il tempo dei se e dei ma è finito

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Page 1: Il tempo dei se e dei ma è finito

Il social network secondo Daniel Cerami

Lo scambio immediato di informazioni ad essi correlate, la potenzialità che sanno offrire usati in maniera corretta, non ha eguali oggi giorno con nessun altro media.Ho letto un interessante articolo a proposito su Gda (Giornale dell'arredamento) numero 9 -Settembre 2011, scritto da Pierangelo Ranieri( tw/lyndon69), dove venivano menzionati alcuni dati molto significativi al riguardo:

Maggio 2011 17 milioni di ore e 2 miliardi di pagine viste (fonti audiweb) in Italia.Circa 3 milioni di Italiani connessi in più rispetto a Maggio 2010.La radio per raggiungere 50 milioni di utenti ha impiegato 38 anniLa Televisione vi ha impiegato 13 anni.Facebook in meno di 9 mesi ha raggiunto 100 milioni di utenti.

Si può quindi dedurre da questi dati, che i social network funzionano, è dato dimostrabile che una piccola media impresa che opera attraverso un sito internet, implementando i maggiori canali social che ad oggi sono : facebook-twitter-linkedin-youtube-flickr-foursquare, inserendo anche del commercio on-line, incrementa notevolmente il suo giro di affari, perché crescono più in fretta e raggiungono una clientela vastissima.

Le grandi aziende, già da tempo, hanno capito l'importanza che generano questi canali, posizionando il brand in maniera continua, sviluppando un contatto diretto con il proprio cliente finale, scambiando feedback positivi o negativi che siano. Se osservate le pubblicità oggi giorno, su canali radio e televisivi, la maggior parte degli inserzionisti colloca i social all'interno delle proprio creatività.L'errore che fanno molti però, è quello di pensare che solo le grandi aziende possano permettersi un posizionamento tra questi canali, ma in realtà, i social network sono alla portata di tutti, bisogna però ricordarsi, che non ci si improvvisa esperti conoscitori di tali canali, e che ci sono delle regole ben precise per l'utilizzo di un profilo professionale:

1. Non aprire un account personale per gestire un account professionale (facebook lo chiude senza preavviso perché viola le regole)

2. Aggiornamento quotidiano di post con notizie interessanti, evitando banali commenti che non si addicono all'attività preposta.

3. In caso di feedback negativo mai, e poi mai cancellare il post dell'utente od ignorare il reclamo. Questo può provocare seri danni:

Il caso Versace ed il caso della sabbiatura dei jeans la dice lunga: La casa di moda Versace ha disattivato sulla sua pagina facebook la possibilità per i suoi fan di aggiungere post dopo che alcuni attivisti della Clean Clothes Campaign avevano lasciato decine di messaggi chiedendo che l’azienda abbandonasse il sandblasting, altamente pericoloso per i lavoratori, come tecnica per dare ai loro jeans un look “usurato”. http://www.reset-italia.net/2011/07/08/versace-censura-gli-attivisti-della-ccc-campagna-abiti-puliti-su-facebook/ Causando l'ira degli utenti e la perdita di ingenti quantitativi di fan, oltre al clamore mediatico. Oggi Versace ha smesso di produrre quei jeans.

4. Creare eventi va bene, ma quanto questi si trasformano in ogni cosa, esempio: vedi questo video, vedi sito, vedi blog, diventano un boomerang e hanno l'effetto contrario provocando probabilmente il disturbo nell'utente, quindi la conseguente cancellazione da parte sua nel vostro profilo.

5. Non pubblicizzare la propria pagina postando su altre pagine professionali per cercar di raggiungere più utenti: SPAM!! Facebook chiude, e vi possono essere

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anche delle segnalazioni da parte degli utenti.6. Altro errore frequentissimo, lasciare la propria pagina parcheggiata per giorni, o

addirittura per mesi, senza aggiornamenti, il messaggio che passa lo potete dedurre anche voi.

L'errore più frequente resta comunque quello di aprire la pagina in maniera autodidatta, con un profilo personale, creandosi da subito dei limiti (5000 fan massimo), credendo di essere dei nuovi “Guru” dei social, potendo liberamente chiedere amicizie ed inviare messaggi di posta verrete chiusi.Invece, in caso di inserzione su facebook, un altro consiglio molto valido, è quello di indirizzare l'utente verso la vostra fan page, non verso il vostro sito, poi sarà di rimbalzo e lo potrà decidere l'utente se andare anche sulla vostra home page, ma non fatelo uscire dal social, questo compromette un buon risultato nell'advertising.

Ho elencato alcune cose da fare e da non fare, ovviamente non si possono menzionare tutte, anche perché andrei a ledere il nostro operato e ci sono molti blog o forum che ne parlano in maniera molto più articolata ed approfondita.

Dal mio punto di vista un azienda per piccola o grande che sia, che faccia B to B o B to C, ormai non può fare meno di questi canali. La base di partenza deve essere un sito ben strutturato, che abbia dei contenuti in continuo aggiornamento, con l'apporto di canali social network gestiti professionalmente, implementando anche dei contenuti video attraverso youtube o vimeo e a tal proposito cito un interessante argomentazione che ha prodotto Chiara Covi di Hörmann S.r.l Italia:

Nell'era di You Tube e della comunicazione virale e Social la comunicazione Video è fondamentale! I video sono importanti perché le persone ricordano: il 10% di quello che leggono;il 20% di quello che sentono;il 30% di quello che vedono;il 50% di quello che vedono e sentono I Video sono inoltre seo-friendly, perché Google segue i trend per dare agli utenti un servizio sempre più ottimizzato alle loro esigenze, e se un video ottiene un elevato numero di visualizzazioni, dovute anche alle condivisioni ed il canale un alto numero di registrazioni, google lo indicizza e gli assegna un elevato ranking se correlato alla query effettuata dall’utente, posizionandolo ai primi posti della prima pagina dei risultati di ricerca.

Quindi da questo breve e sintetico articolo, spero possiate aver tratto l'importanza della comunicazione attraverso anche questi canali, perché con questo non voglio dire che dovete e potete tagliare tutti gli altri mezzi, ma semplicemente implementarli!Certo è che se messi in mano esperte, il budget sempre più ridotto di oggi, potrebbe risultarvi TROPPO domani, magari potendo cosi investire in altre cose e restarndo comunque presenti sul mercato!!Un altro pensiero sconcertante della stragrande maggioranza delle aziende, è quello di tagliare la comunicazione in tempi di crisi, in realtà l'unico modo per venire fuori dalla crisi

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è quello di comunicare con il vostro cliente!!Se poi, ancora dubbiosi vi chiedete come calcolare il ROI su questi canali, vi rispondo con la citazione suggerita da Pierangelo Ranieri( tw/lyndon69) tratta da “Socialnomics- la nuova economia dei media”, libro scritto da Erik Qualman (hoelpi):“ Come fai a misurare il ROI del telefono che usi?” dopo aver detto questa provocazione continuerà dicendo:“Il ROI della tua attività di Social media è che la tua impresa esisterà ancora tra cinque anni”

Daniel CeramiConsulente Marketing & PubblicitàResponsabile Commerciale di Adarosabalzan.it