il segreto essenziale della poesia
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Liceo J.Joyce Anno scolastico 2015-16XV edizione dei colloqui fiorentini Quel nulla /d’inesauribile segreto
Referente del progetto: prof.ssa Daniela RitiRelatore :prof. Mario Saccucci
Quattro minuti con Ungaretti e… Piazzolla ( romance del diablo)
Allegria di naufragi (Versa 14 Febbraio 1917)
E subito riprendeil viaggiocomedopo il naufragioun superstitelupo di mare
Il segreto essenziale della poesia
Per cominciare…
Intervista ad Ungaretti (1961): prima parte
Qualche puntualizzazione
1. L’insegnamento e i giovani «L’umanità si conosce meglio nei giovani»
2. Il luogo degl’incontri : Parigi, La closerie des Lilas
3. Amici poeti: Paul Fort, Soffici, Papini, Palazzeschi e Marinetti
4. Maestri: Mallarmè e Leopardi
«Il segreto»
• La poesia deve contenere un «segreto» , dice : « se la poesia è decifrabile nel modo più elementare, non è poesia» e questo lo aveva capito benissimo Leopardi
Il porto sepolto vs Oblivion (Piazzolla)
Vi arriva il poetaE poi torna alla luce con i suoi cantiE li disperde
Di questa poesiaMi restaQuel nullaDi inesauribile segreto
Alla primavera o delle favole anticheTesto (seconda strofa)
• Vivi tu, vivi, o santaNatura? vivi e il dissueto orecchioDella materna voce il suono accoglie?Già di candide ninfe i rivi albergo,Placido albergo e specchioFuro i liquidi fonti. Arcane danzeD'immortal piede i ruinosi gioghiScossero e l'ardue selve (oggi romitoNido de' venti): e il pastorel ch'all'ombreMeridiane incerte ed al fioritoMargo adducea de' fiumiLe sitibonde agnelle, arguto carmeSonar d'agresti PaniUdì lungo le ripe; e tremar l'ondaVide, e stupì, che non palese al guardoLa faretrata DivaScendea ne' caldi flutti, e dall'immondaPolve tergea della sanguigna cacciaIl niveo lato e le verginee braccia
Parafrasi
• Tu sei viva, adorata natura? Sei viva, e il (mio) orecchio non più abituato riceve la tua voce come di una madre? Un tempo i fiumi furono una dimora di ninfe dalla pelle candida, le limpide fonti furono una dimora tranquilla e uno specchio. Danze misteriose compiute da piedi di creature divine fecero risuonare le pareti ripide e le foreste inaccessibili (che oggi sono un luogo solitario pieno di venti); e il pastorello, che conduceva le agnelle assetate alle ombre instabili del mezzogiorno e alle rive fiorite dei fiumi, ascoltò lungo le rive (del fiume) suonare una melodia acuta di divinità dei campi; e vide l'onda tremolare, e si riempì di stupore, perché la dea con la faretra, invisibile allo sguardo, scendeva tra le onde calde, e lavava i suoi fianchi candidi come neve e le braccia di vergine dalla polvere sporca residuo della caccia sanguinosa (perché aveva sparso il sangue delle bestie).
