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Indice

La verità vi farà liberi……………………………………………………..........… pag. 5

Lasciate che i bambini vengano a me…………………………………………….. pag. 12

Io sono con voi………………………………………………………….……...… pag. 18

Venite con me……………………………………………………..……………… pag. 24

Sarete miei testimoni…………………………………………………………...… pag. 32

Vi ho chiamato amici………………………………………………………..…… pag. 40

Io ho scelto voi…………………………………………………………………… pag. 48

Venite e vedrete………………………………………………………………...… pag. 57

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schede catechismi CEI

Offriamo una rilettura del Catechismo della Conferenza Episcopale Italiana per la vita cristiana in tutte le sue articolazioni e in connessione con il Catechismo della Chiesa Cattolica. Le schede relative ad ogni volume sono state elaborate con l’intento di aiutare a sviluppare una pedagogia di educazione alla fede che sappia fare spazio alla presenza dello Spirito Santo, come Persona che guida all’ incontro progressivo e trasformante con Gesù.

• Le schede elaborate riguardano:

1. Catechismo degli adulti: La verità vi farà liberi (1995) 2. Catechismi per l'iniziazione cristiana in 5 volumi:

2.1 Catechismo dei bambini: Lasciate che i bambini vengano a me (1992) Catechismo dei fanciulli e dei ragazzi: (1991) 2.2a lo sono con voi 2.2b Venite con me 2.2c Sarete miei testimoni 2.2d Vi ho chiamato amici

3. Catechismo dei giovani, in due volumi: 3.1 Io ho scelto voi (1993) 3.2 Venite e vedrete (1999)

• Ogni scheda è stata elaborata secondo il seguente schema: - Presentazione del Catechismo esaminato (destinatari, meta globale, articolazione dell’itinerario e obiettivi

educativi) - La persona dello Spirito Santo nei testi del Catechismo (indicazioni di capitoli, pagine, paragrafi e testi biblici

usati) - indicazioni metodologiche e didattiche suddivise in due parti:

∼∼∼∼ Un minuto per me con cui si propongono spunti di riflessione e catechesi per raccontare e riflettere (come proposte laboratoriali per i catechisti) e piste per accompagnare e far crescere (come proposte di riflessione per i destinatari specifici della catechesi)

∼∼∼∼ Idee in corso con cui si propongono attributi, azioni dello Spirito Santo e testimonianza nella Chiesa, sintetizzati nella griglia trasversale a tutti i testi del catechismo - allegata anche a questa presentazione - e inseriti, con sintesi e domande, in una successiva griglia secondo la scansione dell’anno liturgico. Per questa seconda parte rimandiamo per il CCC all’itinerario di catechesi per gli adulti predisposto dall’UCD e Azione Cattolica Diocesana, per i catechismi giovani 1 e giovani 2 agli itinerari di catechesi per la professione di fede e per i giovani dai quali si possono trovare spunti e idee. I sussidi sopracitati si trovano online su www.ucdbologna.net

Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me);

presenza (Io sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici);

libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

• Con questo lavoro desideriamo offrire a catechisti ed educatori diverse opportunità:

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- valorizzare la ricchezza del Progetto Catechistico Italiano come occasione di rinnovamento di sé e di riscoperta di risorse da mettere a disposizione di tutti;

- rafforzare l’incontro con la persona di Gesù, attraverso una graduale, maturata consapevolezza della presenza dello Spirito e dei suoi doni nella vita di ognuno;

- consolidare l’appartenenza alla comunità ecclesiale, con la forza della testimonianza e la verità del servizio;

- ridefinire stili, pedagogia, priorità dell’annuncio evangelico perché sia davvero Buona Notizia sia per chi la racconta, sia per chi l’ascolta e sia annuncio rispettoso dei passaggi di vita di coloro cui viene destinato;

- curare percorsi di accompagnamento che aiutino a maturare la definizione di sé e la progettualità della vita alla luce dei doni dello Spirito, armonizzando strumenti, risorse, opportunità;

- rinnovare itinerari di annuncio e di catechesi attraverso un discernimento ecclesiale condiviso che conduca a scelte pensate, responsabili, creative, orientate alla “misura alta” della proposta cristiana.

- elaborare itinerari che sviluppino il tema dell’anno lungo le tappe dell’anno liturgico, che favoriscano un confronto graduale e costante con la Scrittura e con la vita, che suscitino capacità operative concrete, narrative, artistiche, musicali, teatrali, ecc.

Il lavoro è stato ideato e realizzato dall’Ufficio Catechistico della Diocesi di Bologna - Direttore mons. Valentino Bulgarelli con la collaborazione di:

sr.Anna Maria Gellini per il coordinamento di tutte le schede e per Vi ho chiamato amici M.Pia Socini per Sarete miei testimoni Silvana Zacchiroli per Venite con me M.Pia Amelotti per lo sono con voi Mariastella Busi per Lasciate che i bambini vengano a me Monica Martignoni per Venite e vedrete e Io ho scelto voi Luciano Bresciani per La verità vi farà liberi

Bibliografia: UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE della CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Incontro ai Catechismi. Itinerario per la vita cristiana Roma, 2000. UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE della CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Incontro ai Catechismi. Confronto sinottico, Roma, 2000.

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LA VERIT À VI FARÀ LIBERI

Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione del testodel testodel testodel testo Testo pubblicato nel 1995 dalla C.E.I. come catechismo degli adulti.

Destinatari e meta globale

La verità vi farà liberi intende promuovere una nuova evangelizzazione radicata pienamente nel Progetto

Catechistico Italiano. Il testo è stato approvato dalla CEI e consegnato alla Chiesa italiana quale strumento autorevole e normativo proposto dal Magistero della Chiesa per offrire e sostenere la catechesi degli adulti nella comunità. Questo catechismo è frutto di un ampio coinvolgimento ecclesiale, guidato e garantito da tutto l'Episcopato italiano, come espressione del suo magistero e ciò attesta non solo la rispondenza dei contenuti con la fede della Chiesa ma anche lo stretto legame e la reale coerenza di questo catechismo con il Catechismo della Chiesa Cattolica, «testo di riferimento sicuro ed autentico... per l'elaborazione dei catechismi locali» (Giovanni Paolo II, Fidei Depositum, 4). Ispirandosi al Catechismo della Chiesa Cattolica, questo catechismo degli adulti ne assume le fondamentali esigenze di catechesi integra, sistematica, organica; condivide le dimensioni del Mistero creduto, celebrato, vissuto e pregato, tenute presenti in ogni tema trattato e proposte nella catechesi viva mediante le pagine "per l'itinerario di fede"; ancora, al Catechismo della Chiesa Cattolica si ispira nelle formulazioni sintetiche della dottrina, nei collegamenti fra i contenuti e nella stessa esposizione; ad esso infine continuamente rimanda come necessario completamento, ulteriore approfondimento, insostituibile strumento di formazione dei catechisti. È lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica a richiedere «indispensabili adattamenti» che tengano conto delle «differenze di cultura, di età, di vita spirituale e di situazione sociale ed ecclesiale di coloro cui la catechesi è rivolta» (CCC, 24)

I destinatari quindi sono gli adulti: tutti i battezzati chiamati alla testimonianza della propria fede in Cristo in modo maturo e consapevole; i catechisti chiamati ad accompagnare altri all’approfondimento della fede, i fidanzati che intendono sposarsi nel Signore; i genitori che vogliono camminare con i propri figli e accompagnarli nella Iniziazione Cristiana; tutti gli adulti che avvertono il bisogno di riscoprire la propria fede e ogni persona di buona volontà che desideri un confronto serio e autorevole con la fede che la Chiesa annuncia. Il testo può anche essere usato direttamente da adulti per una lettura personale e senza mediazioni, fermo restando che il suo uso più corretto rimane nell’ambito delle iniziative della comunità cristiana. La meta globale è finalizzata a una fede personale e matura, frutto di una libera scelta, sostenuta dalla conoscenza dei contenuti e dei fondamenti della fede e capace di promuovere un cambiamento di mentalità e di vita mediante l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione responsabile alla vita ecclesiale, la coerenza operativa nell’impegno sociale. Occorre che la catechesi aiuti gli adulti a riscoprire un modo "significativo" di vivere la fede oggi, in stretto rapporto con le loro situazioni di vita e con le loro esigenze di crescita personali di responsabilità sociale. Lo scopo della catechesi degli adulti è abilitarlo con la forza della Parola a prendere posizioni come profeta, sacerdote e re dentro la storia, in modo da saper dire il valore delle cose secondo la volontà di Dio. Il catechismo intende favorire l'incontro degli adulti con il mistero santo di Dio, tramite il Signore Gesù (messaggio, opere, vita), in vista di un'adesione di fede più consapevole e più coerente. L'identità dei destinatari è quindi legata alle finalità e agli obiettivi del catechismo ancor più strettamente degli altri testi del progetto, perché l'adulto nella fede non è il dato di partenza, ma in qualche modo il punto di arrivo, mai raggiunto definitivamente, del processo di formazione cristiana. Il titolo La verità vi farà liberi viene dal Vangelo, da un'espressione di Gesù (Gv 8,32). Verità e libertà sono aspirazioni di ogni cuore. Gesù

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ci dice che la libertà della persona umana, fondamento della realizzazione di sé, è legata alla verità, e questa è ultimamente la sua stessa persona. Gesù Cristo, infatti, è la parola di Dio, l'assoluta Verità. Essere suoi discepoli, camminare dietro a lui, significa aderire alla verità che è la sua persona, accogliere la sua grazia, aprirsi alla comunione con lui. In questa esperienza di ascolto e di comunione, ciascuno potrà riconoscere che la propria esistenza riceve luce decisiva e vita vera: in Cristo si compie quel disegno di verità sull'umanità e sulla storia che il Padre ha voluto rivelare e realizzare per la nostra salvezza.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

La struttura dell’itinerario è cristologico-trinitaria e insieme storico-salvifica. Essa è comune al progetto catechistico italiano nella sua globalità e ha il suo radicamento nella Tradizione, specie patristica. Il testo si prefigge di approfondire la fede personale e di fare conoscere i contenuti per maturare un impegno missionario capace di abilitare a rendere ragione della speranza (1Pt 3,16). L’itinerario amalgama in sé una pluralità di linguaggi: la sacra Scrittura, i Padri della Chiesa, la tradizione, il magistero, il concilio ecumenico, fonti principali di tutto il profilo catechistico. Le molteplici verità vengono ricondotte all'unico inesauribile mistero di Dio, rivelato in Cristo per la salvezza dell'uomo: la creazione e la storia della salvezza sono opera del Padre, per mezzo di Cristo e nello Spirito, e l'uomo è in cammino con il suo mondo per tornare al Padre, per mezzo di Cristo e nello Spirito.

Quattro sono gli obiettivi educativi: - conoscenza precisa, completa, organica, motivata e significativa per la vita, dei contenuti della fede della Chiesa; - partecipazione assidua all'ascolto della parola di Dio, alla preghiera, all'esercizio della carità; - maturazione di una esperienza spirituale ed ecclesiale orientata al servizio e alla missione; - capacità di rendere ragione della propria speranza e di incarnare la fede nella propria realtà culturale;

- capacità di discernimento secondo lo Spirito per il bene comune Da questa impostazione segue l'articolazione del catechismo in tre parti, precedute da una introduzione.

L'introduzione, partendo dall'uomo, nelle sue domande e nelle sue risorse di ragione trova un primo avvio al mistero di Dio (cap. 1); ma Dio in Gesù viene incontro all'uomo attraverso il dono dello Spirito che è luce e suscita una piena adesione di fede (cap. 2). - La prima parte propone la rivelazione in opere e parole compiuta da Gesù (cap. 3-4) e culminante nel mistero della Pasqua (cap. 5-7), per risalire poi dagli eventi al mistero: chi è veramente Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo; chi è veramente Dio, Trinità di persone in comunione di amore; chi è veramente lo Spirito Santo, primo dono ai credenti; chi è veramente l'uomo, creatura che nel disegno di Dio è redenta da Cristo e viene da lui portata con il suo mondo al compimento della vita eterna (cap. 8-10) . - La seconda parte invita ad incontrare il Cristo risorto nella Chiesa, animata dallo Spirito. Vengono presentati il volto storico e teologico della Chiesa (cap 11-13); la Parola e i Sacramenti con cui il Signore dona mediante la Chiesa la salvezza (cap. 14-18); la Chiesa come comunione di amore, il cui mistero si rispecchia nel volto di Maria, la Vergine Madre, docile all’azione dello Spirito fino a diventarne tempio vivente (cap. 19-20) . - La terza parte delinea la figura del cristiano, che nella Chiesa rinasce col Battesimo nello Spirito Santo e vive da Figlio di Dio, da persona che vive la sua libertà nell'adesione alla legge evangelica e attua un cammino di conversione proteso alla santità (cap. 21-24). Egli è invitato ad esperienze di preghiera, di servizio della persona e della vita secondo la rivelazione biblica del decalogo, delle beatitudini e del precetto dell'amore (cap. 25-30). L'incontro definitivo con Dio, costituisce la meta del cammino della Chiesa e del cristiano nella storia, verso il compimento definitivo (cap. 31-32).

Ogni parte termina con proposte per un itinerario di fede, per riflettere e interrogarsi, per ascoltare e meditare la parola, per pregare e celebrare, per professare la fede.

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L'unzione dello Spirito su Gesù art. 180; 287; 421; Maria, Madre di Dio per opera dello Spirito 303; 773; lo Spirito nel disegno salvifico 353-354; lo Spirito nella creazione 363; liturgia e invocazione dello Spirito 647; il carattere sacramentale e lo Spirito 648; il battesimo rinascita nello Spirito 671-675; il dono dello Spirito nella confermazione 679-683; la presenza reale dello Spirito nei credenti 808; 834 la vita cristiana, cammino secondo lo Spirito 810-815; lo Spirito: libertà e nuova legge 845-851; Spirito e conversione 930; pregare nello Spirito, pregare lo Spirito 969; lo Spirito e la comunione definitiva con Dio 1227-1228 tempo dello Spirito, tempo della Chiesa 410-413; 425; Chiesa e Spirito nella Pentecoste 415-420; i miracoli nella Chiesa segni dello Spirito 422; 424; Chiesa vivificata dallo Spirito 432-437; 616-618; Chiesa guidata dallo Spirito nella storia 483; 485; Spirito e missione 560; Spirito e interpretazione della Scrittura 615; 621; cammino ecclesiale nello Spirito 742- 744 i doni dello Spirito 80; 90; 497-501; 502; 546; 549; 950-951

Una riflessione più specifica sullo Spirito Santo è contenuta nella prima sezione della parte seconda del catechismo “Nell’unità dello Spirito Santo”, ”tempo della Chiesa, tempo dello Spirito” dove ai capitoli 11 e 12 si può riflettere sull’azione della Persona dello Spirito Santo per indurre alla testimonianza della carità. Infine gli art. 648 e 649 del cap 15 mettono in evidenza gli effetti della presenza dello Spirito nell’azione liturgica. cap.11 Lo Spirito del Signore e la comunità dei credenti

la Pentecoste art 415-420 At 2,1-12 segno del Signore risorto 421-428 At 2,32-36 - 3,3-8 la comunità cristiana 429-431 At 2,42-48 il popolo santo di Dio 432-438 At 15,13-18 una Chiesa in molte Chiese 450-459 At 14,19-27 cristiani divisi ed ecumenismo 460-469 Gal 1,6-10 fedeltà creativa nella storia 482-495 1Cor 3,10-17

cap.12 Da un solo Spirito doni diversi

unità e varietà nella Chiesa 497-510 Gal 3,26-28 il ministero dei pastori 511-525 1Cor 7,7;12,28 il collegio episcopale 526-530 ccc 880-887 il primato del papa 531-534 Mt 16,13-19

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i fedeli laici 535-541 ccc 897-913 vita di speciale consacrazione 542-557 At 4,32-35

cap.15 Incontri che santificano

lo Spirito Santo, nella efficacia sacramentale conforma a Cristo e abilita la comunità alla missione regale, profetica e sacerdotale 648-649 1Pt, 2,9

1. Come accostarci alla persona dello Spirito Santo?

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre!”Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. (Rm 8,15b-16)

•••• Chi è per te la persona? •••• Come ti approcci alle persone? •••• Quale spazio occupa la persona dello Spirito Santo nella tua vita personale e nella vita delle persone

che incontri?

2. Come interpretare la sua Persona?

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Gv 15,5)

•••• Che cosa in questo momento ti impedisce di incontrare lo Spirito Santo? •••• Quali segni concreti vedi nella tua vita per poter dire che ti stai lasciando guidare dallo Spirito? E quali

ti sembra dicano il contrario? •••• Cosa cambia nella tua vita se guardi persone e avvenimenti come luogo o espressione dello Spirito

Santo? •••• Che cosa, lo Spirito, ti aiuta a capire di Dio?

3. Chi è lo Spirito Santo?

Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza (Gv 10,10b)

•••• Chi è per te lo Spirito Santo: un desiderio, un bisogno, uno sconosciuto, una presenza…? •••• Credi che lo Spirito Santo sia una presenza necessaria per la tua vita e per la tua testimonianza, in

famiglia, nel lavoro, nel tempo libero….? •••• Quali sono i doni dello Spirito Santo? Che cosa fanno? Come funzionano? A che servono? •••• Nell’annuncio e nella catechesi quale spazio dai alla forza dello Spirito? (cfr. At 1,8) •••• Nel tuo cammino di fede e di formazione, quali sono i punti problematici riguardo alla presenza dello

Spirito? Quali i punti di forza?

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge: - la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io sono

con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

Quale attributo dello Spirito Santo

Quale atteggiamento dello Spirito Santo

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova

Lo Spirito fa conoscere Gesù

Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

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Lo Spirito Santo è dono del Padre, dono di libertà e comunione Tempo ordinario

Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome…vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14,26) In una società fortemente secolarizzata, dove Dio e la fede cristiana stanno quasi scomparendo, noi cristiani che posto occupiamo? Che cristiani siamo? a - il Padre dona lo Spirito per ricordare ciò che Gesù ha insegnato. Ti poni in ascolto dei suoi suggerimenti? :………(”lo Spirito agisce elargendo i suoi sette doni,… lo Spirito è luce dei cuori,… è riposo nella fatica è conforto nel pianto, ecc” …. dalla sequenza) b - nei doni che lo Spirito elargisce… contribuisci alla edificazione della comunione nella tua parrocchia, in famiglia, nell’ambiente di lavoro, nelle amicizie…? c - Ti senti libero da condizionamenti o pregiudizi? La Spirito dona la libertà interiore e la pace del cuore per amare nel nome di Gesù,…… come usi la tua libertà?

Tempo di Avvento

Quando lo Spirito incontra una realtà, nasce sempre un miracolo di salvezza. Che cos’è per te un miracolo? Quali miracoli vedi nella tua vita? Dov’è lo Spirito Santo nella vita delle persone? Vivi il sacramento del Perdono e la partecipazione alla Messa, anche infrasettimanale, chiedendo allo Spirito che ti sia guida nell’esperienza della grazia di Dio in te. Affidati anche all’intercessione di Maria.

NATALE Nella storia degli uomini fatta di dominio, prepotenza e dolore si inserisce la vita di Gesù, il Dio con noi, concepito in Maria per opera dello Spirito Santo. Rifletti sulla disponibilità di Maria ad accogliere lo Spirito e a lasciarsi trasformare dalla sua azione e dalla sua presenza. Vivi il tempo del Natale dedicando un po’ di tempo, ogni giorno, alla lettura della Parola e alla preghiera. Prega lo Spirito Santo perché generi in te e attorno a te vita buona.

Lo Spirito Santo unisce i discepoli al Figlio e unisce i credenti nella Chiesa

Tempo ordinario

Noi tutti siamo stati battezzati, in solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito (1 Cor 12,13) Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione…(Ef 4,4)

a- Nel Battesimo hai ricevuto il dono dello Spirito Santo, che ha configurato il tuo cuore a quello di Gesù: agisci coerentemente al dono che hai ricevuto? b- lo Spirito Santo dona la grazia di divenire nuove creature: il tuo essere nuova creatura coincide con il tuo impegno per superare incomprensioni e divisioni? c- lo Spirito Santo dona il coraggio della testimonianza dell’unica Verità del Vangelo, nella tua Parrocchia e fuori di essa quale è il tuo atteggiamento?? d- lo Spirito Santo aiuta a scoprire la propria vocazione personale; sai essere docile alla sua chiamata?

Quaresima

In virtù dello Spirito donato dal Padre, Gesù è forte contro il male e lo vince.

Quali sono le domande e i bisogni dell’uomo di oggi? I contenuti del vangelo diventano vita? e la tua vita diventa testimonianza, capace di prendere posizione, di fare delle proposte credibili e affidabili?

Celebra in questo periodo il sacramento della riconciliazione ponendo particolare attenzione ai luoghi in cui vivi, allo stile personale del tuo vivere, agli ostacoli che incontri o che poni al cambiamento e alla conversione. Prega ogni giorno lo Spirito Santo con le parole della sequenza.

PASQUA

Al centro dell’anno liturgico la Pasqua irradia il dono di Cristo risorto, lo Spirito Santo, che fa dell’uomo una creatura nuova. Rifletti sulla dimensione della speranza nella tua vita, nella vita della comunità, negli impegni di studio, di lavoro, di annuncio e catechesi.

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Lo Spirito chiede la testimonianza di comunità vive rigenerate nella fede e nella carità

Tempo di Pasqua

Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità (1 Cor 13,13) a – Gesù ha detto: “vi do un comandamento nuovo:che vi amiate gli uni gli altri; come io ho amato voi” (Gv 13,34), ritieni possibile mettere in pratica con le sole tue forze questa parola? Chiedi aiuto per questo allo Spirito Santo? b – “se avrete fede pari a un granellino di senapa”(Mt 17,20) la fede è un dono da invocare dall’Alto, tu dove la cerchi?

Dal ccc n.146 “per mezzo dei sacramenti, Cristo comunica alle membra del suo Corpo il suo Spirito e la grazia di Dio che porta i frutti di vita nuova , secondo lo Spirito. Infine lo Spirito Santo è il Maestro della preghiera” a – battesimo, cresima e ordine sacro donano “il carattere”, sai che cosa è? b - i sacramenti conferiscono la grazia santificante, sai cosa significa ? c- sai quanti e quali sono i sacramenti? d- sai quali sono i sacramenti della iniziazione cristiana? e- Preghi? Come vivi l’esperienza della preghiera? Credi al suo valore, in ogni circostanza della vita? Quanto condividi la dimensione comunitaria della preghiera?

Tempo ordinario

Gesù, con la risurrezione, giunge alla perfezione della sua umanità e assume in pienezza la funzione di Messia e Salvatore, comunicando agli uomini lo Spirito Santo, per santificarli e ricondurli al Padre. Nella risurrezione si ha il compimento dell’incarnazione, l’intronizzazione del Messia, la definitiva effusione dello Spirito su di lui per la salvezza di tutti. Il Crocifisso risorto accoglie lo Spirito del Padre e lo comunica agli uomini come potenza di comunione, di guarigione e di risurrezione. “Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (Rm 8,11). Secondo una dinamica trinitaria, la sovranità del Padre sull’universo si realizza per mezzo di Gesù Messia e Signore nella forza dello Spirito. Cristo ci dona lo Spirito, quell’amore che ci riconduce al Padre. Verifichiamo cosa è per noi lo Spirito e i suoi doni. Sono uno stimolo? Un ostacolo? Sono una presenza o un’assenza? Oppure è una cosa indifferente? In quali persone vedi la presenza, la verità, la bellezza dello Spirito?

