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P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 1 ISIS A VEGNI CAPEZZINE ISIS A VEGNI CAPEZZINE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Bozza in fase di Agg.to La versione definitiva verrà pubblicata appena approvato dal Collegio docenti entro il 31/10/2015 come previsto dalla normativa vigente ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Operatore della ristorazione - Preparazione pasti Operatore della ristorazione - Servizi di sala e bar Operatore ai servizi di promozione e accoglienza - Strutture ricettive CORSI SERALI IPSSAR Servizi di sala e di vendita Enogastronomia Ospitalità e accoglienza turistica Opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali Produzione e Trasformazioni Gestione dell’ambiente e del territorio Viticoltura ed Enologia Opzione 6 anno specializzazione enotecnico ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE IeFP - ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (Triennale) ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE AGRICOLTURA E AMBIENTE

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P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 1

ISIS A VEGNI – CAPEZZINE

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO

2012/2013

ISIS A VEGNI – CAPEZZINE

PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

Bozza in fase di Agg.to La versione definitiva verrà pubblicata appena approvato dal Collegio docenti entro il

31/10/2015 come previsto dalla normativa vigente

ANNO SCOLASTICO

2015/2016

•Operatore della ristorazione -Preparazione pasti

•Operatore della ristorazione - Servizi di sala e bar

•Operatore ai servizi di promozione e accoglienza -Strutture ricettive

• CORSI SERALI IPSSAR

•Servizi di sala e di vendita

•Enogastronomia

•Ospitalità e accoglienza turistica

•Opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali

•Produzione e Trasformazioni

•Gestione dell’ambiente e del territorio

•Viticoltura ed Enologia

•Opzione 6 anno specializzazione enotecnico ISTITUTO TECNICO –

SETTORE TECNOLOGICO –INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

ISTITUTO PROFESSIONALE

STATALE PER I SERVIZI

ALBERGHIERI E DELLA

RISTORAZIONE

IeFP -ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PROFESSIONALE (Triennale)

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE AGRICOLTURA E AMBIENTE

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 2

INDICE (In fase di aggiornamento)

Progetti pag. 67

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 3

PREMESSA

Il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate

le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione

curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.

Tale documento viene elaborato e adottato secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 275 dell'8/3/99:

"Regolamento sull'autonomia" pubblicato il 10/8/99 sulla Gazzetta Ufficiale n° 186 (*)

Il P.O.F., nel recepire le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio di

appartenenza, esprime il piano organizzativo che definendo tempi, servizi, risorse, progettualità

della nostra scuola, espone in maniera chiara e sintetica la progettazione delle attività curricolari

ed educative che l‟Istituto adotta con l‟obiettivo di rispondere alle esigenze predette ed alle

sollecitazioni provenienti dai nuovi indirizzi dell‟istruzione.

Attraverso l‟attuazione dell‟autonomia scolastica la nostra scuola, nel rispetto degli obiettivi

generali che a livello nazionale individuano il profilo educativo, culturale e professionale dello

studente, finalizza la propria attività formativa alla crescita ed allo sviluppo della persona-

cittadino che, professionalmente competente, libera e dotata di coscienza critica, sia capace di

scelte consapevoli tanto nel contesto lavorativo quanto in quello affettivo e socio-relazionale.

(*) Il Regolamento sull‟autonomia (DPR 275/99, art.3 ) delinea il POF –Piano dell‟Offerta Formativa “Ogni

istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell‟offerta formativa. Il

Piano è il documento fondamentale costitutivo dell‟identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed

esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano

nell‟ambito della loro autonomia”

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FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

MISSIONE DELLA SCUOLA

Nel recepire quanto espresso nella Raccomandazione approvata nel 2006 dal Parlamento

europeo e dal Consiglio la scuola opera in coerenza con quanto esplicitato nelle otto competenze

chiave che, sostanzialmente, si riferiscono a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna

persona:

La realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);

La cittadinanza attiva e l‟integrazione (capitale sociale);

La capacità di inserimento professionale (capitale umano).

La missione della scuola si risolve nell‟offrire ad ognuno le migliori opportunità per realizzare il

proprio successo formativo, intendendo con ciò tanto il perseguimento del successo scolastico

realizzato attraverso l‟innalzamento del livello di scolarità quanto il raggiungimento della

consapevolezza di se stessi, delle proprie attitudini e competenze quali strumenti indispensabili per

il proseguimento di ogni percorso nella società civile, anche successivamente all‟assolvimento

dell‟obbligo scolastico. Nel complesso i percorsi e le attività didattiche espresse nel P.O.F. sono

quindi orientati alla formazione di cittadini in grado di esprimere le proprie competenze tecnico-

professionali restando saldamente ancorati tanto ai valori della società civile quanto a quelli

deontologici, in grado di operare nel contesto territoriale locale, nazionale e comunitario sia come

singoli che inseriti in team.

FINALITÀ CHE SI PROPONE LA SCUOLA:

1) Concorrere alla formazione del cittadino sviluppando negli studenti il senso di

appartenenza alla collettività;

2) Favorire la realizzazione e la crescita personale ponendosi in continuità educativa con la

famiglia, le agenzie del territorio, l‟ambiente, i mass-media e tutto l‟universo

dell‟educazione informale;

3) Essere punto di riferimento per lo sviluppo ed il consolidamento di una cultura della

solidarietà e della tolleranza;

4) Fornire ai propri studenti competenze culturali, scientifiche, tecniche e professionali

funzionali all‟inserimento nel mondo del lavoro.

STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITÀ

A. Operare in un‟ottica collegiale di condivisione degli obiettivi ricercando e privilegiando,

nella proposta formativa, le modalità e gli strumenti più adeguati in termini di efficacia;

B. Valorizzare le attitudini e le potenzialità personali per favorire il successo formativo, anche

supportando gli alunni nell‟orientamento e nell‟eventuale ri-orientamento;

C. Favorire lo sviluppo di relazioni positive con se stessi e con gli altri;

D. Promuovere la professionalità dei docenti anche attraverso forme di autoaggiornamento o

per mezzo delle occasioni offerte dalla costruzione di progetti mirati.

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ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO AGRARIA,

AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

ISTITUTO PROFESSIONALE– SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L‟AGRICOLTURA E

LO SVILUPPO RURALE

Premessa

L‟analisi fin qui condotta ha utilizzato informazioni provenienti da una multiforme tipologia di

Fonti: associazioni dei produttori (CIA e Coldiretti), Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano,

Aziende agrarie di diversa dimensione e tipologia, dal settore zootecnico a quello vitivinicolo,

ortofrutticolo e biologico a conduzione mista tradizionale.

I BISOGNI DEL TERRITORIO

I dati emersi dall‟indagine condotta nell‟ambito del comprensorio geografico riferibile al bacino

di utenza dell‟ITAS Vegni hanno consentito di delineare alcuni comparti produttivi riferibili ai tre

settori dell‟economia (primario, secondario e terziario) che, nonostante la crisi, stanno

dimostrandosi in grado di tenere ed allargare il mercato.

Rimangono sul mercato riuscendo spesso a consolidarsi le aziende che non si limitano alla

produzione, ma attuano anche la fase di trasformazione della materia prima, spesso valorizzandone

la qualità tramite il ricorso a certificazioni di origine (DOC, IGT, …) , di prodotto (prodotti da

agricoltura biologica, …) o geografiche (prodotti tipici, DOP, IGP) ed immettendola sul mercato

con strategie commerciali innovative (“filiera corta” , mercato a “chilometri zero”), conseguite

anche sfruttando intelligentemente la recente normativa di settore nazionale e regionale che ormai

consente loro di attuare tutto il processo di produzione-trasformazione-offerta al consumo,

giungendo fino alla ricettività agrituristica e alla ristorazione.

Il processo di valorizzazione delle produzioni tramite marchi che ne certificano la qualità

(biologico, biodinamico, …) spesso si interseca con il recupero e la valorizzazione di prodotti

legati al territorio, alla cultura ed alle tradizioni locali, promossi ormai non solo a livello

nazionale ma perfino mondiale (Salone del gusto di Torino, Slow Food, Terra madre).

In fase di pieno sviluppo risulta inoltre anche il settore della produzione di energia da fonti

rinnovabili, dal fotovoltaico all‟energia da biomasse (agroenergie), settore che certamente

crescerà nei prossimi anni, così come continua a svilupparsi il settore dell‟economia ambientale in

tutte le sue forme.

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CONSEGUENZE SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO TECNICO

AGRARIO E DEL PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA

Il territorio dell‟Italia Centrale in cui l‟Istituto „Vegni‟ è collocato presenta tutta la gamma dei

servizi all‟agricoltura e gran parte degli orientamenti produttivi compreso quello vitivinicolo che,

se non il più importante, è sicuramente tra quelli di maggior rilievo, trovandosi l‟Istituto Vegni al

centro delle zone del Nobile di Montepulciano, del Chianti Colli Senesi e Aretini, dei marchi di

origine della Valdichiana Aretina e prossimo alle zone della Doc Orcia e del Brunello di

Montalcino.

Queste caratteristiche hanno un riflesso diretto sull‟offerta formativa dell‟ITAS Vegni che,

attraverso l‟attivazione dei tre indirizzi previsti dalla Riforma:

Produzioni e trasformazioni

Gestione dell‟ambiente e del territorio

Viticoltura ed enologia:

– per questo indirizzo è attivato un sesto anno opzionaleper i conseguimento della

specializzazione in Enotecnico

si ripropone di soddisfare le esigenze di figure professionali espresse dal territorio.

Un‟attenzione particolare è infatti rivolta alla qualità della formazione tecnica in tutti e tre gli

indirizzi, tanto in chiave di conoscenza dei processi produttivi quanto in termini di competenze

gestionali perché, comunque impiegati, servono tecnici capaci di attuare e monitorare produzioni,

trattamenti, analisi dei prodotti di livello alto: hanno bisogno di capacità di questo tipo di

professionalità tanto le Agenzie che forniscono servizi alle imprese (Associazioni dei produttori,

consorzi agrari, Aziende private che operano nel settore agrario) quanto le stesse imprese agricole.

Percependo l‟importanza dell‟impatto che l‟innovazione tecnologica produce tanto nella fase

produttiva “di campagna” che in quella di trasformazione, l‟Istituto offre inoltre percorsi formativi

finalizzati a conferire agli iscritti competenze informatiche e gestionali anche nell‟ambito

dell‟”agricoltura di precisione” che utilizza sistemi informatici integrati con sistemi satellitari

(G.I.S.) in grado di supportare le aziende nell‟innovazione e nella competizione sul mercato.

La necessità di professionisti in grado di assistere le aziende favorendone l‟opportuno

posizionamento sul mercato determina inoltre caratterizzazioni del percorso formativo tali da

conferire agli iscritti competenze in merito all‟analisi dei mercati in funzione della corretta

individuazione del giusto segmento produttivo e della collocazione del prodotto.

Al fine ultimo delle predette attività formative, tutte sostanzialmente orientate al conseguimento di

professionalità complete e caratterizzate da mentalità innovativa ed imprenditoriale, concorre

l‟attivazione dell‟alternanza scuola lavoro che, mediante stages aziendali o in agenzie di servizio,

integra e completa la formazione tecnico-professionale degli iscritti.

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ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER

L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

Premessa

L‟ISIS “A. Vegni – Capezzine”, occupa una posizione particolarmente favorevole rispetto alle

finalità formative dell‟indirizzo di studio “Istituto Professionale – Settore dei servizi – Servizi per

l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera” in quanto, collocato pressoché centralmente rispetto

alle zone identificate come Valdichiana senese (provincia di Siena), Valdichiana aretina (provincia

di Arezzo) e Valdichiana romana (provincie di Terni e Perugia), ricade in un territorio dove

Toscana e Umbria, entrambe regioni a forte vocazione turistica, si incontrano e si fondono

originando una realtà paesaggistico-culturale con caratteristiche di specificità universalmente

riconosciute ed apprezzate. Importante anche il richiamo turistico esercitato dal vicino lago

Trasimeno e dalle stazioni termali di Chianciano Terme e Rapolano Terme.

Patrimonio artistico e paesaggistico, produzioni agricole tipiche certificate, industrie

agroalimentari e cultura enogastronomica, fanno quindi dell‟intera Valdichiana un territorio

unico, dove domanda e offerta di servizi turistici ed enogastronomici si incontrano evolvendo in un

contesto che, mentre trova nella formazione di professionisti del settore la risposta alle proprie

esigenze, offre all‟ISIS “A. Vegni – Capezzine” l‟opportunità strategica di interfacciarsi con una

realtà territoriale ed economica contingente complessa e vivace, dalla quale trarre indicazioni

opportune per mantenere la migliore sintonia tra contenuti dei percorsi formativi, esigenze del

territorio e caratteristiche delle figure professionali in uscita.

I BISOGNI DEL TERRITORIO

L‟offerta turistico ricettiva caratterizzante il territorio di riferimento è sostanzialmente riferibile a

tre grandi tipologie di turismo:

1. Turismo d‟affari

2. Turismo di piacere

3. Turismo di benessere

La prima offerta risponde alla domanda espressa da imprenditori che gravitano nel territorio per

motivi di lavoro legati all‟industria del vino, dell‟olio, dell‟oro, del mercato dell‟arte e

dell‟antiquariato, ricercando una soluzione ricettiva e di ristoro rapida e commerciale cui, negli

ultimi anni, si è aggiunta una crescente richiesta di turismo congressuale da parte di aziende

leader e di multinazionali che trovano interessi nel territorio.

La seconda offerta risponde alla domanda proveniente tanto da una clientela italiana, che

soggiorna o per un week-end o per ponti festivi, quanto da turisti stranieri che spesso soggiornano

per periodi più lunghi. Caratteristica comune della domanda in argomento è la ricerca di un

soggiorno rilassante legato all‟ambiente (Agriturismi), alle bellezze naturali e paesaggistiche

(lago, montagna, colline), culturali (Borghi, Monumenti, siti archeologici, musei, chiese e

quant‟altro) ed enogastronomici (prodotti tipici certificati, vini di alta qualità, oli extra vergini di

oliva di pregio).

La terza offerta risponde alla domanda proveniente da una clientela mista ed è legata

essenzialmente al turismo termale e lacustre che vuole dedicarsi essenzialmente al proprio

benessere psico-fisico in un ambiente tranquillo, rilassante ed esteticamente appagante, ed è

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soddisfatta, oltre che dalle strutture “storiche” anche da numerose imprese recentemente

costituitesi a tal fine nel territorio della Valdichiana.

CONSEGUENZE SUL PIANO DELL‟ OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO

PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E

L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”

La didattica attivata dall‟Istituto in termini di contenuti e percorsi formativi verte essenzialmente

sugli aspetti fondamentali caratterizzanti i bisogni espressi dal territorio ed è costantemente

finalizzata alla formazione di operatori del settore qualificati a rispondere alle esigenze rilevate.

Obiettivo dell‟attività didattica è quindi quello di garantire, nell‟ambito delle tre diverse

articolazioni di studio disponibili:

Enogastronomia:

– con possibilità di scelta dell‟ Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”

Servizi di sala e vendita

Accoglienza turistica

una formazione specifica ed adeguata, tanto tramite lo studio delle lingue straniere quanto

attraverso l‟approfondimento della conoscenza dei prodotti enogastronomici certificati del

territorio e del loro corretto utilizzo in sede di elaborazione , oggetto di pari attenzione sono inoltre

gli ambiti relativi allo sviluppo delle abilità connesse alla promozione ed alla vendita di prodotti,

all‟acquisizione di competenze artistico-culturali ed economico-scientifiche per la gestione di

strutture ricettive e dell‟accoglienza turistica.

Particolare attenzione è data all‟Alternanza scuola-lavoro che, attraverso stages, tirocini di

formazione tecnico-professionale e la continua interazione con gli operatori turistico-ristorativi e

le Associazioni di categoria, mentre da un lato favorisce l‟inserimento degli allievi nel mondo del

lavoro reale consente, dall‟altro, di formare professionisti in grado di rispondere alle diverse

esigenze espresse dal mercato del lavoro.

Per tutti gli alunni iscritti all‟ Istituto Professionale per i "Servizi per l'Enogastronomia e

l'Ospitalità Alberghiera", è inoltre possibile,tramite accordi con la Regione e la Provincia,

effettuare un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per il

conseguimento della qualifica professionale regionale di “Operatore della ristorazione”

scegliendo tra le seguenti articolazioni:

Operatore servizi rist. – settore cucina

Operatore servizi rist. – settore sala-bar

Operatore servizi promozione e accoglienza – servizi di ricevimento

Questo percorso formativo comporta la scelta, espressa al primo anno di iscrizione, di una delle tre

articolazioni professionali attivate con la possibilità di conseguire, al termine del triennio, la

corrispondente qualifica prescelta.

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PRINCIPI FONDAMENTALI

L‟ISIS “A. VEGNI” trova ispirazione fondamentale negli articoli 2-3-9-21-33-34 della Costituzione

italiana e nella Carta dei diritti fondamentali dell‟Unione Europea e garantisce la completa

attuazione dei principi di seguito elencati.

UGUAGLIANZA

Sesso, religione, identità etnica, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio economiche non

possono essere elementi di discriminazione .

IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI

Tutti i soggetti che contribuiscono all‟erogazione del servizio scolastico sono tenuti ad agire

secondo criteri di obiettività, di equità e di efficienza.

In presenza di conflitti sindacali, di agitazioni studentesche, di assenza del personale, oltre al

rispetto delle norme contrattuali, la scuola si impegna a garantire alle famiglie ampia e tempestiva

informazione sulle modalità e sui tempi dell‟agitazione. La scuola garantisce, inoltre, servizi di

custodia e di vigilanza, specie in presenza di alunni non autonomi per età o per condizioni psico-

fisiche.

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

La scuola assicura l‟inserimento e la familiarizzazione dello studente e dei genitori con tutte le

componenti scolastiche attraverso le attività di accoglienza e di integrazione, con particolare

riguardo alla fase d‟ingresso nelle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.

DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA

L‟utente ha diritto alla tutela della scelta dell‟Istituzione Scolastica e del corso di studio confacente

alle proprie attitudini.

La scuola, tramite il rigoroso controllo delle assenze, vigila sulla frequenza delle lezioni. Ai

genitori che volessero usufruirne, è offerta la possibilità di conoscere in tempo reale via sms

l‟eventuale assenza del proprio figlio.

PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA

La gestione del servizio scolastico è il risultato della collaborazione democratica e costante fra

istituzione, personale, genitori e alunni; la legge n 241/90 (legge sulla trasparenza) è il riferimento

fondamentale per l‟erogazione e la gestione del servizio scolastico.

L‟attività scolastica si conforma a criteri di efficienza, efficacia, nell‟organizzazione dei servizi

amministrativi e delle attività didattiche, e di trasparenza sia nei rapporti interni amministrativi

che in quelli con l‟utenza.

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Anche a tal fine, la Scuola ha attivato un proprio sito in internet con accesso libero all‟indirizzo

http://www.itasvegni.it/; all‟interno del sito, tra l‟altro, i genitori in possesso di password

personale loro rilasciata dagli Uffici di segreteria possono verificare le assenze dalle lezioni dei

propri figli alla data di consultazione.

È inoltre ampliata l‟opportunità di riscontro dell‟andamento didattico-disciplinare degli alunni in

quanto, oltre che in occasione dei due colloqui annuali da calendario scolastico, gli insegnanti,

previo appuntamento telefonico, sono a disposizione dei genitori per colloqui individuali in orario

antimeridiano.

LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

L‟attività didattica e formativa si svolge nel rispetto della libertà di insegnamento dei Docenti,

promuovendo lo sviluppo armonico della personalità dell‟alunno, attraverso il conseguimento degli

obiettivi educativi generali e specifici.

Tutto il personale scolastico s‟impegna nell‟attività di aggiornamento professionale, con modalità

autonome e/o attingendo ad iniziative di Istituto.

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OFFERTA FORMATIVA

PROGETTAZIONE OFFERTA FORMATIVA

Nel recepire le indicazioni della Riforma l‟ISIS “A. VEGNI” – Capezzine, nella propria autonomia,

si è dotato di Dipartimenti quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti, di supporto

alla didattica e alla progettazione

I DIPARTIMENTI DELL’ISIS “A. VEGNI” – Capezzine

PERIODO FUNZIONI COMPETENZE

Primo

biennio

Svolgono una funzione strategica per il

consolidamento, con il concorso di tutte

le discipline, delle competenze di base per

la lingua italiana, la lingua straniera e la

matematica, per il raccordo tra i saperi

disciplinari e gli assi culturali previsti

dall‟obbligo di istruzione e tra l‟area di

istruzione generale e le aree di indirizzo.

I Dipartimenti, quale articolazione interna

e flessibile del collegio dei docenti,

svolgono le loro funzioni favorendo una

progettualità condivisa, intervengono sulla

continuità verticale e la coerenza interna

del curricolo, vigilano sull‟attuazione dei

processi di apprendimento per lo sviluppo

dei saperi e delle competenze previste

nei profili dei vari indirizzi. Secondo

biennio e

quinto anno

Individuano i bisogni formativi,

promuovono e sostengono la condivisione

degli obiettivi educativi e la diffusione delle

metodologie più efficaci per migliorare i

risultati di apprendimento degli studenti.

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OBIETTIVI EDUCATIVI, FORMATIVI, CULTURALI E PROFESSIONALI COMUNI

ELABORATI NELL’AMBITO DEI DIPARTIMENTI

Obiettivi educativi

acquisizione di un comportamento adeguato all‟ambiente scolastico

rispetto dei compagni, delle altre persone e delle regole generali (norme

fondanti del vivere civile) e specifiche (Regolamento d‟Istituto, Patto

Educativo, Regolamento di classe) di convivenza, al fine di contribuire alla

dimensione comunitaria della vita scolastica, nel rispetto anche delle

condizioni di minoranza e di disagio.

