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Roma - sabato 21 gennaio 2012 Palazzo Valentini - Seminario FIAB Il ruolo delle Regioni nelle politiche di mobilità ciclistica Contributo di GIOVANNI CARDINALI, responsabile per le reti ciclabili del Coordinamento FIAB Toscana – [email protected] www.fiabtoscana.it LE TAPPE DI UN PROCESSO GROSSETO OTTOBRE 2004: prima riunione di coordinamento delle Associazioni FIAB Toscane, Gli Amici di Grosseto organizzano la prima manifestazione di “Parole&Pedali”, due giorni dedicati a gite in bici, discussioni e preparazione programmi comuni su scala regionale Negli anni successivi Parole&Pedali si ripete (Prato, Firenze, Pisa …) EMPOLI FEBBRAIO 2006: viene costituito il Coordinamento di FIAB Toscana, aderiscono tutte le associazioni della Regione, viene nominato un coordinatore (Danilo Presentini, Prato) e vengono dati incarichi specifici per rapporti con le istituzioni (Fabio Masotti, Siena), sito web e addetto comunicati stampa (Gianni Lopez Pegna, Firenze), sviluppo reti ciclabili in Toscana (Giovanni Cardinali, Arezzo), viene approvato un regolamento interno che definisce finalità, funzionamento, organi e scadenze

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Page 1: Il ruolo delle Regioni nelle politiche di mobilità ciclistica · • GROSSETO OTTOBRE 2004: prima riunione di coordinamento ... tramite la FIAB, riconosceràun compenso, a titolo

Roma - sabato 21 gennaio 2012Palazzo Valentini - Seminario FIAB

Il ruolo delle Regioni nelle politiche di mobilitàciclistica

Contributo di GIOVANNI CARDINALI, responsabile per le reti ciclabili del Coordinamento FIAB Toscana –

[email protected]

LE TAPPE DI UN PROCESSO

• GROSSETO OTTOBRE 2004: prima riunione di coordinamento delle Associazioni FIAB Toscane, Gli Amici di Grosseto organizzano la prima manifestazione di “Parole&Pedali”, due giorni dedicati a gite in bici, discussioni e preparazione programmi comuni su scala regionale

• Negli anni successivi Parole&Pedali si ripete (Prato, Firenze, Pisa …)

• EMPOLI FEBBRAIO 2006: viene costituito il Coordinamento di FIAB Toscana, aderiscono tutte le associazioni della Regione, viene nominato un coordinatore (Danilo Presentini, Prato) e vengono dati incarichi specifici per rapporti con le istituzioni (Fabio Masotti, Siena), sito web e addetto comunicati stampa (Gianni Lopez Pegna, Firenze), sviluppo reti ciclabili in Toscana (Giovanni Cardinali, Arezzo), viene approvato un regolamento interno che definisce finalità, funzionamento, organi e scadenze

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CICLOPISTA DELL’ARNO INFRASTRUTTURA STRATEGICA

• Settembre 2008, bicistaffetta per la CICLOPISTA DELL’ARNO, Fiabtoscana, dopo aver recuperato uno studio di fattibilità del Genio Civile Regionale del 2004 (oggetto di un protocollo di intesa fra RT, Province, Comuni e Autorità di Bacino dell’Arno) lo rilancia in tre giornate “lungo l’Arno” con festa sul litorale pisano.

• Viene lanciato lo slogan “la ciclopista dell’Arno è una INFRASTRUTTURA STRATEGICA al pari di strade regionali, autostrade, ferrovie, porti, interporti ed aeroporti!” Parte una raccolta di firme a livello regionale

• Negli incontri con gli amministratori locali e, successivamente con l’Assessore Regionale all’Urbanistica e Trasporti Riccardo Conti, la ciclopista viene presentata nel duplice aspetto:

• di itinerario protetto per favorire la mobilità all’alternativa all’uso dell’automobile (i 2/3 dei residenti in Toscana e le più importanti direttrici ferroviarie stanno nella valle dell’Arno),

• di forte richiamo per il cicloturismo (foreste casentinesi, Firenze, Pisa, costa toscana)

