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SETTIMANALE DI GOSSIP magazine Anno 3 - numero 13 - Venerdì 6 aprile 2012 - www.iospio.it Vittoria Schisano Micol Azzurro ENRICO SILVESTRIN SPECIALE GOOD AS YOU “ECCO PERCHÉ HO DECISO DI FARE UN FILM TRASGRESSIVO” “LA MIA VITA TUTTA NUOVA” I COLORI DI MARINA

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SETTIMANALE DI GOSSIPmagazine

Anno 3 - numero 13 - Venerdì 6 aprile 2012 - www.iospio.it

Vittoria Schisano

Micol Azzurro

ENRICO SILVESTRIN

SPECIALE

GOOD AS YOU

“ECCO PERCHÉ HO DECISO DI FARE UN FILM TRASGRESSIVO”

“LA MIA VITA TUTTA NUOVA”

I COLORI DI MARINA

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3Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

Roma – Il matrimonio può at-tendere, lo shopping no. AldoMontano e la sua compagna An-tonella Mosetti sono stati pizzi-cati dai fotografi nel bel mezzodi un pomeriggio di compere ecoccole lungo le strade del cen-tro storico della Capitale. Unagiornata da veri fidanzatini cheli ha visti prima concedersi unasosta in un bar per un cappucci-no e un the, poi impegnati a cu-riosare fra le vetrine dei negozipiù esclusivi. E se nelle scorsesettimane aveva iniziato a cir-colare la notizia di una presuntacrisi fra i due, Aldo e Antonellasono apparsi raggianti, affiatatie uniti più che mai. A dimostrar-lo non sono stati solo i baci e lecarezze che i due si sono scam-biato tanto al tavolino del barquanto nel bel mezzo della loropasseggiata, quanto gli sguardidi intesa e i piccoli gesti premu-

Tutta colpa di quell’incidentesexy. Sì perché dopo quel-l’uscita di seno a Ballando conle stelle, la storia fra GigiD’Alessio e Anna Tatangelosi è trasformata da un fotoro-manzo rosa a una telenovela.Proprio quando sembrava chefosse tutto pronto per i fiorid’arancio, infatti, il cantantenapoletano si sarebbe tiratoindietro e avrebbe riman-dato le nozze a data da de-stinarsi. Il motivo? La ge-losia di Gigi nei confrontidella compagna. Ad averconsigliato a D’Alessiodi allontanarsi per unpo’, tuttavia, non sareb-be stato l’enorme suc-cesso televisivo fatto re-gistrare da Anna nellatrasmissione di MillyCarlucci, quanto il suocontorno. Il cantante na-poletano è un uomo al-l’antica e sarebbe andatosu tutte le furie sia a causadel presunto feeling scoppia-to fra la sua compagna e il suomaestro di danza Stefano DiFilippo, con il quale Anna erastata immortalata durante unoscambio di attenzioni giudicato

“di troppo”, sia a causa dell’in-cidente sexy avvenuto duranteuna prova di ballo e che ha mo-strato in diretta il seno nudodella bellissima cantante. Ungesto sopra le righe che non halasciato tranquillo D’Alessio,che avrebbe dato un colpo difreno alle nozze per andare fino

in fondo alla faccenda. Adirla tutta, però,

c’è un altro problema che sem-bra pesare sulla coppia. Il can-tautore, infatti, starebbe ancoraaspettando il divorzio dalla exmoglie, senza il quale, ovvia-mente, non può portare all’al-tare la sua nuova compagna.Eppure nelle scorse settimaneAnna aveva parlato in varie oc-casioni della sua vita sentimen-tale, lasciando intendere chetutto era pronto per compiereil grande passo. “Ho lottato percostruire la mia stabilità fami-liare, ora me la tengo stretta”,

e ancora: “Gigi non lo dàa vedere ma è geloso…però mi conosce e sa

che non ho grilli perla testa. Abbiamo fi-ducia l’una nell’al-tro e il segreto è par-larsi”. E ora Gigi eAnna ne avranno dicose su cui confron-tarsi.

rosi che si sono rivolti con insi-stenza. Così, se prima in moltiavrebbero scommesso su un ad-dio imminente, ora tutto è cam-biato nuovamente e i soliti beneinformati giurano che i dueavrebbero già pianificato tantoil matrimonio quanto la nascitadi un bebè. Sarà vero? Per il mo-mento sembra proprio che Mon-tano e la Mosetti dovranno aspet-tare un po’. Aldo, infatti, è im-pegnato duramente negli alle-namenti in vista delle Olimpiadidi Londra 2012, dove cercherà

di portare a casa un’altra meda-glia nella sciabola. In attesa disapere se riuscirà, per adesso loschermidore si può godere la suaconquista più grande: l’amoredi Antonella.

settimanale di gossip e spettacolodistribuito gratuitamente da Effe Editore SrlSede legale e Redazione: via Carlo Pesenti, 130 - 00156 RomaTel. 06 412103200 - Fax 06 412103250www.iospio.it

Registrazione n. 388 del 7/10/2010 presso il Tribunale di Roma Sezione per la Stampa

Editore: Effe Editore SrlAmministratore Unico: Antonio Lupetti

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StampaLitosud srl Roma, Via Carlo Pesenti n. 130Pessano con Bornago (MI), Via Aldo Moro n. 1

magazine

ALTRO CHE COPPIA IN CRISIAldo Montano e AntonellaMosetti passeggiano lungo le strade della Capitalemostrando un’intesache non sembra risentiredel passare degli anni.

di Marco Farina

ARRABBIATOL’incidente sexyoccorso ad Annaa “Ballando”

avrebbe fattoinfuriare Gigi.

ALDO E ANTONELLA, UNA COPPIA AL BACIO

GIGI D’ALESSIO È GELOSO: RINVIATELE NOZZE CON LA SUA BELLA ANNA?

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4 io SPIO Venerdì, 6 aprile 2012

SIGNORA MONTI RESTITUISCA LE CRAVATTECHE BERLUSCONI HA REGALATO A SUO MARITO MARIODal nostro piccolo, ma proprio piccolo giornale (però letto da milioni di italiani, quel-li che tutte le mattine si recano al lavoro con la metropolitana), osiamo rivolgerci al-la signora Elsa Monti, moglie del Premier Mario Monti, per metterla in guardia suun “trabocchetto” che potrebbe rivelarsi, se non “fatale” (politicamente), certa-mente “antipatico” (sul piano del prestigio). Lei sa che l’ex Premier Silvio Berlu-sconi ha inviato a suo marito un pacco contenente diverse cravatte Marinella, le stes-se che lui indossa nelle cerimonie ufficiali, che sono celebri in tutto il mondo (leindossano capi di stato, leader politici, amministratori delegati di grandi imprese,manager e dirigenti). Lei stessa ha dichiarato nei giorni scorsi a un settimanale: “Ilpresidente Berlusconi ha gentilmente fatto omaggio a mio marito di numerose cra-

vatte di Marinella. Vede? Tra Berlusconi e Mon-ti, almeno nelle cravatte, la continuità di gover-no c’è”. Ecco l’arcano, signora Monti. Le cra-vatte di Marinella costano, quelle “dedicate”,

non meno di 60/70 euro l’una e lei stessaha detto che, quelle giunte da Berlusco-ni, erano “numerose”. Secondo noi si-gnora Elsa, quelle cravatte andrebberorestituite al mittente, anche se qualcu-na, come dimostrano le foto, il Premierl’ha già indossata (pazienza, una/duepuò anche trattenerle). E stato infattisuo marito, Presidente del Consigliodei ministri, a imporre a chi ricopreruoli istituzionali “il divieto di riceve-re regali di valore superiore ai 150 eu-

ro”. Siccome calcoliamo che la scatolagiunta dal signor Berlusconi, contenesse

almeno 10 cravatte Marinella… ecco che “ildivieto” è stato infranto: il valore si aggire-rebbe sui 1000 euro. E’ d’accordo con noi,signora Elsa? Il pacco andrebbe restituito. Lecravatte per suo marito le scelga lei personal-mente, come ha sempre fatto del resto (se nonsbagliamo).

GOSSIP IN PILLOLE

MORIGERATIElsa e Mario Monti.

DI NUOVO INSIEMECristina Parodi ha detto addio a Mediasete ha raggiunto la sorella Benedetta a La7.

di Luciano Verre

TELEGRAMMI● Paolo Bonolis cerca disperatamente una fidanzata per Spiderman, ilsuo pappagallino che con la primavera sente la voglia di amare. “Me vie-ne addosso e se struscia su di me come se volesse di’: ah Pa’, datte da fa,trovame ‘na femmina”, racconta Bonolis.

● Nathalie Dompé, figlia di Sergio Dompé, presidente di Farmindustria,ha trovato l’amore e si è fidanzata. Lui è il ricco armatore napoletano RoyCapasso, salito agli onori della cronaca mondana per un fidanzamento-bre-ve con Caterina Balivo. With compliment.

● Maurizio Aiello, protagonista della soap-opera di Raitre“Un posto al sole” (è Alberto Palladini) è diventato per la pri-ma volta papà. La moglie Ilaria Carloni ha dato alla luce neigiorni scorsi Ludovica.

● Maurizio Costanzo ha smesso di fumare dopo 40 an-ni di “onorato accanimento”, come diceva lui stesso. Ec’è di più: ha anche smesso di divorare bignè alla cre-ma, di cui era ghiottissimo. Che voglia tornare signo-rinotto? Occhio, Maria!

● Alena Seredova, moglie felice di Gigi Buffon, por-tiere della Juventus e della Nazionale, si è fatta un rega-lo: due piccoli pendenti stile Folies Bergère, il più famo-so music-hall di Parigi. “Voglio metterli all’ultima par-tita di campionato”, confida alle amiche Alena: lui tor-nerà a casa e io lo aspetterò in abbigliamento sexy, co-sì, per ridere e per amore”.

VASCO ROSSI AL MILAN:“SPEGNETE LA MIA MUSICA”

Forse non ha tutti i torti Vasco Rossi. Un amico interi-sta (sfegatato nerazzurro come lui) gli confida che ladomenica a San Siro, quando gioca il Milan, gli alto-parlanti fanno suonare la sua canzone-inno “Siamo so-lo noi” e Blasco ci ride su. Poi, a mente serena, esplo-

de la fede interista, foraggiata dai suoi collabora-tori tutti nerazzurri, e il rocker di Zocca deci-

de di avvisare i dirigenti del Milan: “Spegne-te la mia musica la domenica allo stadio”.Gesto (risulterebbe) molto apprezzato dalpresidente Moratti e dal suo esercito ne-razzurro. Grande Vasco.

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SI DICE IL PECCATO…

● Chi è la diva che, spacciandosi per amica di Belen Rodriguez, alle feste nonfa che parlar bene di lei in questi termini: “La più amata dagli italiani? Mah,se usa meno la farfallina e più la testa, forse”. Altro che amica, questa è unapugnalata bella e buona. Aiutino: sarà mica invidia perché anche lei è statala più amata dagli italiani?

● Chi è l’attore, molto molto popolare, in questi giorni al cinema con un bel filmcomico, che ha in casa un altarino con una statua della Madonna, tante fotodei propri cari, una lucetta perpetua e un vaso di fiori sempre freschi? Aiuti-no: cattolico e ipocondriaco.

