iornalino s olasti o della suola se ondaria di primo … · noi, se dovessimo usare una frase he...

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1 GIORNALINO SCOLASTICO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO M.BUONARROTI SOMMARIO Pag .2 Un film per aiutarci a rifleere Sulle nostre capacità…. Pag.3 Il nostro primo giorno di scuola La scuola che vorremmo Pag.4 Incontro con lautore La giornata in biciclea Pag.5 A scuola di ciadinanza Pag.6 Intervista ai vigili del fuoco Pag.7 Romeo e Giulea….una manata parcolare in libreria... Pag.8-9-10-11 Speciale vacanze Pag.12 La scuola che vorremmo Pag,13 Le storie per imparare…. GIORNALINO SCOLASTICO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO EDITORIALE Finalmente è tornato il giornalino!!! Questanno la redazione è composta dalle classi IA, IB e IIIA, che si sono in- contrate in aula magna per condividere le ideeIn questo numero troverete tan arco- li, che riguardano la vita di noi ragazzi a scuola, i proge e le iniziave di cui siamo protagonis. Alcune pagine sono dedicate alle espe- rienze delle vacanze….ormai lontaneBuona leura a tu!!!! Buon Natale a tu e buone vacanze!!! ESCE QUANDO PUOANNO SCOLASTICO 2016-2017

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Page 1: IORNALINO S OLASTI O DELLA SUOLA SE ONDARIA DI PRIMO … · noi, se dovessimo usare una frase he rap-presenti il film , sare e una attuta pro-nun iata proprio da &orrester, ioè:

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GIORNALINO SCOLASTICO

DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

M.BUONARROTI

SOMMARIO

Pag .2 Un film per aiutarci a riflettere

Sulle nostre capacità….

Pag.3 Il nostro primo giorno di scuola

La scuola che vorremmo

Pag.4 Incontro con l’autore

La giornata in bicicletta

Pag.5 A scuola di cittadinanza

Pag.6 Intervista ai vigili del fuoco

Pag.7 Romeo e Giuletta….una mattinata

particolare in libreria...

Pag.8-9-10-11 Speciale vacanze

Pag.12 La scuola che vorremmo

Pag,13 Le storie per imparare….

GIORNALINO SCOLASTICO

DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

EDITORIALE

Finalmente è tornato il giornalino!!!

Quest’anno la redazione è composta

dalle classi IA, IB e IIIA, che si sono in-

contrate in aula magna per condividere

le idee…

In questo numero troverete tanti artico-

li, che riguardano la vita di noi ragazzi a

scuola, i progetti e le iniziative di cui

siamo protagonisti.

Alcune pagine sono dedicate alle espe-

rienze delle vacanze….ormai lontane…

Buona lettura a tutti!!!!

Buon Natale a tutti e buone vacanze!!!

ESCE QUANDO PUO’ ANNO SCOLASTICO 2016-2017

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Verso fine di Ottobre, noi con tutte le terze, abbiamo visto un film che dovrebbe aiutarci a capire cosa vogliamo fare da grandi.

Il titolo era “Scoprendo Forrester”.Secondo noi, se dovessimo usare una frase che rap-presenti il film , sarebbe una battuta pro-nunciata proprio da Forrester, cioè:

-L’ho aiutato a trovare le sue parole comin-ciando con alcune delle mie-.

Il film, infatti, racconta la storia di Jamal (un ragazzo di colore) che per caso incontra uno scrittore (Forrester).

Diventano amici e Forrester aiuta Jamal a tirar fuori il suo talento: la capacità straordi-naria per un ragazzo della sua età di saper scrivere racconti di livello molto alto.

L’insegnamento che si ha da questo film, se-condo noi, è che per quanto chiare siano le proprie aspirazioni, se si è appoggiati da per-sone che ti possono aiutare a capire il percor-so della tua vita, la scelta risulta più efficace

UN FILM PER AIUTARCI A RIFLETTERE SULLE NOSTRE CAPACITA’ E

SULLA STRADA CHE DOBBIAMO SCEGLIERE…..

I ragazzi della 3^C hanno realizzato il “passaporto” del film:

-PERSONAGGIO in cui ci siamo identificati: Jamal, perché anche noi, come lui (con la passio-ne sia per il basket che per la scrittura), amiamo più cose e dobbiamo scegliere e impegnarci in tutte…

-LUOGO che ci ha colpito di più: la nuova scuola di Jamal, dove i ragazzi dovevano essere perfetti ed educati, al contrario della casa quasi “magica” di Forrester, piena di storia e fanta-sia…

-EMOZIONI positive: la libertà di Jamal a casa di Forre-ster, la felicità di Jamal dopo il discorso fatto da Forre-ster per difenderlo contro il professore ingiusto…

-EMOZIONI negative: l’amarezza di quando Jamal ha perso la partita e credeva di aver perso le sue possibili-tà.