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LASCI ATE CHE I BAMBINI

VENGANO A ME

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Testo pubblicato nel 1992 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana dei bambini fino ai 6 anni.

Destinatari e meta globale

Il titolo Lasciate che i bambini vengano a me permette di intuire con immediatezza le mete educative che il catechismo propone di raggiungere. È un titolo che si rivolge agli adulti e alle comunità ecclesiali: in particolare ai genitori e agli educatori, ai quali è chiesto di favorire l'incontro dei bambini con la vita, con l'insegnamento e con l'amore di Gesù e aiutarli a crescere come lui, «in sapienza, età e grazia, davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52). Il catechismo è offerto agli adulti e vuole aiutarli a proporsi come educatori dei bambini, a pensare al loro "valore" di creature di Dio, alle loro esigenze fisiche, affettive, intellettuali e spirituali. Il catechismo sollecita una particolare attenzione anche verso i bambini non battezzati e le loro famiglie. Esso può costituire uno strumento per un dialogo rispettoso e per l'accompagnamento in un cammino di graduale ricerca, perché ogni bambino è avvolto nel mistero dell'amore di Dio (cf. CdB, n. 69). L’impegno degli adulti non si limita a non impedire che i bambini "vadano a Dio", ma chiede di "spianare la strada" e di operare positivamente per favorire la loro crescita umana e cristiana in un clima di affettività positiva, di educazione graduale alla fede con fiducia nelle proprie possibilità, con una coerente testimonianza di vita. Si tratta di favorire un incontro gioioso con Dio fin dalla prima infanzia, per aprire a una esperienza di amicizia e di dialogo da custodire e da coltivare durante tutti i successivi passaggi di vita. La prospettiva in cui il catechismo dei bambini si colloca è quindi quella della catechesi permanente e il suo impegno è rivolto a rendere attiva la sorgente di interiorità che ognuno custodisce, a soddisfare il bisogno di sicurezza, di speranza, di amore dei bambini e a coltivare le loro intuizioni religiose, narrando la storia della salvezza, nella certezza che la vita di Gesù ha per loro una particolare forza rivelativa.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

La proposta di fede del catechismo è articolata in tre parti: prima parte: I bambini alla luce della fede cristiana È il vangelo dell'infanzia, la rivelazione dell'origine divina e della dignità di ogni bambino. Sono gli adulti che accolgono per primi questo annuncio per saper trasmettere ai bambini la consapevolezza della grandezza della loro origine e quanto il Signore li ama.

seconda parte: Il primo annuncio di Dio ai bambini La relazione personale, nella corporeità, che si stabilisce tra i genitori e i figli fin dal concepimento e nei primi passi sulla strada della vita è linguaggio che evangelizza prima e al di là delle parole e testimonia la presenza di Dio, di Gesù e dello Spirito.

terza parte: Camminare insieme con il Signore I bambini battezzati sono membra vive della Chiesa, destinatari e portatori di evangelizzazione e camminano insieme con gli adulti alla presenza del Signore per una storia di salvezza. Le tre parti del catechismo vanno colte nell'unità di un unico percorso di vita da discepoli del Signore: si è evangelizzati per evangelizzare e formare una comunione di persone, che glorificano il Signore con la propria esistenza quotidiana, imparando a servire. Le tre parti, che costituiscono la struttura globale del catechismo, sono a loro volta articolate in capitoli, attraverso i quali si sviluppano in modo organico i diversi contenuti.

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Gli obiettivi educativi passano anche attraverso la proposta di un itinerario biblico. Le pagine dedicate alla Bibbia costituiscono il nucleo centrale del catechismo. L'obiettivo è di aiutare i bambini a conoscere e incontrare Gesù nelle Scritture. II catechismo offre 21 brani scelti seguendo, nell'Antico Testamento, la storia della salvezza: dalla creazione alle profezie di Isaia. Del Nuovo Testamento si è preferito scegliere i brani evangelici che caratterizzano le feste dell'anno liturgico a partire dall'Annunciazione, Natale, Epifania, Pasqua e Pentecoste; poi la festa di Maria Assunta in cielo, di tutti i Santi e degli Angeli custodi. Si è ritenuto opportuno anche aggiungere la narrazione dei miracoli della moltiplicazione dei pani e della tempesta sedata, l'incontro di Gesù con i bambini, l'insegnamento della preghiera del Padre nostro e la parabola del buon samaritano.

prima parte: I bambini alla luce della fede cristiana

1. Rinascere dall’acqua dello Spirito Santo L'uomo "nuovo" scaturisce soltanto dal dono della grazia. La "novità" nella vita dei bambini è data soltanto dalla loro rigenerazione nello Spirito. Il catechismo non affronta apologeticamente le obiezioni al battesimo dei bambini, tuttavia prende in considerazione le difficoltà in cui si trovano molte famiglie. Afferma che la scelta ultima rimane dei genitori, ma va sostenuta e accompagnata dalla comunità ecclesiale. Il testo presenta il rito del battesimo, parole e gesti, e accompagna ogni singolo gesto liturgico con una breve spiegazione.

Dio Ama per primo n. 66 Il battesimo è una nuova nascita n.67-68 Rm, 6, 3-4 Gv 3,3-6

3.I bambini sulla via della fede

Dio chiama anche i piccoli n.54 Sal. 8.3 Cda 165-171 Educare alla fede con umiltà e fiducia n. 58 Cda n. 348 La vita dei genitori è la prima via

che apre all’incontro con Dio Gv 15, 13-17 Educare alla libertà dell’amore n. 65 4.Rinascere dall’acqua e dallo Spirito

Chi riceve il Battesimo partecipa alla n.67-68 Gv 3, 3-6 Rm 6,3-4 Pasqua di Gesù

5.La celebrazione del Battesimo Il Battesimo è festa per tutta la chiesa n.92-95 Mt 19,6;18,20 Rm12,12-13 Cda 429-438

Le tappe sacramentali della vita cristiana dei genitori Cda 664-667 seconda parte: Il primo annuncio di Dio ai bambini

1.Ci è nato un figlio L’attesa di un bambino n.112-113 Lc. 1, 46-56

Cda 773 2. Prima delle parole

La presenza di Dio nelle persone, nei fatti e nelle cose n. 121-122 Cda 333 L’amore che si fa compagnia n. 126 Stupore ed entusiasmo n. 127-128

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La Parola definitiva di Dio : Gesù n. 129 Eb 1, 1-2

3. L’incontro con Gesù nelle Scritture Il creatore del Cielo e della Terra p. 72 Gen. 1,1-2,4a Noè e l’Arca p. 76 Gen. 6-9 Abramo e Sara p. 78 Gen. 12-21 Mosè, il bimbo salvato dalle acque p. 80 Es. 2 Davide scelto per essere Re p. 82 1.Sam. 16 Il profeta Isaia p. 84 Is. 11,1-8 L’annuncio di Maria p. 86 Lc. 1, 26-38 La visita dei Magi p. 90 Mt. 2,1-12 La tempesta sedata p.98 Mc. 4,35-41 La festa di Pasqua p. 102 Lc. 23, 33-56 La Pentecoste p. 106 Atti 2, 1-39 L’angelo custode p. 110 Atti 12, 1-19 terza parte: Camminare insieme con il Signore

1.Insieme con il figlio che cresce Ogni famiglia dà il suo contributo alla storia e al regno n. 143-146 I passi da compiere per un’educazione morale cristiana n. 150-152 Mc 10,14 Come aiutare i bambini a seguire Gesù n. 157-168 Ti ringrazio, Padre Padre, perdona loro Dal cuore dell’uomo escono tutti i mali Vi ho chiamato amici Non sono venuto per essere servito ma per servire Amatevi come io vi ho amato Non abbiate paura

2.Il dialogo dei bambini con Dio Ascolto e Risposta n. 173 Cda 955-1013 Nel nome di Gesù n. 175 Gv. 16, 23-24Cda 172-175 Aiutati a pregare n. 180 Cda 78

a. … per raccontare e riflettere (Genitore / Catechista)

1. Come accostarci alla persona dello Spirito Santo?

«L'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo», affermava san Girolamo. Anche i bambini per conoscere la persona dello Spirito Santo debbono conoscere le Scritture, ma poiché non sanno leggere hanno bisogno che qualcuno, a partire dai genitori, li introduca con il racconto, con l’immaginazione, con la testimonianza. Anche il catechista è chiamato ad aiutare i genitori a mettersi accanto al bambino nella sua crescita, e a "camminare insieme" con lui in famiglia, e come famiglia, nella comunità ecclesiale, attingendo luce, sapienza, autorevolezza dalla Scrittura.

• Conosci le Scritture? Chi te le ha fatte conoscere? In quali occasioni? • Cosa ha cambiato in te l’incontro con lo Spirito Santo?

2. Come interpretare la Sua Persona?

Ciò che come adulti abbiamo conosciuto del Signore lo diciamo anche ai bambini perché anch'essi siano in comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù nello Spirito Santo, nell'unica Chiesa di Cristo (cf. Gv 1,1-3).

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• Quando hai fatto esperienza dello Spirito Santo nella tua vita? • Come dialogare con lo Spirito Santo e parlare di Spirito Santo nei momenti di fatica e di sofferenza?

3. Chi è lo Spirito Santo? Lo Spirito di Dio agisce nel mondo sin dalla sua creazione, ma si rende presente e vivo in mezzo a noi in modo più vivo dopo l’Ascensione di Gesù al Padre. Ci dona .. ci lascia lo Spirito (Gv 14, 23-29) per permetterci di comprendere ogni cosa.

• Chi è per te lo Spirito Santo? • Nell’educazione di tuo figlio c’è posto per lasciare spazio all’azione dello Spirito Santo?

b… per accompagnare e far crescere (catechista)

Il «mondo» dei bambini, dai primi momenti di vita fino ai 6 anni, quando ancora non sanno leggere, è un mondo che ha una sua cultura, una sua religiosità; un mondo dove c'è stupore e meraviglia per tutto ciò che si va scoprendo giorno per giorno, dove tutto sembra vivere, respirare e muoversi: le cose, le piante e gli animali, come i bambini. È un mondo dove si assimila più per sentimento che per ragionamento, attraverso un linguaggio in cui le parole non sono lo strumento primo della comunicazione. Il sorriso, della mamma e del papà e il sorriso del bambino si richiamano l'un l'altro, prima delle parole che potranno essere dette. Anche le fatiche, i silenzi, tutti i diversi atteggiamenti dei genitori e degli adulti si riflettono sul bambino. C’è un giorno, un’ora in cui i bambini per la prima volta vengono a conoscenza di Gesù e ne pronunciano il nome. Per l’autentico bene dei bambini e per la verità della testimonianza, gli adulti devono fare in modo che questo avvenga sotto il segno dell’amore. (p.4 introduzione al Catechismo)

Sempre più questo tipo di avvicinamento diventa un cammino tra pochi intimi, se non proprio famigliare o di genitore/bambino, che pian piano potrà portare ad un avvicinamento ad una comunità che sembra essere lontana, poco accogliente. Un cammino in punta di piedi, che permette di veicolare grandi cose, che, una volta entrate a far parte delle conoscenze e delle relazioni, irrompono nella tua vita, nel tuo quotidiano e possono favorire quel passo necessario per poter aprire la porta a Dio (Apocalisse 3, 20) Si possono quindi prevedere itinerari con fantasia, modularità e gradualità, attraverso momenti comuni (cioè tra più famiglie), momenti famigliari, (all’interno stesso della famiglia, per condividere e sedimentare quanto elaborato nei momenti comuni), momenti comunitari (es. segni particolari durante le celebrazioni nei momenti liturgici “forti” o altre occasioni comunitarie). In queste elaborazioni la sensibilità all’interno della realtà parrocchiale ha una grande rilevanza, in quanto i cammini non possono essere disgiunti dal contesto nel quale vengono inseriti.

Positivo può essere l’utilizzo della narrazione. L’avvicinamento alla Sacra Scrittura attraverso la narrazione richiede una buona dose di preparazione da parte dell’equipe che la elabora ed una grandissima attenzione alla verità del testo Biblico. Può essere utile il riferimento al sussidio dell’UCD “Ecco faccio nuove tutte le cose”. Alcune piste di lavoro:

• proporre (3-5) incontri annuali a gruppi di fascia età dei bambini (0-3) (4-6) gli incontri possono essere focalizzati alla preparazione di alcuni momenti liturgici importanti come Avvento / Natale Quaresima / Pasqua, Pentecoste Oppure altre occasioni particolari comunitarie come ad esempio Feste Patronali, Giornate Eucaristiche, ricorrenze particolarmente care alla comunità. Prendendo spunto da questi “appuntamenti” si possono creare itinerari, che possono avere un filo conduttore tra loro, oppure essere occasioni “spot” ognuna con un suo inizio ed una sua fine.

• Lo Spirito Santo è sempre presente nella storia della salvezza e nel nostro quotidiano, ma facciamo spesso fatica a percepirne la presenza, ad “isolarlo come personaggio”.

Per poter evidenziare la sua azione e farla percepire ad adulti e bambini, occorre passare attraverso la lettura della vita alla luce dell’agire dello Spirito Santo.

Con i genitori : rileggere alcuni avvenimenti biblici (esperienze genitoriali e di famiglia in prevalenza) e calarli nel proprio quotidiano vedere con loro quale sia stato il progetto del Padre, realizzato attraverso lo Spirito vedere come nella propria vita esistono le stesse dinamiche, e come esse siano anch’esse guidate

Con i bambini :

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utilizzando gli stessi avvenimenti, esposti sotto forma narrativa, di gioco, di rappresentazione … far scoprire loro il rapporto di amore che lega le persone e gli avvenimenti. Far rileggere al bambino, gli stessi sentimenti e le stesse esperienze all’interno dei propri rapporti Scoprire la gioia dello stare assieme, la bellezza della condivisione, il significato profondo della relazione, che è fatta di tanti piccoli gesti.

Genitori – Bambini Facendo sempre utilizzo degli stessi testi biblici utilizzati, proporre alcune elaborazioni domestiche che portino a piccoli momenti di condivisione familiare.

Il catechismo “Lasciate che i bambini vengano a me” evidenzia particolarmente l’aspetto battesimale come Sacramento che ti accompagna per la vita. Lo Spirito Santo permette il “passaggio” nella vita di Dio.

• Preghiera e invocazione sull’acqua (battesimo) come filo conduttore 1) Creazione / Diluvio (nuova creazione) - > Riti accoglienza (Noè) 2) Mar Rosso, Battesimo Gesù - > Liturgia della Parola (Mosè) 3) Morte – Risurrezione - > Liturgia del Sacramento (Gesù) 4) “Andate e annunciate” Mt 28, 19 - > Riti di conclusione (Chiesa nascente) Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC). -

Quale attributo dello Spirito Santo

Quale atteggiamento dello Spirito Santo

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova

Lo Spirito fa conoscere Gesù

Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

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VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

Lo Spirito è energia nuova Tempo ordinario

Storia della salvezza: Creazione. Noè diluvio (nuova creazione) (Genesi) Simbologia Battesimale: Il Battesimo ti libera dal potere delle tenebre

- Esorcismo ed unzione prebattesimale Fa conoscere la logica di Dio, genera a nuova vita – fonte della vita

Avvento

Storia della salvezza:Mar Rosso, (Mosè) (Esodo 2) Simbologia Battesimale:Il Battesimo ti purifica

− L’acqua lava, rigenera. Acqua nuova, dono e grazia

NATALE

Storia della salvezza: L’annuncio a Maria. Lo Spirito la rende Madre di Gesù (Lc 1,26-38) Simbologia Battesimale: Il Battesimo ti dona lo Spirito e ti trasforma

- La luce fa vedere le cose in modo nuovo. Dio illumina.

Lo Spirito fa conoscere Gesù Tempo ordinario

Storia della salvezza: Battesimo di Gesù (Mt 3, 13-17) Simbologia Battesimale: Il Battesimo risveglia la fede

- Rito Effetà Ti fa entrare nella vita di Dio

Quaresima

Storia della salvezza: Morte e Risurrezione di Gesù (Mt cap. 26,27,28) Simbologia Battesimale:Il Battesimo fa morire al peccato e fa rinascere a una nuova vita

PASQUA

Storia della salvezza: Gesù dona lo Spirito che ci insegnerà ogni cosa Simbologia Battesimale: Il Battesimo ti fa capire la logica di morte e risurrezione

- Olio Catecumeni

Far conoscere e amare Gesù Tempo di Pasqua

Storia della salvezza: Spirito Santo: dono per tutti (Chiesa nascente) (Mt 28,19) Simbologia Battesimale: Il Battesimo ti fa vivere una vita da figlio di Dio nella Chiesa: sei una nuova creatura

- La veste bianca

Tempo ordinario

Storia della salvezza: Lasciate che i bambini vengano a me (Mc 10,13-16) Simbologia Battesimale:Il Battesimo fa entrare in dialogo con Dio

- Il Padre nostro

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IO SONO CON VOI

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana per fanciulli di 6-8 anni.

Destinatari e meta globale

Con questo primo volume del catechismo per l'iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, si vogliono aiutare i fanciulli di 6-8 anni a scoprire i segni della presenza di Dio, Creatore e Padre, e a incontrare Gesù risorto nella testimonianza della Chiesa: la sua parola, la sua vita, la sua morte e risurrezione, il dono del suo Spirito, la sua presenza nella Chiesa e nella comunità eucaristica, il suo comandamento nuovo dell'amore, il suo perdono, la promessa del suo ritorno. Per accompagnare i fanciulli in un cammino graduale di iniziazione cristiana, il catechismo scritto ha bisogno di essere tradotto in testimonianza di fede da parte delle comunità ecclesiali, dei genitori, dei catechisti e degli educatori. Le pagine introduttive di ogni capitolo intendono favorire questo sapiente coinvolgimento ecclesiale. Il messaggio di fede e gli obiettivi indicano un comune cammino di conversione e di crescita nella fede da percorrere insieme. Questo catechismo può essere utilizzato in due anni, con particolare attenzione all'ambiente e al coinvolgimento familiare, attorno ad alcuni obiettivi educativi globali: una vera evangelizzazione incentrata sull'annuncio di Gesù risorto: l'educazione alla celebrazione liturgica e alla preghiera; l'accoglienza e l'impegno di vivere il dono battesimale di essere figli di Dio e membri della Chiesa; la promozione di atteggiamenti di scoperta gioiosa, di confidenza e fiducia, di ascolto e di accoglienza, di offerta e dono di sé. Il titolo lo sono con voi è già messaggio significativo: ai fanciulli viene annunciato il mistero centrale della nostra fede, la morte e la risurrezione di Cristo, come rivelazione piena dell'amore di Dio e come apertura alla fiducia e alla speranza dei figli che sanno di essere amati, chiamati per nome e mai lasciati soli: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sin alla fine del mondo» (Mt 28,20).

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

La meta globale si declina secondo tre tipi di obiettivi specifici: - scoperte e conoscenze; - atteggiamenti interiori da acquisire; - impegni operativi da adempiere.

A livello di scoperte e conoscenze il catechismo vuole favorire la scoperta di Dio creatore e Padre; l'incontro con Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria di Nazaret per opera dello Spirito Santo e venuto tra di noi per manifestare il volto del Padre, per liberarci dal peccato e farci vivere e amare in modo nuovo come lui; la scoperta dello Spirito Santo come dono di Gesù Risorto; la scoperta della Chiesa come famiglia di Dio, riunita dallo Spirito di Gesù risorto; e di conseguenza scoprire il significato cristiano della domenica, giorno del Signore culminante nell’ assemblea eucaristica; la scoperta dei sacramenti del Battesimo, Eucaristia e Penitenza; la scoperta della propria identità e della vita cristiana, come volto e vita di figli, amati da Dio e chiamati a vivere secondo il comandamento nuovo dell'amore, dato da Gesù, e in cammino verso l'incontro pieno con lui nel suo Regno.

Gli atteggiamenti interiori che il catechismo intende favorire sono la fiducia in Dio; l'adorazione, la lode, il ringraziamento, l'ammirazione, l'ascolto, l'offerta, il dono, la domanda di aiuto e di perdono; atteggiamenti di preghiera spontanea, personale e comunitaria; atteggiamenti filiali di risposta ai doni di Dio scoperti nella vita.