● Chi è la diva molto amata che, a una festa, alla domanda, impertinente, checosa farebbe se fosse un uomo, ha risposto così? “Per prima cosa farei la pipìin piedi, eheheheheeh, perché voi uomini avete sempre questo vantaggio, vibasta estrarre l’arnese e zac, fate, mentre noi dobbiamo sempre sollevare tut-to il sipario”. Aiutino: la cosa bella, o brutta, è che queste sentenze le emet-te anche in TV… la domenica sera.

LE PARODI RIUNITE: CRISTINA VERSO LA7, LA SORELLA BENEDETTAE IL SUO EX (DIRETTORE) MENTANASembrerebbe cosa fatta. Negli ambienti televisi-vi, è “vox populi” il passaggio di Cristina Parodi,conduttrice del TG5, a LA7. Si parla di un pro-gramma ritagliato apposta per lei… che a Cana-le 5 le avrebbero sempre negato. Inoltre a La7 Cri-

stina ritroverà la sorella Benedetta, già accasata con“I menù di Benedetta”, e il suo ex direttore EnricoMentana (suo maggior sponsor, si dice). In bocca allupo alla bella, ma soprattutto brava, Crisina.

PAOL

O BO

NOLI

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5Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

GUERRA TRA LE UNIVERSITA’MILANESI: “IL MIO VIPE’ PIU’ FAMOSO DEL TUO”Tutto è cominciato quando all’Università Statale di Milano si èiscritta a Beni Culturali Marica Pellegrinelli, compagna diEros Ramazzotti. Alla domanda perché non avesse sceltole Università dei vip, come la Cattolica e la Bocconi, Ma-rica, aveva risposto: “Il miglior corso di Beni Culturali cel’ha la Statale”. Una coltellata tremenda alle rivali blaso-nate. Ora davanti alla Statale si ferma il traffico… per am-mirare Marica. La Bocconi, leader in fatto di vip, è subi-to corsa ai ripari. Ha mostrato davanti ai suoi portoni l’at-tore Alessandro Preziosi (mica bruscolini), lì non per stu-diare ma per corteggiare una bocconiana, Greta Carandi-

ni, figlia di Andrea Carandini, archeolo-go vip romano. Baci e abbracci davan-ti ai fotografi. Subito dopo è arrivatoil principe monegasco Pierre Casira-ghi, fresco di “scazzottata” a New

York, ma senza l’occhio nero, tanto chesi è malignato fosse tutta “una pal-

la”. E l’Università Cattolica? E’ al-le corde. Non ha studenti vip inquesto periodo. Può mostrare sol-tanto un palmares-d’antan con Sil-via Toffanin, compagna di Pier Sil-vio Berlusconi, la signora ElsaMonti, consorte del Premier, cheperò non si è laureata. Insomma,

dal 110 e lode per meriti scola-stici, al 110 e lode per meriti vip-pistici. Chi vincerà?

STUDENTI VIPMarica Pellegrinelli, compagna di Eros Ramazzotti, studia “Beni Culturali”alla Statale, mentre Greta, fidanzata di Alessandro Preziosi, frequenta la Bocconi.

OCCHIOCHE NON VEDE...Luca Marinnon deve essere statoentusiasta nel vederequeste foto sexydella sua ex fidanzataFederica Pellegrini.

LUCA MARIN, COMPLEANNO TRISTEMENTRE LA SUA EX FEDE POSA SEMINUDACompleanno triste per Luca Marin, nuotatore specialista dei 400 misti, ma conun futuro pieno di risorse. Lunedì 9 aprile l’ex fidanzato di Federica Pellegri-ni compie 26 anni e ha un progetto: “Mi piacerebbe fare l’attore, un cameoniente male l’ho già avuto nella fiction “Come un delfino” accanto a Raoul Bo-va, vedremo, qualcosa bolle in pentola, ma intanto il 9 aprile festeggio da sin-gle, un po’ triste un po’ no”. E Federica, la sua ex? Mai vista così splendida,da far perdere la testa. Sarà la protagonista della nuova campagna pubblici-taria della Yamamay e ha già posato con successo per un provino in costu-me: eccola nella foto del backstage. Che favola, Luca… dai, ritentar non nuo-ce!

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7Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

GRAZIE, EMINENZAConfronto molto interessante,per la semplicità e la franchezzadello scambio, nel bel libro-dia-logo del cardinale Carlo MariaMartini e il senatore IgnazioMarino, “Credere e conoscere”(Einaudi). Il prelato si è espresso sulle ‘coppie di fatto’, rivelando una po-sizione come prevedibile rivoluzionaria rispetto a quella preminente nellaChiesa: «Io ritengo che la famiglia vada difesa perché è veramente quellache sostiene la società in maniera stabile e permanente e per il ruolo fon-damentale che esercita nell’educazione dei figli. Però non è male, in luo-go di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una cer-ta stabilità e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Noncondivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civi-li. Io sostengo il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori e sono con-vinto che non vada messo in discussione. Se poi alcune persone, di sessodiverso oppure anche dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto perdare una certa stabilità alla loro coppia, perché vogliamo assolutamenteche non sia? Io penso che la coppia omosessuale, in quanto tale, non po-trà mai essere equiparata in tutto al matrimonio…». Chiamale se vuoi… evoluzioni.

CHI BACIA CALEARO?Chissà se l’ex deputato Pd ha gli specchi in casa…Se si rimirasse un po’ di più, in piena luce, magarieviterebbe di fare certe dichiarazioni imbarazzanti:«Due gay che si baciano? Mi fa schifo, lo facciano acasa loro. Mi giro dall'altra parte. Io sono normale emi piacciono le donne», ha osato dirlo a “La Zanza-

ra” di Radio24. Senza rivelare a quale genere di donne possa piacere unocome lui. «I gay hanno altri gusti – dice ancora Calearo – io ho i miei nor-mali e mi tengo i miei». Normali? Poi dopo aver anche dichiarato che inParlamento ci va poco e niente ma non si dimette perché ha da pagare ilmuto, ha replicato: «Da due giorni vengo bersagliato da insulti e false in-sinuazioni, apostrofato in vari modi, definito addirittura ''persona orren-da', altri ancora incitano al linciaggio, al boicottaggio nei confronti miei edella mia azienda. A questo punto si va a toccare la mia persona, la miafamiglia, il mio lavoro. Non lo ritengo giusto». Pure!? A definirlo ‘perso-na orrenda’ è stato Walter Veltroni, colui che ebbe la bella idea di candi-dare questo tizio. E ce lo ricorderemo! Sono un fenomeno quasi (para)normale.

UNITI MA NON TROPPOQui da noi l’onorevole Paola Concia speragiustamente di ottenere in breve almeno ilriconoscimento della copertura sanitariaper la compagna, Ricarda Trautmann. Bi-sogna sapere però che pur essendo il matri-monio gay ormai legale in sette stati ameri-cani, i partner stranieri di omosessuali americani non possono ottenere ilpermesso di soggiorno sposandosi. Il motivo è il Defense of MarriageAct, la famosa legge varata nel 1996 che impedisce al governo federale,che è l'autorità che concede il permesso di soggiorno, di riconoscere i sa-me sex marriage. Se espatri, ti sposo.

SANREMO PROSSIMO VENTUROCondivido la nomination del blogger Lord Lucas,secondo cui Vladimir Luxuria dovrebbe condurre ilprossimo Festival di Sanremo in tandem con GeppiCucciari: «Luxuria ha fatto un’Isola davvero mera-vigliosa, rappresentando l’erede naturale femminiledi Simona Ventura e la partner televisiva ideale diNicola Savino (per noi di TvBlog lei ha funzionato sin dalla prima punta-ta, lui ci ha messo un po’ a carburare). L’atipica inviata ha coniugato perla prima volta il professionismo della vecchia televisione e la trasparenzadi quella del futuro, che sta a cuore ai telespettatori meno passivi. Vladyha saputo instaurare un rapporto sincero con il pubblico, riuscendo a rag-giungere quel mix di leggerezza e consapevolezza insieme che in pochiconduttori sanno adottare». Speriamo che sia trans.

di Mariano SabatiniGIUDIZI UNIVERSALI

Anche stavolta la mamma aveva ragione. Solo poche settimane fa, infatti, MarinaRipa di Meana aveva espresso tutto il suo disappunto per la storia nata fra la figliaLucrezia Lante della Rovere e il suo insegnante di danza a Ballando con le Stelle.Non che Marina avesse qualcosa contro Simone Di Pasquale, verso il quale avevaspeso addirittura delle belle parole, solo che la stilista era profondamente convintache quella relazione improvvisa fosse solo una bufala creata ad arte per tirare su gliascolti del programma di RaiUno. “Io mi sarei risparmiata il finto amorazzo con ilmaestro di ballo – aveva detto – non è roba per Lucrezia. Ma quale futuro genero!Personalmente trovo che l’amorazzo da showgirl iniziato proprio alla vigilia di una

finale sia una robetta che davvero non capisco”. Eppure,nonostante tutto questo scetticismo, tanto la Lante della Rovere

quanto il suo “compagno” avevano iniziato a comportarsi daveri fidanzatini, con tanto di interviste in cui giuravano diessersi messi insieme dopo che l’amore era sbocciato fra

di loro in maniera assolutamente imprevedibile. Almenofino all’altro giorno quando, dopo aver fatto passarequalche settimana dalla fine della trasmissione Rai,Lucrezia è uscita allo scoperto definendo la liaison comeuna “balla”. “Faceva bene al programma – ha detto – seogni uomo che ho baciato fosse diventato una storia neavrei un carnet pieno. Io e Simone avevamo un buonfeeling e, essendo entrambi liberi, non dovevamo rendereconto a nessuno”. Più che a una favola, dunque, la lorostoria assomigliava a uno spot.

