il sistema cinema in friuli venezia giulia

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Da sempre le Associazioni e gli Enti culturali dialogano con il territorio in genere, in particolare con Comuni, Province e Regione. Un dialogo che ha portato la Regione Friuli Venezia Giulia ad avere numerose eccellenze nel campo del “cinema”. Da una serie di festival e manifestazionI cinematografiche ormai famose a livello europeo e mondiale, ad una delle più alte medie nazionali di frequentazione della sala cinematografica con- nessa, grazie al circuito culturale, ad una delle più basse medie nazionali rispetto al costo del biglietto d’in- gresso. Per meglio conoscere questo mondo del “cinema”, questa radicata anche se eterogenea realtà del territorio, che da decenni opera nel settore, si è ritenuto opportuno redigere questo Libro bianco per dare un quadro, il più possibile esaustivo, di questo insostituibile comparto culturale. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, con lo Stato che investe solo lo 0,3 per cento del Pil in cultura, disperdere in Regione questo patrimonio, che molti ci invidiano, sarebbe quantomeno con- troproducente. Se la cultura costa, sappiamo bene che la non cultura costa molto di più in termini sociali. Il cinema rap- presenta ancora un modo per comprendere meglio e di più la realtà e il mondo in cui viviamo; ovvero un momento di coagulo e scambio culturale, dove la sala è, a tutti gli effetti, un presidio sociale, oltreché cul- turale. Nel disegnare la “città amica” del futuro, la sala, come luogo di aggregazione e di crescita, ha un ruolo fon- damentale sia per gli effetti immediati e diretti che per l’indotto che ruota attorno ad essa. Un presidio socia- le e culturale che contribuisce in maniera decisiva alla formazione dell’identità. I dati che seguono, ancorché a volte parziali e senza dubbio soggetti a future integrazioni, danno una preci- sa idea di quello che ha significato e significa per la Regione Friuli Venezia Giulia tutto il comparto “cine- ma”: dalla imponente massa economica, ai livelli occupazionali e, ultimo ma non meno importante, la com- ponente culturale che pone la Regione come esempio virtuoso di luogo dal consumo culturale consapevole. IL SISTEMA CINEMA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

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(Agis, Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival, Associazione di cultura cinematografica " Sergio Amidei" - Premio Amidei, Centro Espressioni Cinematografiche – C.E.C., Cinemazero, Festival Latino Americano, Film Forum, Fondo Regionale per l’Audiovisivo, Friuli Venezia Giulia Film Commission, I mille occhi, Kinoatelje, La Cineteca del Friuli, La Cappella Underground, Lagunamovies, Maremetraggio, NodoDoc, Officine d'Autore, Teatro Miela/Bonawentura, Visioni d'Insieme)

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Page 1: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

Da sempre le Associazioni e gli Enti culturali dialogano con il territorio in genere, in particolare con Comuni,Province e Regione. Un dialogo che ha portato la Regione Friuli Venezia Giulia ad avere numerose eccellenzenel campo del “cinema”. Da una serie di festival e manifestazionI cinematografiche ormai famose a livelloeuropeo e mondiale, ad una delle più alte medie nazionali di frequentazione della sala cinematografica con-nessa, grazie al circuito culturale, ad una delle più basse medie nazionali rispetto al costo del biglietto d’in-gresso. Per meglio conoscere questo mondo del “cinema”, questa radicata anche se eterogenea realtà delterritorio, che da decenni opera nel settore, si è ritenuto opportuno redigere questo Libro bianco per dare unquadro, il più possibile esaustivo, di questo insostituibile comparto culturale.In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, con lo Stato che investe solo lo 0,3 per centodel Pil in cultura, disperdere in Regione questo patrimonio, che molti ci invidiano, sarebbe quantomeno con-troproducente.Se la cultura costa, sappiamo bene che la non cultura costa molto di più in termini sociali. Il cinema rap-presenta ancora un modo per comprendere meglio e di più la realtà e il mondo in cui viviamo; ovvero unmomento di coagulo e scambio culturale, dove la sala è, a tutti gli effetti, un presidio sociale, oltreché cul-turale. Nel disegnare la “città amica” del futuro, la sala, come luogo di aggregazione e di crescita, ha un ruolo fon-damentale sia per gli effetti immediati e diretti che per l’indotto che ruota attorno ad essa. Un presidio socia-le e culturale che contribuisce in maniera decisiva alla formazione dell’identità.I dati che seguono, ancorché a volte parziali e senza dubbio soggetti a future integrazioni, danno una preci-sa idea di quello che ha significato e significa per la Regione Friuli Venezia Giulia tutto il comparto “cine-ma”: dalla imponente massa economica, ai livelli occupazionali e, ultimo ma non meno importante, la com-ponente culturale che pone la Regione come esempio virtuoso di luogo dal consumo culturale consapevole.

IL SISTEMACINEMA IN FRIULIVENEZIA GIULIA

Page 2: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

GLI ESERCIZI CINEMATOGRAFICI IN FRIULI VENEZIAGIULIA

Delineare un quadro dell'esercizio cinematografico in Friuli Venezia Giulia è operazione ben più complessa di quanto possasembrare. Una serie di dati numerici, per quanto significativi, non renderebbe giustizia all'importanza di un settore chenon è solo economico ma che ha anche significative ricadute sul piano sociale e culturale.

Numeri alla mano, con oltre due milioni e mezzo di biglietti venduti nel 2008, a fronte di una popolazione residente di pocosuperiore al milione e duecentomila unità - con oltre 2 biglietti per abitante - il Friuli Venezia Giulia si pone al di sopradella media nazionale, superando il vicino Veneto (1,8 biglietti pro capite) e addirittura doppiando il risultato del TrentinoAlto Adige.

Anche il costo del biglietto è uno dei punti di forza della nostra Regione. Il valore medio che si registra è poco sopra lasoglia dei cinque euro mentre è prossimo ai sei a livello nazionale. Quando affronteremo il mercato culturale compren-deremo i motivi di questi risultati.

Passando al dato economico in senso stretto, con 33 cinema sparsi in tutta la Regione (86 schermi e oltre 18mila poltro-ne, in pratica un posto in sala ogni 66 abitanti) l’esercizio cinematografico friulgiuliano vale una spesa complessiva albotteghino che supera i quattordici milioni di euro l’anno. Se allarghiamo la nostra analisi all’indotto del settore e consi-deriamo anche il consumo dei beni accessori - si va da cibi e bevande servite al bar e ristoranti, fino a libri, musica e gad-get di vario tipo acquistabili negli stessi locali del cinema - si arriva oltre i quindici milioni di euro l'anno. In percentualeinfatti quasi il 10% delle spese effettuate all’interno dei cinema è destinato all’acquisto di beni e servizi ulteriori rispettoal biglietto d’ingresso. Il ritorno per le casse dello Stato è immediato. Almeno il 10% dell’intera spesa del settore, ovvero un milione e mezzodi euro ogni anno, ritornano subito nelle casse dell’Erario grazie all’IVA a cui vanno aggiunti gli introiti derivanti da IRESe IRPEF.

Due milioni e mezzodi biglietti vendutinel 2008 in regione

Page 3: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

con un notevole coinvolgimento dei giovani, che qui trovano l’occasioneper sperimentarsi nelle diverse professionalità che esprime il settore(proiezionisti, amministrativi, programmatori, grafici, ecc).Per molti di essi, nel tempo, l’esperienza maturata finisce per tradursiin un rapporto di lavoro vero e proprio. È infatti proprio a livello occupa-zionale che questa fetta di mercato riveste un ruolo di prim’ordine. Adessa infatti fanno capo più della metà degli occupati dell’intero setto-

re, ovvero oltre 120 persone per una spesa complessiva di quasi 2,2 milioni di euro. Sempre intorno alla natura delgestore ruotano altri punti forza dei cinema culturali. In primis il livello decisionale su scala locale permette di seguire congrande attenzione le esigenze del territorio proponendo una programmazione mirata che punta alla fidelizzazione dei pro-pri spettatori. Un dato eloquente è l’indice di occupazione delle sedie che si avvicina al 25%. Anche nei centri minori,nonostante la concorrenza dei plex, una sedia su quattro è occupata, e non è poco se si considera che nei centri più picco-li il cinema spesso è ospitato in strutture polifunzionali di grandi dimensioni con mediamente 300 posti a sedere). Anchela natura giuridica di queste realtà gioca a favore dello sviluppo economico locale. Lo status di associazioni infatti fa sìche eventuali residui di bilancio non possano essere divisi tra i soci ma vengano re-investiti. Se l’attività funziona i profit-ti che ne derivano devono per forza essere introdotti nuovamente nella filiera produttiva con impatto positivo su tutto il ter-ritorio. Accanto all’esercizio ruota infatti un notevole indotto rappresentato soprattutto da tipografie e grafica senza con-tare l’impatto sul sistema turistico. Oltre a questo si devono aggiungere le parcelle di commercialisti e consulenti del lavo-ro che accompagnano quasi sempre le attività del circuito culturale soprattutto nelle complesse attività di rendicontazio-ne dei contributi.

Riguardo al ruolo dell’intervento pubblico è bene fare alcune precisazioni. La dimensione più contenuta dei cinema,soprattutto nei comuni più piccoli, è un fattore che incide negativamente sui costi di gestione perché non permette che sicreino alcune economie di scala sia a livello pubblicitario che organizzativo. A questo vanno a sommarsi le spese di affit-to e di gestione dei locali che in oltre i due terzi dei casi non sono di proprietà del gestore. Canoni di locazione e spese col-legate che comunque restano sul territorio ma comportano la necessità di un sostegno a favore di queste realtà che altri-menti non potrebbero sopravvivere. I poli culturali cittadini, grazie all’esperienza maturata, sono ormai prossimi all’auto-nomia finanziaria per quanto riguarda l’esercizio ordinario. È così che i fondi pubblici vengono investiti per dare un servi-

Contestualizzando la nostra indagine all’interno dell’aggregato dellediverse manifestazioni sportive e culturali (fig. 1.1) - così come eviden-ziato dall’annuario SIAE - emerge come il cinema sia di gran lunga ilsettore di punta sia per il numero di spettacoli offerti (oltre il 54% deltotale) che per numero d’ingressi ma soprattutto, è in grado di assicu-rare, da solo, quasi il 30% delle entrate al botteghino dell’intero com-parto. Per quanto riguarda la distribuzione temporale dell’offerta cine-

matografica i periodi di maggiore affluenza al cinema sono concentrati nel periodo autunno-inverno, mesi in cui si con-densano anche le uscite dei film di maggior richiamo. Il sensibile calo dell’offerta nei mesi estivi, periodo in cui molti cine-ma chiudono, è però in parte compensato dalla presenza delle arene estive. Questa forma di fruizione cinematografica,gestita interamente dal comparto culturale, ha coinvolto lo scorso anno più di cinquanta comuni con oltre duecento spet-tacoli e quasi 20 mila spettatori.L’ingresso alle proiezioni è quasi ovunque gratuito e questo, spesso, diventa motivo per avvicinare anche quel pubblicooccasionale fatto di semplici curiosi. Moltissimi giovani trascorrono le loro serate nelle suggestive location che ospitanoquesti spettacoli spesso più con l’obiettivo di stare in compagnia che di vedere il film. Ecco allora che il cinema all’aperto diventa un momento di socializzazione importante della comunità, un rito collettivo,che crea il pretesto per uscire dopo cena e tornare a vivere i proprio paesi. In una terra ricca di storica emigrazione ancheil friulano che ritorna nelle sue terre ha la possibilità di riscoprire attraverso il “cinema in piazza” un momento forte diaggregazione sociale sul territorio.