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IL NOSTRO PRIMO GIORNO

DI SCUOLA

Un mese fa, che ormai sembra un’eternità, per

noi prime è cominciata la scuola media. È

un’avventura e un’impresa nuovissima per

tutti noi.

Davanti alla scuola eravamo tutti emozionati e

ansiosi, insieme aspettavamo che aprissero la

porta per entrare.

All’improvviso la porta è stata aperta e tutti

insieme siamo entrati in palestra.

I professori hanno cominciato a chiamare ad

uno ad uno i ragazzi per l’assegnazione delle

classi.

Quando tutte le classi sono state completate

abbiamo cominciato a fare un balletto molto

strano, però tutti alla fine si sono molto diver-

titi.

Poi, accompagnati dal prof. Fontanella, siamo

entrati in classe, abbiamo scelto i posti e il

professore ci ha consegnato un fascicolo da

colorare e compilare con cui potevamo fare

conoscenza con gli altri compagni attraverso

delle domande.

Avevamo tutti molta paura dei professori per-

ché nessuno sapeva come ci avrebbero puniti

se avessimo fatto un errore.

A noi sembrava tutto nuovo perché mentre

facevamo ricreazione ci sembravano diversi gli

spazi, il cortile, le aule e molte altre cose.

È stata una giornata indimenticabile, piena di

emozioni bellissime e stranissime per tutti noi

e ognuno non vede l’ora di fare nuove cono-

scenze e amicizie con i nuovi compagni.

Saranno tre anni indimenticabili e lasceranno il

segno nella nostra vita.

ECCOCI ARRIVATI ALLA SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO….

La scuola che vorremmo

Giada L., Luca M., Ludovico e Ludovica

Parlando all’interno del nostro gruppo di lavoro, formato da quattro alunni, di come ci piacerebbe che la scuola fosse, è emerso innanzitutto che alla maggior parte di noi piacciono certe materie, che vorremmo durassero di più. Abbiamo fatto un pic-colo sondaggio tra i nostri compagni della prima B ed ecco i risultati. Tecnologia è la materia preferita da un terzo della classe, perché durante le ore di tecnologia si pos-sono usare i computer, che sono sempre molto divertenti ed interessanti. Seguono arte, inglese ed educazione fisica. Tra le meno preferite ci sono religione, italiano, tedesco, scienze, matematica, storia e musica, anche se la differenza tra l’una e l’altra materia è minima. Comunque la preferenza delle materie è soggetti-va. Quello che è sicuro, però, è che un professore può farti piacere più o meno una materia, in base al metodo con cui insegna e anche al suo caratte-re. È vero però anche il contrario: cioè una materia che ti piace molto, insegnata però in modo pesan-te, può non piacerti più così tanto. Per far piacere di più una materia, si potrebbero proporre delle attività di gruppo che non sono mai noiose: ci si potrebbe interrogare a vicenda, chie-dere informazioni sulle esperienze fatte dagli altri o sui libri letti. Questo in particolare per le materie di studio. Se ognuno, per esempio, studiasse un ar-gomento o un capitolo e poi lo raccontasse agli altri potrebbe essere una cosa divertente. Inglese e tedesco si potrebbero rendere più interessanti guardando dei dialoghi a computer e/o facendo lettere ad altri bambini di altre scuole di questi paesi stranieri. Questo secondo noi sarebbe molto bello! Per geografia ci si potrebbe dividere in grup-pi e far finta di organizzare delle gite o viaggi stu-diando le zone e le cose del programma scolasti-co. Ci sarebbero tante idee che potrebbero essere sviluppate. Inoltre per quanto riguarda la scuola e quello che offre, ci piacerebbe che al suo interno ci fosse un bar; eviteremmo così di portarci la merenda da casa e sarebbe divertente poterla scegliere e com-prarsela là. All’ esterno sarebbe bello poter avere a disposizio-ne oltre ai campi da basket, anche un campo da calcio e uno da pallavolo; in questo modo potrem-mo fare la lezione di educazione fisica lì. Sarebbe bello avere la scuola che vorremmo! …...CONTINUA A PAG.8

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Intervista ai Vigili del Fuoco

Alessio, Jacopo, Camilla R., Camilla T.

Il giorno 16/11/2016 io e la mia classe siamo andati in Aula Magna per incontrare due Vigili del Fuoco.

Il giorno prima avevamo preparato una trentina di domande, divise in quattro categorie, per rivolgere loro un’intervista.