La copertina dello studio di fattibilità della Regione Toscana –anno 2004

IL COORDINAMENTO TOSCANO DELLE ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA FIAB STABILISCE CHE LA “CICLOPISTA REGIONALE DELL’ARNO” E’ UNA PRIORITA’

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• 24 novembre 2008: la Regione Toscana convoca “Gli stati generali della bicicletta, mobilità ciclistica urbana, intermodalità, progetti e programmi per la promozione dell’uso della bicicletta in Toscana”, FIAB Toscana partecipa all’organizzazione dell’evento tramite Sergio Signanini, Giovanni Cardinali, Edoardo Galatola, Gianni Lopez Pegna, che presentano le relazioni fondamentali, oltre a quella di Riccardo Canesi di Euromobility

• gennaio-giugno 2009: vari contatti con Assessorato Urbanistica e Trasporti della Regione Toscana (Assessori e Dirigenti) per preparare due protocolli di intesa dopo le conclusioni degli “stati generali della bicicletta” (rete di ciclostazioni e ciclopista dell’Arno)

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MARZO 2008: viene pubblicato il manuale di norme tecniche e segnaletica per le piste ciclabili

Stralcio dal regolamento FIAB Toscana

Articolo 9 - COORDINAMENTO E FIAB

Il Coordinamento regionale opera nel territorio in rappresentanza della FIAB. Eventuali incarichi per consulenze e servizi che le istituzioni conferiscono al Coordinamento sono da intendersi conferiti alla FIAB che sarà chiamata ad apporre la firma per rendere valida la consulenza o il servizio.

Per quanto riguarda la ripartizione dei compensi si decide quanto segue:• Una quota dell'importo è di competenza FIAB per coprire le spese generali, di

coordinamento e amministrative.• La parte residua andrà a coprire le diverse attività previste nel progetto e sarà

ripartita sulla base di un preventivo di spesa e riferito alle diverse fasi di lavoro, che dovrà essere approvato dal Coordinamento regionale, sentito il Presidente della FIAB. Il preventivo di spesa è redatto dall’incaricato del progetto che sarà designato dal Coordinamento regionale con procedure che garantiscano la trasparenza e la competenza, dando preferenza, a parità di offerta economica, a tecnici ed esperti della FIAB.

• Per le attività da svolgere nell’ambito locale delle singole associazione territoriali il Coordinamento regionale dovrà coinvolgere l'associazione territoriale alla quale, tramite la FIAB, riconoscerà un compenso, a titolo di contributo e/o rimborso spese, sulla base delle prestazioni, anche volontarie dei soci.

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PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTUAZIONE DI UN PROGETTO PILOTA PER LA REALIZZAZIONE IN TOSCANA DI UNA RETE DI

“CICLOSTAZIONI” CHE FAVORISCA L’INTERMODALITÀ TRA TRENO E BICICLETTA

• sottoscritto il 30 LUGLIO 2009 tra la Regione Toscana, la FIAB e RFI SpA

• le ciclostazioni costituiscono offerta di servizi per la mobilità urbana sostenibile e possono inoltre divenire moltiplicatori di domanda di trasporto ferroviario, rete di informazioni, conoscenze ed esperienze, nonché un efficace mezzo di comunicazione e promozione dell’immagine della bicicletta

• vengono individuate in una prima fase di sperimentazione 10 ciclostazioniper elaborare altrettanti studi di fattibilità e sono Prato e Pistoia, sulla linea FI-PT, Empoli sulla linea FI-PI, Livorno e Grosseto sulla linea tirrenica, Montevarchi sulla linea FI-AR e le tre principali ricadenti nel Comune di Firenze (SM Novella, Campo Marte e Rifredi), tutte ad elevato flusso di pendolari

• per ognuna di esse dovranno essere definite forme di gestione edorganizzazione

• le nuove ciclostazioni non dovranno essere meri “parcheggi bici” ma pluriservizi (riparazioni, noleggi, vendita accessori, deposito bagagli, ecc.)

