il secondo dopoguerra e la divisione del mondo in blocchi

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Lunga vita Germania !

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Lunga vita Germania !

1 milione e100 mila tramorti, feriti,prigionieri

delle 6.000 tonnellate di carburante promesse il 18 agosto, arrivate 1.000 ...

VI lezione

il Secondo Dopoguerra: la Germania divisail Secondo Dopoguerra: la Germania divisa

29 marzo '45

12 febbraio '45

13 e il 14 febbraio 1945: 25 mila morti

Maggiori perdite in assoluto Unione Sovietica, circa 23 milioni di morti, di cui 10.400.000 soldati e 12 milioni di civili (10 per cento

della popolazione)

La Polonia perse 5,6 milioni di abitanti (22 per cento della popolazione, il rapporto più alto)

la Germania ebbe 7,6 milioni di morti

la Jugoslavia 1.100.000

la Francia 560.000

il Commonwealth britannico 544.596

gli Stati Uniti 405.000 morti (tutti militari)

La Cina oltre 15 milioni di vittime civili e 4 milioni militari

Il Giappone ebbe 1.930.000 vittime militari e 700 mila civili

L'Italia 313 mila vittime militari e 130 mila vittime civili

Totale: 22 milioni militari e 48 milioni civili

Churchill, discorso di Fulton (Missouri) del 5 marzo 1946

"Un’ombra è caduta sulle scene così recentemente illuminate dalla vittoria degli alleati. Nessuno sa ciò che la Russia

sovietica e la sua organizzazione internazionale intendano fare nell’immediato futuro, o quali siano i limiti, se ce ne sono,

alle loro tendenze all’espansione e al proselitismo. (…) Da Stettino sul Baltico a Trieste sull’Adriatico, è scesa sul

continente europeo una cortina di ferro. Dietro quella linea ci sono tutte le capitali degli antichi Stati dell’Europa centrale e

orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia, tutte queste famose città e le

popolazioni che le circondano si trovano nella sfera sovietica e sono soggette, in una forma o nell’altra, non soltanto

all’influenza sovietica, ma a un’altissima e crescente misura di controllo di Mosca."

Truman, discorso al Congresso (11 marzo 1947):

"Avevo dichiarato davanti al Congresso che ogni nazione si trova ormai di fronte alla scelta tra due modi di vita contrapposti. Uno di essi riposa sulla volontà della

maggioranza ed è caratterizzato da istituzioni libere, un governo rappresentativo, elezioni libere, garanzie tese ad

assicurare libertà individuale, libertà di parola e di religione, e l’assenza di ogni oppressione politica.

Quanto all’altro, riposa sulla volontà di una minoranza imposta con la forza della maggioranza. Si appoggia sul

terrore e sull’oppressione, su una stampa e una radio sotto controllo, elezioni truccate e soppressione delle libertà personali. La nascita dei regimi totalitari si sviluppa al

massimo quando è morta la speranza del popolo in una vita migliore. I popoli liberi del mondo si aspettano da noi che li

aiutiamo a salvaguardare la loro libertà".

Andrei Zdanov (settembre 1947):

"Più ci allontaniamo dalla fine della guerra e più nettamente appaiono le due direzioni principali della politica

internazionale del dopoguerra corrispondenti alla disposizione in due campi principali delle forze politiche che operano

sull’area mondiale: il campo antimperialista e democratico e il campo imperialista. Gli Stati Uniti sono la principale forza dirigente del campo imperialista. L’Inghilterra e la Francia sono unite agli Stati Uniti (...). Le forze antimperialiste e

antifasciste formano l’altro campo. l’URSS e i paesi di nuova democrazia ne sono il fondamento. Il campo antimperialista si appoggia in tutti i paesi sul movimento operaio e democratico,

sui partiti comunisti fratelli, sui combattenti dei movimenti di liberazione nazionale e nei paesi coloniali. Un compito

particolare incombe sui partiti comunisti fratelli di Francia, d’Inghilterra, d’Italia e degli altri paesi. Essi devono prendere in mano la bandiera della difesa nazionale e della sovranità

dei loro stessi paesi".

DDR uno stato senza nazione, uno stato fondato solo sull'ideologia

Lubianka, sede KGB Comitato per la sicurezza dello Stato

Dopo il 1933, molti oppositori al nazismo si erano rifugiati in Urss, anche non comunisti.

Almeno mille di essi furono eliminati nel corso delle purghe staliniane.

Dopo il patto Ribbentrop-Molotov, 600 oppositori furono “restituiti” ai nazisti.