IL CINEMA CULTURALETrentasette schermi sugli 86 presenti in regione fanno parte di quello che possiamo definire il cinema culturale un’ec-cellenza del FVG. All’interno di questa espressione si fanno rientrare da un lato le sale riconosciute d’essai in base alledisposizioni ministeriali, dall’altro tutti i cinema che, pur non arrivando a soddisfare pienamente i requisiti burocratici pre-visti, condividono una serie di caratteristiche tali da non poter essere considerati sotto il piano meramente commerciale.Le peculiarità di queste realtà sono la localizzazione nel contesto urbano e una politica di programmazione degli spettaco-li molto attenta al loro valore culturale. A gestirle sono per lo più associazioni culturali fortemente radicate nel territorio,

In regione GLI inc ssiper il cinem e diqu si quindici milionidi euro ll nno

33 cinem , 86 schermi e 18.000 poltrone: i numeri del cinem in Friuli Venezi Giuli

FIG. 1.2 TOTALE OCCUPATI NEL SETTORE CINEMA CON DETTAGLIO LAVORATORI DEL CIRCUITO CULTURALEFIG. 1.1 INCIDENZA PERCENTUALE DEI DIVERSI COMPARTI SUL TOTALE DEGLI SPETTACOLI - DATI SIAE 2008

,

,

Page 4: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

zio ulteriore, offrire cioè appuntamenti culturali a 360° che non si limitano alla semplice visione del film ma spesso vedo-no il coinvolgimento di attori, registi, produttori per favorire il ruolo attivo del pubblico. I maggiori oneri,grazie a questointervento, evitano di ricadere quindi sul costo del biglietto. Il pubblico così usufruisce di un prezzo medio inferiore rispet-to a quello dei plex grazie al circuito culturale di cinema. Il dato emerge con chiarezza dall’analisi di grafici sotto riporta-ti che evidenziano il rapporto tra biglietti staccati dal circuito culturale e la corrispondente quota da incassi. Ad una per-centuale sugli ingressi del 32% sul totale, corrisponde infatti solo il 21% degli incassi. È anche nella capillarità della sua presenza sul territorio infatti che va ricercata una delle ragioni del grande numero dipubblico che i cinema culturali riescono ad intercettare soprattutto nelle fasce dei più giovani e dei più anziani. Alla pas-sione per il cinema di qualità queste due fasce di pubblico aggiungono la comodità di raggiungere un luogo non troppodistante dalla loro abitazione ma soprattutto il piacere di ritrovare la dimensione del cinema come luogo d’incontro e socia-lizzazione.

A livello di prospettive di sviluppo futuro del settore va rilevato come negli ultimi tempi si sia attivato un processo virtuo-so, grazie soprattutto all’approvazione delle legge sul cinema regionale (LR. 21/2006), che ha portato alla creazione di retiin grado di mettere in relazione tra loro le piccole sale. Esperienza significativa in questo senso è il progetto CircuitoCinema un’iniziativa che ha saputo unire 7 realtà locali dellaprovincia di Udine e Pordenone che hanno dato vita a un percorso di cinema d’autore. Ogni film noleggiato viene fatto cir-cuitare tra tutti i partecipanti che gestiscono però in autonomia l’organizzazione delle singole serate nelle rispettive sale.Giunta alla terza edizione, la manifestazione, che lo scorso anno ha portato in sala oltre 10mila spettatori garantendo piùdi cento proiezioni, si appresta ad includere nuove realtà. Diverse proiezioni prevedono la presenza dell’autore o vengonorealizzate grazie a collaborazioni con altri poli culturali del territorio, divenendo così anche un richiamo turistico oltrechéculturale e sociale secondo uno schema collaudato dei cinema culturali.

Il vantaggio di un simile approccio emerge sotto diversi punti di vista. La gestione unitaria dei progetti permette di realiz-zare alcune economie di scala in termini di stampa dei materiali promozionali e incidenza dei costi fissi e quindi dà ossi-geno alle casse delle piccola sale liberando risorse da investire nell’ampliamento delle rispettive stagioni. Allo stesso tempola visibilità è amplificata e maggiormente spendibile verso soggetti privati che si sono fatti avanti come co-finanziatoridella manifestazione. Mantenendosi però la titolarità della gestione delle diverse serate in capo ai singoli cinema si preser-va il livello di occupazione e ogni sala vede salvaguardate le proprie specificità territoriali.

In un settore che attraversa sicuramente un momento difficile, con ben 5 cinema che hanno chiuso nell’ultimo anno (di cui3 a Trieste) il futuro degli schermi di città sarà nella loro capacità di lavorare insieme pur conservando la propria identità.

FIG. 1.3 DISTRIBUZIONE QUOTE MERCATO DATI SIAE 2008 FIG. 1.4 DISTRIBUZIONE INCASSI BIGLIETTI DATI SIAE 2008

INCONTRI CON L’AUTORE, PORDENONE

CINEMA VISIONARIO, UDINE

MAREMETRAGGIO, TRIESTE

Page 5: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

FESTIVALE MANIFESTAZIONIIN FRIULI VENEZIA GIULIA

Il Friuli Venezia Giulia è da sempre una regione chiave per il cinema in Italia, per una ragione elementare: laforte presenza di militari. Ragione fondamentale per capire perché questa piccola regione ai margini delloStato fosse una delle cartine di tornasole dell'andamento di un film in sala. Le nostre città, più ancora chein altre regioni, si sono sviluppate attorno ai cinema, che sono stati per tutto il secolo scorso il cuore dellavita sociale, sia delle città più grandi, che dei centri minori. E i cinema erano anche il luogo in cui le popo-lazioni militari si mescolavano con le popolazioni locali. Contestualmente con una grande affluenza alle salee un forte interesse per i film, si sono sviluppate in tutti i capoluoghi, ma non solo, realtà che affrontavanoil cinema da un punto di vista culturale, che ne approfondivano la visione e che hanno permesso la visibili-tà di film considerati allora “fuori dal mercato”, film altrimenti invisibili, che avrebbero trovato spazio solonelle grandi città italiane (Roma, Bologna, Milano, Torino). La vicina Mostra Internazionale d’ArteCinematografica di Venezia, oltre a fungere da stimolo, è stata (ed è ancora) un momento formativo impor-tante, che ha consentito di andare oltre a ciò che era già disponibile in Italia, di scoprire l’enorme mondo delcinema, apprendere come studiarlo, presentarlo e farlo diventare cultura diffusa.

Dal Cinecircolo udinese degli anni Cinquanta, alla Cappella Underground di Trieste (che raggiunge que-st’anno i 40 anni di attività), al Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (36 anni), a Cinemazero diPordenone (31 anni), al Kinoateljie di Gorizia (32 anni), per non parlare della Cineteca del Friuli (32 anni):sono solo alcune delle realtà nate nel secondo dopoguerra che hanno costruito e creato una base di ricerche,collezioni, produzioni e, soprattutto, un’enorme base di esperti di cinema, molti dei quali sono successiva-mente diventati registi, sceneggiatori, attori, storici, critici famosi ed esponenti di quante altre professionicollegate al mondo del cinema si possano immaginare.

La lunga vita di queste realtà testimonia le modalità di sviluppo delle stesse: da una forma dopolavoristicae di volontariato a realtà strutturate, che non devono più la loro prospettiva di vita al lavoro ed all’impegnodei fondatori. In quanti altri campi della cultura e dello spettacolo troviamo realtà con una storia così lunga?

Page 6: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

Ancora più particolare è la durata delle manifestazioni che da queste realtà sono nate: Le Giornate del CinemaMuto e il Premio Amidei hanno raggiunto la 28^ edizione, il Trieste Film Festival la 21^, il Far East Film siapprossima alla 12^ edizione, SciencePlusFiction, nato nel 2000, riprende la tradizione del FestivalInternazionale del Film di Fantascienza nato a Trieste nel 1963. Sono tutti festival dalle caratteristiche moltoparticolari, che approfondiscono alcuni settori del cinema. La loro lunga vita dimostra sia l'importanza chehanno saputo acquisire a livello nazionale ed internazionale, sia la capacità di costruire e mantenere negli anniun pubblico che ne giustifica la continuità. Altre manifestazioni si sono affermate e consolidate negli ultimianni: Maremetraggio, festival dei corti e delle opere prime italiane; il Film Forum internazionale dell’Universitàdi Udine; il festival itinerante di Grado e dintorni LagunaMovies; il festival del cinema e delle arti I Mille Occhi;il Festival del Cinema Latino-Americano, con i suoi 24 anni di storia; NodoDoc Film festival, dedicato al pano-rama del documentario; la manifestazione multimediale Le Voci dell'Inchiesta; la vetrina sulla produzione slo-vena Film Video Monitor; il premio intitolato a Darko Bratina; gli incontri con gli autori e i registi del cinemaitaliano FilMakers. Ogni anno (vedi tabella occupazione) 600 persone sono coinvolte nell’organizzazione dellemanifestazioni cinematografiche regionali, di cui 400 con relativo compenso (200 sono volontari).Questo significa soprattutto due cose: le manifestazioni rappresentano uno sbocco lavorativo e formativo pergli studenti universitari della nostra regione, che è diventata uno dei poli universitari cinematografici più impor-tanti d’Italia e d’Europa; allo stesso tempo da quelle 600 persone nasceranno i nuovi dirigenti, i nuovi opera-tori del settore che daranno continuità nel futuro. Alle persone che partecipano all’organizzazione bisogna

aggiungere quelle provenienti da fuori regione, addetti ai lavori coinvolti e ospitati dalle manifestazioni: da regi-sti quali Gabriele Salvatores o Roger Corman ad attori, sceneggiatori, ma anche giornalisti, ricercatori, studen-ti italiani e stranieri. In tutto 1.900 persone di cui almeno il 53% torna per più anni nella nostra regione, a dimo-strazione della qualità del lavoro fatto e dell’ospitalità offerta.Queste 1.900 persone sono i migliori promotori del Friuli Venezia Giulia fuori dai suoi confini, e sommate alle600 residenti in loco compongono un enorme esercito di 2.500 addetti, una macchina organizzativa enorme.Questo è il panorama delle manifestazioni cinematografiche regionali, e tutto questo ha un budget comples-sivo di 3 milioni 158 mila euro (per le 14 manifestazioni citate), di cui 1 milione 800 mila euro coperti dallaRegione (tra Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo). Il resto (1 milione 350 mila euro) viene recu-perato da altri contributi pubblici, da interventi privati e dagli stessi partecipanti agli eventi (accrediti, dona-zioni, quote associative, ecc). Ma per capire meglio a quanto corrisponde il milione e ottocentomila euro di inter-vento regionale, possiamo fare un confronto ad esempio con il costo di un Teatro Stabile, di gran lunga supe-riore al milione di euro. Se consideriamo lo svolgersi delle manifestazioni durante l’anno come una stagione tea-trale, possiamo dire che costa alla Regione Friuli Venezia Giulia poco più di un Teatro Stabile ma si sviluppa intutto il territorio regionale e per un periodo di tempo più lungo.I festival sono una vetrina del lavoro enorme chequesta Regione fa sul cinema, un ricerca che l'ha portata ad essere ai vertici mondiali nel settore, e produco-no una ricaduta economica sul territorio di 6 milioni di euro, usando un coefficiente prudenziale (2 volte ilbudget complessivo).

LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO

SCIENCEPLUSFICTION

PREMIO AMIDEI

FAR EAST FILM

Page 7: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

€ 460.000,00

€ 340.000,00

74%

€ 16.000,00

€ 15.000,00

5

17

24

30

206€ 40.000,00 € 10.000,00

95111

453124

€ 720.000,00

€ 394.000,00

55%

€ 47.000,00

€ 94.000,00

16

8

20

100

434€ 75.000,00 € 14.000,00

180254

102070

Budget complessivo

Qual è il budget complessivo della manifestazione?

Qual è il contributo della regione Friuli Venezia Giulia?

Incidenza del contributo regionale

Qual è l’ammontare complessivo degli interventi privati?

Qual è l’ammontare complessivo dell’autofinanziamento (vendita biglietti,tessere, gadget, libri)?

Occupazione

Quante sono le persone che lavorano per un periodo minimo di 6 mesi?

Quante sono le persone che vi lavorano per un periodo superiore a un mese ed inferiore a 6?

Quante sono le persone che lavorano alla manifestazione durante il mese in cui si svolge?

Quanti sono i volontari?

Ospitalità e valore turistico

Quanti sono gli ospiti del Festival?Qual è il budget speso per l’ospitalità?Qual è il budget speso per il vitto?Quanti sono gli ospiti italiani?Quanti sono gli ospiti internazionali?

Frequenza di ritorno (%) 1 volta2 volte3 volte

€ 843.637,00

€ 450.000,00

53%

€ 60.000,00

€ 69.647,00

3

3

50

430€ 105.839,00 € 3.500,00

150280

52075

€ 150.000,00

€ 117.000,00

78%

€ 9.200,00

€ –

8

4

6

24

174€ 9.000,00 € 5.300,00

13044

305020

€ 200.000,00

€ 155.000,00

78%

€ 10.000,00

€ 12.000,00

5

7

8

20

100€ 18.000,00 € 10.000,00

7030

503020

€ 222.482,58

€ 110.000,00

49%

€ 55.361,52

€ 780,00

6

4

12

3

200€ 25.000,00 € 4.000,00

17030

50500

€ 188.000,00

€ 51.000,00

27%

€ 55.000,00

€ 2.500,00

8

12

20

10

210€ 31.000,00 € 16.500,00

90120

304030

TriesteFilm Festival

TS

Far East Film

UD

Le giornate delcinema muto

PN

Premio Amidei

GO

Science+Fiction

TS

Maremetraggio

TS

Film Forum

GO

€ 148.320,00

€ 115.000,00

78%

€ 26.320,00

€ –

np

np

np

np

npnpnpnpnp

npnpnp

Festival delcinema latino

americano

TS

Page 8: Il sistema cinema in Friuli Venezia Giulia

€ 45.000,00

€ 30.000,00

67%

€ –

€ 1.000,00

2

10

16

50€ 4.000,00 € 4.000,00

4010

304030

€ 12.000,00

€ 1.800,00

15%

€ 6.000,00

€ 600,00

1

3

10

2

8€ 200,00 € 600,00

26

10000

€ 18.255,00

€ 8.944,95

49%

€ 2.738,25

€ 912,75

1

3

4

2

30€ 1.700,00 € 2.700,00

1020

10000

€ 14.000,00

€ 10.000,00

71%

€ –

€ 2.000,00

3

3

6€ 1.800,00 € 1.800,00

42

503020

€ 3.306.694,58

€ 1.927.744,95

57%

€ 293.619,77

€ 214.339,75

70

93

233

198

1.900 € 323.539,00 € 88.200,00

979 927

47 23 30

€ 155.000,00

€ 107.000,00

69%

€ 3.000,00

€ 400,00

3

6

20

5

20€ 6.000,00 € 6.000,00

614

250

75

€ 56.000,00

€ 19.000,00

34%

€ 2.000,00

€ 3.500,00

5

3

15

2

20€ 4.000,00 € 8.000,00

182

801010

€ 74.000,00

€ 19.000,00

26%

€ 1.000,00

€ 12.000,00

7

10

25

18€ 2.000,00 € 1.800,00

144

500

50

Le vocidell’inchiesta

PN

Film VideoMonitor

GO

Premio Darko Bratina

GO

FilMakers

TS

TOTALII mille occhi

TS

LagunaMovies

GO

NododocFilm Festival

TSBudget complessivo

Qual è il budget complessivo della manifestazione?

Qual è il contributo della regione Friuli Venezia Giulia?

Incidenza del contributo regionale

Qual è l’ammontare complessivo degli interventi privati?

Qual è l’ammontare complessivo dell’autofinanziamento (vendita biglietti,tessere, gadget, libri)?

Occupazione

Quante sono le persone che lavorano per un periodo minimo di 6 mesi?

Quante sono le persone che vi lavorano per un periodo superiore a un mese ed inferiore a 6?

Quante sono le persone che lavorano alla manifestazione durante il mese in cui si svolge?

Quanti sono i volontari?

Ospitalità e valore turistico

Quanti sono gli ospiti del Festival?Qual è il budget speso per l’ospitalità?Qual è il budget speso per il vitto?Quanti sono gli ospiti italiani?Quanti sono gli ospiti internazionali?

Frequenza di ritorno (%) 1 volta2 volte3 volte

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COS’È UNA MEDIATECA?La parola Mediateca, ovvero una teca dei vari media sembrerebbe dover rappresentare, almeno etimologica-mente, un centro di raccolta e archiviazione comprensivo di tutte le teche possibili (fototeca, nastroteca, disco-teca, cineteca, ecc.). In realtà, dagli esordi avvenuti intorno agli anni ’80, si pensi ad esempio al Centre GeorgePompidou a Parigi, il termine Mediateca è sempre stato strettamente legato all’affermazione degli audiovisivicome nuova forma di promozione culturale e di comunicazione.

CHE SUCCEDE IN ITALIA?In Italia solo recentemente si è sviluppata questa nuova istituzione culturale che, contemporaneamente al rico-noscimento dell’opera cinematografica ed audiovisiva quale bene culturale avverte la necessità di una suatutela, diffusione e promozione. Sul modello delle biblioteche pubbliche nascono così le prime videoteche e suc-cessivamente le mediateche: gli esempi più importanti sono rappresentati dalla Mediateca Regionale Toscana,dalla Sala Borsa del Comune di Bologna, dalla mediateca di Settimo Torinese, dalla mediateca di Santa Teresadi Milano, dal Centro audiovisivi della Provincia di Trento solo per citare i casi più conosciuti.Nel 1998 il Ministero dei Beni culturali finanzia per la prima volta il Piano d’Azione Mediateca 2000 finalizza-to a promuovere, in Italia, la realizzazione di nuove mediateche, sia come strutture autonome che come seg-menti di biblioteche esistenti. I notevoli fondi disponibili verranno indirizzati soprattutto nelle regioni del Sud.

E NELLA NOSTRA REGIONE?In Friuli Venezia Giulia la presenza di Associazioni cinematografiche storiche come La Cappella Undergrounddi Trieste, Cinemazero di Pordenone, Kinoatelje di Gorizia, la Cineteca del Friuli di Gemona e il CentroEspressioni Cinematografiche di Udine fa si che si sviluppino fin dalla metà degli anni ’80 importanti archiviaudiovisivi su supporto analogico frutto, in gran parte, di videoregistrazioni televisive su videocassette VHS.Allo stesso tempo si avvia un’esperienza pilota con il mondo della scuola finalizzata a promuovere la didatti-ca dell’audiovisivo in molti istituti di ogni ordine e grado della nostra regione. Questa particolare attitudine èinfluenzata anche della presenza nelle due Università degli studi di Udine e Trieste di diversi corsi di Storia ecritica del cinema e di Scienze della comunicazione.Questi due elementi consolidati da tempo nel territorio regionale – esistenza di archivi audiovisivi storici e atti-vità di promozione della didattica del linguaggio audiovisivo nelle scuole – troveranno un adeguato riconosci-mento nelle Linee guida predisposte dalla Commissione regionale per il cinema nel 2005 quale documento pre-paratorio per la legge regionale sul cinema e gli audiovisivi allora in via di predisposizione.

LA RETEDI MEDIATECHEIN FRIULIVENEZIA GIULIA

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Parallelamente è stato avviato un progetto di catalogazione libraria condivisa, con il supporto della CGSoluzioni Informatiche, che permetterà di consultare i materiali a stampa posseduti dalle MediatecheProvinciali in un unico catalogo. Sarà così possibile per ogni utente accedere on line al catalogo audiovisivi eal catalogo librario delle mediateche ed attivare le procedure di prestito o consultazione da ogni angolo dellanostra regione.

CATALOGAZIONE PARTECIPATA DEGLI AUDIOVISIVI E DEL MATERIALE LIBRARIO DEL SISTEMA DELLE MEDIATECHE DEL FRIULI VENEZIA GIULIAPer un buon servizio al pubblico e una corretta conservazione e archiviazione dei materiali audiovisivi e libra-ri di strutture quali le Biblioteche e le Mediateche sono indispensabili adeguati sistemi di catalogazione.

La L. R. n. 21 del 2006 ha introdotto l'attività di catalogazione del patrimonio audiovisivo regionale fra le prio-rità delle Mediateche, da realizzarsi in collaborazione con importanti realtà presenti sul territorio, quali ilCentro Regionale di Catalogazione e Restauro dei Beni Culturali - per la parte puramente catalografica - e LaCineteca del Friuli in qualità di referente scientifico.

