in copertina: meta della spedizione extraeuropea di settembre · cari soci ed amici, ... l’amore...

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In copertina: il Kilimangiaro mt. 5.895 " il tetto" dell'Africa,

meta della spedizione Extraeuropea di Settembre

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I dati della nostra Sezione.

CLUB ALPINO ITALIANO Piazza Firmafede N° 13 c.p. 1 – 19038 SARZANA (SP)

Fondata nel 1945 e ricostituita nel 1969/1970

Telefono e fax: 0187.625154- cellulare: 334.7738414

e-mail: [email protected] - http://www.caisarzana.com

conto corrente postale: N° 13125190

IBAN: IT 32 Q 01030 49844 000000082649 (Banca Monte dei Paschi agenzia di Sarzana)

Codice fiscale: 81003060118 - Partita IVA: 01250380118

Orari apertura sede sociale:

tutti i giorni feriali, da Lunedì a Sabato dalle ore 17,00 alle ore 19,00 il Giovedì (Gruppo Speleo), anche dalle ore 21,00 alle ore 23,00

quando piove, la sede resta aperta pure di mattina, dalle ore 9,00 alle ore 12,00

La nostra Sede si trova nella piazzetta evidenziata nel cerchio rosso

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TESSERAMENTO 2012

Coda interminabile davanti alla sede del CAI per prendere il bollino 2012

Rammentiamo le quote sociali 2012

Soci ordinari………………….. …….€ 41 Soci famigliari………………………. “ 22 Soci Giovani (nati dal 1995)………. “ 16 Contributo nuove iscrizioni……….. “ 5

Ricordiamo che, per rinnovare il tesseramento è possibile utilizzare le seguenti forme di pagamento: • Venire direttamente in sede durante gli orari di apertura (17,00/19,00) – • Fare un versamento sul c.c.p. N° 13125190 intestato a CAI Sarzana – • Effettuare un Bonifico Bancario sul conto CAI Sarzana acceso presso il Monte

dei Paschi di Siena sul seguente IBAN: IT 32 Q 01030 49844 000000082649

ALCUNI VANTAGGI DEI SOCI DELLA NOSTRA SEZIONE:

• Dal compimento dell’80° compleanno, il Socio sarà iscritto gratuitamente alla nostra Sezione

• Le coppie che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio. • Alla coppia di soci alla quale nasce un figlio, la prima tessera è gratuita • Al socio che compie 25 anni di iscrizione, oltre al distintivo dorato

venticinquennale, viene data anche una bella targa ricordo.

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LETTERA DEL PRESIDENTE

Cari soci ed amici, approfitto dello spazio concessomi in questo Programma di Attività per fare il consueto bilancio annuale dell’attività della Sezione.

Come già altre volte ho ribadito, è mia ferma convinzione che la ricchezza di una Associazione come la nostra, stia proprio nella diversità di approccio ad un’unica e fondamentale finalità: l’amore per la montagna, la cultura della montagna. E’ questa ormai una impostazione condivisa anche a livello nazionale: la valorizzazione della cultura è infatti uno dei punti forti delle linee programmatiche del Consiglio Centrale, insieme alla formazione.

Tracciando un breve bilancio dell’attività della Sezione, comunico che è proseguita la crescita del numero dei nostri soci, passati da 1173 a 1185: la crescita è stata minima, ma sufficiente a continuare il trend positivo iniziato sei anni fa. 12 soci in più rispetto allo scorso anno possono sembrare pochi, ma se si considera l’aumento consistente del bollino, anche un incremento del 1% è bene accetto.

Penso che questa crescita, ininterrotta dal 2005 (in questi ultimi 6 anni il numero di iscritti alla sezione è aumentato del 24%), sia da ascrivere alle multiformi iniziative organizzate dalla Sezione (basta sfogliare le pagine di questo “Programma 2012” per rendersene conto), attività che sono improntate ad accontentare la più larga fascia di iscritti alla nostra Sezione che, come ben sapete, è molto variegata ed incline a gusti e tendenze più disparate.

Il 2011, come gli anni precedenti, ha visto un proliferare di iniziative a beneficio dei nostri soci: le gite sociali, colonna portante dell’attività sezionale - la Settimana Bianca, svoltasi per il 4° anno consecutivo in Engadina – i vari corsi sezionali (Orientamento, Speleologia, Nordic Walking, Sci di Fondo Escursionismo, Meteorologia) l’attività dei vari gruppi e commissioni (Gruppo Micologico, SFE (Scuola di Sci di Fondo Escursionismo), “Terre Alte”, Alpinismo Giovanile, Coro Sezionale, Commissione Sentieri, MTB o Cicloescursionismo).

E poi, ancora, le attività “a largo raggio”: Marocco, (Sud e Kasbah), Corsica (deserto des Agriates), Croazia (i Parchi Nazionali), Asiago (i sentieri della Grande Guerra), Parco del Pollino, Soggiorno Estivo a Selva di Val Gardena, Tuscia (con il Gemellaggio).

Inoltre, grazie al corpo Istruttori e Accompagnatori della Sezione, è stato possibile inserire nel programma anche una serie di iniziative per escursionisti esperti: Le “vie dimenticate”, le “vie ferrate” del gruppo di Sella in Dolomiti (“Piazzetta”, “Mesules” e “Tridentina”), le discese in corda doppia del Canale degli Alberghi e delle Marmitte dei Giganti, in Apuane.

A Marzo 2012 scade il mandato dell’attuale Consiglio Direttivo ed anche il mio secondo triennio di Presidenza. Questo “Programma di Attività 2012” è quindi l’ultima fatica mia e del Consiglio uscente. Come al solito, è ben articolato nelle sue ampie e varie possibilità di scelta e, proprio per questo, rappresentativo di una Sezione, come la nostra, che è riuscita a sviluppare, con pari dignità, i diversi, fondamentali interessi che sono nelle finalità dello Statuto del Club Alpino Italiano. Auspico che sia apprezzato da tutti e che ognuno di voi possa trovarvi l’idea giusta per soddisfare la propria passione per la montagna secondo le proprie capacità e possibilità.

Auguro a tutti un sereno e prospero 2012 Il Presidente (Giovanni Moruzzo)

Il presente “Programma di Attività 2012” è stato elaborato dalle Commissione Gite del CAI di Sarzana e, per alcune, congiuntamente alla Commissione del CAI di Carrara. Sperando che le proposte contenute in questo libretto ottengano il gradimento dei nostri soci, auguriamo a tutti un: “buone escursioni 2012” Responsabile elaborazione del presente libretto “Programma Gite 2012”: C. Codeluppi

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CONSIGLIO DIRETTIVO 2009/2011

Presidente: Giovanni Moruzzo Vice Presidente: Rizieri Castagna Segretario: Cesare Codeluppi Tesoriere: Giuliano Vanacore

Consiglieri: Pierino Ferrari, Nilo Giannini, Nello Lombardi, Lara Musetti, Edoardo Voglino. Sindaci Revisori: Gabriella Diani, Laila Veneri, Vittorio Venturelli

COMMISSIONI, GRUPPI, ISTRUTTORI

COMMISSIONI

Affari Generali: Rizieri Castagna (ref. C.D.) Liana Vaccà

Escursionismo: Nilo Giannini (ref. C.D.) Lara Musetti (AE) Alberto Passalacqua (AE) Primo Tonelli Edoardo Voglino (AE) Laila Veneri

Stampa propaganda: Lara Musetti

Alpinismo Lara Musetti (referente CD)

Alpinismo Giovanile: Massimo Del Forno Giuliana Diani Moreno Marchi

Scuola: Pierino Ferrari

Sci: Cesare Codeluppi (ref.C.D.) Martino Ferri (INSFE) Nino Santanzelmo (ISFE) Alberto Passalacqua

Rapporti Istituzioni: Giovanni Moruzzo Rizieri Castagna Giuliano Vanacore

Sentieri Ugo Ferri

Tutela Ambiente Montano:

Stefania Cavallini

GRUPPI:

Sci Fondo Escursionismo Martino Ferri (INSFE), Nino Santanzelmo (ISFE), Licia Lotti Mario Mori Stefano Navone Vittorio Venturelli

Escursionismo: Edoardo Voglino

Coro sezionale: Cesare Codeluppi

Speleologico: Musetti Lara (referente CD) Andrea Venuta

Terre Alte: Nello Lombardi

Micologico e naturalistico Remigio Pagliari

Cicloescursionismo Sergio Loiacono

Nordic Walking:

Nino Santanzelmo

CORPO ISTRUTTORI

Accompagnatori di escursionismo

Nilo Giannini (AEI) Lara Musetti (AE) Alberto Passalacqua (AE) Massimo Pegazzano (ASE) Michele Sarcinelli (ASE) Primo Tonelli (AE) Diego Valtriani (ASE) Laila Veneri (AE) Edoardo Voglino (AE)

Accompagnatori. Alpinismo Giovanile

Massimo Del Forno Giuliana Diani Moreno Marchi

Accompagnatore di Cicloescursionismo

Sergio Loiacono (AC/LPV)

Istrutt. Sci di Fondo Escursionismo

Martino Ferri (INSFE) Nino Santanzelmo (ISFE) Istruttore di Nordic Walking

Nino Santanzelmo Istruttore di speleologia Michele Pazzini Tutela Ambiente Montano Stefania Cavallini

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2011: BREVE RESOCONTO (per un resoconto più approfondito, si rimanda al prossimo numero di “QUI CAI”)

• Commissione Gite L’attività è iniziata, come tradizione, con una gita “marina”, prima di un ricco calendario

che, fra gite e attività proposte dalle varie Commissioni, prevedeva ben 102 uscite. Da menzionare, oltre alle escursioni domenicali, le gite “lunghe”: Settimana Bianca, Deserto e Casbah del Marocco, Parchi Nazionali della Croazia, Deserto des Agriates in Corsica, trekking del Parco del Pollino, Soggiorno Estivo a Selva di Val Gardena, Altopiano di Asiago, Ferrate delle Dolomiti, Tuscia, in occasione del gemellaggio con gli amici francesi del club “Lo Caminaire”, ecc.

• Commissione Sci In 68 hanno partecipato alla Settimana Bianca svoltasi, per il 4° anno consecutivo presso

l’Hotel Schloss di Pontresina, in Engadina. Il protrarsi di questa scelta è dovuta al fatto che il comprensorio sciistico dell’Engadina ha il pregio di accontentare tutti: fondisti, discesisti, ciaspolatori e, grazie ad una fitta rete di percorsi segnalati, anche i camminatori.

Il gruppo SFE (Sci di Fondo Escursionismo)ha organizzato e portato a termine, con successo, un ricco calendario di uscite in Appennino, sulle Alpi.Marittime e in Val d’Aosta.

• Commissione Giovanile Sotto la guida di Massimo, Giuliana e Moreno, gli “aquilotti” ne hanno fatte di “tutti i

colori”, nel senso che hanno camminato, “ciaspolato”, arrampicato, provato l’ebbrezza del “torrentismo” e effettuato il giro del Monviso.

• Gruppo Terre Alte L’attività è stata aperta il 16 Aprile con la conferenza sul Castello della Brina e la successiva

inaugurazione della sede della Via Francigena alla Fortezza Firmafede. Sono state effettuate le gite sulla Francigena da Bardone a Berceto e al promontorio di Piombino con la visita alla necropoli etrusca di Populonia. E’ proseguita la campagna di scavi al sito della Brina ed effettuate le classiche gite a Cassego da Don Sandro , in occasione della SS Trinità e della festa della Castagna

• Gruppo Micologico Il gruppo dei “fungaioli” ha aperto la sua attività con la conferenza e successiva raccolta,

nelle colline sarzanesi, delle erbe spontanee alimentari (gli erbi). L’attività è poi proseguita con le uscite per la raccolta funghi e le visite alle varie mostre micologiche. Un cenno particolare va alla 3^ Mostra Micologica, organizzata dal Gruppo, svoltasi presso la Fortezza Firmafede di Sarzana che ha raccolto un lusinghiero successo di critica e di pubblico.

• Altre iniziative Sono stati organizzati e portati a termine il 15° Corso di Orientamento, il 3° Corso di

Nordic Walking e il 1° Corso di Meteorologia, sotto la guida, rispettivamente dagli Istruttori Roberto Brondi, Nino Santanzelmo e Massimo Pegazzano.

Il Gruppo Speleologico, ha organizzato e portato a termine, il XV° Corso di speleologia di 1° Livello e, in collaborazione con il Gruppo Speleologico Lunense, due uscite in grotta per adulti (Quaratica e Tana che urla). Infine, ha fatto scoprire il mondo ipogeo anche ai nostri “aquilotti”.

Il Gruppo Cicloescursionismo (MTB), guidato da Sergio Loiacono, ha attuato il programma di ciclo-escursioni proposto congiuntamente con il Gruppo Cicloescursionistico del Club Alpino Italiano di Massa.

Il Coro della nostra Sezione, nel corso dell’anno, ha effettuato quattro uscite canore e, motivo di particolare soddisfazione, ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, alla Rassegna Corale “Val di Vara Cantica” svoltasi a Sesta Godano.

In ultimo, gli Accompagnatori titolati e quelli “un po’ più bravini”, hanno organizzato e portato a termine, alcune iniziative di una certa soddisfazione, per i neofiti: discese in doppia di alcuni canali delle Apuane, vie ferrate in Dolomiti, traversata delle Apuane, le “vie dimenticate”, ecc. Un grazie anche a Maurizio Dadà che continua a dare la sua disponibilità ad accompagnare e a fare provare l’ebbrezza di escursioni un po’ più impegnative non previste nel Programma Gite.

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PERCHÈ ISCRIVERSI AL CAI: I VANTAGGI DELL’ISCRIZIONE

Resoconto sommario dei vantaggi che scaturiscono dall’iscrizione al Club Alpino Italiano:

• Assicurazione Dal 1° Gennaio 2009, comprese nella quota associativa, vi sono comprese due polizze assicurative: la prima, riguarda il Soccorso Alpino e tutela i soci dalle spese occorrenti per interventi di soccorso, elicottero compreso, fino ad un massimale di € 45.000,00. La seconda, assicura tutti i soci durante la loro partecipazione alle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI, con i seguenti massimali: morte € 55.000,00 – invalidità permanente € 80,000, spese di cura € 1.600,00. Si rammenta che, all’atto dell’iscrizione al CAI o del rinnovo del bollino, pagando un sovrapprezzo di 4 euro, si raddoppiano i massimali assicurativi che coprono la partecipazione alle attività sociali.

• Rifugi Per chi pernotta nei rifugi di proprietà del Club Alpino Italiano, il socio usufruisce di uno sconto di circa il 40% sul pernottamento e di sconti particolari sul trattamento di 1/2 pensione o pensione completa. Gode inoltre delle stesse condizioni di favore nei rifugi dei Club Alpini esteri che applicano la convenzione di reciprocità.

• Sconti nei negozi convenzionati: I soci godono dello sconto del 10/15% in alcuni negozi di articoli sportivi. All’atto della stampa del libretto, abbiamo rinnovato la convenzione con Sport Life e Ronchieri Sport a Massa. Con gli altri negozi di articoli sportivi, stiamo ricontrattando la convenzione.

• Sconti nei musei spezzini: Palazzina delle Arti – Museo Etnografico – Centro Arte Moderna e Contemporanea – Museo del Castello. Presentando la tessera CAI, i soci potranno acquistare i biglietti direttamente ai Musei.

• Cinque Terre: Dietro presentazione della tessera CAI, i soci avranno diritto ad uno sconto sul biglietto di ingresso alla percorrenza del sentiero “Verdeazzurro”.

• Altre agevolazioni: Partecipazione alle attività sociali – Possibilità di accedere al noleggio delle attrezzature presenti in sede (ciaspole, ramponi, piccozze, kit da ferrata, ecc.). Consultazione e prestito di libri, guide e cartine della biblioteca sezionale e accesso al prestito dei volumi della Biblioteca Nazionale

ALTRI VANTAGGI DEI SOCI ISCRITTI ALLA NOSTRA SEZIONE

Oltre ai benefici derivanti dall’iscrizione al CAI, più sopra riportati, i soci della nostra Sezione usufruiscono dei seguenti vantaggi:

• Al socio che compie 80 anni, viene regalato il bollino e, da quell’anno in poi, continuerà ad essere

iscritto gratuitamente presso la nostra Sezione. • Le coppie di soci che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio, i rimanenti

figli avranno il bollino gratis finché rimarranno nella categoria “giovani”. • Alle coppie di soci della sezione alle quali nasce un figlio, la tessera e la quota associativa del

primo anno viene offerta dalla Sezione. • Al socio che compie 25 anni di iscrizione al CAI, viene dato, oltre che il distintivo dorato, anche

una targa ricordo • I soci della nostra sezione hanno la possibilità di noleggiare il materiale alpinistico sezionale

(imbraghi, set da ferrata omologati, caschi, ciaspole, ramponi, piccozze, ecc.)

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ASSICURAZIONE E SOCCORSO ALPINO

Nella quota di iscrizione al CAI vi è compresa, oltre all’abituale assicurazione sul Soccorso

Alpino, anche una polizza infortuni che copre tutti i soci nell’espletamento delle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI.

La polizza infortuni, oltre a coprire i soci che fanno manutenzione su sentieri e rifugi o che vanno alle riunioni organizzate dalle Sezioni o da altri organi istituzionali, copre tutte le attività che sono scritte nel presente “Programma di Attività 2012”

I massimali della polizza infortuni sono i seguenti:

- morte ................................€ 55.000,00 - invalidità permanente …...€ 80.000,00 - spese di cura .....................€ 1.600,00

La copertura per le richieste di intervento di una squadra del Soccorso Alpino o dell’elicottero, ha i seguenti massimali:

- Massimale catastrofale ……...€ 45.000,00 - Massimale socio .....................€ 20.000,00 - Diaria guida o portatore ……. € 78,00 - Diaria istruttore CNSAS ….. € 52,00

• Oggetto dell’assicurazione

Il CAI, per legge dello Stato, organizza il soccorso alpino provvedendo, direttamente o indirettamente, alla ricerca, al salvataggio ed al recupero delle persone ferite, morte, disperse, e comunque, in pericolo di vita, durante la pratica dell’alpinismo, non agonistico o di spettacolo, e dell’escursionismo. I soci, con la semplice iscrizione annuale, sono garantiti nel rimborso delle spese tutte, incontrate nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta, ivi compreso l’intervento dell’elicottero nei limiti dei massimali concordati.

• Scadenza o decorrenza dell’assicurazione Il periodo assicurativo scade il 31 Marzo dell’anno successivo alla nuova iscrizione o al

rinnovo della medesima. Dopo questa data il socio che rinnova, rimane scoperto per circa 10 giorni (è il tempo necessario per la trasmissione del nominativo alla Sede Centrale); Per i nuovi iscritti, lo stesso discorso vale per tutto l’arco dell’anno.

• Denuncia sinistri In caso di intervento di una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

(CNSAS) sul territorio nazionale, non è necessaria alcuna segnalazione da parte dell’iscritto o della Sezione, purché, all’atto dell’intervento vengano comunicati, al personale di soccorso, i dati anagrafici, la Sezione di appartenenza e venga dimostrata la regolarità dell’iscrizione.

In caso di interventi effettuati da strutture diverse dal CNSAS, sia sul territorio nazionale che in altri paesi europei, il socio è tenuto ad informare la Presidenza del CNSAS, via E. Petrella, 19 - 20124 Milano, immediatamente dopo l’intervento, precisando la meccanica dell’incidente, la località, il tipo di soccorso ottenuto e tutti i particolari relativi.

Alla suddetta segnalazione dovrà seguire, in tempi brevi, la trasmissione della fattura che verrà rimborsata soltanto nel rispetto delle tariffe e dei massimali previsti. In caso di fatture estere il rimborso al socio verrà effettuato in euro al cambio in vigore alla data della fattura, la quale dovrà essere presentata in originale, se emessa da strutture nazionali, in fotocopia de da strutture estere.

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IL SENTIERO – DEFINIZIONI E GRADI DI DIFFICOLTA’

Secondo il vocabolario per sentiero si intende,una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi, rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura o montagna. Per il CAl, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire, al contempo, I’interesse prevalente ed il grado di difficoltà nelle percorrenze, è stata individuata la seguente classificazione: • Sentiero Escursionistico (E) Itinerario segnalato secondo le presenti direttive, tra un punto di partenza ed una meta, privo di difficoltà tecniche ed indipendente dall’altimetria. Corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine. • Sentiero Alpinistico (EE) Itinerario segnalato secondo le precedenti direttive che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna ed un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente ad un sentiero di montagna che può presentare tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso. • Via ferrata o attrezzata (EEA - escursionisti esperti con attrezzatura) Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale, senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura per vie ferrate, casco e imbrago. • Sentiero Turistico (T) Itinerario di ambito locale su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico - ricreativo. • Sentiero Storico (S) Itinerario escursionistico segnalato secondo le presenti direttive che ripercorre “antiche vie” con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati. • Sentiero Natura (N) Itinerario naturalistico usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per l’osservazione, che si svolge in zone di particolare interesse paesaggistico, botanico, geologico, ecc. Concludiamo con la classificazione, sempre con lettere, dei primi gradi di difficoltà che si possono incontrare nella pratica dell’alpinismo e in qualche gita alpinistica:

• F - Facile = (I°) • PD - Poco Difficile (II°) • AD - Abbastanza Difficile (III°) • D - Difficile (IV°) • TD - Molto difficile (V°) • ED - Estremamente difficile (VI°) • EX - Eccezionalmente difficile (VII°)

note: allo scopo di dare un immediato risalto a ciascuna escursione, la stessa viene anche identificata con una lettera come da quanto elencato sopra.

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TROPPO IN ALTO, TROPPO IN FRETTA!

IL MAL DI MONTAGNA

Salendo in quota la disponibilità di ossigeno si riduce (ipossia). L’ossigeno è fondamentale per la sopravvivenza; infatti, tutte le cellule dell’organismo devono poterne disporre in quantità sufficiente a coprire le loro necessità. La riduzione della quantità di ossigeno diventa evidente sopra i 3000 metri e obbliga l’organismo ad attivare meccanismi di compenso per affrontare la nuova situazione. Il mal di montagna è causato da una scarsa tolleranza all’ipossia; colpisce, in genere, dopo qualche ora di permanenza in alta quota, soprattutto se si trascorre la notte in quota. Il mal di montagna può anche colpire nel corso di una lunga permanenza ad alte quote (spedizione). La gravità del quadro è variabile; da lieve, sino a complicazioni che mettono in pericolo la vita. Quadro lieve: inappetenza, nausea, mal di testa, senso di stordimento , stanchezza eccessiva, vertigini, insonnia. La sintomatologia è relativamente frequente in quanto colpisce circa il 30% delle persone a 3500m e il 50% a 4500m. I sintomi sono di intensità variabile. Si noti, però, che sono riconducibili anche alla sola fatica, in particolare se associata a insufficiente apporto alimentare. Quadro Grave: è legato allo sviluppo di edema polmonare e/o cerebrale, condizioni che mettono a rischio la vita. L’edema polmonare è dovuto al passaggio di acqua negli alveoli che normalmente contengono aria; causa grave di insufficienza respiratoria. Si manifesta con difficoltà alla respirazione e tachicardia, tosse inizialmente secca e successivamente con sputo rosa e schiumoso, respiro rugeoroso (rantolo), oppressione toracica, grave prostazione. Nell’edema cerebrale (rigonfiamento dell’encefalo) si ha mal di testa resistente agli analgesici, vomito, difficoltà a camminare, progressivo torpore fino al coma.

PREVENZIONE

Il mal di montagna è favorito da uno sforzo fisico intenso; un buon allenamento non lo previene completamente ma è utile in quanto il soggetto fa meno fatica a salire.

- Sopra i 3000 metri salire molto lentamente (non bisogna accusare intensa fatica). - Dovendo trascorrere la notte sopra i 3000m, si consiglia l’avvicinamento a piedi (più

faticoso ma più utile per la prevenzione del mal di montagna). - Se si usano impianti di risalita, programmare una notte a quota intermedia. - Non assumere sonniferi e limitare gli alcoolici: favoriscono la comparsa del mal di

montagna. - Bere liquidi (almeno 1,5 lt al giorno) e alimentarsi regolarmente. Una forte riduzione del

volume di urine è segno di aggravamento. - Se i sintomi persistono o si aggravano, il consiglio medico è quello di scendere. La

sintomatologia, spesso non migliora nel corso della notte. - La perdita di quota (anche solo 500m) può risolvere il quadro. Prendere sempre una

decisione prudente, tenendo anche conto delle eventuali difficoltà alpinistiche della discesa. - Ricordare che l’alpinismo comporta un buon grado di fatica e molti disagi.

La conoscenza dei propri limiti è fondamentale per un corretto comportamento. Occorre saper rinunciare a una salita se la propria preparazione fisica e le condizioni ambientali non sono favorevoli. Ricordate che le montagne ci attendono sempre! Club Alpino Italiano Commissione Centrale Medica

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I CONSIGLI PER AFFRONTARE LA MONTAGNA CON MAGGIOR SICUREZZA

• Conoscere Preparate con cura il vostro itinerario anche quello che vi sembra faciie. Affrontate sentieri di montagna sconosciuti solo in compagnia di persone esperte. Verificate sempre la situazione meteorologica e rinunciate in caso di previsioni negative.

• Informare Non iniziate da soli un’escursione e comunque informate sempre del vostro itinerario i vostri conoscenti e il gestore del rifugio.

• Preparazione fisica L’attività escursionistico/alpinistica richiede un buono stato di salute. Per allenarvi, scegliete prima escursioni semplici e poi sempre più impegnative.

• Preparazione tecnica Ricordate che anche una semplice escursione in montagna richiede un minimo di conoscenze tecniche e un equipaggiamento sempre adeguato anche per l’emergenza.

• Abbigliamento Indossate capi comodi e non copritevi in modo eccessivo. Proteggetevi dal vento e difendetevi dal sole, soprattutto sulla neve, con abiti, creme e occhiali di qualità.

• Alimentazione E’ importante reintegrare i liquidi persi con l’iperventilazione e per la minore umidità dell’alta quota. Assumete cibi facilmente digeribili privilegiando i carboidrati e aumentando l’apporto proteico rispetto a quello lipidico.

• Emergenze In caso di incidente, è obbligatorio prestare soccorso. per richiamare l'attenzione utilizzare i segnali internazionali: CHIAMATA: lanciare SEI volte entro lo spazio d’un minuto un segnale acustico od ottico e ripetere gli stessi segnali dopo trascorso un minuto.

°°°°°°……°°°°°°……°°°°°° RISPOSTA: lanciare TRE volte in un minuto un segnale acustico od ottico e ripeterlo dopo un minuto d’intervallo.

°°°…°°°…°°° Chiunque venga a conoscenza di un incidente alpinistico o speleologico o intercetti un segnale di soccorso, è tenuto ad informare direttamente la Stazione di Soccorso più vicina o il custode del Rifugio o i Carabinieri, fornendo ragguagli possibili sulla località dove ha raccolto i segnali e sulla provenienza degli stessi

Segnali per elicotteri

SI, abbiamo bisogno di aiuto NO, non abbiamo bisogno di aiuto

CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO XVII Delegazione Alpi Apuane

Chiamata unica di soccorso: tel. 118

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ESCURSIONI DI PIU’ GIORNI: cosa mettere nello zaino

Zaino di circa 45 litri – asciugamano piccolo – bandana o berretto – calze – guanti di lana - camicia – Giacca a vento leggera – ghette – maglione in pile - t.shirt (3) - pantaloni lunghi e corti – slip tecnici (3) – sandali – sacchetti plastica per biancheria sporca – copripantaloni impermeabili– mantella - borraccia – coltellino – coprizaino – crema solare – stik labbra - fazzoletti di carta – occhiali da sole – sacco letto - torcia frontale (con lampadine e pile di ricambio) - occorrente per la pulizia personale (sapone, spazzolino e dentifricio ) – kit di medicazione (minimo, disinfettante, cerotti, garza, compeed per vesciche) - denaro in biglietti di piccolo taglio – tappi per le orecchie (per chi non vuol sentire russare!) – tessera CAI. Inoltre si consiglia di chiudere i capi di abbigliamento in sacchetti di plastica impermeabili. Ovviamente, il “fare lo zaino” dipende da due cose fondamentali: una, legata alla durata del trekking che ci aspetta; l’altra, invece è “soggettiva”, nel senso che ognuno si porta dietro quello che vuole!

ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER GHIACCIAIO

Imbracatura completa – due moschettoni a base larga con ghiera – uno spezzone di corda, diametro 9 mm, lungo 1,5 metri per chiudere l’imbracatura – due spezzoni di cordino, diametro 7 mm, lunghi rispettivamente 1,6 e 2,6 metri, per nodi Prusik – piccozza – ramponi – ghette – lampada frontale.

ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER VIE FERRATE

Imbracatura – casco da roccia – guanti da ferrata (consigliati) – kit completo per vie ferrate, costituito da:

• Due moschettoni a base larga con ghiera a scatto – • Uno spezzone di corda da cui si dipartono due “bracci” che vanno ai moschettoni – • Un dissipatore

Si ricorda che, per fini assicurativi, nelle attività organizzate dalla Sezione e nelle quali è previsto l’uso di set da ferrata, i set da ferrata autocostruiti non sono a norma (anche se i loro singoli componenti lo sono), in quanto da un punto di vista tecnico, “solo un set omologato dà completa garanzia del corretto funzionamento”

Attrezzatura obbligatoria per vie ferrate, con kit da ferrata a norma

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REGOLAMENTO DELLE GITE (da leggere con attenzione)

La partecipazione alle gite e alle altre attività sociali è riservata ai soci del CAI, a qualunque Sezione essi appartengono, in regola con la quota sociale relativa all’anno in corso. Le iscrizioni alle gite domenicali si accettano anche telefonicamente o via e-mail, dal Lunedì precedente la gita e fino all’esaurimento dei posti disponibili. Coloro che si prenotano ma non comunicano la loro rinuncia entro le ore 19 del Venerdì, dovranno versare il 50% della quota stabilita e saranno ammessi alle gite successive solo se in regola con la presente disposizione. L’adesione implica, da parte dei partecipanti, la piena osservanza del presente regolamento, il rispetto degli orari stabiliti e delle disposizioni che il capogita riterrà opportuno adottare per il regolare svolgimento della gita. Si raccomanda, prima di iscriversi ad una gita, di leggere con attenzione itinerario, dislivelli, tempi di percorrenza e difficoltà e di valutare la propria preparazione e allenamento. I partecipanti non devono superare il capogita in quanto esso è responsabile di tutto il gruppo e, come tale, ha la facoltà di apportare le variazioni all’itinerario che riterrà più opportune. Per le escursioni che presentano difficoltà tecniche, l’attrezzatura necessaria verrà specificata sul programma ed i partecipanti dovranno esserne muniti (si ricorda che per l’attività sociale, tutta l’attrezzatura deve essere a norma). Inoltre, il capogita ha la facoltà di escludere dalle escursioni impegnative i gitanti non ritenuti idonei o male equipaggiati. La Commissione Gite si riserva di apportare al programma tutte quelle modifiche che si rendessero necessarie per il miglior svolgimento della gita.

ISCRIZIONI ALLE GITE DI PIU’ GIORNI

Onde evitare spiacevoli discussioni e incomprensioni che puntualmente si verificano nel giorno stabilito per l’inizio delle prenotazioni alle gite di più giorni ed in cui i soci si presentano molto tempo prima dell’orario di apertura della sede, vengono stabilite le seguenti regole:

• Dette gite, come tutte quelle inserite nel “Programma di Attività” predisposto dalla Sezione, sono riservate ai soli soci CAI –

• Il primo giorno di apertura delle prenotazioni è riservato ai soci della sezione di Sarzana. Dal giorno successivo è consentita l’iscrizione anche ai soci di altre sezioni –

• Un socio che si presenta all’apertura delle prenotazioni può iscrivere, oltre a se stesso anche i propri famigliari ed una coppia di altri soci fuori dell’ambito famigliare.

• All’atto dell’iscrizione è obbligatorio il versamento della caparra stabilita, in caso contrario, l’iscrizione non è valida –

• In via eccezionale, verranno accettate prenotazioni telefoniche dai nostri iscritti residenti fuori dalle province di La Spezia e Massa Carrara –

• Nel giorno prestabilito, le iscrizioni, sempre nel rispetto delle condizioni sopra indicate, avranno luogo a partire dalle ore 17,00. orario d’apertura della sede;

• Nel caso di particolare affluenza, in cui i soci si presentano prima dell’orario stabilito, onde evitare che stazionino all’esterno, l’apertura della sede potrà essere anticipata ed ai soci che entrano verrà consegnato un numero progressivo secondo l’ordine di arrivo. Resta inteso che le iscrizioni inizieranno tassativamente alle ore 17.00.

• in caso di rinuncia da parte di un socio gli subentra il 1° degli iscritti nella lista d’attesa. Se la rinuncia riguarda una coppia, per ragioni di organizzazione logistica, la sostituzione dovrà avvenire con i primi due soci consecutivamente iscritti nella lista, non necessariamente coppia o in caso contrario con la prima coppia possibile.

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COMMISSIONE GITE SOMMARIO

ATTIVITA’ 2012

06/07 GENNAIO: Valle Stura Corso Sci di Fondo Escursionismo: 1^ e 2^ uscita su pista (GSFE) 08 GENNAIO: Anello di Monterosso Monterosso – Punta Mesco – Colla di Gritta – Santuario di Soviore - Monterosso (CG) 15 GENNAIO: Appennino tosco-emiliano Ciaspolata dal Passo della Cisa al Tugo(CG) Impariamo la progressione su neve e ghiaccio al Vallone dell’Inferno (AG) Corso Sci di Fondo Escursionismo: 3^ uscita su pista al Passo delle Radici (GSFE) 22 GENNAIO: Appennino tosco-emiliano Passo del Cirone – Monte Orsaro – Lagdei (CG) Corso Sci di Fondo Escursionismo: 4^ uscita su strada non battuta ai Lagoni. (GSFE) 29 GENNAIO: Golfo di La Spezia La Foce – Sella Croce – S. Antonio – Fossola – Campiglia – Biassa (CG) 05 FEBBRAIO: Appennino ligure Ciaspolata: Passo del Bocco – Monte Zatta – Colla Craiolo (CG) Località da definire: uscita di sci di fondo escursionismo (GSFE) 07 FEBBRAIO: Sede Sociale (Martedì) Inizio Corso di Meteorologia 12 FEBBRAIO: Sentiero “Verdeazzurro” Sestri Levante – Punta Manara – Riva Trigoso – Punta Baffe – Moneglia (CG) Cinque Terre: Pedalando sul sentiero “Verdeazzurro” (MTB) Località da definire: esercitazione con l’ARTVA (GSFE) 17 FEBBRAIO: Sede Sociale (Venerdì) Inizio 17° Corso di Topografia e Orientamento 18/25 FEBBRAIO: Val Pusteria (Dolomiti) Settimana di Sci di Fondo Escursionismo e su pista (GSFE) 25 FEBBRAIO/03 MARZO: Sestriere (Alpi Cozie) Settimana di sci di discesa (CG) 26 FEBBRAIO: Alpi Apuane e Cinque Terre Vianova – Penna di Sumbra – Capanne di careggine (CG) Monterosso-Corniglia: facciano orientamento lungo il sentiero “Verdeazzurro” (AG) 04 MARZO: Appennino Ligure Ciaspolata al Monte Gottero 10/11 MARZO: Sarzana e colline sarzanesi “I nostri erbi”: Sabato, conferenza – Domenica, ricerca e raccolta (GM) 11 MARZO: Val d’Aosta e Alpi Apuane Col Serena: uscita di Sci di Fondo escursionismo (GSFE) Corso di guida di ciclo escursionismo in Apuane (MTB) 18 MARZO: Appennino Ligure e Palestra del Muzzerone Passo del Cerreto-Pietra Tagliata-Ghiaccioni-Varville (CG)

Arrampicate e discese in corda doppia (AG)

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25 MARZO: Valle Stura (CN) Cima Cialancia: uscita di Sci di Fondo escursionismo (GSFE) Gita sociale all’Antro del Corchia (GSCS) 1 APRILE: Colli di Luni “Alla ricerca dei sapori perduti” – Slow-Food (CG) 14 APRILE: Località da definire Visita ad un Orto Botanico (GM) 16 APRILE: Alpi Apuane Gabellaccia – Rocca di Tenerano – Monzone - Equi Terme 17 APRILE: Sede Sociale Presentazione del 4° Corso di Nordic Walking (NW) 22 APRILE: Garfagnana e Alpi Liguri Traversata da Fosciandora a Barga (CG) Monte Ramaceto: Prova da sforzo …….! (AG) 25 APRILE: Colline sarzanesi Camminata sui sentieri della Resistenza 03/27 MAGGIO: Alpi Apuane e Sede sociale XVI° Corso di Speleologia di 1° Livello (GSCS) 06 MAGGIO: Alpi Apuane Stazzema – Foce Porchette - Monte Croce – Foce Petrosciana – Cardoso (CG) Ferrata degli Alberghi o, in alternativa Ferrata degli Artisti (AG) 09/17 MAGGIO: Turchia Gran tour della Turchia: da Istambul alla Cappadocia (CG) 13 MAGGIO: Alpi Apuane Equi Terme – Ferrata Tordini-Galligani-Capradossa-Ugliancaldo (CG) Pedalando sulle Alpi Apuane (MTB) 20 MAGGIO: Appennino Reggiano e Colline sarzanesi Pietra di Bismantova e Ferrata degli Alpini (CG) 33^ edizione della marcia podistica dell’AVIS 27 MAGGIO: Appennino parmense Valditacca: giro dei laghi della Val Cedra (TAM)

In montagna con l’Associazione “Libera” (TA) 09/16 GIUGNO: Sardegna Trekking nel “Selvaggio Blu” (CG) 03 GIUGNO: Val di Vara “Camminando con gli amici di Don Sandro”(TA) Pizzo d’Uccello: Salita alla vetta con basi alpinistiche (AG) 09/10 GIUGNO: Arcipelago toscano Gita all’Isola d’Elba e a Pianosa (TA) 10 GIUGNO: Alpi Apuane Giro delle “Ferrate” del Pizzo d’Uccello (AE) Pedalando in Appennino (MTB) 17 GIUGNO: Alpi Apuane Val Serenaia – Foce di Cardeto - Monte Pisanino (CG) 22/24 GIUGNO: Piccole Dolomiti Monte Pasubio: sui sentieri della Grande Guerra (CG) 24 GIUGNO: Località da definire Uscita micologica per la raccolta di funghi estivi (GM) 01 LUGLIO: Alpi Apuane Vagli – Campocatino – Monte Tambura – San Viano – Vagli (CG)

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1/5 LUGLIO: Dolomiti Trekking da rifugio a rifugio sull’AV n° 1 (AG) 08/22 LUGLIO: Dolomiti Val Badia: 34° Soggiorno Estivo (CG) 14/20 LUGLIO: Adamello 25° Trekking da Rifugio a Rifugio (CG) 01 AGOSTO: località da definire Premio per i fedelissimi e uso del discensore a “otto” (AG) 05 AGOSTO: Alpi Apuane Discesa in corda doppia delle Marmitte dei Giganti (AE) 12 AGOSTO: Alpi Apuane Discesa in corda doppia del Canale degli Alberghi (AE) 21 AGOSTO: fiume Gottero Uscita di torrentismo (AG) 23 AGOSTO/01 SETTEMBRE: Francia Alla scoperta del Midi Toulousain e di Villefranche de Rouergue (CG) 24/27 AGOSTO: Dolomiti Marmolada: Ferrata dei Finanzieri e Ferrata delle Trincee (AE) 02 SETTEMBRE: Alpi Apuane Ponte Merletti – Monte Corchia – Mosceta – Puntato – Tre Fiumi (CG) Ramo del Canyon del Corchia (GSCS) 08 SETTEMBRE: Albareto (PR) Visita alla Mostra micologica (GM) 09 SETTEMBRE: Appennino parmense Passo di Ticchiano – Monte Navert – Gramatica (CG) 2^ QUINDICINA DI SETTEMBRE: Africa Kilimangiaro e Parchi Nazionali (CG) 16 SETTEMBRE: Appennino tosco-emiliano e Lunigiana Casetta Pulledrari –Monte Gennaio – Corno alle Scale – Doganaccia (CG) Padalando in Lunigiana (MTB) 22/23 SETTEMBRE: Trentino Alto Adige Museo Archeologico di Bolzano e Mostra micologica di Trento (TA e GM) 23 SETTEMBRE: Alpi Apuane Monte Sumbra: deliziamoci con questa bella vetta (AG) 29/30 SETTEMBRE: Appennino Tosco-Emiliano Traversata dell’Appennino dal Passo di Pradarena al Passo delle Radici (AE) 07 OTTOBRE: Alpi Apuane Le Gobbie – Monte Altissimo – Terrinca (CG) 14 OTTOBRE: Appennino ligure Anello del Monte Argentea (TAM) 20/21 OTTOBRE: Sarzana 5^ Mostra Micologica “Città di Sarzana” (GM) 21 OTTOBRE: Alpi Apuane e Appennino tosco-emiliano Campocecina: 43^ Castagnata Sociale (CG)

Parco avventura di Cerwood – gita aperta anche ai genitori: socializziamo! (AG) 28 OTTOBRE: Val di Vara e Apuane Festa della Castagna a Cassego (TA) Le “Vie dimenticate”: Lizza della Tacca Bianca 04 NOVEMBRE: Alpi Apuane Traversata da Stazzema a Lombrici, passando per Grotta all’Onda (CG)

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1^ QUINDICINA DI NOVEMBRE: Calestano (PR) Visita alla Mostra del tartufo (GM) 11 NOVEMBRE: Alpi Apuane Le “Vie dimenticate”: Lizza dei tavolini 18 NOVEMBRE: Val di Magra Lungo la Via Francigena, da Pontremoli a Villafranca (TA) Andiamo in grotta insieme al Gruppo Speleologico del CAI di Sarzana (AG) 25 NOVEMBRE: Località da destinarsi 43° Pranzo Sociale (CG) 02 DICEMBRE: Colli di Luni Traversata da località Boccognano all’Annunziata (CG) 15 DICEMBRE: Sarzana 11^ “Serata degli Auguri” 16 DICEMBRE: Riviera ligure e Appennino ligure Sentiero “Verdeazzurro”: da Deiva Marina a Bonassola (CG) Monte Gottero: speriamo che ci sia la prima neve fresca per ciaspolare! (AG) Giorni di riunione di alcune Commissioni o Gruppi

Lunedì: Gruppo Micologico (c/o ARCI via Landinelli dalle ore 17.00 alle 19.00)

Martedi: Gruppo SFE (Sede Sociale dalle ore 21.00) Mercoledì: Centro SUB ( Sede Sociale dalle ore 21.00) Giovedì: Gruppo Speleologico (Sede Sociale, dalle 21.00)

Significato delle sigle

CG: Commissione Gite AG: Alpinismo Giovanile AE: Accompagnatori di Escursionismo TA: Gruppo Terre Alte GM: Gruppo Micologico

SFE: Sci di Fondo Escursionismo MTB: (Gruppo Cicloescursionismo) TAM: Tutela Ambiente Montano GSCS: Gruppo Speleologico Cai Sarzana AVIS: Associaz.. Volonati Italiani Sangue

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CORO SEZIONALE

Il Coro si è costituito nel 1996, di ritorno dal Soggiorno Estivo di Gressoney, nel quale alcuni partecipanti avevano espresso il desiderio di imparare qualche canto di montagna.

Detto fatto, tornati a Sarzana, ci trovammo una sera in sezione attorno al tavolo della “dirigenza” a cantare “La Montanara” col risultato che il giorno dopo, l’inquilino del piano di sopra (che, fra parentesi, era anche un po’ sordo) venne a protestare per “i rumori”, per cui decidemmo di trasferire le nostre ugole al Centro Polivalente del vecchio mercato. Dopo un primo periodo di rodaggio nel quale, sotto la direzione “abusiva” di Cesare e Paola imparammo i primi

pezzi, ci venne offerta l’occasione di esordire ufficialmente il 10 Giugno 2000 nel corso di una manifestazione organizzata dall’AVIS di Santo Stefano Magra tenuta presso la locale tensostruttura. Superato il trauma dell’esordio, decidemmo di affidarci alla cura di due maestre, Daniela e Katia, che ci seguirono per circa 5 anni, facendo una ventina di concerti, limitati, però, all’annuale Serata degli Auguri del CAI e ad alcune esibizioni tenute nelle vicinanze di Sarzana, nelle quali il coro si esibiva da solo, eccezion fatta per la Rassegna “Val di Vara Cantica” svoltasi l’11 Agosto 2006 a Sesta Godano, nella quale parteciparono altri complessi corali. Da Settembre 2006 la direzione venne assunta dall’attuale maestro Roberto Ortolan che ci indirizzò al canto a quattro voci, permettendoci, così, di partecipare, con grande soddisfazione, alla Rassegna Nazionale “Cori a Sarzana” tenutasi il 9 Settembre 2007 in un Teatro Impavidi strapieno, nel quale, oltre a noi parteciparono il Coro Sarzanae Concentus di Sarzana, il Coro Versilia di Capezzano Monte e il Coro Voci dell’Alpe di Lesignano de’ Bagni in provincia di Parma. Nel 2008 abbiamo eseguito una decina di concerti, “duettando”, in alcuni, con gli amici del Coro del CAI di La Spezia. Il 2011 ci ha visto all’opera in quattro concerti: il 24 Giugno ad Arcola per il 115° anno di fondazione della P.A.Croce Verde; il 12 Agosto a Sesta Godano per la 12^ Rassegna di Canto Corale “Valdivara Cantica”, il 24 Settembre a Pignone per la manifestazione “Pensieri, parole e musica nel Bosco” e il 17 Dicembre per la tradizionale “Serata degli Auguri” della nostra Sezione. L’attuale organico del coro, formato da circa 25 elementi, è sempre in attesa di nuove ugole (l’impegno è limitato alla prova del Lunedì al Centro Barontini) per cui, chi vuole entrare a far parte del coro è sempre ben accetto, a condizione che abbia i seguenti requisiti:

• Un minimo di intonazione (così il Coro ci guadagna); • Il permesso della moglie o del marito (secondo i casi), per ogni Lunedì (giorno di prova).

Concerto del coro nella Sala Consigliare del comune di Sarzana

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COMMISSIONE GIOVANILE

Anche quest'anno, la Commissione AG, composta dai nostri Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, Massimo Dal Forno, Giuliana Diani e Moreno Marchi, ha preparato una serie di proposte rivolte ai giovani compresi nella fascia di età che va dai 10 ai 17 anni. Le escursioni prevedono una gita con cadenza mensile, più un trekking di 4/5 giorni per il mese di luglio. Ecco il calendario delle uscite:

• Domenica 15 Gennaio: Vallone dell’Inferno (Appennino tosco-emiliano) Impariamo la progressione su neve e ghiaccio • Domenica 26 Febbraio: Da Monterosso a Corniglia (Cinque Terre) Faremo orientamento lungo il sentiero “Verdeazzurro” • Domenica 18 Marzo: Palestra del Muzzerone Arrampicata e discese in corda doppia • Domenica 22 Aprile: M. Ramaceto (Appennino ligure) (prova da sforzo….! • Domenica 6 Maggio: Monte Contrario (Alpi Apuane) Ferrata degli Alberghi o, in alternativa, “degli artisti” • Domenica 3 Giugno: Pizzo d’Uccello (Alpi Apuane) Salita alla vetta, con basi alpinistiche (1° grado) • Da Domenica 1 a Giovedì 5 Luglio: Dolomiti Trekking da rifugio a rifugio sull’Alta Via N° 1. Al trekking potranno parteciparvi coloro che avranno effettuato almeno tre gite. • Mercoledì 1 Agosto: ci stiamo ancora pensando….. Premio per i fedelissimi e uso del discensore a 8 • Martedì 21 Agosto: fiume Gottero (Appennino Ligure) Uscita di torrentismo !!! • Domenica 23 Settembre: Monte Sumbra (Alpi Apuane) Deliziamoci con questa bella vetta! • Domenica 21 Ottobre: Parco Avventura di Cerwood (Appennino Tosco-emiliano) Gita aperta ai genitori: socializziamo! • Domenica 18 Novembre: Andiamo in grotta Mini-corso di speleologia della durata di 4 giorni con il miticoGruppo Speleologico • Domenica 16 Dicembre: Monte Gottero (Appennino ligure) Speriamo che ci sia la prima neve fresca per “ciaspolare”!!!

Forza ragazzi, stiamo crescendo ……!!!

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2° Corso di meteorologia

Il tempo influenza gli umori, ma soprattutto modifica sostanzialmente le situazioni di chi sta praticando attività di alpinismo, escursionismo, ed altre attività montane. E’ importante e fondamentale, ai fini della sicurezza, conoscere quelle che sono e che saranno le condizioni meteorologiche durante tutte le attività che si praticano in montagna.

PROGRAMMA DEL CORSO

. Caratteristiche della terra - forma e dimensione, poli geografici e magnetici, declinazione magnetica; - meridiani e paralleli, reticolato geografico, coordinate geografiche; - movimenti terrestri (rotazione e rivoluzione); - conseguenza dei moti terrestri, solstizi ed equinozi, il succedersi delle stagioni.

. Atmosfera e sue componenti

- composizione dell’atmosfera, - suddivisione dell’atmosfera; - temperatura e strumenti di misura; - pressione atmosferica e strumenti di misura; - umidità e strumenti di misura; - circolazione generale dell’aria nell’atmosfera.

. Venti, nubi e nebbie

- classificazione dei venti; - la rosa dei venti; - i venti e la forza di Coriolis; - venti periodici; - nubi alte, medie, basse - nebbie.

. Sistemi frontali, perturbazioni e carte meteo

- perturbazioni atmosferiche; - cicloni extratropicali e concetto di massa d’aria, cicloni tropicali; - fronti caldi, freddi, occlusi; - anticiclone, saccatura e promontorio; - concetto di Stau e Foehn.

Il corso in oggetto, prevede due incontri, che si terranno nei giorni di Martedì 7 e 14 Febbraio presso la Sede Sociale con inizio alle ore 21,15 Il Corso inizierà con la prima lezione fissata per Martedì 7 Febbraio 2012 alle ore 21.15. La quota di partecipazione è stabilita in € 15.00 Direttore del corso: Massimo Pegazzano

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17° CORSO DI ORIENTEERING

CORSO DI TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO PER ESCURSIONISTI E ALPINISTI

In montagna sapersi orientare è altrettanto importante che sapere ben praticare le varie attività inerenti la pratica dell’alpinismo, escursionismo, sci, trekking, ecc. Significa, sostanzialmente, appropriarsi dello spazio in cui ci muoviamo e comporta la capacità di saper usare correttamente

i vari strumenti che servono per orientarci: bussola, altimetro, GPS, cartina, ecc.

PROGRAMMA DEL CORSO

• La Carta topografica 1) Come nasce una carta topografica 2) La deformazione 3) La scala:

a) uso della scala numerica b) uso della scala grafica c) misura di percorsi non rettilinei d) il curvimetro

• Altimetria 1) I punti quotati 2) Le curve di livello 3) Curve di livello e forme del terreno 4) Il dislivello e la pendenza

• Sistemi di riferimento 1) Le coordinate: cartesiane, polari, geografiche, chilometriche 2) Sistema U.T.M. e cartografia I.G.M.

• Gli strumenti 1) La bussola 2) Lo scalimetro rapportatore 3) L’altimetro 4) Il GPS

• L’orientamento “alternativo” 1) L’orologio 2) Il sole 3) Le stelle

Il corso prevede quattro lezioni teoriche, supportate da esercitazioni pratiche che si terranno di Venerdì presso la Sede Sociale, con inizio alle ore 21 e due uscite sul terreno per applicare le tecniche acquisite con le lezioni teoriche. L’inizio del Corso di Orientamento è fissato per Venerdì 17 Febbraio alle ore 21.00 presso la Sede La quota di partecipazione è stabilita in € 20,00 Direttore del corso: Roberto Brondi

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GRUPPO DI LAVORO “TERRE ALTE”

L’iniziativa del CAI per lo studio dei

segni dell’uomo nelle “Terre Alte”

Il CAI ha voluto lanciare questa iniziativa che mira a reperire e catalogare i segni della presenza dell’uomo sulle montagne per tramandare alle future generazioni un patrimonio di civiltà e cultura insediativi di grande interesse storico, artistico e architettonico. Questo patrimonio è in pericolo; l’esodo dalla montagna ha determinato l’abbandono di numerosi insediamenti storici che rimangono così esposti all’inclemenza del tempo e condannati ad una rapida scomparsa. Stiamo assistendo alla progressiva distruzione di gran parte di questi beni e tra non molti anni le generazioni che verranno potrebbero esserne del tutto prive. L’ambito di ricerca comprende tutto il territorio alpino ed appenninico, dove un tempo l’uomo ha manifestato la sua presenza, e che ora ha abbandonato. In questo territorio, secondo le modalità stabilite a livello nazionale, vengono rilevati insediamenti stabili e precari, edifici di culto, manufatti ed ogni altro segno che l’uomo ha lasciato (ad esempio: ricoveri, maestà, fontane, cippi, pietre incise, mulattiere ecc.). Capita altresì che la ricerca permetta di imbattersi in testimonianze archeologiche, talvolta inedite, che dimostrano non soltanto l’importanza culturale dell’iniziativa ma anche che tanta strada è ancora da percorrere nel campo dell’archeologia di montagna. Il gruppo di lavoro “TERRE ALTE” del Club Alpino Italiano di Sarzana è impegnato in questa iniziativa sia con attività di ricerca “mirate” sia con uscite sul territorio che permettano di scoprire realtà ancora presenti, ma così poco valorizzate, dei “segni dell’uomo” lasciati nel corso del suo passaggio.

PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ 2012

• 27 Maggio: in montagna con “l’Associazione Libera” • 03 Giugno: “Camminando con gli amici di Don Sandro” • 09/10 Giugno: Isola d’Elba e Pianosa • Luglio/Agosto: Campo archeologico al Castello della Brina • 22/23 Settembre: Trento e Bolzano (con Gruppo Micologico) • 28 Ottobre: Festa della castagna a Cassego • 18 Novembre: Via Francigena – da Pontremoli a Villafranca Sono in programma i seguenti progetti di media-lunga durata:

a) l’omino del Sillara che prevede uno studio con la Soprintendenza di Genova e il comune di Bagnone

b) Ricognizione e studio di eventuali ritrovamenti archeologici sul Caprione tra il canale del Guercio (Romito Magra ) e Montemarcello.

c) Uno sviluppo a scopo culturale e turistico del sito francigena-castello della Brina Per questi ultimi programmi chiediamo ai soci di partecipare per aiutare in quello che possono, anche per una migliore conoscenza propria, a svolgere qualche incarico saltuariamente che non richiede sforzi eccessivi. Per maggiori informazioni (visto che il progetto è allo stadio iniziale) o per autoproporsi contattare presso la sede CAI Corrado Bernardini, Nello Lombardi, Rizieri Castagna.

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GRUPPO DI LAVORO “TERRE ALTE” Ricognizione territoriale presso il promontorio del Caprione

Il Caprione, insieme al Fiume Magra, costituisce un elemento di forte demarcazione del paesaggio e, forse anche per questo, è stato oggetto di frequentazione da parte dell’uomo fin da epoche

antichissime. Sono in tal senso significativi i megaliti che hanno appassionato gli studiosi di archeoastronomia. Lungo le pendici orientali del rilievo sono poi stati individuati vari nuclei di necropoli a incinerazione a partire dall’800. Quello maggiormente rappresentativo è stato rinvenuto in loc. Cafaggio ad Ameglia: si data tra la fine del IV sec. e i primi decenni del III a.C. ed è riferibile ad un gruppo di Liguri che intratteneva una vasta rete di scambi commerciali grazie alla prossimità allo scalo sul fiume. Le sepolture, con le ceneri del defunto e ricchi corredi, sono realizzate entro cassette di pietra raggruppate in strutture monumentali. Il promontorio, raccontano le fonti, è stato poi teatro di alcune delle battaglie tra Liguri Apuani e Romani durante la conquista della piana lunense ed ha storicamente svolto un ruolo di confine tra la regio VII Etruria e la regio IX Liguria ai tempi della riorganizzazione amministrativa voluta da Augusto. Durante il Medioevo, per citare solo alcuni esempi, vengono costruite la Badia di S. Croce e la chiesa di S. Lorenzo e nascono una serie di borghi ancora abitati (Ameglia, Montemarcello, Tellaro). L’area possiede pertanto requisiti di grande interesse dal punto di vista storico-archeologico, oltre che naturalmente dal punto di vista ambientale, che tuttavia non sono ancora emersi nella loro pienezza per mancanza di una ricerca e di un’indagine esuastive. Obiettivi: Il fine che si propone è quello di avviare un’esplorazione del promontorio facendone oggetto di una ricognizione sistematica, intensiva, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria. Si intende battere il rilievo al fine di rintracciare tutte le possibili tracce prodotte dall’attività dell’uomo dalla preistoria al medioevo (resti di strutture, affioramenti di materiali archeologici etc.), posizionarle con il GPS, cartografarle per realizzare un apparato che consenta di conoscere a pieno, tutelare e valorizzare il territorio.

Il borgo di Ameglia. - Nel suo territorio comunale si trova la maggior parte del Promontorio del Monte Caprione e, nella vicina frazione di Cafaggio, è stata individuata la necropoli a incinerazione

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GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO

Il gruppo micologico e naturalistico si è costituito nel 2008 nell’ambito della Sezione CAI di Sarzana. L’intento che anima il gruppo si inserisce perfettamente nello spirito dell’attività del CAI, imperniata sulla valorizzazione del connubio uomo-natura.