Obiettivi formativi

acquisizione graduale di comportamenti che possano inserire criticamente

l‟individuo nella società;

capacità dell‟alunno di ideare e realizzare un proprio progetto prima di

studio e poi di vita;

capacità dell‟alunno di saper riflettere sul proprio tempo e sulla cultura del

lavoro;

capacità di essere disponibili al cambiamento inteso come flessibilità;

capacità di tenere comportamenti solidaristici, improntati alla pace,

all‟integrazione del diverso, alla legalità;

saper elaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite.

lavorare autonomamente, partecipare al lavoro organizzato di gruppo

saper individuare gli obiettivi da raggiungere e tradurre le idee in azioni

pianificate (saper individuare tempi, risorse da utilizzare, strategie)

individuare relazioni tra conoscenze scolastiche e mondo esterno

valutare ed auto valutarsi

saper comunicare e documentare il proprio lavoro

favorire un‟adeguata acquisizione delle strumentalità di base (scrittura,

lettura, abilità di calcolo etc.) per affrontare gradualmente il percorso

scolastico

Obiettivi culturali e

professionali

Obiettivi culturali:

saper individuare gli elementi essenziali di un problema e formulare ipotesi di

soluzione;

saper operare collegamenti;

saper utilizzare il linguaggio specifico delle discipline;

educare al sapere e al saper fare;

porre l‟educazione linguistica come obiettivo di base

Obiettivi professionali:

possedere una cultura generale di base ed una preparazione flessibile;

possedere adeguate conoscenze nelle lingue straniere, con particolare

riferimento alla terminologia di settore;

saper utilizzare gli ordinari strumenti informatici

saper stabilire rapporti di collaborazione;

Saper risolvere problemi o calcoli attinenti alle discipline coinvolte.

Saper riconoscere e cogliere le opportunità di apprendimento e lavorative

anche esternamente al contesto scolastico.

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I DIPARTIMENTI NELL’AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

CARATTERISTICHE E STRUTTURA

I Dipartimenti attivi nell‟Istituto sono istituiti nell‟esercizio dei poteri di autorganizzazione e sono

coordinati da un docente di ruolo, nominato dal DS, su proposta dei docenti membri.

I Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per il sostegno alla didattica

e alla progettazione formativa, sono luogo di dialogo, di confronto e di ricerca e si avvalgono della

professionalità dei loro componenti.

I Dipartimenti sono articolati per Aree disciplinari come da tabella seguente; fanno parte del

Dipartimento gli insegnanti delle discipline ivi elencate.

Le delibere espresse dai Dipartimenti hanno valore prescrittivo.

Le riunioni dei Dipartimenti, si tengono ordinariamente nella configurazione prevista in tabella;

qualora le esigenze lo richiedano, esse possono avere carattere interdipartimentale (riunioni

Interdipartimentali)

Tenendo conto delle esigenze transitorie derivanti dall‟adeguamento dell‟offerta alle modifiche

dettate dalla Riforma, limitatamente alle esigenze riferibili alle classi del Progetto Cerere Unitario

ancora in corso, i Dipartimenti possono eccezionalmente riunirsi per Assi culturali.

All‟interno di tutti i Dipartimenti sono previsti gruppi di lavoro funzionali alla progettazione

didattica orientata alle competenze.

DIPARTIMENTO AREA SOSTEGNO E DSA

Il Dipartimento Area Sostegno e DSA opera in coerenza con le “Linee guida per l’integrazione

scolastica degli alunni con disabilità”formulando proposte ai Dipartimenti e agli Organi

Collegiali; i componenti del Dipartimento Area Sostegno, a seconda delle necessità contingenti,

partecipano per competenza (ovvero per area di specializzazione) alle riunioni degli altri

Dipartimenti.

Il Dipartimento Area Sostegno e DSA, operando la scuola in recepimento delle norme e circolari

relative alla didattica inclusiva, ha competenze anche sulla gestione delle problematiche relative

agli alunni DSA, ADHD e BES. Ogni anno il dipartimento provvede alla stesura ed alla gestione

del Piano Annuale per l‟Inclusione, documento nel quale vengono definiti gli obiettivi, le strategie e

le risorse relative alla gestione degli alunni DSA, ADHD e BES.

IL COORDINATORE DI DIPARTIMENTO:

- d‟intesa con il Dirigente Scolastico convoca la riunione di dipartimento e fissa l„ordine del giorno

- presiede le riunioni e modera la discussione

- cura la tenuta dei documenti prodotti

- trasmette copia degli atti al DS

- tiene rapporti con lo staff dirigenziale e gli altri coordinatori di dipartimento.

RUOLO DEI DIPARTIMENTI

L‟attività dei Dipartimenti è di stimolo e supporto alla progettazione della didattico-educativa

orientata alle competenze e, in quest‟ottica, essi sono la sede deputata:

– ad armonizzare ed integrare contenuti e abilità riferibili alle singole discipline in un quadro più

ampio e composito, con l‟obiettivo di favorire la realizzazione e l‟espressione di competenze

interdisciplinari misurabili;

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 15

– all‟analisi disciplinare finalizzata all‟individuazione dei saperi essenziali di ciascuna delle

discipline e all‟individuazione dei possibili ambiti di sovrapposizione, premesse funzionali e

indispensabili per una organizzazione modulare e laboratoriale della didattica articolata su

curricoli verticali;

– all‟individuazione di aggregazioni pluridisciplinari, interdisciplinari, transdisciplinari;

– ad individuare gli opportuni indicatori su cui misurare le predette competenze interdisciplinari;

– alla rilevazione, monitoraggio, valutazione e revisione dei risultati conseguiti attraverso gli

strumenti individuati e le attività programmate.

Nell‟ambito di una didattica finalizzata alle competenze e caratterizzata da un‟organizzazione

modulare e laboratoriale articolata su curricoli verticali, assume particolare importanza il

Dipartimento ITP che, per le peculiarità proprie del settore di insegnamento, risulta suscettibile di

esprimere una valenza tanto trasversale, rispetto alle singole discipline, quanto strategica, al fine

di incentivare il conseguimento di competenze attraverso attività pratico-applicative strutturate in

laboratori interdisciplinari

I docenti, eventualmente riuniti in gruppo/i di lavoro, hanno il compito di delineare la

programmazione didattica annuale per aree disciplinari; essi elaborano, stabiliscono e

promuovono:

– un documento di programmazione condiviso

– iniziative di formazione per i docenti, creando anche momenti di confronto e di auto-

aggiornamento;

– i contenuti comuni, anche in vista di possibili fusioni di classe, passaggi di alunni e per rendere

omogenee le decisioni finali dei Consigli

– i “segmenti educativi irrinunciabili”, ovvero gli obiettivi minimi educativi e formativi necessari

e indispensabili per il passaggio al successivo anno di corso, distinguendo competenze tecniche

ed abilità trasversali;

– i possibili collegamenti interdisciplinari, riflettendo sulla disciplina e sulla sua valenza

formativa;

– i percorsi più idonei finalizzati al profilo formativo per cercare una corrispondenza fra

contenuti disciplinari (linguaggi, procedure, contenuti, ecc.) e realtà esterna, affinché i

processi di apprendimento avvengano in modo naturale e integrato e i contenuti disciplinari

risultino significativi;

– la tipologia ed il numero delle prove di verifica ordinarie e condivise da somministrare agli

allievi per testare il raggiungimento degli obiettivi prefissati;

– le modalità di sostegno disciplinare e/o trasversale;

– la valorizzazione delle eccellenze;

– le metodologie e gli strumenti più efficaci per l‟azione formativa ed educativa programmata;

– eventuali prove parallele ed i relativi strumenti di valutazione

– organizzazione del tutoring dei docenti in periodo di prova e collaborazione con i docenti

supplenti

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 16

RUOLO DEI GRUPPI DI LAVORO

Nell‟ottica di realizzare una didattica finalizzata alle competenze, i gruppi di lavoro sono

individuati quali articolazioni dipartimentali funzionali alla progettazione di attività e strumenti

coerenti con il curricolo delle classi residue appartenenti al Progetto Cerere Unitario e con quello,

verticale, delle classi formatesi a partire dall‟a.s. 2010/11.

In quest‟ottica essi sono sede, tra le altre, delle seguenti attività:

– Elaborazione di percorsi che, tenuto conto delle competenze disciplinari e trasversali in uscita

(Riforma), partendo dalle programmazioni disciplinari condivise già prodotte per ciascuna

materia consentano di pervenire ad una progettazione modulare della didattica per singola

disciplina o per aggregazioni di aree disciplinari contigue, con sviluppo verticale nel 1° e 2°

biennio e, se dal caso, al monoennio finale.

– Elaborazione di laboratori interdisciplinari coerenti con i contenuti modulari in termini di

contenuti e scansione temporale, costruiti e articolati sulla scorta dei saperi essenziali di

ciascuna disciplina, e corredati da specifica relativa a tempi, tipologia e criteri di verifica. Tali

laboratori potrebbero avere tanto carattere annuale quanto svilupparsi per articolazioni

successive anche negli anni di corso successivi a quello di inizio.

– Elaborazione di schede tipo, in forma di traccia interdisciplinare e non necessariamente

vincolante, finalizzate alla rilevazione di competenze deducibili da quanto, elaborato

autonomamente dagli alunni sulla scorta di quanto acquisito nei singoli percorsi disciplinari

svolti e quanto constatato in sede di visita di istruzione, venisse restituito sotto forma di

prodotto valutabile.

– Formalizzazione dei percorsi didattici, delle attività laboratoriali individuate e delle proposte

elaborate in documenti da trasmettere ai C.d.c. per una loro condivisione ed attuazione.

TABELLA DI CORRISPONDENZA ASSI DISCIPLINARI – DISCIPLINE

ISTITUTO TECNICO AGRARIO (Classi V – Progetto Cerere Unitario)

ASSE DISCIPLINE

1 - Asse dei linguaggi Lingua e letteratura italiana – Storia – Lingua inglese - R. C. o attività alternative – Scienze motorie e

sportive

2 - Asse matematico Matematica

3 - Asse scientifico Chimica agraria – Biologia applicata – Discipline modulo Agroindustriale; 5^C: Tecnologie speciali,

Area progetto)

4 - Asse tecnologie

agrarie

Tecniche di produzione animale - Tecniche di gestione e valutazione - Discipline modulo

Agroambientale 5^A: Ecologia applicata, Agroecologia, Area progetto) - Discipline Modulo

Agroterritoriale 5^ B: Elementi di pianificazione territoriale, Area di progetto)

5 - AREA SOSTEGNO E DSA

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TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO TECNICO AGRARIO

Settore tecnologico – indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria

DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO

DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 2°

BIENNIO + 5° ANNO

1 - AREA UMANISTICA

Lingua italiana

Storia

Rc o attività alternative

Lingua italiana

Storia

Rc o attività alternative

2 - AREA LINGUISTICA (Dip. unico) Lingua inglese Lingua inglese

3 - AREA

MATEMATICO-SCIENTIFICA

Matematica

Tecnologie inform.

Scienze integrate (fisica)

Scienze integrate

(Sc. della terra e biologia)

Scienze integrate (chimica)

Scienze mot. e sportive

Matematica

Biotecnologie agr.

Biotecnologie vitiv.

Scienze mot. e sportive

4 - AREA TECNICA

Diritto

Scienze e tecn. appl.

Tecnologie e tecn. di rappr. Grafica

Produzioni vegetali

Viticoltura e dif. della vite

Enologia

Produzioni animali

Genio rurale

Gest. Amb. e territ.

Economia, estimo, marketing e

legislaz.

Trasformaz. Prod.

5 - AREA ITP.

Tecnologie inform.

Scienze integrate (fisica)

Scienze integrate (sc. Della terra e

biologia)

Scienze integrate (chimica)

Biotecnologie agr.

Biotecnologie vitiv.

Produzioni vegetali

Viticoltura e dif. Della vite

Enologia

Produzioni animali

Genio rurale

Gest. Amb. e territ.

Economia, estimo, marketing e

legislaz.

Trasformaz. Prod.

6 - AREA SOSTEGNO E DSA

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TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO PROFESSIONALE

Settore dei servizi – servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO

DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 2°

BIENNIO + 5° ANNO

1 - AREA UMANISTICA Lingua e letteratura italiana Storia

RC o attività alternativa

Lingua e letteratura italiana

Storia

RC o attività alternativa

Sociologia rurale e storia

dell‟agricoltura

2 - AREA LINGUISTICA (Dip. unico) Lingua inglese Lingua inglese

3 - AREA

MATEMATICO-SCIENTIFICA

Matematica

Scienze integrate ( Scienze della

Terra e Biologia)

Tecnologie dell‟informazione e della

comunicazione

Scienze integrate (Fisica)

Scienze Integrate ( Chimica)

Scienze motorie e sportive

Matematica

Biologia applicata

Chimica applicata e processi di

trasformazione

Scienze motorie e sportive

4 - AREA TECNICA Diritto ed Economia

Ecologia e Pedologia

Tecniche di allevamento vegetale e

animale

Agronomia territoriale ed

ecosistemi forestali

Economia agraria e dello sviluppo

territoriale

Valorizzazione delle attività

produttive e legislazione di settore.

5 - AREA ITP. Scienze integrate (Fisica)

Scienze Integrate ( Chimica) //

6 - AREA SOSTEGNO E DSA

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TABELLA DIPARTIMENTI ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI

INDIRIZZO “SERVIZIPER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”

DIPARTIMENTO DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 1° BIENNIO

DISCIPLINE COMPONENTI I

GRUPPI DI LAVORO 2° BIENNIO +

5° ANNO

1 - AREA UMANISTICA

Linguae letteratura italiana

Storia

Rc o attività alternative

Linguae letteratura italiana

Storia

Tecniche di comunicazione

Rc o attività alternative

2 - AREA LINGUISTICA

(Dipartimento unico)

Lingua inglese Lingua inglese

Seconda lingua straniera Seconda lingua straniera

3 - AREA MATEMATICO-

SCIENTIFICA

Matematica

Scienze integrate (fisica)

Scienze integrate (scienze della terra e

biologia)

Scienze integrate (chimica)

Scienza degli alimenti scienze motorie e

sportive

Matematica

Scienze motorie e sportive

Scienza e cultura dell‟alimentazione

4 - AREA GIURIDICO

AMMINISTRATIVA Diritto ed economia

Diritto e tecniche amministrative della

Struttura ricettiva

5 - AREA LABORATORI

DI SERVIZI

Laboratorio di servizi enogastronomici

settore cucina

Laboratorio di servizi enogastronomici

settore cucina

Laboratorio di servizi

Enogastronomici

settore sala e vendita

Laboratorio di servizi enogastronomici

settore sala e vendita

Laboratorio di servizi di accoglienza

turistica

Laboratorio di servizi di accoglienza

turistica

6 - AREA SOSTEGNO E DSA

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COORDINATORI DIPARTIMENTI

DIPARTIMENTO INDIRIZZO DI STUDIO COORDINATORE

1 – AREA UMANISTICA

ITAS

IPSAR

2 – AREA LINGUISTICA

ITAS

e

IPSAR

3 – AREA MATEMATICO-

SCIENTIFICA

ITAS

IPSAR

4 – AREA

TECNICA/GIURIDICO

AMMINISTRATIVA

ITAS

IPSAR

5 – AREA

ITP/LABORATORI SERVIZI

ITAS

IPSAR

6 – AREA SOSTEGNO

E DSA

ISIS

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CATTEDRE a. s. 2012/13: TABELLA DI CORRISPONDENZA DOCENTI – DISCIPLINA – CONSIGLI DI CLASSE

(in grassetto sottolineato i coordinatori di classe e la corrispondente classe coordinata)

Docente Classe di

concorso

Tipo

contratto Disciplina/e insegnate

Consigli di classe di appartenenza

Agrario Alberghiero

A038

A042

A049

MATEMATICA COMPLEMENTI DI MATEMATICA – FISICA -

INFORMATICA

A058

SCIENZE E TECN. APPLICATE - TECN. DI PRODUZ. VEGET.-TECNICHE

DI GEST. E VALUTAZ.-EC. EST. E MARKETING

A246

LINGUA FRANCESE

A049

MATEMATICA – COMPLEMENTI DI MATEMATICA

C050

BIOLOGIA APPL.- TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALI – AREA

PROGETTO – ELEMENTI DI PIANIF. TERRITORIALI – ECONOMIA,

ESTIMO E MARKETING – TGV COMMERCIALIZZAZIONE

A072

TECN. E TECN. GRAF.

AD03

SOSTEGNO

C510

LAB. SALA - INFORMATICA

Relig.

RELIGIONE

C050

TECNOLOGIE SPECIALI – AREA DI PROGETTO 5/A – TRASFORMAZIONE

DEI PRODOTTI – AREA DI PROGETTO 5/C – TECNICHE DI GESTIONE E

VALUTAZIONE – CHIMICA AGRARIA

A346

INGLESE

A019

DIRITTO ED ECONOMIA

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Docente Classe di

concorso

Tipo

contratto Disciplina/e insegnate

Consigli di classe di appartenenza

Agrario Alberghiero

A047

MATEMATICA

A012

CHIMICA AGRARIA – CHIMICA – TECNOLOGIE SPECIALI –

TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI – AREA DI PROGETTO 5/C

A047

MATEMATICA

A038

GEOGRAFIA

C050 TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE – TECNICHE DI PRODUZIONI

VEGETALI – GENIO RURALE

A038

FISICA

A050

STORIA-ITALIANO

A020

TECN. ORG.

A047

MATEMATICA

A017

TECN. AMM.

A057

ALIMENTI – LAB. CHIMICA I.LE

C510

LAB. SALA

A047

MATEMATICA

A050

STORIA-ITALIANO-STORIA DELL‟ARTE

AD04

SOSTEGNO

C520

RICEVIMENTO

A050

STORIA-ITALIANO

A060

SCIENZE NAT.

AD02

SOSTEGNO

C500

LAB. CUCINA - CUCINA

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 23

Docente Classe di

concorso

Tipo

contratto Disciplina/e insegnate

Consigli di classe di appartenenza

Agrario Alberghiero

AD04

SOSTEGNO

A019

DIRITTO ED ECONOMIA-LEGISLAZIONE

C500

LAB. CUCINA - CUCINA

A050

STORIA-ITALIANO

Relig.

RELIGIONE

A246

FRANCESE

A074

TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE

C050

TECNOLOGIE E TECNICHE GRAFICHE – CHIMICA – FISICA – SCIENZE E

TECNOLOGIE APPLICATE -

A061

LETTERE – STORIA – STORIA DELL‟ARTE

AD03

SOSTEGNO

A012

A058

TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALE – ECONOMIA ESTIMO E

MARKETING - CHIMICA

A029

SCIENZE MOT. E SPORT.

A346

INGLESE

AD03

SOSTEGNO

C520

RICEVIMENTO

A058

SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA – BIOTECNOLOGIE AGRARIE

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 24

Docente Classe di

concorso

Tipo

contratto Disciplina/e insegnate

Consigli di classe di appartenenza

Agrario Alberghiero

A346

INGLESE

A057

ALIMENTI – LAB. CHIMICA IND.LE

A050

LETTERE E STORIA

C500

CUCINA – LAB. CUCINA

A012

CHIMICA-TRASFORMAZ. DEI PRODOTTI-CHIMICA AGRARIA

A017

TECN. AMM.VA

A072

GENIO RURALE – TECNOLOGIE E TECNICHE GRAFICHE

C050

BIOLOGIA APPLICATA – TECNICHE DI PRODUZIONI VEGETALI – GENIO

RURALE – BIOTECNOLOGIE AGRARIE – ECOLOGIA

APPLICATA/AGROECOLOGIA -

A050

STORIA-ITALIANO

C510

LAB. SALA

A029

SCIENZE MOT. E SPORT.

C320

TECN. E TECN. GRAF.-TEC. ORGAN. GEST. PRO.

AD01

SOSTEGNO

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Docente Classe di

concorso

Tipo

contratto Disciplina/e insegnate

Consigli di classe di appartenenza

Agrario Alberghiero

AD02

SOSTEGNO

A057

ALIMENTI

A029

SCIENZE MOT. E SPORT.

A050

STORIA-ITALIANO

A050

A036 STORIA-ITALIANO- TECNICHE COM. REL.

Relig.

RELIGIONE

C240

LABORATORIO CHIMICA

A058

TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – AREA PROGETTO 5B –

ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE –

TGV/COMMERCIALIZZAZIONE – SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE

A049

MATEMATICA

A074

TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE

A246

FRANCESE

A017

TECN. AMM.

A017

TECN. AMM.

AD01

SOSTEGNO

AD02

SOSTEGNO

A050

STORIA-ITALIANO

AD04

SOSTEGNO

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Docente Classe di

concorso

Tipo

contratto Disciplina/e insegnate

Consigli di classe di appartenenza

Agrario Alberghiero

A050

STORIA-ITALIANO

A346

LINGUA INGLESE

AD02

SOSTEGNO

A346

LINGUA INGLESE

A013

AN. CH. ALIM. – LAB. CHIMICA IND.LE

AD01

SOSTEGNO

C500

LAB. SALA

LETTERE

A060

BIOLOGIA APPL. – AREA DI PROGETTO 5° - ECOLOGIA

APPLICATA/AGROECOLOGIA

A058

TECNICHE DI PRODUZIONI VEGETALI – ECONOMIA ESTIMO E

MARKETING

A246

LINGUA FRANCESE

C500

LAB. CUCINA

A346

LINGUA INGLESE

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AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

L‟art. 21 della legge 15 marzo 1997, istitutivo dell‟autonomia delle istituzioni scolastiche, al

comma 9 prevede per le stesse “l‟obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e

valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”.

