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Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Alessandro Volta” [email protected] Via Assisana, 40/E - loc. Piscille - 06135 Perugia Centralino 075.31045 fax 075.31046 C.F. 80005450541 www.avolta.pg.it [email protected] [email protected] Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica ed Elettrotecnica Informatica e Telecomunicazioni Chimica, Materiali e Biotecnologie Grafica e Comunicazione Trasporti e Logistica DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 15 maggio 2015 ( ART.3 L. 425-97 ; ART. 5 del Regolamento) Indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Articolazione ELETTROTECNICA Classe 5^ sez. A/T a. s. 2014-2015 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rita Coccia

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Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Alessandro Volta” [email protected]

Via Assisana, 40/E - loc. Piscille - 06135 Perugia Centralino 075.31045 fax 075.31046 C.F. 80005450541

www.avolta.pg.it [email protected] [email protected]

Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica ed Elettrotecnica Informatica e Telecomunicazioni

Chimica, Materiali e Biotecnologie Grafica e Comunicazione Trasporti e Logistica

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

15 maggio 2015 ( ART.3 L. 425-97 ; ART. 5 del Regolamento)

Indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

Articolazione ELETTROTECNICA

Classe 5^ sez. A/T

a. s. 2014-2015 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rita Coccia

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CONSIGLIO DI CLASSE

Materia – docente

firma

Religione Prof.ssa Silvana LENTINI

Italiano Prof.ssa Paola MAURIZI

Storia Prof.ssa Paola MAURIZI

Inglese Prof.Cristian ROSA

Matematica Prof.ssa Paola RULLO

Elettrotecnica ed Elettronica Prof. Cesare MALARCO Prof. Stefano QUAGLIA

Sistemi elettrici automatici Prof. Marco ADRIANI Prof. Ezio RAGNACCI

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici Prof. Roberto SARCHIONI

Prof. Fabio LUCCHI

PLC Prof. Cesare MALARCO

Prof. Fabio LUCCHI

Educazione Fisica Prof. ssa Maria LUCCHETTA

Sostegno Prof.ssa Francesca ALTOBELLI

Prof.ssa Laura ROSATI

IL COORDINATORE DI CLASSE Prof.ssa Paola Maurizi IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Rita Coccia

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1. PROFILO PROFESSIONALE

Obiettivo del corso di studi per Perito Industriale per l’ELETTRONICA e l'ELETTROTECNICA é quello di formare un tecnico capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da una rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro. L’allievo, al termine del corso di studi, oltre ad un ampio bagaglio di conoscenze, avrà buone capacità di orientamento di fronte ai problemi tecnici ed essere in grado di cogliere anche gli aspetti economici degli stessi; potrà perciò partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo. Dopo aver conseguito il diploma e superato l'Esame di abilitazione potrà iscriversi all'Albo dei Periti Industriali e quindi esercitare la libera professione. Può inoltre accedere a qualsiasi facoltà universitaria e a qualsiasi corso di Laurea o Diploma Universitario (Laurea breve), sia nell'ambito dell'area tecnico-scientifica sia in quella umanistica. Il perito Industriale per l’ ELETTRONICA e l’ELETTROTECNICA • ha competenze specifiche nel campo dei materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche , della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici; è in grado di programmare controllori e microprocessori; • opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; • è in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; • integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire, all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese, relativamente alle tipologie di produzione; • interviene nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, rivolto all’ottimizzazione del consumo energetico e adeguare gli impianti e dispositivi alle normative di sicurezza; è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende; • è in grado di pianificare la produzione dei sistemi progettati, descrive e documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati; In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione "Elettrotecnica" la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali

2. PROFILO DELLA CLASSE

2.a. LA STORIA La classe è costituita da 16 alunni,15 dei quali provenienti dalla 4AT dell’a.s. scorso e uno ripetente (ex 5AT, non ammesso agli esami). Dei 15 alunni, 8 sono stati ammessi per proprio merito e 7 dopo gli esami per la sospensione del giudizio.

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La ex 4AT era costituita da 18 alunni, 16 dei quali provenienti dalla ex 3AT e 2 ripetenti. 3 alunni non sono stati ammessi alla classe 5^.

L’originaria 3^era costituita da 20 alunni provenienti da sei classi seconde.Uno si trasferì ad altro indirizzo,3 non vennero ammessi, 8 vennero ammessi dopo gli esami per la sospensione di giudizio, 8 ammessi per proprio merito. Del nucleo iniziale sono 14 gli alunni presenti nell’attuale 5^. Sono presenti due alunni certificati. Dai dati oggettivi si evince che la carriera scolastica di circa metà degli alunni non è stata del tutto proficua né regolare, in quanto, nei due anni precedenti la classe quinta, ha avuto sospensioni del giudizio in varie discipline. La classe ha subito un avvicendamento di 6 docenti nel quarto anno e di 3 docenti nell’ultimo, come risulta dalla tabella sottostante. Il cambiamento più significativo è avvenuto nell’area tecnologica, in particolare nella disciplina Elettrotecnica, caratterizzante l’indirizzo. Gli alunni provengono prevalentemente dai comuni limitrofi fino ad un raggio di 40 km. circa. 2.b AVVICENDAMENTO DOCENTI DISCIPLINA classe 3° classe 4° classe 5° Italiano un docente altro docente stesso docente Storia un docente altro docente altro docente Inglese un docente altro docente stesso docente Elettrotecnica/onica un docente altro docente altro docente Tpsee un docente altro docente stesso docente Lab. Sistemi un docente altro docente altro docente

3. PERCORSO FORMATIVO 3.a OBIETTIVI EDUCATIVI Preso atto della storia della classe e della sua composizione, il consiglio di classe, ad inizio anno scolastico, ha individuato i seguenti obiettivi da raggiungere con condivisa metodologia:

- Potenziare il rispetto delle fondamentali norme di correttezza e delle regole della scuola - Valorizzare le proposte e le iniziative degli alunni - Potenziare la capacità di lavorare in gruppo

Interventi per raggiungerli: - Mantenere un’azione comune (confrontarsi anche informalmente) - Richiamare gli alunni al rispetto delle regole. In particolare: vietare l’uso improprio e non autorizzato dei cellulari; consentire le uscite durante le lezioni solo per necessità non procrastinabili; controllare assenze e ritardi - Esplicitare gli obiettivi, i metodi, i criteri di verifica e valutazione coinvolgendo nelle decisioni - Ascoltare le loro proposte invitandoli ad argomentarle - Far svolgere attività in gruppo sia di tipo eterogeneo che per livelli con compiti sia organizzativi che produttivi 3.b OBIETTIVI DIDATTICI

- Potenziare l’utilizzazione degli strumenti didattici e delle tecnologie digitali - Potenziare la capacità di analisi, sintesi e rielaborazione - Educare alla metodologia della ricerca-azione - Potenziare la competenza comunicativa orale e scritta. - Educare all’autonomia e alla creatività

Interventi per raggiungerli - Assegnare sistematicamente esercizi di comprensione, analisi, sintesi riconducibili alle

tipologie delle prove d’esame

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- Proporre attività di ricerca con applicazione di criteri di selezione di fonti e di contenuti e di organizzazione

- Dare spazio alle iniziative degli alunni proponendo loro l’organizzazione di attività progettuali e la verifica dei risultati

- Far documentare e rielaborare tutte le esperienze di stage e progettuali - Far presentare lezioni, prodotti e progetti anche in forma multimediale - Utilizzare metodologie quali attività in gruppo sia di tipo eterogeneo che per livelli

3.c OBIETTIVI RAGGIUNTI EDUCATIVI La classe, presentatasi in terza particolarmente vivace e non adeguatamente disponibile all’apprendimento, salvo qualche eccezione, nel corso del quarto e del quinto anno ha fatto registrare un crescente miglioramento per ciò che concerne la correttezza, anche se talora una certa esuberanza di alcuni ha reso faticoso il dialogo costruttivo, già difficile per una generale modesta motivazione culturale soprattutto nella trattazione di tematiche prettamente disciplinari. Nel corso dell’anno, crescendo il ritmo di lavoro, l’eterogeneità si è andata marcando. La maggioranza della classe si è impegnata in modo generalmente modesto a casa, talora inadeguato soprattutto nel rispetto delle consegne; l’applicazione essenziale, prevalentemente attivata in classe, è stata attuata da alcuni in modo efficace e produttivo mentre da altri in modo poco determinato. Solo alcune individualità hanno mantenuto un costante atteggiamento responsabile e motivato. Adeguata la capacità di lavorare in gruppo. Buona la capacità di partecipare con interesse ed impegno alle attività trasversali. Degno di nota lo spirito di inclusione che ha caratterizzato la classe sia in situazioni formali che informali. DIDATTICI

Area tecnico-scientifica

La classe è costituita da due gruppi che si distinguono sia per differenti livelli di preparazione, competenze raggiunte ed autonomia che per un approccio più o meno responsabile e motivato nei confronti delle discipline. La maggioranza è costituita da studenti non adeguatamente impegnati nell’affrontare le difficoltà, che hanno partecipato alle lezioni in modo poco motivato, disturbando le stesse e rendendole molto faticose per i docenti e per i pochi alunni interessati. Il profitto di questa parte della classe è generalmente sulla mediocrità, con alcuni elementi che comunque, grazie alle proprie capacità, sono riusciti a raggiungere la sufficienza. Un esiguo gruppo ha invece partecipato attivamente alle attività didattiche e ha lavorato con costanza riuscendo ad acquisire buone conoscenze e competenze, mostrando una effettiva crescita ed una maggiore consapevolezza. Generalmente è stata riscontrata una preparazione essenzialmente mirata alle verifiche periodiche; ciò ha comportato che la stessa risulta per alcuni di tipo prettamente mnemonico. La rielaborazione a casa è stata non adeguata per la maggioranza della classe. Solo alcuni ragazzi presentano una certa autonoma capacità organizzativo-progettuale, pur non essendo trainanti per il resto della classe. Il linguaggio tecnico e settoriale, pur cresciuto nel triennio, non riesce sovente ad essere né pienamente corretto né puntuale.

Area umanistica La classe ha partecipato all’attività didattica in modo generalmente corretto. La relativa attitudine alle discipline di quest’area e il modesto interesse per la lettura hanno condizionato l’interazione costruttiva rendendo talora la lezione faticosamente produttiva. Adeguata

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la motivazione e la capacità di intervenire nel dibattito sulle tematiche d’attualità collegate alla letteratura e alla storia. Circa metà della classe possiede conoscenze pressoché essenziali, che sa esporre in modo ordinato e corretto o, se formalmente incerto, comunque funzionale. Una minoranza, per difficoltà pregresse, ha parzialmente raggiunto gli obiettivi per cui, in alcuni casi, necessita della guida del docente per dimostrare di conoscere quanto appreso. Un esiguo gruppo sa orientarsi con discreta padronanza nei diversi ambiti disciplinari. Nella produzione scritta, la maggioranza della classe presenta incertezze ortografiche e/o lessicali e/o morfosintattiche e una modesta capacità elaborativa. Discreta la capacità di riutilizzare esperienze e saperi appresi con metodologie innovative. 3.d METODI e STRUMENTI DI LAVORO

Metodi e strategie didattiche Strumenti

Lezioni frontali Controllo partecipato degli esercizi Flipped classroom Problem solving Peer education Webquest Cooperative Learning Discussione guidata Lezione interattiva Lavori di gruppo Attività progettuale Esercitazioni di laboratorio Studio di casi Conferenze

Libro di testo Manuali Schede riassuntive Documentazione prodotta al docente Materiali dei laboratori tecnologici Piattaforme dedicate LIM Video

3.e SPAZI utilizzati Aula - Laboratori di Misure Elettriche, T.P.S.E.E. e Sistemi Autom.- Aula di lingue - Palestra Biblioteca e postazioni internet in aula dedicata - Aula Magna 3. f TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO n. ore 904 (al 15 maggio) su n. ore 1056 previste (33x32 ore settimane a fine a.s.). 3.g VALUTAZIONE E VERIFICA Valutazione disciplinare Le griglie di valutazione disciplinare sono state condivise nei dipartimenti ed approvate dal Collegio Docenti Valutazione del comportamento La valutazione viene definita in base alla griglia di valutazione d’Istituto. VOTO INDICATORI 10 1. Comportamento formalmente corretto, propositivo e collaborativo

2. Comportamento responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto 3. Comportamento consapevole del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell'impegno a scuola e a casa.

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9 1. Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto 2. Comportamento consapevole del proprio dovere e continuità nell'impegno a scuola e a casa.

8 1. Comportamento rispettoso delle regole dell'Istituto e corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola 2. Impegno non sempre costante ed una non sempre precisa consapevolezza del proprio dovere /es.: distrazioni che comportano richiami verbali durante le lezioni.

7 1. Comportamento non sempre rispettoso delle regole dell'Istituto e corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola /es.: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che comportano frequenti richiami verbali durante le lezioni. 2. Incostanza nell'impegno (a scuola e a casa) e poca consapevolezza del proprio dovere.

6 1.Comportamento irrispettoso delle regole dell'Istituto dei compagni e/o degli insegnanti e/o delle altre figure operanti nella scuola, con conseguente irrogazione di sanzioni disciplinari annotate sul registro di classe e comunicate alle famiglie in applicazione dell'art. 22 del regolamento, alle quali lo studente però ha risposto con chiaro e concreto ravvedimento. 2. Inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno.

5 1. Comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell'Istituto, atteggiamenti ed azioni che manifestano grave e/o totale mancanza di rispetto dei compagni e/o degli insegnati e/o di altre figure operanti nella scuola, con conseguente irrogazioni di sanzioni disciplinari annotate sul registro di classe e comunicate alle famiglie. Il 5 in condotta in fase di scrutinio finale o ammissione all'esame di stato può essere attribuito solo nel caso di comportamenti dai quali sia derivata la sanzione disciplinare dell'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni 2. Assenza totale di impegno e di consapevolezza del proprio dovere.

Per l'attribuzione del voto di condotta non devono necessariamente ricorrere tutti gli indicatori correlati.

Numero e tipologie delle verifiche effettuate durante l’a.s. 2014-2015 materia verifiche

orali produzioni scritte

prove strutturate

prove semistrut.

problem solving-esercizi

prove pratiche

altro

ITALIANO 8 6 STORIA 5 1 1 1 ppt LINGUA INGLESE

4

4 (scritti) 2 (orali)

3(scritti) 2 (orali)

MATEMATICA

3 7 (di cui 2 di recupero nel secondo pentamestre)

ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA

4 4

Relazioni tecniche

2 4 5

2 simulazioni

di terza prova

SISTEMI 4-5 1 2 2 4 1 TPSEE 4 7 6 PLC 3 4 4 Ed. Fis. 6 RELIGIONE 5

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• Simulazioni delle prove d’esame (1^,2^3^,colloquio) La Dirigenza, in collaborazione con i consigli di classe e i dipartimenti, ha definito le date delle simulazioni delle prove d’esame, somministrate contemporaneamente in tutte le classi quinte dell’Istituto.

• 1^ prova scritta di Italiano: 12 febbraio 2015 e 14 aprile 2015 • 2^ prova scritta di: 24 aprile 2015 e 22 maggio 2015 • 3^ prova scritta, Tipologia A (Trattazione sintetica di argomenti + prova di Inglese ): 24

marzo 2015 e 20 aprile 2015. • Colloquio: 6 maggio 2015 (un alunno)

Per ciò che concerne la simulazione di 1^ prova, sono state proposte in entrambe le simulazioni tutte le tipologie. Concordemente con i docenti di Lettere del triennio, sono stati elaborati ed utilizzati criteri di misurazione e valutazione per ciascuna tipologia di prova. Le relative griglie sono comuni a tutte le quinte dell’Istituto. Per ciò che concerne la simulazione di 2^ prova, preso atto della nota del MIUR,15.04.2015 “Esempi di seconde prove d’esame”, alquanto contraddittoria rispetto alla precedente del 29.01.2015, si è proposta tale modalità: - per la prima parte, argomenti simili a quelli assegnati ad esami di anni precedenti e relativi alla disciplina Impianti del vecchio ordinamento, disciplina avente molte affinità con la parte progettuale della nuova disciplina TPSEE; - per la seconda parte, (due quesiti a scelta tra quelli proposti) si sono formulati quesiti che coinvolgono aspetti di prove laboratoriali, aspetti tecnico-economici, di sicurezza e di organizzazione aziendale. E’ stato consentito l’uso del/dei manuali opportunamente integrati sia per tenere conto di carenze in termini di dati tecnici sia per omogeneizzare i contenuti tra le vecchie e le nuove edizioni dei manuali, disponibili sul mercato solo dal mese di febbraio u.s.. Per ciò che concerne i criteri di valutazione, è stata utilizzata una griglia d’Istituto, prodotta e condivisa da tutti i docenti delle discipline oggetto della seconda prova d’esame in apposite riunioni, tenutesi dopo la pubblicazione della detta nota MIUR del 15.04.2015, considerate anche le indicazioni fornite al Dirigente Scolastico dal competente USR. Per ciò che concerne la simulazione di 3^ prova, il consiglio di classe ha scelto prove consone alla specificità dell’indirizzo coinvolgendo le discipline dell’area tecnico-scientifica ed evitando prove similari alle prime due. E’ stata scelta la tipologia A, trattazione sintetica di argomenti, che permette di verificare diversi livelli di tassonomia, coerenti con gli obiettivi del consiglio di classe. L’accertamento della conoscenza della lingua straniera avviene tramite la comprensione di un breve testo in lingua di argomento congruente con la specificità dell’indirizzo. Due domande verificano la comprensione del testo e la produzione scritta, mentre una terza domanda, a partire dal testo, si ricollega ad uno degli argomenti trattati durante l’a.s.. E’ stato consentito l’uso del dizionario bilingue. Per la correzione è stata utilizzata una griglia elaborata in sede di Dipartimento. Numero di materie coinvolte: 4; tempo di svolgimento: 160 minuti Prima simulazione in Inglese, Matematica, Elettrotecnica ed Elettronica,Sistemi Elettrici Seconda simulazione in Inglese, Matematica, Elettrotecnica ed Elettronica,Sistemi Elettrici I testi delle simulazioni delle prove sono allegati al documento. La simulazione del colloquio è stata effettuata da una commissione costituita dai tre commissari interni e tre docenti di altre classi, presieduta dal Dirigente Scolastico. E’ stato esaminato un candidato individuato dal consiglio di classe. Il colloquio si è svolto alla presenza degli alunni delle due classi quinte dell’indirizzo. Griglie di correzione adottate per le simulazioni

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA

ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A)

ALUNNO/A ………………………………………………………...