Lo scopo a cui si tende è quello di unire la gioia della passeggiata in campagna e dell’escursione nel bosco, lontano dall’inquinamento e dallo stress cittadino, con il piacere della raccolta che la natura ci offre spontaneamente: dai funghi più prelibati (spesso sconosciuti), alle erbe commestibili, assai più saporite e sane di quelle che sono in commercio. Ed è proprio per saperne di più ed essere in grado di apprezzare maggiormente le qualità di questi prodotti spontanei, oltre che per scoprire gli eventuali rischi che può presentare il loro consumo, che il Gruppo si riunisce settimanalmente, tutti i Lunedì. In questi incontri, si parla di funghi e di erbe, si esaminano gli esemplari portati dai partecipanti e si pongono le basi per attività future. Il successo e la crescente affluenza a questi appuntamenti è tale che si è deciso di utilizzare una sala della sede dell’ARCI UISP, messaci a disposizione dai suoi dirigenti ed ai quali va il nostro più sentito ringraziamento per la concessione dello spazio per questi incontri. Tra le iniziative straordinarie realizzate nel decorso anno, sono da ricordare, in particolare, la conferenza sugli “erbi” e la successiva uscita per la loro raccolta nelle colline di Sarzana (20-21 Marzo) e la 3^ Mostra Micologica “Città di Sarzana”, tenutasi con ottimo successo presso la Fortezza Firmafede di Sarzana, il 16 e 17 Ottobre .

Programma 2012

Per il suo quinto anno di attività, il Gruppo Micologico e Naturalistico del CAI di Sarzana propone le seguenti iniziative:

• Tutti i Lunedì – Incontri settimanali presso la sede dell’ARCI UISP Comitato Valdimagra (g.c.) sita in via Landinelli (Casa del Mutilato, vicino alle Poste)

• Sabato 10 Marzo – Ore 16.00 Centro Sociale Barontini: Lezione teorica sul riconoscimento delle erbe spontanee alimentari (“erbi”).

• Domenica 11 Marzo – località da destinarsi in Val di Magra: uscita pratica per la raccolta e il riconoscimento degli “erbi”

• Sabato 7 o Sabato 14 Aprile – Visita ad un Orto Botanico • Domenica 24 Giugno – Località da destinarsi: uscita micologica per funghi estivi • Sabato 08 Settembre – Albareto (PR) Visita alla Mostra micologica • Sabato 22-Domenica 23 Settembre: Gita a Bolzano e Trento per la visita del museo

archeologico di Bolzano (Otzi, l’uomo di Similaun) e alla Mostra micologica di Trento. • Sabato 13 - Domenica 14 e Lunedì 15 Ottobre: Sarzana: 5° mostra micologica “Città di

Sarzana”. • 1^ Quindicina di Novembre: Mostra del Tartufo a Calestano (PR) La località delle uscite, per evidenti ragioni “micologiche”, verrà determinata tenendo conto delle condizioni climatiche ed ambientali del periodo e comunicata con manifesto sulla bacheca della sede, almeno 15 gg prima o sul sito del CAI, tramite le periodiche newsletter (a tal proposito, si consiglia, a chi non l’ha ancora fatto, di iscriversi alla nostra newsletter).

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GRUPPO SPELEOLOGICO

Programma 2012

Il 2011 ha visto il gruppo coinvolto non solo nell'attività programmata come sezione di Sarzana, ma gli istruttori SSI del gruppo si sono fatti carico di andare sin nelle Marche per insegnare ad un corso di 2° livello dedicato alle tecniche d’armo Uno del gruppo ha partecipato al corso propedeutico organizzato dal CAI ed ha così iniziato il percorso per acquisire la

qualifica (tra tanto tempo) di istruttore del CAI. Alcuni temerari hanno dedicato molto del loro tempo all'esplorazione di una zona dell'abisso Tripitaka ad Arni. Insomma, se non proprio superattivo, il gruppo sta riemergendo da un periodo un po' povero di iniziative. Tutta l'attività che proponiamo nel programma è destinata ai neofiti, a chi vuole avvicinarsi alla speleologia senza alcuna esperienza precedente e senza attrezzature specifiche. L’attrezzatura sarà fornita a tutti i partecipanti (il costo delle attività serve per coprire le spese di noleggio e di assicurazione) che dovranno preoccuparsi solo del proprio abbigliamento e del cibo.

• 25 marzo 2012 – gita sociale all’Antro del Corchia In collaborazione con il Gruppo Speleologico Lunense (CAI La Spezia) nell'Antro del Corchia. Assoceremo il percorso turistico con due altri percorsi speleo: raggiungeremo la Fangaia e percorreremo le gallerie della Neve. Queste due deviazioni ci permetteranno di apprezzare la complessità e la bellezza di questo tratto dell'Antro, sarà inoltre evidente la differenza di progressione e di sensazioni tra il percorso turistico e l'ambiente naturale non adattato. Costo: 15 euro per i soci e 20 euro per i non soci.

• 3-27 Maggio 2012 – corso di 1° livello di speleologia

Programma del Corso • 3-10-17-24 Maggio: quattro serate dedicate alle lezioni teoriche che si svolgeranno in sede il giovedì

sera dalle 21 alle 23:00. Argomenti: geologia, tecnica, biospeleologia, ecc -. • 5 e 12 Maggio: due uscite di Sabato in palestre all'esterno per imparare le tecniche di progressione

su corda e le manovre per il superamento dei nodi- • Quattro uscite in grotta di difficoltà ed impegno via via crescente. Le uscite sono: • 6 maggio: Ramo del Giglio nell'Antro del Corchia (Lu) • 13 maggio: Buca del Baccile (Ms) • 20 maggio: Arbatrix (Lu) o Salone dei Veronesi nell'Antro del Corchia (Lu) con ingresso dalla Buca

dei Pompieri • 26-27 maggio: giro di Maria Giulia in Farolfi (Lu) o traversata classica del Corchia (Lu) Eolo –

Serpente. (la grotta che verrà percorsa, dove sono indicate più alternative, verrà decisa dal Direttore del Corso in base alle condizioni meteo e alle capacità dimostrate dagli allievi)

Il direttore corso è Marchini Sergio. Il costo è di 150 euro. Numero massimo di partecipanti: 10 (attività aperta anche ai non soci) 02 settembre 2012 - gita sociale in collaborazione con il Gruppo Speleologico Lunense (CAI La Spezia) al Ramo del Canyon in Corchia (Lu). Si entrerà dalla famosa Buca d'Eolo, già nota e studiata dal Simi nel 1800 e si percorreranno circa 500 m nell'interno della montagna ammirando un bellissimo canyon sotterraneo. Costo: 10 euro per i soci e 15 euro per i non soci. Il Gruppo si riunisce in sede tutti i giovedì sera dalle 21 in poi. L'iscrizione al Gruppo, riservata ai soli soci CAI, consente l'accesso al materiale personale e di gruppo necessario per la progressione speleologica, oltre al materiale bibliografico specifico.

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4° CORSO DI NORDIC WALKING

Negli ultimi tempi vi sarà certamente capitato di vedere camminare delle persone con passo deciso, ma al contempo morbido ed elegante, impugnando dei bastoncini e vi sarete chiesti il motivo per cui queste persone si dessero un gran da fare a spingere su dei bastoncini.

Dovreste provare a chiederlo ad uno dei moltissimi walkers che ormai, usciti dai numerosi corsi, praticano un buon nordik walking e, senza dubbio, vi risponderebbero sorridendo: “prendi un paio di bastoncini e vieni con noi, così capirai…”. E’ per questo motivo che, grazie a Nino, la

Sezione organizza, da qualche anno, il Corso di Nordic Walking. Esso si basa sulla tecnica biomeccanicamente corretta del cammino, naturale e dinamico. Ad essa si aggiungono l’utilizzo dei bastoncini e la tecnica dello sci di fondo (tecnica classica leggermente modificata) attraverso movimenti naturali, fluidi e senza controindicazioni. Attivando i muscoli del tronco per completare i movimenti e per creare stabilità e un corretto allineamento del corpo, si ottiene un allenamento completo, sano, sicuro e naturale. Il Nordic Walking è un’attività fisica di base adatta a tutti e, dunque, non occorre essere dei megasportivi. Occorrono solo delle scarpe adatte necessarie e dei bastoncini che fornirà la Sezione a titolo gratuito in quanto incluso nel costo del corso.

Delucidazioni in merito sull’abbigliamento e bastoncini, saranno dati la sera della presentazione del Corso che avrà luogo Martedì 17 Aprile alle ore 21.00 presso la sede del CAI di Sarzana.

Programma

• Martedì 17 Aprile h. 21.00: Sede CAI: Presentazione del 4° Corso di NW • Sabato 21 Aprile: località da definire

1^ lezione tecnica T1 • Sabato 28 Aprile: località da definire

2^ lezione tecnica T1 • Sabato 05 Maggio: località da definire

3^ lezione tecnica T1 • Sabato 12 Maggio: località da definire

Test finale.

La quota di iscrizione, da versarsi in sede all’atto della prenotazione, è stabilita in € 40.00 ed è comprensiva di:

noleggio bastoncini specifici adatti per la pratica del Nordic Walking, riprese Audio video, materiale didattico, assicurazione.

All’atto del noleggio dei bastoncini verrà richiesta una caparra di € 30,00 che verrà restituita al termine del Corso, contestualmente alla riconsegna dei bastoncini. Direttore del Corso: Nino Santanzelmo (Istruttore N.W.)

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GRUPPO SCI DI FONDO ESCURSIONISMO Il Gruppo SFE si propone di promuovere e diffondere per i soci del CAI la pratica dello sci di fondo su pista e fuori pista, nonché delle attività delle attività ad esso affini o propedeutiche (es.: Nordic Walking, uso dell’apparecchiatura ARTVA, ecc.) Lo sci escursionismo è una attività alpinistica che si pratica nell’ambiente alpino invernale su terreno non battuto; tale attività può iniziare dal binario preparato per lo sci nordico ma si sviluppa nel fuori pista, lungo strade forestali, percorrendo boschi e pascoli alpini fino a fondersi, nella sua espressione più impegnativa, allo scialpinismo di livello facile. Lo sci escursionismo è una attività alpinistica che si pratica nell’ambiente alpino invernale su terreno non battuto; tale attività può iniziare dal binario preparato per lo sci nordico ma si sviluppa nel fuori pista, lungo strade forestali, percorrendo boschi e pascoli alpini fino a fondersi, nella sua espressione più impegnativa, allo scialpinismo di livello facile. Lo sci escursionismo può essere praticato sostanzialmente in due diversi modi che non sono in contrasto tra di loro, ma restano differenziati perché rappresentano due maniere di vivere la montagna invernale: a) lo sci di fondo escursionismo, effettuato con attrezzatura leggera da fondo, che consente di svolgere gite a livello propedeutico su pista e poi anche su percorsi liberi che si sviluppano prevalentemente in lunghezza con dislivelli contenuti b) lo sci escursionismo, effettuato con attrezzatura pesante (sci larghi dotati di lamine, pelli di foca, scarponi robusti, attacchi che permettono la sciata a tallone libero oppure la discesa a telemark), che consente di frequentare sia percorsi liberi con dislivelli contenuti aventi inclinazioni inferiori ai 25°.

• Attività: Il Gruppo SFE della nostra Sezione propone un programma di attività su neve - sia su pista che fuori pista - ed a secco, integrato da una lezione sull’utilizzo corretto dell’ARTVA. Nell’ambito delle attività del Gruppo, l’Istruttore Nino Santanzelmo organizza un corso di Sci di Fondo Escursionismo suddiviso in quattro lezioni teoriche e quattro uscite in ambiente, oltre al corso di NordicWalking, come descritto nella pagina seguente, Organigramma gruppo SFE Martino Ferri: INSFE Nino Santanzelmo: ISFE Stefano Navone: Segretario Licia Lotti: Coadiutore Mario Mori: Coadiutore Vittorio Venturelli: Coadiutore

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PROGRAMMA CORSO SFE

• Martedì 6 Dicembre 2011 - Sede sociale: Presentazione Corso • Martedì 13 Dicembre 2011 - Sede sociale

Lezione teorica: abbigliamento e materiali • Martedì 20 Dicembre 2011 – Sede sociale

Lezione teorica: Tecnica con video • Venerdì 6 e Sabato 7 Gennaio 2012 – Valle Stura

1^ e 2^ uscita su pista (con possibilità di rientro Domenica 8) • Martedì 10 Gennaio 2012 – Sede sociale

Lezione teorica: Meteorologia • Domenica 15 Gennaio 2012 – Passo delle Radici o Pratizzano

3^ uscita su pista • Martedì 17 Gennaio 2012 – Sede sociale

Lezione teorica: Alimentazione e Pronto Soccorso • Domenica 22 Gennaio 2012 – Lagoni (Appennino parmense)

4^ uscita su strada forestale non battuta Direttore del Corso: Nino Santanzelmo

PROGRAMMA USCITE SFE (aperto a tutti)

• 18 Dicembre 2011: località da definire Uscita giornaliera di sci di fondo escursionistico

• 05 Febbraio 2012: località da definire Uscita giornaliera di sci di fondo escursionistico.

• 12 Febbraio 2012: località da definire Esercitazione con l’ARTVA

• Sabato 18/Sabato 25 Febbraio 2012: Val Pusteria Settimana bianca di sci di fondo su pista e fuori pista.

• Domenica 11 Marzo 2012: Col Serena (Valle d’Aosta) Uscita di sci di fondo escursionismo.

• Domenica 25 Marzo 2012: lCima Cialancia –Valle Stura (CN) Uscita di sci di fondo escursionistico. Le iscrizioni alle gite, che verranno effettuate con mezzi privati, saranno accettate entro i termini indicati nel programma dettagliato. Per informazioni, scrivere all’indirizzo: [email protected]

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GRUPPO CICLOESCURSIONISMO (MTB)

Da molti anni la mountain bike è entrata a far parte del mondo della

montagna e ormai viene considerata un mezzo per la frequentazione dell’ambiente montano, alla stregua di sci, ciaspole e altro. Il modo di andare in montagna in sella a un mezzo a pedali, non si discosta molto dal camminare per sentieri, almeno negli intenti e nelle modalità dove tutto deve essere improntato al rispetto, sia per la natura in tutte le sue forme, che per gli escursionisti a piedi che, con buon diritto, percorrono la nostra stessa strada.

Anche quest'anno il Gruppo Mtb del Cai di Sarzana inserirà le escursioni programmate in mountain bike in un calendario in comune con il Gruppo Mtb del Cai di Massa consolidando la collaborazione le cui basi sono state gettate nel corso della stagione 2010.

Saranno effettuati incontri di aggiornamento sulla tecnica della bicicletta, sulla guida in fuoristrada, sulla tracciatura e pulizia dei sentieri e sulle manovre di primo soccorso e, naturalmente, escursioni in compagnia sugli itinerari più belli dei nostri territori. Le gite che verranno effettuate congiuntamente dai gruppi MTB del CAI di Sarzana e Massa sono le seguenti:

• 12 FEBBRAIO: Cinque Terre (sentiero n. 1) Cai Sarzana • 11 MARZO: Corso di guida Mtb (Apuane) Cai Massa • 13 MAGGIO: Alpi Apuane Cai Massa • 10 GIUGNO: Appennino Tosco-Emiliano (Gea) Cai Massa • 16 SETTEMBRE: Lunigiana Cai Sarzana

Le difficoltà delle escursioni proposte saranno contenute sempre in MC e BC (vedi tabella) Referenti per il Gruppo Mtb: Sergio 338.5440524 – Marco 328.4181237

Scala delle difficoltà in MTB

TC (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile

MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole

BC (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici)

OC (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli

MTB CAI SARZANA

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PROGRAMMA DI ATTIVITA’ PER ESCURSIONISTI ESPERTI (EE-EEA)

I nostri Accompagnatori di Escursionismo (AE), hanno deciso, anche quest’anno, di inserire nel calendario sociale una serie di gite destinate a coloro che hanno adeguato allenamento, preparazione fisica, abitudine al vuoto, coscienza delle proprie capacità e un’infarinatura sui primi rudimenti dell’alpinismo.

Considerati i requisiti richiesti, la partecipazione a queste attività, limitata ad un massimo di 15 partecipanti, sarà vagliata, caso per caso, dagli organizzatori.

• Traversata Appennino: Passo di Pradarena -Passo delle Radici Sabato 29 Settembre: (Direttori di gita: M. Sarcinelli - E. Voglino) Passo di Pradarena – Passo della Comunella – Monte di Soraggio – Le Porraie – Passo di Romecchio – Rifugio Bargetana – Lama Lite – Rifugio Battisti. Domenica 30 Settembre: Rifugio Battisti – Lama Lite – Monte Prado – Monte Vecchio – Monte Cella – Bocca di Massa – Le Forbici – Passo delle Forbici – Passo del Giovarello – Cima La Nuda – Passo delle Radici.

• Le “Vie dimenticate” Anche quest’anno, riproponiamo le “Vie dimenticate” che sono i percorsi storici delle “vie di lizza”. Erano vie, alcune con pendenze ragguardevoli, dalle quali i cavatori, con enorme fatica e rischio della vita, “lizzavano” i blocchi di marmo, posti su slitte di legno di quercia (localmente detto legno di “lizza”, dalla quale il nome “vie di Lizza”) fino al piano di carico dove venivano caricati su carri, trainati da lunghe file di buoi, per essere portati alle segherie. 28 Ottobre: Lizza della Tacca Bianca Le Gobbie – Uncini – Lizza della Tacca Bianca – Passo Vaso Tondo – M. Altissimo – Le Gobbie (Direttori di gita: P. Tonelli - N. Giannini) 11 Novembre: Lizza dei Tavolini Levigliani – Località Sellora – Fosso Permeccio – Colle Rondinaio – Cava dei Tavolini – M. Corchia – Rifugio Del Freo alla Foce di Mosceta – Passo dell’Alpino – “Le Voltoline” – Levigliani. (Direttori di gita: N. Giannini - P. Tonelli)

• Le vie ferrate 20 Maggio: Ferrata degli Alpini alla Pietra di Bismantova (Direttori di gita: L.Veneri - M. Pegazzano) 10 Giugno: Giro delle “Ferrate” del Pizzo d’Uccello (Zaccagna – Tordini-Galligani – Piotti) (Direttori di gita: N. Giannini - P. Tonelli) 24/27 Agosto: Marmolada (Dolomiti): Ferrata dei Finanzieri e delle Trincee (Direttori di gita: N. Giannini - P. Tonelli) Le escursioni inserite in questa pagina, per la particolarità delle stesse, verranno svolte solo in condizioni meteo favorevoli.

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Scuola di Escursionismo Intersezionale “Creuza de Ma” - La Spezia e Sarzana

La Scuola di escursionismo “Creuza de Ma’” propone dueCorsi propedeutici: “Uscite didattiche su neve” e “Escursionismo Avanzato”. Il primo Corso si svolgerà nei mesi invernali, mentre il secondo nei tre mesi successivi. Scopo di questi due corsi è quello di dare ai partecipanti la possibilità di muoversi in sicurezza nell’ambiente montano, sia nella sua veste invernale che estiva e di dispensare il maggior numero di nozioni possibili a chi frequenta la montagna.

USCITE DIDATTICHE SU NEVE

• Argomenti delle lezioni teoriche Materiali e attrezzature – Organizzazione di una escursione – Meteorologia e cartografia - Neve e valanghe – Autosoccorso – Materiali ed attrezzature per il superamento di tratti ghiacciati e loro utilizzo –

• Lezioni pratiche Le uscite pratiche si svolgeranno in ambiente innevato per mettere in pratica le nozioni ricevute. I luoghi e le date verranno stabiliti in base alle condizioni climatiche e all’innevamento.

CORSO DI ESCURSIONISMO AVANZATO

• Argomenti delle lezioni teoriche:

Equipaggiamenti e materiali – Assicurazione e autoassicurazione - Cartografia e orientamento – Alimentazione, preparazione fisica, primo soccorso, soccorso alpino – Meteorologia, organizzazione del CAI, TAM, paesaggio alpino –

• Lezioni pratiche Le lezioni pratiche si svolgeranno in Apuane, con itinerari che verranno scelti di volta in volta – su vie ferrate e alla palestra di roccia del Muzzerone. Le lezioni teoriche si terranno presso le sedi CAI di La Spezia e Sarzana con inizio alle ore 21.00. Il numero massimo di iscrizioni è fissato in 20 partecipanti. Le iscrizioni si accetteranno presso le sedi CAI di La Spezia e Sarzana e dovranno essere accompagnate da una caparra di € 50. In attesa dei programmi dettagliati, anticipiamo che le date e le località dove verranno svolte le uscite pratiche, saranno scelte in base alle condizioni climatiche e di innevamento (per le didattiche su neve) e a quelle meteorologiche (per l’escursionismo avanzato). Il programma potrà subire modifiche o variazioni per motivi di forza maggiore o avverse condizioni meteorologiche.

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CORSI DI ALPINISMO, ARRAMPICATA E GHIACCIAIO

Il nostro socio, Giampaolo Betta, diventato Guida Alpina lo scorso anno, ci ha proposto un ricco calendario di uscite e corsi organizzati

dalla Scuola Guide Alpine “La Pietra”, della quale lui fa parte. In questa pagina, troverete tutta una serie di proposte di Corsi di

Alpinismo, su ghiaccio e su roccia, Arrampicata Sportiva, Alta Montagna e salite su vie classiche, sia invernali che estive.

Le inseriamo volentieri, nel nostro “Calendario di Attività 2012” anche per accontentare chi vuol fare “qualche cosina in più” delle solite escursioni.

Programma annuale

Corsi

14/15 e 28/29 Gennaio: corso di arrampicata su ghiaccio (Alpi) (€ 260) 4/5 e 18/19 Febbraio: corso di alpinismo invernale (Apuane) (€ 290) Sabato 31 Marzo: corso di arrampicata su vie sportive di più tiri (M.marcello) (€ 85) 19/20 Maggio e 2/-3 Giugno: corso di alpinismo su roccia (Apuane/Alpi) (€ 385) 9/10-16/17e 30Giugno/1 Luglio:corso di alpinismo in alta montagna (€ 380) Domenica 28 Ottobre: corso di arrampicata su vie sportive di più tiri (M.marcello) (€ 85)

Invernali, sci alpinismo, arrampicate, ecc.

1 Aprile: traversata invernale del Pisanino (Apuane) (€ 145) 14/15 Aprile: Punta Giordani e Piramide Vincent con gli sci (Monte Rosa) (€ 145) 14/15 Luglio: Capanna Regina Margherita (Monte Rosa) (€ 150) 28/29 Luglio: Dome de neige des Ecrins (Francia) (€ 150) 4/5 Agosto: Polluce (Monte Rosa) (€ 185) 25/26 Agosto: arrampicata della Cima Grande di Lavaredo (Tre Cime, Dolomiti) € 250 2 Settembre: parete Nord del Pizzo d'Uccello via Oppio–Colnaghi (Apuane) (tratt. riservata) 22 Settembre: alpinismo su roccia facile: spigolo di Fociomboli (Apuane) (€ 100) 23 Settembre: alpinismo su roccia difficile: pilastro Montagna (Apuane) (tratt. riservata) 6/7 Ottobre: trekking difficile (EEA) di Tramonti di Campiglia, la Settima Terra (€ 100) 13/14 Ottobre: goulotte Cheré (Monte Bianco) € 300 27 Ottobre: alpinismo su roccia facile: Diedro Sud Pizzo d'Uccello (Apuane) (€ 125) 4 Novembre: Trident, via di arrampicata con avvicinamento in barca (Muzzerone) (€ 150) 15/16 Dicembre: introduzione allo sci fuoripista e allo scialpinismo (Alpi) (€ 145) Note: La quota di partecipazione per ciascun corso o salita, comprendono l'organizzazione, l’assistenza e l’insegnamento da parte di una Guida Alpina della Scuola. Non comprende le spese di viaggio ed eventuali pernottamenti. Le spese della Guida (viaggi, pernottamenti, ecc.) verranno divise fra i partecipanti. L'attrezzatura individuale può essere messa a disposizione dalla Scuola Guide Alpine La Pietra, oppure noleggiata presso negozi convenzionati. Contatto: Giampaolo Betta. Tel: 3406975869; e-mail: [email protected] I programmi dettagliati di ciascun corso saranno disponibili sul sito internet www.guidelapietra.com

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GRUPPO “CIASPOLATORI”

Chiamarlo “gruppo ciaspolatori” è forse un tantino pretenzioso, in quanto è solo poco più che un drappello di soci che non aspetta altro che ci siano le condizioni ottimali di innevamento per inforcare le ciaspole e fare qualche bella uscita sulla neve.

Quest’anno, oltre alle varie “invernali” presenti in questo calendario, in alcune delle quali sarà possibile utilizzare anche le ciaspole, metteremo in programma alcune gite dedicate esclusivamente agli amanti di questo genere di escursioni sulla neve.

Queste “ciaspolate” sono una valida alternativa alle più impegnative e tecniche escursioni in cui è necessario usare attrezzature come ramponi e piccozza.

L’idea di inserire in questo “Programma di Attività 2012” alcune escursioni con le ciaspole è scaturita dal fatto che, di regola, gli itinerari che si percorrono con le ciaspole sono abbastanza tranquilli, dando la possibilità a chi partecipa, di andare in montagna con una certa serenità e relax, così da permettere di avere tutto il tempo di volgere lo sguardo al paesaggio circostante e, se ci capita di andare dopo una nevicata, al “bosco incantato”

PROGRAMMA USCITE

• Domenica 15 Gennaio: Dalla Cisa al Tugo Passo della Cisa 1039m – M. Valoria 1229m – sella 1176m – Casa Rombecco 1087m – Rio Baganzolo 1082m - Casa Felgara 925m – Il Tugo 876m (SS della Cisa)

Dislivelli: salita mt. 300, discesa mt. 450 Ore di cammino: 4.30/4.00

• Domenica 5 Febbraio: Monte Zatta mt 1404 Passo del Bocco 958m – Poggio Buenos Aires 1114m – M. Zatta di Ponente 1353m – M. Zatta di Levante 1404m – M. Prato Pinello 1392m – Colla Craiolo 904m.

Dislivelli: salita mt. 450, discesa mt.500 Ore di cammino: 5.00/5.30

• Domenica 4 Marzo: Monte Gottero mt. 1639 Passo della Cappelletta 1083m – M. Bertola 1193m – Passo del Lupo 1155m – Bocca del Lupo 1257m – M. Gottero 1639m – Foce dei Tre Confini 1416m – Bocca del Lupo 1257m - Passo del Lupo 1155m – M. Bertola 1193m – Passo della Cappelletta 1083m. Dislivelli: salita e discesa mt. 600 Ore di cammino: 5.00/6.00

• Gita di riserva: Rifugio Città di Sarzana al Lago di M. Acuto Passo del Lagastrello (diga) 1150m – Sella di M. Acuto 1722m – Rifugio “Città di Sarzana” al Lago di Monte Acuto 1580m – Loc. Laguestri – Passo del Lagastrello (diga) 1150m. Dislivelli: salita e discesa mt. 580 Ore di cammino: 4.00/5.00 Nel presente programma di ciaspolate, abbiamo inserito delle date. Considerando, però, che per questo genere di attività sono fondamentali determinate condizioni meteo e di innevamento, dette date potranno essere suscettibili di eventuali variazioni che terranno conto delle condizioni specificate qui sopra.

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CINQUE TERRE 8 ANELLO DI MONTEROSSO GENNAIO Buon anno a tutti! Con l’Epifania ci lasciamo alle spalle feste, cenoni, veglioni, scambi di regali, auguri e quant’altro la nostra società dei consumi ha inventato per renderci la vita più complicata. Per smaltire le conseguenze di quanto scritto sopra, apriamo il calendario delle escursioni 2012, come è ormai tradizione da alcuni anni, con una gita “marina” nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, non troppo lunga e senza eccessivi dislivelli: l’”Anello di Monterosso. COMITIVA UNICA (E) Da Monterosso ci dirigiamo verso il “Gigante”; costeggiamo la villa che fu abitazione estiva del Poeta Montale e saliamo per una comoda scalinata che passa accanto alla “Torre dei merli”. Sempre in ripida salita, tocchiamo una strada carrareccia, che seguiamo per un tratto, per poi riprendere il sentiero, in veste di elegante mulattiera gradinata che sale lungo il crinale con direttrice Ovest, in mezzo ad un bosco di pini, finché, superata la località Minà, arriviamo ad incrociare il sentiero N° 1 a poca distanza dai ruderi del Santuario di S. Antonio .che sovrasta Punta tra si scende a Levanto) per la cresta di Sant’Antonio fino ad arrivare alla sella di Monte Vè (o Focone). Il sentiero prosegue lungo il crinale o quasi; passa due selle e sfiora le cime dei monti che le comprendono: Montenegro (444m), Rossini (466m) e Molinetti (346m), fino ad arrivare a Colla di Gritta, toccato dalla strada che collega Levanto con Monterosso. Proseguiamo lungo la strada provinciale per circa 2 Km fino ad arrivare al Santuario della Madonna di Soviore, considerato il più antico della Liguria, dal quale scendiamo per l’antica e bella mulattiera, a tratti scalinata, che tocca il tempietto di Santa Maria, attraversa la Litoranea e, passando tra gli olivi arriva all’antica via Albereto e al paese di Monterosso, termine della gita Itinerario: Monterosso 5m – bivio S.Antonio-Telegrafo 319m – Pendici Monte Vè o

Focone 360m – Monte Rossini 466m – Monte Molinetti 396m – Colla di Gritta 310m – Santuario Madonna di Soviore 470m – Monterosso 5m.