LUCREZIA ALLO SCOPERTO: “L’AMORECON DI PASQUAE È SOLO UNA BALLA”

Se n’è andato senza neanche salutare. L’improvviso addio a Twitter di Fiorello halasciato di stucco tanto i suoi Followers, che non potranno più leggere i suoicinguettii, tanto i media che hanno dedicato uno spazio incredibile all’ab-bandono del social network da parte dell’attore e conduttoresiciliano. Inutile dire che dietro al mistero dell’improvvisa can-cellazione del profilo di Fiorello sia nata una vera e proprialetteratura di interpretazioni diverse. La più gettonata, tuttavia, èquella che vede nell’impegno dello showman sul social networksolo una trovata pubblicitaria per sponsorizzare la sua trasmissione“Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”. Sarà, ma intanto, a sole24 ore dal suo addio a Twitter, Fiorello è ricomparso primasu Youtube, poi su Faceskin, il nuovissimo socialnetwork di condivisione di web list creato da ClaudioCecchetto. Il conduttore ha pubblicato la sua classificadi siti preferiti, fra cui spiccano “Agenzia delle Entrate”("perché prevenire è meglio che curare"), 'Lolliradio'("non c'entrano niente le Lollipop, è una web radio,anzi la prima web radio italiana. Creata dal regista diW Radio 2 Marco Lolli..."), Ilmeteo.it ("Se lo avesseroconsultato tutti, a Roma non ci sarebbero stati problemi con laneve. Io infatti avevo le catene sulla Vespa") e Spinoza ("Mi serveper copiare le battute dei miei spettacoli”). Proprio questacoincidenza, però, non ha fatto altro che alimentare le voci su unascomparsa ad “hoc” da Twitter da parte di Fiorello per creareuna cassa di risonanza per il nuovo social network creatodall’amico produttore. "Macché – ha commentato Cecchetto -sono solo fantasie. Fiorello su Faceskin c'era già da tempo. E sesi è cancellato da Twitter sarà per motivi suoi, forse per seguiresuoi progetti. Mi ha consegnato la sua weblist nei primi giornidel mese. Certo è curioso non domandarsi se abbia semplicementedeciso di spegnere. Ho immaginato Fiorello che gioca onlinecon la Playstation e ad un certo punto decide di smettere, questoperò diventa notizia, quando magari lui ha solo scelto di chiuderesenza motivazioni particolari”. Sarà vero? Per scoprirlo dovremoaspettare il prossimo colpo di scena. Sempre tramite social network,

FIORELLO HA SMESSO DI CINGUETTAREL’ADDIO A TWITTER DINVENTA UN GIALLO

TUTTO UN BLUFFL’ormai famoso bacio in diretta fra Lucreziae il suo istruttore Simone De Pasquale.

ADDIO IMPROVVISOFiorello ha cancellato il proprio account su Twitter,

il social network sul quale era stato semper molto attivo.

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9Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

Il 16 aprile prossimo, nel-l’ambito del RIFF, Ro-ma Independent Fiml

Festival, verrà proiettato ilfilm “Cane Pazzo”, prota-gonista maschile è Giusep-pe Schisano, attore parteno-peo conosciuto al pubblicosoprattutto grazie alla fic-tion “Mio figlio” in cui re-cita insieme con Lando Buz-zanca. Coloro che andran-no alla presentazione alNuovo Cinema Aquila peròrimarranno stupiti nel nonpoter incontrare un bel ra-gazzo dagli occhi azzurri,perché quel ragazzo non esi-ste più. Al suo posto c’è Vit-toria, la sua rinascita. Dal-l’anno scorso, infatti, Giu-seppe è diventato Vittoria.Dopo un periodo di incer-

tezza, infatti, ha capito chela sua anima non appartene-va al corpo che l’avvolge-va e dopo un lungo percor-so fatto di paura e sconcer-to ha deciso di ascoltare ilsuo intimo e di lasciar usci-re fuori Vittoria. Con lacomplicità della sua amicaDenny Mendez e dei suoipiù cari amici, una sera d’in-verno, sfilando sui tacchivertiginosi dell’ex Miss Ita-lia per gioco, Vittoria èesplosa davanti agli occhi ditutti i presenti lasciandoliesterrefatti. Cosa significaquesta esplosione ce la rac-conta Vittoria stessa in que-sta intervista.Insomma Vittoria, Giu-seppe sale sul tacco 12 diDenny e poi?E poi tutti si accorgono, mecompresa, che su quei tac-

di Roberta BetaCORAGGIOSO

Nonostante sia natoin un paese dove l’uomo

“è maschio e non si discute”Giuseppe è riuscito a trovare

dentro di sé il coraggioper compiere il passo

più importante di tutta la sua vita.

IL PERSONAGGIO

GIUSEPPE SCHISANO CI RIVELA COME HA TROVATO LA FORZA DI DIVENTARE PER SEMPRE “VITTORIA”

DOPO IL BUIO, LA MIA RINASCITAchi io ci stavo bene. A par-te il piedino da Cenerento-la (il 40 per un maschio diun metro e ottanta non è unagran fetta) mi sono mossacon grande naturalezza sco-prendo un lato di me chenon era mai uscito fuori. So-no stati gli altri afarmi notare la miafemminilità dirom-pente e proprio inquel momento ècominciata la miagrande crisi.Eri già struttura-ta come persona,ci racconti il tuopercorso?Innanzituttoquando 28 anniprima era nato,Giuseppe si con-siderava un ma-schio al 100%.

Da bambino corteggiavo lemie coetanee e poi crescen-do ho avuto le mie storiellecon le compagne di scuola.Sentivo dentro di me unaspiccata femminilità ma lalegavo al momento partico-

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10 io SPIO

lare, non ho mai voluto dare retta acerti segnali. Molto ha influenza-to, di certo, la cultura del paese do-ve sono nato: Pomigliano d’Arco,dove l’uomo è maschio e non si di-scute.Hai vissuto un’altra vita insom-ma.Per un certo periodo si può dire co-sì. Quando percepivo una qualsiasiattrazione nei confronti del mio stes-so sesso relegavo il tutto ad una sem-plice curiosità fisica; ciò è succes-so fino al momento in cui non hoavuto il mio primo rapporto con unuomo. È stato traumatico, anchequella volta ho provato a girarmidall’altra parte ma non ci sono riu-scito, almeno fino a quando non hoaccettato di essere gay. Tuttavia nonè stato sufficiente nemmeno il co-ming out fatto a me stesso. Nel frat-tempo avevo iniziato a recitare conun discreto successo ma che fati-ca! Praticamente recitavo due vol-te, nella vita e sul set. Nonostantele soddisfazioni (mi sono pure com-prato un attico con i guadagni delmio lavoro e per una persona che ar-riva da un paesino del Sud è un gran-de traguardo), sentivo che qualco-sa restava inappagato. La mia vitaaveva un retrogustoamaro ma non riu-scivo a capirne ilmotivo. In quelperiodo venivoinghiottita dauna voragine.Iniziava la fasedepressiva chemi ha portatoal limite del

rifiuto della vita stessa. Non ero unuomo, non ero un gay: che cosaero?E come hai fatto a uscire fuori daquesta gabbia?Ce l’ho fatta grazie all’aiuto dellamia famiglia. La prima persona concui mi sono confidata è stata miasorella. All’improvviso è come semi fosse stato tutto chiaro: mia so-rella era la donna a cui mi ispiravo,lei, più grande, femmina affasci-nante e mamma. Lei era la donnache volevo essere. A lei confidai lamia presunta omosessualità e sem-pre lei fu la prima testimone dellamia necessità di intraprendere ilcammino del cambiamento defini-tivo.Immagino che lei sia rimasta scon-certata.Un po’ lo sarà stata di sicuro ma nonme lo ha fatto notare. La prima fra-se che mi ha detto è stata: Io vogliola tua felicità, chiunque tu sceglie-rai di essere.E il resto della tua famiglia comeha reagito?Ti sorprenderà sapere che mio fra-tello e mio padre mi hanno accet-tato praticamente subito. Papà pen-sava che fossi omosessuale, e quan-do gli ho detto che sentivo la neces-sità di vestire i panni femminili persempre lui ha reagito con una gran-dissima forza d’animo che sono si-cura sia scaturita da un amore pro-fondo. Chi ha avuto bisogno di piùtempo per adeguarsi è stata mia ma-dre ma la capisco e sono sicura chel’equilibrio con il quale oggi stovivendo la mia nuova vita farà dime anche una figlia felice. Sul tuo sito ci sono delle foto di

te molto belle e sexy mentreprima eri un tipo decisa-

mente mascolino nel fisico comehai fatto a cambiare in così pocotempo?La fatica è stata sembrare mascoli-no in quelle foto per Cane Pazzo:Giuseppe era delicato nei tratti siadel viso che del corpo. Pensa chequando sono andata a farmi visita-re per iniziare le cure ormonali ildottore è rimasto scioccato dalla per-centuale di ormoni femminili chegià erano nel mio organismo per il70%. Era Giuseppe l’equivoco, lostesso equivoco dal quale io stessami sento finalmente guarita.Professionalmente parlando Giu-seppe era famoso, lavorava e hapure vinto diversi riconoscimen-

ti, Vittoria come si è collo-cata?Da quando il mio cam-biamento è ufficiale so-no diventata un esempioper molte ragazze che miscrivono e sostengono ilmio coraggio compli-mentandosi soprattuttoper la dignità con cui hoaffrontato la mia storiaanche pubblicamente.Dall’intervista che mi

hanno fatto ‘Le Iene’ sto valutandonuovi ruoli. Il prossimo mese dimaggio sarò nella giuria del festi-val del Cinema di Torino, nonchémadrina della serata finale.Insomma Vittoria esce vincitrice!Certo e lo è anche su Giuseppe per-ché oggi Vittoria è una donna e so-prattutto è libera di esserlo. Mette-re alla berlina il mio privato mi co-sta tantissimo, ma un personaggiopubblico ritengo che abbia il dove-re il farsi portavoce anche di mes-saggi scomodi. Io rinuncio di buongrado al mio privato per condivide-re i miei successi con tutta l’Italiache è il mio paese e mi ha dato ungrande sostegno attraverso le ester-nazioni di affetto.Riconoscevano per strada piùGiuseppe o riconoscono di più Vit-toria.Ti rispondo con un aneddoto. Gior-ni fa una signora che ho incontratoper strada mi ha riconosciuto e mi hadetto: “io la stimo così tanto che nonpotendo averla come figlia la vorreialmeno come nuora”. Grazie a que-sta signora io mi sono sentita una vin-cente e per me è questo ciò che con-ta! Aggiungo anche che le fans di Giu-seppe, che sognavano di sposarlo og-gi sognano di diventare come Vitto-ria. Non solo non ho perso nulla maho guadagnato in tutto!

segue da pag. 9

Venerdì, 6 aprile 2012

TI AMO, CHIUNQUE TUDECIDERAI DI ESSERELa prima persona a cui Giuseppe è

riuscito a confidare la propria omosessualità è stata

sua sorella. Ed è stato proprio grazie al suo aiuto e alla sua comprensioneche Giuseppe è riuscito a intraprendere il suo camminodi cambiamento definitivo.

www.iospio.it

FACCE DELLA STESSA MEDAGLIADue immagini diverse

che testimoniano il coraggiodi Giuseppe. Nella Home page

del suo sito si legge: “Se non ti piace

la tua vita,cambiala”.