Salite le scale con i Vigili del Fuoco, stavamo aspettando che l’aula si liberasse per entrare. Nel frattempo è arrivata la 1^A

per partecipare insieme a noi all’incontro.

Quindi siamo entrati, ci siamo seduti sulle sedie e abbiamo appoggiato sul tavolino i nostri block-notes.

I due Vigili del Fuoco ci hanno detto che venivano dalla Caserma di Mestre e si sono presentati: si chiamano Marco e Gian-

carlo e hanno circa quarantacinque anni. Erano venuti per rispondere alle nostre domande e mostrarci alcuni video.

Ci hanno fatto vedere un video che mostrava i Vigili del Fuoco in azione con il salvataggio di persone: c’era un incendio e

loro dovevano spegnerlo e se c’era una persona da salvare, loro andavano a salvarla, anche se rischiavano la vita. È stato

fantastico vedere quelle azioni!

Poi abbiamo iniziato a fare l’intervista e i due Vigili del Fuoco hanno risposto a tutte le nostre domande. Eccone alcune.

«Vi siete mai buttati da un tetto?», «Avete mai soccorso un parente o un conoscente?», «Quali attrezzi usate nelle emer-

genze?», «Quanto guadagnate di stipendio?», «Quando non c’è un’emergenza come passate il tempo libero?», «Se c’è un

incendio a scuola, quali consigli ci potete dare?».

Attraverso le loro risposte abbiamo imparato molto sul lavoro che svolgono. Ecco alcune curiosità. Una squadra è formata

da sei persone; la scala più alta che hanno in caserma è alta trentasette metri; hanno un santo che li protegge ed è Santa

Barbara; in caserma si esercitano sempre (quando non ci sono emergenze).

I pompieri ci hanno poi fatto vedere dei video davvero commoventi sul terremoto che c’è stato qualche anno fa all’Aquila:

nei video si vedevano case e chiese tutte crollate, delle persone che avevano perso le loro abitazioni e moltissime bare.

Ci hanno fatto vedere anche un video in cui Giancarlo guidava l’autopompa per arrivare a un incendio: guidava molto velo-

ce, correva in mezzo alla strada e sulla corsia opposta e passava con il semaforo rosso… insomma, era un vero pericolo

pubblico!

Finite le due ore, siamo andati via e abbiamo ringraziato Marco e Giancarlo.

È stato molto divertente vedere il video in cui Giancarlo guidava il veicolo e sono felice di aver fatto questa nuova espe-

rienza.

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A SCUOLA DI

CITTADINANZA ATTIVA

LE ELEZIONI DEL CONSIGLIERE DEL CCdR

Luca M., Nicola e Zoe

Il CCdR, Consiglio Comunale dei Ragazzi, è un’opportunità per diventare veri politici, ma non è solo questo;

serve per fare nuove amicizie e, di conseguenza, nuove conoscenze ed è importante perché costituisce

un’opportunità per migliorare il proprio paese.

Anche noi come tutte le altre prime della Scuola Media “Buonarroti” il giorno 30/11/2016 abbiamo votato

per scegliere un consigliere e un vice tra i candidati; non è stata la prima volta, infatti lo avevamo già fatto

in quarta elementare per eleggere il consigliere rimasto in carica fino alla quinta (la carica di consigliere

dura due anni).

Per prima cosa abbiamo scelto un segretario, che aveva il compito di compilare un foglio per confermare

che le elezioni erano state fatte e alla fine di esse doveva leggere i nomi dei candidati votati. Poi abbiamo

scelto un presidente, incaricato di controllare che le elezioni si svolgessero correttamente; infine abbiamo

scelto uno scrutatore, che aveva il compito di chiamare ogni alunno a votare e di far firmare un foglio. Lo

scrutatore aveva anche il compito di firmare accanto alla firma di ogni alunno e di registrare i voti finite le

elezioni.

Successivamente i tre candidati della classe hanno presentato le loro proposte. Il primo ha detto che se

fosse stato eletto avrebbe proposto al Sindaco del Comune di Martellago un’iniziativa chiamata

“Martellago più pulita”. Questa iniziativa si svolgerebbe nel Parco Laghetti e consisterebbe in una specie di

gara: chi dovesse raccogliere più cartacce, entro un determinato intervallo di tempo, vincerebbe. Potrebbe

essere un modo per insegnare a tenere più pulito il nostro paese. La seconda candidata ha detto che se

fosse stata eletta avrebbe riferito tutte le nostre richieste e avrebbe contribuito a migliorare la scuola e il

nostro comune. Infine, il terzo candidato ha detto che sarebbe stato il portavoce di tutte le nostre richie-

ste e che avrebbe migliorato la scuola e il paese.