Dislivelli e tempi: Salita e discesa mt. 461 – Ore di cammino: 5,00 circa Direttori di gita: M. Betta, F. Campostrini, D. Valtriani – Referente CAI Carrara: P. Forfori Orari di partenza: Da definire (a seconda del mezzo di locomozione)

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APPENNINO TOSCO-EMILIANO 15 CIASPOLATA CISA-M. VALORIA-TUGO GENNAIO

Per la prima ciaspolata dell’anno, abbiamo scelto un

percorso abbastanza tranquillo e non molto lungo: dal Passo della Cisa al Tugo, passando per il Monte Valoria.

Il tracciato scelto per questa gita ricalca, per un buon tratto, il cammino della Via Francigena che da Berceto porta a Pontremoli.

Infatti, dal Passo della Cisa passava la Via dei Longobardi e il valico sullo spartiacque si chiamava Mons Longbardorum o via di Monte Bardone e, sul passo, sorgeva un ospitale con annessa chiesa di Santa Maria sottoposta alla pieve di Berceto

COMITIVA UNICA (E) – attrezzatura obbligatoria: ciaspole Partiamo dal Passo della Cisa ed imbocchiamo, sulla destra, uno stradello che porta al cancello di una casa. Il sentiero è contrassegnato dal segnavia 00 della GEA (Grande Escursione Appenninica). Percorse alcune centinaia di metri, incontriamo una foresta di abeti che affianca il sentiero ben battuto, oltre la quale, incominciamo a salire, abbastanza decisamente in un fitto bosco di faggi. Raggiunto un pianoro, continuiamo a “ciaspolare” per affrontare l’ultimo pendio che ci porta sul Monte Valoria, dal quale si gode una bella vista sull’Appennino e la Val di Magra. Proseguiamo lungo il crinale, per poi scendere verso la Sella del Groppo del Vescovo. Qui, abbandoniamo lo 00 per scendere sulla sinistra a seguire il segnavia 733B che, abbassandosi di circa 150 metri, porta a Casa Rombecco. Proseguiamo quasi in piano per poi risalire ad una sella posta fra i monti Valoria e Formigare, dove ci immettiamo nel sentiero 733 proveniente dal M. Valoria. Giriamo a destra e seguiamo questo sentiero che taglia le pendici boscose dei Monti Formigare e Conca fino ad immetterci in uno stradello che, in breve, ci porta al Tugo, termine della ciaspolata. Itinerario: Passo della Cisa 1039m – Monte Valoria 1229m – sella 1175m – Casa Rombecco 1087m – Sella q. 1163m – case Felegara 925m – Il Tugo 876m. Dislivelli: Salita mt. 280, discesa mt. 440 – Tempi: Ore di cammino: 3,30/4.00 Direttori di gita: N. Giannini G. Moruzzo Orario partenza: Sarzana ore 8.00

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APPENNINO PARMENSE 22 PASSO DEL CIRONE-MONTE ORSARO-LAGDEI GENNAIO Il Monte Orsaro rappresenta una delle massime elevazioni del settore appenninico tra i passi della Cisa e del Lagastrello. Non è il più alto, ma il primo, da Ovest che supera i 1800m e si presenta in tutta la sua imponenza da chi transita per il valico della Cisa. Questo aspetto è dato principalmente dal suo fianco Ovest, dove è scavato profondamente il circo glaciale di Frattamara, con infidi canaloni di strati friabili. Dalla vetta si gode un vasto panorama, aperto soprattutto verso Ovest. COMITIVA UNICA (EEA – obbligatori: ramponi e piccozza) Dal passo del Cirone si imbocca il sentiero 00 di crinale, superando un primo poggio su cui è stata eretta di recente una chiesetta, poi, con saliscendi lungo il crinale si oltrepassa un cippo confinario del XIX sec. e si entra in un rimboschimento a conifere. Quando inizia una decisa salita si lascia, a destra, il sentiero per Rocca Sigillina (“Strada Lombarda”) e si prosegue per lunga salita, uscendo sulle ampie ed amene praterie innevate del monte Tavola. Si resta ad Est del crinale vero e proprio, percorrendo le radure verso Sud in direzione della Bocchetta del Tavola. Saliamo direttamente le pendici ricoperte dalla fitta abetaia del Monte Fosco fino a raggiungere la Sella omonima e, per l’innevata cresta Nord-Est, raggiungeremo facilmente la vetta del M. Orsaro. Ridiscesi alla Sella del Fosco, andiamo a destra, tagliando il versante orientale del monte Orsaro fino ad arrivare alla Capanna Schiaffino. Al primo bivio, scendiamo a sinistra lungo la valletta del Torrente Parma, incontrando, dopo circa 15’, un primo sentiero proveniente dalla Sella del Monte Fosco e, poco dopo, quello proveniente dal Lago Santo parmense. Seguendo, in discesa, quest’ultimo sentiero, arriveremo a Lagdei, termine della gita. Itinerario: Passo del Cirone 1255m – Monte Tavola 1508m – Bocchetta del Tavola 1444m – Sella Monte Fosco 1617m – Monte Orsaro 1831m – Sella Monte Fosco 1617m – Lagdei 1251m Dislivelli: Salita e discesa mt. 600 Tempi: Ore di cammino: 5.00/5.30 Direttori di gita: A. Dazzi Referente CAI Sarzana: P. Tonelli Orari di partenza: Carrara ore 6.30, Sarzana ore 7.00

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ALTURE DEL GOLFO DI LA SPEZIA 29 LA FOCE-CAMPIGLIA-BIASSA GENNAIO E’ una gita organizzata per permettere a chi ha una certa riluttanza a partecipare alle cosiddette “invernali” nelle quali c’è l’obbligo di usare determinate attrezzature (ramponi, piccozze) e nella quali bisogna avere anche una certa dimestichezza sul loro uso. L’escursione proposta, percorre un giro a semicerchio sulle alture spezzine poste ad Ovest della città, con larghi scorci panoramici, prima su La Spezia e il sottostante Arsenale e poi sul versante marino delle Cinque Terre. COMITIVA UNICA (E) Dalla Foce, punto di inizio della gita, ci incamminiamo (segnavia 01) lungo la strada provinciale per Carpena, e, un po’ per srada asfaltata e un po’ per sentiero, arriviamo al minuscolo abitato di Castè. Qui imbocchiamo una mulattiera che sale lungo la dorsale fra il Rio Carpena e il Fosso di Codeglia, fino ad arrivare a Carpena, altro piccolo borgo posto sulle colline retrostanti il Golfo di La Spezia, toccato dalla strada che sale al Monte Parodi. Attraversata la rotabile, riprendiamo a salire lungo la mulattiera fino a raggiungere il crinale che separa la Val di Vara e il Golfo di La Spezia dalle Cinque Terre: siamo alla Sella La Croce, dove transita il sentiero n° 1 delle Cinque Terre. Dal valico, ci dirigiamo a sinistra seguendo il sentiero n° 1, superando il Bivio Bramapane e il Telegrafo, fino ad arrivare alla Foce S. Antonio. Qui abbandoniamo il sentiero principale e scendiamo a destra (segnavia 4c) verso Fossola,dove ci immettiamo nel sentiero 4b che porta alla Fontana di Nozzano e a Campiglia. Dal paese, seguendo il segnavia 4°, dove passa l’AVG (Alta Via del Golfo), andremo in direzione di Biassa, dove terminerà la gita. Itinerario: La Foce 240m – Castè 350m – Carpena 498m – Sella la Croce 637m – Bivio Bramapane 622m – Telegrafo 516m – S. Antonio 511m – Fossola 240m – Fontana di Nozzano 343m – Campiglia 382m – Biassa 312m Dislivelli: Salita mt. 540, discesa mt. 470 Tempi: Ore di cammino: 5,00 Direttori di gita: M. Betta, F. Campostrini, D. Valtriani Orario di partenza: Sarzana ore 8,00

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APPENNINO LIGURE 5 CIASPOLATA AL MONTE ZATTA FEBBRAIO

Il Monte Zatta è una delle montagne più notevoli della Liguria;

di fatto il gruppo forma una barriera tra il mare e la Val d' Aveto e costituisce un tratto dello spartiacque appenninico. La sua cima è costituita da una lunga cresta ondulata che dal lato marittimo precipita con una bastionata rocciosa, nuda e solare che contrasta fortemente con i declivi dolci e boscosi di settentrione che accolgono una delle più belle faggete della Liguria.

Fino a poco tempo fa, la faggeta ospitava il “Faggio del Monte Zatta” o “Faggio 40”, abbattutosi recentemente a causa di un’aggressione fungina e oggi visibile al suolo in tutta la sua imponenza.

COMITIVA UNICA (E) – attrezzatura obbligatoria: ciaspole Dal Passo del Bocco imbocchiamo la strada per Colla Craiolo abbandonandola dopo poche centinaia di metri per risalire gradualmente la grande faggeta del versante Nord-ovest del Monte Zatta che porta ad aggirare la ex Colonia Devoto. Prima di raggiungerne i fabbricati pieghiamo a destra per una mulattiera che sale trasversalmente nel bosco e si ricollega allo spartiacque al Poggio Buenos Aires, transitando vicino al “Faggio del Monte Zatta”, giungendo sulla vetta del M. Zatta di Ponente e, seguendo la lunga cresta al M. Zatta di Levante , la cima più elevata del crinale. Dal vicino M. Prato Pinello iniziamo a scendere, seguendo da vicino il crinale, traversando la Costa di Malanotte per poi scendere alla “strada di Baciccia” seguendo la quale, arriviamo alla Sella della Marchesina, attraversata dalla S.P. 49, distante circa 3 km da Cassego. Itinerario: Passo del Bocco 958m – Monte Zatta di Ponente 1353m e di Levante 1404m

– M. Prato Pinello 1392 – Sella della Marchesina 905m – Cassego 700m Dislivelli e tempi: Salita mt. 450, discesa mt. 720 – Ore di cammino: 4.30/5.00 Direttori di gita: N. Giannini - G. Moruzzo Orario di partenza: Sarzana ore 7.30

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SENTIERO “VERDEAZZURRO” 12 SESTRI LEVANTE - MONEGLIA FEBBRAIO Il “Verdeazzurro” ed è un sentiero che, in 10 tappe, percorre tutta la Riviera di Levante, da Genova a Portovenere. Noi percorreremo la sesta tappa, da Sestri Levante a Moneglia, che, ad eccezione del tratto fortemente urbanizzato di Riva Trigoso, è un percorso di grande interesse paesaggistico e panoramico, specialmente se si effettuano le deviazioni di Punta Manara e Punta Baffe, con il mare che accompagna quasi sempre il nostro sguardo, mentre i sentieri che percorreremo si snodano fra sughere, pini, lecci e la classica macchia mediterranea. COMITIVA UNICA (E) Da Sestri Levante si sale ad imboccare il sentiero per il Colle della Mandrella, aggirando, sulla destra, il M. Castello fino ad arrivare al bivio per Punta Manara (eventuale deviazione per questo stupendo punto panoramico).Proseguendo, si risale brevemente le propaggini del M. Cavallo poi, per un lungo traverso che consente una magnifica vista sulla sottostante baia di Riva Trigoso si giunge ad alcune abitazioni e, lasciato il sentiero, si scende all’abitato di Riva Trigoso. Attraversato l’abitato e la zona dei Cantieri Navali, si riprende a salire per un sentiero immerso in una fitta pineta, fino ad arrivare al bivio per Punta Baffe (consigliata la deviazione a questo magnifico punto panoramico con le rovine di un’antica torre di avvistamento). Ritornati sul sentiero principale, si sale lungo la costa boscosa fino ad arrivare ad un quadrivio: il sentiero diritto porta al M. Moneglia; noi, invece, giriamo a destra proseguendo a mezza costa per aggirare il M. Comunaglia, toccando la quota massima della gita (mt. 360). Da qui il sentiero comincia a perdere quota: prima con alcuni saliscendi, poi, una volta giunti alla località Verrino, scende più decisamente, passando vicino ai ruderi del Castello di Monleone per giungere infine a Moneglia, termine della gita. Itinerario: Sestri Levante s.l.m – bivio P. Manara 170m – Riva Trigoso s.l.m. – Punta Baffe 254m – Costa M. Comunaglia 360m – Moneglia s.l.m. Dislivelli e tempi: Salita e discesa mt. 650 – Ore di cammino: 5.30 Direttori di gita: G. Poli, F. Menconi – Referente CAI Sarzana: D. Valtriani Orari partenze: Carrara ore 7.30 – Sarzana ore 8.00

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Quest’anno, ritorniamo alle origini, nel senso che lo sci nordico e lo sci di discesa si separano. Dopo quattro anni nella mitica Engadina, dove le due discipline, grazie al vastissimo comprensorio sciistico di Saint Moritz, convivevano, c’è stata una richiesta di cambiamento, con la conseguenza che è difficile, in Italia, trovare un posto dove accontentare le diverse anime degli sciatori, per cui, i fondisti da una parte (Val Pusteria) e i discesisti dall’altra (Sestriere). VAL PUSTERIA 18-25 DOBBIACO FEBBRAIO

SETTIMANA DI SCI NORDICO

Per la settimana del gruppo di amanti dello sci nordico, abbiamo scelto il paese di Dobbiaco, in Alta Pusteria. Questa località si trova al centro del più vasto comprensorio d’Italia per la pratica dello sci di fondo. Infatti, sono a “portata di sci” la Val Fiscalina, Anterselva, Val Casies, Lago di Braies, Prato Piazza e la mitica Dobbiaco-Cortina, una pista di sci di fondo Lunga 35 km, ricavata sul vecchio tracciato della ferrovia che, un tempo collegava queste due località.

Alloggeremo presso l’Hotel Nocker di Dobbiaco, posto nelle vicinanze della pista da fondo. Il prezzo è di € 370 (suppl. singola, € 70) ed è comprensivo di: Una settimana di mezza pensione in camere doppie con bagno/doccia, WC, TV, telefono e cassaforte – colazione a buffet – cena con menù a scelta di tre piatti e buffet di insalate – bagno turco e sauna finlandese con accesso gratuito due volte a settimana. Il viaggio verrà effettuato con mezzi privati.

°°°°°°°°°°°°°°° ALPI COZIE 25 FEBBRAIO SESTRIERE 03 MARZO

SETTIMANA BIANCA DI DISCESA

Per i discesisti, la scelta è caduta sul Sestriere, località che fa parte del vastissimo comprensorio sciistico della “Via Lattea”, comprendente, oltre che il Sestriere, Salice d’Ulzio, Sansicario, Clavière e Monginevro, dunque, centinaia di km di piste sciabili. La comitiva alloggerà all’Hotel Duchi d’Aosta (una delle due “Torri”, la Torre Bianca). I prezzi, con trattamento di pensione completa, compresa l’acqua ai pasti, sono i seguenti: € 370 in camera doppia (compreso il pranzo del giorno di arrivo) – in camera tripla (due adulti più un minore di 18 anni), il minore in terzo letto non paga - riduzione quarto letto dai 2 ai 18 anni, 50% - supplemento camera singola, € 15 al giorno – Il costo dello skipass è di € 192.. Per quanto riguarda il viaggio, se verrà raggiunto un congruo numero di persone (35/40), verrà organizzato un pullman (costo pro-capite, circa € 50)

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ALPI APUANE 26 VIANOVA-PENNA DI SUMBRA-CAPANNE DI CAREGGINE FEBBRAIO La Penna di Sumbra è il punto più elevato dell’importante catena laterale che si distacca dal crinale principale delle Apuane in corrispondenza del Passo Sella e che corre in direzione Est a dividere le valli della Turrite Secca e dell’Edron. La vetta si innalza arditamente, con un elegante spigolo, sul Passo Fiocca, mentre, a Sud, una selvaggia parete sovrasta l’ambiente severo e brullo del Fosso dell’Anguillaia. Verso oriente, invece, il crinale si prolunga verso i dolci pendii del valico della Maestà del Tribbio: sarà quest’ultimo l’itinerario di salita alla vetta della Comitiva “A”.. COMITIVA “A” (EEA – obbligatori: ramponi e piccozza) Da Vianova, seguendo la carraia, si sale alla Maestà del Tribbio, valico situato alle estreme propaggini orientali della Penna di Sumbra e, un tempo, frequentata via di comunicazione fra Capanne di Careggine, Careggine (capoluogo comunale) e Vagli di Sotto. Continuando per lo stradello che risale la bella faggeta, si arriva alla quota 1452, dove le due comitive si separano. L’itinerario per la “Penna” gira a destra, inoltrandosi nel bosco, seguendo il sentiero quasi pianeggiante che un tempo serviva le numerose carbonaie, fino ad arrivare ad una zona in cui il terreno cambia, cioè, da rocce scistose giallastre si passa al calcare, qui squadrato in blocchi con stratificazioni orizzontali. Si risale per tracce fino ad attingere il crinale che è già Cresta Est della Penna di Sumbra, al sommo di pilastri verticali con magnifica vista sul tratto più imponente della parete Sud e sui sottostanti brulli scoscendimenti del Fosso dell’Anguillaia. Proseguendo con attenzione, fra facili roccette e brevi ridiscese (evitabili sul lato Nord), arriviamo ai pendii sommitali della Penna di Sumbra. Per il ritorno, seguiamo il percorso dell’andata fino alla quota 1452 per poi scendere a Capanne di Careggine seguendo l’itinerario percorso dalla Comitiva “B” ITINERARIO “B” (E) Lasciata la comitiva “A” alla quota 1452, si scende, sulla destra, per il sentiero 145 che tocca alcune case abbandonate, poi attraversa, tramite una caratteristica forra, il costone Sud della Costa del Giovo e, scendendo per il castagneto, arriveremo a Capanne di Careggine. Itinerario “A”: Vianova 1090m – Maestà del Tribbio 1157m – Quota 1452 – Penna di Sumbra 1765m – quota 1452m - Capanne di Careggine 840m. Itinerario “B”: Vianova 1090m – Maestà del Tribbio 1157m – Quota 1452 – Capanne di Careggine 840m. Dislivelli “A”: Salita mt. 680, discesa mt. 950 Dislivelli “B”: Salita mt. 370, discesa mt. 620 Ore di cammino: Comitiva “A”: 7,00 - “B”4,00 Direttori di gita: G. Bogazzi, A. Piccini Referente Sarzana: M. Dadà Orari di partenza: Sarzana h. 6,30, Carrara h. 7,00

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APPENNINO LIGURE 4 CIASPOLATA AL MONTE GOTTERO MARZO

Questa terza ciaspolata del 2012 ci porterà sulla vetta del Monte Gottero, che, con i suoi 1639 metri di altitudine, rappresenta la massima quota della provincia di La Spezia e punto di confine fra tre regioni: Liguria, Toscana ed Emilia..

La sua altitudine e la sua posizione gli conferiscono il carattere di grandioso belvedere versole Alpi dal Monviso al Monte Baldo, sulla costa da Savona alla Francia, sulle Apuane, sulla costa toscana da Sarzana a Grosseto, all’Isola d’Elba, Capraia, Corsica.

COMITIVA UNICA (E) attrezzatura obbligatoria: ciaspole La “ciaspolata” inizia al Passo della Cappelletta, proprio sotto le enormi pale dei generatori eolici. Saliamo lungo il crinale verso il punto dove si trova il monumento in memoria di un pilota militare precipitato qui nel 1966, nel corso di un’esercitazione, ai comandi di un F 104. Aggirato il Monte Bertola ed arrivati al Passo del Lupo, seguiamo una sterrata che si inoltra nella faggeta fino ad arrivare ad un bivio a circa 1300m di quota. Lasciamo, sulla sinistra la strada che faremo al ritorno, per salire, sulla destra, lungo un sentiero che sale costantemente nel bosco fino ad aggirare il Monte Passo del Lupo, dove il bosco, costituito da faggi innevati sagomati dal forte vento, si dirada e dove ci attende l’ultimo strappo: il più faticoso ma anche il più bello: Il bosco lascia gradualmente il posto ai prati innevati che ci accompagnano fino in vetta al Monte Gottero. Scendiamo fino alla Foce dei Tre Confini, antico valico e punto di confine fra gli stati pre-unitari di Parma, Toscana e Genova e dove convergono ben 6 sentieri. Giriamo decisamente a sinistra per imboccare la mulattiera che è anche la variante bassa dell’Alta Via dei Monti Liguri, e, con un percorso attraverso splendide faggete e senza eccessivi dislivelli, ci riporta ad innestarci nell’itinerario dell’andata alla quota 1300m e ritornare al Passo della Cappelletta. Itinerario: Passo della Cappelletta 1085m – Passo del Lupo 1196m – Bocca del Lupo 1256m – Monte Passo del Lupo 1510m – Monte Gottero 1639m – Foce dei Tre Confini 1416m – Passo della Cappelletta 1085m Dislivelli e tempi: Salita/discesa mt. 700 – H. di cammino 6,00 Direttori di gita: N. Giannini - G. Moruzzo Orario di partenza: Sarzana ore 7,30

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GLI “ERBI” NELLA TRADIZIONE 10-11 ALIMENTARE DELLA LUNIGIANA STORICA MARZO

In una fase storica di rapide trasformazioni e comunicazione globale, a causa del sovrapporsi di immagini e notizie, l’enorme bagaglio di conoscenze ed esperienze che abbiamo ricevuto in eredità, rischia di depauperarsi in pochi anni. Quando si parla di conoscenze ed esperienze ci si riferisce in particolare all’insieme dei saperi che la nostra generazione ha ereditato dai nostri nonni, quando la vita, specialmente in ambito rurale, non aveva subito quelle decisive trasformazioni nei modi di

produzione e nelle abitudini delle popolazioni. Nel settore alimentare, che è quello di nostro interesse, viviamo una fase nella quale le multinazionali stanno aumentando considerevolmente i loro fatturati anche in ragione della loro capacità di influenzare le scelte dei consumatori. La cucina tradizionale del nostro territorio, per le sue origini, condizioni climatiche e materiali, è una cucina molto salubre, di grande tradizione e gusto. L’uso delle verdure, del pesce, dell’olio extravergine d’oliva, del vino, delle carni bianche, ne fanno una “dieta mediterranea” antelitteram. In particolare si contraddistingue per l’uso diffuso degli “erbi”, le erbe commestibili spontanee che hanno accompagnato le nostre tavole per generazioni, e rappresentano la straordinaria eredità dei nostri avi che purtroppo sta scomparendo. Questi due incontri si pongono l’obiettivo di trasmettere, al massimo possibile, queste conoscenze.

Il programma è il seguente:

• Sabato 10 Marzo – Ore 16.00 Centro Sociale Barontini: Lezione teorica sul riconoscimento delle erbe spontanee alimentari (“erbi”). In caso di indisponibilità della sala del Barontini, avviseremo dell’eventuale soluzione alternativa (lo scorso anno, il Barontini era praticamente insufficiente a contenere le persone interessate)

• Domenica 11 Marzo – località da destinarsi in Val di Magra: uscita pratica per la raccolta e il riconoscimento degli “erbi”

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APPENNINO TOSCO-EMILIANO 18 TRAVERSATA CERRETO-VARVILLE MARZO Interessante traversata invernale di quel tratto di Appennino compreso tra il Passo del Cerreto e il Passo del Lagastrello. Il punto più elevato che attraverseremo è l’importante valico di Pietra Tagliata, posto fra il Monte Alto e l’Alpe di Succiso. Di particolare interesse è il piccolo anfiteatro morenico dei ghiaccioni, che corrisponde probabilmente al deposito dell'ultima fase Tardiglaciale prima della definitiva scomparsa dei ghiacciai, avvenuta circa 10.000 mila anni fa. ITINERARIO (EEA – obbligatori ramponi e piccozza) Poco prima del Passo del Cerreto si imbocca uno stradello che, in circa mezz’ora, raggiunge il valico dell’Ospedalaccio, che deve il suo nome alla presenza di un ospitale (oggi in rovina) per i pellegrini che transitavano in questa zona. Nei pressi del passo si trova anche un cippo Napoleonico con la scritta "Empire Francais IX" probabile punto di confine della Repubblica Cisalpina. A questo punto abbandoniamo la carrareccia e imbocchiamo il sentiero che comincia a salire fino alla base del monte Alto, poi deviamo a destra fino a entrare nel bosco oltre il quale ci si apre lo splendido scenario dell’anfiteatro glaciale delle sorgenti del Secchia. Proseguendo nel percorso, in progressiva ma costante salita, arriviamo al passo di Pietra Tagliata stretto incavo che taglia il crinale che scende dal monte Alto. Scendiamo ora nella valle del torrente Liocca, giungendo, dopo circa un’ora dal Passo, alla località “I Ghiaccioni”, crocevia di sentieri e dove recentemente è stato costruito, dal CAI di Castelnuovo ne’ Mont,i un bivacco in muratura. Lasciato, sulla sinistra, il sentiero che porta al Rifugio “Città di Sarzana”, seguiamo il segnavia 653A che scende lungo la valle del Torrente Liocca, fino ad immetterci sul sentiero 653 che collega Succiso Nuovo (Varville) alla località “Selva”. Seguiamo quest’ultimo segnavia, sulla destra, e, in circa 30’ arriveremo a Varville, termine della gita: Itinerario: Bivio SS 63 1217m - Passo dell’Ospedalaccio 1271m - Passo di Pietra Tagliata 1750m - “I Ghiaccioni” 1375m – Succiso Nuovo (Varville) 930m Dislivelli: Salita mt. 550, discesa mt. 850 Tempi: Ore di cammino: 5,30/6,00 Direttori di gita: A. Gozzani, G. Piccini Referente Sarzana: M. Dadà Orari partenze: Carrara ore 7,00 – Sarzana ore 7,30

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COLLI DI LUNI 1 ALLA RICERCA DEI SAPORI PERDUTI APRILE

Lo scorso anno abbiamo organizzato, per la prima volta, una camminata non molto lunga, sulle colline che sovrastano la nostra valle, con termine in uno dei tanti agriturismi sparsi sulle alture. Visto il successo di partecipazione ottenuto, abbiamo deciso di ripeterla, spostandoci, dalle colline di Sarzana a quelle che sovrastano Ortonovo: quest’anno riposeremo le nostre stanche membra presso l’Agriturismo “La Sarticola”.