L‟adeguamento della scuola all‟obbligo normativo non può prescindere dall‟attivazione di processi

di Autoanalisi ed Autovalutazione di Istituto che, in estrema sintesi, possono essere ricondotti alle

azioni di seguito elencate in ordine cronologico funzionale:

Autoanalisi iniziale finalizzata ad una presa di coscienza della situazione di fatto (es. punti

di forza da consolidare, punti di debolezza da migliorare), premessa necessaria ed

indispensabile alla costruzione di un progetto intenzionale e condiviso;

Monitoraggio in itinere, per seguire l'attuazione del POF, attraverso l‟acquisizione di

informazioni funzionali ad eventuali interventi di facilitazione, di rimozione di ostacoli o di

adeguamento dell‟Offerta Formativa

Autovalutazione finale che, oltre ad esprimere il giudizio sulla qualità dell'attuazione del

POF, costituisca anche una analisi di situazione per il successivo anno scolastico.

L‟Autoanalisi e l‟Autovalutazione di Istituto sono quindi da considerarsi quale momenti di sintesi

tra valutazione dell‟efficienza dell‟Istituto nell‟attivazione delle risorse interne ed esterne in

riferimento alla realizzazione delle finalità espresse dal POF e valutazione dell‟efficacia

dell‟azione formativa realizzata dall‟insieme Docenti-Struttura, la loro realizzazione viene

demandata ad un gruppo di docenti appositamente formato ed incaricato.

CONSIGLI DI CLASSE

Descrizione delle competenze nel merito della programmazione

I singoli Consigli di classe recepiscono le indicazioni emerse dai Dipartimenti e le esprimono in

termini operativi.

E‟ compito di ogni Consiglio di classe valutare la presenza di risultati inattesi e provvedere alla

riformulazione della programmazione nel caso in cui vengano constatati scostamenti significativi

dalle previsioni. Lo stesso principio vale per la programmazione individuale, anche se non

formalizzata. La verifica viene effettuata, in particolare, in corrispondenza delle valutazione

periodali ed interperiodali.

I C.d.c., nello specifico, esprimono le loro scelte in merito:

Alla programmazione delle attività educative e formative a livello interdisciplinare

Agli Interventi personalizzati per il recupero

Alle iniziative per la promozione delle eccellenze

DOCENTI

Descrizione delle competenze nel merito della programmazione

Sulla scorta degli obiettivi disciplinari individuati in sede dipartimentale e di quelli formativi

emersi in sede di Consiglio di classe, i singoli docenti intervengono nella progettazione dell‟offerta

formativa:

Definendo i risultati attesi in termini di competenze

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 28

Definendo le strategie didattiche utilizzate per gli obiettivi definiti

Definendo gli strumenti di verifica e valutazione dei risultati

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per realizzare le condizioni più proficue all‟integrazione (intesa soprattutto come inclusione), alla

socializzazione e alla formazione umana e culturale dei soggetti in difficoltà, si rende

indispensabile un intervento educativo e didattico più rispondente ai criteri di efficienza ed

efficacia, nel pieno rispetto delle situazioni individuali.

L'apprendimento deve valorizzare tutte le forme espressive attraverso le quali gli alunni

disabili/svantaggiati realizzano e sviluppano le proprie potenzialità conoscitive, operative e

relazionali.

IL DIPARTIMENTO SOSTEGNO

Il Dipartimento Sostegno, nelle sue articolazioni Alunni disabili e DSA, ADHD e BES, nasce dalla

volontà di condividere principi educativi e pratiche comuni in tema di accoglienza ed integrazione

degli alunni diversamente abili, consentendo di attuare in modo operativo le indicazioni normative

contenute nella Legge Quadro n. 104/92 e successivi decreti applicativi. Esso rappresenta la

risposta alle crescenti necessità di cambiamento e adattamento alle mutate condizioni culturali di

questi ultimi anni, nell‟ottica di migliorare la qualità dell‟integrazione scolastica nella sua

accezione più ampia.

Per i contenuti specifici relativi alla composizione, agli obiettivi e alle modalità operative del

Dipartimento Sostegno si rimanda al Documento di Programmazione riportato in allegato al POF.

ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI

In ambito disciplinare le verifiche sono formative e sommative. A seconda della disciplina ed in

combinazione conseguente, le prove di verifica sono, scritte, orali e pratiche. Possono assumere la

forma di risposta a sollecitazione del docente, interrogazione orale, test strutturato (a risposta

singola, a scelta multipla…) o semistrutturato (con alternanza di items strutturati e percorsi a

riposta aperta), questionario, ricerca, relazione, saggio breve, articolo di giornale …

Tali prove saranno organizzate in modo da agevolare il lavoro degli studenti, concordando con essi

per le prove scritte le date in anticipo.

La valutazione delle verifiche deve essere il più possibile oggettiva e facilmente decodificabile da

parte dello studente; dovrà coinvolgere gli alunni, che, in base alle griglie e ai criteri adottati,

dovranno consapevolmente riconoscere il livello delle proprie conoscenze, competenze e abilità.

Concorrono alla valutazione degli apprendimenti degli alunni i lavori laboratoriali a carattere

inter/pluridisciplinare concordati in sede di Consiglio di classe tra docenti di discipline di aree

diverse; le proposte di laboratori interdisciplinari, al fine di una loro leggibilità univoca, sono

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 29

caratterizzati da una programmazione, articolata in forma di Unità di Apprendimento corredate,

se dal caso, da relative Scheda di consegna, Piano di lavoro con specificazione delle

fasi, Diagramma di Gantt, specifica Tabella di valutazione del prodotto ottenuto.

Stante quanto sopra ed acquisita la definizione di Competenze, Abilità e Conoscenze contenuta nel

Quadro Europeo delle Qualifiche (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del

05.09.06) che esprime i seguenti concetti:

CONOSCENZE: Assimilazione di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche) relative ad

un settore. Sono teoriche e pratiche;

ABILITA’: Applicare le conoscenze e usare il knowhow necessario per portare a termine

compiti e risolvere problemi. Sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e

pratiche (abilità manuale, uso di metodi, di materiali, di strumenti);

COMPETENZE: Comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali, metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e

personale. Sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia,

anche sulla scorta di quanto emerso dai singoli Dipartimenti, al fine di rendere omogenea la

corrispondenza tra i livelli di apprendimento e i voti assegnati in decimi dai docenti e di facilitare

la leggibilità dei voti stessi da parte degli alunni, per il corrente anno scolastico viene confermata

l‟adozione delle Griglie di valutazione già in uso e di seguito esposte.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 30

CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTO DECIMALE E LIVELLI DI

APPRENDIMENTO NEL PRIMO BIENNIO

VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

1/3 Nulle o scarse. Non è in grado di mettere in

relazione i concetti tra loro né di

applicarli.

Le scarse conoscenze non vengono

applicate neppure in compiti semplici.

4 Frammentarie e

disorganiche.

Riesce a fatica a mettere in

relazione anche i concetti

elementari e l‟uso degli stru-

menti è piuttosto impacciato.

Le conoscenze acquisite vengono

applicate solo a situazioni molto

semplici e con inesattezze.

5 Superficiali e poco

approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti

elementari ma solo se guidato e

l‟uso degli strumenti è incerto.

Le conoscenze acquisite vengono

applicate a situazioni semplici e in

modo impreciso.

6

Non sempre

complete e poco

approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti

elementari in modo autonomo e

usa gli strumenti con sufficiente

padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono

applicate anche a semplici situazioni

con qualche inesattezza.

7

Complete e

piuttosto

approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti

in modo chiaro e usa gli

strumenti con discreta

padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono

applicate anche a situazioni nuove ma

con qualche imprecisione.

8

Complete,

assimilate e

organiche.

Sa mettere in relazione i concetti

con competenza e in modo

autonomo usando gli strumenti

con padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono

applicate anche a situazioni nuove con

sicurezza.

9

Complete,

approfondite e ben

organizzate.

Sa mettere in relazione i concetti

con competenza e autonomia e sa

usare gli strumenti con buona

padronanza.

Le conoscenze acquisite vengono

applicate anche a situazioni nuove e

piuttosto complesse.

10 Complete, ampie,

articolate e sicure.

Sa mettere in relazione i concetti

con competenza, autonomia e

ricchezza di particolari e usa gli

strumenti in modo efficace ed

ottimale.

Le conoscenze acquisite vengono

applicate anche a situazioni nuove e

complesse con sicurezza e padronanza.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 31

CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTO DECIMALE E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

NEL SECONDO BIENNIO E NEL QUINTO ANNO

VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

1/3

Nessuna.

Presenza di gravi

errori.

Mostra difficoltà di comprensione di

concetti semplici. Non è in grado di

applicare le conoscenze alla risoluzione

di casi semplici o di mettere in relazione

i concetti tra loro.

Non riesce ad applicare le conoscenze in

situazioni semplici e non è in grado di riconoscere

gli elementi distintivi.

Commette errori tali da rendere poco

comprensibili i concetti espressi.

4

Frammentarie e

disorganiche.

Con errori.

Non sa cogliere le relazioni essenziali di

causa ed effetto e sa applicare le

conoscenze limitatamente a casi molto

semplici.

Commette errori nell‟applicazione delle

conoscenze acquisite.

Non riesce a condurre analisi corrette delle

conoscenze apprese.

Non sa elaborare sinteticamente le proprie

conoscenze.

Commette errori formali che non impediscono la

comprensione globale dei concetti espressi.

Usa in modo incerto gli strumenti.

5 Superficiali e poco

approfondite.

Sa mettere in relazione i concetti ma

solo se guidato.

Commette errori non gravi nell‟applicazione e

nell‟analisi delle conoscenze acquisite. Non sa

rielaborare in modo autonomo le conoscenze e

commette alcuni errori formali che non oscurano

la comunicazione. Usa gli strumenti con difficoltà

6 Poco approfondite.

Senza errori.

Sa mettere in relazione i concetti in

modo autonomo.

Sa applicare le sue conoscenze, anche se con

qualche inesattezza.

Sa cogliere, se guidato, le caratteristiche

fondamentali dell‟oggetto di analisi.

Sa rielaborare in maniera semplice commettendo

solo lievi imprecisioni nella comunicazione.

Usa in modo corretto gli strumenti.

7/8

Complete e piuttosto

approfondite

assimilate ed

organiche.

Senza errori.

Sa cogliere relazioni anche complesse

tra fenomeni e sa esprimere giudizi di

valore.

Le conoscenze acquisite vengono applicate anche

a situazioni nuove o in situazioni piuttosto

complesse.

Sa cogliere elementi distintivi e specificità e

rielabora in modo autonomo effettuando anche

valutazioni personali.

Espone con chiarezza e senza errori; usa la lingua

in modo appropriato.

È del tutto autonomo/a nell‟uso degli strumenti.

9/10

Complete, assimilate,

ampie,

articolate .

Senza imprecisioni.

Sa cogliere relazioni (anche

interdisciplinari) con competenza,

padronanza, autonomia e ricchezza di

particolari.

Sa formulare in maniera autonoma e

argomentata giudizi e valutazioni e sa

effettuare percorsi autonomi di

conoscenza.

Sa applicare quanto appreso in situazioni nuove

in modo personale ed originale.

Sa cogliere con padronanza gli elementi di un

insieme e stabilire tra essi relazioni organizzando

in modo autonomo e innovativo le conoscenze.

Usa i vari linguaggi in modo appropriato, con

varietà e stile personale.

È del tutto autonomo/a e usa tutti gli strumenti

correttamente.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 32

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE NEL PRIMO BIENNIO

Gli insegnamenti dei bienni, aggregabili attorno a quattro assi culturali strategici, dei linguaggi,

matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale, costituiscono la base contenutistica

pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di competenze culturali che, nell‟insieme,

costituiscono la trama su cui si individuano e si definiscono quelle competenze chiave per la

cittadinanza attiva, richiamate dalla Raccomandazione europea, che devono essere raggiunte al

termine dell‟obbligo di istruzione

Nei bienni unitari, articolati e orientativi, i percorsi disciplinari, riconducibili ai quattro assi

culturali sopra richiamati, sono implementati di un valore aggiunto finalizzato a fare acquisire

all‟alunno le competenze chiave di cittadinanza. Tali competenze hanno la loro matrice nelle

conoscenze disciplinari e ne esaltano le interazioni pluridisciplinari, investono le aree della

identità, dell‟autonomia personale e della responsabilità sociale del soggetto in apprendimento e

vanno oltre gli obiettivi posti dagli insegnamenti puramente disciplinari .

L‟insegnamento per competenze presume che un soggetto, oltre ad acquisire e interiorizzare

conoscenze, sia in grado di comprenderle nei loro significati e nelle loro relazioni, di utilizzarle

come risorse personali in nuovi contesti quando occorre affrontare situazioni problematiche di vita,

di ricerca, di lavoro, anche in concorso cooperativo con altri soggetti; in tale chiave, ciascuna

materia conserva i suoi contenuti e obiettivi specifici, ma ogni docente è tenuto ad adoperarsi a

livello collegiale perché gli alunni conseguano anche le già citate (cfr. Missione della Scuola)

competenze relative:

Alla realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);

Alla cittadinanza attiva e l‟integrazione (capitale sociale);

Alla capacità di inserimento professionale (capitale umano).

A tal fine è determinante una costante azione collettiva e proattiva del consiglio di classe, tenuto a

valutare gli apprendimenti disciplinari;

certificare le competenze chiave.

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COMPETENZE

CHIAVE DESCRIZIONE

Asse Linguistico

padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per

gestire l‟interazione comunicativa verbale in vari contesti

leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del

patrimonio artistico e letterario

utilizzare e produrre testi multimediali

Asse Matematico

utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica

confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi

anche con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli

strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo

informatico

Asse

Scientifico-

tecnologico

osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e

artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di

complessità

analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire dall‟esperienza

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto

culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse

Storico-sociale

comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione

diacronica attraverso il confronto fra epoche geografiche e culturali

collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,

della collettività e dell‟ambiente

riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socioeconomico per

orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Cittadinanza

Costruzione del sé

Imparare ad imparare

Progettare

Relazioni con gli altri

Comunicare

- Comprendere

- Rappresentare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Rapporto con la realtà

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire ed interpretare l‟informazione

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CRITERI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE

Le competenze chiave verranno certificate con riferimento ai tre livelli di seguito esplicitati

Livello Essenziale

C

la competenza è accertata a livello soglia. L‟alunno affronta semplici

compiti in modo relativamente autonomo e dimostrando una basilare

consapevolezza delle conoscenze e delle abilità connesse

Livello Esperto

B

la competenza è manifestata in modo esauriente; l‟alunno affronta i

compiti in modo autonomo e continuativo, con discreta

consapevolezza e padronanza delle conoscenze ed abilità connesse e

parziale integrazione dei diversi saperi

Livello Eccellente

A

l‟alunno affronta compiti impegnativi in modo autonomo, originale e

responsabile, con buona consapevolezza e padronanza delle

conoscenze e delle abilità connesse, integrando diversi saperi

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO SCOLASTICO

La valutazione rileva l‟efficacia dell‟azione didattica in relazione a tutte le attività svolte nella

scuola e si basa sui seguenti criteri:

progresso rispetto ai livelli iniziali

acquisizione delle conoscenze, delle competenze e dei linguaggi specifici delle discipline

partecipazione (motivazione allo studio e coinvolgimento dello studente nel dialogo

educativo)

impegno (lavoro autonomo, approfondimento, puntualità nel rispetto delle consegne)

metodo di studio (organizzazione, autonomia)

forme e modi di socializzazione in riferimento alle competenze di cittadinanza

risultati conseguiti in eventuali interventi di recupero e pause didattiche

capacità di recupero

adesione a progetti di natura curriculare o extracurricolare, i cui esiti siano certificabili

In occasione di prove di valutazione il docente comunica sempre allo studente il voto e le

osservazioni mirate, tempestivamente per le verifiche orali e, di norma, entro i termini previsti dal

Regolamento di Istituto per le verifiche scritte e/o pratico-applicative.

MOMENTI VALUTATIVI

Da aggiornare

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TRASPARENZA DEL PROCESSO VALUTATIVO

Gli insegnanti annotano nel registro elettronico le prove di verifica ed i risultati di profitto dei

singoli alunni.

Le famiglie e gli stessi alunni, previa acquisizione di specifica password nominativa rilasciata

secondo precise modalità dalla segreteria scolastica, possono accedere al registro informatico in

qualsiasi momento verificando in tempo reale tanto le attività didattiche in corso quanto i risultati

di profitto conseguiti dal singolo soggetto.

A metà secondo quadrimestre la scuola produce e rende disponibile alle famiglie il pagellino

riportante la media dei voti di profitto in ciascuna disciplina, in formato digitale o, su richiesta

e/o in casi eccezionali, in formato cartaceo da ritirare c/o la segreteria

VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA

CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE E NORMATIVO

Riferimenti normativi:

DPR 249/1998 e successive modifiche: Statuto delle Studentesse e degli Studenti;

DPR 122/2009: Regolamento per la valutazione degli alunni.

La valutazione della condotta, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, prevede l'utilizzo

dell‟intera scala decimale ed il voto viene definito con riferimento agli indicatori di seguito

indicati:

frequenza;

rispetto delle consegne di lavoro;

partecipazione all‟attività didattica;

comportamento con compagni e docenti;

utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola;

rispetto delle norme di sicurezza;

rispetto dei beni pubblici e privati;

impegno eventuale nei compiti di rappresentanza;

impegno eventuale nell‟organizzazione di attività extracurricolari.

Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente nella stessa misura dei

voti conseguiti nelle diverse discipline; nel triennio ha dunque rilievo anche nella determinazione

dei crediti scolastici.

Se inferiore a sei decimi, il voto determina la non ammissione al successivo anno di corso e

all'esame conclusivo del ciclo.

Sulla base di questi riferimenti si definisce la seguente griglia di corrispondenza, precisando che

l‟attribuzione del voto non richiede che siano rispettati tutti i descrittori.

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NOTA

Art. 7. DPR 122/2009

Valutazione del comportamento

1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo

grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza

civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri

doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole

che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si

ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e

successive modificazioni.

2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio

o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente

irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente

della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire

laresponsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei

comportamenti:

a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24

giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni;

b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente

della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.

3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con

riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio

intermedio e finale.

4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse

finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta

formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi,

alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni,

tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di

corresponsabilità di cui all'articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno

1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del

territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che

manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica

italiana.

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GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

INDICATORI VOTO

frequenza regolare;

rispetto delle consegne di lavoro;

partecipazione propositiva e/o motivata all‟attività didattica;

comportamento collaborativo con compagni e docenti;

cura nell‟utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola;

impegno eventuale nei compiti di rappresentanza;

impegno eventuale nell‟organizzazione di attività extracurricolari

10

frequenza regolare;

rispetto delle consegne di lavoro;

partecipazione motivata e corretta all‟attività didattica;

comportamento corretto con compagni e docenti;

cura nell‟utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola

9

frequenza sostanzialmente regolare;

sostanziale rispetto delle consegne di lavoro;

partecipazione corretta all‟attività didattica;

comportamento corretto con compagni e docenti;

rispettoso utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola

8

frequenza con irregolarità;

saltuario mancato rispetto delle consegne di lavoro;

disturbo dell‟attività didattica, curricolare o extracurricolare;

comportamento talvolta non corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del

personale non

docente e/o del dirigente scolastico;

danni dolosi o colposi non gravi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola;

infrazioni disciplinari che comportano ammonizione sul registro di classe

7

frequenza con rilevanti irregolarità;

reiterato mancato rispetto delle consegne di lavoro;

reiterato disturbo dell‟attività didattica, curricolare o extracurricolare;

reiterato comportamento non corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e/o del

personale non

docente e/o del Dirigente scolastico;

danni dolosi o colposi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola

6

gravi violazioni del rispetto della dignità personale nei confronti dei compagni e/o degli

insegnanti e/o del

personale non docente e/o del Dirigente scolastico;

gravi danni dolosi arrecati ai materiali o alle strutture della scuola;

frequenza gravemente irregolare in assenza di documentate cause di forza maggiore;

nessun rispetto delle consegne di lavoro;

impegno, interesse e partecipazione assenti o quasi assenti in tutte o quasi tutte le discipline

5

Eventuali sanzioni di sospensione concorreranno alla determinazione del voto di condotta in

proporzione all‟infrazione commessa.

Per l‟attribuzione del 5 in condotta è sempre necessario che lo studente sia già stato sanzionato

con allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni e che

successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal

sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili cambiamenti nel comportamento.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 38

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Riferimento normativo: D.P.R. 249/98 integrato con D.P.R. 235/07

Le modifiche e le innovazioni introdotte dal DPR 235/07, riguardano:

- Le “mancanze disciplinari”

- Le sanzioni applicabili

- Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni

- Le impugnazioni delle sanzioni

Pertanto, in osservanza all‟obbligo alle singole istituzioni scolastiche di adeguare i regolamenti

interni alle nuove richieste normative, l‟ISIS A. VEGNI ha integrato il proprio Regolamento di

Istituto con il Regolamento di disciplina comprensivo della Tabella sanzioni e provvedimenti

disciplinari.

Il Regolamento di disciplina individua:

1. Le mancanze disciplinari, cioè i doveri e/o i divieti di comportamento che devono essere

tenuti dagli studenti.

