il web in politica è decisivo?

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Strategia di comunicazione Gianni Florido e la Provincia di Taranto Il web in politica è decisiv Emiliano, Vendola, Amministrative, Referendum: Quattro storie con Internet comune e decisivo denominatore Roma, 21 novembre 2011 LUISS – Corso di comunicazione politica Dino Amenduni, Proforma

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Emiliano, Vendola, Amministrative, Referendum: Quattro storie con Internet comune e decisivo denominatore

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Page 1: Il web in politica è decisivo?

Strategia di comunicazione

Gianni Florido e la Provincia di Taranto

Il web in politica è decisivo?

Emiliano, Vendola, Amministrative, Referendum:Quattro storie con Internet comune e decisivo denominatore

Roma, 21 novembre 2011LUISS – Corso di comunicazione politica

Dino Amenduni, Proforma

Page 2: Il web in politica è decisivo?

Chi parla?

Mi chiamo Dino Amenduni (biglietto da visita elettronico)

Sono il responsabile dei nuovi media e consulente per la comunicazione politica a Proforma, agenzia di comunicazione di Bari, mia città natale, dove ho studiato, vivo e lavoro

Sono blogger sul Fatto Quotidiano (link al blog) e tra i fondatori di Quink, collettivo di satira e mediattivismo (www.quink.it)

Page 3: Il web in politica è decisivo?

I nuovi nuovi media

Web 2.0 e social mediaCosa sono e perché

nascono

Page 4: Il web in politica è decisivo?

Il web 2.0

Trattazione teorica originale di Tim O’Reilly. Traduzione integrale qui

Una breve definizione:

Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende a indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l'utente

Page 5: Il web in politica è decisivo?

Premessa

Tutto ciò che è scritto in questa presentazione potrebbe

diventare vecchio a breve: Facebook lancia i nuovi profili

(TimeLine)

Page 6: Il web in politica è decisivo?

Il web 2.0 – modelli teorici di riferimento

Legge di ParetoModello Wikipedia

Coda lungaSaggezza della

folla

Page 7: Il web in politica è decisivo?

A. Legge di Pareto 80/20

Secondo la "legge 80/20" (i valori 80% e 20% sono ottenuti mediante osservazioni empiriche di numerosi fenomeni e sono solo indicativi), in genere l'80% dei risultati dipende dal 20% delle cause

Page 8: Il web in politica è decisivo?

A. Legge di Pareto 80/20

Questo principio può avere diverse applicazioni pratiche in diversi settori, ad esempio:

Economia: l'80% delle ricchezze è in mano al 20% della popolazione (ma ovviamente i valori reali variano a seconda dei paesi e dei periodi). Oppure: il 20% dei venditori fa l'80% delle vendite, ed il restante 80% dei commerciali fa solo il 20% delle venditeQualità: il 20% dei tipi possibili di guasto in un processo produttivo genera l'80% delle non conformità totali. Oppure: l'80% dei reclami proviene dal 20% dei clientiInformatica: l’80% del tempo di esecuzione è impiegato solo dal 20% delle istruzioni di un programma. Oppure: l'80% delle operazioni degli utenti sono dovute al 20% delle funzioni a disposizione di un applicativo. L'80% degli errori di codifica è riconducibile al 20% dei moduli (fonte: Wikipedia)

Page 9: Il web in politica è decisivo?

B. Modello Wikipedia – divisione disorganizzata

del lavoro1. Creazione di una voce (ad es. la parola “carta”)2. Prima bozza3. La voce viene individuata da altri utenti che aggiungono

o modificano la stessa voce perché competenti nella materia

4. Se sono riscontrate inesattezze (volontarie o meno, poco importa) vengono subito corrette

5. La voce sarà perfezionata con il contributo, anche minimo, di tanti utenti

Anche in Wikipedia è valido il principio di Pareto: il 20% degli utenti modificano l’80% delle voci totali presenti sul sito. Questa distribuzione vale, in media, anche per la singola voce

Page 10: Il web in politica è decisivo?

C. La coda lunga

La coda lunga è una teoria economica formulata da Chris Anderson (fondatore di Wired) nel 2004

È un modello che sembra poter spiegare i funzionamenti del mercato. È una teoria attuale per il mercato dei beni immateriali e “futuribile” perché pare essere in grado di teorizzare il cambiamento delle leggi che regolano il tradizionale meccanismo distributivo (produzione/stoccaggio/vendita al dettaglio)

Page 11: Il web in politica è decisivo?

C. La coda lunga

La diffusione di internet, il non-luogo dove chiunque in qualunque momento può consultare infiniti elenchi di prodotti, ha permesso di abbattere i costi di distribuzione e magazzino, spezzando il legame che vincolava il successo alla visibilità

La possibilità di gestire un catalogo virtuale pressoché illimitato ha rivoluzionato il modello economico dominante: semplicemente, vendere anche solo poche copie al mese di migliaia di titoli è più redditizio che vendere migliaia di copie di pochi titoli

Oggi: le corporazioni dei beni immateriali sono in profonda difficoltà (esempi: mercato discografico e pornografia)

Page 12: Il web in politica è decisivo?

C. La coda lunga - cause

Nuove tecnologie hardware e software a basso costo che permettono ai produttori di beni immateriali (grafica, musica, video, servizi) di farlo a costi contenuti o addirittura nulli

Servizi (Internet, archiviazione dati) a costi contenuti che forniscono banda e hosting illimitato ai produttori di beni immateriali

Possibilità di distribuire i propri prodotti a costo zero (es. attraverso Youtube), combinata alla possibilità che questi prodotti siano fruiti da chiunque attraverso Internet, anche senza pubblicità o senza conoscenza diretta del prodotto o dell’autore (es. attraverso Google o aggregatori di notizie)

Page 13: Il web in politica è decisivo?

