il ruolo strategico degli acquisti - key project · 2017. 6. 19. · mostrare come strategia...

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management 88 Logistica Management | MAGGIO 2017 N ella maggior parte delle aziende produttive, che hanno il loro core business nella produ- zione di un determinato prodotto, la funzione acquisti viene spesso vista come una funzione di supporto alle operations, orientata quasi esclusivamente alla ricerca di fornitori e alla negoziazione. Si tende invece a trascurare il ruolo strategico che questa ricopre nel raggiungimento di una maggior efficienza della struttura aziendale. Ecco di seguito un caso che vuole di- mostrare come strategia produttiva e strategia di acquisto siano di C. Moretti, A. Antognazza Camilla Moretti e Andrea Antognazza, Partner Key Project strettamente correlate e necessitino di forte allineamento per portare ai risultati prefissati. IL CONTESTO Recentemente siamo stati contattati da Faro SpA, azienda leader mondiale di lampade per odontoiatria, che stava intraprendendo un progetto di revisione dei processi interni volto sia all’aumento di efficienza che al miglioramento dell’offerta sul mercato. La si- tuazione che ci siamo trovati di fronte era quella di un’azienda che, con grandi sforzi economici e organizzativi, cercava di rilanciarsi IL RUOLO STRATEGICO DEGLI ACQUISTI La strategia di acquisto influenza direttamente le performance aziendali in termini di Tempi, Costi e Qualità, e ricopre una posizione centrale rispetto alla struttura aziendale. Evidenze e risultati positivi da un caso concreto, relativo ad una azienda leader nella produzione di lampade e altre strumentazioni per odontoiatria

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    88 Logist ica Management | MAGGIO 2017

    Nella maggior parte delle aziende produttive,

    che hanno il loro core business nella produ-

    zione di un determinato prodotto, la funzione

    acquisti viene spesso vista come una funzione

    di supporto alle operations, orientata quasi

    esclusivamente alla ricerca di fornitori e alla

    negoziazione. Si tende invece a trascurare il ruolo strategico che

    questa ricopre nel raggiungimento di una maggior efficienza

    della struttura aziendale. Ecco di seguito un caso che vuole di-

    mostrare come strategia produttiva e strategia di acquisto siano

    di C. Moretti, A. AntognazzaCamilla Moretti e Andrea Antognazza, Partner Key Project

    strettamente correlate e necessitino di forte allineamento per

    portare ai risultati prefissati.

    IL CONTESTORecentemente siamo stati contattati da Faro SpA, azienda leader

    mondiale di lampade per odontoiatria, che stava intraprendendo

    un progetto di revisione dei processi interni volto sia all’aumento

    di efficienza che al miglioramento dell’offerta sul mercato. La si-

    tuazione che ci siamo trovati di fronte era quella di un’azienda che,

    con grandi sforzi economici e organizzativi, cercava di rilanciarsi

    IL RUOLO STRATEGICO DEGLI ACQUISTILa strategia di acquisto influenza direttamente le performance aziendali in termini di Tempi, Costi e Qualità, e ricopre una posizione centrale rispetto alla struttura aziendale. Evidenze e risultati positivi da un caso concreto, relativo ad una azienda leader nella produzione di lampade e altre strumentazioni per odontoiatria

  • MAGGIO 2017 | Logist ica Management 89

    cliente “interno”. Per questo motivo oltre alle

    pure attività funzionali (selezione dei fornitori,

    emissione e processo dell’ordine, negoziazione

    delle migliori condizioni,…) occorre estendere

    il presidio anche alle attività cross funzionali.

    L’impostazione attuale prevedeva che i diversi

    clienti interni lavorassero in modo autonomo

    interfacciandosi direttamente con i fornitori,

    senza aver prima condiviso un approccio comu-

    ne. L’ufficio acquisti entrava in gioco solo in fase di negoziazione e

    successivamente all’approvazione tecnico funzionale dell’ufficio

    tecnico che spesso e volentieri ricopriva anche l’attività di scouting.

    Inoltre, l’ufficio produzione (logistica inclusa) spesso non aveva

    voce in capitolo riguardo le modalità di fornitura dei materiali e

    subiva gli effetti delle migliori condizioni di costo.

    Per traguardare la maturità dell’ufficio acquisti è stato necessario

    effettuare una razionalizzazione delle attività operative che per-

    mettesse di liberare l’ufficio da attività a basso valore aggiunto

    per poter dedicarsi maggiormente allo sviluppo di competenze

    strategiche e di coordinamento. Attraverso la formazione di team

    di acquisto composti da rappresentanti delle diverse funzioni

    (acquisti, operations, ufficio tecnico, qualità, commerciale), Faro

    è riuscita a indirizzare le decisioni verso la soluzione ottimale

    per il business.

