inconscio demolitore di simone maranesi

Download INCONSCIO DEMOLITORE di Simone Maranesi

If you can't read please download the document

Upload: mararosino

Post on 27-Jun-2015

723 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

Alma PoesisSimone Maranesi"INCONSCIO DEMOLITORE"Casa Editrice "Il Ponte Vecchio",Cesena, aprile 2010

TRANSCRIPT

Nel labirinto della vita Sperduto sradico passi a fatica nel labirinto della vita, l'eco dei silenzi si mischia nelle vene, le violacee palpebre stremate sono immerse in estasi di solitudine. Rassegnato nell'abisso dell'eterno vuoto sussurro piet al suono incalzante del copione dei giorni. Provando ad immaginare acque limpide dai riflessi smeraldo assimilo ogni sfumatura da ogni lacrima di sangue. Il volto sfregiato da gocce taglienti e il vento impetuoso a spazzare le pagine del tempo. Rimango fermo, immobile, rotolando nella sofferenza, proiettato nel nulla, ignorato dal destino. E, rimango fermo, immobile, la pioggia, a impregnarmi l'anima.

Vuoto presente Osservo impietrito macerie in orgasmo muti sospiri imprecare inzuppati marcire in paesaggi d'abbandono. S'affoga lo sguardo s'annida il pensiero la mente deraglia in fumante apnea vacilla imbrattata raffioran spettrali ronzii di morte. Esausto marchiato sollevo macigni di vuoto presente.

Lacerante vita Pallida luce angoscianti silenzi tremolanti ricordi attanagliano la mente. Impetuosi turbinii pungenti roventi assonanti rumori raggomitolo implosioni imprimo rabbia insabbiato indigesto antichi rancori tracce scolpite vibranti tuonanti offuscati pensieri cicatrici struggenti dileguato vago imprigionato scavo annientato disorientato lacerante vita.

Ceneri del tempo Sagome d'ombre intorpidite nubi grigie ammassate serpeggiare di lampi scalpitanti fermenti. Sordi cigolii nello scrigno dei ricordi mosaico d'immagini lieve fruscio effimeri sorrisi torbido mare sbigottito scandisco soffocato dalle ceneri il tempo.

Vita interiore Incupita notte tra melma fanghiglia nel geronto canneto lancinante cadenzare di passi districati. Minuziosi echi lacerante cornice d'eloquenti richiami d'orripilanti fremori. Incrinato esanime pavoneggio terrore mirabile palesare palpitante grigiore. D'improvviso m'irradio lampante bagliore lucciole infuocate ignare emanano vita interiore.

Solitudine compagna Intrecci d'ombre in fuga immagini ricordi risuonano stridenti sgorgando nelle vene. Castelli decaduti sentieri ardui oscuri echi struggenti macchie indelebili tortuose vie mentali bisbigliano assiepate in vicoli esanimi. Soffocato dal grido impallidisco sprofondo ferite aperte sanguinanti ricordi tentazioni eccessi dannati bordelli sogni infranti il tempo volato il treno passato. Plasmato dal vagare dei sensi annodo ibride memorie invaghito scruto tra le piaghe dell'anima. Arpeggiando risuona amara armonia rabbrividisco in silenzio tra bivi annebbiati frastuoni sconnessi solitudine compagna.

Annegato nella mente Striscio tra cocci di specchi frantumati ruderi spinosi siderali nebbie spruzzi di memorie nel vortice snervante dissipato del passato. M'impregno squarciato da mente annegata a stento sto a galla esausto nutrito d'abbandono naufragata speranza intravedo luci soffuse miraggi di clessidre inabissate nel tempo.

Armoniche tenebre Impronte sbiadite folate rabbiose follie contagiose apparizioni disperse ritirato isolato richiamo imploro collera ira angoscia scrosciante affamato assaporo armoniche tenebre.