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12 io SPIO Venerdì, 6 aprile 2012 www.iospio.it

di Roberta Beta

Vi siete mai chiesti il si-gnificato della parolaGAY? Molti farebbero

la traduzione diretta dall’in-glese: gaio, invece il terminederiva sì dalla lingua anglo-sassone ma come acronimo diGOOD AS YOU, e cioè buonocome te, praticamente: ugualea te! Sorpresi eh? Anche il titolo di una comme-dia italiana può insegnarci qual-cosa di nuovo e non solo nellaterminologia: Good As You èinfatti il primo film sui gayvisto da una prospettiva omo-sessuale. Io ho già potuto ap-prezzarlo e mi sono divertita.Innanzitutto mi devo compli-mentare con gli attori, quasitutti eterosessuali e bravissimi,che sono riusciti a dare vita aduna serie di episodi realisticisia nella tragedia umana sianella commedia. Si perché perla prima volta in Italia gli omo-

sessuali non vengono di-pinti come macchiet-

te drammatiche oesilaranti ma ven-gono visti attra-verso le loro vi-

cissitu-

quando c’ è da combattere peri propri diritti. C’è Claudio, interpretato daEnrico Silvestrin, il gay com-presso che cerca il partner chelo controlli per poterne eluderela sorveglianza. Claudio sta conAdelchi, Lorenzo Balducci,un architetto “control freak” equindi un tipo geloso all’inve-

rosimile che soffre per i tra-dimenti del suo amore. Nella

commedia troviamo an-che il personaggioun po’ rustico,alla RickiMemphis,

con la dif-

ferenza che in questa situazionesi tratta di una lesbica irriduci-bilmente innamorata dell’unicapersona eterosessuale del film.Mi riferisco a Mara che è in-terpretata magistralmente dauna grandissima Elisa Di Eu-sanio. Praticamente è un uomonel corpo di donna. Sorprende invece Micol Az-

zurro che interpreta Ma-rina, una Barbie incarne ed ossache fareb-be veni-

re la bava alla bocca di qualsiasimaschio e che invece è presissimada Francesca, il veterinario bion-do, sorella di Adelchi, che nellavita si chiama Lucia Mascino. Per i nostri lettori il nome piùnoto insieme a quello diSilvestrin è sicura-

dini che sono esattamente lestesse di tutti gli esseri viventi. Non manca di certo il gay ef-feminato, colui che si agitacome una vedette degli Anni50. Nel film questo personag-gio si chiama Marco. Lui è“la pazza”, grande e grossocon una voce stridula, fa partedi coloro i quali si riconosconoimmediatamente ma, come diceil suo interprete Diego Lon-gobardi, che sono anche

quelli che siespongonoe scendonoin campo

DA SEMPRE TRASGRESSIVELe Kessler, le due gemelle più famose del mondo, hanno accettato un piccolo cammeo in “Good As You”. Nel film le sorelle cantano: “The Lady in the tutti i frutti hat”.

Da sinistra: Micol Azzurro, Lucia Mascino, Elisa Di Eusanio, Daniela Virgilio, Lorenzo Balducci, Enrico Silvestrin, Luca Dorigo e Diego Longobardi.

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13Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

per interpretare un autoironicobisessuale e di questo glienerendiamo atto. La storia inizia

a Capodanno e si snodaper il resto dei 364

giorni fra tradi-menti virtuali eincomprensio-ni. Il mondoomosessuale è

p e r f e t t a -mente in-serito nel-la nostrasocietà,che lo sivoglia ono, eq u e s t apellicola

coraggio-sa ne è te-

stimone. Lospettatore ete-

rosessuale sisentirà magari

fuori contestonell’assistere alle vi-

cende dei protagonistima la storia di snoda

con garbo e con mo-menti assolutamente di-

vertenti. Diciamo che lepoche effusioni amorose

sono quelle che possono tur-bare gli animi tradizionalistima basta chiudere per un istantegli occhi, poi non resta chefarsi quattro sane risate o asciu-

garsi qualche lacrimucciacome di fronte ad un film

qualsiasi con la differenzache Good As You può

essere l’inizio permolti di comincia-

re a capire cheoggi non è ierie che l’omoses-sualità non èuna malattia.

Non perdetelo!

Alessandro e Eduardo. Due nomi. Unmatrimonio. E un blog, “il marito dellosposo”, attraverso il quale Ale racconta‘Storie e storielle di Ale e Edu che si sonoinnamorati, hanno convissuto e alla finehanno deciso di sposarsi’. Vi consigliamodi leggerlo, perché è talmente emozionanteda non poter essere recensito in alcunmodo che possa rendergli giustizia. Vi sitrovano infatti stralci di vita narrati conun’onestà intellettuale veramente rara:dalle rispettive – e diverse - esperienze del coming out ai famigliari, alle presentazioni ufficiali aigenitori fino al loro matrimonio, passando per i picnic con gli amici etero e non, per le feste diNatale e i racconti di altre persone, di altre vite. Storie d’amore e storie maledette. Tutte scritte congrande sentimento e sensibilità nel blog che è diventato, per molti, un punto importante di riferi-mento, in una società dove non ci sono molti fari a illuminare un percorso già impervio di suo.IoSpio ha avuto il permesso di pubblicare due passaggi del blog, due momenti importanti dell’esi-stenza di Ale (Alessandro Bentivegna, costumista romano) e Edu ((Eduardo Barbaro, manager inuna multinazionale, pendolare per lavoro tra Roma e Dublino). Per loro una sola parola: garazie.

Il matrimonio a DublinoEccoci, vestiti di tutto punto, dentro a un macchi-none bianco, pronti ad unirci, si spera fino allamorte e spero che a morire sia io per primo. Lasera prima, abbiamo scritto lettere ai nostri genito-ri, sorelle e cognati , nipoti e testimoni; lettere diriconoscenza su carta preziosa e fatta a mano. Horingraziato i miei genitori, re e regina di una caro-vana d'amore, partita moltissimi anni fa quandomio padre ad un chiosco di giornali ha incontratoper la prima volta mia madre. Erano gli anni '50,

lei stava acquistando riviste di moda e chiedeva informazioni all'edicolante; così garbata e conte-nuta pareva una mosca bianca nella borgata povera e in costruzione dove i miei erano stati trasfe-riti dopo i bombardamenti del '43. "Signorina, mi scusi .. .inzia a piovere, posso ripararmi sotto alsuo ombrello? Penso che stiamo andando nella stessa direzione". Ed era vero: sono passati tantis-simi anni, ma loro continuano ad andare nella stessa direzione. Si sono sposati, poi è arrivataMarinella, poi Carla e dopo diversi anni arrivai io. Da allora, alla carovana si sono aggiunti, oltreagli amici di sempre, mariti, nipoti e nuovi amici, non sempre in questo ordine. Ritorno al presente dai miei pensieri, Eduardo, il mio Eduardo, stringendomi la mano, dice contono rassicurante " Amore, siamo arrivati " poco distante dalla nostra auto ferma, i nostri genitori,gli amici di sempre, sorelle, cognati, nipoti e nuovi amici, non sempre in questo ordine, ci vengonoincontro accoglienti e commossi per accompagnarci alla prossima tappa.

Amore ad alta quotaIl nostro viaggio di nozze stava terminando,all’areoporto internazionale Antonio CarlosJobim, in Brasile, Edu, sfoderando il suo fascinoda romano in vacanza, chiede all'hostess del ceekin “Io e il mio compagno, stiamo tornando dalviaggio di nozze. E’ vero che, se ci sono posti inprima classe, uno strappetto alla regola per glisposi lo potete fare?” . Niente da fare. L’aereo eraal completo. Durante la prima ora di volo, però,uno stuart, alto e dinoccolato si avvicina allenostre poltrone e sorridendo educatamente porge a Edu due pacchetti “con gli auguri di un felicematrimonio, da parte dello staff di volo, le porgiamo un cadot, per lei e per sua moglie”, mentre lodiceva osservava prima me e poi la vecchia ottuagenaria tedesca che sedeva tramortita accanto adEdu. La sua voce divenne insicura e stridula...io presi il pacchetto dalle sue mani e lo aprii, dentroc'erano delle pantofoline, una camicia da notte e un latte detergente, lo stuart era imbarazzato e ioridendo gli chiesi “Ma è sicuro che sia la mia taglia?” ridemmo di cuore, poi prendendo fiato cidisse “avrei dovuto chiedere più dettagli prima di venire da voi, sono sorpreso positivamente, sieteuna coppia bella e simpatica, tra due settimane anche io mi unirò civilmente e anche se non è pro-fessionale a voi posso dirlo, il mio futuro compagno, è il pilota di questo aereo”All'uscita dell'aereo, lo stuart salutava tutti compostamente, ma a noi no, ci strinse la mano e cibaciò le guance, poi con un gesto della testa ci indicò la cabina aperta. Dentro si intravedeva unuomo sulla quarantina, distinto, con la divisa da pilota, sussurrai allo stuart “But, he's so beautiful”e lui diventando rosso movendo solo le labbra rispose “I know” il nostro viaggio di nozze era fini-to, da li a poco sarebbe toccato allo stuart e al pilota e mai come per loro “Love is in the air”ps: la compagnia è Lufthansa

IL MARITO DELLO SPOSO

mente quello di Luca Dorigo,tronista storico di Maria De Fi-lippi ed ex fidanzato della gief-fina smutandata Melita Toniolo.Un bel salto di qualità per ilveneto palestrato, Luca dopoun bel corso di dizione sarà si-curamente pronto per affrontarela carriera di attore. In effettiper un ma-cho comelui c’èv o l u t odel co-r a g g i o

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14 io SPIO Venerdì, 6 aprile 2012 www.iospio.it

Le vie del Signore so-no infinite. Ho cono-sciuto Enrico Silve-

strin quando era un dj e vee-jay di grande successo e digrande fascino: lavorava aMTV a Londra pri-

ma ancora che venisse inau-gurata la sede italiana . Lamusica era la sua vita e an-cora adesso è un elementofondamentale della sua esi-stenza al punto tale che seimesi fa Enrico è diventatopapà di Gianmarco avuto

di Roberta Beta

POKER D’ASSIDiego Longobardi, Luca Dorigo,Enrico Silvestrin e Lorenzo Balducci nella classica foto ricordodi Good As You.

NEL GIORNO DELL’USCITADI GOOD AS YOUIL NEO PAPÀENRICO SILVESTRINSPIEGA A “IOSPIO”PERCHÉ LA SOCIETÀDEVE AVERE IL CORAGGIO DI APRIRSI AL CAMBIAMENTO

I MATRIMONI GAY? NON BASTANOSERVONO ANCHE LE ADOZIONI

proprio da una dee jay (DJBlade, alias Emanuela Fa-miliari ndr). Silvestrin è co-munque un volto televisivomolto noto anche perché hapreso parte alle fiction piùfamose della televisione ita-liana: Distretto di Polizia,sesta edizione, e I Delitti delcuoco, con Bud Spencer ;L’Ispettore Coliandro conGiampaolo Morelli. Con iManetti Bros., registi di Co-liandro, ha lavorato ancheal cinema nel film cult Pia-

no 17. L’ultima apparizionetelevisiva l’ha fatta pochigiorni fa, nell’episodio “Sot-to protezione” della serie 6Passi nel Giallo. Enrico èuno dei pochi artisti ad ave-re ruoli cinematografici dirilievo e forse ha perso la suagrande occasione quandonon poté accettare la partedi protagonista ne L’UltimoBacio di Gabriele Muccinoche, invece, fece la fortunadi Stefano Accorsi. Non è uncaso che oggi esca al cine-ma il nuovo film che lo ve-de tra i protagonisti. Unacommedia originale, la clas-sica commedia all’italianama con una particolarità: levicende sono quelle vissu-te da un gruppo di omosses-suali, quattro ragazzi e quat-tro ragazze. Non tutti gli at-tori di Good As You, questo

il titolo del film, sono effet-tivamente gay, Enrico è unodi questi e ci ha raccontatola sua esperienza recitativanel primo tentativo ufficia-le di sdoganare gli omoses-suali con i loro dolori, le lo-ro gioie e le loro nevrosi.Enrico, cosa ti ha spinto adaccettare la parte di unomosessuale in una com-media gay?Innanzitutto la sceneggiatu-ra e poi il ruolo. Il film èmolto bello e sono certo chepiacerà perché si tratta di unatipica commedia all’italia-na ma soprattutto il ruolo chedovevo interpretare è statodeterminante. Mi sono su-bito appassionato al mio per-sonaggio e il fatto che fos-se omosessuale, e cioè dia-metralmente opposto a me,ha solo messo più pepe almio lavoro.Come ti sei preparato a en-trare nei panni di un gay?Il mio personaggio non èuno di quei gay che si vedelontano un miglio bensì unapersona normale di cui si in-tuiscono, in certi momenti,degli atteggiamenti partico-

SORRISI SUL SETEnrico posa primacon la bella DanielaVirgilio, già protagonistadi Romanzo Criminale - La Serie, poi con il suo“partner” (ma solosul set di Good As You)Lorenzo Balducci.

