intervistaall’economistagesuitagÄel giraud ......georgetown,storicoateneodeigesuitidi washington....

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INTERVISTAALL’ECONOMISTAGESUITAGÄEL GIRAUD Serve un quantitative easing ecologico per salvare l’ambiente, non solole banche. E Draghi lo sa FERDINANDOCOTUGNO MILANO GaëlGiraud è, comelo ha definito il Monde, un « innovatoreincatalogabile » . Ha lavorato alungo nelmondo finanziario e per le istituzioni francesi ( capoeconomista dell’Agenzia francese per lo sviluppo), è pretegesuita dal 2013 e ha appena iniziato un nuovoincarico di ricerca all’università di Georgetown, storicoateneo dei gesuiti di Washington. Giraud è diventato direttore del pro- gramma di giusti- zia climatica, un campo di ricerca in- terdisciplinare, che uniscemacroeconomia,scienza climatica, fisica, biologia. Il suo obiettivo èsviluppare un model- lo ibrido di previsione: « Mettia- mo che io voglia calcolare l’im- patto di una carbon tax in Ita- lia » , spiega Giraud, collegato via SkypedaWashington. « Il model- lo ci dirà cheimpatto ha quella tassasui consumi, l’economia, le emissioni eilclima » . Nel 2012 ha pubblicato per la prima volta Transizioneecologica ( Emi), un saggioimprescindibile per capi- re le connessioni tra finanza, po- litica e clima.Ha ovviamente os- servato con attenzione le cose italiane, non ultimo per la con- nessione gesuita che sembra in- nervare la nostra vita pubblica. Draghihafrequentatounascuola gesuita, nel discorso al Senatoha citato il gesuita papa Francesco sull’ambiente. C’èqualcosa in que- sto approccio che lo rende sensibi- le alcambiamentoclimatico? La risposta è sì.L’approccio fran- cescano sembra in apparenza più adattoa una relazione pro- fonda col creato ed è la ragione per cui un papagesuita ha il no- me di Francesco. Ma noi gesuiti abbiamounforte legameconl’e- cologia. Primo perchéabbiamo un rapportoottimista con l’an- tropologia, non siamo ossessio- nati dal peccatoedalla sessuali- tà. Abbiamofiducianel fatto che l’essere umano farà il meglio di quello che può e questo ci rende ottimisti. Lo scetticismo climati- co è il prodotto del pessimismo. Secrediche non ci sia via d’usci- ta, è più comodo credereanche che non ci sia nemmeno il pro- blema. Epoi abbiamo per natura un approccio globale ai proble- mi. Cheopinione hadi Draghi? Nel suo libro ci sonoopinionidure sulsuo operato. Ho un punto di vista sfumato. Quandodivenne presidente del- la Bce ero critico, perché veniva da Goldman Sachs. Ma devo am- mettere che ha fatto un lavoro migliore rispetto a Trichet, con la politica di quantitativeeasing ha aiutato gli stati dell’Eurozo- na. Inrealtàperò luiha salvatole banche, non gli stati in sé,come molte personepensano. E lo ha Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 7 SUPERFICIE : 62 % DIFFUSIONE : (200000) AUTORE : Ferdinando Cotugno 26 febbraio 2021

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Page 1: INTERVISTAALL’ECONOMISTAGESUITAGÄEL GIRAUD ......Georgetown,storicoateneodeigesuitidi Washington. Giraud èdiventato direttore del pro-gramma di giusti-zia climatica, un campodi

INTERVISTAALL’ECONOMISTAGESUITAGÄEL GIRAUD

Serveunquantitativeeasingecologicopersalvarel’ambiente,nonsololebanche.EDraghilo saFERDINANDOCOTUGNO

MILANO

GaëlGiraudè,comelo hadefinito il Monde,un«innovatoreincatalogabile».Ha lavoratoalungonelmondofinanziarioe per leistituzioni francesi(capoeconomistadell’Agenziafranceseper lo sviluppo), èpretegesuitadal 2013ehaappenainiziatounnuovoincaricodi ricercaall’università diGeorgetown,storicoateneodeigesuitidi

Washington.Giraud è diventatodirettore del pro-

gramma di giusti-zia climatica, uncampodi ricercain-terdisciplinare, che

uniscemacroeconomia,scienza

climatica, fisica, biologia. Il suoobiettivo èsviluppareunmodel-

lo ibrido di previsione:«Mettia-

mo cheio voglia calcolare l’im-patto di unacarbon tax in Ita-

lia »,spiegaGiraud,collegatoviaSkypedaWashington.«Il model-

lo ci dirà cheimpattoha quellatassasuiconsumi, l’economia,leemissionieilclima». Nel2012hapubblicato per la prima voltaTransizioneecologica(Emi), unsaggioimprescindibile percapi-

re leconnessionitra finanza,po-

litica e clima.Haovviamenteos-

servato con attenzionele coseitaliane, nonultimoper la con-

nessione gesuitache sembrain-nervare lanostravita pubblica.

