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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 4 aprile 2012 aprile 2012 “organo ufficale ENCI” DERBY INGLESI WELSH TERRIER TOP DOG - WESTIE MONTAGNA DEI PIRENEI KURZHAAR MONDIALI

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Rivista ufficiale ENCI - I Nostri Cani - aprile 2012

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aprile 2012

“organo ufficale ENCI”

DERBY INGLESI WELSH TERRIER TOP DOG - WESTIE MONTAGNA DEI PIRENEI KURZHAAR MONDIALI

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SOMMARIO

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SOMMARIO“Cuccioli & Cani” va a scuola 4Rodolfo Grassi

Notizie ENCI 5Il Welsh allo specchio 7Giuseppe Avveduti & Nataliya Sarycheva

Il Derby fra i dinosauri 10Rodolfo Grassi

Il gigante bianco del re 14Roberta Lazzeri Cardini

Il terrier del colonnello 18Lorena LotznikerRiccardo Di CarloDisegni di Alberto Marengoni

Perché i cani sono diversi 23Parzialmente tratto dal testo di Evan Ratliff

La fame e il fiuto 26Stefano Spagnulo

La coprofagia nel cane 32Sara Ceccarelli

Come batte il cuore dei cani 34Renata Fossati

Cani, principi e re 36Renata Fossati

In trionfo la “Vita del Bernese” 40Rodolfo Grassi

Pistoia e Arezzo doppio successo 42Gruppo Cinofilo Aretino

Il cucciolo impara così 44Alessandra Pelini

46 A Gonzaga vince un BassottoZeffirino Riccardi

48 A Forlì nuovo direttivoRoberto Aguzzoni

50 Trofeo ZilioMaurizio Meneguzzo

52 Kurzhaar, così abbiamo vintoGiancarlo Passini

53 Trionfa l’ItaliaAlfio Guarnieri

54 Korthals, cane coi baffiRiccardo Braganti

55 In ricordo di Roberto Pedrazzetti

56 Un anno di buon lavoroRoberto Aguzzoni

57 L’equilibrio del cane da utilitàMarta Zampolli

58 Moira e i campioniLorenzo Mari Cenni

64-68EsposizioniGian Domenico Palieri

CHIEDOVE

69 I successi

74 I club

77 Gli allevatori

Campioni in www.enci.itI campioni sono sul sito ENCI in questo modo si avrà un'informazione

più diffusa.

TEMPIDICONSEGNAMATERIALEPubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi all’estero: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile

inviare a [email protected] ringrazia per la collaborazione

Calendario esposizioni e prove in www.enci.it

Le classifiche del TOP DOG sono visibili

sul sito dell’ENCI

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Un nuovo progetto per i più piccoli

“Cuccioli & Cani” va a scuola

Un periodico didattico e interattivo dedicato agli alunni della scuola primaria

Libro Genealogico dei cani

“L’albo degli antenati”

Il fantastico mondo dei cani.

La storia, le razze, l’educazione,

la vita in famiglia. I lavori che svolgono

con l’uomo.I giochi, i cuccioli

e le cure che servono.Sfoglia, leggi, colora

e rispondi alle domande.

E… divertiti con “La Corsa dei Cani”!!!

Cuccioli Cani& Giornalino didattico interattivo dedicato

agli alunni della Scuola Primaria

“Ogni giornale è una nazione che parla a se stessa”.

Arthur Miller - Observer

Racchiusa in venti pagine racconterà, ogni tre mesi, le mille vicende, fantastiche e vere, del mondo dei cani, condurrà riga per riga come fosse una mano amica, i bimbi delle scuole primarie in un mondo meraviglioso e vero aiutandoli a cammi-nare nel serio gioco della vita. Perché questo è lo scopo del “giornalino”, perio-dico trimestrale creato su un progetto di Renata Fossati, pedagogista esperta di pet therapy, divulgatrice e madre. Insieme verranno coinvolti i Gruppi Cinofili, le Associazioni Specializzate e i Centri Cinofili riconosciuti ENCI. Il titolo è det-tato dal contenuto e ne rivela le finalità: “Cuccioli & Cani” prendendo atto di un sodalizio fraterno che per tanti cinofili ha il fascino della nostalgia ed il malinconico affacciarsi alla memoria che ritorna. E’ una novità importante nel settore dell’Editoria specializzata ma anche un progresso per quella cinofilia sociale voluta dal presi-dente ENCI Francesco Balducci ed elabo-rata ed approvata con entusiasmo dal Consiglio nazionale. Fa parte, ulteriormente vivificandole, di molte realtà che compongono la galassia del grande progetto del “cane sociale”, un impegno che mira a diffondere la cinofilia tra la gente facendo conoscere le mille sfaccettature di un prisma in cui rilucono passione, competenza e volontariato. “Il cane buon cittadino”, la campagna contro l’abbandono, l’impegno nella Protezione civile sono diventate oramai una realtà che vive in molte iniziative nella quotidianità delle persone e della cinofilia. e mirano a sollecitare un’autentica co-scienza cinofila che si diffonde nella zoo-filia più vera.“Si tratta - dice il Presidente - di un im-pegno nuovo, una frontiera fino ad oggi

scarsamente esplorata che riguarda i bam-bini a cui ci rivogliamo convinti che po-tranno essere, con la loro spontaneità ed il loro entusiasmo, cinofili portatori di nuove idee aiutandoci a cambiare diventando migliori in un mondo che cambia. Accadrà però solo se sapremo trasmettere i valori

alla base del meraviglioso impegno e vo-lontariato dei Soci ENCI.Una cultura del cane che continua oramai da oltre un secolo e sa meravigliosamente adeguarsi ai tempi, evitando le mode ma acquisendo i valori più autentici e desti-nati ad arricchire il patrimonio di sensibi-lità”. Le pagine hanno finalità didattiche e educative, “camminando” insieme ai bam-bini lungo il sentiero di una conoscenza scientifica ma descritta con il linguaggio semplice ed immediato che hanno i bam-bini quando parlano fra di loro o si rivol-gono agli adulti. Scriveva Massimo D’Azeglio “Tutti siamo d’una stoffa nella quale la prima piega non scompare mai più” e il “giornalino” vuol contribuire a fare in modo che la piega rechi impresso anche l’amore per l’universo degli animali ed il mondo della cinofilia. Così in un percorso che diventa ad ogni pagina stimolante i bambini entrano in quel magico caleidoscopio che è l’uni-verso delle razze canine conoscendone di ciascuna le caratteristiche principali e le prerogative, legate alle necessità d’affetto e di lavoro, dell’uomo. Ci saranno inoltre informazioni sul Libro Genealogico e su tutte le attività dell’ENCI: allevatori, adde-stratori, gruppi cinofili, attività sportive e quant’altro. Le finalità socio educative riguardano la scelta di un cucciolo, la condivisione di gran parte della giornata con lui, l’educa-zione, l’addestramento, le cure quotidiane, l’impegno in famiglia, il tempo necessario per farlo crescere sano ed equilibrato.Ci saranno poi le risposte ai tanti perché ed il “giornale” diventerà con il progredire del tempo, uno strumento di collegamento e dialogo, un punto di incontro fra il mondo degli adulti e dei piccoli in sintonia con quell’impegno nel sociale che sta sempre più caratterizzando l’ENCI e rac-cogliendo consensi nella Società civile.

Rodolfo Grassi

LACOPERTINADIVENTAUNGIOCO

La copertina diventa un gioco piacevole e capace di aggregare molti bimbi. Contiene infatti un’originale “Corsa dei Cani”. Un gioco a dadi in cui ciascuno compie un percorso a punti fra le diver-se razze e sono previste soste, sospen-sioni, accelerazioni o arretramenti – alla maniera (ma ne è più che una rivi-sitazione moderna!) del Gioco dell’Oca. In questo modo gli scolari cominciano a famigliarizzare con le diverse razze. Inoltre il “giornalino” conterrà in ogni edizione:

• racconti descrittivi riguardanti le razze

• disegni da colorare• schede da compilare• racconti interattivi• info per collegamenti web• lavori a cartoncino

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Libro Genealogico dei cani

“L’albo degli antenati”

Il fantastico mondo dei cani.

La storia, le razze, l’educazione,

la vita in famiglia. I lavori che svolgono

con l’uomo.I giochi, i cuccioli

e le cure che servono.Sfoglia, leggi, colora

e rispondi alle domande.

E… divertiti con “La Corsa dei Cani”!!!

Cuccioli Cani& Giornalino didattico interattivo dedicato

agli alunni della Scuola Primaria

CLASSEVETERANIIl Consiglio Direttivo del 28/2/2012 ha deliberato di consentire durante le esposizioni di bellezza la partecipazione in Classe Veterani, anche ai cani proclamati Campioni italiani tenuto conto che, in ogni caso, non vengono assegnati CAC e CACIB.

DIFETTIDENTALIACQUISITI

Il Comitato Esecutivo viene informato che i com-ponenti della Commissione per la certificazione di un difetto dentale di origine acquisita nel cane (Dr.sse Dea Bonello e Margherita Gracis) il 21.11.2011 hanno inviato una proposta di modi-fica del “Protocollo per la certificazione di un difetto dentale di origine acquisita nel cane” sti-lato per venire incontro alle sempre maggiori richieste di valutazione di materiale radiografico digitale. Nel contempo, si è provveduto a definire, in maniera più dettagliata, le modalità e le proiezio-ni radiografiche richieste, oltre ad aver aggiunto due allegati che dovrebbero aiutare a rendere più omogeneo il materiale inviato dai richiedenti.Sul sito www.enci.it il nuovo protocollo.

Notizie ENCI

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NASCE LA PARTNERSHIP TRA ENCI E IL CENTRO EUROPEO DI FORMAZIONE DE AGOSTINI

L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), nato nel 1882 e riconosciuto dallo Stato nel 1940, oltre che alla tenuta del Libro genealogico e alla selezione e promozione delle razze canine, si dedica alla formazione teorico-pratica degli addestratori.Il Centro Europeo di Formazione De Agostini (CEF), coerentemente con la tradi-zione di un Gruppo che dal 1901 promuove la diffusione della cultura, è leader nella formazione professionale a distanza e prepara professionisti capaci di inserirsi nel mondo del lavoro.Il punto d’incontro tra queste due storiche e autorevoli realtà italiane è il corso organizzato dal Centro Europeo di Formazione De Agostini per “Professionista Animal Care”, al quale l’ENCI affida il riconoscimento e il patrocinio. Coloro i quali concluderanno con successo il corso De Agostini “Professionista Animal Care” si potranno, infatti, iscrivere direttamente ai corsi pratici ENCI organizzati dai Centri di Formazione Riconosciuti ENCI secondo il Disciplinare di riferimento (decreto del Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali n. 6352 del 21.03.11).In altre parole, il superamento del corso del Centro Europeo di Formazione De Agostini, realizzato secondo le previsioni del disciplinare, costituisce un credito formativo per accedere direttamente alla parte pratica dei corsi ENCI. Una volta superato anche l’esame finale relativo alla parte pratica, il candidato potrà dun-que essere iscritto al Registro Addestratori ENCI.Ma c’è di più, perché l’ENCI, considerato il livello qualitativo del corso “Professionista Animal Care” e la disponibilità del Centro Europeo di Formazione De Agostini a utilizzare i docenti indicati dall’ENCI per il servizio di tutoring, ha concesso anche il riconoscimento e il patrocinio per i Master Assistente Veterinario, Responsabile Vendite Pet Shop e Toelettatore.“Si tratta di una partnership – spiega il Presidente dell’ENCI Francesco Balducci – che valorizza il lavoro dell’Ente e i suoi tecnici. Il nostro Disciplinare degli Addestratori, che nella sostanza comprende anche la figura dell’educatore cino-filo, è il più importante punto di riferimento in materia. La partnership con un storico Gruppo quale De Agostini, da sempre votato alla diffusione della cultura nel nostro paese, rientra in quelle iniziative qualificate da sostenere in quanto rivolte allo studio e alla diffusione delle razze canine. Da considerare anche l’importanza di entrare in contatto con persone che fino ad oggi sono state al di fuori del mondo della cinofilia ufficiale e che da questo momento impareranno a conoscere l’ENCI e le sue molteplici attività al servizio del cane”.

Il Presidente ENCIFrancesco Balducci

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Un ritratto di terrier fra affetto e professionalità

Il Welsh allo specchio“Nulla sarà finché non lo conoscerai con il cuore.

Allora saprai perché è il numero uno”

Siamo arrivati ad amare il Welsh Terrier in maniera diversa. Per me tutto è comin-ciato in un bosco, con un cucciolo smar-rito che ho raccolto e tenuto per alcuni giorni in attesa di trovare i suoi padroni. In quei pochi giorni, quel piccolo Terrier mi ha fatto innamorare per la sua fierezza, per la sua indipendenza, per la sua dolce te-stardaggine e per il suo approccio all’uomo. Per mia moglie la passione per il Welsh Terrier è iniziata, quando allevava già da 15 anni Airedale Terriers, nel momento in cui si è trovata in braccio questa “piccola Airedale” leggera come un peluche, dolce come una bambolina ma forte e piena di sé come nessun cane mai si era dimo-strato.L’innamoramento per il Welsh Terrier è passato quindi attraverso quelle qualità e quelle emozioni che sa dare questa razza e che hanno rappresentato e rappresentano per noi la delizia e l’essenza vera del cane.Ma ripartiamo dall’inizio della storia vera di questa antichissima razza.

Gli storici ci dicono che il Welsh Terrier è una razza che trae le sue origini da alcuni soggetti che alle soglie dell’anno 1000 ini-ziavano a farsi conoscere ed apprezzare per la loro indole e le loro capacità di la-voro tra le montagne e le valli del Galles. I locali li chiamavano Daeargi.

Illavoro

La prima traccia “ufficiale” del nostro “black and red terrier” o “black and tan terrier” la troviamo nel 942 quando Hwyl the Good, governatore del Galles, codificò le leggi del luogo, definendo anche il va-lore di tre razze di cani, una delle quali era l’antenato del nostro amico. Troviamo poi riferimenti di questo terrier nero e rosso poco oltre l’anno 1000 nel periodo di William il Conquistatore e, più tardi, verso il 1450 lo ritroviamo nei versi di un poema che diceva: “…mi hai dato un grosso ba-stone e una buona cagna nera e rossa per soffocare la puzzola marrone e tirar su la

volpe rossa…”.In quel tempo due erano le caratteristiche apprezzate di un cane: primo che fosse un cane da lavoro e secondo che fosse “black and red”.Il nostro Daeargi passò attraverso i secoli e fece la sua comparsa nel corso del 1700 nelle prime classi di lavoro in occasione di Fiere e “Agricultral Show” sia nel nativo Galles che in Inghilterra.La funzione del WT, comune peraltro alla maggior parte dei Terriers, è quella che gli inglesi chiamano “earth stopper” cioè colui che andrà sotto terra per svolgere il suo lavoro. Veniva usato nella caccia, as-sieme ai cani da muta, per stanare gli ani-mali che si nascondevano nelle tane, Però dato che molte volte veniva coinvolto nel combattimento fisico con lontre, tassi e volpi, questo cane veniva selezionato con un coraggio di gran lunga maggiore ri-spetto a quello dei Segugi o altri cani da ricerca.La storia più recente dice che il Kennel

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Club inglese nel 1885 riconobbe due razze che furono ammesse al dogshow di Birmingham: “the Old English Broken-Haired Black and Tan Terrier” ed il “Welsh Terrier”. Ovviamente parliamo di due razze molto simili nelle forme e nella sostanza, la prima “presentata” da Inglesi e la se-conda da Gallesi. Meno di due anni dopo lo stesso Kennel Club cancellò dalle razze ammesse the Old English Broken-Haired Black and Tan Terrier lasciando il solo Welsh Terrier a rappresentare questa razza. La ragione di questa cancellazione non è chiara, qualcuno dice perché i sup-porters di questo Old English Broken-Haired Black and Tan Terrier fossero disor-ganizzati, qualcuno dice invece che con un nome come questo non poteva avere un futuro ….Come si può immaginare il Welsh Terrier della fine del 1800 e della prima parte del secolo scorso era abbastanza diverso da quello che vediamo oggi nei ring delle esposizioni canine. La bellezza in quelle epoche continuava ad essere considerata solo in secondo ordine rispetto alla capa-cità di lavoro. L’evoluzione dell’alleva-mento della razza fino ai nostri giorni ha puntato a sviluppare quegli aspetti morfo-logici che avrebbe dovuto avere un cane il cui compito era quello di lavorare e com-battere sotto terra anche con animali più grandi e potenti di lui. Di qui anche gli aspetti caratteriali sui quali ci sofferme-remo nel seguito. Il Welsh Terrier dei nostri giorni è quindi un cane che assieme al suo fascino Country, da signorotto di cam-pagna, ha sviluppato quel suo particolare ed unico fascino tanto da essere chiamato “il cane di legno” e questo grazie anche a delle teste sempre più eleganti (non di-menticando che i masseteri devono sempre essere della giusta potenza), delle

orecchie portate in maniera corretta, dei posteriori sempre forti e angolati, dei colli più lunghi, maggiori inclinazioni di spalla, appiombi sempre dritti e paralleli, il tutto condito da un’ossatura di tutto rispetto. Questi cambiamenti di look non hanno però cambiato aspetti sostanziali quali il pelo ruvido, che ha la capacità di difendere dai rovi e dalle asperità del terreno, di mantenere lontano lo sporco e l’umido e, in qualche misura, di difenderlo dai morsi dei suoi avversari; il sottopelo lanoso, che ha la funzione di isolarlo dal freddo e dal caldo ed il carattere da combattente. Infatti assieme a questa immagine scolpita nel legno, il Welsh Terrier ha mantenuto un carattere potente, (raramente si trova un Welsh Terrier che non possa essere defi-nito “dominante”), non sono luoghi co-muni quando diciamo che non ha paura di nulla e che è un cane piccolo fuori ma con-vinto dentro di essere il più grande di tutti. Qualche eccezione c’è sempre: ci è capi-tato di vedere in Francia un Welsh Terrier “molto cittadino e civilizzato” che durante una prova di lavoro con la gabbia del selva-tico invece di dimostrare tutta la sua ag-gressività si è limitato ad … alzare la zampa per fare i suoi bisogni sulla gabbia (!). Ma questa è davvero una eccezione.

L’educazione

Come il Welsh Terrier è fiero e dominante nei confronti degli altri animali è dolcis-simo in famiglia dove trova il suo ambiente ideale anche sul divano di casa; seppure di carattere indipendente il WT saprà dare e ricevere coccole, saprà ricambiare le vo-stre carezze con le sue leccate e saprà darvi quell’affetto che solo un cane sa dare. Di indole attiva, è sempre pieno di voglia di giocare e sempre pronto ad entrare nel

gruppo dei bambini e non ci si può aspet-tare neppure che si ribelli se qualcuno gli tira la coda. La coda? La coda è come un manico: nella sua missione di cane da tana, la coda serviva al Welshman per ti-rarlo fuori dalla tana, possibilmente con il selvatico in bocca.Il WT ha una intelligenza viva e trova solu-zioni inaspettate da solo, senza istruzioni preliminari. E questo è sempre dovuto alla sua indole di cacciatore in tana dove deve cimentarsi senza regole, su un terreno a lui sconosciuto e … deve uscirne vivo.Questo vuol dire anche che non è un cane per tutti. Il Welsh Terrier ha bisogno di un padrone forte e coerente nei comporta-menti che deve diventare il suo capo-branco riconosciuto. In alternativa il capo-branco sarà lui con ciò che ne consegue. Non sarà mai un cane servile ma avrà bi-sogno di regole da rispettare che se ben proposte diventeranno le sua legge. Per la sua educazione di base bastano pochi esercizi e per breve tempo. Faccio un esempio: per imparare a camminare senza tirare al guinzaglio basta una mano ferma che gli faccia capire il momento in cui si “cammina bene” cioè con il portamento eretto = corretto (e questo deve essere per lui un lavoro) ed il momento in cui può sbizzarrirsi ad annusare per terra e zigza-gare come un segugio.Il cane impara presto anche se il suo limite e che alcune cose le ripeterà solo quando decide lui.

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Decalogo

1) Se mi piace, è mio!!! 2) Se ce l’ho in bocca, è mio!!!3) Se riesco a rubartelo, poi è mio!!! 4) Se era mio qualche tempo fa, è ancora mio!!! 5) Se è mio, non pensare mai che possa diventare tuo!!!6) Se sto rompendo qualcosa a pezzetti, tutti i pezzi sono miei!!!7) Se sembra mio, allora è mio!!! 8) Se l’ho visto per primo, è mio!!! 9) Se stai giocando con qualcosa e lo metti giù, diventa automaticamente mio!!! 10) Se non mi interessa più, allora forse è tuo...

Nella ricerca del cucciolo il potenziale wel-shman deve conoscere quindi anche gli aspetti caratteriali. Una abitudine che ab-biamo preso quando ci troviamo un po-tenziale cliente che è affascinato solo dal lato estetico del cane ma non conosce ov-vero sottovaluta le caratteristiche della razza è di farlo riflettere su quello che ormai circola su alcuni siti web come il decalogo del Terrier e che rispecchia il modo di vedere di tutti i Terriers e quindi anche del WT.

Ilmantello

Un’altra cosa che deve conoscere il poten-ziale proprietario di WT sono gli aspetti legati alla Toelettatura. La funzione della toelettatura è di esaltare le qualità este-tiche del cane e di mantenere, nel con-tempo, sempre una tessitura ottimale del pelo. Volendo essere schematici la toelettatura consiste in tre diverse attività che identifi-chiamo con una terminologia inglese:1. il Grooming2. lo Stripping3. il TrimmingIl Grooming è l’attività che può essere svolta facilmente da ogni proprietario e consiste nello spazzolare regolarmente il cane, pettinarlo, in modo da mantenere il pelo pulito, evitando la formazione di nodi ed eliminando, man mano, il pelo morto.Lo Stripping consiste nello strappare lette-ralmente il pelo in esubero o il pelo morto. In poche parole il WT, come la maggior parte dei Terriers, deve essere “depilato”, così facendo il pelo si rinforza e ricresce. La ragione per cui lo stripping è un’attività indispensabile per mantenere il mantello del nostro WT nelle condizioni ottimali dipende dal fatto che è un cane a pelo ru-vido. Per lo stripping si usano dei partico-lari coltellini (stripping knife), comune-mente chiamati “strippini”, che non de-vono essere taglienti ma semplicemente

dotati di differenti dentature in funzione della lunghezza del pelo su cui devono es-sere usati. Purtroppo in molti negozi di toelettatura il cane invece di essere strip-pato viene semplicemente rasato, come conseguenza di ciò il pelo del cane tenderà a diventare molle e lanoso, perderà di lu-centezza ed avrà una prevalenza del colore grigio sul mantello al posto del nero in quanto il sottopelo non rimosso avrà la stessa lunghezza del pelo rasato. Le moti-vazioni di questa pratica inappropriata di toelettatura sono evidenti e intuitive: al primo posto c’è la perizia o l’imperizia del toelettatore al secondo il tempo occor-rente per uno stripping che mediamente può arrivare a 3 ore contro i 15/20 minuti necessari per rasarlo. Va detto quindi che saper strippare un cane non è facile, oc-corre predisposizione, conoscenza dello standard, voglia di imparare guardando cosa fanno gli altri e come vengono prepa-rati i cani degli altri (il proprio cane sarà sempre il proprio amore ma occorre rico-noscere i cani belli e preparati bene anche quando non sono i propri) e, alla fine, ci vorrà quella capacità di interpretare e rea-lizzare la scultura del nostro cane di legno. Un WT di casa può essere strippato ogni

2/3 mesi, giornalmente basterà una buona spazzolata e pettinata ed un bagno quando serve. Ciò non toglie che consigliamo sempre ai proprietari volenterosi di ci-mentarsi direttamente con lo stripping, anche perché il proprietario che dedica questa “cura” personale al pelo del proprio cane, rafforza il legame cane-padrone: il cane trarrà piacere dall’essere “maneg-giato” dal suo padrone, ed il padrone co-noscerà sempre meglio gli aspetti morfolo-gici (e caratteriali) del suo cane. Tutti i buoni Allevatori faranno volentieri da in-segnanti ed io stesso ho avuto come primo Maestro il primo Allevatore dal quale ho avuto il primo WT.Il Trimming consiste nella rifinitura del pelo del cane in modo da rendere il man-tello uniforme anche tra le varie lunghezze di pelo che vi possono essere tra testa e collo, tra collo e tronco, e così via. Il trim-ming sarà la limatura finale del nostro cane di legno.Per coloro che volessero approfondire la conoscenza di questo piccolo-grande cane, per saperne di più sulla razza e sui Campioni che hanno fatto la storia, nella bibliografia non certo ampia, uno dei libri più completi e piacevoli da leggere è The Welsh Terrier Leads the Way di Bardi McLennan; navigando in internet si po-tranno trovare articoli più specialistici sulla toelettatura ed in particolare su YouTube si potranno trovare molti video esplicativi.

Ilclub

In Italia l’Associazione che tutela il Welsh Terrier è la Società Italiana Terriers che dal 1956 organizza esposizioni speciali e ra-duni di razza ai fini del Campionato Italiano di Bellezza, oltre a prove di lavoro per gli amanti del genere. Sul sito http://www.societaitalianaterriers.it/ si può trovare lo standard ufficiale della razza oltre alle diverse attività organizzate dall’Associazione.

Giuseppe Avveduti & Nataliya Sarycheva

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“Inglesi” ad Altamura, terra della preistoria

Il Derby fra i dinosauriIn 119 a confronto e grande successo con 5 mila spettatori.

Vince Abbagliante condotto da Eschini. Il presidente Francesco Balducci dice…

“La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente”. A Camus Primo in catalogo per alfabeto, primo per merito su altri 118 comprimari, Abbagliante, nato il 14 luglio di due anni fa e affidato dal partenopeo Aniello Ammendola al guinzaglio del ligure Paris Eschini, ha illuminato il Derby grandi in-glesi irrompendo nella storia della razza. Ha vinto da trialler su terreni da grande cerca e con starne capaci d’esaltarla. Secondo Tris del coinvolgente Paolo Scudiero, personaggio, insieme a pochi altri fra cui il professor Pasquale Piazza chirurgo oncologo di Napoli e il fisico Danilo d’Isep docente universitario a Torino, di una cinofilia da campioni. In classifica anche Lem, setter di un altro pro-tagonista, Egisto Nardi, decano di uno sport che in ogni respiro racconta l’arte: ha condotto un turno al cardiopalma ed una finale in coppia degna d’applauso. Seguono nel trionfo tutti gli altri perché è stato il

Derby delle certezze con tanti aspiranti al primato e molti destinati agli Albi d’oro prossimi venturi in un legame nel tempo

che Eliot seppe mettere in versi (“Il tempo presente e il passato/ sono forse presenti entrambi nel tempo futuro/e il tempo fu-turo contiene il tempo passato”). Ma è stato anche il grande incontro in un calo-roso abbraccio, fra la cinofilia pura e la Gente del Sud accorsa in quasi cinquemila a seguir la prova. Così si è conclusa ad Altamura di Bari, comune dai terreni che paiono copiati da antichi affreschi tanto son vasti, spogli di case e con orizzonti fatti di mandorli e ulivi, la prova più attesa ed importante per setter e pointer nati dopo il 17 agosto 2009. Insieme a loro ha vinto l’ENCI e la cinofilia sociale capace di supe-rare gli steccati della passione e diventare una promessa di risorsa per tanti territori della Penisola. Merito della saggia deci-sione del Consiglio nazionale, merito di un’organizzazione perfetta che ha avuto in Vincenzo Rago un regista intelligente e capace di galvanizzare i suoi collaboratori, merito di una giuria attenta ai particolari ed a starne che hanno fatto palpitare ed impresso il sigillo di antiche verità. Merito anche di un territorio che ha il fascino della memoria che ritorna suscitando fiabe antiche come accade per il sito dei dinosauri dove in appena 12 mila metri

Da sinistra Vincenzo Rago, Vito Ragone, l’Assessore Giovanni Saponaro e Aniello Ammendola. Da destra il presidente Francesco Balducci con il vincitore del Derby Paris Eschini,

Il podio, 1° Pointer Abbagliante, 2° Setter inglese Tris, 3° Setter inglese De Chirico dell’Admontes

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quadrati ci sono oltre 30 mila orme dei colossi dell’alba del mondo. Il successo che va oltre le previsioni- come ha sottoli-neato il presidente nazionale Francesco Balducci- dev’essere anche equamente di-viso con gli organizzatori, con tanti con-duttori che continuano a distinguersi per professionalità ed impegno. Ed insieme a loro Giuseppe Festa presidente del Gruppo cinofilo di Matera, Andrea Petruzzelli giu-dice ENCI, Antonio Losignore ascoltato consigliere del Gruppo cinofilo, Giovanni De Rosa, Vincenzo Lopriore, Giancarlo Perani e Vito Pastore. Inoltre Andrea, Pino e tanti altri che hanno lavorato in silenzio Sabato 3 marzo l’attesa kermesse si rac-conta in grandi estensioni, lontani ulivi, scarne masserie a confine del tappeto verde del grano: è da lì che comincia a pro-fumare quel pane che porta il nome di Altamura nel mondo rendendola ancor più nota del ben conosciuto parco delle Murge. Par difficile crederlo ma solo pochi giorni prima- e sotto un cielo fatto di luce- c’era la neve a creare un orizzonte irreale da cui spuntavano ulivi, mandorli e fichi d’India sempre e dovunque nel mondo figli del sole.I 119 concorrenti sono divisi in due bat-terie: la prima di 59 fra setter e pointer avrà poi 12 richiamati, la seconda dieci e cia-scuno potrebbe scalar la classifica. E è conferma di quanto sia stato capillare ed attento il lavoro della giuria perché le spe-ranze di chi corre il Derby cominciano quasi due anni prima, si consolidano

FrancescoBalducciPresidenteENCI“E’ stata una manifestazione tecnica e spettacolare insieme, per tutti coinvolgen-te. Ottimi i terreni ed i selvatici, sportivo, come si conviene, il comportamento dei concorrenti, condiviso il giudizio della Giuria e puntuale l’organizzazione con volontari competenti e sempre disponibili. Dalla terra di Puglia giunge un grande messaggio per la cinofilia non solo nazio-nale e ne è stato portatore l’assessore provinciale Francesco Caputo. Sono sicu-ro che verrà colto come opportunità per la cinofilia e il contributo che essa può dare non solo alla promozione economica ma anche culturale di una terra generosa. Il derby appena concluso quindi entra a pieno titolo fra le manifestazioni meglio riuscite e più prestigiose. E’ inoltre dove-roso ringraziare quanti si sono adoperati per la riuscita della manifestazione”. ne anche la disponibilità, con quanto detto dall’assessore provinciale Francesco Caputo che ringrazio insieme ai rappre-sentanti del Comune di Altamura, un comune in cui si coglie il fascino della storia e la voglia d’attualità e di futuro. Il derby è una bella pagina dell’albo d’oro dell’ENCI anche grazie alla stupenda organizzazione diretta da Vincenzo Rago e con la collaborazione di Giuseppe Festa, Andrea Petruzzelli,Vincenzo Lopriore, Giancarlo Perani, Vito Pastore, Giovanni De Rosa e tanti altri appassionati a cui a nome dell’ENCI dico grazie”.

ParisEschinisalesulpodiopiùalto“E’ un giorno che ricorderò per sempre per le emozioni che hanno continuato a susseguirsi l’una all’altra. Insomma ti sembra proprio di camminare sulle nuvo-le. I terreni sono magnifici, l’organizzazio-ne perfetta: ero convinto di raggiungere un buon risultato ma non di raggiungere il vertice nonostante Abbagliante sia un autentico fuoriclasse unitamente agli altri due atleti che ho presentato e si sono avvicinati al vertice della classifica. I primi che ringrazio sono i proprietari Aniello Ammendola ed Egisto Nardi che hanno avuto fiducia nel mio lavoro, poi sostenito-ri, amici che mi sono vicini. Il Derby nella vita dei trialler è solo una tappa e mi auguro che il valore degli atleti che hanno corso ad Altamura venga presto riconfer-mato in tante altre prove”.