Parametri Descrittori Punteggio

Competenza linguistica (Ortografia, punteggiatura,

morfosintassi, proprietà lessicale)

• Usa un linguaggio appropriato e corretto • Presenta qualche errore ortografico e/o

morfosintattico • Presenta diversi errori • Presenta diffusi e gravi errori

3 2

1,50 1

Capacità elaborative e logiche

(Coesione e articolazione del discorso)

• Sa argomentare in modo ricco e articola il discorso in modo logico e coerente

• Articola discretamente il discorso • Articola il discorso in modo logico, ma semplice

e/o schematico • Presenta qualche incongruenza • Presenta diffuse incongruenze

3

2,5

2 1,50

1

Comprensione del testo

• Completa e corretta: ben focalizzata l’idea centrale • Sostanzialmente corretta; idea centrale presente ma

con qualche divagazione e/o incertezza. • Generica; idea centrale poco chiara e con

imprecisioni • Imprecisa e lacunosa: idea centrale confusa o non

compresa

2

1,5 1

0,5

Analisi del testo

• Completa ed esauriente • Esauriente nonostante qualche imprecisione • Essenziale nell’individuazione degli elementi

richiesti • Superficiale; insicura padronanza degli strumenti

tecnici • Limitata a poche osservazioni; non fondata sull’uso

degli strumenti tecnici • Confusa o non pertinente

3 2,5

2

1,5

1 0,5

Capacità critiche (interpretazione complessiva ed

approfondimenti)

Conosce e padroneggia l’argomento proposto e dimostra buone capacità critiche

Conosce l’argomento in modo completo e dimostra adeguate capacità critiche

Conosce l’argomento proposto nelle sue linee essenziali e presenta spunti critici

Conosce l’argomento in modo parziale e/o superficiale, senza apporti critici

Conosce l’argomento in modo frammentario e lacunoso

4

3,0

2.5

2

1

Qualora il punteggio totale della prova sia espresso in decimali, il medesimo verrà arrotondato per eccesso (da 0,50 in su) o per difetto(fino a 0,49) al punteggio intero

TOTALE ……………../15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA B: articolo di giornale e saggio breve

ALUNNO/A ……………………………………………. Parametri Descrittori Punteggio

Competenza linguistica: (Ortografia, punteggiatura,

morfosintassi, proprietà lessicale)

• Usa un linguaggio appropriato e corretto

• Presenta qualche errore ortografico e/o morfosintattico

• Presenta diversi errori • Presenta diffusi e gravi errori

3 2

1,5 1

Capacità elaborative logiche: Coesione e articolazione del

discorso)

Sa argomentare in modo ricco e articola il discorso in modo logico e coerente

Articola discretamente il discorso Articola il discorso in modo logico,

ma semplice e/o schematico Presenta qualche incongruenza Presenta diffuse incongruenze

3

2,5 2

1,5 1

Capacità di elaborazione dei dati informativi

(Comprensione delle fonti, confronto critico delle stesse)

• Costruisce un testo complesso,con tesi articolata sostenuta da un’ottima comprensione dei documenti e significative conoscenze personali

• Costruisce un testo esauriente, con tesi chiara sostenuta in modo adeguato con buon utilizzo dei documenti

• Costruisce un testo con tesi presente, sostenuta da argomentazioni essenziali; comprensione poco approfondita dei documenti.

• Costruisce un testo con tesi poco chiara e argomentata in modo non sempre pertinente; comprensione superficiale dei documenti

• Costruisce un testo prevalentemente basato su semplici riassunti dei documenti e tesi banale o non presente

• Costruisce un testo privo di tesi o con contraddizioni dimostrando scarsa comprensione dei documenti o un uso poco pertinente

6

5

4

3

2

1

Aderenza vincoli tipologia

Titolo,citazione delle fonti, lunghezza. Destinazione (articolo)

• Rispetta completamente i vincoli con scelte anche originali

• Rispetta i vincoli in modo adeguato • Rispetta i vincoli in modo non

adeguato o parziale • Non rispetta i vincoli: li omette o li

applica in modo non corretto

3 2

1

0,5 Qualora il punteggio totale della prova sia espresso in decimali, il medesimo verrà arrotondato per eccesso (da 0,50 in su) o per difetto(fino a 0,49) al punteggio intero

TOTALE: …………../15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA C e D

ALUNNO/A ………………………………………………………. Parametri Descrittori Punteggio

Comprensione (Aderenza alla traccia)

• Comprende pienamente la traccia • Comprende la traccia nelle richieste

essenziali • Comprende la traccia in modo parziale • Non comprende

2 1

0,5 0,1

Competenza linguistica (Ortografia, punteggiatura,

morfosintassi, proprietà lessicale)

• Usa un linguaggio appropriato e corretto

• Presenta qualche errore ortografico e/o morfosintattico

• Presenta diversi errori • Presenta diffusi e gravi errori

3 2

1,5 1

Capacità elaborative e logiche (Coesione e articolazione del

discorso)

• Sa argomentare in modo ricco e articola il discorso in modo logico e coerente

• Articola discretamente il discorso • Articola il discorso in modo logico,

ma semplice e/o schematico • Presenta qualche incongruenza • Presenta diffuse incongruenze

3

2,5 2

1,5 1

Conoscenza dell’argomento proposto

• Conosce e padroneggia pienamente l’argomento

• Conosce l’argomento in modo completo

• Conosce l’argomento nelle sue linee essenziali

• Conosce l’argomento in modo approssimativo

• Conosce l’argomento in modo parziale • Conosce l’argomento in modo

frammentario e lacunoso

5 4

3,5 3 2 1

Capacità critiche

• E’ capace di rielaborare in modo significativo ed articolato

• E’ capace di rielaborare in modo semplice ma chiaro

• E’capace di rielaborare in modo superficiale

• Rielabora in modo confuso e/o contraddittorio

• Non è capace di rielaborare criticamente

2

1,5 1

0,5

0,1 Qualora il punteggio totale della prova sia espresso in decimali, il medesimo verrà arrotondato per eccesso (da 0,50 in su) o per difetto(fino a 0,49) al punteggio intero

TOTALE ……………../15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica; Articolazione Elettrotecnica

Parametri

DESCRITTORI

CRITERI DI GIUDIZIO

GIUDIZIO

PRIMA PARTE

I Quesito

II Quesito

A

CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL CONTESTO

• Risponde a tutte le richieste in modo esauriente e personalizzato Risponde a tutte le richieste in modo esauriente

• Risponde alle richieste in modo essenziale

• Risponde solo ad alcune richieste in modo approssimato

• Non risponde a quanto richiesto

Ottimo

Buono

Sufficiente

Insufficiente

Gravemente insufficiente

4

3.5

3

2

1

0.5

0.4

0.3

0.25

0.15

0.5

0.4

0.3

0.25

0.15

B

ESATTEZZA NELL’ANALISI,

SINTESI E DEDUZIONE

Riorganizza in forma personale i contenuti secondo un criterio di astrazione logico-deduttivo Riorganizza ed elabora i dati e i concetti da cui sa trarre deduzioni logiche Coglie il significato essenziale delle informazioni Confonde i concetti fondamentali Non sa cogliere il significato essenziale delle informazioni

Ottimo

Buono

Sufficiente

Insufficiente

Gravemente Insufficiente

4

3.5

3

2

1

0.5

0.4

0.3

0.25

0.15

0.5

0.4

0.3

0.25

0.15

C

COMPLETEZZA DEI CONTENUTI

Organizza gli argomenti in modo esauriente e completo

Organizza gli argomenti in modo

esauriente

Organizza gli argomenti in modo essenziale

Non organizza se non sommariamente gli argomenti più significativi

No Non organizza gli argomenti

Ottimo

Buono

Sufficiente

Insufficiente

Gravemente insufficiente

1.5

1,25

0.75

0,5

0

0.25

0,22

0.2

0.1

0

0.25

0,22

0.2

0.1

0

D

CAPACITA’ DI RICORRERE A

LINGUAGGI SPECIFICI

• Usa un linguaggio tecnico chiaro e corretto

• • Usa un linguaggio tecnico non

sempre corretto • • Non usa un linguaggio tecnico

Buono

Sufficiente

Insufficiente

1.5

0.75

0

0.25

0.2

0.1

0.25

0.2

0.1

E

LEGGIBILITA’ E/O ORIGINALITA’

DELLA SOLUZIONE

• Leggibile e originale • • Leggibile

• Non leggibile

Buono

Sufficiente

Insufficiente

1

0.5

0

/

/

Punteggio parte prima

Punteggio quesito 1 Punteggio quesito 2

/12

/1.5

/1.5

TOTALE ……../15

STUDENTE …………….…………………………………….

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I.T.T.S. ”A.VOLTA” PERUGIA TERZA PROVA 2014-15 – GRIGLIA DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIA A

Candidato:_____________________________________ Classe:_______________

Disciplina : INGLESE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE DISCRETO BUONO OTTIMO Quesito 1

Quesito 2

Quesito 3

Comprensione del testo e pertinenza delle risposte 0-1 2-3 4 5 5.5 6

Nulla, non pertinente e/o confusa

Limitata e/o frammentaria

Essenziale Non del tutto esauriente/ copiata dal testo

Completa ed esauriente

Completa ed approfondita

Correttezza morfosintattica e lessicale; uso del lessico specifico 0-1 2-3 4 5 5.5 6

Errori gravi e numerosi, lessico improprio

Errori gravi e lessico povero che compromettono l’efficacia comunicativa

Qualche errore non grave, lessico accettabile/ copiatura dal testo

Pochi errori, lessico pertinente

Rari errori lessico appropriato

Forma corretta e ricchezza lessicale

Capacità di rielaborazione personale 0-1 1.5 2 2.5 3

Non presente o confusa e frammentaria

Imprecisa o poco comprensibile

Schematica ed elementare

Semplice ma personale

Articolata, personale ed originale

__/15 __/15 __/15 Punteggio lingua Inglese

___/15 PUNTEGGIO COMPLESSIVO : __________/15

INDICATORI LIVELLI Punteggio Matematica Elettrotecnica Sistemi

completa 7 soddisfacente 6 essenziale 5(suff.) incerta 4

approssimativa e frammentaria 3

Individuazione e trattazione dei

nuclei fondamentali:

conoscenza lacunosa 2

organica ed efficace 5 esauriente 4 essenziale 3(suff) confusa 2

Sintesi: capacità

limitata e disorganica 1

corretto e proprio 3

sufficientemente corretto 2(suff)

Correttezza e uso del

linguaggio specifico:

competenza scorretto e improprio 1 Alla prova non svolta si attribuisce il punteggio 1

Totale punteggio per materia /15 /15 /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Candidato…………………………………………..classe…………... Criteri adottati: Conoscenze ………………………………………. 45% = 13 punti/30

Capacità …………………………………………... 40% = 12 punti/30 Competenze ……………………………………..... 15% = 5 punti/30 Conoscenze

Conoscenze disciplinari

Esaustive e approfondite Funzionali e esaurienti

Essenziali, non approfondite Generiche, superficiali e/o lacunose Scarsa conoscenza dei contenuti

Ottimo

Buono

Sufficiente

Insufficiente

Grav.Insuff.

13-12

11-10

9

8-7-6

5-1

Capacita Espositiva / proprietà sintattica e lessicale

Si esprime in modo fluido e articolato, utilizzando con padronanza lessico e strutture Si esprime in modo articolato, preciso e vario Si esprime in modo semplice e generalmente corretto Si esprime in modo incerto con lessico impreciso e generico Si esprime in modo confuso con lessico improprio

Ottimo

Buono

Sufficiente

Insufficiente

Grav.Insuff

5

4

3

2

1

Capacità di operare raccordi e

collegamenti nello stesso ambito disciplinare

Stabilisce collegamenti efficaci e completi

Individua collegamenti significativi

Realizza collegamenti semplici

Realizza collegamenti solo parzialmente Realizza collegamenti solo se aiutato e supportato

Ottimo

Buono

Sufficiente

Insufficiente

Grav.Insuff

5

4

3

2

1

Capacità

Capacità

di riconoscere errori e argomentare per

presentare soluzioni

-Riconosce l’errore e produce soluzioni se supportato -Riconosce parzialmente l’errore e non produce soluzioni correttive

Sufficiente

Insufficiente

2

1

Competenze

Competenza:

disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, capacità e abilità idonee, in un contesto determinato, per impostare e/o risolvere un problema dato. In particolare discutere e approfondire diversi argomenti proposti da più angolazioni

Utilizza le conoscenze e le capacità esprimendo giudizi fondati e originali per la risoluzione di problemi o collegamenti interdisciplinari

Utilizza le conoscenze e le capacità argomentando con organicità e coerenza, esprime giudizi coerenti e collegamenti interdisciplinari

Utilizza le conoscenze e le capacità individuando i concetti essenziali, argomenta con semplicità effettuando, se supportato, collegamenti interdisciplinari

Utilizza le conoscenze e le capacità in alcuni concetti chiave, argomenta parzialmente

Esprime argomentazioni incoerenti, senza nessi logici

Ottimo

Buono

Sufficiente

Insufficiente

Grav.Insuff

5

4

3

2

1

PUNTEGGIO TOTALE

/30

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3.h STAGES-VISITE AZIENDALI Nelle prime tre settimane del mese di settembre del corrente anno scolastico, la classe, nell'ambito dell' attività di alternanza formazione-lavoro, ha svolto attività di stage presso aziende del territorio operanti nel settore specifico di studio. Il riscontro di tale attività è stato decisamente positivo (come si evince dalla valutazione riportata) e, tranne sporadici episodi, sia le aziende che gli studenti e le rispettive famiglie, hanno espresso, nel monitoraggio effettuato al termine dell'attività, un elevato grado di soddisfazione. STUDENTE AZIENDA SETTORE DI

INSERIMENTO VALUTAZIONE COMPLESSIVA

Alunni Santoni Mattia Econ Electric Elettrotecnica 8 decimi Bazzica Luca Enel Produzione S.p.A. Industria 8 decimi Bicini Leonardo Becchetti S.p.A. Idrotermosanitario 8 decimi Bizzarri Jacopo EMP s.n.c. Elettromeccanica 8 decimi Carloni Alessio Tetra Engineering Progettaz. elettrica 7 decimi CignariniAlessio EPLAN Elettrotecnico 7 decimi Frasconi Federico Frasconi Virginio Impianti elettrici 9 decimi Fruganti Mattia Ing.Antonio Stella Progettazione 8 decimi Haxhani Mirsad Termo Aer Service Termo idraulico 9 decimi Mancinelli Alessio CIEP s.n.c. Impianti tecnologici 8 decimi Orlandi Michel EffeA Impianti elettrici Eletttrotecnica 7 decimi Pierotti Alessandro Nardi Emanuele Impianti Elettrici 8 decimi Pucciarini Marco CIEP s.n.c. Impianti tecnologici 6 decimi Saracutu Ruben ---------------------- ------------------------ --------- Scapicchi Emanuele Verducci Impianti Cablaggio Quadri 8 decimi Vernarecci Francesco Borscia Mauro Impianti Elettrici 8 decimi

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI STAGE

INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO

LIVELLI DI VALORE Con descrittori

PUNTEGGIO CORRISPONDENTE

AI DIVERSI LIVELLI

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

Orario di lavoro

20 punti

Insufficiente : lo studente ha fatto assenze

ingiustificate (maggiore del 20 %) e/o frequenti ritardi immotivati

Sufficiente: lo studente ha frequentato regolarmente , con ritardi e/o assenze

saltuari

Buono: lo studente ha frequentato in modo continuo e con rigoroso rispetto dell'orario

di lavoro

5

10

20

…….

Valutazione del

Tutor aziendale

30 punti

Insufficiente : il tutor valuta le competenze

dello studente non adeguate( >30%)

Sufficiente: il tutor valuta le competenze dello studente accettabili-buone( >70%)

Buono: il tutor valuta le competenze dello

10

20

30

…….

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studente buone-eccellenti( >50%)

Relazione finale

50 punti

Gravemente insufficiente: lo studente

descrive in modo incompleto sia l’azienda che le attività svolte durante lo stage

Insufficiente : lo studente descrive in modo incompleto o l’azienda o le attività svolte

durante lo stage

Sufficiente: lo studente descrive in modo adeguato sia l’azienda che le attività svolte

durante lo stage

Buono: lo studente allega anche le metodiche delle analisi effettuate ed

utilizza strumenti multimediali per redigere la relazione

Ottimo: lo studente inserisce nella

relazione anche foto di strumenti , filmati , considerazioni personali

10

20

30

40

50

……..

Nome e

Cognome

…………………………………………..