Draghihafrequentatounascuolagesuita,neldiscorsoalSenatohacitato il gesuita papaFrancescosull’ambiente.C’èqualcosainque-

sto approcciochelorendesensibi-

le alcambiamentoclimatico?La rispostaè sì.L’approcciofran-

cescano sembrain apparenzapiù adattoa unarelazione pro-fonda col creatoed è la ragionepercuiun papagesuitaha il no-me di Francesco.Ma noi gesuiti

abbiamounforte legameconl’e-cologia. Primo perchéabbiamo

unrapportoottimistacon l’an-tropologia, nonsiamoossessio-

nati dalpeccatoedallasessuali-

tà. Abbiamofiducianel fattochel’essereumanofarà il meglio diquello chepuòequestoci rendeottimisti. Loscetticismoclimati-co è il prodottodel pessimismo.Secrediche non cisiavia d’usci-ta, è più comodocredereanchechenon ci sianemmenoil pro-

blema. Epoiabbiamo pernaturaunapproccio globale aiproble-

mi.

CheopinionehadiDraghi?Nelsuolibro ci sonoopinioniduresulsuooperato.Ho un puntodi vista sfumato.Quandodivenne presidentedel-

la Bce ero critico,perchévenivadaGoldman Sachs.Madevo am-

mettere che ha fatto un lavoromigliore rispetto a Trichet, con

lapolitica di quantitativeeasing

ha aiutatogli stati dell’Eurozo-na. Inrealtàperòluihasalvatolebanche,non gli statiin sé,comemolte personepensano.E lo ha

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fattoapattochefosseroingradodi rivenderequeldebito.Èunap-

proccio perverso:vi teniamo agallamapossiamofarviannega-re in qualsiasimomento. È un’e-redità controversa,secondome.

DallesueprimeparoleDraghisem-bra intenzionatoaunaveratransi-

zione ecologica.Ognivolta chesono venutoaRo-

ma negli ultimi annisonorima-

sto sconvoltodal fattochenessu-

no parlassedi problemi ecologi-

ci, anche se l’Italia è profonda-mente colpita dal cambiamentoclimatico. Unannofahodetto inVaticano:senon fateniente,do-

vrete spostarela sededaRoma,propriocome lacapitaledell’In-donesia si èdovuta muoveredaJakarta.Quindièunabuonanoti-

zia cheDraghiabbiaposto lasfi-

da ecologicain cimaall’agenda.

Lei vedelatransizioneecologica

nonsolocomeunanecessità,maanche come un’opportunitàpercurareil nostrosistemaeconomi-

co. Perché?Loscenarioeconomicodell’Euro-pa occidentalerischiadidiventa-

re comequellodel Giappone.De-

flazione, nessunacrescita,tassibassi,debitopubblico e privatomolto alti. Economieaddormen-tate e impossibili da svegliare.

L’unicomodopersfuggireaque-

sta minacciaèusarelatransizio-ne ecologicacome un stimolo

peril risveglio.In Franciasignifi-ca diversimilioni di postidi lavo-

ro, chei giovani aspettanoechie-

dono. Lavorichenonpossonoes-

sere delocalizzati.Sedevi fare laristrutturazionetermica degliedifici, la devi fare in Italia, nonin Cina.C’è il temadellamobilitàgreen,quasiinteramentesurota-

ia, con poche autoe solo elettri-che, chehabisogno di unampioprogettodi riorganizzazione ur-

bana. Altro lavoro che si crea.E

poi serveunariconversione in-

dustriale, sucui l’Italia hagran-de vantaggio,perchéc’è unatra-dizione industriale. Ci voglionoingegneri, scienziati,manager.

LaFranciahainiziatoquestoper-corso conMacron,masembranon

stiafunzionando.Perché?

Il percorsoerastataavviato conHollande,Delphine Bathoe Ség-

olène Royal. Erastatacreataunacommissionescientifica perela-

borare gliscenaridella transizio-ne, qualcosachedovrestefarean-

che in Italia, cinquantascienzia-

ti di massimolivello chepossa-

no elaboraremodelli e soluzio-

ni. Erastatafattaunabuonaleg-

ge sull’energia.Macron nonhaimplementatoquestolavoroper-

ché noncredenell’ecologia,èl’e-quivalente francesediRenzi,par-

la tantoenonfa niente.

