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Il ruolo del riscaldamento nel volley: potenzialità ed applicazioni in funzione della performance 26 Gennaio 2014. Milano FIPAV Arianna Dott.ssa Fogliata

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applicazioni in funzione della performance
26 Gennaio 2014. Milano FIPAV
Arianna Dott.ssa Fogliata
Punto della situazione • Sulla reale efficacia del riscaldamento si dibatte da lungo tempo. • Fra il 1950 ed il 1970 furono effettuati numerosi studi (Saltin, Cotten, ecc.) per verificare l'efficacia
del riscaldamento, sull'efficienza atletica dei soggetti, con risultati contrastanti fra loro.
Non omogeneità del campione.
Intorno agli anni ‘80
Definizione: • Il Riscaldamento è una pratica eseguita prima della prestazione fisica-sportiva atta a predisporre
il corpo ad affrontare nelle migliori condizioni la performance.
• Per fare questo si pensava bastasse aumentare la temperatura corporea di 2°C.
Nasce il riscaldamento "collegato indirettamente " alla performance.
INDIPENDENTEMENTE DA CATEGORIA, SPORTS E GENERE .
E' costituito da azioni e movimenti del tutto o in parte aspecifici rispetto a quelli di gara e tali da non riprodurre l'intensità propria della gara stessa. Ne fanno parte quindi tutte le attività fisiche che hanno come obiettivo l'aumento della temperatura corporea e la facilitazione della conduzione neuro-muscolare. Ciò può avvenire quindi solo con azioni prolungate nel tempo e necessariamente non d'elevata intensità. Il giocatore di pallavolo che entrava in campo e correva..
Esempi: gesti aspecifici.
Definizione: • Il Riscaldamento è una pratica eseguita prima della prestazione fisica-sportiva atta a predisporre
il corpo ad affrontare nelle migliori condizioni la performance diminuendo il rischio di infortuni .
• Per fare questo si pensava bastasse aumentare la temperatura corporea di 2°C «segmento specifico».
Nasce il Riscaldamento attivo "identico" alla performance
INDIPENDENTEMENTE DA CATEGORIA E GENERE.
Viene anche detto riscaldamento "formale o collegato". E' costituito da esercizi ed azioni muscolari completamente uguali per intensità cinematica e dinamica al gesto di gara. Ne sono esempio: il giocatore di pallavolo che prova il muro o la schiacciata ecc...
Non garantiva una diminuzione del rischio infortuni.
Esempi: gesti specifici massimali.
• Basket
6Il riscaldamento nel volley.
Definizione: • Il Riscaldamento è una pratica eseguita prima della prestazione fisica-sportiva atta a predisporre
il corpo-mente ad affrontare nelle migliori condizioni la performance diminuendo il rischio degli infortuni.
Nasce il riscaldamento attivo "collegato direttamente" alla performance
INDIPENDENTEMENTE DA CATEGORIA.
Consiste in azioni muscolari uguali a quelle specifiche di gara che però, a differenza del riscaldamento identico, non sono compiute nella loro interezza oppure sono compiute ad intensità inferiore a quelle di gara. Si tratta cioè di preservare la cinematica del gesto e la tecnica evitando comunque di riprodurre totalmente lo sforzo della gara. Nel pallavolista l’ausilio immediato della palla per effettuare tecniche specifiche es. palleggio di controllo palleggio ecc..
Esempi: gesti specifici non massimali.
• Calcio • Rugby
8Il riscaldamento nel volley.
Punto della situazione • Cambiamenti durante gli anni, si passa da una visione legata quasi esclusivamente alla fisiologia
muscolare per arrivare a una visione più complessa; • Nessuna teoria a oggi è soddisfacente; • I dati scientifici, quasi tutti provenienti dal settore calcio.
Dati bibbliografici: Bombardieri E, Appunti di fisiologia generale applicata, CUSL, Milano 1998
Enrile E., Invernici A., I principi fondamentali dell’educazione fisica, Società e stampa sportiva, 1974 Pirola V, Cinesiologia.Il movimento umano, Edil-Ermes Milano, 1999
Ulmann J, Ginnastica, educazione fisica e sports dall’antichità a oggi, Armando, 1967
Creazione di protocolli generali • Unione di più teorie.
Nel volley: riscaldamento considerato «generale» come corsa e andature;
movimenti senza palla simili a quelli in fase gioco, movimenti a massimale con palla; (nei 10 minuti)
30-40 minuti. totali
Non porta a risultati univoci. Inoltre rimane il problema infortuni
STRETCHING NEL PROTOCOLLO
Il riscaldamento nel volley. 12
Il Riscaldamento o Warm-up è una pratica eseguita prima della prestazione fisica-sportiva atta a predisporre sia il corpo che la mente ad affrontare nelle migliori condizioni la performance diminuendo il rischio di infortuni.
