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Site assessment e aspetti progettuali

Michele PeroniRimini, 10 Novembre 2011

Interventi di decommissioning all’interno del petrolchimico di Assemini


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Inquadramento storico e geografico del sito di Assemini

Pianificazione degli interventi di decommissioning

Site assessment

Sviluppo della progettazione

Stato di avanzamento degli interventi di decommissioning

Contenuti


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Site assessment



Contenuti


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Lo Stabilimento Syndial S.p.A. è situato nell’agglomerato industriale di Macchiareddu, nell’Area di Sviluppo Industriale di Cagliari gestita dal CACIP, nel territorio del Comune di Assemini (CA), e ricade all’interno del sito di interesse nazionale del Sulcis –Iglesiente - Guspinese, istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio con D.M. 468 del 18/09/2001 e perimetrato con D.M. 12 Marzo 2003.

L’area industriale di riferimento ricopre una superficie complessiva di 118,24 ettari ed èdelimitata:

a NO, dalla strada consortile del CACIP ed alcuni stabilimenti industriali di piccole dimensioni tra i quali una centrale elettrica dell’ENEL; a SO, dalla strada dorsale consortile che collega la zona industriale CACIP e la strada statale SS-195; a SE, dalle saline Contivecchi; a NE, dalla strada provinciale SP92 (Assemini –Contivecchi – Cagliari).

Oltre allo Stabilimento vero e proprio, l’unità produttiva Syndial è completata da un Deposito costiero e da un Pontile per attracco navi.


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Il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari (CACIP) è stato istituito nel 1961 con la denominazione CASIC. Nel 1991, per effetto della legge 5 ottobre 1991 n. 317 si trasforma in ente pubblico economico. Costruzione a Macchiareddu nel 1962 dell’attuale insediamento petrolchimico Syndial (ex RUMIANCA) per la produzione di PVC, ACN, Politene (bassa densitàe alta densità).Progressivo disinvestimento nell’industria chimica italiana a partire dagli anni ’80 e conseguente dismissione delle linee produttive:

1999TRI/PER

1997Concentrazione soda

1992PVC2, VCM2 e reattore OXY (avviati nel 75-77)

1978STARLENE (PBP)

1982ETS (Steam Cracking – Etilensarda)

1991 (in crisi dal 1978)PAP1

-PAP2 (installato nel 1976 e mai andato in marcia)

1990Cloro a mercurio

2003AN2 (fermata previa messa in sicurezza)

1996APR (Impianto perossidi)

1976VCM1 e PVC1

Anno di fermataImpianto


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L’attuale ciclo produttivo è rappresentato principalmente da una linea di produzione Cloro e Cloroderivati. Alla linea appartengono gli impianti:

Elettrolisi (Cloro Soda); Sintesi/recupero Acido cloridrico; Dicloroetano; Forno trattamento sfiati e code di lavorazione.

A servizio delle diverse produzioni, nello Stabilimento sono in funzione:una centrale termoelettrica per la fornitura di vapore; un impianto per la produzione di acqua demineralizzata; un impianto aria compressa; un impianto di Frazionamento aria per la produzione e la distribuzione dell’azoto; un impianto di trattamento delle acque reflue prima del conferimento all’impianto biologico del CACIP; un laboratorio chimico, la cui attività è rivolta alle problematiche produttive dello stabilimento; un magazzino generale per la giacenza delle scorte materiali; un magazzino separato per l’immagazzinamento dei chemicals; un sistema di torri di acqua di raffreddamento; una rete di distribuzione di energia elettrica; un impianto antincendio; sistemi di collettamento e di trattamento effluenti gassosi provenienti dalle diverse unità produttive.



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APR


TRI/PER

CONCENTRAZIONE SODA

ACCESSO

PAP1-PAP2

STARLENE

CLORO SODA(a membrana)

DCE - OXY

VCM2

VCM1

PVC2

PVC1

ETS

AREA STOCCAGGI NORD

AN2 AN1Ex Sala CELLE CLORO SODA (a mercurio)


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I primi interventi di decommissioning nel sito sono stati casi isolati e hanno riguardato solo alcune sezioni di impianto:

Apparecchiature sala celle dell’impianto cloro soda;Apparecchiature dell’impianto PVC1;Apparecchiature dell’impianto AN1;Serbatoi di stoccaggio degli scarti di produzione (svuotamento e bonifica).