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Gli obiettivi operativi proposti dal catechismo consistono nell'aiutare i fanciulli ad assumere i primi impegni concreti di vita cristiana nella comunità e nei diversi ambienti; a essere fedeli agli impegni di preghiera e di dono agli altri; a maturare una prima coscienza morale. Il testo comprende 11 unità catechistiche. Le prime sei unità mirano a far conoscere ai fanciulli la persona di Gesù per introdurli nel dialogo di amore con Dio Padre e Figlio e Spirito Santo. I primi due capitoli aiutano i fanciulli a leggere nella fede della Chiesa i segni della bontà del Padre dei cieli, a confidare nella sua provvidenza e a rendergli lode; il terzo capitolo introduce i fanciulli alla celebrazione del mistero dell'incarnazione, il più grande dono del Padre agli uomini. I tre capitoli successivi seguono invece la narrazione dell’evangelista Marco alternandola con un commento catechistico o con un momento di preghiera e di impegno morale: i capitoli IV e V presentano la persona di Gesù, le sue parole e opere fino alla morte e risurrezione; il capitolo VI presenta l'esperienza della Pentecoste e i primi passi della Chiesa apostolica. Partendo dal dono dello Spirito che riunisce i discepoli in una sola famiglia si sottolinea la trasformazione avvenuta nei discepoli, la chiamata dei cristiani a testimoniare la propria fede soprattutto con le opere dell’amore e a camminare nella Chiesa, famiglia dei figli di Dio, in comunione coi pastori Dal capitolo VII al X sono presentati i segni dei sacramenti per introdurre i fanciulli alla partecipazione viva al mistero di Cristo: il cap. VII invita i fanciulli a scoprire e vivere la vita battesimale; il cap. VIII a riconoscere nella Messa il momento dell'ascolto, del rendimento di grazie e della comunione con Gesù e con i fratelli; il cap. IX a prolungare nella vita quotidiana l'incontro con il Signore; il cap. X a vivere la riconciliazione con i fratelli e con il Padre nei gesti feriali di perdono e nella celebrazione liturgica del sacramento. Il cap. XI conclude il catechismo con una esplicita proposta della prospettiva escatologica della vita cristiana, nella prospettiva della consolazione e della speranza. Tutti i contenuti del catechismo ruotano intorno a un centro ben preciso: l'annuncio di Gesù. È Gesù che ci fa conoscere Dio come Padre (capp. I-II); è lui il dono più grande del Padre (cap. III) e con le sue parole e opere ce ne manifesta la grandezza e bontà (cap. IV); Gesù ha dato la sua vita per noi e ci ha donato il suo Spirito; nel capitolo V si fa riferimento per la prima volta al dono dello Spirito Santo che Gesù promette ai discepoli prima di salire al cielo (capp. V-VI); ci accoglie nella Chiesa mediante il Battesimo, si fa presente nell'Eucaristia, ci invita a vivere e ad amare come figli di Dio e ci rinnova il perdono del Padre (capp. VII-X); egli è sempre con noi e ci chiama a vivere per sempre nella casa del Padre (cap. XI). Questi contenuti possono essere considerati secondo le dimensioni antropologica, biblica, liturgica e morale. Nel primo e secondo capitolo viene data una maggiore accentuazione alla linea esistenziale-antropologica, evocando le esperienze umane del bambino; dal terzo al sesto capitolo si sottolinea maggiormente la linea biblico-liturgica, che evidenzia in modo particolare l’alleanza tra Dio e il suo popolo realizzata da Gesù con la sua vita, morte e resurrezione; dal settimo al decimo capitolo viene data una certa prevalenza alla linea ecclesiale-liturgica, dando particolare rilievo alle feste dell’anno liturgico e ai Sacramenti. La dinamica di chiamata e risposta sembra essere quella che maggiormente caratterizza l'itinerario pedagogico di questo testo. Tutta la struttura del catechismo può essere letta in questo modo: i primi sette capitoli invitano alla scoperta, ammirazione e ascolto del mistero di Dio, mentre i successivi quattro capitoli offrono un modello di risposta di ringraziamento e lode nella celebrazione dei sacramenti e nelle concrete situazioni di vita. Anche all'interno di ogni capitolo questa dinamica si ripropone in modo originale.

cap. V Gesù consegna lo Spirito Gesù appare agli apostoli e sale al cielo p. 86 Lc 24,49

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Gesù è risorto, alleluia p. 89 cap. VI Lo Spirito Santo, dono di Gesù risorto Gesù manda lo Spirito Santo p. 95 At 2,1-4 Guardate come si amano p. 97 At 2,5-41

Voi siete la luce del mondo p. 100 Mt 5,14-16 Camminiamo insieme nella Chiesa p. 103

cap. VII Figli di Dio con il Battesimo Rispondiamo alla chiamata del Padre p. 116 Gv 3,1-5 Siamo liberati dal male p. 117 Io ti battezzo nel nome del Padre p. 118 e del Figlio e dello Spirito Santo cap. IX Il grande comandamento dell’amore

Amatevi come io vi ho amato p. 143 Lo Spirito di Gesù ci fa pregare p. 151

cap. X Il valore del perdono Camminiamo alla presenza del Signore p. 160 Riconosciamo i nostri peccati p. 163 Gv 20,19-23 Gesù dona il perdono di Dio p. 167 Lc 15,11-32

1. Come accostarci alla persona dello Spirito Santo? Quella stessa sera gli apostoli sono tutti insieme riuniti in casa. All’improvviso Gesù in persona appare loro e dice:”Pace a voi!. Gli apostoli, stupiti e spaventati, credono di vedere un fantasma. Ma Gesù dice: “Guardate le mie mani e i miei piedi; sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho. Avete qui qualcosa da mangiare?”. Gli offrono del pesce arrostito; egli lo prende e lo mangia davanti a loro. Si intrattiene con loro, spiega le Scritture e dice: “Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terso giorno”. Gesù appare molte altre volte ai suoi discepoli. Parla con loro e li esorta ad attendere il dono dello Spirito Santo. Poi conduce i suoi discepoli verso Betania; li benedice, si stacca da loro e sale al cielo. (cap. 5 pagg. 85 – 86) Che significato ha per te l’esortazione di Gesù ai discepoli ad attendere il dono dello Spirito Santo? Qual è la tua esperienza di “attesa” del dono dello Spirito Santo?

2. Come interpretare la sua Persona?

Lo Spirito Santo ci aiuta a comprendere le parole di Gesù e ci dà la forza di vivere come lui. (cap. 6 . pag. 96) Lo Spirito abita in te. Dio ha tante cose da rivelarti e da chiederti. (cap. 7 pag. 120) Lo Spirito di Gesù prega con noi il Padre. (cap. 9 pag.151) Lo Spirito Santo ci fa capire che abbiamo peccato. (cap. 10 pag. 167) Lo Spirito Santo abita in noi e ci fa vivere da figli di Dio. (cap. 10 pag.160) Quali di queste frasi senti più vere per te?

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3. Chi è lo Spirito Santo?

C’è molta a Gerusalemme venuta anche da lontano. E’ la festa di Pentecoste. Gli ebrei ringraziano il Signore per il dono dell’alleanza e per le spighe ormai mature. Maria e gli Apostoli sono riuniti in preghiera nella sala, dove è apparso Gesù risorto. All’improvviso viene dal cielo un rumore grande come di vento impetuoso. Appaiono lingue come di fuoco, che si posano su ciascuno di loro. Ed essi sono tutti pieni di Spirito Santo (cap. 6 pag. 95)

Chi è per te lo Spirito Santo? Come lo definiresti? Se ti volti indietro e guardi alla tua vita passata, quali esperienze ti hanno fatto credere allo Spirito Santo?

Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io

sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

Quale attributo dello Spirito Santo

Quale atteggiamento dello Spirito Santo

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova Lo Spirito fa conoscere Gesù Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

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IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

Lo Spirito è presenza Tempo ordinario

Approfondimento: Lo Spirito, segno della presenza di Dio nella vita del mondo. Narrazione: Genesi 1 Laboratorio: creare un cartellone, un video … che rappresenti il mondo come una grande casa in cui possa esserci posto anche per la persona dello Spirito Santo. Celebrare e Raccontare: Dio Padre che ci ha generati per amore, con amore, attraverso l’azione dello Spirito, ci custodisce. Essere conosciuti, accolti, amati in famiglia, tra gli amici… aprirsi alla conoscenza e all’incontro con gli altri e con il creato per arrivare a sperimentare lo Spirito Santo come persona, insieme a Dio e a Gesù, presente in ogni vita.

Tempo di Avvento

Approfondimento: Lo Spirito Santo, accolto da Maria, diventa vita e presenza di Gesù nella storia.

Narrazione: Lc 1,26-38 Laboratorio: creare un cartellone, un video… per rappresentare lo Spirito come presenza nella storia. Celebrare e Raccontare: Gesù che entra nella storia umana rende visibile e umano l’amore di Dio. Suscitare e valorizzare le esperienze umane dell’attesa e dell’accoglienza, del silenzio e della preghiera.

NATALE

Approfondimento Gesù, figlio di Dio, nasce da Maria Vergine ed è affidato alla paterna cura di Giuseppe.

Narrazione: Lc 2,1-14 Laboratorio: costruire un Presepe in cui Gesù sia al centro di luoghi diversi di vita. Celebrare e Raccontare: Gesù che nasce invita alla festa come esperienza di speranza, gioia e comunione con Dio e con i fratelli. Proporre il Natale come esperienza di festa vissuta nella sobrietà, nell’attenzione a chi è in necessità, nella condivisione.

Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare Tempo ordinario

Approfondimento Gesù, incarnazione dello Spirito del Padre, cresce in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Narrazione: Lc 2,41-50 Laboratorio: leggere la realtà quotidiana e riconoscere l’azione dello Spirito come condizione per crescere in sapienza, età e grazia. Celebrare e Raccontare: Gesù manifesta il progetto di Dio parlando in parabole, compiendo segni, incontrando le persone, prendendosi cura di ognuno, ritirandosi a pregare. Valorizzare la preghiera in famiglia, l’ascolto della Parola di Dio.

Quaresima

Approfondimento: Gesù è condotto dallo Spirito nel deserto e sperimenta la fatica, la tentazione, la sofferenza. Narrazione: Mt 4,1-11 Laboratorio: creare un cartellone, un video… con un percorso che rappresenti i personaggi principali del vangelo delle 5 domeniche di Quaresima e riconoscere come si manifesta la presenza dello Spirito in ognuno di loro. Celebrare e Raccontare: Gesù opera il bene e vince le forze del male lasciandosi guidare dallo Spirito. Riflettere sull’esperienza quotidiana (personale, familiare, amicale) e interrogarsi su quanto ci si lascia guidare dallo Spirito o su cosa voglia dire lasciarsi guidare dallo Spirito. Avviare gradualmente ai momenti più significativi della festa del perdono.

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PASQUA

Approfondimento: Gesù consegna tutta la sua vita per amore e dona lo Spirito Santo. Narrazione: Mt cap. 26-28 Laboratorio: realizzare una croce fiorita e colorata, simbolo di vita e di resurrezione. Celebrare e Raccontare: La croce di Gesù è una bella notizia perché è una vita consegnata per amore. Proporre testimonianze che dicano come l’amore, Spirito di Dio presente nella vita, sia forza vincente e trasformante.

Vivere da figli di Dio e da fratelli Tempo di Pasqua

Approfondimento: Gesù, affida ai suoi discepoli una missione universale, sostenuta dalla sua presenza insieme al Padre e allo Spirito Santo. Narrazione: Mt 28,9-20 Laboratorio: identificare luoghi e tempi dove compiere la missione affidata da Gesù risorto. Celebrare e Raccontare: Gesù risorto dona lo Spirito che insieme al Padre è comunione d’amore per la salvezza del mondo. Valorizzare la partecipazione alla celebrazione eucaristica, come Pasqua settimanale. Evidenziare l’ascolto della Parola e l’offertorio.

Tempo ordinario

Approfondimento: Lo Spirito chiama a una vita nuova da figli di Dio e fratelli nella comunità cristiana e nella Chiesa. Narrazione: Atti 2,1-41 Laboratorio: creare un cartellone, un video … in cui rappresentare la Chiesa come comunità di persone che vivono la comunione, partecipano all’Eucarestia, condividono la festa…… Celebrare e Raccontare: Lo Spirito Santo aiuta a costruire relazioni nuove. Confrontare con la Parola la liturgia, la preghiera personale e di gruppo, situazioni, ambienti, incontri di ogni giorno.

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VENITE CON ME

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Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana per fanciulli di 8-10 anni.

Destinatari e meta globale

Il secondo volume Venite con me, destinato ai fanciulli di 8-10 anni, propone un itinerario particolarmente attento all'esperienza di fede nella comunità parrocchiale, attorno alle mete principali di una iniziazione al discepolato, alla formazione della coscienza morale, alla celebrazione della Riconciliazione e dell'Eucaristia. Il testo non esplicita in nessuna parte l’intervento dello Spirito Santo come terza persona della Trinità. Ma lo Spirito emerge come segno di salvezza e come forza in ogni azione di Gesù, in ogni azione dei suoi discepoli prima e della Chiesa oggi come popolo di Dio e come corpo di Cristo.

La meta globale di questo catechismo, sempre in vista di disporre i fanciulli a fare dell'Eucaristia la fonte e il culmine della loro esistenza cristiana, è l'incontro con Gesù. Il titolo Venite con me esprime bene la prospettiva del cammino di iniziazione a cui i fanciulli sono chiamati nella comunità ecclesiale: Gesù, il Maestro e il Salvatore, li invita a seguirlo per entrare in comunione con lui e, nella comunità cristiana, imparare a vivere e ad amare come lui, a far propri i suoi insegnamenti e il suo stile di vita, riconoscerlo nella fede come il Salvatore che continua ad agire attraverso la parola, i sacramenti e la testimonianza di vita dei suoi discepoli. Tutto questo è reso possibile dall’opera continua dello Spirito Santo, che Gesù ci ha lasciato in dono, e che costantemente apre la mente e il cuore dei discepoli. Il catechismo è consegnato direttamente ai fanciulli, protagonisti di crescita umana e cristiana, ma insieme viene consegnato alle loro comunità ecclesiali e familiari e ai diversi ambienti educativi perché lo sappiano usare con loro come strumento per la catechesi viva e per una comune esperienza cristiana di discepolato con Gesù. Le pagine introduttive di ogni capitolo intendono favorire un cammino da percorrere insieme verso mete comuni di conversione e di crescita nella vita cristiana. Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Gli obiettivi possono essere suddivisi secondo tre aspetti: un arricchimento delle conoscenze, un approfondimento degli atteggiamenti cristiani e una crescita della partecipazione alla vita ecclesiale (comportamenti). Le conoscenze attingono a una lettura delle sezioni principali del Vangelo secondo Luca; alla presentazione delle tappe fondamentali della vocazione cristiana; a una consistente esposizione della vita di Gesù; a una trattazione specifica sulla vita della Chiesa e sui sacramenti dell'iniziazione cristiana e della Penitenza. Lo Spirito Santo attraversa come un filo rosso quasi tutti i capitoli di questo catechismo. Tutto quello che Gesù fa e dice nel Vangelo di Luca è sostenuto e alimentato dallo Spirito. La vita della Chiesa ampiamente trattata è sostenuta e alimentata dallo Spirito. I cristiani, nei passaggi fondamentali della vita, sono sostenuti e nutriti dai Sacramenti che sono opera dello Spirito Santo.

Gli atteggiamenti cristiani da approfondire sono l'ascolto della Parola, la contemplazione delle opere di Gesù, l'adorazione del suo mistero pasquale. È sempre lo Spirito che ci aiuta ad entrare nel mistero di Gesù. Vengono inoltre presentati i comandamenti della vita cristiana per favorire l'atteggiamento dell'obbedienza a Dio e della fedeltà al Signore. Il decimo capitolo propone una iniziazione del fanciullo alla dimensione penitenziale della vita cristiana. E’ fondamentale un approccio corretto al Sacramento della Penitenza: è

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importante che il fanciullo capisca che il sacerdote, per opera dello Spirito Santo, è veramente, in quel momento, il Padre che lo perdona, che lo ama, che lo ha aspettato e lo aspetterà sempre.

Per quanto riguarda i comportamenti, con l'appropriazione di nuove conoscenze sulle verità di fede e di nuovi atteggiamenti di vita cristiana, si intende far crescere la partecipazione alla vita ecclesiale e all'Eucaristia, a vivere cristianamente in famiglia, in parrocchia e negli altri ambienti che il fanciullo frequenta. Il catechismo - attraverso undici unità didattiche – sviluppa una proposta di discepolato secondo una linea evangelica-ecclesiale-liturgica - offrendo ai fanciulli una lettura quasi continuata del Vangelo di Luca e introducendo alla comprensione dei segni di comunione e di salvezza di Dio con noi: la Chiesa (cap VII e VIII), i sacramenti (cap IX e X), i dieci comandamenti e il comandamento dell'amore, il compimento nella vita eterna (cap XI).

Per quanto riguarda i contenuti, il nucleo centrale è il rapporto di discepolato che il fanciullo è chiamato a vivere nei confronti di Gesù.

Per la dimensione esperienziale, o antropologica, il testo fa continui riferimenti alla vita del fanciullo, soprattutto alle sue esperienze più significative: l'esperienza più importante è l'amicizia, insieme all'esperienza del gruppo, ma si fa riferimento anche al ritmo della giornata, alla festa domenicale, alle sofferenze della gente, al sacrificio, al dono, alla famiglia, alla scuola, alla parrocchia, alla gioia, alle discordie.

La dimensione biblica è particolarmente evidente, tanto che quasi ogni pagina del catechismo fa riferimento alla Scrittura: la prima parte del testo attinge il proprio filo conduttore al Vangelo secondo Luca, la seconda è ricca di brani dei vari libri del Nuovo Testamento. Come "fuori testo", alla fine delle varie unità didattiche, vengono ricordati alcuni personaggi o fatti dell'Antico Testamento particolarmente significativi: Abramo, Isaia, Mosè, la Pasqua ebraica... La scelta del Vangelo di Luca permette ai ragazzi di penetrare la profonda personalità di Gesù, la sua ricca umanità; scopriranno in Lui il Salvatore che con i suoi segni rivela l’amore di Dio. È lo Spirito Santo che pervade tutta la sua opera. L’evangelista Luca è quello che meglio sa cogliere il senso storico della vita di Gesù. Oltre a situare con una certa precisione gli avvenimenti nello spazio e nel tempo, è costante preoccupazione di Luca interpretare la storia alla luce del piano salvifico di Dio. Pertanto, si può affermare che Luca è un vero narratore che interpreta i fatti e li rivive nella fede pasquale (vedi i riferimenti alla fede necessari per comprendere gli eventi di Gerusalemme (cap. IV). Fondamentali sono per Luca alcuni temi: - Gesù è il Salvatore la cui vita è tutta orientata verso l’evento della sua Pasqua di redenzione; - l’itinerario che il Signore compie insieme ai suoi discepoli è come un grande viaggio verso la sua Pasqua di morte e di risurrezione. Il cap.4: “Grandi sono le opere del Signore” , è strettamente collegato con il cap. 6°: “Non c’è amore più grande”; - gli episodi della vita di Gesù, fin dalla nascita (p. 41), si illuminano alla luce degli eventi pasquali: vedi ad es: il significato simbolico della guarigione del cieco di Gerico (p.66); vedi il significato dei miracoli (p.67); - essere discepolo di Gesù vuol dire seguirlo fino alla fine; essere fedele come Lui a Dio e ai fratelli. In questo senso il Catechismo si presenta come un vero itinerario di maturazione cristiana che accompagna i ragazzi e le comunità parrocchiali a rivivere il mistero pasquale e a celebrarlo nell’Eucaristia della domenica (cap.VII): “Resta con noi Signore” sono le parole dei discepoli di Emmaus la cui narrazione ritma tutto il capitolo eucaristico.

La dimensione liturgica del catechismo fa riferimento esplicito ai vari momenti della celebrazione eucaristica, collocandone uno per ogni capitolo. Al cap. I la convocazione dell'assemblea domenicale; al II l'atto penitenziale; al III la lode del Gloria; al IV l'ascolto della Parola; al V la preghiera dei fedeli; al VI l'ultima Cena di Gesù e il suo memoriale eucaristico. Il capitolo VII è un'esplicita e completa trattazione della celebrazione eucaristica, mentre ai capitoli IX e X si considerano i temi sacramentali del Battesimo, della Cresima e della Penitenza. L'impostazione biblica del catechismo impedisce che la trattazione dei sacramenti diventi unilaterale e autonoma rispetto all'evangelizzazione.

La dimensione morale, acquista rilievo in riferimento a Gesù, visto come maestro di vita che dona e rivela la volontà del Padre agli uomini: in questa prospettiva vengono enunciati i dieci comandamenti, riassunti nel duplice comandamento dell'amore; il comandamento nuovo di Gesù; le beatitudini e il discorso della montagna. La dimensione morale della catechesi e della vita entra a far parte della sequela di Cristo. Sono tre le scelte qualificanti di questo testo dal punto di vista pedagogico: il dialogo, le persone, il linguaggio della Chiesa.

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La struttura di fondo del catechismo è dialogica: il materiale del testo è presentato secondo lo schema "chiamata di Dio - risposta degli uomini", in modo da favorire l'intensificarsi del dialogo tra Gesù e il fanciullo. cap. I Vieni e seguimi

Tutti sono chiamati p. 14 ll giorno del Battesimo Gesù unisce a sè i bambini perché imparino da Lui ad amare Dio Padre e a conoscere il dono dello Spirito Santo p.15 Lc 18,16-17 Lo Spirito Santo aiuta a ricordare con fedeltà e a capire tutto quello che hanno visto e udito p. 17

cap. II Sulle strade del Signore Viene uno che vi battezzerà in Spirito Santo p. 30 Lc. 3,15-18 Lo Spirito Santo scenderà su di te p.32 Lc. 1,26-38

cap. III Gloria a Dio e pace in terra

Per noi nasce il Salvatore p. 41 Lc2,1-7 I Discepoli e i primi cristiani, illuminati dallo Spirito, meditavano sui misteri della nascita del Salvatore Gesù nasce per la salvezza di tutti p. 44 Lc 2,8-20 Come luce che rischiara il cammino p. 46 Lc 2,21-35

Simeone ispirato dallo Spirito Santo si reca al tempio e riconosce nel piccolo Gesù il Salvatore

Gesù nasce anche per i lontani p. 48 Mt 2,1-12 Gesù a Nazaret prepara la sua missione Guidato dallo Spirito Santo p. 50 Lc 2,41-52

cap. IV Grandi sono le opere del Signore

Gesù porta un lieto messaggio per i poveri p. 58 Lc 4,16-21 Gesù guarisce con la forza dello Spirito p. 60 Lc 5,12-14 Gesù dona la vita p. 63 Lc 7,11-15 Gesù perdona p. 64 Lc 7,36-50 Gesù dona la vista e la luce p. 66 Lc18,35-43 cap. V Maestro, che devo fare? Gesù invita ad amare e a farsi prossimo p. 74 Lc 10,25-37 Con la parabola del Samaritano Gesù vuole indicare che tutti possiamo rendere testimonianza dell’amore di Dio Padre con l’aiuto dello Spirito Santo

Gesù indica la via della felicità p. 76 Lc 6,20-26

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E in questo cammino siamo sorretti dallo Spirito Santo che con amore ci guida I comandamenti per la vita p. 78 Mt 5,48 Gesù rivela il vero volto del Padre p. 79 Mt 6,24 Lo Spirito Santo rende Gesù presente p. 80 Mt 18,19 in mezzo a noi nell’Eucaristia Con l’aiuto dello Spirito Santo possiamo amarci gli uni gli altri come Gesù ci ha amato p. 88 Gv 15,12-13

cap. VI Non c’è amore più grande In questo capitolo è evidente in quasi tutte le pagine l’opera dello Spirito Santo nelle azioni e nella vita di Gesù Gesù è il buon pastore p. 96 Gv 10,11-17

L’ultima cena di Gesù p. 98 Lc 22,19-20 Gesù dona se stesso nell’Eucarestia p. 100 Gv 17 Gesù si è fatto obbediente fino alla morte p. 102 Lc 22,39-71; 23,1-46 Davanti a Gesù crocifisso p. 106 Perché cercare tra i morti colui che è vivo? p. 108 Lc 24,1-9;36-43 Gesù risorto è sempre con noi p. 112 At 1,1-11;2,1-12.42-45;4,33 Gesù opera nella sua Chiesa p. 114

cap. VII Resta con noi, Signore Gesù è la parola di Dio p. 126 Pane spezzato, segno del suo dono d’amore p. 128 1Cor 11,23-26 Beati gli invitati alla cena del Signore p. 130 Annunciate ciò che avete visto e udito p. 133

cap. IX Rimanete in me e io in voi Gesù è la vite, noi i tralci p. 152 Gv 15,1-8 Figli di Dio p. 154 Mc 16,14-16 Testimoni di Gesù connla forza dello Spirito p. 155 Mt 5,14-16

cap. X Perdonaci, Signore Gesù dà il potere di perdonare i peccati p. 162 Gv 20,19-23

a… per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona dello Spirito Santo?

Quando si celebrano i sacramenti la presenza di Gesù si fa più forte e solenne. Gesù ha voluto istituire questi segni per manifestare il suo amore nei momenti particolari della vita degli uomini. Questi segni di salvezza sono affidati alla Chiesa. In essi riceviamo lo Spirito Santo con la sua grazia che ci santifica e ci unisce alla vita nuova di Gesù risorto. (cap.7 p.124)

• Chi ti hai aiutato a conoscere lo Spirito Santo? • Riesci a capire e interpretare i segni della presenza dello Spirito Santo nella tua vita? • Riesci a vedere intorno a te nel tuo mondo i segni della presenza dello Spirito?

