizi esistenti sul territorio Asl, Servizi Sociali, OSMAIRM ecc.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie. Per quanto riguarda l’area DVA, il rapporto docente di sostegno-famiglia è molto stretto. La famiglia è corresponsabile del percorso da attuare all’interno dell’istituto, perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni, fatte per iscritto, sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Sezione per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate • un eventuale focus group per individuare bisogni e aspettative • l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento • il coinvolgimento nella redazione dei PEI, PDF (per gli alunni DVA in ingresso e in uscita) e PDP.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Una cultura inclusiva deve sviluppare un curricolo che tenga conto dei vari stili di apprendimento e consideri le diversità una risorsa. A tal fine si adopererà una didattica che miri a valorizzare le differenze attraverso l’utilizzo di varie metodologie: tutoring, apprendimento cooperativo, didattica laboratoriale, didattica per problemi reali, adattamento delle discipline ai bisogni reali dell’alunno. Pertanto, in base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP e un PEI su base ICF (nel caso di alunni con disabilità – BES1). Nel PDP/PEI vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni - monitorare l'intero percorso
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
- favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.
Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. Considerati il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite anche dai docenti in esubero, utilizzati come risorse interne per sostenere gli alunni in particolari difficoltà.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. L’istituto necessita:
• L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti
• Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni
• L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità • L’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica e assistenti di base per gli alunni con
disabilità dal primo periodo dell’anno scolastico • L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni
stranieri e per corsi di alfabetizzazione • Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di
risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi
• Risorse specifiche per l’inserimento e l’integrazione degli alunni di nazionalità romena (senza fissa dimora) e l’organizzazione di laboratori linguistici
• Risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie
• Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari • Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività • Costituzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per gli alunni in ingresso vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nel gruppo classe più confacente. La scuola prevede attività di orientamento in uscita. I documenti relativi ai BES (PEI, PDP) sono accolti e condivisi dalle scuole di provenienza, in modo da assicurare continuità e coerenza nell’azione educativa anche nel passaggio tra scuole diverse ed in modo da costituire una sinergia e coordinamento tra i vari livelli di scuola. Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale risulta essere l'Orientamento per la scelta della scuola secondaria di II°. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è quello di permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura"
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
Approvato dal Gruppo di lavoro per l'Inclusione in data 15 giugno 2019. Approvato dal Collegio dei Docenti in data 29 giugno 2019. Allegati:
-scheda monitoraggio BES d’Istituto
-Protocollo di Accoglienza
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
MONITORAGGIO BES D’ISTITUTO effettuato ad MAGGIO 2019
Classe e sezione Disabili L.104/92 Disturbi evolutivi BES certificati BES non certificati specifici (DSA- (svantaggio) ADHD-DOP)
MANZONI
1^A 1
2^A 1
3^A 2
1^B 1 1
2^B
3^B
1^C 1
2^C
3^C 1
1^D
2^D
3^D 1
1^E 1 2^E 1
3^E
1^F
2^F 1 1
3^F 1
DANTE Primaria
1^ A
1^B
2^A
2^B 1 1
3^A 1
3^B 2
3^C
4^A 1 1
4^B
4^C
5^A 1 1
5^B 1 1
5^C 1
ALLENDE Infanzia
Sez. A
Sez. B 1
Sez. C 2
Sez. D 1
Sez. E 1
Alunni in
osservazione NPI 2 (infanzia e
primaria)
TOT 15 8 8 1
Piano Annuale per l’Inclusività I.C. “Manzoni” - Mottola
Casi particolari Nel mese di giugno è pervenuta una nuova diagnosi per un alunno inserito nella sez.