Logorante oscurit Accecato intravedo linee azzurre infiniti orizzonti di lontani mari. Vorticosi miraggi sgretolano crepe imprimono traiettorie d'impalpabili letture. D'improvviso un tonfo. Lo sguardo carezza devastata natura lacrime saline urla silenti intriso sommerso da logorante oscurit.

Bianca amante Rintanato nel frastuono del silenzio m'irraggio nel ricordo tra luci e ombre del passato. Richiamo d'echi sangue avvelenato risucchiato catturato d'abile ammaliatrice onnipresente fissazione iniezione di forza retrogusto amaro nella gola secca caduto nella morsa trappola infedele cristallina bianca amante.

Meccanismo distruttivo Soffice neve libera sensazione effetto anestetizzante insensibilit al dolore mania di persecuzione. Annullamento di volont in cerca di fuga dalla realt. Occhi sbarrati dipendenza fisica e mentale. Scompare l'effetto sensazione di vuoto inquietudine insoddisfazione dal paradiso all'inferno una nuova pista meccanismo distruttivo.

Equilibrio instabile Scivolando nell'oscurit planando sul dolore calibrati gesti sospiri affannosi ansiosi nervi isterici tenebre glaciali ornate da filo spinato. Cadono petali di sogni trapassati ambizione sotterrata sofferenza indicibile equilibrio instabile.

Inevitabile depressione Ti posavo con cura formando righe perfette su pianali lucidi che ora non mi rispecchiano pi. Aumento cardiaco reattivit fisica e mentale alterazioni d'umore istantaneo benessere ansia paranoia insonnia. Polvere sottile isolamento sociale disfunzione sessuale formicolii ridotto appetito provocatoria dipendenza petrolio bianco inevitabile depressione.

Inconscio demolitore Vagando in labirinti infiniti sconcertato e tramortito acerbi ricordi spolpati nel vortice del profondo vuoto. Sangue pulsante inquieto remoto anima stanca nell'ombra offuscata dall'impalpabile destino. Argini straripati gelo penetrante singhiozzante apprensione inconscio demolitore.

Alla deriva del mare Irrequieto riposo sciami di spettri avvinghiano silenzi strappano armonie cancellano quieti riemergono cadaveri trascinati e cullati alla deriva del mare.

Mare inquinato Esiliato nell'abisso della disperazione tra nebbie fitte intravedo luci di navi distorte stramazzando nella gabbia del remoto appannato e sfibrato m'aggrappo in pasto al destino inghiottito da un mare inquinato.

Quadri d'autore Smorte figure s'illuminano d'improvviso attirate, occhi affogati filtrano sguardi, s'aggirano come nubi ammassate nella silente vallata sperperando lacrime d'infanzia. Gelido alitar di cielo a traboccare consumata nostalgia, a dipingere emozioni di quadri d'autore.

Lungo il viale Spiragli di luce rintocchi di vita bagliori lunari come d'aroma assuefatto liete note assaporo lungo il viale inseguo briciole di sogni sparpagliate.

Un attimo d'immortalit Segue l'onda il pensiero in balia del vento, effusioni d'incanto proiettate all'assalto. Pavoni s'aprono a ventaglio docili fiori sbocciano aromatizzando lo sguardo. Tra un battito di ciglia e un attimo d'immortalit, si schiude nell'ombra spumeggiante bagliore offuscato in un lampo.

Gocce di luce Petali imperlati di rugiada molteplici forme tra adombrate gocce di luce coagulano il mio sguardo. Flebili suoni in sottofondo tutto il resto in miniatura.

Un giorno mai nato Stridulii di note sconnesse, il richiamo del vento, sibilo d'oltretomba. Incupito il dolore sfregiava la mente, lacrimando in apnea arranco, sprofondo, affondo. Un raggio di sole dall'alto m'irradia, sussurra parole fan d'eco al tremore d'un giorno mai nato. Perle lucenti ornate d'incanto da mondi fatati e castelli di sabbia dal volto ingialliti, mi pargon lontani, dischiusi nell'ombra. Ritorno al presente tra melma e fanghiglia, insabbiato e indigesto cavalco stordito le piaghe del tempo.