2. Come interpretare la Persona dello Spirito Santo? Ai suoi amici Gesù ha lasciato in eredità la sua vita e il dono dello Spirito Santo. Egli è vivo e continua la sua opera di salvezza per mezzo della Chiesa. Quando essa annuncia il Vangelo, è Gesù che parla e insegna la verità agli uomini. Quando una persona viene battezzata, è Gesù che battezza e che dona il suo Spirito. Nel nome di Gesù vengono perdonati i peccati e viene portato il conforto agli ammalati. Ogni volta che celebriamo l'Eucaristia, Gesù offre il suo corpo e il suo sangue per la salvezza degli uomini. Tutti i segni cristiani della vita nuova sono legati strettamente a Gesù che continua a operare nella sua

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comunità e continua a effondere i doni dello Spirito. Anche la nostra vita può manifestare la presenza del Signore Gesù, portando frutti di vita buona nello Spirito.

• Che cosa conosci dello Spirito Santo? • Sapresti farne un identikit significativo per la tua vita?

3. Chi è lo Spirito Santo? Gesù annuncia le beatitudini, la felicità vera, una vita senza fine. Annuncia questo dono per tutti: per i forti e per i deboli, per i sani e per gli ammalati. Con la sua vita Gesù ci insegna la via delle beatitudini del Vangelo. È puro di cuore e sa vedere i doni di Dio in ogni luogo; anche nei gigli del campo e negli uccelli dell'aria. É così mite, che si lascia condurre a morte senza una parola e perdona coloro che lo mettono in croce. Gesù si è fatto povero perché noi diventassimo ricchi del suo amore. (cap 5 p.77)

• Chi è per te lo Spirito Santo? • Lo Spirito Santo è il dono che Gesù ci ha mandato quando è tornato al Padre..Sei capace di ascoltarlo?

b… per accompagnare e far crescere

Come Gesù spezza il pane della sua parola e del suo corpo per noi e dona la sua vita, così i suoi discepoli sono chiamati a mettere la propria vita a servizio degli altri. (cap.7 p.133) Tra le varie unità del testo esiste un legame logico di successione lineare, ma è possibile anche una programmazione che segua i tempi liturgici o gli interessi del gruppo, a motivo della relativa compiutezza di ogni capitolo, incentrato sulla persona di Gesù.

• Gesù chiama personalmente ad andare con LUI per potere vedere quello che ha detto, quello che ha fatto e potere cominciare a capire il progetto che lui ha su ognuno. Come, quando, dove ti metti in ascolto di questa chiamata?

• Che posto ha in questo cammino di ricerca lo Spirito Santo? • Cosa scopri di Gesù guardando il suo volto e le sue azioni? (vista) mettendoti in ascolto? (udito);

concentrandoti sui profumi raccontati nel vangelo? (olfatto); mangiando con lui? (gusto); lasciandoti toccare da lui? (tatto)

• Pensi che lo Spirito Santo entri in questo percorso o lo percepisci come un estraneo?

Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io

sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

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Quale attributo dello Spirito Santo

Quale atteggiamento dello Spirito Santo

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova

Lo Spirito fa conoscere Gesù

Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

Lo Spirito è segno di salvezza Tempo ordinario

Approfondimento: La nostra vita è un insieme di tante giornate, è come un lungo cammino in cui Gesù chiama ad essere suoi amici. Narrazione: Mc 1,16-20 Laboratorio: crea un cartellone, un video, un musical … che rappresentino esperienze belle della vita. Celebrare e Raccontare: C’è qualcuno che più di tutti può aiutarti a crescere? Pensi che lo Spirito ti potrebbe aiutare? Nella tua vita senti la presenza dello Spirito o è uno sconosciuto?

Tempo di Avvento

Approfondimento: Quando Giovanni battezzava diceva: Io vi battezzo con acqua, ma viene uno più forte di me… vi battezzerà in Spirito Santo… Narrazione: Lc 3,15-18 Laboratorio: crea un cartellone, un video, un percorso di Avvento, in cui, di domenica in domenica mettere in evidenza l’azione dello Spirito Santo nella storia della salvezza. Celebrare e Raccontare: Dedica ogni giorno un po’ di tempo alla preghiera (almeno 15 minuti!). Chiedi che venga il Regno di Dio; prega il Padre nostro e lo Spirito Santo con calma, con attenzione, pensando bene a quello che dici e a quello che chiedi.

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NATALE

Approfondimento: Gesù è il compimento delle profezie che annunciavano la venuta del Messia. È Lui la buona notizia, la Parola che diventa Presenza in mezzo a noi. È lui il frutto dello Spirito Santo entrato nella vita di Maria. Narrazione: Lc 1,26-38 Laboratorio: realizza un Presepe per il nostro tempo, dove si veda la presenza di Dio, di Gesù e dello Spirito Santo. Celebrare e Raccontare: Fatti raccontare la gioia dei personaggi coinvolti direttamente nel mistero della nascita di Gesù: Elisabetta, Maria, i pastori, i Magi, Simeone e Anna. In ognuno di loro che azioni ha compiuto lo Spirito Santo?

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù vive della vita di Dio e diventa per noi vita, perché lo Spirito del Signore è sopra di Lui. Narrazione: Lc 4,16-21 Laboratorio: crea un video… in cui rappresentare questo brano di vangelo, attualizzato nel nostro tempo. Celebrare e Raccontare: Dove avvengono le chiamate di Gesù? Come chiama Gesù? A che cosa chiama? E tu ti senti chiamato da Gesù? a far cosa? per andare dove? Ascolta un testimone che ti racconti come ogni professione e scelta di vita è frutto di una chiamata di Dio e di una nostra risposta consapevole, illuminata, guidata dallo Spirito Santo.

Quaresima

Approfondimento: Gesù cammina verso Gerusalemme e invita a seguirlo, per imparare da lui a donare la vita. Sulla croce consegnerà per noi lo spirito. Narrazione: Lc 22,19-71; 23,1-46 Laboratorio: individua nei personaggi della liturgia delle 5 domeniche di Quaresima, le azioni dello Spirito Santo e i cambiamenti di vita. Celebrare e Raccontare: Trova almeno 10 minuti nella giornata per riposarti vicino a Gesù. Leggi, ascolta la sua Parola. Parlagli della tua giornata, dei tuoi incontri, delle persone che porti nel cuore, ringrazialo per le cose buone che hai vissuto, chiedigli perdono… Celebra il sacramento della riconciliazione. Cerca qualche persona che possa raccontarti la sua esperienza di preghiera, alla luce dello Spirito Santo.

PASQUA

Approfondimento: Gesù soffre, muore e risorge: i suoi passaggi di vita sono proposti come necessari per chi vuole stare con lui, per dare alla vita la forma dell’amore. Narrazione: Gv 13,1-17.34-35; 15,12-13 Laboratorio: Valorizzare la partecipazione alla celebrazione eucaristica come Pasqua settimanale, evidenziando segni e parole che indicano il rapporto tra Eucarestia e vita: la riunione in assemblea, la richiesta di perdono, la Parola proclamata che illumina le situazioni della vita, l’offertorio, la consacrazione, lo scambio della pace. In ogni passaggio c’è la presenza dello Spirito? Celebrare e Raccontare: II Signore risorto è sempre con noi. Leggi Atti 1,1-11; 2,1-12 e racconta chi dà ai cristiani la forza di vivere in quel modo. E tu ti ritrovi in quei racconti? Che posto occuperesti? Quale personaggio vorresti essere?

Nutrire la vita cristiana attraverso i Sacramenti

Tempo di Pasqua

Approfondimento: Gesù risorto dona lo Spirito, e invita ad annunciare ciò che i discepoli hanno visto e udito. Narrazione: Lc 24,13-15 Laboratorio: Ricostruire l’icona dei discepoli di Emmaus, attualizzandola nel nostro tempo.

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Celebrare e Raccontare: Com’è il tuo volto in questo momento: triste, deluso, gioioso, felice …? Rifletti sul contrasto che c’è tra le parole e lo stile di Gesù e le parole e lo stile di vita che ogni giorno la TV pubblicizza come fonte di felicità, di successo, di potere. Lo Spirito Santo in che posizione si trova in mezzo a tutti fatti della vita?

Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù ci dice: Se volete essere felici, seguitemi, fate come me, Io sono la vite, voi i tralci. Senza di me non potete fare nulla… Da sempre Dio Padre ha pensato a noi, ci ha amati, ci ha voluto uniti con suo Figlio Gesù, donandoci il suo Spirito. La vita di Dio in noi ci è donata gratuitamente . Per questo la chiamiamo grazia di Dio. Narrazione: Gv 15,1-8 Laboratorio: Rappresenta nel modo che preferisci, questo brano di vangelo, dove tu sei un tralcio. Celebrare e Raccontare: Come vedi la grazia di Dio nella tua vita e nella vita delle persone che ti sono care? Come la usi? Che cosa vuole dire portare frutto? Frutti di vita buona per chi? Con chi? Da donare a chi?

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SARETE MIEI TESTIMONI

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Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana dei ragazzi di 11-12 anni. Destinatari e meta globale

Il terzo volume Sarete miei testimoni, è stato redatto per accompagnare i fanciulli di 11-12 anni verso la maturità cristiana che si caratterizza con la celebrazione del sacramento della Confermazione che è l'ultima tappa dell'iniziazione cristiana anche se il percorso non può dirsi concluso. Il volto di Gesù tratteggiato nei catechismi e preso in esame l'anno passato per un ulteriore approfondimento nei congressi vicariali, chiede ora di essere seguito e testimoniato come impegno di vita per un fanciullo che voglia conoscere, maturare degli atteggiamenti e assumere uno stile di vita da figlio di Dio, divenuto tale con il battesimo. Per questo figlio, Dio ha un progetto di vita nei suoi confronti che vuole comunicare. Un progetto ambizioso e che come tale non può essere realizzato da soli. Sarà lo Spirito Santo, la terza persona del mistero trinitario, Padre e Figlio e Spirito Santo che soprattutto come "forza e luce" accompagnerà il cammino di coloro che chiedono questo sacramento. Un progetto di salvezza, cioè di felicità piena che continua oggi attraverso la vita dei fanciulli e laddove viene accolto genera una vita nuova per opera dello S. Santo che è invisibile ma che tuttavia in modo misterioso agisce nella storia e nel cuore di ogni uomo predisponendolo ad accogliere la grazia salvifica che è Gesù Cristo presente con il suo Spirito. La meta globale del catechismo è evocata dal titolo: far giungere i ragazzi a scoprire e frequentare Gesù che è sempre con noi, invita a seguirlo, chiede di testimoniarlo.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Sviluppano la meta globale gli obiettivi specifici di crescita delle conoscenze, di maturazione degli atteggiamenti e di assunzione di uno stile di vita (comportamenti). Le conoscenze che il catechismo cerca di trasmettere riguardano: - il "progetto di Dio", incarnatosi durante la storia in un popolo nel quale opera lo Spirito; - il mistero di Dio Padre buono e misericordioso, che ci chiama a far parte del suo popolo; di Dio Figlio, che ci chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa; di Dio Spirito Santo che opera nel mondo e nella Chiesa; - la missione della Chiesa, popolo di Dio inviato a testimoniare la salvezza; - i sacramenti della Chiesa, e in particolare la Confermazione; - l'identità cristiana, comprendente una responsabilità e una missione; - l'accostamento a nuovi modelli di vita. Il catechismo intende poi favorire l'assunzione di nuovi atteggiamenti, quali la collaborazione e l'impegno, l'appartenenza ecclesiale e la missionarietà, l'apertura e il servizio verso gli altri, il graduale discernimento cristiano, la conversione e la fedeltà, la preghiera comunitaria, la testimonianza e la condivisione.

L'articolazione del testo comprende sei capitoli, che sviluppano la categoria di "progetto" da un'angolatura pneumatologica cioè secondo lo Spirito Santo. I contenuti del catechismo possono essere raccolti in tre nuclei portanti, il terzo dei quali comprende anche gli altri due: l'annuncio e la testimonianza di Cristo Risorto da accogliere e diffondere; il discepolato cristiano all'interno della Chiesa; la missione della Chiesa come testimonianza e impegno di vita nuova. Questa vita nuova nello Spirito gode di un'attenzione speciale: nel terzo volume infatti sono stati inseriti modelli di vita quali Maria di Nazaret e altre figure di santi, nonché momenti di storia e di vita della Chiesa, docile allo Spirito Santo che la guida a vivere in modo nuovo la fedeltà a Dio e agli uomini. Esaminando i capitoli, si può cogliere quanto sotto indicato.

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Capitolo 1: Un progetto da scoprire Anche oggi le parole che Dio disse ad Abramo, Mosè e i profeti rimangono attuali grazie alla presenza dello Spirito, che conduce il cammino di liberazione dal male per vivere il dono della nuova alleanza, suscitando nuovi profeti. I dieci comandamenti non sono più un insieme di regole imposte o di divieti, fardelli pesanti da portare, bensì sono parole di vita o luce nuova che appartengono alla sapienza umana. Accolti come dono di Dio, aprono ad un cammino verso la libertá (p. 15). I profeti (Ger. 20,7-11 Ez. 36,27ss.) sono uomini scelti da Dio che sostenuti dallo Spirito Santo sono inviati nel tempo stabilito per ricondurre il popolo di Israele alla fedeltà, al ritorno a Dio che vuole salvare tutti gli uomini e riunirli in un solo popolo. Ezechiele annunciava che la nuova alleanza sarebbe stata il frutto del dono dello Spirito Santo che è amore e speranza (p.23)

Capitolo 2: Un progetto da scegliere

Chi è che risponde al progetto di Dio? Gesù obbediente alla volontà del Padre fino alla morte di croce (Lc. 22,42). È lo Spirito che gli dona la forza di compiere la missione che il Padre gli ha affidato (Gv. 17) È lo Spirito che conduce Gesù nel deserto dove sarà tentato dal diavolo. È lo Spirito che è luce, forza che sostiene Gesù nella lotta contro il male (Mt 4,1,11). È lo Spirito che gli dona la forza di annunciare il Regno di Dio ai poveri. Non è facile seguire Gesù (p.33). Con il dono dello Spirito possiamo vivere, scegliere, amare e sconfiggere la morte come ha fatto Lui. Lo Spirito farà risorgere Gesù dai morti. Maria, visitata dallo Spirito, è modello di risposta piena alla volontà del Padre, attraverso il suo sì (Lc 1,26-28).

Capitolo 3: Un progetto da realizzare insieme Gesù è morto ed è risorto, è asceso alla destra del Padre (At 1,6-11). La sua missione, che è quella di salvare tutti gli uomini di tutti i tempi, non termina dopo questi fatti narrati nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli. Ecco perché promette ai suoi discepoli il dono dello Spirito. È necessario che Lui se ne vada perchè venga lo Spirito Santo. “Riceverete forza e luce dallo Spirito e mi sarete testimoni a Gerusalemme”: c'è una promessa da parte di Gesù che è il dono dello Spirito Santo. C'è una chiamata per i discepoli che è quella di essere testimoni sino agli estremi confini del mondo (p.47). Nasce la Chiesa che continua nel tempo l'opera di Gesù a servizio del Regno di Dio. È lo Spirito che riunisce tutti in un unico popolo santo di Dio che è la Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica. Nel giorno del nostro battesimo siamo stati segnati dallo Spirito Santo entrando così a far parte della grande famiglia di Dio (p. 50). Nel giorno della Confermazione riceviamo il sigillo dello Spirito Santo come in una nuova Pentecoste. Con il dono dello Spirito Santo, Dio fa di ognuno di noi un profeta e un testimone del suo progetto (p.51) (Gioele 3,1).

Capitolo 4: Un progetto da manifestare Gli Atti narrano come vivevano i discepoli di Gesù dopo la Pentecoste (At 2, 42-48). È lo Spirito Santo che apre i cuori all'accoglienza del vangelo. Si è riuniti in comunione fraterna dallo Spirito (Gv. 17, 21). Lo Spirito effonde molteplici doni: la fede profonda, la gioia di vivere insieme e di lodare il Signore, la forza della profezia e il servizio nel nome di Gesù… tutti doni per l'unità della Chiesa e per la sua crescita nella fede e nell'amore (1Cor. 12,1-27). L'espansione del cristianesimo è sorretto dalla forza dello Spirito (At 27,28), anche nei successivi momenti di difficoltà e di persecuzione.

Capitolo 5: Un progetto da vivere La famiglia, piccola chiesa domestica, luogo dove si sperimenta l'amore trinitario attraverso le relazioni di coloro che la compongono, è segno e strumento dell'amore di Dio (p. 81). Lo Spirito, elargisce i doni che servono per arricchire la Chiesa rendendo ciascuno capace di svolgere un compito per il bene comune (p. 87). La Chiesa annuncia la Parola di Dio, celebra i sacramenti, vive nella santità, diffonde nel mondo il Regno di Cristo sotto la guida dello Spirito Santo. Lo Spirito sostiene l'impegno di ogni cristiano nel servizio a Dio in ogni fratello.

Capitolo 6: Un progetto da celebrare

I frutti dello Spirito sono: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sè (Gal 5,22-23) e devono essere accompagnati dall'impegno personale perchè si trasformino in frutti di vita nuova, visibile e credibile.

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Con il sacramento della Confermazione si riceve il sigillo dello Spirito che rafforza la nostra fede, ci rende più conformi a Cristo partecipando all'eucarestia, ci dona la forza di essere uniti nella nostra comunità e con tutti i cristiani sparsi nel mondo (p. 100). Ci dona il coraggio di annunciare e testimoniare il vangelo, di praticare la giustizia, di vincere il male con il bene, di ascoltare la sua Parola, di essere testimoni della Pasqua di Cristo nel mondo. Con l'Eucarestia si rinnova la presenza dello Spirito che amandoci, ci trasforma rendendoci consapevoli della missione affidata (Gv. 20,21).

La dimensione antropologica si trova all'interno dei singoli capitoli. I fanciulli vengono aiutati a scegliere dai genitori, dagli educatori e dagli amici. Nella comunità cristiana la conoscenza di Gesù aiuta a saper scegliere il suo progetto di amore insieme con la preghiera personale. Un progetto che coinvolge tutta la sfera affettiva, intellettiva, volitiva, relazionale.

La dimensione biblica del testo si coglie nell'accentuazione della prospettiva storico-salvifica e comunitaria, che parte dalle grandi tappe dell'Antico Testamento, prosegue con la vicenda terrena di Gesù culminata nella sua Pasqua di morte e risurrezione, giunge all'esperienza della Pentecoste e delle prime Chiese descritte dagli Atti degli Apostoli. È nella Scrittura (il cui autore è lo Spirito Santo insieme con gli agiografi) che possiamo scoprire il progetto di Dio, che si manifesta in un'alleanza fatta con gli uomini, raccontata nelle varie fasi in cui Dio ha voluto rivelarsi per comunicare se stesso. Un'alleanza sempre rinnovata, nonostante le infedeltà degli uomini, perché il fine di questo progetto è l'unione con Dio da Lui ideata e realizzata in Cristo. La storia della salvezza narrata nella Scrittura come storia di alleanza tra Dio e il suo popolo diventa il modello per ogni cristiano per rimanere uniti in Cristo nel dispiegarsi della storia e personale e universale. Una storia che dovrà entrare nel vissuto di un fanciullo di 11-12 anni e che quindi dovrà essere rapportata alle sue condizioni di vita e al suo sviluppo.

La dimensione liturgica viene sviluppata in ogni capitolo richiamando l'anno liturgico, ma soprattutto con le celebrazioni conclusive di ogni unità, in preparazione al rito della Confermazione: al cap. I la consegna della Bibbia; al cap. II la consegna del crocifisso; nel III la domanda del sacramento della Confermazione; nel IV il sacramento della Riconciliazione; nel V una veglia sulle varie vocazioni al servizio nella comunità. Conclude il catechismo il cap. VI con accenni all'Eucaristia della Confermazione, pienezza dell'iniziazione cristiana. Nel testo si parla anche del sacramento dell'Unzione degli infermi malati (p. 83), dell'Ordine (p. 84), del Matrimonio (p. 81). I sacramenti , i numerosi testi biblici compresi nel loro significato, la fede professata, aiutano a fare esperienza della presenza dello Spirito.

La dimensione morale del catechismo è espressa soprattutto dalle categorie di progetto di vita e di impegno. Il Signore vuole frutti abbondanti e perché questo si realizzi è necessario essere aperti, predisposti all'accoglienza dello Spirito Santo. Un dono invisibile che diventa visibile e sperimentabile nella testimonianza di vita.

cap. I Il Dio della promessa Un progetto da scoprire

L’alleanza p.23-24 Ger 20,7-11;31,31-33 Ez 36,27ss

cap. II Sulla via di Gesù Un progetto da scegliere

Dio si è fatto uno di noi p. 31 Lc 1,26-28 Mt 3,13-17 La fatica di scegliere p. 33 Mt 4,1-11 Lc 4,1-13

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Lo Spirito apre il nostro cuore p. 35 Lc 4,14-30 Gv 8,12 Lo Spirito aiuta la sequela p. 36 Gv 10,1-18 Gv 13,1-17 Mc 14,32-42 Lo Spirito ci conforma a Gesù p. 38 Lc 24,5 Gv 20,20 Mt 28,16-20 Rom 8,11

cap. III Con la forza dello Spirito Santo Un progetto da realizzare insieme

Lo Spirito, dono del Risorto p. 47 At 1,6-11 Mt 13,31-32 Battezzati nello Spirito p. 49 At 2,1-41 Lo Spirito rinnova la storia p. 51 Gl 3,1 Lo Spirito rende testimoni p. 53 At 3,1-8; 4,1-12 Lo Spirito riempie l’universo p. 54 Lc 4,14-21

cap. VI Confermati dal dono dello Spirito Un progetto da celebrare Lo Spirito scende su di noi p. 100-101 At 8,14-17 Gen 1,1-2,4 1Sam 16,1-13 Ger 20,7-11 Is 61,1-11 Lc4,16-21 Gv 20,21-23 Lo Spirito dato in dono p. 106-107 Is 11,2 Lo Spirito fa apostoli, martiri, santi p. 109-116 Ef 6,10 Mt 6,24 Gal 5,16-22

A a… per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona dello Spirito Santo?

L'azione dello Spirito di adozione sarà di unire gli uomini a Cristo e di farli vivere in Lui (CCC 689). • Hai mai invocato su di te, sui tuoi fanciulli e sulla tua comunità lo Spirito?

• Che cosa chiedi per te e per loro alla luce dei brani letti, degli incontri da preparare, del cammino della tua comunità? • Se ti trovi in difficoltà , per stanchezza, per smarrimento perché non sai cosa dire o cosa fare, lo Spirito è il tuo consigliere?