FIRENZE STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA

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Stato di attuazione del protocollo ciclostazioni

• Gli studi di fattibilità per le dieci ciclostazioni è stato concluso da tempo a partire da fine 2011 sono stati accelerati i rapporti con i Comuni che ancora non si sono espressi in merito

• Il Comune di Montevarchi, attraverso un percorso virtuoso che hacoinvolto RFI, RT e FIAB, sulla base dello studio di fattibilità, èarrivato ad appaltare un progetto esecutivo

• si sta attualmente verificando la fattibilità e la disponibilità dei Comuni, per coprire altre 14 principali stazioni della Toscana ad alto flusso di pendolarità e tale da potere sostenere la presenza di una struttura di impresa.

• 11 marzo 2011, a Montevarchi (Arezzo) viene posata la prima pietra per il centro di interscambio ferro/gomma con inclusa ciclostazione

PROTOCOLLO D’INTESA PER LA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, GESTIONE E PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO “CICLOPISTA

DELL’ARNO

• sottoscritto il 16 DICEMBRE 2009 tra la Regione Toscana, la FIAB, e le Province di Arezzo, Firenze, Pisa e Prato.

• Viene costituito un gruppo tecnico per la redazione del progetto di fattibilitàcostituito da tecnici delle province e della RT

• Nella progettazione si dovrà fare riferimento alle linee guida sulle “piste ciclabili in ambito fluviale”, dopo il progetto/studio di fattibilità ai sensi del vigente Codice Appalti, ogni provincia dovrà procedere alla fase di progettazione preliminare

• La FIAB si impegna a fornire il proprio contributo al GT nelle varie fasi progettuali, nonché nelle fasi di realizzazione, gestione e promozione, per l’individuazione dei migliori sistemi per rendere funzionale, efficiente ed economica la ciclopista, con valutazione dei costi di investimento e di gestione, a studiare e proporre soluzioni riguardo gli aspetti progettuali, realizzativi, gestionale, operativi e promozionali anche in funzione delle intermodalità con il sistema dei trasporti esistente e con il sistema turistico e dell’ospitalità

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Fiab – Federazione italiana amici della bicicletta Onlus

Responsabile del Progetto Dott. Sergio Signanini Responsabile Reti Ciclabili FIAB Toscana Ing. Giovanni Cardinali

CICLOPISTA ARNO stato di attuazione: Il progetto di f attibilità èstato definitivamente presentato alla Regione Tosca na nel novembre 2011, la Provincia di Arezzo e la Provincia di Firenz e lo hanno giàutilizzato per la fase di progettazione preliminare di lotti funzionali

Fiab – Federazione italiana amici della bicicletta Onlus Responsabile del Progetto Dott. Sergio Signanini Responsabile Reti Ciclabili FIAB Toscana Ing. Giovanni Cardinali

Collaborazioni Geographike Dott. Michele Bocci

Simurg Ricerche Dott. Daniele Mirani

Amici della Bici - Fiab Arezzo Massimo Barbagli

Luigi Capecchi

Fabrizio Montaini

Enrico Valentini

Empoli Ciclabile - Fiab Empoli Salvatore D’Amelio

Danilo Franchini

Marco Pellegrini

Firenzeinbici - Fiab Firenze Graziana Fiorini

Gianni Lopes Pegna Pisa Ciclabile - Fiab Pisa Giacomo Lucente

Andrea Barbini

Luigi Massignani

Amici della bicicletta - Fiab Valdinievole Pierangiolo Mazzei

Pedro Ceragioli

Barbara Iozzelli

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La ciclopista del “trammino” in direzione di Porta a Mare

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Nel progetto bicitalia la Toscana è attraversata dai principali itinerari Eurovelo e da altri itinerari di forte interesse cicloturistico

Pisa costituisce il punto di congiunzione fra la Tirreno-Brennero (Ti-Bre dolce) e la Ciclopista Regionale dell’Arno (Stia – Marina di Pisa) che intercetta la Ciclopista EV5 “francigena” nei pressi di Fucecchio e la EV7, proveniente dall’appenninotosco-emiliano alla foce del Bisenzio, fra Prato e FirenzeLa Ciclopista del Sole prosegue da Firenze verso Arezzo sempre attraverso la Ciclopista dell’Arno, quindi abbiamo i 62 chilometri del “sentiero della bonifica” Arezzo-Chiusi

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Percorsi cicloturistici in Toscana

1. Ciclopista del Sole

1. Bis (BI 16) Grande Variante Tirrenica

2. Via dei Pellegrini (Francigena)

3. 5. Romea (Ciclopista

del Tevere)