Dopo aver ascoltato le proposte dei candidati, abbiamo allestito il “seggio elettorale”: abbiamo predispo-

sto una cabina elettorale (un banco e una matita) e un’urna (il cestino della carta) e alla cattedra si sono

seduti il presidente, il segretario e lo scrutatore.

Quindi abbiamo cominciato le votazioni; ognuno di noi aveva un foglietto dove doveva scrivere la classe e

il nome dell’Istituto e mettere una crocetta sui due candidati che voleva eleggere; finito di compilare il fo-

glietto, doveva depositarlo nell’urna.

Alla fine delle elezioni abbiamo fatto lo spoglio dei voti e abbiamo scoperto chi era il consigliere e chi il

vice. Eros è stato eletto come nostro consigliere (sedici voti), Ludovica è il vice (dieci voti).

Siamo contenti dei rappresentanti eletti; crediamo che rappresenteranno bene la nostra classe e faranno

di sicuro cose belle per noi.

Ci è piaciuto molto fare le elezioni perché è stata un’opportunità in più per imparare come vengono svolte

le elezioni ufficiali, così quando dovremo votare sapremo come si fa. Inoltre, sembravamo dei veri adulti

che votano per una cosa seria!

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di Giovanni – Maria Sole – Alessio – Giada R.

Cari lettori, adesso vi parleremo, anzi vi racconteremo di una

giornata speciale. Il giorno 23-09-2016 noi ragazzi della scuola

media Michelangelo Buonarroti abbiamo partecipato ad un even-

to per noi bellissimo: abbiamo fatto un giro in bicicletta fino al

Parco Laghetti.

Appena siamo arrivati a scuola, davanti al cancello c’erano molti

ragazzi con biciclette colorate e diverse, pronte a partire.

Eravamo tutti emozionatissimi ed eccitatissimi per questa espe-

rienza che sarebbe stata molto divertente e bella.

La biciclettata l’abbiamo svolta in occasione della settimana della

mobilità sostenibile ed è stata molto sana per l’ambiente e per

l’essere umano.

Abbiamo saltato un giorno di scuola in occasione di questo even-

to e di questo siamo molto felici!

Durante la biciclettata avevamo due insegnanti di riferimento: la

prof.ssa Vajra e la prof.ssa Cesaro .

La Protezione Civile ci faceva strada verso il Parco Laghetti, la

Polizia Locale fermava il traffico agli incroci ed i volontari ci

aiutavano in caso di emergenza.

Alla biciclettata partecipavano anche altre due scuole: Olmo e

Maerne.

Poi, siamo arrivati al Parco Laghetti, dove abbiamo fatto meren-

da, abbiamo giocato e parlato tra compagni di altre classi o altre

scuole.

Tornati a scuola, abbiamo svolto un cruciverba per passare un

po’ il tempo e alla fine abbiamo ricevuto un puzzle sul “Giro d’Ita-

lia” e su come prepararsi per un giro in bicicletta.

E’ stata una giornata bellissima e molto movimentata e crediamo

di non aver compiuto un’esperienza così entusiasmante alle ele-

mentari.

Comune

INCONTRO

CON L’AUTORE

Delil, Matteo, Elia

Il giorno 26/11/2016 a scuola è arrivato uno scrittore fan-

tasy di nome Emilio Drachini, autore della serie di libri inti-

tolati Ombralunga. Siamo andati in biblioteca, dove era

presente anche il Preside, che è stato con noi durante la

prima parte dell’attività e ovviamente con noi c’era anche

la professoressa.

Dopo averci fatto sedere, lo scrittore ha cominciato a leg-

gere il prologo del libro (Ombralunga vol. 1). Una cosa che

non mi aspettavo è che lo scrittore fosse così giovane

(dimostrava circa vent’anni) e che fosse una persona come

tutte le altre; infatti fa il gelataio a Mestre e non è tanto

famoso.

Poi questo simpatico scrittore ci ha fatto recitare delle

letture tratte dal prologo del libro e attraverso queste ab-

biamo scoperto parte della trama del testo. Il libro parla di

una città chiamata appunto Ombralunga, che si trova vici-

no alla Foresta del Mistero, dove la leggenda narra siano

avvenute alcune morti misteriose provocate da folletti

malvagi. La leggenda si sta avverando e a provocare la

furia dei folletti è stato il fatto che nel cuore della città

verrà distrutta la statua degli stessi folletti.

A questo punto l’autore ci ha distribuito dei foglietti bian-

chi, su cui potevamo scrivere delle domande da rivolgergli;

lui prendeva un foglietto e lo leggeva a tutta la classe, poi

rispondeva.