2. Le sanzioni da correlarsi alle relative mancanze.

3. Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni.

4. La procedura di irrogazione della sanzione.

5. Il Patto Educativo di Corresponsabilità

IMPUGNAZIONE DELLE SANZIONI E ORGANO DI GARANZIA

Riferimento normativo: D.P.R. 249/98 integrato con D.P.R. 235/07

Ai sensi dall‟art. 2 del DPR 235/07 che cosi recita: “contro le sanzioni disciplinari è ammesso

ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro

irrogazione, ad un apposito Organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai

regolamenti delle singole istituzioni…… che decide nel termine di 10 giorni………”

Pertanto, contro le sanzioni disciplinari, è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse

(genitori, studenti) entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione all‟Organo di

garanzia dell‟Istituto che è tenuto a decidere entro 10 giorni.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO

Per recuperare le carenze degli alunni rilevate durante i Consigli di Classe del mese di novembre,

su richiesta degli insegnanti sono predisposte attività di recupero fin dal primo quadrimestre; tali

attività, compatibilmente alle risorse finanziarie disponibili, sono erogate in forma di sportelli e/o

corsi di recupero. Quando si svolgono in orario non curricolare, la frequenza è obbligatoria e le

eventuali assenze devono essere giustificate. Gli interventi di recupero possono avvenire anche per

classi parallele, costituendo gruppi con carenze formative omogenee. Le azioni di recupero

verranno organizzate a seconda delle esigenze riscontrate dai singoli Consigli di Classe.

Le discipline per le quali il Consiglio di classe delibera la sospensione del giudizio negli scrutini

finali del mese di giugno, dovranno essere recuperate entro e non oltre il 31 agosto e comunque

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 39

prima dell‟inizio delle lezioni dell‟anno scolastico successivo, pena la non ammissione alla classe

successiva.

Al fine di favorire il superamento delle prove, la scuola attiva corsi di recupero nei mesi estivi; le

famiglie che non intendono usufruire dei corsi di recupero possono presentare liberatoria sul

modulo predisposto dall‟ufficio didattica; la verifica finale viene predisposta dal docente titolare

delle discipline dopo aver acquisito ogni utile elemento di giudizio da parte del docente che ha

tenuto i corsi, mentre è di competenza del Consiglio di Classe formulare il giudizio definitivo

sull‟ammissione alla classe successiva.

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA IN SEDE DI SCRUTINIO

FINALE

1. il consiglio di classe ha autonomia nel valutare i singoli casi di alunni che presentino

insufficienze;

2. il consiglio di classe è la sede più idonea per tener conto della possibilità che lo stesso alunno ha

di raggiungere gli obiettivi minimi delle discipline con debito;

3. nello scrutinio finale saranno presi in considerazione:

partecipazione, impegno, interesse, adesione a progetti con ricaduta curriculare, ecc.

miglioramenti registrati nel corso dell‟anno

valutazioni del 1° periodo

valutazioni interperiodali (metà 2° periodo)

valutazioni del 2° periodo

Premesso che sono considerate gravi le insufficienze minori o uguali a 4/10 i consigli di classe, al

fine di rendere omogenea la valutazione degli alunni iscritti ai diversi indirizzi dei corsi di studio,

applicano i seguenti criteri di massima.

1. Non ammissione alla classe successiva:

a. per tutte le classi ITAS, per le I e III classi IPSSAR: nel caso in cui si abbiano

insufficienze in 4 o più materie;

b. per le II e IV classi IPSSAR: nel caso in cui si abbiano insufficienze in 3 o più

materie.

Nei casi non previsti dalla casistica sopra individuata, il Consiglio di classe adotta le

deliberazioni che ritiene più congrue al caso specifico.

2. Sono da considerare elementi a favore della promozione:

possibilità di frequentare con profitto l‟anno scolastico successivo

crescita nelle valutazioni nel corso dell‟anno scolastico

interesse e costanza nell‟impegno

3. Sono da considerare elementi per la non promozione:

impossibilità di frequentare con profitto l‟anno scolastico successivo

assenze e ritardi reiterati

incostanza e disinteresse

debito reiterato, in particolare nelle stesse discipline

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 40

DEROGHE

Riferimenti normativi: art.14 del D.P.R. 122/2009 (obbligo per tutti gli studenti della Secondaria

di Secondo Grado ad avere almeno i tre quarti delle presenze per la validità dell‟ anno

scolastico)(*)

; Circolare MIUR n° 20/2011.

Finalità della normativa è quello di incentivare gli studenti al massimo impegno di presenza a

Scuola riducendo la possibilità di derogare alla norma solo su questioni comunque valutabili. Il

conto deve essere effettuato non sui giorni ma sul monte ore annuale.

Le Deroghe per casi eccezionali sono specifica competenza del Collegio dei docenti. La deroga può

comunque essere applicata solo in presenza di alunni valutabili. Le famiglie inoltre devono essere

informate in merito alle assenze dei figli. La Circolare riporta una casistica indicativa da

considerare ai fini della deroga:

gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

terapie e cure programmate;

partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal

CONI;

adesione a confessioni religiose per le quali sussistono intese che considerano il sabato

giorno libero.

SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO

Per evitare agli alunni una eccessiva concentrazione dei carichi di lavoro nei mesi estivi e per

sollecitare ad uno studio sistematico durante il periodo scolastico, in seguito ai criteri esposti in

precedenza il Collegio docenti ha espresso l’orientamento a ritenere possibile la sospensione del

giudizi:

– al massimo per tre discipline per tutte le classi ITAS e per le I e III classi IPSSAR;

– al massimo per due discipline per le II e IV classi IPSSAR,

riservandosi di deliberare nel merito in occasione dell‟ultima riunione antecedente gli scrutini di

fine anno scolastico.

Entro il 31 agosto, e comunque non oltre l‟inizio dell‟anno scolastico, gli studenti saranno ammessi

alla classe successiva solo dopo aver superato la fase di sospensione del giudizio con esito positivo,

ovvero essere stati promossi.

In ogni caso la scuola comunica alla famiglia le eventuali insufficienze sanate a giugno per voto

di Consiglio.

(*)

DPR 122/2009 – art. 14 comma 7.

A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini

dellavalidità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione

finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le

istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo,

motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga e' prevista per assenze documentate e continuative, a

condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere

alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle

deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o

all'esame finale di ciclo.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 41

VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO

La misurazione del recupero delle insufficienze che hanno determinato la sospensione del giudizio

avviene attraverso prove scritte e/o orali concordate in maniera omogenea in sede di Dipartimento,

anche diversificate tra gli studenti in relazione alla specificità delle carenze.

Nella determinazione della ammissione/non ammissione il Consiglio di classe tiene conto della

situazione dello scrutinio di giugno per quanto riguarda il quadro complessivo.

Nella determinazione del voto finale da attribuire allo studente nella/e discipline oggetto di

recupero si tiene conto:

della misurazione della prova di recupero

del quadro delle misurazioni nel corso dell‟anno scolastico

del quadro generale emergente dallo scrutinio di giugno

Il voto finale, pertanto, esprimendo un giudizio complessivo sull‟apprendimento disciplinare, potrà

essere diverso dalla misurazione della prova.

In sede di decisione sulla sospensione il Consiglio attribuisce, per le classi terze e quarte il credito

scolastico in caso di ammissione alla classe successiva.

In particolare in sede di verifica della sospensione, il Consiglio di classe si orienterà per:

la promozione: se le valutazioni nelle prove di accertamento sono positive in tutte le discipline

con debito;

la promozione: qualora si registri un significativo miglioramento nei livelli complessivi di

apprendimento;

valuterà secondo criteri di coerenza i casi non riconducibili alla casistica sopra indicata, con

specifica attenzione alle situazioni particolari.

In ogni caso per il giudizio di promozione è essenziale che il Consiglio valuti positivamente la

possibilità di frequenza dell’ anno successivo.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 42

OFFERTA FORMATIVA

INDIRIZZI DI STUDIO E PROFILI PROFESSIONALI

L'Istituto di Istruzione Superiore Statale "Angelo Vegni" offre tre indirizzi di studio e, per gli iscritti

all‟Istituto Professionale per i “Servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera”, la

possibilità di conseguire una qualifica professionale al termine di un percorso di studi di durata

triennale (IeFP)

ISTITUTO TECNICO AD INDIRIZZO" AGRARIA, AGROALIMENTARE E

AGROINDUSTRIA" suddiviso in tre articolazioni

Produzioni e Trasformazioni

Gestione dell'ambiente e Territorio

Viticoltura ed Enologia:

– per questo indirizzo è attivato un sesto anno opzionale per i conseguimento della

specializzazione in Enotecnico

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO

SVILUPPO RURALE"

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E

L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA" suddiviso in tre articolazioni

Enogastronomia:

– con possibilità di scelta dell‟ Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”

Servizi di sala e vendita

Accoglienza turistica

PROGETTO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP)

Grazie al PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) dal 2011/2012, per tutti gli alunni

iscritti all‟ Istituto Professionale per i "Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera",

tramite accordi con la Regione e la Provincia esiste l‟opportunità di accedere alla qualifica sopra

citata. Questo percorso formativo comporta la scelta, espressa al primo anno di iscrizione, di una

delle tre articolazioni professionali attivate con la possibilità di conseguire, al termine del triennio,

la corrispondente qualifica prescelta. Il percorso formativo in argomento, oltre riconoscere agli

alunni la facoltà di poter usufruire di 2 ore settimanali aggiuntive di approfondimento nella

materia di specializzazione prescelta, prevede un incremento delle ore di stage per il 1° e il 2°

anno.

CORSI SERALI IPSSAR

DA Aggiornare.

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CURRICULA DI ISTITUTO

ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO AGRARIA,

AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

Inclinazioni/Capacita’ consigliate in ingresso:

attenzione per la natura, l‟ambiente, il mondo animale e vegetale;

interesse per l‟agricoltura, il patrimonio zootecnico e forestale;

interesse per i settori agroalimentare e agroindustriale.

ARTICOLAZIONE DEL CORSO

Il corso è articolato in primo biennio, secondo biennio, quinto anno.

PRIMO BIENNIO

Classi 1^ e 2^

Viene curata la formazione nelle discipline di base,

propedeutiche alle materie professionalizzanti. Viene valorizzato

l‟insegnamento laboratoriale, in particolare nelle discipline

tecnico-scientifiche. Al termine del secondo anno si assolve

l‟obbligo di istruzione (rilascio certificato di competenze).

SECONDO BIENNIO

Classi 3^ e 4^

Una volta scelta l‟articolazione del corso di studi, vengono

affrontate le discipline che caratterizzano l‟indirizzo; al crescere

delle competenze professionali, si accompagna l‟interazione tra

competenze teoriche e pratiche, anche mediante l‟alternanza

scuola-lavoro con l‟Azienda agraria dell‟Istituto e le realtà del

territorio

MONOENNIO

Classi 5^

è il momento del confronto critico delle conoscenze acquisite,

mediante l‟approfondimento nelle discipline caratterizzanti e la

prosecuzione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro e

stages formativi. Viene curato l‟orientamento degli allievi sia in

direzione del mondo del lavoro che della prosecuzione degli

studi in corsi post-diploma e universitari

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 44

ARTICOLAZIONI DI STUDIO

Sono tre; gli studenti, in terza classe, scelgono una delle tre articolazioni.

Le competenze generali del Perito agrario rimangono quelle di una solida tradizione, aggiornate

con le esigenze professionali e produttive della contemporaneità: gestione del territorio agro-

forestale; produzione e trasformazione dei prodotti agricoli; tutela dell‟ambiente e del paesaggio.

Indicazioni generali sulle tre articolazioni

Istituto Tecnico – Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

Articolazioni di studio Descrizione sintetica

Produzione e Trasformazioni

Vengono approfondite le problematiche collegate

all‟organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle

trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti,

all‟utilizzazione delle biotecnologie.

Gestione dell’ambiente e del

territorio

Vengono approfondite le problematiche della conservazione e

tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle

operazioni di estimo e al genio rurale.

Viticoltura ed Enologia

Vengono approfondite le problematiche collegate

all‟organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle

trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti,

all‟utilizzazione delle biotecnologie.

Opzione specializzazione in Enotecnico (6° anno)

Vengono acquisite competenze specifiche relative al settore

vitivinicolo a livello nazionale e locale, con particolare

riferimento all‟organizzazione della filiera sotto gli aspetti

normativi, metodologici, tecnologici, economici e commerciali

TITOLO DI STUDIO RILASCIATO

PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e

Agroindustria.

PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare e

Agroindustria specializzato in enotecnico

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PeritoAgrario – Tecnico del Settore Tecnologico –

Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria QUADRO ORARIO 1° biennio

2 ° biennio 5 ° anno

Classi 1° e 2° ore settimanali 32 secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso formativo

unitario

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^

Classe

2^

Classe

3^

Classe

4^

Classe

5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia) 2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate ( Fisica ) 1+ 1 lab 3 3

Scienze integrate ( Chimica ) 1+ 1 lab 3 3

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1 + 1 3 3

Tecnologie informatiche 2 3 -

Scienze e tecnologie applicate - 3

COMUNI

Complementi di matematica

1 1

Produzioni animali 3 3 2

PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

Produzioni vegetali

5 4 4

Trasformazione dei prodotti 2 3 3

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3

Genio rurale 3 2 -

Biotecnologie agrarie - 2 3

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2

GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Produzioni vegetali

5 4 4

Trasformazione dei prodotti 2 2 2

Genio rurale 2 2 2

Economia, estimo, marketing e legislazione 2 3 3

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 4

Biotecnologie agrarie 2 2 -

VITICOLTURA ED ENOLOGIA

Produzioni vegetali

5 4 -

Viticoltura e difesa della vite - - 4

Trasformazione dei prodotti 2 2 -

Enologia - - 4

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2

Genio rurale 3 2 -

Biotecnologie agrarie - 3 -

Biotecnologie vitivinicole - - 3

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2

Totale ore settimanali per classe 32 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 46

PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO AGRARIO

La Riforma dell‟Istruzione Secondaria Superiore mantiene intatta la propria specificità per

l‟Istituto Tecnico Agrario, quale istituzione educativa per la formazione di tecnici qualificati nel

settore agrario, agroalimentare e agroindustriale; questa formazione costituisce un‟ottima base

anche per la prosecuzione degli studi universitari, con particolare riguardo all‟area tecnico-

scientifica.

Il Diplomato in questo indirizzo ha competenze nel campo dell‟organizzazione e della gestione

delle attività produttive, di trasformazione e valorizzazione tipiche del settore, con attenzione alla

qualità dei prodotti ed al rispetto dell‟ambiente; interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione

del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e

paesaggistici.

Competenze generali del perito agrario – tecnico del settore tecnologico – indirizzo agraria,

agroalimentare e agroindustria.

Il perito agrario è in grado di:

collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,

applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;

individuare esigenze locali per il miglioramento dell‟ambiente mediante controlli con

opportuni indicatori

intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche a sostegno degli

insediamenti e della vita rurale;

intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e

biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto

smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti

contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di

convenienza; esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione;

interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;

rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di

rischio;

collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti

agrari ed agroindustriali;

collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e

tracciabilità.

Ciascuna delle articolazioni di studi poi, come evidenziato nella tabella successiva, offre

l’opportunità di acquisire competenze specifiche, caratteristiche del settore di riferimento.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 47

PROFILI PROFESSIONALI CORRISPONDENTI ALLE DIVERSE ARTICOLAZIONI DI

STUDIO DELL’INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

Articolazione di studio

PRODUZIONI E

TRASFORMAZIONI Competenze specifiche

Articolazione di studio

GESTIONE

DELL’AMBIENTE

E DEL TERRITORIO

Competenze specifiche

Articolazione di studio

VITICOLTURA ED

ENOLOGIA

Competenze specifiche

In aggiunta alle competenze

generali, il diplomato in questa

Articolazione di studio:

- organizza e gestisce le

attività produttive nei

settori vegetale ed animale;

- cura il miglioramento dei

prodotti e delle tecniche di

trasformazione;

- valorizza i prodotti

agricoli, con attenzione

alla trasparenza e

tracciabilità dei processi e

dei prodotti;

- opera nella trasformazione

dei prodotti, attraverso

processi tecnologici e

biotecnologici per ottenere

qualità ed economicità dei

risultati;

- ha competenze specifiche

nell‟intera filiera dei

settori viti-vinicolo,

olivicolo-oleario e orticolo-

industriale;

- possiede conoscenze e

competenze nel settore

zootecnico, con riferimento

particolare alle razze

bovine, suine ed ovi-

caprine.

In aggiunta alle competenze

generali, il diplomato in questa

Articolazione di studio:

- conosce gli aspetti e le

caratteristiche

fondamentali del proprio

territorio ed ha competenze

in attività di gestione delle

aree rurali in funzione

della loro valorizzazione;

- utilizza strumenti e

tecnologie innovativi

finalizzati alla conoscenza,

gestione, valorizzazione del

territorio;

- conosce i principali

strumenti normativi

finalizzati ad una corretta

pianificazione delle aree

agricole, con particolare

riguardo ai regimi

vincolistici ed alla tutela

delle aree protette;

- ha competenze specifiche

nella progettazione,

allestimento, manutenzione

di parchi, giardini, aree

verdi in ambito urbano e

rurale; al recupero

ambientale delle aree

degradate.

In aggiunta alle competenze

generali, il diplomato in questa

Articolazione di studio:

- ha competenze e

conoscenze nell‟intera

filiera del settore

vitivinicolo;

- sa operare nel settore della

trasformazione,

valorizzazione, tutela delle

produzioni enologiche;

- ha competenze specifiche

nella tutela e

valorizzazione del

patrimonio viticolo locale;

- opera per valorizzare le

produzioni enologiche

locali, garantendone la

qualità e tracciabilità.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 48

PeritoAgrario – Tecnico del Settore

Tecnologico – Indirizzo Agraria,

Agroalimentare e Agroindustria

Specializzazione enotecnico QUADRO ORARIO

1° biennio

2 ° biennio 5 ° anno 6° anno

Classi 1° e 2° ore settimanali 32 secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso formativo

unitario

Anno di

specializ-

zazione

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^

Classe

2^

Classe

3^

Classe

4^

Classe

5^

Classe

6^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 -

Lingua inglese 3 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2 -

Matematica 4 4 3 3 3 -

Diritto ed economia 2 2 - - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e Biologia) 2 2 - - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 -

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 -

Scienze integrate ( Fisica ) 1+ 1 lab 3 3

Scienze integrate ( Chimica ) 1+ 1 lab 3 3

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1 + 1 3 3

Tecnologie informatiche 2 3

Scienze e tecnologie applicate 3

COMUNI

Complementi di matematica

1 1 - -

Produzioni animali 3 3 2 -

VITICOLTURA ED ENOLOGIA

Produzioni vegetali

5 4 - -

Viticoltura e difesa della vite 4 -

Trasformazione dei prodotti 2 2 - -

Enologia 4 -

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2 -

Genio rurale 3 2 - -

Biotecnologie agrarie - 3 - -

Biotecnologie vitivinicole - - 3 -

Gestione dell'ambiente e del territorio - - 2 -

Applicazioni informatiche

2

Economia, marketing e legislazione 3

Viticoltura 4

Enologia 6

Chimica enologica e analisi chimiche 6

Microbiologia enologica 3

Meccanica e costruzioni enologiche 3

Storia della vitivinicoltura e dei paesaggi viticoli 2

Totale ore settimanali per classe 32 32 32 32 32 32

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PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO NELL’INDIRIZZO AGRARIA,

AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA CON SPECIALIZZAZIONE IN ENOTECNICO

Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria con specializzazione in Enotecnico di

cui all‟art.8 del D.P.R. n 88 del 15 marzo 2010 possiede specifiche competenze relative al settore

viti-vinicolo.

In aggiunta alle competenze caratteristiche dell‟articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA, a

conclusione del percorso l‟Enotecnico consegue i risultati di apprendimento di seguito espressi in

termini di competenze:

Organizzare attività produttive vitivinicole ecocompatibili

Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e

assicurando tracciabilità e sicurezza.

Interpretare e soddisfare le esigenze del settore della produzione vitivinicola con particolare

riferimento alle problematiche del territorio.

Applicare le norme previste dalla legislazione vitivinicola nazionale e comunitaria anche in

materia di sicurezza alimentare.

Utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul prodotto.

Monitorare e gestire il processo di vinificazione in tutte le sue fasi con particolare riguardo

all‟introduzione di tecnologie innovative.

Elaborare valutazioni economiche dei processi di produzione e trasformazione.

Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti della filiera vitivinicola

collegati alle caratteristiche territoriali.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

La scuola organizza nelle classi 3^, 4^ e 5^ esperienze di alternanza scuola-lavoro:

nell‟Azienda agraria dell‟Istituto “Vegni” (oltre 120 ha di terreni a varia coltura, con

produzioni pregiate di olio e vino)

in qualificate aziende e Comuni della Valdichiana senese ed aretina e dell‟Alta Umbria.