2. Come interpretare la sua Persona?

• Ti sei mai chiesto perché alcune persone vivono con una "marcia in più" rispetto ad altre? • Riesci a riconoscere in te e nei tuoi fanciulli un dono personale da far fruttare per il bene degli altri? • Ti sei preso a cuore solo il tuo gruppo o senti che ti riguardano anche le membra più lontane, soprattutto quelle più povere e chi ancora non ha conosciuto Cristo?

3. Chi è lo Spirito Santo?

• Dove è maggiormente rintracciabile lo Spirito nella vita della Chiesa? • Come Persona come lo definiresti? Quale carta d’identità riusciresti a delinearne?

b… per accompagnare e far crescere

In ogni capitolo, dopo le "pagine per la comunità" indirizzate agli educatori, il corpo del Catechismo è strutturato in schemi fondamentali per incontri catechistici: un titolo, un disegno illustrativo, un testo incentrato su un brano evangelico. È attorno al brano evangelico che si organizzano gli elementi del discorso catechistico: esperienza del fanciullo, informazioni storico-geografiche, riflessione, espressioni di fede, riferimenti liturgici, preghiere.

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Nella programmazione degli incontri si può partire da queste scansioni come pure dal simbolismo dei colori delle immagini che il testo propone: i colori scuri e smorti individuano situazioni di peccato, dolore, morte, mentre un simbolismo grafico di color giallo-oro individua la presenza luminosa della forza e dell'energia di Dio in mezzo alla comunità cristiana, nei sacramenti, nelle diverse situazioni della vita.

• Alcune immagini nella Scrittura ci suggeriscono l'azione dello Spirito in diversi passaggi fondamentali della storia della salvezza: l'acqua, il fuoco, la nuvola.........Prova a creare un piccolo percorso che potrebbe essere anche un gioco con questi segni.

Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io

sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

Quale attributo dello

Spirito Santo Quale atteggiamento

dello Spirito Santo Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova

Lo Spirito fa conoscere Gesù

Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

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IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

Lo Spirito è luce e forza Tempo ordinario

Approfondimento: La storia della salvezza trova nell’azione dello Spirito di Dio la luce e la forza necessarie per rinnovare ogni vita e riscattare ogni limite umano Narrazione: Gn 12,1-9;15,1-8;22,1-9 Laboratorio: realizza un cartellone o un video in cui mettere in evidenza le tappe più importanti della storia della salvezza. Celebrare e Raccontare: Quali nuove schiavitù in campo sociale, familiare, politico, economico, culturale, morale umiliano oggi l’esistenza umana? Che cosa c’entra lo Spirito con queste realtà? Come possiamo trovare aiuto per sciogliere queste nuove schiavitù?

Tempo di Avvento

Approfondimento: Gesù è figlio della stirpe di Davide e figlio di Dio, per opera dello Spirito Santo nel corpo di Maria. Narrazione: Lc 1,26-30 Laboratorio: Intervista diverse persone con queste domande: Come oggi può di nuovo avverarsi l’Annunciazione? Come, dove, quando e con chi può avvenire anche oggi l’incarnazione di Gesù e dello Spirito? Con quali cambiamenti di vita? Celebrare e Raccontare: dalle radici storiche di Gesù alle tue radici: dove trovi (dove poni) le radici della tua vita? Come Gesù, come Maria, accogli dallo Spirito Santo la forza e la luce per fare la volontà di Dio? Gesù è figlio, nato da una Donna ed è figlio di Dio: senti in te l’armonia tra umano e divino? Quale pezzo di questo vangelo potresti scrivere oggi con la tua vita? Trova un momento quotidiano di preghiera, da solo, in famiglia o nel gruppo di amici, per preparare meglio il tuo cuore ad accogliere nella tua vita, Gesù e lo Spirito Santo.

NATALE

Approfondimento: Da Abramo a Davide, dai discendenti di Davide fino a Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, leggiamo nei testi evangelici l’elenco delle generazioni che hanno preceduto la venuta del Salvatore. Narrazione: Mt 1,1-17; Lc 3,23-28 Laboratorio: creare un cartellone, un video, un musical … che rappresenti i passaggi della storia della salvezza in cui umano e divino si sono incontrati. E in cui Gesù è il germoglio di una grande famiglia inserita dentro la storia della salvezza. Celebrare e Raccontare: vivi il tempo del Natale cercando di fare spazio allo Spirito dentro la tua vita e trasmettilo nel servizio al tuo prossimo.

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Lo Spirito rende profeti e testimoni Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù compie in parole e opere il progetto affidatogli dal Padre e chiama anche noi a collaborare alla sua opera nel mondo. Narrazione: Lc 4,14-30; Gv 8,12 Laboratorio: Ricerca chi è oggi bisognoso di luce? Esistono ancora dei poveri ai quali annunciare il lieto messaggio? Celebrare e Raccontare: Che posizione prendi di fronte al messaggio di Gesù? Gesù ha promesso la vita e la felicità ai suoi amici. Quale missione pensi sia necessaria oggi per poter diffondere vita, felicità, serenità, bellezza tra le persone, nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nei gruppi di amici….? Cerca qualche esperienza di missione e fattela raccontare.

Quaresima

Approfondimento: Dopo il Battesimo, lo Spirito conduce Gesù nel deserto. In questa sua quaresima sceglie la via da percorrere per essere fedele al Padre. Narrazione: Mt 4,1-11; Lc 4,1-13 Laboratorio: realizza un video, … che riproponga le tentazioni del nostro tempo. E come superarle? Come resistere? Come scegliere tra la via del successo, della potenza, dell’egoismo e la via del servizio, della croce…? Ricostruisci poi il cammino di Gesù verso Gerusalemme, fino alla croce e accanto ad ogni tappa poni situazioni umane del nostro tempo che percorrono quello stesso cammino (guerre, malattie, ingiustizie, mancanza di lavoro…..) Celebrare e Raccontare: Gesù si è fatto “servo” donando tutto di sé, per insegnarci a “servire”. È facile seguire Gesù? Dove porta la sua strada? Credi che solo con l’aiuto dello Spirito Santo puoi percorrere la strada di Gesù ed essere fedele al Padre fino in fondo? Attraverso quali scelte di impegno e di servizio puoi testimoniare la tua collaborazione alla sua missione nella Chiesa e nel mondo? Partendo dalle persone a te più vicine, vivi il tempo di quaresima come tempo di dono e di servizio, tempo di sobrietà e di preghiera, tempo di solidarietà e di compagnia… Partecipa con impegno ai riti della Settimana Santa.

PASQUA

Approfondimento: Gesù risorto porta a compimento la missione affidatagli dal Padre. Col dono della pace e dello Spirito si fa riconoscere vincitore sul male e sulla morte e chiama a collaborare alla sua missione. Narrazione: Lc 24, 1-35 Laboratorio: Realizza una grande croce colorata, formata da tanti tasselli quanti sono i paesi del mondo, le razze, i popoli, le persone di buona volontà che nel mondo si impegnano perché il bene vinca sul male, la vita sulla morte. Scrivi una preghiera a Gesù risorto e allo Spirito. Celebrare e Raccontare: Quali atteggiamenti, sentimenti, azioni condividi dei discepoli di Emmaus? Com’è il tuo volto in questo momento: triste, deluso, dubbioso, gioioso, pieno di speranza…? Approfondisci gli ultimi capitoli di Luca e gli inizi degli Atti degli Apostoli per cogliere l’identità e la missione della prima Chiesa e l’oggi della nostre comunità cristiane. Come contribuisci alla vita nuova della tua comunità? Ti senti parte viva? Come vivi la domenica, Pasqua settimanale?

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito Tempo di Pasqua

Approfondimento: Gesù risorto dona lo Spirito che insieme al Padre è comunione d’amore per la salvezza del mondo. Narrazione: At 1,6-11; 2,1-41 Laboratorio: crea un cartellone, un video, un musical ….che racconti gli avvenimenti pasquali dopo la resurrezione di Gesù e gli avvenimenti della Pentecoste. Fa’ prima una ricerca biblica negli ultimi capitoli dei Vangeli e nei primi capitoli degli Atti degli apostoli, per trovare situazioni, personaggi, avvenimenti, guidati dallo Spirito. Celebrare e Raccontare: Gli impegni di vita nuova che Gesù ti chiama ad assumere sono impegni di giustizia, pace, benevolenza, rispetto, verità…..tutti doni che nascono dallo Spirito. Anche a te è data la responsabilità di accogliere questi doni per moltiplicarli con la laboriosità delle tue mani e la generosità del tuo cuore. Impara la sequenza allo Spirito

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Santo e pregala ogni giorno. Cerca di incontrare una persona che ti racconti cosa vuol dire impegnarsi per la giustizia, per la pace, per il rispetto…….

Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù chiama a una vita nuova nello Spirito per vivere da figli di Dio e fratelli nella Chiesa e nel mondo. Narrazione: Atti 2,5-48; 4,1-12 Laboratorio: crea un cartellone, un video … in cui rappresentare la Chiesa come comunità di persone che vivono la comunione, partecipano all’Eucarestia, condividono la festa, portano i pesi gli uni degli altri……Realizza un cartellone che rappresenti la Chiesa nel tuo territorio e poni dei segni di colore rosso dove vedi l’azione dello Spirito e dei segni di colore nero dove pensi che lo Spirito non trovi spazio di azione. Motiva le differenze. Celebrare e Raccontare: Una comunità cristiana cresce e matura nella fede quando si apre alla missione universale. Quali segni e iniziative concrete di solidarietà e di missione esistono nella tua comunità? A quali gesti e scelte puoi collaborare tu e il tuo gruppo, mettendo in atto i doni dello Spirito? Come puoi essere profeta e testimone del tuo tempo, nel tuo ambiente?

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VI HO CHIAMATO

AMICI

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come catechismo per l’iniziazione cristiana dei ragazzi di 12-14 anni.

Destinatari e meta globale

Il testo è destinato ai ragazzi di 12-14 anni, alle loro comunità ecclesiali e familiari, ai loro catechisti ed educatori, come libro della fede a servizio di una autentica crescita nella vita cristiana. Rappresenta il testo-sintesi del cammino di iniziazione, che si colloca alla fine della preadolescenza e apre ai successivi passaggi di vita: adolescenza e giovinezza. Questo volume non sviluppa una catechesi di post-Cresima, ma è parte integrante del cammino di iniziazione cristiana che conduce alla professione della fede e alla testimonianza della vita. La mistagogia si colloca all’interno dell’esperienza ecclesiale, sacramentale e vitale dell’iniziazione. Il catechismo intende tenere conto della complessa realtà che i ragazzi e le ragazze di questa età vivono. Ad essi propone il lieto annuncio del Vangelo di Gesù e la sua amicizia. Il titolo Vi ho chiamato amici indica in sintesi le mete e i contenuti della proposta di fede: il Signore chiama e invita i ragazzi a gustare la grazia della sua amicizia, per camminare insieme verso la maturità della vita.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Questo catechismo si inserisce nel progetto globale del catechismo per l'iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi di cui costituisce il quarto volume conclusivo, sviluppato in 6 capitoli. Le pagine introduttive di ciascun capitolo ne indicano gli obiettivi fondamentali. Gli obiettivi sono suddivisibili in conoscenze da acquisire, atteggiamenti da interiorizzare e comportamenti da assumere. Innanzitutto il testo intende approfondire la conoscenza dei grandi misteri della fede sintetizzandoli in grandi nuclei tematici:

• il Padre che crea, propone l'alleanza e libera; • Gesù Cristo Figlio di Dio, nostro amico, salvatore e modello di vita; • lo Spirito Santo che ci fa vivere la vita nuova nella comunità ecclesiale; • la Chiesa, popolo di Dio radunato dallo Spirito e "luogo" dell'esperienza di fede.

La presentazione di questi nuclei tematici è legata a una iniziale conoscenza della Bibbia, della vita della Chiesa e dei segni creaturali come "preparazione evangelica". Esiste poi una conoscenza che il catechismo non può trasmettere ma che la catechesi intende favorire, ed è la conoscenza di sé e di un proprio progetto di vita in cui incarnare il messaggio evangelico. Gli atteggiamenti da interiorizzare possono essere riassunti nella "amicizia con Gesù": una adesione a Gesù che permetta al ragazzo di vivere il suo bisogno di maturazione e di autonomia come scelta personale di un progetto di vita e come capacità di critica nei confronti dei valori proposti dall'ambiente. I comportamenti da assumere riguardano gli ambiti della preghiera, della partecipazione alla vita della comunità, della vita morale e della ricerca del proprio progetto di vita.

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Il catechismo, attraverso sei unità didattiche, conduce i ragazzi in un ricco itinerario di fede: una rinnovata scoperta di Dio, amico e vicino nella persona di Gesù; l'incontro con Gesù di Nazaret e il suo Vangelo come scoperta della sua identità e dell’identità più vera dei ragazzi; la novità della Pasqua celebrata e testimoniata dalla comunità cristiana e a noi partecipata nella grazia di Cristo; la chiamata ad accogliere il progetto di vita cristiana facendo fruttificare ogni dono con responsabilità e da protagonisti; l'invito a seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia, fiduciosi nell'aiuto dello Spirito Santo per vincere il peccato e per riprogettare continuamente la propria vita di discepoli; la scoperta del vero volto della Chiesa e della sua missione, dove anche i ragazzi e le ragazze hanno un compito importante da svolgere» (dalla Nota dell'UCN, p. 18). La proposta di fede si sviluppa in due momenti: il primo, - di una rinnovata scoperta della persona di Cristo, nella sua vicenda storica e nella sua presenza viva nella Chiesa - come fondamento di speranza per una vita pienamente realizzata mediante il dono dello Spirito Santo (capitoli 1-3); il secondo, intorno al progetto di vita cristiana rivelato da Dio in Cristo, per assumere con responsabilità il proprio impegno di servizio nella edificazione della Chiesa, animati dallo Spirito. (capitoli 4-6).

cap. I C’ è speranza nel mondo L'itinerario di catechesi favorisce una graduale presa di coscienza del mistero della vita: come dono in cui crescere insieme agli altri e con responsabilità; come luogo in cui si manifesta la ricerca di un Tu che dà risposta e senso alle attese più vere; come realtà in cui Dio si rivela e si fa presente come il Dio amante della vita.

cap. II Venite e vedrete L'itinerario di catechesi aiuta i ragazzi a scoprire i tratti della loro identità attraverso una rinnovata scoperta della persona e del mistero di Gesù: l'incontro personale con lui e il suo Vangelo; il fascino della sua parola e della sua umanità; il riconoscerlo nella fede come il Figlio di Dio, come colui al quale il Padre, con il dono dello Spirito, affida la missione di liberare gli uomini dal peccato e di portare la giustizia e la pace, orientando il cammino umano verso una pienezza di vita.

cap. III Farò nuove tutte le cose L'itinerario catechistico aiuta i ragazzi a scoprire nella loro partecipazione alla Pasqua di Cristo la sorgente della novità della vita cristiana; al centro dell’anno liturgico la Pasqua irradia il dono di Cristo risorto, lo Spirito Santo, che fa dell’uomo una nuova creatura.

cap. IV Protagonisti e responsabili L'itinerario catechistico intende condurre progressivamente i ragazzi a: sentirsi protagonisti e responsabili della loro vita, come dono prezioso in cui si rivela la vocazione ad amare; prendere coscienza in questa luce del dono della corporeità e della sessualità; essere consapevoli che lo Spirito è venuto su ognuno nel Battesimo per renderci uomini nuovi, capaci di vivere da figli di Dio e compiere le stesse scelte di Gesù.

cap. V Non più servi ma amici L'itinerario catechistico conduce i ragazzi a maturare un'esperienza di discepolato con Gesù per il dono del suo Spirito che è garanzia per percorrere la via della vita. Con la luce e la forza dello Spirito è possibile mettere in pratica il comandamento dell’amore e annunciare con la vita che Dio è amore.

cap. VI Voi siete il mio popolo L'itinerario catechistico vuol far conoscere il vero volto della Chiesa e introdurre i ragazzi nella ricchezza del suo mistero e della sua missione, in cui anch'essi sono coinvolti. Essi vengono aiutati a prendere gradualmente coscienza: dell'origine della Chiesa, voluta da Cristo e animata dallo Spirito Santo; del volto e della vita della Chiesa, nella ricchezza dei suoi doni; della missione della Chiesa nel mondo, come segno e strumento di unione con Dio e di unità e di pace tra gli uomini. I contenuti offerti sono numerosi: il I capitolo invita il ragazzo alla ricerca, il II capitolo accenna una catechesi sistematica sulla persona di Gesù, seguendo il racconto del Vangelo di Marco. La novità di vita inaugurata dalla risurrezione di Gesù attraverso il dono dello Spirito, viene comunicata nei segni sacramentali, di cui si parla nel III capitolo. Questa novità di vita viene vissuta e testimoniata in un progetto di vita (IV capitolo) modellato su quello di Gesù e orientato e sostenuto dallo Spirito; il V capitolo presenta la "sequela di Cristo" come esperienza possibile con la forza dello Spirito Santo e a

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condizione di rimanere aperti alla sua azione. Il VI capitolo indica la Chiesa, nata da Cristo e animata dallo Spirito, come il "luogo" in cui vivere tale sequela.

La dimensione antropologica di questi contenuti è particolarmente sottolineata; le formulazioni teologiche e gli eventi biblici evocati dal testo sono sempre posti in correlazione con le nuove esperienze che emergono nella vita dei ragazzi: la maturazione affettiva e sessuale, la progressiva autonomia dalla famiglia, il riferimento sempre più forte al gruppo dei coetanei, una maturazione dell'intelligenza in senso critico.

Anche la dimensione biblica del catechismo è particolarmente evidente; i capitoli I e IV presentano le tappe della storia della salvezza, mentre gli altri propongono ognuno la lettura di un libro del nuovo testamento: il Vangelo di Marco nel II capitolo, di Giovanni nel III, di Luca nel V e gli Atti degli Apostoli nel VI.

La dimensione liturgica, celebrativa e orante, si ritrova nella trattazione sui sacramenti nei capitoli terzo e quarto, ma soprattutto dall'abbondante scelta di testi per la preghiera riportati alla fine di ogni sezione. Numerosi i testi che aiutano a pregare lo Spirito Santo ( pagg.83, 95,109,109, 171, 207)

La dimensione morale è espressa soprattutto dalle categorie di progetto di vita e di sequela di Cristo che pervadono tutto il catechismo, ma soprattutto i capitoli IV e V: il ragazzo è invitato a seguire Gesù facendo della volontà del Padre il punto di riferimento e dello Spirito la guida per il discernimento e per ogni scelta. Per quanto riguarda la pedagogia della fede, si sottolinea il fatto che l'annuncio di fede non è proposto come una dottrina astratta, ma come presentazione della persona di Cristo. L'annuncio è anche contraddistinto dalla dinamica dello Spirito che non lascia mai soli, sostiene ogni vocazione, effonde molteplici doni, rende pietre vive, chiama alla comunione. Il catechismo mostra come nella storia della salvezza e nella vita del credente, Dio e il suo Spirito conducano alla piena realizzazione.

Per quanto riguarda l'iniziazione cristiana, il testo cerca di far prima scoprire ai ragazzi il progetto di Dio compiuto in Gesù e attualizzato nella Chiesa, per poi aiutarli a vivere questo progetto come proprio, aperti all’azione dello Spirito Santo. La scansione del cammino di fede si articola nel testo secondo tre "momenti" distinti e complementari, particolarmente evidenti nel capitolo III: annuncio, celebrazione e testimonianza.

Un'altra scansione del cammino di fede emergente dal testo è il binomio traditio-redditio: al termine di ognuna delle tre parti di ogni capitolo c'è una pagina che invita i ragazzi a riesprimere in forma di celebrazione o di professione di fede l'annuncio ricevuto.

cap. II Venite e vedrete Lo Spirito del Dio vivente p. 41 Dallo Spirito scaturisce la missione p. 49 Mc 1,9-13

cap. III Farò nuove tutte le cose Lo Spirito, dono di Cristo risorto p. 74-77 Gv 20,23 Lo Spirito rende creature nuove p. 81 Rm 6,1-6 Parola e preghiera allo Spirito p. 83-95-109 Sap 1,7.14;Gv 14,26; Rm 8,15-16.26-27 Gv 16,13;At 1,8; 1 Cor 12,4-7;Rm 8,22-23 Lo Spirito rinnova la vita p. 89 Mt 18,20

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Offerta della vita per mezzo dello Spirito p.92 1Cor 11,23-25 Testimoni per mezzo dello Spirito p.96 1 Gv 3,14.16 Lo Spirito non lascia soli p. 98 Col 3,9-15 cap. IV Protagonisti e responsabili Lo Spirito sostiene ogni vocazione p. 125 Lo Spirito fa rinascere alla vita p. 132 Rm 6,3-5 La pienezza dei doni dello Spirito p. 134 cap. V Non più servi ma amici Il sostegno dello Spirito Santo p. 155 Lc 12,4-12 Con la forza dello Spirito p. 163 Gv 13,34;15,9-11 Aperti all’azione dello Spirito p. 171 Gv 14,17.26

cap. VI Voi siete il mio popolo Lo Spirito anima la Chiesa p. 174-175 Lc 24,46-47; At 1,8 Lo Spirito edifica p. 177 At 2,1-6 Lo Spirito rende pietre vive p. 181 1Pt 2,4-5.9-10 Lo Spirito fa sentire la sua presenza p. 185 At 2,42-48 Lo Spirito effonde molteplici doni p. 186 At 6,1-8; 11,19-26 Lo Spirito chiama alla comunione p.188-191 1 Cor 1,10; Ef 4,1-3.11; At 20,28 Lo Spirito rende testimoni p. 195 Mt 28,19; 1 Cor 9,16 Lo Spirito, persona della Trinità p.207

All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con una persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. (Benedetto XVI, Deus caritas est I) Il servizio del catechista/educatore, orientato a educare alla fede, ha al suo centro e alla sua radice l’identità del “testimone” e la trasparenza della “testimonianza”. Il testimone di Cristo non trasmette semplicemente informazioni, ma è coinvolto personalmente con la verità che propone; attraverso la messa in gioco della propria vita diventa attendibile punto di riferimento, che rimanda a Gesù, di cui si è fidato e da cui ha accolto il dono dello Spirito e dallo Spirito si lascia guidare. (cfr Gv 8,28; 1Gv 1,1-3).

1. Come accostarci alla persona dello Spirito Santo? Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre!”Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. (Rm 8,15b-16)

Al fonte battesimale un giorno la comunità ci ha accolti: nell’acqua e nello Spirito Santo, abbiamo ricevuto il dono della vita nuova. L’apostolo Paolo spiega il mistero del Battesimo:l’immersione dell’uomo nel fonte fa partecipare alla morte di Gesù e alla sua sepoltura. Colui che esce dallacqua è, con Cristo risorto dal sepolcro, uomo nuovo, liberato dal peccato e dalla paura della morte. Nessuno diventa cristiano senza una risposta personale a Cristo. La vita cristiana è chiamata alla crescita. La nostra decisione di vivere e operare con Cristo

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viene accolta e confermata da Dio Padre con il sigillo dello Spirito Santo e dei suoi doni. (pag.81 “Vi ho chiamato amici”)

•••• Chi è per te la persona?

•••• Come ti approcci alle persone?

