il viaggio dei sapori n. 1

4
Uno dei gravi problemi del mondo occidentale è la tendenza al sovrappeso. Almeno il 20-30% dei bambini e ragazzi italiani è in sovrappeso, ha un peso eccessivo rispetto all’ età, all’altezza e alla corporatura. Le cause di questo problema sono da ricercare sia nell’accumulo di grassi dovuto ad un’alimentazione scorretta che in una scarsa attività fisica. Le sostanze di cui il nostro corpo ha bisogno per mantenere in funzione i proces- si vitali sono: le proteine (indispensabili per la crescita delle cellule e per il loro mantenimento); le vitamine (che stimolano e regolano le reazioni chimiche indispensabili all’organismo); i grassi (che assi- curano energia all’organismo e si distinguono in acidi grassi, saturi e insaturi); i carboidrati (che forniscono all’organismo l’energia da utilizzare più rapidamente e si distinguono in amidi e zuccheri);i minerali o sali minerali (indispensabili per la struttura del corpo); le fibre (che assicurano la pulizia dell’apparato digerente). Mangiare in modo sano significa assumere in modo equilibrato tutte questa sostanze di cui l’organismo ha bisogno, evitan- do gli eccessi, soprattutto di cibi industriali, che sono i più ricchi di grassi, zuccheri, conservanti e additivi. In contrapposizione a ciò, oggi è in crescita la valorizzazione della dieta mediterra- nea, uno stile alimentare tipico dei Paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo. Diverse ricerche hanno dimostrato che chi mangia se- guendo questa dieta si ammala di meno e invec- chia meglio. Ecco perché non devono mancare sulla nostra tavola tanta frutta e verdura, prefe- ribilmente di stagione, a cominciare dalla zucca! Adriana Grillo (III G) Povera ma buona Semplici regole per un’alimentazione equilibrata CLASSI I-II-III G SCUOLA SEC . DI I GR . “R. MONTERISI” BISCEGLIE Il viaggio dei sapori NOVEMBRE 2011 NUMERO 1 Eccomi qui, mi chiamo Bartolomeo (Bart per gli amici) e sono lieto di accompagnarvi nel viaggio alla sco- perta della zucca. Facciamo un salto nel passato, ritor- niamo al 1492, data della scoperta dell'America. Una volta sbarcati, io e mio fratello Cristoforo ci sentimmo persi e così chiedemmo aiuto a delle strane persone che subito incon- trammo; esse furono molto gentili e ci fornirono utilizzando i gesti delle informazioni riguardo al loro territo- rio e alle loro usanze. Subito iniziam- mo a esplorare il luogo circostante e ci accorgemmo di quante specie di animali e piante esistevano. Rima- nemmo affascinati dall'enorme quan- tità di verde presente in quell'angolo di paradiso e dai paesaggi mozzafiato che ci circondavano. C’era chi taglia- va legna per il fuoco e chi estraeva la linfa dagli alberi che poi utilizzava come "fissatore". Ci colpì un uomo in particolare... era alto, non molto robusto ma forzuto e portava tra le sue braccia un’enorme "palla" di co- lore arancione, ci avvicinammo e con gentilezza cercammo di sapere cosa fosse e di fare delle indagini sul "prodotto", ma senza risultati. Stavamo per arrenderci, quando Zucca, che scoperta! Dal diario di Bart Colombo (fratello del più noto Cristoforo) “Il viaggio dei sapori” è la testata del giornale che gli alunni della I -II-III G, guidati dalle docenti Chiara Fontana e Filomena Bruno, si propongono di pubblicare a partire dal mese di Novembre fino al mese di Maggio. L’idea di realizzare questo giornale è nata d alla concomitanza di alcune circostanze: la proposta, come progetto d’Istituto, della tematica “Il Viaggio”; i contenuti delle div erse disci- pline nelle tre classi riguardanti l’alimentazione ma anche le grandi scoperte geografiche e la possibilità di raggiungere gl i obiettivi trasversali educativi e didattici in maniera più coinvolgente. Inizia ora il nostro viaggio alla scoperta dei sapori che appartengono alla nostra cultura alimentare ma sono giunti fino a noi grazie agli scambi culturali che arricchiscono i viaggiatori di ogni tempo. improvvisamente, durante il nostro cammino, scorgemmo in lontananza una casetta. Incuriositi, ci avvici- nammo e bussammo alla porta: ci aprì una signora che cortesemente ci fece entrare. Lei ci domandò chi fossimo e co- sa cercassimo, noi ci presentam- mo e le spiegam- mo il motivo del- la nostra visita e, parlando e chiac- chierando, finalmente riuscimmo ad ottenere delle informazioni su quel prodotto "misterioso”. Si chiamava zucca e veniva coltivata solo da loro; aggiunse che era un alimento molto prelibato e adatto ad ogni genere di ricetta: infatti da loro veniva bollita sul fuoco e servi- ta in grandi piatti posti al centro di lunghe tavolate per tutta la tribù. Inoltre, una volta fatta essiccare la zucca veniva anche utilizzata come contenitore per alimenti vari. Dopo tutte queste scoperte sia sulla zucca che sul territorio, io e Cristoforo salutammo tutta la tribù che ci au- gurò “Buon Viaggio”, ma ancora tante scoperte ci aspettava- no...Arrivederci al prossimo nume- ro! Valentina Di Leo, Viviana Meschino (III G)