Dati bibbliografici: Safran et al. The role of warmup in muscular injury prevention. Am J Sports Med. 1988 Mar-Apr;16(2):123-9.
^ David C. Nieman. Assessing body composition. Human Kinetics, 1999. Pennsylvania State University ^ a b c d e f g Clark, SC Lucett, RJ Corn. NASM Essentials of Personal Fitness Training, 3e. Lippincott Williams & Wilkins, 2007. p.
174-175. ISBN 0781782910 ^ a b c Jay Hoffman. Physiological Aspects of Sport Training and Performance. Human Kinetics, 2002. p. 156. ISBN 0736034242
Considerazioni generali
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Dati bibbliografici R. A. Robergs et al.: Effects of warm-up on muscle glycogenolysis during intense exercise. Medicine and Science in Sports
and Exercise, 23. pagg. 37-41, 1991. F. Ingjer, S. B. Stromme: The effects of active, passive or no warm-up on physiological response to heavy exercise.
European Journal of Applied Physiology 40: 273-282, 1979.
Il riscaldamento nel volley.
1) L’attivazione muscolare corretta non può prescindere da una corretta attivazione mentale dove con mentale indichiamo sia la sfera emotiva che attentiva;
2) Tutte le teorie fin ora elencate, successivi protocolli, non tengono in considerazione la reale biomeccanica dell’organismo a cui soggiace la necessità di pre-attivare i muscoli utili all’azioni solo il giusto necessario tenendo presente che il muscolo non può allungarsi;
3) La diminuzione degli infortuni può esserci nel momento in cui si esegue costantemente e correttamente un lavoro propriocettivo non di allungamento;
4) Dovrebbe tenersi conto della categoria di gioco e delle differenze di genere ed età;
14Il riscaldamento nel volley.
Punto 1 Predisporre la mente • Già nel 1943 ci si chiedeva col modello di Hull che rapporto ci fosse tra prestazione e attivazione
Bibliografia Kahneman, D. (1973). Attention and Effort. Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall.
Broadbent, D. (1958), Perception and Communication. London: Pergamon Press. Deutsch J A & Deutsch D. Attention: some theoretical considerations. Psychol Rev. 70:80-90, 1963. [Stanford University, Stanford, ^ Gibson, E., & Rader, N. Attention: The perceiver as performer. In G. Hale & M. Lewis, Atten- tion and cognitive development. New
York: Plenum (1979) Posner M.I., Orienting of attention, Quat. J. Exper. Psych., 1980, 32:2-25
Predisporre la mente
Kerr, 1990
Punto 2 La Biomeccanica Come esiste un corretto livello di attivazione generale (arausal) esiste un corretto livello di attivazione muscolare.
RICORDIAMO BREVEMENTE CHE: I muscoli sono motori, possiedono la capacità di contrarsi ma non di allungarsi.
La biomeccanica Buon riscaldamento è bilanciato, il lavoro è massimo tanto più riusciamo ad ottenere una doppia W stretta
Time
Punto 3 Stretching &/o Propriocettivo
(Anderson, pg 10) •Lo stretching è stato utilizzato per ridurre le tensioni muscolari pre-gara •Previene gli infortuni da strappo muscolare , •E’ un modo per conoscere il proprio corpo , • Allena il controllo della mente sul corpo, •Favorisce la circolazione del sangue,
Non ci sono evidenze univoche che collegano un lavoro di stretching pre-gara a una diminuzione significativa degli infortuni; Thacker 2004, aumento dell’ampiezza articolare.
ATTENZIONE Gli esercizi di stretching coinvolgono muscoli, ma anche tendini, ossa e articolazioni
BIBLIOGRAFIA Umberto Mosca, Lilia Comba, Miriam Durand, Claudio Colizzi, Manuale professionale di stretching, Red edizioni (2003); ISBN 88-7447-004-5
(EN) Thomas Kurz, Stretching scientifically: a guide to flexibility training, Stadion Publishing Inc.; ISBN 0-940149-30-3 Bob Anderson, Stretching, Edizioni Mediterranee (2001); ISBN 978-88-272-1416-9
David De Angelis, Power-Flex, Sandro Ciccarelli Editore (2007)
Stretching &/o Propriocettivo
• La principale funzione dei tendini è di trasmettere la forza esercitata dai muscoli alle strutture a cui sono connessi. Il tendine, grazie alle fibre di collagene, possiede una grande forza meccanica , ma scarsa elasticità , è perciò destinato a far fronte principalmente a carichi di tensione ed è meno capace di sopportare le forze elastiche e di compressione.