C. La coda lunga - cause

Approcci di marketing e comunicazione più efficienti e misurati per la distribuzione di questi prodotti (niente più costi di stampa, di magazzino e di spedizione)

Possibilità per tutti di entrare in questo mercato (finisce la divisione tra produttore e consumatore: si parla di prosumer, ovvero di un utente che fa entrambe le cose in contemporanea)

Page 14: Il web in politica è decisivo?

C. La coda lunga - conseguenze

Dal broadcasting al narrowcasting: da una platea con milioni di persone come pubblico a milioni di platee con poche persone come pubblico

Questo modello economico, chiamato “coda lunga”, è economicamente sostenibile proprio perché non ha costi se non quelli (minimi) per produrre il contenuto e, in caso di contenuti professionali, ha costi nulli per la distribuzione

Gli utenti, avendo molte più alternative di scelta, abbandonano il mainstream e si rivolgono alle nicchie di mercato che più soddisfano le loro necessità

Page 15: Il web in politica è decisivo?

D. Saggezza della folla

È una teoria dimostrata da James Surowiecki attraverso un’infinità di prove empiriche (2005). Secondo questa teoria, una variabile è misurata in modo più preciso da una massa di persone inesperte che da un gruppo di specialisti

Page 16: Il web in politica è decisivo?

D. Saggezza della folla

Esempio (1): durante una fiera, Surowiecki fece scommettere 100 persone sul peso di un vitello. Le 100 persone dichiararono il loro peso stimato. A seguire, fece ripetere l’esperimento a 10 allevatoriIl peso del vitello fu indovinato con precisione assoluta dalla “massa” (il valore medio delle 100 valutazioni era precisamente il peso del vitello)Esempio (2): prediction markets – un istituto di ricerca universitario permise ai cittadini di scommettere sul vincitore alle elezioni. Nelle scommesse, le quote variano sulla base dell’orientamento della giocata (sia sulla base di chi viene scelto, sia su quanto si punta)Il risultato del prediction market fu più affidabile di quello dei sondaggi nel misurare la distanza tra i vincitori

Page 17: Il web in politica è decisivo?

Dal web 1.0 al web 2.0 – una mappa

Page 18: Il web in politica è decisivo?

La dieta mediatica degli italiani

Indagine Censis I media personali nell’era

digitale luglio 2011

Page 19: Il web in politica è decisivo?

1. La dieta mediatica La dieta mediaticadegli italiani

Evoluzione del consumo dei media in Italia (2009-2011)

Page 20: Il web in politica è decisivo?

1. La dieta mediaticaLa dieta mediaticadegli italiani

1. Crolla la TV analogica, esplode la TV digitale

(coda lunga della televisione)

2. Tiene la radio, soprattutto nel drive-time

3. Calano i quotidiani a pagamento, ma gli

italiani leggono di più

4. Crescono i settimanali, stabili i libri, scende

l’uso dei cellulari

5.Internet è più consultato dei grandi

quotidiani

Page 21: Il web in politica è decisivo?

2. La dieta informativa La dieta mediaticadegli italiani

Fonti informative utilizzate, per età e titolo di studio

Page 22: Il web in politica è decisivo?

2. La dieta informativaLa dieta mediaticadegli italiani

1. I telegiornali sono ancora il perno

dell’informazione degli italiani

2. Tra gli under 34, Internet e i social media

sono importanti quanto i TG

3. I quotidiani sono consultati principalmente

da over 30

4.Facebook pesa il triplo dei portali online per

gli under 30

Page 23: Il web in politica è decisivo?

3. Credibilità dei mediaLa dieta mediaticadegli italiani

Gli italiani ritengono Internet

più credibile di ogni altro strumento

Page 24: Il web in politica è decisivo?

4. Cos’è Internet?La dieta mediaticadegli italiani

Grado di condivisione di alcune definizioni su Internet

Page 25: Il web in politica è decisivo?

4. Cos’è Internet?La dieta mediaticadegli italiani

1. Internet è il luogo della democrazia

2. Internet è pieno di dati, molti dei quali sono

‘spazzatura’

3. Su Internet tutto deve essere gratuito

4. I commenti maggiormente positivi sul ruolo di

Internet arrivano da persone con alto livello

di istruzione

Page 26: Il web in politica è decisivo?

5. Social media nel mondo

La dieta mediaticadegli italiani

Nielsen Social Media Report

Il 31% del tempo passato online dagi italiani è sui social media

Page 27: Il web in politica è decisivo?

Social media e politica #1

Michele Emiliano, sindaco di Bari, 2009-

2011

Page 28: Il web in politica è decisivo?

Bari – il caso EmiLabMichele Emiliano- Amministrative 2009

Michele Emiliano (PD), sindaco di Bari dal 2004, secondo un

sondaggio di giugno del 2008, ha 8 punti di svantaggio sul suo

avversario, Simeone Di Cagno Abbrescia, già sindaco dal 1994 al

2004

L’attività amministrativa è, però, soddisfacente (abbattimento

Punta Perotti, riapertura Teatro Petruzzelli, innovazioni nei

trasporti pubblici, bonifica ex sede Fibronit)

La questione decisiva per vincere le elezioni diventa:

Come si comunicano le cose fatte in modo

capillare ed in poco tempo?

Page 29: Il web in politica è decisivo?

Bari – il caso EmiLabMichele Emiliano- Amministrative 2009

Nasce EmiLab. Inizialmente è un gruppo di lavoro specialistico che

nasce in seno a Proforma. Si tratta di un’unità di sei ragazzi di età

inferiore ai 30 anni. Si dovevano occupare di analisi, gestione e

monitoraggio della comunicazione sui social network, di ascolto e

feedback alla cittadinanza, di analisi del comportamento dell’avversario

Le precedenti esperienze di networking dei due coordinatori e la volontà

di misurare l’effettivo potenziale della loro generazione ispirano un

decisivo cambio di passo. Attraverso un reclutamento basato sul

passaparola qualificato (riconoscimento di fiducia e competenza tra

amici + dichiarato interesse/amore/attaccamento alla città) il gruppo di

lavoro si trasforma in un laboratorio politico composto da 150 volontari

under 30

Page 30: Il web in politica è decisivo?