C della scuola dell’Infanzia -N. coordinatori
BES/figure
strumentali: 2
-N. assistenti
educatori: 1
-N. facilitatori alla
comunicazione:nessuno
Istituto Comprensivo “Manzoni”
Via Gerloni n. 23 - Telefono 099.8867441 - Telefax 099.8867441 - 74017 Mottola (TA) Codice Fiscale 90214040736 - Codice Meccanografico TAIC852005
posta elettronica istituzionale [email protected] posta elettronica certificata: [email protected]
PROTOCOLLO
DI
ACCOGLIENZA
Dalla tolleranza all’inclusione
Un progetto vincente
a.s. 2019-2020
INDICE
Premessa
DVA
1. Fasi del progetto di integrazione
1.1: Orientamento in ingresso
1.2: Raccolta ed analisi dei dati
1.3: Formazione delle classi
1.4 : Accoglienza
1.5 : Verifica e valutazione
2. Documentazione
2.1: Il Profilo Dinamico Funzionale
2.2: Il Piano Didattico Individualizzato
2.3: La relazione di fine anno scolastico
DSA-BES
3.Fasi del progetto di integrazione
3.1: Orientamento in ingresso
3.2: Raccolta ed analisi dei dati
4. Documentazione
4.1: Il Piano Didattico Personalizzato
ALUNNI STRANIERI
5. Protocollo per l’accoglienza e l’accompagnamento di alunni stranieri
5.1: La prima fase di accoglienza
5.2: L’inserimento nelle classi, la scelta della sezione e dell’indirizzo.
5.3: L’azione dei consigli di classe
PREMESSA
Il Protocollo di Accoglienza ed Integrazione degli DVA ( diversamente
abili), DSA, BES e stranieri contiene informazioni, principi criteri ed
indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l’inclusione degli
alunni BES. Traccia le linee delle principali fasi dell’accoglienza e di
tutte quelle attività volte a favorire un reale percorso di
apprendimento.
ADOZIONE DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DVA
Mette in atto le indicazioni normative che si riferiscono alla Legge
Quadro n. 104/92, ai successivi decreti applicativi e alle recenti Linee
guida del Ministero.
Compito della scuola è quello di essere “una comunità educante, che
accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni
relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo
sviluppo. Una scuola non solo per sapere dunque, ma anche per
crescere, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze,
abilità, autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante
interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile
dell’istruzione e della socializzazione”.
Sulla base di quanto affermato, questo protocollo contiene
indicazioni sulle procedure e sulle pratiche per un ottimale
inserimento degli alunni diversamente abili definendo ruoli e
compiti delle figure operanti all'interno dell'Istituto e descrive le fasi
da attuare nell'arco dell'intero anno scolastico.
1. FASI DEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE
1.1: Orientamento in ingresso
Nel periodo precedente l'iscrizione al nuovo anno scolastico le
famiglie possono visitare l'Istituto, conoscerne l'offerta formativa e
contattare il personale docente. Al momento dell'iscrizione la famiglia
dell'alunno fornisce alla segreteria dell'Istituto la D.F. e il Verbale del
collegio per l’individuazione dell’alunno in situazione di handicap (ai
sensi del D.P.C.M. n. 185 del 23 febbraio 2006) per gli adempimenti
previsti.
1.2 : Raccolta ed analisi dei dati
Consiste nella raccolta di informazioni sull’alunno/a diversamente
abile dalla famiglia e dalla scuola di provenienza. E’ importante
accertarsi del fatto che la documentazione che accompagna l’allievo
sia completa, aggiornata ed ordinata in ogni sua parte già dall’iniziale
fase dell’accoglienza e che sia celere il passaggio della stessa alla
nuova scuola. Il Dirigente Scolastico, entro Marzo-Aprile, sulla base
dei dati raccolti provvede alla compilazione ed all'invio del “Modello
H” all'USP di riferimento, per l'assegnazione dei posti di sostegno e
formula la richiesta di personale educativo assistenziale, per l’anno
scolastico successivo, alle competenti Amministrazioni Comunali.
1.3 : Formazione delle classi
A giugno, la commissione per la formazione delle classi, provvede,
tenendo conto della certificazione, della Diagnosi Funzionale e di ogni
altra informazione utile, all'inserimento dell'alunno in una classe
ritenuta la più idonea all'integrazione dello stesso.
1.4 : Accoglienza
Durante il primo periodo di scuola è previsto un fase di osservazione
e rilevazione della situazione di partenza dell’alunno, da parte di tutti
i componenti del Consiglio di Classe e con l’ausilio dell’insegnante di
sostegno e dei genitori. Successivamente, si approva il Piano
Educativo Individualizzato all’interno dei Consigli di classe. La
famiglia sarà convocata per la condivisione del PEI.