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15Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

MICOL AZZURRO: “HO DETTO SÌ PERCHÈANCHE IO SONO VITTIMA DEI PREGIUDIZI”

lari che fannopensare ad unasensibilità di-versa. Ho fre-quentato le co-munità omoses-suali per un cer-to periodo e conuna certa intensi-tà. Ho amici gayperciò non mi so-no sentito cata-pultato in unmondo inesplora-to ma chiaramen-te ho dovuto spin-germi un poco piùin là del solito. Perciò che riguarda lamia persona ho la-vorato su alcunimiei atteggiamen-ti tipicamente ma-scolini cercando diaddolcirli un po’.Nell’ambito dellacoppia cinemato-grafica, comunque,io sono il maschiopertanto mantengoun aspetto più viri-le rispetto a Loren-zo Balducci.Quanto è stato

difficile per te baciare unuomo?Ti dirò la verità, il bacio èstata la parte più facile e Lo-renzo mi ha aiutato moltoa mettermi a mio agio. Infondo nel film io sono gay,il mestiere dell’attore è en-trare nei panni del personag-gio. Ecco, forse la parte piùdifficile è stata proprio quel-la di centrare il personag-gio. Anche il regista mi haguidato molto bene. I primigiorni di riprese non avevoancora identificato il miopersonaggio, quello cui fa-re riferimento, dopo qual-che tempo però sono riusci-to a pizzicarlo e pare che ilrisultato sia accettabile. Al-meno secondo gli amiciomosessuali che hanno vi-sto il film: per loro sono cre-dibile, vedremo che dirà ilpubblico.A proposito di pubblico:pensi che al cinema ci an-dranno solo i gay o anchegli eterosessuali?Io spero che ci andranno tut-ti! E’ una bella commediache non ha nulla di morbo-so né di fastidioso. Ci sonopiù effusioni femminili ri-spetto a quelle maschili per-ciò i maschi eterosessualisaranno anche più contentie meno terrorizzati dai bacitra uomini. Secondo me al-l’inizio saranno più gli omo-sessuali ad andare al cine-ma ma piano piano, una vol-ta sdoganato l’argomento e

capito che si tratta di vicen-de quotidiane che capitanoa tutti noi, anche i più titu-banti romperanno gli indu-gi. Ricordati che ci sarà daridere sugli equivoci e i ma-lintesi. Il mondo gay è mol-to più colorato, per certi ver-si, del mondo eterosessua-le, anche quando ci sono ledifficoltà.L’argomento principale infondo qual è?Il film è uno spaccato deirapporti di coppia e delleproblematiche di tutti, aigiorni nostri. La differenzasta nel punto di vista, ossiaquello gay, che secondo menon è poi così diverso daquello degli altri. Insomma,a parte gli orientamenti ses-suali, siamo uguali! C’è bi-sogno che lo dica io?A proposito di uguaglian-za, tu sei diventato papàda poco, che ne pensi del-le coppie gay che voglionoavere figli?Ne penso tutto il bene pos-sibile e spero che presto tut-ti possano avere figli senzaproblemi. Le trafile burocra-tiche sono un ostacolo enor-me soprattutto nel nostropaese. Avere figli è un dirit-to di ogni essere umano. Ifigli delle coppie omosessua-li non hanno nulla in menorispetto agli altri bambini.Chi cresce senza mammanon credo che ne senta lamancanza se non l’ha maiavuta. Io per esempio non homai avuto un fratello e cono-sco solo il mio universo difiglio unico, potrebbe esse-re meglio ma non avendomai vissuto una certa espe-rienza non ne soffro e mi sen-to amato comunque. I bim-bi delle coppie gay cresco-no con una mentalità piùaperta, sono più liberi e so-no sicuramente molto sere-ni perché sanno di essere sta-ti voluti, hanno la certezza dinon essere nati per caso o,peggio ancora, per sbaglio.Ma come credi che questibambini possano approc-ciarsi ad una società basa-ta sulla famiglia classicaformata da mamma e pa-pà?La vita procede lentamen-te per permetterci di adat-tarci ai cambiamenti e perassorbirli nel modo miglio-re. L’Italia è un paese mol-to condizionato anche dal-la presenza dello Stato Va-ticano perciò questo tipo dicambiamento in particola-re avverrà con più fatica maavverrà. Tutti, però, dobbia-mo fare la nostra parte. Ev-viva i matrimoni gay!

Buona parte della sua vita l’ha passata a com-battere contro i pregiudizi. Sì perché nonostan-te fosse una ragazza incantevole, era troppo bel-la, formosa e alta per poter fare cinema. O al-meno questo era quello che le dicevano. CosìMicol Azzurro ha preso la recitazione come unasfida tutta personale e, dopo tanta scuola e unpo’ di sana gavetta, è riuscita a zittire anche i piùscettici. E una volta raggiunto il successo (cer-tificato dalla sua partecipazione a Don Matteoe alla fiction “La Ladra”) , l’attrice romana nonha avuto paura di impegnarsi in ruoli anche po-liticamente scorretti. Proprio come ha fatto conGood As You dove, con l’interpretazione delpersonaggio di Marina, spera di poter dare il suopiccolissimo colpo di acceleratore all’approva-zione delle unioni omosessuali.Micol ci parli del tuo personaggio?Io sono Marina, che nel film è fidanzata conFrancesca. È una ragazza molto colorata, estro-versa, che punta la propria lente di ingrandimen-to sul modo apparire, di ritoccarsi. Lei è una ec-centrica che si veste in maniera molto partico-lare e provocante, ma la fo solo per insicurez-za. È continuamente alla ricerca della sua posi-zione sociale e prova a tirare le redini della suavita. Purtroppo qualsiasi scelta che farà si ritor-cerà contro di lei, anche perché le sue scelte so-no un pochino disoneste. Che legame hanno l’insicurezza e la vogliadi provocare?Io mi permetto di giudicare Marina ma non dalpunto di vista dell’essere omosessuale. In real-tà lei non fa che ricalcare le ragazze di oggi checambiano in continuazione colore dei capelli,che si tatuano, che cercano di apparire diverse.E non sempre questo voler cambiare è un be-ne. Al di fuori di questo piccolo particolare del-la sua omosessualità, però, le sue paranoie, lesue ossessioni, i suoi difetti sono identici a quel-li che caratterizzano gli eterosessuali. Per nonparlare dei veri problemi, che riguardano sem-pre gli affetti. Elisa Di Eusanio nel film inter-preta una “butch”, una lesbica che si sente unmaschio ed è attratta dalle vere femmi-ne. La vita di queste persone è compli-cata perché le “butch” cercano una fem-mina che, al contrario, sarà sempre at-tratta da un uomo. Alcune attrici hanno rifiutato di par-tecipare a questo film. A te, invece,cos’è che ti ha spinto ad accettare?Nella vita si scappa dai fantasmi di sestessi e per questo bisognerebbe chie-dere a queste attrici, che non cono-sco, da cosa sono fuggite. Per me nonc’è mai stato neanche il minimo pro-blema: io ho fatto solo il mio lavo-ro, interpretando qualcosa che è mol-to distante da me. L’unica paura che hoavuto è stata quella di non riuscire a inter-pretare al meglio il mio personaggio. Tut-to qui. Non ho dovuto affrontare un dra-go armata di un piccolissimo scudo. Hovisto una parte, una storia, un messag-gio e percorso. E sono fiera di aver po-tuto parteciparvi. A proposito di messaggi, qual è quel-lo che hai voluto lanciare tramiteGood As You?Che sul vocabolario degli insulti cipuò essere scritto cattivo, infame,subdolo, ma mai omosessuale.

Come ti sei preparata?Ogni attore ha i suoi piccoli meccanismi, noncredo che siano sempre gli stessi per tutti i film.Ho cercato di fare un’analisi individuale del per-sonaggio sottolineando i particolari presenti sianella personalità di Marina che nella mia. L’hoscomposta, ho visto il personaggio come forma-to da una scarpa destra, una sinistra, una manodestra e una sinistra, un vestito e una gonna.Così, quando ho cominciato a calzare quegli ele-menti che sentivo vicini a me, anche quelli chesembravano difficili sono diventati facili. E poiho cercato una vena interessante in tutti gli omo-sessuali che ho conosciuto e l’ho confrontata conla mia. Un grazie, però, lo devo anche alle altreattrici, ci siamo aiutate tutte, abbiamo cercato legiuste dinamiche fra di noi, ci siamo mescolate.C’è stata qualche scena che ti ha creato un po’di imbarazzo?L’unico imbarazzo che ho avuto è sorto prima dimettermi a girare. Mi ero chiesta cosa avrei do-vuto fare, ma i baci che ci sono stati sono statitutti molto pudichi. E poi credo che tutti, nellapropria vita, hanno provato a baciare una ragaz-za che non gli piaceva. Io per lavoro lo devo fa-re spesso, quindi non cambia molto se si tratta diun uomo o una donna. Davanti ai miei occhi c’èsolo l’intenzione. Un pregiudizio che avevi prima delle ripresema che è sparito anche grazie a questo film?Se avessi avuto pregiudizi non avrei potuto in-terpretare questo personaggio. E poi i pregiudi-zi hanno caratterizzato tutta la mia vita. Io sonoalta, magra, con un seno prosperoso, nessunoavrebbe pensavo che sarei riuscita a fare cinema.Mi dicevano: ‘Sei così bella che puoi fare tele-visione, non film’ oppure ‘Sei bella, non puoi es-sere anche intelligente’. Insomma, come posso

permettermi di avere dei pregiudizi quan-do devo lottare continuamente con-tro di loro? Saresti favorevole alle unioni fraomosessuali?Assolutamente sì. Più che due uo-

mini o due donne che si baciano,mi da fastidio vedere delle cop-

pie terribili, fatte da una bel-lissima ragazza che sta con

un ragazzo solo per isoldi, oppure padri difamiglia che cornifica-no le mogli a tutto spia-

no. Nella nostra società cisono così tante dissonanze

che una coppia omosessuale nonpuò certo essere un problema.E poi scusa, ma perché una don-na eterosessuale può decidere

di avere un figlio con uno chenon vedrà mai più mentre una le-

sbica no? Liberalizzare alcune co-se fa venire meno quella libidineche c’è nel fare qualcosa di proi-bito. Saresti disposta a scendere incampo in prima persona per da-

re un contributo alla battaglia perla parità dei diritti?