•••• Quale spazio occupa la persona dello Spirito Santo nella tua vita personale e nella vita delle persone

che incontri?

2. Come interpretare la sua Persona? Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Gv 15,5)

Siamo come rami che possiamo portare molto frutto, ma solo se scorre in noi la linfa della vita. La fonte non è in noi, ma nel Signore. È il dono del suo Spirito che infonde in noi il suo amore; è la sua Parola che ci converte e fortifica i nostri propositi. (pag. 94 “Vi ho chiamato amici”)

•••• Che cosa in questo momento ti impedisce di incontrare lo Spirito Santo?

•••• Quali segni concreti vedi nella tua vita per poter dire che ti stai lasciando guidare dallo Spirito? E quali

ti sembra dicano l’opposto?

•••• Cosa cambia nella tua vita se guardi persone e avvenimenti come luogo o espressione dello Spirito

Santo?

•••• Che cosa, lo Spirito, ti aiuta a capire di Dio?

3. Chi è lo Spirito Santo? Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza (Gv 10,10b) Al centro dell’anno liturgico la Pasqua irradia il dono di Cristo risorto, lo Spirito Santo, che fa dell’uomo una creatura nuova. (p.74)

•••• Chi è per te lo Spirito Santo: un desiderio, un bisogno, uno sconosciuto, una presenza…?

•••• Credi che lo Spirito Santo sia una presenza necessaria per la tua vita e per la tua testimonianza?

•••• Quali sono i doni dello Spirito Santo? Che cosa fanno? Come funzionano? A che servono?

•••• Nell’annuncio e nella catechesi quale spazio dai alla forza dello Spirito? (cfr. At 1,8)

•••• Nel tuo cammino di fede e di formazione, quali sono i punti problematici riguardo alla presenza dello

Spirito? Quali i punti di forza?

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge: - la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io

sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

Quale attributo dello Spirito Santo

Quale atteggiamento dello Spirito Santo

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova

Lo Spirito fa conoscere Gesù

Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

Garanzia per percorrere la via della vita Tempo ordinario

Approfondimento: La vita è dono da scoprire: il mondo, il progresso, la natura, la novità della crescita, la presenza e l’amore di Dio… Noi crediamo che Dio ha cura di tutte le creature, anche della più piccola. In Gesù Cristo, Dio ci rivela il suo amore di Padre e il suo progetto di vita per noi, donandoci il suo Spirito. (cfr pag.37 Vi ho chiamato amici)

Narrazione: Gn 1,1; Rm 8,26-27

Laboratorio: realizza un video sul tema della vita, mettendo in evidenza i contrasti tra egoismo e dono, tra grigiore e bellezza, tra paura e speranza….

Celebrare e Raccontare: Come leggi la realtà che vivi e incontri? Quali situazioni concrete ti sembrano contro la vita e fuori della via della vita? Come le vivi? Quali situazioni ti sembrano orientate alla vita? Come le condividi?

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Tempo di Avvento

Approfondimento: Attraverso gli avvenimenti della storia e nel rispetto della libertà degli uomini, Dio realizza il suo disegno di salvezza. (pag.35 Vi ho chiamato amici)

Narrazione: Lc 1,26-45 Laboratorio: Quando lo Spirito incontra una realtà, nasce sempre un miracolo di salvezza. Ricerca sulla Bibbia brani dell’Antico e del Nuovo Testamento in cui vedi all’opera lo Spirito di Dio. Celebrare e Raccontare: Dov’è lo Spirito Santo nella vita delle persone? Che cosa mi aiuta a capire di Dio? Vivi il sacramento del Perdono e la partecipazione alla Messa domenicale chiedendo allo Spirito che ti sia guida nell’esperienza della grazia di Dio in te.

Tempo di NATALE

Approfondimento: Nel tempo stabilito da Dio si compiono le profezie dell’A.T. Nella storia degli uomini fatta di dominio, prepotenza e dolore si inserisce la vita di Gesù, il Dio con noi, concepito in Maria per opera dello Spirito Santo. (pag. 35 Vi ho chiamato amici) Narrazione: Mt 1,18-25; Gv 1,1-18 Laboratorio: prepara un video, un recital, un messaggio natalizio che punti sulla dimensione del dono e dell’incontro, attualizzandoli nelle azioni che hanno scandito la preparazione al Natale: vigilare, preparare la strada, rallegrarsi, accogliere. Celebrare e Raccontare: vivi il tempo del Natale dedicando almeno un quarto d’ora al giorno alla lettura della Parola e alla preghiera. Prega lo Spirito Santo perché generi in te e attorno a te vita buona.

Anima la Chiesa effonde i suoi doni

Tempo ordinario

Approfondimento: La Chiesa nasce dalla parola di Cristo ed è animata dallo Spirito Santo. Supera ogni confine linguistico e culturale, per fare di tutte le genti il popolo di Dio. (pa.174 Vi ho chiamato amici)

Narrazione: Lc 24,46-47; At 1,8

Laboratorio: realizza un video che aiuti a ripensare i cammini comuni: di gruppo, di famiglia, di parrocchia, di Chiesa… : itinerari e progetti trasformano le persone e la comunità? I doni dello Spirito come cambiano la tua vita e la vita della comunità? Cosa trasformano? Dove cerchiamo aiuto per progettare? Dove attingiamo e a chi ci affidiamo, per determinare e condividere gli obiettivi dei nostri percorsi?

Celebrare e Raccontare: Ricorda il tuo Battesimo e i sacramenti che hai ricevuto e rinnova la tua professione di fede.

Tempo di Quaresima

Approfondimento: In virtù dello Spirito donato dal padre, Gesù è forte contro il male e lo vince. Gesù vede la strada larga e facile, ma sceglie la via stretta, la fedeltà a Dio e alla sua Parola. Dove lo condurrà questa scelta? (pag. 49 Vi ho chiamato amici)

Narrazione: Mc 1,9-15

Laboratorio: Rifletti in gruppo sulle domande/bisogni dell’uomo di oggi. I contenuti del vangelo diventano vita? e la tua vita diventa testimonianza capace di prendere posizione, di fare delle proposte credibili e affidabili?

Celebrare e Raccontare: Celebra il sacramento della riconciliazione ponendo particolare attenzione ai luoghi in cui vivi, allo stile personale e comunitario del tuo vivere, agli ostacoli che si frappongono al cambiamento e alla conversione.

PASQUA

Approfondimento: Al centro dell’anno liturgico la Pasqua irradia il dono di Cristo risorto, lo Spirito Santo, che fa dell’uomo una creatura nuova. (pag.74 Vi ho chiamato amici)

Narrazione: Gv 20,23; Rm 6,1-6; 1 Cor 2,9-15

Laboratorio: realizza un video sulla speranza, dove risalti la forza dello Spirito che fa rinascere la vita e fa andare sempre avanti.

Celebrare e Raccontare: rifletti sulla dimensione della speranza nella tua vita, nella vita della comunità, negli impegni di studio, di lavoro, di annuncio e catechesi.

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Vivere il comandamento nuovo annunciare con la vita che Dio è amore

Tempo di PASQUA

Approfondimento: Gesù risorto dona ai discepoli che credono in lui, lo Spirito Santo. Li invia nel mondo ad annunciare il perdono dei peccati e la pace. Nel cuore di ciascuno la voce dello Spirito ricorda tutto ciò che Gesù ha fatto e ha detto. La loro vita ne è completamente trasformata. (pag. 76 Vi ho chiamato amici)

Narrazione: 1 Gv 3,14-16; Mt 28,19-20; Gal 5,22-25

Laboratorio: Che cosa e chi annunci con la tua vita? Quali valori trasmetti? Cerchi la verità nelle persone e nelle parole che ascolti e dici? In che misura vivi la dimensione della prossimità e della missione? Quali punti problematici vedi in te e nella comunità? Quali punti di forza? Non tutto annunciamo con le parole: esplicita il linguaggio dei gesti, delle immagini, dei suoni, dei colori….

Celebrare e Raccontare: rifletti sulle tue scelte di vita, di impegno, sullo stile delle tue relazioni…

Tempo ordinario

Approfondimento: Voi siete una lettera di Cristo, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, conosciuta e letta da tutti gli uomini. (pag.41 Vi ho chiamato amici)

Narrazione: 2 Cor 3,2-3

Laboratorio: crediamo alla forza del bene, impariamo a guardare intorno a noi persone e cose con occhio più attento? Verifica se la tua testimonianza passa nel capire i bisogni di chi hai accanto. Elenca dieci bisogni dei tuoi destinatari. E dieci desideri. Lo Spirito Santo è un bisogno, un desiderio, uno sconosciuto…?

Celebrare e Raccontare: alimenta l’impegno della preghiera e della riflessione personale attingendo alla Scrittura, ai Padri della Chiesa, alla tradizione, al magistero, alla letteratura e all’arte cristiana.

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IO HO SCELTO VOI

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo Io ho scelto voi: un catechismo per l’educazione alla fede degli adolescenti Destinatari e meta globale «La fase della vita dai 14 ai 18 anni, che va comunemente sotto il nome di adolescenza, è di grande delicatezza e di vitale importanza per il processo verso la maturità umana e cristiana. Essa si presenta

segnata da nuove esperienze che domandano di essere illuminate e da nuovi interrogativi che esigono risposte significative. Soprattutto la crisi di identità che caratterizza quest’età, acuita spesso dal contesto sociale e culturale, sollecita la fatica di una nuova progettazione della vita e l’assunzione più seria della responsabilità secondo verità, nella libertà» (CdG/1, p. 4). Con queste parole si apre il catechismo dedicato agli adolescenti, pubblicato il 19 marzo 1993. Il titolo Io ho scelto voi è evocativo della meta verso la quale il catechismo vuole condurre. Esso, infatti, lascia intravedere lo sguardo di amore elettivo che Gesù riserva a ciascun adolescente per aprirlo alla fiducia in lui e per disporlo ad accogliere con generosità e coraggio il suo stile di vita. Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi Il punto di partenza dell’itinerario di fede. Nei suoi sei capitoli, il CdG/1 presenta i contenuti della fede valorizzando i diversi linguaggi o dimensioni della fede: la dimensione della vita quotidiana, la dimensione biblica, la dimensione liturgica, la dimensione morale. È tuttavia evidente, scorrendo i vari capitoli, che il punto di partenza privilegiato dall’itinerario è la vita dell’adolescente con le sue caratteristiche di novità e frammentarietà delle esperienze, di difficoltà nella ricerca dei significati a motivo di una non adeguata attitudine al riflettere e di un contesto sociale pluralista e relativista, di immediatezza delle scelte ma anche di provvisorietà delle stesse. La proposta catechistica si apre al coinvolgimento delle esperienze di vita dell’adolescente ritenute più significative: le relazioni con gli altri (con speciale attenzione a corporeità, affettività, sessualità, amicizia, gruppo, famiglia); il rapportarsi al mondo (le cose e il loro uso; l’ambiente sociale); il bisogno di indipendenza e di libertà; l’orientamento della vita verso un progetto stabile (vocazione); la fiducia che il "sì" a Cristo dà futuro e speranza di realizzazione alla propria esistenza. La sequenza dei capitoli e i loro obiettivi educativi. I sei capitoli descrivono un itinerario, cioè il cammino di fede sul quale si impegnerà l’adolescente. I titoli dei capitoli evidenziano immediatamente gli obiettivi educativi da raggiungere per conseguire una fede sempre più matura.

a) Il primo capitolo (Cerchiamo insieme la vita), funge da introduzione all’itinerario catechistico. Esso si propone di suscitare nell’adolescente un atteggiamento di ricerca, superando la condizione di dispersione e di indifferenza che sembra caratterizzare questa età. Si esplicita così l’invito a "cercare insieme la vita", cioè il suo significato e l’inizio di un suo progetto, in Cristo. La comunità ecclesiale e le sue espressioni di vita sono offerte come luogo e strumenti del cammino della ricerca di fede. Il gruppo si presenta come la mediazione pedagogica di un’esperienza contemporaneamente umana ed ecclesiale.

b) Il secondo capitolo (In cammino con gli altri) prende in considerazione alcune esperienze rilevanti dell’adolescente, che sono riconducibili alla dimensione della relazionalità (famiglia, amici, uomo-donna, rapporti sociali). Scopo di questa tappa dell’itinerario è educare all’apertura di sé agli altri, alla disponibilità ad entrare in comunione con loro attraverso la conoscenza del dono di una nuova socialità offerta in Gesù e l’esperienza di fraternità e di riconciliazione vissuta e celebrata nella comunità cristiana.

c) Il terzo capitolo (Responsabili nel mondo) affronta alcune esperienze rilevanti della vita dell’adolescente (scuola, lavoro, uso dei beni), che sono riconducibili al suo essere nel mondo, inteso come realtà cosmica e come realtà culturale e sociale. Scopo di questa tappa è educare all’uso delle cose con atteggiamenti di essenzialità, ad utilizzare le realtà culturali come mezzi di crescita personale e di comunicazione con gli altri, alla promozione del valore della giustizia attraverso la condivisione. A questa meta si giunge attraverso il riconoscimento di Gesù

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annunciatore e testimone della nuova giustizia del Regno e attraverso l’esperienza della condivisione e della solidarietà vissuta e significata dalla Chiesa.

d) Il quarto capitolo (Liberi per amare) costituisce il momento culmine e sintesi dell’itinerario proposto dal CdG/1. Se fino ad ora si è cercato di educare l’adolescente in una prospettiva di fede all’interno della frammentarietà delle sue esperienze, a questo punto si cercano di offrire le linee fondamentali e unificanti per un progetto di vita cristiana. Scopo dunque di questa tappa è condurre l’adolescente a percepire come le sue esigenze fondamentali di dar senso alla vita nella libertà trovino piena risposta nella scoperta di una vita che è dono, responsabilità e amore. La possibilità di costruire e realizzare se stessi è ostacolata da uno spontaneismo a-progettuale schiavo di una falsa idea di libertà; l’adolescente è condotto alla scoperta delle conseguenze illusorie e distruttive di tali tipi di scelte, per ritrovare invece nello Spirito la radice e la fonte di ogni vera libertà. A questa meta si giunge attraverso la presentazione dell’evento di Gesù Cristo, unico liberatore di ogni malata radice della libertà, che manifesta la sua vita come un dono continuamente ricevuto dal Padre e totalmente ridonato agli uomini. In riferimento al mistero di Gesù, viene presentato il mistero della Chiesa e dell’esistenza cristiana, come dono dello Spirito e appello a testimoniare l’amore stesso di Cristo per Dio e per gli uomini.

e) Nel quinto capitolo (Chiamati a seguire Gesù) l’adolescente, che a questo punto dell’itinerario dovrebbe essersi orientato verso un progetto di vita cristiana, trova alcuni elementi per guardare e prendere seriamente in considerazione una vocazione stabile di vita, sintetizzabili essenzialmente attorno alla scoperta dei propri talenti – dono dello Spirito – da saper «mettere in gioco» con il Padre. Gli si offrono perciò punti di riferimento essenziali per una ricerca vocazionale in tutte le sue possibili direzioni (matrimonio, vita religiosa, consacrazione laicale, sacerdozio, diaconato permanente, scelta missionaria...). In questa ricerca ampio spazio è dato al contributo offerto dalla comunità e dai modelli credibili di adulti.

f) Il sesto capitolo (Crescere nella speranza) conclude l’itinerario del CdG/1 mostrando all’adolescente, ancora in fase di crescita e maturazione, la propria vita aperta davanti a sé come qualcosa che rischia di oscillare tra sogno e delusione. Vengono presentate e smascherate le realtà e gli atteggiamenti che inducono a «sperare» in maniera ingenua fino a spegnere poco a poco le radici stesse della speranza. In tale situazione la speranza cristiana costituisce l’atteggiamento nuovo e incrollabile che può sostenere il cammino di ciascuno e può aprire, in un mondo giovanile troppo spesso scoraggiato e a volte disperato, alla fiducia per il futuro. Il capitolo tenta di raggiungere questo obiettivo mostrando all’adolescente da una parte la potenza e la fedeltà di Dio, sempre al suo fianco, e dall’altra il futuro già anticipato dalle scelte attuali e assicurato dalla costante e spesso faticosa ricerca di fedeltà. La strutturazione interna dei capitoli: le «fasce». Le parti di ciascun capitolo, che nell’uso catechistico sono state chiamate anche fasce, indicano che il conseguimento di ciascun obiettivo si potrà realizzare nella fedeltà ad un cammino caratterizzato da una serie di percorsi. Tranne il primo e, in parte, il sesto, ciascun capitolo o tappa dell’itinerario è articolato secondo un identico schema. a) «Interrogare la vita» (fascia antropologica). È il punto di partenza di ogni tappa: il tema del capitolo viene anzitutto colto nell’esperienza stessa dell’adolescente e, a partire da questa, nell’esperienza umana in genere. Tale esperienza viene interrogata e problematizzata, lasciando emergere le contraddizioni, le sconfitte, gli aspetti incompiuti, ma anche le potenzialità positive, le conquiste, i germi di bene presenti nella storia, le attese più vive. Alcune domande, opportunamente modellate sulle realtà adolescenziali, aiutano ad aprire una riflessione personale e un dialogo nel gruppo; sono l’invito a prendere coscienza di sé e del mondo, a porsi interrogativi, a farsi critici. b) «Ascoltare Dio che parla» (fascia veterotestamentaria). Gli interrogativi della storia problematica dell’adolescente vengono ora assunti e confrontati - tenendo conto della diversità delle condizioni storiche e culturali - con quelli della storia problematica di Israele. Selezionando uno o due libri dell’AT per ogni capitolo, si cerca di mostrare come le domande dell’adolescente sul senso della vita e della storia hanno già trovato in Israele e nell’uomo di ogni epoca una loro formulazione, ma anche un primo orientamento verso la storia più piena. L’AT viene quindi assunto in tutto il suo valore "pedagogico": mentre permette di illuminare le domande sull’esistenza dilatandole a dimensioni inattese, prepara alla scoperta della risposta piena che è Cristo. c) «Incontrare Gesù Cristo» (fascia cristologica). È la fascia centrale nell’articolazione dell’itinerario: la storia di Gesù è la parola definitiva con cui Dio risponde alle domande dei suoi figli. È una risposta sorprendente ed eccedente, perché è l’offerta di un amore gratuito che supera ogni misura e non si lascia circoscrivere dai bisogni dell’uomo, ma è infinitamente più grande di essi. L’incontro con Cristo sconvolge non solo la mentalità e gli schemi sociali del suo tempo ma quelli dell’umanità di sempre. Proposto sul filo del racconto evangelico, tale incontro viene sempre proposto come segno del patto di amicizia che l’adolescente è invitato

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a stringere con Gesù, persona viva e concreta, maestro credibile e modello praticabile, amico fidato e fratello primogenito che il Padre ci consegna come il Salvatore e il Redentore per dischiudere alla storia gli orizzonti della libertà e della gioia. d) «Vivere la comunione nella Chiesa» (fascia ecclesiologica). Nella maturazione del rapporto con Cristo, la Chiesa costituisce la mediazione obbligata ed il luogo privilegiato. Come nelle comunità cristiane delle origini, anche nelle nostre di oggi è possibile sperimentare nella vita e nella celebrazione l’evento della salvezza. Concretamente, attraverso alcuni tratti dell’epistolario paolino, l’adolescente è aiutato a scoprirsi parte viva di una comunità che lo precede e l’accompagna. Per rafforzare il senso di continuità storica dell’esperienza cristiana e l’attualità del messaggio evangelico, al margine del testo sono collocati testi della liturgia, dei Padri, dell’esperienza spirituale, della riflessione teologica e del magistero ecclesiale contemporaneo. e) «Imparare a pregare» (fascia di educazione alla preghiera). Uno spazio specifico dell’esistenza cristiana è la vita di preghiera, l’ascolto e il dialogo con Dio. Dopo aver introdotto il senso della preghiera con una specifica scheda nel primo capitolo, ecco che nei capitoli successivi l’esigenza di sostenere in modo tutto particolare questa esperienza nella vita dell’adolescente dà luogo ad una specifica fascia. Qui le diverse forme di preghiera personale e comunitaria vengono motivate ed illustrate: dalla preghiera comunitaria e liturgica a quella di domanda, dalla preghiera di contemplazione, di lode e di ringraziamento all’ascolto di Dio, della sua Parola e dei suoi segni nella storia, per il discernimento e l’offerta di sé. f) «Per professare la fede». Non si tratta di una fascia come le altre, ma di un momento particolare in cui il succedersi delle tappe dell’itinerario si interrompe e, al tempo stesso, raggiunge un suo vertice nell’offerta di pagine-sintesi: al giovane vengono date alcune indicazioni per esprimere la propria fede, per professarla in una confessione che riassume i contenuti delle fasce catechistiche precedenti. Si tratta di una vera «traditio» e «redditio fidei». Tre sono le forme di questa confessione, diverse e tra loro complementari: 1) si inizia con brevi formule, vicine al linguaggio giovanile, che riesprimono i contenuti in dimensione cristologica, ecclesiologica e antropologica; 2) più legate al linguaggio ecclesiale, e in specie al Catechismo della Chiesa Cattolica, sono le successive formule brevi, che in forma assertiva percorrono, capitolo dopo capitolo, tutte le verità essenziali della fede cattolica; 3) la stessa fede viene infine ripresa in forma dossologica, scandendo ancora una volta il momento cristologico, quello ecclesiologico e quello della vita cristiana, in un contesto globale trinitario. g) «Confrontarsi con i testimoni» (fascia dei testimoni). Nella ricerca di Dio non siamo soli. La nostra vita può confrontarsi con quella di uomini e donne che hanno incontrato il Signore ed offrono una esemplificazione di quanto sia pienamente riuscita l’esistenza di coloro che si mettono alla scuola del Vangelo. Figure come Giuseppe Moscati o Giorgio La Pira, di giovani come Pier Giorgio Frassati, Benedetta Bianchi Porro od altri vengono offerte non tanto come modelli da ripetere, quanto come dimostrazione di come si possa tradurre nel proprio tempo il Vangelo che si è ricevuto in dono. h) «Educarsi al servizio» (fascia missionaria). È l’approdo obbligato di un serio cammino di crescita: la fede genera una vita nuova da mettere a disposizione di tutti, la comunione si esprime nella testimonianza e nel servizio. Tale capacità di servizio, come si può riscontrare da numerose analisi sul vissuto giovanile, contribuisce molto positivamente alla strutturazione dell’identità umana e religiosa dell’adolescente e non è quindi solamente un «di più» da considerare come opzionale o da rimandare a più tardi. In questa fascia, vengono proposte indicazioni concrete di possibili impegni per incarnare gli atteggiamenti che il cammino precedente ha fatto maturare e rendersi protagonisti nella comunità.

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- Lo Spirito rivelato nella storia 1Gv 3,2; Mt 28,19; 1Cor 2,2; 1Gv 4,8-16

- Maternità Divina Lc 1,31-55; Romani 4,18 - Morti e risorti con Cristo Rom 8; Gv 8,31-32 - Lo Spirito sostiene la nostra vita Gal 5; 2Cor 5,6-10

a. … per raccontare e riflettere

- Come accostarci alla persona dello Spirito Santo?

Io ho scelto voi… e io chi ho scelto?