Giuriadaricordare:puntualeesicuraPreciso, puntuale degno di essere ricorda-to il lavoro svolto dalla giuria composta da

Mario Agosteo, Giuseppe Caschera, Luigi Cataldi, Guglielmo Cuccarollo, Oliviano Nobile, Paolo Verdiani. Il lavoro è stato lungo e difficile proprio per la qualità dei concorrenti. Il terreno, omogeneo, ha offerto a ciascuno la possibilità di esplica-re al massimo le proprie doti. Ottima la selvaggina a dimostrazione di un lungo a sapiente lavoro svolto dagli organizzatori ed ancor più lodevole perché il derby con tutto il suo fascino di storia, la preparazio-ne degli atleti e la qualità dei conduttori, era al suo esordio in Puglia.

MarioAgosteoGiudiceinternazionaleUna manifestazione bella, importante, riu-scita, tutta Italia. E’ una prova all’ombra del tricolore sia sul terreno che per l’orga-nizzazione ed i concorrenti. Territorio da mettere in cornice se fosse possibile per-ché può esserci invidiato anche da nazio-ni celebrate per opportunità territoriali da grande cerca. Ottima la politica dell’ENCI che mira oltre a verifiche zootecniche anche a promozioni territoriali e sensibiliz-zazione del grande pubblico la cui presen-za anche qui è stata di grande conforto. I risultati? In linea con la qualità : Un’ultima osservazione: il derby, non dimentichia-molo, è la prova di un giorno e nella carrie-ra di un trialler autentico deve costituire solo la partenza.

FrancescoCaputoAssessoreprovinciale“Grazie a quanti hanno voluto insieme a noi questa significativa manifestazione sul nostro territorio. E’ un’iniziativa nazio-nale importante sia sotto l’aspetto sporti-vo che promozionale non solo per la cinofilia ma anche la nostra terra e mi auguro la disponibilità verso un mondo sportivo carico di passione e di valori, di storia e di significati venga colta, ripetuta, valorizzata e potenziata”.

GiovanniSaponaroAssessoreAltamuraUna manifestazione che vorremmo potes-se figurare nelle iniziative traenti del nostro Comune. Guardiamo alla cinofilia non solo come passione individuale ma anche come possibilità di attrarre nuovi visitatori nelle nostre stupende zone. L’ENCI ed i suoi rappresentanti e primi fra loro il presidente Francesco Balducci e l’organizzatore Vincenzo Rago hanno posato la prima pietra di un cammino che mi auguro lungo e fecondo di risultati per tutti”

Francesco Balducci, il delegato ENCI Elisabetta Bucalossi e Vincenzo Rago

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ILDERBYINCIFREI 119 concorrenti a catalogo hanno dato vita a due batterie: nella prima 59 iscritti di cui 12 poi stati richiamati nell’ultimo giorno per una verifica ulteriore, nella seconda 60 i concorrenti di cui 10 richiamati. Fra questi la giuria unificata ha ritenuto di dover con-frontare le prestazioni dei sei qualificati che hanno poi dato vita a confronti da cui è scaturita la classifica.

Batteria n 1 n. 59 soggetti Richiamati n° 12

Batteria 2 n 60 soggetti Richiamati n°10

QualificatiNOME DEL CANE RAZZA CONDUTTORE QUALIFICHEAbbagliante Pointer Inglese Eschini Ecc. 1° CACTris Setter Inglese Scudiero Ecc. 2° 1° RCACDe Chirico dell’Admontes Setter Inglese Simeons Ecc. 3° 2° RCACLem Setter Inglese Eschini Ecc. 4°Dick di Gruma Setter Inglese Zaniboni Ecc. 5°Blair Pointer Inglese Moretti Ecc. 6°

TurnidiCoppiaCoppia 1 Abbagliante 1° ECC CAC Tris 2° ECC 1R/CACCoppia 2 De Chirico dell’ Admontes 3° ECC 2RCAC Dick di Gruma ECCELLENTECoppia 3 Lem ECCELLENTE Blair ECCELLENTE

Paris Eschini con Egisto Nardi

giorno dopo giorno e trovano il successo o svaniscono in un manciata di minuti. Proprio come tutte le grandi attese della vita che palpitano in una promessa di fu-turo prossimo.Se la prima impressione è sempre la vera il derby sarà stupendo: i terreni sono super-lativi, l’organizzazione a cui Elisabetta Bucalossi delegata ENCI con Giuliano Baricci dà un contributo importante e ri-conosciuto dallo stesso Vincenzo Rago, (“E’ una intelligente, magnifica organizza-trice”) continua a muoversi in maniera perfetta, la giornata è di sole: tutto con-giura per il successo più clamoroso che durante la premiazione avrà la conferma dell’assessore provinciale Giuseppe Capone con la consegna di una targa al presidente Francesco Balducci ed al re-sponsabile dell’organizzazione Vincenzo Rago, dell’assessore del comune Giovanni Saponaro in rappresentanza del sindaco Mario Stacca e delle migliaia di persone molte delle quali hanno esordito come ti-fosi nell’universo della grande cerca. Visti da lontano i concorrenti paiono tutti uguali: il racconto di una manciata di mi-nuti scritto dal cane sul tappeto verde del grano. Lassù il cielo e dell’azzurro impossi-bile che la natura ha messo nella tavolozza dei colori del Meridione mostrandosi ancor più generosa di luce con la Puglia. La gran carovana, ai margini dei terreni, continua ad infoltirsi: la Gente vuole sa-pere e sono i primi passi verso la cinofilia d’autore. I cataloghi passano di mano in mano, i nomi cominciano ad essere scan-diti. Il cronista non può non cogliere le parole come il cigolio di finestre che si spa-lancano su un mondo che conquista nuovi abitanti. Gli esperti si attardano in spiega-zioni, il presidente Francesco Balducci, i Consiglieri Sandro Pacioni, Silvio Marelli e tanti altri dicono di percorso e andatura, guidata e ferma. Nonostante la folla c’è un gran silenzio: lo spezza il grido d’un falco che disegna nell’aria i cerchi della sua fame. Il ricordo del grande Federico II che diede il nome ad Altamura ordinando di ricostruirla sulle rovine lasciate dal pala-dino Orlando è d’obbligo rammentando anche quel suo libro meraviglioso “L’arte della caccia con gli uccelli” ancor oggi ma-nuale dei falconieri. Volano, nel disinte-resse degli atleti, coppie di allodole: sfar-fallano quasi non sapessero dove andare come i passi di adolescenti innamorati. A fine giornata i qualificati sono sei: e solo uno sarà re per sempre. Perché il Derby, la prova delle speranze, consacra un cam-pione ma indica anche quali potrebbero essere i vincitori prossimi venturi. La cino-filia galoppa rapida, le generazioni si sus-seguono lasciando nella memoria i prota-gonisti. Son destinati a rimanere a lungo sul trono, molti nella storia, tanti a rivivere nei figli e

nei figli dei figli. Domenica, la seconda di quaresima, il gran finale. Gli aspiranti al podio galoppano verso il successo: arri-derà ad uno solo anche se qui, ad Altamura, hanno vinto tutti. Oliviano Nobile, bravo come al solito, a conclusione rende nota la classifica. Note scarne ed efficaci nel gran concerto del derby, come lui e pochi altri

sanno fare misurando senso e significato delle parole. Abbagliante ha mezzi notevo-lissimi. Ed è primo per meriti, non solo per ordine d’alfabeto. E quasi come lui gli altri perché i “finalisti” son tutti racchiusi in uno spazio che a dirlo è men che un amen.Come a volte accade nella vita.

Rodolfo Grassi

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Sebbene alcuni resti fossili attribuibili a questa razza siano stati rinvenuti misterio-samente anche in Europa, il lungo cam-mino originario del Cane da Montagna dei Pirenei sicuramente ebbe inizio dai lon-tani altopiani dell’Asia Centrale, il cosid-detto “Tetto del mondo”Gli antenati del Montagna dei Pirenei, giunsero nel nostro continente verso il V secolo al seguito di flussi migratori di po-polazioni asiatiche dirette verso l’ovest, spinte alla ricerca di migliori condizioni di vita per loro stessi e le loro greggi, dalle quali traevano l’unica forma di sostenta-mento.Dopo lunghe interminabili e faticose pere-grinazioni questi nomadi si stabilirono con il loro bestiame ed i loro cani in zone prin-cipalmente montagnose, molto simili per clima e condizioni ai loro luoghi di origine. Qui i cani trovarono un contesto indubbia-mente favorevole al loro sviluppo ed al loro utilizzo.

Le tante virtù del Montagna dei Pirenei

Il gigante bianco del re Conosciuto e apprezzato a Versailles, è amico fedele e guardiano eccellente

Molti studiosi sostengono che il Montagna dei Pirenei come del resto la maggior parte dei cani di tipo molossoide quali il San Bernardo, il Tatra, il Kuvatz, il Cane d’Estrela, il Pastore del Caucaso, il Maremmano Abruzzese, il Mastino dei Pirenei, il Ciarplanina ecc. ecc…, discen-dano dal Mastino del Tibet sebbene esso abbia conservato ancor oggi un mantello scuro, bruno o rossiccio; pochi altri, in-vece, attribuiscono le origini del Pireneo ad una razza a pelo chiaro, un molosso dal lungo e folto mantello che venne indivi-duato in alcuni esemplari vissuti in una zona della Russia Meridionale e nel Turkestan Cinese.

Storiaeleggenda…

I versanti francesi degli Alti-Pirenei, i Pirenei-atlantici, l’alta Garonna ed in par-ticolare la Regione dell’Ariège, furono le zone dove si insediarono gli Aryas un nu-

meroso gruppo etnico proveniente dall’India del Nord. E’ sorprendente con-statare che la parola “aryas”, tradotta dal Sanscrito, significhi - fedele-leale-nobile - ecc. definizioni queste calzanti in modo significativo al comportamento ed all’aspetto del Montagna dei Pirenei.Il grande cane bianco dalla mole impo-nente, non avrebbe forse avuto la notorietà attuale, se nell’anno 1350 ca. il Signore delle Contee di Foix (Ariège) e Lourdes (Bearn) il celebre Gaston Phoebus, non avesse fatto ricorso a questi cani per pro-teggere e difendere durante la notte da ladri e malintenzionati, le sue proprietà ed i suoi castelli. Il Pireneo, è un cane “notturno” che non dorme ed abbaia solo in presenza di ani-mali o sconosciuti che si avvicinano al “suo” territorio. E’ molto affidabile oggi come allora. Questo cane durante il giorno, sembra sonnecchiare pur rimanendo sempre vigile ed attento a ciò che accade

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intorno a lui.Passano i secoli (1675 ca.): si narra che la Marchesa di Maintenon educatrice dei figli del Re Sole Luigi XIV ebbe a recarsi con il Delfino di Francia ancor piccolo sui Pirenei. Durante una delle loro frequenti escur-sioni sulle montagne si imbatterono in uno stupendo esemplare di cane dal folto man-tello bianco: il giovanetto, al quale nulla poteva essere negato in quanto futuro re, espresse il desiderio di possedere quell’ani-male che lo aveva immediatamente col-pito per la sua maestosità e per la partico-lare espressione sognante dei suoi occhi bruni. Quando giunse il momento di far ritorno a Parigi, il Delfino non volle sa-perne di separarsi dal suo compagno (chiamato oggi affettuosamente Patou) ed il cane salutò le sue amate montagne per andare a vivere negli im-mensi giardini della reggia del Louvre e di Versailles. Per spirito di emulazione molti nobili fecero a gara per possedere almeno un esemplare del “Chien du Roi”. Fu così che il Montagna dei Pirenei” as-sunse il doppio ruolo di “Signore” e “Guardiano”.

Iprimiriconoscimenti

All’inizio del 1800, il Pireneo ebbe una notevole diffusione grazie ai turisti principalmente stranieriche si recavano per le cure termali in varie località si-tuate nei Pirenei. A Cauterét, centro termale degli Alti - Pirenei, i pastori scendevano dai loro rifugi sulle montagne per ven-dere al mercato della do-menica i loro formaggi portandosi al se-guito i loro grandi cani con i cuccioli.Divenne cosa normale per i turisti acqui-stare dei bei soggetti da esportare nei loro Paesi di origine, soprattutto in Inghilterra e America, ma anche nel lontano Oriente.Finalmente, solo nel 1907, dopo varie ne-gative vicissitudini per salvaguardare la ti-picità della razza, fu creato ad Argelès-Gazost (Alti - Pirenei) il primo Standard ufficiale della razza per merito di Bernard Senac-Lagrange, il Conte di Bylandt e Dretzen, quest’ultimo con Byasson fonda-rono il Club di razza.Lo scoppio della prima Guerra Mondiale (1914-1918) fu un dramma per l’umanità ma anche per questi cani che vennero uti-lizzati in numero massiccio come corrieri durante tutta l’attività bellica rimanen-done uccisi. La scarsità di cibo per il loro

derano mettere a confronto i propri cani per una seria valutazione del loro lavoro svolto per la tutela della razza.Il Montagna dei Pirenei da noi ha vissuto anni gloriosi tra gli anni ’80 e 2000, quando vi è stata una grande diffusione della razza. Molti soggetti importati da alcuni famosi allevamenti d’Oltralpe hanno dato vita in Italia a nuove linee di sangue e grazie alla passione e dedizione di alcuni amatori, si sono ottenuti prestigiosi traguardi conser-vando e migliorando le caratteristiche ti-piche del vero Pireneo. Soggetti italiani vi-vono in Francia, Finlandia, Belgio, Olanda, Grecia, Stati Uniti, Spagna, Germania, Sud Africa, Canada, a conferma della loro qua-lità. Svariati Titoli di Campione Cs di Francia, Campione Europeo, Campione Internazionale, Campione Estero, Campione Mondiale e riconosciuti

Campioni Italiani sono stati ottenuti da soggetti nati ad allevati in Italia. Pur fra alti e bassi, il Montagna dei Pirenei era e resta un cane che si può definire “di nicchia” in quanto attualmente non è in aumento il numero degli iscritti al R.O.I.

Carattereeattitudini

Il suo tenero aspetto di cucciolo nasconde il carat-tere ardito e forte che avrà da adulto. La sua aria di peluche scomparirà dopo i primi tre–quattro mesi, ma l’espressione dolce e so-gnante dei suoi occhi bruni sarà la sua carta di identità che conserverà per tutta la vita.Il Montagna dei Pirenei è dotato di eccezionale

sangue freddo che gli permette di essere temerario, fortissimo e resistente, cosa che anche nella vita familiare lo fa essere ot-timo custode, e, al di fuori della vita fami-liare, anche un eccellente guardiano se utilizzato per difendere greggi e bestiame in genere. Non deve essere timido, pauroso o cattivo. Non deve temere gli intrusi perché deve essere lui il più forte. Il suo medio livello di docilità gli consente di intrattenere ottimi rapporti con tutti i componenti della famiglia pur restando abbastanza autonomo. Nei rapporti con gli estranei non concede eccessive confidenze se non dopo averne valutato le effettive intenzioni. La sua tempra ed il suo coraggio nel difen-dere il territorio specialmente nelle ore notturne, lo rendono reattivo e sempre

mantenimento e la reale mancanza dei pericoli derivanti da lupi ed orsi sempre più rari, si preferì da parte dei pastori e dei montanari l’utilizzo di cani di taglia infe-riore che necessitavano di una minor quantità di cibo (probabilmente dei Pastori dei Pirenei).Nel 1923, fu fondato il primo Club ufficiale denominato “Reunion des Amateurs des Chiens des Pyrenées (R.A.C.P.) su inizia-tiva di Senac-Lagrange (chiamato il Padre della razza) e ne fu chiesta l’affiliazione ed il riconoscimento alla Société Centrale Canine di Francia (SCC) e alla FCI.Dopo una nuova confortante ma provvi-soria rinascita ottenuta da parte di seri ed appassionati allevatori che recuperarono attraverso la Francia e l’Europa alcuni sog-getti molto tipici, con lo scoppio della se-conda Grande Guerra, vennero nuova-

mente a mancare molti validi esemplari. Nel 1967, finalmente inizia il vero cam-mino e la diffusione del Pireneo quasi in ogni parte del mondo. Anche nel nord del nostro Paese, soprattutto in Piemonte a Lombardia si importarono degli esemplari dalla Francia. Nel 1976 venne fondato dai pochi appassionati amatori della razza, il Club Amatori Cani dei Pirenei, Associazione Specializzata affiliata all’ENCI-FCI.Attualmente i Clubs dedicati al Montagna dei Pirenei sono sparsi in ogni continente, ma il più importante che fa da guida a tutti gli altri, è ancor oggi la R.A.C.P. che ha sede ad Argelès- Gazost nel centro degli Alti - Pirenei, località nella quale ogni anno si svolge la Nationale d’Elevage fran-cese, imperdibile appuntamento per gli appassionati francesi e stranieri che desi-

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presente con la fermezza di un guardiano serio e coscienzioso.Il Pireneo, accetta lo scontro fisico solo se minacciato. E’ un compagno capace di af-fettuose delicatezze con i familiari e le persone amiche. Ama le carezze dei bam-bini ed è rispettoso con gli anziani ed i malati. Mai sfacciato ne sguaiato, equilibrato: il suo comportamento è simile a quello di una persona educata, mai invadente. E’ un cane abbastanza abitudinario, molto riflessivo ed anche un po’ permaloso se considera immotivato un rimprovero. Quello con i suoi padroni è un rapporto quasi alla pari, non ama i toni alti della voce, e non recepisce comandi che lui non giudica opportuni. Pur amando anche tutti gli altri compo-nenti della famiglia con un rapporto di af-fetto e rispetto, sceglierà colui o colei che sarà il suo capo-branco senza comunque subire più di tanto.Il Montagna dei Pirenei, non tradendo le sue origini, è un cane che ama i grandi spazi e le gite solitarie: è quindi neces-saria una ravvicinata sorve-glianza per la sua e l’altrui in-columità. E’ comunque un cane felice se può vivere a stretto contatto con la famiglia pur dispo-nendo solo di un piccolo giar-dino cintato.

Ilcaneideale

Il Pireneo, deve possedere prima di ogni altra cosa la co-siddetta “Espressione Pirenaica” consistente in uno sguardo languido che sembri cercare le sue lontane mon-tagne.Questa particolare espressione deriva essenzialmente dagli occhi bruni di forma asiatica, e deve essere inserita in un contesto che ne esalti le sue caratteristiche. Sono tre gli elementi indi-spensabili che rendono diverso dagli altri, lo sguardo di questo cane.Innanzi tutto la forma ed il colore dell’oc-chio, come già detto, poi l’attaccatura delle orecchie non troppo grandi inserite all’al-tezza dell’occhio e cadenti piatte lungo le pareti della testa, quasi nascoste nella folta criniera, il salto naso-frontale che osser-vato di profilo deve essere dolce e non presentare mai uno stop troppo evidente. La mancanza di una sola di queste caratte-ristiche renderà il cane simile ad uno dei molti grandi cani bianchi con cui condi-vide certamente l’origine ma non si potrà mai definire in nessun caso un vero Montagna dei Pirenei.La struttura deve essere forte senza pre-

sentare una eccessiva quantità di peso e massa grassa, per non alterare la sua natu-rale eleganza sia in staticità che in movi-mento. Il torace scende fino al livello del gomito e non deve essere arrotondato o a botte (tipo Terranova) ma presentare co-stole relativamente piatte.La struttura della testa, poiché si tratta di un lupo-molossoide non sarà troppo grande in confronto alle misure del corpo e non deve ricordare mai quella di un San Bernardo, di un Terranova o di un mastino. Osservata dall’alto somiglierà piuttosto a quella di un orso. Il cranio, non bombato, di forma quasi ogivale con osso occipitale leggermente evidente, formerà con il muso sempre pieno sotto gli occhi, una specie di cono tronco.Il grande tartufo sarà sempre di nessun altro colore che nero così come il contorno occhi e le rime labiali.

sentare un doppio sperone ben ossificato.L’altezza nel maschio adulto: da 71 a 80 cm. al garrese +/- 2 cm. se il soggetto è ben proporzionato.Quella della femmina: da 65 a 75 cm. al garrese +/- 2 cm. se il soggetto è ben pro-porzionato. Il peso medio di un maschio adulto con massima altezza non dovrebbe superare i 60-63 Kg. per non perdere ele-ganza nell’aspetto e nel movimento, quello di una femmina sui 50-53 kg.La vita media si aggira attorno ai 10- 11 anni, ma molti soggetti possono vivere anche 12-13 anni ed oltre, se nutriti ade-guatamente e senza eccessi.

Alimentazioneesalute

Nella prima settimana di vita un cucciolo di Montagna in buono stato di salute, au-menta più del doppio del suo peso alla nascita e, ne mesi successivi, anche oltre

un chilogrammo e mezzo la settimana. Di conseguenza, è necessario seguirne attenta-mente lo sviluppo ed adeguare l’alimentazione alle sue veloci metamorfosi. In una fase di ra-pida crescita è sempre consi-gliabile non eccedere nei quantitativi del cibo pensando sia la cosa più giusta per il cuc-ciolo. Non improvvisarsi veteri-nari aggiungendo minerali, calcio o vitamine, alla dieta del cane in quanto se alimentato correttamente con specifici ed ottimi mangimi di marche co-nosciute, non avrà bisogno di altri supporti dietetici già pre-senti nella formulazione delle crocchette. Un eccesso può es-sere causa di gravi danni irre-versibili.Anche se il cucciolo a quattro - cinque mesi potrà sembrare “grande” tenere sempre in con-

siderazione la sua effettiva età ed evitare tutti quegli esercizi che implicano vio-lenza: (salti, galoppate, giochi con soggetti adulti, ecc.) – Il cucciolo è come un bam-bino piccolo: va maneggiato con cura!Il Montagna dei Pirenei, come tutti i cani di grande taglia, può incorrere nella sin-drome della torsione-dilatazione dello sto-maco. Per scongiurare questo terribile e spesso mortale evento, si consiglia di suddividere la razione giornaliera di cibo in due parti uguali da somministrare al cane al mattino ed alla sera, durante tutto l’arco della sua vita.In Italia, la razza è tutelata dal Club Amatori Cani dei Pirenei (A.C.P.) che sarà sempre a vostra disposizione per ogni esi-genza: www.clubacp.com

Roberta Lazzeri Cardini

Il mantello senza avere troppe ondula-zioni, sarà fornito di ricco pelo e sottopelo nelle stagioni fredde. Al tatto dovrà avere una consistenza piuttosto secca, quasi vi-trea (mai setosa). Sarà molto lungo attorno al collo formando una folta criniera leo-nina (più rara nelle femmine), gli arti ante-riori avranno una lunga frangiatura e quelli posteriori presenteranno una folta cou-lisse.La coda sarà fornita di pennacchio che si eleverà al centro della linea dorsale for-mando una ruota (detta Arroundera) solo quando il cane è in attenzione.Il colore del mantello potrà essere total-mente bianco o presentare macchie color tasso (Blaireau) sui lati della testa, sulle orecchie, alla base della coda e a volte anche su un lato del corpo.Gli arti posteriori dovranno sempre pre-

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Originario delle Highlands scozzesi il West Highland White Terrier dice tutto nel suo nome .È un terrier, ossia un cane selezionato per la caccia in tana ai cosiddetti “nocivi”, ed è unicamente bianco. Comunemente so-prannominato “Westie” nella storia delle razze canine, non è una razza molto an-tica, le sue origini certe risalgono alla fine del 1800. Nei primi anni del secolo i cani denominati “scotch terrier” avrebbero po-tuto essere sia Westies che Cairns, oppure Scottish. Infatti queste tre razze terrier hanno in comune i medesimi progenitori, tanto che fino all’inizio del ventesimo se-colo erano ancora ammessi gli accoppia-

Continua il successo del West Higland

Il terrier del colonnelloL’ufficiale selezionò il bianco perché i marroni a caccia

potevano essere scambiati per volpi. Il carattere e la cura del mantello

menti fra Cairn e Westie. Si fa riferire l’inizio certo della storia della razza al Colonnello Malcolm nella zona del Poltalloch nell’Argyllshire. I progenitori del Westie erano cani selezionati unica-mente per la caccia in tana e sopraterra , e si racconta che il Colonnello iniziò ad alle-vare unicamente cani bianchi in quanto durante una battuta di caccia aveva egli stesso ucciso per errore il suo cane prefe-rito scambiandolo con la volpe. Profondamente dispiaciuto per l’accaduto, egli iniziò a selezionare unicamente sog-getti bianchi o crema; questo mentre gli altri allevatori eliminavano sistematica-mente i cuccioli di questo colore, erronea-

mente ritenendo che fossero più delicati e non adatti allo scopo. Il colonnello Malcolm così facendo iniziò a gettare le basi per la selezione del Westie moderno.

Il Westie moderno

Innanzitutto, una considerazione sul suo aspetto in generale. Non a caso le prime due parole riportate nello standard inclu-dono le parole “piccolo, attivo”. Lo standard riporta un’altezza al garrese di 28 cm, ma il peso non è indicato, si ritiene che non debba superare i 9-10 Kg al fine di non perdere le peculiarità di razza. Un’altra definizione riportata nello stan-dard è che deve avere una “espressione penetrante” e possedere una “grande con-siderazione di sé”. Quest’ultima espres-sione definisce molto bene la personalità del Westie. Nel linguaggio canino ciò signi-fica: “Oh, come va ? Io sto bene!”.Il Westie pensa in grande di sé stesso, sicu-ramente una caratteristica che gli deriva dai suoi antenati delle Highlands Scozzesi. E’ un cane pieno di pepe e di fascino. Fra i terriers è considerato a ragione quello con il carattere più dolce. Il giusto colore e forma dell’occhio danno ragione dello straordinario successo di questa razza. Questi debbono essere ben distanziati, e il più scuri possibile…così facendo l’espres-sione del Westie non può essere confusa con quella di nessun altro cane! Lo stan-dard a questo punto parla di “espressione penetrante” che non deve dare l’impres-sione di un cane aggressivo.Il muso viene indicato “leggermente più corto del cranio” e ad ogni modo, le ma-scelle devono essere potenti con muso ben pieno sotto gli occhi. Il cranio deve essere rotondeggiante. Stop ben definito.I denti devono essere grandi, forti con chiusura a forbice. Nello standard non è menzionata la mancanza eventuale di pre-molari e molari. Tutto ciò in quanto du-rante l’azione di caccia la preda veniva af-ferrata efficacemente con un maggiore contributo di incisivi e canini insolita-mente grandi in proporzione alla taglia del

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cane e successivamente scossa. L’azione mortale di scuotimento è resa più efficace dal contributo dei potenti e forti muscoli del collo, ecco perché un collo da cigno è fortemente indesiderabile. Molto spesso si è portati erroneamente a pensare che gli standards siano una inutile raccolta di det-tagli insignificanti e superflui. Sbagliato! Gli standard di razza sono assolutamente funzionali e ciò che viene descritto trova sempre giustificazione nella funzione per cui ogni singola razza è stata costruita e selezionata. Le orecchie piccole, erette, piazzate al di sopra della testa, ricoperte di pelo fine e liscio. Il naso deve essere nero come pure le unghie e la pelle, che deve essere ben pigmentata. Pigmentazione che è carattere molto importante di tipo nel Westie. La testa si congiunge ad un collo modera-tamente lungo, robusto, che si ispessisce gradualmente verso la base a fondersi ar-moniosamente con spalle ben oblique.Altra caratteristica fondamentale è la cor-retta inclinazione della spalla. Questa se ben posizionata contribuisce a dare quel caratteristico e inconfondibile disegno del nostro Westie. L’angolo scapolo omerale deve avvicinarsi il più possibile ai 90°, con-tribuendo in modo sostanziale al corretto movimento dell’anteriore che viene defi-nito facile, efficace e sciolto.Il dorso deve essere dritto e corto, con rene largo e groppa il più possibile orizzontale che permetta alla coda di essere inserita correttamente ben in alto, senza frange, più dritta possibile. Con il cane in stazione, essa non deve sorpassare in lunghezza la sommità del cranio. Il corretto portamento della coda è un altro dei punti essenziali dello standard di razza perché contribu-isce a definire il carattere del nostro terrier. Se ben portata, essa leggermente si inclina verso la testa del cane, come se una gentile brezza stesse soffiando. Durante il movi-mento essa si muove in sincronia con gli arti, con il tipico movimento a “pendolo”.Il posteriore forte e molto muscoloso in

relazione alla taglia ridotta è necessario per fornire il grande impulso per un cor-retto ed energico movimento così caratte-ristico nel nostro Westie. Per quello che riguarda il mantello, esso è molto importante e raramente perfetto. Deve essere doppio con pelo di copertura esterno duro e dritto lungo circa 5 cm e sottopelo più morbido. Più corto sulle spalle, sul collo e dorso dove viene oppor-tunamente amalgamato con il pelo pre-sente sulla testa con la sua caratteristica forma rotonda, sulle frange, che sono più lunghe nella parte ventrale e sulle zampe.

La cura del mantello

Naturalmente dotato di un folto mantello, questo in alcuni punti caratteristici prende

il nome di “difese”. Queste, presenti sulla testa, sugli arti e nella regione ventrale del corpo assumono una particolare rilevanza proprio per l’aspetto funzionale che sono chiamate a svolgere. Infatti, le difese ser-vono proprio a proteggere le parti più deli-cate durante lo scontro con i nocivi nell’an-gusto spazio delle tane in cui i nostri we-stie dovevano lavorare.Il mantello ideale è ruvido, dritto e bianco, ma un pelo così fatto può talvolta presen-tare qualche sfumatura color grano che non è da penalizzare in quanto è da prefe-rirsi senza dubbio ad un pelo bianco ma morbido. Anche questo aspetto trova una valida spiegazione nella funzione che il mantello del Westie si trova a compiere, non dimentichiamoci che lui è nato nelle fredde ed umide Highland Scozzesi. Un

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mantello così costruito è senz’altro efficace nel proteggerlo dalle intemperie. La sua toelettatura: si esegue a stripping che è una tecnica che consiste nell’asportazione indolore del pelo morto con appositi col-tellini ed anche a mano. Con tale tecnica che deve essere messa in atto con una frequenza variabile da cane a cane viene “scolpito” e modellato il pelo in ricrescita dando al nostro westie il suo così accattivante aspetto. Diciamo pure che per mantenere in ordine un westie la toelettatura può essere ese-guita ogni due o tre mesi, diversa è la situa-zione per i cani da show che devono essere trimmati almeno ogni due settimane. Soltanto a guardarlo, il Westie merita un

premio per il design.Con il suo pelo bianco e gli occhi a man-dorla scuri come il carbone che ti guar-dano attraverso una cortina di pelo, e la coda portata come una bandiera; è un de-lizioso e piccolo cane. Tutti i cuccioli di cane sono incantevoli, ma ritengo che il Westie sia l’unico che da cucciolo sia an-cora più intrigante dell’adulto. Il Westie ha una taglia che gli permette di essere un cane vero, ma piccolo abbastanza da poter viaggiare comodamente a seguito del pro-prietario nelle più svariate situazioni.