Punteggio totale

……./100

Se non vengono rispettati i tempi di consegna il punteggio viene decurtato del 10% . 3.i CLIL Unità di apprendimento CLIL Disciplina non linguistica: Matematica Disciplina linguistica: Inglese Argomento: Il calcolo combinatorio e la probabilita’ Numero ore: 12

Competenze - Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della Matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative (Comp. C5) - Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per

affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni (Comp. C6) - Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali

e naturali e per interpretare dati (Comp. C7) - sostenere una discussione sugli argomenti trattati e interagire in una discussione tra pari in

L2 - saper collaborare e lavorare in gruppo

Conoscenze disciplina non linguistica

Abilità disciplina non linguistica

- Le combinazioni semplici e con ripetizioni - La concezione di probabilità: classica, frequentista e soggettiva - Eventi semplici e composti

- Riconoscere e determinare combinazioni semplici e ripetute in problemi reali - Saper distinguere eventi semplici da quelli composti - Saper calcolare la probabilità di eventi semplici e composti

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Conoscenze disciplina linguistica

Abilità disciplina linguistica

- lessico specifico - funzioni comunicative e strutture linguistiche di base

- comprendere i contenuti disciplinari e riconoscere il vocabolario specifico in L2 - saper riutilizzare il lessico acquisito anche in eventuali contesti diversi

Metodi e strategie didattiche Strumenti Verifiche x Lavori di gruppo x Discussione guidata x Flipped classroom

x Libro di testo x Documentazione prodotta dal docente x Video

x Presentazione in Power Point e discussione orale

4. ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI

4.a VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Il viaggio di istruzione si è svolto a Barcellona. Vi hanno partecipato tutte le classi quinte dell’Istituto e si è svolto dal 27 Aprile al 2 Maggio 2015. La classe è stata accompagnata dal prof. F.Lucchi e dalla prof.ssa S.Lentini. 4.b ALTRO Partecipazione alla proiezione del film “Il giovane favoloso”di M.Martone, presso il cinema

Zenith di Perugia. 29.10.2015 Incontro con lo scrittore Giuseppe Ardica sul tema “Il valore della testimonianza nella lotta per

la legalità”, presso l’Aula Magna dell’Istituto. L’incontro è stato promosso dalla classe per tutte le quinte dell’Istituto. 6.02.2015

Partecipazione alla conferenza del colonnello R.Ripollino, Legione Carabinieri dell’Umbria, in occasione del centenario della Grande Guerra e del 70° anniversario della guerra di Liberazione

(protocollo d’intesa Miur e Ministero della Difesa 11.09.2014) presso l’Aula Magna dell’Istituto. 17.02.2015 Incontro - formazione sul progetto “Garanzia Giovani” con interventi di A.Bei, Direttore

dell'Area Lavoro della Provincia di Perugia, E.Biccini, responsabile CPI di Perugia,F. Giovagnoni orientatore e la prof.ssa D. Porzi, presso l’Aula Magna dell’Istituto. 23.02.2015

Partecipazione all’open day organizzato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia nell’ambito del Progetto “Un ponte per l’Università”. Ha partecipato, su richiesta, circa metà della classe. 4.03.2015

Incontro di orientamento I.T.S. con i responsabili della Confindustria, presso l’Aula Magna dell’Istituto. 6.03.2015

Partecipazione, nell’ambito del Progetto “Professione cittadino:imparare la democrazia”,al Convegno “Libera Vent’anni dopo: la storia/le storie, promosso dal Presidio Scuola “G.Rechichi” di Libera Umbria, presso il Centro Congressi “Aldo Capitini” di Perugia. La classe ha presentato la drammatizzazione “Morti senza fama. Alla ricerca di storie invisibili”. 14.03.2015

Incontro di orientamento su “Il mercato del lavoro e gli strumenti di ricerca del lavoro” organizzato dall’agenzia ADECCO di Perugia, presso l’Aula Magna dell’Istituto. 15.04.2015

Incontro con la dott.ssa A.Berretta sul tema “L’abuso sui minori”. Gli studenti di tutte le classi quinte hanno compilato un questionario anonimo i cui dati confluiranno nello studio “L’abuso al minore e la sua percezione nel lavoro dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta”, promosso dal Corso di Formazione in Medicina Generale, Regione dell’Umbria. Aula Magna dell’Istituto. 23.04.2015

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5. ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO

DISCIPLINA MODALITA’

TEMPI

VERIFICHE

Italiano Modulo di consolidamento Studio individuale

Settembre-ottobre,5h Da gennaio ad aprile

Trattazione sintetica Orali

Storia Modulo di consolidamento Studio individuale

Settembre-ottobre,3h Da gennaio ad aprile

Trattazione sintetica Orali

Lingua Inglese

In Itinere Secondo periodo (Pentamestre) 6 ore

Orali

Matematica Modulo consolidamento Studio individuale con materiale fornito anche dall’insegnante Interrogazioni programmate

Settembre-ottobre Gennaio- Febbraio (per recupero insufficienze 1° trimestre) Secondo pentamestre

Scritta Scritta Orali

Elettrotecnica Potenziamento su tutti i moduli svolti

8 ore ultima decade di maggio

Sistemi Modulo consolidamento Recupero in itinere

11 ore settembre-Ottobre 14 ore distribuite nell’arco dell’anno

Orali

PLC

Pausa didattica 3 ore – GENNAIO Scritta

Modulo consolidamento 26.09.2014(2h);29.09.2014(2h)

Pratica/scritta TPSEE

Recupero in itinere 10.02.2015(1h);16.02.2015(2h);20.02.2015(2)

Scritta/orale

Negli ultimi giorni di scuola sono previsti eventuali corsi di consolidamento e potenziamento per la preparazione agli esami di stato.

6. LAVORI DI RICERCA INDIVIDUALI

n. Alunno Titolo 1 ALUNNI SANTONI MATTIA Il grande Torino e la tragedia di Superga 2 BAZZICA LUCA L’auto elettrica 3 BICINI LEONARDO La pala eolica 4 BIZZARRI JACOPO Il sole nelle nostre case 5 CARLONI ALESSIO Acqua fonte di vita e non solo…. 6 CIGNARINI ALESSIO Electric cars 7 FRASCONI FEDERICO La distribuzione dell’energia elettrica 8 FRUGANTI MATTIA Il nastro trasportatore 9 HAXHANI MIRSAD La caldaia 10 MANCINELLI ALESSIO Il trasformatore 11 ORLANDI MICHEL “Siamo buoni a nulla,ma capaci di tutto”, Jim Morrison 12 PIEROTTI ALESSANDRO

L’ocean power e l’energia mareomotrice. Le moderne frontiere delle energie Rinnovabili ad Alta Efficienza

13 PUCCIARINI MARCO Il calcio 14 SARACUTU RUBEN ADRIAN “Namaste” 15 SCAPICCHI MICHELE Thomas Alva Edison, colui che illuminò il mondo 16 VERNARECCI FRANCESCO

“La cultura della legalità nasce ogni giorno”, G.Ardica Da un progetto scolastico una guida per il futuro

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ALLEGATI

PROVE DI SIMULAZIONE

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO

DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO Nome………………………….. Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO

G.D’Annunzio, “Attendendo Elena” da Il Piacere

r.1. “ L’anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro1 spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel ciel di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la piazza Barberini, su la piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando ; e dalle due piazze il rumorio confuso e continuo, salendo alla Trinità dei Monti, alla via Sistina, giungeva fin nelle stanze del palazzo Zuccari, attenuato. Le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo ch’esalavan ne’ vasi i fiori freschi. Le rose folte e larghe stavano immerse in certe coppe di cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa d’un giglio adamantino2, a similitudine di quelle che sorgono dietro la Vergine nel tondo3 di Sandro Botticelli alla Galleria Borghese.Nessuna altra forma di coppa eguaglia in eleganza tal forma: i fiori entro quella prigione diafana4 paion quasi r.10 spiritualizzarsi e meglio dare imagine di una religiosa o amorosa offerta. Andrea Sperelli aspettava nelle sue stanze un’amante. Tutte le cose a torno rivelavano infatti una special cura d’amore. Il legno di ginepro ardeva nel caminetto e la piccola tavola del tè era pronta, con tazze e sottocoppe in maiolica di Castel Durante5 ornate d’istoriette mitologiche6 da Luzio Dolci, antiche forme d’inimitabile grazia, ove sotto le figure erano scritti in carattere corsivo a zàffara7 nera esametri8 di Ovidio. La luce entrava temperata dalle tende di broccatello rosso a melagrane d’argento riccio, a foglie e a motti. Come il sole pomeridiano feriva i vetri, la trama fiorita delle tendine di pizzo si disegnava sul tappeto. […] Ma il momento si approssimava. L’orologio della Trinità dei Monti suonò le tre e tre quarti. Egli pensò, con una trepidazione profonda: “ Fra pochi minuti Elena sarà qui. Quale atto io farò accogliendola? Quali parole io le dirò?”. L’ansia di lui era verace e l’amore per quella donna era in lui rinato veracemente, ma la espressione verbale e plastica9 r.20 dei sentimenti in lui era sempre così artificiosa, così lontana dalla semplicità e dalla sincerità, che egli ricorreva per abitudine alla preparazione anche ne’ più gravi sommovimenti dell’animo. Cercò d’immaginare la scena, compose alcune frasi, scelse con gli occhi intorno il luogo più propizio al colloquio. Poi anche si levò per vedere in uno specchio se il suo volto era pallido, se rispondeva alla circostanza. E il suo sguardo, nello specchio, si fermò alle tempie, all’attaccatura dei capelli, dove Elena allora soleva mettere un bacio delicato. Aprì le labbra per mirare la perfetta lucentezza dei denti e la freschezza delle gengive, ricordando che un tempo ad Elena piaceva in lui sopra tutto la bocca. La sua vanità di giovane viziato ed effeminato non trascurava mai nell’amore alcun effetto di grazia o di forma. Egli sapeva, nell’esercizio dell’amore, trarre dalla sua bellezza il maggior possibile godimento. Questa felice attitudine del corpo e questa acuta ricerca del piacere appunto gli cattivavano10 l’animo delle donne. Egli aveva in sé qualche cosa di Don Giovanni e di Cherubino: sapeva essere l’uomo d’una notte erculea11 e r.30 l’amante timido, candido, quasi verginale. La ragione del suo potere stava in questo: che, nell’arte d’amare, egli non aveva ripugnanza ad alcuna finzione, ad alcuna falsità, ad alcuna menzogna. Gran parte della sua forza era nell’ipocrisia. “Quale atto io farò accogliendola? Quali parole io le dirò?”. Egli si smarriva, mentre i minuti fuggivano. Egli non sapeva già con quali disposizioni Elena sarebbe venuta”. 1 San Silvestro: il 31 dicembre. 2 in guisa…adamantino: in modo da assumere la forma di un giglio luminoso e rilucente come il diamante. 3 Tondo: dipinto su tela di forma circolare. 4 diafana: quasi trasparente. 5 Castel Durante: antico nome della città di Urbania, nelle Marche, famosa per la sua produzione di oggetti in maiolica. 6 ornate d’istoriette mitologiche: con figure che rappresentavano episodi mitologici. 7 zaffara: sostanza generalmente di colore azzurro, usata per tingere le maioliche. 8 Esametri; versi latini. 9 Plastica: nell’espressione del viso. 10 Gli cattivavano: gli permettevano di conquistare 11 Notte erculea: notte di possenti fatiche d’amore.

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G.D’Annunzio (1863 – 1938). Il romanzo “Il piacere”, pubblicato nel 1889, narra delle vicende amorose di Andrea Sperelli che, dopo essersi diviso tra due donne,Elena e Maria, le perde entrambe a causa della sua doppiezza. In questo brano, che riproduce le pagine iniziali del romanzo, Andrea, nella sua casa nel cuore di Roma, si prepara all’atteso incontro amoroso con Elena. 1.Comprensione del testo Il brano si articola in due momenti. Distinguili ed esponi il loro contenuto in circa dieci righe 2.Analisi del testo

2.1 Esamina le righe 1-16. D’Annunzio descrive sia gli “esterni”, la città di Roma, sia gli “interni”, la casa di Andrea: questi spazi sono tra loro intimamente connessi e accomunati dalla stessa atmosfera. Rintraccia nel testo gli elementi che la caratterizzano in modo specifico e definiscila in generale. 2.2 Nella casa di Andrea l’arredo assume un grande rilievo: individua gli elementi particolari che consentono di rilevarne la raffinatezza. 2.3 Nel passo sono presenti alcune figure retoriche: individuale, definiscile e spiegale.

2.4 Utilizzando le parole chiave delinea il ritratto del protagonista.

2.5 Quali specifiche caratteristiche consentono al protagonista di conquistare le donne?

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Dal ritratto di Andrea Sperelli risali alle caratteristiche generali dell’eroe decadente rifacendoti ad altri testi dell’Autore, se ti sono noti, alle tendenze che si manifestavano allora nella letteratura italiana e, se possibile, europea,con riferimento al relativo contesto socio-politico.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1.AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Perché la guerra?

DOCUMENTI Alle fronde dei salici E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.

S.Quasimodo, In “Giorno dopo giorno”,1947

Vienna,settembre 1932 Caro signor Einstein, Quando ho saputo che Lei aveva intenzione di invitarmi a uno scambio di idee su di un tema che Le interessa e che Le sembra anche degno dell’interesse di altri, ho acconsentito prontamente(…) Lei mi ha (…)sorpreso con la domanda su che cosa si possa fare per tenere lontana dagli uomini la fatalità della guerra.(…) Ma ho compreso poi che Lei ha sollevato la domanda non come ricercatore naturale e come fisico, bensì come amico dell’umanità, che aveva seguito gli incitamenti della Società delle Nazioni.(…) Dei caratteri psicologici della civiltà, due sembrano i più importanti: il rafforzamento dell’intelletto, che comincia a dominare la vita pulsionale, e l’interiorizzazione dell’aggressività, con tutti i vantaggi e i pericoli che ne conseguono. Orbene, poiché la guerra contraddice nel modo più stridente a tutto l’atteggiamento psichico che ci è imposto dal processo civile, dobbiamo necessariamente ribellarci contro di essa: semplicemente non la sopportiamo più; non si tratta soltanto di

Non gridate più Cessate d'uccidere i morti, non gridate più, non gridate

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un rifiuto intellettuale e affettivo, per noi pacifisti si tratta di un’intolleranza costituzionale, per così dire della massima idiosincrasia. (…) Forse non è una speranza utopistica che l’influsso di due fattori - un atteggiamento più civile e il giustificato timore degli effetti di una guerra futura - ponga fine alle guerre in un prossimo avvenire. Per quali vie dirette o traverse non possiamo giudicarlo.Nel frattempo possiamo dirci: tutto ciò che promuove l’evoluzione civile lavora anche contro la guerra. La saluto cordialmente e Le chiedo scusa se le mie osservazioni L’hanno delusa. Suo Sigmund Freud

se li volete ancora udire, se sperate di non perire.

Hanno l'impercettibile sussurro, non fanno più rumore del crescere dell'erba, lieta dove non passa l'uomo. G.Ungaretti,“Il dolore”, 1947

Oggi poi, dopo due guerre nelle quali l’"eroe" è diventato un numero sterminato di morti, l’impegno del poeta è ancora più grave, perché deve "rifare" l’uomo, quest’uomo disperso sulla terra, del quale conosce i più oscuri pensieri, quest’uomo che giustifica il male come una necessità, un bisogno al quale non ci si può sottrarre, che irride anche al pianto,perché il pianto è”teatrale”,quest’uomo che aspetta il perdono evangelico tenendo in tasca le mani sporche di sangue. Rifare l’uomo:questo è il problema capitale. Per quelli che credono alla poesia come a un gioco letterario, che considerano ancora il poeta un estraneo alla vita, uno che sale di notte le scalette della sua torre per speculare il cosmo, diciamo che il tempo delle “speculazioni” è finito. Rifare l’uomo, questo è l’impegno.»

S.Quasimodo,Poesia contemporanea (1947)in Poesia e discorsi sulla poesia,Mondadori

Per dolorosa esperienza abbiamo imparato che il pensiero razionale non è sufficiente a risolvere i problemi della nostra vita sociale. La sottile ricerca e l’attento lavoro scientifico hanno spesso avuto delle tragiche conseguenze per l’umanità, poiché hanno, sì, prodotto, da un lato, invenzioni che hanno liberato l’uomo dalla fatica fisica estenuante, rendendone la vita più facile e più ricca; ma, d’altra parte, hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita, lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi per la sua stessa distruzione in massa. In verità, una tragedia spaventosa!

A.Einstein,Pensieri degli anni difficili,Boringhieri

La nostra bomba è il fiore, ossia l’espressione naturale della nostra società contemporanea, così come i dialoghi di Platone lo sono della città greca; il Colosseo, dei Romani imperiali; le Madonne di Raffaello, dell’Umanesimo italiano; le gondole, della nobiltà veneziana; la tarantella, di certe popolazioni rustiche meridionali; e i campi di sterminio, della cultura piccolo-borghese burocratica già infetta da una rabbia di suicidio atomico… Concludendo, in poche, e oramai, del resto, abusate parole: si direbbe che l’umanità contemporanea prova la occulta tentazione di disintegrarsi… L’arte è il contrario della disintegrazione. E perché? Ma semplicemente perché la ragione propria dell’arte, la sua giustificazione, il suo solo motivo di presenza e sopravvivenza, o, se si preferisce, la sua funzione è appunto questa: di impedire la disintegrazione della coscienza umana, nel suo quotidiano, e logorante, e alienante uso col mondo; di restituirle di continuo, nella confusione irreale, e frammentaria, e usata, dei rapporti esterni, l’integrità del reale, o in una parola, la realtà(ma attenzione ai truffatori,che presentano, sotto questa marca di realtà,delle falsificazioni artificiali e deperibili). La realtà è perennemente viva,accesa,attuale. Non si può avariare né distruggere, e non decade. Nella realtà,la morte non è che un altro movimento multiforme e cangiante,inesauribile -che non si potrà mai finire di esplorare –la realtà è una,sempre una.

E.Morante,Pro e contro la bomba atomica,Adelphi

2.AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La ricerca della felicità.

DOCUM ENTI «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana «Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776

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«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»

Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)

“Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003 «Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»

Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009

3.AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.

DOCUMENTI

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«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925 (da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio) «Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o,peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947 (da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971) «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988) «L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.»

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GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

4.AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: La tecnologia avvantaggia gli atleti DOCUMENTI Se vogliamo che in futuro lo sport continui ad avere la stessa importanza che ha avuto fino ad oggi, dobbiamo cercare di prevenire i problemi anziché risolverli quando si presentano. Sono le parole con cui il presidente del Cio Thomas Bach ha inaugurato a Losanna l’ottava edizione del Forum SportAccord, dedicato quest’anno all’innovazione tecnologica nello sport. Thomas Bach, presidente del Cio: “Siamo tutti convinti che lo sport, così importante nella nostra società, non possa ignorare i cambienti della società stessa”. Da FOCUS 7.11.2014 Bolt ha stabilito il record mondiale dei 100 metri perché è effettivamente il velocista più forte di sempre oppure perché i materiali tecnologici come le sue nuove scarpe e le moderne piste hanno inciso in maniera significativa o forse addirittura decisiva sull’istituzione del suo record? “Bisogna dunque fare chiarezza! Dobbiamo quantificare l’effetto della tecnologia sulle performance sportive per scoprire se è veramente solo una questione di equipaggiamento” dice Haake. In modo tale da poter dare a Bolt ciò che è di Bolt, a Federica Pellegrini ciò che è della Pellegrini. Nel lontano passato si correva a piedi nudi, poi col tempo si è ricorso a bendaggi molto leggeri per lo più composti di stoffa e lacci,poi alle prime riproduzioni anatomiche con pelli d’animale fino ad arrivare alle moderne scarpe tutto plastiche e sintetiche: attualmente ci sono scarpe il cui peso può scendere fino a poche decine di grammi…..In una gara che si gioca sul filo dei centesimi, il dettaglio può fare la differenza.

http://controversiasport.blogspot.it/2012/11/sempre-piu-record-merito-dellatleta-

Oggi, gli atleti con disabilità fisiche, grazie all'innovazione tecnologica, hanno la possibilità di cimentarsi con successo in quasi tutte le gare sportive, con prestazioni sempre più vicine a quelle dei normodotati. L'introduzione di materiali provenienti dall'industria aerospaziale, come fibre di carbonio, kevlar, leghe di titanio, leghe di alluminio ad alta resistenza, combinata alla ricerca nel settore della biomeccanica, hanno permesso di affrontare le complesse problematiche legate alla disabilità rivoluzionando il mondo dello sport paralimpico. Esistono carrozzine e protesi specifiche per ogni sport. In atletica leggera, a esempio, vengono utilizzate soprattutto carrozzine a tre ruote, due più grandi posteriori e una anteriore più piccola. Il telaio è allungato ed è costruito impiegando materiali che consentono di contenerne il peso complessivo, pur non compromettendone la robustezza. La posizione di spinta è raccolta, con ginocchia vicine al tronco e gambe flesse sotto il sedile. Inoltre sono fornite di un piccolo manubrio per regolare l’angolo di sterzata. Questo tipo di carrozzina e prevalentemente utilizzata per le gare su pista. Per le gare di resistenza su strada, come la maratona, si utilizza l'handbike, che si differenzia per essere dotata di “pedali a mano” collegati con un sistema a catena alla ruota anteriore. Un grande interprete italiano che si sta preparando alle paralimpiadi di Londra è Alex Zanardi, già vincitore della medaglia d'argento nella cronometro dei mondiali di Roskilde in Danimarca, nel 2011. www.scienzainrete.it

Cerchiamo di analizzare quindi la controversia tra i benefici che l’introduzione della tecnologia ha portato nel mondo dello sport e gli svantaggi che essa ha creato dal punto di vista tecnico, appiattendo le differenze tra i vari atleti e rendendo il puro talento insufficiente per primeggiare in una competizione. Alcuni sostengono che l’evoluzione degli strumenti tecnologici serva per rendere più spettacolare lo sport, migliorandolo in ogni sua forma, dai metodi di allenamento, all’equipaggiamento più comodo ed efficiente da usare, per monitorare e garantire sicurezza agli atleti in caso di incidenti. Altri, criticano l’utilizzo della tecnologia perchè lo sviluppo esasperato dei nuovi materiali fa si che la tecnologia stessa finisca con il manipolare il concetto di sport. Questa schiera di persone cercano di difendere le figure umane che praticano sport. Migliorare se stessi, correre più veloci, colpire più forte, arrivare prima dell’avversario, sono questi i traguardi di uno sportivo. Talento, spirito di sacrificio, determinazione, abnegazione, tutte doti che trasformano l’atleta nel vero Campione.