Certo, ma se ci pensi è quello che stia-mo facendo già. Sono una etero che simette nei panni di una lesbica per sot-tolineare quelle che sono le sue difficol-tà. Cosa fare più di questo?

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17Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

Non è solo attore,macchiettista e pro-duttore. È anche

l’uomo che è riuscito a fardiventare quella del Muc-cassassina una delle feste“gay” più apprezzate d’Eu-ropa e che ha compiuto ilmiracolo in miniatura di farsalire Lady Gaga sul palcodell’Euro Pride. Una seriedi successi che ha costella-to la carriera di Diego Lon-gobardi fino a farlo diven-tare tanto un attore di suc-cesso quanto uno dei più at-tivi e autorevoli sostenitoridella parità dei diritti per lecoppie omosessuali. Così,dopo aver fatto sentire lapropria voce in tutti i modi,Diego si è lanciato nell’av-ventura di Good As You, la

pellicola che si è prefissal’obiettivo ambizioso di rac-contare l’universo omoses-suale visto dal punto di vi-sta… degli omosessuali.Diego, per capire la tuapartecipazione a questofilm bisogna andare indie-tro fino alla tua esperien-za al Muccassassina…È stata una tappa fondamen-tale della mia carriera, nonsolo perché è durata quasisei anni, ma soprattutto per-ché mi ha aiutato ad amplia-re i miei orizzonti sia nelcampo della recitazione chein quello della promozione.Amo molto anche la parteorganizzativa di questo me-stiere e penso che quellodell’attore sia un lavoro unpo’ limitato. Come spiegare il Mucca aun eterosessuale?

di Giuseppe Armati

POLIEDRICOAttore, produttore,

organizzatoredi eventi.Sono tanti

i “mestieri”che Diego si è trovatoa svolgeredurante la suacarriera.

DIEGO LONGOBARDI, L’UOMO CHE È RIUSCITO A FAR CANTARE

LADY GAGA ALL’EUROPRIDE DI ROMAED EX DIRETTORE ARTISTICO

DEL ‘MUCCASSASSINA’FA IL PUNTO SULLA SITUAZIONE

DELLE UNIONI OMOSESSUALINEL NOSTRO PAESE:

“LA SOCIETÀ È PRONTA,NON LO SONO I POLITICI”

QUESTA PELLICOLAÈ LA MIA VITTORIA

segue

Partiamo dal fatto che ilMuccassassina è un clubche ha un’offerta artisticamolto ampia e questo è unottimo biglietto da visita aldi là dell’orientamento ses-suale. Poi il Mucca è statala prima festa gay che haaperto le porte agli etero, la-sciandoli liberi di divertir-si. L’unica cosa che chiedia-mo è il rispetto, tutto qui.Tu sei riuscito a dare al lo-cale una fama internazio-nale, ma sei stato critica-to. Qualcuno ha detto chehai trasformato tutto inuna macchina mangiasol-di, che ne pensi?È facile: credo che ci siasempre qualcosa sotto aqueste critiche. Forse qual-cuno voleva stare al mio po-sto. Il pubblico non si è mailamentato. Penso che ci sia

un astio personalenei miei confron-ti visto che chi miha criticato ha at-taccato anche ilfilm. Che dire, vi-sto che fino a ora mi haportato bene speroche continui.Prima di te il ruo-lo di direttore ar-tistico del Muc-cassassina era ri-coperto da Wla-dimir Luxuria.Ti è mai pesato ilparagone?No, assolutamente.Abbiamo interpreta-to questo ruolo inmaniera diversa: leiera un personaggio e

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18 io SPIO www.iospio.it

saliva anche sul palco. Io, invece,sono rimasto nell’ombra perché nonsono un personaggio. Prima c’eraun legame strettissimo fra chi sali-va sul palco e chi dirigeva il Muc-ca. Ora è cambiato. Forse anche gra-

zie a me.

Tu sei stato quello che ha portatoa Roma Lady Gaga, una delle starpiù attive per l’uguaglianza deidiritti…Mamma mia, è stata una cosa dav-vero lunga.La prima richiesta è partita da mee dal comitato del Pride, poi sonoentrate delle altre forze a sostegno

come l’ambasciata americana. Cisono voluti 5 mesi e in tutto questotempo sono stati in pochi a credereche sarebbe andato tutto nel versosperato. Poi dopo il concerto LadyGaga mi ha ringraziato. Erano piùagitati gli organizzatori italiani chequelli americani. Solo una personaintelligente come la Gaga si sareb-be impegnata in questo progetto. Quanto è stato difficile trovarequalcuno pronto a investire su Go-od As You?Tantissimo. Tutto è partito da me 5-6 anni fa. Quando ho detto che vo-levo realizzare questo film,molti midicevano: ‘Ma sei matto? Chi vuoiche lo veda?’.E chi erano queste “persone”?Quelle che io chiamo le cripto-chec-che. Quelle che se non vedono ildramma ovunque sono tristi. Solodi essere riusciti a portare a termi-ne questo film dovrebbe essere con-siderato una vittoria. E invece no.Queste cripto-checche vogliono chetutto sia tenuto in segreto, hannopaura di rivedersi. Ma che ci vuoifare, nessuno è profeta in patria. Quindi qualcuno nel movimentogay e lesbiche non vorrebbe chesi parlasse dei gay al cinema?Esatto. Alcuni gay vivono la propriaomosessualità come una cosa da te-nere nascosta. Quando c’è qualcu-no che lo urla si sentono infastiditi.C’è molta competizione all’internodel movimento, se questo film fos-se arrivato dalla Spagna sarebbe sta-to preso come oro colato. Eppure in alcune manifestazio-ne l’omosessualità viene ostenta-ta…Qualcuno dice che questo sia unboomerang, ma io non ci credo. Sitratta di una festa di un’ostentazio-ne volta ad esorcizzare qualcosa. Seil movimento ha ottenuto quel po-

co che ha ottenuto è grazie a que-ste persone che ostentano e salgo-no sui tacchi. Non si può fare diver-samente perché sono in pochi quel-li che si muovono davvero. Qui inItalia se uno vuole essere ascoltatodeve creare una polemica. Poi, è ov-vio che quando ci sono mezzo mi-lione di persone a una manifestazio-ne non ci sono solo quelli col sede-re di fuori, ma ci sono anche gli av-vocati. Solo che questi sono in mez-zo al corteo e alla stampa fa como-do fotografare solo quelli che sonoin mutande. Quante case di produzione han-no scartato il vostro film?Tutte. Ci dicevano “vi facciamo sa-pere” e poi non ci chiamavano.Come ai colloqui…Esatto. Qualcuno voleva stravol-gere anche la sceneggiatura. Vole-vano metterci le zie, le nonne, lemamme preoccupate. Volevano ba-nalizzare il tutto. Il bello, se cosìsi può dire, è che molte di quelle per-sone che hanno il potere sono pro-prio quelle cripto checche che vo-gliono il mondo gay nascosto in mo-do da continuare a fare quello chevogliono. Nel film interpreti un personag-gio molto comico, un gay palestra-to. Che confine c’è fra machismoe omosessualità?Diciamo che nonc’è confine. Ed èproprio questo cheturba le criptochecche: si vedo-no rappresentati enon gli piace. Sul set chi era il piùimpacciato all’inizio?Nessuno, tutti quelli che

hanno accettato il ruolo erano con-vinti. Qualcuno aveva dubbi sul pro-dotto finale, ma si sono subito ricre-duti. Insomma, si sono tutti moltoaffezionati a questo film.La banalità che senti più spes-so sui gay e ti fa arrabbiare?Che sono tutti sensibili e buo-ni. Anche i gay sono dei gran-di str****. Il movimento gaye lesbiche è anche politico,quindi ci sono gli stessi pro-blemi. Pensi che la società siapronta per i matrimoniomosessuali?Questo dipende molto daigay e dalle lesbiche. Seavranno la volontà diottenere questi diritti cela faranno. Il problemaè che non c’è più genteche ha voglia di metterci

la faccia, serve più unione e più coe-sione. E l’impegno da parte degli ete-rosessuali?Quello può essere importante, manon è che voi etero scendete a ma-nifestare. Non bastano le dichiara-zioni, servono i fatti. Nel nostro Pae-se c’è una situazione di non leggi.Sono convinto che se non si chia-massero “matrimoni gay” ma “unio-ni” si riuscirebbe a compiere que-sto passo. La società è pronta, nonsono pronti i politici. Quindi è solo un problema di po-litica?Più o meno. Prendi la Spagna: lì han-no avuto una lunga dittatura e, no-nostante questo, hanno deciso dicambiare le cose. Le istituzioni han-no visto in questo anche un ottimoaffare economico. A Madrid e Bar-cellona il turismo “omosessuale”porta milioni di euro. Qui, invece,la nostra classe politica è miope.Questo film può aiutare in qual-che modo questo processo?Credo di sì. In teoria non dovrebbeessere un film a svolgere questocompito, ma siamo in Italia…

segue da pag. 17

IMPEGNATADiego è riuscito

nell’impresadi far suonare

Lady Gagaall’Europride di Roma.

La cantante, infatti,è fra e più attivesostenitrici della parità dei diritti per le coppieomosessuali.

Venerdì, 6 aprile 2012

L’ULTIMO BACIOIl cast maschile di Good As Youscherza durante la presentazionedel film, avvenuta martedì alla Casa del Cinema.

DIVAWladimirLuxuria,

exdirettore artistico

delMucca.

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19Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

Una piccola commediacapace di portare a ter-mine una grande rivo-

luzione. Quella che vuole l’uni-verso degli omosessuali comevero protagonista di una pellico-la. È questo il successo di GoodAs You, la commedia diretta daMariano Lamberti con l’obietti-vo di lanciare uno sguardo nontanto sul mondo gay, quanto“dal” mondo dei gay. Basta vit-timismi, paure di non sentirsi ac-cettati e drammi familiari che do-minano le figure omosessuali nelcinema italiano. Quella uscitadalla telecamera di Lamberti èuna commedia con personaggi“sporchi” e politicamente scor-retti che oltre a una risata, vuolestrappare allo spettatore ancheuna riflessione: che più che dalcoming out, spesso i veri proble-mi vengono dai sentimenti. Mariano, come nasce Good AsYou?L’ispirazione è arrivata diretta-mente dallo spettacolo di Rober-to Biondi, una commedia capa-ce di riempire i teatri di Roma eMilano. Il soggetto funzionavae, visto che con tante scene di-verse il palco rischiava di esse-re un po’ claustrofobico, abbia-mo deciso di provare a portarlosul grande schermo. Abbiamodovuto lavorare molto sull’im-

pianto narrativo e su quello sce-nografico. Insomma, il film è par-tito come ispirato alla comme-dia, ma ha finito per distanziar-sene moltissimo. Nel suo piccolo, però, il tuoè soprattutto un film corag-gioso…Molto coraggioso, direi. Per laprima volta i gay e le lesbiche so-no i veri protagonisti di un film,cosa che non è mai successa nel-le espressioni ufficiali della no-stra società, della nostra lettera-tura e del nostro cinema. Questonon è un film sui gay, ma un filmche fa parlare i gay. È molto di-verso. Se ci pensi ogni volta chec’è un film che parla di omoses-sualità il copione è sempre lostesso.Ossia?I produttori vogliono un gancionarrativo particolare per parlaredi queste cose. Vogliono mostra-re una madre preoccupata oppu-re un ragazzo che vive in una si-tuazione in cui è rifiutato dalmondo. Insomma, il punto divista è sempre quello di uno“normale” che entra in questomondo di marziani. Proprio perquesto abbiamo voluto spiaz-zare chi vede questo film, an-che se sono sicuro che in moltiavranno da ridire.E per quale motivo?