È subito emersa l'esigenza di scrivere una nuova scheda di catalogazione specifica per i materiali audiovisi-vi, come accade per altre tipologie di Beni Culturali, attribuendo così all'oggetto audiovisivo un'identità pro-pria, sinora non riconosciuta, perché è stato convenzionalmente trattato come materiale non librario.L’ suo attenzione del Centro di Catalogazione e l'impegno costante delle Mediateche, hanno consentito, nelcorso di tre anni, di far nascere una nuova scheda di catalogazione chiamata AV, specifica per la descrizionedelle pellicole, dei file digitali e dei supporti video, e di due nuove schede di Authority file, NOME e FILM, utilialla creazione di una banca dati ove risultino censiti tutti i nomi delle diverse personalità intervenute nella rea-lizzazione di un'opera cinematografica o documentaria e dei Film presenti nei patrimoni delle Mediatecheregionali.

Il tracciato catalografico delle tre schede è in linea con gli standard ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo ela Documentazione), certificando l'assoluta compatibilità di queste schede con le altre tipologie già in usopresso il Ministero, le Regioni e le Soprintendenze.

Come detto, un adeguato sistema di catalogazione non giova soltanto alla conservazione del bene in oggetto,ma ne favorisce la conoscenza, consente la valorizzazione e la circolazione. Le Mediateche hanno accolto questa istanza, e pertanto attraverso SIRAV (Sistema Informativo RegionaleAudiovisivi) è possibile non solo consultare il catalogo degli audiovisivi ma anche conoscerne la disponibilitàal prestito e alla consultazione.

Le Mediateche del Friuli Venezia Giulia stanno realizzando attraverso SIRAV un progetto ambizioso e unico inItalia, al quale se ne aggiunge un secondo che riguarda la costituzione di un Sistema Unico per i materialilibrari realizzato grazie alla collaborazione de La Cineteca del Friuli e all'apporto di CG Soluzione Informatichee del portale INFOTECA che permetteranno di mettere in rete i patrimoni librari delle mediateche e di gestirnela catalogazione e il prestito.

Gli appassionati di cinema, gli studenti, gli studiosi, e le altre numerose categorie di utenti che frequentano leMediateche presenti in Regione potranno così godere di un servizio che consentirà loro, interrogando due OPACdiversi, di accedere agli audiovisivi e al materiale librario posseduti dalle Mediateche.

UNA LEGGE PER IL CINEMA E GLI AUDIOVISIVI IN FRIULI VENEZIA GIULIAIl 6 novembre 2006 con voto unanime del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia viene approvata la l.r. n.21 “Provvedimenti regionali per la promozione, la valorizzazione del patrimonio e della cultura cinematogra-fica, per lo sviluppo delle produzioni audiovisive e per la localizzazione delle sale cinematografiche nel FriuliVenezia Giulia”: per la prima volta in Italia viene istituita all’art. 7 una “Rete di mediateche pubbliche”.L’obiettivo che si pone la Regione è quello di “promuovere la costituzione e lo sviluppo nel territorio di un siste-ma regionale di mediateche pubbliche operanti almeno a livello provinciale quali organismi qualificati e tec-nologicamente adeguati per la gestione di servizi per:- l’accesso alle opere e ai documenti audiovisivi da parte delle istituzioni scolastiche, universitarie, e di tutti icittadini, nel rispetto delle disposizioni previste in materia di Protezione del diritto d’autore;- la diffusione della cultura e del linguaggio cinematografico ed audiovisivo;- la promozione della documentazione audiovisiva e multimediale del territorio;- la conservazione, la digitalizzazione e catalogazione del patrimonio audiovisivo, in collaborazione con ilCentro regionale per la catalogazione e il restauro e con la Cineteca del Friuli;

NASCE LA RETE REGIONALE DELLE MEDIATECHEDopo l’adozione del previsto regolamento, emanato previo parere della Commissione regionale per il cinema el’audiovisivo, alla fine del 2007 vengono accreditate quali mediateche di sistema le seguenti realtà:- Mediateca Pordenone di Cinemazero (vedi scheda)- Mediateca “Mario Quargnolo” di Udine (vedi scheda)- Mediateca di Trieste della Cappella Underground (vedi scheda)- Mediateca provinciale “Ugo Casiraghi” di Gorizia (vedi scheda)Si tratta, indubbiamente, di un modello assolutamente originale capace di mettere insieme le più tradizionalifunzioni di public library (servizio di prestito e consultazione dei documenti audiovisivi), con quelle di labora-torio multimediale e di sviluppo delle attività didattiche e di formazione.

A CHE PUNTO SIAMO OGGI?Grazie al finanziamento regionale attivato fin dalla legge di bilancio del 2007, per la somma complessiva di280 mila euro, è stato possibile avviare la costruzione del sistema di mediateche regionale.Nel marzo del 2008, dopo i necessari lavori di restyling e di ampliamento degli spazi disponibili, è stata ria-perta nel complesso trecentesco del convento di S.Francesco – ora di proprietà comunale – la MediatecaPordenone gestita dall’associazione culturale Cinemazero.Nel giugno del 2009 dopo gli indispensabili interventi di ristrutturazione ed adeguamento dell’abside delVisionario di Udine è stata inaugurata ed aperta al pubblico la Mediateca “Mario Quargnolo” gestita dal Centroper le Arti Visive.Nel marzo del 2010 verrà invece inaugurata all’interno del complesso denominato “Palazzo del cinema” dipiazza Vittoria a Gorizia la Mediateca “Ugo Casiraghi” gestita da un “consorzio” di enti composto dallaProvincia di Gorizia, Transmedia, l’associazione Kinoatelje e il corso DAMS dell’Università di Udine e Trieste.A Trieste è attiva da tempo presso i locali dell’associazione Cappella Underground l’omonima Mediateca. Inprospettiva futura, probabilmente entro il 2011, quando la Provincia di Trieste completerà i lavori di ristruttu-razione della Casa del Portuale e il progetto Casa del Cinema diventerà realtà, la Mediateca verrà ospitata inquesto nuovo spazio pubblico.Grazie alla collaborazione con il Centro Regionale di Catalogazione e Restauro dei Beni Culturali di Villa Maninsi è avviato fin dal 2008 un percorso per la realizzazione di una scheda di catalogazione audiovisivi condivi-sa, fatto che permetterà la messa in rete di tutti i documenti audiovisivi delle mediateche in un unico OPAC.

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MEDIATECA “MARIO QUARGNOLO” DI UDINE

Presentazione generaleIl completamento dei lavori per la costruzione della Mediateca Mario Quargnolo ha permesso un significativoapprofondimento della proposta culturale che il Visionario offre alla città di Udine. Lo spazio che costituiva ilretro-palco del vecchio cinema-teatro Asquini è stato ripensato e riorganizzato per offrire una adeguata capa-cità di archiviazione dei materiali audiovisivi e librari e al tempo stesso per offrire un comodo luogo di consul-tazione e di lettura. La Mediateca, emanazione del Centro per le Arti Visive, che vede la partecipazione delCentro Espressioni Cinematografiche, della Cineteca del Friuli e del Comune di Udine ha potuto contare sulcoinvolgimento dei partner del Centro stesso, in particolar modo della Cineteca del Friuli, con la quale è in corsodi studio una convezione che permetta di rendere disponibili la consultazione dei materiali della Cineteca,presso gli spazi di Udine, e del Centro Espressioni Cinematografiche, che sta ivi facendo confluire i propri fondiaudiovisivi e librari.Per decisione dell’assemblea dei soci del C.A.V., la Mediateca inoltre ha a disposizione la sala Minerva, previaverifica della disponibilità con il C.E.C., gestore della programmazione cinematografica, e lo spazio espositivodell’area Bookshop/Biglietteria.Nel lavoro di gestione della Mediateca, a una persona assunta direttamente dal Centro per le Arti Visive, siaffianca inoltre la partecipazione del C.E.C., sia per quanto riguarda la direzione del progetto, sia per gli aspet-ti legati alle attività formative, educative e promozionali.

Descrizione patrimoniIl patrimonio multimediale della Mediateca Mario Quargnolo consta di 580 DVD e VHS, a cui si aggiungono i materiali afferenti dalla Mediateca del Centro Espressioni Cinematografiche: circa 2600 DVD e 400 VHS, 2800volumi e 25 periodici in abbonamento.Il patrimonio audioviso della Mediateca, in costante espansione, getta uno sguardo a 360° sulla storia delcinema mondiale, senza distinzione tra alto e basso, tra cinema d’autore e cinema di genere, con un’attenzio-ne particolare alla qualità delle edizioni, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista della ricchezza dimateriali extra.Fra i filoni seguiti con maggior attenzione si segnalano quello del cinema asiatico (con il patrimonio raccoltoin dieci anni di ricerca legata al Far East Film Festival), quello del cinema di genere italiano ed europeo e quel-lo del mondo dei videoclip, degli spot e delle forme brevi indagato con il progetto Videounlimited.È in corso di sistemazione inoltre il materiale raccolto durante le edizioni della Mostre dal Cine Furlan.Nel solco del percorso tracciato dal Visionario in questi anni, i patrimoni non si fermano al cinema ma apronolo sguardo alle forme e ai modi delle arti visive, con un costituendo fondo a esse dedicato.

Le collezioni della Cineteca del Friuli L’istituzione gemonese possiede, oltre ai film su pellicola (più di 10.000 titoli), una collezione video di più di20.000 film e documentari con database on line; una biblioteca specializzata di 24.000 volumi con catalogoconsultabile in rete, i fondi Alexander Walker, Augusto Genina, Sandro D’Eva, Dante Spinotti, Mario Quargnolo,Guido Galanti, Davide Turconi, Lorenzo Codelli, Sergio Grmek Germani, Carlo Montanaro, Gianni Da Campo; unafototeca specializzata di circa 60.000 immagini.

MEDIATECA PORDENONE DI CINEMAZERO

Presentazione generaleLa Mediateca Pordenone di Cinemazero è da sempre impegnata nella diffusione della cultura cinematograficae audiovisiva, mettendo in atto una sinergia di diversi servizi: gli archivi audiovisivi e librari completi di indi-spensabili strumenti di approfondimento alla ricerca, la consulenza e reference di personale specializzato, labo-ratori di formazione e didattica dell'audiovisivo, premi, concorsi di critica cinematografica, festival e incontri.Dal 2001, anno della fondazione della Mediateca, essa è ospitata all'interno dei locali, di proprietà del Comunedi Pordenone, nel Convento di San Francesco a Pordenone, da allora è attivo il servizio al pubblico, anche se informa ridotta, rispetto all'attuale, sia dal punto di vista del patrimonio audiovisivo e librario sia per i serviziofferti. Negli anni infatti si è avuto uno sviluppo costante non solo delle attività e dei servizi, ma anche dellefrequenze, attualmente il numero dei prestiti si attesta intorno alle 1.200 unità mensili prestate, questo testi-monia il consolidamento nel territorio della Mediateca, e il suo apprezzamento da parte della cittadinanza.