In Urss, rimasero solo gli oppositori risparmiati da Stalin, queli che ne avevano accettato le idee ed

avevano collaborato durante le purghe denunciando i propri compagni.

Una dozzina di essi furono portati nelle località tedesche occupate dall'Armata Rossa, tra essi

Walter Ulbricht

Già a Casablanca (gennaio 1943) gli Alleati erano stati d'accordo nell'imporre alla Germania una

resa senza condizioni: il suo futuro sarebbe stato nelle loro mani ...

Finito il conflitto, gli Alleati erano d'accordo:

sull'idea di una Germania fortemente decentrata (federale), abbandonando l'idea del “piano

Morgenthau”,

sulla “denazificazione” (Norimberga ...)

sulla rinascita della vita politica

Stalin, 9 maggio '45:

“L'Unione Sovietica celebra la vittoria, ma non ha l'intenzione di smembrare o di distruggere la

Germania”

German expellees and refugees

from Number

Eastern Germany 7.122.000

Danzig 279.000

Poland 661.000

Czechoslovakia 2.911.000

Estonia, Latvia, Lithuania 165.000

USSR 90.000

Hungary 199.000

Romania 228.000

Yugoslavia 271.000

In questo contesto, più pesante per le zone della Germania occupate dall'Armata Rossa,

in vista delle elezioni amministrative(acqua, luce, gas, abitazioni ...),

furono permessi i partiti: prima il KPD, ma anche il SPD, la CDU e il LDPD (liberaldemocratico)

A capo di ciascun partito, una personalità notoriamente antinazista, ma non comunista:

ai comunisti dovevano andare tutti gli incarichi di vice-...

“l'aspetto deve essere democratico, ma saremo noi ad avere tutto in mano” (W. Ulbricht)

Ma così la strada del SPD si divisetra Germania Est ed Ovest:

nell'aprile 1946, SPD e KPD si fusero nel SED (Partito Socialista Unitario),

non fu così nella parte occidentale

Il SED prevedeva una “via tedesca al socialismo”, pur affermando di voler rispettare le “libertà

borghesi” e il diritto di sciopero

Nelle elezioni dell'autunno 1946i risultati furono deludenti per il SED

(in due länder, si trovò in netta minoranza):

il partito adottò una struttura più stalinista,facendo sorgere rapidamente organizzazioni di massa (sindacato unitario, lega delle donne, dei giovani, della cultura …) saldamente in mano al

partito

Avviato dal luglio '47, il Piano Marshall fu applicato ai settori inglese, americano e francese della Germania; nel settore russo, venne creata

una “commissione economica”

Nel giugno 1948, gli alleati occidentali decisero di unificare i loro territori in vista di uno stato tedesco

unitario

e attuarono una riforma monetaria (DM) per rimediare all'inflazione dovuta all'emissione

incontrollata di banconote da parte dei sovietici ...

I sovietici temevano che la nuova valuta, attraverso Berlino,

avrebbe ancor più indebolito la (loro) moneta di occupazione ...

Blocco di Berlino (24 giugno 1948 - 11 maggio 1949): 278.228 voli

Concluso vittoriosamente il braccio di ferro, il 23 maggio 1949, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia

cedettero la sovranità delle rispettive zone di occupazione alla neocostituita Repubblica Repubblica

Federale di GermaniaFederale di Germania.

A seguito delle elezioni in agosto, il primo governo federale venne formato il 20 settembre 1949, da

Konrad Adenauer

Poco dopo, il 7 ottobre 1949, anche l'URSS cedeva la sovranità della propria zona di

occupazione alla neocostituitaRepubblica Democratica TedescaRepubblica Democratica Tedesca

Non nacque da una rivoluzione o dall'accordo delle potenze vincitrici, ma dai loro contrasti e dalla mancata visione comune sul futuro della

Germania

Einwohner und Berufstätige der DDR in Millionen Menschen

Jahr EinwohnerBerufstätige

(ohne Lehrlinge)

1950 18.388 7.196

1960 17.188 7.686

1970 17.068 7.769

1980 16.740 8.225

1988 16.675 8.594

Gli uomini erano il 43%; Berlino, Dresda, Lipsia, Erfurt parzialmente o totalmente distrutte

Fino al 1957, il “governo di Pankow” venne riconosciuto solo dagli stati comunisti

“dottrina Hallstein”: tutta la Germania era rappresentata dalla BDR, chi riconosceva la DDR

rompeva i rapporti con la BDR

“Risorta dalle rovine, rivolta all'avvenire, per te vogliamo agire, Germania, patria unita”