Perché questo è un film che puòfar storcere il naso a qualcuno. Igay sono rappresentati in manie-ra normale, come sono tutte lepersone su questa terra: gelosi,bisognosi di affetto e che non vi-vono tutto come un dramma. So-no allegri, spensierati o con i lo-ro problemi. Quello che speroche si capisca è che il vero pro-blema di chi è omo-sessuale non ètanto il comingout, ma i pro-blemi d’amo-re, quelli che tifanno dire ma

“quest’altra persona mi vuole be-ne o no?”.Credi che questo non sia an-cora chiaro?Sì, la situazione dei gay e dellelesbiche al cinema è rimasta an-cora allo sguardo di MargheritaBuy in “Le Fate ignoranti”. For-tunatamente, però, nella realtà sisono fatti tanti passi avanti e gliadolescenti di oggi non sonoquelli di ieri, sanno affrontare an-che problemi che prima per unragazzo sembravano insormon-

tabili. Certo, se vai nella pro-vincia cambia tutto, ma que-

sto discorso vale anche per le

donne o per gli extracomunita-ri. Ecco, per fortuna nelle metro-poli è diverso e la vita di questiragazzi non è distrutta. Quanto è stato difficile trova-re qualcuno che sostenesse an-che economicamente un filmcome questo?Moltissimo. Dopo tanto tempo,però, abbiamo trovato gentemolto lungimirante e, soprattut-to, ricca. Questo, infatti, è unfilm che è stato girato solo confondi privati. Le gradi produ-zioni dicevano che questo tipodi film non gli interessava, chenon avrebbe fatto una lira. Ve-dremo…Qual è lo stereotipo che hai vo-luto evitare nel girare Good AsYou?Ah, sono tantissimi. Ho cercatodi non “condannare” l’omoses-suale tratteggiandolo come quel-lo troppo buono, amico di tutti,quasi asessuato. Ecco, in questofilm il gay è un po’ “sporco”, pro-prio come sono tutti gli esseriumani. Come è stato lavorare in unfilm sul mondo omosessualecon attori che, nella maggiorparte, sono eterosessuali?Sono stati tutti eccezionali, de-vo ammetterlo. Anche Enrico

CORAGGIOSOMariano

Lambertiha deciso di andareavantiper la suastrada

nonostante le difficoltà

incontratenella

realizzazione del film. Ora,però, Marianosembra aver vinto la suascommessa.

IL REGISTA MARIANO LAMBERTI RACCONTA A “IOSPIO” LE DIFFICOLTÀ CONTRO LE QUALI SI È DOVUTO BATTEREPER RIUSCIRE A PORTARE A TERMINE LA SUA PELLICOLA. DAI PROBLEMI CON LE CASE DI PRODUZIONEFINO ALLE DEFEZIONI DEGLI ATTORI. E SUL NOSTRO CINEMA DICE: “SE NON FAI LA SOLITA MINESTRA SEI FUORI”

UN FILM SCORRETTO PER BATTERE I PREGIUDIZI

segue

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20 io SPIO www.iospio.it

Silvestrin che ha lavorato con una ge-nerosità davvero incredibile. Si è but-tato e molte cose è riuscito a capirlein corsa. Anche nelle scene dei baciè stato molto generoso, qualche vol-ta l’ho dovuto tenere a freno. Sicuro che nessun attore si è vergo-gnato per qualche scena?Assolutamente no. Per loro normale,se riesci a metterli a proprio agio do-po un po’ si sciolgono. Sono attori,mica carpentieri. Un attore che ti ha sorpreso?Luca Dorigo. Ha fatto un lavoro bel-lissimo e ha dei grandi tempi comi-ci. Nessuno avrebbe scommesso sudi lui e invece ha fatto vedere di ave-re del gran talento. Devo dire, però,che tutto il cast è stato fantastico, so-no stati otto angeli. Nessuno è maistato banale. Ci racconti il dietro le quinte delfilm?Abbiamo avuto pochissimo tempoanche per i fuoriprogramma visto cheabbiamo dovuto girare tutto in quat-tro mesi. Io sono dimagrito tre o quat-tro chili. Sarà stata l’estate o il gran-de lavoro, non lo so. Comunque le co-se più divertenti sono avvenute nellescene di sesso o di baci fra gli attori.È stato bello vederli prima in imba-razzo e poi sciogliersi piano piano. Anche la scelta del cast è statamolto travagliata. Qualche atto-re ha addirittura abbandonato laparte…In realtà si sono un po’ spaventatiquando hanno visto che la commedianon usava toni molto edulcorati maera schietta e diretta. Qualcuno dove-va interpretare un personaggio sboc-cato e ha chiesto che venisse taglia-to. Meno male che, alla fine, è statotagliato lui. Ma c’è anche chi se ne’èandato via a riprese iniziate. Non cisiamo fatti mancare niente.Pensi che qualcuno abbia ab-bandonato il progetto per-ché aveva paura per la pro-pria immagine?

Alcuni attori hanno rifiutato la parteperché avevano paura per la loro fi-gura da macho. Altre attrici, invece,si sono tirate indietro a riprese inizia-te perché dicevano che la loro parteera troppo volgare. Ma le attrici ita-liane sono così. All'apparenza sonotutte borghesi, pulitine, se devono di-re una parolaccia scappano dal set.Poi, nella vita privata, ne combinanodi cotte e di crude. La banalità che ti dà più fastidio suigay?Oddio, ora c’è lo stereotipo positivo.Ora non si fa che dire: “Ah, i gay, so-no così simpatici, carini”. È qualco-sa di insopportabile che, paradossal-mente, è fastidioso come lo stereoti-po del gay in negativo. Voglio dire,ognuno ha la sua identità che si co-struisce in base alle scelte che com-pie. Sono le decisioni che ti rendonodiverso. All’estero le commedie sui gay han-no avuto enorme successo, in Italiano. A cosa pensi che sia dovuto?È una questione meramente commer-ciale.I produttori vogliono sempre la stes-sa minestra perché dicono che un filmsui gay non lo va a vedere nessuno.Purtroppo non capiscono che se unfilm è bello la gente lo va a vedere in-dipendentemente dall’argomento.Manca un po’ di lungimiranza. Le unioni gay in Italia sono scorag-giate. Pensi che questo possa esse-re un problema della società?Credo che non sia solo un problemadella gente, ma sia soprattutto un pro-blema degli omosessuali. La causainterna è fortissima. Credo che mol-ti gay non si sentano all’altezza di as-sumere una piena dignità sociale e fa-miliare. Indubbiamente la Chiesa e loStato hanno le proprie responsabili-tà, ma buona parte del problema èlegato al fatto che la comunità gay è

forte, ma è disunita.

segue da pag. 19

Venerdì, 6 aprile 2012

CAMBIO DIPROSPETTIVA

Good As You è il primo film

italiano in cui tuttii protagonisti

sono omosessuali. Uno dei suoi punti di forza

è stato quello di operareun cambio

di prospettiva,facendo in modoche questo fossenon tanto un film

sul mondoomosessuale

ma una pellicolacapace di

analizzare ilpunto di vista

degliomosessuali.

Belfagor

Eh si, par di capire che questo nume-ro di IoSpio sia davvero qualcosa di“Diverso”, dato Il filo conduttore sug-

gerito dalla simpatica commedia “Good AsYou”, da oggi nelle sale cinematografiche,che crea svariati stimoli a disquisire su va-rie diversità, per l'appunto.“Diverso”, “Normale”, aggettivi che appli-cati alla natura umana e alle sue moltepli-ci sfaccettature assumono una valenza or-ribile, tanto da sembrare coniati apposita-mente da chi, questa umana natura, vogliapiù agevolmente comandare e incasellare.La normalità di per se stessa omologa, quin-di annoia, la diversità rende unici e per que-sto stimolanti e degni di curiosità: il più ècapirlo, laddove far finta di non capire è at-titudine che fa davvero comodo a molti. Vada sé, quindi, che nella sfera del “Diversa-mente Normale”, specialmente nella suaquota più estrema, gli opposti e i contrari sia-no parte integrante di un sistema: saltandodi pellicola in pellicola due fulgidi esempiagli antipodi tra loro hanno incrociato il ri-spettivo cammino, regalando due Camei al-l’ultimo lavoro di Ferzan Ozpetek, opera va-gamente opaca di cui è già stato detto tut-to, anche troppo. Viceversa di Mauro eGianluca tutto si può dire, tranne che si so-miglino. L’opulenza fisica dell’uno a con-trastare l’esilità dell’altro è solo la prima,esteriore evidenza che li separa, tutto il re-sto và letto nella costruzione del loro per-sonaggio. Una lunga gavetta da coraggiosa pionieracontraddistingue l’evoluzione artistica di Pla-tinette, dagli esordi in certi localini parmen-si fino al grande pubblico che la segue daanni tra radio e televisione, con incursioniteatrali e, appunto, cinematografiche. Ridon-dante, eccessiva, spesso splendidamente sco-moda, questa sagace e ingombrante bion-dona lascia esplodere da sontuosi parrucco-ni e paramenti improbabili tutta la sua ar-guzia senza nascondere una ruspante e ter-rena sensibilità, riuscendo a miscelare il dif-ficile connubio tra l’intelligenza del propor-si con tutti i clichè e gli stereotipi del trave-stitismo tout court. Duole dover dire che lasua apparizione in “Magnifica Presenza” ab-bia lasciato solo una malsana inquietudine,per personalissima opinione. Inoltre di re-cente si insinua la sensazione che buona par-te dell’incanto costruito si sia in qualchemodo incrinato: l’abbandono dei consue-ti abiti di scena, più di tutto, stimola alcu-ni interrogativi: il cambio di immagine èda attribuire a una libera scelta dettata da unnaturale stato di evoluzione o, magari, l’hacostretta a un impatto più “rassicurante” cau-sa la forte esposizione mediatica, che maiquanto negli ultimi tempi è incanalata neimeandri dell’opinionismo da reality e che