Attività di formazione e didattica, incontri di formazione continuaIl Ministero della Pubblica Istruzione, con decreto ministeriale 177 del 31. 07. 2002, ha riconosciuto aCinemazero la qualifica di ente abilitato all'aggiornamento e alla formazione degli insegnanti.Nell’ottica delle attività di formazione permanenti che la Mediateca organizza nel corso dell'anno (incontri,seminari, presentazione di libri, convegni), tese a favorire occasioni di confronto sulla cosiddetta società mul-timediale e dell'informazione, per il 2009 è stato proposto un corso di aggiornamento per insegnanti (“Testo,intertesto e ipertesto”) che intende introdurre i docenti alla didattica dell’audiovisivo, sottolineandone le gran-di potenzialità, i diversi ambiti e le modalità di applicazione. Il corso è organizzato in sei incontri che affronta-no diversi moduli e tematiche legate all’insegnamento del linguaggio cinematografico.Inoltre da sei anni la Mediateca Pordenone di Cinemazero propone alle scuole del territorio numerose iniziativelegate alla didattica dell'audiovisivo. Tali attività sono il fiore all'occhiello di questa struttura che non vuole soloessere garante della salvaguardia di un patrimonio e custode di un sapere ma soprattutto vuole essere unagente attivo di proposte culturali, attività e servizi. Avvicinare i giovani al linguaggio dei nuovi media, dandoloro al tempo stesso la possibilità di difendersi dalla miriade di input audiovisivi e di goderne in maniera nuovae più consapevole, rimane l’obiettivo principale che la Mediateca si propone.

Cataloghi degli audiovisivi e del materiale librarioI patrimoni della Mediateca Pordenone sono composti dall'archivio audiovisivi con oltre 12.000 titoli: 6.500 dvd,molti in edizioni da collezione e 6.000 vhs, da una Biblioteca con oltre 9.000 volumi incentrati sulla produzio-ne editoriale specializzata nei principali studi della storia e della critica cinematografica in lingua italiana,inglese e francese e costantemente aggiornata sulle più significative pubblicazioni riguardanti la “settimaarte”, ed infine l'emeroteca con 55 riviste accese italiane ed estere specializzate nel cinema, nell'arte, nellamusica, nelle tematiche ambientali e nell'inchiesta giornalistica. Nel corso degli anni, le attività di Cinemazerosi sono caratterizzate per l'attenzione nei confronti dell'opera e del lavoro di alcuni personaggi particolarmen-te significativi per la cultura (non solo cinematografica) della nostra regione: Pier Paolo Pasolini e Tina Modotti,dei quali sono state raccolte le pubblicazioni su diversi supporti ora conservati in sezioni monografiche. LaMediateca Pordenone può inoltre vantare la presenza di tre biblioteche private appartenute a importanti criticicinematografici quali Gideon Bachman (fondo di 350 monografie e periodici), Paolo Mereghetti (fondo di 1452monografie e periodici) e Leonardo Autera (fondo in fase di catalogazione).

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MEDIATECA PROVINCIALE “UGO CASIRAGHI” DI GORIZIA

Presentazione generaleNel gennaio 2007 si è costituita a Gorizia l’Associazione Palazzo del Cinema - Hisa filma con lo scopo di pro-muovere e coordinare le iniziative dei diversi soggetti che sviluppano le loro attività nel cosiddetto Palazzo delCinema, in Piazza della Vittoria 41. Soci fondatori dell’Associazione sono: l’Associazione Culturale “SergioAmidei”; l’Università degli Studi di Udine; l’Associazione Kinoatelje; la società Transmedia S.p.A. (proprietariadella multisala Kinemax); la Provincia di Gorizia. L’Associazione gestisce la Mediateca.GO Mediateca provin-ciale di Gorizia - goriska pokrajinska mediateka, favorendo l'accesso ai propri patrimoni librari e audiovisivida parte delle istituzioni scolastiche, universitarie e, soprattutto di tutti i cittadini, non solo italiani, ma anchedella vicina Slovenia. Attualmente la Mediateca è ospitata in una sede provvisoria (gli ex-locali della Mediatecadel DAMS Cinema), ma nella primavera del 2010 si trasferirà in ampi e attrezzati locali - oggi in corso diristrutturazione - situati nel medesimo Palazzo del Cinema. Dal 2009, il presidente dell'Associazione è il Prof.Roy Menarini, docente di Storia del cinema al DAMS Cinema di Gorizia.Il personale della Mediateca si compone di:- un consulente scientifico;- una bibliotecaria;- una bibliotecaria/archivista.

Descrizione patrimoniLa Mediateca dispone di circa 4.500 film (in VHS e DVD) – circa il 50% dei titoli è ammesso al servizio di pre-stito – e di circa 3.500 volumi, mentre sono accesi abbonamenti a 18 riviste di cinema. Sono disponibili, perla consultazione dei film in sede, quattro postazioni multimediali. È attivo un servizio di reference, particolar-mente apprezzato dagli studenti del Corso di Laurea in DAMS. Sin dalla sua nascita, la Mediateca ha stipula-to una convenzione con l'Università degli Studi di Udine, in virtù della quale gli universitari possono sostene-re il loro tirocinio obbligatorio (di 75 o di 150 ore) presso l’Associazione. Gli studenti hanno così la possibilitàdi mettere a frutto le loro conoscenze, sotto la guida del consulente scientifico. Nell'aprile 2009, grazie ad un accordo fra l’erede, la Biblioteca Statale Isontina e la Mediateca provinciale diGorizia - goriska pokrajinska mediateka, la biblioteca e l’archivio del critico cinematografico Ugo Casiraghi(Milano, 25 febbraio 1921 - Gorizia, 7 gennaio 2006) sono stati donati alla Biblioteca Statale Isontina. Il FondoCasiraghi si compone di circa 4.000 monografie, di alcune migliaia di numeri di riviste (sono stati individua-ti ben 315 titoli di riviste, alcune delle quali disponibili per intere annate), di un copioso materiale fotografico(si stimano circa 100.000 fotografie e circa 20.000 diapositive di scatti dai set dei film o di fotogrammi difilm), alcune migliaia di press-book e circa trenta scatole di materiali vari (carteggi, articoli inediti, ritaglistampa, ecc.).

LA CAPPELLA UNDERGROUND DI TRIESTE

Presentazione generaleIl centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground è stato fondatoa Trieste nel 1968; ente con Personalità giuridica riconosciuta dalla Regione FVG con DPR n. 0532/Pres dd.22/12/1993 e iscritto al n. 5 del Registro regionale delle persone giuridiche, è già stato promotore nel periodo1994/1997 di attività culturali attinenti la gestione e valorizzazione del patrimonio e della cultura cinemato-grafica in collaborazione con il Servizio di Cineteca Regionale; dal 1995 gestisce il servizio pubblico di video-teca in convenzione con il Comune di Trieste, e dal 2004 è affiliata all’AVI (Associazione Videoteche eMediateche Italiane). I materiali sono consultabili in sede attraverso apposite postazioni video, dotate dimonitor e cuffie; parte dell’attività viene effettuata in una sala riunioni dotata di videoproiettore, nella qualesi svolgono lezioni didattiche (in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione), incontri con il pub-blico e cicli di video-rassegne.

Descrizione patrimoniL'archivio audiovisivo de La Cappella Underground, costituito all'inizio degli anni Ottanta, dispone attualmen-te di oltre 18.000 titoli in catalogo. I materiali, archiviati su supporti di vario genere (VHS, betamax, betacam,laser disc e dvd), sono regolarmente catalogati in formato elettronico per titolo e per regista; nel corso degliultimi anni si è privilegiato l’acquisto di nuovi materiali in formato dvd, procedendo in parallelo alla progres-siva digitalizzazione dei materiali più datati. Prosegue, inoltre, il servizio di prestito, su un catalogo di circa 1.500 titoli esclusivamente in formato dvd, nel-l’ambito del progetto di mediateca pubblica: si tratta di un catalogo di titoli fondamentali della storia del cine-ma, dalle origini ai contemporanei che continua ad ampliarsi e che conta di raddoppiare entro l’estate 2010. Attualmente ci sono più di 1.000 utenti iscritti alla mediateca che fanno regolarmente uso del servizio di pre-stito e consultazione presso la sede dell’associazione.

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Il seguente rapporto descrive lo stato dei lavori (nel periodo 1° gennaio-30 novembre 2009) all’Archivio Cinemadel Friuli Venezia Giulia gestito sotto l’egida della Cineteca del Friuli. Il rapporto, diviso per argomenti, è pre-ceduto da un sommario dei punti salienti discussi nel documento; ulteriori precisazioni su ciascun punto si tro-vano nelle sezioni corrispondenti.

SOMMARIO ESECUTIVO- La Cineteca del Friuli ha nominato i responsabili dell’Archivio Cinema- La capienza accertata dell’Archivio Cinema è di circa 100.000 bobine di film- Mancano le scaffalature per i film al piano superiore del deposito- Sono stati acquistati i primi contenitori per le copie di film - È stato effettuato il rodaggio dei sistemi di climatizzazione dei depositi- I livelli di temperatura e umidità sono adeguati al piano terra, ma non al 1° piano- Il sistema di monitoraggio elettronico degli impianti a distanza non è ancora attivato- Il trasferimento delle copie nei nuovi depositi inizierà a gennaio 2010- I pannelli solari coprono solo una parte dei costi energetici per gli impianti- È iniziato l’allestimento degli uffici e dei servizi tecnici- La Cineteca del Friuli possiede solo attrezzature vecchie per la verifica delle copie- È in corso la definizione dei protocolli di gestione e inventario delle collezioni

1. PERSONALELa Cineteca del Friuli ha nominato il Direttore dell’Archivio Cinema (Paolo Cherchi Usai, attualmente a capodella Haghefilm Foundation di Amsterdam) e ha stipulato con lui un contratto di collaborazione al fine di coor-dinare le attività di conservazione nei depositi e la gestione tecnica delle collezioni. L’Archivio Cinema contaoggi su uno staff di due persone: Elena Beltrami, Responsabile dei Servizi Tecnici della Cineteca del Friuli, e(dal 1° giugno 2009) Alessandro De Zan, Responsabile per la Gestione Tecnica delle Collezioni. È attualmenteallo studio la creazione di una terza funzione (Assistente alla Gestione Tecnica delle Collezioni), legata a uncontratto di work experience della durata di sei mesi, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

ARCHIVIOCINEMA IN FRIULIVENEZIA GIULIA

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Viceversa al primo piano i parametri non sono stati raggiunti a causa di problemi emersi durante il periododi rodaggio degli impianti: al momento della progettazione e costruzione dell’archivio il sottotetto non è statoadeguatamente isolato sicché lo sbalzo termico fra temperatura esterna e temperatura interna crea la for-mazione di condensa in tale quantità da provocare sgocciolamento dal soffitto all’interno dell’archivio. È ora al vaglio l’ipotesi di rifacimento dell’isolamento e per questo sono stati richiesti dei preventivi che pre-vedono 3 ipotesi di intervento: 1) collocazione sotto quello esistente di un nuovo strato di pannelli isolanti: costo previsto 12.000 Euro più Iva; 2) sostituzione dell’attuale controsoffitto: costo previsto 30.000 Euro più Iva; 3) sostituzione dell’attuale controsoffitto con posa di un nuovo controsoffitto di spessore maggiore e unastruttura di sostegno più complessa: costo previsto 35.000 Euro più Iva.L’insorgenza di questo problema ne ha messo in luce un altro. Al momento di costruzione dell’impianto diraffreddamento non sono state installate valvole di separazione della mandata di gas refrigerante ai tredepositi (quindi se un deposito non è raffreddato non lo sono nemmeno gli altri due). Il dover fermare la refri-gerazione in uno dei depositi comporta la necessità di installazione di tali valvole in modo da rendere auto-nomo e indipendente il funzionamento di ognuno dei tre depositi: solo così l’inattività di uno dei tre noninfluenzerà il buon funzionamento degli altri due. Va infine notato che il progetto di realizzazione dell’ArchivioCinema prevede anche l’installazione di un sistema elettronico per il monitoraggio dei livelli di temperaturae umidità all’interno dei depositi. L’attivazione di tale sistema è materia di urgenza per la Cineteca del Friuli;esso ha lo scopo di consentire il controllo dei suddetti livelli da qualsiasi computer della Cineteca del Friuli,nonché dai computer della ditta responsabile per il funzionamento degli impianti e per il pronto interventoin caso di blackout o di eccessiva fluttuazione nelle condizioni climatiche nei depositi.