Bari – il caso EmiLabMichele Emiliano- Amministrative 2009

Il gruppo allargato acquista progressivamente autonomia, autorevolezza

e diventa un attore della campagna elettorale, più che un’unità di

servizio.

EmiLab si occupa infatti di:- Gestire il comitato elettorale;

- Organizzare eventi;

- Contribuire alla redazione dei materiali di campagna elettorale;

- Realizzare spot, video-denunce, video sull’avversario, contest di

creatività

- Raccogliere 1000 video-domande al Sindaco e restituire la risposta ai

cittadini

Ma la chiave del successo di EmiLab è organizzativa. All’entusiasmo dei

volontari si unisce una capillare distribuzione degli stessi nella città,

attraverso la divisione in gruppi di quartiere

Page 31: Il web in politica è decisivo?

EmiLab – i gruppi di quartiere

Michele Emiliano- Amministrative 2009

I 150 ragazzi auto-certificano la loro appartenenza ad un gruppo di

quartiere, sulla base della loro residenza, del loro luogo di lavoro o di vita

I gruppi sono composti da un numero di componenti proporzionale agli

abitanti del quartiere. Secondo la stessa proporzione sono raccolte le

1000 video-domande

Ogni gruppo nomina un proprio coordinatore, crea un gruppo

Facebook autonomo, organizza eventi nei punti di snodo del

quartiere, scrive progetti sociali (realizzati durante la campagna

elettorale) e parti di programma relativi ai problemi emersi

durante la raccolta delle video-domande

Ogni gruppo si identifica secondo il nome del quartiere + claim della

campagna elettorale (Japigia vai Avanti, Carrassi vai Avanti, San Paolo vai

Avanti…)

Page 32: Il web in politica è decisivo?

EmiLab - strumentiMichele Emiliano- Amministrative 2009

Copertina “Ce ha ffàtte Emiliane”, libro di 84 pagine sull’attività

amministrativa

Page 33: Il web in politica è decisivo?

EmiLab - strumentiMichele Emiliano- Amministrative 2009

Interno “Ce ha ffàtte Emiliane”: non solo fatti, ma quiz, curiosità ed

immagini

Page 34: Il web in politica è decisivo?

EmiLab - strumentiMichele Emiliano- Amministrative 2009

Street art @ San Paolo: l’arte urbana colora un quartiere periferico della

città

Page 35: Il web in politica è decisivo?

EmiLab - strumentiMichele Emiliano- Amministrative 2009

La Gemma – video-inchieste sull’attività amministrativa di Di Cagno

Abbrescia (link a Youtube)

Page 36: Il web in politica è decisivo?

EmiLab - strumentiMichele Emiliano- Amministrative 2009

Problemi di elezione – web-spot no-budget

divenuto poi ufficiale e trasmesso in TV (link a Youtube)

Page 37: Il web in politica è decisivo?

EmiLab - strumentiMichele Emiliano- Amministrative 2009

Gianni Paulicelli – televendita nucleare

Il video più popolare della campagna (link a Youtube)

Page 38: Il web in politica è decisivo?

Emiliano vinceMichele Emiliano- Amministrative 2009

Michele Emiliano si conferma Sindaco di Bari, prevalendo su

Simeone Di Cagno Abbrescia al ballottaggio, con il 59,7% delle

preferenze (al primo turno Emiliano si è fermato al 49,3). Nella stessa

tornata elettorale il centro-sinistra perde la provincia di Bari al primo

turno.

Emiliano è il primo sindaco in Italia per fan su Facebook (circa 12000)

Tommy Attanasio, coordinatore cittadino del PDL, commenta così la

sconfitta:

“abbiamo totalmente perso il voto giovanile”

EmiLab firma un intero capitolo del programma di governo,

“trenta idee under 30”, che consiste nella raccolta di tutti i progetti a

medio termine “ispirati” dalle richieste dei cittadini e dall’ascolto

attraverso mezzi tradizionali ed innovativi

Page 39: Il web in politica è decisivo?

EmiLab - Cosa non ha funzionato?

Michele Emiliano- Amministrative 2009

Durante la campagna elettorale ci è stato chiesto un improvviso e

intempestivo intervento attivo nella competizione attraverso la

formazione di una lista civica, Bari Vai Avanti

L’ipotesi strategica generale che ha portato a questa scelta è: la forza

propulsiva di EmiLab, il nome e il logo possono generare consenso diretto

e immediato

Abbiamo candidato un solo consigliere comunale e alcuni rappresentanti

nei consigli di circoscrizione (gli altri posti sono stati riempiti da persone

che non avevano condiviso il percorso di EmiLab)

La lista non è andata oltre lo 0,7%, compromettendo, ad ora, il

potenziale di rappresentanza politica del gruppo e causando problemi

di tenuta complessiva

Page 40: Il web in politica è decisivo?

Social media e politica #2

Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia e

portavoce di SEL (2010-2011)

Page 41: Il web in politica è decisivo?

Puglia 2009 – lo scandalo sanità

Nichi Vendola- Primarie 2010

6 febbraio: Alberto Tedesco (PD), Assessore alla

Sanità, si dimette dopo essere entrato nel registro

degli indagati per abusi relativi alla fornitura di

prodotti e servizi

13 luglio: Vendola annuncia un rimpasto di Giunta,

dalla quale uscirà anche Sandro Frisullo (PD), suo

vicepresidente, poi coinvolto in un’inchiesta in piena

campagna elettorale (marzo 2010)

Queste mosse risulteranno decisive per il successo di

Vendola. La comunicazione politica non basta

Page 42: Il web in politica è decisivo?

Puglia 2009 – Nichi si ricandida?