7. Romagna – Versilia(Ciclopista dell’Arno)

8. Conero -Argentario

Ottobre 2009: si apre la campagna per la ciclopista costiera con una bicistaffetta per la variante tirrenica della CdS, d a S. Vincenzo a Orbetello, che consente incontri con vari amministratori local i, nel 2010 e nel 2011, il bicitalia day si svolge nella costa tirrenica, FI AB Toscana ha deciso di svolgerlo anche nel 2012 e di farne uno dei prossim i obiettivi per una nuova proposta di collaborazione con la Regione

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LA CICLOPISTA PIU’ VECCHIA DELLA COSTA TIRRENICA

2013 MONDIALI DI CICLISMO IN TOSCANA

Appena si è diffusa la notizia che i mondiali di ciclismo del 2013 avranno come scenario la Toscana (Firenze-Pistoia-Montecatini) la FIAB si è mobilitata presso la Regione per avanzare proposte di promozione del “ciclismo per tutti”:

Tramite il Presidente della terza Commissione Consiliare Ambiente e Territorio Vincenzo Ceccarelli (ex Presidente della Provincia di Arezzo) e con l’appoggio dell’Assessore a Infrastrutture e Mobilità Luca Ceccobao (ex Sindaco di Chiusi), FIAB Toscana prende contatti con l’Ufficio Legislativo e propone una prima bozza di una proposta di legge per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica nella regione

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• nel Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità(PRIIM) sarà individuato il sistema ciclabile a scal a regionale quale elemento di connessione e integrazione dei sistemi ciclabili provinciali e comunali. Il PRIIM definisce l’utiliz zo per la riconversione in percorsi ciclabili e ciclopedonali , favorendone il recupero conservativo, di manufatti stradali o ferr oviari dismessi, strade in disuso ed aree inutilizzate quali gli arg ini dei corsi d’acqua

• nella pianificazione provinciale e comunale per la mobilità ciclistica si dovrà prevedere la connessione dei grandi attratt ori di traffico (centri scolastici e universitari, uffici pubblici, centri commerciali, aree industriali) con particolare riferimento ai po li di interscambio modale, ai poli sanitari ed ospedalieri, alle aree verdi ricreative e sportive e, in generale, agli elementi di interesse sociale, storico, culturale e turistico di fruizione pubblica.

• ogni Comune sede di stazione ferroviaria provvederà alla realizzazione del “servizio” di ciclostazioni

La P di L risulta agli atti della RT al n. 105 Prot . N.14685/2.6 del 14.09.2011, primo firmatario Vincenzo Ceccarell i, attualmente èall’esame della settima Commissione presieduta dall ’ex SindacodiPrato, si prevede l’approvazione entro metà aprile:

Un lavoro iniziato anni fa dagli Amici di Siena e sostenuto a piùriprese da FIAB Toscana ha portato nel 30 novembre scorso a formalizzare una proposta tecnico economica per l’individuazione del tracciato della “francigena ciclabile”, la definizione dei servizi collegati e la redazione della cartografia di riferimento

la Regione Toscana è capofila del progetto interregionale“Via Francigena. Una nuova offertaturistica italiana” (L. 135/01,art.5,c.5)

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nel dicembre scorso, FIAB Toscana ha fatto un ulte riore accordo con la Regione per la fornitura di un servizio relativo all’offerta ciclistica in Toscana per i mondiali 2013, riguardanti itinerari suddivisi per tema (bicitalia, eroica, parchi e riserve naturali, ecc. ) e strutture ricettive, considerando che, a partire dalla primavera prima d ell’evento e durante lo svolgimento, ci si adoperi per lo svilup po di iniziative promozionali, ricreative, culturali e sportive lega te all’uso della bicicletta “per tutti”.Per FIAB sarà una formidabile occasione per promuover e Bicitalia e Albergabici.

Roma - sabato 21 gennaio 2012Palazzo Valentini - Seminario FIAB

Il ruolo delle Regioni nelle politiche di mobilitàciclistica

Contributo di GIOVANNI CARDINALI, responsabile per le reti ciclabili del Coordinamento FIAB Toscana –

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