Tali attività sono organizzate in un progetto complessivo che abbraccia il secondo biennio (classi

3^ e 4^) e l‟ultimo anno (classi 5^), in modo da coprire l‟obbligo di 198 ore previste dalle linee

guida della Regione Toscana sull‟Alternanza. Nell‟ambito del progetto generale, verrà poi previsto

e articolato il progetto per le classi terze, quarte e quinte con la seguente individuazione di

argomenti e ripartizione oraria.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 50

CLASSE ARGOMENTI INDIVIDUATI

RIPARTIZIONE

ORARIA

PREVENTIVATA

TERZA DA Aggiornare DA Aggiornare

QUARTA DA Aggiornare DA Aggiornare

QUINTA DA Aggiornare DA Aggiornare

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 51

OPPORTUNITA’ AL TERMINE DEL CORSO DI STUDI

Diploma di Perito Agrario – Tecnico del Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria, Agroalimentare

e Agroindustria

Inserimento nel mondo del lavoro. Prosecuzione nei percorsi universitari

Impiego in aziende agricole, consorzi,

associazioni di produttori, studi professionali,

enti pubblici per le seguenti attività

direzione, amministrazione e gestione di

aziende agrarie e zootecniche;

progettazione e direzione di opere di

miglioramento fondiario;

misura, stima e divisione di fondi rustici;

lavori catastali, cartografici e topografici di

miglioramento;

valutazione dei danni alle colture;

progettazione e direzione di parchi e giardini;

assistenza tecnica a produttori agricoli singoli e

associati;

gestione, organizzazione, consulenza in

aziende, enti e consorzi vitivinicoli;

attività di insegnamento tecnico-pratico nelle

scuole superiori.

preparazione generale per i corsi universitari di

carattere scientifico (Chimica, Scienze Naturali,

Farmacia, Scienze Infermieristiche,

Fisioterapia, Dietistica, Medicina e Chirurgia)

ed economico (Economia ambientale, Economia

delle piccole e medie imprese);

preparazione specifica e privilegiata per i corsi

di laurea direttamente legati al Corso di Studi

della Secondaria Superiore: Agraria, Scienze

Forestali; Veterinaria, Scienze delle Produzioni

Animali, Enologia, Scienze degli Alimenti.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 52

ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI SERVIZI – SERVIZI PER

L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE.

INCLINAZIONI/CAPACITA’ CONSIGLIATE IN INGRESSO

interesse per la natura, l‟ambiente, il patrimonio animale e vegetale;

interesse per il mantenimento e lo sviluppo delle risorse zootecniche, agricole e forestali;

attitudine per le attività lavorative e organizzative di carattere pratico.

ARTICOLAZIONE CORSO

Il corso di studi è articolato, secondo il nuovo ordinamento, in 5 cinque anni: due bienni e un

quinto anno.

PRIMO BIENNIO

Classi 1^ e 2^

È finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze

relativi agli assi culturali dell‟obbligo di istruzione. Le discipline

dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente, si fondano

su metodologie di laboratorio per favorire l'acquisizione di

strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a

reali situazioni di lavoro.

SECONDO BIENNIO

Classi 3^ e 4^

È articolato in due distinte annualità al fine di consentire un

raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale.

Al terzo anno è prevista la qualifica, sulla base dell‟intesa Stato-

Regioni, di “Operatore Agricolo”. Le discipline dell'area di

indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far

raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata

competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento

diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel

sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei

percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso

agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in

materia.

MONOENNIO

Classi 5^

È finalizzato al conseguimento della maturità, con l‟acquisizione

delle competenze per la pratica professionale e l‟inserimento nel

mondo del lavoro, oppure per l‟orientamento per gli studi

universitari.

TITOLI RILASCIATI

Al quinto anno: „Tecnico dei servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale’.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 53

Diploma di Tecnico dei servizi per

l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale

QUADRO ORARIO 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno

Classi 1° e 2° ore settimanali 32

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^

Classe

2^

Classe

3^

Classe

4^

Classe

5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2 - - -

Scienze integrate ( Scienze della

Terra e Biologia) 2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternativa 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2 (1) 2 (1)

Scienze Integrate ( Chimica) 2(1) 2 (1)

Tecnologie dell‟informazione e della

comunicazione 2 2

Ecologia e Pedologia 3 3

Laboratori Tecnologici ed

esercitazioni 3 3

Biologia applicata

3 - -

Chimica applicata e processi di

trasformazione 3 2 -

Tecniche di allevamento vegetale e

animale 2 3 -

Agronomia territoriale ed ecosistemi

forestali 5 2 2

Economia agraria e dello sviluppo

territoriale 4 5 6

Valorizzazione delle attività

produttive e legislazione di settore - 5 6

Sociologia rurale e storia

dell‟agricoltura - - 3

Totale ore settimanali per classe 32 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 54

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Nell‟ultimo biennio sono previste attività di alternanza scuola-lavoro con le Aziende che operano

nel territorio per permettere agli studenti di intervenire direttamente all‟interno dei processi

produttivi.

PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO TECNICO DEI SERVIZI

PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

Il Diplomato Tecnico dei Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale è in grado di:

progettare e realizzare interventi sul verde pubblico e privato

lavorare come tecnico specializzato in aziende pubbliche e private ad indirizzo agricolo,

forestale e vivaistico;

collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali;

controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;

individuare esigenze locali per il miglioramento dell‟ambiente mediante controlli con

opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche;

controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività;

rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di

rischio;

collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e

tracciabilità.

OPPORTUNITA’ AL TERMINE DEL CORSO DI STUDI

Il Diploma di Maturità Professionale nell‟indirizzo “Servizi per l‟Agricoltura e lo Sviluppo rurale”

offre le seguenti opportunità

Inserimento nel mondo del lavoro. Prosecuzione nei percorsi di studio

conseguire una valida preparazione nel

settore agro-forestale,

lavorare come tecnico specializzato in

aziende pubbliche e private ad indirizzo

agricolo, forestale, vivaistico;

progettare, realizzare e fare interventi di

manutenzione nel verde pubblico e privato;

ottenere l‟iscrizione all‟albo professionale

degli Agrotecnici e di esercitare, di

conseguenza, la libera professione

di proseguire gli studi in ambito

universitario, con preferenza per i corsi di

laurea attinenti al settore agricolo e

forestale;

ottenere una soddisfacente preparazione per

la partecipazione a corsi post-qualifica

brevi o biennali.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 55

OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE DEI

SERVIZI – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ

ALBERGHIERA

INCLINAZIONI/CAPACITA’ CONSIGLIATE IN INGRESSO:

Capacità di relazionarsi con il pubblico

Capacità di eseguire gli ordini impartiti da un superiore, e spirito del lavoro di gruppo.

Passione per il mondo lavorativo del settore turistico o ristorativo

ARTICOLAZIONE CORSO

Il corso è articolato in 5 anni: due bienni e un quinto anno

PRIMO BIENNIO

Classi 1^ e 2^

Le discipline dell‟area di indirizzo si basano principalmente su

attività di laboratorio per favorire l‟acquisizione di strumenti e

di procedure riferibili a concrete situazioni di lavoro

SECONDO BIENNIO

Classi 3^ e 4^

I concetti e i fondamentali strumenti delle discipline di indirizzo

favoriranno la comprensione della realtà lavorativa e

l‟operatività nella filiera. All‟inizio del secondo biennio gli

allievi scelgono una delle tre articolazioni di studio:

1) Enogastronomia;

2) Servizi di Sala e vendita;

3) Accoglienza turistica.

MONOENNIO

Classi 5^

Allo studente sarà permesso il raggiungimento di un‟adeguata

competenza professionale idonea sia all‟inserimento nel mondo

del lavoro sia al proseguimento degli studi.

TITOLO DI STUDIO RILASCIATO

Tecnico dei servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 56

TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ

ALBERGHIERA

QUADRO ORARIO ATTIVITÀ E

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

NELL‟AREA DI INDIRIZZO 1°

biennio

2 °

biennio

5 °

anno

Classi 1° e 2° ore settimanali 32

secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso

formativo unitario

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^

Classe

2^

Classe

3^

Classe

4^

Classe

5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e

Biologia)

2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Scienze integrate ( Fisica ) 2 -

Scienze integrate ( Chimica ) 2

Scienze degli alimenti 2 2

Lab serv, enogastr. Settore cucina 2 2

Lab serv, enogastr. Settore sala e vendita 2 2

Lab serv, di servizi di accoglienza

turistisca

2 2

ENOGASTRONOMIA

Scienza e cultura dell'alimentazione

4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva

4 5 5

Laboratorio dei servizi enogastronomici-

settore cucina

6 4 4

Laboratorio dei servizi enogastronomici-

settore sala e vendita

2 2

SERVIZI DI SALA E VENDITA

Scienza e cultura dell'alimentazione

4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva

4 5 5

Laboratorio dei servizi enogastronomici-

settore cucina

2 2

Laboratorio dei servizi enogastronomici-

settore sala e vendita

6 4 4

ACCOGLIENZA TURISTICA

Scienza e cultura dell'alimentazione

4 2 2

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva

4 6 6

Tecniche di comunicazione 2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza

turistica

6 4 4

TOTALE ORE SETTIMANALI PER CLASSE 32 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 57

PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN “SERVIZI PER

L’ENOGASTRONOMIAE L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA”

Il crescente sviluppo del settore turistico nel nostro territorio offre ottime opportunità di lavoro

specializzato. Il professionale alberghiero risponde a questa richiesta formando personale

specializzato e di alto profilo destinato a ricoprire ruoli specifici in tale ambito. Il Diplomato di

istruzione professionale nell‟indirizzo Servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità alberghiera ha

specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell‟enogastronomia e

dell‟ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei

servizi.

COMPETENZE GENERALI

Il Diplomato è in grado di:

utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l‟organizzazione della

commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse

umane;

applicare le norme attinenti la conduzione dell‟esercizio, le certificazioni di qualità, la

sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e

finalizzate all‟ottimizzazione della qualità del servizio;

comunicare in almeno due lingue straniere;

reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il

ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici;

curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse

ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

Ciascuna delle tre articolazioni di studio poi, come evidenziato nella tabella successiva, offre

l’opportunità di acquisire competenze specifiche, caratteristiche del settore di riferimento.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

In tutte le articolazioni di studio gli alunni, al fine di consolidare già in corso d‟opera le

competenze acquisite, oltre alle esercitazioni curriculari ordinarie svolgono, nel corso dell‟anno

scolastico, anche attività laboratoriali all'esterno dell' istituzione scolastica. Tali attività definite

"esercitazioni speciali" consistono in partecipazione a manifestazioni ed eventi nel territorio svolte

anche in orario extra-scolastico.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

La scuola prevede durante la formazioni progetti di alternanza scuola lavoro con le aziende

presenti sul territorio e con collaborazioni delle associazioni di professionisti di categoria;

vengono inoltre organizzati stage nei mesi dello stop didattico.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 58

PROFILI PROFESSIONALI CORRISPONDENTI ALLE DIVERSE ARTICOLAZIONI DI

STUDIO DELL’INDIRIZZO“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIAE L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA”

Articolazione di studio

SERVIZI DI SALA E DI VENDITA

Competenze specifiche

Articolazione di studio

ENOGASTRONOMIA

Competenze specifiche

Articolazione di studio

OSPITALITÀ E

ACCOGLIENZA

TURISTICA

Competenze specifiche

Il Diplomato è in grado di:

svolgere attività operative e

gestionali in relazione

all‟amministrazione, produzione,

organizzazione, erogazione e

vendita di prodotti e servizi

enogastronomici

interpretare lo sviluppo delle

filiere enogastronomiche per

adeguare la produzione e la

vendita in relazione alla richiesta

dei mercati e della clientela,

valorizzando i prodotti tipici.

Il Diplomato è in grado di:

- intervenire nella

valorizzazione,

produzione,

trasformazione,

conservazione e

presentazione dei

prodotti

enogastronomici;

operare nel sistema

produttivo promuovendo

le tradizioni locali

nazionali e internazionali

e individuando le nuove

tendenze

enogastronomiche.

Il Diplomato è in grado di:

intervenire nei diversi

ambiti delle attività di

ricevimento;

gestire e organizzare i

servizi in relazione alla

domanda stagionale e

alle esigenze della

clientela;

promuovere i servizi di

accoglienza

turistico/alberghiera

anche attraverso la

progettazione di

prodotti turistici che

valorizzino le risorse

del territorio.

A conclusione dei cinque anni, i Diplomati in queste due

articolazioni (Enogastronomia e Servizi di Sala e Vendita)

conseguono inoltre le seguenti competenze:

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo

organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e

gastronomico.

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della

clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione

alla domandadei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 59

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I "SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E

L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA" – ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA

OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”

L‟ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all‟articolazione

“Enogastronomia”.

Nell‟ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in grado di intervenire

nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti

enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi

industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell‟articolazione “Enogastronomia”,

opzione “Produzioni dolciarie artigianali e industriali”, consegue i risultati di apprendimento

descritti, di seguito specificati in termini di competenze.

Il diplomato è in grado di:

Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,

nutrizionale e gastronomico.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,

valorizzando i prodotti tipici.

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e

artigianali dolciarie e da forno.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni

industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza

e tracciabilità dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la

produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 60

TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA”

OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”

QUADRO ORARIO ATTIVITÀ E

INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

NELL‟AREA DI INDIRIZZO 1°

biennio

2 °

biennio 5 ° anno

Classi 1° e 2° ore settimanali 32

secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso formativo

unitario

Classi 3°, 4° e 5° ore settimanali 32 Classe

1^

Classe

2^

Classe

3^

Classe

4^

Classe

5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 - - -

Scienze integrate ( Scienze della terra e

Biologia)

2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Seconda lingua straniera 2 2

Scienze integrate ( Fisica ) 2 -

Scienze integrate ( Chimica ) - 2

Scienze degli alimenti 2 2

Lab serv, enogastr. Settore cucina 2 2

Lab serv, enogastr. Settore sala e vendita 2 2

Lab serv, di servizi di accoglienza

turistisca

2 2

ENOGASTRONOMIA OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”

Seconda lingua straniera

3 3 3

Scienza e cultura dell’alimentazione,

analisi e controlli microbiologici dei

prodotti alimentari

3 3 3

Diritto e tecniche amministrative 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici -

settore pasticceria 9 3 3

Analisi e controlli chimici dei prodotti

alimentari 3 2

Tecniche di organizzazione e gestione dei

processi produttivi 2 3 4

TOTALE ORE SETTIMANALI PER CLASSE 32 32 32 32 32

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 61

PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)

L‟I.S.I.S. “A. Vegni” - Capezzine ottempera all‟accordo Stato/Regioni del 27 luglio 2011 e

all‟Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012: progettazione di percorso finalizzato

all‟acquisizione di competenze relative a figure professionali; rilascio di attestato di qualifica

Professionale istituendo i corsi di Istruzione e Formazione Professionale.

Tra gli scopi dei corsi IeFP hanno preminenza la lotta all‟abbandono scolastico prima del

raggiungimento di una certificazione spendibile e l‟incremento delle competenze acquisite, così che

gli studenti si presentino nel mercato del lavoro con maggiori possibilità di successo.

Il percorso IeFP ha attualmente durata triennale e prevede all‟interno degli studi “classici” (da

settembre a giugno) un percorso di studi integrato della durata di DA Aggiornare ore. Gli IeFP

prevedono un percorso mirato all‟acquisizione delle competenze di base (normalmente svolto nella

didattica curricolare), un percorso mirato all‟acquisizione di conoscenze e competenze tecnico-

professionali legate alle discipline normalmente teoriche, un percorso impostato

sull‟incentivazione delle ore di laboratorio improntato sulla codocenza tra insegnamenti e/o esperti

tecnico-pratici e altre discipline, svolto a scuola, la frequenza di un periodo di apprendimento in

azienda -stage- per poter accedere all‟esame di qualifica.

Sotto per maggiore comprensione presentiamo alcune specifiche.

Lezioni relative alle competenze di base riconducibili al percorso triennale IeFP sono:

- Ricevimento ore DA Aggiornare

- Sala ore DA Aggiornare

- Cucina ore DA Aggiornare

Specifiche quadri orari per classe/indirizzo in merito alle conoscenze e competenze

tecnico/professionali (per facilitare la lettura, le Classi sono segnalate con in “nomi comuni” delle

discipline di indirizzo). Le ore espresse, sono sviluppate durante il corso dell‟anno da ciascuna

disciplina.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 62

RICEVIMENTO Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione di competenze tecnico professionali

Disciplina Ricevimento

Classi Prime

Ricevimento

Classi Seconde

Ricevimento

Classi Terze

Italiano/storia

Lingua Inglese

Lingua Francese

Matematica

Scienze Alimenti

Diritto

TOTALE

SALA Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione delle competenze tecnico professionali

Disciplina Ricevimento

Classi Prime

Ricevimento

Classi Seconde

Ricevimento

Classi Terze

Italiano/storia

Lingua Inglese

Lingua Francese

Matematica

Scienze Alimenti

Diritto

TOTALE

CUCINA Lezioni teoriche dedicate all’acquisizione delle competenze tecnico professionali

Disciplina Ricevimento

Classi Prime

Ricevimento

Classi Seconde

Ricevimento

Classi Terze

Italiano/storia

Lingua Inglese

Lingua Francese

Matematica

Scienze Alimenti

Diritto

TOTALE

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SPECIFICHE DEGLI ORARI DI INCREMENTO DI LABORATORIO.

Classi Prime

La scansione oraria prevista è la seguente:

- 11 ore di docenza suddivise in 1 ora di codocenza settimanale per ciascuna delle 3 discipline

per ciascuna classe. Per un totale di 77 ore per disciplina annuali.

Gli alunni delle Classi Prime usufruiscono di un approfondimento di una ora settimanale delle

discipline di indirizzo, arricchito dalla condivisione dei temi trattati, con i docenti di discipline

comunemente teoriche.

Al termine dell‟anno scolastico è prevista la ricomposizione del percorso di studi con la

realizzazione di un buffet a tema. Il tema scelto quest‟anno è “La tavola nel periodo

etrusco/romano”

Classi seconde

Lo svolgimento delle lezioni di laboratorio avviene a classi aperte. Gli studenti abbandonano

temporaneamente la Classe di appartenenza (suddivisa in sezioni A-B-C -D) e formano un nuovo

Gruppo- Classe in funzione dell‟indirizzo scelto, ovvero: Operatore ai servizi di promozione e

accoglienza – Strutture Ricettive (Ricevimento), Operatore della ristorazione - Preparazione pasti

(Cucina), Operatore della ristorazione - Servizi di sala e bar (Sala).

- 62 ore di incremento di laboratorio per ogni indirizzo, suddiviso in 3 periodi orari:

primo orientativo di 1 giorno a gennaio (prima della scelta ufficiale che sarà effettuata

dagli alunni a febbraio). Lo scopo di questo primo periodo è quello di determinare

maggiore consapevolezza nell‟indirizzo di studi che caratterizzerà il percorso della futura

vita lavorativa dell‟allievo. Attività svolta in codocenza.

secondo periodo di 6 giorni consecutivi dal tre all‟otto marzo. Con lo scopo di approfondire

le tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline

presenti in codocenza.

terzo periodo di 6 giorni consecutivi dal sette al 12 aprile. Con lo scopo di approfondire le

tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline

presenti in codocenza.

Durante l‟ultimo periodo di incentivazione di laboratorio, è prevista la ricomposizione del percorso

di studi con la realizzazione di un buffet a tema. Il tema scelto quest‟anno è “La tavola nel Medio

Evo e nel Rinascimento”

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 64

Classi Terze

- DA Aggiornare ore di incremento di laboratorio per ogni indirizzo, suddiviso in 4 periodi orari:

primo periodo di 6 giorni consecutivi dal nove al 14 dicembre. Con lo scopo di

approfondire le tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle

discipline presenti in codocenza.

secondo periodo di 6 giorni consecutivi dal DA Aggiornare. Con lo scopo di approfondire

le tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline

presenti in codocenza.

terzo periodo di 6 giorni consecutivi dal DA Aggiornare. Con lo scopo di approfondire le

tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline

presenti in codocenza.

quarto periodo di 6 giorni consecutivi dal DA Aggiornare. Con lo scopo di approfondire le

tematiche di laboratorio con l‟opportunità di punti di vista altri, dati dalle discipline

presenti in codocenza.

Durante l‟ultimo periodo di incentivazione di laboratorio, è prevista la ricomposizione del percorso

di studi con la simulazione delle prove per gli esami di qualifica.

A quanto sopra esposto, sono da aggiungere 360 ore di stage di apprendimento in azienda.

L‟adempimento dello stage sarà suddiviso in due periodi; 200 ore durante la pausa estiva tra la

Classe II e la Classe III e 160 ore durante la pausa estiva tra la Classe III e la Classe IV

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 65

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Oltre alle attività curriculari ne vengono proposte anche altre che, strutturate in forma di Progetti

integrativi e/o di interventi di diverso genere, costituiscono un ampliamento ed un arricchimento

dell‟Offerta Formativa offrendo agli iscritti occasioni per la crescita umana, civile e professionale.

URGENZE EDUCATIVE

Particolare attenzione viene dedicata alle urgenze educativa legate al diffondersi di atteggiamenti

connessi alla legalità e, in tal senso, è prevista l‟attuazione dei seguenti interventi rivolti ai diversi

soggetti coinvolti nel processo educativo:

Alunni: Attività o percorsi sulla cittadinanza ( psicologi, volontari.....), sportello per

iniziative singola, incontri con forze dell'ordine legate alle dipendenze, incontri con

associazioni di volontariato ( Avis, croce rossa...), eventuali incontri con le comunità di

recupero;

Alunni e Docenti: Progetto Istituti alberghieri ed agrari tra agricoltura, turismo e salute

che si propone di “integrare i temi della sana alimentazione e del consumo consapevole di

alcol all‟interno della attività curricolari degli istituti coinvolti”.

Famiglie ed educatori: sportello, incontro " scuola e famiglia per un'educazione condivisa”

ATTIVITÀ PERMANENTI IN CONCORSO CON ENTI ESTERNI

ALL’ISTITUTO

“OSSERVATORIO DEI DIRITTI DELLE BAMBINE/I E DEGLI ADOLESCENTI”

L‟ISIS “A. VEGNI” – Capezzine fa parte del gruppo di lavoro per l‟ “Osservatorio dei diritti delle

bambine/i e degli adolescenti” costituito nell‟a.s. 2011/12 nel Comune di Cortona.