L’intervento massiccio di demolizione degli impianti dismessi è stato successivamente pianificato in diverse fasi. Nello specifico le attività sono state suddivise in 4 STEP di progettazione:

STEP 1 – Decommissioning impianti VCM1, PVC1, ASN, VCM2, PVC2, OXYSTEP 2 – Decommissioning impianti ETS, AN1, APRSTEP 3 – Decommissioning impianti PAP1, PAP2, CONCENTRAZIONE SODA, TRI/PERSTEP 4 – Decommissioning impianti STARLENE (PBP), AN2, FABBRICATI RESIDUI CLORO A MERCURIO

IMPIANTO VCM1


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ACCESSO

PAP1-PAP2

STARLENE

AN2

DCE

VCM2

VCM1

PVC2

PVC1

ETS

AREA STOCCAGGI NORD


STEP 1

STEP 2

STEP 3

STEP 4

OXY

APR

AN1

TRI/PER

CONCENTRAZIONE SODA


Ex Sala CELLE CLORO SODA (a mercurio)


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1. RACCOLTA DOCUMENTALE E STUDIO DEI PROCESSI:Raccolta, presso uffici tecnici, di tutti quei dati di ciascun impianto atti a farne comprendere la funzionalità, i fluidi di processo utilizzati, le materie prodotte, le possibili condizioni delle apparecchiature e tubazioni.Raccolta e rielaborazione della cartografia esistente, poi integrata con quanto emerso dalla indagini in campo.

Liquido incolore volatile, con odore caratteristico; è più pesante dell’aria e può spostarsi lungo il suolo, èpossibile un accensione a distanza. Altamente infiammabile; tossico all’esposizione.

Esano

Incolore, con odore simile al cloroformio, dolciastro; si decompone lentamente diventando acido e di colore scuro. Altamente infiammabile.

Dicloretano

Gas incolore, inodore, infiammabile, chimicamente stabile; non tossico.Propilene

Gas incolore, con leggero odore dolciastro, infiammabile, chimicamente stabile in condizioni normali, non tossico.

Etilene

DescrizioneSostanza chimica


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2. ESECUZIONE RILIEVI:Verifica dello stato generale delle strutture al fine di comprenderne l’agibilità in funzione delle operazioni di demolizioneVerifica dello stato di apparecchiature e tubazioni al fine di quantificare, laddove possibile, la presenza di residui.

Si è proceduto a:Qualificare lo stato degli impianti oggetto di intervento;Verificare lo stato dei sezionamenti degli impianti (elettrico, idrico, antincendio, etc.);Predisporre idonee schede relative alle diverse componenti degli impianti, corredate di foto e di dati indicativi delle caratteristiche, dello stato di conservazione, della presenza o meno di coibentazione e/o residui visibili;Quantificare, in termini di peso e volume, tutti i materiali costituenti l’impianto (materiali ferrosi, rifiuti, coibenti, cls/c.a. ecc.).

IMPIANTO VCM1 IMPIANTO PVC1


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3. ELABORAZIONE ED ESECUZIONE DEL PIANO DI PRECARATTERIZZAZIONE:

Il Piano comprendeva precise indicazioni relativamente ai seguenti aspetti:

numero di campioni da prelevare;punti di campionamento riportati su idonea planimetria;modalità di prelievo e conservazione dei campioni, con riferimento alle metodiche di campionamento indicate nella norma UNI 10802;set analitici da applicare alle diverse matrici prelevate (solido, liquido), con l’elenco dei parametri da analizzare e delle relative metodiche analitiche di riferimento;gestione degli aspetti di sicurezza per l’esecuzione delle indagini in campo, sulla base di quanto emerso dallo studio degli impianti e dai rilievi in campo.

