il punto giugno 2012

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Giugno 2012 n.40 1° semestre 2012 soci dipendenti al TOTALE lavoratori 383 21 404 29/02/2012

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Giornale informativo di Coseva Pluriservizi scrl

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Giugno 2012 n.401° semestre 2012

socidipendenti

al TOTALE lavoratori

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40429/02/2012

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Sede Legale:

Via Braie, 300 - 18033 Camporosso (IM)Tel. 0184.25.50.32Fax 0184.25.50.35

www.coseva.coop

Coseva è anche a:QUILIANO: Via Solcasso, 3r

VADO LIGURE: Via Sardegna, 2

DEGO: Loc. Colletto, 7

SANREMO: Via Peirogallo 31/33

ROMA: Roma settecamini, Via Affile

Direttore responsabile: Paolo IsaiaAutorizzazione tribunale di Sanremo del 21 dicembre 2001 - n. 7

Ideazione: Si ringrazia per l'intervento:Giovanni Novello Mauro Idone (A proposito di...)

Pasquale Lanza (L’ottava nota)Hanno collaborato:Massimo Bolla Impaginazione e grafica:Alessio Simari Mattia MaccarioTiziana Rossin M. Teresa Roncone Stampa:M. Dolores Moriano Tipografia Alba, Ventimiglia

TraduzioniTiziana Minuto (Inglese)Driss Bilal (Francese e Arabo)

Retrospettiva trentennale 3

La sicurezza sul lavoro negli ultimi 30 anni 6

Presentazione del libro sui 30 anni 8

L’evoluzione della logistica 9

Italia e Coseva negli ultimi 30 anni 10

Trent’anni dopo... ci basta? 12

L’evoluzione dei servizi di pulizia 13

Storia degli strumenti per le pulizie 14

Assemblea dei Soci - anno 2012 15

A proposito di... & Comprensione del Testo 16

L’ottava nota 17

Guida Coseva & Dicono di Noi 18

Notizie Varie 19

Sintesi e Traduzione principali argomenti 21

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stri genitori era la sicurezza,ma per noi era la prospettivadi decenni di grigiore.Evitare accuratamente i lavoridove “l’importante è fare pas-sare il tempo”. Voglia di essereprotagonisti e di decidere ilproprio futuro.Quella parte dei fondatori chenon erano su questa lunghez-za d’onda , non resistettero aigrandi cambiamenti che av-vennero a fine anni ottanta,che t rasformarono una

“società fra un gruppo diamici” in una cooperativa.

Quasi tutte le coo-perative nasconoper servire i piùdeboli, gli altrinon ne hanno bi-sogno.

“Quasi tutte le co-operative nasconoper servire i piùdeboli, gli altri non

ne hanno bisognoӏ una frase che ho

sentito in questi giornia Roma, alla Sede Na-

zionale dei Legacoop. Nonso chi l’abbia detta, ma, me la

ille ricordi. I primi annidella cooperativa, rac-

contati dai fondatori, all’operaio“troppo” curioso che ero. Laricerca di un lavoro diverso,dove poter decidere del propriofuturo. I fondatori mi racconta-vano malvolentieri del deside-rio di riuscire nella vita e nellavoro, senza rinunciare adessere protagonisti.

In epoca di grandi ribollimentisociali qualcuno credeva an-che che la cooperativa era unodei tanti strumenti per cambia-re il mondo. Una minoranzaimportante.I più cercavano un lavoro di-gnitoso e stabile, in un ambien-te presumibilmente più umano.La pancia prima, il cuore e latesta dopo. Gli incontri anda-vano ben oltre l’ufficialità delleriunioni. Tante parole, pocaorganizzazione, poco stipen-dio. La passione e la vogliadi fare qualcosa di buonomandava avanti tuttonon sempre in modoordinato.