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Il giornalino degli alunni del corso G (n. 1 - novembre 2011) Scuola Secondaria di Primo Grado "Riccardo Monterisi" - Bisceglie

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Page 1: IL VIAGGIO DEI SAPORI n. 1

Uno dei gravi problemi del mondo occidentale

è la tendenza al sovrappeso. Almeno il 20-30%

dei bambini e ragazzi italiani è in sovrappeso, ha

un peso eccessivo rispetto all’ età, all’altezza e

alla corporatura. Le cause di questo

problema sono da ricercare sia

nell’accumulo di grassi dovuto ad

un’alimentazione scorretta che in

una scarsa attività fisica. Le sostanze

di cui il nostro corpo ha bisogno

per mantenere in funzione i proces-

si vitali sono: le proteine

(indispensabili per la crescita delle

cellule e per il loro mantenimento); le vitamine

(che stimolano e regolano le reazioni chimiche

indispensabili all’organismo); i grassi (che assi-

curano energia all’organismo e si distinguono in

acidi grassi, saturi e insaturi); i carboidrati (che

forniscono all’organismo l’energia da utilizzare

più rapidamente e si distinguono in amidi e

zuccheri);i minerali o sali minerali

(indispensabili per la struttura del corpo); le

fibre (che assicurano la pulizia dell’apparato

digerente). Mangiare in modo sano significa

assumere in modo equilibrato tutte questa

sostanze di cui l’organismo ha bisogno, evitan-

do gli eccessi, soprattutto di cibi industriali, che

sono i più ricchi di grassi, zuccheri, conservanti

e additivi. In contrapposizione a ciò, oggi è in

crescita la valorizzazione della dieta mediterra-

nea, uno stile alimentare tipico dei Paesi che si

affacciano sul mare Mediterraneo. Diverse

ricerche hanno dimostrato che chi mangia se-

guendo questa dieta si ammala di meno e invec-

chia meglio. Ecco perché non devono mancare

sulla nostra tavola tanta frutta e verdura, prefe-

ribilmente di stagione, a cominciare dalla zucca!

Adriana Grillo (III G)

Povera ma buona … Semplici regole per un’alimentazione

equilibrata

C L A S S I I - I I - I I I G

S C U O L A S E C . D I I G R .