ITINERARIO E PROGRAMMA (T) Il ritrovo è fissato in località Palvotrisia presso il parcheggio situato dopo un centinaio di metri dal bivio di via dei Pini lungo la strada per le Colline del Sole. Ci incamminiamo seguendo il segnavia 304 che, dopo aver attraversato un ponticello, sale nel bosco di cerri fino ad arrivare ad un bivio sotto le pendici boscose del Monte Grosso (il sentiero che scende a destra è quello dal quale proverremo di ritorno dall’Agriturismo). Seguiamo lo stradello di sinistra che, in circa 10/15’ci porta ad un bivio; prendiamo ancora a sinistra salendo fino a sbucare sulla strada asfaltata proveniente da Palvotrisia. Andiamo a destra e, quasi subito, a sinistra seguendo la strada che porta all’abitato di Marciano. Proseguiamo per lo stradello per circa 500 metri, finché, giunti ad un bivio in località Orbagnano, saliamo a destra nel bosco fino ad arrivare al Ristorante “Rizieri”, buon punto panoramico sulla vallata del Magra. Proseguiamo in direzione Sud, scendendo verso la chiesetta di Santa Rosa da Lima, dalla quale, un sentiero di collegamento che gira sulla sinistra, ci porta alla strada asfaltata e per campi coltivati, all’Agriturismo “La Sarticola” dove potremo, finalmente, stendere le gambe sotto il tavolo. Terminato il pranzo, riprenderemo a scendere, con calma, fino ad imboccare lo stradello che taglia le pendici boscose del Monte Grosso, dal quale ritorneremo al parcheggio di Palvotrisia. Itinerario: Via Palvotrisia (parcheggio) 25m – Marciano 204m – Ristorante Rizieri 340m – Santa Rosa da Lima 247m – Agriturismo “Sarticola” 200m – Parcheggio via Palvotrisia 25m. Dislivelli: Salita e discesa mt. 300 ca. Tempi: Ore di cammino: 3,00/3,30 Ritrovo: Ore 8,30 al parcheggio di via Palvotrisia Direttore di gita: C. Codeluppi

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ALPI APUANE 15 GABELLACCIA-ROCCA DI TENERANO-EQUI APRILE Questa traversata, che percorre alcuni sentieri delle Alpi Apuane occidentali, ha il suo punto culminante nella salita (facoltativa) della Rocca di Tenerano. Questa cima, facilmente raggiungibile, nonostante la sua modesta altezza (1206m), può essere considerata, a ragione, una terrazza panoramica sul mare, la Lunigiana, l’Appennino e le vicine vette apuane. Nel suo versante occidentale, si trova l’interessante Grotta della Tecchia, abitata sin dal neolitico e, nella quale furono rinvenuti frammenti di ceramica eneolitica ed ossa umane COMITIVA UNICA (E) Dalla Gabellaccia, così chiamata per l’antica gabella presente appena sotto il valico e dove sono rimasti alcuni ruderi, imbocchiamo lo stradello che scende leggermente nel bosco, supera, sulla sinistra, una casetta presso una modesta rupe usata come palestra di roccia, prosegue, perdendo un centinaio di metri ad aggirare la costa di Saliceto (località la Pizza e arriva, dopo circa 45’, ad una vecchia cava abbandonata (Cava Peghini), con resti di edifici abbandonati e vecchi macchinari.. Superata la cava lo stradello diventa un sentiero che sale ripidamente nel bosco fino ad arrivare ad una radura alla base della Rocca di Tenerano. La salita non è obbligatoria, ma merita per la brevità e la facilità del percorso (circa 30’ A/R), e per lo stupendo panorama che di gode dalla vetta. Ridiscesi alla radura, riprendiamo il cammino, questa volta in discesa, seguendo la mulattiera che, dopo poche centinaia di metri si biforca: sulla destra il segnavia 40 scende nella Valle dei Monzonari, mentre noi proseguiamo sulla sinistra seguendo il segnavia 171 fino ad arrivare alla Foce di S. Antonio nella quale, lasciamo, sulla sinistra, il segnavia 171, per scendere a destra con il 40b. Proseguiamo la discesa seguendo il sentiero che taglia i pendii boscosi che scoscendono sul Canale del Rio fino a toccare il gruppo di case di Torrignana e l’abitato di Monzone. Dal paese scendiamo a Ponte di Monzone, attraversiamo il torr. Lucido sull’antico ponte a schiena d’asino e imbocchiamo la vecchia mulattiera che, con alcune svolte, sale nel bosco fino all’abitato di Aiola per poi proseguire in discesa fino a Equi Terme. Itinerario: Gabellaccia 895m – La Pizza 783m - Cava Peghini – Prati di Cardeto 1111m – salita alla Rocca di Tenerano 1206m - Foce di S. Antonio 840m – Monzone 277m - Ponte di Monzone 226m – Aiola 336m - Equi Terme 250m. Dislivelli: Salita mt. 450 – Discesa mt. 1100 Tempi: Ore di cammino: 6.00/6,30 Direttore di gita: D. Valtriani, E. Voglino Referente Carrara: G. Giavarini Orari di partenza: Sarzana h. 7.00, Carrara h. 7,30

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GARFAGNANA 22 TRAVERSATA: FOSCIANDORA-BARGA APRILE Questa traversata ci porta a conoscere un territorio ricco di storia e di fascino; da qui, infatti, passavano importanti vie di collegamento tra Toscana ed Emilia, oltre che i confini tra i domini lucchesi, quelli estensi e quelli del Granducato di Toscana. L’interesse di questa gita,oltre che storico, è dato anche dal fatto che la località dove arriveremo, Barga, è classificato tra i più bei borghi d’Italia ed ha un bellissimo duomo romanico che aspetta di essere visitato. COMITIVA UNICA (E) Da Ceserana, che è stato uno dei più vasti comuni medievali della Valle del Serchio, iniziamo a salire seguendo i segni CAI, fino ad arrivare al sovrastante paese di Fosciandora. Proseguendo tra vigneti e piane coltivate, raggiungiamo il borgo fortificato di Lupinaia, posto in posizione panoramica e strategica sulla Valle del Serchio. Lasciate le ultime case, seguiamo uno stradello che entra in una bella selva di castagni secolari, abbandonandolo poco dopo, per prendere il sentiero CAI 24 che, risalendo nel bosco, conduce al passo della Rocchetta dove incontriamo una strada sterrata che porta fino vasto pianoro erboso , posto in bella posizione panoramica, denominato “Prade Garfagnine”. Lasciate le Prade, proseguiamo fino alla località Dogana, dove un tempo passava il confine tra gli antichi stati. Abbandoniamo il sentiero n° 24 che porterebbe fino alla Bassa delSaltello, sul crinale appenninico e prendiamo il sentiero n° 22 che, seguendo una sterrata, ci fa arrivare al paese di Sommocolonia. Già antico avamposto romano, divenne uno dei comuni più importanti durante le guerre quattro-cinquecentesche, vista la sua posizione strategica sulla vallata, sulla sottostante Barga e sulla via Regia (un’antica mulattiera che collegava Barga a Sant’Anna Pelago). Da Sommocolonia, prendiamo una bella mulattiera, ancora ben conservata, per arrivare al Ponte di Catagnana e, successivamente, a Barga, dove la gita termina. Se non è troppo tardi e la voglia c’è, si può visitare il centro, arrivando fino al Duomo da cui si gode una stupenda visuale sulla Media-Valle del Serchio sulla catena delle Apuane e sugli Appennini. Itinerario: Ceserana 407m – Fosciandora – 490m - Lupinaia 665m – Passo della Rocchetta 900m – Prade Garfagnine 1000m – località Dogana 1121 – Sommocolonia 710m – Barga 410m Dislivelli: Salita e discesa mt. 720 Tempi: Ore di cammino: 6,30/7,00 Direttori di gita: M. Pegazzano, L. Veneri Orario di partenza: Sarzana ore 7,00

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COLLINE SARZANESI 25 SUI SENTIERI DELLA RESISTENZA APRILE

Il 23 Aprile 1945, Sarzana, ferita dai bombardamenti subiti nella sciagurata guerra voluta da Mussolini e dai fascisti che per vent’anni avevano oppresso, con la loro dittatura, l’Italia e gli italiani, veniva liberata dalle truppe nazifasciste che la occupavano. Nella ricorrenza del 67° anniversario della liberazione, la nostra Sezione, insieme all’ANPI Giovani di Sarzana collabora, da alcuni anni, alla “Camminata sui Sentieri della Resistenza” giunta alla sua 8ª edizione.

Questa “Camminata” è diventata anche l’occasione per ripercorrere i vecchi sentieri che, numerosi, si snodano sulle colline sarzanesi; sentieri percorsi un tempo dai nostri nonni e, nell’ultima guerra, dalle staffette partigiane e da chi combatteva contro l’usurpatore e la dittatura.

Programma orientativo

Il programma ricalcherà, a grandi linee, quello degli anni scorsi, con i seguenti punti fissi: • Museo della Resistenza delle Prade, , Canepari, sede del Comando Partigiano, arrivo a Sarzana. • “Pranzo Partigiano” presumibilmente a Canepari. Complesso musicale al seguito. • Pullman a disposizione che partiranno dal capolinea ATC (vecchio mercato). Il programma dettagliato verrà stabilito per tempo, in quanto si dovrà confermare la data (o 25 Aprile o la Domenica precedente, il 22, giorno più vicino alla ricorrenza della liberazione di Sarzana) e concordare il percorso, tenendo conto dei punti irrinunciabili dall’ANPI (Museo e sede del Comando Partigiano di Canepari)

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ALPI APUANE 6 STAZZEMA-MONTE CROCE-CARDOSO MAGGIO Il Monte Croce fa parte delle Alpi Apuane Meridionali ed è così chiamato poiché i quattro crinali principali che lo formano si intersecano, più o meno perpendicolarmente, a forma di croce, si erge su uno zoccolo calcareo che cinge, con begli appicchi, tutta la metà occidentale del monte. I vasti pendii prativi cha fanno capo alla cima principale, assumono, nel mese di Maggio una veste inconsueta per la bella fioritura dei narcisi, tanto è vero che è conosciuto anche come il monte delle giunchiglie COMITIVA UNICA (E) Da Stazzema saliamo nel castagneto, seguendo la vecchia mulattiera (segnavia 6), fin sotto un boschetto di abeti (la Casa del Pittore). La mulattiera traversa a sinistra, dominata dal gruppo del Procinto, supera Fonte Moscoso e, con pendenza più accentuata, sale i roccioni nord-occidentali del Nona fino ad un bivio: il sentiero di sinistra porta a Foce Petrosciana, noi, invece, prendiamo a salire per il ramo di destra che sale a svolte alla Foce delle Porchette. Ci dirigiamo a sinistra per un sentiero che traversa al piede di scoscendimenti rocciosi superandoli per una pittoresca forra (le Scalette), fino a sbucare in un ameno avallamento dove iniziano i grandi pendii prativi dai quali saliremo direttamente in vetta al Monte Croce. Dalla vetta, seguendo la larga dorsale Est scendiamo al Colle delle Baldorie, dove, abbandonato il crinale, ci spostiamo sul fianco Nord del Monte Croce, traversandone tutto il suo ripido versante settentrionale. Superato il Colle Maschio, posto sul crinale settentrionale, si traversa i ripidi pendii e poi si scende ripidamente ad aggirare il bastione roccioso nord-occidentale del Croce, sbucando sulla mulattiera proveniente da Fornovolasco un centianio di metri prima della Foce Petrosciana. Dalla Foce, prendiamo la mulattiera per Stazzema che scende sotto i roccioni nord-occidentali del Monte Nona, seguendola fino a Fonte Moscoso. Dove incontriamo il bivio per Cardoso. Scendiamo sulla destra inoltrandoci nel bosco di castagni che scende lungo il Canale Versilia fino ad arrivare a Cardoso, termine della gita.. Itinerario: Stazzema 500m – Fonte Moscoso 800m - Foce delle Porchette 982m –Monte

Croce 1314m – Colle delle Baldorie 1119m – Colle Maschio 921m - Foce Petrosciana 961m – Fonte Moscoso 800m – Cardoso 265m

Dislivelli e tempi: Salita mt. 820, discesa mt. 1050 – Ore di cammino: 5,30/6,00 Direttori di gita: M. Pegazzano, L. Veneri Orario di partenza: Sarzana ore 7,30

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TURCHIA 09/17 ISTAMBUL E CAPPADOCIA MAGGIO

Per vedere tutto quello che c’è da vedere in Turchia, ci vorrebbe, come minimo, un mese. Noi, per motivi di tempo (e di costi), abbiamo dovuto stringere e condensare il viaggio in una settimana.

In questi sette giorni avremo modo di dare uno sguardo alle meraviglie di questo paese a cavallo tra oriente e occidente (Istambul, la Cappadocia, le chiese rupestri, Pammukale, Efeso, ecc.) così, se qualcuno vorrà, in seguito, approfondire la conoscenza di questi luoghi, potrà ritornarci con calma.

Programma indicativo

• 1° giorno: Italia-Ankara

Partenza da Sarzana alla volta di Bergamo.Volo per Istambul e, all’arrivo, coincidenza con il volo per Ankara. Trasferimento e sistemazione in Hotel.

• 2° giorno: Ankara-Cappadocia In mattinata visita del celebre museo Archeologico di Ankara. Al termine, partenza per la Cappadocia, dove arriveremo in serata.

• 3° giorno: Cappadocia Giornata dedicata interamente alla visita di questo “museo all’aperto”: Goreme, la città sotterranea, Uchisar, Avcilar, Pasabag, Avanos, la valle dei “Camini delle Fate”, ecc.

• 4° giorno: Cappadocia-Konya-Pamukkale Partenza per Konya, antica capitale selgiuchide e visita del mausoleo di Mevlana. Al termine, proseguimento per Pamukkale. All’arrivo, visione di insieme delle cascate pietrificate.

• 5° giorno: Pamukkale-Aphrodisias-Efeso-Izmir Partenza per Aphrodisias e visita (Stadio, Odeon e Teatro). Proseguimento per la visita di Efeso (Odeon, Fontana di Traiano, tempio di Adriano, Teatro e biblioteca di Celso). Arrivo a Izmir in serata.

• 6° giorno: Izmir-Pergamo-Troia-Canakkale Partenza per l’Asclepion, un antico centro terapeutico dove si trovano il tempio di Telesforo e il pozzo sacro dove lavorò il grande medico Galeno. Proseguimento per la visita di Troia e pernottamento a Canakkale.

• 7° giorno: Canakkale-Istambul Partenza per Istambul, attraversando lo stretto dei Dardanelli. Il pomeriggio sarà dedicato alla visita di Istambul: Palazzo Topkapi (palazzo e Tesori) Gran Bazar.

• 8 ° giorno: Istambul Giornata dedicata alla visita di santa Sofia, Ippodromo, Moschea Blu, Moschea nuova, mercato egiziano, Cisterna sotterranea ed il Bosforo in battello.

• 9° giorno: Istambul-Italia Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.

• Quota di partecipazione La quota a persona è stabilita in € 1.100 ed è comprensiva dei seguenti servizi: Viaggio Sarzana/Bergamo/Sarzana – pernottamenti in hotel 4 stelle – pensione completa - Voli internazionali – tasse aeroportuali – trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto – guida professionale parlante italiano per tutta la durata del tour – pullman privato 45 posti – battello privato per la gita sul Bosforo – traghetto epr il passaggio dei Dardanelli – ingressi ai musei e ai siti archeologici – mance – assicurazione medico-bagaglio-annullamento. Le iscrizioni alla gita dovranno essere accompagnate da una caparra di € 250, sono aperte e si chiuderanno entro Sabato 25 Febbraio. Direttore di gita: C. Codeluppi

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ALPI APUANE 13 EQUI TERME-FERRATA "TORDINI GALLIGANI" MAGGIO POGGIO BALDOZZANA-UGLIANCALDO La via ferrata “Tordini-Galligani” (Siggioli) fu allestita nel 1971 dalla Sezione di Pisa del CAI, con gradini intagliati e corda metallica , su un dislivello di quasi 400m e uno sviluppo di corda di 550m. Essa permette un diretto collegamento, altrimenti molto disagiato e lungo, tra Equi Terme e il Rifugio Donegani nella Val Serenaia (Orto di Donna) e, insieme ai sentieri attrezzati “Piotti” e Zaccagna”, permette di effettuare il giro completo,consigliato ad escursionisti esperti, del Pizzo d’Uccello. COMITIVA UNICA (EEA) Da Equi Terme si segue la via marmifera che risale il Solco di Equi. Superate due gallerie, si traversa il torrente in corrispondenza di un vecchio ponte di putrelle dove giungeva una vecchia via di lizza dalle cave superiori. Evitatala nel primo tratto per un senti eretto sulla destra, la si segue poi lungamente fino a edifici di cava dove giunge la via marmifera proveniente da Ugliancaldo. Si prosegue per questa via, fra cave e detriti fino all’ultimo piazzale di cava. Risalita una ripida costa erbosa e traversato un piccolo solco, ci si dirige a sinistra in direzione di una marcata costola il cui filo è percorso dalla Via Ferrata. Si supera una bastionata , una spalla erbosa scoscesa, quindi “il Naso”, caratteristico roccione all’inizio della cresta più affilata. Superata una ripida paretina, si arriva al pianeggiante “Belvedere”, splendida terrazza panoramica sulla Nord del Pizzo. Ancora un tratto piuttosto lungo di crinale affilato ci porta a sbucare poco al di sopra della Foce Siggioli. A questo punto, terminata la “Ferrata”, si prende a sinistra seguendo il sommo della Costiera di Capradossa per il sentiero CAI n. 181 prestando molta attenzione perché si cammina lungo il filo di cresta. Giunti sul Poggio Baldozzana, ci rilassiamo guardando lo splendido panorama che ci circonda (splendida la vista sul Pisanino e sul Pizzo d’Uccello) e scendiamo per i prati settentrionali della Baldozzana fino ai ruderi della "Casa del pastore" dove incontriamo un faggio veramente imponente, forse il più grande delle Alpi Apuane. Continuiamo a scendere, in ambiente sempre più aperto, seguendo il sentiero, a tratti non ben visibile, toccando la località Forticello e, con un’ultima discesa, arriviamo ad una maestà posta sulla strada asfaltata che collega Minucciano con Ugliancaldo, giungendo, in breve, in paese. Itinerario: Equi Terme 284m – Solco d’Equi – Via Ferrata “Tordini-Galligani” – Foce Siggioli 1390m – Costiera di Capradossa 1465m – Poggio Baldozzana 1330m – Ugliancaldo 743m. Dislivelli: Salita mt. 1180, discesa mt. 720 Tempi: Ore di cammino: 6,00/6,30 Direttori di gita: G. Giavarini, G. Bogazzi Referente Sarzana: L. Musetti Orari di partenza: Carrara ore 7,00, Sarzana ore 7,30

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APPENNINO REGGIANO 20 LA PIETRA DI BISMANTOVA MAGGIO …..montasi su in Bismantova, e ‘n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli……Già più di 700 anni fa Dante Alighieri la ricordava nel Canto IV del Purgatorio. Le pareti verticali di questa ampia montagna di arenaria, dalla sommità tabulare, hanno nei secoli attirato le fantasie dell’uomo, appunto, come Dante. La “Pietra”, grazie alla sua conformazione, é la più importante struttura rocciosa dell’Emilia, frequentata tutti i mesi dell’anno da arrampicatori. Per gli escursionisti, invece, un comodo sentiero porta ai prati sommitali. COMITIVA “A” (per la Ferrata degli Alpini - EEA) Salita la scalinata che parte da Piazzale Dante, svoltiamo a destra seguendo il sentiero 699 che in breve porta a superare alcuni tratti attrezzati, l’ultimo dei quali scende all’interno di un anfratto roccioso. Superato l’anfratto, riprendiamo il sentiero che, in pochi minuti, porta all’attacco vero e proprio della ferrata.

I primi tre-quattro metri non sono attrezzati dopo di che ha inizio il cavo. Risalendo il diedro guadagniamo rapidamente quota e immediatamente si fa marcata l’esposizione. Superato il diedro, troviamo un punto di sosta. La ferrata volge a questo punto verso sinistra aggirando uno spigolo che conduce alla base di un secondo diedro. Siamo al passaggio chiave della ferrata con salita particolarmente verticale ed esposta. Grazie all’aiuto dei pioli l’ascesa risulta senz’altro facilitata pur richiedendo comunque un certo sforzo fisico. Una breve deviazione verso destra attenua per pochi passi la ripidezza del tratto, quindi la fune riprende a salire verticalmente lungo il diedro che si fa progressivamente più sottile. Dopo qualche metro troviamo alcune staffe che permettono di appoggiare comodamente i piedi. Guardando sopra di noi intravediamo la scala finale che conduce al pianoro sommitale, con gli ultimi metri particolarmente strapiombanti. Giunti sul pianoro, lo attraversiamo per poi scendere lungo il sentiero del versante Ovest e terminare la gita al punto di partenza.

COMITIVA “B” (E) Da Ginepreto, seguiamo i segnavia bianco-rossi del Sentiero Spallanzani che, in un dolce mare di onde verdi, campagne ben tenute e con un fastoso corredo di siepi e boschetti, portano alla Pietra di Bismantova. Giunti al parcheggio sottostante l’Eremo, imbocchiamo il segnavia 697 che aggira dal basso la punta nord-orientale della Pietra, in una zona brulla, disseminata di pietrame, frutto dello sgretolamento della parete arenacea.

Giunti al bivio per Campo Pianelli, giriamo lungo il versante nord fino ad arrivare al bivio con il sentiero 697a: seguiamo, a sinistra il segnavia 697 ed in breve raggiungiamo il pianoro sommitale della Pietra. Lo attraversiamo in tutta la sua lunghezza per poi scendere lungo il sentiero del versante Ovest e terminare la gita all’Eremo.

Itinerario Comitiva “A”: Piazzale Dante 872m – Eremo - sentiero n° 699 – via ferrata degli Alpini – Pietra di Bismantova 1041 – Piazzale Dante 872m.

Itinerario Comitiva “B”: Ginepreto 724m – Piazzale Dante 872m – sentiero n° 697 – bivio Campo Pianelli 835m – Pietra di Bismantova 1041m – Eremo – Piazzale Dante 872m.

Dislivelli e tempi Comitiva “A”: Salita e discesa mt. 180 – h. 2,00 più la Ferrata

Dislivelli e tempi Comitiva “B”: Salita mt. 330, discesa mt 180 – h.3,30/4,00

Direttori di gita: A.Passalacqua, C. Codeluppi

Orario partenza: Sarzana ore 7,30

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COLLINE SARZANESI 20 MANIFESTAZIONE PODISTICA DELL’AVIS MAGGIO Continuiamo a inserire nel nostro Programma di Attività annuale, questa manifestazione podistica organizzata dall’Associazione Donatori di Sangue di Sarzana (AVIS), giunta alla sua 33^ edizione. I motivi per farlo sono principalmente due: il primo, perché ci dà l’opportunità di contribuire, con questa pagina, a pubblicizzare questa Associazione volontaria che ha bisogno del contributo e delle donazioni di sangue di tutti noi – il secondo perché è l’occasione per riscoprire l’entroterra di Sarzana, con i piccoli paesi adagiati sulle colline che degradano dolcemente verso la vallata del Magra, colline nella quali, nel corso dei secoli, e con il duro lavoro dei nostri avi, sono stati ricavati muretti di pietra costruiti a secco per ottenere terrazzamenti adatti alla coltivazione dell’olivo e della vite. Il programma di questa manifestazione podistica, non competitiva e a passo libero, che è a livello nazionale, prevede quattro percorsi di km 6, 14, 25 e 50 km, per cui, ognuno può scegliere l’itinerario più adatto alle sue possibilità di cammino. Organizzazione: AVIS Sarzana

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APPENNINO PARMENSE 27 I LAGHI DELLA VAL CEDRA MAGGIO Si tratta di un’ampia escursione, che non presenta particolari difficoltà, nel Parco Regionale di Crinale dell'Alta Val Parma e Val Cedra, noto anche come Parco dei Cento Laghi. Questo Parco tutela la fascia alto appenninica orientale della provincia di Parma, un territorio tipicamente montano ricco di importanti testimonianze geomorfologiche, ammantato dai boschi, le cui valli si distendono in ampie conche modellate dagli antichi ghiacciai e oggi occupate da innumerevoli laghi. COMITIVA UNICA (E) Da Valditacca, seguiamo, per circa mezz’ora la strada che porta ai Lagoni, per poi scendere a sinistra ad attraversare il Torrente Cedra della Colla. Superato il ponte, imbocchiamo la strada forestale che , con diversi tornanti, prende rapidamente quota lungo le pendici del Bosco della Pianaccia. Dopo una salita piuttosto lunga, il percorso diventa più pianeggiante e in breve si raggiunge la Baracca Verde, dove giriamo a sinistra in direzione di “Pietra Ginocchiera”, nome dato dagli abitanti di Valditacca ad un grosso masso con un incavo dove tutti provano ad incastrare il proprio ginocchio. Proseguendo, superiamo il bivio con il sentiero 709b (da dove arriveremo dal Lago Ballano) e andiamo ad attraversare il Rio dei Frasconi, dal quale imbocchiamo il ripido sentiero che risale il vallone fino a pervenire alla conca del Lago Verde in prossimità della diga. Proseguiamo per la strada forestale che sale alla sovrastante sella dalla quale imbocchiamo il sentiero (segnavia 707a) che scende lungo la costa detta “Il Montone” attraverso il bosco di faggio, fino ad arrivare ad una pietraia dove si apre un panorama di primo ordine sulla conca del Lago Ballano. Ai margini della pietraia sorge un esteso nucleo di abete bianco di origine autoctona ed oggetto di misure di salvaguardia. Giunti al bivio con il sentiero 707, andiamo a sinistra (a dx si va a Prato Spilla), attraversando una delle più belle fustaie di faggio dell’Appennino, fino ad arrivare al L.Ballano. Percorsi un centinaio di metri, giriamo a destra e imbocchiamo una pista forestale (segnavia 709b) che, dopo una breve salita, attraversa un bosco di conifere denominato ”Il Bardino”. Giunti in prossimità di un tornante, imbocchiamo un sentiero più stretto che, in poco ci porta ad attraversare il Rio del Lago Verde, oltre il quale ritroviamo il percorso seguito all’andata che ci riporta al punto di partenza a Valditacca. Itinerario: Valditacca 1010m – Lago Verde 1506m – sella 1556m – Lago Ballano 1343m – Valditacca 1010m Dislivelli: Salita e discesa mt. 650 Tempi: Ore di cammino: 5.30/6.00 Direttore di gita: S. Cavallini, D. Tenerini Orario di partenza: Sarzana: ore 7.30

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SARDEGNA: 9 - 16 TREKKING NEL “SELVAGGIO BLU” GIUGNO

Baunei, , un paese di collina (480 mt s.l.m.) che comprende un territorio tanto vasto quanto vario, composto da estesi altopiani, montagne e splendide spiagge. Saremo accompagnati dalla cooperativa Goloritzè, che offre il trasporto di zaini e tende da un punto tappa al successivo, colazioni, pranzi al sacco, cene serali con i sapori genuini dei prodotti locali. Percorreremo antichi sentieri, per vivere la parte più nascosta e selvaggia della Sardegna, per conoscere i numerosi endemismi della flora dell’isola, fra maestosi olivastri e lecci millenari, tra i quali non è raro sorprendere il timido muflone o ammirare il magico volo dell’aquila, e conoscere la dura vita dei pastori a contatto con una natura non certamente propizia.

Il trekking proposto prevede due comitive A e B. Il Gruppo “A” (difficoltà EE/EEA), percorrerà il meraviglioso itinerario costiero “Selvaggio Blu” mentre il gruppo B (difficoltà E), percorrerà itinerari più facili ma non per questo meno suggestivi e ogni sera i due gruppi si incontreranno per la cena e il pernottamento.

programma • Sabato 9 Giugno: Sarzana-Livorno-Golfo Aranci-Golgo

Arrivo a Golfo Aranci nel pomeriggio e traferimento a Golgo. Lungo il percorso visita alle Sorgenti di Su Gologone, ai villaggi nuragici di Sa Sedda, Sos Carros e Tiscali. Cena e pernottamento a Golgo in foresteria.

• Domenica 10 Giugno: Golgo-Us Piddus Partenza in fuoristrada per Pedra Longa. Gruppo A+B. Proseguimento a piedi per Us Piggius. Cena e pernottamento a “Us Piggius”. Ore di cammino: 5,00 – dislivelli: salita 800m, discesa 200m.

• Lunedì 11 Giugno: Us Piddus-Portu Pedrosu Gruppo A Ore di cammino: 6,00 - dislivello: discesa 800m - Gruppo B: ore di cammino: 6,00 – dislivello: discesa 800m - Cena e pernottamento a Portu Pedrosu.

• Martedì 12 Giugno: Portu Pedrosu-Cala Goloritze Gruppo A: ore di cammino 6,00 – dislivello: salita e discesa 600m - Gruppo B: ore di cammino 6,00 – dislivelli: salita e discesa 600m - Cena e pernottamento a Cala Goloritzè.

• Mercoledì 13 Giugno: Cala Goloritze-Ololbissi Gruppo A: ore di cammino: 8,00 – dislivelli: salita 1000m, discesa 700m - Gruppo B: ore di cammino 6,00 – dislivelli: salita 450m, discesa 200m - Cena e pernottamento a Ololbissi.

• Giovedì 14 Giugno: Ololbissi-Cala Sisine Gruppo A: ore di cammino: 8,00 – dislivelli: salita 200m, discesa 500m - Gruppo B: ore di cammino: 5,00 – dislivelli: salita 300m, discesa 600m - Cena e pernottamento a Cala Sisine.

• Venerdì 15 Giugno: Cala Sisine-Golgo Gruppo A:partenza per Ololbissi attraverso la Codula di Cala Sisine. Si raggiunge l’ingresso della Grotta del Fico, che si apre nella falesia a picco sul mare, con sei calate in corda doppia (35,35,35,15,10,35 mt). Ore di cammino: 6,00 – dislivelli: salita e discesa 600m. Gruppo B:partenza a piedi per Cala Luna – Ore di cammino 5,00 – dislivelli: salita e discesa 600m – Rientro in gommone per la visita guidata alla Grotta del Fico insieme al Gruppo A. Arrivo di entrambi i gruppi, sempre in gommone, a Santa Maria Navarrese e trasferimento in fuoristrada a Golgo: cena e pernottamento in foresteria.

• Sabato 16 Giugno: Golgo-Golfo Aranci-Livorno-Sarzana Partenza alla mattina presto per l’imbarco a Golfo Aranci per il rientro a Sarzana.

• Note: Per il Gruppo A è necessario imbraco, discensore, moschettoni, 2 cordini, casco. Il costo è di € 650,00 a cui va aggiunto il biglietto nave e gli ingressi facoltativi del primo giorno alle Sorgenti di Su Gologone, al villaggio nuragico di Sa Sedda, Sos Carros e Tiscali. Le prenotazioni saranno accettate entro Martedì 31 Gennaio dietro versamento di una caparra di € 150,00 Direttore di gita: S. Cavallini

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ALTA VAL DI VARA 03 CAMMINANDO CON GLI AMICI DI DON SANDRO: GIUGNO

Lungo il tracciato che da Varese Ligure porta al Passo del Bocco, troviamo, qualche chilometro prima del passo, un gruppo di case con una chiesetta: è Cassego, antico paesino edificato nell’alto vallone del Torrente Scagliana, affluente del Fiume Vara e raggiungibile anche dai sentieri che scendono dall’AV dei Monti Liguri Liguri.. Con il parroco del Paese, Don Sandro Lagomarsini è in piedi una collaborazione pluriennale, con il Gruppo “Terre Alte” della nostra Sezione che consiste nell’organizzare una camminata per il giorno

della Santissima Trinità, che quest’anno cade il 3 Giugno.