Nichi Vendola- Primarie 2010

Amministrare bene non basta. Nonostante aver

allontanato Assessori prima che fossero rinviati a

giudizio e nonostante straordinari risultati su

politiche giovanili, innovazione, politiche energetiche

ed ambientali Nichi rischia di non potersi candidare

e, dopo un’estenuante trattativa politica interna al

centro-sinistra, raggiunge l’obiettivo “minimo” delle

Primarie. Ma la politica non è con lui.

Nichi è solo contro tutti…o no?

Page 43: Il web in politica è decisivo?

Nichi – solo con(tro) tuttiNichi Vendola- Primarie 2010

Solo contro tutti – manifesto Vendola

primarie 2010

Page 44: Il web in politica è decisivo?

Puglia – le Fabbriche di Nichi

Nichi Vendola- Primarie 2010

Ancora una volta la campagna di comunicazione ribalta un

punto debole di Nichi. Lasciato solo dalla politica, è solo

contro tutti i dirigenti. Ma è con la gente

Nasce un movimento trasversale (interno al PD, a SEL, ai

comuni cittadini) che lotta per difendere il diritto di

Vendola a ricandidarsi.

Nascono così le Fabbriche di Nichi, comitati elettorali

diffusi e assai eterogenei per composizione

Page 45: Il web in politica è decisivo?

Puglia – le Fabbriche di Nichi

Nichi Vendola- Primarie 2010

Perché è un modello vincente?

Il successo di questo modello organizzativo,

contemporaneamente leggero nella struttura

(totalmente autogestita) ma densa nella

produzione (bottom-up) e nella diffusione

(top-down) dei contenuti, porta alla nascita di

Fabbriche in tutta Italia e nelle principali città

d’Europa

Page 46: Il web in politica è decisivo?

Nichi – solo con(tro) tuttiNichi Vendola- Primarie 2010

Il simbolo del successo

Nichi x2 – azione di reclutamento al voto alle

Primarie

costruita integralmente su Facebook e sostenuto

da una videolettera (Videolettera Nichix2)

Costo dell’operazione: 0 Euro

Page 47: Il web in politica è decisivo?

Nichi vince le PrimarieNichi Vendola- Primarie 2010

Il 24 gennaio 2010 si celebrano le elezioni

Primarie

Vendola batte Boccia con il 73% dei

consensi

A votare si recano 200mila persone (80mila nel

2005)

L’UDC aveva annnunciato che non avrebbe

appoggiato Vendola in caso di successo. I

pugliesi, dunque, ignorano questa indicazione

politica

Page 48: Il web in politica è decisivo?

Nichi vince le PrimarieNichi Vendola- Primarie 2010

La storia delle Primarie è sintetizzata da un video realizzato da Diego Bianchi (Zoro), per “Parla con Me”

Tolleranza Zoro Puglia - prima parteTolleranza Zoro Puglia - seconda parte

Page 49: Il web in politica è decisivo?

Perché Nichi vince le Primarie

Nichi Vendola- Primarie 2010

1. Perché ha una macchina organizzativa

2. Perché delega pezzi di campagna elettorale alle Fabbriche, generando entusiasmo

3. Perché la politica non offre motivazioni valide per la sua non-candidatura

4. Perché comunica in modo capillare, con strumenti corretti e a costi limitati

Page 50: Il web in politica è decisivo?

Nichi stravince le PrimarieNichi Vendola- Primarie 2010

Nel frattempo, su Facebook (30 gennaio 2010: 39503 fan),

+68,7% in quattro settimane)

Page 51: Il web in politica è decisivo?

Cambia lo scenario, non i punti di forza

Nichi Vendola- Regionali 2010

Siamo alle Regionali

Le Fabbriche di Nichi hanno poco più di due mesi per fare

campagna elettorale, ma sono una macchina già

ampiamente rodata. Il loro ruolo:

a.Attivare le comunità, declinando messaggi di

campagna elettorale su scala iper-locale;

b.Proporre soluzioni creative o interpretare le azioni

suggerite dal comitato elettorale sul territorio;

Page 52: Il web in politica è decisivo?

Cambia lo scenario, non i punti di forza

Nichi Vendola- Regionali 2010

Consolidare il consenso e la ritrovata unità della

coalizione;

Comunicare il loro lavoro e l’attività amministrativa di

Vendola con spazi autogestiti sui social network

Costruire interi pezzi di campagna, sia politici che

organizzativi che creativi

Perché ciò sia possibile, sono necessarie linee guida

condivise che regolino il “disordine organizzato”

Page 53: Il web in politica è decisivo?

Come si apre una Fabbrica?

Nichi Vendola- Regionali 2010

Fabbrica di Nichi – video-tutorial

Page 54: Il web in politica è decisivo?

Puglia – le Fabbriche di Nichi

Nichi Vendola- Regionali 2010

Il centro-sinistra si ricompatta su Vendola, il centro-

destra implode e si presenta con due candidati

(Palese, Poli Bortone)

La campagna di Vendola, come nel 2005, parte da un

presunto punto di debolezza del candidato per

trasformarlo in un punto di forza. Nascono così le

“poesie”, declinate in infinite varianti su

Internet, anche dagli avversari, che

promuovono involontariamente il “brand

Vendola”

Page 55: Il web in politica è decisivo?

Vendola – la poesia è nei fatti

Nichi Vendola- Regionali 2010

Page 56: Il web in politica è decisivo?

Vendola – la poesia è nei fatti

Nichi Vendola- Regionali 2010

Page 57: Il web in politica è decisivo?

Vendola – la poesia è nei fatti

Nichi Vendola- Regionali 2010

Page 58: Il web in politica è decisivo?

Vendola – la poesia è nei fatti

Nichi Vendola- Regionali 2010

Page 59: Il web in politica è decisivo?

Vendola - la poesia è nei fatti

Nichi Vendola- Regionali 2010

Non solo manifesti

La campagna non si sviluppa solo sui mezzi tradizionali. I manifesti sono la sintesi “generalista” di un processo di analisi dell’attività amministrativa declinata sui vari mezzi (soprattutto online) e non una forma di propaganda

Questo è possibile anche grazie ad uno staff che offre competenze multiformi.