“ R . M O N T E R I S I ”

B I S C E G L I E

Il viaggio dei sapori N O V E M B R E 2 0 1 1 N U M E R O 1

Eccomi qui, mi chiamo Bartolomeo

(Bart per gli amici) e sono lieto di

accompagnarvi nel viaggio alla sco-

p e r t a d e l l a z u c c a .

Facciamo un salto nel passato, ritor-

niamo al 1492, data della scoperta

dell'America. Una volta sbarcati, io e

mio fratello Cristoforo ci sentimmo

persi e così chiedemmo aiuto a delle

strane persone che subito incon-

trammo; esse furono molto gentili e

ci fornirono utilizzando i gesti delle

informazioni riguardo al loro territo-

rio e alle loro usanze. Subito iniziam-

mo a esplorare il luogo circostante e

ci accorgemmo di quante specie di

animali e piante esistevano. Rima-

nemmo affascinati dall'enorme quan-

tità di verde presente in quell'angolo

di paradiso e dai paesaggi mozzafiato

che ci circondavano. C’era chi taglia-

va legna per il fuoco e chi estraeva la

linfa dagli alberi che poi utilizzava

come "fissatore". Ci colpì un uomo

in particolare... era alto, non molto

robusto ma forzuto e portava tra le

sue braccia un’enorme "palla" di co-

lore arancione, ci avvicinammo e

con gentilezza cercammo di sapere

cosa fosse e di fare delle indagini

sul "prodotto", ma senza risultati.

Stavamo per arrenderci, quando

Zucca, che scoperta!

Dal diario di Bart Colombo (fratello del più noto Cristoforo)

“Il viaggio dei sapori” è la testata del giornale che gli alunni della I-II-III G, guidati dalle docenti Chiara Fontana e Filomena Bruno, si

propongono di pubblicare a partire dal mese di Novembre fino al mese di Maggio. L’idea di realizzare questo giornale è nata dalla

concomitanza di alcune circostanze: la proposta, come progetto d’Istituto, della tematica “Il Viaggio”; i contenuti delle diverse disci-

pline nelle tre classi riguardanti l’alimentazione ma anche le grandi scoperte geografiche e la possibilità di raggiungere gli obiettivi

trasversali educativi e didattici in maniera più coinvolgente. Inizia ora il nostro viaggio alla scoperta dei sapori che appartengono alla

nostra cultura alimentare ma sono giunti fino a noi grazie agli scambi culturali che arricchiscono i viaggiatori di ogni tempo.

improvvisamente, durante il nostro

cammino, scorgemmo in lontananza

una casetta. Incuriositi, ci avvici-

nammo e bussammo alla porta: ci

aprì una signora che cortesemente

ci fece entrare.

Lei ci domandò

chi fossimo e co-

sa cercassimo,

noi ci presentam-

mo e le spiegam-

mo il motivo del-

la nostra visita e,

parlando e chiac-

chierando, finalmente riuscimmo ad

ottenere delle informazioni su quel

p r o d o t t o " m i s t e r i o s o ” .

Si chiamava zucca e veniva coltivata

solo da loro; aggiunse che era un

alimento molto prelibato e adatto

ad ogni genere di ricetta: infatti da

loro veniva bollita sul fuoco e servi-

ta in grandi piatti posti al centro di

lunghe tavolate per tutta la tribù.

Inoltre, una volta fatta essiccare la

zucca veniva anche utilizzata come

contenitore per alimenti vari. Dopo

tutte queste scoperte sia sulla zucca

che sul territorio, io e Cristoforo

salutammo tutta la tribù che ci au-

gurò “Buon Viaggio”, ma ancora

tante scoperte ci aspettava-

no...Arrivederci al prossimo nume-

ro!

Valentina Di Leo,

Viviana Meschino (III G)

Page 2: IL VIAGGIO DEI SAPORI n. 1

P A G I N A 2

Detti

popolari:

“Cucinala

come vuoi, ma

sempre zucca

rimarrà”.

Significato:

“Quando una

cosa non è

buona

all’origine non

c’è rimedio

per poterla

migliorare”.