Sarà l’occasione per confrontarci con un’esperienza pastorale di estremo interesse per gli abitanti della valle e per chi, come noi, vuole approfondire le tematiche relative alla vita sulle nostre montagne. La conoscenza del territorio, che Don Sandro ha maturato in tutti i suoi molteplici aspetti, è fonte di riflessione e crescita per chi ha a cuore i “segni” che l’uomo ha lasciato nel suo passare, generazione dopo generazione, sulle “Terre Alte”.

Come sempre, il nostro amico “intonacato” (nel senso che veste l’abito talare) ci proporrà una camminata sui vecchi sentieri che, numerosi, si intersecano nei monti che fanno da corona all’Alta Val di Vara e che Egli frequenta e percorre da parecchi anni, conoscendoli, dunque, molto bene.

Il programma dettagliato, con il percorso proposto dal “Don”, sarà reso noto a tempo debito.

Accompagnatore: Don Sandro Lagomarsini - Orario di partenza: Sarzana ore 8.30

°°°°°°°°°°°°°°° ALPI APUANE 10 GIRO DELLE FERRATE DEL PIZZO D’UCCELLO GIUGNO Il Pizzo d'Uccello (1.781m) si distingue tra le altre cime delle Alpi Apuane soprattutto per la sua Parete Nord, un appicco di quasi 700 m di dislivello che pone la montagna al paragone con le più famose pareti dolomitiche. E’’ in forma di Piramide a tre facce, con altrettante creste: NE e la SSE delimitano un piccolo triangolare versante orientale. La cresta ONO (di Nattapiana) è lunghissima (oltre 2 km) e divide la vertiginosa muraglia Nord dai ripidi scoscendimenti Sud di Vinca: COMITIVA UNICA (EEA) Da Vinca saliamo alla Foce dei Lizzari e scendiamo, per il sentiero attrezzato “Zaccagna” alla base della parete Nord del Pizzo d’Uccello. Ci dirigiamo alle Cave del Cantonaccio dove, poco oltre, inizia la ferrata “Tordini-Galligani” che segue una marcata costola che porta a Foce Siggioli. Dalla Foce, attraversiamo il versante orientale del Pizzo fino al Giovo. Scesi nel versante di Vinca, in prossimità delle Capanne di Giovo, prendiamo un sentiero sulla destra che traversa il versante Sud del Pizzo d’Uccello, supera una parete di roccia attrezzata con funi d’acciaio (sentiero “Piotti”) che arriva sotto la Foce dei Lizzari, dove riprende il sentiero dell’andata che scende a Vinca. Itinerario: Vinca 808m –Foce dei Lizzari 1250m – Cantonaccio 800m ca – Ferrata “Tordini-Galligani” – Foce Siggioli 1390m – Giovo 1500m ca – Sentiero “Piotti” – Vinca 808m. Dislivelli e tempi : salita e discesa 1250m – Ore di cammino: 8,00 Direttori di gita e orario di partenza: N. Giannini - P. Tonelli Orario partenza: Da stabilire Gita riservata ad Escursionisti Esperti.

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PARCO DELL’ARCIPELAGO TOSCANO 9-10 ISOLA D’ELBA E PIANOSA GIUGNO

Fine settimana dedicato a due isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano: all’isola più grande (l’Elba) e alla piccola (Pianosa).

Il primo giorno, arriveremo agli oltre 1000 metri del Monte Capanne, stupendo punto panoramico su tutte le isole dell’Arcipelago toscano e la vicina Corsica, mentre la Domenica, raggiungeremo, al massimo, i 20 metri di altezza media dell’Isola di Pianosa.

• Isola d’Elba - L'isola in epoca protostorica era abitata dagli Ilvati, un'antichissima popolazione

appartenente all'etnia dei Liguri - da qui il nome antico dell'isola: Ilva. Ricchissima di giacimenti di ferro, l'isola d'Elba rese possibile il sorgere della civiltà Etrusca e poi il successo militare di Roma, i cui soldati usavano come arma il giavellotto con punta di ferro a perdere, arma possibile solo con grande disponibilità di metallo. Nel periodo medioevale l'isola divenne parte del territorio della Repubblica di Pisa e furono edificate torri di avvistamento e la fortezza del Volterraio, situata su un'altura inaccessibile. L’imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all’Elba nel 1814 e vi rimase 10 mesi. A testimonianza della sua permanenza restano la Villa dei Mulini in posizione dominante su Portoferraio e Villa San Martino, residenza estiva del còrso, nella campagna elbana.

• Isola di Pianosa – L’isola, con l’altitudine media di 20m, appare al visitatore come una piatta striscia di terra completamente diversa dalle altre isole. L’azione del mare e dei venti hanno modellato questo enorme zoccolo di origine calcareo-tufacea. La vegetazione, una volta certamente rigogliosa di lecci e querce, si è ridotta a gariga e a qualche ormai raro olivo residuo di una ricca piantagione di 20.000 esemplari. Resti di popolazioni risalenti al Mesolitico e al Neolitico, consistenti in strumenti litici e ceramiche, provano la presenza di popolazioni che risiedevano stabilmente a Pianosa. Ai tempi dei romani, fu abitata da Marco Giulio Agrippa il Postumo, esiliato dall’imperatore Augusto nella bella villa che era situata nei pressi del porto. “Planasia”, come fu chiamata, ha vissuto il massimo splendore nel XVI secolo, quando la sua popolazione raggiungeva i mille abitanti. Nel 1553 l’isola fu messa a ferro e a fuoco dai pirati Dargut e Kara Mustafà che dopo aver distrutto il castello pisano, uccisero vecchi e bambini e deportarono il resto della gente in Africa. Da allora l’isola non fu più abitata stabilmente, fino alla sua trasformazione in colonia penale avvenuta nel 1858 quando il Granducato di Toscana fonda la “colonia penale agricola di Pianosa”.

Programma indicativo

Sabato 9 Giugno - Partenza in pullman da Sarzana (orario da definire) alla volta di Piombino dove ci imbarcheremo sul traghetto per Portoferraio. Giunti all’Elba, andremo a Marciana per salire sul Monte Capanne e scendere al paese di Poggio. (c’è anche la possibilità di raggiungere il Monte Capanne con l’ovovia) Domenica 10 Giugno – Sveglia e colazione e partenza per Pianosa per una visita guidata all’isola Ci permetterà di assaporarne tutti gli aspetti: quello storico con la visita del delizioso paese abbandonato con le sorprendenti catacombe cristiane, quello naturalistico con una delle visite facoltative all’interno dell’ex-colonia penale e quello marino, magari con l’ultimo bagno di stagione nell’incontaminata spiaggia di Cala Giovanna. Il prezzo indicativo è di circa € 140/160 ed è comprensivo di: Pullman A/R Sarzana-Isola d’Elba – traghetto A/R Piombino-Portoferraio – traghetto A/R Marina di Campo Pianosa – guida naturalistica per l’Isola di Pianosa – una mezza pensione in Hotel. Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 50 inizieranno Sabato 31 Marzo. Direttori di gita: C. Codeluppi, R. Castagna

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ALPI APUANE 17 SERENAIA - MONTE PISANINO GIUGNO Il Pisanino è la massima elevazione delle Alpi Apuane e, come nel caso del Cusna e dell’Alpe di Succiso, è situato su un contrafforte interno che si diparte dalla Foce di Cardeto, quindi fuori dallo spartiacque principale. Si differenzia dalle altre vette circostanti per non avere strutture rocciose particolarmente ardite essendo rivestito da un folto manto erboso. Nonostante questo, la montagna colpisce l’escursionista per la sua mole imponente e per l’altezza dei suoi versanti. COMITIVA UNICA (EE) Da Serenaia, percorso il piano di fondovalle, imbocchiamo il sentiero CAI 178 che all’inizio attraversa una bella area pic-nic attrezzata con tavolini e panchine. Passiamo quindi vicino ad una baita ristrutturata di recente (Baita Italia) e quindi iniziamo la salita immersi in secolari faggete. In questa prima parte il bosco è abbastanza fitto. Incontriamo quindi il sentiero CAI 180 (proveniente sempre dalla Val Serenaia) e continuiamo il cammino sul 178. Pian piano il bosco diventa più rado e ci permette di ammirare il Pizzo d’Uccello in tutta la sua eleganza, gli aspri Zucchi di Cardeto ed il Pisanino, nostra meta. Attraversiamo alcuni piccoli risalti di roccia ed alcuni enormi massi, che sembrano provenire da possenti sconvolgimenti avvenuti, chissà quanto tempo fa, sugli Zucchi di Cardeto. Costeggiamo il versante ovest del Pizzo Altare e quindi incontriamo il sentiero CAI 179 che proviene dal nuovo rifugio Orto di Donna e. in breve giungiamo alla Foce di Cardeto, una stretta e suggestiva insellatura rocciosa, posta tra il Pizzo Altare e la prima gobba del M.Cavallo, che mette in comunicazione la Val Serenaia con la Valle dell’Acqua Bianca. A questo punto, seguendo sempre il sentiero CAI n° 178, che qui corre in comune col 179, scendiamo per circa 200 metri sul versante Acqua Bianca, fino ad incontrare sulla sinistra una traccia segnata in azzurro (presente una scritta “M.Pisanino”) e con radi pallini biancorossi: è l’inizio del sentiero di vetta per il Pisanino. Iniziamo a percorrerlo scendendo per gli scoscesi e ripidi versanti degli Zucchi di Cardeto fino all’invaso del Rio Rondegno. Risaliamo, sotto il Pizzo Altare con una prima parte del percorso caratterizzata da una esposizione moderata, esposizione che aumenta soprattutto in alcuni traversi sotto il Pizzo Maggiore: qui serve veramente una grande attenzione ed una totale assenza di vertigini, visto che il tracciato è molto stretto e sotto di noi c’è un precipizio di svariate centinaia di metri. Attraversati gli Zucchi di Cardeto, giungiamo a Foce Altare, posta fra gli Zucchi e la vetta del Monte Pisanino Proseguiamo lungo il sentiero di vetta e, sempre facendo molta attenzione, ci inoltriamo le ripidissimo Canale delle Rose, che saliamo faticosamente, fino ad uscire sulla cresta sommitale, a breve distanza dalla vetta del Monte Pisanino. Per il ritorno, seguiremo la stessa via percorsa all’andata. Itinerario: Serenaia 1050m. – Foce di Cardeto 1680m. Rio Rondegno 1500m ca - Foce dell’Altare 1750m. – M. Pisanino 1946m e ritorno. Dislivelli: Salita e discesa mt. 1080 Tempi: Ore di cammino: 7,00 Direttori di gita: G. Molignoni, G. Bogazzi Referente Sarzana: G. Vanacore Orari partenze: Carrara ore 7.00 – Sarzana ore 7.30

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PICCOLE DOLOMITI – PASUBIO: 22-24 SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA GIUGNO

Il Pasubio è formato da tre sistemi montuosi di crinali

isolati separati da pianori (detti "buse" o "alpi"): verso nord il crinale del Col Santo che a nord scende verso la Valle di Terragnolo; verso sud, oltre la Busa di Bisorte, il secondo crinale dal Monte Roite allo Spil, quindi il Pasubio con la Cima Palon da cui partono diversi crinali, tra cui quello che passa attraverso i denti Italiano e Austriaco.

Il Monte Pasubio fu teatro di violenti scontri durante la prima guerra mondiale e alcuni sentieri escursionistici che oggi utilizziamo per le nostre gite sono tracciati su vecchie mulattiere o sentieri militari che tagliano tutto il massiccio,

portandoci vicino a resti di trincee o in gallerie, e non si può fare a meno di tornare con la mente a quel periodo, quando il silenzio della montagna era rotto dagli spari di mortai e cannoni. Durante la prima guerra mondiale per i trasporti vennero utilizzati automezzi a motore e sul Monte Pasubio i due eserciti italiano e austroungarico costruirono così delle strade, utilizzate per rifornire di armi e masserizie i militari in quota. Una delle più ardite è la “strada degli “Eroi” o delle 52 Gallerie. Costruita nel corso della Prima Guerra Mondiale, rappresenta una delle maggiori opere belliche di tutto il conflitto, che probabilmente non ha pari in nessun luogo. Sarà l’itinerario che percorreremo il primo giorno per arrivare al Rifugio Papa.

Programma:

• Venerdì 22 Giugno: Sarzana-Rifugio Papa (1929m) Giunti a Bocchetta Campiglia (1216m) da Sarzana, inizieremo l’escursione per il Rifugio Papa attraverso il percorso delle “52 Gallerie”. Si tratta di un itinerario di interesse storico ed ambientale: un’autentica meraviglia dell’ingegneria militare e del lavoro umano, realizzata dalla 33a compagnia minatori del 5° genio e da 6 centurie di lavoratori. La “Strada della Gallerie” è un’ampia mulattiera che incide e trafora appicchi e burroni del versante sud del Sottogruppo di Monte Forni Alti e che offre un incessante succedersi di sensazioni che conferiscono a questo percorso un primato estetico difficilmente non superabile. La “Strada delle Gallerie” venne costruita con lo scopo principale di consentire in qualsiasi stagione e con qualunque tempo il transito di uomini e salmerie al coperto dalla vista e dall’offesa avversaria, assicurando quindi in permanenza l’accesso alla zona sommitale del Monte Pasubio in condizioni ottimali di sicurezza, con un tracciato complessivo di km 6,3, dei quali 2,3 distribuiti in 52 gallerie ed i restanti intagliati a mezza costa. Dislivello in salita: mt. 950 circa – Ore di cammino: 5,00 circa – Segnavia CAI 366

• Sabato 23 Giugno: Rifugio Papa (1929m) -Rifugio Lancia (1825m) Dopo la prima colazione, partiremo per la traversata che dal rifugio Papa porta al Rifugio “Vincenzo Lancia”. Si tratta di un percorso di elevato interesse storico e panoramico, che traversa la Zona Sacra, per poi svolgersi completamente lungo la sommità dell’acrocoro. Nonostante la maggior lunghezza, con favore di condizioni atmosferiche, la traversata rappresenta la massima attrattiva per chi vuole conoscere il Pasubio. Dislivelli: salita mt. 280, discesa 400 – ore di cammino: 3,30 – Segnavia tricolore n. 105 Nota: dal momento che la giornata a disposizione è lunga, si potrebbe visitare con attenzione quanto offerto dal punto di vista storico nelle vicinanze del Rifugio Papa.

• Domenica 24 Giugno: Rifugio Lancia-Giazzera-Sarzana Dopo la colazione del mattino, partiremo per una traversata che ci porterà a Giazzera (1092m) dove ci attenderà il pullman per il viaggio di ritorno. Dislivello: in discesa mt. 730 – ore di cammino: 2,30/3,00 – segnavia CAI m° 101 Le prenotazioni inizieranno Sabato 28 Aprile e dovranno essere accompagnate da una caparra di € 100,00 Direttori di gita: E. Falghera, A. Passalacqua

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ALPI APUANE 1 VAGLI-M. TAMBURA-VAGLI LUGLIO Terza per altitudine, dopo Pisanino e Cavallo, la Tambura è una montagna di marmo a forma di tozza piramide che termina con una caratteristica cuspide triangolare. Vista da ogni lato, ha un po’ lo stesso aspetto, che contrasta con le linee più rotte e tormentate delle

Apuane. I profili piuttosto dolci della Tambura invogliano a panoramiche salite invernali e a qualche possibilità sci-alpinistica nel suo ondulato versante settentrionale chiamato Carcaraia. COMITIVA UNICA (E) Da Vagli di Sopra ci portiamo a Campocatino seguendo la vecchia mulattiera (segnavia 177), che in circa 45’ ci porta in questa verde conca residua di un antico bacino glaciale e luogo trai più ameni delle Apuane e sovrastata dalla grande parete NE della Roccandagia. Su un bordo morenico, sorge un pittoresco villaggio temporaneo testimonianza di una antica attività pastorale. Saliamo lungo il dosso di destra, fino al Passo Tombaccia, ad aggirare il dosso della cresta NNO della Roccandagia. Proseguiamo in falsopiano lungo i ripidi fianchi boscosi del monte, per poi risalire un’ampia conca traversando grandi lastroni. Usciti dal bosco, proseguiamo nella pietrosa regione ondulata detta “Carcaraia”, fino ad arrivare al Passo della Focolaccia, dilaniato dalle cave e, seguendo la Cresta Nord-ovest, sassosa e senza difficoltà, raggiungiamo la vetta della Tambura. Dalla vetta, seguendo il filo sassoso della Cresta Sud, scendiamo al Passo Tambura, dove ci immettiamo nella Via Vandelli, scendendo lungo il Vallone di Arnetola, fino ad una vecchia cava. Abbandoniamo la Vandelli girando a sinistra (segnavia 147) seguendo il sentiero che taglia tutto il boscoso versante orientale della Tambura . Giunti al Canale di san Viano dove, incastrato nella parete rocciosa c’è la Cappella omonima, risaliamo per una cinquantina di metri per poi dirigerci a Campocatino e, per la mulattiera percorsa all’andata, ritornare a Vagli. Itinerario: Vagli di Sopra 681m – Campocatino 1031m – Passo Tombaccia 1365m –

Carcaraia – Passo Focolaccia 1642m – M.Tambura 1890 – Passo Tambura 1620m – San Viano 1090m – Campocatino 1031m – Vagli Sopra 681m.

Dislivelli e tempi: Salita e discesa: mt. 1250 – Ore di cammino: 7,00 Direttori di gita: L. Musetti Orario di partenza: Sarzana ore 7,00

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VAL BADIA (DOLOMITI) 08-22 34° SOGGIORNO ESTIVO LUGLIO

Per questo ormai tradizionale appuntamento estivo, giunto alla sua 34^ edizione, ci capita, quasi sempre, quando diamo alle stampe il “Programma di Attività” annuale di non avere le idee ancora ben chiare in merito alla scelta della località dove verrà svolto il tradizionale “Soggiorno Estivo”. Di preciso, non sappiamo ancora dove ”scarpineremo”, però, a differenza degli anni scorsi e, dopo un sopralluogo effettuato dal Dott. Cozzani, che da alcuni anni ha “all’anima” l’organizzazione del Soggiorno (e che ringraziamo), l’orientamento è per la splendida Val Badia, dunque, ancora una volta, in Dolomiti. Fatta questa doverosa premessa, rammentiamo, a chi gli “frulla per la

testa” di partecipare a questo tradizionale appuntamento in montagna, che i periodi di permanenza al Soggiorno Estivo sono improrogabilmente i seguenti tre:

1 settimana, 10 giorni, 2 settimane;

Onde evitare spiacevoli discussioni, non saranno accettate deroghe a quanto stabilito per evitare quello che è successo nel 2009 quando i proprietari dell’Hotel Oswald di Selva di Val Gardena (e il segretario) si sono ritrovati alle prese con 11 periodi (5, 6 giorni, una settimana, 10 giorni, due settimane, chi voleva partire un giorno prima, chi un giorno dopo, ecc.). Fatta questa precisazione, non resta altro che selezionare la struttura che ospiterà la comitiva della nostra Sezione, fiduciosi che la scelta cada su un albergo che fornisca un binomio accettabile qualità/prezzo e che abbia a portata di mano, anzi, di piede, la possibilità di effettuare escursioni che soddisfino le diverse velleità del popolo deambulante presente al Soggiorno Estivo. Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 120, comprensive della quota di iscrizione di € 20, quest’ultima non restituibile in caso di rinuncia, inizieranno Sabato 12 Maggio.

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ALPI RETICHE: ADAMELLO 14/20 25° TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO LUGLIO

Per le “nozze d’argento” con il Trekking da rifugio a rifugio, abbiamo scelto il gruppo dell’Adamello, nelle Alpi Retiche Meridionali. Percorreremo il trekking bresciano più noto come Alta Via N° 1 dell’Adamello, ideato nei primi anni ’70. L’Itinerario si sviluppa in cinque tappe, dal Rifugio Tita Secchi al Rifugio Garibaldi, su terreno di media e alta montagna a quote comprese tra i 2000 e i 3000 metri: necessita, dunque, idonea attrezzatura, buon equipaggiamento, allenamento e ottima confidenza con l’ambiente alpino. Alcuni tratti particolarmente esposti e delicati sono stati

facilitati con l’installazione di catene e corde metalliche fisse. Affrontarlo con leggerezza, perciò, potrebbe rivelarsi pericoloso.

Programma di massima

• Sabato 14: Sarzana – rifugio Tita Secchi (EE) Sarzana – Breno – Rifugio Tassara (1800m) (autobus) e, a piedi, per il Rifugio Tita Secchi (2367m) Dislivelli: salita mt. 680, discesa mt. 112 – ore di cammino h.3,00

• Domenica 15: Rifugio Tita Secchi – Rifugio Maria e Franco (EE) Rifugio Tita Secchi (2367m) – Passo di Blumone (2633m) - Passo del Termine (2334m) - Conca Predona (2302m) - Bocchetta Brescia (2717m) - Rifugio Maria e Franco (2574m). Dislivelli: salita mt. 842, discesa mt.635 – Ore di cammino: h. 6,00

• Lunedì 16: Rifugio Maria e Franco – Rifugio Città di Lissone (EE) Rifugio Maria e Franco (2574m) – Passo di Campo (2296m) - Lago d’Avolo (2393m) - Passo d’Avolo (2556m) - Passo Ignaga (2528m) – Rifugio Lissone (2017m). Dislivelli: salita mt. 260, discesa mt. 817 – Ore di cammino: 6,00

• Martedì 17: Rifugio Città di Lissone – Rifugio Prudenzini (EE) Rifugio Città di Lissone (2017m) – Passo di Poia (2775m) - Rifugio Prudenzini (2225m) Dislivelli: salita mt. 758, discesa mt.550 – Ore di cammino: 5,00

• Mercoledì 18: Rifugio Prudenzini – Rifugio Tonolini (EE) Rifugio Prudenzini (2225m) - Passo Miller (2818m) – Rifugio Gnutti al lago Miller (2160m) - Passo del Gatto (2103m) - Lago Baitone (2281m) Rifugio Tonolini (2450m). Dislivelli: salita mt. 940, discesa mt. 893 – Ore di cammino: 6,00 Giovedì 19: Rifugio Tonolini – Rifugio Garibaldi (EE) Rifugio Tonolini (2450m) – Passo di Premassone (2923m) – Pantano d’Avio (2378m) – Bocchetta del Pantano (2650m) – Rifugio Garibaldi al Lago del Venerocolo (2553m). Dislivelli: salita mt. 753, discesa mt. 650 – Ore di cammino: 6,00

• Venerdì 20: Rifugio Garibaldi – Sarzana (EE) Rifugio Garibaldi (2553m) – Temù (1150m), indi, ritorno in autobus per Sarzana Dislivelli: discesa mt. 1403 – Ore di cammino: 4,00 Le iscrizioni, limitate a 24 partecipanti, si apriranno Sabato 5 Maggio e dovranno essere accompagnate da una caparra di € 120,00, comprensive della quota di iscrizione di € 20,00, quest’ultima, non restituibile. La quota definitiva verrà stabilita una volta avuti i prezzi dei vari rifugi nei quali faremo mezza pensione nel corso del trekking e che stiamo contattando. Si rammenta che chi partecipa al trekking deve avere un buon allenamento ed essere abituato a “prendere tutto quello che viene dal cielo”, visto che tutti i rifugi sono prenotati secondo l’ordine di svolgimento del trekking e non possiamo saltare nessuna tappa. Conclusione, se alla partenza dal rifugio viene acqua, vento neve, grandine, ecc. si parte comunque…. : ci siamo capiti?! Direttori di gita: M. Sarcinelli - P. Tonelli

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VAL MALENCO 27-28-29 MINI TREKKING ADULTI LUGLIO

Gli amici della sezione del Club Alpino Italiano di Morbegno, che avevamo accompagnato sulle Alpi Apuane nel mese di Agosto dello scorso anno, ci ricambiano la cortesia, invitandoci sulle loro montagne, proponendoci un bel programma di tre giorni in Val Masino e Val di Mello: il “regno del granito”. Le valli che percorreremo, una vera perla delle Alpi, sono situate nelle Alpi centrali, precisamente nel comprensorio Masino-Bregaglia-Disgrazia e sono considerate, soprattutto dagli arrampicatori, il “regno del granito”.

Programma di massima

• Venerdì 27: Sarzana – Val di Mello Partenza da Sarzana (orario da definire) alla volta della Valtellina. Giunti a Morbegno, ci sistemeremo presso l’Hotel Ristorante “La Ruota”. Nel pomeriggio, partiremo per la Val di Mello per una camminata tranquilla che, a parte il primo pezzo nel bosco che taglia l’ultimo tratto di strada carrabile, si sviluppa su un sentiero largo e pianeggiante che percorre il fondovalle superando numerose cascine e malghe, fiancheggiato da pareti che sono il paradiso dei “climbers”. Il dislivello, in salita e discesa è di circa 250m – Le ore di cammino, 3,30/4,00 – Difficoltà: E

• Sabato 28: Valmalenco: rifugio del Grande Camerini mt. 2580 – Anello di Chiareggio Arrivati a Chiareggio, imbocchiamo la strada per il Rifugio Tartaglione e Del Grande. Ad un bivio, proseguiamo lungo la Val Sissone lungo il sentiero che si inerpica nel bosco fino a sfociare in un canalone. Pieghiamo sulla sinistra, salendo lungo la costa con un bellissimo panorama sulla Nord del Disgrazia. Raggiunta l’Alpe Sissone, vediamo in lontananza il Rifugio che raggiungiamo superando l’ultimo tratto di roccette, con l’ausilio di una catena. Dal rifugio, per il ritorno a Chiareggio, seguiremo un tratto dell’Alta Via della Valmalenco. Dislivello in salita e discesa mt. 1000 – Ore di cammino: 5,30/6,00 – Difficoltà EE

• Domenica 29: Alpi Orobie – Valle del Bitto di Albaredo – Cima di Lago mt.2353 Lasciato il mezzo a circa 1400m di quota, seguiamo le indicazioni per il Rifugio Alpe Piazza, innalzandoci per un sentiero, inizialmente acciottolato, che porta a superare i maggenghi di Corte Grassa e Corte Granda ed entrare in un bosco. Usciti a Cornellie, con un comodo sentiero che piega a destra, raggiungiamo il rifugio Alpe Piazza (1835m). Oltrepassato il rifugio, proseguiamo lungo l’alpeggio dirigendoci verso la cresta O che seguiremo fino in vetta alla Cima di Lago (2353m).. Per la discesa, ritornati all’inizio della cresta si segue il sentiero che entra nella valle di Lago tagliando i pendii meridionali della cima omonima. Giunti sulle sponde del piccolo lago, si scende al Rifugio Alpe Lago (1510m) e, in breve, ritorniamo al punto di partenza. Dislivello: salita e discesa mt. 953 – Ore di cammino 5,30/6,00 – Difficoltà: E

• Note: Il prezzo è di circa 220/250 ed è comprensivo di: tre giorni di mezza pensione in albergo, compreso bevande, con sistemazione in camere doppie – viaggio in pullman . Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 70, inizieranno Sabato 26 Maggio Saremo accompagnati dagli amici del CAI di Morbegno

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.MESE DI AGOSTO

In questo mese, dove la maggior parte degli italiani va a spaparanzarsi al mare, noi ne approfittiamo per andare dalla parte opposta, un po’ più in alto e programmare qualche cosina “al di sopra delle righe”.

Si tratta di iniziative rivolte ai soci che hanno già qualche esperienza di discese in corda doppia, di conoscenza dei nodi fondamentali e che non abbiano problemi di vertigini, soprattutto per le salite su vie ferrate di un certo impegno. La classificazione di queste proposte e da considerare EE, EEA.

• 24-27 Agosto: Dolomiti: le vie ferrate

Il programma prevede la partenza da Sarzana (orario da definire) alla volta della Val di Fassa e sistemazione in albergo. Nel corso del breve soggiorno, verranno salite le seguenti Ferrate:

• Ferrata dei Finanzieri La classificazione che danno di questa Via Ferrata è: “particolarmente difficile, esposta e impegnativa”. Consigliabile, dunque, solo a escursionisti esperti. Il dislivello della ferrata è di circa 600 metri.

• Ferrata delle Trincee Questa ferrata si snoda attraverso i campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale e chi la percorre può portarsi a casa il ricordo degli avvenimenti storici della Guerra in Dolomiti. Pur essendo meno difficile della Ferrata dei Finanzieri, anche questa è consigliata a escursionisti esperti. Il dislivello della via ferrata è di 300 metri Per partecipare a queste iniziative, limitate ad un massimo di 20 partecipanti, è necessario avere, oltre che esperienza e buona preparazione fisica, il seguente materiale:Imbragatura, casco, cordino, moschettoni, set da ferrata e pila frontale per la Ferrata delle Trincee. Direttori di gita: P. Tonelli, N. Giannini

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FRANCIA - AVEYRON: 23 AGOSTO “IL GEMELLAGGIO CONTINUA….” 01 SETTEMBRE

Il tema del viaggio di quest’anno sarà:

Alla scoperta del Midi Toulosain

Quest’anno, il biennale appuntamento con l’antica terra di “Linguadoca”, coincide con le “nozze d’argento” del Gemellaggio. Infatti, sono passati ben 25 anni da quando, nell’Aprile del 1988, vedemmo per la prima volta, i tetti uniformi di Villefranche de Rouergue, dominati dalla possente mole del Campanile-androne della Cattedrale di Notre-Dame.