1.5 : Verifica e valutazione
La valutazione è strettamente correlata al percorso individuale, non
fa riferimento a standard qualitativi e/o quantitativi (legge 104/92
art. 16, comma 2). Le prove non devono mirare ad accertare la
situazione di partenza dell'alunno certificato ma devono essere
idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue
potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Ciò al fine di avere
un immediato riscontro dell'efficacia dell'intervento didattico e la
validità della programmazione. La valutazione degli alunni con
disabilità è effettuata nel rispetto di quanto previsto dal D.P.R.
122/2009.
2. DOCUMENTAZIONE
2.1: Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)
Il PDF deve ritenersi la sintesi e l’integrazione dei dati conoscitivi
sull’alunno allo scopo di definire le potenzialità di apprendimento a
lungo, medio e breve termine, secondo le direttive in materia
impartite dalla L. 104/92.
In seguito a quanto stabilito D.lgs 66/17, il Profilo Dinamico
Funzionale e la diagnosi funzionale formano il profilo di
funzionamento che verrà redatto dall’unità di valutazione
multidisciplinare come modificato dal seguente decreto.
2.2. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Partendo dalle valutazioni espresse nel PDF, dà risposte adeguate
alle esigenze ed alle potenzialità dell’alunno ed ha come obiettivo il
raggiungimento del successivo livello di sviluppo del soggetto
attraverso l’attuazione dell’intervento didattico.
2.3 Relazione di fine anno scolastico
Raccolte tutte le informazioni fornite da ciascun insegnante, la
relazione di fine anno scolastico del docente di sostegno conterrà:
1.Evoluzione dell’aspetto educativo rispetto alla situazione di
partenza (in merito all’autonomia, socializzazione, apprendimenti…);
2.Evoluzione dell’aspetto didattico (giudizio sul livello di acquisizione
delle autonomie, di conoscenze e competenze, per ciascuna
materia);
3.Modalità dell’intervento di sostegno (accorgimenti relazionali e
didattici);
4.Informazioni sull’eventuale intervento dell’educatore
(partecipazione alla progettualità educativo-didattica, modalità
dell’intervento);
5.Informazioni sulla collaborazione della famiglia e del personale
ASST;
6.Per gli alunni delle classi terminali, la relazione dovrà contenere
anche il programma effettivamente svolto, le modalità di svolgimento
delle prove d’esame scritte ed orale, i criteri di valutazione.
SCHEMA DI SINTESI DELLA DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO
DIAGNOSI FUNZIONALE:
descrive i livelli di funzionalità
raggiunti e la previsione della possibile evoluzione
dell’alunno certificato
Operatori ASST o
specialisti privati con opportuna
vidimazione dell’ASST
All’atto della prima
segnalazione
PROFILO DINAMICO
FUNZIONALE: indica le caratteristiche fisiche,
psichiche e sociali dell’alunno, le
possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e
progressivamente rafforzare; devono essere evidenziale le aree
di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo,
didattico e socio- affettivo (in base alle linee guida previste
negli accordi di programma)
Operatori
sociosanitari, docente di sostegno,
docenti curricolari,
genitori dell’alunno (art. 12 commi 5° e
6° della L.104/92)
Viene redatto in
ingresso della scuola d’infanzia, primaria,
secondaria di primo
grado e può essere aggiornato in itinere
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO:
è il documento nel quale sono descritti gli interventi integrati ed
equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad
evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli
apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione
concreta di responsabilità da parte delle
diverse componenti firmatarie
Gli insegnanti
curricolari, il
docente di sostegno, operatori, enti locali e
genitori dell’alunno
Formulato entro i primi
tre mesi di ogni anno
scolastico
VERIFICA IN ITINERE:
riscontro delle attività
programmate nel PEI con eventuali modifiche
Insegnanti sostegno curricolari
Fine primo quadrimestre
RELAZIONE DI FINE ANNO SCOLASTICO: come sopra descritta
Docente di sostegno Entro la data dell’ultimo
scrutinio
ADOZIONE DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DSA e BES
Mette in atto le indicazioni normative che si riferiscono alla Legge n.