In famiglia

Riesce a godere pienamente del mondo

esterno senza farsi influenzare dalla sta-gione, ma si adatta egregiamente al più piccolo degli appartamenti. Il suo man-tello è assai facile da mantenere pulito e non riempie di peli la vostra casa. Inoltre non ha un eccessivo “odore di cane”. Il Westie sembra un giocattolo peloso, ma è meravigliosamente vivo…nulla sfugge alle sue investigazioni, dal nuovo orologio in salotto ai nuovi vicini di casa.Come razza ha anche il meraviglioso pregio di “invecchiare con grazia”. Non è raro vederli a 10 anni correre felici inse-guendo una palla. Non raramente arrivano ai 14 anni e più in buona forma fisica.Di base il carattere del Westie è dolce, affe-zionato e fedele, ma non servile. Se si desi-dera un cane da grembo non si dovrebbe scegliere il Westie. Se il Westie vuole essere considerato, riesce in tutte le maniere ad attirare la nostra attenzione, ma sempre con un gran senso di personale auto-stima. E’ un tipetto che sa di essere grande! E’ estremamente intelligente ed impara assai velocemente. E’troppo intelligente per es-sere polemico, ma non si tirerà indietro se c’è da “discutere” con un cane più grande di lui. Sa quali sono i suoi diritti e li difen-derà sempre. Tutte le caratteristiche finora descritte lo rendono una razza estremamente popo-lare e per fare un breve cenno sulla situa-zione attuale del westie in Italia possiamo dire che le iscrizioni ai libri genealogici si attestano sul migliaio di cuccioli all’anno. Di questi purtroppo solo una veramente esigua percentuale viene sottoposta a veri-fiche zootecniche. Questo ovviamente non è di beneficio alla razza perché la stra-grande maggioranza di cuccioli nasce da genitori non testati dal punto di vista mor-foattitudinale, caratteriale e sanitario. La Società Italiana Terriers si occupa di promuovere e tutelare la razza mediante l’organizzazione di convegni e seminari, nonché di organizzare raduni e speciali di razza dove molto spesso sono invitati giu-dici specialisti.I pochi allevatori Italiani allevano con grande impegno, coscienza e amore per la razza.Questo comporta una non facile ed imme-diata reperibilità di un buon cucciolo, ma occorre armarsi di pazienza per ottenere un cucciolo di qualità. Come risaputo i negozi sono pieni di cuccioli non selezio-nati offerti ad un prezzo spesso allettante, ma che spesso non rispondono alle aspet-tative.Queste brevi note sul Westie hanno la spe-ranza di far avvicinare nuovi appassionati a questo piccolo grande terrier e ci augu-riamo possano essere delle buone linee guida per chi vuole partire col piede giusto.

Lorena LotznikerRiccardo Di Carlo

Disegni di Alberto Marengoni

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ISCRIZIONI1a Chiusura: 7 Maggio 2012 - 2a Chiusura: 14 Maggio 2012 (con maggiorazione del 30%)

PAGAMENTIDa effettuarsi tramite: Conto Bancoposta n° 69850402

Si accettano solo le iscrizioni accompagnate dal relativo pagamento. Le schede di iscrizione incomplete, illeggibili, prive del pagamento o della dichiarazione di iscrizione all’anagrafe canina saranno ritenute nulle e cestinate senza preavviso.

Le iscrizioni complete di tutti i dati devono essere inviate a: KALLISTÈ CASA EDITRICEVia T. Ferreri, 73/G - 10070 Barbania (TO) Tel. +39.011.9242660 – Fax +39.011.9243916 - E-mail: [email protected]

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Organizzata dal GRUPPO CINOFILO GROANEin collaborazione con il COMUNE DI SEVESO

Federazione Italiana della Caccia Sezione Provinciale di Milano Sezione Provinciale di Monza e Brianza

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ISCRIZIONILe iscrizioni dovranno pervenire insieme all’attestazione di pagamento a:

Kallistè Casa Editrice, via Ferreri 73/g – 10070 Barbania (TO)Tel 011/9242660 fax 011/9243916 e 9243855

Iscrizioni on line: www.miglioredirazzareport.it - pagamento con carta di credito.Le iscrizioni dovranno essere complete di tutti i dati richiesti, obbligatorio il codice identificativo dell’anagrafe canina regionale (USL).

LE ISCRIZIONI PRIVE DELLA RICEVUTA DI PAGAMENTO SARANNO RITENUTE NULLE E CESTINATE SENZA PREAVVISO.

DOPPIA ESPOSIZIONECACIB CAC E RADUNI

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PISA CACIB PISA CAC Sabato 9 giugno 2012 ore 10 Domenica 10 giugno 2012 ore 16,3055° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA 34° ESPOSIZIONE NAZIONALE GRUPPO CINOFILO PISANO GRUPPO CINOFILO EMPOLESE

RADUNI Pisa, Sabato 9 giugno 2012 Pisa, Domenica 10 giugno 2012 ore 9,30: Pastore maremmano abruzzese Società Italiana Terrier per tutte le razze tutelate Weimaraner Pastore Australiano Sheeperd Club Cani da Compagnia per tutte le razze tutelate

Mostre Speciali del 9 giugno: shetland, pastore tedesco, pastore scozzese, bobtail, rottweiler, boxer, bassotti, cocker spaniel inglese e americano.

Per eventuali modifiche in giuria: consultare i siti

www.miglioredirazzareport.it - www.gruppocinofilopisano.com

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Attraverso un’evoluzione artificiale frutto sia di ragioni pratiche sia di capriccio, il miglior amico dell’uomo è diventato l’ani-male più diversificato del pianeta; un’im-presa sbalorditiva se si considera che la maggior parte delle attuali 350-400 razze canine esiste al massimo da un paio di se-coli. Gli allevatori hanno modificato il pro-cesso evolutivo combinando i tratti più di-sparati attraverso l’accoppiamento di cani con caratteristiche diverse e poi selezio-nando come riproduttori i discendenti degli accoppiamenti che presentavano i tratti desiderati in forma più marcata. Ad esempio, per creare un cane in grado di stanare i tassi, pare che fra il Settecento e l’Ottocento alcuni cacciatori tedeschi ab-biano fatto accoppiare dei segugi (proba-bilmente bassett, cani di origine francese) con dei terrier: è nata così una nuova va-riazione sul tema del cane con arti brevi e tronco affusolato per cacciare la preda nella tana: il bassotto, o Dachshund, che in tedesco vuol dire appunto “cane da tasso”.La pelle elastica costituiva un meccanismo di difesa, permettendo al cane di soppor-tare morsi di denti aguzzi senza grossi danni, mentre la coda lunga e robusta ser-viva al cacciatore per tirare fuori il cane infilato in una tana con il tasso fra le fauci.Gli allevatori non pensavano certo che creando questi nuovi cani intervenivano anche sui geni che determinano l’ana-tomia canina. Per la scienza era ovvio che la diversità morfologica dei cani celasse un’equivalente ricchezza di variabilità ge-netica. Ma il recente moltiplicarsi di studi sul genoma canino ha portato a una con-clusione sorprendente e del tutto opposta: la ricca varietà di forme, colori e taglie ca-nine deriva perlopiù da cambiamenti in un numero esiguo di regioni geniche. La differenza fra il corpo piccolo del bassotto e quello massiccio del rottweiler è deter-minata da una mutazione nella sequenza di un singolo gene; così come un solo altro gene determina la differenza fra le zampe tozze del bassotto (la cosiddetta condrodi-splasia) e quelle slanciate del levriero.Lo stesso si può dire per tutte le razze e per la maggior parte dei tratti fisici che le ca-ratterizzano. Per il progetto di ricerca

Un’importante ricerca dal National Geographic

Perché i cani sono diversiLo studio delle mutazioni si rivela prezioso

per comprendere anche le malattie dell’uomo

CanMap, che nasce da una collaborazione fra Cornell University, Ucla e National Institutes of Health, sono stati campionati i Dna di oltre 900 cani di 80 razze diverse oltre a quelli di canidi selvatici come lupi e coyote. I ricercatori del progetto hanno scoperto che taglia, lunghezza del pelo, tipo di mantello, forma del tartufo, posi-

zione delle orecchie, colore del mantello e gli altri tratti che definiscono l’aspetto di una razza sono determinati da appena una cinquantina di mutazioni genetiche. La differenza fra orecchie pendenti ed erette nasce da una singola regione genica del cromosoma canino 10, o Cfa10 (dove Cfa sta per Canis familiaris), mentre le tipiche pliche della pelle di uno shar pei sono ri-conducibili a un’altra regione, Has2. E la cresta sul dorso del Rhodesian ridgeback? Quella deriva da una mutazione nel Cfa18. Bastano poche mutazioni genetiche perché il bassotto diventi un dobermann, quanto meno nell’aspetto, e alcune altre trasformano il dobermann in un dalmata.«Ciò che emerge dagli studi è che nei cani la diversità deriva da un corredo di stru-menti genetici piuttosto ristretto», dice il biologo Robert Wayne.Ma perché, allora, i cani sono così diversi fra loro? La risposta, dicono gli studiosi, sta nella loro particolare storia evolutiva. Canis lupus familiaris è stato il primo ani-male domesticato dall’uomo, con un pro-cesso iniziato fra i 20 mila e i 15 mila anni fa, molto probabilmente quando i lupi grigi iniziarono a cercare cibo attorno agli insediamenti umani. Vi sono opinioni di-scordi sul ruolo più o meno attivo svolto dall’uomo nella fase successiva, ma alla fine, quando abbiamo cominciato a usare i cani per la caccia, la guardia e la compa-gnia, il rapporto è diventato di mutuo van-taggio. Alcuni millenni dopo, quando ini-ziarono a creare le prime razze moderne, gli allevatori attinsero proprio a quella ma-teria prima così diversificata. Per ottenere il cane desiderato se lezionarono i caratteri ricavati da una serie di incroci, o tentarono di replicare in fretta le mutazioni spon-tanee di una certa popolazione. Inoltre, visto che più una determinata discen-denza di cani si distingueva dalle altre più era probabile che venisse riconosciuta come nuova razza, gli allevatori favorirono le nuove caratteristiche più esasperate. La selezione tendeva a privilegiare geni sin-goli a grande impatto, la cui azione genera un tratto marcato nell’aspetto morfologico della razza, il che consentì ad alcuni carat-teri di consolidarsi più in fretta di quanto

Chihuahua

Bulldog inglese

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non avrebbero mai consentito geni a im-patto minore.Questa scoperta ha importanti ripercus-sioni, come quelle sullo studio delle ma-lattie genetiche nell’uomo. Sono già state mappate oltre un centinaio di mutazioni che determinano una predisposizione a malattie genetiche canine, e molte di queste hanno un corrispettivo nell’uomo. Ma siccome i cani sono stati “isolati”, gene-ticamente parlando, in razze che si sono evolute a partire da un esiguo gruppo di individui originali, ciascuna razza pre-senta un numero molto più ridotto di geni alterati - spesso uno o due al massimo - re-sponsabili della patologia. Ad esempio, i ricercatori della Cornell che studiano la PRA, una malattia degenerativa dell’oc-chio dei cani comune anche all’uomo (in cui prende il nome di retinite pigmentosa), hanno scoperto che può essere causata da 20 geni canini diversi; ma il fatto che negli schnauzer piuttosto che nel barboncino ne sia responsabile un gene diverso ha aperto la strada per la ricerca negli esseri umani. Intanto, grazie a uno studio recente di un tipo raro di epilessia nei bassotti è stata identificata quella che sembra una parti-colare firma genetica in grado di fare luce sulla patologia negli esseri umani.Insomma, gli allevatori vittoriani, selezio-nando cani solo in base al loro capriccio,

hanno finito per creare popolazioni gene-ticamente isolate, senza sapere che in fu-turo sarebbero risultate utili alla ricerca scientifica. Ciò è particolarmente vero nel campo dei tumori, alcuni dei quali insor-gono in certe razze canine anche nel 60 per cento degli individui, mentre colpi-scono solo un essere umano su 10 mila. «Noi siamo gli esperti di genetica», dice la genetista Elaine Ostrander. «Ma il lavoro sul campo lo hanno fatto tutto gli alleva-tori». Una categoria di caratteristiche che finora è sfuggita alle analisi del CanMap è quella del comportamento, a cui a tutt’oggi è stato possibile ricondurre un’unica muta-zione genetica: si tratta della versione ca-nina del gene del disturbo ossessivo-com-pulsivo nell’uomo, quello che può indurre ad esempio un pinscher a succhiarsi os-

sessivamente il pelo fino a sanguinare. Caratteri come la fedeltà o l’istinto a radu-nare il branco hanno un evidente fonda-mento genetico, ma possono essere anche influenzati da fattori come l’alimentazione o la presenza di bambini in casa, il che rende difficile quantificarli ai fini di uno studio. Eppure, dice il genetista Carlos Bustamante, «rispetto ad altri animali, nei cani abbiamo le stesse possibilità, se non di più, di capirne il comportamento». Del resto, sottolinea lo studioso, al mondo ci sono milioni di cinofili che non vedono l’ora di offrire le proprie esperienze per aiutare la ricerca.

Parzialmente tratto dal testo di Evan Ratliff

Bassotto

Chow Chow

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I documenti che testimoniano, per primi, un utilizzo efficace e attivo del cane nella caccia sono datati tra il 7000 il 6000 a.C., sono stati quindi necessari migliaia di anni di domesticazione e conoscenza delle atti-tudini di questo organismo, prima di poter ottenere un rapporto vero e proprio di col-laborazione fra due predatori quali l’uomo e il cane, entrambi appartenenti al regno animale e che per corrispettiva necessità si sono incontrati e intesi. Da parte dell’uomo è stato necessario un eccellente controllo dell’animale per riu-scire ad utilizzarlo in maniera efficace, escludendo che il cane si attribuisse quel qualcosa senza averne il diritto, come con-sumare o mettere da parte e proteggere con la forza la selvaggina cacciata.L’uomo quindi ha prima di tutto osservato ed analizzato i differenti metodi per poter cacciare insieme a quel organismo che sa-rebbe dovuto divenire fedele compagno e grandissimo atleta.In questo rapporto l’uomo ha ricevuto con soddisfazione un sodalizio che dura quasi dall’alba della sua specie e il primo gesto di riverenza, che hanno inteso fare l’uomo e la donna, è stato quello di nutrire come un

L’alimentazione aumenta le prerogative di razza

La fame e il fiuto La funzione del fegato. Come nasce la stanchezza. La necessità delle vitamine

pargolo della stessa specie, il proprio cane da caccia, poiché nutrire avrebbe signifi-cato benessere ed efficienza nel lavoro da atleta. Nel cane da ferma, dove nell’olfatto è fondamentale il metabolismo legato a questo senso, è importante nutrire ade-guatamente e bene: come nel cane da cerca dove il cane corre per ritrovare la selvaggina e riportarla dal cacciatore, come nel cane da riporto dove il cane deve dimostrare grande potere nell’olfatto e ot-tima osservazione dell’uccello migratore abbattuto. Il primo presupposto per essere un ottimo atleta è mangiare e nutrirsi bene, accompagnando allo sviluppo di un ottimo predatore tutte quelle evoluzioni del metabolismo nutrizionale che si verifi-cano da quando è cucciolo, fino a quando è il momento di essere predatori in coppia, evento che nella storia biologica ha carat-terizzato la bellezza dell’ambasciatore della natura per eccellenza.I fabbisogni energetici in un cane da caccia sono maggiori rispetto a quelli di un cane che viene ad essere impiegato nella guardia, nello sprint o scatto, e quasi pari quelli di un cane che pratica lo sforzo pro-lungato.

Il Fegato nella storia dell’evoluzione dei mammiferi è stato il direttore d’orchestra di tutti quei processi molecolari che hanno permesso l’esatta funzionalità di tutto l’or-ganismo. È interessante sapere che tutte le strutture e in particolare il cervello e l’ap-parato digerente hanno, nel corso dei mil-lenni, variato le loro strutture in base alle mutazioni genetiche avvenute, e alla fun-zionalità dei nutrienti determinati dalla dieta. Questo è accaduto per gli animali quanto per l’uomo. Il fegato bene o male non ha avuto tutta questa necessità di evolvere, in quanto il suo ruolo è stato sempre quello di mantenere attivo ed effi-ciente lo stato reattivo di tutti i nutrienti che provenivano dall’esterno.Il metabolismo è un processo mantenuto grazie al fegato ed è suddiviso in due vie quali il catabolismo grazie al quale avven-gono una serie di reazioni in ambiente cellulare, dove si disintegrano gli alimenti espellendone le parti residue, e l’anabo-lismo come via contraria alla precedente nella quale le sostanze nutritive nascono, vengono sintetizzate. Nella fisiologia integrativa animale, scienza che permette di collegare tutti i fenomeni biochimici che avvengono negli organi, è importante conoscere le correla-zioni che ci sono tra il metabolismo del fegato e quello degli altri organi. Se par-liamo di un cane da caccia e quindi di un grande atleta è sicuramente importante conoscere la funzionalità del fegato, come base energetica, e i muscoli che corrispon-dono agli organi effettori rispondenti agli ordini che provengono dalla base. In parti-colare il metabolismo nel muscolo schele-trico richiede l’utilizzo di una sostanza conosciuta con l’acronimo di ATP (Adenosin Trifosfato) per effettuare il la-voro meccanico. Se parliamo del metabolismo di Carboidrati, Grassi e Proteine, in fase di catabolismo, tutti i processi mirano alla produzione di energia che è contenuta appunto nella produzione di ATP.Il muscolo scheletrico e in particolare le sue cellule, i miociti, producono notevoli quantità di ATP per la contrazione musco-lare. Questo tessuto è caratterizzato da un

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lavoro meccanico intermittente e quindi l’attività del muscolo può essere variabile.

Muscolo a riposo, moderatamente attivo e molto attivo

Si tratta di momenti in cui, vengono ad essere bruciati differenti substrati (so-stanze) che derivano dai nutrienti. Nel muscolo a riposo (cioè privo di contra-zione) particolari sostanze, presenti nel tessuto grasso del cane chiamate Acidi grassi e Corpi chetonici provenienti dal Fegato, sono fonte di ATP e quindi di energia. Queste sostanze vengono ad es-sere completamente bruciate nei mito-condri. Nel muscolo moderatamente at-tivo vengono ad essere utilizzati gli acidi grassi provenienti dal tessuto grasso dell’animale e corpi chetonici provenienti dal fegato. Avviene il catabolismo degli zuccheri secondo scissione del glucosio (Glicolisi) e combustione completa nei mitocondri con produzione di ATP e in questo caso abbiamo un netto e graduale decremento di glicemia (concentrazione di zuccheri nel sangue). Nel muscolo molto attivo viene ad essere utilizzato il glicogeno muscolare (costituito da molte unità di glucosio ripetute e per questo chiamato polimero del glucosio negli ani-mali) per produrre il glucosio per il mu-scolo. Abbiamo anche fermentazione lat-tica che produce acido lattico. Se dovesse continuare l’attività fisica dopo i due minuti si passa dalla potenza alla re-sistenza e vengono ad essere consumati l’80% degli acidi grassi presenti nel tessuto adiposo, il 10% degli zuccheri compresi come glucosio e glicogeno e l’8% delle Proteine. Quindi l’intensità è differente in base all’attività che il cane svolge .Naturalmente parte della fermentazione lattica aumenta e questo potrebbe causare nel Cane da Caccia concentrazione di acido lattico nel muscolo per affatica-mento muscolare con reazione di dolore e calo dell’attività di resistenza. L’acido lat-tico inibisce l’utilizzazione del Glicogeno e del Glucosio, quella dei grassi, produce edema muscolare e peggiora la presta-zione fisica. Quindi, non bisogna mai ec-cedere nell’attività di resistenza del cane da caccia. Ricordiamoci che lo abbiamo selezionato così perché noi lo abbiamo voluto così. Per questo tipo di attività quale nutrizione e stato ambientale è bene adot-tare per il nostro cane da caccia?Prendendo in considerazione quattro dif-ferenti razze di Cane da Caccia quali Setter Inglese, Spinone Italiano, Bracco Italiano e il Pointer, per osservare il loro fabbisogno nutrizionale e il ruolo di alcuni importanti nutrienti come le Vitamine e i Sali mine-rali. Sono dei cani meravigliosi che presen-tano bene o male lo stesso peso. La loro

taglia risulta essere oscillante tra il medio – grande. Ricordiamoci che i nutrienti che giungono nell’organismo grazie alla dieta si distin-guono grossolanamente in due gruppi: quelli calorici con Carboidrati, Proteine e Lipidi e non calorici con Vitamine e Sali minerali. I calorici vengono denominati in questo modo perché possono essere “bru-ciati” nell’organismo del nostro Cane grazie al metabolismo epatico, muscolare e cerebrale, mentre i non calorici offrono un supporto funzionale a tutto il mecca-nismo metabolico degli organi permet-tendo ai nutrienti calorici di assolvere le proprie funzioni.I Carboidrati sono i nutrienti energetici per eccellenza e sono ad esempio il Glucosio e il Glicogeno precedentemente menzio-nati. Il Grassi o Lipidi hanno analoga fun-zione dei carboidrati ma riguardano quel tipo di energia di riserva. Le proteine

gono dall’acqua e dagli altri alimenti.La vitamina A è essenziale per la visione, per la crescita e il differenziamento della pelle, crescita delle ossa, riproduzione e sviluppo embrionale, difese immunitarie, protezione contro patologie cronico dege-nerative.La vitamina D svolge importanti funzioni per la regolazione del metabolismo del Calcio e del Fosforo e del loro assorbi-mento a livello intestinale, riassorbimento renale e deposizione di questi due mine-rali a livello delle ossa.La vitamina E ha azione antiossidante, previene la perossidazione degli acidi grassi contenenti doppi legami e protegge il globuli rossi che trasportano emoglo-bina.La vitamina B1 o Tiamina è un co-fattore (coenzima) di molte reazioni metaboliche riguardanti il metabolismo cellulare. La vitamina B2 o Riboflavina ha funzioni

In relazione all’intensa attività muscolare nel Cane da caccia troviamo una differente distribuzione dei macro nutrienti e della fibra rispetto al Cane sedentario. Più lipidi, meno carboidrati e minore quantità di fibra poiché questa tende a sequestrare acqua e vitamine nell’intestino con conseguente minore efficienza dell’attività metabolica.

hanno funzione plastica poiché permet-tono la costruzione delle cellule e dei tes-suti. Quindi le fonti alimentari di energia sono per il 50-65 % i lipidi perché hanno elevata densità energetica, alta digeribilità e buona appetibilità, per il 10-15% i carboi-drati perché sono la fonte diretta di glu-cosio e di glicogeno e nella mangimistica vengono ad essere impiegati solo in forma di cereali fioccati o estrusi. Gli acidi grassi importanti sono gli w-3 e gli w-6 associati agli acidi grassi a corta e media catena. Come devono essere distribuiti nel cane Atleta questi nutrienti? Esiste una netta differenza nella distribuzione dei nutrienti nel cane Atleta nel cane sedentario. Le vitamine non sono nutrienti calorici ma sono essenziali al metabolismo poiché co-stituiscono tutti quei cofattori che permet-tono le reazioni biochimiche nel fegato, nel muscolo e nel cervello. Agiscono asso-ciate in parte ai Sali minerali che proven-

analoghe della B1.Come Sali Minerali il Calcio è il costituente delle ossa e dei denti, determina la contra-zione muscolare, regola la permeabilità cellulare e l’attività di numerosi enzimi e si trova in latte e derivati, uova, leguminose e pesci. Il Fosforo è costituente delle ossa e dei denti, di enzimi, fosfolipidi, nucleotidi, e offre un importante sistema tampone. Si trova in latte e derivati, carne e vegetali.Il Magnesio entra nella composizione delle ossa in quantità inferiori a Calcio e Fosforo. Entra nella costituzione di alcuni enzimi e allo stato libero regola l’eccitabilità neuro-muscolare.Il Sodio è presente nei liquidi extracellulari e assume differenti funzioni tra cui regola-zione della pressione osmotica, del pH, la permeabilità delle membrane cellulari, la contrazione muscolare e la genesi dell’im-pulso nervoso.Il Potassio è un importante macro ele-

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mento e associato al Sodio, e come il Cloro, regola l’eccitabilità muscolare, il pH, la ri-tenzione idrica e la pressione osmotica.Il Ferro è il costituente dell’emoglobina, proteina responsabile del trasporto dell’os-sigeno. Si trova nell’organismo come parte di proteine e si trova anche come deposito legato alla proteina ferritina.Una volta assorbito passa nel sangue, si lega alla transferritina che è la proteina di trasporto per il ferro. Una quantità di questo minerale si trova nel fegato, nella milza e nel midollo osseo.Il Rame è molto importante perché com-ponente di molti enzimi. È indispensabile per l’assorbimento del Ferro.Il Setter Inglese è un bellissimo cane da ferma e le sue attitudini lo presentano come vivace, allegro, affettuoso, molto at-taccato al padrone e dolce con i bambini. È molto calmo con gli altri cani. Osservandolo in azione velocità, energia ed efficienza sono le caratteristiche che lo rendono unico. Corre rasente al suolo come se vo-lasse. In effetti, osservato in moviola, si evidenzia che in un istante della sua corsa è praticamente tutto in aria con le zampe tutte e quattro staccate dal suolo. Dopo una lunga corsa si blocca individuata la preda e per poi efficientemente riprendere la corsa di resistenza. Individuata la preda espone il suo DNA felino ereditato dall’evo-

luzione che ha scisso il mondo canino da quello felino conservando un’attitudine da caccia simile a quello di una Pantera.Lo Spinone Italiano è docile, paziente, molto socievole, intelligente e coraggioso e utilizzato come da ferma per la Beccaccia è

efficientissimo. È un provetto nuotatore e resistentissimo alla fatica e usa la stessa disinvoltura in acqua profonda e fredda come nei roveti.Il Bracco Italiano è un cane buonissimo in casa, dolce con i bambini e che si scatena proprio sul terreno di Caccia. Cane da Ferma adatto ai terreni montuosi e pianeg-gianti. Opera a testa alta e ferma solidis-sima.Il Pointer è cane da Caccia al Galoppo per eccellenza. Ancora di più l’istinto felino qui viene accentuato in quanto i muscoli tesi per lungo tempo rendono il Pointer il cane puntatore. Qui la resistenza viene espressa proprio in questa pratica.I fabbisogni energetici del Cane da Caccia variano in base alla temperatura ambien-tale in quanto le razze riportate possono essere utilizzate in ambienti differenti e integrate tra di loro per rendere più effi-ciente la battuta di caccia .Concludendo, si può ammettere che il cane da caccia è un sodalizio di fedeltà, intelligenza e passione per il padrone e la sua attività. Meglio di altre razze, già in te-nera età, presenta qualcosa di innato che lo porta ad essere un selezionatore di prede che caccia, ci riporta guardandoci negli occhi e dicendoci grazie di esistere. Quando ci riporta la nostra preda ci dona un grandissimo messaggio: “L’ambiente e la natura ti rispetteranno, quando a loro darai più di quello, che da essi ti aspetti. Affidati a me, poiché ti sono figlio, fedele compagno e ambasciatore della natura stessa, soprattutto nutrimi bene perché sono quello che mangio e quello penso di te, mio padrone”.

Stefano Spagnulobiologo ricercatore

Nella tabella: relazione tra fabbisogno energetico e temperatura ambientale.

GRUPPO CINOFILO FRIULANO

16° ESPOSIZIONE NAZIONALE DI UDINE

CAC6 MAGGIO 2012

PRAMADANO (UD) Via Roma 47“VILLA GIACOMELLI”

ISCRIZIONI E GIURIA www.miglioredirazzareport.itinfo: 3384209512 – 011 9242660

RecensioneBAMBINI CURIOSI. CANI Kirsty NealeAgile volumetto monografico per soddisfare la curiosità dei piccoli lettori più esigenti. Ricco di notizie accurate ed esaurienti, con illustrazioni dettagliate e un figlio di adesivi per giocare. Una piccola enciclopedia tascabile per imparare tante cose.

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Con il tesseramento del 2012, tutti i tesserati ENCI – Soci allevatori, Associati ai Gruppi Cinofili e alle Associazioni specializzate di razza – possono fruire di due garanzie assicurative

Infortuni + Responsabilità Civile verso Terzi.

ATTENZIONE ALLA DECORRENZA DELLE GARANZIE

ENCI – SportelloAssicurazioniFax: 011 3713110, e-mail: [email protected]

NOVITÀ TESSERAMENTO 2012

SOCIO ENCI=

SOCIO ASSICURATOSportelloAssicurazioni

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MODULO DA PRESENTARE ALL’UFFICIO POSTALEMODULO DA PRESENTARE ALL’UFFICIO POSTALE

Oggetto: ATTIVAZIONE GARANZIE ASSICURATIVE CONVENZIONE FONDIARIA-SAI MITTENTE: Cognome ______________________________________________________________________

Nome _________________________________________________________________________

Codice Fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|

Residente in ____________________________________________ Prov. ____ CAP _________

Via ________________________________________________________ n° ________________

Presa visione del contenuto dei contratti assicurativi stipulati dall’ENCI, al fine dell’attivazione delle polizze INFORTUNI e RESPONSABILITA’ CIVILE di cui all’oggetto, dichiara di essere in possesso della tessera ENCI dell’anno 2012 di Socio Allevatore n. ______________ rilasciata dall’ENCI; Socio Aggregato n. ______________ rilasciata dal Socio Collettivo denominato _________ ___________________________________________ in data ___________________________ Informazioni utili:

COMPILARE il presente modulo in ogni sua parte. L’incompleta compilazione può non consentire il diritto al rimborso assicurativo.

CONSERVARE il presente documento timbrato dall’ufficio postale quale elemento indispensabile a certificare la decorrenza dell’adesione alla polizza assicurativa.

NON INVIARE ne’ all’ENCI ne’ all’ASSICURAZIONE.