Agli inizi della DDR, era ancora questo l'obiettivo,ma dopo 20 anni di economia pianificata dallo stato e di costituzione “democratica” (Fronte Nazionale Democratico = solo SED), l'inno nazionale fu solo suonato ma non cantato

Restrizioni agli altri partiti, lista unica predeterminata alle elezioni, purghe periodiche

(accuse di “titoismo”) e Stasi

17 giugno 1953, scioperi (formalmente legittimi) a Berlino, Lipsia, Halle: richieste economiche,

dimissioni del governo e libere elezioni:

prima rivolta operaia contro un regime comunista

Bertolt Brecht allora tacque

diversi anni dopo fu pubblicato un suo scritto di allora: “non sarebbe più semplice che il governo sciogliesse il popolo e ne eleggesse un altro?”

Seguì una repressione pesante; tra gli altri fu colpito il ministro della giustizia, Max Fechner, reo

di aver ricordato che il diritto di sciopero era previsto dalla costituzione

“Votare con i piedi”

Nel 1959, duemila persone al giorno lasciavano la DDR attraverso Berlino: in 10 anni la DDR era

stata abbandonata da 2,5 milioni di cittadini

12-13 agosto 1961Interrotti anche trasporti, telefoni e telegrafo

Il muro “aveva inferto una sconfitta all'imperialismo tedesco occidentale”

“avrebbe impedito l'ingresso in DDR di sabotatori ed agitatori fascisti”

obbligatorio chiamarlo “vallo antifascista”

192 km

La “via tedesca al socialismo”

1964 PIL +7%1965 9,51966 8,3

e 10% aumento prod. agricola

premio Nobel per la pace nel 1971 per Ostpolitik

Trattato con la DDR:

pagamento annuo di una forte somma(pedaggio uso autostrade “Transit”)

e rapporti di import-export(scambio intertedesco in realtà con l'Europa)

VII lezione

Il mondo diviso dalla Guerra FreddaIl mondo diviso dalla Guerra Fredda

Lanciati 1761, con successo 97%

1 ottobre 1949, vinta la guerra civile, Mao proclama la Repubblica Popolare Cinese

Collettivizzazione forzata dell'agricoltura, secondo il modello russo

Programma economico:collettivizzazione dell'agricoltura e sviluppo della

piccola industria rurale a base collettivista (le Comuni), per compiere una rapidissima

industrializzazione del paese, convertendo i contadini in operai.

Nel mezzo del “grande balzo in avanti”, (scambio derrate/tecnologia ?) Khrushchev ritirò il sostegno,

poiché voleva uno sviluppo economico a partire dall'industria pesante (modello russo)

In realtà, fra il 1959 e il 1962 una gravissima carestia colpì la Cina.

La cifra ufficiale riconosciuta è di 14 milioni di morti per fame; un visitatore sovietico: "era

evidente che in Cina c'era la carestia, bastava guardare gli alberi"

Nel 1961, al XXII Congresso, il PCUS aveva rinunciato alla dittatura del proletariato

Zhou Enlai, rappresentante del PCC, lasciò Mosca indignato, ponendo provocatoriamente corone di fiori al mausoleo di Lenin e Stalin.

Già nel 1959, Khrushchev: “quello cinese, non è uno sviluppo marxista”

Gran parte dei partiti comunisti occidentali si schierarono a favore dell'URSS (non l'Albania ...)

Dalla seconda metà degli anni sessanta, Mao lanciò la direttiva di creare "partiti autenticamente marxisti-leninisti", contro le "dirigenze revisionsite"

dei partiti comunisti storici.Da qui nasceranno i partiti maoisti ...

Il confronto politico-ideologico proseguì in Africa, dove sia l'URSS che la Cina sostennero partiti e

movimenti di liberazione nazionale, come in Zimbabwe, Angola e Mozambico.

Anche la Cambogia, dopo la presa del potere di Pol Pot (1976), divenne un nuovo alleato della

Cina, mentre all'URSS si allineò Cuba.

al termine della II Guerra Mondiale, i sovietici occuparono la Manciuria, le isole Curili, l'isola di

Sakhalin e la penisola coreana fino al 38º parallelo, dove incontrarono

gli americani che stavano occupando la regione meridionale.

Al momento della resa nipponica (settembre 1945), tutte le potenze vincitrici

accettarono la spartizione, in attesa di un governo nazionale

Tuttavia, nel quadro della guerra fredda nessun governo unitario poté esser eletto.