170/10 e alle indicazioni operative concernenti la direttiva
ministeriale 27 dicembre 2012 recante "Strumenti di intervento per
alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l'inclusione scolastica" - (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013).
3. FASI DEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE
3.1: Orientamento in ingresso
Nel periodo precedente l'iscrizione al nuovo anno scolastico le
famiglie possono visitare l'Istituto, conoscerne l'offerta formativa e
contattare il personale docente. Al momento dell'iscrizione la
famiglia dell'alunno fornisce alla segreteria dell'Istituto la relazione
dello specialista per gli adempimenti previsti.
3.2: Raccolta ed analisi dei dati
Consiste nella raccolta di informazioni sull’alunno/a DSA - BES dalla
famiglia e dalla scuola di provenienza. E’ importante accertarsi del
fatto che la documentazione che accompagna l’allievo sia completa,
aggiornata ed ordinata in ogni sua parte già dall’iniziale fase
dell’accoglienza e che sia celere il passaggio della stessa alla nuova
scuola.
4. DOCUMENTAZIONE
4.1: Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) e Scheda di osservazione
Il PDP e la scheda di osservazione indicano gli strumenti
compensativi e/o le misure dispensative adottati nelle varie materie
al fine del raggiungimento degli obiettivi di materia L. 170/10.
SCHEMA DI SINTESI DELLA DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO
PIANO DIDATTIVO
PERSONALIZZATO E
SCHEDA DI
OSSERVAZIONE:
strumenti compensativi e/o
misure dispensative
Il consiglio di classe Formulato entro i primi
tre mesi di ogni anno
scolastico
5. Protocollo per l’accoglienza e l’accompagnamento di
alunni stranieri
5.1 La prima fase di accoglienza
a. Domanda di iscrizione/primo contatto amministrativo con la
scuola
b. Colloqui con genitori e alunno (contatto socio – relazionale)
c. Approfondimento della conoscenza e dei livelli scolastici di
partenza dello studente
COSA
a. Domanda di
iscrizione, primo
contatto
amministrativo con
la scuola
b. Colloqui con genitori e
alunno (contatto socio –
relazionale)
c. Approfondimento
della conoscenza dei
livelli scolastici di
partenza dello
studente
• Richiesta alla
famiglia della
documentazione
scolastica del
ragazzo.
• Consegna del
materiale bilingue
conoscitivo della
scuola e degli
indirizzi di studio
attivati.
-Informazioni
sull’orario scolastico
e sul regolamento
d’Istituto.
- Incontro tra famiglia e
referente della scuola.
• Raccolta di informazioni sul
ragazzo e la famiglia, sulla
sua storia scolastica.
• Visita e presentazione della
struttura e presentazione
delle attività
extrascolastiche attivate.
• Informazioni sui criteri di
assegnazione alla classe e
sulle prime attività
didattiche previste.
• Rilevazione
della situazione di
partenza
• Individuazione dei
bisogni specifici di
apprendimento
CHI
Personale della
segreteria,presidenza
,insegnante
referente, laddove
necessario anche
mediatore linguistico- culturale.
Referente e/o docente della
commissione,adeguatamente
individuato e formato
(eventualmente affiancato da
mediatore linguistico)
Docenti della
Commissione , docente
coordinatore della
classe (eventuale
mediatore linguistico).
QUANDO
Momento del primo
contatto con la
scuola, estivo o
durante l’anno scolastico.
Nei giorni successivi
all’iscrizione, preferibilmente
prima dell'inizio della scuola.
Una o più giornate
nell’arco delle prime
settimane di lezione.
MATERIALI
Progressiva
predisposizione di
alcuni documenti in
lingue straniere
(scheda di
iscrizione, foglio
riassuntivo dell’offerta
formativa, principali
comunicazioni alle famiglie).
Schede di rilevazione dei dati
personali e scolastici dello
studente.
Opuscoli informativi bilingue.
Questionari e test di
rilevazione
dell
e competenze.
Materiale bilingue.
5.2 L’inserimento nelle classi, la scelta della sezione e
dell’indirizzo.