Zucca: storia, leggenda e curiosità

Ottobre e novembre sono da

considerarsi i mesi della zucca,

un ortaggio dall’aspetto simpati-

co e con un bel colore inconfon-

dibile, ricco di proprietà tera-

peutiche e usato molto in ga-

stronomia. Siccome siamo nel

periodo più indicato non pos-

siamo non scoprire tutti i segreti

dalla zucca.

Etimologia

Il termine "zucca" deriva da

cocutia" ("testa"), poi trasfor-

mato in cocuzza", "cozucca"

e, infine, zucca.

La zucca, poiché si presenta

tonda con la buccia bitorzo-

luta, si presta a simboleggiare

un capoccione vuoto e per-

ciò viene accostata alla parola

stupidità ed è diventata sino-

nimo di idiozia.

Luogo originario

Non si conosce esattamente

il luogo d’origine della zucca.

Gli esperti affermano con

certezza che la zucca non è

nata in Europa, ma, secondo

alcuni, arrivò dall'India, men-

tre, per altri, giunse dall'Ame-

rica Centrale, grazie a Cristo-

foro Colombo.

Descrizione

La zucca, di dimensioni e

forme svariate, si presenta

all’esterno con la buccia scre-

ziata, che può assumere tinte

diverse, e all'interno con la

polpa farinosa e di varie tona-

lità di giallo-arancio, a secon-

da del tipo.

Storia

I più antichi semi di zucca

sono stati ritrovati in Messi-

co e risalgono al 7000 - 6000

a.C..

Nei tempi antichi, la zucca,

svuotata della polpa ed essic-

cata, diventava un contenito-

re leggero ed impermeabile,

usato per trasportare liquidi

o cereali.

Da alcune zucche, addirittura,

si ricavavano strumenti musi-

cali, come le maracas suda-

mericane.

Diffusione in Europa

La zucca, portata in Europa

da Cristoforo Colombo,

inizialmente non ebbe molto

successo come alimento.

Solo dopo lunghe carestie

che colpirono il vecchio

continente, venne apprezza-

ta per il suo sapore e i suoi

valori nutrizionali.

Leggenda

Si racconta che in un paesi-

no dell’udinese, diversi se-

coli fa, durante la costruzio-

ne del Duomo, poiché man-

cavano i soldi per terminare

la torre campanaria, venne-

ro istituite nuove tasse.

Quando la torrre fu termi-

nata, venne deciso di ornare

la guglia con una sfera dora-

ta e fu così affidato il compi-

to ad un artigiano, il quale, a

lavoro ultimato, come com-

penso, ottenne solamente

un terzo della somma spet-

tante, per mancanza di fon-

di. L’artigiano, per nulla sod-

disfatto, incassò la misera

somma, ma durante la not-

te si arrampicò sulla guglia e

sostituì la sua bella palla

dorata con una zucca di

uguali dimensioni. In breve

tempo la falsa sfera comin-

ciò a mutare di colore e

forma fino a cadere misera-

mente in tanti pezzi. Soltan-

to allora i cittadini si accor-

sero della burla.

Per ricordare questo fatto,

ogni anno si celebra, a fine

ottobre, la Festa della Zucca

durante la quale il borgo

medievale torna nuovamen-

te a rivivere le atmosfere di

un tempo.

Curiosità

Una enorme zucca, con un

diametro di 5.2 metri e un

peso di 725 kg., è stata col-

tivata in Gran Bretagna a

Lymington nell’Hampshire.

Coltivazione

Le zucche vengono coltivate in

ambienti con clima mite, in cui

la temperatura non vada mai

al di sotto dei 10° C. Le piante

devono venire poste a dimora

in posizione totalmente espo-

ste al sole, lontano da siepi ed

alberi.

I segreti della nonna.