Grigiore interiore Il gelido vento urla il suo dolore, comprime di rabbia i vecchi rancori. Rimbomba il suo eco di voce struggente, divampa impetuosa e dipinge il grigiore.

Nello scrigno del male Slanciato il platano a dipingere effusioni, il profumo del vento e la mesta natura che al richiamo assopita ci riveste il cammino tra la vita e la morte uragano di echi sulla strada maestra ci ricordan passati che da tempo culliamo nello scrigno del male e che sanno pur sempre risvegliare ronzii.

Il mio grande amore Tramonto fiabesco nel mondo fatato canali di note canticchiano in coro splendente e dorata la voce del cuore ti guardo e m'immergo un vortice caro emanano gli occhi riflessi d'incanto ti scruto dall'alto nel cielo spruzzando il mio grande amore per molti incompreso ma io sento nel cuore condurti per mano poterti baciare donarti il sorriso per farti sentire la donna che amo.

Alex - il gelo della tua morte Strana la vita, umiliante sentirsi inutile, nullafacente e non esser capiti. Sfumature verdastre di onde infrante su appuntiti e affilati scogli, frasi pungenti e occhiate fiammanti ad annientare la quiete. Orizzonti rossastri difficili da toccare, sfiorare solo per quell'attimo in cui vorresti sfogare tutto il desiderio di pace, di armonia, di pacatezza ed effusione. M'immergo sfiatando candele di cera a sciogliersi in coro, a divampare cocente assordante calore. Ritrovo il passato, ricerco il presente intravedo la morte, il gelo della tua morte tra piovose notti insonni a conoscere il rimorso. Se mi tornassi accanto questa sera lungo la via del sole azzurra gi che sembra primavera per dirti quant buio il mondo senza te e come ai nostri sogni di libert s'accenda speranza, ritroverei un pianto di bambino e gli occhi aperti in un sorriso, occhi neri neri come le rondini del mare.

La vita Pensieri che muovono parole sfociano in immagini tra le inquietudini delle nottate, il lamentoso suono si propaga implacabile malattia s'impregna di pioggia e si bagna di infiniti rimpianti. Le luci dei lampioni il chiarore delle insegne velate di buio assumono contorni vaghi, affondano nelle tenebre in queste vie desertiche. Non un alito di vento n un ronzio nel silenzio, la quiete intrisa di solitudine e i colori immobili nei contrasti non sentono il passaggio del sole. Timido vivere consumarsi in uno sciogliersi d'interminabili pianti rotti da silenzi infiniti, sentire il brulichio fitto di quei pensieri che nella mente cercavano di restare nascosti. Un cielo azzurro ma troppo profondo per vederne i confini e sentirsi in terra.

Il vecchio clochard Nell'ampia distesa di sabbia, nel desolato e vuoto paesaggio d'inverno, sulla battigia camminava ricurvo e spaesato un vecchio clochard, dai lunghi capelli increspati e arruffati. L'odore salino traboccava dalla pesante giacca di pezza, lunghi sospiri e il catarro intriso da grumi di sangue di vita passata. Scalzo camminava tra rami a riva inzuppati e cocci di bottiglie taglienti, lunghe cicatrici intravedevo sul corpo le mani vissute e gli occhi ormai spenti. La sua compagna a braccetto la bicicletta ingiallita e arrugginita. Una sagoma che vagava rigonfia di dolore la sua opulenza galleggiava su liquami di povert e, una sol certezza, la disperazione.

Amore mio Solo tu puoi capire cosa si legge nel silenzio della sera, e gli occhi sono chiusi e le labbra son serrate, e la pioggia batte nel cuore dolore che distrugge la mente, e ti senti indifferente agli sguardi del niente e in un attimo ricadi in una morsa di dolore con il cuore a ciondoloni. Affinch tu non possa mai dimenticarti che sei la mia vita non dimenticare che sei la mano che muove ogni giorno la mia penna con te ho deciso di affrontare questa salita.