DICHIARO, sotto le comminatorie di legge, che i dati riportati sono completi e veritieri. DESTINATARIO: Spett.le Fondiaria-SAI Agenzia Mantova 883 Via Accademia, 46 46100 Mantova (MN) RICHIEDO, AI FINI DELLA DECORRENZA, L’APPOSIZIONE DEL TIMBRO POSTALE PER LA “DATA CERTA”. Data ________________________ Firma ___________________________ € 0,60

(Spazio riservato per l’affrancatura)

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Molti proprietari di cani si trovano sovente a combattere una battaglia persa col pro-prio animale che presenta il brutto vizio di raccogliere ed ingerire materiale non ali-mentare.Scarpe, calzini, pezzetti legno, plastica, carta rappresentano, infatti, per taluni sog-getti delle leccornie irresistibili nonostante i tentativi fallimentari dei proprietari di impedire loro di ingoiarli. Questo atteggiamento anomalo, se spesso è causa solamente di comprensibili quanto colorite imprecazioni umane, dall’altra può effettivamente portare a gravi conse-guenze gastro-enteriche, con ricorso, tal-volta, alla rimozione chirurgica del corpo estraneo ingerito. Nell’ambito di questi multiformi atteggia-menti, che in medicina prendono il nome generico di pica, ne ritroviamo uno in par-ticolare che risulta assolutamente intolle-rabile ed incomprensibile all’occhio

Indagare le cause di una manifestazione fastidiosa e diffusa

La coprofagia nel cane Fra i motivi di un tale comportamento una dieta inadeguata ed anche lo stress

umano: l’ingestione di feci o coprofagia (dal greco kópros = sterco e phageîn = mangiare).Questo fastidioso comportamento, sempre più diffuso, è stato oggetto di numerosi studi, ma i fattori che lo determinano sono ancora solo ipotesi, più o meno valide, così come talvolta fumosi sono i tentativi di ar-ginarlo o inibirlo.Quello che si è potuto capire in merito è che, in natura, questo comportamento può nascere come fisiologico, per divenire una vera e propria patologia o un vizio ac-quisito solo in determinate situazioni.L’ingestione di feci, in effetti, si rileva natu-ralmente nella cagna che tiene pulita la tana dove dorme la propria cucciolata e che stimola la defecazione col leccamento della zona perianale dei propri piccoli. Non vi è nulla di anomalo nemmeno nella propensione dei cagnolini di due-tre mesi ad “assaggiare” il mondo ingerendo tutto

quello che gli capita a tiro, comprese le proprie feci o quelle di altri cani e animali. Tale atteggiamento, paragonabile al vizio dei bambini piccoli di portare tutto alla bocca, deve però terminare col completa-mente della dentizione adulta, cioè at-torno ai 6-7 mesi. Ancora normale può es-sere il caso in cui, durante la convivenza fra diversi soggetti, i cani sottomessi inge-riscano le feci dei cani dominanti. La patologia, clinica o comportamentale, subentra quando invece il proprietario nota questo atteggiamento in contesti as-solutamente differenti. In tal caso, senza necessariamente farne subito un pro-blema più grande del dovuto, è comunque bene condurre il soggetto dal veterinario per sondare le cause più probabili.Innanzitutto, infatti, dobbiamo conside-rare che la coprofagia, in natura, può veri-ficarsi quando la dieta dell’animale non è sufficiente ad assicurare il corretto apporto

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di tutti gli ingredienti nutritivi. I cani sono solo a livello di classificazione dei carni-vori veri e propri, quando nella realtà essi si nutrono anche di sostanze vegetali, non disdegnando, in periodi di “vacche magre”, di ingerire anche feci di erbivori, ricche di fibre parzialmente digerite. Per questo motivo il veterinario passerà in rassegna, prima di tutto, la dieta del cane. Essa evi-dentemente non dovrà essere carente, perché potrebbe spingere il cane a ricer-care nutrienti nelle feci altrui che ancora ne contengono, ma nemmeno troppo ricca di proteine da rendere le deiezioni del sog-getto stesso appetibili. Quest’ultimo fenomeno spiegherebbe il vizio ancor più peculiare del soggetto che ingerisce solo le proprie feci. In tal caso, il problema potrebbe essere risolto con l’adeguamento della dieta e, nei casi più estremi di vizio acquisito, integrando l’ali-mento con prodotti commerciali specifichi (es. miscele di zolfo) che rendano il sapore delle feci del cane assolutamente sgrade-voli.Altro esame routinario in corso di copro-fagia deve essere quello delle feci stesse alla ricerca di parassitosi. I parassiti inte-stinali, infatti, nutrendosi di sostanza ali-mentari assunte dal cane, causano in esso fenomeni di malassorbimento e cattiva digestione e, di conseguenza, possibili ca-

renze alimentari che potrebbero spingere il soggetto a cercare in proprio delle “inte-grazioni”. L’esame coprologico è semplice e rapido e, quindi, immediatamente diagno-stico.La coprofagia può, in taluni casi meno fre-quenti, essere determinata da malassorbi-mento digestivo per disfunzioni pancrea-tiche, deficit epatici o intestinali che de-vono evidentemente essere curati specifi-catamente, ad es. con la somministrazione di sostanze enzimatiche.In altri casi ancora, il veterinario dovrà in-dagare sullo stesso rapporto uomo-cane e cercare di capire se l’animale può risultare un soggetto stressato, spesso solo o chiuso in canile senza alcuno stimolo e per il quale la coprofagia può essere semplice-mente divenuta, col tempo, un “diversivo” alla noiosa routine quotidiana. Oppure, ancora, essa può essere un mec-canismo acquisito dovuto all’istinto di so-pravvivenza in una cucciolata numerosa dove l’apporto nutritivo non era assicurato in maniera sufficiente a tutti i piccoli. In alcune razze nordiche questa patologia è risultata addirittura associata ad una congenita insufficienza digestiva degli amidi, mentre nel Beagle ad una cronica carenza di vitamina B1.E’ chiaro, quindi, che l’iter diagnostico deve essere competo prima di dare un

nome ai fattori scatenati la coprofagia ma, talvolta, esso può essere anche frustrante e non portare a nulla di definitivo. In tal caso, risolvere ciò che può apparire, in fin dei conti, come un semplice vizio, non è semplice. Distrarre il cane in presenza di feci durante una passeggiata, punirlo subito se possi-bile o ignorarlo completamente al mo-mento in cui effettua la disgustosa inge-stione, senza innescare situazioni premio in cui il cane cominci a sfruttare la situa-zione come modo per attirare attenzione, pulire il più frequentemente possibile il canile dove risposa il cane sono tutte azioni che possono risultare utili per de-bellare o ridurre il problema.Ma non facciamoci troppe illusioni!! Talvolta, infatti, in razze spazza-tutto come Beagle e Labrador l’unica soluzione è ri-manere costantemente vigili e, nei casi più estremi, portare a spasso il proprio cane sempre con museruola per impedire l’in-gestione di qualunque escremento possa capitare loro a tiro.Questo non solo per evitare fastidiose ali-tosi, ma anche per scongiurare il continuo reinfestarsi con nuove parassitosi intesti-nali o il presentarsi di fenomeni quali vo-mito o diarrea.

Sara Ceccarellimedico veterinario

MODALITA D’ISCRIZIONE:Iscrizioni: 1° chiusura 02 Maggio - 2° chiusura 21 Maggio con maggiorazione del 30%

Le iscrizioni corredate della ricevuta di pagamento dovranno essere inviate al seguente n. di fax : 0761/053113 o via e-mail a: [email protected] on line su: www.canitalia.it- www.informacani.itPer informazioni iscrizioni telefonare al n. 393/5904933

MODALITA’ DI PAGAMENTO:Vaglia postale intestato al GRUPPO CINOFILO VITERBESE- CAS. POST. 72-01100 VITERBO

Bonifico bancario intestato a Gruppo Cinofilo Viterbese IBAN: IT08A0606514501000010060374 .Carta di credito (solo per iscrizioni on line)

Le schede di iscrizione incomplete, illeggibili e prive del relativo pagamento saranno ritenute nulle e non riportate a catalogo.Tutti i soggetti partecipanti devono essere obbligatoriamente iscritti all’anagrafe canina regionale.

VIGE REGOLAMENTO E.N.C.I

44° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

VITERBO 2 GIUGNO 2012CAC CACIB

Comitato organizzatore: GRUPPO CINOFILO VITERBESEPRATO DI VALLE FAUL

GIURIA CONSULTABILE SUL SITO: WWW.GRUPPOCINOFILOVITERBESE.IT

i nostri CaniAnno 58 num. 4aprile 2012

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Intelligenza, istinto, affetto e fedeltà

Come batte il cuore dei caniLegati all’uomo a filo doppio, facili da condizionare,

non conoscono il tradimento e non hanno strumenti per l’inganno. È l’animale più affidabile che si conosca e le ricerche scientifiche lo confermano

La storia prima e la cronaca ai giorni nostri descrivono il cane come un animale gene-roso, disponibile e solidale. Durante il ter-remoto di Fukushima un Epagneul Breton è stato filmato da una troupe televisiva mentre cercava disperatamente di attirare l’attenzione dei soccorritori andando vanti e indietro con insistenza finché, seguen-dolo, si accorsero che in un angolo, appog-giato a un bidone c’era un Setter inglese, apparentemente morto. Il Breton però lo leccava, lo spingeva col muso e lo raspava con le zampe sino a che, sollevando la testa, l’animale diede un qualche segno di

vita; entrambi sopravvissuti e soccorsi dai volontari sono stati poi accolti in un rifugio attrezzato dopo la devastante calamità che ha colpito il Giappone. Lo stesso è acca-duto in Sardegna, quando un cane è ri-masto intrappolato con le zampe in una tagliola e il fedele amico è restato accanto a lui ululando e abbaiando così forte da attirare l’attenzione dei passanti. Negli Stati Uniti, una femmina di Pointer inglese che era solita aspettare il padrone sul ciglio della strada, da più di un anno continua la sua veglia nonostante la per-sona sia stata uccisa in un incidente. Il fi-

glio dell’uomo racconta che ad ogni ru-more di motore simile a quello dell’auto del padre, la Pointer sobbalza e si mette in attesa… Per non parlare della storia che ha commosso prima il Giappone e poi il mondo intero, quella di Hachiko- l’Akita che fino al 1935 attese il suo padrone alla stazione, ma l’uomo, docente e ricercatore era morto nella sua Università; partito una mattina col treno, non fece più ritorno a casa ma il suo cane rimase ad attenderlo: fedele sino alla morte.Si dice sempre che il cane è un animale sociale, che viveva in branco e pertanto abbia una forte dipendenza dai suoi simili e questo è da ritenersi vero almeno in parte poiché il contesto ambientale è sicu-ramente in grado di condizionare i com-portamenti che sono sempre tesi alla con-servazione della specie, quindi, anche alla conservazione della propria incolumità che però ai giorni nostri, dobbiamo neces-sariamente considerare possa essere non solo fisica, ma anche psicologica, cioè una incolumità dalla paura, dalla solitudine, dall’ansia e dalla sofferenza dovuta alla deprivazione dei bisogni necessari.Da quando l’uomo, in tempi lontani, in-staurò un’alleanza con i cani, il rapporto all’interno del branco subì una modifica-zione lenta, radicale, inevitabile e irrever-sibile. L’intervento degli umani squassò gli equilibri esistenti a partire dalla sommini-strazione del cibo per finire, ai giorni no-stri, con una serie di condizionamenti (se-lezione e funzione) che indussero dap-prima il principio di sociabilità sino ad ar-rivare alla dipendenza affettiva dall’uomo.I cuccioli di cane senza un adeguato im-printing verso gli umani sono delle crea-ture senza futuro, fragili e incapaci di af-frontare l’ambiente esterno.Non va meglio ai cani “rinselvatichiti”. Abbandonati da persone infami e soprav-vissuti alle insidie dell’ autostrada, si rifu-giano nei boschi ma non sanno cacciare; sopravvivono cani di taglia grande che de-vono poi fare i conti con tagliole, lacci, bocconi avvelenati e tutto il resto… a volte, causano danni alle greggi e l’uomo gli da la

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caccia.I cani hanno bisogno dell’uomo, per vi-vere. Sono una fonte inesauribile di aiuto e non per niente sono chiamati “ausiliari”. Sanno cacciare, fare la guardia, tirare le slitte, condurre le greggi, aiutare i disabili, scovare la droga , gli esplosivi e persino le sostanze acceleranti che i piromani usano per appiccare gli incendi. Sorvegliano le spiagge e sono l’unico “strumento” che gli umani abbiano per individuare persone scomparse o sepolte dalle macerie o dalle valanghe: i cani sono unici e fanno tutto questo perché amano il loro padrone.E’ su questo concetto che dovremmo ra-gionare per capire cosa li spinga a lasciarsi condizionare. E’ molto facile condizionare un cane, intanto, non possiede le nostre capacità cognitive e poi non conosce il tradimento e non ha strumenti per ingan-nare. Ha una mente lineare e semplice ma possiede un cuore grande e generoso, è devoto e fedele.Per non finire nel libro “Cuore” e per ac-contentare gli scettici (che sono ancora molti) vorrei invitarli ha consultare le nu-merose ricerche condotte oramai dalle Università di mezzo mondo in tema di: “Lo stress nel cane, cause e implicazioni fi-siche e psicologiche”. Questa è scienza, non solo coscienza. Le ricerche raccon-tano del profondo cambiamento dei bi-sogni di sopravvivenza del cane moderno che sono legate in particolare ai “bisogni affettivi” non solo intra-specifici ma so-prattutto inter-specifici, cioè, hanno bi-

sogno dell’uomo, di averlo come punto di riferimento affettivo.Cani ben pasciuti che si masticano i meta-carpi sino a procurarsi lesioni gravi, che non mangiano se la padrona è ricoverata in ospedale, che percorrono centinaia di km per tornare a casa (e qui, la teoria dei Campi Morfici ovvero, fili invisibili soste-nuti dal legame affettivo, dello scienziato americano Sheldrake è al momento, l’unica rimasta in piedi) o che diventano apatici o addirittura catatonici se subi-scono uno shock non fisico, quindi, emo-zionale. A tale proposito, molti dei cani intervenuti per primi durante la tragedia delle Torri Gemelle sono diventati catato-nici. L’ha raccontato Maureen Fredrikson, medico, esperta in therapy dog. Cani anni-chiliti non appena scesi dall’auto dei soc-corritori, immobili, davanti ad uno sce-nario apocalittico con esalazioni che non si possono descrivere. Cani persi per sempre a causa dello shock subito. Incolumi nel corpo, feriti a morte nel cuore. Di questo si dovrebbe parlare e ri-flettere nel campo della cinofilia.I cani hanno costruito alleanze di branco in tempi lontanissimi. Sorretto al suo in-terno da una scala gerarchica, forniva cibo, sicurezza e garantiva la sopravvivenza della specie. L’avvento dell’uomo ha pro-dotto cambiamenti radicali all’interno del branco ma sarebbe sbagliato e anche para-dossale credere che i cani abbiano scam-biato l’uomo per “un componente del branco”: i cani non hanno aspettative ses-

suali nei confronti degli umani, non vo-gliono dominarci né, tantomeno entrare in competizione con noi, anzi, quando può sembrare che succeda, qualcosa nell’edu-cazione non ha funzionato e il cane è di-ventato nevrotico e magari, aggressivo. I cani tendono, come tutti gli esseri viventi, a migliorare la qualità della loro vita: me-glio stare in casa che all’addiaccio, meglio le carezze, giocare, passeggiare e annusare in compagnia dell’uomo che essere tenuti a catena, o dentro a un box angusto e sporco È divertente fare cose nuove che producono benessere: una carezza, un bocconcino prelibato, un “bravo” piuttosto che essere percossi per motivi ignoti al cane. È lo stare insieme all’uomo in maniera di-gnitosa che fa star bene il cane. Quando un cane può scegliere se stare con l’uomo o con i suoi co-specifici, il più delle volte sceglie di stare con l’uomo: chiedete agli allevatori. Lo zerbino di casa è conteso per fare un pisolino e quando la porta si apre, si spintonano per entrare anche se avreb-bero un giardino grande per correre: ci dobbiamo arrendere all’evidenza, i cani ci amano. E ce ne dobbiamo ricordare quando edu-chiamo, addestriamo, alleviamo o sempli-cemente decidiamo di far entrare un cane nella nostra vita.Non solo perché lo dice la legge ma perché ce lo suggerisce la nostra coscienza di es-seri umani.

Renata Fossati

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Amatissimi dai sovrani di culture differenti le razze canine dipingono un quadro originale dell’aristocrazia mondiale

Cani, principi e reSempre in prima fila nei sontuosi palazzi o per le strade del regno

hanno accompagnato la storia in ogni angolo del pianeta

2008 Alberto, Stefania e Carolina principi di Monaco con il Buoledog francese Romeo

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La storia che racconta il legame tra l’uomo e il cane è grande quanto il mondo. Al fianco dei pastori, dei cacciatori e dei contadini, delle dame di corte e dei re, dei principi e delle principesse. Teste coronate di tutto il pianeta si sono mostrate sempre con dei cani al loro fianco. A dispetto delle diverse culture delle differenti religioni, dei costumi e delle “buone maniere” da mostrare in pubblico i cani hanno attraver-sato la storia sempre in prima fila. Come lo Spinone Odin che seguì da vicino il feretro del principe Ranieri di Monaco durante tutto il percorso funebre , tra ali di folla in lacrime per la morte del sovrano. Così anche ad Oriente dove nel lontano 1950 Mohamed Zahir Shah, re dell’ Afghanistan posava per una foto ufficiale con il suo fe-dele Spinger Spaniel.E prima ancora nel 1890 troviamo un Borzoi sempre al fianco di Alexandra mo-

2001 Il principe Naruhito, figlio dell’imperatore del Giappone, e la principessa Masako con i loro Hokkaido

2005 Un ritratto di Ranieri di Monaco con il suo cane preferito , Odin

1950 Mohamed Zahir Shah, re dell’Afghanistan con il suo Springer Spaniel

suoi amatissimi Wesh Corgi Pembroke che la seguono ovunque e fanno bella mostra di sé anche durante la visita della squadra di rugby della Nuova Zelanda i famosis-simi All Blacks, a Buckingham Palace. Principesse e principi come Felipe di Spagna, Alberto, Carolina e Stefania di Monaco, i figli dell’indimenticata Diana, sino ad arrivare in Giappone dove Naruhito, figlio dell’imperatore, e sua mo-glie Masako si fanno fotografare di sovente in compagnia dei loro amati cani. Una tradizione millenaria, una storia infi-nita di re e regine e di palazzi sontuosi che un tempo ispirarono fiabe romantiche strappalacrime per i bambini e non solo e che hanno avuto un denominatore co-mune, un amico di cui fidarsi, un com-pagno di giochi o di sontuose cerimonie: il cane.

Renata Fossati

glie di Edoardo VII.Certamente, la più famosa nell’arte cino-fila è la regina Elisabetta d’Inghilterra con i

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2006 Henrik di Danimarca con il Bassotto a pelo duro Pili-Pili e la regina Margrethe II con Bassotto a pelo corto Helike

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La regina Elisabetta riceve gli All Blacks di rugby con i suoi Corgi

1890 Alexandra moglie di Edoardo VII con il suo Borzoi

1983 Il principe Felipe di Spagna a 15 anni con il suo cane somigliante ad un Dandie Dinmont terrier

1962 Re Gustavo VI di Svezia con la regina Louise e il loro Pechinese Eisei

1936 Elisabetta e Margaret da piccole con la madre la Duchessa di York, moglie di Re Giorgio VI che era molto appassionato di cani

Il principe Harry nel 2003 a Eton gioca con Rosie e Jennyi suoi Springer Spaniel

1969 la Regina Elisabetta con i suoi quattro Corgi

2011 Haakon di Norvegia con la moglie Mette-Marit , i figli e il loro cane Barbone Milly Kakao

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IL TERREMOTO DI FUKUSHIMA

Membri dell’ United Kennel Club of Japan (UKCJ) si prendono cura degli animali liberati dalla zona intorno alla centrale nucle-are di Fukushima Daiichi, a Samukawa, nella prefettura di Kanagawa. I cani e i gatti abban-donati nei pressi della centrale nucleare, danneggiata da un terremoto di magnitudo 9.0 nel marzo 2011, hanno dovuto sopravvivere alle alte radiazioni e alla mancanza di cibo e stan-no adesso lottando contro il freddissimo inverno della regio-ne. I volontari che li accudisco-no hanno creato un sito web dove sono visibili, anche su Facebook, le fotografie al fine di poter rintracciare anche qualche pro-prietario. (Digitare: UKC Japan per visionare i siti). Yasunori Hoso, membro del UKCJ che gestisce un rifugio per 350 cani e gatti a venti chilometri dalla zona di evacuazione, racconta che ci sono altri cani e gatti da salvare, lo scorso mese di dicembre il Governo giapponese ha autorizzato i volontari ad entrare nella “zona interdetta” per raccogliere altri animali sopravvissuti. Hoso non intende arrendersi sino a che l’ultimo cane non sarà portato in salvo e messo in un rifugio in attesa di potersi ricongiungere col padrone, al momento, infatti, questi cani non possono entrare negli alloggi appositamente allestiti dal Governo per le persone terremotate.

NOTIZIE DAL MONDO

UNA DONNA PER AMICO…

La storia si ripete. Già nel Medio Evo le dame di corte si occupavano dei cani. I mariti a guerreggiare oppure a cacciare e loro ad accudire i cuccioli, specialmente quel-li piccoli, gracili, destinati a morte certa. Cure amorevoli e molte attenzioni hanno favorito la creazione di molti ceppi dei cani di piccola taglia. Dalle dame di corte ai giorni nostri il passo non è breve ma il ruolo delle donne nell’interazione con i cani pare confermare una “rela-zione particolare”. Secondo una ricerca condotta da alcu-

ni studiosi della Mendel University, di Brno, in Repubblica Ceca, i cani portati a passeggio da un uomo sono più aggressivi di quelli condotti da una donna. Il rischio che aggrediscano o litighino con altri cani sarebbe addirittura 4 volte maggiore se a condurli è una persona di sesso maschile.Il risultato del lavoro è stato ottenuto dopo aver osservato attentamente 2.000 episodi di tipici incontri tra i cani nei parchi. Le variabili considerate sono state: l’età degli esemplari, la razza e il sesso, così come è stata dedicata una particolare attenzione al sesso del proprietari. Nei casi esaminati è emerso con evidenza che i comportamenti minacciosi riscontrati negli animali erano molto più frequenti quando il proprietario era un uomo.«C’è un legame tra il verificarsi di atteggiamenti aggressivi e morsi provocati dai cani, con le ten-denze aggressive e l’impulsività delle persone», ha spiegato il professor Petr Rezac, autore della ricerca. Ciò è dovuto alla grande capacità comunicativa dei cani: come sono in grado di percepire perfettamente i messaggi di aggressività o di minaccia da altri cani, altrettanto sarebbero influen-zati dall’atteggiamento e dalle tendenze comunicative dei loro padroni. E «solitamente i maschi sono più aggressivi e bulli delle donne», sottolinea Rezac”.

LEGGIAMO INSIEME

Un bambino di otto anni legge ad alta voce una storia e il cane scodinzola contento, appoggiando la sua zampa sul libro, come se stesse dicendo «leggi ancora, ti prego». Non è una scena da film, ma da biblioteca: si tratta infatti del progetto «Un pomeriggio da cani» organizzato dalla biblioteca di Alzano Lombardo(BG) in collaborazione con la squadra Cace (Cani d’assistenza e da conforto in emergenza) dell’associazione di protezione civile Orobie Soccorso di Endine Gaiano e Read Italy. Un progetto pilota in Italia: il programma Read (Reading education assistance dogs, cani d’assistenza alla lettura), lanciato negli Usa nel 1999 ora approda anche in Italia e Alzano apre la strada a livello nazionale. Nel concreto il bambi-no, troppo timido per leggere ad alta voce o in pubblico e con difficoltà di lettura, viene affianca-to a un cane che, debitamente addestrato, lo ascolta pazientemente. L’iniziativa, partita in sor-dina lo scorso ottobre ha riscosso un tale succes-so che ora si darà il via alla seconda edizione«È il bambino che si prende cura del cane – sottolinea Antonella Emilitri, referente per l’Italia del proget-to Read, volontaria della squadra Cace. Il condut-tore infatti ha solo il ruolo di facilitatore, non fa pressioni al bambino, ma interviene per fornire assistenza.

ITALO, LA VITA IN UN FILM

La storia di Italo arriverà sul grande schermo grazie ad un film sostenuto dalla Direzione Generale per il Cinema presso il Ministero per i Beni Culturali. Sarà girato nei prossimi mesi in Sicilia, e liberamente ispirato alla vita di un ran-dagio vissuto a Scicli. Nell’isola, dove le crona-che hanno riportato in passato drammatiche vicende legate alla presenza dei randagi, Italo, morto di recente, era invece diventato famoso per via della sua indole di cittadino esemplare: andava a messa (nonostante il parroco avesse affisso sulla porta della chiesa il divieto di ingresso per i cani!), faceva strada ai turisti nella scoperta dei monumenti cittadini e una volta salvò persino una giovane donna da un’aggres-sione notturna. Una storia commovente che fece nascere gruppi di fan e amici di Italo su Facebook e indusse gli artisti del Gruppo di Scicli, con Piero Guccione e Franco Sarnari, a dedicargli una mostra.

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• CORSO PROFESSIONALE PER ALLEVATORI• CORSO PER ISTRUTTORI (per appassionati cinofili)• CORSO PER ADDESTRATORI ENCI (riservato a Istruttori Cinofili)• STAGES COMPORTAMENTALI del Dr Joel DEHASSE24 maggio: Il cane e il gatto: due specie, due comportamenti25 maggio: L’omeopatia nella risoluzione dei problemi comportamentali26 maggio: La psicologia del cane, gli istinti, le emozioni, i bisogni

• CORSO PROFESSIONALE PER ALLEVATORI• CORSO PER ISTRUTTORI (per appassionati cinofili)• CORSO PER ADDESTRATORI ENCI (riservato a Istruttori Cinofili)• STAGES COMPORTAMENTALI del Dr Joel DEHASSE24 maggio: Il cane e il gatto: due specie, due comportamenti25 maggio: L’omeopatia nella risoluzione dei problemi comportamentali26 maggio: La psicologia del cane, gli istinti, le emozioni, i bisogni

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Fondata nel 1935, la Dog Writers Association of America è l’associazione per la letteratura cinofila professionale maggior-mente conosciuta nei Paesi di lingua inglese; abbraccia tutti gli aspetti del pianeta cane, come le esposizioni, il comportamento, lo sport, l’addestramento, l’utilità e il lavoro, la salute e la rela-zione uomo-cane; pro-muove la divulgazione, lo scambio di esperienze e crea occasioni di collabora-zione fra persone che scri-vono su argomenti cinofili.L’aspetto maggiormente co-nosciuto della DWAA è il concorso letterario annuale che ha lo scopo di incorag-giare la scrittura di qualità per tutto ciò che attiene al cane, visto innanzitutto come caro compagno di vita, fedele amico e pre-zioso collaboratore. La competizione organizzata dalla DWAA è aperta a tutti gli scrittori, fotografi, redat-tori e editori, senza distinzione fra amatori e professionisti. L’atteso “DWAA Annual Awards Banquet” riconosce e premia gli scrittori che si sono distinti nella competi-zione dell’anno precedente. La tradizione vuole che la cena delle pre-miazioni dei vincitori avvenga a New York presso l’Affinia Manhattan Hotel, un hotel raffinato della Seventh Avenue, proprio di fronte al Madison Square Garden, dove ha luogo l’esposizione canina più importante degli Stati Uniti: The Westminster Kennel Club Show. L’abbinamento non è casuale, poiché i soci fondatori della DWAA si riu-nirono per la prima volta nella sala delle riunioni del Westmister Kennel Club il 13 febbraio 1935. Anche la scelta della data per la cena delle premiazioni è tradizionalmente legata al WKC Show, sempre la domenica prima dell’esposizione che si svolge un lunedì e un martedì nella prima metà di febbraio.Quest’anno la cena delle premiazioni si è

svolta il 12 febbraio, i finalisti delle varie categorie in concorso nel 2011 avevano ri-cevuto la “nomination” alla fine dell’anno, ma i nomi dei vincitori erano noti soltanto alla giuria e agli organizzatori per mante-nere alto il livello dell’emozione e della suspence.Il libro “The Bernese Mountain Dog Yesterday and Today” (Edizioni Al Trovante, 2010) dell’autrice italiana Silvana Vogel Tedeschi, testo inglese curato da Lindy Kunz, ha ottenuto tre prestigiosi ri-conoscimenti:- Maxwell Medallie per la migliore mono-grafia di razza (Best Single Breed Book)- Dogwise Best Book Award per il miglior libro- Pro Plan President’s Award per la miglior pubblicazione fra tutte le categorieEra la prima volta che un’italiana vinceva un premio alla Dog Writers Association of America. Del libro è stata apprezzata l’im-postazione e la capacità divulgativa, oltre al “made in Italy” nell’aspetto curato dell’edizione e alle splendide foto di Marco Leonardi.È stata un’occasione per promuovere il Bovaro del Bernese in campo internazio-nale e per dare una testimonianza dell’im-

pegno e della passione ci-nofila italiana.“The Bernese Mountain Dog Yesterday and Today” si basa sull’edizione italiana “Il Bovaro del Bernese ieri e oggi” pubblicato dall’au-trice nel 2004. Un’attenta revisione di quest’ultimo ha permesso di presentare ai lettori anglofoni una mono-grafia rinnovata e aggior-nata, anche alla luce dei più recenti studi sulla salute della razza, e completata da elementi e citazioni inediti. “The Bernese Mountain Dog Yesterday and Today” dà per la prima volta ai let-tori in lingua inglese l’occa-sione di ottenere impor-tanti informazioni sulla

razza, disponibili fino a quel momento soltanto in altre lingue, principalmente in tedesco. La storia della razza è tracciata con cura ed è illustrata da foto d’epoca, mentre più avanti descrizioni e illustra-zioni mostrano come interpretare lo Standard e come le caratteristiche indivi-duali debbano essere considerate in espo-sizione e in allevamento. Particolare risalto è stato dato ai tratti distintivi del compor-tamento di questi antichi cani di fattoria e alla realtà che ha plasmato il loro carattere negli anni. Seguono i capitoli sullo svi-luppo fisico e mentale del cucciolo di Bovaro del Bernese, sulla convivenza con l’adulto e sulle attività da condividere. L’ultimo capitolo, a cura del Dottor Massimo Petazzoni, contiene informa-zioni sulle patologie scheletriche, sull’in-fluenza della nutrizione e della corretta gestione del movimento del cucciolo, per la prevenzione delle malattie dell’accresci-mento. In appendice, l’inedita traduzione in inglese del primo documento storico sui Bovari Svizzeri scritto in lingua tedesca dal Professor Albert Heim nel 1914 “Die Schweizer Sennenhunde”, dà particolare valore a questa monografia.

Rodolfo Grassi

Un successo editoriale italiano a New York

In trionfo la “Vita del Bernese”Il libro di Silvana Vogel Tedeschi ha conquistato riconoscimenti in America

da sin: Charlene Woodward (Dogwise),Silvana Vogel Tedeschi, Carmen L. Battaglia (Presidente della DWAA)

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2.800 esemplari nella due giorni in Toscana. Successo di pubblico e organizzazione eccellente

Pistoia e Arezzo doppio successo

Un Akita americano e un Kerry blue sul gradino più alto del podio

Best in Show Arezzo, 1° Kerry Blue Terrier Balboa Ray Ban di Roberto Marenghini, 2° Bullmastiff Green Dragon Margot di Luca Pierleoni , 3° Siberian Husky Ideally Ice’s Deep Shine Inside di M. Liburdi De Nardis

Nel week-end del 11 e 12 febbraio si sono svolte all’ Arezzo Fiere e Congressi la 21° Esposizione Internazionale di Pistoia e la 10° Esposizione Internazionale di Arezzo, entrambe organizzate dal Gruppo Cinofilo Aretino con la collaborazione del Gruppo Cinofilo Pistoiese. L’alleanza ha avuto an-cora successo nonostante il maltempo che ha colpito quasi tutta Italia ed ha costretto una piccola percentuale di espositori a ri-nunciare, anche se la viabilità ad Arezzo ed intorno alla città era ottimale. L’iniziativa si è ormai solidamente atte-stata nel lungo elenco delle classiche mo-stre che costituiscono un punto di riferi-mento sia gli espositori che per il pubblico più qualificato che vuole cani ottimi ed organizzazione perfetta. Merito di una si-nergia importante che non può non gio-vare alla cinofilia tutta. Come già detto, entrambe le esposizioni si sono svolte all’interno dell’Arezzo Fiere e Congressi, cornice ideale dell’evento, con i suoi ampi spazi tutti ricoperti di moquette che hanno permesso libertà di movimento e ottima sistemazione agli espositori ed ai 2800 cani

Arezzo BIS giovani Arezzo BIS coppie

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Best in Show Pistoia 1° Akita Americano De Kaner’s Wolverine Revenge di Nati Diestro, 2° Boston Terrier Klassic’s Lord Stanley di A. Babuin Andrea & M.V. Lipczynski, 3° Weimaraner June dei Grandi Grigi di Silvia Fanetti.

a catalogo in entrambi i giorni, ed un ring d’onore impeccabile per dimensione e or-ganizzazione, degno dei migliori eventi, il tutto con un eccellente servizio bar ed un ristorante con ottimi piatti tipici toscani. Tante le mostre speciali svolte, sia il sabato che la domenica: gli Schnauzer e Pinscher,Yorkshire terrier, Lagotto Romagnolo, Lupo cecoslovacco, Leonberger, Bovari, Bulldog, Dalmata, Dogo argentino, Shar Pei, Pastore belga. Per la giornata di sabato il Best in Show è stato giudicato da Monika Blaha con la vittoria dell’Akita Americano De Kaner’s Wolverine Revenge di Nati Diestro, al secondo posto il Boston Terrier Klassic’s Lord Stanley di A. Babuin Andrea & M.V. Lipczynski e al terzo il Weimaraner June dei Grandi Grigi di Silvia Fanetti.Domenica per il Best in Show è stata la volta della giudice finlandese Bister Soile con la vittoria del Kerry Blue Terrier Balboa Ray Ban di Roberto Marenghini, al se-condo posto il Bullmastiff Green Dragon Margot di Luca Pierleoni, e al terzo il Siberian Husky Ideally Ice’s Deep Shine Inside di M. Liburdi De Nardis .