Sulla base del Piano sono stati eseguiti:Verifica esplosività di apparecchiature e tubazioni Monitoraggi ambientali (composti volatili e fibre amianto)Caratterizzazione dei materiali al fine di classificarli ed individuare in via preliminare i possibili canali di recupero/smaltimento.

60MONITORAGGI AMBIENTALI

60VERIFICHE DI ESPLOSIVITÀ

150CAMPIONI LIQUIDI PRELEVATI

250CAMPIONI SOLIDI PRELEVATI

PRELIEVO CAMPIONE LANA MINERALE SU AN2


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Raccolti gli elementi conoscitivi degli impianti, l’attività di ingegneria ha sviluppato:

Aspetti normativi ed autorizzativi: definizione del quadro normativo di riferimento

Organizzazione logistica: Definizione della logica organizzativa degli interventi, in termini di spazi e tempi di esecuzione

Screening tecnologico: comparazione e scelta delle migliori tecnologie disponibili (costi / benefici) ed ottimizzazione delle attività di campo

Analisi dell’impatto sull’ambiente e delle misure di mitigazione

Piano di gestione dei materiali di risulta

Analisi di sicurezza delle diverse fasi di lavoro

Valutazione dei tempi e dei costi



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NORME AMBIENTALI(D.Lgs. 152/06 – T.U. Ambiente)

Gestione di tutti i processi ambientali (aria, acqua, suolo)

Ottenimento delle autorizzazioni per l’utilizzo di impianti di trattamento rifiuti e di abbattimento delle emissioni in atmosfera

Gestione amministrativa ed operativa dell’intero ciclo dei rifiuti (wastemanagement) con disponibilità di una rete di trasportatori e impianti di smaltimento e recupero

NORME SICUREZZA(D.Lgs. 81/08 – T.U. Sicurezza)

Monitoraggi ambientali (emissioni,polveri, amianto, radioattività, etc.)

Assunzione incarichi di CP, CEL, RL e elaborazione dei relativi documenti di sicurezza (PSC, POS, DUVRI, DVR, etc.)

Elaborazione e presentazione Piani di Lavoro per Bonifica Amianto

EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA

SCIA (ex DIA)

Altre autorizzazioni edilizie (Concessione edilizia, Permesso a costruire, etc.)

Pratiche edilizie di chiusura lavori (variazioni catastali, etc.)

ALTRE NORME SPECIFICHE

AMIANTO

RADIOPROTEZIONE (D.Lgs n. 230 del 17 Marzo 1995)

DISCARICHE / IMPIANTI

LINEE GUIDA AZIENDALI

STANDARD TECNICI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI



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Gli aspetti più critici:

Stabilità delle strutture

Rimozione MCA

Bonifica circuiti


PROBLEMI STRUTTURALI

IMPIANTO VCM1AREA STOCCAGGI NORD


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FORNI IMPIANTO ETS

Rimozione MCA


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Bonifica circuiti. Per i diversi fluidi di processo di ciascun impianto sono state individuate le apparecchiature e le linee coinvolte:

Sulla base delle informazioni sui circuiti vengono definite, in fase esecutiva, le corrette modalità di bonifica.


CE-1 DA T303 A E313 A – B CE-2 DA E313 A – B A V304CE-3 DA V304 A E403CE-4 DA V304 A STOCCAGGIO ETILENECE-5 DA STOCCAGGIO ETILENE A E403CE-6 DA E403 A STOCCAGGIO ETILENE VAPORECE-7 DA E 403 A CIRCUITO FUEL GAS

linee di processo

T303V304E313 A – B E403

Principali apparecchiature

ETILENEFluido di processo


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In fase progettuale sono state individuate delle soluzioni che rispondevano ad una visione di insieme riferita all’intero “pacchetto”di impianti da demolire.

In particolare, è stato ipotizzato l’utilizzo di impianti / unità mobili di trattamento degli effluenti:

Impianto mobile di lavaggio, per tutte quelle apparecchiature e tubazioni non bonificabili in opera

Impianto mobile di trattamento rifiuti liquidi (acque di lavaggio)

Unità di abbattimento degli effluenti gassosi

In fase esecutiva, anche a seguito della frammentazione delle attività, si è verificata l’inopportunità di installare l’impianto mobile di trattamento rifiuti liquidi, per ragioni legate ai tempi autorizzativi e ai ridotti quantitativi da gestire.