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Solo cosi si può arrivare a battere record o a scrivere pagine indelebili che restano nella storia. Chi non ricorda la fotografia di Coppi e Bartali, che con le loro biciclette salivano i tornanti del Col du Galibier e con la fatica che gli si leggeva in faccia si passavano la Borraccia? Nel ciclismo di oggi, invece, vediamo i corridori su biciclette ultraleggere in fibra di carbonio con abbigliamento ultra-tecnologico. Oggi più che mai la tecnologia si mette al servizio dello sport, in tutte le sue forme, con materiali e innovazioni che migliorano le performance e contribuiscono in maniera determinante a superare i limiti del corpo umano. Chi al giorno d’oggi metterebbe la mano sul fuoco dicendo che Vettel sia meglio di Alonso o che il giovane Màrquez abbia più talento di Valentino Rossi. Nessuno, proprio perchè in questi sport la tecnologia è troppo invadente, con volanti/manubri che sembrano navicelle spaziali dal costo di migliaia di dollari, con dei pulsanti che permettono alla macchina o alla moto di accelerare di colpo, in stile Fast and Furious. La presenza massiccia delle nuove tecnologie nell’universo sportivo rischia proprio di minare alle fondamenta il fascino del gesto atletico e dello sforzo agonistico. Il dominio della tecnologia è talmente decisivo in alcuni sport che si è parlato persino di “doping tecnologico”. Per concludere, si deve cercare di mantenere la tecnologia nello sport, purché questa non vada a ledere in maniera decisiva il vero valore del Campione. Vogliamo continuare ad ammirare la supremazia di un atleta sull’altro, solo grazie alle sue gesta, al suo estro, al suo colpo di genio.QUESTO E’ IL CAMPIONE.

Icampionidellosport – Giovanni Davide Pontrelli

Come si coniuga la tensione verso risultati sempre più eccellenti, talvolta alimentata anche dalla necessità di soddisfare le esigenze di visibilità degli sponsor, con la nota raccomandazione del barone Pierre De Coubertin, “l’importante non è vincere ma partecipare”? Con la cultura del lavoro coniugata al rispetto dei valori etici e morali che sono alla base della pratica sportiva. Il risultato è il naturale obiettivo di ogni atleta, ma senza una solida formazione non si può aspirare al massimo. Gli interessi crescenti sono una componente aggiuntiva, ma l’atleta gareggia sempre per raggiungere l’obiettivo più prestigioso. Non sono gli sponsor a determinare un cambio di rotta o a incrementare l’impegno. Lo sport si avvale sempre più della tecnologia per migliorare le condizioni di gara e le prestazioni dei concorrenti: dai materiali innovativi per l’abbigliamento ai sofisticati sistemi elettronici a supporto dell’arbitraggio, fino alle protesi artificiali che addirittura hanno reso possibile la partecipazione ai Giochi di atleti come Pistorius. Esiste una linea di confine che la tecnologia non dovrebbe oltrepassare, pena la perdita di “genuinità” della pratica sportiva? Le Federazioni Internazionali sono vigili sull’argomento e non trascurano l’importanza della componente tecnologica nel rispetto della tutela dell’autenticità delle varie discipline e delle regole inviolabili. Diciamo che l’apporto elettronico può essere utilizzato per migliorare lo spettacolo e garantire maggiore attendibilità, nel rispetto anche degli appassionati. Questo non deve ovviamente compromettere o stravolgere né le regole elementari. della competizione, né le linee essenziali delle specialità.

Intervista al Segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi, 2012

TEMA DI ORDINE STORICO Per molti storici la Prima guerra mondiale rappresenta uno spartiacque epocale. Con essa, secondo E. J. Hobsbawm inizierebbe il Novecento, si verificherebbe cioè una svolta storica, una frattura netta rispetto a ciò che precedeva. Illustra le fasi salienti della guerra, evidenziandone sia gli elementi di maggiore novità ravvisabili nei vari ambiti (diplomatico, militare, strategico, …) che il funzionamento e il ruolo delle alleanze internazionali. TEMA DI ORDINE GENERALE Bisogna imparare ad essere flessibili, a cambiare più volte,nel corso della propria vita, tipo di lavoro e luogo di residenza. Il posto fisso e garantito sta ormai diventando una chimera. E’ una ricetta –dicono – contro la disoccupazione. E’la generalizzazione del modello di vita statunitense:questo modello sembra essere il nostro futuro. Come guardare ad una prospettiva del genere:con entusiasmo,con perplessità o con timore ? ____________________________________ Durata massima della prova 6 ore. E’consentito l’uso del dizionario di italiano. Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura.

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO

DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO

Nome……………………… Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO La capinera, G.Pascoli 1 Il tempo si cambia: stasera 2 vuol l'acqua venire a ruscelli. 3 L’annunzia la capinera 4 tra li àlbatri e li avornielli 1: 5 tac tac. 6 Non mettere, o bionda mammina, 7 ai bimbi i vestiti da fuori. 8 Restate, che l'acqua è vicina: 9 udite tra i pini e gli allori: 10 tac tac. 11 Anch'essa nel tiepido nido 12 s'alleva i suoi quattro piccini: 13 per questo ripete il suo grido, 14 guardando il suo nido di crini 2: 15 tac tac. 16 Già vede una nuvola a mare: 17 già,sotto le goccie dirotte, 18 vedrà tutto il bosco tremare, 19 covando tra il vento e la notte: 20 tac tac.

1. Albatri e avornielli: corbezzoli e frassini (alberi) 2. Nido di crini: il nido è fatto di fibre vegetali

La poesia appartiene ai Canti di Castelvecchio, una raccolta di testi scritti da Pascoli tra il 1903 ed il 1912. 1. COMPRENSIONE COMPLESSIVA Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto informativo del testo e definisci il tema centrale. 2. ANALISI DEL TESTO 2.1 Individua le figure retoriche, di suono e di significato,denominale e spiegale 2.2 Evidenzia, attraverso un'analisi dettagliata del componimento, le scelte terminologiche indicandone il campo semantico 2.3 Con opportuni esempi spiega le caratteristiche del ritmo della poesia 2.4 Il testo presenta analogie: metti in correlazione i termini e spiega il significato del tema che rappresentano 2.5 Individua gli elementi che caratterizzano il comportamento della capinera. In che senso si può dire che differiscono da quelli della madre?

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3. INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA ED APPROFONDIMENTI

Sulla base dell’analisi da te condotta, proponi una tua interpretazione complessiva. Approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pascoli o a testi di altri autori con riferimento al relativo contesto socio-culturale TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1.AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Il dono.

DOCUMENTI

ORATORIO DI SAN SILVESTRO – Roma Jacques-Louis DAVID PARMIGIANINO Donazione di Costantino, 1248 Antioco e Stratonice, 1774 Adorazione dei Magi, 1529 circa «La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno

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mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012 Gli uomini disapprendono l'arte del dono. C'è qualcosa di assurdo e incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone (...)In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l'impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all'umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell'altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»

Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l‟atto del dono per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell‟indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno

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strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c‟è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono senza reciprocità - Festival filosofia- Carpi, 16/09/2012 -http://www.vita.it/non profit/volontariato 2.AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Smettere di fumare

DOCUMENTI Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. […..]Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso quand’è l’ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L’ultima acquista il suo sapore dal sentimento della vittoria su sé stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di salute.

Italo Svevo, La coscienza di Zeno,1923

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ROMA - Due milioni di clienti fra quelli già conquistati e quelli che in un sondaggio Doxa hanno dichiarato di volerle provare. È il mercato italiano delle sigarette elettroniche, i dispositivi che simulano i tradizionali prodotti per il fumo. Con la promessa di aiutare a smettere senza danni per la salute. [….]L'avvio dell'offensiva è costituito dal severo parere dell'Istituto superiore di sanità consegnato in questi giorni al ministro della Salute, Renato Balduzzi. Venti pagine, con conclusioni sostanzialmente negative sulle «cartucce» alle quali si riconosce l'unico vantaggio di ridurre i danni del fumo passivo perché emettono vapore e non funzionano con la combustione. «Le sigarette elettroniche con nicotina - si legge - sollevano preoccupazioni per la salute pubblica. Potrebbero rappresentare un rischio di iniziazione al fumo convenzionale a base di tabacco e di potenziale dipendenza.

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Rischio notevole soprattutto per i giovani considerando la facilità di reperimento su Internet». Il parere non lascia spazio a dubbi. Le sigarette «potrebbero riattivare l'abitudine al fumo» in chi ha già smesso.Si suggerisce infine che non esistendo «evidenza scientifica sufficiente a stabilire la sicurezza e l'efficacia come metodo per la dissuefazione, andrebbero regolamentate come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti del tabacco». Margherita de Bac, Sigarette elettroniche bocciate dall’Istituto Superiore di Sanità (Corriere della Sera, 28 luglio 2012 Banche, assicurazioni e società di risparmio gestito fra le più importanti del nostro paese guardano alla sigaretta, soprattutto in tempo di crisi, come a un bene rifugio. I privati ci guadagnano, e lo Stato pure: il giro d'affari generato in Italia dalle vendite dei prodotti a base di tabacco è stimato nel 2011 a circa 19 miliardi di euro, di cui 14 miliardi di entrate fiscali. Ma per gli investitori-fumatori non c'è controindicazione: alla salute dei loro portafogli azionari puntare sulla stecca non può che fare bene. Stefano Petrelli, La finanza ha il vizio del fumo, “Tabaccologia, Organo Ufficiale della società Italiana di Tabaccologia,” n.1-2, 2012

3.AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.

DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell‟istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»

George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l‟attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»

Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è

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dubbio che l‟accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»

Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)

«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.»

Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […]Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.»

Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4.AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.

DOCUMENTI «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»

Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014

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«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»

Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014

«Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell‟ordine del proprio potenziamento. Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»

Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 TEMA DI ORDINE STORICO La crisi europea del primo dopoguerra non fu solo economica, fu una crisi che investì la società e la politica. Le istituzioni liberali e democratiche furono incapaci di comprendere e rappresentare le novità che il conflitto mondiale aveva prodotto: fra queste, prima di tutto, il bisogno crescente di partecipazione espresso da una larga di cittadini. Il candidato analizzi le ragioni di questa crisi, dell’alta conflittualità sociale che essa produsse e le sue conseguenze sul piano politico, soffermandosi sulla situazione italiana, oppure tracciando un quadro generale della situazione nei diversi paesi europei. TEMA DI ORDINE GENERALE La “convergenza” di più media sullo stesso supporto [….] è ormai trionfante e inarrestabile, anche se non ha ancora completato il suo cammino. Il cosiddetto smartphone è un esempio spettacolare di ciò: telefono, computer, terminale telematico, terminale radio, televisivo,apparecchio fotografico e webcam, navigatore topografico si fondono in un unico oggetto fisico, portatile e mobile. Il tablet (come l’iPad)che non ha ancora sviluppato nel momento in cui scrivo tutte le sue funzionalità, probabilmente ce ne farà vedere ancora delle belle. (Raffaele Simone, Presi nella rete, 2012) Commenta le considerazioni riportate ed esponi le tue riflessioni sui nuovi scenari che si vanno profilando nelle comunicazioni, nei comportamenti, nei modi di elaborare conoscenze e nelle relazioni sociali delle persone. ___________________________________ Durata massima della prova 6 ore. E’consentito l’uso del dizionario di italiano. Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura.

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SECONDA PROVA SCRITTA T.P.S.E.E. 1^SIMULAZIONE

TEMPO A DISPOSIZIONE PER LA PROVA: intera mattinata NON È CONSENTITO:

1. L’USO DEL LIBRO DI TESTO 2. L’USO DI APPUNTI 3. L’USO DEL CORRETTORE 4. LASCIARE A MATITA, IN BELLA COPIA, SCRITTE E/O SCHEMI

E’ CONSENTITO USARE:

1. LA CALCOLATRICE SCIENTIFICA 2. IL MANUALE.

Prima Parte ( peso pari all’80 % della griglia di valutazione allegata ) Uno stabilimento industriale è alimentato a 20 kV da una linea ad anello. L’ente erogatore comunica che, nel punto di installazione, la Scc = 500 MVA. La fornitura deve coprire i seguenti carichi :

C1) Reparto 1 deposito : 30 kW; C2) Reparto 2 lavorazioni di tipo meccanico : 80 kW ; C3) Servizi tecnologici dello stabilimento: 30 kW C4) Palazzina uffici, sviluppantesi su due piani fuori terra ciascuno di dimensioni 10 x 15 metri

Ciascuno dei carichi anzidetti è dotato di un proprio quadro elettrico, alimentato con linea autonoma interrata uscente dal quadro generale BT di cabina. Le distanze tra i sottoquadri e il quadro generale BT di cabina sono rispettivamente 50 m per il reparto 1, 10 metri per il reparto 2, 130 metri per i servizi tecnologici e 150 metri per la palazzina uffici. I carichi C3 e C4 sono da considerarsi preferenziali. Sapendo che il fattore globale di riduzione può assumersi pari a 0,9, il candidato, formulando tutte le ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie, determini :

1. La potenza contrattuale da stipulare con l’ente erogatore; 2. Lo schema unifilare della cabina, indicando i principali dati del/dei trasformatore/i,

giustificando le scelte adottate con una breve relazione tecnica esplicativa; 3. Lo schema a blocchi della distribuzione di energia a partire dal quadro generale di BT di

cabina, tenendo conto delle indicazioni del testo; 4. Lo schema elettrico unifilare del quadro generale di BT, completo dei dispositivi di

protezione previsti per l’alimentazione dei carichi e le sezioni delle linee di alimentazione dei sottoquadri, calcolate utilizzando i corretti criteri di dimensionamento.

Seconda Parte ( peso pari al 20 % della griglia di valutazione allegata ) Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti

1. Con riferimento al precedente punto 4, il candidato disegni lo schema elettrico unifilare relativo ai carichi preferenziali, descrivendo le caratteristiche ritenute più idonee per il gruppo elettrogeno di emergenza necessario.

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2. Il candidato descriva le caratteristiche della tariffazione prevista per lo stabilimento in esame, valutando anche la possibilità di avere carichi non rifasati.

3. Sapendo che il reparto 2 (lavorazioni di tipo meccanico) ha superficie in pianta pari a 10 x 15 metri ed altezza 4 metri, il candidato valuti l’incidenza della potenza dell’impianto di illuminazione sul totale della potenza prevista ( 80 kW).

4. Si analizzi e si spieghi lo schema elettrico sottostante, spiegando le funzioni dei dispositivi presenti servendosi anche di idonea legenda esplicativa.

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SECONDA PROVA SCRITTA T.P.S.E.E. - 2^SIMULAZIONE CLASSE……………….. ALUNNO……………………………………………….. TEMPO A DISPOSIZIONE PER LA PROVA: dalle ore 8.00 alle ore 13.40 NON È CONSENTITO:

5. L’USO DEL LIBRO DI TESTO 6. L’USO DI APPUNTI 7. L’USO DEL CORRETTORE 8. LASCIARE A MATITA, IN BELLA COPIA, SCRITTE E/O SCHEMI

E’ CONSENTITO USARE: 3. LA CALCOLATRICE SCIENTIFICA 4. IL MANUALE CON RELATIVO FASCICOLO INTEGRATIVO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE : SI VEDA DOCUMENTO ALLEGATO AL TESTO. Prima Parte ( peso pari al 80 % della griglia di valutazione allegata ) TESTO Nell’ambito della fornitura di energia elettrica a servizio di un insediamento industriale, dal quadro generale BT di cabina parte una linea AB, con tensione 400 V, frequenza 50 Hz e lunghezza 150 metri. In corrispondenza del punto B la linea alimenta un carico R-L che assorbe la corrente di 64 A con fattore di potenza cos f = 0,9. Ad una distanza di 50 metri dal punto B la linea si dirama in due tratti di lunghezza CD = 30 metri e CE= 40 metri che alimentano rispettivamente due carichi RL, di potenza 30 kW ( cos f = 0,9 ) e 40 kW (cosf= 0,85). La linea è formata da cavi unipolari con conduttori in rame, isolati in EPR, posati da soli entro tubi interrati. Il candidato, dopo un’attenta lettura del testo e dopo aver formulato eventuali ipotesi aggiuntive ritenute necessarie, riporti :

1. La configurazione della linea con indicate le grandezze oggetto dei successivi calcoli; 2. Una breve descrizione del procedimento che intende seguire per determinare quanto

richiesto nei punti successivi; 3. Le sezioni dei vari tratti di linea in base alla configurazione riportata nel precedente punto 1; 4. Lo schema elettrico della distribuzione di energia a partire dal suddetto quadro generale di

BT, con indicati i dispositivi di protezione previsti, avvalendosi dei dati ricavati nel precedente punto 3;

5. Relazioni infine sulle caratteristiche della fornitura ritenuta più idonea per la tipologia di attività.

Seconda Parte ( peso pari al 20 % della griglia di valutazione allegata ) Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti :

1) Con riferimento alla situazione energetica italiana, si descrivano le centrali per la produzione di base.