    Questa nuova tendenza necessita di trovare riscontro anche nelle

    metriche di valutazione delle performance aziendali. Gli obiettivi

    funzionali, specie quelli di costo, tendono ad indirizzare molto

    spesso verso scelte di fornitura che non rispecchiano a pieno il

    fabbisogno interno. Il prezzo infatti è solo una componente del

    costo di approvvigionamento, occorre tener conto anche della

    qualità delle forniture, dell’affidabilità del fornitore e del livello di

    servizio. Per questo motivo è necessario passare da un indicatore

    di performance puntuale a uno più generale che presuppone la

    condivisione degli obiettivi a livello aziendale.

    L’adozione del Total Cost of Ownership (“costo totale del processo”

    che tiene conto di tutti i costi direttamente collegati alla costru-

    zione del rapporto, alla transazione e alla gestione delle attività)

    come obiettivo guida, obbliga tutte le diverse funzioni aziendali al

    coordinamento rendendoli parte univoca nel processo decisionale.

    Di supporto al TCO risulta necessario sviluppare appropriati

    strumenti di controllo che oggettivino i livelli di performance

    raggiunti dai fornitori rispetto ai target desiderati. Il Vendor Rating

    gestisce la valutazione delle prestazioni dei fornitori, nel rispetto

    dei parametri definiti, attraverso l’elaborazione di indici. Non è

    determinante il numero di indici gestito ma l’importanza delle

    prestazioni monitorate, la bontà della misura e la reperibilità

    dell’informazione. Alcuni tra gli indici adottati sono stati: indice

    di qualità, indice di puntualità, indice di affidabilità ai volumi e

    rispetto del lead time.

    in un mercato maturo dove gli attori principali

    e i loro fabbisogni divergevano sempre più da

    quello che fino ad oggi erano state le direttive

    aziendali. La volatilità della domanda, la ve-

    locità sul mercato, l’esigenza di personalizza-

    zione facevano emergere l’inadeguatezza degli

    assetti attuali e la necessità di una nuova linea

    strategica coerente con obiettivi emergenti.

    Come spesso accade, l’azienda ha scelto di

    iniziare ad approcciare il problema partendo dalle attività core,

    ovvero le tecnologie di produzione, i processi e le logiche gestio-

    nali, senza fin da subito definire una strategia globale coerente

    con tutte le altre funzioni. Al nostro arrivo infatti, nonostante i

    nuovi assetti produttivi da poco implementati e gli investimenti

    effettuati, l’azienda vedeva a fatica maturare i risultati attesi.

    Ciò era in parte dovuto all’“isolamento” in cui si trovava la fun-

    zione Acquisti, la quale era rimasta esclusa dalle evoluzioni in

    corso e continuava ad essere percepita come un mero centro di

    costo valutato su obiettivi di pura riduzione del costo d’acquisto.

    Questa valutazione si basava sulla convinzione che il fornitore

    contribuisse solo da un punto di vista operativo senza alcuna

    intelligenza progettuale. Con l’impostazione di un sistema produt-

    tivo più snello tirato dalla domanda del mercato, anche la supply

    chain di fornitura e di conseguenza il procurement iniziavano

    ad assumere notevole importanza nell’organizzazione dovendo

    coordinare le attività di approvvigionamento per il core business.

    Infatti i lunghi tempi di fornitura, i lotti minimi d’acquisto ina-

    deguati, le basse frequenze di consegna per ottimizzare i costi

    di trasporto, la qualità variabile, la scarsa struttura organizzativa

    dei fornitori, etc., non erano più allineati con il livello prestazio-

    nale e qualitativo richiesto dal mercato e inoltre influenzavano

    negativamente i processi interni distruggendo il valore creato.

    Si è deciso dunque di intraprendere un percorso di crescita

    della funzione acquisti col fine di accrescerne il ruolo strategico,

    l’autonomia organizzativa e promuovere una più stretta collabo-

    razione con le altre funzioni. Contemporaneamente, sul fronte

    operativo si è deciso di mettere in discussione l’intero sistema

    di fornitura e di adottare un approccio integrato verso operatori

    terzi riconosciuti come fonte di vantaggio competitivo. A questo

    proposito vedremo gli strumenti gestionali utilizzati nella strut-

    turazione della relazione.

    LA CRESCITA INTERNA DELLA FUNZIONE ACQUISTIL’obiettivo primario degli acquisti è da sempre quello di assi-

    curare la disponibilità dei giusti materiali, della giusta qualità,

    nella giusta quantità, nel giusto posto, con un giusto servizio e

    un giusto prezzo.