Successivamente abbiamo svolto un coinvolgente cruciver-

ba a squadre: maschi contro femmine, e abbiamo vinto…

tutti! C’è stato un pareggio!

Questa attività è stata istruttiva,

divertente ed interessante. Mi è

piaciuta perché mi ha insegnato

che non tutti gli scrittori sono

famosi come Wilbur Smith

(autore di fama mondiale), ci

sono anche autori poco cono-

sciuti.

Ringrazio l’autore e le altre per-

sone che ci hanno fatto vivere

questa esperienza.

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Il giorno 29/11/16 siamo andati a Mestre insieme alla 2’A. Il viaggio è stato abbastanza

disastroso, perchè ,via via che si procedeva verso la città, la quantità di gente sull’auto-

bus aumentava.

La destinazione era la libreria Feltrinelli, per assistere a una rappresentazione della storia di

“Romeo e Giulietta”.

In realtà era una lettura animata proposta da un lettore, ma tutti noi ci aspettavamo uno spettacolo più in grande ,con

musica e coreografie. D’altra parte lo spazio all’interno della libreria è limitato, ci siamo seduti per terra fra gli scaffali

dei libri e dei cd.

Dai commenti dei ragazzi e delle ragazze di entrambe le classi alla fine della lettura, abbiamo dedotto che tutti si erano

annoiati. Le parti più divertenti della lettura sono state quando il ragazzo che leggeva ha chiamato alcuni di noi a

“recitare” le parti di Romeo e Giulietta.

È stato comunque molto interessante scoprire qualcosa di più sull’ autore storico del mitico libro: William Shakespeare.

Secondo una leggenda, Shakespeare aveva origini italiane e aveva preso il nome inglese quando, per stare con la sua

amata, si era trasferito a Londra.

All’inizio ebbe problemi con la lingua e di conseguenza con la scrittura, ma presto imparò l’inglese e anzi, creò nuovi

vocaboli che gli permisero di arricchire le sue opere.

Per circa un’ora dopo la lettura ci siamo rilassati e abbiamo gironzolato tra i libri e i cd.

Un libro in particolare ha attirato l’attenzione di molti ragazzi: era “Il libro delle risposte” , cioè un volumetto che , in

teoria, serve a darti delle risposte.

Bisogna fare ad alta voce una domanda qualsiasi e poi aprire a una pagina a caso del libretto e trovare la risposta alla

tua domanda.

Visto che la maggior parte delle volte la risposta ricevuta era incoerente e senza senso, era un giochetto divertente che

attirava molti.

Probabilmente, al momento di uscire dalla libreria, alcuni ragazzi, che avevano preso il libro, non lo avevano riposto

nello scaffale giusto.

I commessi si erano accorti che c’era qualcosa che non andava ,ma non hanno dato troppa importanza finchè la prof di

italiano, uscendo verso le scale mobili, ha fatto scattare l’anti-taccheggio.

I commessi sono intervenuti (anche se la prof non aveva rubato nulla), hanno tolto l’antitaccheggio dal cd che aveva

comperato la prof e hanno riferito che mancavano alcuni “libri delle risposte”.

Ci hanno accusato di averli rubati, così le prof ci hanno richiamato in libreria, per dimostrare ai commessi che i ragazzi,

che non avevano né zaini né borse, non avevamo rubato niente. Intanto i ragazzi che avevano preso i libri “scomparsi”,

avevano iniziato a girare per la libreria cercando di ricordare dove li avevano abbandonati. Chiarito l’equivoco…..siamo

finalmente usciti dalla libreria.

Saremmo anche una classe casinista, ma ladri no!!!

Il viaggio di ritorno fu ancora più devastante del primo, perché verso l’una gli autobus si riempiono di ragazzi delle su-

periori che tornano da scuola. Noi di terza, che il prossimo anno scolastico useremo ogni giorno gli autobus per recarci a

scuola, abbiamo iniziato a capire cosa ci aspetta….

In ogni caso siamo arrivati a scuola con un nuovo articolo per il nostro giornalino.

ROMEO E GIULETTA!!!!

UNA MATTINATA ….PARTICOLARE….. IN LIBRERIA…..

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UNA SETTIMANA A BIENO

I RAGAZZI DI 3^A MEDIA RACCONTANO

“Specchio, specchio delle mie brame qual è stato il campo più bello del reame?”