2) Riportare gli schemi elettrici (di potenza e di comando ) per l’avviamento di una pompa a servizio di un impianto di sollevamento comandabile nei seguenti modi, tra loro indipendenti:

• Comando manuale tramite pulsante di marcia e di arresto; • Comando automatico tramite interruttore orario; • Comando automatico tramite trasduttore di livello. 3) Illustrare gli adempimenti spettanti, nell’ambito della vigente normativa, ad una ditta che

opera nella esecuzione di impianti elettrici. 4) Facendo riferimento alla attività di stage effettuata, descrivere le figure professionali

costituenti l’azienda dove hai svolto tale attività.

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE

“A. VOLTA” – PERUGIA

Anno scolastico 2014/2015

CLASSE 5AT

Indirizzo di : “ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA” Articolazione: “ELETTROTECNICA”

I^ SIMULAZIONE di III^ PROVA

Tipologia A: TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI

Materie coinvolte:

• Inglese • Matematica • Elettrotecnica ed Elettronica • Sistemi Elettrici

Tempo a disposizione: 160 minuti E’ consentito l’uso del solo dizionario di Inglese

ALUNNO: __________________________ Perugia, 24/03/2015

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Segmento di III^ Prova di ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….….. Il candidato, effettui una descrizione sintetica della struttura magnetica ed elettrica e del motore asincrono trifase ( aspetti costruttivi e parti costituenti ), mettendo in evidenza le interazioni che si generano tra i campi magnetici statorici e rotorici, in relazione allo scorrimento, alle frequenze statoriche, rotoriche e alle correnti assorbite in fase di avviamento e a regime. (Utilizzare per lo svolgimento un numero massimo di 20 righe, escluso le rappresentazioni grafiche) Segmento di III^ Prova di : SISTEMI ELETTRICI STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….….. Descrivere le tre azioni di controllo dei controllori PID, specificando, per ciascuna, il legame ingresso/uscita nel dominio del tempo e in quello della trasformata, le caratteristiche principali e gli effetti sui requisiti statici e dinamici dell’intero sistema di controllo, disegnando anche grafici per spiegarne il comportamento. Descrivere inoltre la procedura sperimentale per determinare i parametri ottimali di un PID. (Max 25 righe) Segmento di III^ Prova di MATEMATICA STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….….. Dopo aver enunciato e dimostrato la regola di integrazione per parti, risolvere il seguente integrale indefinito

+1) dx Determinare poi la primitiva il cui grafico passa per il punto di coordinate (0,2). Segmento di III^ Prova di : INGLESE STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….…..

AC/DC In the search to create electrical energy, scientists discovered that electrical and magnetic fields are related. A magnetic field near a wire causes electrons to flow in a single direction along the wire because they are repelled and attracted by the north or south poles. Thus, DC power from a battery was born, primarily attributed to Thomas Edison's work and promotion. Another scientist, Nikola Tesla, preferred AC because it travels farther without losing energy and could transfer different amounts of power. Instead of applying the magnetism along the wire steadily, he used a magnet that was rotating. When the magnet was oriented in one direction, the electrons flowed towards the positive, but when the magnet's orientation was flipped, the electrons turned as well. AC generators gradually replaced Edison's DC battery system because AC is safer to transfer over the longer city distances and can provide more power. Direct Current was generated at low voltage, so a lot of power is lost along the cable transmitting it over great distances. Tesla recognized that alternating current, unlike Direct Current, could be generated at a low voltage and “ stepped up” by transformers to a high voltage for efficient transmission over very long distances. It could then be “ stepped down” by transformers in local sub-stations to a low voltage suitable for use in the home.

1. Why can’t DC current travel very far? 2. How was AC current generated by Tesla? 3. What are the advantages of producing Alternating Current?

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE

“A. VOLTA” – PERUGIA

Anno scolastico 2014/2015

CLASSE 5AT

Indirizzo di : “ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA” Articolazione: “ELETTROTECNICA”

II^ SIMULAZIONE di III^ PROVA

Tipologia A: TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI Materie coinvolte:

• Inglese • Matematica • Elettrotecnica ed Elettronica • Sistemi Elettrici

Tempo a disposizione: 160 minuti E’ consentito l’uso del solo dizionario di Inglese

ALUNNO: __________________________

Perugia, 20/04/2015

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Segmento di III^ Prova di ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….….. Il candidato, schematizzi e discuta il bilancio delle potenze , delle perdite e del rendimento all’interno di un trasformatore trifase di potenza nelle condizioni di funzionamento sotto carico, indicando le relazioni analitiche e le grandezze che concorrono alla loro determinazione; in relazione al rendimento effettuare la rappresentazione grafica in funzione della corrente assorbita dal carico, giustificandone la particolare evoluzione. Utilizzare per lo svolgimento un numero massimo di 20 righe, escluso le rappresentazioni grafiche

Segmento di III^ Prova di : SISTEMI ELETTRICI STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….….. Descrivere sinteticamente le modalità che si conoscono per verificare la stabilità di un sistema retroazionato, lineare ed

invariante.

(Numero massimo di righe: 25, ad esclusione di eventuali rappresentazioni grafiche).

Segmento di III^ Prova di MATEMATICA STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….….. Controllare se le ipotesi del ‘Teorema della Media’ sono verificate per la funzione di equazione y= in un qualsiasi intervallo [a , b ] con a,b є R, motivando la risposta.

Disegnare inoltre il grafico della funzione e calcolarne il valor medio nell’intervallo [ 1 , 3 ], facendo opportune considerazioni geometriche relative all’area del trapezoide individuato dalla funzione nell’intervallo indicato. Segmento di III^ Prova di : INGLESE STUDENTE : …………..……………………………………… CLASSE : ………………….….. Read the text and answer the questions: Tidal Energy Tidal energy, also referred to as tidal power, is the energy obtained from the rise and fall of tides. As the tides rise and fall, a massive amount of water moves toward and then away from shore. Turbines placed in the path of this moving water spin as the water passes by. These spinning turbines are connected to generators that create electricity. One way tidal energy is captured is with the use of tidal turbines. Tidal turbines look like and work like underwater windmills. They utilize turbines with short but strong blades that spin as the tides move and then transmit their energy to an electricity generator. Another way tidal energy is captured is with the use of tidal barrages. Tidal barrages are special dams that take advantage of the difference in height between low and high tides. Tidal barrages are built across an estuary or bay. When the tide comes in and the sea level rises, water passes through the dam and becomes trapped in a reservoir. When the tide goes out, gates within the dam release the water, allowing it to flow through turbines that spin and transfer energy to electric generators.

1. What is the working principle of tidal power? 2. In what ways tidal barrages are similar to a common hydroelectric power plant? 3. Explain the features of a pump-storage plant and its function.

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ALLEGATI

RELAZIONI FINALI

PROGRAMMI DISCIPLINARI

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ITALIANO

Prof.ssa Paola Maurizi

RELAZIONE FINALE Libro di testo:P.Cataldi,E.Angioloni,S.Panichi,L’esperienza della letteratura, 3a,b, Palumbo Editore COMPETENZE E ABILITA’DISCIPLINARI In relazione alle competenze e abilità previste nella programmazione del dipartimento di Lettere, tenuto conto della situazione di partenza,sono state perseguite le seguenti competenze e abilità correlate alle diverse Unità di Apprendimento:

COMPETENZE • Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze

comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici e tecnologici • Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e

orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico

• Individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione

• Riconoscere il valore della cittadinanza consapevole,della giustizia sociale e della legalità • Collaborare costruttivamente alla realizzazione di un prodotto

ABILITA’ Comprendere e analizzare i testi letterari sul piano della struttura e dei contenuti Riconoscere le scelte stilistiche e tematiche dei vari autori Contestualizzare storicamente gli autori ed i movimenti letterari Desumere dall’analisi dei testi il pensiero dell’autore Cogliere gli aspetti relazionali tematico-concettuali tra movimenti ed autori Individuare il punto di vista degli autori in rapporto ai temi affrontati Operare confronti tra correnti e autori diversi, individuando analogie e differenze Individuare il rapporto tra il contesto storico-culturale e le opere letterarie Saper ricavare dai testi l’ideologia e i principi di poetica degli autori Cogliere elementi e spunti per riflettere su problematiche d’attualità e personali Esporre oralmente le conoscenze acquisite utilizzando il linguaggio specifico Produrre testi scritti, logicamente coerenti e corretti per ortografia, morfologia e sintassi, secondo

le tipologie previste per l’Esame di Stato (tipologia A: analisi e commento di un testo letterario e non letterario; tipologia B: redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale; tipologia C: tema di argomento storico; tipologia D: tema di ordine generale).

Produrre articoli, relazioni e presentazioni di contenuti con linguaggi scelti autonomamente dagli studenti

Utilizzare le tecnologie digitali per presentare un progetto o un prodotto METODOLOGIA La procedura dell’insegnamento è stata essenzialmente a carattere deduttivo, cioè dal testo all’individuazione di temi, poetiche, problematiche storico-culturali, mentre il metodo descrittivo è stato utilizzato per dare una visione generale dei vari movimenti. Sono state praticate metodologie

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come la flipped classessroom e lavori di gruppo. Nella trattazione del programma si è cercato, in accordo con i docenti del dipartimento, di uscire dalla tradizionale impostazione cronologica basata sulle grandi figure d’autore, nella convinzione che solo abbandonando tale criterio, si possa riuscire ad affrontare, meglio di quanto finora si sia fatto, il Novecento. Materiali integrativi sono stati inseriti nella piattaforma moodle, accessibile dal sito della scuola e nella classe virtuale creata nel sistema didattico integrato multimediale Prometeo Palumbo. Le lezioni sono state approfondite con collegamenti a siti web specifici e con la partecipazioni a eventi organizzati dalla scuola per le classi quinte. E’ stata praticata la lettura guidata dei testi, in particolare poetici, con controllo partecipato degli esercizi assegnati prediligendo la lezione interattiva. Costante l’attualizzazione. Dopo aver svolto il modulo di consolidamento per richiamare i nodi fondamentali del Romanticismo, il programma è stato articolato in sette Unità di apprendimento delle quali una di Progetto affrontata con la docente di Religione e una di laboratorio di scrittura svoltasi parallelamente alle altre. Negli ultimi giorni di scuola è stato schematicamente ripassato il programma. VERIFICHE Scritte: varie tipologie di sintesi, tipologie A,B,C,D esame di stato. Orali: colloqui, sondaggi dal posto, rielaborazioni argomentate ed esposizioni anche sulla base di schemi, appunti, presentazioni di prodotti multimediali. VALUTAZIONE Produzione scritta: i criteri sono definiti nelle griglie prodotte dal dipartimento. Produzione orale: i criteri sono definiti nella griglia di colloquio; livello minimo: essere in grado di riconoscere i contenuti minimi e di analizzare il testo narrativo e poetico in maniera sintetica, di collocare gli autori nel periodo storico di riferimento, di esprimersi oralmente sugli argomenti trattati in maniera semplice e corretta, di produrre elaborati scritti in linea con il livello 10/15i espresso dalle griglie di valutazione dipartimentali. Il dipartimento di Lettere Triennio ha condiviso che nella valutazione finale incidano gli indicatori comportamentali in progressione. RISULTATI CONSEGUITI La classe ha partecipato all’attività didattica in modo generalmente corretto rispondendo all’azione costantemente ferma e rigorosa della docente quanto disponibile all’ascolto. La relativa attitudine alla disciplina e il modesto interesse per la lettura hanno talora condizionato l’interazione costruttiva, in particolare in fase di approfondimento, rendendo talora la lezione faticosamente produttiva. Adeguata la motivazione e la capacità di intervenire nel dibattito sulle tematiche d’attualità collegate alla letteratura. Significativo l’interesse e positiva l’azione nell’Unità di Progetto, sia in fase organizzativa che di realizzazione; buona la capacità di gestire l’incontro con lo scrittore Ardica nonché la capacità comunicativa di un piccolo gruppo che ha presentato il prodotto finale al “Centro Congressi Capitini”di Perugia drammatizzandolo. Circa metà della classe possiede conoscenze pressoché essenziali, che sa esporre in modo ordinato e corretto o, se formalmente incerto, comunque funzionale. Una minoranza, per difficoltà pregresse o discontinuità applicativa, ha parzialmente raggiunto gli obiettivi per cui, in alcuni casi, necessita della guida del docente per dimostrare di conoscere quanto appreso. Un esiguo gruppo sa orientarsi con discreta padronanza nei diversi ambiti disciplinari. Nella produzione scritta, la maggioranza della classe presenta incertezze ortografiche e/o lessicali e/o morfosintattiche e una modesta capacità elaborativa. Discreta la capacità di riutilizzare esperienze e saperi appresi con metodologie innovative. Complessivamente il profitto della classe risulta mediamente sufficiente con alcuni risultati discreti o buoni.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplina: ITALIANO - classe 5AT Prof.ssa PAOLA MAURIZI

Unità di Apprendimento UdA

Numero Titolo U.di A.

Conoscenze

n.1

L'ETÀ DEL REALISMO

• Quadro storico-culturale: positivismo, darwinismo, mito del progresso • Il Naturalismo: il romanzo sperimentale,l’intento scientifico, sociale e politico,la tecnica dell’impersonalità • Il Verismo: il “romanzo moderno”; la tecnica dell’impersonalità: regressione,eclissi dell’autore; le soluzioni linguistiche; punti di vista e ottica del narratore: lo straniamento e lo straniamento rovesciato; temi: i vinti, il mondo patriarcale e il mondo moderno; l’interesse economico l’ideale dell’ostrica. Trama dei romanzi citati. Analogie e differenze tra Naturalismo e Verismo Materiali Comte, Gli stadi della conoscenza umana Darwin, La bellezza della natura e l’”elezione naturale” G.Courbet,Gli spaccapietre E.Zola Germinal:visione del film di Claude Berri, dall’omonimo romanzo. Le tematiche sociali,economiche,politiche e la modalità di rappresentazione G.Verga da Vita dei campi:“Dedicatoria a Salvatore Farina”; Fantasticheria; Rosso Malpelo da Novelle Rusticane: La roba da I Malavoglia:Prefazione; L’inizio; L’addio di ‘Ntoni da Mastro don Gesualdo: La morte di Gesualdo

n.2

IL DECADENTISMO

• Quadro storico-culturale: l’ascesa sociale del ceto borghese e l’affacciarsi delle classi popolari • Il simbolismo: nuovi strumenti conoscitivi e nuove tecniche espressive • La poesia di E. Dickinson • La visione del mondo decadente; temi e miti:l’esteta, il superuomo, il

fanciullino; la poetica: le nuove soluzioni formali • L’autorappresentazione del poeta: il conflitto tra l’intellettuale e il mondo

borghese; il ruolo del poeta. Materiali Vincent Van Gogh, Notte stellata Edvard Munch,L’urlo C.Baudelaire da I fiori del male:L’albatro; Spleen 76,Spleen 78 G.Pascoli

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Il fanciullino da Myricae: Lavandare; X agosto; Temporale da Canti di Castelvecchio:Il gelsomino notturno G.D’Annunzio www.vittoriale.it Niva Lorenzini, D’Annunzio,Il trionfo del superuomo da Il piacere: Andrea Sperelli, l’eroe dell’estetismo da Alcyone: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto

n.3

LA NARRATIVA DEL PRIMO '900

Quadro storico-culturale: il disagio della società massificata L. Pirandello: la sua vita e la concezione del mondo; la crisi delle certezze

e la maschera;la “trappola”della vita;l’estraneità;l’umorismo:avvertimento e sentimento del contrario;la pazzia; il relativismo della conoscenza; la tecnica narrativa; il teatro nel teatro; trama delle opere citate

I. Svevo: la formazione culturale mitteleuropea; il romanzo d’avanguardia; il tema dell'inettitudine; l’alibi:autoinganni e autogiustificazioni; la tecnica narrativa:il narratore inattendibile e il tempo misto; trama delle opere citate

Materiali L.Pirandello da L’umorismo: La differenza tra umorismo e comicità:la vecchia imbellettata da Il fu Mattia Pascal: In giro per Milano:le macchine e la natura in gabbia; La lanterninosofia; Lo strappo del cielo di carta; Adriano Meis e la sua ombra; Pascal porta i fiori alla propria tomba da Novelle per un anno:Il treno ha fischiato da “Sei personaggi in cerca d’autore”:Finzione o realtà? da Enrico IV: La vita,la maschera, la pazzia Testo in scena: da “Enrico IV”: la conclusione I.Svevo da Senilità: Inettitudine e senilità da La coscienza di Zeno: La Prefazione, Lo schiaffo del padre; La vita è una malattia U.Galimberti, Così giovani, così vecchi

n.4

LA LIRICA TRA LE

DUE GUERRE

• La stagione della poesia delle Avanguardie • Futurismo: l’ideologia; le parole “d’ordine”della poesia futurista;il

procedimento analogico; la supremazia del significante; il ruolo del poeta • Ermetismo e poesia pura: nascita del movimento; elementi caratterizzanti;

l’essenza della poesia e la parola-folgorazione; il correlativo oggettivo; la riflessione sulla condizione esistenziale dell’uomo; il ruolo del poeta; tecniche espressive

Materiali F.T.Marinetti Sì,sì,così,l’aurora sul mare; Il primo manifesto del futurismo; Il manifesto tecnico Video: Serata al teatro Verdi di Firenze nel 1913 A.Palazzeschi da L’incendiario: Lasciatemi divertire S.Quasimodo da Acque e terre: Ed è subito sera

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da Giorno dopo giorno:Milano, agosto 1943 G.Ungaretti da L’allegria: Soldati, Veglia da Il dolore:Non gridate più E.Montale da Ossi di seppia: Non chiederci la parola; Spesso il male di vivere ho incontrato U.Saba da Il Canzoniere: Goal, Città vecchia

n.5

IL NEOREALISMO E OLTRE

• Le tendenze culturali e i movimenti letterari del secondo Novecento: linee generali

• Il neorealismo di Vittorini e Calvino:la proposta di una “nuova cultura”;la dimensione fantastica

• Lo sperimentalismo di Pasolini Materiali E.Vittorini, Il programma del ” Politecnico” I.Calvino, Il neorealismo nel ricordo di Calvino S. Rushdie, La musica rock e la ribellione giovanile P.P.Pasolini,da Ragazzi di vita: Alduccio e la sua famiglia

n.6

“ATTIVITÀ DI PROGETTO”:

LIBERA VENT’ANNI DOPO:LA

STORIA/LE STORIE

• Illegalità e corruzione: storia delle cosche mafiose Cosa Nostra e Stidda; i baby killer; l’importanza della testimonianza nella lotta per la legalità: incontro con il giornalista G.Ardica, autore del libro “Baby killer”; incontro con Franco La Torre,figlio di Pio La Torre; storie di morti senza fama