davvero mal le si addice, oltre a limitarnele potenzialità di comunicazione? La tra-sgressione qualificata è al servizio dell’au-dience, è messa in ginocchio dal successo?Oltre che un peccato sarebbe una menzo-gna, Mauro non lo merita.Gianluca è un uomo bellissimo, un Fioren-tino benedetto da quella raffinatezza unitaal fascino nell’aspetto e nei modi, appannag-gio di un tempo che non è più al punto dasolleticare l’impressione di un sottile sno-bismo, subito vanificata dalla scoperta diun’anima grande: e ha gli occhi di FrankSinatra, il che non è poco. Artista talentuo-so su svariate discipline un giorno, per casoo per divertimento, inventa e dà alla luce,rendendo il creatore praticamente irricono-scibile, Drusilla Foer. Ed è subito rivolu-zione nel mito. La Signora Foer, che dete-sta sentirsi chiamare Nobildonna ma è no-bile in ogni suo gesto ed espressione, sbri-ciola tutti gli schemi e le consuetudini chevestono Platinette. Drusilla è elegante, raf-finata, frequenta i Grandi, quelli veri, espo-ne un eloquio colto e misurato quanto spas-sosamente pungente, si muove con immu-tata grazia e disinvoltura tra i lussi dei Pa-lazzi e i ritmi ipnotici e assordanti delle di-scoteche, è impegnata nel sociale ma enci-clopedicamente efferata sull’universo fa-shion quanto Diana Vreeland, la mitica Sa-cerdotessa di Vogue. Il suo trampolino dilancio è la Rete, che in un lampo le rendebeniamina ed icona assoluta di migliaia diInternauti, creando così un fitto passaparo-la che in breve tempo attira l’attenzione pri-ma delle Social Onlus, poi dello Show Bu-siness. La vuole la redazione di Repubbli-ca presso la quale, sempre tramite video, de-lizia le menti con diverse opinioni, gemmeda una penna d’oro intinta in un cocktail diambrosia e cianuro. La chiede nel suo nuo-vo show Serena Dandini, che si lascia ama-bilmente maltrattare dalla Signora tra uncommento d’attualità e l’altro. E se ne in-namora infine Ozpetek al quale dona unabreve, doppia interpretazione in alter-ego cheda sola rivaluta l’intero film. La speranzache tanto innovativo talento possa perseve-rare su questo scintillante cammino è l’au-gurio che ci facciamo, che le facciamo, chegli facciamo. Gianluca se lo merita.Qualcuno, di fronte a tanti elogi tutti meri-tati, penserà che la perfidia di Belfagor siasfumata di fronte alla finzione applicata al-l’umano essere. Errore grossolano, in talcaso. Specie all’idea che a qualcuno, ma-gari un po’ ottuso, o troppo facilmente ben-pensante possa pure infastidire, tanto quan-to “Good As You”: nella certezza di esse-re a cospetto di una triste minoranza è di-vertente pensare che, talvolta, il dispetto èpriceless……

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23Venerdì, 6 aprile 2012 io SPIOwww.iospio.it

L’8 luglio 1934, inuna modesta casanell’East End di

Londra, nasce Martin AlanFeldman. Da piccolo prefe-risce andare al cinema piut-tosto che giocare con i suoicoetanei, attratto dai filmcomici americani. A 15 anni,lascia gli studi per inseguireil sogno di diventare untrombettista di jazz. Benpresto scopre la sua vocazio-ne per la recitazione e co-mincia a lavorare partecipan-do ad alcune commedie inteatri minori. Calcan-do i palcosce-nici sviluppauna propria co-micità, seguen-do l’esempio deisuoi idoli, Bu-ster Keaton e ifratelli Marx.Con due amici,forma il “Morris,Marty & Ritch”,un trio estrema-mente influenza-to dalla scatenatacomicità di Groucho, Harpo,Chico e Zeppo Marx. Nel1954, incontra Barry Took,un altro umorista di talento.L’uno rimane colpito, in unsingolare gioco incrociato,dal pazzo umorismo del-l’altro. Entrambi decidono dicreare un sodalizio professio-nale, scrivendo soggetti ditutti i generi, per programmiradiofonici e sit-com televi-sive. Lo Show “Bootsie andSnudge”, conferma la lorovulcanica creatività e i duediventano gli ideatori deiprogrammi più visti della te-levisione inglese. Nel 1961,Marty feldman, scopre diessere affetto da una graveforma degenerativa di natu-ra ipertiroidea. Gli effettidella malattia si ripercuoto-no sull’apparato oculare chesubisce gravi modificazioni.Il “difetto”, che inizialmen-te sembrava una tragica sfor-tuna, si trasformerà in unodei motivi iconografici per

cui oggi è ricordato. Martynon si lascia abbattere e lasua carriera non subisce ral-lentamenti, grazie al suogrande spirito reattivo e allapresenza dell’unico grandeamore della sua vita, Lauret-ta Sullivan, sposata nel 1959.Nonostante l’enorme suc-cesso in patria, Feldman,resta poco più che uno sco-nosciuto negli Stati Uniti.Sarà Dean Martin a farlo en-trare nelle case degli ameri-cani, scritturandolo nel fa-moso “Dean Martin

Show”, dove si esibisce in al-cune delle sue migliori gag.Un trionfo è tale da diveni-re ospite fisso in molte tra-smissioni e la crescente no-torietà lo porterà a realizza-re uno show personale il“Marty Feldman’s ComedyMachine”.“Lupo Ululà…Castello Ulu-lì”. Con questa frase Fel-dman entra nella storia delcinema. L’idea di portaresullo schermo “FrankensteinJunior”, 1974, parodia delcapolavoro horror diretto daJames Whale nel 1931, na-sce da Gene Wilder, chedopo aver visto il comico in-

glese, in tv, viene immedia-tamente ispirato ad assegnar-li il ruolo dell’imprevedibilegobbo Igor, assistente delfolle dottor Frederick Fran-kenstein, interpretato dallo

stesso Wilder.Dopo aver scrittoun canovaccio didue pagine, Wil-der e Feldmanlo presentano aMel Brooks ilquale, pur dub-bioso e reduceda due flop tea-trali, accetta laregia. Il filmsarà un suc-cesso mondia-

le e attualmente è il titolo piùvenduto al mondo in DVD.Durante la lavorazione traWilder e Feldman si conso-lida un rapporto d’amiciziache darà vita al demenziale,“Il fratello più furbo di Sher-lock Holmes”, 1975. Dopo“L’ultima follia di Mel Bro-oks”, esordisce alla regia di-rigendo se stesso in “Io, BeauGeste e la Legione Straniera”,parodia del classico del 1939.Nel 1982, durante le ripresedi “Barbagialla, il terrore deisette mari e mezzo”, il qua-rantottenne attore, viene col-to da un attacco di cuore. Po-chi giorni dopo, il 2 dicembre,si spegne nella camera di unalbergo a Città del Messico.Una settimana prima avevadichiarato a un reporter:“Sono troppo vecchio permorire giovane e troppo gio-vane per crescere”. MartyFeldman, riposa nel cimiterodi Forest Lawn MemorialPark di Los Angeles, accan-to alla tomba del suo idolo,Buster Keaton.

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di Joe Denti

MARTY FELDMAN“IGOR”

io spioVINTAGEAriete: La settimana vi regalerà momenti di allegria e qualcheavventura. Ci sarà anche un miglioramento per il lavoro anchese le difficoltà non sono del tutto superate.Consiglio: Un impegno costante darà dei buoni risultati!

ELLE MCPHERSON (KILLARA, 29 MARZO 1964)

Toro: Chi è ancora senza partner avrà desiderio di qualcosa diintrigante e meno monotono. Le coppie dovranno chiarire qual-cosa. Sul lavoro sarete più che decisi a lottare per affermarvi. Consiglio: Sfruttate ogni occasione!

HALSTON SAGE (LOS ANGELES, 10 MAGGIO 1993)

Gemelli: Questa settimana vi sentirete particolarmente sedu-centi e saprete tessere una trama d’amore intorno all’oggetto deivostri desideri. Si chiuderà una collaborazione di lavoro. Consiglio: Non basate i rapporti solo sull’attrazione fisica!

LIAM NEESON (BALLYMENA, 7 GIUGNO 1952)

Cancro: Gli astri renderanno ogni cosa più pesante ma anche voisforzatevi di essere meno diffidenti e pessimisti. Nel lavoro nuoveproposte da valutare.Consiglio: Godetevela e non pensate più a un ex!

SELENA GOMEZ (GRAND PRAIRIE, 22 LUGLIO 1992)

Leone: Non vi sta bene nessuno in questo momento, sietemolto critici e volete imporvi su tutti. Nel lavoro ci sono in vistadei cambiamenti, potreste dover ricominciare di nuovo tutto.Consiglio: Cercate un di incrementare i guadagni lavorativi!

SAM WORTHINGTON (GODALMING, 2 AGOSTO 1976)

Bilancia: Possibile incontro durante un occasione mondanache vi metterà in luce. Nel lavoro chi ha un’attività in proprio èin difficoltà. Consiglio: Non rimandate più una richiesta, fatela e basta!

CATHERINE DENEUVE (PARIGI, 22 OTTOBRE 1943)

Scorpione: I problemi legati al quotidiano e ai soldi rischia-no di riversarsi sul rapporto con il partner compromettendo latranquillità di cui avete bisogno..Consiglio: Cercate di mantenere un pensiero positivo!

EMMA STONE (SCOTTSDALE, 6 NOVEMBRE 1988)

Sagittario: Possibili nuovi incontri con cui potrete iniziareuna storia d’amore. Nel lavoro avvierete nuovi contatti e fare-te nuovi progetti.Consiglio: Evitate i parenti pettegoli o rispondete per le rime!

KIEFER SUTHERLAND (LONDRA, 21 DICEMBRE 1966)

Capricorno: Il vostro primo pensiero sarà il lavoro che nonvi deluderà facendovi sperare in un futuro più prospero. Chivive l’amore con leggerezza, non avrà di che preoccuparsi. Consiglio: In amore non concedetevi troppo!

JUDE LAW (LONDRA, 29 DICEMBRE 1972)

Acquario: Nel lavoro successi per chi è in proprio e cercanuovi contatti e collaborazioni ma ci sarà da faticare. Emozionie amore in crescita, incontri interessanti per i single. Consiglio: Affidatevi al vostro fascino perché sarà in crescita!

MENA SUVARI (NEWPORT, 13 FEBBRAIO 1979)

Pesci: Le occupazioni di casa e i problemi della famiglia viirriteranno. Sul lavoro avvertirete un po’ di fiacca e i soldi chevi aspettavate non arriveranno.Consiglio: Usate un po’ diplomazia nel lavoro!

LILY COLLINS (GUILDFORD, 18 MARZO 1989)

L’OROSCOPOda venerdì 6 aprile a giovedì 12 aprile

“Non mangerei nulla che avesse intelligenza, ma sarei lieto di mangiarmi un produttore televisivo

o un uomo politico”.(Marty Feldman)

Vergine: Favoriti tutti i nuovi incontri che porteranno legge-rezza e allegria, prendetevi meno sul serio e non sognate troppoil principe azzurro se non volete una delusione.Consiglio: Guardatevi intorno ed intrecciate nuove relazioni!

ADAM SANDLER (NEW YORK, 9 SETTEMBRE 1966)

FACCIA TOSTALa degenerazione

di un problema alla tiroiderese strabico Marty.

Fu proprio questaparticolarità, però,

a renderlo unicoe amato dal pubblico.

CAPOLAVOROLa pellicolaFrankenstein Junior,girata nel 1974 e ancora oggi il titolo più venduto al mondoin Dvd, è consideratail capolavoro assolutodell’attore inglese Marty Feldman.

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