Il grande merito delprimo nucleo di socifondatori della Co-seva, fu, a miomodo di vedere,quello di agire daprotagonisti nellaricerca della miglioresoluzione possibileper lo sviluppo dellapropria esistenza equindi per proprio pro-blema occupazionale. Inaltre parole, invece di lamen-

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aleRETROSPETTIVA TRENTENNALE

Gente che voleva riuscire nella vita e nel lavoro, senzarinunciare ad essere protagonisti.

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Giovanni Novello, Presidente diCoseva Pluriservizi Scrl

tarsi del lavoro precario inFrancia, accontentandosi dellosfogo da bar, si “rimboccaronole mani” e diedero vita allacooperativa.Alcuni rinunciarono a cercarel’occupazione da ingegnereper far l’operaio nella nascenteCoseva. Altri rinunciarono adun “lavoro sicuro” nel Comunedi residenza per lavorare conmolte più incertezze per la co-operativa.

Lo spirito era sempre condizio-nato dalla pancia, cioè dallenecessità primarie, ma fra ifondatori di Coseva sicura-mente si celava qualcuno checonosco bene, che avrebbefatto qualunque sacrificio purd i n o n f i n i r e a f a r e“l’occupatore di un postopubblico”, quello che per i no-

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sono segnata. Quindi quasitutte le cooperative nasconocome gruppo di amici. Alcuneriescono a trovare la stradadella cooperazione in tempirapidi, ma la maggior parteimpiega sempre qualche anno.

Noi lo capimmo a fine anniottanta, quando una crisi diliquidità ci mise di fronte a ne-cessità di scelta coraggioseed allo stesso tempo esserecooperativa di fatto.Riunioni di notte nei posti piùincredibili per decidere di scel-te che rappresentavano anda-re avanti o smettere. Vivere omorire. Scegliere di fare i socidi cooperativa, per decidere diabbassarci lo stipendio persalvare la cooperat iva.

Un anno dopo recuperammole somme retributive oggettodi rinuncia, ma… che sofferen-za! Sofferenza di pancia… maanche di cuore. Il rischio cheil nostro progetto di vita fallissemiseramente ci portò a resiste-re un anno in condizioni eco-n o m i c h e d u r i s s i m e .L’assestamento durò altri treanni. Si scelse di salvare lacooperativa, prima dello sti-pendio dei soci. Si scelse disalvare la cooperativa che soloallora cominciava ad esseretale, prima di salvare il lavoro.La cooperativa prima del la-voro. La cooperativa comegeneratrice di lavoro.

Il risanamento dellarinata cooperativa,durò, nella parte piùferoce, un anno,dove la scelta co-raggiosa non fusoltanto quella giàcitata, ma moltealtre inserite in unampio piano di ri-lancio.

Di pari passo con ilsalvataggio della so-cietà, e quindi del lavoro,dagli anni novanta ad oggi è

nizzazione d’impresa) nacquein quegli anni. I paragoni fratrent’anni fa ed oggi, per co-gliere le differenze sono tal-mente tante che potrei scriverediversi libri sull’argomento. So-lo per fare qualche esempio,ricordo che siamo passati dallaDyane (parente meno nobiledella “Due Cavalli”) Citroenprima ed unica auto della co-operativa, ai trentadue auto-mezzi aziendali oggi a dispo-sizione.

Sulla tutela dei diritti, pensoche sia diverso confrontarsicon la cooperativa dei primianni e con quella odierna, cheè in grado di attivare misureanti stress lavoro correlato,anti soprusi e contro le discri-minazioni di ogni genere. Dallamancanza di procedure

scritte dei primi anni ot-tanta, alle quattro certi-

ficazioni di qualità dioggi.