Senza te Un soffio di voce trasforma i miei pensieri in uragano, mani leggere come ali di farfalla seguono i contorni del mio corpo disegnando arabeschi incandescenti tu mi parli mentre le mie mani cercano i segreti pi nascosti pi nascosti del mio corpo. Vorrei fossero le tue mani a percorrere sentieri deliziosi e, ti penso amore mio, il battito accelera il suo lento scandire trasformando gli attimi in eternit. Ti sento accanto sento il profumo della tua pelle ma tu non ci sei triste capirlo quando il piacere esplode e, io mi sento solo, senza te.

Soffriamo insieme Soffriamo insieme incapaci di voltarci verso un destino diverso. Incatenati al silenzio rubiamo sorrisi per le vie, li facciamo nostri come pagine di diario da guardare negli anni. Se potessi dire ci che ho nellanima parlerei di un mare in tempesta messo sotto una campana di vetro: non puoi ascoltarne il rumore, le onde, che con violenza si infrangono a riva, lurlo del vento che le spazza via e il fruscio invadente e graffiante della schiuma, sullacqua in tumulto.

Ti amo La tua voce mi rapisce i tuoi occhi mi sommergon, un oceano di riflessi un bagliore cristallino, le tue mani a carezzare tanti volti di bambini, e il tuo cuore a risuonare suoni d'arpe e di violini, i tuoi piedi da scolpire le tue labbra incorniciare su mosaici ed ammirare.

Camminare in riva al mare Camminare in riva al mare tenendoti per mano e assimilare ogni sfumatura da ogni forma di vita. Affusolate e disperse conchiglie multicolori, variopinte decorazioni su sfondi di sabbia bagnata. L'odore salino impregna narici assuefatte e cani liberi corron inseguendo farfalle e l'ombra dell'aquilone tenuto in mano da un misterioso bambino spensierato e nello stesso tempo desolato a scrutare l'orizzonte infinito del mare. Laggi, in lontananza, dove l'occhio non pu arrivare nasce la vita, un labirinto poterci andare troppo lontano irraggiungibile. Chiss quante cose da trovare chiss forse il mondo ideale senza la presenza di alcun essere solo orme sulla sabbia scolpite da seguire zigzagare in un vortice da orgasmo, sentirsi leggeri, puri, senza paure, forse, troverei la mia isola, l'isola che non c'. E, invece sono ancora qua sento le lancette scandire il tempo scruto albe e osservo tramonti in questo mondo avvelenato abitato da esseri ignobili. Chino il capo rassegnato e m'accorgo che laggi quella fantastica lontananza era solo un'accecante abbaglio. A riva mi specchio e le tremolanti onde disegnano il viso sfregiato consumato dal dolore. E, cade una salmastra lacrima a divampar e sfigurar il freddo sole.

Malinconia Voglio incedere dritto i miei passi senza rimorsi e senza odio, verso la meta a cui la sorte diriger. Decanter melodiche arie, mi dico se sar certo che lei m'ascolter senza fastidio, non chiedo altro paradiso. Il sole alto splende, la luna bianca nei boschi riemerge, da ogni ramo parte una voce e lo stagno accoglie profondo specchio l'ombra e il profilo del salice nero in cui piange il vento. Intere pianure con acque, alberi e cielo s'inabissano nel vortice crudele d'uno strano movimento, se la dolce voce per me mormora ancora. Vi scrivete vi dite che v'amate hai cura d'evocare ogni giorno la voce, gli occhi il gesto dell'essere in cui poni la tua felicit e invece resti per ore a conversare da solo con l'onnipresente assente. Ma tutto ci che pensi e tutto ci che senti e tutto ci che dici all'assente persiste nel restar cosa scialba e triste, e rileggo il tutto con malinconia.