Nel lontano 16 luglio 2016 in un paesino di montagna, chiamato Bieno, 13 donzelle e 27 fanciulli si

preparavano ad affrontare una settimana nella quale avrebbero imparato a riempire le valigie del

loro cuore di nuove emozioni, sentimenti e nuove esperienze di vita. Guidati da 4 audaci cavalieri

e altrettante dame e sotto l’attenta osservazione del reverendo Claudio, hanno incominciato la

loro avventura. Nel corso della settimana hanno affrontato le varie attività proposte, suddivisi in 4

contrade, rossa, verde, gialla e azzurra, seguendo il tema del campo-scuola “Look up” e grazie ad

esse hanno imparato ad esprimere le proprie sensazioni. Ingranati i ritmi del campo sono stati av-

viati i tornei di calcio e pallavolo. Il divertimento e lo spirito di squadra non sono mancati e hanno

prevalso sulla delusione e la rabbia per gli insuccessi. Reduci dalla sconfitta a pallavolo contro gli

animatori nell’anno precedente, quest’anno gli animati hanno saputo riscattarsi, appropriandosi

di tutte quelle emozioni che la vittoria e l’unione della squadra hanno acceso in loro. I ragazzi si

sono fatti valere anche nella camminata, particolarmente pesante e lunga.

In una tranquilla serata gli animatori ci hanno proposto un film legato all’argomento che trattava

il campo-scuola: “Inside Out”. Il giorno seguente ci hanno presentato una particolare attività ispi-

rata al film, alla quale abbiamo partecipato con molto interesse.

Essendo questo un cartone che vede come personaggi le emozioni rabbia, disgusto, gioia, paura e

tristezza, è stato proposta ad ogni squadra di interpretare brevemente la storia di Biancaneve

atteggiandosi in modo diverso a seconda dell’emozione attribuita. L’attività è stata un successo sia

per gli attori che per gli spettatori.

Alla fine tutto si è svolto secondo i programmi e il pullman ha avuto difficoltà a scendere con le

valigie così cariche di gioia per la settimana vissuta e di rabbia perché era durata troppo poco. Di

certo i ricordi del campo-scuola rimarranno come scritte indelebili sul cuore di ogni ragazzo e di

ogni animatore.

…e tornarono a Martellago felici e contenti.

Noi ci sentiamo in dovere di ringraziare chiunque sia riuscito a trasmetterci cose importanti e bel-

le ogni giorno, insegnandoci l’importanza di guardare sempre in alto. Grazie ai bravissimi cuochi, a

tutti gli animatori e agli abitanti di Bieno, e grazie a noi ragazzi che ci siamo messi in gioco, giorno

dopo giorno.

SPECIALE VACANZE

COME CARTOLINE CHE CI FANNO RICORDARE MOMENTI VISSUTI E PAESAGGI INCANTEVOLI, PUBBLICHIAMO LE TESTI-MONIANZE DI QUESTI RAGAZZI…..CHE CI FANNO RICORDARE LE VACANZE

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Caro giornalino, quest’estate sono andato a visitare l’isola dell’ Asinara, in Sardegna, con la mia famiglia. Siamo partiti in traghetto da Stintino. Una volta arrivati sull’isola, una guida ci ha fatti salire su un trenino giallo e rosso per poter fare il giro dell’ isola. La prima tappa è stata al carcere di massima sicurezza ”Fornelli”. Qui la guida ci ha portato a visitare i vari tipi di celle, tutte vuote perché i de-tenuti sono stati trasferiti in altre carceri. Dappri-ma, abbiamo visitato le celle del braccio debole, dove venivano messi i colpevoli con pene meno gravi, successivamente, abbiamo visitato le celle del braccio forte che ospitavano colpevoli con pene più gravi. Infine, siamo entrati nelle celle di massima sicurezza, dove vivevano i colpevoli a cui era stato dato l’ ergastolo, come Totò Riina e Raffaele Cutolo. Questi ultimi dovevano stare da soli nelle proprie celle e potevano andare in giar-dino solo per 15 minuti al giorno; mentre gli altri potevano starci un’ora. E’ stato molto interessante, ma anche triste pen-sare che ci siano tanti delinquenti. Oltre al carcere “Fornelli”, abbiamo visitato an-che quello di “Cala d’ Oliva”. Qui, i detenuti si dedicavano ai lavori nei campi o alla realizzazio-ne di strade.

Dopo aver visto questo carcere, col trenino abbiamo raggiunto una spiag-gia: piccola, ma bellissima. Qui, l’ac-qua limpidissima ci ha invitato a fare un bel bagno rilassante. Dopo il bagno, ci siamo asciugati e siamo andati a vedere l’ ossario au-stro-ungarico, dove ci sono, appunto, le ossa dei prigionieri austro-ungarici, morti di colera. Infine, la guida ci ha accompagnati a vedere la foresteria dove alloggiavano Paolo Borsellino e Giovanni Falcone nei mesi in cui prepararono il maxi-processo. Questa gita è stata interessante sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista storico. E’ stato anche divertente perché sia-mo stati a fare il bagno, ma anche perché, durante il tragitto, abbiamo visto tanti asinelli: alcuni grigi e altri bianchi, caratteristici dell’ isola. E’ STATA UNA BELLISSIMA GIOR-NATA!!!