Proforma è affiancata da FF3300, insieme a Ed Testa e Carla Palladino, designer della comunicazione, che realizzano i “tweet della Puglia Migliore”

Page 60: Il web in politica è decisivo?

La Puglia migliore è fatta così

Nichi Vendola- Regionali 2010

Puglia Migliore – spot web Apulia Film Commission

Page 61: Il web in politica è decisivo?

La Puglia migliore è fatta così

Nichi Vendola- Regionali 2010

Puglia Migliore – spot web Principi Attivi

Page 62: Il web in politica è decisivo?

Case history Taroccailmanifesto.com

Nichi Vendola- Regionali 2010

La democrazia conviene

Il meccanismo di propagazione virale della comunicazione dei tre candidati avvantaggia Vendola

La sua campagna è più efficace, è la più “taroccabile”, ci sono più sostenitori sul web/detrattori degli altri candidati

E così è prodotto un cavallo di troia anonimo, un sito che permette a tutti di personalizzare a piacimento le campagne elettorali dei tre candidati e di condividere i propri lavori sui social network

Contenuti prodotti: migliaia Costo dell’operazione: 0 Euro

Page 63: Il web in politica è decisivo?

Taroccailmanifesto.comNichi Vendola- Regionali 2010

Page 64: Il web in politica è decisivo?

Vendola: perché vince? Nichi Vendola- Regionali 2010

Nichi Vendola, che a fine 2009 non disponeva

di una coalizione a sostegno della sua

candidatura, vince le elezioni. Come è

possibile?

1.Contenuti diversificati, ogni giorno

2.Non è l’unico attore della comunicazione

3.Aggira il sistema dei media tradizionali

4.Sfida i suoi punti deboli

Page 65: Il web in politica è decisivo?

La Puglia dal medicoNichi Vendola- Regionali 2010

Lo spot ufficiale della campagna elettorale di Vendola

2010 è paragonabile a un gol in trasferta in

contropiede

Mentre Palese attacca l’Amministrazione sulla Sanità

(e subisce un contrattacco sull’indebitamento della

Giunta Fitto, di cui Palese era Assessore alla Sanità),

Vendola sfida apertamente il tema con uno spot

in cui la “Signora Puglia” va a farsi curare da un

medico romano

Page 66: Il web in politica è decisivo?

La Puglia dal medicoNichi Vendola- Regionali 2010

Puglia dal Medico – spot TV

Page 67: Il web in politica è decisivo?

…e Nichi dalla mammaNichi Vendola- Regionali 2010

In parallelo, sul web, compaiono pillole web raccolte

durante una vera discussione tra Nichi e sua

madre. Le pillole rispondono a tutte le domande

sulla gestione della sanità che erano state mosse dal

centro-destra durante i due mesi di campagna

elettorale.

La destra attacca Vendola solo sulla sanità,

Nichi depotenzia questa strategia e va a vincere

Page 68: Il web in politica è decisivo?

…e Nichi dalla mammaNichi Vendola- Regionali 2010

Nichi Vendola - a proposito di salute

Page 69: Il web in politica è decisivo?

Nichi vince le RegionaliNichi Vendola- Regionali 2010

Il 28 e il 29 Marzo 2010 si celebrano le elezioni Regionali:

Vendola vince con il 48,7%, Palese non va oltre il

42,2%, Adriana Poli Bortone ottiene l’8,71%

Palese aveva un budget otto volte superiore a Vendola

Vendola, attraverso il rimpasto di giunta, è riuscito a

preservare l’immagine di politico onesto

Con la comunicazione ha anticipato le mosse

dell’avversario

Page 70: Il web in politica è decisivo?

Nichi vince le RegionaliNichi Vendola- Regionali 2010

Nel frattempo, su Facebook (30 marzo 2010, 79103

fan,

+126% in due mesi)

Page 71: Il web in politica è decisivo?

Social media dopo le elezioni

Comunicare l’attività amministrativa

Facebook è solo uno strumento elettorale?

NO!

Il tandem sito internet personale – Facebook rappresenta

un meccanismo parallelo di comunicazione istituzionale e

permette la costruzione di una narrazione

I social network permettono la creazione di uno spazio

autogestito di comunicazione pubblico/politica e

soprattutto assolvono al principale compito della

comunicazione istituzionale: collegare la politica alle

politiche

Page 72: Il web in politica è decisivo?

Collegare politica e politiche

Comunicare l’attività amministrativa

Nichi Vendola – sceenshot pagina Facebook

Tre temi: attività della regione, rapporti coi media, politica

nazionale

Page 73: Il web in politica è decisivo?

FB strumento di massa?

Comunicare l’attività delle Fabbriche

Quali sono i fattori critici di successo di una fanpage

politica?

1.Gestire il feedback

2.Aggiornare con costanza e varietà

3.Utilizzare meccanismi di comunicazione virale

4.Offrire contenuti inediti

5.Non commettere errori politici “offline”

Page 74: Il web in politica è decisivo?

Si può migliorare ancora? (1) Certo che sì. Le prospettive di miglioramento

sono:

Allargamento dello staff social media, investendo in risorse umane ed economiche destinate esclusivamente a questa attività, con i seguenti compiti:

- favorire l’interazione con tutti gli utenti che vogliono dialogare con Nichi e il suo staff sui social media;- organizzare nuovi spazi sulla rete per comunicare con tutte le minoranze culturali, linguistiche, religiose, i gruppi di interesse;- sostenere il gruppo partecipazione nell’organizzazione delle Fabbriche e dei sostenitori

(in questo caso Barack Obama è ancora oggi un ottimo esempio organizzativo)

Page 75: Il web in politica è decisivo?

Si può migliorare ancora? (2) Migliorare il coordinamento

comunicativo sui social media tra le singole organizzazioni a cui Nichi fa riferimento, in particolare con Sinistra Ecologia Libertà, con la Regione Puglia e la Giunta Regionale (quanto migliorerebbe la comunicazione di un ente pubblico se tutti i dirigenti e gli assessori avessero una pagina pubblica su Facebook?)