“Le jumelage, marche”, come dicono giustamente i nostri amici transalpini e noi siamo contenti di invadere pacificamente, ogni due anni, il suolo francese, contenti di assaporare il programma di visite proposteci dai nostri amici di Villefranche.. Quest’anno, i nostri “gemelli” francesi ci propongono la

scoperta del Midi Toulosain, un territorio fra Tolosa e la catena dei Pirenei. Vedremo e visiteremo paesini medievali, siti archeologici e, a Tolosa, visiteremo la celebre “Città dello Spazio”.

Programma di massima

• Giovedì 23 Agosto Partenza in autobus da Sarzana (orario da stabilire), alla volta di Nailloux, che si trova a circa 40 Km prima di Tolosa: sistemazione in Hotel – Cocktail di benvenuto.

• Venerdì 24 Agosto Giornata dedicata alla scoperta della città antica e medievale di St. Bertrand de Comminges e del paese di Martres Tolosane, celebre per le ceramiche e il sito gallo-romano.

• Sabato 25 Agosto Visita della cittadina di Mirepoix, famosa per la splendida piazza con gli antichi portici in legno – pranzo medievale – Pomeriggio: Montgailhard e le ceramiche dei Pirenei.

• Domenica 26 Agosto Mattinata dedicata alla visita di una fattoria di Lauragais, con degustazione dei prodotti. A seguire, trasferimento a Tolosa per visitare la famosa « Città dello Spazio »; il planetarium, le officine spaziali, la stazione Mir, ecc.

• Lunedì 27 Agosto Partenza per Villefranche de Rouergue con una sosta nella Regione di Revel per visitare i giardini e il museo del Canal du Midi, capolavoro costruito da Pierre-Paul de Riquet e inaugurato nel 1681 sotto il regno di Luigi XIV°, classificato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1996.

• Da Martedì 28 a Giovedì 30 “Randonnée” alla scoperta dei dintorni di Villefranche, con programma da definire, a parte il Giovedì con la mezza giornata libera nel mercato di Villefranche e il tradizionale pasto campestre al “Gite” de la Gasse, sulle rive dell’Aveyron.

Avendo necessità di conoscere il prima possibile il numero dei partecipanti, rammentiamo che le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 100, sono aperte dall’inizio dell’anno, e si chiuderanno al raggiungimento del numero massimo di 25 partecipanti.

Direttore di gita: C. Codeluppi

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ALPI APUANE 2 PONTE MERLETTI - M. CORCHIA-TRE FIUMI SETTEMBRE Il Corchia, la cui vetta è duplice, con un’Antecima Ovest (1630m) distante circa 500m dalla cima principale, è una montagna piuttosto uniforme se vista dalla Foce di Mosceta, mentre acquista una certa imponenza a occidente e a mezzogiorno, dove cade con lunghe bastionate rocciose, convergenti ai Torrioni del Passo Croce. Nei suoi fianchi si aprono numerose grotte, la più famosa delle quali è l’Antro del Corchia, aperto qualche anno con un percorso turistico. COMITIVA UNICA (E) Da Ponte Merletti, sulla strada del Cipollaio, imbocchiamo uno stradello e, prima di attraversare il torrente, deviamo a sinistra per salire, tra a beti e radi castagni, alle case abbandonate e alla chiesetta di Campanice, in amena posizione alla falde del Monte Freddone. Il sentiero prosegue nel bosco, tocca alcuni casolari e raggiunge una cappelletta sulla strada poco sotto il valico di Fociomboli. Saliamo al valico e seguiamo una marmifera che sale lungo il versante settentrionale del Corchia fino ad arrivare ad una vecchia cava poco sotto il crinale ed a poca distanza dalla vetta del Monte Corchia che raggiungiamo in poco tempo. Scendiamo i 500 metri di dislivello che ci separano dal Rifugio alla Foce di Mosceta seguendo prima la cresta Sud-est e poi il versante Est. Abbandonato il Rifugio, seguiamo il segnavia 128 che si stacca sulla sinistra a tagliare, in alto e in falsopiano, , il Canale delle Verghe ed aggirare, a quota 1130, i contrafforti nord-orientali del M. Corchia, fino a giungere ai parti di Puntato. Dai Prati risaliamo nel bosco a scavalcare la cresta Est-nord-est del Monte Freddone per ppi traversare tutto il versante settentrionale, perdendo gradatamente quota fino a ritornare sulla strada del Cipollaio a poche centinaia di metri da Tre Fiumi, termine della gita. Itinerario: Ponte Merletti 800m – Campanice 1053m – Fociomboli 1270m – M. Corchia

Rifugio Del Freo 1180m – Puntato 995m – q. 1150 – Tre Fiumi 750m. Dislivelli e tempi: Salita mt.1050, discesa mt. 1080m – Ore di cammino: 6,00/7,00 Direttori di Gita: D. Valtriani, S. Bordone Orario di partenza: Sarzana ore 7,30

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APPENNINO PARMENSE 9 PASSO DI TICCHIANO-M. NAVERT-GRAMATICA SETTEMBRE Il Monte Navert, per il suo aspetto alpestre e roccioso, ha una fisionomia inconfondibile: la vetta è un luogo singolare ed affascinante, essendo una sorta di piccolo altopiano erboso che, a sud, precipita con una verticale bastionata di roccia verso il sottostante Passo della Colla. Questo verde pianoro sommitale è uno straordinario balcone panoramico su tutte le cime dell’Appennino parmense orientale, mentre in primavera diviene anche un magnifico giardino fiorito di alta quota, popolato da numerose specie di fiori. COMITIVA UNICA (E) Partiamo dal Passo di Ticchiano seguendo una strada che aggira, sulla destra, il Poggio del Tesoro e che permette di raggiungere in breve il tracciato del segnavia Cai 737. Voltando a destra si inizia a seguire la comoda carrareccia che attraversa ampi prati. In questo tratto l’attenzione è catturata dal profilo dell’Alpe di Succiso e delle altre montagne reggiane. Con pendenza costante e moderata si aggira sulla destra la modesta elevazione del Poggio dello Zucchero e si entra nel bosco. Giunti in località Groppo del Lago (1251 m), si ignora la traccia che scende a sinistra verso Pianadetto, mantenendo la destra e il segnavia. Dopo aver attraversato l’ultima porzione di bosco si percorre infine l’ultima parte della dorsale nord-orientale del Monte Navert, ormai in vista del crinale parmense oltre che delle vette reggiane. L’ultimo panoramico strappo conduce così alla cima del Monte Navert.

Dalla croce di vetta si punta ora alla dorsale nord-occidentale che scende verso Grammatica. Alternando tratti di bosco a panoramici pascoli si perde costantemente quota seguendo i segnavia del sentiero 739 (cartelli). Un ampio groppo erboso concede un’ultima visione d’insieme del crinale, prima che il sentiero perda quota nel bosco. Senza difficoltà si continua la lunga discesa fino a giungere alla chiesa del paese di Grammatica, termine della gita. Itinerario: Passo di Ticchiano 1154m - Passo di Casarola 1148m - La Posa 1255m - Monte Navert 1654m - Groppo Fosco 1556m – Monte Quadro 1477m – Gramatica 1026m Dislivelli: Salita mt. 500 - Discesa mt. 630 Tempi: Ore di cammino: 5,00 Direttori di gita: L. Musetti Referente Carrara: G. Cairo Orari di partenza: Carrara ore 7,00 - Sarzana ore 7.30

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SETTEMBRE KILIMANGIARO E PARCHI NAZIONALI

Per il “gitone alpinistico” di quest’anno, abbiamo scelto la vetta più alta dell’Africa: il Kilimangiaro. La sua cima raggiunge i 5.895 metri ed è il più grande vulcano spento del pianeta.

La salita alla vetta non presenta grandi difficoltà; ovviamente è indispensabile avere qualche esperienza in alta quota e un buon allenamento.

Il Kilimanjaro è composto da tre coni vulcanici spenti, il Kibo, (5.895m), il Mawenzi, (5.149m) e lo Shira, (3.962m). Tutti coloro che hanno affrontato il trekking verso la vetta di questa montagna descrivono la bellezza e la singolarità del passaggio dalla lussureggiante regione tropicale alla neve ed al ghiaccio della cima. Il sentiero che conduce alla montagna passa attraverso altopiani africani popolati di animali selvaggi, poi attraversa foreste pluviali, boschi e paesaggi alpini. Al termine della salita al Kilimangiaro, visiteremo i vicini Parchi Nazionali di Tarangire, Serengeti e Ngorongoro. Per quanto riguarda il Lake Manyara, c’è la possibilità, interessante, di sostituirlo con una visita nella zona del Lago Eyasi, dove vive la tribù primitiva degli Hadzabe.

Programma indicativo:

• 1° giorno: Partenza dall’Italia e arrivo al Kilimanjaro airport di Arusha e trasferimento a Moshi

• 2° giorno: Moshi (915m) – Marangu Gate (1.830m) – Mandara Hut 2.740m) – 4/5 ore di cammino

• 3° giorno: Mandara Hut (2.740m) – Horombo (3.690m) – 6/8 ore di cammino

• 4° giorno: Horombo Hut (3.690m) – Kibo (4.695m) – 6/8 ore di cammino

• 5° giorno: Kibo (4.695m) – Hururu Peak (5.895m) – Horombo (3.690m) – 10 ore di cammino

• 6° giorno: Horombo (3.690m) – Marangu (1.830m) Moshi (890m) – 5/7 ore di cammino

• 7° giorno: Partenza in veicoli 4x4 per il Parco Tarangire e fotosafari

• 8° giorno: Parco Tarangire – Parco Serengeti e fotosafari

• 9° giorno: Intera giornata nel Parco Serengeti, tra i più ricchi e belli dell’Africa

• 10° giorno: Serengeti – Ngorongoro, con sosta alle Gole di Olduvai, “culla dell’umanità”

• 11° giorno: Fotosafari nel fondo del Cratere Ngorongoro e partenza per il Lago Manyara

• 12° giorno: Fotosafari nel Lago Manyara e successiva partenza per Arusha

• 13° giorno: Mattinata libera, quindi, trasferimento in aeroporto e rientro in Italia Costo indicativo: € 2.800/2.900 – Sono esclusi: visto di entrata, 3 cene, mance, extra personali Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 500, si chiuderanno entro il 31 Gennaio.

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APPENNINO TOSCO-EMILIANO 16 MONTE GENNAIO e CORNO ALLE SCALE SETTEMBRE Questa gita percorre un tratto di Appennino Tosco-Emiliano di notevole interesse ambientale e storico. Questa zona è percorsa da una fitta rete di sentieri che consentivano, un tempo, il passaggio e gli scambi commerciali tra uno stato e l’altro e, per questo motivo, un tempo conteso dalle “Tre Potenze” che dominavano questa parte di territorio: Stato della Chiesa, Gran Ducato di Modena, Gran Ducato di Toscana. COMITIVA UNICA (E) Da Casetta Pulledrari si sale un tratto della Foresta del Teso che ricopre le pendici occidentali del Poggio Catinaccio, fino al Passo della Pedata del Diavolo Rombiciaio, dove ci immettiamo nel percorso G.E.A.. Proseguiamo poi, nella bella e folta faggeta, fino a raggiungere il Rifugio del Montanaro, oltre il quale, usciamo al di sopra della quota limite del bosco (in questa zona rappresentato essenzialmente da faggi): siamo in una estesa area di vaccinieto che caratterizza anche altre montagne della zona, come il monte La Nuda ed il monte Cornaccio. Del resto la vegetazione e la fauna sono quelle caratteristiche della Foresta del Teso e del Parco Regionale del Corno alle Scale. Seguendo il crinale spartiacque, attraversiamo il Poggio dei Malandrini, per poi scendere al passo della Nevaia e raggiungere la sommità del Monte Gennaio. Continuando lungo il crinale, scendiamo al Passo del Cancellino, raggiunto il quale, risaliamo al Passo dello Stofinatoio, posto alla base dello sperone Sud del Corno alle Scale. In una ventina di minuti raggiungiamo la vetta del Corno alle Scale (chi vuole evitare la salita può proseguire lungo il sentiero 00 fino al Rifugio Duca degli Abruzzi) dal quale scendiamo al Lago Scaffaiolo e al Rifugio Duca degli Abruzzi che si trova nelle vicinanze del lago. Dal Rifugio, seguiamo il sentiero GEA 00 fino al Passo della Calanca, dove, abbandonato il crinale spartiacque, scenderemo verso la Doganaccia dove troveremo il pullman che ci riporterà a Sarzana.

Itinerario: Casetta Pulledrari 1222m –Passo d. Pedata del Diavolo Rombiciaio 1347m - Poggio dei Malandrini 1662m - Passo della Nevaia 1617m – Monte Gennaio 1814m – Passo del Cancellino 1634m – Passo dello Strofinatoio 1847m – Corno alle Scale 1945m – Rifugio Duca degli Abruzzi 1775m – Passo della Calanca 1737m – Doganaccia 1598m Dislivelli: Salita m. 950, discesa m.580 Tempi: Ore di cammino: 6.00/6.30 Direttori di gita: A. Passalacqua, M. Sarcinelli Orario di partenza: Sarzana ore 7.00

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BOLZANO E TRENTO 22/23 UOMO DI SIMILAUN E MOSTRA MICOLOGICA SETTEMBRE

I Gruppi “Terre Alte” e Micologico hanno hanno deciso di organizzare questa gita a Bolzano e Trento con lo scopo di visitare la Mostra Micologica di Trento e il Museo Archeologico di Bolzano dove è custodita

la Mummia dell’Uomo di Similaun.

programma indicativo • Sabato 22

Ore 7.00: partenza da Sarzana (piazza Terzi - vecchio mercato), con pullman riservato, con soste lungo il percorso autostradale. Arrivo a Bolzano verso le ore 12 e pranzo libero Ore 14.30 circa, visita al museo archeologico di Bolzano (Otzi, l’uomo di Similaun - durata h. 1,30) Al termine, giro della città visitando i portici, piazza Walter, e piazza delle Erbe. Ore 18,00 trasferimento in pullman a Trento per la sistemazione in Hotel: cena e pernottamento.

• Domenica 23 Sveglia e colazione e, alle ore 9.00, visita alla mostra micologica (durata circa 1-2 ore). Al termine, visita della città (Centro storico, palazzo SAT, duomo, castello del Buon Consiglio, dove è allestita la mostra “Vie e civiltà”). Pranzo libero Pomeriggio libero fino alle 16,00 circa, ora in cui avverrà la partenza per il rientro a Sarzana.

• Quota di partecipazione Il costo approssimativo è di € 100-150 ed è comprensivo del Viaggio A/R, sistemazione in Hotel in camere doppie, con trattamento di ½ pensione, entrata al museo archeologico e mostra micologica. Sono esclusi: eventuali altri musei, e i pranzi del 22/9 e 23/9 Le prenotazioni (caparra € 50,00), inizieranno Sabato 1 Settembre. Ricordiamo che La gita verrà effettuata con un numero minimo di 35 partecipanti. Direttori di gita: N. Lombardi, L. Tofani

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APPENNINO TOSCO-EMILIANO 29-30 TRAVERSATA: PRADARENA-RADICI SETTEMBRE Dopo la traversata (bagnata) dello scorso anno, dal Lagastrello alla Cisa, abbiamo deciso di riproporne un’altra, questa volta in direzione opposta: dal Passo di Pradarena al Passo delle Radici, con pernottamento al rifugio Battisti e che toccherà il suo culmine con i 2054m del Monte Prado.. La fatica che profonderemo in questi due giorni nel percorrere questo tratto di crinale, sarà senz’altro ricompensata dal panorama verso la catena apuana che ci accompagnerà sempre.

• Sabato 15 Settembre: dal Passo di Pradarena al Rifugio Battisti (E) Dal Passo di Pradarena, iniziamo la traversata seguendo lo stradello che porta al Passo della Comunella. Proseguiamo lungo la carraia per poi abbandonarla a quota 1697m per risalire il costone prativo Sud-ovest del Monte Sillano. Raggiunta la vetta, seguiremo il crinale fino al Passo di Romecchio, dove lasceremo lo spartiacque per imboccare il sentiero 633, che scende al Passo di Lama Lite passando dal Rifugio Bargetana. Dal Passo, in breve arriveremo al Rifugio Battisti. Itinerario: Passo di Pradarena 1575m – Passo della Comunella 1619m – Monte Sillano

1874m – Monte di Soraggio 1832m – Le Porraie 1835m – Passo di Romecchio 1680m – Passo di Lama Lite 1781m – Rifugio Battisti 1761m

Dislivelli e tempi: salita mt. 500, discesa mt. 3,50 - Ore di cammino: 5,00/6,00 –

• Domenica 16 Settembre: Rifugio Battisti-Monte Prado-Passo delle radici (E) Lasciato il rifugio, ci portiamo al valico di Lama Lite dove imbocchiamo il sentiero 631 che sale a sinistra a superare il saliente morenico che chiude l’ampio circo della Bargetana. Raggiunto il lago omonimo, iniziamo la salita verso Sud-ovest tra vaste brughiere fino ad attingere il crinale appenninico all’ampia Sella del Monte Prado da dove, in circa 30’, saliamo in vetta. Dalla cima, seguiremo praticamente il sentiero GEA 00 che segue tutto il crinale spartiacque, abbassandoci, piano piano, fino ad arrivare ai 1527 metri del Passo delle Radici, termine della traversata. Itinerario: Rifugio Battisti 1761m – Lago Bargetana - Monte Prado 2054m – Passo di Monte

Vecchio 1931m – Monte Vecchio 1981m – Passo degli Scaloni 1922m – Monte Cella 1941m – Bocca di Massa 1806m – Passo delle Forbici 1575m – Passo del Giovarello 1663m – Cima la Nuda 1705m – Passo delle Radici 1527m.

Dislivelli e tempi: salita mt. 550, discesa mt. 750 – Ore di cammino: 5,30/6,00 Direttori di gita: E. Voglino, M. Sarcinelli

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ALPI APUANE 7 ARNI – M. ALTISSIMO – TERRINCA OTTOBRE L’Altissimo, contrariamente al proprio nome, non è la vetta più alta delle Alpi Apuane, ma è senz’altro la montagna che colpisce maggiormente l’attenzione di chi osserva la catena Apuana dalla costa della Versilia. Vista dal mare, questa montagna, che si presenta con un’imponente e grandiosa parete meridionale, sembra dominare, in altezza, tutte le altre cime che la circondano. COMITIVA UNICA (E) Dal ristorante “Le Gobbie” imbocchiamo il sentiero (segnavia 33) che risale il fondo del Canale di Grotta Giancona, attraversa la sovrastante via marmifera e prosegue per il fondovalle ricoperto di faggi, fino a una specie di dolina carsica, oltre la quale, arriviamo, in breve, al Passo degli Uncini. Dal Passo, andiamo a sinistra ad una sovrastante quota 1456 seguendo il sentiero, a tratti esposto e nel quale bisogna fare un po’ di attenzione, che traversa il fianco settentrionale del monte Altissimo, fino a salire alla sua antecima Ovest, posta a breve distanza dalle vetta. Il sentiero scende lungo la cresta Sud-Est, toccando vecchie postazioni di guerra della Linea Gotica che si affacciano sul versante Sud, fino ad arrivare al Passo del Vaso Tondo, dove sbuca la traccia di sentiero proveniente dalla Tacca Bianca. Si continua, in falsopiano a traversare i pendii orientali delle quote 1471 e 1460, per poi proseguire, orizzontalmente, con tratti scavati nella roccia, fino a scendere alla Foce di Falcovaia e al grande piazzale delle Cave delle Cervaiole (una breve deviazione, ci porta ad osservare la grandiosità di queste cave). Dalle Cave, scendiamo lungo la strada fino a trovare, sulla sinistra, il bivio (segnavia 141) per il Colle Cipollaio e il Passo dei Fordazzani che si apre poco più in alto e che è attraversato dalla antica mulattiera che collegava Terrinca con la Tùrrite secca. Dal Passo, scenderemo sulla destra percorrendola in discesa fino ad arrivare a Terrinca, termine della gita.. Itinerario: Le Gobbie 1037m – Passo degli Uncini 1380m – Monte Altissimo 1589m – Passo del Vaso Tondo 1450m – Cervaiole 1190m – Colle Cipollaio 990m – Passo dei Fordazzani 1060m – Terrinca 600m. Dislivelli: Salita mt. 650, discesa mt. 1050. Tempi: Ore di cammino: 7,00 Direttori di gita: M. Pegazzano, L. Veneri Referente Carrara: R. Ravani Orari di partenza: Sarzana h. 7,00, Carrara h. 7,30

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PARCO REGIONALE DEL BEIGUA 14 MONTE ARGENTEA OTTOBRE Bel giro ad anello nel cuore del Béigua: senza troppa fatica si percorrono altopiani erbosi, boschi e pietraie, crinali che offrono una notevole varietà di paesaggi e panorami. È uno spettacolare balcone formato da montagne che si affacciano sul mare. L’escursione si svolge interamente all’interno del “Beigua Geopark” che propone una serie di Siti di valore geologico che raccontano la storia prima dei tempi, dalla chiusura degli oceani e dalla formazione delle Alpi fino ai paesaggi attuali. COMITIVA UNICA (E) Dal Rifugio Prato Rotondo imbocchiamo la sterrata percorsa dall’Alta Via dei Monti Liguri, seguendola fino al crocevia di Passo di Prato Ferretto. Ignorando il sentiero “AV” a sinistra e quello per il M. Rama a destra, proseguiamo diritti in discesa tra i faggi nel valloncello che porta alla diroccata Casa Carbuné. Lasciamo, a destra, la diramazione diretta al Passo Camulà e proseguiamo sul sentiero (due linee rosse) che attraversa in lieve salita una pietraia di grossi blocchi. Poco più avanti abbandoniamo questo sentiero per proseguire diritti (segnavia “A”), procedendo a mezza costa con vista fino al mare, attraversando vaste colate di blocchi rocciosi, alternate a boschetti di noccioli e di querce, fino ad arrivare al Rifugio Padre Rino, sovrastato dal Monte Argentéa. Dal rifugio si prosegue sul Sentiero “A” che rimonta una gigantesca pietraia, dove si trova un caratteristico spuntone a forma di fungo, si supera una stretta forcella e si va all’ampio valico del Passo del Foa, dal quale si sale direttamente sulla panoramica vetta del Monte Argentea. Scesi all’ampia sella erbosa del Passo Pian di Lerca andiamo a scavalcare l’ampio dorso della Cima del Pozzo, per poi scendere dolcemente fra radi pini fino al Passo Notua. Con un’ultima salita, oltrepassiamo la Rocca Fontanassa, oltre la quale arriviamo al Passo di Prato Ferretto, dove ci si ricongiunge con l’itinerario percorso all’andata, ritornando così a Prato Rotondo. Itinerario: Passo di Prato Rotondo 1092m – Prato Ferretto 1091m – Casa Carbunè 943m

– Rifugio Padre Rino 903m – Passo del Fo 932m - Monte Argentea 1089m – Pian di Lerca 1062m – Cima del Pozzo 1104m – Passo Notua 1068m – Rocca Fontanassa 1168m - Prato Ferretto 1091m – Passo di Prato Rotondo 1092m.

Dislivelli e tempi: Salita e discesa mt. 400 – Ore di cammino: 4,00 Direttori di gita: D. Tenerini, S. Cavallini Orario di partenza: Sarzana ore 7,30

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RIFUGIO “CARRARA” A CAMPOCECINA 21 43 ^ CASTAGNATA SOCIALE OTTOBRE

Le ultime due Castagnate Sociali sono servite per capire l’importanza di effettuare questa simpatica manifestazione, al Rifugio “Carrara” a Campocecina. La località ha tutti i requisiti (tranne uno: il gestore!) per consentirci di effettuare questo tradizionale appuntamento in questo luogo: splendida posizione, attrezzatura per la bisogna, percorsi per fare una sana camminata e, cosa più importane, la vicinanza del rifugio che, in caso di maltempo (che ci colse nel 2010), offre un riparo sicuro. Per la buona riuscita di questa

castagnata ci affidiamo, come sempre, al tempo atmosferico, alla presenza numerosa dei soci e all’ospitalità dei gestori, Grazia e Gianni (la presenza della Grazia è sicura; incerta quella di Gianni, perché, all’atto di mandare alle stampe questo “Programma Gite”, non sappiamo ancora se ritornerà dalla spedizione in Patagonia che farà, purtroppo per lo scrivente, insieme al segretario) Contemporaneamente vogliamo tranquillizzare i partecipanti (speriamo che siano numerosi come lo scorso anno) sul menu che ci guarderemo bene dal variare e che ci verrà somministrato dai soliti “quattro gatti addetti ai lavori” (quelli, per intenderci, che si fanno “il mazzo” ad arrostire, alla griglia, 80 kg fra rosticciane e salsicce, coadiuvati dai “vogatori” dei 40 kg di polenta e dai susseguenti pulitori dei “gamelloni” medesimi).

Polenta (molla, dura, scondita) Polenta olio e formaggio, Polenta al sugo di funghi porcini) Rosticciane alla brace, Salsicce alla brace dolci nostrali, caffè, ammazzacaffè H20 (liscia, gassata, di rubinetto) Vino bicolore: (bianco e rosso: porteme a ca’) e, per finire in bellezza: ….. vin brulè e mondine per tutti.

In occasione della Castagnata Sociale la Sezione organizzerà una gita a piedi su uno dei tanti sentieri che convergono a Campocecina.L’itinerario della gita verrà stabilito per tempo.

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ALTA VAL DI VARA 28 CASSEGO: FESTA DELLA CASTAGNA OTTOBRE

E’ tradizione che l’ultima domenica di Ottobre Don Sandro Lagomarsini, insieme agli amici di Cassego e Scurtabò, organizzino la “Festa della Castagna”. E’ una “festa” che, oltre a noi coinvolge anche la popolazione locale. Il programma di massima, prevede una breve camminata ( il programma del percorso ci verrà fatto pervenire, a suo tempo, da Don Sandro), un pranzo preparato dalla Comunità di Cassego presso la locale Casa Vacanze (a offerta libera) e, nel pomeriggio, la tradizionale “Festa della Castagna”.

Nel corso della giornata, sarà inoltre possibile visitare l’interessante Museo Contadino annesso alla chiesa di Cassego e curato da Don Sandro (che ci farà anche da Cicerone) ed acquistare prodotti della gastronomia locale. La partenza è fissata da Sarzana (vecchio mercato) alle ore 8.30 (attenzione al cambio di orario)

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ALPI APUANE 4 TRAVERSATA DA STAZZEMA A LOMBRICI NOVEMBRE E’ una gita che percorre una parte delle Alpi Apuane orientali dove, dai vicini monti Nona e Matanna, si diramano, a ventaglio, verso SE, S e SO, gli ultimi contrafforti delle Alpi Apuane, culminanti rispettivamente con il Monte Piglione, il Monte Prana e il Monte Gabberi, oltrei quali, il rilievo si fa decisamente più basso e man mano di tipo collinare. Il percorso scelto per questa traversata non salirà nessuna di queste vette, ma sarà senz’altro interessante e più tranquillo. COMITIVA UNICA (E) Da Stazzema imbocchiamo la mulattiera che ci porta, in circa 1 ora di cammino al Rifugio “Alpe della Grotta”, al cospetto della mole del Procinto e sotto la strapiombante parete SO del Monte Nona. Proseguiamo la salita seguendo il sentiero che, al piede di lisce pareti strapiombanti e gradoni rocciosi, porta al Callare del Matanna, valico fra i monti Nona e Matanna. Scesi all’Albergo Alto Matanna, contorniamo il lato orientale del Monte Matanna salendo alla località Bozzone e, per prati, alla Foce del Pallone (bivio a destra per la Foce Grattaculo: Procediamo con il segnavia 101, giungendo, in breve, alla Foce del Termine o del Crocione. Scendiamo, ora, nel versante della Versilia, lungo il solco del Rio Lombricese. Ci abbassiamo lungo i prati sottostanti la Foce, fino ad inoltrarci nel fitto del bosco percorrendo una mulattiera, a tratti acciottolata, che porta a Casoli. A un certo punto, però, la lasciamo per imboccare il sentiero che va a Casoli passando però, dalla famosa Grotta all’Onda. Oltre al paesaggio veramente suggestivo, con piccole cascatelle che scivolano dalle pareti rocciose. La grotta è stata antico rifugio a partire dagli uomini preistorici di Neanderthal, che hanno lasciato strumenti da caccia in selce e resti ossei delle loro prede. Giunti a Casoli, visto che il pullman grande non ci arriva, scenderemo per la vecchia mulattiera verso Candalla e Lombrici, termine della gita. Itinerario: Stazzema 500m – Rifugio Alpe della Grotta 865m – Callare del Matanna 1130m – Albergo Alto Matanna 1037m – Foce del Pallone 1080m – Foce del Crocione 978m – Grotta all’Onda 708m – Casoli 403m – Lombrici 100m Dislivelli: Salita mt. 700, discesa mt. 1100 Tempi: Ore di cammino: 5,30/6,00 Direttori di gita: Bologna, L. Giorgieri Referente Sarzana: Passalacqua A. Orari di partenza: Sarzana h. 7,00, Carrara h. 7,30

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VIA FRANCIGENA 18 PONTREMOLI – VILLAFRANCA LUNIGIANA NOVEMBRE

La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è parte di un fascio di vie che conduceva alle tre principali mete religiose cristiane dell'epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. Il pellegrinaggio che il vescovo Sigerico, nel X secolo, fece da Canterbury per giungere a Roma, rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medievale ed è su una parte di questo antico itinerario che si svolgerà il percorso della gita.