Gruppo Cinofilo Aretino

Pistoia BIS giovani Pistoia BIS razze italiane

RecensioniStephen Budiansky Raffaello Cortina EditoreL’INDOLE DEL CANE. Origini, stravaganze, abitudini del Cane familiarisA dipanare il mistero dei bizzarri comportamenti dell’amico fedele dell’uomo interviene ora Stephen Budiansky, che fa risalire indole e stranezze del Canis familiaris a un’antica origine lupesca. Questo lupo mancato è riuscito a rubarci il cuore, la casa e il

portafoglio. Non siamo noi che li abbiamo addomesticati ma siamo noi che ci siamo lasciati sedurre al punto di nutrirli con filetto di prima scelta, lasciarli accomodare in poltrona e scandire il ritmo delle nostre giornate. I cani si rivelano animali intelligenti e astuti opportunisti, capaci di sfruttare ogni vantaggio adattivo, compresa la debolezza sentimentale dell’Homo sapiens. Ma restano comunque dei compagni affascinanti, senza i quali sarebbe ben vuota l’umana esistenza.

Jennifer Arnold Sperling & Kupfer EditoriCON GLI OCCHI DEI CANI Diventa il migliore amico del tuo cane guardando il mondo dal suo punto di vistaMolti libri mostrano come si addestra un cane; Jennifer Arnold fa molto di

più: ci insegna a guardare il mondo con i suoi occhi. È su questo presupposto che si basa il metodo Choice Training, l’addestramento dolce ideato dall’autrice per insegnare ai cani ad aiutare persone e soprattutto bambini disabili. Metterlo in pratica è facile: attraverso lezioni concrete e racconti straordinari. Jennifer Arnold non solo ribalta alcuni noti luoghi comuni, ma dimostra quanto può essere umana la «vita da cani».

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Come sempre attento alle problematiche che possono interessare le razze tutelate, il Club Cani da Compagnia, sponsor Royal Canin, ha organizzato, nel contesto del polo fieristico di Rho presso l’NH Hotel Fiera, due interessantissimi seminari, pia-nificati a favorire i partecipanti in conco-mitanza con l’Esposizione Internazionale di Milano 2012. La giornata suddivisa in due parti ha visto il mattino la relazione riguardante due neuropatologie la Sindrome di Chiari e la Siringomielia mentre il pomeriggio è stato dedicata all’educazione precoce del cucciolo e gli effetti di questa sullo sviluppo comporta-mentale. Il Dottor Alberto Cauduro, Medico Veterinario specializzato nella diagnostica per immagine nell’ambito più generale della Neurologia, ha esposto in modo esaustivo ma ugualmente fruibile dall’at-tento e interessato pubblico la tematica della Sindrome di Chiari (SC), ricono-sciuta come fattore predisponente alla possibile comparsa della Siringomielia (SM). Patologia che interessa principal-mente le razze di piccola taglia nonché le razze brachicefale, la SC trova nella modi-ficazione anatomica dei rapporti cefalici, frutto della selezione di razza, la propria origine: la SC è una patologia che trova causa nella differenza di grandezza tra en-cefalo e la fossa caudale- porzione poste-riore della scatola cranica: il cervello di normali dimensioni, non trovando il pro-prio spazio nella scatola cranica, spinge il cervelletto ed il tronco encefalico a fuoriu-scire dal foramen magno, il foro occipitale, così che questi invadono la zona del corno dorsale del midollo spinale. La protru-sione provoca la riduzione, se non addirit-tura il blocco, del flusso del fluido cerebro rachidiano, liquido prodotto all’interno del cervello dal sistema ventricolare e che circonda sia il cervello stesso che il mi-dollo spinale. La Siringomielia non è altro che l’infiltrazione all’interno del midollo spinale di questo fluido cerebro rachi-diano, dove forma una cavità cistica detta per la sua forma siringa. Con una sintomatologia molteplice e nep-pure certa, visto che ci sono soggetti affetti

Il Presidente Club Cani Compagnia Pietro Condò

Importante Convegno organizzato dal Club Cani Compagnia

Il cucciolo impara così La prima parte dell’incontro dedicata alle patologie dell’encefalo,

la seconda all’educazione

ma del tutto asintomatici, l’unico mezzo di diagnosi certa è un esame per nulla inva-sivo, la Risonanza Magnetica (RM). Quanto ai sintomi che abbiamo detto vari, questi, che possono anche non manifestarsi mai, possono farlo a qualsiasi età così com’è vero che soggetti risultanti negativi a quattro anni possono risultare positivi ad otto anni se sottoposti a RM. Quanto a ciò che gli al-levatori possono fare per arginare questa problematica, di nuovo la risposta risiede in un approfondito esame RM, effettuato da medici competenti, che consenta di poter fare attorno all’anno e mezzo d’età il primo screening, consentito solo a quei soggetti riscontrati negativi l’ingresso alla riprodu-zione. Per semplificare il tutto ci si può av-valere della tabella (vedi pag. 45).Al termine di ciò si può aggiungere che questa patologia che un tempo creduta ri-guardare elitariamente la razza Cavalier King Charles Spaniel, interessa invece molte razze ed è stata così considerata pro-babilmente perché i maggiori studi clinici

sono stati compiuti su questa.Quello che il Club Cani da Compagnia sta facendo è il cercare con medici veterinari specialisti accordi che favoriscano gli alle-vatori, consentendo a questi di potersi av-valere di visite cliniche e di diagnostica per immagini, venendo loro incontro anche per quello che è il lato economico.Passando al pomeriggio, la seconda parte della giornata è stata invece dedicata ad un argomento importantissimo, l’educazione precoce del cucciolo, con una relazione carica di contenuto seppur alla portata di tutti i presenti tenuta dal professor Matteo Rino Pittavino, educatore cinofilo di espe-rienza trentennale nonché collaboratore dell’Università di Medicina Veterinaria di Pisa, il quale ha sottolineato di come troppo spesso il concetto di educazione venga confuso con quello di addestra-mento: con “educazione” si intende il pro-cesso di crescita e maturazione, il cui obiettivo è consentire al cucciolo il miglior adattamento possibile nell’ambiente so-ciale dove convivono sia l’uomo che altre creature. Lo sviluppo comportamentale va di pari passo con lo sviluppo dell’orga-nismo, specialmente del sistema nervoso. La scienza ha suddiviso gli step di crescita del cucciolo in funzione del tempo: il pe-riodo prenatale, dove l’allevatore non può che prendersi cura amorevolmente della madre, salvaguardandola da fattori di stress e da input negativi; il periodo neona-tale che comprende le prime due setti-mane di vita, come ben spiegato dal prof. Pittavino, è oggetto ancora di dibattito circa l’efficacia dell’interazione con l’uomo in quanto il cucciolo non è in grado né di sentire né di vedere; segue il periodo di transizione raffigurabile indicativamente nella terza settimana quando il cucciolo fa le prime esperienze visive e uditive. A par-tire dalla quarta settimana fino alla dodi-cesima il cucciolo vive la fase probabil-mente più delicata ed incisiva che condi-zionerà in bene o in male l’intera sua vita, la fase della socializzazione, dove il ruolo dell’allevatore diventa invece attivo ed im-portante: si creano le basi dello sviluppo comportamentale ed è fondamentale in questa fase per il soggetto la ricezione del

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“set di stimoli di mantenimento”, stimoli sensoriali di cui ha già esperienza che gli accordano uno stato di tranquillità. La cre-scita termina con lo sviluppo sessuale, ac-compagnato a volte da una modifica del comportamento soprattutto nei soggetti maschi. Sul piano pratico, spiega il prof. Pittavino, un buon allevatore avrà premura di stimolare il cucciolo attraverso il con-tatto fisico fin dal principio in modo da abituarlo ad essere manipolato in ogni parte del corpo, attraverso le più svariate esperienze acustiche e visive così che anche in un ambiente urbano, dove le sti-molazioni sono fortissime, il cane si mo-strerà a suo agio con un comportamento consono ed equilibrato. Basilare è abi-tuarlo alla presenza e al contatto, oltre che con gli altri cani, anche con persone di tutte le età, non limitandosi ai componenti della famiglia, ma anche e soprattutto agli estranei, così che, una volta cresciuto, non manifesti atteggiamenti di eccessiva diffi-denza o, peggio, aggressività nei confronti degli umani, piccoli o adulti che siano. Inoltre, per poter rendere pienamente au-tonomo sia il cucciolo che il futuro pa-drone, l’allevatore si impegnerà ad inse-gnare al piccolo a stare da solo: dapprima per pochi istanti fino a 10 minuti, perché non sempre è possibile sbrigare le fac-cende quotidiane accompagnati dai nostri fedeli amici. Considerato che per un allevatore i propri cani sono in primis gli amati compagni di vita con i quali condividere il quotidiano, il contributo offerto dal prof. Pittavino è pre-zioso sapere da mettere a frutto per miglio-rare la qualità di vita dei cuccioli allevati con tante premure. A suffragare le argomentazioni del Seminario va considerato che, come ben si sa, non sempre è sufficiente amare per non compiere piccoli errori educativi e,considerata l’innata tentazione del ge-nere umano di proiettare il sé nel diverso da sé, avere un punto di vista etologica-mente più corretto nell’approccio con la

pedagogia canina porta sicuramente più felicità per tutti, cani e persone.Si potrebbe anche aggiungere che il sotto-porre i propri soggetti riproduttori a con-trolli anatomo funzionali e a test genetici, preoccuparsi che i cuccioli nascano e cre-scano fisicamente ma anche psicologica-mente nel migliore dei modi, frequentare esposizioni cinofile, partecipare alle nu-merose e svariate iniziative tecnico scienti-fiche promosse o organizzate dall’ENCI e dai Club specialistici non è un optional: tutto ciò segna ancora il confine tra chi al-leva, mosso dall’amore per la “caninità” - direbbe Konrad Lorenz- compiendo veri e propri sacrifici e non perdendo mai di vista che il concetto di allevamento è concetto di selezione, rispetto a chi per “far cassa” produce cuccioli in quantità ma non di qualità, trascurando interamente, assieme a tutto il resto, il rapporto educativo con il cucciolo e non preoccupandosi tanto-meno del benessere psico-fisico degli adulti “riproduttori”. Anche nella cessione del cucciolo l’allevatore è selettivo, non af-fidando cuccioli semplicemente a chi

gliene fa richiesta bensì vaglia attenta-mente in base alle aspettative che il nuovo proprietario, parlando, farà intendere di avere in termine di funzione e gestione del desiderato piccino.Compito del nuovo padrone sarà di se-guire fedelmente i consigli dell’allevatore su come continuare il processo educativo da quest’ultimo iniziato: un continuo con-tatto con essere umani e suoi simili, abi-tuarlo ad essere toccato e dopo premiarlo con un bocconcino, insegnare al cucciolo, in un ambiente del tutto nuovo, a sporcare nel posto desiderato. Considerato che il Club Cani da Compagnia tutela razze tendenzialmente di taglia medio-piccola, compresa la razza Chihuahua notoriamente la più piccola tra tutte, è importante che gli allevatori insi-stano con i nuovi proprietari sulla neces-sità di una corretta socializzazione del loro cucciolo anche se di piccola taglia con i propri simili e con persone estranee all’ambito familiare: troppo spesso atteg-giamenti iperprotettivi isolano il cucciolo in una artificiosa campana di vetro in cui vengono “per amore” impediti rapporti con il mondo esterno e tutto ciò a discapito del suo futuro equilibrio psichico – relazio-nale. A conclusione di questa giornata, non si può che stilare un bilancio del tutto posi-tivo con due interventi autorevoli tenuti da due autorevoli professionisti, con un audi-torio numeroso vivo e partecipe che non ha mancato di porre domande a chiari-mento ed approfondimento. Graditissima la presenza tra il pubblico del Presidente del Club Italiano del Molosso, l’Esperto Giudice, Vincenzo Parmiciano all’insegna di un clima “inter-clubistico” collaborativo e partecipativo per ricercare nell’unione la sempre maggior salute e il benessere in toto dei nostri amati cani.

Alessandra Pelini

PRECISAZIONEINC marzo p. 20, didascalia foto. Il CCC comunica che il Chihuahua Boero è di proprie-tà di Antonella Dodero, allevatore Rosaria Ettore.

RecensioneGremesse Editore Russo Valentino con prefazione di Sandro Mayer AIUTO, M’È SCAPPATO IL PADRONE!Le umoristiche descrizioni contenute nella prima parte del volume ritraggono i tipi di padrone di cani più comuni, quelli nei quali ci si può imbattere ad ogni pié sospinto lungo i marciapiedi o nei parchi cittadini: cane al guinzaglio, stress e tic stampati in faccia. L’igienista, l’highlander, l’assicuratore, il

padre triste, il nosferatu, l’intenditore, il telefonista e altri fenomeni accuratamente classificati sfilano in bell’ordine, ciascuno a sé per farsi conoscere ben bene. La seconda parte, invece, accoglie le gesta del quattro zampe che ha ispirato tutta l’opera.

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La 49° edizione dell’esposizione organiz-zata dal Gruppo Cinofilo Virgiliano, tenu-tasi presso le strutture della Fiera Millenaria di Gonzaga, si è svolta in un clima primaverile molto piacevole ed all’insegna di un particolare entusiasmo come fosse la prima volta che ci si misu-rava in questa particolare esperienza.Ogni volta si tenta di fare qualcosa di di-verso e di migliore rispetto alla precedente occasione e senza ombra di dubbio si può affermare che il 3 e 4 marzo scorsi si è assi-stito ad una edizione quasi perfetta. In questo, gli organizzatori sono stati suppor-tati da un Delegato, la signora Apostolo, molto attenta e con una presenza molto partecipe.Parimenti tutti gli esperti giudici hanno contribuito a rendere l’atmosfera molto “primaverile” in quanto i loro giudizi tec-nici non hanno dato adito a quelle infelici contestazioni che avrebbero reso l’am-biente molto elettrico. In verità un paio di scontenti ci saranno anche stati, ma di in-soddisfatti purtroppo se ne possono tro-

L’Esposizione Internazionale del Gruppo Cinofilo Virgiliano

A Gonzaga vince un Bassotto

Hanno sfilato tra gli applausi esemplari di 188 razze.Labrador e Golden retriever fra le più rappresentate

Best in Show

BIS Coppie sabato

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Caucaso Baskoy Zver ed al terzo il barbone toy bianco Larus-B Dell’Alberico.Il Gruppo Cinofilo Virgiliano ha inteso uti-lizzare questa manifestazione come prova per lo svolgimento della prossima, che, essendo la cinquantesima, dovrà essere specialissima come specialissimi saranno i riconoscimenti, tra cui sarà presente un’autovettura che troverà il proprietario per sorteggio secondo principi da definire

coi competenti uffici. Al riguardo, un ulte-riore ringraziamento va al Delegato Enci e agli esperti giudici che hanno dato con competenza utili suggerimenti. Sincera gratitudine a tutti coloro che hanno voluto essere partecipi della manifestazione e una particolare riconoscenza all’Ente Fiera Millenaria che con la sua disponibilità ha messo gli organizzatori a proprio agio.

Zeffirino Riccardi

Best in Show1° DARGONNEKAPITOL DEL

WANHELSING bassotto Kaninchen a pelo duro,

proprietario Allevamento Vanhelsing2° BASKOY ZVER pastore del Caucaso, proprietario

Marina Bastova3° LARUS-B DELL’ALBERICO barbone toy bianco, proprietario

Stefano PaolantoniBIS Coppie domenica1° Riesenschnauzer nero, Gloris Kunfg

fu & Gloris anta Barbara propr. Giovanni Bonifacio

2° Epagnuel nano Papillon, Zkarabi’s Jfk & Tumfee’s Eleonora propr. All. Tumfee’d

3° Bullmastiff, Cornerstone Magic Light in the Wood at Leatherneck & I Bravi Ragazzi Etoile propr. All. I Bravi ragazzi

BIS Coppie sabato1° Siberian Husky, X-Me della Farha &

X-Ever della Farha propr. All. Farha2° Bassoto nano pelo corto,

Cyberdachsmini & Queen Elizabeth di Casa Gagliardo propr. All. Casa Gagliardo

3° Pastore Scozzese pelo lungo, Cooler Chiupito & Keyline Fuorirotta propr. Emanuela Licini

BIS Gruppi domenica1° Siberian Husky

ALLEVAMETO FARHA2° Weimaraner

ALLEVAMENTO GRANDI GRIGI3° Pastore Scozzese pelo lungo

ALLEVAMENTO KEYLINE

BIS Coppie domenica

BIS Gruppi domenica

vare in ogni angolo, per questi ci sarà pro-babilmente una diversa occasione a loro più favorevole. Un ringraziamento alla ne-onata Società Italiana Amatori Schapendoes che ci ha concesso l’unica mostra speciale in programma, nonché al Bobtail Club che ha organizzato il proprio raduno di razza.Gli oltre mille e cento rappresentanti di 188 razze hanno sfilato negli ampi e co-modi rings ammirati da un folto e compe-tente pubblico.Tra tutte le razze hanno primeggiato i Labrador con 53 soggetti, seguiti dai Golden Retriever con 32. Ottima la pre-senza dei cani da caccia, che per alcuni anni sono stati quasi completamente as-senti. Nel Ring d’Onore, nei due pome-riggi, sono sfilati soggetti meravigliosi, se-guiti con attenzione da un cospicuo nu-mero di spettatori.Il Best in Show, applauditissimo, ha inco-ronato il bassotto Kaninchen a pelo duro, Dargonnekapitol Del Wanhelsing, primo tra i primi; al secondo posto il pastore del

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Il gruppo dei premiati

La cinofilia forlivese riprende a pieno ritmo le attività, dopo il forzato impasse causato dalla neve del febbraio scorso che aveva letteralmente bloccato la città. L’esposizione internazionale programmata per il 4-5 febbraio 2102 era stata infatti an-nullata per l’impossibilità di circolazione sule strade. La presentazione del programma 2012 è stata fatta durante la serata del 3 marzo, in occasione della cena sociale presso il Grand Hotel di Forlì. Due eventi in uno, dato che la serata ha costituito anche la prima uscita ufficiale del nuovo Consiglio Direttivo, recentemente eletto. Il neo Presidente, Giovanni Garoia, ha aperto l’incontro conviviale ricordando

Il Gruppo Cinofilo presenta la nuova squadra

A Forlì nuovo direttivoPremiazioni dei Soci per i successi del 2011

e programmi per il futuro tra cui il Convegno cinofilo

Antonio Bevoni, socio e consigliere del Gruppo da moltissimi anni, grande esperto di cinofilia venatoria, giudice federale della Federcaccia, recentemente scom-parso. La serata si è sviluppata intorno alla pre-sentazione dei nuovi programmi e alla premiazione dei soci per i risultati otte-nuti in lavoro e in esposizione nel 2011, con l’auspicio di una ancor più forte par-tecipazione al campionato sociale per il 2012. Passaggio di consegne simbolico fra la nuova e la precedente gestione, quando Giovanni Garoia ha chiamato vicino a sé il nuovo e il precedente staff, per ringraziare per il lavoro svolto il past-Predident, Laura

Gamberini Verità (che non si era ricandi-data), alla quale è stato consegnato un ri-conoscimento del Gruppo. Laura Gamberini Verità, date le attività già avviate e i contatti intrapresi sotto la sua presidenza, manterrà comunque l’inca-rico pro-tempore di portare a compimento il programma dell’esposizione internazio-nale (ricalendarizzata per il 21 aprile) e del convegno del giorno precedente. La serata si è svolta con tono brillante, concluden-dosi con la premiazione dei soci. Molteplici i prossimi impegni. Primo appuntamento la prova di caccia pratica con CAC per continentali e inglesi a Piandispino (rispettivamente il 31 marzo e 1 aprile), per seguire con l’attitudinale su quaglie (Trofeo Romagna) il 15 aprile presso l’azienda Massari di Conselice (RA). 42a esposizione nazionale il sabato 21 aprile, come sempre presso i padiglioni di via Punta di Ferro a Forlì. Il giorno precedente, venerdì 20 aprile, alle ore 17 presso la Sala Convegni dell’Hotel Globus City di Forlì, si terrà il Convegno “Le capacità straordinarie dei cani”. Interverranno Francesco Balducci, Presidente dell’ENCI e Alberto Bellini, Assessore alla Qualità Ambientale del Comune di Forlì. Relazionerà sul tema la D.ssa Renata Fossati, pedagogista, allevatore, giudice internazionale ENCI / FCI, esperta in the-rapy dog e psicologia canina, collabora-trice della rivista “I Nostri Cani”. Il programma del Gruppo vedrà una se-conda attitudinale su quaglie presso l’azienda Massari il giorno 1 maggio (Trofeo Caveja Romagnola), poi un’esposi-zione regionale a Savignano su Rubicone il 10 luglio, e infine la partecipazione e co-organizzazione al 6° Trofeo del Passatore il 21 e 22 luglio. Un augurio di brillanti suc-cessi al Gruppo e a tutta la cinofilia forli-vese (www.gruppocinofiloforlivese.it).

Roberto Aguzzoni

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AL VIA IL TROFEO “ERMINIO ZILIO”

Come da tradizione nel mese di febbraio è partito il Trofeo “E.Zilio”, giunto alla 18^ edizione, con un trittico di prove orga-nizzate dal Circolo Cinofilo Vicentino e dalla FIDC di Castelgomberto, in c o l l a b o r a z i o n e dell’ATC1 VI NORD, con l’importante e in-dispensabile contri-buto della Nova F o o d s d i Castelgomberto.Fortemente voluto da Fabio Fancon, co-ti-tolare della Nova Foods, e nipote dell’”Erminio del Ponte” (così era chia-

mato Erminio Zilio, uno dei più importanti cinofili vicentini).A causa di condizioni atmosferiche avverse, la prima prova è stata annullata.La seconda prova è stata programmata per il 25 e 26 febbraio 2012, richiamando ancora un buon numero di partecipanti.Sabato 25 ci sono state cinque batterie di continentali, mentre la domenica le batterie di inglesi sono state quattro (risultati nel dettaglio).Doveroso il ringraziamento alla Nova Foods, da sempre vi-cina al mondo cinofilo, ai giudici, ai collaboratori, e a tutti i partecipanti, dando appuntamento al 12 e 13 maggio a Recoaro Mille per la prova finale.

Maurizio Meneguzzo

25 febbraio 2012Continentali Italiani1° batteriagiudiceMoccelin 1ecc BricdelGuà bi cond.Pellizzari2° batteriagiudiceTitonel 1CAC Giona sp cond.Serraglia

Continentali Esteri1°batteriagiudiceBraga 1ecc Altos k cond.Ponzio2°batteriagiudiceMeneguzzo 1ecc HopdelCecchetto eb cond.Cecchetto3°batteriagiudiceBilac 1ecc Bos eb cond.Garzaro

domenica 26 febbaio 2012 Inglesi1°batteriagiudiceTitonel 1CAC Ras st cond.Leandi 2R/CAC ZeusdelFabbroFerraio. st cond.Soldà2°batteriagiudiceBilac 1ecc EltondiValdragon st cond.Campi3°batteriagiudiceMeneguzzo 1ecc Serpico st cond.Mansi

LE TRE GIORNATE DOC PER I CONTINENTALI

Grazie alla disponibi-lità dell’ atc2 vi sud anche quest’anno si sono svolte tre gior-nate di prove di caccia su selvaggina natu-rale riservate alle razze continentali nelle ZRC di Lonigo.Organizzate dal Circolo Cinofilo Vicentino in collabo-razione con il gruppo ANUU di Sarego.Terreni e selvaggina veramente impegna-tivi e selettivi dove vengono esaltate le doti venatorie oltre alle qualità dei sog-getti presentati .

18 febbraio presenti due batterie di Weimaraner, razza an-cora in fase di crescita con la presenza sicuramente di qualche valido soggetto che ben si è distinto, da evidenziare ancora la poca esperienza di altri, compresi i conduttori.Giudici Carradore e Meneguzzo.Nella stessa giornata una batteria di continentali italiani giu-dicata da Asioli, che nella relazione ha evidenziato la buona qualità dei soggetti visti in particolar modo alcune femmine.Sabato 3 marzo tre le batterie per una speciale Kurzhaar, giudici Bolla,Cipriano,Meneguzz); buon numero di soggetti presenti con importanti risultati.Domenica 4 marzo ancora tre le batterie per una speciale Epagneul Breton. Giuria composta da Bolla, Primon e Meneguzzo. Pochi i classificati ad evidenziare la difficoltà della prova stessa, forse resa ancora più impegnativa dal par-ticolare momento della stagione.Doveroso il ringraziamento a tutti i partecipanti e collabora-tori.

Maurizio Meneguzzo

LONIGO (VI)18 febbraio 2012Speciale Weimaraner2°batteriagiudiceCarradore 1ecc ARIS cond.Rigamonti

3 marzo 2012Speciale Kurzhaar 1°batteriagiudiceMeneguzzo 1ecc ARO cond.Cazzola2°batteriagiudiceCipriano CAC ALTOS cond.Ponzio

4 marzo 2012Speciale Epagneul Breton1°batteriagiudiceMeneguzzo 1mb AGOR cond.Garzaro2°batteria giud.Primon 1ecc OLGA cond.Nardi

Team Ponzio

RAS conduttore Leandi

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In occasione della XLII Esposizione Internazionale Canina di Forlì che si terrà sabato 21 aprile 2012, il Gruppo Cinofilo Forlivese in collaborazione con l’ ENCI organizza per la giornata di venerdì 20 un Convegno Cinofilo.

CONVEGNO CINOFILOVENERDÌ 20 APRILE 2012 ORE 17,30

Centro Congressi Hotel Globus City Via Traiano Imperatore 4 - Forlì Interverranno:

FRANCESCO BALDUCCI, Presidente ENCIALBERTO BELLINI, assessore alla qualità ambientale ed al benessere animale del comune di Forlì

“LE CAPACITA’ STRAORDINARIE DEI CANI”La mente dei cani: istinto, intelligenza e capacità d’interazione con l’uomo. La funzione,

la selezione e l’adattabilità all’ambiente moderno. La therapy dog e l’impiego nel sociale.Relatrice: Renata Fossati

Pedagogista, allevatore, giudice internazionale ENCI/FCIEsperta in pet therapy e psicologia canina, collabora con l’ENCI per la redazione della rivista “I Nostri Cani”.

Patrocinato da: Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì Al termine, rinfresco offerto a tutti i partecipanti da FARMINA

ISCRIZIONI: 1° chiusura 26 aprile 2012 – 2° chiusura 6 maggio 2012 Le schede illeggibili o prive della documentazione saranno cestinate

80° Esposizione Internazionale Canina

FIRENZE CAC CACIB 26-27 MAGGIO 2012GRUPPO CINOFILO FIORENTINO Principe Tommaso Corsini

PRESSOCentro Ippico Toscano Via de’ Vespucci, 5 - Firenze , 6 ettari di verde nel cuore di Firenze . Ampi spazi coperti per i giudizi– area dedicata all’artigianato

cinofilo – area didattica per convegni e dimostrazioni (programma completo degli eventi su www.gruppocinofilofiorentino.it)

GIURIA E ISCRIZIONI: www.gruppocinofilofiorentino.it

RAGGRUPPAMENTIJUNIORES, GIOVANI, VETERANI, RAZZE ITALIANE

1° TROFEO COPPA MEDICEA PER BASSOTTI E TERRIER1° TROFEO COPPA MEDICEA PER CONTINENTALI ITALIANI

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Di turno nell’organizzazione il Kurzhaar Club Croato capeggiato dal presidente dott. Velimir Sruk con l’indispensabile col-laborazione di Branko Sare.Il confronto fra le 13 Nazioni presenti sugli indiscussi ter-reni e starne di Nin-Zeminik-Antenne, da anni culla di una cinofilia ove si espletano verifiche di selezione del massimo valore tecnico porta l’Italia in vetta sia per squadre che individuale con due clamo-rose vittorie e l’affermazione dei nostri cani e conduttori. La nostra manifesta-zione segue la sfortunata Coppa Europa vinta dalla Francia a squadre ed indivi-duale alla Spagna con un Epagneul breton. Con sportività abbiamo comunque can-tato anche la Marsigliese. Il morale è comunque alto.Quest’anno ad onorarci di comporre la squadra è l’ing. Americo Procaccini: come da programma si è trasferito a Zara all’inizio delle prove Croate e vi è rimasto

fino a compimento e subito dopo ha se-guite le italiane e creato la squadra che ha conquistato il titolo iridato. Presidenza di giuria come sempre del Paese organizza-tore. Invitati: A.Fernandez, P. Bahlke, G. Passini, Maillet, Lemmer, Marcovic. Tre batterie per complessivi 45 cani. Cerimonia di presentazione e subito via con la consa-pevolezza di avere una squadra competi-tiva ma nello stesso tempo l’ansia del re-sponso del campo che alla fine è quello che conta. Sono nella terna composta da Jagovic-Balcke. Il primo giorno vince col 1° ECC. CAC LUNA Di Aroldi, turno da car-diopalma (concentrato di raziocinio esce con tre punti), 2° MB ZAPA di Cakic - B a Milano di Roccaraso di De Jong-Al Barrage, giudicato da Balke, Fernandez, Ulijanic, si confrontano Pradellinensis Pablo e Luna, prevale il primo e a Luna, dopo essersi ri-petuta con un eccellente punto su starne, la Ris. Di CACIT- Magù si classifica 2° Ecc. pertanto la prima giornata ci vede piazzatissimi con 31 punti.Ma considerando le qualifiche conseguite dalle altre nazioni, e soprattutto cono-scendo la qualità dei soggetti concorrenti, non ci possiamo certo permettere di can-tare vittoria. L’ipoteca è comunque iscritta.