2. CAPIENZADopo un’analisi condotta dal personale dell’Archivio Cinema è stato accertato che la capacità complessiva deldeposito ammonta a circa 100.000 bobine di film, corrispondenti a circa 32.600.000 metri di pellicola. Va nota-to che le scaffalature per i depositi del piano superiore dell’Archivio Cinema non sono ancora complete, a causadell’insufficienza dei fondi a disposizione al momento della costruzione dell’impianto. Il completamento dellescaffalature - il costo previsto si aggira sui 60.000 Euro - è oggetto di priorità per la Cineteca del Friuli.

3. CONTENITORII film della Cineteca del Friuli e della Regione Friuli Venezia Giulia sono in parte inclusi in contenitori inade-guati alla conservazione a lungo termine del patrimonio cinematografico della Cineteca. Parte delle scatoleè affetta da ruggine o da altra forma di decadimento chimico dell’involucro in plastica o metallo. L’ArchivioCinema ha avviato un piano pluriennale mirato all’acquisto di contenitori in plastica neutra per l’interodeposito e per le copie di tutti i formati. Le società produttrici di tali contenitori sono poche, e si trovanotutte all’estero: le migliori sono attive in Canada, in Danimarca e nella Repubblica Ceca. Dopo un’accurata analisi dei diversi prodotti e dei loro costi, l’Archivio Cinema ha acquisito 2160 contenito-ri per film 35mm da 600 metri, 612 contenitori per film a 16mm da 120 metri e 8550 contenitori per film a16mm da 360 metri, per un totale di 11.322 contenitori di qualità archivistica (per l’anno 2010 si è preven-tivato un acquisto maggiore di scatole 35mm). Si è inoltre proceduto all’acquisto di un primo lotto di 2800(35mm) e 7560 (16mm) nuclei in plastica neutra (quantità totale: 10.360 nuclei) intorno ai quali riavvol-gere le copie a 35mm e a 16mm attualmente avvolte in bobine metalliche di plastica, inadeguate alla con-servazione delle pellicole nei depositi climatizzati. Poiché i contenitori per film a 16mm da 250 metri sonorealizzati esclusivamente in Canada, e tenuto conto dell’alto costo dei prodotti nonché del loro trasporto inItalia, si è deciso di collocare le copie a 16mm da 250 metri nei contenitori da 360 metri, ritenuto un accet-tabile compromesso fra efficienza e costi. Lo stanziamento per i contenitori e i nuclei acquistati nel primosemestre 2009 è di 30.000 Euro, incluse le spese di spedizione. Tale somma corrisponde all’intero budgetdella Cineteca del Friuli per l’acquisto di contenitori d’archivio nell’anno 2009. I contenitori acquistati in Danimarca e nella Repubblica Ceca sono sufficienti a coprire l’11,2 % della capa-cità dell’Archivio Cinema; si renderà perciò necessario proseguire nell’acquisto di altri contenitori a scaden-za annuale. Va sottolineato che è importante acquistare contenitori in quantità corrispondente alla capien-za dell’intero deposito, poiché si prevede che la reperibilità dei contenitori d’archivio per le copie di filmdiventerà sempre più ardua (e soprattutto costosa) con il graduale passaggio dalla tecnologia analogica aquella digitale. Al ritmo di acquisto attuale, l’Archivio Cinema potrà disporre di contenitori sufficienti perl’intero deposito entro l’anno 2017.

4. CLIMATIZZAZIONEIl personale dell’Archivio Cinema ha effettuato - in collaborazione con la società responsabile dei sistemi diclimatizzazione - il lungo e delicato processo di verifica del corretto funzionamento degli impianti entro iparametri previsti. L’obiettivo è di mantenere una temperatura media di 4°C (con una fluttuazione massimadi 2°C) e un tasso di umidità relativa del 30% (con una fluttuazione massima del 5%). Gli impianti devono inoltre garantire un ricambio d’aria completo all’interno dei depositi almeno una voltaogni 6 ore. È essenziale che tali parametri rimangano costanti sul lungo periodo; in caso contrario, l’integri-tà fisica della collezione risulterebbe irrimediabilmente compromessa. Dato che i mesi estivi mettono a piùdura prova il buon funzionamento degli impianti, come consigliato dagli esperti di conservazione del film,il rodaggio dei sistemi di climatizzazione è stato effettuato in tale periodo (da maggio ad ottobre 2009). I parametri sopra menzionati sono stati conseguiti nei due depositi al piano terra dell’Archivio Cinema.

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5. ENERGIACome è noto, gli impianti dell’Archivio Cinema sono attivati da energia fotovoltaica (per i depositi di film) egeotermica (per i locali adibiti a uffici). Ciò colloca l’Archivio Cinema della Cineteca del Friuli all’avanguardianel mondo delle cineteche. Le prime rilevazioni sul consumo di energia necessaria al funzionamento degliimpianti di climatizzazione hanno tuttavia rivelato che i pannelli fotovoltaici collocati sul tetto dell’ArchivioCinema sono sufficienti a coprire i costi di funzionamento degli impianti soltanto per una parte dei depositi difilm. Si renderà dunque necessario preventivare l’acquisto di pannelli fotovoltaici aggiuntivi allo scopo dicoprire l’intero fabbisogno energetico degli impianti. Il costo medio dell’elettricità si aggira sui 2400 Euromensili durante i mesi più caldi. Non disponiamo ancora di dati sufficienti sulla produzione di energia fotovol-taica nel corso di un anno; quando disporremo di questi dati sarà possibile mettere a confronto i consumi conla produzione di energia di origine fotovoltaica e quindi quanta energia consumata può essere integrata daquella di nostra produzione.

6. ATTREZZATUREL’Archivio Cinema è attualmente in possesso solamente di vecchie attrezzature per il trattamento, la consul-tazione e la verifica delle copie di film. Ciò vale soprattutto per a) le tavole d’ispezione delle copie; b) le visio-natrici per copie a 35mm e 16mm; c) gli strumenti di misurazione delle copie. Mancano del tutto le riavvolgi-trici automatiche. Il graduale acquisto di tali attrezzature è una delle maggiori priorità per l’Archivio Cinema. Nel corso della prima metà del 2009 la Cineteca del Friuli ha iniziato l’acquisto delle attrezzature di base pergli uffici al primo e secondo piano dell’Archivio Cinema: scrivanie, sedie, computer, scaffalature per materia-li cartacei e per il deposito temporaneo delle copie da visionare, identificare o riparare nel corso della giorna-ta lavorativa. Mancano ancora due scrivanie con relative poltrone e alcune librerie e scaffalature.

7. PREVISIONINell’ipotesi che si riescano ad installare le valvole di separazione della mandata di gas refrigerante entrol’anno, si prevede di dare inizio all’operazione di trasferimento delle diverse collezioni di film detenute dallaCineteca del Friuli (o ad essa assegnate) nei primi due mesi del 2010. Va precisato che tale operazione sarànecessariamente molto lenta e delicata. Allo stato attuale non è possibile effettuare una stima accurata deltempo necessario al trasferimento dell’intera collezione nei depositi. Molto dipenderà dalla rapidità con laquale la Cineteca del Friuli sarà in grado di acquistare un numero di contenitori sufficiente a ospitare tuttele collezioni attualmente in suo possesso.Attualmente il personale dell’Archivio Cinema è impegnato nei seguenti progetti: a) creazione di uno sche-ma semplificato per l’inventario e la movimentazione delle collezioni; b) assegnazione dei numeri di colloca-zione delle copie alle scaffalature dell’intero deposito; c) attivazione del sistema di monitoraggio elettronicodei livelli di temperatura e umidità nei depositi; d) definizione delle procedure e dei protocolli di attivitàall’interno dell’Archivio Cinema; e) verifica delle copie di archivio destinate alla proiezione nell’ambito dellaprogrammazione cinematografica del Cinema Sociale gestito dalla Cineteca stessa; f) avviamento e verificadel buon funzionamento delle attrezzature tecniche all’interno dello stesso archivio (montacarichi, citofono,telefono etc.)

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DIDATTICA DEGLIAUDIOVISIVIIN FRIULI VENEZIA GIULIA

In questi giorni (novembre 2009) si sta concludendo il dibattito sui nuovi Regolamenti per i Licei,già approvati dal Consiglio dei Ministri, previsti nell’ambito della riforma della Scuola: l’audiovisi-vo entrerà a far parte di molti percorsi di studio come materia curricolare, con ore di docenza setti-manale. Il Friuli Venezia Giulia è da tempo all’avanguardia nel campo.

Un istituto scolastico su tre in Friuli Venezia Giulia organizza attività di educazione all’audiovisivo. Sulle quat-tro province, sono più di 1.000 le ore frontali di didattica del cinema e della televisione prestate annualmen-te nelle scuole di ogni ordine e grado.Ogni anno in Regione più di 25.000 ragazzi vanno al cinema durante l’orario scolastico, per godere di filmdi qualità, di interesse relativo alla loro formazione, spesso usufruendo di incontri di approfondimento con atto-ri e registi, oppure di specialisti dei temi trattati dalle pellicole, trasformando insomma la visione in un’occa-sione di arricchimento culturale. Moltissimi i Dvd prodotti a scuola, grandi le adesioni degli studenti ai variconcorsi, regionali, nazionali e anche trasfrontalieri di critica e scrittura cinematografica... Quali le ragioni diuna tale penetrazione in Friuli Venezia Giulia della cultura audiovisiva in un ambiente, per sua natura e tradi-zione, abbastanza refrattario al cambiamento rapido come la scuola? Indubbiamente hanno il loro peso la grande mole di iniziative presenti nel territorio nonché l’elevata quantitàe professionalità di associazioni ed enti capaci di offrire visioni e spettacoli di qualità, ma non solo a questoè imputabile il fenomeno... La particolare situazione della didattica dell’audiovisivo in Friuli Venezia Giulia sioffre infatti immediatamente leggibile anche ai non addetti ai lavori: in questa Regione così cinematograficasi sono compresi da molto tempo il valore e il ruolo indiscutibili che l'audiovisivo in tutte le sue manifestazio-ni (dalla Tv al Cinema, dal Web alla telefonia mobile...) ha nei fenomeni culturali della nostra epoca. Ciò èavvenuto, di pari passo con l’evoluzione sociale, grazie all’interessamento e all’operato costante delle realtàdel territorio, che hanno sempre sentito la necessità di rispondere - in forma spesso sinergica e coesa - allecrescenti esigenze di approfondimento degli studenti e che hanno contemporaneamente voluto offrire agli edu-catori strumenti didattici attuali e adeguati per affrontare le rinnovate sfide culturali provenienti dai media.