Questo permetterebbe di alleggerire Nichi dal compito di “parafulmine”, di aggregatore di richieste dei cittadini sulla sua pagina. Inoltre permetterebbe di moltiplicare le fonti di comunicazione e di personalizzare i contenuti sulla base degli utenti (la pagina di Vendola, invece, dovrà essere necessariamente generalista)

Page 76: Il web in politica è decisivo?

Si può migliorare ancora? (3)

Vendola dovrebbe aggiornare più spesso i social media in prima persona. La vita di Nichi è certamente impegnata e non può caricarsi ulteriormente, però gli smartphone gli permetterebbero di caricare contenuti in qualsiasi momento:

- Aggiornare Facebook e Twitter: facile come mandare un SMS;- Realizzare una foto e un video: con un qualsiasi cellulare è possibile caricare un contenuto in tempo reale;- Rispondere agli utenti: con un telefono connesso a Internet è possibile ammortizzare i “tempi morti” (viaggi, attese) per offrire feedback di qualità.

Noi non possiamo correre alcun rischio e Vendola comunica certamente meglio di noi. I post con i feedback migliori sono quelli scritti di suo pugno

Page 77: Il web in politica è decisivo?

Social media e politica #3

Amministrative 2011 I perché di una

campagna elettorale storica

Page 78: Il web in politica è decisivo?

Amministrative 2011

Cosa ricorderemo di queste elezioni Amministrative?

Se la risposta è:

#morattiquotes#sucateRed RonnieSatira politica

Vuol dire che la comunicazione politica italiana è cambiata in modo irreversibile

Page 79: Il web in politica è decisivo?

Verso la comunicazione politica generativa

I processi comunicativi di maggior successo di questa campagna elettorale sono nati:

In rete, in particolare, su Twitter. Poi sono diventate notizie e sono finiti sui mezzi tradizionali;

Grazie agli utenti e non nei comitati elettorali o nei partiti (che nel caso di Pisapia e De Magistris sono stati bravi a riprendere e valorizzare i processi spontanei)

Non necessariamente nelle città dove si andava a votare: alla campagna elettorale ha partecipato tutta l’Italia. Come voleva Berlusconi, ma per la prima volta con effetti per lui nefasti

A costo zero

Quasi mai grazie al lavoro di attivisti politici “puri”

Page 80: Il web in politica è decisivo?

Verso la comunicazione politica generativa

Per queste ragioni le campagne elettorali cambieranno irreversibilmente, in presenza di queste variabili:

- Entusiasmo attorno alla candidatura;- Utilizzo esplicito della Rete come strumento di attivazione e organizzazione dei sostenitori;- Ascolto e feedback sistematico delle istanze degli utenti (sia per la costruzione del programma che per creatività e scelte di comunicazione) il web visto non come raccatta-voti, ma come elemento di costruzione di senso di comunità

In presenza di queste condizioni, cambia anche il ruolo di chi lavora alle campagne elettorali

Page 81: Il web in politica è decisivo?

La nuova comunicazione politica: da spin doctor a

ricercatoriI manager di campagna elettorale, i consulenti, i ghost writer, i creativi non dovranno più basare le loro scelte sulla base di precedenti esperienze, di intuito o attraverso presunte doti sciamaniche

Le campagne saranno guidate dai dati, prodotti ogni giorno e in grande quantità dagli utenti della Rete che non faranno altro che continuare la loro attività di aggiornamento e condivisione dei contenuti

Più che scrivere e pensare sarà importante leggere e interpretare

La variabile decisiva (e non esistente fino a 10 anni fa) è la possibilità degli utenti di utilizzare il surplus cognitivo

Page 82: Il web in politica è decisivo?

I nuovi comunicatori politici: tutti

Saltano alcuni schemi classici dell’impegno politico

- Per fare (comunicazione) politica bisogna essere esperti di politica

- Per fare politica bisogna stare nei partiti o nelle associazioni

- Per fare politica bisogna partecipare alle riunioni (magari fissate in orario d’ufficio, dunque inaccessibili)

- Per fare politica bisogna assecondare i ritmi della politica

- Il consenso è regolato solo dai mezzi tradizionali

Page 83: Il web in politica è decisivo?

I nuovi comunicatori politici: tutti

Si fanno strada nuovi paradigmi

- Si può fare (comunicazione) politica anche con un tweet;

- Si fa politica scegliendo lo strumento più adatto alle proprie attitudini;

- Si fa politica a qualsiasi ora del giorno;

- Si fa politica quando si ha un minuto libero;

- Si fa politica anche parlando di altro, o usando altri linguaggi (la satira, ad esempio)

Page 84: Il web in politica è decisivo?

Ma il web sostituirà la TV?

Non è necessario

Ogni programma sarà oggetto di una narrazione parallela sul web. Questo è già molto visibile nei programmi di approfondimento politico (Annozero, Ballarò, Exit) e nelle trasmissioni di maggior successo (Vieni via con me, Festival di Sanremo), seguiti con dirette su siti, blog, Facebook e Twitter

Ogni diretta porta alla produzione di tantissimi contenuti, specie qualitativi, sui programmi: cosa piace, cosa no, cosa può essere migliorato (i social media come Auditel qualitativo?)

La diretta web è un’evoluzione (o involuzione, a seconda dei gusti) della visione della TV a casa con la famiglia e con gli amici: l’esperienza di visione è più ricca ed emozionante

Page 85: Il web in politica è decisivo?

Non più web versus tv, ma tv più web

Il web, dunque, permette agli spettatori di analizzare ciò che accade in televisione, di valutarne l’attendibilità e di aumentare il valore dell’esperienza in termini di informazioni acquisite e divertimento

Il web, inoltre, permette di vedere la TV senza vederla. Non è più necessario essere davanti al televisore per seguire un programma, se quest’ultimo è oggetto di una diretta web

Queste opportunità, però, sono parimenti a portata di mano

per chi costruisce programmi televisivi

I dati possono entrare nel programma: sovraimpressione di tweets, infografiche in tempo reale su ciò che è detto in diretta, feedback della Rete con possibili colpi di scena

Page 86: Il web in politica è decisivo?