Le annotazioni di Leopardi
• «anticamente correvano parecchie false immaginazioni appartenenti all’ora del mezzogiorno, e fra l’altre , che gli Dei ,le ninfe, i silvani, i fauni e simili[…] si lasciassero vedere o sentire particolarmente su quell’ora[…]
Quindi …
1. La parola antiche è ambivalente ovvero contiene due significati strettamente connessi
a. Il passato, il tempo remoto
b. Le cose passate che sono del mezzogiorno ormai lontano
COME DIRE: ci si è allontanati per sempre dal calore, dalla piena luce(l’immaginazione ) del passato e oggi è il tempo della fredda «intelligenza» (Ragione)
Intervista ad Ungaretti (1961): seconda parte
Qualche altro spunto
1. rapporti con Apollinaire
2. L’impotenza della parola: avvicina il «segreto» ma non lo può esprimere totalmente: INEFFABILITA’ DEL SEGRETO
La rivoluzione stilistica in l’Allegria
Alcuni esempi
La parola : le ragioni artistiche
• Semplice ma vaga (lezione Leopardi e simbolisti), che allude, suggerisce, nel suo isolamento, il senso del mistero: parola «pura» o purificata dalle incrostazione della tradizione
• La parola che quasi punta alla sua morte : ILSILENZIO
• UNGARETTI:«Una parola che tenda a risuonare di silenzio nel segreto dell'anima non è una parola che tenda a ricolmarsi di mistero? È parola che si protende per tornare a meravigliarsi della sua originale purezza. Se il carattere dell'800 era quello di stabilire legami a furia di rotaie e di ponti e di pali e di carbone e di fumo, il poeta d'oggi cercherà dunque di mettere a contatto immagini lontane, senza fili. »
La parola : le ragioni storiche
• La estrema riduzione del testo, l’isolamento della parola e quindi l’essenzialità(brevità) del testo ha anche una ragione contingente e storica: la guerra. Scrive:
«La guerra improvvisamente mi rivelava il linguaggio. Cioè io dovevo dire in fretta perché il tempo poteva mancare, e nel modo piú tragico. . . in fretta dire quello che sentivo e quindi se dovevo dirlo in fretta lo dovevo dire con poche parole. . . che avessero avuto una intensità straordinaria di significato. E così si è trovato il mio linguaggio: poche parole piene di significato che dessero la mia situazione di quel tempo. . . ».
Il linguaggio
• Non descrittivo e realistico ma intuitivo, ellittico, analogico, metaforico
• Predomina paratassi( ossia coordinazione/accostamento di immagini accostate per analogie ) piuttosto che la ipotassi (ovvero la subordinazione tipica di un periodare logico e argomentativo)
• Molto presente nella raccolta
1. La metafora
2. L’analogia
Metafora
• La metafora (dal greco μεταφορά, da metaphérō, «io trasporto> è una figura retorica che implica un trasferimento di significato. Si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui "essenza" o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva La metafora non è totalmente arbitraria: in genere si basa sulla esistenza di un rapporto di somiglianza tra il termine di partenza e il termine metaforico, ma il potere evocativo e comunicativo della metafora è tanto maggiore quanto più i termini di cui è composta sono lontani nel campo semantico.
Un esempio
• Similitudine : X e Y (i due oggetti significati) rimangono separati
Esempio: Paolo è coraggioso COME un leoneMetafora : le due aree semantiche si fondono, dando vita a una realtà linguistica ed espressiva, inusuale, strana e «nuova»
Esempio Paolo è un leone
similitudine
Paolo è forte
come
Metafora : « PAOL(E)ONE»SE NON CI CONSEGNERETE
LE TESINE PER TEMPO…
Quindi…
• Il metaforismo diviene ,così, metamorfismo e allude ad una visione del mondo basata sulla convinzione che la realtà sia in perpetuo movimento, in richiamo continuo, in forte (e irrazionale) corrispondenza
Analogia
• ci spingiamo ancora più in là, perché i campi messi in «comune» spesso non sono logici
• L’analogia è l’accostamento immediato di due immagini, situazioni, oggetti tra loro lontani di somiglianza, basato su libere associazioni di pensiero o di sensazioni piuttosto che su nessi logici o sintattici codificati.
• La suggestione dell'analogia è dovuta alla sua illogicità associando elementi totalmente dissimili.
Un esempio ungarettiano
•"…Tornano in alto ad ardere le favole…"
• (Ungaretti, Stelle, v.1): tornano in cielo a splendere le stelle, belle come le illusioni (le favole) che addolciscono la vita.
Un esempio: dalla similitudine alla metafora
Di che reggimento siete,fratelli?