Come i due discepoli di Emmaus (Luca 24,13-35) crediamo di seguire Gesù perché anche noi l’abbiamo incontrato a Messa, seguito e conosciuto nel servizio in parrocchia. Ma non abbiamo avuto il coraggio di seguirlo fino in fondo, fin sul Calvario. Siamo rimasti nell’ordinario della nostra vita, fatta di tante cose, comode e a portata di mano. Poi ci siamo accorti di aver perso il contatto con lui; ci siamo meravigliati che egli ci abbia “lasciato”; forse quell’incontro non era come avevamo creduto. Su questa strada il Signore risorto si è fatto a nostra insaputa nostro compagno di viaggio, spronandoci a non soffocare le nostre mille domande. Si è accostato a noi, camminando al nostro fianco, illuminando i nostri dubbi, rilanciando le nostre attese, spingendoci fuori da noi stessi. Gesù tiene troppo a ciascuno di noi per perderci e sopportare di vederci lontani. La sua parola ci guida nella ricerca e fa nascere in noi la speranza. Essa ha spezzato le tenebre del cammino, ha saputo penetrare in noi fino a farci vedere la realtà in modo nuovo, fino a scoprire che l’estraneo che cammina al nostro fianco è un fratello con cui condividere la vita. Il nostro cuore si è aperto all’accoglienza dello sconosciuto viandante, sotto le cui sembianze si nasconde Gesù. Dalla verità è nato l’amore. Un amore che prende la sua forza in quel pane spezzato che ci fa tornare a una VITA NUOVA nella nostra vita fatta di tante cose comode e a portata di mano «Resta con noi Signore» - Come interpretare la sua Persona?

Farsi accompagnare dallo Spirito

Il nuovo cammino dei discepoli di Emmaus verso Gerusalemme, inizia nella notte. Ma la paura di un viaggio nel buio non c’è perché i discepoli nella loro VITA NUOVA si fanno accompagnare da quell’amore che hanno toccato con mano, non li ha mai abbandonati. Molte cose cambieranno nella nostra vita e molte saranno sempre le stesse, dovremo affrontare problemi nuovi e incontreremo anche difficoltà impreviste. Il cammino fatto ci dice come, dove trovare chi ci accompagna. Abbiamo pertanto bisogno della parola che illumina e del pane che nutre, del fratello con cui condividere l’amore per aprire ogni giorno i nostri occhi e riconoscere che non siamo soli. “Io ho scelto voi, vi ho chiamati amici, Ecco: io sono voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. E’ la sua ultima parola che ci accompagna per la nostra vita.

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Aspirate a cose grandi

Dio risuscitò Gesù, lo costituì Signore e Salvatore di tutti. Lo Spirito del Signore risorto, dono del Padre, rese gli apostoli testimoni coraggiosi del Vangelo, fino ai confini del mondo. Essi annunciarono a tutti gli uomini che Gesù, nostro Signore, è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Questa parola di speranza ha percorso i secoli ed è giunta a noi. “Guai a noi se non predicassimo questa bella notizia!!!” - Chi è lo Spirito Santo? CREDERE E CERCARE Questa preghiera chiude i libri che Sant’Agostino (354-430) dedica alla Trinità, invocando memoria, comprensione e amore del mistero di Dio. «Signore nostro Dio, crediamo in te, Padre e Figlio e Spirito Santo. Perché la Verità non avrebbe detto: “Andate, battezzate tutte le genti nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, se tu non fossi Trinità. Né avresti ordinato, Signore Dio, che fossimo battezzati nel nome di chi non fosse Signore Dio. E una voce divina non avrebbe detto: “Ascolta, Israele, il Signore Dio tuo è un unico Dio”, se tu non fossi Trinità in tal modo da essere un solo Signore e Dio. E se tu Dio Padre fossi e fossi pure il Figlio tu» Verbo, Gesù Cristo e il vostro dono lo Spirito Santo, non leggeremmo nelle Sacre Scritture Dio ha mandato il suo Figlio né tu, o Unigenito diresti dello Spirito Santo: “Colui che il Padre manderà nel mio nome” e “Colui che io manderò da presso il Padre” Dirigendo il mio slancio secondo quanto regola della fede, per quanto ho potuto, per quanto tu mi hai concesso di potere, ti ho cercato e ho desiderato vedere con l’intelligenza ciò che ho creduto, e ho molto disputato e molto faticato. Signore, mio Dio, mia unica speranza, esaudiscimi e fa’ sì che non cessi di cercarti per stanchezza ma cerchi sempre il tuo volto con ardore. Dammi tu la forza di cercare, tu che hai fatto si di essere trovato e mi hai dato la speranza di trovarti con una conoscenza sempre più perfetta. Davanti a te sta la mia forza e la mia debolezza. conserva quella, guarisci questa. Davanti a te sta la mia scienza e la mia ignoranza: dove mi hai aperto ricevimi dentro, dove mi hai chiuso aprimi quando busso. Fa’ che mi ricordi di te, che comprenda te, che ami te. Aumenta in me questi doni, fino a quando tu mi abbia cambiato interamente». (La Trinità XV, 28.51)

b. … per accompagnare e far crescere “Io ho scelto voi, vi ho chiamati amici, Ecco: io sono voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Gesù ci dona lo Spirito, ci accompagna “fino alla fine del mondo”. E’ un amore che non ci lascia. Chi è per me lo Spirito? Dove lo riconosco nella mia vita? Come posso fare esperienza dello Spirito Santo?

Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge: - la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io

sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita

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(Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

Quale attributo di

Gesù Quale atteggiamento

di Gesù Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova

Lo Spirito fa conoscere Gesù

Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

Lo Spirito è libertà Tempo ordinario

Approfondimento: ESSERE CRISTIANI: UN DATO O UNA SCELTA? Nella generalità dei casi ci siamo trovati ad essere cristiani, senza averlo deciso. I nostri genitori hanno pensato che fosse un bene per noi inserirci nella famiglia della Chiesa. Una volta questo non faceva problema. Oggi su questo dato ci si interroga: perché restare cristiani? cristiani si è o si diventa? Si tratta per ognuno di noi di scoprire personalmente il valore di un dono; si tratta di sperimentare che il fatto di essere cristiani e battezzati non è un peso, ma una condizione che ci rende più liberi. Chiamati ad essere liberi come figli di Dio Nel Battesimo Dio ci ha chiamati: ci ha invitati ad “immergerci” nella morte e risurrezione di Gesù, a lasciare quanto di negativo è attorno a noi e dentro di noi, per entrare in relazione filiale con lui, nostro Padre. Vivere, alla luce del Battesimo, è ribadire e approfondire costantemente la risposta a questo invito. La nostra personale risposta è una vita “secondo il Battesimo”, che è vita nuova, partecipazione alla vita stessa di Dio, vittoria sempre rinnovata sul male e apertura alla libertà che si realizza nell’amore. Ogni giorno il Padre ci chiama a scoprire certezze e sicurezze vere, a orientarci sempre più decisamente a

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lui. Chiamate quotidiane, quelle di Dio, che esigono risposte quotidiane e generose, per entrare sempre più profondamente nella comunione con lui e radicare nel suo mistero d’amore ogni scelta e comportamento. (cfr pag 224 Io ho scelto voi)

Laboratorio: riflettere sulla libertà: Descrivere chi è un uomo libero e chi è un uomo schiavo. E io come sono?

Narrazione: Gv 8-28-35 Confrontarsi con il vangelo, far emergere quando la Verità mi rende libero

Celebrazione: liturgia della parola (la parola mi illumina e mi libera)

Tempo di Avvento

Approfondimento: Chiamati a vivere in Cristo Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri (Gal 5,13) Cristo è il primo chiamato a questa libertà. Si è fidato del Padre, a lui si è affidato anche quando l’amore sembrava dovesse essere sconfitto dalla morte. Ha amato tanto gli uomini da donare loro la sua stessa vita; per loro si è sacrificato, convinto che solo così poteva realizzare la grande famiglia degli uomini: «Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12,32). Cristo ci accoglie e conforma la nostra vita a lui; ci fa capaci di fidarci di Dio, di affidarci a lui, di condividere la nostra esistenza con tanti fratelli che, come noi e con noi, hanno scelto l’esaltante avventura di vivere per gli altri. (cfr pag106 e cap.4 pag. 168 Io ho scelto voi)

Laboratorio: come uso la mia libertà (in casa, a scuola, al gruppo ecc)

Narrazione: Isaia 11; Lc 2 mi confronto con la Parola, far emergere la nostra chiamata ad essere liberi nell’amore. Maria è modello per eccellenza di questa chiamata e riposta allo Spirito.

Celebrazione: veglia di Avvento

Tempo di NATALE

Approfondimento: Chiamati ad essere fratelli e testimoni L’esistenza prospettata dal Battesimo comporta una sempre più piena partecipazione alla vita della comunità cristiana, in cui il Battesimo ci ha inserito. Attorno a noi vi sono tanti compagni di viaggio lungo il cammino della fede. Non possiamo restare chiusi, ignari di ciò che si muove attorno. Dobbiamo imparare a rendere la nostra vita una casa aperta e ospitale. Siamo nati con la potenzialità di diventare persone capaci di incontro, di confronto, di scambio e di dono. Il Battesimo ci spinge quotidianamente sulla strada del dono di noi stessi alla comunità e, con la comunità, ai fratelli tutti. Il Battesimo è un dono che il Signore ci fa anche per gli altri: non un privilegio che isola, dunque, ma una responsabilità che apre al mondo. Se il Signore ci ha fatto conoscere il tesoro – cioè che Dio è nostro Padre e ci ama e che noi siamo fratelli –, questo tesoro non possiamo tenerlo per noi. Il cristiano è per sua natura testimone, missionario dell’amore di Dio. (cfr pag. 213. 218 Io ho scelto voi) Laboratorio: descrivi l’essere cristiano (chi è cosa deve fare ecc)

Narrazione: Mt 3,13-17 la vita pubblica di Gesù inizia con il Battesimo. Lo Spirito rivela chi è Gesù; confrontare con il mio Battesimo: che cosa rivela di me?

Celebrare: veglia battesimale

Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Tempo ordinario

Approfondimento: Un giorno Gesù entra nella sinagoga, dove si raduna l’assemblea per pregare; si alza per fare la lettura della Bibbia e, preso il rotolo di Isaia, va a ritrovare il passo dove è riportata la profezia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore»

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Questo è il “Vangelo”, la bella notizia che si compie nella vicenda di Gesù: Dio ha finalmente dato alla storia la svolta decisiva; con Gesù il Regno della libertà e della pace si è fatto presente. I poveri e i perduti possono esultare, perché proprio a loro, attraverso l’amore di Gesù, Dio offre vita e salvezza Laboratorio: racconta agli altri ragazzi del gruppo una bella notizia, vedere come gli altri recepiscono questa bella notizia (la capiscono, non si interessano ecc)

Narrazione: Luca 4,16-21; Luca 6,20-26 (confrontarsi con il vangelo e vedere dove per me può essere una bella notizia)

Celebrare: risonanze con brani del vangelo

Tempo di Quaresima

Approfondimento: All’uomo che ha idolatrato il mondo e il suo possesso, Gesù propone, con la sua vita, un’inversione di marcia: dare fiducia totale a Dio e costruire il suo mondo di giustizia e fraternità; subordinare a questo disegno l’ansia per la propria sicurezza, fino ad accettare una volontaria povertà. Il dono di sé è la prima rinuncia alla ricchezza. L’ultimo gesto con il quale Gesù esprime la sua volontà di donazione di sé al Padre per gli uomini, alla vigilia della morte, è la cena finale con i discepoli. Nella notte in cui veniva tradito – racconta Paolo riportando un’antica tradizione – Gesù fece la preghiera di ringraziamento, prese il pane, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi». Lo stesso fece con il calice del vino. Laboratorio: li amò fino alla fine! Come amo io? Simulare le tentazioni. Lo Spirito mi conduce nel deserto e lì provo cosa vuol dire amare Dio e gli altri fino alla fine….

Narrazione: 1 Corinzi 11,23-25

Celebrare: via crucis

PASQUA

Approfondimento: La prima comunità cristiana di Gerusalemme ci appare impegnata a sconfiggere la miseria e il bisogno al suo interno. Così la descrivono gli Atti degli apostoli, in un quadro ideale di vita evangelica: «Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno» I bisognosi e i poveri erano al centro di un movimento di attenzione e di aiuto concreto, che impegnava fortemente la vita e i beni dei credenti. Laboratorio: Lo Spirito mi fa vivere la vera comunione (Eucaristia) come vivo la domenica e la messa domenicale?

Narrazione: Atti 2,42-45

Celebrare: andare a una messa feriale

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo Tempo di PASQUA

Approfondimento: A tutti i battezzati lo Spirito ha permesso di scoprire, nelle diverse condizioni di vita, anche quelle umanamente più sfavorevoli, una possibilità di maturazione cristiana e di vocazione al servizio del Regno. Nella ricerca sulla nostra vocazione non possiamo trascurare di interrogarci su quelle strade che rendono presenti aspetti essenziali del mistero di Cristo e della Chiesa: la vocazione al matrimonio, alla vita religiosa, al ministero ordinato. Laboratorio: Testimoni del risorto; simulare un fatto (incidente stradale o altro) e far emergere, chi sono, cosa fanno i testimoni di questo fatto. Se sono credibili o meno.

Narrazione: Atti 9 confrontarsi con la conversione di San Paolo, lo Spirito ci parla, ci converte, ci insegna e ci fa testimoniare.

Celebrare: veglia allo Spirito Santo

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Tempo ordinario

Approfondimento: Lo Spirito ci è già stato donato nel Battesimo. Questo dono ci ha aperto la possibilità di iniziare una vita nuova, fatta di fiducia filiale in Dio Padre e di amore fraterno verso gli uomini. Ci ha allora accolto la comunità cristiana, luogo visibile privilegiato per maturare questa crescita. In essa, attraverso l’ascolto della Parola, i segni della salvezza e le positive esperienze di amore, abbiamo potuto conoscere e accogliere i doni di Dio per la nostra vita. Nel sacramento della Confermazione lo Spirito ci viene offerto come luce e forza, perché la nuova vita si rafforzi, sia assunta con decisione e responsabilità come progetto stabile, venga testimoniata e donata agli altri. Per la forza dello Spirito che ci viene donato, la missione di Cristo continua ora nella nostra vita e nella nostra azione. L’unzione con l’olio consacrato e l’imposizione delle mani da parte del vescovo sono il segno di questo rafforzamento e di questa nuova responsabilità. Laboratorio: Come si riconosce oggi un testimone di Cristo? Quali sono i frutti che lo Spirito Santo produce in noi? Come accoglierli e renderli fecondi?

Narrazione: 1 Pt 3

Celebrare: veglia con i santi testimoni della fede

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VENITE E VEDRETE

Presentazione Presentazione Presentazione Presentazione

del testodel testodel testodel testo VENITE E VEDRETE: UN CATECHISMO PER L’EDUCAZIONE ALLA FEDE DEI GIOVANI Destinatari e meta globale «Il catechismo Venite e vedrete si rivolge ai giovani e alle giovani dai 18 ai 25 anni che iniziano ad essere esposti alle sfide dei giovani adulti riguardanti il lavoro, l’amore, la relazione con la famiglia, le scelte sociali e politiche, l’uso del tempo libero... Sono sfide impegnative perché riguardano gli aspetti fondamentali della vita nella fase in cui i sogni e i desideri urgono di trasformarsi in realtà concrete. Non sempre il bagaglio a disposizione è ricco di fede solida, capace di verità e consolazione. Spesso il cammino è segnato da crisi religiosa e morale, che per certuni produce lontananza, per altri apparente indifferenza, per molti ricerca e bisogno di ricominciare una nuova esistenza di fede, più consapevole e adulta. Il CdG/2, in stretta continuità con la prospettiva vocazionale del CdG/1 Io ho scelto voi, vuole guidare i giovani a maturare un convinto cammino di discepolato con Cristo, al fine di aiutarli a compiere le loro scelte alla luce del progetto di vita che è il Vangelo». È ripetere un luogo comune dire che i giovani oggi sono una sfida per la Chiesa, un interrogativo pressante circa la sua capacità di trasmettere il Vangelo e di essere luogo favorevole all’incontro con Cristo Signore. Il CdG/2 vorrebbe essere un passo nella direzione inversa, per far intravedere che anche il Vangelo è una sfida per la generazione dei giovani. Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi Il punto di partenza dell’itinerario di fede. Ispirandosi al primo incontro dei discepoli con Gesù narrato dal vangelo di Giovanni (1,35-39), il catechismo offre ai giovani di oggi che cercano il significato pieno della vita l’occasione di rivivere quell’esperienza: anche a loro «Gesù rivolge l’invito a seguirlo, per scoprire in lui il mistero della vita che non ha fine. Si tratta di un cammino di fede che, prendendo il via dall’appassionata sete di verità e di valori, diventa incontro con la persona stessa di Gesù Cristo, decisione di farsi suoi discepoli e radicare le proprie scelte esistenziali nel progetto di vita rivelato in lui dal Padre». La sequenza dei capitoli e i loro obiettivi educativi. Dentro la sequenza materiale di dieci capitoli logicamente concatenati - ciascuno tuttavia con la sua peculiare compiutezza di contenuto - è ben riconoscibile una struttura di fondo, riconducibile a tre «verbi» propri del testo giovanneo: cercare, incontrare, dimorare. Essi non sono anzitutto una strategia redazionale, ma l’evidenziazione dei dinamismi del cammino di fede che il giovane è chiamato ad attivare di fronte al Signore Gesù che gli si manifesta e lo invita alla sequela. a) Cercare: è il dinamismo di esperienza che caratterizza in modo particolare, ma non esclusivo, il cap. 1. La vita che urge dall’interno (desideri, sogni, attese, energie da esplicare) e la vita che preme dall’esterno (sia invitando sia mettendo alla prova), obbligano ad un atteggiamento di ricerca, di inventario e di valutazione. Poiché in questa ricerca ciascuno gioca e mette in gioco la sua faccia, è fondamentale riconoscere che ogni ricerca sensata ha un metodo: muove senza pregiudiziali, è critica (ossia cerca le ragioni di valore di ogni proposta), si concentra sull’essenziale, si confronta con la parola di Dio e l’esempio di Cristo, approda a una decisione significativa, totalizzante (ossia che valorizza e coinvolge l’intera persona e l’intera vita) e impegnativa. Un’immagine evoca il punto focale che regge ogni ricerca degna dell’uomo: è l’immagine dell’orizzonte. L’orizzonte è dove cielo e terra si toccano: si tratta di quel punto d’incontro che impedisce alla nostra esistenza terrena di sciogliersi in varietà di punti disarticolati o di apparire come frammento sospeso nel vuoto. Gesù Cristo è, secondo la testimonianza della fede cristiana, l’orizzonte in cui cielo e terra si

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incontrano realmente, il riferimento che dà posizione e contorno ad ogni cosa, il luogo ove brilla lo splendore, la ricchezza di possibilità dell’alleanza tra Dio e l’uomo. Questo tema occupa esplicitamente per intero il primo capitolo (Che cercate?) e trova nell’ultimo (Vivere la speranza) la sua ripresa e formulazione compiuta, resa possibile dalla globalità di un cammino compiuto. Si tratta però di un tema che scorre sotto e dentro l’intera proposta, come un atteggiamento dinamico sollecitato e nutrito da esso. È l’atteggiamento attorno al quale si gioca in buona parte il percorso. Pedagogicamente non è da esasperare, ma da mantenere in esercizio con equilibrio, attraverso riferimenti storico-culturali, ricchezza di contenuti, soste meditative, sempre in costante familiarità con la narrazione evangelica. b) Incontrare: è il dinamismo di esperienza che caratterizza i capitoli 2,3,4. Ciò che catalizza e rilancia la ricerca è l’incontro. L’incontro è proposto come modalità autentica e profonda di comunicazione totalizzante tra «persone», valorizzando in tal modo la grande esigenza di relazioni profonde e umanizzanti dei giovani d’oggi. È un incontro che viene anzitutto offerto tramite un invito: «Venite e vedrete». Affascinati dalle parole del «rabbi», i due discepoli (e in loro i giovani di oggi) lo seguono, lo ascoltano, lo vedono compiere gesti prodigiosi. Entrano pian piano nel mistero della sua persona, non senza fatica (cap. 2). Scoprono che in lui il regno di Dio è presente e operante, perché Gesù intrattiene con Dio una relazione personalissima: dice di essere il suo Figlio (cap. 3). La pienezza dell’identità di Gesù è svelata dagli avvenimenti della Pasqua, centrali nei vangeli e nell’esperienza cristiana. In essi si rivela il mistero di Dio, come dono di vita che vince la morte, mistero di amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (cap. 4). c) Dimorare: è il dinamismo di esperienza che attraversa i capitoli dal 5 al 10. Un incontro che svela una tale ricchezza disponibile, chiede di non essere abbandonato. Ciò comporta non solo un investimento di energie, ma l’impegno a ridisegnare il proprio progetto di vita secondo lo stile del Risorto, nella partecipazione convinta alla Chiesa, comunità dei discepoli di Gesù (cap. 5-6) e nell’apertura missionaria al mondo, in particolare all’universo coetaneo giovanile, per condividere con gli altri la libertà, la forza e la gioia del Vangelo (cap. 7). Il tutto si realizza a partire dal proprio stato di vita, finalizzato comunque all’amare Dio: o in modo totale ed esclusivo, o attraverso la mediazione di un’altra persona umana (cap. 8). Infine, l’impegno di «coltivare e custodire» il mondo attraverso la realtà del lavoro e dell’azione politica e sociale (cap. 9), non diminuisce l’attesa vigilante ed operosa verso l’incontro definitivo ed ormai svelato con il Signore Gesù (cap. 10).

