intolleranze igg4 manuale paziente

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. Manuale per il paziente

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tutto ciò che si deve sapere sulle intolleranze igG4

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Page 1: Intolleranze IgG4 Manuale Paziente

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Manuale per il paziente

Page 2: Intolleranze IgG4 Manuale Paziente

Guida alle Intolleranze alimentari IgG4 Specifiche

Manuale per il paziente

Indice:

Introduzione

Le Intolleranze alimentari

I Sintomi

Statistiche alimentari

Famiglie alimentari

Il metodo IgG4

Il Risultato

Come affrontare al meglio le intolleranze

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Introduzione

La maggior parte del mondo contemporaneo occidentale, purtroppo, non è spesso consapevole del rapporto esistente fra il modo in cui ci si nutre e i mali che ci fanno soffrire. Le voci allarmanti provenienti dai mezzi di comunicazione sui pericoli dell’aumento del colesterolo, sugli ormoni presenti nella carne, sulla soia geneticamente modificata o, ancora, sull’accumulo di additivi nei prodotti industriali, tendono a sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica; tuttavia è pur vero che costruirsi una propria opinione, o semplicemente avere alcune certezze in campo alimentare, anche dopo essersi debitamente informati, è un’ardua impresa.

A grandi linee si può affermare che una corretta alimentazione deve contenere una piccola parte di rappresentanti del mondo animale e in maggiore quantità quelli stagionali del mondo vegetale. La buona salute è legata all’assunzione di una corretta alimentazione variata, oltre che correlata alle esigenze del proprio sesso, della propria età e dell’attività fisica che si svolge. Molto importante è saper scegliere una buona qualità di alimenti ed in questo settore gioca a nostro favore l’ alimentazione biologica che, con un metodico controllo di tutta la filiera produttiva, garantisce al prodotto il massimo della sicurezza.

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Le Intolleranze alimentari

Migliaia di medici ogni giorno si confrontano con il fenomeno delle intolleranze alimentari, anche se la medicina ufficiale difficilmente si esprime al riguardo e pochi lavori scientifici lo analizzano nei suoi aspetti fondamentali. Possiamo però analizzare il problema sulla scorta di quello che è stato compreso e sulla nostra esperienza diretta in molti anni di diagnostica di laboratorio sulle intolleranze alimentari. Il tratto gastrointestinale è l’inizio di quel lungo percorso attraverso il quale il cibo arriva, dopo innumerevoli processi di tipo chimico e fisico, ad ogni cellula del nostro organismo. Il sistema immunitario localizza nel tratto intestinale una grande quantità di linfociti T e B e li rinnova continuamente. Qualsiasi massa di alimenti che viene ingerita, dopo essere stata sottoposta ad una grande quantità di enzimi, smembrata e ridotta a oligoelementi oltrepassa le discontinuità dell’epitelio della mucosa e fluisce nel sistema linfatico. E’ in questo punto che si ha il contatto con i linfociti, innanzitutto i T helper, e che si possono sviluppare condizioni di intolleranza o “MEMORIA NEGATIVA” nel sistema immunitario, con produzione da parte di esso di Immunoglobuline contro determinati alimenti.

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I Sintomi

Considerato che le intolleranze alimentari sono una reazione cronica ad alimenti assunti frequentemente, il disturbo che provocano non è solo in relazione all’assunzione diretta dell’alimento, ma spesso può avvenire a distanza di tempo, anche fino a 72 ore dopo. I sintomi non sono proporzionali alla quantità di cibo introdotto, anche piccole quantità possono mantenere l’intolleranza. Sono frequenti reazioni trasversali tra alimenti della stessa famiglia o gruppo biologico, quindi, assumere alimenti analoghi vuol dire continuare a mantenere la intolleranza. I sintomi o i disturbi che le intolleranze possono dare sono i più svariati:

Stanchezza, Ritenzione idrica, alitosi, Cefalea, ansia, depressione, vertigini Nausea, Gonfiori, Gastriti, Coliti, Eruttazioni, Emorroidi Cistiti, Infiammazioni genitali Pruriti, Dermatiti, Psoriasi, Acne, Eczema Obesità, Soprappeso, Difficoltà a dimagrire, Cellulite

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Statistiche alimentari

Dalla maggior parte dei sintomi passiamo ora alle statistiche riguardanti le varie famiglie alimentari che più destano fenomeni di intolleranza. Tra questi ovviamente troveremo quelli di maggior consumo nella nostra alimentazione mediterranea che comportano la maggior parte delle volte i sintomi prima citati. Tra questi troveremo sicuramente:

Latte e derivati Frumento e derivati Lievito Uova Caffè e cacao Pomodoro e patate Banane e Mela Manzo Pollo

Queste statistiche non vogliono intendere che bisogna per forza essere intolleranti ad uno di questi alimenti ma che sono nella maggioranza dei casi analizzati. Talvolta è capitato che durante i primi periodi di eliminazione dell’ alimento si sono riscontrati disturbi in peggioramento ma questo è dipeso da una sorta di crisi di astinenza come avviene con alcune sostanze tossiche.