Fratellotremante parola nella nottecome una fogliolinaappena natasalutoaccoratonell’aria spasimanteimplorazionesussurratadi soccorsoall’uomo presente alla suafragilità
Fratelli
DI CHE REGGIMENTO SIETE,FRATELLI?Fratellotremante parola ---------------PAROLA TREMANTENELLA NOTTEcome una fogliolina -----FOGLIA APPENA NATAsalutoaccoratoNELL’ARIA SPASIMANTEimplorazionesussurratadi soccorso ------------------INVOLONTARIA RIVOLTAall’uomo presente alla sua - DELL’UOMO PRESENTE ALLA SUAFRAGILITÀFRATELLI
Soldato (prima redazione) Soldato --------FRATELLI (redazione definitiva)
Qualche riflessione sulle varianti
• Il titolo: da un «freddo» Soldato ad uno più «emotivo e partecipato»: Fratelli
• Toglie il diminutivo (fogliolina)forse troppo «patetica»
• eleva la similitudine a metafora : come una fogliolina/appena nata diventa Foglia appena nata: arriva così maggiore sintesi ed il verso appare più suggestivo
Riascoltiamo la edizione definitiva
FratelliMariano il 15 luglio 1916 Di che reggimento sietefratelli? Parola tremantenella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimanteinvolontaria rivoltadell'uomo presente alla suafragilità Fratelli
Altri due esempi: rifletteteci voi
San Martino del Carso
Il Porto sepolto, 1917 Il Porto sepolto, 1923
L'Allegria, 1931 Vita d'un uomo, 1969
SAN MARTINO DEL CARSO
Di queste casenon c’è rimastoche qualchebrandello di muroesposto all’aria
Di tantiche mi corrispondevanonon è rimastoneppure tantonei cimiteri
Ma nel cuorenessuna croce manca
Innalzatadi sentinellaa che?
Sono morti cuore malato
Perché io guardi al mio cuorecome a uno straziato paese
qualche volta
SAN MARTINODEL CARSO
Di queste casenon è rimastoche qualchebrandello di muro
Di tantiche mi corrispondevanonon è rimastoneppure tanto
Ma nel cuorenessuna croce manca
È il mio cuore
il paese più straziato
SAN MARTINO DEL CARSOValloncello dell’AlberoIsolato il 27 agosto 1916
Di queste casenon è rimastoche qualchebrandello di muro
Di tantiche mi corrispondevanonon è rimastoneppure tanto
Ma nel cuorenessuna croce manca
È il mio cuore
il paese più straziato
Soldati
Edizione 1919
Si sta
come d'autunno
sugli alberi
le foglie
Edizione 1942
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
Abbandona la punteggiatura• Quasi del tutto assente
• Unico segno che appare con relativa frequenza è…
?Abolirla significa: dissolvere il tempo, inserire il testo poetico in una assoluta atemporalità continua
La metrica
• Schemi metrici tradizionali quasi del tutto aboliti: arriva ad una tecnica del frammento
• «metrica» degli spazi bianchi
Le ragioni della «rivoluzione»
Antonelli, Sapegno (1): «la distruzione delle strutture metriche e linguistiche della tradizione mira così a scarnificare ed eliminare tutto ciò che è superfluo per n(ri)scoprire l’essenziale, la parola nuda, il contatto diretto e assoluto con le radici della comunicazione e quindi dell’essere umani tra gli umani[…] oltre quel tentativo, sarebbe stato possibile solo il silenzio, la totale eliminazione del linguaggio e dell’espressione verbale
(1) Antonelli, Sapegno, Il senso e le forme, vol. 5 pag.109
Alcune letture
I fiumi
Sono una creatura
Veglia
VegliaCima Quattro il 23 dicembre 1915 Un'intera nottatabuttato vicinoa un compagnomassacratocon la sua boccadigrignatavolta al pleniluniocon la congestionedelle sue manipenetratanel mio silenzioho scrittolettere piene d'amore Non sono mai statotantoattaccato alla vita
Natale
di Giuseppe Ungaretti 1916
Non ho vogliadi tuffarmiin un gomitolodi strade
Ho tantastanchezzasulle spalle
Lasciatemi cosìcome unacosaposatain unangoloe dimenticata
Quinon si sentealtroche il caldo buono
Stocon le quattrocaprioledi fumodel focolare
mattina
Per concludere… riassumiamo
Allora…
BUON LAVORO