Come tutte le sere si festeggia in un clima sereno.Il secondo giorno abbiamo i nostri cani ai primi turni, io ho Pablo al 2° turno-Giusta partenza, interpretazione della grande nota, sulla mia parte il cane traccia un lacet interminabile e sparisce, la vege-tazione è un poco alta … leggo lo sconforto di Capelli che diventa anche il mio ma fi-nalmente lo troviamo in ferma dove risolve corretto su starne lunghe e ben indicate. Termina alla grande. Ecc. è sicuro penso…-Oggi la qualità dei cani è mediamente alta e tutti possono aspirare ai vertici.Classifica finale: 1° ECC. CAC PRADELLINENSIS PABLO Capelli, 2° MB TAR HERAK di Herak un soggetto di eccel-lenti qualità di razza, 3° MB Pradellinensis Jonni di Fusillier, MB BIRBA di Molinari.I telefoni squillano, i complimenti e gli abbracci si susseguono dopo la classifica, oramai la vittoria a squadre è una certezza, resta da definire l’individuale in quanto a confrontarsi al barrage ci sono PABLO, LUNA e MUR di Herak.Sono nella terna del barrage con presi-denza Pio Klun e Maillet presidente del Cub Francese.Qualora dovesse vincere MUR, per l’asse-gnazione dell’individuale il regolamento

La cronaca di Giancarlo Passini membro della giuria

Kurzhaar, così abbiamo vintoLa clamorosa affermazione sia a squadre che nell’individuale

conquistata con decisione dei nostri “azzurri”

Fernando Capelli con Pradellinensis Pablo

La squadra alla presentazione

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Il 28 e 29 Febbraio si è svolto a Zara il Campionato del Mondo Kurzhaar con la partecipazione di 13 nazioni.Il Consiglio Direttivo del Club aveva confe-rito l’incarico di selezionare la nostra squadra ad Americo Procaccini, noto pointerman la cui competenza ed espe-rienza in materia va ben oltre i confini delle singole razze: ed infatti egli ha svolto il suo impegnativo ruolo in modo esem-plare sia per competenza tecnica che per serietà dei comportamenti, così da non creare strascichi di malcontento o dubbi di correttezza ed imparzialità: e già questo è stato un gran bel risultato!A complicare il compito del selezionatore è stata l’ampia scelta di soggetti di alto va-lore meritevoli di essere messi in squadra: come dire che non sarebbe stato un pro-blema fare due o anche tre squadre!.Alla fine comunque la squadra è stato così composta:Pradellinensis Pablo, allevatore e condut-tore Nando Capelli, prop. Corrao che nei due giorni ha ottenuto due CACIT e che si è laureato Campione del Mondo.Luna, allavatore Regonati, conduttore Aroldi, proprietari Martegani e Aroldi cha ha fatto il CAC e la Riserva di CACIT e che quindi è vice Campione del Mondo.Magu, allevatore Fanton, conduttore Scarpecci, proprietario Baronti, che ha fatto un 2° EccellenteDevil, allevatore Carbone, conduttore Venturelli, proprietario MarteganiRiserva Dabo, allevatore Carbone, condut-tore Venturelli, proprietario Bricchi.Nelle prove svolte a Zara nel periodo ante-

Premiazione

Grande successo al campionato del mondo Kurzhaar

Trionfa l’ItaliaIl successo degli “atleti”, scelti da Americo Procaccini

che si sono imposti su fuoriclasse di 13 nazioni

cedente il campionato, molti altri Kurzhaar di allevamento italiano si sono messi in mostra per le qualità dimostrate e per i ri-sultati conseguiti: Laky di Ferrato, con-dotto da Busca; Ural di Val di Rem prop. Palazzo, condotto da Giancotti; Guapo prop. Zennaro, cond. Patrignani; Venus prop. Moser, cond. Patrignani; Axel, prop. Scolari, cond. Patrignani ; Laky, prop. Zanni, cond. Pezzi ; Etò, anche lui con-dotto da Pezzi. E non sono tutti … ma solo quelli di cui mi ricordo mentre scrivo.A completare il trionfo dei Kurzhaar di al-levamento nostrano a Zara, c’è stato anche Pradellinenis Jonny, del francese Fusillier, piazzatosi in terza posizione nella classi-fica individuale del mondiale, dopo Pablo

e Luna. E scusate se è poco!Ad avvalorare il significato di questa cla-morosa conferma del nostro allevamento, ha certamente contribuito il terreno ideale in cui si sono svolte queste prove, dove “vere” starne ben distribuite mettevano tutti i cani in eguali condizioni, riducendo al minimo il contributo della fortuna: come dire che a far la differenza è stata solo la qualità dei nostri cani. In un recente passato abbiamo assistito a numerosi esempi di soggetti di valore che esperti professionisti identificano oltre confine per farli confluire nelle file dei Kurzhaar di proprietà italiana: si tratta in-variabilmente di cani di valore che arric-chiscono il nostro panorama cinofilo e che rappresentano una “scorciatoia” rispetto alla fatica di chi seleziona direttamente e fa nascere grandi cani a casa propria. Ma proprio per questo è ancor più meritorio l’impegno di chi costruisce il patrimonio zootecnico all’interno dei nostri confini con soggetti che affondano le loro radici nelle gloriose (e sperimentate) origini dei Kurzhaar italiani. Lo storico risultato di questo Campionato del mondo è la conferma che chi cerca veri campioni li trova nell’allevamento italiano più che in qualunque altro Paese del mondo e sicuramente noi Kurzhaaristi ita-liani dovremmo dedicare questa vittoria a tutti quegli allevatori e amanti della nostra razza che nel passato hanno gettato le fon-damenta su cui si basa il nostro patri-monio genetico che va assolutamente cu-stodito con orgoglio.

Alfio Guarnieri

prevede il barrage fra i CACIT dei due giorni, pertanto con Pablo. Chiacchierata distensiva, coppia di sgancio già definita, una marea di persone al cospetto delle 4 antenne ed un vento ideale che soffia dal mare. Pablo a destra Mur a sinistra-Pablo è perfetto, Mur taglia subito e va legger-mente in profondità, Pablo preciso ancora copre tutta la sua sinistra. Si chiude. Ora Mur sulla sinistra e Luna a destra, pochi

secondi e si complicano la vita… Ci si con-fronta a lungo, poi 1° ECC. CAC.- CACIT Pradellinensis Pablo all. e cond. Capelli prop. Corrao vince anche l’individuale e la Riserva di CACIT non la assegniamo.Una grande vittoria dell’Italia, una grande vittoria per la razza, dell’allevamento ita-liano, una grande vittoria per la cinofilia internazionale, una vittoria che tecnica-mente volge al suo vero scopo, quello di

confronto per un puro fine zootecnico. Classifica squadre: n.53 punti Italian. 23 punti Croazian. 22 punti Francian. 16 punti SerbiaNazioni:Italia, Francia, Spagna, Olanda, Belgio, R.Ceca, Slovacchia, Grecia, Cipro, Polonia, Bulgaria, Croazia, Serbia-

Giancarlo Passini

i nostri CaniAnno 58 num. 4aprile 2012

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Nella seconda metà dell’Ottocento, l’alle-vatore olandese, Eduard Karel Korthals, lavorando in Germania presso il Principe Alberto di Solms Braumfel, noto per aver contribuito fattivamente anche alla sele-zione dei Kurzhaar, acquistò sette cani con particolari qualità somatiche e caratteriali, ai quali in seguito ne aggiunse un ottavo e, accoppiandoli tra loro, fissò, in breve tempo, quelle peculiarità che distinguono la razza di griffoni che porta il suo nome.Il griffone a pelo duro Korthals non è molto numeroso in Italia, mentre costitu-isce razza molto apprezzata e nota in Francia, Olanda e Belgio e ha più estima-tori, qui da noi, nel mondo della caccia che in quello della cinofilia agonistica. Dal mo-mento che i cacciatori, in gran parte, non hanno molto interesse verso prove ed esposizioni, il cane è raramente presentato alle manifestazioni cinofile.L’importanza, però, che gli viene data nell’ambito venatorio è prova rilevante che il Korthals è un cane che soddisfa anche i più esigenti e che nella caccia ha la sua concreta realizzazione.Comunque quei pochi appassionati che lo conducono in prove e in esposizioni sono abbondantemente appagati, perché molto spesso i loro amici s’impongono e vincono con grande merito e perizia.Una nota considerevole da mettere è che chi incontra il griffone Korthals ben diffi-cilmente lo dimentica ed è la conferma di quanto sia apprezzato il comportamento di questo cane nel lavoro e nelle sua altre prerogative.E’ posto tra le razze che rappresentano i continentali esteri in Italia, è di taglia media e sta nel rettangolo. Possiede un bel mantello composto di un pelo di copertura duro, setoloso, corredato da un sottopelo fine, fitto, quasi lanoso.I colori ammessi sono solamente il bianco ed il marrone e non è compatibile neanche un pelo nero, la cui presenza comporta squalifica.Barba, baffi e sopracciglia sono abbon-danti e non possono mancare, così come l’occhio che deve essere rotondeggiante e non a mandorla, altrimenti il Korthals perde quella sua essenziale e tipica espres-sione e la testa si accosta strutturalmente a quella di un Drahthaar.

E’ un cane rustico, intelligente, affettuoso, non dà problemi di salute ed è, soprattutto, un grande cane da ferma.La sua andatura è un galoppo svelto, agile, altalenante in modo lieve, cioè alza il treno posteriore quando appoggia quello ante-riore; madre natura ha strutturato questo cane dal punto di vista anatomo- funzio-nale in modo tale che, relativamente all’apertura degli angoli delle articolazioni degli arti, risulterebbe difettoso il suo mo-vimento se non avesse queste caratteri-stiche.E’ dotato di ottimo “naso”, è un grandis-simo fermatore, si muove con foga, pas-sione e si dimostra coraggioso nell’affron-tare qualsiasi terreno o asperità.

Rientra nel suo stile filare e guidare con molta cautela, flettendosi spesso sulle gambe fino a strisciare il petto sul terreno ,attento a non procurare il minimo ru-more, anche quando si muove nel bosco fitto e intrigato. I suoi cultori dicono che “è il cane che non manda mai via il selvatico”.Sebbene sia un cacciatore proteso senza soste verso la ricerca della preda, rimane sempre molto collegato al padrone, al quale invia di tanto in tanto uno sguardo per accertarsi se si trova alla giusta di-stanza, sia quando divora le pianure con belle e ordinate diagonali, sia quando si trova nel bosco o nella fitta e intrigata ve-getazione.Tutto ciò è ben conosciuto da coloro i quali, insieme a lui, dedicano alla bec-caccia tutti i loro interessi e le fatiche vena-torie.Oltre ad essere molto attento, il griffone cerca il selvatico, senza palese sforzo, anche in luoghi difficili, quasi impenetra-bili, lo trova, perché ha buon naso e altret-tanto coraggio e si pianta lì, immobile come una pietra, permettendo al suo amico di prendere la posizione e la mira nel modo migliore.Se il selvatico non s’invola per proprio conto, il Korthals non si muove, quando è in ferma.E’ inoltre il cane che per le sue qualità ri-sulta particolarmente adatto alla caccia al fagiano e non potrebbe essere altrimenti vista la sua tenacia nel seguire un selvatico che mette in atto ogni astuzia per disper-dere l’inseguitore, specie nel bosco più fitto. E’ un cacciatore razionale, costante, in al-cune occasioni non a torto testardo, molto resistente ad ogni fatica e completa le sue capacità con un ottimo riporto ed un senso del recupero che, qualche volta, sembra miracoloso. Con il Griffone Korthals è molto difficile perdere animali feriti che cercano di sfuggire alla cattura con ogni mezzo dettato dall’istinto della sopravvi-venza o quelli precipitati in luoghi che sembrano inaccessibili.La sua tenacia nell’operare, lo conduce a non abbandonare la pista da seguire e conclude quasi sempre con successo le sue ricerche.Il cane recuperatore possiede il grande

Korthals, cane coi baffiInventato da un tecnico olandese ed un principe tedesco incanta

per carattere e capacità agonistiche

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In ricordo di Roberto Pedrazzettigiudice e dirigente internazionale

Svizzero ma di autentica mentalità europea, figura esemplare nella cinofilia internazionale in cui ha ricoperto importanti incarichi, è scomparso

dopo una lunga malattia. La sua ultima uscita pubblica a Milano per salutare colleghi ed amici. Per l’ultima volta. Così lo ricorda per tutti Sandro Pacioni

pregio, che sfocia in un atto altamente mo-rale, di evitare sofferenze atroci a selvatici destinati ad una morte sicura, ma lenta e dolorosa; oltre a ciò, risparmia al caccia-tore la delusione di perdere un capo col-pito.Il Korthals ha un’ottima predisposizione anche verso la lepre, che caccia con entu-siasmo e raziocinio.Viene protetto in modo quasi perfetto da quel mantello particolarmente ricco di pe-lame, così che non ha alcun timore delle insidie del bosco anche il più fitto, del freddo, dell’acqua gelida e sopporta, senza alcun problema, anche il caldo afoso.

“Sandrì” come eri solito chiamarmi, con affetto, quasi quotidianamente. Eri l’amico sincero sempre sorridente e sempre con la soluzione giusta in mano.Amico di tante avventure, ho vissuto ac-canto a te le più belle esperienze e soddi-sfazioni della vita cinofila. Sei stato il tra-ghettatore dalla chiusa cinofilia del pas-sato a quella dei nostri tempi, aperta a tutti coloro che si volessero avvicinare a questo mondo. Ci mancherai Roberto!!! Per tanti anni stupendo compagno di viaggio, per seguire i “nostri” cani in tutta Europa ed oltre, sempre attirati e sensibili al richiamo della nostra passione pura e indelebile. Fra un discorso e l’altro il tempo e i chilometri passavano velocissimi, ci accorgevamo di essere arrivati troppo presto per quel che volevamo perché ave-vamo sempre qualche bel discorso da fi-nire, mai stanchi, mai sazi di cinofilia.Rapporto bello e rarissimo di stima ed af-fetto reciproco, ove non esisteva un limite definibile fra chi ha voglia di insegnare e chi ha voglia di imparare. Maestro di cino-filia e di vita, maestro di tutto, senza mai far pesare nulla. Senza invidie, senza re-more sapevi, come pochi, godere del bene degli altri, all’insegna dello Sport, come fanno i galantuomini, oggigiorno sempre più rari.

In ogni cosa cercavi l’essenza, così anche nei cani. Giusto così, altro non serve!!Chiudevi il turno anche prima del tempo, quando avevi visto tutto e un cane ti pia-ceva tantissimo, non volevi farlo sbagliare, perché eri sempre lì per aiutare e premiare i migliori.Come dimenticare la pipa sempre fra le dita, che accendevi continuamente e scari-cavi battendola sul tacco dello scarpone.In questi anni, poliglotta e trascinatore qual’ eri sei riuscito con tenacia e passione a divulgare la scienza cinofila in tutta Europa ed oltre. Da una lingua all’altra con

estrema facilità riuscivi a semplificarci ogni cosa. All’ombra del tuo carisma, della tua immagine siamo cresciuti e abbiamo cercato di emularti. Se come ci dicono il Signore vorrà pre-miare i buoni , vorremmo vederti condurre e cacciare con il tuo gioiellino preferito, del quale eri innamorato, la tua Hellé, e ogni tanto vederti seduto sulle cime più alte del Paradiso, a riposarti su un scoglio a fumare la pipa che non abbandonavi mai.Ma perché o Signore prendi sempre i più bravi!Qualche giorno fa l’ultimo saluto, un “af-fannoso ciao” sacrificando uno dei tuoi ultimi respiri che testimoniavano tutto il dolore e la sofferenza che ti attanaglia-vano. Ma non volevi mollare, volevi sempre essere a disposizione degli amici, fino all’ultimo momento… come hai sempre fatto nella tua vita. E’ la fine della prova, di un turno bellissimo, troppo breve per tutti, anche per noi che stavamo a guardare, il Signore ha suonato inesorabilmente la tromba. Tutti all’unanimità ti abbiamo as-segnato Il CACIT, quello che spetta ai grandi, ai trailer che piacevano a te, perché sei stato il migliore, così oggi, come sempre!Per me e per tutti i cinofili e gli amici del mondo: Grazie Roby, Grazie di tutto! Addio Amico mio…

I francesi, che lo conoscono molto bene, dicono che è il cane per tutte le stagioni.Possiede un bellissimo carattere; nei mo-menti in cui può stare insieme al padrone, è capace di trasmettere a chi lo comprende e lo ama la sua grande gioia, mentre guarda con quegli occhioni belli, dolci ed espres-sivi e dà l’impressione di dire, di parlare di cose piacevoli ed interessanti.E’ un vero e grande amico!Ha difetti? Da quanto detto sembrerebbe proprio di no, ma, come tutti i cani di qual-siasi razza, anche il Korthals cade in qualche mancanza.Alcuni soggetti stentano a riportare fino a

due anni circa, ma poi diventano bravi.Sono quelli ai quali danno fastidio le penne, specie quelle di fagiano di alleva-mento, che colmano loro tutto il cavo orale; non sopportano questo stato di cose e lasciano il selvatico in terra.In Italia siamo in pochi ad allevare questa razza e quindi capita che la disponibilità dei cuccioli non è sempre soddisfacente.Un buon consiglio per chi fosse interessato ad avere notizie aggiornate sulle cucciolate è quello di consultare il sito ufficiale del Club Italiano Griffoni Korthals: www.cigk.eu.

Riccardo Braganti

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La serata di gala del Gruppo Cinofilo Ravennate, svoltasi il 18 febbraio scorso presso il ristorante La Campaza di Ravenna, ha rappresentato un piacevole momento di calore e colore nel contesto di un inverno che, con neve e gelo di rara misura, ha castigato come non mai l’intera Romagna. Atmosfera brillante e socialità, per la se-rata dedicata alla tradizionale premiazione dei Soci che si sono distinti nelle diverse discipline cinofile sia in Italia che all’estero nel corso del 2011. La serata è stata aperta dal presidente del Gruppo, Domenico Leo, il quale, dopo il saluto ai presenti, ha relazionato sulla ge-stione dell’anno appena trascorso. Un anno che ha visto mettere in campo un’intensa attività per programmare e onorare gli impegni tecnici, normativi e gestionali che la cinofilia oggi richiede. Un anno impegnativo anche per affrontare

Bilancio positivo per il Gruppo Cinofilo Ravennate

Un anno di buon lavoroMesse a punto nuove coinvolgenti iniziative nello sport e nel sociale

gli aspetti economici che oggi fanno parte della quotidianità. E’ un fatto che oggi la cinofilia, dal punto di vista sportivo, è un’attività che comporta ponderatezza economica, sia a livello indi-viduale che a livello gestionale associativo. Bene dunque, al gruppo dirigente per il lavoro svolto, sostenuto dal sempre pun-tuale e preciso lavoro della segreteria. Per il 2012 sono confermati gli appunta-menti ormai consueti: la prova su bec-cacce a metà marzo, l’esposizione nazio-nale il 25 aprile, le prove classiche a qua-glie nei giorni 11-12-13 maggio, il Trofeo del Passatore nella seconda metà di luglio. Ultima notizia di cronaca, nel corso del 2012 avverrà il tanto atteso cambio di sede con trasferimento presso la Clinica Veterinaria S. Marco, nella piccola omo-nima frazione urbana alla periferia di Ravenna (fino a nuova comunicazione, i riferimenti postali e telefonici restano

Il gruppo dei premiati

quelli attuali). Sede “in sintonia” non solo per il comune carattere zootecnico dei due soggetti, ma anche per l’ottica cinofila rivolta al sociale che il suddetto centro veterinario sta por-tando avanti. Da cinque anni, infatti, la Clinica Veterinaria organizza una manifestazione molto partecipata, il Match Dog Intergroup Emilia-Romagna (prossima edizione il 22 aprile 2012), imperniata su una mostra ci-nofila di bellezza per squadre emiliano-romagnole, con il giudizio di cinofili esperti, e sul Puppy Party, un simpatico evento nel quale i bambini (quasi cin-quanta nell’edizione 2011) presentano cia-scuno il proprio cucciolo per una gara non competitiva. La manifestazione è patroci-nata del Lions Club Ravenna Host a scopo scientifico. I fondi raccolti nella giornata vengono in-fatti devoluti all’Università di Bologna per la ricerca sugli indicatori biologici nel ter-ritorio.Tornando alla serata, la parte finale è stata dedicata alle premiazioni. 43 i premi con-segnati complessivamente per i risultati ottenuti dai Soci, sia sui ring di esposizione che sui campi di prova. 18 i nuovi laureati Campioni, fra esposizione e lavoro. Nella classifica sociale a punti, per le espo-sizioni ha primeggiato la setter irlandese Cordarragh Rhumbaba di Donatella Turrichia, mentre per le prove di lavoro è risultato primo il Kurzhaar Irgo di Carlo Benini, condotto da Adriano Turci. Nel Premio Allevatore è stato primo Enrico Ballardini, con il Lagotto romagnolo Britney. Due i premi speciali: al Fox terrier Star Pride Lot’s of Love di Stefania Savini (BOB Terrier Cruft’s 2011), e alla Kurzhaar Juma di Luca Soldini, condotta da Riccardo Patrignani (Ch. Mondo individ. e sq., Ch. Mondo B., Ch. Int. e It. Assoluto).

Roberto Aguzzoni

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Il Gruppo Sportivo Cinofilo - Cani Utilità e Difesa di Busto Arsizio, in collaborazione con la Società Amatori Cane Corso, ha te-nuto in febbraio le prove CAE-1, BH e di Utilità e Difesa con soggetti iscritti nelle classi: Avviamento, IPO1 e IPO2; giudice Adriano Azzolini, figurante Davide Codebue. 22 i cani iscritti alla prova CAE-1di razze diverse e 13 soggetti iscritti al BH. Il BH si è svolto per la prima parte nel campo d’ad-destramento e per la seconda sezione in luogo pubblico ed è stato brillantemente superato dai numerosi boxer, pastori tede-schi, bovaro delle fiandre, pastore svizzero bianco, riesenschnauzer e dobermann, confermando il fatto che il cane da utilità e difesa è un cane equilibrato e perfetta-mente inserito nella società.

L’equilibrio del cane da utilitàG.S.C.C.U.D. di Busto Arsizio: prove di Utilità e Difesa, CAE-1 e BH

Un momento della prova BH sul territorio

Grazie al riconoscimento, al rispetto e alla gratificazione delle caratteristiche preva-lenti di ogni razza,si può stabilire una vera coppia cane-conduttore. Ci sono razze che hanno un più alto istinto predatorio, altre che hanno marcate carat-teristiche di territorialità oppure possessi-vità, ma ogni soggetto è diverso ed è attra-verso questa comprensione e la conse-guente attivazione di atteggiamenti ade-guati che motivino e “raffinino” il compor-tamento del cane, che si riesce a stabilire con lui un vero rapporto.

ClassificheCAE-1:tuttiapprovatiBH: tuttiapprovatiAvviamento: 1° Iron dei Templari con GiuseppeSamperisiIPO1. 1° Shelley di Casa Libardi con LuigiMagonIPO2. 1°ArtcacibconStefanoCeriani 2°OmegaconGiorgioBettinardi 3°ChinaVikarconAurelioTesta

L’Utilità e Difesa è uno sport completo perché permette al cane di acquisire mag-gior consapevolezza di sé e autostima, di potenziare le proprie doti naturali e di sod-disfare le proprie vocazioni attraverso gli esercizi di pista, obbedienza e difesa; svi-luppando la naturale volontà di esplora-zione e ricerca, di collaborazione sociale, comunicativa, predatoria, territoriale, pro-tettiva, il cane acquisisce maggior con-trollo, calma interiore, capacità di affron-tare e di risolvere problemi.

Marta Zampolli

ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINACAC

ISOLA di ALBARELLA (ROVIGO)20 MAGGIO 2012 Presso il piazzale del Porto

MOSTRA SPECIALE SPINONE ITALIANOPremio per il Best in Show: una settimana di villeggiatura presso l’isola di Albarella

LA GIURIA E’ DISPONIBILE SUI SITI:www.gruppocinofilopolesano.it www.miglioredirazzareport.it

PER INFORMAZIONI: Gruppo Cinofilo Polesano via Levico N° 15 ROVIGO tel. e Fax 0425-25427 www.gruppocinofilopolesano.it - www.miglioredirazzareport.it

RecensioneBruce Fogle CANI. GUIDE PRATICHEMondadori EditoreUn nuovo volume illustrato, dedicato al migliore amico dell’uomo: un aggiornamento completo per gli appassionati, e insieme uno strumento utile per chi cerca di orientarsi nella scelta di un cane. Taglie piccole, medie, grandi e giganti: all’interno della guida ogni scheda descrive una singola razza, con interessanti dettagli e curiose peculiarità. Ampio spazio è dedicato alle cure mediche necessarie a ogni cane, con suggerimenti pratici su alimentazione,

toelettatura, salute e pronto soccorso. Nella parte finale si indagano il rapporto e la comunicazione uomo-cane, dall’importanza del gioco agli utili consigli per un addestramento di base o avanzato

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Isola d’Elba, tappa meravigliosa dei segugisti

Moira e i campioniPieno successo della prova organizzata da Graziano Signorini.

Fra i vincitori anche la coppia Fly e Frana

Segugi al lavoro

Nell’Isola d’Elba fino a qualche anno fa non si organizzavano prove per Segugi su lepre ma adesso tutto è cambiato. Ed in meglio. Da qualche tempo infatti nell’ isola c’è un calendario di prove che hanno sempre un successo crescente. Dopo i con-fronti dal 22 al 24 Febbraio (1° trofeo Elba) per il numero e la qualità dei concorrenti, l’isola è diventata tappa d’obbligo per i se-gugisti grazie all’impegno di un Elbano appassionato che ama la sua isola, la caccia ed… i cani con il muso lungo. E’ Graziano Signorini che, non a torto definisce la sua terra perla del Mediterraneo. Ha da tempo organizzato e sta organizzando prove di cani da seguita in maniera eccellente. Ecco alcuni accorgimenti. Si è impegnato per far ridurre il costo del traghetto ed ha ospitato gratuitamente tutti i concorrenti nel suo villaggio le Calanchiole di Capoliveri. Non credo che avrebbe potuto far di meglio. Hanno partecipato in queste ultime prove i migliori seguisti, che nei momenti di ri-poso, insieme nel villaggio sul mare, con-versavano piacevolmente fra loro di musi lunghi, voci sonore e orecchione che scap-pano. Hanno scambiato opinioni, su gene-alogie, esperienze, tutto a beneficio di questa disciplina Fra i presenti Alfiero Rovini e Lelio Agostani che si è meritato un successo, l’ottimo Montersino, il Romano Petruccioli, con la faccia da gladiatore, il vecchio Mattei, Pizzetti, e tanti altri. La mattina dopo, non sorrisi ma tensione fra i presenti perché solo tre dovevano essere i vincitori nelle categorie singoli, coppie e mute. Le prove si sono svolte in terreno li-bero a confine con il Tirreno. Il vento di grecale ha disturbato l’olfattazione co-munque molti soggetti si sono classificati. Nei singoli, c’è stato un duello fra la se-gugia italiana a pelo raso Moira di Mattei e la segugia a pelo forte Samba di Signorini. Ha prevalso Moira di Mattei con un rendi-mento costante nelle tre prove. Nelle coppie, valido concorrente con le sue se-gugie Fly e Frana, non ha avuto per una persistente sfortuna, fino ad ora successi, che si sarebbe meritato. Stavolta la sua cocciutaggine, passione e abilità dei suoi quattrozampe ha prevalso, su una sorte negativa e si è aggiudicato il Trofeo che si-

curamente non sarà l’ultimo. Montersino con la sua muta ha creato uno spettacolo da favola con un CAC di Indio e una Riserva di CAC a Rina: una bella cerca sulla pa-stura un sonoro avvicinamento e scovo a pelo e vieppiù una seguita rabbiosa, persi-stente nonostante i numerosi falli pronta-mente risolti. Ne è scaturita una relazione che tutti i seguisti vorrebbero avere. I giu-dici sono stati all’ altezza del loro compito. Il prossimo appuntamento per il Trofeo degli Etruschi e per la qualificazione del Trofeo Toscano d’Eccellenza sempre orga-nizzata al meglio da Graziano Signorini.

Lorenzo Mari Cenni

Classifiche 22 Febbraio 2012

Categoria SingoloGiudiceRighi1° cl. MOIRA s.i.p.r. ECC. p. 160 di MatteiUmberto2°cl.SAMBAdiPOMPIANOs.i.p.f.MBp.158diSignoriniGiorgioCategoria Coppie 2° batteria - Giudice Bianchetti1° cl. FLY e FRANA s.i.p.r. MB p. 150.5 diAgostiniLelioCategoria Mute2° batteria - Giudice Butini1° cl. VALENTINA-LISA-INDIO-TROTTOLINA-RINA s.i.p.r. MB p. 151.6 di MontersinoCristian3° batteria - Giudice Boiocchi1° cl. SCILA-ROMINA-SIBILL-CRISTAL s.i.p.f.ECC.p.167diGiglioliGianfranco

23 Febbraio 2012Categoria SingoloGiudiceBianchetti1° cl. MOIRA s.i.p.r. B p. 141 di MatteiUmbertoCategoria Coppie2° batteria - Giudice Pescatori1°cl.ZURIGOeGIOIAs.i.p.r.ECC.p.161diButiniVanessa2°cl.MINAeCALLASs.i.p.r.MBp.150.5diRoviniAlfieroCategoria Mute1° batteria - Giudice Montanari1° cl. VALENTINA-LISA-INDIO-TROTTOLINA-RINA s.i.p.r. ECC. p. 165.5 di MontersinoCristian2°cl.MIRO-AMBRA-ROMINA-ZEROs.i.p.r.MBp.151diRongoniFederico

2° batteria - Giudice Fusar Poli1°cl.INDIA-IDA-YALA-NORAariegeoisECC.p.161.25diPizzettiBonfiglio2° cl. FRITZ- BRUNA-SIRA-GIOIA-TINA s.i.p.r.MBp.158.8diPetruccioliGiovanni3° batteria – Giudice Butini1° cl. SCILA-ROMINA-SIBILL-CRISTAL s.i.p.f.ECC.p.166.25diGiglioliGianfranco2° cl. PLUTO-ERCOLE-DUCA-BACCO-DIANAs.i.p.r. MB p. 158.6 di Brambillaschi GianLuca

24 Febbraio 2012Categoria SingoloGiudicePescatori1° cl. PELO s.i.p.r. MB p. 159 di MatteiUmberto2° cl. MOIRA s.i.p.r. MB p. 157 di MatteiUmbertoCategoria CoppieGiudiceBianchetti1° cl. FLYeFRANAs.i.p.r. ECC.p.166.5diAgostiniLelio2°cl.ZURIGOeGIOIAs.i.p.r.MBp.155.5diButiniVanessaCategoria Mute2° batteria - Giudice Fusar Poli1° cl. VALENTINA-LISA-INDIO-RINA s.i.p.r.ECC.CACp.182.75diMontersinoCristian2° cl. MIRO-AMBRA-ROMINA-ZERO s.i.p.r.ECC.p.161diRongoniFederico

VINCITORI DEL “1° TROFEO ISOLA d’ELBA”Categoria Singolo1°cl.MOIRAs.i.p.r.diMatteiUmbertoCategoria Coppie1°cl.FLYeFRANAs.i.p.r.diAgostiniLelioCategoria Mute1° cl. VALENTINA-LISA-INDIO-TROTTOLINA-RINAs.i.p.r.diMontersinoCristian

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La giuria della semifinale:- gruppo 1 Silvio Rivolta- gruppo 2 Piergiovanni Staderini- gruppo 3 Angel Martin Martinez- gruppo 4 Abele Barbati- gruppo 5 Pierluigi Buratti- gruppo 6 Enrico Adinolfi- gruppo 7 Amedeo Bottero- gruppo 8 Maria Ceccarelli- gruppo 9 Enrico Adinolfi- gruppo 10 Daniele Poltri

La giuria dei Top Giovani:- Piergiovanni Staderini- Angel Martin Martinez- Abele Barbati

in rappresentanza di FARMINA, hannorivolto un caloroso benvenuto ai pre-senti ringraziando tutti coloro chehanno collaborato alla realizzazionedell'evento. Entrambi, ovviamentedalle reciproche prospettive, hannosottolineato l'impegno profuso daENCI e FARMINA a favore del cane e inparticolare per portare avanti questoconcorso durante tutto l'anno fino allebattute finali che si concretizzanonella serata del 17 Marzo a ReggioEmilia e nella finale prevista per il 21Aprile a Viterbo. A seguire le fotografiee i risultati dei soggetti selezionati edelle riserve.