Il passaggio dalprimo fido di ventimilioni di lire percomprare secchi,scope e prodotti,richiesto in modocollettivo, ad undirettore di banca di

Ventimigl ia, al lesvariate centinaia di

migliaia di euro di fidiinutilizzati oggi, perché

la cooperativa ha risorsefinanziarie proprie tanto da

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1982 - La Citroen Dyane, prima automobile di Coseva

un crescendo dell’affinamentodell’essere cooperativa, attra-verso lo sviluppo di tante ini-ziative di confronto fra i soci econ il mondo esterno.Il gruppo di amici che diederovita alla Coseva non avevanobisogno di un confronto con ilsindacato e con la società ci-vile più in genere, a causa del-la natura stessa del rapportodi amicizia.

Uscire dalla mentalità da“gruppo di amici” fu laboriosoe complesso, perché tale con-dizione genera una confusionedi ruoli notevole dentro la qualeè difficile districarsi.La distinzione fra la società (lacooperativa) e l’azienda (orga-

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renderla autosufficiente per ifabbisogni ordinari.

Dal mio stipendio chericordo di ottocento-mila lire (facendotante ore) comebarista nel bar dellacooperativa nel1986 agli odiernistipendi full timedegli operai gene-rici che media-mente si aggiranosui 1300 euro men-sili, entrambi insuffi-cienti, ma è cambiatoil mondo. Mio figlio chenacque nei primi giorni dilavoro in cooperativa visseil disagio economico di queglianni ed oggi è un uomo chegira per il mondo facendo ilavori diversi.Sono trent’anni che corrispon-dono a due secoli di altre epo-che per i cambiamenti incredi-bili avvenuti.Una menzione merita l’OlivettiM19, primo computer Cosevache aveva prestazioni inferioriad un telefonino di ultima ge-nerazione odierno.

Ritornando sull’impossibilità diun confronto esaustivo in po-che righe su epoche, così vici-ne, ma così lontane, forse sipresta ad una sintesi quantoresta in comune fra trent’annifa ed oggi.

“cooperative servono i deboli(gli altri non ne hanno bi-

sogno)” che resta anchequesto un comune de-

nominatore per que-s to t r en tenn io .Quell’unione frasoggetti deboli chediede vita alla co-operativa ha unelemento di forzai n c r e d i b i l enell’unione stessa.I quindici disoccu-pati del 1982 hanno

creato più di 400occupati nel 2012.

Il miglioramento dellaqualità della vita e quindi del

lavoro è stato un’altra costantedi questo trentennio. Per farela qualità della vita e del lavoro,bisogna sempre salvare la co-operativa. Il lavoro non è unelemento della produzione; illavoro è un elemento della vita… se si può fare cooperandonon è meglio?La ricerca della qualità dellavita impone oggi l’obbligo didomandarsi l’alternativa allacrescita obbligatoria. Se la so-luzione non è la decrescita,qual’è? Sono dubbi salutari.

La stor ia di Coseva èun’unione fra deboli per miglio-rare la qualità della vita … edel lavoro.Tenaci e costanti per trent’anni.

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Per leggere il codice qui a fianco, e tutti gli altri che troverete all’internodel giornalino, è sufficiente inquadrarli con la fotocamera del propriosmartphone, dopo aver aperto l’apposito lettore di codici (variprogrammi sono reperibili gratuitamente sul web o direttamente dalmarket o app store del proprio smartphone).

CODICE QR - Coseva sugli smartphoneA partire da questo numero de “il Punto” verrà utilizzata la tecnologiadei codici QR, che permettono al lettore di interagire con il giornalinoaziendale, visitando pagine web collegate agli articoli e visionandoimmagini e filmati.

VISITA IL NOSTRO SITO!Inquadra il codice QR qui a Destra

Di recente, sempre a Roma,un anonimo cooperatore hadetto che la crisi economiaattuale impone di “Salvare lacooperativa per salvare il lavo-ro, … salvare la cooperativaprima del lavoro”.

Salvare la cooperativa persalvare il lavoro … salvarela cooperativa prima del la-voro.