Materiali di studio G.Ardica, Baby Killer:romanzo, recensioni Articoli di giornale dell’epoca della lotta tra Cosa Nostra e Stidda Ricerche su Cosa Nostra e sui baby killer Le sentenze di condanna dei mafiosi Materiali prodotti Sintesi del libro Intervista all’autore del libro Articolo di giornale per il Giornale on line d’Istituto Sceneggiatura per la drammatizzazione “Morti senza fama. Alla ricerca di storie invisibili”

n.7

LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA

• Tipologie di scrittura dell’Esame di Stato: analisi e produzione • Schematizzazioni: le diverse tecniche • Realizzazione e presentazione di prodotti multimediali Materiali Testi narrativi e poetici in programma Tutte le tipologie di testi d’esame inseriti dal docente e utilizzati nella piattaforma moodle Quotidiani: Progetto “Il quotidiano in classe”

Firma del docente Firma dei rappresentanti di classe

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STORIA

Prof.ssa Paola Maurizi

RELAZIONE FINALE Libro di testo: P.Armocida, A.G. Salassa, Storialink, vol.3, Pearson COMPETENZE E ABILITA’DISCIPLINARI In relazione alle competenze e abilità previste nella programmazione del dipartimento di Lettere, tenuto conto della situazione di partenza,sono state perseguite le seguenti competenze e abilità correlate alle diverse Unità di Apprendimento:

COMPETENZE • Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai

quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro • Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, culturali e la loro

dimensione locale/globale • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle

tecniche negli specifici campi professionali di riferimento • Sviluppare la memoria storica • Creare la consapevolezza che la conoscenza e la comprensione del passato forniscono criteri

e occasione di riflessione per la lettura e la valutazione della realtà attuale nelle sue diverse componenti

ABILITÀ • Ricostruire i principali processi di trasformazione individuando elementi di persistenza e

discontinuità • Individuare i cambiamenti culturali, economico-sociali, riconoscendone i nessi • Analizzare testi di diverso orientamento storiografico per confrontarne le interpretazioni • Utilizzare il lessico delle scienze storiche e sociali • Utilizzare ed applicare categorie e metodi di ricerca storica • Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia • Produrre ed utilizzare organizzatori cognitivi • Saper definire ed esprimere in modo corretto i concetti • Individuare cause vicine e remote, semplici e complesse di fatti storici • Stabilire relazioni di causa-effetto • Individuare e descrivere gli elementi di cambiamento e di lunga durata • Produrre articoli, relazioni e presentazioni di contenuti con linguaggi scelti autonomamente

dagli studenti • Utilizzare le tecnologie digitali per presentare un progetto o un prodotto METODOLOGIA La procedura dell’insegnamento della storia si è basata essenzialmente sull’interazione metodo-contenuti e ritenendo fondamentale la motivazione allo studio si è cercato costantemente di attualizzare le problematiche da affrontare seguendo tale percorso: presentazione del problema negli elementi portanti anche in relazione all’oggi - attivazione e stimolazione al procedimento deduttivo attraverso l’uso di fonti, la consultazione dei materiali Pearson Digital System e di materiali forniti dal docente ed inseriti nella piattaforma moodle, l’applicazione di mappe, schemi, tabelle

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illustrative dei percorsi logici seguiti - riconoscimento dei nodi concettuali - individuazione di mutamenti e permanenze - ricostruzione del problema anche con produzioni multimediali inserite poi su moodle. Sono state praticate metodologie come la flipped classessroom e la webquest. Dopo aver svolto il modulo di consolidamento sulle problematiche dell’unificazione italiana, il programma è stato articolato in sei Unità di apprendimento. Le ultime due sono state affrontate negli elementi informativi portanti. Negli ultimi giorni di scuola è stato schematicamente ripassato il programma. VERIFICHE Scritte: prova semistrutturata, saggi,temi, produzioni multimediali Orali: sondaggi dal posto, rielaborazioni argomentate ed esposizioni anche sulla base di schemi, appunti, presentazioni multimediali, ricostruzione dei filmati, colloqui VALUTAZIONE Produzione scritta: i criteri sono definiti nelle griglie prodotte dal dipartimento. Orale: i criteri sono definiti nella griglia di colloquio; il livello minimo è costituito da conoscenze essenziali, capacità di analizzare il periodo storico in maniera sintetica, di collocare gli avvenimenti nel periodo storico di riferimento, di esprimersi oralmente sugli argomenti trattati in maniera corretta. Il dipartimento di Lettere Triennio ha condiviso che nella valutazione finale incidessero gli indicatori comportamentali in progressione. RISULTATI CONSEGUITI La classe ha partecipato all’attività didattica in modo generalmente corretto dimostrando discreta attitudine per la disciplina e interesse in particolare in fase di ricerca, attività di gruppo e produzione. Circa metà della classe, potenziando lo studio nel corso dell’anno, ha acquisito conoscenze chiare,che sa esporre in modo ordinato e abbastanza corretto; una minoranza, per discontinuità applicativa, ha parzialmente raggiunto gli obiettivi per cui, in alcuni casi, necessita della guida del docente per dimostrare di conoscere quanto appreso. Un esiguo gruppo sa orientarsi con buona padronanza negli ambiti disciplinari. Discreta la capacità di riutilizzare esperienze e saperi appresi con metodologie innovative. Complessivamente il profitto della classe risulta più che sufficiente con alcuni risultati discreti o buoni.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplina: STORIA - classe 5AT Prof.ssa PAOLA MAURIZI

Unità di Apprendimento UdA

Numero Titolo U.di A.

Conoscenze

n.1

LE TRASFORMAZIONI

SOCIO-ECONOMICHE

NELL’ETÀ CONTEMPORANEA

• La seconda rivoluzione industriale -Le trasformazioni principali nell’era della Belle Epoque -La Grande depressione: cause ed effetti -Le innovazioni tecnico-scientifiche; le opere emblematiche di fine ‘800 -I cambiamenti nella fabbrica: taylorismo e fordismo -Il rapporto capitalismo-finanza:banche, trust, cartelli; stato ed economia -La nascita della società di massa: un processo di lungo periodo; sindacati e partiti di massa; il movimento delle donne -Tempo libero e cultura:dal turismo d’elite al “diritto”alle vacanze; sport e forme d’arte;conseguenze economico-sociali • Finestra sul presente: la terza rivoluzione industriale -I “Trenta gloriosi”: il miracolo economico italiano -La comunicazione di massa: dal telegrafo alla radio; la televisione;da ARPA a internet, da internet al web; il divario digitale • I limiti strutturali del modello capitalistico: la crisi del 1929 -Gli anni ruggenti; le cause della crisi; il crollo; la ripresa di Roosvelt

n.2

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

• Italia: l’età di Giolitti -La crisi di fine secolo: tensioni sociali e risposte del governo -Il compromesso giolittiano: lo stato mediatore tra le parti sociali -La politica interna: rapporti con il Partito Socialista; la legislazione sociale; il suffragio universale -La politica economica di Giolitti: il decollo industriale e i suoi limiti; la questione meridionale e il divario tra nord e sud -La politica estera di Giolitti: la guerra di Libia -La crisi dell’egemonia giolittiana: il ruolo dei cattolici e dei nazionalisti • La prima guerra mondiale -Le relazioni internazionali tra Ottocento e Novecento: rivalità economiche e coloniali; i contrasti per i Balcani -L’Italia dalla neutralità all’intervento: motivazioni e protagonisti del dibattito tra neutralisti ed interventisti; il Patto di Londra -Le tappe fondamentali e i nuovi strumenti della guerra -La svolta del 1917 e la fine della guerra -I “Quattordici punti” di Wilson e i trattati di pace -Le conseguenze geopolitiche ed economico-sociali

• Il fascismo in Italia - La crisi economico-sociale e il mito della “vittoria mutilata” -La crisi del sistema liberale e il Biennio rosso -Nascita ed ascesa del fascismo:il movimento,i sostenitori, lo squadrismo, la

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n.3

LA “GUERRA CIVILE” EUROPEA: I REGIMI TOTALITARI

marcia su Roma -L’affermazione del fascismo: la trasformazione delle strutture dello stato

liberale, il delitto Matteotti; le leggi fascistissime -La fascistizzazione della società: i Patti Lateranensi;la politica del controllo;

l’economia - La guerra d’Etiopia e le leggi razziali • Il comunismo in Russia: dalla rivoluzione bolscevica allo stalinismo -La Russia agli inizi del ‘900:classe operaia e settore agricolo; lo stato zarista; la domenica di sangue; i soviet; la guerra del soldato russo -La rivoluzione: le due fasi; le tesi d’aprile -Il comunismo di guerra e la Nuova Politica Economica -Lo stalinismo:l’industrializzazione forzata;il terrore e il controllo • Il nazismo in Germania -La repubblica di Weimar:problematiche politiche; la leggenda della “pugnalata alle spalle”; la debolezza economica; la ripresa e gli effetti della crisi del’29 -A.Hitler: ideologia, ascesa politica,strategia,conquista del potere -La costruzione del regime totalitario e la politica razziale • I regimi totalitari: analogie e differenze

n.4

LA SECONDA

GUERRA MONDIALE

-Le relazioni internazionali e la paura di un nuovo conflitto -La guerra civile spagnola e le reazioni internazionali -Le tappe dell’espansionismo tedesco; conferenza di Monaco e accordi con i paesi europei -Lo scoppio della guerra: le prime fasi -L’Italia: l’intervento e la guerra parallela -La svolta del 1941: l’operazione Barbarossa,la Carta Atlantica e l’intervento americano -Caduta del fascismo, Resistenza,CNL e Liberazione -L’olocausto -La conclusione del conflitto:lo sbarco in Normandia; la bomba atomica -Il bilancio del conflitto

n.5

IL MONDO DEL DOPOGUERRA

• Est/Ovest: bipolarismo, capitalismo e comunismo -La fine del primato europeo: la conferenza di Parigi, il processo di Norimberga,soluzioni e problemi aperti; le condizioni dei quattro paesi vincitori -L’affermazione del bipolarismo; la “cortina di ferro”; nascita e organizzazione delle Nazioni Unite • L’Italia repubblicana -Il dibattito sulla ricostruzione; la nascita della Repubblica; la Costituzione

n.6

DALLA STORIA AL

PRESENTE

• L’unità europea  Le tappe della costruzione europea; un bilancio tra luci ed ombre • Problemi su scala globale

-Flussi migratori e cambiamento climatico -Quale ordine internazionale?

Firma del docente…………………………….. Firma dei rappresentanti di classe

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LINGUA INGLESE Prof. ROSA CRISTIAN

RELAZIONE FINALE

Libro di testo: English for New Technology. Autore: Kiaran O’Malley. Editore: Pearson Longman COMPETENZE E ABILITA’ DISCIPLINARI L’insegnamento della lingua Inglese, che si articola in conoscenze e abilità, concorre al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento:

− Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi; utilizzare linguaggi settoriali relativi al percorso di studi per interagire in diversi ambiti e contesti comunicativi a livello B1/tendente al livello B2 del QCER.

− Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

− Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e organizzative e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

− Individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team-working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

− Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca, e approfondimento disciplinare.

− Saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo. METODOLOGIA Lettura in classe del testo per identificare le parti essenziali; controllo partecipato degli esercizi; spiegazioni individuali; lavori di gruppo; cooperative learning; lavori a coppie; discussione guidata; presentazioni ( power point/ prezi). VERIFICHE VERIFICHE SCRITTE: Comprensioni di testi scritti: Questionari a risposte chiuse (scelta multipla, completamento, riempimento, corrispondenza, completamento con formulazione libera, a riempimento con formulazione libera). Questionari a risposte aperte. Produzioni scritte (lettere formali/informali, relazioni, presentazioni). Test: (strutturati e semi-strutturati). Quick test. VERIFICHE ORALI: Colloqui (strutturati, semi strutturati, destrutturati, presentazione di argomenti). Comprensione orale: questionari a risposte chiuse (scelta multipla, completamento, riempimento, corrispondenza). VALUTAZIONE Saper Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi; utilizzare linguaggi settoriali relativi al percorso di studi per interagire in diversi ambiti e contesti comunicativi; partecipare attivamente alle lezioni; interagire in L2 in gruppo, in coppie e singolarmente (docente-studente, studente-docente, studente-studente); portare il materiale richiesto dall’insegnante; rispettare le consegne; svolgere i compiti a casa assegnati dall’insegnante; preparare relazioni o fare ricerche utilizzando i mezzi multimediali.

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RISULTATI CONSEGUITI La classe V AT non ha fruito nel triennio, per quanto concerne la lingua inglese, della continuità didattica con un solo insegnante. Il gruppo classe risulta non essere sempre partecipe e interessato agli argomenti trattati anche se risulta affiatato tra le varie componenti. La sua evoluzione, anche se complessa, è stata nel complesso positiva e interagiscono in modo positivo sia fra di loro che con gli insegnanti. Nonostante però questa loro disponibilità alla comunicazione e all’interazione il rendimento scolastico ha risentito sia del cambiamento di docente e di metodo e sia di una certa discontinuità nell’impegno sia in classe che domestico; anche l’attenzione in classe non è stata sempre costante. Questo ha rallentato in qualche caso lo svolgimento del programma, che in generale è stato regolare e adeguato agli obiettivi, ma in qualche caso, come per il modulo di letteratura, è stato meno ricco, meno dettagliato di quanto si sarebbe voluto e dovuto. Il livello di preparazione, di conoscenze e competenze acquisito dagli alunni è quindi nel complesso adeguato agli obiettivi, in alcuni casi soddisfacente, di livello mediamente discreto anche se non sempre omogeneo. Infatti si è registrato nel corso del triennio una notevole carenza di basi ma il rendimento degli alunni ha mostrato un graduale miglioramento pervenendo a un livello medio di preparazione sufficiente in quasi tutta la totalità della classe. Gli alunni sono in grado di produrre semplici testi scritti corretti e pertinenti. Allo stesso modo sono in grado di comprendere testi tecnici e di esporre in maniera mediamente corretta il contenuto.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplina: Lingua Inglese - classe 5 AT Prof. Rosa Cristian

Unità di Apprendimento UdA

Numero Conoscenze

n.1

Unit 17: Employment in new technology; application for a job. Jobs in technology. Job advertisements. The curriculum vitae. What the CV should contain. How to write a good CV. The letter of application. What the letter of application should contain. How to write a good letter of application. The interview. The range of work in new technology.

n.2

Unit 2: Electric Circuits. A simple circuit. Types of circuit. Current, voltage and resistance. Measuring tools. How Edison and electricity changed the world. Light bulbs. Save Energy in the home. Turning off standby power.

n.3

Module about literature: Emily Dickinson: life and works: main themes, features and style of her poetry; translation and analyze of "Tell all the truth but tell it slant" and "I heard a Fly buzz - when I died -". (photocopies).

n.4

Unit 3: Electromagnetism and motors. Electricity and magnetism. Simple applications of electromagnetism. Fuel gauge system. Doorbell system. The electric motor. Types of electric motors. DC motors. AC motors. Design variations. Motor maintenance. Electric cars. Electric cars: advantages and disadvantages. How a hybrid car works. The Jaguar C-X75 supercar.

n.5

Unit 4: Generating electricity. Methods of gene rating electricity. Producing high-pressure steam. The generator. Fossil fuel power station. Nuclear reactor. How reactors produce heat. How a pressurized water reactor operates. How a nuclear reactor is kept under control. Renewable Energy 1: water and wind: hydroelectric power and wind power. Renewable Energy 2: sun and earth: solar power and geothermal Energy, biomass and biofuels. Our energy future. The problem with fossils fuel. Is nuclear power the answer? Can renewables satisfy our needs?

n.6

Unit 5: Distributing electricity. The distribution grid. The transformer. The domestic circuit. Edison, Tesla and the AC/DC battle. Managing the power supply. Creating a smart grid: why do we need a new smart grid? How will the smart grid work? Safety signs. Work safely with electricity. Electricity and transport. Maglev: the transport of the future? Innovative energy generation. Innovative ideas for generating electricity.

Firma del docente Firma dei rappresentanti di classe

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MATEMATICA Prof.ssa Paola Rullo

RELAZIONE FINALE

Libro di testo: Bergamini Trifone Barozzi Matematica.verde Conf. 4S (libro digitale multimediale con Maths in English) - Edizione ZANICHELLI COMPETENZE E ABILITA’ DISCIPLINARI (Competenze e abilità inserite nella programmazione disciplinare presentata in base alla programmazione di dipartimento. DPR 88/2010 e Direttiva n.57/2010) Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della Matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative (Comp. C5) Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni (Comp. C6) Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e

naturali e per interpretare dati (Comp. C7) Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare (Comp. C8) Le competenze sopra elencate sono state raggiunte attraverso le seguenti conoscenze e abilita’: Conoscenze Abilita’ INTEGRALI • funzione primitiva • integrale indefinito • integrali indefiniti immediati • integrazione per parti • integrazione per sostituzione • integrale definito • teorema fondamentale del calcolo

integrale • teorema della media • solidi di rotazione

PROBABILITA '

• la probabilità classica • eventi semplici e composti • eventi compatibili e incompatibili • probabilià condizionata

INTEGRALI

• Calcolo di funzioni primitive elementari

• Calcolo di integrali indefiniti con il metodo della sostituzione e per parti

• Applicazione della regola fondamentale del calcolo integrale

• Calcolo di aree e volumi PROBABILITA '

• Saper calcolare la probabilità di eventi semplici e composti

• Saper distinguere eventi compatibili e incompatibili

• Calcolare la probabilità di eventi ripetuti

• Saper calcolare la probabilità condizionata

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METODOLOGIA Nel presentare la lezione e i contenuti si è mirato principalmente alla chiarezza e alla sinteticità favorendo talora sia il dibattito collettivo che l’intervento personale. L’introduzione dei vari argomenti è sempre stata preceduta dal richiamo di eventuali conoscenze e competenze necessarie alla comprensione e assimilazione dei nuovi concetti. La trattazione è stata costantemente corredata di svariati esempi ed applicazioni pratiche allo scopo di potenziare le capacità operative degli alunni e consolidare la corretta formalizzazione ed esposizione degli argomenti. Gli argomenti svolti sono stati affrontati utilizzando il libro di testo integradondolo con materiale aggiuntivo fornito dall’insegnante mediante registro elettronico. L’unita’ di apprendimento sulla probabilita’ e’ stata svolta utilizzando per la prima volta la metodologia CLIL. VERIFICHE I momenti di verifica sono stati costituiti sia da prove scritte che orali, in particolare quella sulla probabilita’ e’ stata realizzata facendo lavorare la classe in piccoli gruppi per la realizzazione di una presentazione in Power Point. Per quanto riguarda le prove scritte nel primo trimestre ne sono state effettuate due, mentre nel secondo pentamestre cinque di cui due di recupero. Le verifiche sono state elaborate in modo da coinvolgere pochi concetti e abilità. Sono state effettuate due simulazioni della terza prova per la preparazione agli Esami di Stato e una simulazione per il colloquio. Le prove orali hanno avuto forma di colloquio e sono state necessarie per valutare l’acquisizione dei contenuti, l’attività personale di studio, la chiarezza e il rigore dell’espressione linguistica. VALUTAZIONE Sia per le verifiche orali che scritte sono state utilizzate le griglie concordate con il dipartimento e per la valutazione della simulazione della terza prova quella visibile sul sito della scuola alla sezione “Strumenti di lavoro”. RISULTATI CONSEGUITI La classe, mediamente, ha dimostrato interesse non sempre costante verso la materia e poca voglia di apprendere, l’atteggiamento non e’ stato maturo ne’ responsabile soprattutto da un punto di vista comportamentale. La maggior parte di essi ha avuto difficoltà a comprendere gli argomenti trattati a causa di lacune pregresse mai colmate e soprattutto perche’ e’ mancato un impegno sistematico sia in classe che a casa. Per questo motivo sono state spesso concordate verifiche orali di recupero e non sono mancati momenti di ripasso e consolidamento. Nonostante cio’queste problematiche non sono tuttora state superate da gran parte degli studenti. Solo un piccolo gruppo si e’ distinto per il proprio impegno mostrando costantemente interesse per la disciplina e conseguendo buoni risultati. In conclusione permangono per la maggior parte di essi carenze sia nei contenuti che nelle loro applicazioni immediate per le quali sono richieste particolari capacità di calcolo e autonomia di pensiero. Volendo dare un giudizio generale della classe il rendimento si attesta su livelli mediamente non del tutto sufficienti.