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LE FAMIGLIE BIOLOGICHE DI ALIMENTI

Ecco le principali famiglie cui appartengono i cibi che più frequentemente

consumiamo. ALGHE Alghe di mare Kelp ANACARDIACEE Mango, ananas, anacardio. CELENTERATI Calamaro, moscardino, seppia, totano. COMPOSITAE Carciofo, cardo, camomilla, cicoria, dente di leone,

girasole,lattuga, scorzonera, tarassaco. CROSTACEI Aragosta, astice, cicala di mare, gambero, gamberetto,

granchio, scampo. CRUCIFARE Broccoli, cavolo bianco e rosso, cavolo di bruxells, rapa, verza, cavolfiore, crescione, crusca, ravanello, rafano, rucola, senape. CUCURBITACEE Anguria, cetriolo, cocomero, melone, zucca, zucchina. DIOSCOREE Patata americane, patata dolce. DOLCIFICANTI Zucchero di datteri, zucchero di riso, zucchero di canna,

zucchero di barbabietola, zucchero di melassa, zucchero di acero.

EBANACEE Caco. EQUISETACEE Equiseto. ERICACEE Corbezzolo, mirtillo, ribes, uva spina. EUPHORBIACEE Cassava, tapioca. FAGACEE Castagna FAGOPYRUM Grano saraceno

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FUNGHI Funghio commestibili, Tartufo. GRAMINACEE Avena, bambù, farro, frumento, grano, mais, malto, miglio,

orzo, riso, segale. JUNGLANDACEE Noce, nocciola. LABIATE Acetosella, basilico, cannella, finocchio, menta, mentuccia,

origano, rosmarino, salvia, timo. LEGUMI Azuki, ceci, fagioli, fagiolini, fave, lenticchie, liquirizia,

lupino, piselli, soya. LIEVITI Lievito di malto, lievito di yogurt, lievito di birra. LILIACEE Aglio, asparago, cipolla, porro. MALVACEE Malva. MOLLUSCHI Conchiglia di mare, lumaca, mitili, ostrica, pettine di mare,

polipo, vongole. MORACEE Fico, luppolo, mora di gelso, ortica. MUSACEE Banana. OLEACEE Olio di oliva extra vergine, olive nere, olive verdi. OLII Olio di arachide, olio di cardamo, olio di girasole, olio di

mais, olio di semi vari, olio di sesamo. PALME Cocco, Datteri. PAPILIONACEE Arachidi, carruba, pistacchio, tamarindo. PESCI D’ ACQUA DOLCE Carpa, luccio, persico, salmone, trota. PESCI DI MARE Acciuga, anguilla, aringa, branzino, cefalo, cernia,

merluzzo, nasello, orata, platessa, sardine, sarago, sgombro, sogliola, pescespada, tonno.

POLIGONACEE Rabarbaro PRODOTTI DI ALVEARE Miele, pappa reale, polline, propoli. PROTEINE BOVINE Bresaola, carne di vitello, di manzo, formaggoi freschi e

stagionati, latte vaccino, panna, yogurt.

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PROTEINE EQUINE Carne di cavallo, carne di asino, latte di asina, salumi di

cavallo. PROTEINE OVINE Carne di montone, di agnello, di capretto, di capra,

formaggi di pecora, formaggio di capra, latte di pecora, latte di capra.

PROTEINE SUINE Carne suina,prosciutto crudo e cotto,salame di

suino,salsiccia. RODITORI Lepre,coniglio. ROSACEE Albicocca,ciliegia,fragola,lampone,mandorla,marzapane,

mela, mora,nespolo,pera,pesca,prugna,rosa canina. RUTACEE Arancia,bergamotto,cedro,chinotto,conquat,kiwi,limone,

lime,mandarino,pompelmo. SOLANACEE Cacao,caffè,cioccolata,melanzana,patata,pepe,peperoncino, peperone,pomodoro,tabacco,tè,matè,karkadè. SPEZIE Chiodo di garofano,cardamomo,curry, noce

moscata,paprika, zenzero. TUBIFLORALI Sesamo. UNGULATI Camoscio,capriolo,cervo,stambecco. VITIS Aceto di vino,Champagne,spumante,uva,vino. VOLATILI Albume d’uovo,anatra,fagiano,oca,piccione,pollo,quaglia, tacchino,tuorlo d’uovo.