Questa frase è mia da quandosono in cooperativa, sia quan-do facevo l’operaio negli anniottanta, sia oggi che faccio ildirigente. Non è in contraddi-zione con il fatto che le

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Servizio di Prevenzione e Pro-tezione (RSPP) di cui il datoredi lavoro è responsabile. Lavalutazione del rischio, quindi,è un processo di individuazio-ne dei pericoli e, successiva-mente, di tutte le misure diprevenzione e protezione voltea ridurre al minimo sostenibilele probabilità (quindi il rischio)e il danno conseguente a po-tenziali infortuni e malattie pro-

fessionali.

Rispetto alla normativaprecedente “la 626”rende il datore di la-voro non so lo“debitore della si-curezza nei posti dilavoro” ma lo tra-sforma nell’attoreprincipale di unprocesso di mi-glioramento dellecondizioni di sicu-

rezza nei luoghi dilavoro attraverso una

periodica valutazionedei rischi (che viene do-

cumentata in un apposito“documento di valutazione dei

nni Ottanta. Trent’annifa nel nostro Paese la

sicurezza sul lavoro era pri-vilegio di pochi fortunati lavo-ratori e patrimonio culturale dipoche lungimiranti aziende.Non che mancassero le leggi.Le prime leggi sulla sicurezzadei luoghi di lavoro furono in-trodotte in Italia nel 1930 conil codice penale (Art. 437) enel 1942 nel codice civile (Art.2087) mentre le prime leggispecifiche sull'argomento risal-gono agli anni cinquanta. Diparticolari importanza furonoil D.P.R. n° 547 del 1955, ilD.P.R. n° 303 del 1956 e ilD.P.R. n° 164 del 1956 per lecostruzioni.

Questi decreti sono molto cor-posi e ben costituiti, ma hannoun solo grande difetto: sonostati tra i decreti meno appli-cati della storia dell’Italia re-pubblicana.

Anni Novanta. Neglianni novanta, dopol'emanazione di di-rettive europee inmateria, sono statipromulgati altri de-creti, fra i quali il piùnoto è il DecretoLegislativo n° 626del 1994, diventatofamoso come “lal e g g e s u l l asicurezza”.Rilevante in queglianni con particolare ri-ferimento ai cantieritemporanei e mobili il De-creto Legislativo n° 494 del

La SICUREZZA sul LAVOROnegli ULTIMI TRENT’ANNI

In occasione del trentesimo anniversario dalla fondazionedella Coseva Pluriservizi, Massimo Bolla Vice Presidentedella cooperativa ci riassume il percorso difficile dellasicurezza sul lavoro dal 1982 al 2012.

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Massimo Bolla, VicePresidente diCoseva Pluriservizi Scrl e

Responsabile del Sistema Qualità- Sicurezza - Ambiente - Etica.

1996. Entrambi i decreti ob-bligano le imprese, i commit-tenti e i datori di lavoro al ri-spetto dei decreti precedenti,a gestire il miglioramento con-tinuo delle condizioni di lavoro,ad introdurre la formazione el'informazione sui rischi per cuisono state create nuove figureprofessionali responsabili perla sicurezza. Con aggiorna-mento annuale, sono, poi, se-guiti altri decreti di chiarimentoe di miglioramento oltre a leggiregionali.

Ma è il Decreto 626 che harappresentato, in un certo sen-so, la svolta della legislazioneitaliana sulla sicurezza. E’, in-fatti, questo decreto che stabi-lisce l'obbligo della valutazionedel rischio da parte del datoredi lavoro e l'introduzione di un

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rischi”. Altra novità introdottadal D.Lgs. 626/94 è il Rappre-sentante dei Lavoratori per laSicurezza (art. 18) che deveessere eletto dai lavoratoristessi e deve essere consulta-to preventivamente in tutti iprocessi di valutazione dei ri-schi.

Anche se ancora basata pre-valentemente sulla burocrazia,la legislazione degli anni ’90ha il merito di avere suscitatonon solo ampi dibattiti sul te-ma, ma ha contribuito alla gra-duale diffusione di una vera epropria cultura della sicurezzanelle aziende, con il coinvolgi-mento e la sensibilizzazionesia dei datori di lavoro che deilavoratori stessi.