LA DIDATTICA DEGLI AUDIOVISIVI IN FRIULI VENEZIA GIULIA NEL BIENNIO 2007/2009

Istituti scolastici in regione coinvolti 61 (30% sul totale degli Istituti in Regione)Ore di docenza frontale in classe da parte di personale esterno alla scuola Più di 2.000Tipologia di attivitàLaboratori, seminari, incontri, cineforumPersonale esterno alla scuola coinvolto nelle attività didattiche11 Dipendenti Full Time, 35 Collaboratori Proiezioni per le scuole organizzate in sala192Pubblico scolastico dei Cineforum in salaPiù di 40.000 spettatori Ore di aggiornamento specifico per docenti extrascolasticoPiù di 100

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Il crescente utilizzo da parte delle scuole del Friuli Venezia Giulia di questo sistema di finanziamento perampliare il Piano dell’Offerta Formativa è indice del suo gradimento. D’altra parte le scuole e gli insegnanti,anche in seguito alle recenti decisioni sul tempo pieno prese a livello ministeriale, hanno sentito sempre di piùla necessità di integrare il curricolo dei propri studenti con moduli sul linguaggio cinematografico e sui mediaelettronici (radio, tv, ambienti on line). Contemporaneamente sono sempre di più gli insegnanti interessati apercorsi d’aggiornamento e formazione continua, mentre, allo stesso tempo, è diventata pressante la richiestadi una certificazione di qualità delle attività di docenza e formazione in materia. Così sono diverse le sinergiecreate fra Università e istituzioni del territorio. In questo processo virtuoso, le Mediateche provinciali sono a loro volta scese in campo, creando e svolgendoper le scuole attività e laboratori nel campo degli audiovisivi - certificate o ministerialmente o dalla consulen-za scientifica e culturale di docenti universitari - che potessero essere integrazione al curricolo, puntando a unaprima alfabetizzazione e poi un approfondimento dei linguaggi audiovisivi e organizzando seminari di aggior-namento per gli insegnanti (più di 100 ore in due anni nel territorio). Come dimostrato non solo regionalmen-te, ma anche da analoghe esperienze in ambito nazionale e internazionale, questi moduli, sia per quel che con-cerne le scuole, sia per il corpo docente, oltre ad essere di ausilio alle attività didattiche tradizionali, hannoricadute positive sugli studenti e sul recupero/rinforzo di alcune competenze, nonché sull’integrazione scolasti-ca di alcune tipologie di soggetti (minori a rischio dipendenze, diversamente abili, minoranze culturali). Diverse sono state poi le pubblicazioni d’eccellenza - possibili grazie a contributi della Regione - edite nel ter-ritorio riguardo alle problematiche dell’educazione all’audiovisivo: le molte università che a livello nazionale lehanno adottate come testi d’esame o di approfondimento testimoniano la qualità di questi strumenti didattici. Proprio per la riuscita ottimizzazione delle risorse, per lo spirito di condivisione, per l’implementazione costan-te della qualità della conoscenza, per essere stata in grado offrire attività educative al passo con l'evoluzionemediatica, la Regione Friuli Venezia Giulia è un modello per molte altre realtà italiane: le sinergie virtuose frale Mediateche, le Università e le singole realtà territoriali appaiono ancora come un modello insuperato a livel-lo nazionale, impossibile da realizzarsi senza il supporto e sostegno costante dell’istituzione Regione.

Guardando al passato, basta ricordare che La Cappella Underground (Ts) fa attività di formazione all’audio-visivo dal 1969, il Centro Espressioni Cinematografiche (Ud) dal 1985, Cinemazero (Pn) dal 1988, e che que-ste ultime due associazioni godano - come poche altre realtà a livello nazionale - da svariati anni degli accre-diti (scientifici) del Ministero dell’Istruzione per poter svolgere le proprie attività didattiche. Paragonando larealtà regionale con quella nazionale, a livello italiano bisogna attendere il 1999 perchè, dopo molte sollecita-zioni, venga attivato il “Piano nazionale per la promozione della didattica del linguaggio cinematografico eaudiovisivo nella scuola”, promosso dall’allora Ministero della Pubblica Istruzione e dagli IRRE (oggi ANSAS):allora il Friuli Venezia Giulia, grazie anche alle cattedre di discipline cinematografiche dell’Università di Triestee poi di Udine, con, a seguire, le sedi di Pordenone e Gorizia, è già all’avanguardia in Italia nel campo dellaricerca e nell’offerta formativa nell'area degli audiovisivi. Segno evidente e contemporaneo della specificità delfenomeno e della sua continua evoluzione nel territorio regionale è che all'interno della triestina Facoltà diScienze della Formazione sia stato da poco attivato uno dei pochi insegnamenti universitari in Italia diDidattica degli Audiovisivi, o che, ancora, i seminari di formazione post-universitaria della MAGIS InternationalFim Studies Spring School di Gradisca d’Isonzo/Gorizia siano sempre frequentatissimi. Sensibilità ai temi dell’educazione all’audiovisivo è stata recentemente manifestata anche dal punto di vistaistituzionale: la Regione Friuli Venezia Giulia, cogliendo prontamente gli input della Legge Regionale sulCinema (n. 21 del 6 novembre 2006), che fra i suoi scopi ha la diffusione della cultura e del linguaggio cine-matografico e audiovisivo, ha infatti istituito annualmente, a partire dall’Anno Scolastico 2007-2008, dei fondiper l’integrazione dell’offerta formativa della scuola utilizzabili per la realizzazione di attività didattiche nelcampo, dimostrando di cogliere la particolarità del territorio e la necessità di investimenti costanti per garan-tire offerte formative al passo con i tempi. Attraverso un bando annuale e un apposito formulario, l’enteregionale mette a disposizione un fondo che viene poi ripartito fra le scuole che ne facciano domanda presen-tando un progetto dettagliato e generalmente affidato ad agenzie formative del territorio. Ciò ha permesso solonell’ultimo anno scolastico (2008-2009) di arricchire l’offerta didattica di 61 istituti, che facendo richiesta eottenendo i finanziamenti, hanno così anche attivato una virtuosa redistribuzione locale dei fondi stanziati.

LABORATORIO DI CINEMA IN UNA SCUOLA ELEMENTARELABORATORIO DI CINEMA IN UN ISTITUTO SUPERIORE

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FILMCOMMISSIONFRIULIVENEZIA GIULIA

CHE COS’È UNA FILM COMMISSION?Le Film Commission sono uno strumento di marketing del territorio e delle sue risorse - naturali, logistiche,professionali, commerciali, economiche e turistiche - di cui la nostra regione, quarta in Italia, si è dotata a par-tire dall’anno 2000, con un finanziamento che proviene dall’Assessorato alle Attività Produttive.La Friuli Venezia Giulia Film Commission opera innanzitutto attraverso una promozione mirata del territoriocome set per produzioni cinematografiche, sottolineandone la bellezza paesaggistica, la convenienza produt-tiva e le relative facilitazioni logistiche ed occupazionali. L’attività primaria è tuttavia quella successivaall’opera di promozione, vale a dire l’assistenza gratuita alle produzioni: ricerca delle location, organizzazionedi sopralluoghi, assistenza per le procedure burocratiche (permessi, ordinanze, concessioni etc.), accomoda-tion, contatto con le istituzioni e le autorità locali, contatto con le professionalità locali, etc.

IL FILM FUNDIl crescente numero di produzioni cinematografiche e televisive che hanno interessato il Friuli Venezia Giuliadall’attivazione della Film Commission, hanno portato necessariamente ad alcune riflessioni su come questotrend potesse essere incrementato e migliorato, sia dal punto di vista dei servizi offerti alle produzioni, sia daquello non meno importante della ricaduta economica che queste hanno sul territorio. La risposta è stata la realizzazione nel 2003 del Film Fund, prima esperienza del genere in Italia, ispirato aimodelli esistenti in molti paesi europei e nel mondo. Chi gira in Friuli Venezia Giulia può richiedere un contri-buto variabile a seconda della durata della permanenza della produzione sul territorio regionale. Il Film Fund- che si inserisce in quegl’istituti detti “di accelerazione della spesa" - ha avuto in questi 7 anni una ricadu-ta in termini occupazionali e di indotto in costante crescita. Per ogni euro di contributo se ne generano 9 diindotto.

IL FONDO REGIONALE PER L’AUDIOVISIVOL’anello più debole, nella filiera cinematografica del FVG, era certamente la Produzione. Non per mancanza diautori e di storie da raccontare, ma per le croniche difficoltà di finanziamento che le imprese audiovisive incon-trano non solo a livello locale, ma anche nazionale.La Legge Regionale per il Cinema, la 21/2006, (approvata pressoché all’unanimità) ha istituito il FondoRegionale per l’Audiovisivo, che si pone come obiettivo principale quello di favorire lo sviluppo delle impreseche operano nel settore della produzione, nonché di contribuire alla qualificazione delle relative risorse profes-sionali. Attraverso l’istituzione di più bandi all’anno il Fondo concede contributi alle imprese di produzione indi-pendenti, aventi sede nel Friuli Venezia Giulia, fino alla misura massima del 50 per cento della spesa ammis-sibile, per la formazione, lo sviluppo di progetti e la diffusione di prodotti audiovisivi destinati al mercato regio-nale, nazionale e internazionale; il beneficiario dovrà garantire il resto del finanziamento. Per le borse di stu-dio, il contributo può arrivare al 100 per cento.Nei poco più di due anni di attività, il Fondo, anche attraverso partnership internazionali, è diventato punto diriferimento per la formazione di alto livello dedicata ai professionisti, fornendo nello stesso tempo, alle impre-se del territorio, occasioni per lo sviluppo di accordi di co-produzione regionali e trans-regionali.Ma, soprattutto, ha assunto il ruolo di volano per il settore della produzione audiovisiva, favorendo la nascitadi nuova imprenditoria e nuovi sbocchi lavorativi per i professionisti che avevano lasciato la Regione, o per ineo-laureati dai Dipartimenti dello spettacolo delle Università regionali.