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PROGRAMMA SVOLTO Disciplina: MATEMATICA Classe: 5 AT Prof.ssa PAOLA RULLO

Unità di Apprendimento UdA

Numero Titolo U.di A.

Conoscenze

n.1 Funzione

primitiva e integrale indefinito

Primitiva di una funzione Integrale indefinito di una funzione e sue proprietà (con

dimostrazione delle proprieta’) Integrali indefiniti immediati

n.2

Metodi di integrazione

Integrazione per scomposizione Integrazione immediata di alcune funzioni composte: integrazione

della potenza di una funzione, integrazione della funzione esponenziale e di funzioni il cui numeratore e’ la derivata del denominatore

Integrazione per sostituzione Regola di integrazione per parti (con dimostrazione)

n.3

Calcolo delle aree e integrale

definito

Area del trapezoide Concetto di integrale definito Proprietà degli integrali definiti Teorema della media e suo significato geometrico (con

dimostrazione) La funzione integrale Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione) Formula fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione)

n.4 Applicazioni dell’integrale

definito

Calcolo di aree di domini piani Calcolo del volume dei solidi di rotazione Il principio di Cavalieri

n.5

Probabilita’

Le combinazioni semplici e con ripetizioni La concezione di probabilita’: classica, frequentista e soggettiva La probabilita’della somma logica di eventi La probabilita’ condizionata La probabilita’ del prodotto logico di eventi

Firma del docente Firma dei rappresentanti di classe

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ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA Prof. A.C. MALARCO / Prof. S. QUAGLIA

RELAZIONE FINALE

Libro di testo: "Elettrotecnica ed Elettronica 3A" di G. BOBBIO – S. SAMMARCO - PETRINI COMPETENZE E ABILITA’ DISCIPLINARI

COMPETENZE: Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell'elettronica e dell'elettrotecnica. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. Analizzare e redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali ABILITA’: Collaudare macchine elettriche. Analizzare i processi di conversione dell’energia. Descrivere le caratteristiche delle macchine elettriche. Valutare le caratteristiche e l’impiego delle macchine elettriche. Scegliere le macchine elettriche in base al loro utilizzo. Collaudare impianti e macchine elettriche. Redigere a norma relazioni tecniche. Descrivere e spiegare le caratteristiche delle macchine elettriche. Rappresentare ed elaborare i risultati utilizzando anche strumenti informatici. Consultare i manuali d’uso e di riferimento. Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese METODOLOGIA

Lezioni frontali basate sulla descrizione teorica e sull'analisi di casi-studio, problem solving, svolgimento e risoluzione in classe di esercizi, attività e prove di laboratorio (implementazione circuito e verifica strumentale) seguite da relazioni individuali scritte, studio individuale

VERIFICHE Sono stati svolte verifiche scritte modulari con cadenza periodica; le prove sono state di tipo differenziato (risoluzione analitica di problemi / trattazione sintetica / problem solving ); Stesura di relazioni tecniche individuali; verifiche orali ; richiesti frequentemente gli interventi dei singoli allievi durante la risoluzione in classe di esercizi VALUTAZIONE La valutazione delle prove scritte e di laboratorio è stata riferita alle schede di valutazione approvate in sede di Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica. Per le prove orali ci si è riferiti alle indicazioni del consiglio di classe. Nel valutare complessivamente gli allievi, oltre le loro specifiche conoscenze, competenze disciplinari e capacità operative, si sono considerati i loro effettivi progressi, gli aspetti motivazionali, la loro partecipazione attiva, il loro arricchimento sia tecnico-scientifico che culturale. RISULTATI CONSEGUITI

Il gruppo classe è costituito da due gruppi nettamente separati che si distinguono per differenti livelli di preparazione, competenze raggiunte ed autonomia nella disciplina, e per un approccio più o meno responsabile e motivato nei confronti della disciplina. Il gruppo più numeroso è costituito da studenti che hanno iniziato questo anno scolastico con una preparazione di base molto carente ed una assai scarsa volontà di lavorare ed impegnarsi a superare le difficoltà, offrendo ben poche occasioni di partecipazione consapevole e motivata alle lezioni ed al lavoro di approfondimento. Le lezioni sono spesso state faticose a causa di un atteggiamento troppo superficiale e molto poco costruttivo. La maggior parte degli alunni infatti non ha rispettato le consegne e non si è preparato adeguatamente per le verifiche. In seguito a ripetuti richiami ad un atteggiamento più consapevole, alcuni alunni hanno mostrato lievi progressi, colmando in parte le loro carenze. Un discorso differente va fatto per un gruppo più esiguo di alunni che invece ha lavorato con costanza, riuscendo ad acquisire discrete conoscenze e competenze, esposte in un linguaggio abbastanza corretto ed adeguato, mostrando una effettiva crescita ed una maggiore consapevolezza.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplna : ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA - classe: 5AT Prof:A.C. MALARCO – S.QUAGLIA

Unità di Apprendimento UdA

Numero Conoscenze

U.d.A n.1

SISTEMI DI POTENZA TRIFASI

Tensioni di fase e tensioni di linea/concatenate. Correnti di linea e di fase Collegamenti nei sistemi trifase Collegamento a stella e collegamento a triangolo. Calcolo delle correnti e delle tensioni nelle diverse configurazioni di collegamento Sistemi simmetrici ed equilibrati Calcolo delle potenze di circuiti in c.a. trifase e dello sfasamento Teorema di Boucherot Rifasamento delle linee trifasi

U.d.A n.2

TRASFORMATORI

INDUSTRIALI MONOFASI

Introduzione alle macchine elettriche Generalità e caratteristiche elettrico-magnetiche delle macchine Principi di funzionamento e rendimento Considerazioni energetiche: natura delle perdite e bilancio energetico Analisi delle perdite Il trasformatore monofase: principio di funzionamento e aspetti costruttivi Forma e struttura; scelta dei materiali costituenti Trasformatore ideale: principio di funzionamento e rapporto tra le spire TR monofase: funzionamento a vuoto; in corto circuito; a carico Trasformatore reale: schemi elettrici; circuiti equivalenti; dati di targa Parametri trasversali ( R0, X0) e longitudinali (R1, X1, R2, X2) Il funzionamento del trasformatore reale: a vuoto; Variazione di tensione da vuoto a carico, calcolo della caduta di tensione Bilancio energetico: calcolo delle perdite e rendimento;

U.d.A n.3

TRASFORMATORI

INDUSTRIALI TRIFASE

Aspetti costruttivi e tipologie di collegamento Rapporto di trasformazione; Il funzionamento del trasformatore reale: a vuoto; in corto circuito; a carico Perdite nel ferro : isteresi e correnti parassite Caduta di tensione interna al trasformatore. Variazione di carico da vuoto a carico Bilancio energetico: calcolo delle perdite e rendimento; diagramma di flusso delle potenze

U.d.A n.4

MACCHINE ASINCRONE

TRIFASI

Aspetti costruttivi e generalità Il campo magnetico rotante: principio di G. Ferraris; Principi di funzionamento; velocità rotorica e scorrimento Tipi di rotori : a gabbia e avvolto Correnti rotoriche e interazione elettromeccanica Analisi del funzionamento del M.A.T.: a carico, a vuoto, a rotore bloccato ; Circuiti equivalenti

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Caratteristica elettromeccanica del M.A.T.; Analisi della caratteristica meccanica, zona stabile e instabile Prova a vuoto e a rotore bloccato del M.A.T.

Bilancio energetico: calcolo delle perdite e rendimento; diagramma di flusso delle potenze Cenni sul diagramma circolare del motore asincrono. Metodi di avviamento: avviamento triangolo stella. avviamento tramite resistenze statoriche Avviamento e controllo della coppia mediante reostato rotorico. Regolazione della velocità nei M.A.T. con inverter

U.d.A n.5

MACCHINE SINCRONE

Macchine sincrone: aspetti costruttivi e caratteristiche Funzionamento della macchina sincrona: a carico, a vuoto Statore : costituzione e campo magnetico rotante Ruota polare: costituzione e tipi (poli lisci e poli sporgenti) Alternatore monofase e trifase Caratteristica a vuoto : grafico di magnetizzazione della ruota polare. Zona lineare, ginocchio, zona di saturazione Funzionamento sotto carico : reazione di indotto Reazione di indotto con carico : resistivo, induttivo, capacitivo Caratteristica di uscita di un alternatore: tensione di uscita in funzione della corrente assorbita dal carico. Relazioni analitiche su coppia meccanica e potenza elettrica prodotta da un alternatore.

U.d.A n.6

ATTIVITA’ LABORATORIO

DI MISURE ELETTRICHE:

Utilizzo ed inserzione del wattmetro Modalità operative per il collegamento stella e triangolo dei carichi trifase. Metodo Aron per la misura di potenza attiva, reattiva e del fattore di potenza su linea trifase su linea simmetrica e carico equilibrato. Metodo Righi nel caso di carico squilibrato. Prova a vuoto del trasformatore Monofase/Trifase Prova in corto circuito del trasformatore Monofase/Trifase Rilievo dati per la realizzazione dei diagrammi caratteristici e calcolo dei parametri trasversali e longitudinali (R0 e X0) e longitudinali ( R1, X1, R2, X2). Prova a vuoto ed a rotore bloccato del Motore asincrono trifase e calcolo dei parametri trasversali (R0 e X0) e longitudinali ( R1, X1, R2, X2). Rilievo sperimentale della caratteristica di magnetizzazione di un Alternatore.

Firma del docente ……………………………… Firma dell’insegnante tecnico-pratico ………………………………. Firma dei rappresentanti di classe

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SISTEMI AUTOMATICI Proff. Marco Adriani , Ezio Ragnacci

RELAZIONE FINALE

Libro di testo: F. Cerri, G. Ortolani, E. Venturi - CORSO DI SISTEMI AUTOMATICI per l’articolazione ELETTROTECNICA degli Istituti Tecnici settore Tecnologico – Vol. 3 – Ed. HOEPLI COMPETENZE E ABILITA’ DISCIPLINARI Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi Utilizzare i linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali METODOLOGIA Nello svolgimento delle lezioni si è cercato di seguire la traccia fornita dal libro di testo, talvolta però si è cercato di semplificare o integrare gli argomenti trattati attraverso appunti del docente. Le lezioni svolte in classe con la l.i.m. sono state sempre salvate in file pdf e rese disponibili tramite la piattaforma Classeviva. Lo svolgimento del programma ha tenuto conto degli aspetti interdisciplinari con le altre materie tecniche, in particolare per quanto riguarda la regolazione di velocità. In relazione alle metodologie d'insegnamento, al fine di favorire e consentire l'acquisizione di un metodo di studio razionale, ordinato e personalizzato, oltre alla lezione frontale, sono stati numerosi i momenti di sperimentazione e di ricerca. In particolare l’unità di apprendimento sui sensori e trasduttori è stata affrontata con il metodo della “flipped classroom”. VERIFICHE Sono state utilizzate le verifiche orali, le prove scritte semistrutturate, esercitazioni numeriche e grafiche, relazioni e verifiche tecnico-pratiche. VALUTAZIONE Nella valutazione sono state utilizzate le griglie del dipartimento. In generale si è tenuto conto dell’arricchimento culturale, dell’acquisizione dei contenuti, delle competenze professionali, delle capacità creative e progettuali, dell’impegno mostrato. RISULTATI CONSEGUITI La classe ha mostrato una partecipazione ed un interesse molto diversificata nei vari elementi che la costituiscono. La maggior parte degli alunni hanno tenuto un comportamento disinteressato e spesso di disturbo durante lo svolgimento delle lezioni; per contro, è presente un gruppo di allievi che hanno sempre partecipato alle lezioni ed hanno lavorato in modo autonomo e collaborativo, sia in classe che a casa. In generale è stata riscontrata una preparazione mirata alle verifiche periodiche. Dal punto di vista del profitto, la classe presenta circa un terzo degli elementi, che si sono distinti rispetto agli altri per la migliore continuità nello studio e per le capacità, ottenendo risultati al di sopra della sufficienza. Circa la metà degli allievi presenta una preparazione mediocre o insufficiente. Globalmente il profitto medio della classe è appena sufficiente. La classe ha mostrato un comportamento non sempre corretto, mantenendo comunque buoni rapporti con i docenti.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplina SISTEMI AUTOMATICI - classe 5AT Prof. MARCO ADRIANI, EZIO RAGNACCI

Unità di Apprendimento UdA

Numero Conoscenze

n.1

Sensori e trasduttori Generalità e parametri dei trasduttori. Sensori di posizione: potenziometri rettilinei e rotativi, LVDT, encoder ottici assoluti. Trsduttori di velocità: encoder incrementali, dinamo tachimetrica. Sensori di temperatura: termistori e relativi circuiti di condizionamento, termoresistenze, termocoppie. Trasduttori di luminosità: fotoresistenze, fotodiodi, fototransistor, fotoaccoppiatore.

n.2

Controllo automatico Caratteristiche generali dei sistemi di controllo. Controllo ad anello aperto e ad anello chiuso. Algebra degli schemi a blocchi: funzione di trasferimento di sistemi in cascata e in retroazione. Sistemi di controllo di velocità di un m.a.t. e di un motore in corrente continua, di posizione e di tensione: schemi a blocchi. Azionamenti elettrici: Variazione della velocità mediante inverter e mediante ponte SCR. Sistemi di controllo di temperatura on-off. Controllo statico: guadagno statico, tipo dei sistemi, calcolo degli errori a regime. Regolatori e servosistemi. Dimensionamento del guadagno in funzione degli errori. Disturbi: classificazione, effetto della retroazione sui disturbi. Controllori PID: controlli P, I D. Analisi e progetto dei PID. Controllo di temperatura proporzionale (PWM). Controllo digitale ad anello aperto: controllo di un motore passo-passo. Controllo digitale ad anello chiuso.

n.3

Stabilità e stabilizzazione Definizione di stabilità di un sistema. Stabilità dei sistemi in funzione della posizione dei poli. Criterio di Bode, margine di fase. Metodi di stabilizzazione: riduzione del guadagno, reti correttrici anticipatrice e ritardatrice, circuiti e relativo dimensionamento componenti.

n.4

Sistemi di acquisizione e distribuzione dati Acquisizione, elaborazione, distribuzione. Le catene di acquisizione e distribuzione Conversione digitale-analogico e analogico-digitale

Firma del docente ……………………………… Firma dell’insegnante tecnico-pratico ……………………………….

Firma dei rappresentanti di classe ……………………………….

………………………………

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TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI Proff. Fabio Lucchi, Roberto Sarchioni

RELAZIONE FINALE

LIBRO DI TESTO: - Enea Bove-Giorgio Portaluri “ Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici”, volume 3, casa editrice Tramontana - Manuale di elettrotecnica, elettronica ed automazione G.Ortolani - E. Venturi, casa editrice Hoepli COMPETENZE E ABILITA’ DISCIPLINARI Competenze

- Utilizzare la strumentazione di laboratorio; - Gestire progetti – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali; - Analizzare e redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; - Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Abilità - Affrontare le problematiche relative all’energia elettrica; -Analizzare i processi di conversione dell’energia;- Valutare gli aspetti generali, tecnici ed economici della produzione ,trasporto, distribuzione ed utilizzazione dell’energia elettrica; - Analizzare e valutare un processo produttivo in relazione ai costi e agli aspetti economico – sociali della sicurezza; - Utilizzare software specifici;- In_ terpretare e realizzare schemi di quadri elettrici;- Rappresentare schemi funzionali di apparati e componenti circuitali; - Individuare, valutare e analizzare i fattori di rischio nei processi produttivi e negli ambienti di lavoro del settore; - Individuare e descrivere le fasi di un progetto e le loro caratteristiche funzionali; - Applicare metodi di problem solving; - Individuare i criteri per uno studio di fattibilità.

METODOLOGIA

- Problem solving; - Attività progettuale; - Esercitazioni di laboratorio; - Discussione guidata; - Studio di casi; - Controllo partecipato degli esercizi.

VERIFICHE

- Colloquio orale; - Verifiche scritte, anche sotto forma di test e produzione di documentazione specifica; - Verifiche di laboratorio (comprensive di analisi critiche) relative a cablaggio ed uso di software

dedicati.

VALUTAZIONE Per tutte le tipologie di verifiche, si sono utilizzate le specifiche griglie di valutazione concordate in sede di dipartimento. La griglia di valutazione della seconda prova scritta, rispetto a quella di inizio anno scolastico, è stata modificata per tener conto delle modifiche apportate dal MIUR nel periodo aprile /maggio. RISULTATI CONSEGUITI

La parte iniziale dell’anno scolastico, immediatamente successiva agli stages, ha comportato la necessità di dedicare ampio spazio ai contenuti del modulo di consolidamento. Lo svolgimento successivo del programma è stato poi sufficientemente lineare.