DANIELE BRIGNOLA DELLA CLASSE IIIC CI RACCONTA

LA VISITA ALL’ISOLA DELL’ASINARA

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Ora è il momento di raccontare la seconda delle tre “tappe” della mia vacanza: Torino. Una volta lasciato l’agriturismo poco fuori Genova (prima tappa) ci siamo diretti verso la città della Mo-le. Dopo essere arrivati nel parcheggio , siamo andati nelle biglietteria. Ma che parcheggio e che bi-glietteria!?. Quelli dello Juventus Stadium! Era un mio sogno visitare il teatro delle vittorie juventine e il museo, il jmuseum, che racchiude tutta la storia della Juventus, dall’anno in cui fu fondata da alcuni ragazzi, alle vittorie degli ultimi anni. La prima sala, quella nella quale sono racchiusi tutti i trofei vinti della storia, mi ha fatto rimanere a bocca aperta e con i brividi sulla schiena. Proseguendo si trovano scritte alcune frasi di ex calciatori o di altri personaggi illustri appartenenti e non al mondo del calcio e più in generale dello sport. Altra zona del museo che mi ha particolarmente colpito e impressionato più di altre è stata quella “delle maglie” ovvero dove, all’ interno di alcune teche di vetro, sono racchiuse le maglie dei giocatori con più presenze della storia juventina. Il museo è disposto in ordine cronologico, o meglio le prime cose che si incontrano sono le meno re-centi, ma man mano che si prosegue le foto, le frasi sono sempre più vicine a questa Juve, quella che conosciamo noi oggi. Il biglietto comprendeva, oltre alla visita al museo anche quella allo stadio. Come una delle prime cose siamo andati a visitare lo Juventus Legends Club, da dove le vecchie glorie bianconere assistono alle partite. Abbiamo anche avuto la fantastica possibilità di andare a bordo campo e nelle aree tecniche. Ma non è finita qui, perchè dopo aver visto la sala conferenze e quella stampa, siamo entrati negli spo-gliatoi, proprio dove si cambiano i campioni bianconeri, che emozione! Dopo appunto la visita guidata allo stadio e ad un pranzo veloce, siamo andati nell’ Area 12, cioè l’area commerciale dotata di ristoranti, negozi di abbigliamento, ma soprattutto del jstore dove ho acquistato una felpa della Juve. Colpo di scena: ci sono delle transenne tra il museo e lo store, non conoscendone il motivo mi sono informato venendo a conoscenza che sarebbe arrivato Gonzalo Higuain, il grande col-po del mercato estivo. Dopo lunghe ore di attesa sotto al solo finalmente era arrivato, purtroppo però solo per firmare le maglie a chi le aveva comperate il giorno prima; peccato, ma questa è stata la ciliegi-na sulla torta di una giornata strepitosa!!!!!

MOGNO MARCO 3D

LO STADIO…..CHE PASSIONE!!!

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Caro diario,

sai cosa ti racconto oggi?

Beh te lo dico io, ti racconto di un’avventura in barca con Matteo, sua

cugina Silvia, i nostri genitori e un loro amico Checco.

Sabato sera dopo la partita ho raggiunto Matteo e gli altri che erano già

in Barca da tutto il pomeriggio e, appena siamo arrivati, siamo partiti

per andare a Punta Sabbioni dove avrebbero fatto i fuochi d’artificio.

E’ stato bellissimo vedere i fuochi dalla barca perché erano lungo tutta

la costa e ciò ha fatto si che sembrasse una collana ricca di diamanti

lucenti.

Poi siamo partiti per tornare al punto di ritrovo; la laguna era immersa

in una profonda oscurità perché non c’era la luna quindi illuminavamo

il tragitto con delle potenti torce e … non puoi immaginare cosa ho

visto … tantissimi pesci che saltavano lungo il cono luce.

Che bello!

Dopo è arrivata la perla della serata, abbiamo unito le barche e le ab-

biamo coperte in modo da poter dormire.

Credo di essere stato più emozionato l’altro ieri rispetto all’anno scorso

che avevamo fatto la stessa cosa.

La mattina ci siamo svegliati non tardissimo e dopo aver fatto colazione

in barca io, Matteo e sua cugina siamo saliti in un piccolo canotto e,

siccome l’acqua era bassa e le barche non passavano, abbiamo deciso

di attraversare il canale senza remi.

Mi sembrava di essere un naufrago!

