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IL VAIOLO Una battaglia vinta

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Page 1: IL VAIOLO Una battaglia vinta Che cosè? Malattia infettiva epidemica contagiosa, di origine virale Causata dal Variola major Trasmissione uomo- uomo

IL VAIOLOUna battaglia vinta

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Che cos’è?• Malattia infettiva

epidemica contagiosa, di origine virale

• Causata dal Variola major

• Trasmissione uomo-uomo

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Variola vera Ci sono due forme cliniche di vaiolo che

colpiscono gli esseri umani:

• Variola major, si manifesta con febbri elevate e con la comparsa di pustole su tutto il corpo.

• Variola minor,meno pericoloso con una mortalità sotto l’1%.

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Variola majorStruttura:• Appartiene alla famiglia

dei Poxviridae.• Misura 260 per 150

nanometri.• Possiede due membrane.• Ha una molecola di DNA

a doppio filamento composto da circa 186 000 paia di basi, e una decina di enzimi.

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Replicazione:

• Si lega ad un recettore sulla superficie della cellula bersaglio.

• All’entrata nella cellula ospite si libera della membrana esterna viene rilasciato il genoma virale nel citoplasma processo di replicazione del DNA e della formazione delle sue proteine.

• Alla fine di esso il virus si autoassembla apparato di Golgi membrana virale il virus esce dalla cellula.

• Il virus sintetizza anche proteine che sopprimono il sistema immunitario dell’ospite il meccanismo di sintesi delle proteine cellulari viene modificato per produrre le sue.

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Sintomi• Da 7 a 17 giorni periodo d’incubazione• Per 2 o 4 giorni primi sintomi (febbre alta,

emicrania, dolori muscolari, vomito)• Per circa 4 giorni eruzione cutanea (piccole

macchie rosse che si manifestano prima nella bocca e poi su tutto il corpo). Periodo di massimo contagio. La febbre scende.

• In 3 giorni le macchie diventano pustole. Febbre alta. In 3 o 4 settimane le pustole si cicatrizzano diventando crosticine, che poi si staccano lasciando cicatrici profonde.

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Il vaiolo nella storia

• 1350 a.C.prima epidemia conosciuta di vaiolo. Egizi contro Ittiti.

• 430 a.C.Tucidide parla del vaiolo, notando che chi lo prendeva ne restava immune.

• 910 d.Cprima descrizione scientifica di un’epidemia di vaiolo.

• XVI secoloperiodo conquista spagnola in America

Contrassero il vaiolo anche personaggi importanti come:

Guglielmo II di Orange, l’imperatore Ferdinando II d’Austria, la regina d’Inghilterra Maria II, re Luigi I di Spagna, l’imperatore Giuseppe I d’Austria, lo zar Pietro II, re Luigi XV di Francia.

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Edward Jenner Jenner si accorse che le donne

addette alla mungitura delle mucche che contraevano il vaiolo bovino (provoca solo qualche lieve malessere e le pustole non lasciavano segni permanenti) non erano poi colpite da quello umano.

1769Jenner inietta il vaiolo bovino ad un bambino di 8 anni, lo contrae e si rimette completamente dopo sei settimane. Jenner lo infetta allora col vaiolo umano nessun segno della malattia immunità verso il vaiolo umano

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Ostacoli ideologiciFino a quel momento era diffusa la pratica della

vaiolizzazione (importata probabilmente dalla Cina). Un individuo sano veniva infettato con croste o sostanze prelevate da un malato in forma lieve. Con questa procedura il rischio di mortalità era altissimo. Le teorie di Jenner vennero inizialmente osteggiate dalla comunità scientifica e da quella religiosa.

1798pubblica a sue spese i risultati dei suoi esperimenti An Inquiry into the Causes and Effects of the Variolae Vaccinae, a Disease Known by the Name of Cow Pox (Indagine sulle cause e gli effetti del Variolae Vaccinae, malattia meglio conosciuta come vaiolo bovino).

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Una battaglia vinta L’ Organizzazione mondiale della sanità (World Health

Organization) ha dichiarato ufficialmente eradicato il vaiolo nel 1980.

Questo grazie ad una campagna sistematica di vaccini in tutto il mondo.

Le vaccinazioni contro il vaiolo sono state interrotte.

Ceppi del virus sono ancora mantenuti presso due laboratori, il Centers for Disease Control and Prevention ad Atlanta, USA, e il Laboratorio di Ricerche Virologiche e Biotecnologiche di Koltsovo, a Novosibirsk, Russia.

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Il vaiolo come arma Il vaiolo è uno di quei virus che si teme potrebbero

essere usati da terroristi come arma biologica.

Dopo l’attacco dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle si diffuse il panico per il sospetto di un successivo attacco bioterroristico, che avrebbe diffuso il virus del vaiolo. Il presidente Bush rassicurò il suo paese e fece produrre un gran numero di nuove dosi di vaccino contro la malattia.