Dello stesso gruppo fanno parte:

– Comune di Cortona

– Comitato italiano per l‟UNICEF onlus

– Università degli Studi di Firenze

– ASL8

– Cooperativa Athena

– 1° Circolo didattico Cortona

– 2° Circolo didattico Cortona

– Scuola Media Berrettini-Pancrazi

– Istiuto Professionale “G. Severini” ( Istituto Istruzione Superiore L. Signorelli)

Attraverso l‟ “Osservatorio”, il Comune di Cortona e l‟UNICEF propongono agli istituti scolastici

di inserire nei loro P.O.F. il progetto di rilevazione dei diritti degli adolescenti.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 66

Tutte le parti concorrenti si impegnano a cogliere i punti di vista dei ragazzi, a tener conto del loro

lavoro per realizzare politiche per uno sviluppo territoriale sostenibile e per migliorare la qualità

di spazi e contesti ed accogliere istanze per la costruzione di nuove opportunità di lavoro.

Il sostegno dell‟UNICEF garantisce l‟affermazione dei diritti degli adolescenti come principio etico

permanente per la definizione di scelte e politiche attente ai bisogni dei giovani.

La nostra scuola, in questo anno di corso, ha partecipato con un progetto realizzato dalla Classe V

AR.; gli alunni hanno scelto come tema “Il mondo del lavoro” e hanno lavorato sull‟argomento a

vari livelli producendo riflessioni e materiali in diversi formati ( video, documenti).

I loro lavori sono stati presentati all‟interno di un Convegno al quale hanno partecipato, in veste

di relatori:

– il Sindaco di Cortona

– il rappresentante del Comitato UNICEF

– esperti del settore alberghiero e del credito agevolato.

Il Convegno è stato interamente organizzato dalla classe che ha curato tutti gli aspetti della

manifestazione, il titolo dell‟evento è stato: “Siamo pronti per l‟assaggio” ( Il nostro futuro nel

mondo del lavoro).

La collaborazione con l‟ “Osservatorio dei diritti delle bambine/i e degliadolescenti” viene inserita

come attività permanente all‟interno del P.O.F. dell‟ISIS “A. VEGNI” – Capezzine prevedendone

la continuazione nei prossimi anni scolastici con nuove attività nell‟ambito di una progettualità

partecipata attenta ai bisogni educativi e formativi dei nostri giovani.

ADESIONE A RETI SCOLASTICHE

Rete ITA senza frontiere (capofila Ist. “Fratelli Agosti” di Bagnoregio)

Una rete per la Valdichiana (capofila Ist. Comprensivo di Lucignano)

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PROGETTI INTEGRATIVI ISTITUZIONALI

Tali progetti, tanto per la loro valenza trasversale quanto per la loro costante e/o comunque

opportuna presenza nell‟ambito dell‟offerta della scuola, vengono considerati istituzionali e,

pertanto, riproposti di anno in anno. La componente docente referente dei progetti in argomento è

invece suscettibile di variare a seconda delle disponibilità e delle contingenze.

Tabella progetti integrativi istituzionali - IN FASE DI AGGIORNAMENTO

AMBITO TITOLO DESTINATARI

Tecnico-Professionale L‟Orto in Rete

Classe 2° Tecnico Agrario

Classe 3 A E Prof.le

Alberghiero

Informatico ECDL Su base volontaria

Cittadinanza e Costituzione Progetto legalità 100% iscritti

Integrazione

Alfabetizzazione alunni

stranieri Alunni stranieri

Accoglienza 100% iscritti al I anno

Supporto psicologico agli

alunni Sportello di ascolto Su base volontaria

PROGETTO “L’ORTO IN RETE”

a.s 2015/2016

PREMESSA

Il progetto “L’ORTO IN RETE”, in riferimento all’area di lavoro individuata ed ai

suoi punti caratterizzanti, sviluppa attivit{ ordinariamente svolte nell’ambito

dell’offerta formativa di Istituto cogliendo l’opportunit{ per approfondire,

nell’ambito dei percorsi didattici curriculari delle classi coinvolte, gli aspetti

direttamente connessi ai temi della manifestazione EXPO2015, già oggetto di

progettualit{ realizzate nel corso dell’a.s. 2014/15 nell’ambito delle Iniziative

Scuole della Regione Toscana per EXPO 2015 denominate LABORATORIO DEL

BUON VIVERE IN TOSCANA - Expo Milano 2015 (progetto “DALLA TRADIZIONE

ALL’INNOVAZIONE” – CONOSCERE IL PASSATO PER INTERPRETARE IL

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 68

PRESENTE ED ALIMENTARE IL FUTURO; progetto “GLI ISTITUTI ALBERGHIERI

E AGRARI TRA AGRICOLTURA, TURISMO E SALUTE” inserito nell’ambito del

programma regionale “Guadagnare Salute in Toscana: rendere facili le scelte

salutari” di cui alla DGR 800/2008, articolazione del programma nazionale

“Guadagnare Salute” DPCM 4 maggio 2007 e della omonima strategia europea

“Gaining health: the European Strategy for the Prevention and Control of NCD –

Non communicable diseases- (OMS 2006)).

È prevista la realizzazione di un percorso che, attraverso un mix di attività

teorico-pratiche e laboratoriali conduca, anche tramite l’utilizzo della

metodologia della flipped classroom, alla realizzazione di un’esperienza

condivisa, riproducibile e disseminabile, in esito alla quale è prevista la

produzione materiali in forma digitale tramite l’utilizzo della tecnologia QR Code

e cartacea.

AREA DI LAVORO E APPROFONDIMENTO

LE NOSTRE COLTURE e L’ORTO . La dieta mediterranea come valore educativo

condiviso e riconosciuto dall’Unesco.

La Stagionalità

La Filiera corta e dieta mediterranea

PERCORSO

Realizzazione di un orto autunno-vernino e/o primaverile con specie

ortive di stagione

Applicazione della metodologia della flipped classroom con realizzazione

di un percorso centrato sui concetti di stagionalità e filiera corta, sulle

caratteristiche e l’importanza della dieta mediterranea;

Realizzazione, da parte delle classi coinvolte e per ciascuno degli ortaggi

coltivati, di una scheda monografica comprensiva: delle specifiche

tecniche relative alla sua coltivazione, di una ricetta tipica della cucina

tradizionale toscana in cui l’ortaggio sia elemento caratterizzante e delle

sue caratteristiche nutrizionali;

Produzione di una brochure pieghevole contenente una sintesi del

progetto e le foto degli ortaggi coltivati corredate ciascuna dal relativo QR

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 69

code (leggibile da qualsiasi telefono cellulare e smartphone munito di un

apposito programma di lettura) che renda fruibili i contenuti della relativa

scheda monografica.

Realizzazione di tabelle con applicato il QR code della coltura ortiva da

collocare nell’orto, in corrispondenza della parcella interessata.

Vendita diretta quota parte dei prodotti ortivi, reimpiego quota residua in

mensa del convitto e nei laboratori di cucina.

I diversi momenti del percorso consentiranno ai partecipanti di

acquisire conoscenze, abilità e competenze in merito alle tecniche

produttive ed alla stagionalità dei prodotti agricoli, al significato ed

all’importanza della filiera corta e della dieta mediterranea in merito

alle caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei vegetali in genere e

degli ortaggi coltivati in particolare, alle tecnologie informatiche ed al

corretto utilizzo della rete Internet. Gli alunni con disabilità,

compatibilmente con la diagnosi funzionale che li caratterizza, saranno

direttamente coinvolti sia nelle attività in serra (semina in contenitori

alveolari delle piantine ortive destinate al trapianto), che in quelle in

campo (coltivazione e raccolta) e nella vendita dei prodotti realizzati in

uno spazio appositamente predisposto all’interno della struttura

scolastica.

I proventi delle vendite di quota parte dei prodotti saranno destinati

all’autofinanziamento delle attività. La rimanente quota di prodotto

sarà destinata parte alla mensa del convitto di Istituto per

l’autoconsumo e parte ai laboratori di cucina del Professionale

alberghiero.

ATTIVITÀ

Il percorso, da realizzarsi integralmente in orario curriculare ricorrendo anche a

scambi orari di insegnanti di discipline diverse dei due indirizzi, prevede:

momenti di lezione frontale alternati ad altri di flipped classroom e ad attività

pratico-applicative (laboratori: orto, cucina, aula informatica) caratterizzati

da contenuti differenti a seconda della classe interessata;

realizzazione dei percorsi/materiali previsti dal progetto in modalità

condivisa per le aree di competenza comuni (stagionalità, filiera corta,

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 70

brochure pieghevole), in modalità individuale per le aree di specifica

competenza (scheda monografica tecnico-colturale per la classe dell’Istituto

tecnico Agrario; scheda monografica comprensiva di ricetta tradizionale

relativa all’ortaggio e rispettivi valori nutrizionali, per la classe terza

dell’Istituto Professionale Alberghiero).

Realizzazione di un punto vendita dei prodotti all’interno della scuola, gestito

dagli alunni con disabilità supportati dai relativi insegnanti di sostegno.

ATTREZZATURE E MATERIALI PREVISTI

Materiali diversi necessari per la realizzazione dell’orto (piantine/sementi

di specie ortive, terriccio, contenitori alveolari, strumenti per il trapianto,

tabelle, concimi, tessuto non tessuto, coperture in film plastico,

pacciamature…)

Materiali diversi per il laboratorio d cucina

Materiali per costruzione della brochure pieghevole

Materiali di documentazione

CLASSI COINVOLTE ED ATTIVITÀ DI COMPETENZA

Istituto tecnico agrario: classe seconda sez A

progettazione dell'orto;

individuazione, squadro e preparazione della superficie dedicata;

realizzazione di quanto progettato tramite trapianto/semina colture di

stagione;

coltivazione dell’orto dalla semina/trapianto alla raccolta dei prodotti;

realizzazione delle schede tecniche monografiche degli ortaggi

prodotti;

in condivisione con la classe III Cucina: realizzazione percorso su

stagionalità e filiera corta, progettazione e realizzazione Depliant

pieghevole corredato da foto degli ortaggi coltivati e relativi QR code.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 71

Istituto professionale alberghiero: classe terza cucina

Relativamente a ciascuno degli ortaggi coltivati: ricerca, individuazione

e caratterizzazione in chiave storico-culturale di una ricetta tipica della

cucina tradizionale toscana in cui l’ortaggio sia elemento

caratterizzante;

Realizzazione della ricetta in ambito laboratoriale (cucina);

Inquadramento dell’ortaggio prescelto in termini nutrizionali;

Inquadramento della ricetta in termini di valori nutrizionali;

Posizionamento nella dell’ortaggio e della ricetta Piramide alimentare

toscana

in condivisione con la classe II Agrario: realizzazione percorso su

stagionalità e filiera corta, scelta ortaggio da trattare a livello

monografico, progettazione e realizzazione Brochure pieghevole

corredato da foto degli ortaggi coltivati e relativi QR code.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ PREVISTE DAL PROGETTO

Gli studenti verranno coinvolti secondo modalità laboratoriali e di

apprendimento collaborativo, suddivisi anche in piccoli gruppi;

Sono previste sessioni laboratoriali in campo;

Sono previste sessioni in ambiente digitale.

PRODOTTI

Brochure corredata da foto ortaggi e relativi QR code, schede

monografiche ortaggi, eventuali pubblicazioni e comunicati stampa…

Contributi scritti per convegni, pubblicazione cartacea/digitale….

TEMPI

Intero anno scolastico

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 72

Data 07 ottobre 2015

Prof. ALES Roberto

VALUTAZIONE PROGETTI INTEGRATIVI ANNUALI

I Progetti integrativi dell‟Offerta, presentati dai Docenti e/o dagli Educatori del Convitto su

specifica modulistica comprensiva di scheda finanziaria, sono esaminati da una Commissione

appositamente istituita che, in base ai criteri riportati nella griglia sottoesposta, provvede alla loro

valutazione ed al loro inserimento in graduatoria in virtù del punteggio complessivo conseguito.

Della predetta commissione, ad eccezione di insegnanti che abbiano presentato progetti

“istituzionali” o “a costo zero”, non possono far parte soggetti che abbiano presentato progetti

integrativi dell‟offerta formativa a valere per il medesimo anno scolastico (delibere n. 12 e n. 13

del Collegio Docenti del 15/10/2012).

Tra i Progetti giudicati idonei, quelli non a costo zero vengono realizzati in base alla collocazione

in graduatoria nel rispetto delle disponibilità finanziarie dell‟Istituto

In riferimento alla necessità di documentare in modo sistematico le modalità di realizzazione dei

progetti attuati nella scuola, anche ai fini di soddisfare le esigenze connesse all‟Autoanalisi e

dell‟Autovalutazione di Istituto, per ciascuno dei progetti attivati su proposta dei Docenti e/o del

Convitto è previsto, ad ogni step o comunque al termine della sua realizzazione, il resoconto

scritto di quanto viene realizzato.

Il resoconto viene archiviato e utilizzato per l‟Autoanalisi e l‟Autovalutazione (GAIMP).

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 73

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER DETERMINAZIONE GRADUATORIA

PROGETTI

INDICAZIONI OPERATIVE

In osservanza ai criteri di oggettività e trasparenza e con la finalità di pervenire tanto ad una

valutazione preventiva, finalizzata all‟attribuzione di un punteggio di merito che ne consenta

un‟opportuna collocazione in graduatoria, quanto ad una valutazione a consuntivo che fornisca

elementi utili al riesame ed alla riprogettazione dell‟offerta, vengono fissate le seguenti tre

indicazioni operative relative alla strutturazione, presentazione e valutazione dei progetti

integrativi l‟offerta formativa:

A) Il progetto dovrà essere articolato in segmenti secondo lo standard predefinito;

B) Per ciascuno dei segmenti progettuali il proponente è tenuto a segnalare gli indicatori di

riferimento ai fini della valutazione preventiva.

C) La valutazione preventiva e quella a consuntivo verranno espresse sulla base degli indicatori

di riferimento segnalati dal proponente il progetto.

STRUTTURA STANDARD PROGETTO (Segmenti progettuali)

1) Titolo

2) Finalità

3) Caratterizzazione storica e temporale

4) Modalità di realizzazione

5) Logistica

6) Interdisciplinarietà

7) Costi espliciti (docenze interne ed esterne, personale tecnico di supporto, materiali di consumo,

uscite didattiche, …)

8) Fonti di finanziamento

9) Modalità di restituzione dei risultati conseguiti

10) Individuazione fasi e temporalizzazione del progetto (diagramma di Gantt)

NOTE DI CARATTERE OPERATIVO:

1) Ammissione al finanziamentocon FIS: sono ammissibili al finanziamento con FIS

esclusivamente i progetti il cui svolgimento è previsto in fascia oraria eccedente l‟orario

curriculare degli insegnanti coinvolti; i progetti ammissibili, fatto salvo l‟accesso alla

valutazione di cui al punto 2) e previa valutazione preventiva di cui al punto 4, sono finanziabili

secondo l‟ordine conseguito in graduatoria di accesso al FIS.

2) Accesso alla valutazione: per accedere alla valutazione il progetto deve soddisfare almeno uno

degli aspetti caratterizzanti la missione dell'Istituto. In funzione del budget disponibile, può

essere istituito uno sbarramento di accesso (ad es. punteggio minimo di accesso).

3) Struttura dei progetti: I progetti sono presentati nel rispetto della struttura standard

prestabilita (articolazione in segmenti progettuali).

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4) Valutazione preventiva dei progetti e formazione graduatoria di accesso al FIS: per la

formazione della graduatoria di accesso al FIS ciascuno dei segmenti componenti il progetto

sarà oggetto di valutazione espressa attribuendo un punteggio di merito ad ogni singolo

elemento strutturale considerato; il punteggio totale sarà il risultato della sommatoria dei punti

complessivamente attribuiti ai singoli segmenti progettuali. La graduatoria di accesso al FIS

sarà costituita dai punteggi totali conseguiti da ciascun progetto ordinati in ordine decrescente.

5) Valutazione dei progetti a consuntivo: acquisita la Relazione finale relativa al progetto redatta

in coerenza alla struttura ed agli indici di valutazione dichiarati a preventivo, per la formazione

del punteggio a consuntivo si procederà attribuendo un punteggio di merito a ciascuno degli

elementi strutturali già considerato in sede preventiva; l‟attribuzione di punteggio viene

espressa in %.

(es. punteggio attribuito in sede preventiva al singolo elemento strutturale = 10, risultati

raggiunti rispetto al preventivato = 80%, punteggio attribuito in sede consuntiva = 10*80% =

8). Il Punteggio Consuntivo Totale (PCT) sarà il risultato della sommatoria dei punti

complessivamente attribuiti ai singoli segmenti progettuali. (Per i progetti pluriennali la

valutazione viene effettuata sulla base degli obiettivi annuali). Il Punteggio Consuntivo

Definitivo (PCD) verrà determinato con riferimento al rispetto della

temporalizzazionepreventivata incrementando il punteggio totale di cui sopra come segue:

Progetto completato nel rispetto dei tempi preventivati: PCD = PCT*1,1

Progetto completato, scostamento dai tempi preventivati < 15%: PCD = PCT*1,08

Progetto completato, 15% < scostamento < 25%: PCD = PCT*1,06

Progetto completato, 25% < scostamento < 50%: PCD = PCT*1,04

Progetto completato, scostamento > 50%: PCD = PCT*1,02

Progetto non completato per cause di forza maggiore, per la parte comunque valutabile: PCD

= PCT

6) Valutazione finale dei progetti: ai fini dell‟autovalutazione di Istituto, del riesame e della

riprogettazione dell‟Offerta formativa, ai progetti svolti viene assegnato un punteggio,

determinato dal rapporto tra punteggio conseguito a consuntivo e punteggio attribuito,

espresso in centesimi.

7) Ammissibilità alla valutazione di progetti finanziariamente autonomi: progetti finanziati per il

100% grazie a risorse esterne sono ammissibili nella misura in cui non comportino riduzioni di

spazi/risorse destinati ad attività curriculari e/o a progetti già in atto.

8) Rendicontazione costi progetto: i costi riferiti al progetto, stimati in fase di presentazione,

dovranno essere giustificati in modo oggettivo a consuntivo (strisciate badge, registro firme

presenza, giustificativi fiscali diversi, …).