Da politica pop a pop politico

I programmi cosidetti di ‘infotainment’, ritenuti da molti alla base dei modelli di costruzione del consenso di Silvio Berlusconi, sembrano i format ideali per ospitare questa nuova integrazione crossmediale tra vecchi e nuovi mezzi

Un politico sbugiardato in diretta o una grandissima approvazione della Rete in seguito a un botta e risposta può regolare l’andamento del programma, rendendolo potenzialmente più spettacolare e certamente imprevedibile

Questo potrebbe portare a una nuova stagione dell’informazione politica, ancora più soft e legata all’intrattenimento ma non per questo meno ricca di contenuti e approfondimento

Se tutto è politica, quest’ultima entra nelle vite quotidiani di ognuno: è dunque ‘pop’ (nell’accezione classica del termine, popular)

Page 87: Il web in politica è decisivo?

Berlusconi e l’obbligo del web

Per tutte queste ragioni il controllo diretto o politico delle televisioni, per Silvio Berlusconi, non è più sufficiente

I metodi e i linguaggi della televisione non potranno essere replicati in modo acritico sui nuovi media, che hanno logiche assai differenti e hanno una capacità di memoria sicuramente più alta dell’opinione pubblica tradizionale. Serviranno nuovi codici, nuovi linguaggi, nuova pianificazione: non basta copiare modelli di marketing già di successo altrove

Letizia Moratti, fino al ballottaggio, non aveva comunicato in modo professionale sui nuovi media. Dopo il ballottaggio ha impostato una campagna elettorale “di prodotto”, come se il suo profilo identitario non esistesse, come se non fosse conosciuta

Dalle auto coi vetri oscurati a Foursquare: un grave errore di comunicazione

Page 88: Il web in politica è decisivo?

Social media e politica #4

Referendum 2011.Cambia il vento, Internet produce

energia rinnovabile

Page 89: Il web in politica è decisivo?

Habemus quorum, come mai?

Il Referendum 2011 rappresenta un ulteriore caso di studio per la comunicazione politica italiana

Partiti in sordina e senza adeguata copertura comunicativa sui mezzi tradizionali (in particolare di servizio pubblico), i comitati e i gruppi di attivazione sono stati aiutati dal contributo spontaneo, caoticamente organizzato e virale degli elettori

Facebook è diventato strumento di autocomunicazione di massa: i ‘produttori’ e ‘consumatori’ di informazione hanno convissuto nello stesso ecosistema mediale

Alcuni dati per l’analisi: Atlante Politico Demos-Demetra (Link al sondaggio completo) del 27 giugno 2011

Page 90: Il web in politica è decisivo?

1. Referendum, motivazioni al voto

Page 91: Il web in politica è decisivo?

1. Referendum, motivazioni al voto

Il solo voto motivato dai quesiti sarebbe potuto non essere sufficiente per raggiungere il quorum

La volontà di dare un segnale al Governo non è stata esclusiva nell’area del centrosinistra (il 43% dell’elettorato della Lega, partito che ha espresso il voto più ‘politico’)

I segnali al Governo sono di tre tipi:- Manifestare distanza dal programma di Governo su questi temi;- Manifestare distanza dalla strategia del Governo sul referendum (astensione);- Criticare l’operato del Governo nel suo complesso

Page 92: Il web in politica è decisivo?

2. Referendum, il quesito più importante

Page 93: Il web in politica è decisivo?

2. Referendum, il quesito più importante

Il nucleare (e i fatti di attualità legati al quesito) ha certamente favorito il raggiungimento del quorum

Il secondo quesito sull’acqua (profitti) è stato trainato dal primo (privatizzazione): gli italiani hanno votato sì a entrambi senza approfondimento

Un italiano su otto ha ritenuto il legittimo impedimento più motivante del nucleare e dell’acqua, uno su cinque ha messo i quesiti alla pari

La combinazione dei tre temi (acqua + nucleare + legittimo impedimento) ha reso possibile il raggiungimento del quorum: due temi, forse, non sarebbero bastati

Page 94: Il web in politica è decisivo?

3. Il ruolo del passaparola

Page 95: Il web in politica è decisivo?

3. Il ruolo del passaparolaUna campagna non massificata: metà dell’elettorato attivo/persuasivo ha agito in modo personalizzato e su cerchie ristrette, meno del 10% ha usato volantini o animato banchetti

Una campagna portaUsb-a-porta: Internet non ha prodotto direttamente opinione, ma ha fornito gli strumenti informativi per attivare un passaparola maturo e consapevole

Internet è stato decisivo, ma (come sempre) non come agente attivo di cambiamento; piuttosto come strumento di formazione e organizzazione, come elemento di potenziamento di un sentimento già condiviso tra gli italiani

Page 96: Il web in politica è decisivo?

4. I nuovi influencer

Page 97: Il web in politica è decisivo?

4. I nuovi influencerGli attivisti referendari sono in gran parte ‘nuovi’, persone che non si erano mai attivate in campagna elettorale

Il 90% di questa nuova attivazione (leggera + reticolare) è legata alla presenza del web sulla scena mediatica. Senza Internet, in molti non avrebbero fatto campagna

Il 9% dell’elettorato complessivo (il 16% di elettori attivi al referendum) ha contribuito in modo decisivo al successo della campagna. È una èlite o è la prima campagna partecipata?

L’attivazione ‘leggera’ è ‘pesante’ a livello elettorale

Page 98: Il web in politica è decisivo?

5. I giovani tornano in politica

Page 99: Il web in politica è decisivo?

Per concludere

Dieci cose da fare e dieci da evitare sui social

media

Page 100: Il web in politica è decisivo?