COMITIVA UNICA (E) Da Pontremoli (eventuale visita della città), ci dirigiamo verso il borgo dell’Annunziata. Proseguiamo per un tratto sulla SS62 per poi abbandonarla, sulla sinistra, in direzione di Scorcetoli, seguendo le chiare indicazioni della Via Francigena, che lungo una strada sterrata portano in vista del paese, riconoscibile dal campanile della chiesa di Sant'Andrea. Proseguiamo a superare, in salita, la frazione di Canale, dominata da una casa torre e si giunge al suggestivo borgo di Ponticello, con imponenti case torri, passaggi voltati e case in pietra. Terminata la visita del borgo, prendiamo una comoda mulattiera che porta fino alla frazione di Migliarina. Giunti sulla SS62 ci dirigiamo verso la Pieve di Sorano, millenario esempio del romanico in Lunigiana. Quindi si comincia a salire verso il borgo di Filattiera. Dopo il castello, si entra in piazza. Nel vicino borgo di Co’ si trovava l’ospedale di San Giacomo, oggi casa privata, il cui portale riporta l'effige del Santo. Ritornando in piazza, si prende poi il borgo di Mezzo che porta all'uscita del paese, dove si trovano la torre e la chiesetta romanica con la stele di Leodgar. Dalla collina di San Giorgio, si scende lungo una breve strada dalla porta di uscita del borgo che porta fino in località Ponte di Sotto. Si sale ora verso la piccola chiesa di Pizzo Mogano e si continua verso la valle del torrente Monia verso Mocrone e il caratteristico borgo di Filetto. Da qui ci si dirige seguendo i cartelli fino a Villafranca in Lunigiana, termine della gita. Itinerario: Il percorso non ha molti dislivelli. Le ore di cammino, escluse eventuali visite, sono contenute nelle 4 ore. Direttori di gita: R. Castagna, N. Lombardi Orario di partenza: Sarzana h. 8.00

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LOCALITA’ (E RISTORANTE) DA DEFINIRE 25 43° PRANZO SOCIALE NOVEMBRE Per il Pranzo Sociale, giunto alla sua 43^ edizione (praticamente ininterrotto da quando è stata fondata la Sezione del CAI a Sarzana) è consuetudine cambiare ristorante ogni anno, non perché ci avvelenano, ma per ampliare la conoscenza dei ristoranti nostrani, tenendo sempre conto del rapporto qualità/prezzo. Se però, il ristorante che ci ospita ci tratta bene e ciò che ci propina è all’altezza o superiore alle promesse fatteci, può essere che facciamo uno strappo a questa regola non scritta e vi facciamo due anni consecutivi. Comunque, per scegliere il ristorante del Pranzo Sociale abbiamo quasi un anno di tempo, (così i preposti ne approfitteranno per motivare una intensa tournèe gastronomica ai vari ristoranti, trattorie, locande, bettole, ubicati nel territorio). Per quanto riguarda il Pranzo Sociale sarebbe sbagliato relegarlo ad una mera occasione gastronomica. Esso deve essere, invece, il momento ideale per rivederci e per passare un pomeriggio insieme in allegria, dove, fra una portata e l’altra, ci si riscopre amici, si fanno due chiacchiere scambiandoci idee, esperienze e, perché no, rispolverando le pagine dei ricordi. Ecco allora, che il Pranzo Sociale ha un senso, specialmente, anche se per un solo giorno, ci sentiamo parte di quella grande famiglia del CAI, dove tanti di noi sono cresciuti all’insegna dei valori che ci accomunano nel nostro frequentare la montagna. Viviamola, dunque, questa giornata! Le prenotazioni per il Pranzo Sociale inizieranno Venerdì 2 Novembre. “Direttori di gita”: Mimì, Cocò e Pantagruel

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COLLINE CASTELNUOVESI 2 DA LOCALITA’ BOCCOGNANO ALL’ANNUNZIATA DICEMBRE Siamo quasi alla fine del calendario gite 2012 e, dopo tanto girovagare su Alpi Apuane e Appennini, pensiamo sia giusto dedicare una gita, non molto lunga, alle nostre colline. Il tragitto che proponiamo in questa gita tardo-autunnale si svolge lungo i sentieri che, numerosi, solcano le colline alle spalle di Castelnuovo Magra, fra boschi, vigneti, uliveti e paesini ricchi di storia, intervallati da scorci inediti sulla nostra vallata. COMITIVA UNICA (E) Questa gita “collinare” parte dalla strada bianca che inizia a fianco del ristorante “La Sosta” in località Boccognano. Seguiamo questa strada, prima su terreno aperto, poi, nel fitto bosco fino ad incontrare, proveniente dalla sinistra, il sentiero che scende da Fosdinovo. Proseguiamo dritti per circa mezz’ora, fino a sbucare sulla stradina asfaltata a poca distanza dal gruppo di case di Gignago. Seguiamo la strada in discesa e, al primo bivio caratterizzato da un monumento partigiano, saliamo a sinistra verso le frazioni di Casala e del Tofo, quest’ultima contraddistinta da due vecchi e grandi vivai per l’allevamento di polli e conigli, dove finisce la strada. Proseguiamo in salita lungo il sentiero contraddistinto dal N° 307 che, dopo circa 20’ ci porta al quadrivio posto ad una sella fra la Bandita e il Monte Doglio, dalla quale, continuando a seguire lo stesso segnavia, scendiamo al paese di Vallecchia, piccola frazione di 78 abitanti del comune di Castelnuovo Magra. Attraversiamo il paese ed imbocchiamo il sentiero (segnavia 302) che taglia il boscoso versante che scende dalla costa del Monte Bastione (località Orbagnano), si immette in una sterrata che ci porta in direzione del Ristorante “Da Rizieri”. Continuiamo a seguire la carrareccia che, prima in piano e poi in ripida discesa, ci porta alla chiesina di Santa Rosa da Lima, dove abbandoniamo la strada per imboccare un sentierino a sinistra che attraversa un valloncello e che serve da collegamento con la strada asfaltata che sale da Palvotrisia. Ci immettiamo su una vecchia mulattiera, che sale, un po’ sconnessa e incassata che ci porta alla strada asfaltata proveniente da Casano. Seguiamo l’asfalto per pochi metri e andiamo a imboccare, sulla destra, il sentiero che ci porta, in breve alla frazione dell’Annunziata, termine della gita. Itinerario: Località Boccognano 325m – Gignago 293m – bivio q. 230m – Casala 306m – Sella del Monte Doglio 420m - Vallecchia 343m – Santa Rosa 250m – Annunziata 100m. Dislivelli: Salita 300mt, discesa 450mt. Tempi: Ore di cammino: 4,30/5,00 Direttori di gita: C. Codeluppi, U. Ferri Orario di partenza: Sarzana ore 8,30

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SARZANA: LOCALE DA DEFINIRE SABATO 15 SERATA DEGLI AUGURI DICEMBRE

Questa simpatica manifestazione che ha preso l’avvio nel 2002, consiste nel passare una serata insieme per scambiarci gli auguri, ascoltare il nostro Coro, festeggiare i soci che hanno raggiunto il traguardo delle ottanta primavere e quelli con 25 anni di iscrizione al CAI , e fare onore al rinfresco conclusivo. Sarà anche l’occasione per presentare il “Programma Attività 2013”, confidando che lo scrivano che lo redige e la Tipografia che lo stampa, abbiano rispettato i tempi di consegna previsti.

Considerato che, la “Sala della Repubblica” è in ristrutturazione, il “Centro Sociale Barontini” è insufficiente a contenere il sempre più numeroso pubblico e la “Sala delle Capriate” alla Fortezza Firmafede, dove si è svolta l’ultima manifestazione ci è stata concessa per intercessione, non sappiamo ancora il luogo preciso dove verrà svolta la “Serata degli Auguri 2012”: comunque, sarete avvisati per tempo.

Il programma, che ricalca a grandi linee quello degli anni scorsi, è il seguente:

• Presentazione del “Programma Attività 2013” a cura del Presidente della Sezione del CAI di Sarzana

• Dono del bollino 2013 ai soci che, essendo della classe 1933, compiono ottant’anni: Berriola Paolo, Cagnoli Ettore, Mongiardo Tranquillo, Vesco Almo.

• Premiazione del socio cinquantennale: Cesare Codeluppi

• Premiazione dei seguenti Soci venticinquennali: Boggia Lorenzo, Casella Esmeralda, Dadà Maurizio, Dragoni Patrizia, Ferrari Pierino, Fregoso Giuliano, Lotti Licia, Perticara Elena, Ricco Claudio, Stagnari Andrea, Tognoni Rodolfo, Valtriani Diego, Vatteroni Luciano, Ventarelli Stefano, Voglino Edoardo, Voglino Giuseppe, Zubelli Giuseppe

• Esibizione del Coro della nostra Sezione, che eseguirà un repertorio di canti di montagna, popolari e della tradizione natalizia.

• Rinfresco offerto dalla Sezione, ma saranno bene accette anche torte, bevande, commestibili e liquidi vari, offerti dai singoli soci.

• L’inizio è previsto per le ore 17.30.

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SENTIERO “VERDEAZZURRO” 16 DEIVA MARINA – BONASSOLA DICEMBRE Lungo la costa ligure, da Genova a Portovenere, corre un persorso denominato “Verdeazzurro”. Questo itinerario è l’immagine di una parte di liguria, con il verde dei suoi boschi e delle sue colline che si immergono nell’azzurro del mare, le coste ripide, i dolci declivi, i paesi con le sue genti e tutto un insieme di splendidi panorami e struggenti sensazioni. Di questo lungo e stupendo itinerario, suddiviso in 10 tappe, percorreremo il tratto compreso tra Deiva Marina e Bonassola. COMITIVA UNICA (E) Partiamo da Deiva Marina. Il sentiero che imbocchiamo è, forse, una delle salite più lunghe e faticose dell’intero percorso “Verdeazzurro”: il sentiero sale ripidamente, con tracciato tortuoso; il fondo è quasi tutto roccioso, profondamente incassato dall’erosione meteorica; tutt’intorno la macchia, in cui predominano lecci, cisti, corbezzoli, erica, è molto fitta e nasconde il panorama. Raggiunta Casa Serra, il percorso diventa agevole e la pendenza diminuisce. Sbuchiamo su una larga strada sterrata che, con un percorso quasi in piano e a tratti panoramico, ci conduce direttamente a Framura, un insieme di frazioni caratteristiche (Costa, Setta – sede comunale – Ravecca Anzo) che noi attraverseremo scendendo verso la stazione ferroviaria e il mare. Poco prima della stazione ferroviaria imbocchiamo via Luigi Duina, una strada ombreggiata da pini e lecci. Dopo una lieve salita, si apre a destra un bellissimo panorama sul mare, che si mantiene a lungo. Giunti in località Vandereccia, inizia una forte salita, al termine della quale, il sentiero si mantiene sempre al disotto dei 100m di quota finché, superato il Rio Valle delle Lame, riprende a salire fino alle case abbandonate di Salice. Il percorso, ora, si fa pianeggiante: attraversa il Rio Brino, inizia a scendere con alcuni tornanti e ritorna pianeggiante fino a Sella di Carpeneggio. Chi è stanco, può scendere direttamente a Bonassola; chi invece ha ancora energie da spendere, prosegue a fare il giro del “Salto della Lepre”. Questo percorso, che aggira il promontorio di Monte Grosso, ci porta ad una piazzola per cannoni dove, di sotto a perpendicolo, scintilla il mare: siamo al “Salto della Lepre”, punto stupendo e molto panoramico che merita la mezz’ora in più di cammino per Bonassola, dove arriveremo al termine di questa bella traversata “marina”. Itinerario: Deiva Marina 10m – Casa Serra 300m – Costa 285m – Setta 158m – Ravecca 124m – Anzo 82m – Località Vandarecca 44m – Salice 190m – Sella Carpeneggio 132m – Bonassola 10m. Dislivelli: Salita e discesa mt. 550. Tempi: Ore di cammino: 5,00 Direttori di gita: A Passalacqua, E. Voglino Referente Carrara: P. Forfori Orari di partenza: Da definire

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NUMERI UTILI dEI

RIfUGI

ALPI APUANE – RIfUGI CAI Rif. Carrara – CAI Carrara -località Campocecina ( mt. 1320) - 50 posti letto Tel. 0585.841972 – 335.6750480 Rif. Nello Conti – CAI Massa - località Campaniletti (mt. 1442) – 24 posti letto Cell. 348.1195636 – http://www.rifugionelloconti.it Rif. Adelmo Puliti – CAI Pietrasanta - località Arni (mt. 1013) – 12 posti letto Tel. 0584.789113 (Andrea e Antonella), cell. 334.8442344 Rif. Del Freo-Pietrapana – CAI Viareggio - località Foce di Mosceta (mt. 1180) – 48 posti letto Tel. 0584.778007 – cell. 333.7343419 – http://www.rifugiodelfreo.it Rif. Enrico Rossi – CAI Lucca - località “Uomo Morto” (mt. 1608) – 22 posti letto Tel. 0583.710386/74095 - cell. 348.3898003 – http://www.rifugiorossi.it Rif. Forte dei Marmi – CAI Forte dei Marmi - località Alpe della Grotta (mt. 865) – 35 posti letto Tel. 0584.777051 – cell. 338.8284628 Rif. Capanna Garnerone – CAI Carrara - località Vacchereccia (mt. 1260) – 18 posti letto Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782 Bivacco K2 – CAI Carrara - Pendici M. Contrario (mt. 1492) – 6 posti letto Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782 Bivacco Aronte- CAI Massa - Località Passo della Focolaccia (mt. 1642) – 6 posti letto Sempre aperto (eventuali informazioni: CAI Massa)

ALPI APUANE – RIfUGI PRIvATI Rif. Val Serenaia – località Serenaia (mt. 1100) – 20 posti letto cell. 347.3663542 – 349.1424641 – http://www.rifugiapuane.it Rif. Orto di Donna – località “Cava 27” (mt. 1500) – 30 posti letto Per prenotazioni: 347.3662542 Rif. Donegani – località val Serenaia (mt. 1150) – 50 posti letto Cell. 348.6520820 – 340.1509327 – http://www.rifugiodonegani.it Centro Educazione Ambientale – Vinca (mt. 808) – 24 posti letto Cell. 328.5466997 La buca dei Gracchi (Oasi WWF) – località Campocatino (mt.1000) – 20 posti letto Tel. 0583.664103 Rifugi La Quiete e Il Robbio – località Prati del Puntato (mt. 995) – 35 posti letto Tel. 0585.45440 – cell. 338-9350953 – http://www.il-sentiero.it Baita Delio Barsi – località Colle della Poraglia (mt.800) – 20 posti letto Tel. 0584.989870 I dati dei rifugi delle Alpi Apuane sono stati presi dal sito www.alpiapuane.org/rifugi.html, al quale si rimanda per avere ulteriori informazioni sui rifugi inseriti in queste pagine e sui rimanenti della Toscana (andare sul sito e cliccare “rifugi”).

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APPENNINO TOSCO-LIGURE EMILIANO – RIfUGI CAI Rif. Mariotti – CAI Parma - località Lago Santo Parmense (mt. 1508) – 40 posti letto Tel. 0521.889334 – cell. 349.2260668 Rifugio C. Battisti – CAI Reggio Emilia - località Lama Lite (mt. 1751) – 30 posti letto Tel. 0522.897497–Cell. 349.8382733 - e-mail: [email protected] - www.rifugiobattisti.it Rifugi Mattei e Tifoni –loc. Prati di Logarghena (mt. 1150) e Vallone della Rossa (mt. 1356) –

Informazioni presso Sezione CAI Pontremoli – Rifugio Duca degli Abruzzi – CAI Bologna – località Lago Scaffaiolo (mt.1775) – 28 posti letto Tel. 0534.53390 – cell. 347-7129414, 335-8217056, e-mail: [email protected] Rifugio A. Rifugio A.Devoto – CAI Chiavaria località Passo del Bocco (mt. 956)

Telefono: 0185/342 065 - e-mail: [email protected] –http://www.rifugiodelbocco.it

APPENNINO TOSCO-EMILIANO – RIfUGI PRIvATI

Rif. Città di Sarzana – CAI Sarzana - località Lago di M. Acuto (mt. 1580) – 25 posti letto Cell.339.2245117–338.8318076–e-mail:[email protected] –http://www.rifugiosarzana.it Rifugio Lagdei – località Lagdei (mt.1250m) Tel. 0521.889353, e-mail [email protected] . http://www.rifugiolagdei.it Rifugio P. Consiglio – località Rio Pascolo (mt. 1570) – 23 posti letto Tel./fax: 0522.511576 – e-mail: [email protected] Rifugio Lagoni – località Lagoni (mt. 1350) – 40 posti letto Tel. 0521.889118 – e-mail: [email protected] – http://www.rifugiolagoni.it Albergo Prato Spilla – località Prato Spilla mt. 1320 – Tel. 0521-890194, cell. 331.9481820 - http://www.pratospilla.pr.it Rifugi al Lago Santo Modenese (mt.1501) Alpino Vittoria tel. 0536.71509 - www.rifugiovittoria.it Marchetti tf.0536-71253 www.rifugiomarchetti.it-Giovotf. 0536.71556 www.rifugiogiovo.it Ostello della Gioventù – località Abetone (mt. 1388) – Tel. 0573.60117, cell. 338-9666011 - http://www.ostelloabetone.it Rifugio Casentini – località Foce a Giovo (mt.1230) Tel. 0583.809098, cell. 349-1751644, http://www.rifugiocasentini.it Capanna Cagnin – località Lago Verde (mt. 1601) Tel. 0521.610065 – cell. 348.7607290 (Galloni) Foresteria dell’Orto Botanico dei Frignoli (SS 63 per il Cerreto mt. 750ca 25 posti letto) Cell. 349-3692280 e-mail: [email protected] I dati dei rifugi sono stati presi dal sito www.caiemiliaromagna.com, al quale si rimanda per avere ulteriori informazioni su tutti i rifugi dell’Emilia Romagna (andare sul sito e cliccare “rifugi”).

GROTTE, CANYON E SEdI ENTI PARChI

Antro del Corchia – Levigliani di Stazzema Telefono 0584.778405 – e-mail: [email protected] – http:// www.antrocorchia.it Grotte di Equi Terme – Equi Terme Telefono: 0187.422598 - Cell. 348-7901036 – e-mail: [email protected] Grotta del Vento – Fornovolasco Telefono: 0583.722024– e-mail: [email protected] – http://www.grottadelvento.com Orrido di Botri – località Ponte a Gaio Tel: 0583.9555253/800020 – e-mail: [email protected] Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano - via Comunale, 23 54010 SASSALBO (MS)

Telefono: 0585.947200/1- Fax: 0585.948060 Parco delle Alpi Apuane – via Corrado del Greco, 11 55047 SERAVEZZA (LU)

Tel: 0584.75821, Fax:0584.758203 orario Ma,Ve 9,00/13,00 e-mail: [email protected]

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IndIrIzzI e numerI utIlI dI alcune SezIonI caI toSco-lIgurI-emIlIane

SEzIONI dELLA LIGURIA

Club Alpino Italiano – Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 – 19038 SARZANA (SP) Tel./fax 0187.625154 –cell 334.7738414 e-mail: [email protected] – http://www.caisarzana.com Apertura Sede: tutti i giorni feriali dalle ore 16.30 alle ore 19.00 – quando piove, la sede rimane aperta anche di mattina 9.00 alle ore 12.00

Club Alpino Italiano – Rione Risorgimento, 22 - 17031 ALBENGA (SV) Cellulare: 339.2504500 – e-mail: [email protected] – http://www.caialbenga.it Apertura sede: Mercoledì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 22,30 Club Alpino Italiano – vico Astigiano, 5 – 17041 ALTARE (SV) Telefono/fax: 019.584811 – e-mail: [email protected] – http://web.tiscali.it/caialtare Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30 Club Alpino Italiano – via Reta, 16 R – 16162 GENOVA-BOLZANETO Telefono/fax: 010.7406104 – e-mail: [email protected] – http://www.caibolzaneto.net Club Alpino Italiano – Corso Europa, 4 – 18012 BORDIGHERA (IM) Tel./fax 0184.262797 – cell.348.2887687 – e-mail:[email protected]– www.caibordighera.it Apertura Sede: Mercoledì 9.30/12.00, Venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 21.00 alle 23.00 Club Alpino Italiano – Piazza del Tribunale, 11 – 17024 FINALE LIGURE (SV) Telefono: 019.694381 – e-mail: [email protected] – http://www.caifinale.it Club Alpino Italiano – Piazza Ulisse Calvi, 8 – C.P. 519 18100 IMPERIA Telefono/fax: 0183.273509 – e-mail: [email protected] – http://web.tiscali.it/cai.imperia Club Alpino Italiano – Parco Villa mina – via Cesare Battisti, 3 16011 ARENZANO(GE) Telefono/fax: 010.9127544 – http://www.caiarenzano.it Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.00 Club Alpino Italiano – Viale Libia, Torre Pentagonale – 17025 LOANO (SV) Cell. 349.0917997 – e-mail: [email protected] – http://www.cailoano.com Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30 Club Alpino Italiano – via B. Agnese, 1 16151 GENOVA-SAMPIERDARENA Telefono/fax 010.466709 – http://digilander.libero.it/cai.sampierdarena Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00, Giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00 Club Alpino Italiano – Piazza Cassini, 13 – 18038 SANREMO Telefono: 0184.505983 – e-mail: [email protected] – http://www.caisanremo.it Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00, Mercoledì dalle ore 17.30 alle 19.00

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Club Alpino Italiano- Corso Mazzini, 25 c/o asilo “delle Piramidi” C.P. 232 17100 SAVONA Telefono: 019.854489 – e-mail: [email protected] – http://www.caisavona.it Apertura Sede: Mercoledì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30 Club Alpino Italiano – ULE – vico Carmagnola, 7/5 – 16121 GENOVA Telefono/fax: 010.565564 – e-mail: [email protected] – http://www.caiulegenova.it Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle 18.00 alle 19.30 Club Alpino Italiano – Corso Colombo - 17019 VARAZZE (SV) Telefono: 019.9399471 – e-mail: [email protected] – http://www.caivarazze.it Club Alpino Italiano – via Roma, 63 – 18039 VENTIMIGLIA (IM) Telefono: 0184.357784 – http://web.tiscali.it/caiventimiglia

Club Alpino Italiano – viale Amendola, 196 C.P. 16 – 19121 LA SPEZIA Telefono: 0187.22873 - e-mail: [email protected] – http://www.cailaspezia.it Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00alle ore 23.00 – Martedì e Venerdì dalle 17.00 alle 18.30 Club Alpino Italiano - via Capitano Renato Orsi, 29 – 16043 CHIAVARI (GE) Telefono e fax: 0185.311851 – e-mail: [email protected] – http://www.caichiavari.it Apertura Sede: Mercoledì 16.00/19.00 – Venerdi 21.00/23.00 Club Alpino Italiano- via Mameli, 8/3 – 16035 RAPALLO (GE) Telefono e fax: 0185.57862 - e-mail: [email protected], http://www.cairapallo.org Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 22.30 – Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30

Club Alpino Italiano - Sezione LIGURE - Galleria Mazzini 7/3 - 16121 GENOVA Tel. 010.592122 e-mail: [email protected] - http://www.cailiguregenova.it Apertura Sede: da martedì a venerdì 17.00/19.00, il giovedì anche dalle ore 21.00 alle 22.30. Le informazioni riguardanti le Sezioni CAI della Liguria sono state prese dal sito www.cailiguria.it o dai siti sezionali al quale si rimanda per avere ulteriori informazioni sulle Sezioni inserite in queste pagine e sulle rimanenti della Liguria (andare sul sito e cliccare “Le sezioni liguri”).

ALCUNE SEzIONI dELLA TOSCANA

Club Alpino Italiano – via L. Giorgi, 1 – 54033 CARRARA (MS) Telefono e fax: 0585.776782 – e-mail: [email protected] – http://www.caicarrara.it Apertura Sede: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 20.00 Club Alpino Italiano – via Vitt. Emanuele, 3 - 55032 CASTELNUOVO DI GARFAGNANA Telefono e fax: 0583.65577 - e-mail: [email protected] – http://www.garfagnanacai.it Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle 22.00 - sabato dalle ore 18.00 alle 19.00 Club Alpino Italiano – via del Mezzetta, 2/m – 50135 FIRENZE Telefono/fax: 055-6120467 – e-mail: [email protected] – http://www.caifirenze.it Apertura Sede: tutti i giorni lavorativi dalle ore 16.30 alle ore 19.00 Club Alpino Italiano – via M. Buonarroti, 47 – 55042 FORTE DEI MARMI (LU) Tel. 0584-89808 e-mail : [email protected] – http://www.caifortedeimarmi.it Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00

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Club Alpino Italiano - via S. Fortunata, 31 – 57123 LIVORNO Telefono e fax: 0586.897785 e-mail: [email protected] - http:// www.cailivorno.it Apertura Sede: mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 - venerdì 17,30/19,30 e dalle 21,15/23,15

Club Alpino Italiano - Cortile Carrara, 18 - 55100 LUCCA Telefono e fax: 0583.582669 - e-mail: [email protected] - http://www.cailucca.it Apertura Sede: Da Lunedì a Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00

Club Alpino Italiano – Via della Posta 8 – 54100 CANEVARA-MASSA Telefono/fax 0585.488081 cell. 348.1195363 – e-mail: [email protected] – http://www.caimassa.it Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00

Club Alpino Italiano- via Cisanello, 2- 46124 PISA tel. e fax 050.578004- e-mail [email protected] http://www.caipisa.it Apertura Sede :mercoledì e venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00 Club Alpino Italiano – via Mazzini, 105 – 55045 PIETRASANTA (LU) Telefono: 0584.70563 - e-mail: [email protected] – http://www.caipietrasanta.it Apertura Sede: Martedì dalle ore 21.15 alle ore 23.00 Club Alpino Italiano – via Malaspina, 22 C.P. 27 – 54027 PONTREMOLI (MS) Cellulare 338.2585707 (Fenucci) - e-mail: [email protected] Club Alpino Italiano – via dell’Altopascio, 8 – 59100 PRATO Telefono/Fax: 0574.22004 – e-mail: [email protected] – http://www.caiprato.it Apertura sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21,00 in poi Club Alpino Italiano-via L.Repaci 1/b c/o circoscrizione Centro M. Polo– 55049 VIAREGGIO Telefono: 0584.56226 – e.mail: [email protected] – http://www.caiviareggio.it Apertura sede: Martedì e Giovedì dalle ore 17,30alle 19,30 – Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00 Club Alpino Italiano - Viale Mazzini, 95 - 53100 SIENA Telefono e fax: 0577.270666 - e-mail [email protected] – http://: www.caisiena.it Apertura Sede: lunedì, mercoledì, venerdi dalle ore 18.00 alle ore 20.00 Amici della Montagna – via Badia, 40 – 55041 CAMAIORE (LU) Cellulare: 339.4147102 - e-mail: [email protected] – http://www.amicimontagna.com Apertura Sede: tutti i Giovedì sera dalle ore 21.15

ALCUNE SEzIONI dELL’EMILIA

Club Alpino Italiano - Via Piacenza, 40/a – 43100 PARMA Tel. 0521-984901 - Fax 0521-985491 - e-mail: [email protected] – http://www.caiparma.it Apertura Sede: Mercoledì/Venerdi 18/19.30 Giovedi 21/23.00 – estivo anche Sabato 18/19.30

Club Alpino Italiano - Viale dei Mille, 32 - 42100 REGGIO EMILIA Tel. 0522 436685-Fax.0522 430266-e-mail: [email protected] www.caireggioemilia.it Apertura Sede: Mercoledì, Giovedì, Venerdi, 18.00/19030, Sabato 17.30/19.00 Le informazioni riguardanti le Sezioni CAI della Toscana e dell’Emilia, sono state prese dai siti www.caitoscana.it. e www.caiemiliaromagna.org ai quali si rimanda per avere ulteriori informazioni sulle Sezioni inserite in queste pagine.

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