Nel 1947 l'ONU fissò le date per le elezioni generali, ma ai suoi funzionari fu impedito

l'ingresso nella zona d'occupazione sovietica

Si arriva così alla nascita della Repubblica Popolare di Corea (PRK),

comunista secondo il modello sovietico(allora unico),

mentre il 13 agosto 1948 il governo sudcoreano venne istituito e cominciò la

repressione dei comunisti

Fra il 1946 ed il 1949, oltre 10.000 giovani ufficiali nordcoreani avevano

studiato nelle accademie militari cinesi.

Nel biennio 1947 - 1949 due divisioni di "volontari" nordcoreani avevano combattuto nella guerra civile cinese a fianco dei comunisti di Mao Tse

Tung contro di Chiang Kai Shek

dall'ottobre 1949, in concomitanza con la vittoria dei comunisti in Cina, i nordcoreani iniziarono ad

organizzare una "guerra di liberazione"

nel 1950, l'esercito nord-coreano invade la Corea del Sud

All'invasione seguì una rapida risposta dell'ONU: su suo mandato, gli Stati

Uniti (che non dichiararono mai guerra) ed altri 17 paesi

intervennero nel tentativo di liberare il paese occupato

la Cina partecipò ai combattimenti inviando in Corea oltre 180.000 soldati del XIII Gruppo

d'Armata, alle cui spalle erano pronti altri 120.000 uomini di rincalzo, in

breve le truppe dell'ONU furono ricacciate al di là del 38º parallelo, facendo

svanire le speranze di MacArthur in una facile vittoria

Il numero delle vittime causate dal conflitto è stimato in circa quattro

milioni, tra morti, feriti e dispersi,metà dei quali civili

nati per mille (in Usa)

l'esercito del Vietnam del Sud si arrese il 30 aprile 1975

il mattino del 5 agosto 1964 quando il presidente Lyndon B. Johnson, con un discorso lungo

appena tredici paragrafi letto di fronte al Congresso, scagliò l'America nella bufera del

Vietnam. Esordì con queste parole: «Ieri sera ho annunciato al popolo americano che il regime

nord vietnamita ha attaccato ancora una volta e deliberatamente navi della marina americana in

acque internazionali..".

la causa scatenante della Guerra dei Diecimila giorni, la più lunga nella storia degli Stati Uniti costata 200 miliardi di dollari, la vita di 58 mila

americani e di tre milioni di vietnamiti, la devastazione del Vietnam martellato da 7 milioni

di tonnellate di bombe, tre volte più della Seconda guerra mondiale

Due giorni dopo, il 7 agosto, assieme ai voti del Congresso Johnson ottenne l'approvazione di un

intervento illimitato. Scattò la campagna dei bombardamenti aerei. La Risoluzione del Tonchino nacque cosi: per "prevenire ogni

aggressione contro l'America.... preservare la pace e la sicurezza internazionale"

Il tentativo della Francia (1945-54) di riprendere possesso dei vecchi territori coloniali, perduti durante la seconda guerra mondiale a seguito

dell'occupazione giapponese, aveva provocato la dura resistenza del movimento nazionalista Vietminh, strettamente legato alle potenze

comuniste cinese e sovietica e guidato da un capo notevole come Ho Chi Minh[8].

alla Conferenza di pace di Ginevra[11] che si concluse nel luglio 1954 in modo insoddisfacente per il movimento Vietminh (anche a causa della tendenza al compromesso da parte di Cina e

Unione Sovietica): la penisola indocinese venne, infatti, divisa in quattro stati indipendenti: Laos,

Cambogia, Vietnam del Nord e Vietnam del Sud[12]

nel Vietnam del Nord si costituì una repubblica popolare di tipo comunista guidata da Ho Chi Minh e dal movimento Vietminh (con capitale

Hanoi), strettamente legata alla Cina e all'Unione Sovietica, mentre nel Vietnam del Sud si instaurò il governo autoritario del presidente cattolico Ngô Đình Diệm (con capitale Saigon), appoggiato

economicamente e militarmente dagli Stati Uniti.

« Abbiamo un problema: rendere credibile la nostra potenza. Il Vietnam è il posto giusto per

dimostrarla »

(John F. Kennedy al direttore del New York Times, James Reston, nel giugno 1961[39])

La politica del presidente Kennedy, già delineata nella campagna per la presidenza del 1960,

riteneva indispensabile, di fronte all'indebolimento della posizione statunitense a livello mondiale e dopo lo scacco di Cuba, una dimostrazione di potenza politico-militare nel Sud-est asiatico,

ritenuto un banco di prova della determinazione americana a sostenere la lotta contro la

sovversione comunista

26-6-63

12-6-87

20 luglio '46