Facevamo veramente ridere all’interno del canotto, perché eravamo

molto, ma molto stretti.

Il pomeriggio siamo andati a vedere le frecce tricolori ma prima hanno

fatto delle esibizioni con altri aerei ma siccome era noioso e le frecce

erano alla fine, abbiamo deciso di andare via visto che avevamo anche

degli orari da rispettare per portare la barca in cantiere.

E’ stata una vera delusione!

Uffa!

Ho però trascorso due fantastiche giornate.

SPECIALE VACANZE

DAI DIARI DI ALCUNI RAGAZZI…..

26/8/16

Mancano quindici giorni all'inizio della

scuola, ma per fortuna le mie vacanze

non sono ancora finite, infatti il primo

settembre andrò in Toscana a Marina di

Massa, dove spero di rilassarmi un po', e

non vedo l'ora!

Questa vacanza, prima di iniziare il nuo-

vo anno scolastico che sarà di sicuro

molto impegnativo visto che dovrò sce-

gliere l'indirizzo scolastico che farò e che

a fine anno ci saranno gli esami, mi ci

vuole proprio, perché per la verità sono

un po' in ansia.

Inoltre cambierò molti professori, soprat-

tutto la professoressa di lettere, e anche

questo mi preoccupa un po'.

Ma ora non è il momento di pensarci.

Intanto in questi giorni sto finendo tutti i

compiti che mi erano rimasti, lascerò

solo un paio di pagine di italiano da scri-

vere perché voglio parlare della Toscana.

La Toscana è la mia regione preferite, e

questa zona, la Versilia, non l'ho mai

visitata, quindi avrò certamente molto da

scrivere su quello che farò e vedrò.

In chiusura di questa pagina, voglio scri-

vere un mio pensiero su questo terribile

terremoto che ha colpito il centro Italia e

che distrutto interi paesi, ma soprattutto

ha portato via la vita a povere persone

innocenti, tra loro anche molto bambini e

ragazzi.

Davide W.

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12

LA SCUOLA CHE VORREMMO

10 PROPOSTE CONCRETE PER MIGLIORARE LA NOSTRA

SCUOLA

EROS, JESSICA, ARBENITA, CAMILLA R.

Nella palestra vorremmo che accendessero i ter-

mosifoni, per riscaldare lo spogliatoio, perché

adesso fa molto freddo e non è piacevole cam-

biarsi.

I bagni della palestra puzzano parecchio, ci piace-

rebbe che fossero più profumati; inoltre, vorrem-

mo che fossero aggiunti degli specchi in tutti i

bagni dell’Istituto.

Per le classi vorremmo che venissero cambiate le

sedie, perché non sono molto comode; su certe

sedie capita che i pantaloni si incastrino nei chio-

di.

Ci piacerebbe che aggiungessero i sotto-banchi,

per avere gli zaini meno pesanti.

Vorremmo che ritinteggiassero i muri in modo

più allegro, per rendere le aule meno noiose.

Vorremmo che l'aula magna venisse ingrandita,

per contenere più classi.

E inoltre ci piacerebbe che sistemassero i compu-

ter.

Vorremmo che dividessero il giardino tra elemen-

tari e medie, così durante l'intervallo non ci di-

sturberemmo a vicenda.

Infine ci piacerebbe che il giardino fosse più cura-

to.

Speriamo che queste idee vengano lette e prese

in considerazione.

A cura dei ragazzi di IA (disegni di Da-

niel Cerello)

PER SORRIDERE UN PO’

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13

LE STORIE….PER IMPARARE

La lepre e la tartaruga

(classeIA)

Una lepre e una tartaruga si incontrano in un prato.

La lepre disse alla tartaruga: << facciamo una gara a chi arriva prima a casa?

>> e la tartaruga rispose << va bene, buona idea! >>.

La lepre cominciò a correre, mentre la tartaruga si ritirò nel suo guscio, di-

cendo << io sono già arrivata a casa. >>

Così la tartaruga vinse la gara.

La favola insegna che bisogna riflettere sulle sfide proposte perché ciò che è

per me non è per te. Ogni popolo ha un concetto di casa diverso per questo

è importante conoscerne cultu- ra e tradizioni.

Sai qual è il giorno preferito dai topi inglesi? Il “4maggio...”

Una donna compra un cane.

Il giorno dopo la donna porta in giro il cane, un'altra donna si ferma ad accarez-zarlo, e le chiede il nome.

La padrona del cane dice che si chiama Stop.

La donna incontrata per strada dice: ”Che bel nome, come mai l’hai chiamato Stop?”

-Sai, alcune persone mi hanno detto che è un incrocio!!!-

(CLASSE IA)

RIDERE…..RIDERE…..