• Criteri per la proposta di assegnazione alla classe
• Criteri per la scelta dell’indirizzo di studi e della sezione
COSA
a. Criteri per la proposta di
assegnazione alla classe definiti
dal collegio docenti e dopo gli
esiti del colloquio con la famiglia
• Accertare, ove possibile, la
pregressa carriera scolastica dello
studente avvenuta nel paese di
origine.
• Inserire lo studente nella
classe corrispondente all’età
anagrafica, facendo riferimento agli
elementi menzionati dalla normativa
nazionale, al massimo con uno scarto
di un anno.
b. Criteri per la scelta
dell’indirizzo di studi e della
sezione
• Accertare la pregressa carriera
scolastica dello studente avvenuta nel
paese di origine.
• Verificare la situazione delle
diverse sezioni, in merito a: • numero degli alunni;
• presenza di altri studenti
stranieri, (con attenzione alle
nazionalità);
• presenza di alunni con
disabilità (anche in relazione alla
presenza o alla mancanza di
iniziative di sostegno dedicate);
• presenza di alunni in carico ai
servizi sociali territoriali; • presenza di alunni ripetenti;
• nuovi inserimenti già avvenuti
nel corso del ciclo scolastico;
• seconda lingua straniera
(valorizzando dove possibile le
competenze linguistiche già in
possesso);
• presenza di altre risorse e
progettualità che possano sostenere
il percorso scolastico; • particolari dinamiche di
gruppo.
CHI
Collegio docenti
Commissione – docente referente
Dirigente
Collegio docenti
Commissione – docente referente
Dirigente
QUANDO Entro pochi giorni dall’avvenuta iscrizione.
Entro pochi giorni dall’avvenuta iscrizione.
MATERIALI
Vedi sezione Normativa
Vedi sezione Normativa
5.3 L’azione dei consigli di classe
• Prima accoglienza nella classe.
COSA
a. Prima accoglienza nella classe
• Ricercare forme e modi di comunicazione per facilitare l’inserimento. • Accogliere il nuovo alunno e presentarlo alla classe.
CHI
Consiglio di classe.
Il coordinatore.
Il mediatore linguistico-culturale, se necessario.
Tutta la classe.
QUANDO Prima dell’inserimento dell’alunno nella classe.
Il primo giorno di frequenza dell’alunno. Prime settimane di inserimento
MATERIALI Traccia per la rilevazione della biografia dell’alunno. Materiale bilingue
• Accertamento dei livelli di partenza.
COSA
b. Accertamento dei livelli di partenza
• Ricostruire un quadro informativo di massima sul sistema di istruzione del
Paese di provenienza dell'alunno. • Approfondire la rilevazione dei livelli di partenza dello studente.
• Individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni
disciplina.
• Prendere informazioni sui percorsi di alfabetizzazione o consolidamento
linguistico, attuati sulla base delle risorse disponibili, anche in collaborazione
con altri Istituti.
• Assicurare l’uscita dal gruppo classe dello studente per interventi
individualizzati di supporto e facilitazione linguistica, anche eventualmente in
piccolo gruppo insieme ad alunni di altre classi in orario curricolare. • Mantenere i contatti con i docenti che seguono l’alunno nelle attività di
recupero e potenziamento linguistico.
• Mantenere i contatti con gli altri operatori coinvolti nel percorso di accoglienza
e inserimento dell'alunno.
• Sostenere lo sviluppo dell'italiano L2 e del lessico specifico legato alle
discipline di secondo livello, anche attraverso modalità di
insegnamento/apprendimento che superino la tradizionale lezione frontale
(inserimento in piccoli gruppi di lavoro; utilizzo di tecniche non verbali;
attività personalizzate…) e per mezzo di strumenti di valutazione dello studente che ne colgano i processi di miglioramento.
CHI Consiglio di classe/team docenti, facilitatore linguistico.
QUANDO
Nei primi giorni di frequenza.
Se possibile, il coinvolgimento di personale specialistico (facilitatore, mediatore, altro) dovrebbe avvenire precocemente, per favorire
l'impostazione di un lavoro sinergico con i docenti di classe.
MATERIALI Schede facilitate e altro materiale didattico. Materiala plurilingue.
• Predisposizione strumenti e risorse.