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 75

ANNO SCOLASTICO XXXy/XXXz - DENOMINAZIONE PROGETTO: ______________________________________

REFERENTE/I PROGETTO: _______________________________________________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROGETTI (ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO PREVENTIVO E CONSUNTIVO)

Elementi strutturali progetto

Indicatori di riferimento

Elemento strutturale considerato Forbice

punti indicatore

Valutaz. preventiva

(A)

Valutaz. a consuntivo

(B) [= X% A]

Finalità

1 Sviluppo di una o più delle otto competenze chiave europee per

l’apprendimento permanente da 6 a 48

2 Ricostruzione delle competenze di base con attività motivanti da 5 a 10

3 Preparazione degli alunni ad orientarsi nel mondo del lavoro e/o

universitario da 5 a 10

4 Superamento dei disagi di tipo relazionale da 10 a 15

5 Coinvolgimento degli alunni in attività svolte nell’Azienda d’Istituto da 5 a 10

6 Sperimentazione e/o attuazione di percorsi didattici laboratoriali da 5 a 10

7 Aggiornamento professionale sugli aspetti pedagogico-didattici da 10 a 15

8 Attività professionalizzanti (anche a seconda dell’eventuale coinvolgimentodi imprese ed enti esterni al mondo scolastico)

da 5 a 20

9 Promozione/valorizzazione delle eccellenze da 5 a 10

Caratterizzazione storica e

temporale

10 Progetto nuovo 6

11 Serie storica (riproposizione progetto già realizzato) 4

12 Progetto di durata pluriennale (per ciascun anno di durata) 2

13 Progetto di durata annuale 2

Modalità di realizzazione

14

Solo Progetti rivolti ad alunni diversamente abili con

programmazione differenziata – punteggio assegnato in funzione

della percentuale di alunni coinvolti nel Progetto; da min 3 (% alunni

coinvolti ≤ 10% totale alunni diversamente abili con programmaz.

differenziata) a max 30 (% alunni coinvolti = 100%)

da 3 a 30

15 Progetti rivolti ad una sola classe 2

16 Progetti pluriclasse (per ciascuna classe coinvolta) 3

17 Progetti pluriclasse orizzontale (tutte le prime, tutte le seconde ...,) 10

18 Progetti pluriclasse verticale ( es prima e seconda, prima - terza ...,

quarta e quinta, biennio, triennio) da 6 a 15

19 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di stesso indirizzo) in ambito regionale 10

20 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di stesso indirizzo) in ambito nazionale 15

21 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di stesso indirizzo) in ambito europeo 20

22 Progetti interistituto orizzontale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di stesso indirizzo) in ambito extraeuropeo 25

23 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di indirizzo diverso) in ambito regionale 15

24 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di indirizzo diverso) in ambito nazionale 20

25 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di indirizzo diverso) in ambito europeo 25

26 Progetti interistituto verticale (collaborazione tra classi parallele di

Istituti di indirizzo diverso) in ambito extraeuropeo 30

Logistica

27 Azienda agraria e/o Cantina di Istituto 15

28 Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) 10

29 Piattaforma FAD di Istituto 10

30 Laboratori di Istituto (Informatica, chimica, cucina, …) 15

Interdisciplinarietà

31 Progetti interdisciplinari (due discipline coinvolte) 8

32 Progetti interdisciplinari (tre discipline coinvolte ) 12

33 Progetti interdisciplinari (quattro discipline coinvolte) 16

34 Progetti interdisciplinari (cinque discipline) 20

35 Progetti transdisciplinari 25

Fonti di finanziamento

36 Concorso finanziario esterno 0 € (100% costi a carico dell'istituto) 0

37 Concorso finanziario esterno 20% (80% costi a carico dell'istituto) 2

38 Concorso finanziario esterno 40% (60% costi a carico dell'istituto) 4

39 Concorso finanziario esterno 60% (40% costi a carico dell'istituto) 6

40 Concorso finanziario esterno 80% (20% costi a carico dell'istituto) 8

41 Concorso finanziario esterno >80 (costi a carico dell'istituto<20%) 10

Modalità di restituzione dei

risultati conseguiti

42 Restituzione formalizzata non prevista 0

43 Restituzione formalizzata prevista in forma non multimediale 5

44 Restituzione formalizzata prevista in forma multimediale 10

A) PUNTEGGIO PREVENTIVO TOTALE (= Σ punteggi valutazione preventiva attribuiti a ciascun elemento strutturale del progetto)

B) PUNTEGGIO CONSUNTIVO TOTALE (=Σ punteggi valutazione attribuiti a consuntivo a ciascun elemento strutturale del progetto)

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 76

C) PUNTEGGIO CONSUNTIVO DEFINITIVO (= Punteggio Consuntivo Totale + incremento % legato al rispetto dei tempi preventivati)

D) VALUTAZIONE FINALE PROGETTO (= C/A*100)

MODELLO STANDARD PROGETTO

ANNO SCOLASTICO: ______________________

REFERENTE/I PROGETTO: ______________________________________________________________________

TITOLO

PRESENTAZIONE PROGETTO

COSTI ESPLICITI PROGETTO

Finanziamento con FIS Totale

parziale per voce di costo

Finanziamento con altre fonti

Ore €/h € Ore €

Docenze 35,00

Non docenze 17,50

ATA 14,50

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 77

Coll. Scolastici 12,50

Altro

TOTALE GENERALE

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 78

STRUTTURA DEL PROGETTO

SEGMENTI PROGETTUALI

DESCRIZIONE SINTETICA INDICATORE/I

DI RIFERIMENTO

FINALITÀ

CARATTERIZZAZIONE STORICA E

TEMPORALE

MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

LOGISTICA

INTERDISCIPLINARIETÀ

FONTI DI FINANZIAMENTO

MODALITÀ DI RESTITUZIONE DEI

RISULTATI CONSEGUITI

FASI DEL PROGETTO (SINTESI)

1 2 3 4 N

TEMPORALIZZAZIONE DEL PROGETTO (DIAGRAMMA DI GANTT)

Fasi

Tempi 1^sett. dal al

2^sett. dal al

3^sett. dal al

4^sett. dal al

5^sett. dal al

6^sett. dal al

7^sett. dal al

8^sett. dal al

9^sett. dal al

10^sett. dal al

11^sett. dal al

12^sett. dal al

n^sett. dal al

1

2

3

4

n

LUOGO E DATA FIRMA REFERENTE/I PROGETTO

___________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 79

ELENCO PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVATI NEL

CORRENTE ANNO SCOLASTICO SU PROPOSTA DEI DOCENTI

AMBITO TITOLO PROGETTO

DIDATTICA - Storia della filosofia

SUPPORTO

PSICOLOGICO E

DIVERSAMENTE

ABILI

- Sportello ascolto

- Progetto Cigno

- Autonoma…mente

- Laboratorio di autonomie personali e sociali

- Crescere in serra

ALTRO - Vin‟…invito al Vegni

PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVATI NEL CORRENTE

ANNO SCOLASTICO SU PROPOSTA DEGLI EDUCATORI DEL CONVITTO

AMBITO TITOLO

ALTRO - Accoglienza e tutoraggio

- Attività allevamento pollame

- Attività sportiva (tennis)

- Conoscenza del territorio

- Conoscenza delle strutture politiche nazionali ed europee

- Cultura e documentazione

- Cuochi per una sera

- Formazione integrale della persona ed accompagnamento spirituale

- Impegno e sport

- Manifestazioni sportive

- Nuoto

- Trekking

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 80

PROGETTO “GLI STUDENTI NELLA RETE …” La scuola nella società

dell’informazione

L‟ISIS “A. VEGNI” inoltre, nell‟ottica di sviluppare le già citate Competenze di cittadinanza attiva,

arricchisce la propria Offerta Formativa partecipando con propri rappresentanti eletti

annualmente al Parlamento Regionale degli Studenti della Toscana (PRST), iniziativa promossa

dalla Presidenza del Consiglio Regionale con la collaborazione di un gruppo di lavoro tecnico,

dall‟Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica e dalla Direzione dell'Ufficio

scolastico regionale a partire dal 2000 e, ad oggi, vera e propria istituzione rappresentativa degli

studenti dell‟ultimo triennio della scuola secondaria.

Ogni anno il PRST sceglie un tema di grande rilievo sotto il profilo della convivenza civile e

dell‟educazione alla cittadinanza attiva da cui inizia un percorso fatto di seminari di formazione,

lavori di approfondimento in commissioni, viaggi di studio e organizzazione di iniziative

provinciali; in queste ultime il PRST collabora con gli studenti eletti nelle Consulte Provinciali.

Finalità ed obiettivi fondamentali del PRST

Obiettivo fondamentale del PRST è valorizzare il contributo dei giovani per la realizzazione dei

valori umani e civili che alimentano il progresso sociale. Impegnarsi nelle attività del PRST è una

concreta opportunità di approfondire la conoscenza dei temi europei, intervenire nella formazione

e nell‟avvio al lavoro e promuovere iniziative di cooperazione e pace mondiale, in collaborazione

con il mondo del volontariato toscano.

Obiettivi PRST Modalità poste in essere

Promuovere la conoscenza Iniziative ed approfondimenti sul tema

annualmente scelto

Promuovere la partecipazione Momenti di aggregazione tra studenti e incontri

con istituzioni e soggetti della società civile

Promuovere la cittadinanza attiva

Impegno su temi di natura civile e sociale con

sollecitazione ai giovani ad esperire la pratica

della democrazia (le decisioni sono il frutto del

confronto in Assemblea e del lavoro delle

Commissioni e in Aula)

RAPPRESENTANTI ISIS A. VEGNI – Capezzine A.S. 2015/16

ORGANO ALUNNI

Parlamento Regionale

Consulta Provinciale

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 81

PROGETTO “FATTORIA VEGNI SOC. COOP. A R.L.” L‟ISIS A. VEGNI – Capezzine, coerentemente con le finalità educative e didattiche già declinate, ha

in corso di realizzazione il progetto di costituzione di una Soc. Coop. di Transizione Scuola-Lavoro

la cui denominazione sarà “Fattoria Vegni Soc. Coop. a r.l.” .

Il progetto in argomento nasce da un‟attenta analisi del territorio di appartenenza della scuola e

dei suoi alunni. Sono stati oggetto di analisi il contesto economico, esigenze del territorio, diffuso

fabbisogno di manodopera professionalizzata … da cui sono emerse, tra le altre, soprattutto le

evidenze sotto esplicitate

LAVORO: DOMANDA – OFFERTA

Dinamica dei rapporti tra imprese e neodiplomati

OFFRONO LAVORO DOMANDANO ESPERIENZA E CAPACITÀ PRATICHE

DOMANDANO LAVORO OFFRONO TITOLO DI STUDIO E SCARSA O NULLA

ESPERIENZA

RISULTATO =CIRCOLO VIZIOSO che porta al paradosso di un’offerta di lavoro non soddisfatta in presenza di soggetti disponibili al lavoro, qualificati

ma privi di esperienza e quindi destinati alla sotto-occupazione

Difficilmente

l’impresa può

farsi carico dei

tempi e dei costi

connessi

all’apprendistato

Difficilmente il

neodiplomato in

cerca di prima

occupazione ha

maturato esperienze

di lavoro

all’apprendistato

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 82

Quanto sopra accennato ha suggerito alla scuola l‟opportunità di dare vita ad un’impresa che, in

forma di Società cooperativa con base sociale costituita prevalentemente da iscritti e neodiplomati

dell’ISIS A. VEGNI – Capezzine sia in grado di offrire ad alunni e neodiplomati una concreta

opportunità di esperienza di lavoro retribuita e connessa tanto al proprio percorso formativo

quanto alle esigenze del territorio.

L‟ISIS A. VEGNI – Capezzine sarà esso stesso socio fondatore e concederà in affitto il fondo

rustico di Monsigliolo (costituito da 23 ha circa di Superficie Agricola Utilizzabile, pianeggianti,

irrigui per il 50% e completi di centro aziendale con stalla e fabbricati rurali annessi)

La Società cooperativa in argomento, di cui si prevede la costituzione già nel corrente a.s.,verrà a

configurarsi non solo come interfaccia tra scuola, territorio e stakeholder pubblici e privati ma

anche come volano occupazionale in grado consentire agli alunni in uscita tanto il consolidamento

delle esperienze acquisite nel percorso scolastico quanto l‟ingresso nel mondo del lavoro

attraverso l‟esperienza lavorativa ed imprenditoriale che caratterizzano l‟attività in ambito

cooperativo.

Le principali risorse attivabili:

Azienda agraria di Istituto, corpo fondiario sito in Monsigliolo SAU 23 ha circa

pianeggianti, irrigui per il 50% completi di centro aziendale;

Interscambio di prestazioni di servizi tra Az. agr. ITAS A. VEGNI – Capezzine e costituenda

FATTORIA VEGNI S.C.A.R.L. (macchine e attrezzi, manodopera, …) per favorire

l‟avviamento ed il consolidamento delle attività dell‟impresa cooperativa in progetto.

Politica di Sviluppo Rurale (PSR Toscana);

Iscritti e neodiplomati ISIS A. Vegni, base sociale prevalente della costituenda cooperativa;

Componente docente ISIS A. Vegni, contenitore di professionisti e professionalità

valorizzabili all‟interno del progetto;

Dipendenti scuola, famiglie alunni e mensa Convitto potenziali elementi costitutivi di un

mercato interno (gruppi di acquisto) per la collocazione dei prodotti aziendali, certificati ed

a Km 0;

LegaCoop: supporto alla costituzione della soc. coop. ed attività di tutoraggio e formazione

alla cooperazione ed al lavoro;

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 83

FAMIGLIE ALUNNI

SCUOLA

ISIS A.

VEGNI

STAKEHOLDER

PRIVATI

STAKEHOLDER

PUBBLICI

COMPARTO

GESTIONE E

AMM.NE

COMPARTO

PRODUZIONI

VEGETALI

COMPARTO

PRODUZIONI

ZOOTECNICHE

COMPARTO

TRASFORMAZIONI

E COMM.NE

COMPARTO

SERVIZI

Permanenza 4

mesi poi

PASSAGGIO

Permanenza 5

mesi poi

PASSAGGIO

Permanenza 5

mesi

PASSAGGIO

Permanenza 5

mesi

PASSAGGIO

Permanenza

5 mesi poi

USCITA

TERRITORIO

MONDO DEL LAVORO

FATTORIA VEGNI Soc. Coop. a R.L.

INGRESSO

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 84

LA SCUOLA

L‟Istituto Statale Istruzione Superiore “Angelo Vegni” Capezzine, nato nel 1883 con la triplice

dotazione – Scuola, Azienda Agraria, Convitto – deve la sua affermazione alla conservazione nel

tempo di questa tipicità. L‟equilibrio tra le tre entità ne ha permesso la sopravvivenza e ne

garantisce la sua ragione d‟essere. La scuola, perno centrale di questo complesso, grazie alla

presenza del Convitto supera le difficoltà derivanti dalla sua collocazione sul territorio riuscendo

anzi a proporre un‟offerta qualitativamente competitiva. Azienda agraria e complesso dei

laboratori esistenti conferiscono inoltre all‟Istituto caratteristiche peculiari che, consentendo un

ordinario rapporto con l‟ambiente lavorativo e l‟esercitazione pratica, lo contraddistinguono nel

panorama generale dell‟istruzione pubblica e privata.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 85

ALCUNI DATI STATISTICI

Percentuale Diplomati sul totale esaminati nell’ ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE (ITAS)

dall’a.s. 1990/91 all’a.s. 2012/13

NUOVO GRAFICO

Percentuale Diplomati sul totale esaminati nell’ ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I

SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE (IPSSAR) dall’a.s. 2009/10 (conclusione

primo quinquennio dall’attivazione nel a.s. 2005/06) all’a.s. 2014/15

NUOVO GRAFICO

Nel corrente anno scolastico risultano iscritti n° 614 alunni suddivisi in complessive n° 32 classi.

La sezione Istituto Tecnico Agrario risulta costituita da n° 12 classi, la sezione Istituto

Professionale Alberghiero da n° 20 classi di cui n. 2 articolate; l‟Istituto Professionale per

l‟agricoltura non ha avuto iscritti.

Popolazione scolastica anno scolastico corrente suddivisa per ITAS e Alberghiero

ITAS IPSSAR

Classe N°

classi

medio

Alunni

per

classe

Totale alunni

Classe N° classi

medio

Alunni

per

classe

Totale alunni

M F Tot M F Tot

1^

2^

3^

4^

5^

Totale iscritti Totale iscritti 218 159 377

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 86

DOTAZIONI DELL’ISTITUTO

L‟Istituto utilizza ambienti la cui proprietà è parte propria e parte della Provincia di Arezzo.

CATEGORIA N° DESCRIZIONE NOTE

AULE 27 Aule didattiche

Di ampiezza idonea al numero di alunni e ben

illuminate sono distribuite nei diversi corpi

dell‟Istituto

AULE SPECIALI 1 Aula Magna

Struttura di recente realizzazione, ampia e

attrezzata con tecnologie multimediali di ultima

generazione con accesso ad internet, ha una

capienza di 100 posti a sedere e, oltre che per le

riunioni degli OO.CC., viene utilizzata anche per

convegni, attività formative ecc.

1 Aula docenti Situata al primo piano dell‟istituto è attrezzata

con tre postazioni p.c. con accesso ad internet

IMPIANTI

SPORTIVI

1 Palestra coperta È dotata di spogliatoi e attrezzata per lo

svolgimento dei più diffusi sport di squadra

1 Campo da

Basket/Pallavolo Situato all‟aperto

1 Campo da Tennis Situato all‟aperto

Piste per Atletica

Leggera

Piste e spazi attrezzati per corsa, salto in alto,

salto in lungo, lancio del peso, lancio del

martello e lancio del disco, tiro con l‟arco

1 Campo da Calcio regolamentare

1 Campo da Calcio a

Cinque Regolamentare, è situato all‟aperto

1 Percorso vita

all'interno del parco

Il percorso attrezzato si sviluppa all‟interno dei

17.200 m2 di spazio verde costituenti il parco

PARCO 1 Orto botanico

Si sviluppa su un‟area di 17.200 m2 ed ospita

piante arboree ed arbustive tipiche dei nostri

ambienti intervallate a radure erbose accessibili

agli alunni in ogni periodo dell‟anno

Palestra polivalente, Campo da tennis, campo da calcio, piste d’atletica,

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 87

CATEGORIA N° DESCRIZIONE NOTE

AZIENDA

AGRARIA 1

Circa 126 ha

distribuiti in due

corpi fondiari

Con orientamento produttivo misto (cerealicolo

vitivinicolo-olivicolo-) è il laboratorio più ampio

e strategico tra quelli a disposizione degli iscritti

1

Circa 2000 mq

distribuiti in due

corpi fondiari

Orto e Frutteto Didattico utilizzato per le

esercitazioni pratiche

LABORATORI

1 Chimica

Struttura a norma, è collocato all'interno del

nuovo edificio polivalente , è fornito di un'idonea

strumentazione per eseguire le più comuni analisi

nel campo agrario, ambientale ed eno-

gastronomico ( vino, olio, terreno, latte...) e viene

ordinariamente utilizzato dagli alunni per le

esercitazioni da programma

1 Cucina

Struttura a norma, viene ordinariamente

utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da

programma

1 Sala Bar

Struttura a norma, viene ordinariamente

utilizzato dagli alunni per le esercitazioni da

programma

1 Pasticceria

Struttura a norma, viene ordinariamente

utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da

programma

1 Ricevimento

Struttura a norma, viene ordinariamente

utilizzata dagli alunni per le esercitazioni da

programma

1 Zootecnia

Situata al primo piano dell‟istituto, oltre ad una

postazione L.I.M. (Lavagna Interattiva

Multimendiale) è dotato di numerosi preparati

anatomici di animali domestici di specie Bovina,

Equina, Suina e Ovina. – Nel corso degli anni,

durante le visite didattiche ad Aziende

Zootecniche, Fiere e Mostre del settore Agro-

Zootecnico, il laboratorio si è arricchito di una

notevole quantità di materiale fotografico , oggi

in corso di digitalizzazione, che documenta anche

come sono cambiati i canoni morfo-funzionale

delle varie specie domestiche.

2 Informatica

multimediale

Dotati di postazioni p.c. individuali tra loro in

rete e connesse ad internet, di proiettore e

schermo

1 Linguistico

multimediale

Dotato di postazioni p.c. individuali tra loro in

rete e connesse ad internet, di proiettore e

schermo

1 Scienze

Situato a piano terra dell‟istituto, oltre ad una

postazione p.c. in rete con accesso ad internet,

proiettore e schermo, è dotata di numerosi

materiali didattici: collezioni mineralogiche ed

entomologiche, svariati materiali e preparati di

astronomia, zoologia, anatomia umana e

botanica, strumenti meteorologici, microscopi,

stereoscopici e microscopici, accessori per la

video-microscopia

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 88

ORARIO DELLE LEZIONI ANTIMERIDIANE - DA AGGIORNARE

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO

1^ Ora

1^ Ora

1^ Ora

1^ Ora

1^ Ora

1^ Ora

2^ Ora

2^ Ora

2^ Ora

2^ Ora

2^ Ora

2^ Ora

INTERVALLO 3^ Ora

INTERVALLO

3^ Ora

INTERVALLO INTERVALLO

3^ Ora

INTERVALLO

3^ Ora

INTERVALLO

3^ Ora

3^ Ora

4^ Ora

4^ Ora

4^ Ora

4^ Ora

4^ Ora

4^ Ora

5^ Ora

5^ Ora

5^ Ora

5^ Ora

5^ Ora

5^ Ora

6^ Ora

6^ Ora

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 89

L’AZIENDA AGRARIA

L'azienda agraria rappresenta il primo laboratorio dell'Istituto Vegni, dove gli allievi possono

trovare riscontro alle cognizioni teoriche delle varie discipline.

La superficie totale dell‟azienda agraria è pari a circa 126 ha ed è ripartita in due corpi fondiari

dei quali il maggiore, di superficie pari a circa 102 ha , si sviluppa intorno al centro aziendale

includendo gli edifici scolastici ed il convitto mentre l‟altro, di 24,75 ha, è situato a qualche km

dalla scuola, in località Monsigliolo.

La Superficie Agricola Utilizzata è così ripartita:

78 Ha seminativi

24 Ha di vigneti

2,50 Ha di oliveto;

0,5 Ha frutteto sperimentale;

9,66 di bosco ceduo.

Le colture effettuate sono quelle tipiche della Valdichiana: vite, ulivo, grano, mais, …

Significativo valore ha assunto negli ultimi anni la produzione vitivinicola, con l‟imbottigliamento

di alcuni vini pregiati della “Doc Cortona”, vini speciali e distillati (Vinsanto, Grappa); dal 2002

viene prodotto e imbottigliato anche l‟olio extra vergine di oliva

Tutti gli impianti e le superfici coltivate sono oggetto di integrazione nella didattica ordinaria in

quanto vengono utilizzati per i necessari riscontri alle nozioni di teoria e per attività di carattere

pratico-applicativo.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 90

L’AZIENDA AGRARIA IN UNA DESCRIZIONE SINTETICA

ELEMENTI DESCRIZIONE

Fondo rustico È costituito da circa 126 Ha cosi ripartiti: 78 ha seminativi; 24 ha di vigneti; 2,50 ha

di oliveto; 0,5 ha frutteto sperimentale; 9,66 ha di bosco ceduo, tutti accessibili dalle

classi per le esercitazioni pratico/applicativeed i riscontri di carattere didattico

Capannoni rimessa

macchine e attrezzi

Di ampiezza idonea a consentire il ricovero delle macchine e degli attrezzi agricoli

aziendali, sono accessibili alle classi per le esercitazioni pratico/applicativeed i

riscontri di carattere didattico

Cantina

Dotata di attrezzature ed impianti di stoccaggio idonei per tipologia e capacità alla

trasformazione delle uve aziendali, produce numerosi vini pregiati a marchio DOC e

IGT: Sangiovese,Chardonnay, Grechetto, Merlot, Cabernet Sauvignon,Rosato, Pinot

Bianco,Sauvignon, Barullino, Bianco Valdichiana, Cilone, vini speciali (Vinsanto) e

distillati (Grappa). Le strutture sono accessibili alle classi per le esercitazioni

pratico/applicativeed i riscontri di carattere didattico

Sala degustazione Annessa alla cantina, è di recente realizzazione e completamente attrezzata per le

evenienze

Serra didattica Situata nell‟immediata prossimità dell‟istituto, viene utilizzata per sperimentazioni ed

attività pratico applicative a supporto e riscontro degli argomenti della didattica

Pollaio Situato in prossimità del centro aziendale, ospita diverse specie di avicoli

L’AZIENDA AGRARIA IN UN LAVORO PRODOTTO DAGLI ALUNNI NELL’A.S. 2006/07

(n.d.r.: Mappa fuori scala per esigenze grafiche)

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 91

IL CONVITTO

Per tutti coloro che non si trovano

nella condizione di frequentare le

lezioni facendo ogni sera rientro a

casa, l'Istituto offre la possibilità

di essere accolti nel Convitto

annesso alla scuola, dal lunedì

mattina fino al termine delle

lezioni del sabato. L'edificio del

convitto dispone di 30 camerette

per un totale di un'ottantina di

posti letto, una cucina, la mensa,

aule di studio, sale ricreative (

biliardo, televisione, cinema e

musica). Agli alunni "convittori" viene garantita l'assistenza di due ore e 15 minuti da parte degli

educatori, che proprio per la vicinanza fisica della scuola, sono in continuo contatto con gli

insegnanti. Gli educatori seguono i ragazzi anche nelle alter attività ludico-ricreative che vengono

programmate.