• Il tendine è in grado di sopportare carichi elevatissimi, anche superiori ai 500 kg/cm2 della sua sezione, ma l’allungamento massimo è solo il 4-5% della sua l unghezza. Infatti, oltre a questa soglia si possono formare delle lacerazioni e uno stiramento dell’8-10% può determinarne la rottura.
Stretching &/o Propriocettivo
E’ l’insieme di tutti quei segnali che provengono dal nostro corpo: sia dalle posizioni articolari; sensazione del movimento;
e soprattutto tutte le informazioni di feedback afferenti relative ai comandi volontari, momento per momento; Leggere Djupsjobacka, 2001, Sannicandro, 2002 e 2003,
Ne sottolineano l’importanza in sports dove si richiedono improvvisi cambi di velocità in funzione di attrezzo.
Propriocettivo non è l’equilibrio
• Il funzionamento del sistema motorio è complesso e strettamente legato al funzionamento del sistema nervoso;
• Il sistema nervoso è formato da un insieme di organuli atti alla ricezione, trasmissioni, traduzione e modulazione degli impulsi elettrici che danno vita a qualsiasi contrazione muscolare;
• Tra questi organuli abbiamo una presenza % elevata di propriocettori.
• Possono essere attivati attraverso esercizi appositi.
Archi riflessi
• GENERE • FEMMINE • Giovanili: Trattarle come maschi; effettuare
un buon lavoro sul rilassamento delle spalle; • Adulti: mantenere armoinia nella catena
cinetica della caviglia/gamba/coscia
• CATEGORIE ALMENO 4 ALLENAMENTI; Necessita di minor lavoro di attivazione cardio
circolatoria; Giovanili: intensificare attenzione all’arausal e al
propriocettivo. Adulti tenere presente le cosidette VARIABILI
PSICOLOGICHE DELL’ATLETA• MASCHI • Giovanili: Lavorare sulle assimetrie e sul
concetto di Forza; • Adulti: Controllare i meccanismi di pre-
attivazione e adduttori/abduttori
MENO di 4 ALLENAMENTI Maggiore lavoro cardio circolatorio; Maggiore lavoro segmento specifico; Giovanili: mantenere grande attenzione sull’addestramento all’arausal e al propriocettivo
Modello di riferimento: Sincrony • Ideato nel 1990/91 da Franco De Bernardi (Ve) codificato nel 2008, validato nel 2013. • Guarda al movimento nel suo complesso, 1997 ha una svolta data dalla presa atto che la
contrazione muscolare si sviluppa sempre in due direzioni coniando il termine Grocco, per indicare: Sistema nervoso-muscolo-segmenti ossei ad esso collegati.
• Metodo moderno, basato sul reale funzionamento del corpo che permette ai tecnici di intervenire a 360°sugli atleti.
TIME
[email protected]
Riscaldamento dell’attesa • 12 giocatori quindi mediamente ogni giocatore tocca palla 8,3% (non guardando i tempi morti) • Per una media di tempo di gioco a gara di 1.45 minuti • Ne deriva che ogni giocatore ha 9 minuti effettivi di contatto con la palla a gara • Se a questo sommiamo i tempi morti stimati a circa un 30%
NE DERIVA CHE OGNI GIOCATORE HA CIRCA 6 MINUTI DI CONTATTO PALLA
Come fare
Centratura psichica • Si ottiene attraverso la coscientizzazione dello sguardo. Usciti dallo spogliatoio gli atleti dovranno
essere addestrati a non focalizzare ma a mantenere attiva la visione a 360° chiamata visione periferica.
Centratura psichica
• Visione massima
Juve, ci vuole più occhio… Il Milan e Valentino Rossi allenano la vista: e se i difensori...
Molti campioni,da alcuni anni. Si affidano allo spo rt vision o visual Training…
MA E’ ANCHE UN PROBLEMA DI TESTA per Michel Jordan, dev e allenare di più la vista…
ecc………
Grazie agli esercizi di potenziamento la visione laterale aumenta oltre il 30% Gli allenamenti per migliorare il campo visivo non hanno alcuna controindicazione ma richiedono costanza
1) www.sincrony.com 2) http://www.calciatori.com/notizie/con- un-solo-colpo-d%E2%80%99occhio 3)
http://www.otticapisani.com/imgs/SportV isionClinic.pdf 4)
http://www.federvolleyvarese.it/Archivio/ Documenti/Allenatori/Tecnico/3_Presa_Informazi one_nello_sport.pdf
Centratura psichica e Ordine • IL RISCALDAMENTO E’ PARTE INTEGRANTE DELLA GARA inizia DOPO le eventuali direttive
tecniche pre-gara:
• NELLE GIOVANILI: Insegnare ad indirizzare l’attenzione. CENTRATURA PSICHICA Quando escono dallo spogliatoio il loro unico pensiero è ciò che devono fare nel momento in cui lo fanno, non si parla, non si chiacchera.