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Impianto di recupero rottami metallici

5 t 17.04.07Nichel e sue leghe - C.M. 440 POS.680

5 t 17.04.01Ottone - C.M. 440 POS.520

50 t 17.04.07Rottami misti - C.M. 430 POS.10

50 t 16.02.14Motori elettrici - C.M. 430 POS.291

7 t 17.04.01Rame - C.M. 440 POS.490

29 t 17.04.11Cavi elettrici di potenza in rame isolati - C.M. 440 POS.730

1 t 17.04.02Allumino - C.M. 440 POS.591

21 t 17.04.05Acciaio inox - C.M. 430 POS.140

1.100 t 17.04.05Acciaio al carbonio e ghisa (compresi i ferri di armatura) - C.M. 430 POS.10

QuantitàU.M.CERDESCRIZIONE


GESTIONE MATERIALI DI RISULTA

Materiali inviati a recupero

IMPIANTO STARLENE


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Discarica per rifiuti pericolosi


10t 15.01.06Imballaggi

50t 17.02.0117.02.0217.02.03

Materiali vari (legno, plastica, carta, vetro)

140t 17.06.05*Eternit

265t 17.09.04Materiali da dismissione sistema fognario

2055t 17.05.04Terra

12840t 17.09.04Macerie da demolizioni

Discarica per rifiuti non pericolosi

1t 10.01.04*Ceneri da camini

1t 06.02.04*Soda

10t 17.02.04*Materiali vari (legno, plastica, carta, vetro)

10t 17.03.01*Guaina catramata

200t 17.09.03*Refrattari

20t 17.06.03*Altre coibentazioni (non in MCA)

1t 17.06.01*Amianto valvole

140t 17.06.01*Amianto

290t 17.05.03*Terra

1835t 17.09.03*Macerie da demolizioni



Materiali inviati a smaltimento IMPIANTO STARLENE


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Piattaforma di trattamento


150t 16.10.01*16.10.02Acque di lavaggio da bonifica impianti

Impianto di trattamento reflui

10t 13.03.06*Dowtherm

10t 13.03.01*Olio contenente PCB

10t 13.02.06*Olio lubrificante

540t 07.01.08*Residui di bonifica

Impianto di termodistruzione

10t 20.02.01Ramaglie

10t 20.01.21*Lampade Neon

10t 16.02.14Apparecchiature fuori uso

10t 16.02.13*Apparecchiature fuori uso

10t 16.02.10*Apparecchiature contenenti PCB

2405t 17.09.03*Materiali da dismissione sistema fognario

295t 17.05.03*Terra

1835t 17.09.03*Macerie da demolizioni



Materiali inviati a smaltimentoIMPIANTO STARLENE


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Site assessment



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ACCESSO

PAP1-PAP2

STARLENE

AN2

DCE

VCM2

VCM1

PVC2

PVC1

ETS

AREA STOCCAGGI NORD

ESEGUITE

IN CORSO

DA APPALTARE

OXY

APR

AN1

TRI/PER

CONCENTRAZIONE SODA


Ex Sala CELLE CLORO SODA (a mercurio)



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ATTIVITÀ ESEGUITE:STEP 1 – Decommissioning impianti VCM1, PVC1, ASN, STEP 2 – Decommissioning impianti ETS, AN1, APR

ATTIVITÀ IN CORSO:STEP 3 – Decommissioning impianti PAP1, PAP2, CONCENTRAZIONE SODA, TRI/PER

ATTIVITÀ DA APPALTARE:STEP 1 – Decommissioning impianti VCM2, PVC2, OXYSTEP 4 – Decommissioning impianti STARLENE (PBP), AN2, CLORO A MERCURIO


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VCM1-PVC1

PRIMA DOPO


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ETS-ASN

PRIMA DOPO


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Grazie per l’attenzione…

RISAMB – DecommissioningENVIRONMENTAL OPERATIONS

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