COSA
c. Predisposizione di strumenti e risorse • Si dovranno mettere a disposizione vocabolari e testi di italiano come L2.
• Nell’istituto si terranno ogni anno laboratori di facilitazione linguistica rivolti
agli studenti con background migratorio in base ai diversi livelli di interlingua
raggiunti, con priorità per alunni di recente immigrazione.
• L’istituto finanzierà, nei limiti delle risorse a disposizione e in collaborazione
con gli altri attori del territorio, la partecipazione dei membri della
commissione o di altri docenti a iniziative di aggiornamento sul tema
dell’inserimento degli alunni stranieri e sull'acquisizione di maggiori strumenti
e tecniche di intervento didattico ed educativo rispetto agli alunni con background migratorio.
CHI Commissione. Consigli di classe/Team docenti.
QUANDO Durante l’intero anno scolastico.
MATERIALI
Per sopperire alle normali difficoltà con la lingua dello studio e i linguaggi
specifici, è opportuno creare un archivio di materiali semplificati nelle varie
discipline. Oltre al materiale disponibile in rete, è opportuno creare del
materiale specifico (graduato e facilitato), basato sui libri di testo usati nella scuola stessa.
• Predisposizione PDP e modalità di valutazione.
COSA
d. PDP e valutazione
Dopo il periodo di osservazione è possibile stendere il PDP dell’alunno, dove
verranno indicati gli obiettivi, gli interventi messi in atto (per esempio la
programmazione della facilitazione linguistica), eventuali dispense o strumenti
compensativi da utilizzarsi per meglio permettere il raggiungimento degli
obiettivi didattici attraverso un italiano facilitato per lo studio.
Verranno altresì indicati gli obiettivi minimi e i percorsi individualizzati per
ciascuna disciplina di studio.
Gli obiettivi educativi e didattici dovranno costantemente essere ricalibrati in
base all’osservazione e alla verifica degli apprendimenti e dei livelli di
interlingua raggiunti.
La stesura di un PDP può essere necessaria anche per alunni stranieri di
immigrazione meno recente, non ancora in possesso di una padronanza dell’italiano come lingua dello studio.
CHI Consiglio di classe
QUANDO Dopo un primo periodo di osservazione dell’alunno e durante l'intero anno scolastico.
MATERIALI PdP
NORMATIVA BASE PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI
1. Costituzione della Repubblica italiana, art. 3 e 34 Dlgs 286/98 Decreto Legislativo
25 1998, n. 286, “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
2. DPR 394/99 Decreto del Presidente della Repubblica 31/08/1999,
n°394, “Regolamento Decreto legislativo 25/07/1998, n°286”, “Testo
unico delle disposizioni della disciplina dell’immigrazione e norme sulla
condizione dello straniero”. “Il Collegio dei docenti definisce, in relazione
al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario
adattamento dei programmi di insegnamento…”
3. L. 189/02 Legge 30/07/2002 N°189, “Modifica alla normativa in materia
di immigrazione e asilo”.
4. L, 53/03 Delega al Governo per la definizione delle norme generali
sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di
istruzione e formazione professionale
5. DPR 334/04 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto
del Presidente della Repubblica 31/08/1999, n° 394, in materia di
immigrazione.
6. Dlgs 76/05 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere
all’istruzione e alla formazione, a norma dell’articolo 2, comma1, lettera
c, legge 28/03/2003, n°53.
7. Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri,
emanate dal
MIUR il 16/02/2006.
8. L. 296/06, legge 27/12/2006, n°296, “disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria2007)”,
art. 1, comma 622.
9. DM 22/08/07 Regolamento recante norme in materia di adempimento
dell’obbligo
di istruzione.
10. DPR 122/09 regolamento recante coordinamento delle norme vigenti
per la valutazione degli alunni.
11. Direttiva 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica.
12. C.M. n° 8 06/03/2013 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica.” Indicazioni operative.
13. Nota prot. 2563 23/11/2013 Strumenti di intervento per alunni con
Bisogni Educativi Speciali a.s. 2013-14 ( pag.3).
14. C.M. n. 4233 del 19/02/2014 “Linee guida per l'integrazione degli
stranieri. 15. Alunni stranieri.