La panchina deve essere ordinata: borracce, maglie non lanciate a caso. Non si guarda o commenta l’avversario, l’attenzione deve essere tutta rivolta verso il sé corporeo. NON E’ INTERVALLO!! (Lorenzetti)
• IN SQUADRE MAGGIORI: Insegnare l’attenzione selettiva. Dato per scontato che abbiano già raggiunto la capacità di guidare la propria attenzione in funzione di sé stessi dovranno imparare a distaccarsi sia dalla musica (non bisogna caricarsi troppo!! Arausal) e dalle tifoserie. Ma allo stesso tempo essere aperti a recepire quei stimoli esterni che potrebbero essergli utili.
Centratura fisica • La centratura fisica è fondamentale (Pressione endoaddominale) per creare il corretto arousal.
• La Centratura fisica implica un abbassamento volontario del diaframma che ha effetti diretti sulla respirazione.
• Il diaframma (dal greco διραγμα, derivato di διαργνυμι, "separare") è un setto a composizione muscolare e tendinea che divide la cavità toracica da quella addominale ed è responsabile dei movimenti respiratori. Ha forma di semicupola modificata, con la parte convessa rivolta verso la cavità toracica, dove si trova a contatto con le membrane pleuriche dei polmoni e con il pericardio, e la parte concava rivolta verso la cavità addominale, a contatto con il peritoneo, che delimita le regioni superiori di fegato, reni, surrene, milza, e il fondo dello stomaco.
Centratura fisica • Il lavoro non va confuso con un’azione di irrigidimento dell’addome che provocherebbe un blocco
del diaframma e della respirazione e non sarebbe possibile mantenere per un periodo prolungato. • La centratura permette di essere in tensione dove il corpo ha il suo baricentro e
contemporaneamente di essere decontratto nel resto del corpo. • Dovrebbe essere utilizzata in qualsiasi pratica sportiva: quando ci si sottopone a dei rapidi
cambiamenti di stato, ad accelerazioni, decelerazioni o veloci cambiamenti di traiettoria (rotazioni, scarti,ecc.), è necessario che vi sia un raccordo tra la parte superiore (testa,tronco ed arti superiori) ed inferiore (bacino ed arti inferiori) del corpo.
• Gli atleti potrebbero recepire il messaggio di dover mantenere costantemente una forte tensione addominale che, se utile durante un rapido sforzo, risulta controproducente e dispendiosa se fosse mantenuta senza soluzione di continuità: infatti comporta l’impossibilita’ di respirare correttamente in quanto riduce notevolmente l’ampiezza normale dei ritmi respiratori, inoltre favorisce un irrigidimento di tutto il tronco, in particolare dell’area lombare direttamente coinvolta dalla contrazione degli addominali e dei mm. lombari.
• • La Centratura serve quindi per : • eliminare le tensioni in altre parti del corpo; • stabilizzare il tronco e raccordare parte superiore con quella inferiore
Cosa fare • NELLE GIOVANILI: Insegnare a applicare questa pressione, prima di entrare a scaldarsi o in tutti i
momenti in cui sale tensione. • IN SQUADRE MAGGIORI: Ricordarsi di ricordarlo agli atleti.
UNA VOLTA IMPOSTATI QUESTI « PRE_REQUISITI»
PARTIRE SUBITO CON RISCALDAMENTO INDIRETTAMENTE COLLEGATO ALLA PERFORMANCE: SUBITO PALLA!
Mobilità specifica
Mobilità specifica
S1-S2-S3-S4 C1-C2-C3-C4
Riscaldamento direttamente collegato alla performance
• Con la palla • Possibilmente perpendicolari a rete, salvo gli alzatori. • Sequenze di palleggi, bagher, ecc.. Che portano al famoso ABC.
• Utilizzare sequenze specifiche solo in caso di variabili psicologiche dell’atleta.
Lo stretching
• Fine gara
• Se per variabili psicologiche è necessario rimando ad bob anderson (fotocopie in allegato)
COSA NON FARE • Non utilizzare le thera-band:
• 1) Sono riabilitativi
Ecc..
errore è una possibilità in meno di fare punto! Dovrebbe
essere chiaro fin dal mini volley!»
Julio Velasco 1998
Grazie dell’attenzione