NegliStatiUniti dovevivesiamoin

una fasedi grandeambizionecli-

matica. Cheostacolivede?Lapandemiaeil poteredell’indu-stria delle fonti fossili, ancoraforte.Maunulteriore grandepro-blema sono gli americani, total-

mente dipendentidal consumodi energia.Dovranno capirechedevono consumaremenoeque-

sto èuno shock per la loro civil-tà, fondatasul sognochenon ci

sianolimiti, checi saràsempreabbondanzadi tutto.Dovrannocomprenderechenonèvero,cheil mondo èfatto di risorsefinitee che lo stiamo distruggendocon unacrescitasenzalimiti.

Passandoal suo campodi studi,qualesaràilruolodellafinanzanel-la transizioneecologica?Un ruolo enorme,perchéservo-

no tanti, tantisoldiperle infra-

strutture verdi. Servonomiglia-

ia di miliardi ognianno,lodico-no l’Ipcc e l’economista ingleseNicholasStern.Il problemaèchela finanzaora fa solo greenwa-

shing. Prendiamo i greenbond:

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non sonogreen,sonosolobond.L’ereditàdelpassatoèancorape-

sante. Banche, assicurazioni e

hedgefund hannotroppiassetlegati alle fonti fossili neibilan-

ci. Peril benedell’ambientedob-

biamo chiudere quegli investi-menti, ma cosìgli assetandran-

no a zeroin pochianni.Le ban-che falliranno e lo sanno.Parla-

no di transizioneecologica,manon la vogliono, perché sannoche,se succederà,loro moriran-

no.

Ecomeseneesce?Dovremmo chiederealla Bce dicomprare questiassetsporchi,toglierli dai bilanci delle ban-che, aunprezzoridotto, cosìcheil costosiacondivisocon leban-

che stesse.In cambio dovrannosmetteredi finanziarequestiprogetti.InFrancia,setteeurosudieci chelebancheinvestonoinenergia vannoancorasu fontifossili.Èunacatastrofe.LaBceto-

glierebbe questiassetdalmerca-

to, siterrebbe il dannoeconomi-

co e non sarebbeun problema,perchéèunabancacentrale,po-

trebbe ricapitalizzarsi,crearesol-

di.

Sarebbeunquantitativeeasingeco-

logico?Esatto,lo si puòchiamarecosì.ÈunacosachesicuramenteMarioDraghi può capire.Quando neparlo con i banchierifrancesi,quelli onestisonod’accordoconme.E glialtri hannopauradi per-

dere illavoro. Lebanchefarannotutto quellochepossonoper im-pedire la transizioneecologica.

Pensachequestatransizioneeco-

logica possaessereunanuovafon-dazione perl’Unione europea?Èquellochecredo.Dovremmori-

fondare il progetto europeoin-

torno all’ecologia,cancellandoidebiti pubblici, per creareunanuova libertà fiscale e investire

in infrastruttureverdi, conunpacchettodi stimoli pariaquel-

lo promesso da Biden, almenoduemilamiliardi di dollari. Sa-

rebbero unarinascitadellasocie-

tà europea.

Qualèilruolodellacristianitànella

transizione?Per cambiare servono anchenuoverisorseculturalieintellet-

tuali. Ènecessariaunapromozio-

ne deibenicomuni,lasalute,l’ac-qua, le foreste,e perfarlo ci vo-

gliono nuove istituzioni. Neab-

biamo per i beniprivati, il merca-

to, per i beni pubblici, gli stati,

ma nonper i benicomuni. Dob-

biamo inventarequalcosa chenon sianéil mercatonélostato.L’Italiapuòfarlo,aveteunagran-de creatività istituzionale,in fon-

do avete inventatol’università.Lacristianitàpuòessereunadel-

le risorsechecontribuirannoaquestenuoveistituzioni.Mette-

re lecosein comuneèun modomolto cristiano di organizzarela società.

Avrebbevisto lestorturedellano-stra economiasenonfossediven-

tato gesuitaauncertopuntodella

suavita?Credodi no. Eroun consulenteperlebanche,diventaregesuitamiha resolibero,perchénonhopiù unacarrieradaproteggere.

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Gäel Giraudnel2012 hapubblicatoTransizioneecologica(Emi),unsaggioimprescindibileper capireleconnessionitrafinanza,politicaeclima

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