- Lo Spirito rivelato nella storia Lc 23,46; Gv 20.19; 1 Cor 12,13 Gal 7 - Presenza continua Gv 14,6-12; Mt 28,20 - Morti e risorti con Cristo: Rom 6

- Spogliati dell’uomo vecchio Ef 4,22-24; Gv 14,26 Gv 16,12-14; Gv 6,63 Gv 15,26-27; Atti 5,41-42

- Camminare nello Spirito Fil 3,12

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- … per raccontare e riflettere

- Come accostarci alla persona dello Spirito Santo? Accostarci a una persona bisogna innanzitutto vederla e avere un motivo per avvicinarmi. Vedere la persona dello Spirito Santo Nei racconti del battesimo presso il fiume Giordano e delle tentazioni nel deserto che aprono il cammino pubblico di Gesù troviamo la chiave giusta per comprenderlo. Sono episodi rivelatori, che ci lasciano intravedere l’identità di Gesù, la direzione del suo cammino e la logica profonda che lo ha guidato. Con il dono dello Spirito nel Battesimo significa che, con la presenza di Gesù, inizia la storia del mondo nuovo, rinnovato e purificato dallo Spirito di Dio. Dopo un lungo periodo di silenzio da parte di Dio e da parte del suo Spirito, ora con lui, il Cristo, inizia il tempo atteso, il tempo della salvezza, nel quale Dio di nuovo si dona agli uomini e torna a parlare. Nel battesimo di Gesù ogni cristiano può leggere il proprio battesimo: la filiazione divina, il dono dello Spirito Santo, una missione da compiere, una vita da spendere nel dono di sé. Quindi è “riprendendo in mano” il nostro Battesimo che possiamo vedere la persona dello Spirito Santo. Un motivo per avvicinarmi Per Gesù il Battesimo non è certamente l’inizio di una vita al riparo, ma l’inizio di un’esistenza sottoposta alla prova. Lo Spirito infatti lo conduce nel deserto dove Gesù sarà tentato da satana. Per due volte satana si rivolge a Gesù dicendogli: "Se sei Figlio di Dio...". Per Gesù essere Figlio si esprime nell’obbedienza radicale e nella dedizione totale al Padre. Per satana, invece, essere Figlio significa poter disporre della potenza divina a piacimento e per la propria gloria. La pericolosità della tentazione sta nel fatto che satana non parla a nome proprio, non oppone alla parola di Dio la propria saggezza, ma si sforza di partire dalle Scritture e pretende di presentarsi con il sostegno della stessa parola di Dio. Pietro, volendo distogliere Gesù dalla via della croce – ancora una volta non si tratta di distogliere Cristo dal suo compito messianico, bensì di indicargli una via più facile per svolgerlo! – ripropone esattamente la tentazione di satana nel deserto. Una tentazione definita "satanica", ma che poi, in realtà, non è altro che un "ragionare da uomini". Ciò che viene da satana e colpisce al cuore la via di Gesù può apparire ragionevole, al punto che il discepolo se ne fa portavoce senza accorgersene, se non addirittura pensando di servire il Signore. Come per Gesù per tutti noi cristiani, lo Spirito ci dà un’identità, lo spirito ci accompagna anche in situazioni difficili. Questo è il vero motivo per avvicinarmi a Qualcuno che è sempre con noi!! - Come interpretare la sua Persona? Lo Spirito Santo è il protagonista che mantiene aperta la storia di Gesù, rendendola sempre attuale e salvifica. Senza lo Spirito, la storia di Gesù, compresa la sua risurrezione, sarebbe solo un evento storico. La risurrezione non è l’atto finale di Gesù ma dà inizio al tempo nuovo e definitivo della storia di salvezza, nel quale il Signore Gesù continua ad essere presente e protagonista. Non più presente in forma terrena e visibile, ma presente nella Chiesa; qui lo si incontra, in una comunità storica, fatta di uomini deboli e peccatori, ma forte dello Spirito che le è stato donato.

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Non cercate tra i morti colui che è vivo. Questo è un messaggio della risurrezione, non possiamo cercare Gesù nella nostalgia dei ricordi o nella galleria dei grandi uomini del passato. Lo incontriamo nei credenti e nelle comunità, che il suo Spirito va suscitando per il compimento della missione. Dopo la risurrezione i discepoli pongono a Gesù una domanda sbagliata, che svela tutta la loro incomprensione: "E questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?". E Gesù risponde: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra" (At 1,6-8). La grande svolta avviene il giorno di Pentecoste. Lo Spirito trasforma un gruppo di persone impaurite in testimoni coraggiosi. Nasce in questi uomini una duplice consapevolezza: che il Signore risorto è in mezzo a loro e che Dio affida loro una responsabilità nei confronti del mondo. Il primo segno dello Spirito è l’annuncio di Gesù Signore e Cristo, come fa Pietro di fronte alla folla accorsa: "Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazareth..." (At 2,22). L’annuncio di Pietro incontra il consenso e il dissenso, suscita reazioni opposte. Lo Spirito Santo rende efficace l’annuncio, ma non lo sottrae alla discussione: "Erano stupiti e perplessi... Altri invece li deridevano..." (At 2,12-13). I miracoli dello Spirito esigono, per essere accolti, l’apertura alla fede. - Chi è lo Spirito Santo? Negli Atti degli apostoli viene descritto attraverso i simboli e il suo agire chi è lo Spirito Santo. Per Luca il segno che maggiormente caratterizza la presenza dello Spirito è l’universalità. Egli descrive lo Spirito non soltanto utilizzando i simboli classici che nella Bibbia accompagnano l’azione di Dio – il vento, il terremoto e il fuoco –, ma aggiungendo un simbolo in più: "Cominciarono a parlare in altre lingue" (At 2,4). Sul Sinai la voce di Dio si era divisa in più lingue, perché tutte le nazioni potessero comprendere. Luca sottolinea così il compito di unità e di universalità, a cui lo Spirito chiama i discepoli. Lo Spirito non ha una sua lingua né si lega a una lingua o a una cultura particolare, ma le accetta tutte. Con la discesa dello Spirito Santo uomini di lingue diverse si incontrano e si intendono: "Com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa?" (At 1,8). La comunione torna ad essere possibile, perché il protagonista è lo Spirito Santo. Lo Spirito di Gesù affida ai discepoli e alla comunità il compito di imprimere alla storia umana un movimento di riunificazione. Deve però trattarsi di riunificazione nello Spirito, perché protagonista ne è lo Spirito – e, dunque, essa è un dono –, ma anche perché la riunificazione deve attuarsi nella libertà dei figli di Dio e attorno a Dio. Il giorno di Pentecoste, "Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici" (At 2,14), non fa che ripetere alla folla la grande lieta notizia: "Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!" (At 2,36). La risurrezione non è soltanto vittoria sulla morte, ma vittoria sul peccato del mondo. Non è pensabile una notizia più lieta di questa. Giustamente Pietro l’annuncia ad alta voce, pubblicamente: la malvagità esiste ed è grande; tentare di negarla, anche solo sminuirla, sarebbe menzogna; ma è possibile vincerla e Dio l’ha già vinta. Il racconto dice che al sentire queste parole gli ascoltatori "si sentirono trafiggere il cuore" (At 2,37). Quando la verità ti raggiunge nell’intimo, ti accorgi che spesso il tuo modo di pensare e di vivere è sbagliato; allora te ne dispiaci sinceramente e desideri cambiare. Essere toccati nel cuore significa tutto questo. Di qui la domanda: "Che cosa dobbiamo fare?". La risposta invita a cambiare mentalità, pensieri e ragionamenti; questo vuol dire il primo imperativo: "Pentitevi, e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati" (At 2,38). Farsi battezzare nel nome di Gesù, credere nella morte e risurrezione del Signore, è percorrere, a nostra volta, la via della croce. Non si può più convivere con la mentalità mondana: "Salvatevi da questa generazione perversa" (At 2,40). La risposta di Pietro non è soltanto una serie di imperativi. È anche una promessa: "Riceverete il dono dello Spirito Santo" (At 2,38). Senza il dono dello Spirito, il programma di rinnovamento resterebbe lettera morta e la nostra debolezza continuerebbe ad avere il sopravvento.

b. … per accompagnare e far crescere

Lo Spirito è protagonista della storia di Gesù e della nostra storia di oggi. Dove riconosco lo Spirito, quali sono i suoi segni di oggi i suoi simboli? Come mi parla? Come posso fare esperienza dello Spirito Santo?

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona dello Spirito Santo costantemente presente nella vita dell’uomo e della Chiesa; - l’azione dello Spirito come forza unificatrice di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione: energia nuova (Lasciate che i bambini vengano a me); presenza (Io

sono con voi); segno di salvezza (Venite con me); luce e forza (Sarete miei testimoni); garanzia per la vita (Vi ho chiamato amici); libertà (Io ho scelto voi); universalità e sostegno per la missione (Venite e vedrete); dono di libertà e di comunione (La verità vi farà liberi); è Signore e dà la vita (CCC).

Quale attributo dello

Spirito Santo Quale atteggiamento dello Spirito Santo

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Lo Spirito è Signore e dà la vita

Lo Spirito rivela il Padre e il Figlio

Accogliere il mandato missionario; condividere la missione universale della Chiesa

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Lo Spirito è dono del Padre, dono di libertà e di comunione

Lo Spirito unisce i discepoli al Figlio e riunisce i credenti nella Chiesa

Comunità vive, rigenerate nella fede e nella carità

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Lo Spirito è energia nuova Lo Spirito fa conoscere Gesù Far conoscere e amare Gesù

IO SONO CON VOI

Lo Spirito è presenza Lo Spirito prega con noi il Padre e suggerisce come pregare

Vivere da figli di Dio e da fratelli

VENITE CON ME

Lo Spirito è segno di salvezza

Lo Spirito santifica, apre la mente e il cuore dei discepoli

Nutrire la vita cristiana attraverso i sacramenti

SARETE MIEI TESTIMONI

Lo Spirito è luce e forza Lo Spirito rende profeti e testimoni

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Lo Spirito è garanzia per percorrere la via della vita

Lo Spirito anima la Chiesa, effonde i suoi doni

Vivere il comandamento nuovo, annunciare con la vita che Dio è amore

IO HO SCELTO VOI

Lo Spirito è libertà Lo Spirito sostiene l’amore, apre alla speranza e chiama alla condivisione

Assumere i sentimenti di Cristo per testimoniare il Vangelo

VENITE E VEDRETE

Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

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Lo Spirito è universalità e sostegno per la missione Tempo ordinario

Approfondimento: Credere è conoscere nello Spirito Dall’inizio alla fine, la fede è tutta opera dello Spirito Santo. Anzi, non solo l’inizio della fede, ma la stessa disposizione a credere è un dono della grazia, cioè dell’ispirazione dello Spirito Santo, è infatti lo Spirito Santo – ribadisce il Concilio Vaticano I – che "dà a tutti la docilità nel consentire e nel credere alla verità" (Dei Filius, 3). Gesù aveva già dichiarato ai suoi discepoli: " lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera" (Gv 16,13). Il Paraclito infatti non insegna una nuova verità, ma assicura una penetrazione più profonda della verità che è Gesù stesso. Mentre il "mondo" non riesce a cogliere l’intima identità di Gesù e il significato più vero della sua missione, la luce dello Spirito agisce nel cuore dei credenti come maestro e memoria vivente, come messaggero e guida, come avvocato e compagno perché i discepoli difendano la causa di Gesù nel grande processo che devono sostenere contro il "mondo". La fede pertanto è la conoscenza più vera, perché permette di guardare a Gesù dalla prospettiva più giusta e di vederlo per quello che egli veramente è: il Cristo. Infatti solo per mezzo dello Spirito si può credere nel Signore Gesù (1Cor 12,3) e si può riconoscere che egli "è da Dio" (1Gv 4,2). Ma la fede permette anche di conoscere il corso sotterraneo della storia, vedendola non come il campo dominato da un destino cieco e capriccioso, ma come una "storia sacra", che lo Spirito del Cristo risorto continuamente vivifica e feconda con l’energia della Pasqua, facendola passare dal dominio del peccato e della morte al regno della vita e dell’amore. Laboratorio: Quale verità? Il mondo propone tante verità, come posso riconoscere quella Vera? Dove posso riconoscere lo spirito di Verità? Mettiamoci alla scuola dei testimoni della fede

Narrazione: Gv 16,12-15; Gv 14,23-26

Celebrare: preghiamo con le preghiere dei santi

Tempo di Avvento

Approfondimento: Beata colei che ha creduto i Vangeli ci costringono a soffermarci sull’essenziale: Maria è madre di Gesù, Maria è discepola di Gesù. Maria ha camminato con Gesù, come una discepola. Ma come Maria ha seguito il Figlio nel suo cammino? Il racconto dell’annunciazione (Lc 1,26-38), ci svela in Maria i tratti essenziali della chiamata di Dio e della risposta dell’uomo. Maria è una giovane ebrea che conduce una vita normale nella più semplice quotidianità, ascolta la lettura della Scrittura e attende il Messia. Vive a Nazareth, un paese sconosciuto e senza importanza, al punto che l’Antico Testamento non lo nomina neppure una volta. È proprio questa fanciulla, semplice e sconosciuta, che Dio sceglie per farne la madre del Messia. Evidentemente Dio non segue le valutazioni degli uomini. Gli uomini giudicano secondo le apparenze, Dio vede nel profondo. "L’angelo Gabriele fu mandato da Dio..." (Lc 1,26): Dio prende l’iniziativa. È lui che sceglie Maria fra tutte le fanciulle di Israele. È lui che invia il suo messaggero. Ogni chiamata è sempre frutto dell’amore libero, gratuito e preveniente di Dio. Così fu la chiamata di Abramo, di Mosè, di tutti i profeti, dei discepoli e di Maria. Alle volte possiamo avere l’impressione di essere noi a metterci in ricerca di Dio. Ma non è mai così: è sempre Dio che fa il primo passo. Se noi lo cerchiamo è perché egli, per primo, suscita in noi il desiderio di incontrarlo. Di fronte a un Dio che si comporta così, che mantiene l’iniziativa sempre nelle sue mani, c’è posto soltanto per la disponibilità, l’accoglienza e il ringraziamento. Sono queste le qualità di Maria, le qualità del vero discepolo. "Rallegrati, Maria, piena di grazia, il Signore è con te" (Lc 1,28). Le chiamate di Dio sono sempre per una missione, ma ancor prima sono una chiamata alla gioia. Il cammino che Maria è chiamata a intraprendere accanto al Figlio Gesù è un cammino difficile, ma c’è una sicurezza: "Il Signore è con te". Dio non toglie le difficoltà, ma si fa presente per aiutarci a superarle.

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L’angelo la chiama "piena di grazia" (Lc 1,28), cioè amata gratuitamente e per sempre da Dio. È questo il suo nome profetico, il nome che le assegna Dio stesso e che manifesta il senso profondo della missione che le viene affidata: essere nel mondo il segno dell’amore generoso, gratuito e fedele di Dio. Maria è il luogo in cui l’amore di Dio verso l’uomo si è come concentrato in tutta la sua pienezza. Maria è la prova che Dio ci ama. Ai dubbi di Maria circa la sua “chiamata” l’angelo risponde: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Con lo Spirito Santo Dio entra nella storia dell’uomo con tutta la sua potenza. Proprio nella preghiera del Magnificat (Lc 1,46-55) Maria sottolinea il motivo della grazia che è tema costante di tutta la storia della salvezza, la caratteristica più rilevante dell’agire di Dio. La preghiera di Maria passa dal singolare al plurale, dal caso personale alla comunità e all’intera storia di salvezza. Anche questo è importante: in ciò che Dio compie in lei, Maria scorge la traccia di ciò che egli compie in tutti. Il caso personale assurge a tipo e diventa il luogo in cui si può percepire lo schema costante del disegno di Dio su tutta l’umanità Laboratorio: Ricostruire la storia della salvezza facendo emergere le azioni dello Spirito Santo, vedere dove sono quelle azioni nella mia vita

Narrazione: Lc 1

Celebrare: partecipare alla novena di Natale

NATALE Approfondimento: "In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel

Giordano da Giovanni" (Mc 1,9). Nessuno si aspettava un Messia proveniente da uno sconosciuto paese della Galilea e un Messia che si sottoponesse a un battesimo di penitenza. Eppure, è proprio in questo figlio di Galilea che si fa presente Dio stesso, con la sua azione salvifica e definitiva; ed è nel suo atteggiamento di profonda solidarietà con il popolo peccatore che l’azione di Dio rivela il tratto inconfondibile della misericordia. "Uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba" (Mc 1,10): il dono dello Spirito significa che, con la presenza di Gesù, inizia la storia del mondo nuovo, rinnovato e purificato dallo Spirito di Dio. E l’aprirsi dei cieli è la risposta a un ’invocazione del libro di Isaia, che sembra esprimere tutta l’attesa degli uomini: "Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti" (Is 63,19). Il profeta chiede a Dio di riaprire il cielo, di manifestarsi e discendere in mezzo al popolo, così da attuare un nuovo esodo e ricondurre il popolo verso la libertà. Laboratorio: Riflettiamo sul nostro battesimo: Dio entra nella nostra vita: diventiamo figli, riceviamo lo Spirito Santo, abbiamo una missione da compiere, una vita da spendere nel dono di sé.

Narrazione: Mt 1,18-24 ; Mt 3

Celebrare: momento di adorazione (ti adoreranno Signore tutti i popoli della terra)

Lo Spirito assicura la continuità fra il tempo di Gesù

e il tempo della Chiesa Tempo ordinario

Approfondimento: lo Spirito nella vita di Gesù Lo Spirito ha accompagnato tutta la vita e l’opera di Gesù. Lo Spirito Santo può infatti continuare la missione di Gesù perché era già presente nella sua vita. Così le due storie, quella di Gesù e quella della Chiesa, si saldano insieme, formando un’unica storia di salvezza. Secondo le testimonianze evangeliche tutta la vita di Gesù è stata permeata dalla presenza dello Spirito Santo. Gli stessi Vangeli evidenziano alcuni momenti come particolarmente significativi di questa presenza: il concepimento verginale (Mt 1,18 Lc

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1,25), il battesimo e la tentazione (Mt 3,16 - 4,1), il discorso inaugurale nella sinagoga di Nazareth (Lc 4,18), la preghiera di lode al Padre (Lc 10,21). Con queste annotazioni i Vangeli sinottici intendono presentarci Gesù non soltanto come il portatore dello Spirito, ma come colui che è vissuto nell’obbedienza al Padre e nella docilità allo Spirito

Laboratorio: il segno della croce: nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo: il nostro agire di cristiani è tutto nel segno della croce…

Narrazione: Gv 14,1-17

Celebrare: veglia con liturgia della luce

Quaresima Approfondimento: lo Spirito accompagna Gesù fino alla morte e risurrezione

Il Vangelo di Giovanni inserisce profondamente il tema dello Spirito Santo in tutta la trama dell’opera di Gesù, sottolineando che lo Spirito è legato a Gesù ed è suo dono. All’inizio del Vangelo si legge che Giovanni Battista vide lo Spirito scendere e posarsi su Gesù (Gv 1,32-34), e alla fine si legge che il Signore risorto donò lo Spirito ai discepoli: "Alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo"" (Gv 20,22). Gesù non tiene per sé lo Spirito, ma lo dona senza misura (Gv 3,34). Sempre, per ribadire questo stretto legame, l’evangelista Giovanni, terminando il racconto della crocifissione, annota con molta cura che "uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia, e subito ne uscì sangue e acqua" (Gv 19,34). L’acqua che esce dal fianco di Gesù è lo Spirito Santo. Con una finezza di immagine, non rara nel quarto Vangelo, si insinua forse che il gesto stesso di Gesù morente ha realizzato il dono dello Spirito. "E, chinato il capo, spirò", o "consegnò lo Spirito" dicono le traduzioni correnti; ma, altrettanto fedelmente, si può tradurre: "E, chinato il capo, donò lo Spirito" (Gv 19,30). Laboratorio: Nella vita di Gesù e nell’evento della sua Pasqua si rivela il mistero di Dio, come mistero di amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Vedere dove lo Spirito abita nelle mie situazioni di fatica, dolore, difficoltà… Come mi aiuta, mi “risolleva”.

Narrazione: Gv 19

Celebrare: via crucis / partecipazione al triduo

PASQUA Approfondimento: La risurrezione è il trionfo della croce

L’angelo della risurrezione non si limita ad annunciare alle donne che Gesù è risorto, ma attira volutamente l’attenzione sul Crocifisso: "Gesù, il crocifisso, è risorto". Mantenere ferma l’identità fra il Crocifisso e il Risorto è essenziale. La croce non è semplicemente l’icona di un martire qualsiasi, che è rimasto fedele a Dio sino a dare la vita per lui, ma è l’icona di un martire con un volto preciso: quello di Gesù di Nazareth. Egli ha predicato un Dio diverso e lo ha onorato con una prassi di vita diversa, per molti scandalosa. Questa diversità è stata la ragione della sua condanna a morte; ma egli ha sostenuto che, al contrario, solo così rimaneva fedele a Dio e alla sua volontà. La risurrezione è la prova che in quella diversità Dio si è riconosciuto. Il Crocifisso ha sostenuto di avere un rapporto filiale con il Padre, un rapporto diverso da quello di ogni altro uomo. La risurrezione di Gesù è la prova che Dio è con Lui. Da qualsiasi lato si osservino, croce e risurrezione si richiamano, illuminandosi vicendevolmente. La croce dice il volto "nuovo" di amore e di vita del Dio di Gesù, e la risurrezione che Dio in quel volto si è pienamente identificato. Laboratorio: dalla risurrezione si impara la speranza. Quali sono le mie speranze? In chi spero? Ma la risurrezione è per me una speranza? Come posso farla diventare la mia speranza?

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Narrazione: Gv 20 confrontiamoci con l’esperienza di Tommaso

Celebrare: adorazione

Forza e riferimento allo Spirito per costruire una nuova umanità

Tempo di Pasqua

Approfondimento: Abbandonare l’uomo vecchio "Dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici. Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera" (Ef 4,22-24). Uomini e donne nuovi si diventa quando si ha il coraggio di una conversione profonda, di una scelta netta e definitiva. L’azione trasformante dello Spirito non rinnega nulla di quanto nell’uomo è autentico, né trascura alcuna delle sue profonde aspirazioni, ma tutte porta a insospettata pienezza. Richiede però che ci si lasci alle spalle le opere dell’egoismo, per gustare i frutti dello Spirito. I giovani che vivono secondo lo Spirito ne esprimono i frutti in volontariato, servizio ai poveri, servizio educativo, slancio e impegno parrocchiale, preparazione alla vita di famiglia, generosa risposta a una vocazione di speciale consacrazione, impegno missionario, apertura alla vita, generosità di offrirsi gratuitamente, entusiasmo per le mete più alte... Laboratorio: quanto di “vecchio” c’è in me? Che cosa lo Spirito ha spazzato via? Nel mio servizio in parrocchia lo Spirito come mi rinnova?

Narrazione: Gal 5,19-25

Celebrare: veglia di pentecoste

Tempo ordinario

Approfondimento: i doni dello Spirito I cristiani possono contare sulla potenza dello Spirito che si comunica loro mediante i suoi doni. La tradizione della Chiesa ne enumera sette, ispirandosi a Is 11,2: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. Con la ricchezza e la novità dei suoi doni, lo Spirito offre a ciascuno lo spazio per seguire la propria vocazione, esprimere la propria originalità ed esercitare il proprio servizio. Ai cristiani di Corinto Paolo scrive che "a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune" (1Cor 12,7). L’uomo nuovo non si appiattisce nell’anonimato, ma riconosce e difende la propria originalità. Al tempo stesso, però, sente la passione della comunione e non fa della sua originalità un motivo per dividere, per contrapporsi o per elevarsi sopra gli altri, ma ne fa un dono per tutti, un servizio per la crescita comune. L’uomo nuovo non è senza volto, non è anonimo: è una persona creativa e originale. E tuttavia non cammina da solo, ma con gli altri. L’uomo nuovo, contemplando la croce di Gesù, non vive per se stesso, nella difesa egoistica della propria vita, ma nel dono di sé. È questo il "perdersi per ritrovarsi" di cui parla Gesù nel Vangelo (Mc 8,35). Laboratorio: il servizio: i miei carismi in che misura possono essere un dono per tutti? Come li metto a servizio della parrocchia? Narrazione: 1 Cor 12,1-11

Celebrare: confronto con i testimoni, pellegrinaggio sui luoghi dei santi.