Quando si acquista la zucca,

per assicurarsi che il prodotto

sia fresco, ben maturo e so-

do, è importante che abbia

queste caratteristiche:

-il suono emesso è sordo,

quando le si danno dei leggeri

colpetti;

-il picciolo deve essere morbi-

do e ben ancorato alla zucca;

-la buccia deve essere pulita e

non deve presentare ammac-

cature;

-se si compra un pezzo di zuc-

ca, la parte interna non deve

essere asciutta;

-una fettina di zucca, messa

dentro un catino pieno

d’acqua fredda, deve andare

subito a fondo.

Ivan Squeo (II G)

Annalisa Cassanelli (II G)

Jhully Viana Costa (II G)

Valerio Pellegrini (II G)

La Storia

nel piatto

Page 3: IL VIAGGIO DEI SAPORI n. 1

Le origini della festa di Halloween

P A G I N A 3 N U M E R O 1

Conosciamo le origini di Hallo-

ween, una ricorrenza che fino

a qualche anno fa era diffusa

soprattutto nel mondo anglo-

sassone e che oggi è diffusa in

molti Paesi, tra cui il nostro.

Halloween o Hallowe'en è il

nome di una festa popolare

di origine pre-cristiana, che

si celebra prevalentemente

in Irlanda, Scozia, Canada e

Stati Uniti d'America, la sera

del 31 ottobre, ossia alla

vigilia della festa di Ognis-

santi (è questo il significato

della parola Halloween).

La celebrazione di Hallowe-

en ha origini pagane molto

remote e pone le sue radici

nella civiltà celtica. Infatti gli

antichi Celti che abitavano

in Gran Bretagna, Irlanda e

Francia, credevano che gli

spiriti erranti di coloro che

erano morti durante l'anno

sarebbero tornati indietro

la notte del 31 Ottobre in

cerca di un corpo da posse-

dere per l'anno successivo.

Per non essere posseduti, i

contadini dei villaggi rende-

vano le loro case fredde e

indesiderabili spegnendo i

fuochi nei camini; inoltre,

per impaurire tutti gli spiriti

che incontravano gironzo-

lando tra le case e per non

farsi riconoscere, rendeva-

no i loro corpi orribili, ma-

scherandosi da mostri. Ma

con l'andare del tempo svanì

la paura di essere posseduti

dagli spiriti e rimase solo la

tradizione di travestirsi

da fantasmi, scheletri, simboli

della morte, del diavolo e di

altre creature maligne.

Intorno al 1840, questa tradi-

zione venne portata negli U-

SA dagli emigranti irlandesi

(che fuggivano dalla carestia di

patate che aveva colpito la

loro terra) e si diffuse veloce-

mente fino a diventare quasi

una festa nazionale, fra il po-

polo americano e poi in molti

Paesi del mondo, compresa

l’Italia.

Rossella Troisi (II G)

vrebbe lasciato andare purché

questi, per almeno dieci anni,

non fosse tornato a reclamare la

sua anima. Satana accettò. Dieci

anni dopo, Jack e il diavolo si

incontrarono di nuovo e Jack,

con un altro stratagemma, riuscì

a sottrarsi al potere del principe

delle tenebre e a fargli promet-

tere che non lo avrebbe cercato

mai più. Il Diavolo, che si trova-

va in una situa-

zione difficile,

non poté far

altro che accet-

tare. Quando

Jack morì, a cau-

sa della sua vita

dissoluta, non fu

ammesso al Re-

gno dei Cieli e fu costretto a

bussare alle porte dell'Inferno; il

Diavolo, però, che aveva pro-

messo che non lo avrebbe cer-

cato, lo rispedì indietro tirando-

gli addosso un tizzone infernale

ardente. Jack se ne servì per ri-

Il mito della zucca intagliata risale

alla notte dei tempi con il nome

“Jack o' lantern”, ovvero “Jack e

la sua lanterna”.