Da fare #1

Dì la verità.(basta questa, le altre nove potrebbero non servire)

Page 101: Il web in politica è decisivo?

Da fare #2

Se fai un errore, dillo a tutti prima che ti scoprano.

(Dai spiegazioni, chiedi scusa. Ti perdoneranno. Tutti sbagliamo)

Page 102: Il web in politica è decisivo?

Da fare #3

Leggi tutte le conversazioni sui

social media che ti riguardano.

(Spesso la polemica può essere prevenuta anticipando il passaparola negativo, rispondendo punto su punto e gettando così acqua sul fuoco)

Page 103: Il web in politica è decisivo?

Da fare #4

Rispondi a tutti. (E se proprio non vuoi rispondere a tutti, evita di

rispondere solo a quelli ‘famosi’, agli opinion leader o alle persone di cui hai paura)

Page 104: Il web in politica è decisivo?

Da fare #5

Fai ciò che i tuoi amici, sostenitori,

fan, elettori ti chiedono di fare.

(Fallo quando i consigli che ti offrono sono genuini e sono chiaramente indirizzati a tuo vantaggio. Fallo

anche se non ti sembra utile o se non ne hai voglia. Chi ti aiuta, apprezzerà in ogni caso)

Page 105: Il web in politica è decisivo?

Da fare #6

Chiedi aiuto per realizzare le tue idee. (La collaborazione rinforza il senso di comunità. E le

idee che si trasformano in azione fanno del bene anche a chi non te ne vuole)

Page 106: Il web in politica è decisivo?

Da fare #7Se sei un

personaggio pubblico e devi dire qualcosa di importante, dillo

prima ai tuoi amici/sostenitori/fan e poi a tutti gli altri.(Tanto tutti gli altri lo sapranno un secondo dopo.

Però nel frattempo hai fatto sentire importante la tua comunità, l’hai motivata e l’hai aiutata a crescere)

Page 107: Il web in politica è decisivo?

Da fare #8

Se hai un’opinione che temi sia

minoritaria corri il rischio e scrivila.

(Scoprirai che ci sono persone che la pensano come te e scoprirai che chi non la pensa come te

apprezzerà il tuo coraggio)

Page 108: Il web in politica è decisivo?

Da fare #9

Evita di cancellare le cose che non ti

piacciono.(Dall’altra parte ci può essere qualcuno che ha

salvato le conversazioni e che è pronto a farti fare una figuraccia)

Page 109: Il web in politica è decisivo?

Da fare #10

Ricordati sempre che tutto ciò che fai

sul web è pubblico.(Questo è vero anche per profili con forti restrizioni

della privacy. Dì solamente le cose che saresti pronto a ripetere davanti a una platea di sconosciuti)

Page 110: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #1

Non pensare che il tuo pubblico sia

composto da persone diverse da quelle che

trovi per strada.(Non esiste un ‘popolo del web’ antropologicamente

diverso da tutti gli altri. Ci sono 20 milioni di italiani su Facebook, anche la distinzione tra online e offline non

ha più senso)

Page 111: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #2

Non limitarti a riciclare contenuti

presi dagli altri mezzi di comunicazione.

(Se voglio leggere un comunicato stampa, me lo vado a prendere. Se voglio guardare la televisione, me la

guardo. Senza uno sforzo di personalizzazione, si capirà subito che i social media sono solo un

riempitivo)

Page 112: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #3

Non pensare che le strategie di

comunicazione siano più importanti

del contenuto.(Una stupidaggine è una stupidaggine. Non c’è

artificio retorico, stilistico, comunicativo che tenga)

Page 113: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #4

Non parlare solo di te stesso.(Chiunque usi la prima persona singolare

alla lunga annoia l’interlocutore)

Page 114: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #5

Non spendere soldi in campagne

pubblicitarie se non hai niente da dire.

(Inutile spendere denaro per attrarre utenti in luoghi dove non c’è nulla di interessante. Scapperanno via, magari stimolando un passaparola negativo. Se hai soldi da spendere, usali per la redazione, non per la

comunicazione)

Page 115: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #6

Non parlare con il tuo pubblico solo quando

hai qualcosa da chiedere loro.

(Se un amico ti chiama solo quando ha un favore da chiederti, lo ritieni davvero un tuo amico? Sui social media avviene la stessa identica cosa. Meglio essere

coerenti nell’ignorare il prossimo che cercarlo solo per interesse )

Page 116: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #7

Non pensare che gli utenti parlino di te

solo sui tuoi strumenti.

(Sarebbe come sperare che le persone ti dicano tutto ciò che pensano di te guardandoti negli occhi. Non è

un atteggiamento tipico degli esseri umani)

Page 117: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #8

Non essere scostante.

(Meglio essere regolari e un po’ noiosi che alternare momenti di grande euforia a silenzi prolungati.

Comportamenti troppo variabili allontanano gli utenti, che non sanno cosa aspettarsi)

Page 118: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #9

Non pensare che la tua comunicazione si

possa ridurre ai social media.

(Facebook, Twitter e Youtube possono molto ma non tutto.

Il sito istituzionale, il blog, la rassegna stampa e qualsiasi luogo più strutturato per la scrittura, la

discussione e l’approfondimento sono fondamentali per mantenere l’efficacia comunicativa nel lungo

periodo)

Page 119: Il web in politica è decisivo?

Da non fare #10

Non usare strumenti che producono post

automatici.(Se lavori sui social media, abituati: i weekend e le settimane senza connessione non esistono. I post

automatici sono facilmente riconoscibili dagli utenti, che non a caso cliccano in media il 70% in meno su contenuti generati da un sistema di pianificazione

della pubblicazione)

Page 120: Il web in politica è decisivo?

In sintesi

I social media non ti faranno mai vincere una

campagna,ma senza social media

non puoi vincere una campagna

(Beth Becker)

Page 121: Il web in politica è decisivo?

Grazie!Un grande abbraccio

Dino AmenduniFacebook: http://www.facebook.com/dinoamenduni

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