L'ultima onda Nell'attesa d'un nuovo giorno, parlo a te anima mia e rivivo negl'occhi di questi lidi ferito dal suono di questo lamento, la spumeggiante e lontana melodia di vita che ha riposto maestosa l'ultima onda baciando la riva.

A Poldo Ehi unico ed autentico amico vero, fedele in ogni tuo gesto, tutti dicono che in fondo tu sei solamente un cane, ma nessuno riuscir mai a capire quanto tu per me sei importante, un orgasmo d'emozione vederti dormire con la pace nel cuore, stare ore ed ore ad accarezzarti viziarti, coccolarti. Vederti giocare con Bimba mi scalda il cuore non voglio pensare al giorno che me ne andr o te ne andrai, al vuoto che lascerai. Per un attimo voglio invertire i nostri ruoli immedesimarmi in te provarci almeno e se un giorno non mi vedrai pi fatti leggere da mamma questi miei versi: mi chiamo Simone un cane vagabondo tutto il giorno per strada vago continuo a camminare e su quel ciglio di strada torno a riposare dove il mio amico mi disse di aspettare. Ed io qui negli anni rimasi, ad aspettarti tra la neve e il ghiaccio il freddo le botte ed il coraggio. Con il cuore a pezzetti e le orecchie a penzoloni ho persino pensato: forse tu mi hai abbandonato? Subito il mio cuore questo pensiero ha scartato e sul ciglio di nuovo sono tornato. Amico scusami se non ti ho trovato

ed ora con la morte me ne vado, io non ti ho mai dimenticato poich di te sono innamorato.

Poesia che dedico a Gabriella, la mia compagna, in memoria del figlio Andrea scomparso. Dallalto tammiro Seduta all'ombra d'un giorno qualunque, stringevo i pugni attorno al niente, sotto la pelle spasimi in coro espressioni da fotografare per saziare quel vuoto smisurato. Lacrime affondano in abissi nel mare, lacerano e consumano inesorabilmente ogni brandello di tranquillit. In punta di piedi ti vedo riaffiorare nel cielo, giocare nella cameretta dei sogni nel caldo amor fiammeggiante del tuo calor. Oh mio tesoro dall'alto ti vedo contemplandomi nel nulla tra un misterioso prodigio e la rivolta delle ombre. Oh mia cara mamma ti parlo con voce muta e t'ammiro come la pi bella farfalla su d'un fiore posata. Mi raccomando cammina piena d'umilt come sempre e fa s che io sia il tuo angelo a darti la forza io vivo nel cielo dall'alto t'ammiro mia cara mamma.

Squarci darmonia Come un albero sperduto in un paesaggio dimenticato, tendevo le braccia al cielo con la speranza di abbracciar quel flebile immaginario raggio di sole a scaldar e donar vigore al mio pallido viso. Con la mente estasiato vagavo, mi ritrovai in riva al mare e in lontananza due gabbiani in volo a disegnar distorte figure planavan sull'azzurre acque in cerca del pasto giornaliero. E io ad osservar cos bella natura coglievo ogni suo palpito e respiravo ogni suo respiro inebriandomi scovando squarci d'armonia.

Rincorro il sole come una lucertola Piccole gocce di brina gelata scendevano sugli occhi lentamente e su, oltre quel grigio senza forma, inevitabilmente il sole stava l sornione ad aspettare una schiarita. Intravedevo sul filo senza inizio, senza fine, due rondini in attesa di partire. Appoggio le mie mani sulla vita appena illuminata da un lampione un punto fermo, una via di fuga mi siedo poi riprendo a camminare sognando i miei tramonti in riva al mare e sassi colorati sulla riva. Se fossi vento e in volo sopra tutto alzarmi volare piano sfiorando l'apparenza, sfidando il tempo foglie e frammenti d'albe raccoglierei passando. Non si contano i sogni rincorsi per strada con la fretta che scuce anche l'orlo e la polvere alzata in sentieri sterrati. Pian piano i rumori incominciavano ad affievolirsi ed il silenzio riprendeva possesso dellinverno.