La storia narra che, tanti e tanti

anni fa, viveva in Irlanda un vec-

chio fabbro di nome Jack, ubria-

cone e taccagno, che la notte di

Halloween aveva incontrato per

caso in un pub il Diavolo, venuto

per reclamare la sua anima. Il

vecchio stava per cadere nelle

mani di Satana, quando, con uno

stratagemma, riuscì ad imbro-

gliarlo facendogli credere che gli

avrebbe dato la sua anima in

cambio, però, di un'ultima bevuta.

Il Diavolo, così, si trasformò in

una monetina da sei pence per

pagare l'oste e Jack fu abbastanza

veloce da riuscire ad intascarsela.

Poiché, poi, possedeva anche una

croce d'argento, il Diavolo non

riuscì più a tornare alla sua forma

originaria. Jack, allora, stipulò un

nuovo patto col Diavolo: lo a-

trovare la strada giusta e, affinché

non si spegnesse col vento, scavò

un grosso cavolo rapa e ve lo

pose all'interno.

Si dice che da allora Jack vaghi

con il suo lumino in attesa del

giorno del Giudizio.

Quando gli Irlandesi, in seguito

alla carestia del 1845, abbandona-

rono il loro Paese e si diressero

in America, portarono con loro

questa leggenda e,

poiché le rape non

sono in America

così diffuse come in

Irlanda, le sostitui-

rono con le più co-

muni zucche. Da

allora, la zucca inta-

gliata con la faccia

minacciosa del vecchio fabbro e il

lumino all'interno, è il simbolo più

famoso di Halloween.

Piero Losciale, Fabio Ricchiuti e

Gabriel Zingaro (II G)

“Jack o’ lantern” ovvero “Jack e la sua lanterna”

“Gli antichi Celti

credevano che gli

spiriti erranti di

coloro che erano

morti sarebbero

tornati indietro la

notte del 31

Ottobre in cerca di

un corpo da

possedere”

Tradizione

e folklore

Page 4: IL VIAGGIO DEI SAPORI n. 1

P A G I N A 4 La zucca nell’arte Il pittore italiano Giu-

seppe Arcimboldo

(Milano, 1526-1593) è

noto soprattutto per le

sue grottesche "Teste

Composte", ovvero

ritratti burleschi eseguiti

combinando tra loro

oggetti o elementi dello

stesso genere (prodotti

ortofrutticoli, pesci, uc-

celli, libri, ecc), collegati

metaforicamente al sog-

getto rappresentato. Le

sue opere più celebri

sono le quattro tavole

raffiguranti, in forma di

ritratto allegorico, le

q u a t t r o s t a g i o n i

(Primavera, Estate, Au-

tunno e Inverno) che

sono un’esaltazione del-

la famiglia Asburgo, nel-

l o s p e c i f i c o

dell’imperatore Massimi-

liano II, presso la cui

corte esercitava la sua

arte. Nell’opera ripor-

t a t a i n b a s s o

(“Autunno”, 1572), vi è

una vera e propria pa-

noramica di elementi

c h e r i m a n d a n o

all’autunno. La testa e-

merge da un tino, i cui

listelli sono tenuti insie-

me da rami di salice. Il

naso è dato da una pera,

mentre una mela va a

costituire la guancia.

L’orecchio è rappresen-

tato da un fungo, dal

quale pende un fico come

orecchino. La bocca è un

riccio di castagna, mentre i

capelli sono dati da uva

bianca e nera. Il capo è poi

sovrastato da una zucca,

vero e proprio emblema

dell’autunno.

Francesco De Pinto (II G)

Alimentazione matematica

Risolvi le seguenti operazioni e scrivi la lettera

corrispondente al risultato giusto.

Troverai il nome di un alimento.

135 x 69 = 8870 9415 9315 A B Z

954 – 466 = 488 560 718 U F L

47,29 ­+ 19,72 = 77,31 67,01 80,34 I C D

90 : 2 = 45 63 54 C S M

78 x 64 = 3999 2864 4992 N H A

L’ ALIMENTO è LA __ __ __ __ __

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