Verso la finaleI prescelti accedono alla finale di Viterbo del 21 Aprile 2012

Il TOP DOG sempre più nel cuore degli appassionati

Risultati e foto dei soggetti selezionati

La tensione palpabile si è via via stem-perata durante lo svolgimento delleselezioni dei dieci raggruppamenti edel raggruppamento dedicato ai gio-vani, ma era palese che per tutti, daineofiti ai più navigati, entrare con lacoccarda di Top Dog o di Top Giovanecostituisse una motivazione in più,quella scossa di adrenalina che haicovato per un anno e che esplodenella serata. Il 17 Marzo dalle ore17,30 si è svolta dunque la serata dellasemifinale e nonostante i ma e i se e isi dice e i forse tutto è filato liscio. Inapertura Abele Barbati, in rappresen-tanza dell'ENCI, e Riccardo Sarchioni,

Semifinale Top Dog Giovane selezionatoBullmastiff - I BRAVIRAGAZZI

BARCELONA MONTSERRAT

Semifinale Top Dog Giovane la riservaLevriero Afgano - WAY UP WIND

CRIES MARY

Semifinale Top Dog Giovane selezionatoSamoiedo - PERIDOTO DEL POGGIO

DELLA RENA

Semifinale Top Dog Giovane selezionatoWest Highland White Terrier

DANSKOTS APACHE

Semifinale Top Dog selezionatoBearded Collie - HO IN MENTE TE

DEL CUORE IMPAVIDO

Semifinale Top Dog la riservaPuli bianco perla

CSERI SUBAS KEPE

Semifinale Top Dog selezionatoPastore Australiano JELLY BEAN DEL

WHYMPER DELLE G. JORASSES

Semifinale Top Dog selezionatoPastore Maremmano Abruzzese -

GIOTTO DI LUCUS ANGITIAE

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Semifinale Top Dog selezionatoZwergschnauzer n/a

SCEDIR HUMPREY BOGART

Semifinale Top Dog la riservaBulldog

QUEEN HEARTS

Semifinale Top Dog selezionatoAlano arlecchino

PRINCE OF OLD PINK HOUSE

Semifinale Top Dog selezionatoDogo Argentino

INTI DEL PICADERO

Semifinale Top Dog selezionatoBorder Terrier

MEADOWLAKE RAISE YOUR GLASS

Semifinale Top Dog la riservaJack Russel Terrier

OUT ACTING RAGS PUMA

Semifinale Top Dog selezionatoSealyham Terrier

TALAO ORZO CACAO

Semifinale Top Dog selezionatoIrish Terrier

O'CONNELL MACHAGONY

Semifinale Top Dog selezionatoBassotto Standard p/c

HALLEY DEL CONTEVERDE

Semifinale Top Dog la riservaBassotto Kaninchen p/c - GANGA

DELLA CORTE DEI BARBAGRIGIA

Semifinale Top Dog selezionatoBassotto Kaninchen p/d - VITTAKER-

DOOLAR DEL WANHELSING

Semifinale Top Dog selezionatoBassotto Nano p/c

BERGHEMDAX ILONA

Semifinale Top Dog selezionatoChow Chow

MI-PAO'S SPIV

Semifinale Top Dog la riservaCirneco dell’Etna

CY'ERA MARSALA DI HADRANENSIS

Semifinale Top Dog selezionatoAkita Americano

DE KANER'S WOLVERINE REVENGE

Semifinale Top Dog selezionatoAkita

RICHU GO DELL'ANTICO MATAGI

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Semifinale Top Dog selezionatoBasset Hound - WHEREVER YOU WILL

GO DELLA TERRA DEI TEMPLARI

Semifinale Top Dog la riservaChien de Saint-Hubert

UVETTA DEL CAMPO DELL'ORO

Semifinale Top Dog selezionatoRhodesian Ridgeback

HARMAKHIS WISDOM LYNNARD

Semifinale Top Dog selezionatoDalmata

NON SOLO MACCHIE DELLE CROSE

Semifinale Top Dog selezionatoBracco Italiano b/a

RIBOT

Semifinale Top Dog la riservaBracco Francese tipo Gascogne

ETORKY DU VALLON DE BEAUDINI

Semifinale Top Dog selezionatoGordon Setter

LUDSTAR DON MIGUEL

Semifinale Top Dog selezionatoSpinone Italiano r/mPRIMO DELL'ADIGE

Semifinale Top Dog selezionatoLabrador Retriever

LOCH MOR ROMEO

Semifinale Top Dog la riservaFlat Coated Retriever - ASSOLUTA

INOSSERVANZA E' ANCORA MITO

Semifinale Top Dog selezionatoCocker Americano - MOONLIGHT

SHOW MAGIC MOMENT

Semifinale Top Dog selezionatoGolden Retr. - ROYAL CREST GOLD-N

HALLOWEEN TRICK OR TREAT

Semifinale Top Dog selezionatoMaltese

CINECITTA' QUENTIN TARANTINO

Semifinale Top Dog la riservaChin

CINDERLACE SACHIO AT DEKOBRAS

Semifinale Top Dog selezionatoCavalier King Charles Spaniel

SANPAREIL DEI COMTE D'EAU

Semifinale Top Dog selezionatoChihuahua p/c

MUSIC VELVET FRANCISCO DUVAL

APRILE T-D.qxp:APRILE T/D.qxp 21/03/12 16:22 Pagina 3i nostri CaniAnno 58 num. 4aprile 2012

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Semifinale Top Dog selezionatoSaluki

DEL BORGHINO OSCARDELARENTA

Semifinale Top Dog la riservaPiccolo Levriero Italiano

OH MY GOD DEI RAGGI DI LUNA

Semifinale Top Dog selezionatoWhippet

RIVARCO TINUVIEL

Semifinale Top Dog selezionatoLevriero Russo - RUSSKIY AZART

OLIMP IMPERIUM CIVILTAS

TOP DOG GIOVANI 2011

Bullmastiff I BRAVIRAGAZZI BARCE-LONA MONTSERRAT MontemurroPaola - West Highland White TerrierDANSKOTS APACHE Pari Lara -Samoiedo PERIDOTO DEL POGGIODELLA RENA Latini MassimilianoRISERVA: Levriero Afgano WAY UPWIND CRIES MARY Della RoccaAgnese

TOP DOG 2011

GRUPPO 1Bearded Collie HO IN MENTE TE DELCUORE IMPAVIDO All. del CuoreImpavido - Cane da PastoreMaremmano Abruzzese GIOTTO DILUCUS ANGITIAE Segato Gabriella -Pastore Australiano JELLY BEAN DELWHYMPER DELLE GRANDES JORAS-SES Lovati GabriellaRISERVA: Puli bianco perla CSERISUBAS KEPE Sassone Barbara

GRUPPO 2Zwergschnauzer n/a SCEDIR HUM-PREY BOGART Ferrari Fabio - DogoArgentino INTI DEL PICADEROCarpanese Mirco - Alano arlecchinoPRINCE OF OLD PINK HOUSEMartina SalvatoreRISERVA: Bulldog QUEEN HEARTSCaracciolo Sebastiano

GRUPPO 3Border Terrier MEADOWLAKE RAISEYOUR GLASS Tappia Jacqueline - IrishTerrier O'CONNELL MACHAGONYCappellari Roberto - Sealyham TerrierTALAO ORZO CACAO All. TalaoRISERVA: Jack Russel Terrier OUT

Top Dog & Top Giovani

I RISULTATI DELLA SERATA

ACTING RAGS PUMA GarbarinoMaria Cristina

GRUPPO 4Bassotto Standard p/c HALLEY DELCONTEVERDE All. del Conteverde -Bassotto Nano p/c BERGHEMDAXILONA All. Berghemdax - BassottoKaninchen p/d VITTAKERDOOLARDEL WANHELSING All. delWanhelsingRISERVA: Bassotto Kaninchen p/cGANGA DELLA CORTE DEI BARBA-GRIGIA Ievolella Rino

GRUPPO 5Chow Chow MI-PAO'S SPIV StoccoMoira - Akita RICHU GO DELL'ANTI-CO MATAGI Danesi Giuliano - AkitaAmericano DE KANER'S WOLVERINEREVENGE All. dei Patrizi RomaniRISERVA: Cirneco dell’Etna CY'ERAMARSALA DI HADRANENSIS MooreJane

GRUPPO 6Basset Hound WHEREVER YOU WILLGO DELLA TERRA DEI TEMPLARI All.della Terra dei Templari - DalmataNON SOLO MACCHIE DELLE CROSEBonino Pessina Renata - RhodesianRidgeback HARMAKHIS WISDOMLYNNARD Venturelli SaraRISERVA: Chien de Saint-HubertUVETTA DEL CAMPO DELL'OROSimeoni Francesca

GRUPPO 7Bracco Italiano b/a RIBOT CodeluppiPaolo - Spinone Italiano r/m PRIMODELL'ADIGE All. dell’Adige - GordonSetter LUDSTAR DON MIGUELSegato Gabriella

RISERVA: Bracco Francese tipoGascogne ETORKY DU VALLON DEBEAUDINI All. del Guardengo

GRUPPO 8Labrador Retriever LOCH MORROMEO Barberi Franco - GoldenRetriever ROYAL CREST GOLD-NHALLOWEEN TRICK OR TREAT All.Royal Crest Gold-n - CockerAmericano MOONLIGHT SHOWMAGIC MOMENT Klimova OlgaRISERVA: Flat Coated Retriever ASSO-LUTA INOSSERVANZA E' ANCORAMITO Dini Susanna

GRUPPO 9Maltese CINECITTA' QUENTINTARANTINO Vezzani Barbara -Chihuahua p/c MUSIC VELVETFRANCISCO DUVAL Gozzi Raffaella -Cavalier King Charles Spaniel SANPA-REIL DEI COMTE D'EAU StramesiAlessioRISERVA: Chin CINDERLACE SACHIOAT DEKOBRAS Piovano Marco

GRUPPO 10Saluki DEL BORGHINO OSCARDELA-RENTA Galliano Leonardo - LevrieroRusso RUSSKIY AZART OLIMP IMPE-RIUM CIVILTAS Lazareva Maria -Whippet RIVARCO TINUVIEL DalCero RenatoRISERVA: Piccolo Levriero Italiano OHMY GOD DEI RAGGI DI LUNA All. deiRaggi di Luna

Le fotografie dei Top Dog e dei Top Giovani sono diSpadacini

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Nemmeno il brutto tempo ce l’ha fattacontro Ancona!Quest’anno l’esposizione marchigia-na, abbinata alla Nazionale diFabriano svoltasi il sabato, ha sfioratoper un pelo il successo numerico del-l’edizione 2011 e visti i presupposti,soprattutto climatici, il numero finalenon può che dirsi soddisfacente, rag-giunto anche con il contributo delraduno cane corso (67 soggetti a cata-logo), pure questo svoltosi il sabato.Insomma sarebbe il caso di dire cheAncona ha chiuso in bellezza o permeglio dire che la Fiera di Ancona hachiuso con una grande edizione.Già perché pare proprio inesorabile ildestino della Fiera di Ancona che perl’ultima volta ha ospitato l’EsposizioneCanina e che l’anno prossimo non saràpiù disponibile anzi, non ci sarà pro-prio più!Da quanto infatti ci è stato possibilecapire nella attuale zona portualeverrà fatto spazio a un parcheggio per iTIR in attesa dell'imbarco.Dove andrà l'Internazionale in versio-ne 2013?Emigrerà? Cambierà data?Forse è presto per dirlo ma ci è parso dicogliere che i nostri hanno già inmente nuove proposte e nuove ideeche stando alle prime indiscrezioni,dovrebbero veramente costituire unapiacevole, anzi una super novità.A seguire come di consueto le fotogra-fie e i risultati della due giorni con icommenti dei due Best in Show giudi-cati rispettivamente al sabato daEnrico Adinolfi (vincitore il MalteseCINECITTA QUENTIN TARANTINO) ealla domenica dal giudice sudafricanoNazionale di Fabriano gr. 4 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 1 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 2 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 3 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 8 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 5 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 6 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 7 (ph. K.)

Finita la neve... AnconaQuasi ripetuto il successo dell'edizione 2011

Ultima volta alla Fiera di Ancona? Pare proprio di sì

Il C.A.C.I.B. alla domenica mentre al sabato il C.A.C. di Fabriano e il raduno Corso

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RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTIDELL’ESPOSIZIONE NAZIONALE

CANINA DI FABRIANO

GRUPPO 1Giudice: Anne Indergaard1° Welsh Corgi Pembroke DRAGONJOYJESSICA RABBIT Ceredi Chiara - 2°Pastore Svizzero Bianco QUAI YUKONVOM SUTURMER GRUND MariottiEleonora - 3° Border Collie JUMPIN-GRIVER All. From Jumping RiverGRUPPO 2Giudice: Orietta Zilli1° Zwergschnauzer SCEDIR HUM-PREY BOGART Ferrari Fabio - 2°Mastino Napoletano NIKITA PATRI-ZIO ITALIA Bracci Luca - 3° Cane daPastore del Caucaso BASKOY ZVEREJIK GREY Baskova MarinaGRUPPO 3Giudice: Denis Kuzelj1° Jack Russel Terrier WHITETANMORGAN Nasti Sergio - 2° Fox Terrierp/r QUATTROMORI EARL GREY GoriGianluca - 3° American StaffordshireTerrier FANTASTIC LIEVORE'S EDI-TION DU DIAMANT ROUGE All.Lievore's EditionGRUPPO 4Giudice: Greg Eva1° Bassotto Standard p/c HALLEY DELCONTEVERDE All. del Conteverde - 2°Cane Lupo Cecoslovacco JOUR DENOEL VAN TUM-TUM'S VRIENDJESHuikeshoven Gwen M. - 3° BassetHound AGON DEI MONTI LATTARIAll. Dell'Antica Dea PartenopeaGRUPPO 5Giudice: Maria Ceccarelli1° Spitz Nano t/c POWERPOM CASI-NO' ROYALE Gentili Riccardo - 2°Basenji JASIRI SUKARI BUCKING THETRIND Jones Julie - 3° Siberian HuskyTRISHAMAR'S WHOLE NINE YARDSSoldani MarinoGRUPPO 6Giudice: Piersecondo Zacco1° Cocker Americano CONTI ESPLO-RATORI KEISY All. Abdiscovery - 2°Labrador Retriever MIDNIGHT SUNDI CASA BIAGINI Muzio Fabio - 3°Bracco Italiano r/m PARIDE DEI SAN-CHI Savioli GaspareGRUPPO 7Giudice: Franco Gatti

Nazionale di Fabriano juniores (ph. K.)

Nazionale di Fabriano giovani (ph. K.)

Nazionale di Fabriano veterani (ph. K.)

Nazionale di Fabriano razze italiane (ph. K.)

Nazionale di Fabriano coppie (ph. K.)

1° Maltese CINECITTA QUENTINTARANTINO Vezzani Barbara - 2°Barbone Media Mole Marrone ALLYBROWN BOHEMIA GLOBUS CataniSara - 3° Tibetan Terrier LOST VALLEYQUANESHA Saponi SilviaGRUPPO 8Giudice: Maria T. Mondo Gabrielli1° Levriero Afgano KHO I NOOR BEMY BLUE DIAMOND FOREVER All.Kho I Noor - 2° Azawak AZAMOURAYMAN Zampini Francesca - 3°Piccolo Levriero Italiano LEUCA DEITRE ANELLI Marsella SilvioBEST IN SHOWGiudice: Enrico Adinolfi1° Maltese CINECITTA QUENTINTARANTINO Vezzani Barbara - 2°Spitz Nano t/c POWERPOM CASINO'ROYALE Gentili Riccardo - 3° BassottoStandard p/c HALLEY DEL CONTE-VERDE All. del Conteverde JUNIORESGiudice: Orietta Zilli1° Bassotto Nano p/c INVICTA DELLACORTE DEI BARBAGRIGIA All. delConteverde - 2° Bull Terrier MiniaturaBIKATO PARTI KENDRA Belletti Paola- 3° Epagneul Nano ContinentalePapillon MAGIC SUNRISE SACHIKOSAKURA Geidons JurijsGIOVANIGiudice: Nicola Imbimbo1° Jack Russel Terrier WHITETANMORGAN Nasti Sergio - 2° Cane daPastore Scozzese p/l FEELING ANDDREAMING BLUE DELLA CAMBIA-NELLA Pascale Giovanna - 3°Bouledogue Francese BORN TO RUNDEL BROEGAN Bacco MauroVETERANIGiudice: Greg Eva1° Riesenschnauzer p/s ZIFFER DELGERVASIO Dobboloni F. - 2° SiberianHusky SMART Lucarini PierluigiRAZZE ITALIANE Giudice: Francesco Balducci1° Bracco Italiano r/m PARIDE DEISANCHI Savioli Gaspare - 2° PiccoloLevriero Italiano LEUCA DEI TREANELLI Marsella Silvio - 3° LagottoRomagnolo LIRA Bocchini Luca

RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTIDELL’ESPOSIZIONE

INTERNAZIONALE CANINA DIANCONA

GRUPPO 1Giudice: Denis Kuzelj1° Welsh Corgi Pembroke DRAGON-JOY NEW STAR IS BORN CerediChiara - 2° Bearded Collie HO IN

Greg Eva (vincitore lo Spitz Nano t/cUPSTART FORA SUN BLUSH).Appuntamento dunque al 2013 sem-pre con Ancona che non lascia anziraddoppia, triplica, quadruplica…vabeh un po’ di pazienza e saprete tutto.

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Nemmeno il brutto tempo ce l’ha fattacontro Ancona!Quest’anno l’esposizione marchigia-na, abbinata alla Nazionale diFabriano svoltasi il sabato, ha sfioratoper un pelo il successo numerico del-l’edizione 2011 e visti i presupposti,soprattutto climatici, il numero finalenon può che dirsi soddisfacente, rag-giunto anche con il contributo delraduno cane corso (67 soggetti a cata-logo), pure questo svoltosi il sabato.Insomma sarebbe il caso di dire cheAncona ha chiuso in bellezza o permeglio dire che la Fiera di Ancona hachiuso con una grande edizione.Già perché pare proprio inesorabile ildestino della Fiera di Ancona che perl’ultima volta ha ospitato l’EsposizioneCanina e che l’anno prossimo non saràpiù disponibile anzi, non ci sarà pro-prio più!Da quanto infatti ci è stato possibilecapire nella attuale zona portualeverrà fatto spazio a un parcheggio per iTIR in attesa dell'imbarco.Dove andrà l'Internazionale in versio-ne 2013?Emigrerà? Cambierà data?Forse è presto per dirlo ma ci è parso dicogliere che i nostri hanno già inmente nuove proposte e nuove ideeche stando alle prime indiscrezioni,dovrebbero veramente costituire unapiacevole, anzi una super novità.A seguire come di consueto le fotogra-fie e i risultati della due giorni con icommenti dei due Best in Show giudi-cati rispettivamente al sabato daEnrico Adinolfi (vincitore il MalteseCINECITTA QUENTIN TARANTINO) ealla domenica dal giudice sudafricanoNazionale di Fabriano gr. 4 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 1 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 2 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 3 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 8 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 5 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 6 (ph. K.)

Nazionale di Fabriano gr. 7 (ph. K.)

Finita la neve... AnconaQuasi ripetuto il successo dell'edizione 2011

Ultima volta alla Fiera di Ancona? Pare proprio di sì

Il C.A.C.I.B. alla domenica mentre al sabato il C.A.C. di Fabriano e il raduno Corso

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RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTIDELL’ESPOSIZIONE NAZIONALE

CANINA DI FABRIANO

GRUPPO 1Giudice: Anne Indergaard1° Welsh Corgi Pembroke DRAGONJOYJESSICA RABBIT Ceredi Chiara - 2°Pastore Svizzero Bianco QUAI YUKONVOM SUTURMER GRUND MariottiEleonora - 3° Border Collie JUMPIN-GRIVER All. From Jumping RiverGRUPPO 2Giudice: Orietta Zilli1° Zwergschnauzer SCEDIR HUM-PREY BOGART Ferrari Fabio - 2°Mastino Napoletano NIKITA PATRI-ZIO ITALIA Bracci Luca - 3° Cane daPastore del Caucaso BASKOY ZVEREJIK GREY Baskova MarinaGRUPPO 3Giudice: Denis Kuzelj1° Jack Russel Terrier WHITETANMORGAN Nasti Sergio - 2° Fox Terrierp/r QUATTROMORI EARL GREY GoriGianluca - 3° American StaffordshireTerrier FANTASTIC LIEVORE'S EDI-TION DU DIAMANT ROUGE All.Lievore's EditionGRUPPO 4Giudice: Greg Eva1° Bassotto Standard p/c HALLEY DELCONTEVERDE All. del Conteverde - 2°Cane Lupo Cecoslovacco JOUR DENOEL VAN TUM-TUM'S VRIENDJESHuikeshoven Gwen M. - 3° BassetHound AGON DEI MONTI LATTARIAll. Dell'Antica Dea PartenopeaGRUPPO 5Giudice: Maria Ceccarelli1° Spitz Nano t/c POWERPOM CASI-NO' ROYALE Gentili Riccardo - 2°Basenji JASIRI SUKARI BUCKING THETRIND Jones Julie - 3° Siberian HuskyTRISHAMAR'S WHOLE NINE YARDSSoldani MarinoGRUPPO 6Giudice: Piersecondo Zacco1° Cocker Americano CONTI ESPLO-RATORI KEISY All. Abdiscovery - 2°Labrador Retriever MIDNIGHT SUNDI CASA BIAGINI Muzio Fabio - 3°Bracco Italiano r/m PARIDE DEI SAN-CHI Savioli GaspareGRUPPO 7Giudice: Franco Gatti

Nazionale di Fabriano juniores (ph. K.)

Nazionale di Fabriano giovani (ph. K.)

Nazionale di Fabriano veterani (ph. K.)

Nazionale di Fabriano razze italiane (ph. K.)

Nazionale di Fabriano coppie (ph. K.)

1° Maltese CINECITTA QUENTINTARANTINO Vezzani Barbara - 2°Barbone Media Mole Marrone ALLYBROWN BOHEMIA GLOBUS CataniSara - 3° Tibetan Terrier LOST VALLEYQUANESHA Saponi SilviaGRUPPO 8Giudice: Maria T. Mondo Gabrielli1° Levriero Afgano KHO I NOOR BEMY BLUE DIAMOND FOREVER All.Kho I Noor - 2° Azawak AZAMOURAYMAN Zampini Francesca - 3°Piccolo Levriero Italiano LEUCA DEITRE ANELLI Marsella SilvioBEST IN SHOWGiudice: Enrico Adinolfi1° Maltese CINECITTA QUENTINTARANTINO Vezzani Barbara - 2°Spitz Nano t/c POWERPOM CASINO'ROYALE Gentili Riccardo - 3° BassottoStandard p/c HALLEY DEL CONTE-VERDE All. del Conteverde JUNIORESGiudice: Orietta Zilli1° Bassotto Nano p/c INVICTA DELLACORTE DEI BARBAGRIGIA All. delConteverde - 2° Bull Terrier MiniaturaBIKATO PARTI KENDRA Belletti Paola- 3° Epagneul Nano ContinentalePapillon MAGIC SUNRISE SACHIKOSAKURA Geidons JurijsGIOVANIGiudice: Nicola Imbimbo1° Jack Russel Terrier WHITETANMORGAN Nasti Sergio - 2° Cane daPastore Scozzese p/l FEELING ANDDREAMING BLUE DELLA CAMBIA-NELLA Pascale Giovanna - 3°Bouledogue Francese BORN TO RUNDEL BROEGAN Bacco MauroVETERANIGiudice: Greg Eva1° Riesenschnauzer p/s ZIFFER DELGERVASIO Dobboloni F. - 2° SiberianHusky SMART Lucarini PierluigiRAZZE ITALIANE Giudice: Francesco Balducci1° Bracco Italiano r/m PARIDE DEISANCHI Savioli Gaspare - 2° PiccoloLevriero Italiano LEUCA DEI TREANELLI Marsella Silvio - 3° LagottoRomagnolo LIRA Bocchini Luca

RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTIDELL’ESPOSIZIONE

INTERNAZIONALE CANINA DIANCONA

GRUPPO 1Giudice: Denis Kuzelj1° Welsh Corgi Pembroke DRAGON-JOY NEW STAR IS BORN CerediChiara - 2° Bearded Collie HO IN

Greg Eva (vincitore lo Spitz Nano t/cUPSTART FORA SUN BLUSH).Appuntamento dunque al 2013 sem-pre con Ancona che non lascia anziraddoppia, triplica, quadruplica…vabeh un po’ di pazienza e saprete tutto.

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i nostri CaniAnno 58 num. 4aprile 2012

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MENTE TE DEL CUORE IMPAVIDOAll. del Cuore Impavido - 3° Cane daPastore Scozzese p/l COLLIESEASONSA KIND OF MAGIC Grilli AndreaGRUPPO 2Giudice: Francesco Balducci1° Bovaro del Bernese STARRY TOWNFABERGE' Ippolito Gianluca - 2° Caneda Pastore dell'Asia Centrale BEREN-DEY EDIL All. Lievore's Edition - 3°Bulldog HILLPLACE IRON AGE GalassiMarioGRUPPO 3Giudice: Enrico Adinolfi1° Kerry Blue Terrier BALBOA RAY BANMeda M. Filippo - 2° Lakeland TerrierSAREDON UNVEILED TO MIKELANDMalzoni Victor - 3° AmericanStaffordshire Terrier FANTASTIC LIE-VORE'S EDITION DU DIAMANTROUGE All. Lievore's EditionGRUPPO 4Giudice: Orietta Zilli1° Bassotto Standard p/c HALLEY DELCONTEVERDE All. del Conteverde - 2°Bassotto Kaninchen p/d VITTA KER-DOOLAR DEL WANHELSING All. delWanhelsing - 3° Bassotto Nano p/dALPHERATZ DAVINCI Terruzzi LuciaGRUPPO 5Giudice: Anne Indergaard1° Spitz Nano t/c UPSTART FORA SUNBLUSH Gentili Riccardo - 2° BasenjiJASIRI-SUKARI BUCKING THE TRINDJones Julie - 3° Siberian Husky TRIS-HAMAR'S WHOLE NINE YARDSSoldani Marino

GRUPPO 6Giudice: Maria T. Mondo Gabrielli1° Grand Basset Griffon VendéenJOUR DE NOEL VAN TUM-TUM'SVRIENDJES Huikeshoven Gwen M. -2° Basset Hound BASSJOY NIGHT OFLOVE Propr. All. Terre Dei Templari -3° Rhodesian Ridgeback RIDGEVIL-LE'S MWALIMU LEN Sleegers H.GRUPPO 7Giudice: Piersecondo Zacco

Nazionale di Fabriano gruppi (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 1 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 2 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 3 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 4 (ph. K.) Nazionale di Fabriano il Best in Show (ph. K.)

Il commento di Enrico Adinolfigiudice del Best in Show

dell’Esposizione Nazionale Caninadi Fabriano

"Avevo molti pretendenti alla vittoriafinale ed è stato un giudizio che miha impegnato a fondo.Al primo posto ho classificato ilMaltese un soggetto di grandi quali-tà, con ottima testa, gran collo ebuona dorsale, il vero vincitore che siè mosso bene fin dal suo ingresso inring.Al secondo posto ho messo lo Spitz,un esemplare ben raccolto, con giu-sto rapporto cranio muso, orecchiepiccole, mantello di buona tessitura eben curato.A completare questo podio in terzaposizione ho piazzato il Bassottostandard, un soggetto di classe, conmovimento eccezionale e linea dor-sale perfetta sia da fermo che inmovimento."

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1° Weimaraner p/c WEIMARANUSQUEST FOR ADVENTURE FanettiSilvia - 2° Bracco Italiano b/a PITU DICASCINA CROCE All. di CascinaCroce - 3° Spinone Italiano r/m LUD-STAR DEMETRIO All. LudstarGRUPPO 8Giudice: Francesco Balducci1° Cocker Spaniel Inglese RossoFRANCINI'S MAGNOLIA FranzoniLaura - 2° Labrador RetrieverMALOMKOZI X'STREME All. La Selvadi Circe - 3° Lagotto Romagnolo EMI-LIA DELLA TAPARINA Gabelli FabianaGRUPPO 9Giudice: Franco Gatti1° Chihuahua p/c MUSIC VELVETFRANCISCO DUVAL Gozzi Raffaella -2° Coton de Tuléar COTONBRIE EVVI-VA L'AMORE De Luca Franco - 3°Barbone Miniatura b/m/n ANEESHCOME PER INCANTO SHERAZADELaronca AnnaGRUPPO 10Giudice: Guido Vandoni1° Azawakh AZAMOUR AYMANZampini Francesca - 2° Saluki KAN YAMA KAN JEZEBEL Giovagnoli Lucio -3° Levriero Afgano KHO I NOOR BEMY BLUE DIAMOND FOREVER All.Kho I NoorJUNIORESGiudice: Francesco Balducci1° Bull Terrier Miniature MAXIMUSOF BIKATO PARTI Belletti Paola - 2°Bassotto Nano p/c INVICTA DELLACORTE DEI BARBAGRIGIA All. del

Conteverde - 3° Epagneul NanoContinentale Papillon TILA'S READYTO TAKE OFF Farè AriannaGIOVANIGiudice: Guido Vandoni1° Cane del Pastore del CaucasoBASKOY ZVER EJIK GREY Baskova

Il commento di Greg Evagiudice del Best in Show

dell’Esposizione InternazionaleCanina di Ancona

"E' stato un grande onore per meessere incaricato del giudizio del Bestin Show di questa esposizione. Eprima di scendere nei dettagli vorreiringraziare il Gruppo CinofiloAnconitano che mi ha invitato e gliespositori, tutti corretti, preparati e inpossesso, in massima parte, di sog-getti di grande livello. La line up chemi sono trovato è stata quella dellegrandi occasioni e almeno altri tresoggetti avrebbero potuto ambire allavittoria finale. Il mio Best in Show èun soggetto di grande tipicità, consplendido mantello, ottime propor-zioni e movimento impeccabile, indue parole il vero dominatore delring. Al secondo posto un Bassotto inottime condizioni, con grande distin-zione, molto corretto, ben presentato.Al terzo posto un Cocker Spanielmolto sound come diciamo noi, contipico movimento di razza e mantellodavvero ok. "

Internazionale di Ancona gruppo 5 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 6 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 7 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 8 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 9 (ph. K.) Internazionale di Ancona il Best in Show (ph. K.)

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MENTE TE DEL CUORE IMPAVIDOAll. del Cuore Impavido - 3° Cane daPastore Scozzese p/l COLLIESEASONSA KIND OF MAGIC Grilli AndreaGRUPPO 2Giudice: Francesco Balducci1° Bovaro del Bernese STARRY TOWNFABERGE' Ippolito Gianluca - 2° Caneda Pastore dell'Asia Centrale BEREN-DEY EDIL All. Lievore's Edition - 3°Bulldog HILLPLACE IRON AGE GalassiMarioGRUPPO 3Giudice: Enrico Adinolfi1° Kerry Blue Terrier BALBOA RAY BANMeda M. Filippo - 2° Lakeland TerrierSAREDON UNVEILED TO MIKELANDMalzoni Victor - 3° AmericanStaffordshire Terrier FANTASTIC LIE-VORE'S EDITION DU DIAMANTROUGE All. Lievore's EditionGRUPPO 4Giudice: Orietta Zilli1° Bassotto Standard p/c HALLEY DELCONTEVERDE All. del Conteverde - 2°Bassotto Kaninchen p/d VITTA KER-DOOLAR DEL WANHELSING All. delWanhelsing - 3° Bassotto Nano p/dALPHERATZ DAVINCI Terruzzi LuciaGRUPPO 5Giudice: Anne Indergaard1° Spitz Nano t/c UPSTART FORA SUNBLUSH Gentili Riccardo - 2° BasenjiJASIRI-SUKARI BUCKING THE TRINDJones Julie - 3° Siberian Husky TRIS-HAMAR'S WHOLE NINE YARDSSoldani Marino

GRUPPO 6Giudice: Maria T. Mondo Gabrielli1° Grand Basset Griffon VendéenJOUR DE NOEL VAN TUM-TUM'SVRIENDJES Huikeshoven Gwen M. -2° Basset Hound BASSJOY NIGHT OFLOVE Propr. All. Terre Dei Templari -3° Rhodesian Ridgeback RIDGEVIL-LE'S MWALIMU LEN Sleegers H.GRUPPO 7Giudice: Piersecondo Zacco

Nazionale di Fabriano gruppi (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 1 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 2 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 3 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 4 (ph. K.) Nazionale di Fabriano il Best in Show (ph. K.)