    Selezionare i fornitori idonei e con essi impostare il corretto

    rapporto, parte dalla corretta definizione delle esigenze del

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    LA SUPPLY CHAIN INTEGRATAI nuovi scenari produttivi hanno portato a una revisione dell’at-

    tuale parco fornitori e all’adozione di nuovi modelli per la gestione

    degli approvvigionamenti, soprattutto per quanto riguarda i

    materiali diretti. Sfruttando strumenti di mappatura quali la

    matrice di Kraljic, che permette di classificare i prodotti secondo

    le variabili di incidenza sui profitti e maturità del mercato di for-

    nitura, e tenendo conto anche del potere contrattuale dell’azienda

    sul fornitore, sono state riviste le vecchie procedure di acquisto.

    Si sono avviate attività di razionalizzazione per categoria merce-

    ologica atte a ridurre il numero di fornitori e identificati i com-

    ponenti critici che richiedono strategie di gestione complesse e

    integrate con i fornitori.

    Fino al nostro arrivo l’azienda aveva basato la gestione dei flussi

    dei materiali sul calcolo dei fabbisogni (sistemi MRP). Partendo

    dalla previsione della domanda si determinavano i fabbisogni

    d’acquisto, “viziati” da parametri logistici quali lead time di for-

    nitura, scorte di sicurezza, lotti minimi d’acquisto, etc.

    Il forte disallineamento tra il servizio offerto ai clienti e il ser-

    vizio ricevuto dai fornitori rendeva questa impostazione poco

    sostenibile e richiedeva l’introduzione di nuove prassi gestionali

    collaborative per migliorare l’integrazione tra azienda e fornitori.

    Di seguito riportiamo alcuni degli strumenti utilizzati. Tutti hanno

    l’obiettivo di condividere informazioni tra cliente e fornitore per

    portare a un approccio win-win nella gestione dei processi interni.

    n I contratti quadroContratti di media/lunga durata le cui condizioni di fornitura

    (articoli, quantità, prezzi) sono definite a priori ad eccezione di

    alcuni parametri perfezionati in fase di call off. Con questa prassi

    il cliente snellisce la parte di pura gestione dell’ordine dando

    visibilità al fornitore di quelli che sono i macro numeri in gioco

    permettendo allo stesso di organizzarsi al meglio.

    n Consignment StockQuesta prassi prevede la gestione da parte del fornitore dello stock

    presso cliente secondo parametri di scorta minima e massima

    precedentemente concordati. La proprietà dei materiali rimane

    del fornitore fino a consumo dello stesso.

    n Collaborative PlanningL’obiettivo del collaborative planning è la condivisione dei fab-

    bisogni prospettici tempificati con l’opportunità di richiedere

    specifiche variazioni in specifici orizzonti concordati. Consigliato

    per i materiali vincolati a grandi lotti economici e lunghi lead

    time di produzione.

    n Kanban fornitoreSistema di approvvigionamento basato sui consumi effettivi del

    cliente con frequenza di consegna fissa e regolare. Consigliato

    per fornitori geograficamente prossimi allo stabilimento che

    forniscono materiali ad alto valore o ingombro.

    L’adozione di questi sistemi hanno reso l’azienda più flessibile

    nella gestione degli approvvigionamenti e di conseguenza meno

    vincolata alla variazione della domanda esterna garantendo un

    elevato livello prestazionale sul mercato.

    Per concludere è chiaro come la strategia di acquisto influenza

    direttamente le performance aziendali Tempi, Costi e Qualità e

    come questa ricopra una posizione centrale rispetto alla struttura

    aziendale.

    Collaborative Planning.

    Kanban fornitore: uno sChema esemPlifiCativo.

    logist icamanagement. i t

    Info: [email protected] 039 2302398

    dossier

    di LOGISTICA Management

    2017

    NOVITÀ E PROPOSTEDAI PROTAGONISTI DEI SINGOLI SETTORI!

    Gestione e ottimizzazione dei percorsi, sistemi di geolocalizzazione-GPS e relativi servizi di assistenza tecnica sono gli ingredienti del Dossier Tecnologie di settembre.

    sett

    embre

    Tutte le novità in merito a soluzioni e tecnologie per le attività di picking in magazzino. Dalla tecnologia Rfid, alle soluzioni Voice, ai sistemi di Identificazione automatica sino agli impianti di order picking automatici per ottimizzare la produttività dell’operatore e ridurre l’errore umano.

    dicem

    bre

    Panoramica di aziende specializzate in software per l'analisi della domanda e della previsione per una pianificazione strategica ed efficiente dei flussi lungo la supply chain.

    novem

    bre

    Le pagine del Dossier Tecnologie di ottobre lasciano spazio ad una serie di aziende specializzate nello sviluppo di soluzioni integrate per la supply chain execution in grado di massimizzare l’efficienza dei flussi, abbattendo i costi e garantendo un miglior servizio al cliente.

    ott

    obre

  • logist icamanagement. i t

    Info: [email protected] 039 2302398

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    2017

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    ott

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