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I NUMERI DEL FONDO REGIONALE PER L’AUDIOVISIVO (2007-2009 - 6 BANDI)

PRIMO BANDO (GIUGNO/LUGLIO 2007)Partecipanti: 15 Imprese (5 Imp. Individuali, 4 Srl, 3 Società Cooperative, 1 Snc, 1 Spa, 1 Sas),8 Associazioni, 6 Persone fisiche (borse di studio)Totale domande presentate : 40 Provenienza geografica (per provincia): 11 Udine, 10 Trieste, 6 Pordenone, 2 Gorizia, 2 Roma (sedioperative a Udine e Trieste);Approvate: 7 Udine, 5 Trieste, 1 Pordenone, 1 Gorizia, 1 Roma (sede operativa Udine)Totale domande approvate: 17 (10 imprese (3 società cooperative; 3 srl; 2 imprese individuali; 1spa; 1 snc) di cui 1 non residente in regione, 4 associazioni, 1 persona fisica (borsa di studio), 1domanda ritirataAmmontare contributi richiesti: 633.719,38 euroTotale finanziamenti accordati: 271.086,976 euro (sviluppo 199.913,50 euro; distribuzione 67.361,98 euro; formazione 3.811,50 euro)

SECONDO BANDO (OTTOBRE/NOVEMBRE 2007)Partecipanti: 15 Imprese ( 7 Srl, 3 Imp. Individuali, 2 Spa, 1 Snc, 1 Sas, 1 Scarl, 8 Associazioni,4 Persone fisiche (borse di studio)Totale domande presentate: 32 Provenienza geografica (per provincia): 12 Trieste, 6 Pordenone, 5 Udine, 2 Gorizia, 1 Roma (sedeoperativa a Pordenone) 1 Milano (sede operativa a Udine);Approvate: 5 Trieste, 4 Udine, 2 Pordenone, 1 Roma (sede operativa Pordenone) 1 Milano (sedeoperativa a Udine);Totale domande approvate: 14 (8 imprese (5 srl, 1 spa, 1 snc, 1 scarl ) di cui 2 non residente inregione, 2 associazioni, 3 persone fisiche (borsa di studio);Ammontare contributi richiesti: 414.993,17 euroTotale finanziamenti accordati: 148.913,00 euro(sviluppo 115.947,00 euro; distribuzione 17.986,00 euro; formazione 14.980,00 euro)

TERZO BANDO (FEBBRAIO/MARZO 2008)Partecipanti: 19 Imprese (8 Srl; 3 Imprese Individuali; 3 Società Cooperative, 2 Spa; 2 Sas 1 Snc),7 Associazioni, 5 Persone fisiche (borse di studio)Totale domande presentate: 40Provenienza geografica (per provincia): 12 Trieste, 8 Udine, 6 Pordenone, 4 Gorizia, 2 Roma (sedioperative a Udine e Trieste), 1 Milano (Sede operativa a Pordenone);Approvate: 9 Trieste, 4 Udine, 3 Pordenone, 2 Gorizia, 1 Roma (sede operativa a Trieste)Totale domande approvate: 20 (11 imprese (2 Società Cooperative; 6 Srl; 1 Imprese Individuali; 1Spa, 1 Snc) di cui 1 non residente in regione, 3 Associazioni, 3 Persone Fisiche, 2 DomandeRitirateAmmontare contributi richiesti: 674.040,925 euroTotale finanziamenti accordati: 247.280,00 euro(sviluppo 176.000,00 euro; distribuzione 50.000,00 euro; formazione 21.280,00 euro)

BILANCIO FILM COMMISSION

INDOTTO ECONOMICO 2006 - TOTALEProduzioni: 20Giornate di ripresa: 304 Pernottamenti alberghieri: 10.908Professionalità locali impiegate: 146Attori: 107Comparse: 2.544Spesa diretta sul territorio: 4.446.270 euroIndotto economico complessivo: 8.003.286 euro

INDOTTO ECONOMICO 2007 - TOTALEProduzioni: 25 Giornate di lavorazione: 488Giornate di ripresa: 369Pernottamenti alberghieri: 11.958Professionalità locali impiegate: 170Attori: 104Comparse: 2.201Spesa diretta sul territorio: 5.994.749 euroIndotto economico complessivo: 10.790.548 euro

INDOTTO ECONOMICO 2008 - TOTALEProduzioni: 26Giornate di lavorazione: 643Giornate di ripresa: 434Pernottamenti alberghieri: 14.993Professionalità locali impiegate: 230Attori: 88Comparse: 3.664Spesa diretta sul territorio: 7.510.975 euroIndotto economico complessivo: 13.519.755 euro

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QUARTO BANDO (SETTEMBRE-OTTOBRE 2008)Partecipanti: 17 Imprese (4 Imprese Individuali; 7 Srl; 2 Società Cooperative; 1 Snc; 1 Spa; 2 Sas),4 Associazioni, 10 Persone fisiche (borse di studio)Totale domande presentate: 37Provenienza geografica (per provincia): 10 Udine, 9 Trieste, 6 Pordenone, 4 Gorizia, 1 Roma (sedeoperativa a Udine), 1 Padova (sede operativa a Trieste);Approvate: 6 Trieste, 6 Udine, 2 Pordenone, 2 Gorizia, 1 Roma (sede operativa a Udine), 1 Padova(sede operativa a Trieste)Totale domande approvate: 19 (12 imprese (2 Imprese Individuali, 7 Srl, 1 Società Cooperativa; 1 Spa) di cui 2 non residenti in Fvg, 5 persone fisiche, 1 domande ritirateAmmontare contributi richiesti: 617.535,115 euroTotale finanziamenti accordati: 242.200,00 euro (sviluppo 147.500,00 euro; distribuzione65.000,00 euro; formazione 29.700,00 euro)

QUINTO BANDO (MARZO-APRILE 2009)Partecipanti: 12 Imprese (3 Imprese Individuali; 6 Srl; 2 Società Cooperative; 1 Spa), 5Associazioni, 4 Persone fisiche (borse di studio)Totale domande presentate : 28Provenienza geografica (per provincia): 8 Udine, 7 Trieste, 3 Pordenone, 3 Gorizia;Approvate: 5 Trieste, 5 Udine, 2 Pordenone, 3 Gorizia;Totale domande approvate: 18 (10 Imprese (2 Imprese Individuali, 4 Srl, 2 Società Cooperative, 1 Spa, 2 Associazioni, 4 persone fisiche)Ammontare contributi richiesti: 425.113,165 euroTotale finanziamenti accordati: 167.400,00 euro (sviluppo 113.500,00 euro; distribuzione 22.000,00 euro; formazione 31.900,00 euro)

SESTO BANDO (GIUGNO-LUGLIO 2009)Partecipanti: 15 Imprese (3 Imprese Individuali; (8 Srl; 3 Società Cooperative; 1 Spa),2 Associazioni, 5 Persone fisiche (borse di studio)Totale domande presentate: 32Provenienza geografica (per provincia): 7 Udine, 6 Trieste, 4 Gorizia, 3 Pordenone, 1 Roma (sedeoperativa a Trieste), 1 Venezia (sede operativa a Trieste), 1 Vicenza (sede operativa a Trieste);Approvate: 4 Trieste, 4 Udine, 2 Gorizia, 1 Pordenone, 1 Vicenza (sede operativa a Trieste), 1 Roma(sede operativa a Trieste);Totale domande approvate: 14 (11 Imprese (1 Imprese Individuali, 7 Srl, 1 Società Cooperativa, 1 Spa, 1 Associazione, 2 persone fisiche)Ammontare contributi richiesti: 493.611,02 euroTotale finanziamenti accordati: 204.700,00 euro(sviluppo 181.000,00 euro; distribuzione 21.500,00 euro; formazione 2.200,00 euro)

AMMONTARE FINALE CONTRIBUTI CONCESSI (6 BANDI): 1.281.579,976 EUROPROGETTI APPROVATI: 102

Va infine evidenziato che le 26 imprese finanziate presentavano complessivamente un fatturatoannuo, escluso l’intervento del Fondo (che in media, finora, è di 500.000 euro all’anno), di6.978.433 euro. Questo dato viene ricavato grazie al fatto che le imprese, al momento delladomanda, devono presentare il bilancio dell’anno precedente.Pertanto l’incidenza del Fondo, rispetto al giro d’affari generato, è di circa il 7%.

UNA SCENA DEL FILM “LA RAGAZZA DEL LAGO”UNA SCENA DEL FILM “COME DIO COMANDA”

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CINEMAZEROPiazza Della Motta, 1 - 33170 Pordenone - Telefono 0434 520404www.cinemazero.it - [email protected]

CENTRO ESPRESSIONI CINEMATOGRAFICHE Via Villalta 24 - 33100 Udine - Telefono 0432 299545www.cecudine.org - [email protected]

I MILLE OCCHI - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA E DELLE ARTI Associazione Anno uno - Via Vittorino da Feltre, 6 - 34141 Trieste - Telefono 040 3498889www.imilleocchi.com - [email protected]

LA CAPPELLA UNDERGROUNDVia Economo, 12/9 - 34123 Trieste - Telefono 040 3220551www.lacappellaundergroud.org - [email protected]

LA CINETECA DEL FRIULIVia Bini - Palazzo Gurisatti - 33013 Gemona (UD) - Telefono 0432/980458www.cinetecadelfriuli.org - [email protected]

MAREMETRAGGIO Via Pozzo del Mare, 1 - 34121 Trieste - Telefono 040 3224428www.maremetraggio.com - [email protected]

FVG FILM COMMISSIONVia Milano, 25 - 34132 Trieste - Telefono 040 3720142www.fvgfilmcommission.com - [email protected]

FONDO REGIONALE PER L’AUDIOVISIVOVia Asquini, 33 - 33100 Udine - Telefono 0432 500322www.fvgfilmcommission.com - [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIA FILM COMMISSION - FONDO REGIONALE PER L’AUDIOVISIVOVia Asquini, 33 - 33100 Udine - Telefono 0432 500322www.fvgfilmcommission.com - [email protected]

ASSOCIAZIONE ALPE ADRIA CINEMAVia Donota, 1 - 34121 Trieste - Telefono 040 3476076www.alpadriacinema.it - [email protected] | www.triestefilmfestival.it

AGIS - SEZIONE TERRITORIALE DI TRIESTEPiazza Casali, 1 - 34134 Trieste - Telefono 040 3750111

KINOATELJEPiazza della Vittoria, 41 - 34170 Gorizia - Telefono 0481 33580www.kinoatelje.it

LAGUNAMOVIES - ASSOCIAZIONE CULTURA E TERRITORIO Via degli Artisti, 2 - 34100 - Trieste - Telefono 040.762667 www.lagunamovies.com - [email protected]

OFFICINE D’AUTOREVia Monte Festa, 10 - 33038 San Daniele del Friuli (UD) - Telefono 340.6895455www.officinedautore.it - [email protected]