Gli alunni sono ospitati nel Convitto dal Lunedì mattina al Sabato

L‟organizzazione del convitto prevede:

ORE 7,00 Sveglia

ORE 7,00 – 7,30 Pulizia personale

ORE 7,30 Prima colazione

ORE 10,17 (10,48) Seconda colazione(in concomitanza all‟intervallo scolastico)

ORE 12,25 – 13,35 Pranzo (all‟uscita dalle lezioni scolastiche)

ORE 13,35 – 15,00 Attività ricreative (sport, televisione, lettura, palestra)

ORE 15,00 – 17,00 Attività di studio (seguite da personale educativo).

ORE 17,00 Merenda

ORE 17,00 – 18,00 Attività ricreative

ORE 18,00 – 19,00 Eventuale approfondimento di studio

ORE 19,00 Cena

ORE 20,00 – 22,30 Attività ricreative

ORE 22,30 Riposo

Il costo del Convitto (che comprende: prima e seconda colazione, pranzo, merenda, cena, alloggio

in camerette e servizio di lavanderia) è di € 1.700,00 ( per le classi I°,II°,III°, IV°) e di € 1.820,00

( per la classe V°) annuali, solvibili in quote rateizzate da pagare anticipatamente.

Sono previste, a richiesta di un cospicuo numero di studenti e a proprie spese, le seguenti attività

presso strutture limitrofe: nuoto, ippica ed eventuali uscite per il cinema ed il teatro.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 92

RETTA CONVITTO CLASSI I^ - II^ - III^ - IV^ € 1.700,00

DA PAGARE ANTICIPATAMENTE

SCADENZA TRIMESTRALE:

€ 100.00 entro il 30.09.15 (deposito cauzionale)

- € 570.00 entro il 30.09.2015

- € 570.00 entro il 10.01.2016

- € 560.00 entro il 31.03.2016

SCADENZA MENSILE:

€ 100.00 entro il 30.09.2015 (deposito

cauzionale)

- € 212,50 entro il 30.09.2015

- € 212,50 entro il 31.10.2015

- € 212,50 entro il 30.11.2015

- € 212,50 entro il 10.01.2016

- € 212,50 entro il 29.02.2016

- € 212,50 entro il 31.03.2016

- € 212,50 entro il 30.04.2016

- € 212,50 entro il 31.05.2016

RETTA CONVITTO CLASSE V^ € 1.820,00

DA PAGARE ANTICIPATAMENTE

SCADENZA TRIMESTRALE:

€ 100,00 entro il 30.09.15 (deposito cauzionale)

-€ 607.00 entro il 30.09.2015

-€ 607.00 entro il 10.01.2016

-€ 606.00 entro il 31.03.2016

SCADENZA MENSILE:

€ 100,00 entro il 30.09.15 (deposito cauzionale)

- € 227.50 entro il 30.09.2015

- € 227.50 entro il 31.10.2015

- € 227,50 entro il 30.11.2015

- € 227.50 entro il 10.01.2016

- € 227.50 entro il 29.02.2016

- € 227.50 entro il 31.03.2016

- € 227.50 entro il 30.04.2016

- € 227.50 entro il 31.05.2016

NOTA IMPORTANTE

La retta va versata in rate mensili o trimestrali anticipate sul c.c postale n.12390522 intestato a

ISTITUTOISTRUZIONE SUPERIORE STATALE - "A.VEGNI" Capezzine - 52040 CENTOIA -

CORTONA (AR).

Il versante deve risultare lo STUDENTE.

Sulla causale del versamento, del sopra citato bollettino di c/c postale specificare:

- retta convitto;

- periodo al quale si riferisce;

- classe frequentata.

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SEMICONVITTO

E‟ previsto quando lo studente rimane presso l‟Istituto anche dopo il termine delle lezioni.

ORE 10,17 (10,48) Colazione (in concomitanza all‟intervallo scolastico)

ORE 12,35 – 13,35 Pranzo (all‟uscita dalle lezioni scolastiche)

ORE 13,30 – 15,00 Attività ricreative

ORE 15,00 – 16,40 Attività di studio (seguite da personale educativo)

ORE 16,40 Merenda (uscita per il rientro in famiglia)

Il costo settimanale del semiconvitto è di € 25,00.

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RISORSE UMANE E STRUTTURA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA

RISORSE UMANE

Dirigente scolastico; Collegio Docenti composto da XX insegnanti; N° XX Educatori per il

convitto; N° XX personale ATA: n. 1 DSGA; n. 8 assistenti tecnici; n. 7 assistenti amministrativi; n.

3 cuochi; n. 2 guardarobieri; n. 4 addetti all‟azienda agraria; n. 1 infermiere; n. XX collaboratori

scolastici.

STRUTTURA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA ED ORGANIGRAMMA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO DA AGGIORNARE

Nell‟ambito di un processo di graduale decentramento di competenze dallo Stato alle realtà locali,

l‟articolo 21 della Legge n.59 del 1997 e relative integrazioni (c.d. Bassanini), ha fissato i criteri

generali di attribuzione dell‟autonomia alle istituzioni scolastiche e contestualmente ha conferito

agli ex Capi d‟istituto la qualifica dirigenziale, nel rispetto del principio della libertà di

insegnamento e in connessione con l'individuazione di nuove figure professionali del personale

docente (comma 16). Dopo tale legge, altre disposizioni hanno definito i compiti e le responsabilità

della nuova figura del Dirigente scolastico ad oggi sostanzialmente riepilogabili in:

rappresentanza legale della scuola; titolarità delle relazioni sindacali; poteri di direzione,

coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali; predisposizione

degli strumenti per l‟attuazione del POF; attivazione dei necessari rapporti con gli enti locali e con

le diverse realtà territoriali.

PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL DIRIGENTESCOLASTICO - DA AGGIORNARE

All‟inizio dell‟anno scolastico Durante l‟anno scolastico Alla fine dell‟anno scolastico

In relazione alle scelte di carattere

generale ed organizzativo deliberate

dal Consiglio dell‟Istituzione,

adotta, consultato il Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi, il

piano delle attività inerenti

all‟orario di lavoro del personale

ATA, comprese le attività aggiuntive.

Predispone, sulla base delle

eventuali proposte del Collegio dei

Docenti, il piano annuale delle

attività; comprese quelle aggiuntive.

Assegna gli insegnanti alle classi.

Garantisce l‟esercizio dei diritti

sindacali.

Nomina i propri collaboratori e si

accerta sulla congruità degli atti con

le scelte del POF.

Garantisce pari opportunità nella

fruizione dei diritti collettivi

(permessi, formazione, utilizzo delle

strutture …).

Compie gli atti necessari per

eliminare le fiscalità burocratiche.

Favorisce la predisposizione di

canali di comunicazione e

trasmissione delle informazioni tra

componenti ed organi della scuola.

Intrattiene e favorisce i rapporti con

le istituzioni e le associazioni

presenti sul territorio.

Stimola la sperimentazione e

l‟innovazione didattica, anche

attraverso l‟individuazione di forme

di flessibilità.

Predispone strumenti di valutazione

e/o autovalutazione dell‟attività

didattica ed amministrativa, rispetto

agli obiettivi che la scuola si è

assegnata.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 95

LO STAFF DELLA DIRIGENZA ll Dirigente scolastico nello svolgimento delle proprie funzioni si avvale della collaborazione di

docenti da lui individuati (Collaboratore vicario più un Collaboratore), del DSGA (Direttore dei

servizi generali ed amministrativi) e delle Funzioni Strumentali.

LE FUNZIONI STRUMENTALI

Le funzioni strumentali svolgono un lavoro di coordinamento di gruppi o di attività collegiali,

aggiuntivo e diverso dall‟attività di insegnamento. Il loro operare è finalizzato alla realizzazione del

piano dell‟offerta formativa. Essendo tutti gli operatori della scuola impegnati nella attuazione del

POF e considerando che gli obiettivi del progetto sono tanto più perseguiti e efficacemente raggiunti

se condivisi, si ritiene che tali figure non debbano connotarsi in una dimensione gerarchica ma

impegnarsi nel facilitare il raggiungimento di comuni obiettivi.

La scelta delle Funzioni strumentali (ossia delle aree di intervento e delle competenze connesse), la

durata dell‟incarico, i requisiti professionali richiesti e l‟individuazione dei docenti che andranno a

ricoprire tali funzioni sono demandate al Collegio dei Docenti.

Il Collegio dei Docenti, nell‟a. s. 2015/2016, in continuità con quanto stabilito nei precedenti anni

scolastici, ha ribadito la durata annuale (rinnovabile) dell‟incarico e i requisiti professionali delle

Funzioni Strumentali confermando i seguenti requisiti professionali per l‟accesso all‟incarico:

Attitudine a lavorare insieme ad altri.

Capacità di coordinamento del lavoro altrui.

Esperienze di coordinamento di attività aggiuntive non di insegnamento.

Partecipazione in qualità di coordinatore, docente, discente a corsi di aggiornamento

attinenti ad argomenti relativi alle attività del dipartimento.

Eventuali pubblicazioni inerenti la funzione strumentale richiesta.

Titoli e competenze professionali specifiche.

Nella seduta del 07/10/2015, il Collegio Docenti ha nominato le Funzioni Strumentali e le Figure

Referenti di seguito distinte per Area, incarico e competenze.

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FUNZIONI STRUMENTALI

FUNZIONE STRUMENTALE COMPETENZE

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FIGURE REFERENTI

AREE E FIGURE REFERENTI COMPETENZE

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Dirigente scolastico Dott.ssa CAPECCHI Maria

Beatrice

Primo Collaboratore del Dirigente (Vicario) con funzioni di Referente

ITAS prof.ssa MIGLIACCI Anna Maria

Secondo Collaboratore del Dirigente con

funzioni di Referente IPSAR prof.ssa SCIURPI

Anna Maria

Direttrice dei Servizi Generali ed

Amministrativi dott.ssa GIANNINI Ivana

Ufficio Alunni DEL GOBBO Marisa FALEGNAMI Nello

COTTINI Lorella

Ufficio Personale CACINI Mariapaola

NERI Maristella BRUGAGNONI Milva

Ufficio Amministrativo MENCARONI Brunella

Ufficio Patrimonio Brugagnoni mILVA

Funzioni Strumentali

AREA 1

Area 2

Area 3

Area 4

Area 5

Area 6

FIGURE REFERENTI

AREA A -

AREA B-

AREA C-

ORGANIGRAMMA STAFF

DIRIGENZA E SERVIZI GENERALI ED

AMMINISTRATIVI - DA AGGIORNARE

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 99

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il Consiglio d‟Istituto è eletto da tutte le componenti della comunità scolastica e resta in carica tre

anni. Esso è costituito di diritto dal Dirigente scolastico; dai rappresentanti degli insegnanti (n.8),

dei genitori (n.4), degli alunni (n.4), del personale ATA (n.2), La rappresentanza studentesca è

rinnovata annualmente. Il Presidente è eletto all‟interno della componente genitori. Il Consiglio

elegge nel suo seno una giunta esecutiva, composta da: un docente, un rappresentante del

personale ATA, un genitore e uno studente. Della giunta fanno parte di diritto il Dirigente e il

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.

Ruolo del Consiglio d‟Istituto

definisce gli indirizzi generali in materia educativa e compie le scelte generali di gestione e

amministrazione;

ha la competenza a decidere in materia economica: approva il programma annuale ed il

conto consuntivo;

adotta il POF elaborato dal Collegio dei docenti: ne verifica la congruenza con gli indirizzi

generali e la fattibilità rispetto alle risorse disponibili;

determina i criteri di utilizzazione delle risorse finanziarie;

adotta il regolamento d'Istituto;

delibera l‟acquisto delle attrezzature tecnico – scientifiche, dei sussidi didattici, dei

materiali di consumo;

delibera i criteri relativi alla formazione delle classi, all‟adattamento dell‟orario delle

lezioni, del calendario scolastico e delle attività scolastiche alle condizioni ambientali.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 100

ORGANIGRAMMA CONSIGLIO DI ISTITUTO - DA AGGIORNARE

ORGANIGRAMMA GIUNTA ESECUTIVA - DA AGGIORNARE

PRESIDENTE

Filippi Daniela

MEMBRI DI DIRITTO Dirigente Scolastico

Dott.ssa CAPECCHI Maria Beatrice

COMPONENTE GENITORI

Filippi Daniela

Mencacci Gianni

Batignani Luca

Venturini Lorenzo (Vice Presidente.)

COMPONENTE DOCENTE

Mandalà Antonio

Lovari Monica

Bruni Pasquale

Sciurpi Annamaria

Calzoari Rino

Cherubini Giancarlo

Romanelli Fabrizio

Franzese Carmine

COMPONENTE A.T.A.

Fabbri Roberta

Topini Massimiliano

COMPONENTE PERSONALE EDUCATIVO

(Voto consultivo) Sansano Norina

COMPONENTE ALUNNI

Tufo Antonio

Pierini Costanza

Burbi Roberto

Hajrullai Marco

PRESIDENTE

D. S. Capecchi Maria Beatrice

SEGRETARIA

D.S.G.A. Dott.ssa Giannini Ivana

COMPONENTE GENITORI

Sig. Venturini Lorenzo

COMPONENTE DOCENTI

Prof. Romanelli Fabrizio

COMPONENTE A.T.A.

Sig.ra Fabbri Roberta

COMPONENTE ALUNNI

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IL COLLEGIO DEI DOCENTI E LE SUE ARTICOLAZIONI FUNZIONALI

Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i docenti in servizio presso l‟Istituto ed è presieduto dal

Dirigente scolastico.

Si riunisce ogni volta che il Dirigente lo ritenga necessario o ne faccia richiesta almeno un terzo

dei componenti (nel rispetto del contratto di lavoro dei docenti) e, comunque, almeno una volta

all‟inizio dell‟A.S. e uno per ciascun periodo. Per la validità delle assemblee è necessaria la metà

più uno dei componenti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti; in caso di

parità prevale il voto del presidente.

Il Collegio dei Docenti si riunisce in seduta comune ( C.d.D. unitario) quando i punti all‟ordine del

giorno sono comuni agli indirizzi di studio attivati; se invece ci sono da affrontare problematiche

specifiche riguardanti un solo corso di studio, è convocato il Collegio dei soli Docenti in servizio

presso tale corso.

Al fine di migliorare propria funzionalità in relazione alla progettazione ed alla programmazione

dell‟offerta formativa, il Collegio è articolato in Dipartimenti per aree disciplinari; inoltre

istituisce delle commissioni incaricate di effettuare proposte in relazione a specifiche

problematiche o gestire attività complesse.

Il Collegio dei docenti ha le competenze generali in materia pedagogico - didattica e di

valutazione.

PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

All’inizio dell’anno scolastico Durante l’anno scolastico Alla fine dell’anno scolastico

Attraverso le attività svolte in seno ai

Dipartimenti in cui è articolato

concorre all‟elaborazione del POF;

Fornisce indicazioni per la stesura

del piano annuale delle attività al

Dirigente (riunioni degli organi

collegiali, dei Dipartimenti, incontri

con le famiglie); Individua le

commissioni di lavoro, i compiti e i

componenti;

Identifica le aree e fornisce criteri

per l‟attribuzione delle funzioni

strumentali al POF.

Elabora il POF;

Attraverso il GAIMP, composto da

soggetti eletti o nominati, monitora in

itinere l‟andamento dell‟offerta

formativa e delle attività ad essa

connesse rispetto a quanto

pianificato nel POF e provvede alle

attività concernenti l‟Autoanalisi e

l‟Autovalutazione di Istituto;

Decide su eventuali nuovi progetti

formulati al suo interno o proposti

dall‟esterno

Adotta i libri di testo, su proposta dei

Consigli di classe.

Valuta il complesso delle attività

della scuola in vista del

miglioramento;

Decide sulla scansione dell‟anno

scolastico. in PERIODI (trimestre,

pentamestre, quadrimestre..) ai fini

della valutazione degli alunni per il

successivo anno scolastico.

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 102

COMMISSIONI E/O FUNZIONI PREVISTE DALL’UFFICIO DI PRESIDENZA

E/O DAL COLLEGIO DOCENTI E RELATIVE NOMINE - DA AGGIORNARE

Ambito Incarico

Commissione/ Funzione Nominativo

Supporto all‟organizzazione della

didattica, dell‟offerta formativa ed

orientamento

Coordinatore esercitazioni IPSSAR

Commissione valutazione progetti

Gruppo docenti partecipanti alle

attività di orientamento

Educazione alla salute e alla legalità

Inserimento alunni stranieri

Supporto al modello organizzativo Referenti orario scolastico

Supporto alla didattica

Responsabile dei laboratori

Informatica

Responsabile dei laboratori IPSSAR

Responsabile del laboratorio di

Chimica

Tutor di stage IPSSAR IeFP

Tutor nella Alternanza scuola-lavoro

ITAS

Tutor nella Alternanza scuola-lavoro

IPSSAR

Immissioni in ruolo docenti Insegnanti tutores

Comitato di valutazione

P.O.F. ISIS “A. VEGNI” – Capezzine a. s. 2015/16 Pag. 103

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe e dalla componente elettiva

costituita da due genitori e da due allievi. I Consigli di classe si riuniscono in via ordinaria cinque

volte durante il corso dell‟anno e sono presieduti dal Dirigente scolastico o da un suo delegato: il

Coordinatore di classe. Questi viene nominato dal Dirigente scolastico, considerate le esperienze

acquisite nel corso della propria vita professionale e le individuali capacità relazionali e di

coordinamento.

È compito del Consiglio di classe (solo componente docenti):

1. realizzare il coordinamento didattico e favorire le relazioni interdisciplinari sulla base:

della riflessione sull‟intervento didattico – educativo svolto l‟anno precedente;

della conoscenza degli alunni (analisi della situazione di partenza) e dell‟esame della

documentazione (prime classi) proveniente dalle scuole di grado inferiore;

della scelta degli obiettivi formativi in termini di conoscenze e competenze per ciascuno dei

tre livelli di: soglia (necessario al proseguimento degli studi), successo, eccellenza;

dell‟accordo sulle metodologie e sulle tipologie di verifica;

2. provvedere alle valutazioni interperiodali ed informarne le famiglie;

3. provvedere alla verifica a fine di ciascun periodo e conclusiva dell‟A.S. in base ai criteri di

valutazione presenti nel POF e fissati dal C.d.D;

4. assegnare il credito scolastico, gestire il debito formativo.

È compito del Consiglio di classe al completo: tutti i docenti, due rappresentanti dei genitori, due

rappresentanti degli studenti, un educatore (voto consultivo) nel caso in cui nella classe ci siano

convittori:

1. valutare l‟efficacia dell‟azione didattica in termini di comportamenti acquisiti dagli alunni;

2. formulare proposte al Collegio dei docenti in relazione ad attività curricolari ed

extracurricolari;

3. formulare proposte di sperimentazione;

4. programmare attività di recupero, sostegno ed approfondimento;

5. proporre al Collegio dei docenti l‟adozione di nuovi libri di testo;

6. programmare uscite didattiche, visite guidate da svolgersi o nell‟arco della mattinata, o

dell‟intera giornata oppure viaggi di istruzione di più giorni consecutivi;

7. prendere i provvedimenti disciplinari di competenza a carico degli alunni.

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IL COORDINATORE DI CLASSE

Viene nominato annualmente dal Dirigente scolastico ed ha i seguenti compiti:

in assenza del Dirigente, presiede i Consigli di classe esercitando tutte le prerogative del

Presidente;

assolve alle funzioni di verbalizzante;

acquisisce tutti i dati eventualmente necessari alla trattazione dell‟ordine del giorno e ad

una più approfondita conoscenza della classe;

relaziona, in assenza del Dirigente, ai rappresentanti dei genitori e degli alunni sulle scelte

effettuate dal Consiglio in seduta tecnica e sull‟andamento didattico e disciplinare della

classe;

si attiva affinché il Consiglio attui quanto deliberato dal Collegio dei docenti, previo

adattamento dei criteri generali alle concrete condizioni della classe;

promuove, coordina e organizza i rapporti tra i colleghi della classe nel campo della

programmazione didattica ed educativa;

attua il collegamento esterno del Consiglio di classe; quindi, raccoglie e fa pervenire

d‟ufficio all‟organo competente le richieste provenienti dai colleghi, dagli studenti, dai

genitori della classe e dagli educatori del Convitto;

richiede all‟Ufficio della Dirigenza, ove è necessario, la convocazione straordinaria del

Consiglio di classe;

individua eventuali problemi e conflitti presenti all‟interno della classe e svolge opera di

mediazione;

segnala alla Funzione Strumentale Area 6 (Dispersione e Prevenzione), eventuali alunni in

difficoltà ed a rischio di abbandono;

ha il ruolo di collegamento tra Scuola e Convitto