Il commento di Enrico Adinolfigiudice del Best in Show

dell’Esposizione Nazionale Caninadi Fabriano

"Avevo molti pretendenti alla vittoriafinale ed è stato un giudizio che miha impegnato a fondo.Al primo posto ho classificato ilMaltese un soggetto di grandi quali-tà, con ottima testa, gran collo ebuona dorsale, il vero vincitore che siè mosso bene fin dal suo ingresso inring.Al secondo posto ho messo lo Spitz,un esemplare ben raccolto, con giu-sto rapporto cranio muso, orecchiepiccole, mantello di buona tessitura eben curato.A completare questo podio in terzaposizione ho piazzato il Bassottostandard, un soggetto di classe, conmovimento eccezionale e linea dor-sale perfetta sia da fermo che inmovimento."

APRILE.qxp:APRILE.qxp 16/03/12 10:59 Pagina 3

1° Weimaraner p/c WEIMARANUSQUEST FOR ADVENTURE FanettiSilvia - 2° Bracco Italiano b/a PITU DICASCINA CROCE All. di CascinaCroce - 3° Spinone Italiano r/m LUD-STAR DEMETRIO All. LudstarGRUPPO 8Giudice: Francesco Balducci1° Cocker Spaniel Inglese RossoFRANCINI'S MAGNOLIA FranzoniLaura - 2° Labrador RetrieverMALOMKOZI X'STREME All. La Selvadi Circe - 3° Lagotto Romagnolo EMI-LIA DELLA TAPARINA Gabelli FabianaGRUPPO 9Giudice: Franco Gatti1° Chihuahua p/c MUSIC VELVETFRANCISCO DUVAL Gozzi Raffaella -2° Coton de Tuléar COTONBRIE EVVI-VA L'AMORE De Luca Franco - 3°Barbone Miniatura b/m/n ANEESHCOME PER INCANTO SHERAZADELaronca AnnaGRUPPO 10Giudice: Guido Vandoni1° Azawakh AZAMOUR AYMANZampini Francesca - 2° Saluki KAN YAMA KAN JEZEBEL Giovagnoli Lucio -3° Levriero Afgano KHO I NOOR BEMY BLUE DIAMOND FOREVER All.Kho I NoorJUNIORESGiudice: Francesco Balducci1° Bull Terrier Miniature MAXIMUSOF BIKATO PARTI Belletti Paola - 2°Bassotto Nano p/c INVICTA DELLACORTE DEI BARBAGRIGIA All. del

Conteverde - 3° Epagneul NanoContinentale Papillon TILA'S READYTO TAKE OFF Farè AriannaGIOVANIGiudice: Guido Vandoni1° Cane del Pastore del CaucasoBASKOY ZVER EJIK GREY Baskova

Il commento di Greg Evagiudice del Best in Show

dell’Esposizione InternazionaleCanina di Ancona

"E' stato un grande onore per meessere incaricato del giudizio del Bestin Show di questa esposizione. Eprima di scendere nei dettagli vorreiringraziare il Gruppo CinofiloAnconitano che mi ha invitato e gliespositori, tutti corretti, preparati e inpossesso, in massima parte, di sog-getti di grande livello. La line up chemi sono trovato è stata quella dellegrandi occasioni e almeno altri tresoggetti avrebbero potuto ambire allavittoria finale. Il mio Best in Show èun soggetto di grande tipicità, consplendido mantello, ottime propor-zioni e movimento impeccabile, indue parole il vero dominatore delring. Al secondo posto un Bassotto inottime condizioni, con grande distin-zione, molto corretto, ben presentato.Al terzo posto un Cocker Spanielmolto sound come diciamo noi, contipico movimento di razza e mantellodavvero ok. "

Internazionale di Ancona gruppo 5 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 6 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 7 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 8 (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppo 9 (ph. K.) Internazionale di Ancona il Best in Show (ph. K.)

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i nostri CaniAnno 58 num. 4aprile 2012

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Marina - 2° Cane da pastore marem-mano abruzzese FORCA DI LUCUSANGITIAE All. di Lucus Angitiae - 3°Cane da Ferma Tedesco p/d non dis-ponibileRAZZE ITALIANEGiudice: Enrico Adinolfi1° Maltese CINECITTA QUENTINTARANTINO Vezzani Barbara - 2°Lagotto Romagnolo EMILIA DELLATAPARINA Gabelli Fabiana - 3° Braccoitaliano b/a PITU DI CASCINA CROCEAll. di Cascina CroceVETERANIGiudice: Orietta Zilli1° Cane da Pastore Tedesco StockhaarGHANDI DEI LUPI DELLA MADDA-LENA All. dei Lupi della Maddalena -2° Riesenschnauzer Nero ZIFFER DELGERVASIO Dobboloni Franco - 3°Siberian Husky SMART LucariniPierluigiBEST IN SHOWGiudice: Greg Eva1° Spitz Nano UPSTART FORA SUNBLUSH Gentili Riccardo - 2° BassottoStandard p/c HALLEY DEL CONTE-VERDE All. del Conteverde - 3° CockerSpaniel Inglese Rosso FRANCINI'SMAGNOLIA Franzoni Laura

Internazionale di Ancona gruppo 10 (ph. K.)

Internazionale di Ancona juniores (ph. K.)

Internazionale di Ancona coppie (ph. K.)

Internazionale di Ancona gruppi (ph. K.)

Internazionale di Ancona giovani (ph. K.) Internazionale di Ancona veterani (ph. K.) Internazionale di Ancona razze italiane (ph. K.)

Nazionale di Lodi il Best in Show (ph. Org.) Nazionale di Jesi il Best in Show (ph. K.) Nazionale di Fermo il Best in Show (ph. K.)

mente - prossimamente - prossimamente - prossimamente - prossimamente - prossimamente - pr

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successi estero

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Inviare a [email protected] essere inseriti nella rubrica occorre aver conseguito questi risultati:

ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI Best in show: 1°, 2°, 3° classificato

Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificatoRADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS

1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veteraniDAL NUMERO DI MAGGIO SOLO RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2012

Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

FIONA DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Monografica di Valencia (E) 11/3/2012 Ecc. 1° cl. giov. - Miglior giov. nero Giudice H. Hollensteiner (D)Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Roger Ibarra (E)

BARONE & GRACE KELLY BRZDAC

Bassotto nano p/dExpo di Monaco (D) 3/3/2012

3° classificati BIS CoppieGiudice P. Machetanz (D)Allevatori Perna – Klusak Proprietario Silvia Bagni

MEREDITH DEI MONTI DEL KERATON Alano bluCam. to Club Croato 18/11/2011Cl. Ch. fem. CACGiudice M.S.Cujan (HR)Allevatore e proprietario Carla Carletti

ROHAN DEL BIAGIOAlaskan MalamuteExpo di Friburgo (CH) 25/2/20121° classificato gruppo 5Giudice M.P. Machetanz (D)Expo di Friburgo (CH) 26/2/20123° classificato gruppo 5Giudice A.J. Sampaio (BR)Allevatore e propr. Allev. del Biagio

VILNIUS DELLA BAIA AZZURRAAlano bluMonografica di Valladolid (E) 25/2/2012Cl. libera Ecc 1° miglior bluGiudice M.me M.J. Labrousse (F)Allevatore Patrizio DonatiProprietario C. Goncalves

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i successi all’estero

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CASANOVA DELL’ANTICA PALUDE Bassotto nano p/dExpo di Sofia 18-19/2/2012 1° classificato gruppo 4Giudice Vibra GrigorovaAllevatore Edmondo MaciconeProprietario Ilaria Barbonaglia

SOUL ALMIGHTY AT PIC POKEYBorder Collie Expo di di Friburgo (CH) 26 /2/ 20121° classificato gruppo 1 Giudice A. Stepinski ( PL ) Allevatore Simon Kocjancic Proprietario Paola Grazioli

BARCO DO LUSIADASCao de AguaExpo di Graz (A) 25/2/20121° classificato gruppo 8Giudice Marija Kavcic (Slo)Allevatore Fabiana BazzaniProprietario Liana Carlon

SUNJOY’S A KIND OF MAGIC Dandie Dinmont TerrierExpo di Fribourg (CH) 25/2/2012

2° classificato gruppo 3Giudice A. Sampaio (BR)

Expo di Fribourg (CH) 26/2/20123° classificato gruppo 3

Giudice P. Machetanz, DEAllevatore e propr. Anna G. Taucci

DESTINYBOY DU BOIS DES TERNES Pastore Svizzero biancoSwiss Cup di Muttenz 27/8/2011Cl. campioni CACGiudice Hans MullerAllevatore Nathalie TourettaProprietario Rosanna Guglielmi

VINEVALLEY’S AMILCAR Sealyham TerrierExpo di Budapest 16/2/12 1° classificato del Best in ShowGiudice J. Walsh (IRL) Expo di Budapest 17/2/12 1° classificato gruppo 3Giudice Roberto Schill(RO)Expo di Budapest 18/2/12 2° classificato gruppo 3Giudice E.Gruttner (D)Allevatore C.CartagenaProprietario Allev. dei Figli di Paparott

ALPHERATZ JUST DO ITBassotto nano p/dExpo di Oporto (PT) 28/1/20122° classificato del Best in Show Giudice T. Jakkel (H)Allevatore e propr. Allev. Alpheratz

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i successi all’estero

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ILORD BOYDEN DEL WANHELSING Bassotto nano p/dExpo di Budapest 17/2/20122° Classificato gruppo 4Giudice B. Csaba Expo di Graz 25/2/20121° Classificato gruppo 4Giudice H. Maissen Jarisch All.re Allevamento Del WanhelsingProp. Valentina Barcella

DARGONNEKAPITOL DEL WANHELSINGBassotto kaninchen p/dBudapest Champion of Champion 17/2/20122° classificato del Best in ShowGiudici Jakkel Tamas.Expo di Budapest I.MEOE 17/2/2012 3° classificato gruppo 4Giudice Milivoje Urosevic.Expo di Budapest I. MEOE 18/2/20121° class. gr. 4 - 2° Best of dayGiudici Jakkel TamasAllev. e propr. Allev. del Wanhelsing

L’END SHOW MORE BEAUTIFUL GIRLBedlington terrier Expo di Friburgo (CH) 25/2/20123°classificata gruppo 3Giudice A.J.Sampaio (BR)Expo di Friburgo (CH) 26/2/20122°classificata gruppo 3Giudici M.L Borges (P)Allevatore Elena Pykhtar Proprietario Samuela De Nardi

FRANCINI’S CIPRIA & ROLLING STOWES DI CASA BUONOCocker spaniel inglesiRaduno Graz (A) 26/02/2012 1° classificati BIS CoppieGiudice Elena RuskovaaraProprietario Luciani federicaAllev. Francini’s – di Casa Buono

TANO DEL LITORAL Dogo Argentino Expo di Brno (CR) 5/2/20122° classificato gruppo 2 Giudice Blaz Kavcic Allevatore Allev. del Litoral Proprietario Fabio De Ruggeriis

GREAT EXPECTATIONS Schnauzer p/sExpo di Bruxelles (B) 17/12/20113° Classificato BIS VeteraniGiudice Csik (D) Allevatore Alessandro Schmid Proprietario Gianluca Curti

ARTU’ & FANTAGIRO SHEFIS Weimaraner p/cSpeciale di Bourg En Bresse 19/2/20122° classificato BIS CoppieGiudice Jean Claude Larive Allevatore e propr. Michela Maggioni

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succ

essi

ital

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Inviare a [email protected] essere inseriti nella rubrica occorre aver conseguito questi risultati:

1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi,

in Esposizioni Internazionali in Italia.1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale

DAL NUMERO DI MAGGIO SOLO RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2012Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario.

Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

FRANCINI’S NEGRITA Cocker Spaniel IngleseExpo di Gonzaga 4/3/2012 1° classificata gruppo 8 Giudice E. Liljekvist Borg 1° classificata BIS GiovaniGiudice Alfredo Alessandri Allevatore Angela FranciniProprietario Federica Luciani

MILO DEI TRE LAGHIKurzhaar Expo di Montichiari 28/1/20121° classificato gruppo 7Giudice Lombardi Allevatore Dino Malaguti Proprietario Aldo Bozzoni

ACHILLE DELLA VALLE DELLE ANATRE & ARCIFFINA DELLA VALLE DELLE ANATRE & ITALIA DELLA VALLE DELLE ANATRESpinone Italiano b/aExpo di Milano 14/1/2012 1° classificati BIS Gruppi Giudice Ferdinando AsnaghiAllev. Romualdo e Daniela MerliniPropr. Allev. della Valle delle Anatre

i successi all’esteroFRANCINI’S CIPRIA Cocker spaniel inglese neroRaduno di Graz (A) 26/2/2012 BOBGiudice Elena Ruskovaara (SF)Allevatore Angela Francini Proprietario Federica Luciani

ROLLING STOWES DI CASA BUONOCocker spaniel inglese neroRaduno di Graz (A) 26/2/2012BOSGiudice Elena Ruskovaara (SF)Allevatore Carlo Buono Proprietario Federica Luciani

FRANCINI’S PRIVATE COLLECTIONCocker spaniel inglese particolorRaduno di Graz (A) 26/2/2012Junior BOB Giudice Elena Ruskovaara (SF)Allevatore Angela Francini Proprietario Luciani Federica

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i successi in italia

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CORALLOROSSO DELLA VAL VEZZENOBassotto standard p/dExpo di Genova 19/11/20111° classificato gruppo 4Giudice Costanza Mozzillo Proprietario Woltemade WolfangAllevatore Antonio Palladini

DARGONNEKAPITOL DEL WANHELSING Bassotto kaninchen p/dExpo di Gonzaga 4/3/2012 1° classificato del Best in Show Giudice Feyel Hassi Allev. e propr. Allev. del Wanhelsing

MOIMA ALBERTO TOMBAChow Chow Expo di Gonzaga 3/3/20121° classificato gruppo 5 Giudice Franco FerrariAllevatore e proprietario Allev. Moima

FRANCINI’S MAGNOLIA Cocker Spaniel Inglese

Expo di Ancona 26/2/20123° classificato del Best in Show

Giudice Eva Greg R.(ZA)Allevatore Angela Francini

Proprietario Laura Franzoni

JAMES BOND DI CAMBIANOPastore Scozzese p/lExpo di Nuoro 10/2/20121° classificato del Best in ShowGiudice Sonia Falletti BellanExpo di Cagliari 12/2/20121° classificato del Best in ShowGiudice Gianercole Mentasti Allev. e propr. Maria Teresa Garabelli

TORUK MAKTOPastore Svizzero BiancoExpo di Sassari 18-19/2/20121° classificato gruppo 1Giudice: Manola PoggesiAllevatore e propr. Patrizia Martinelli

AMERIGO & RAMBA Pointer IngleseExpo di Sassari 18/2/20121° classificati BIS Coppie Giudice: Catherine Lebret (BG)Allevatori: Domenico De Angelis – Fulvio G. CardanoProprietario Fulvio G. Cardano

WEIMARANUS QUEST FOR ADVENTURE Weimaraner p/cExpo di Ancona 26/2/20121° classificato gruppo 7 Giudice Pier Secondo ZaccoAllevatore WeimaranusProprietario Silvia Fanetti

FRANCINI’S PRIVATE COLLECTIONCocker spaniel inglese particolorRaduno di Graz (A) 26/2/2012Junior BOB Giudice Elena Ruskovaara (SF)Allevatore Angela Francini Proprietario Luciani Federica

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i clubCLUB BRIARDS & AMICISPECIALI DEL 2° SEMESTRE 2011ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI SANTA GIUSTA (OR)27/28 agosto 2011Giudice: Orietta ZilliNero ardesiaFemmineClasse Libera1° ECC - D’UNIKDES ENFANTS DES PIER-RAILLESFulvo-GrigioFemmineClasse Campioni1° ECC – CACIB – BOB - CH. ECLIPSEE DES UNS ET DES AUTRESESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MESSINA30 ottobre 2011Giudice : Sonia Falletti BellanFulvo –GrigioMaschiClasse Juniores1° MP - GUNS N’ROSES DELLE NEBBIE DI AVALONFemmineClasse Intermedia1° ECC – CAC – CACIB – BOB – FELIPA DES ENFANTS DES PIERRAILLESESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI FOGGIA13 novembre 2011Giudice : Guido VandoniFulvo GrigioMaschiClasse Intermedia1° ECC. - DE CHILA VELARDI FERDINANDO RE DI NAPOLIClasse Giovani1° ECC. – DE CHILA VELARDI FOFÒ D’ ARA-GONAClasse Veterani1° ECC. - BOB. – TAMBURELL DES UNS ET DES AUTRESFemmineClasse Lavoro1° ECC . – ALE’ ALE’ D.U.E.D.A.Classe Giovani1° ECC: - DE CHILA FARAH DIBA

CLUB BRIARDS & AMICIVIA PONTEMANCO 935020 DUE CARRARETel. 049-5290253 Fax. 049-5290253

Mostra Speciale AREZZO 12 FEBBRAIO 2012Giudice Monika Blaha (A)Totale Bovari del Bernese iscritti: 48

CLASSE CAMPIONI MASCHI1° Ecc CACIB BOS STARRY TOWN FABERGE’ pr. Ippolito G.

CLASSE LIBERA MASCHI1° Ecc R. CAC TAPLACS PRINCE JUNIOR GLOBETROTTER pr. Monteggia B.2° MB BENITO DI CORTE ROMANE pr. Bena-glia A.

CLASSE INTERMEDIA MASCHI1° Ecc CAC R.CACIB STARRY TOWN J.F.K. pr. Famiglietti A.2° MB JESSIE JAMES pr. Niccoli C.CLASSE GIOVANI MASCHI1° Ecc HIGH OAKS X-TREME MAKEOVER pr. Manciani M.2° MB BERNERDALENS JOVANOTTI pr. All. Torre GentileCLASSE CAMPIONI FEMMINE1° Ecc R.CACIB ELECTRA VAN’T STOCKERY-BOS pr. All. Molinasco2° Ecc ALPENLIEBE pr. Pietrini A.CLASSE LIBERA FEMMINE1° Ecc CAC CACIB BOB JOJO LUNA pr. Trefolo-ni I.2° Ecc UN’ EMOZIONE PER SEMPRE DELMO-LINASCO pr. All. del MolinascoCLASSE INTERMEDIA FEMMINE1° Ecc R. CAC HIGH OAKS VOOPI pr. Manciani M.2° Ecc CONTESSA ISABEL DELLA ROCCA D’ ANGERA pr. Monteggia B.CLASSE GIOVANI FEMMINE1° Ecc BEAUTIFUL ELECTRA TO INFILITY DEL MOLINASCO pr. All. del Molinasco2° Ecc ERRA BERMONDO BOHEMIA pr. Scita R.CLASSE JUNIORES FEMMINE1° MP MONALISA SMILE pr. Pinuci C.

CLUB ITALIANO AMATORI BOVARI SVIZZERIC/O MRVCIC ROBERTO - VIA BORGO VIOLA 433050 RUDATel. 0431-973242 Fax. 0431-973242

BRIARD&AMICI

GRUPPO CINOFILO BERGAMASCO

CLUB ITALIANO AMATORI BOVARI SVIZZERI

CAC femmine

CAC maschi

CACIB femmine

CACIB maschi

Miglior giovane

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CLUB ITALIANOLEONBERGER

Auguri!La storia della razza Leonberger ha inizio nella secon-da metà del 19° secolo; un consigliere comunale della città di Leonberg, Heinrich Essig, ha il merito di avere creato questa razza che sì è potuta per la prima volta ammirare a Monaco nell’anno 1865.La razza ha cambiato piu volte il colore e ci è voluto del tempo perchè si stabilizzasse definitivamente il color leonino di oggi.L’altezza imponente di questi cani ha sempre rappre-sentato un elemento di forte attrattività e molte personalita’ famose tra cui gli Zar Russi, Re Umberto d’Italia come pure il compositore Richard Wagner, ne possedettero.Siamo molto rallegrati di vedere come la razza in Italia sia arrivata ad un livello particolarmente alto e che i cani vantano un ottimo stato anche sotto l’aspetto della loro salute.Nelle esposizioni internationali occupano non rara-mente le prime posizioni e questo senza dubbio è merito di alcuni dirigenti ed allevatori importanti che si impegnano con passione per il miglioramento della razza.Mi congratulo col Club italiano del Leonberger in occasione del proprio 25° anniversario e ringrazio questo sodalizio per l’impegno e per la collaborazione con cui ha curato con successo la qualità ed il benes-sere della razza.

Hans W. MüllerPresidente FCI

In occasione del venticinquesimo anniversario dalla fondazione del Club Italiano Leonberger mi preme ringraziare il Presidente, i Consiglieri e tutti i Soci per il livello qualitativo raggiunto da questa meravi-gliosa razza e per la passione e attenzione con le quali si è lavorato.Il Club Italiano Leonberger si è distinto per il miglio-ramento genetico della razza tutelata e per il raggiun-gimento di un livello morfologico-attitudinale di as-soluta eccellenza.Grazie a tutti.

Il PresidenteFrancesco Balducci

Evviva il Leonberger!Dopo venticinque anni questa bellissima razza è soli-damente inserita nel panorama cinofilo nazionale soprattutto grazie all’azione di tutela e di informazio-ne che il nostro Club ha portato avanti con determi-nazione, competenza, responsabilità, facendo tenace-mente fronte alle difficoltà tipiche dei sodalizi che si basano anche su passione e volontariato.L’allevamento italiano rappresenta a livello mondiale un valore aggiunto nel miglioramento della razza e il nostro contributo è considerato di altissimo livello.Grazie a tutti coloro che in questi anni sono stati davvero vicino alla razza e al Club. Grazie all’ENCI, all’Unione Internazionale e a tutti i gli amici di que-sto cane meraviglioso.In questo anniversario mi fa piacere ricordare con commozione il contributo di amicizia, di conoscenza e di passione che Lucio Migni ha dato alla costruzio-ne del Club Italiano del Leonberger.

Guido PerosinoPresidente Onorario CIL

Buon Anniversario!Con l’occasione della ricorrenza dei 25 anni di fon-dazione del Club Italiano del Leonberger, auguro a tutto il CIL di trascorrere altrettanti anni colmi di armonia all’insegna del miglioramento, della tutela e dell’amore per questa meravigliosa razza.Un grande ringraziamento a tutti coloro i quali han-no donato, nel corso di questo quarto di secolo, il

loro contributo perchè sono anche i piccoli gesti e le piccole persone ad aver reso così grande il nostro Club.Voglio ringraziare di cuore l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana ed oggi in particolare il Presidente Francesco Balducci e tutti i Consiglieri e Dirigenti dell’Ente per il continuo supporto e la collaborazione su cui il Club ha potuto contare fin dalla sua omolo-gazione.

Stefania BonatiPresidente del CIl

CLUB ITALIANO LEONBERGERC/O BONATI - VIA TOMBA DEI POLACCHI 324037 ROTA D’IMAGNATel. 035-868086 Fax. 035-302772

Bracchi Italiani in FinlandiaPer me questo primo incontro con la cinofilia finlan-dese è stata una esperienza esaltante. Era la prima volta infatti, che mi recavo più a nord della Danimar-ca per motivi cinofili e devo ammettere di aver sco-perto un mondo speciale: una civiltà di cinotecnici che non mi sarei mai aspettato. Fui invitato con un buon anno d’anticipo da Johan Juslin e da Raija Tammelin responsabile della forma-zione e aggiornamento dei giudici finlandesi, per te-nere una conferenza ad aspiranti e giudici su Bracchi e Spinoni Italiani. Il giorno dopo, domenica 12 febbraio, ero chiamato a giudicare svariate razze del VII gruppo, tra cui na-turalmente Bracchi e Spinoni. Lingua ufficiale del seminario: il finlandese! Con me doveva esserci Clau-dio De Giuliani che purtroppo dovette rinunciare per motivi personali. Lo ringrazio per l’utile contributo che mi ha fornito nella preparazione dell’incontro coi giudici. All’aeroporto ero atteso da Salla Finnila e dalla sua addestratissima spinona Assia di Cascina Croce; in-terprete di professione, cacciatrice e appassionata ci-nofila, Salla sarà per due giorni il mio angelo custode, senza di lei infatti, avrei potuto esprimermi solo a gesti, perché il finlandese è veramente una lingua incomprensibile. Al seminario è stata dedicata quasi tutta la mattinata del sabato: una trentina di uditori attentissimi che alla fine della presentazione della storia, dell’evolu-zione e degli standard delle due razze, mi hanno su-bissato di domande alle quali ho dato le più esaurien-ti risposte, supportato anche dalla presenza in aula di un paio di bracchi e spinoni. Molte sottolineature sull’importanza di coltivare la bellezza funzionale, per generare soggetti utili e com-petitivi nell’esercizio venatorio; concetto che mi è sembrato ben recepito in questo Paese, dove ancora oggi vi sono dei paradisi incontaminati che ospitano

Hans W. Müller

Francesco Balducci

Guido Perosino

Stefania Bonati

SOCIETÀ AMATORI BRACCO ITALIANO

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la selvaggina di pregio che un tempo apparteneva anche al nostro diletto venatorio nei territori alpini.La sorpresa più grande l’ho avuta il giorno dopo al raduno delle razze del VII e VIII gruppo al quale partecipavano oltre 700 cani: una straordinaria rasse-gna alla quale ho potuto osservare e confrontare nu-

Bracchi italiani in Finlandia

In ricordo di Michele GiglioLunedi 14 Marzo 2011, un anno fa, è venuto a man-care, all’età di 81 anni, Michele Giglio, uno dei più rappresentativi allevatori siciliani del Cirneco dell’Et-na.Ha allevato con l’affisso “Falco Rosso” dal nome del primo cane con cui iniziò la selezione del cirneco, che lo ha fatto conoscere ed apprezzare nel mondo cinofilo.Punto di riferimento per tutti i cirnechisti della Sicilia occidentale, era orgoglioso del suo essere marsalese e del fatto che una delle monete più belle, con l’effigie del cirneco e risalente al V secolo a.C., fu trovata nell’isola di Mozia, allora cittadina fenicia, vicinissima a Marsa-la. Il “cirneco da qui è passato!” soleva ricordare.Pur di modesta istruzione, era un uomo ingegnoso, ricco di conoscenze popolari: di professione saldatore, riparava qualsiasi cosa, lavorava il ferro, il legno, co-

SOCIETÀ AMATORI DEL CIRNECO DELL’ETNA

struiva strumenti musicali, dipingeva, amava conserva-re moto d’epoca ed oggetti antichi di ogni tipo . Aveva sensibilità artistica e sapeva apprezzare la bellezza. Era sempre pronta una risposta a qualsiasi domanda. Unico! Aveva designato da tempo due dei suoi nipoti più appas-sionati , Marco e Daniele, giovanissimi, a continuare il suo percorso cinofilo, lasciando loro in eredità un ricco patrimonio di conoscenze ed il suo immenso amore per il cirneco. A Michele Giglio la Società Amatori Cirneco dell’Etna e il Gruppo cinofilo bergamasco dedicano la XVI edizio-ne della manifestazione di Grassobbio.

Due le batterie impegnate nella mattinata per la veri-fica di quindici soggetti in possesso di pedigree e successivamente altri sette per l’acquisizione di una qualifica per l’iscrizione al registro RSR come capo-stipite.La 1° batteria, giudicata da Gaetano Toscano, ha vi-sto vincitore con il CAC Giulia del Falco Rosso, 2° con la qualifica di ECC, Arianna di Borgo di Pratica di Roberto Nardini, 3° Fiorita Del Falco Rosso con M.B.Dei soggetti che si sono presentati per ottenere la qualifica per l’iscrizione al registro RSR solo in due hanno raggiunto l’obiettivo: Keprer di Ardizzone MB e Rea Silvia di Ardizzone MB.Nella 2° batteria, giudicata da Domenico Tricomi, la qualifica di ECC- CAC è andata a Penny del Gelso Bianco una esperta veterana di queste prove che ha acquisito il titolo di Campionessa italiana di lavoro e quello di Campionessa assoluta: complimenti vivissi-mi alla proprietaria Katia Vavassori.2° ECC Zoe di Tellini, 3° Amy MB, una giovane cagnetta con tanto brio e passione ma poca esperien-za guidata con successo dalla sua proprietaria Marta Cognini.Grande successo ha avuto il Raduno di razza anche se i soggetti sottoposti a verifica erano soltanto 14. E’ stato molto apprezzato il giudice Alberto Cucillato che ha saputo puntualizzare con rigore e competenza le caratteristiche etniche dei soggetti esaminati for-nendo a tutti gli appassionati le giuste indicazioni per una corretta selezione zootecnica.Migliore maschio il veterano Argo, di Arturo Rocca-ro, che conserva sempre una forma straordinaria e migliore femmina BOB Fiorita del Falco Rosso.Ottima l’organizzazione gestita da Jane Moore, una cirnechista doc che ha rinunciato a presentare i suoi cani per mettersi a disposizione di tutti; clima cordia-le e molta sportività da parte di tutti, un comporta-mento frutto di un patrimonio culturale che deve essere prerequisito per partecipare serenamente ad ogni confronto sportivo.Un ringraziamento sentito ad Angelo Beraldo che ha realizzato e offerto in forma gratuita le belle cerami-che che sono state assegnate ai vincitori.

Domenico Tricomi

SOCIETA’ AMATORI CIRNECO DELL’ETNAC/O G.C.RAGUSANO-VIA GIARDINA 997015 MODICATel. 0932-752106 Fax. 0932-752106

BOB e BOS

Foto di gruppo

La “Speciale Cirneco” a BergamoAnche quest’anno, l’appuntamento di Grassobbio dell’11 marzo ha visto una partecipazione che ha messo a confronto un buon numero di soggetti con buone capacità funzionali e ottime morfologie.Da sedici anni la Società Amatori del Cirneco, con la collaborazione tecnica del Gruppo Cinofilo Berga-masco, si adopera per organizzare una verifica zootec-nica sulla razza articolata con una prova di lavoro su conigli selvatici, che si svolge nelle ore del mattino, e un raduno di razza dopo la pausa del pranzo.L’habitat che il fiume Serio ci offre lungo le sponde fra i comuni di Grassobbio e Urgnano, un tempo cattedrale delle starne, fra le rive scoscese e pietrose immerse in un ambiente frastagliato di roveti ed er-bai, ospita da parecchi decenni una discreta popola-zione di conigli selvatici che permettono di mettere alla prova il temperamento venatorio di questo anti-co cane frutto di una selezione ed un adattamento che si sono conservati nel corso dei millenni.Questa edizione é stata dedicata alla memoria di uno dei più grandi allevatori di cirnechi, che con l’affisso del Falco Rosso, ha caratterizzato più di un cinquan-tennio di attività sempre al centro dell’interesse dei cultori di questa razza.La figura di Michele Giglio è così ricordata da Gae-tano Toscano:

merosi esemplari di razze di entrambe i gruppi che da noi si vedono quasi mai. Scarsa la rappresentanza degli Spinoni, notevole in-vece quella dei Bracchi Italiani con circa una ventina di soggetti in massima parte di alto livello con punte di grandissima eccellenza. Tipo, costruzione, distinzione nella femmina bianco arancio risultata migliore di razza, un soggetto di al-levamento finlandese che mi sarei portato volentieri a casa! Lo stesso può dirsi per il gruppo d’allevamen-to dei Bracchi Italiani che risulterà 2° assoluto nel ring d’onore. Ciò testimonia che in Finlandia vi è chi sa allevare con competenza applicando i criteri selettivi che noi suggeriamo. Sarà quindi fondamentale mantenere anche in futuro un costante rapporto con questi ap-passionati allevatori che possono costituire anche per noi una importante risorsa.

Giuseppe Colombo Manfroni

SOCIETA’ AMATORI BRACCO ITALIANOVIA DOSSO 726856 MIRABELLO SENNA LODIGIANATel. 0377-801022 Fax. 0377-802234

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