Gli obiettivi della programmazione iniziale sono stati raggiunti dagli allievi in modo diversificato. Molto pochi sono stati gli alunni che si sono distinti per interesse, impegno ed atteggiamento sempre serio e

responsabile; altri, a causa soprattutto di difficoltà nello studio autonomo, hanno mostrato incertezze nel lavoro con risultati altalenanti; un’ultima parte, infine, a causa di un comportamento in classe ed un impegno decisamente non adeguati, ha conseguito risultati nettamente inferiori alle aspettative.

Il profitto globale della classe, alla data attuale, presenta pertanto poche situazioni decisamente positive, altre sufficienti e per il resto insufficienti e mediocri, come si evince dalle valutazioni.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplina : TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI – classe 5AT Proff. FABIO LUCCHI, ROBERTO SARCHIONI

Unità di Apprendimento UdA

Numero (Titolo U.di A.)

Conoscenze

n.0

Consolidamento

Ripasso principali norme e leggi nel settore elettrico. Ruolo del perito e dell'installatore. Sistema elettrico: schema a blocchi; classificazione in base alla tensione nominale secondo le vigenti norme CEI. Tipi di forniture. Analisi di un circuito d'avviamento di un M.A.T. a stella – triangolo: schemi di comando e schemi ausiliari.

n.1 Produzione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica

Analisi produzione energetica in Italia; date cardini nel panorama energetico italiano. Diagrammi di carico con riferimento a situazione nazionale e locale. Analisi siti di produzione in Umbria. Carichi di punta e relativi metodi per la copertura. Esempi di gruppi elettrogeni. Analisi, con metodo flipped class room, dei seguenti impianti per la produzione di energia elettrica:

• idroelettrico ( a serbatoio a bassa caduta, a serbatoio ad alta caduta, ad acqua fluente, di generazione e pompaggio);

• termoelettrico ( monostadio e multistadio ) • turbogas a ciclo aperto e turbogas a ciclo chiuso • nucleotermoelettrico.

n.2

Fonti energetiche alternative

Energie rinnovabili: generalità, incentivi, programma 2020, conto energia, contatori di scambio, GSE. Analisi principali fonti : eolico, fotovoltaico, biomasse, maree, gradienti termici degli oceani, geotermico. Situazione attuale e prospettive future con riferimento anche alla realtà locale e alle attività di stage svolte

n.3

Reti MT e BT con relativi sistemi di distribuzione

Analisi forniture in MT e BT. Criteri di scelta ;considerazioni economiche. Potenza contrattuale e potenza convenzionale. Utilizzo criteri per dimensionamento linee corte e linee lunghe. Cabine pubbliche e cabine private. Progetto di massima di una cabina con analisi dettagliata del lay out, dei componenti , del numero e del tipo di trasformatori. Schemi a blocchi della distribuzione di energia elettrica a partire dal punto di consegna dell’energia. Schemi elettrici comprensivi di linee elettriche di alimentazione e dispositivi di protezione con utilizzo fogli tecnici e tabelle manuale.

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n.4 Componenti e sistemi per la domotica

Impianti domotici: generalità ed applicazioni. Schemi di impianti Bticino MyHome. Comandi punto punto, ambiente, gruppo, generale. Scelta dei componenti, utilizzo dellza documentazione tecnica Bticino. Considerazioni sui costi e sulle applicazioni future.

n.5

Rappresentazione e documentazione di un progetto con relativa analisi dei costi

Principali documenti costituenti un progetto di un impianto elettrico: relazione tecnica, progetto di massima, progetto preliminare, progetto definitivo, progetto esecutivo, computo metrico, computo metrico estimativo, certificato di collaudo, dichiarazione di conformità.

n.6

Organizzazione aziendale e sicurezza sui posti di lavoro

Normativa di settore, principali tipi di rischi nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al settore elettrico; enti e figure preposti al controllo; RSPP, medico competente, rappresentante dei lavoratori. Organizzazione aziendale; produzione e consumo; funzioni aziendali; mansionari; flow chart; costi, fattori di produzione, tecnologia, materie prime e cicli produttivi.

n.7

( da svolgere nelle ultime due settimane di maggio)

Principi generali di marketing

I principali aspetti del mondo del lavoro ; Le regole per la commercializzazione dei prodotti ; Le strategie di mercato

Firma del docente…………………………………… Firma dell’insegnante tecnico-pratico…………………………………… Firma dei rappresentanti di classe ……………………………………...

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PLC Prof MALARCO A.C. / Prof. LUCCHI F.

RELAZIONE FINALE Libro di testo: Dispense ed Appunti fornite dai docenti – Manuali e Software Siemens del PLC S7 COMPETENZE E ABILITA’ DISCIPLINARI

COMPETENZE : Applicare nello studio e nella progettazione dei sistemi di controllo dei processi industriali tecniche e metodi dell'elettronica e dell'elettrotecnica . Utilizzare la strumentazione e le apparecchiature di laboratorio e di settore , per effettuare verifiche, controlli e collaudi. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche degli impianti automatici in logica cablata, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. Analizzare e redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali ABILITA’: Conoscere le tecnologie e l’evoluzione HW e SW dei sistemi di controllo utilizzati in automazione industriale. Saper identificare le caratteristiche funzionali di un PLC e dei suoi moduli di interfaccia. Conoscere e saper applicare le funzioni di base dei Controllori Logici Programmabili: contatti, bobine,timer, contatori. Saper eseguire l’indirizzamento delle variabili : Byte, Word, Double Word della memoria del Controllore Logico. Saper utilizzare Software applicativo per l’editazione, il monitoraggio e la gestione operativa del PLC. Saper scrivere il programma, eseguire il cablaggio degli I/O, verificare e collaudare il corretto funzionamento dell’applicazione. Rappresentare ed elaborare i risultati utilizzando anche strumenti informatici. Consultare i manuali d’uso e di riferimento. Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese METODOLOGIA Lezioni frontali basate sulla descrizione teorica ed applicativa delle varie istruzioni e sull'analisi di applicazioni reali, problem solving, svolgimento e risoluzione in classe di esercizi, attività e prove pratiche (implementazione del Software e verifica mediante simulatori ).

VERIFICHE Sono stati svolte verifiche scritte modulari con cadenza periodica; le prove sono state di tipo differenziato (risoluzione analitica di problemi / problem solving/ test a risposta chiusa ); verifiche orali ; richiesti frequentemente gli interventi dei singoli allievi durante la risoluzione in classe di esercizi e lo studio di casi reali di controllo; VALUTAZIONE La valutazione delle prove scritte e di laboratorio è stata riferita alle schede di valutazione approvate in sede di Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica. Per le prove orali ci si è riferiti alle indicazioni del consiglio di classe. Nel valutare complessivamente gli allievi, oltre le loro specifiche conoscenze, competenze disciplinari e capacità operative, si sono considerati i loro effettivi progressi, gli aspetti motivazionali, la loro partecipazione attiva, il loro arricchimento sia tecnico-scientifico che culturale.

RISULTATI CONSEGUITI

La classe ha presentato, fin dall’inizio dell’anno, difficoltà nell’affrontare i contenuti di tale disciplina, in particolar modo nella pratica applicazione delle conoscenze. Premetto che la disciplina è nuova nel piano di studio, in quanto è stata introdotta per la prima volta in quest’anno scolastico, scelta effettuata nel dipartimento di Elettrotecnica, come conseguenza alle frequenti richieste da parte delle aziende locali, di competenze relative alla programmazione dei Controllori logici Programmabili. Nessuna difficoltà nello studio teorico dei contenuti, ma difficoltà nell’implementazione delle procedure risolutive dei problemi proposti. Nella parte iniziale dell’anno, la classe ha mostrato problematicità e scarso impegno, una sorta di rifiuto ad apprendere, legato alle difficoltà incontrate nell’applicazione pratica delle conoscenze. Nella seconda parte dell’anno l’interesse è stato crescente anche se poco supportato da uno studio adeguato e continuo. Ciò è stato evidente in un gruppo purtroppo non limitato di studenti che ha quindi raggiunto risultati modesti. Resta il rammarico di un percorso discontinuo che ha compromesso la possibilità ad elementi comunque interessanti di esprimere potenzialità oggettivamente presenti.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplna : PLC - classe: 5AT Prof: A.C.MALARCO – F. LUCCHI

Unità di Apprendimento UdA

Numero Conoscenze

U.d.A n.1

COMPONENTI ELETTRICI ED ELETTRONICI DI

BASE

Interruttori, pulsanti NA e NC Relè e contattori mono e trifasi: costituzione e funzionamento Richiami di elettronica analogica e digitale Porte logiche: AND, OR, NOT Uso dei componenti Elettrici ed Elettronici digitali nella logica cablata

U.d.A n.2

HARDWARE DEL CONTROLLORE LOGICO

PROGRAMMABILE

Struttura e funzionamento dei PLC Tipologia dei Sistemi di controllo. Sensori digitali : pulsanti NA e NC, interruttori. Fine corsa meccanici, Fotocellule a infrarossi Introduzione al PLC : Hardware e funzionamento Ciclo di scansione delle istruzioni Confronto tra logica cablata e logica programmabile il PLC siemens S7-200: Struttura Hardware e collegamenti. Moduli di ingresso e moduli di uscita digitali Cablaggio degli ingressi digitali sul PLC Siemens S7-200 Cablaggio delle uscite digitali sul PLC Siemens S7-200

U.d.A n.3

LINGUAGGI DI

PROGRAMMAZIONE DEL PLC:ISTRUZIONI DI

BASE

Linguaggi di programmazione dei PLC. Il linguaggio a contatti ( KOP) Il Software Step 7 MicroWin – Siemens. Editor, compilazione : ricerca errori di sintassi Le istruzioni di base Contatti e ingressi del PLC , indirizzamento Bobine di uscita indirizzamento Collegamenti in AND e OR dei contatti Bobine ritentive (Set, Reset) Esempi di comando delle bobine ritentive Transizione positiva e negativa(P,N) Utilizzo delle transizioni nel comando delle bobine ritentive Bobine interne, Merker ( M0.0, M0.1,…) Merker Speciali ( SM0.0, M0.1, M0.5) Controllo Marcia/Arresto di un motore con autoritenuta Controllo Marcia/Arresto di un motore con bobine ritentive (Set/Reset) Controllo Marcia/Arresto e Inversione di marcia di un motore con autoritenuta

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Controllo Marcia/Arresto e Inversione di marcia di un motore con bobine ritentive (Set/Reset) Lampade di segnalazione dello stato del motore, fisse o lampeggianti Comando di due motori da più punti : cablaggio e programmazione

U.d.A n.4

PROGRAMMAZIONE

DEI BLOCCHI FUNZIONALI DEL PLC

Temporizzatori funzionamento e logica di controllo. La costante di tempo dei timer e calcolo del valore di preset Organizzazione dell’area di memoria dei Temporizzatori nel Siemens S7-200 Temporizzatori TON : funzionamento ed applicazioni Temporizzatori TONR : funzionamento ed applicazioni Temporizzatori TOF : funzionamento ed applicazioni Avviamento temporizzato di un motore Arresto temporizzato di un motore Avviamento in sequenza temporizzata di tre motori Applicazione dei TONR : conteggio dei tempi di lavorazione Funzioni di conteggio : i contatori di impulsi Contatori CTU ( UP) , funzionamento e utilizzo Contatori CTUD ( UP/DW) , funzionamento e utilizzo Contatori CTD ( DW) , funzionamento e utilizzo Applicazione : conteggio del numero di Marcia/Arresto di un motore Parcheggio automatico con conteggio posti auto Utilizzo della memoria RAM del PLC Mappatura ed organizzazione della memoria nel PLC Siemens S7-200 Utilizzo dei Byte( VBXXX) e delle Word (VWXXX) Tasti di confronto dei valori numerici Tipo di operandi nei tasti di confronto : Byte, Word, Double Word Operatori nei tasti di confronto: “uguale”, “diverso”, “maggiore” , “minore” , “maggiore uguale, “ minore uguale”. Esempio applicativo1 : Confezionatrice e stoccaggio di prodotti : Sistema a nastro trasportatore per l’assemblaggio di blocchi confezionati, cablaggio e programmazione Esempio applicativo 2 : Riempimento automatico di contenitori di liquido: Automazione di una stazione produttiva per il riempimento di contenitori con conteggio confezioni e stoccaggio, cablaggio e programmazione

Firma del docente ……………………………… Firma dell’insegnante tecnico-pratico ………………………………. Firma dei rappresentanti di classe

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SCIENZE MOTORIE Prof.ssa Maria Lucchetta

RELAZIONE FINALE

COMPETENZE ED ABILITA’DISCIPLINARI Fondamentale obiettivo del lavoro svolto durante l’anno scolastico è stato completare, approfondendo alcuni aspetti della disciplina non affrontati gli anni scolastici precedenti, la formazione degli alunni anche da un punto di vista motorio. In particolare sono stati trattati temi utili per la gestione consapevole e proficua dell’attività motoria in ambiti extrascolastici ed in età adulta. Ogni lavoro proposto ha avuto come riferimento costante, ai fini del buon esito della performance finale, l’interazione tra capacità condizionali, concentrazione, percezione del sé ed autovalutazione. METODOLOGIA La metodologia adottata è quella classica . L’approccio di ciascuna disciplina sportiva prevede una spiegazione teorica con particolare riferimento agli aspetti che potrebbero essere problematici sia per l’esito finale che per la sicurezza dell’alunno. La dimostrazione pratica che segue serve a chiarire eventuali dubbi e a spezzare i meccanismi di difesa che spesso accompagnano le prove pratiche. VERIFICHE Le verifiche si sono basate essenzialmente su prove pratiche. VALUTAZIONE La valutazione è stata formulata secondo la griglia di valutazione approvata dal dipartimento ad inizio anno scolastico. Grande peso hanno avuto l’impegno ed il rispetto delle consegne. RISULTATI CONSEGUITI Classe dal comportamento corretto anche se talvolta troppo vivace. I risultati conseguiti sono mediamente più che discreti ma non esprimono le potenzialità degli alunni. Poco inclini agli approfondimenti disciplinari gli alunni hanno apprezzato più l’aspetto ludico che formativo della disciplina. E’ da sottolineare che le lezioni si sono svolte in orario pomeridiano.

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplina Scienze Motorie - classe 5AT Prof.ssa Maria Lucchetta

Unità di Apprendimento UdA

Numero Conoscenze

n.1

Capacità coordinative: uso dei grandi attrezzi

n.2

Capacità condizionali: forza. Principali tecniche di muscolazione; metodo piramidale con uso dei manubri; circuit training

n.3

Elementi di preacrobatica: ruota.

n.4

Pallavolo:tecnica ed esecuzione della schiacciata

n.5

Educazione alla salute: nozioni fondamentali di primo soccorso

n.6 Gioco-sport di squadra: calcetto. Torneo scolastico

n.7 Atletica: getto del peso. Tecnica O’Brien

n.8 Pallacanestro: fondamentali di squadra

Firma del docente Firma dei rappresentanti di classe

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RELIGIONE Prof.ssa Silvana Lentini

RELAZIONE FINALE

Libro di testo: Religione Flavio Pajer COMPETENZE ED ABILITA’ DISCIPLINARI A livello di informazione:

Avere un'informazione essenziale e corretta sui concetti chiave dell'etica, in riferimento ai dibattiti in atto.

• Conoscere la posizione della Chiesa Cattolica sui temi trattati, attraverso documenti ufficiali; confrontare tale posizione con la posizione espressa dalle grandi religioni non cristiane.

A livello di formazione: - Valorizzare le capacità individuali e aiutare ogni singolo allievo ad esplicare le proprie

potenzialità e a sviluppare la propria personalità nel rispetto di se stessi e degli altri. - Orientarsi tra le molteplici proposte per poter scegliere in maniera consapevole sia sul piano

individuale che sociale. • Confrontarsi in maniera rispettosa con gli altri, consapevoli della propria identità culturale-

religiosa. METODOLOGIA : Nel trattare le varie unità didattiche si sono recepite le indicazioni e le curiosità espresse dagli alunni che sono state , per lo più, il punto di partenza per l'approfondimento delle varie tematiche. Durante la trattazione delle unità didattiche sono spesso scaturite discussioni guidate che hanno permesso una maggiore conoscenza degli alunni e delle loro problematiche. Si è valorizzato l'apporto personale degli alunni, nel rispetto dei vari punti di vista, favorendo il confronto ed il dialogo. Oggetto di particolare cura sono stati l'acquisizione e l’ ampliamento di un vocabolario specifico del linguaggio religioso. VERIFICHE: Verifiche orali. VALUTAZIONE: E’ stata utilizzata la griglia concordata in sede di dipartimento RISULTATI CONSEGUITI La classe è formata da16 alunni tutti maschi di cui 4 non si avvalgono dell’Irc. Nel corso dell'anno gli alunni si sono rivelati disciplinati, e disponibili ad un sereno dialogo educativo e religioso, permettendo la complessiva realizzazione degli obiettivi prestabiliti anche se l'esiguo numero di ore, non ha sempre permesso di approfondire in modo adeguato i temi proposti. In questa classe è stato effettuato il progetto “Libera 20 anni dopo:La storia/Le storie” proposto dall’associazione Libera, che ha visto coinvolti tutti gli allievi (anche i non avvalentesi dell’Irc) in modo creativo, attivo e propositivo. Gli input educativi e didattici ,seppure in modo differenziato, sono stati globalmente recepiti determinando di conseguenza un risultato mediamente ottimo. Il programma è stato svolto nel rispetto delle modalità e dei tempi preventivati .

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PROGRAMMA SVOLTO

Disciplina: RELIGIONE - classe: 5^AT Prof.ssa SILVANA LENTINI

Unità di Apprendimento UdA

Numero Conoscenze

n.1

Rapporto tra scienza e fede.

n.2

I cristiani e la carità.

n.3

L’etica delle relazioni, delle solidarietà e della vita.

n.4

Religioni e dialogo.

n.5

Specificità del Cristianesimo, origine della chiesa e nascita delle prime comunità.

Prof.ssa Lentini Silvana Firma dei rappresentanti di classe

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INDICE Consiglio di classe pag.1 1.Profilo professionale pag.2 2.Profilo della classe

2.a La storia pag.2 2.b Avvicendamento docenti pag.3

3. Percorso formativo 3.a Obiettivi educativi pag.3 3.b Obiettivi didattici pag.3 3.c Obiettivi raggiunti pag.4 3.d Metodi e strumenti di lavoro pag.5 3.e Spazi pag.5 3.f Tempi del percorso formativo pag.5 3.g Valutazione e verifica pag.5 3.h Stages-visite aziendali pag.14 3.i CLIL pag.15

4. Attività extracurricolari 4.a Visite guidate e viaggi di istruzione pag.16 4.b Altro pag.16

5. Organizzazione degli interventi di recupero e di sostegno pag.17 6. Lavori di ricerca individuali pag.17 ALLEGATI Prove di simulazione pag.18 Relazioni finali e programmi disciplinari pag.41 Fascicoli personali