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Il test delle Intolleranze alimentari IgG4 Specifiche Attraverso un prelievo di sangue si dosano gli anticorpi Specifici IGG4 contro alimenti della nostra dieta. Questo test innovativo dà una valutazione qualitativa e quantitativa della reazione immunitaria che si sviluppa quando le immunoglobuline vengono a contatto con alimenti non tollerati. La metodica utilizzata E.I.A. (ELISA) è universalmente accettata come convenzionale da tutti i laboratori, anche perché impiegata in innumerevoli altri test diagnostici. E’ attendibile, precisa, riproducibile e non dipende dalla soggettività dell’operatore. Ogni Laboratorio può esprimere i risultati ottenuti in classi o in titolo anticorpale espresso in UI/ML senza alterare l’attendibilità dei risultati. Il Sistema di Controllo di qualità della azienda produttrice del Kit analitico è Certificato ISO 9001/2002 e ISO 13485:2003. Tutti i KIT sono registrati IVD direttiva 98/79/EG, e Targati CE

Il Risultato

Una volta ricevuto il referto si consiglia di eliminare dalla dieta tutti gli alimenti risultati non tollerati per un periodo che varia da 4 a 12 settimane, tempo minimo necessario per avere una sensibile disintossicazione dell’organismo. Durante questo periodo è consigliabile l’assunzione di prodotti naturali drenanti e depurativi reperibili in farmacia o in negozi specializzati. La reintroduzione dei cibi deve avvenire in modo graduale e controllato. Possibilmente è meglio reintrodurre un cibo alla volta aspettando quattro giorni di tempo per l’introduzione del successivo, questo per monitorare eventuali sintomi di intolleranza. Il cibo reintrodotto non deve comunque essere consumato in quantità eccessiva; il consiglio più importante infatti per non incorrere ripetutamente in disturbi connessi alle intolleranze

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alimentari è di seguire una dieta varia e caratterizzata dall’assunzione di cibo di qualità e di alto valore biologico. L’intolleranza alimentare, al contrario dell’allergia, grazie all’eliminazione temporanea dell’alimento incriminato tende a scomparire. Per questo motivo la reintroduzione degli alimenti è delicata e non scontata. Risulta dunque importante e consigliato il parere del medico, non solo nella fase di lettura del test, ma anche in merito ai tempi e alle modalità di reintroduzione dei cibi. LA VISITA MEDICA In caso di difficoltà nell’interpretazione del referto o di patologie in corso è consigliabile il parere di uno specialista. LA RIPETIZIONE DEL TEST Si consiglia di ripetere il test non prima di 6 - 8 mesi.

Le Alternative da scegliere

La possibile comparsa di una o più intolleranze in una persona non deve provocare uno scoraggiamento anche perché ormai l’ alimentazione moderna prevede delle valide alterative alimentari che possono sostituire al meglio, sia come sapore che come apporto nutrizionale, l’ alimento da eliminare. Ci siamo permessi di compilare una tabella con le varie alternative che si possono trovare in commercio a seconda dell’ alimento o dei gruppi di alimenti da eliminare: Frumento: In caso di intolleranza al frumento si consiglia di evitare tutti i tipi di prodotti a base di frumento es. Pane e pasta, ma anche tutti i prodotti composti dalla farina di frumento quali biscotti, dolci e pizza. Come alternative si possono provare il farro, il kamut, il miglio, il grano saraceno, l’avena. E’ perciò consigliabile scegliere prodotti a base di questi alimenti tipo (Gallette, Biscotti, Pasta ecc.) che si possono trovare in qualsiasi negozio biologico specializzato.

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Uova: Quando si è soggetti ad una intolleranza all’ uovo si consiglia di evitare tutti gli alimenti contenenti uova di gallina quali dolci e preparati industriali nonché l’uova in sé, si può provvedere a ciò preparando in casa prodotti a base di uova di struzzo o anatra o papera. Olio di Oliva: Si può ricorrere all‘utilizzo di olii di semi quali girasole, Soia, Sesamo, Lino, Vinacciolo (Preferendo l’utilizzo a crudo). Latte e derivati: Per quanto riguarda il latte abbiamo valide alternative quali latte di soia, latte di riso, Latte di avena, latte di mandorla ecc. . A seguire si possono trovare anche molti prodotti composti quali yogurt di riso, budini di soia, per non parlare dei formaggi a base di latte di pecora (pecorino) e di capra (caprino). Lievito: In caso di incompatibilità al lievito si dovrà prestare attenzione all’ utilizzo di prodotti ottenuti da processi fermentativi (es. vino, aceto di uva) per non parlare del lievito di birra e a lievitazione naturale. Si consiglia pertanto di utilizzare lieviti chimici quali bicarbonato di sodio e cremore di tartaro (Cremortartaro) per gli alcolici si può scegliere tra gin, vodka, grappa ecc. Solanacee: Se c’è positività ad uno di questi alimenti possibilmente si dovrà eliminare o usare moderatamente gli altri appartenenti alla stessa famiglia (Pomodoro, peperone, patata, tabacco, peperoncini e melanzana). Si ricorda che la maggior parte dei prodotti alternativi la si può trovare in negozi specializzati in biologico e in farmacie nonché anche nei grossi supermercati.