Anni Duemila. Nel ventunesi-mo secolo l'Italia dice addioalla “legge 626”. Viene appro-vato il decreto che dà attuazio-ne al Testo Unico in materiadi tutela della salute e sicurez-za nei luoghi di lavoro, secon-do la delega contenuta nellaLegge n.123 del 3 agosto 2007 ed il Decreto 626/94 è statocompletamente trasfuso nelcosiddetto Testo Unico Sicu-rezza Lavoro (D.Lgs. 81/2008),a sua volta successivamenteintegrato dal D.lgs. n. 106 del3 agosto 2009. Il Testo Unicocomprende 12 Titoli e più di300 articoli. Si è trattato diun lavoro lungo e com-plesso che riordina lamateria, innova sulpiano della preven-zione, della forma-zione, del poten-ziamento e delcoo rd inamen todella vigilanza, delruolo delle partisociali e dei rap-presentanti dei la-voratori per la sicu-r e z z a e d e l l adiffusione della culturadella sicurezza, assicu-rando un sistema sanzio-natorio equilibrato.

2008 di iniziative sperimentaliper diffondere la cultura dellasicurezza nelle scuole e neicorsi di formazione.

Nel tentativo di sburocratizzar-si ed avere un approccio mag-giormente tecnico e meno giu-ridico alla gestione dellasicurezza viene anche definitoun assetto istituzionale fondatosull'organizzazione e circola-zione delle informazioni, dellelinee guida e delle buone pra-tiche utili a favorire la promo-zione e la tutela della salute esicurezza sul lavoro, ancheattraverso il sistema informati-vo nazionale per la prevenzio-ne nei luoghi di lavoro che va-lorizzi le competenze esistentied elimini ogni sovrapposizio-ne o duplicazione di interventi.

Questa la storia delle leggi,ma il lavoro e, di conseguenzala sicurezza, è fatta di uominie gli uomini sono carne e san-gue e non lettere stampate.Ed allora, per informazione:

Nel dopoguerra, cioè nella pri-ma metà degli anni Cinquanta,si registravano ogni anno oltre3.000 morti per infortuni sullavoro. Questo dato si è trasci-nato fino alla metà degli anniSettanta. Dopo il 1975 il feno-

meno comincia lentamentema progressivamente a

decrescere, pur man-tenendosi general-mente al di sopra dei2.000 casi per tuttigli anni Ottanta eNovanta: ancoranel 1990 i mortierano oltre 2.400.Si è avuto un piùsignificativo decre-mento del fenome-

no a partire dal de-cennio successivo: nel

2000 si contano 1.400vittime del lavoro; nel

2005 gli infortuni mortaliscendono a 1.206.

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A mero titolo di esempio sicitano tra le misure previste:premi soprattutto per le piccolee medie aziende, un sistemadi qualificazione per le impreseedili, i meccanismi per stabilirel'idoneità tecnico-professionaledelle imprese al fine di parte-cipare agli appalti pubblici, laprevisione dell'indicazione neibandi di gara per i contrattipubblici dei costi della sicurez-za, l'esclusione di questi dalribasso d'asta, la concessionedi un credito d'imposta per leaziende che fanno formazione,il coordinamento su tutto il ter-ritorio nazionale delle attivitàe delle politiche in materia disalute e sicurezza, e l'avviogià nell'anno scolastico 2007-

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PRESENTAZIONE del LIBRO sui 30 ANNI

“30 ANNI DI COSEVA - Attraverso la comunicazione”, questo è il titolo del librografologico e fotologico che è stato prodotto per festeggiare il trentesimo anniversario.Elefantografia di una cooperativa (non in senso dimensionale, bensì 3D).

el corso dell’Assembleadel 26 maggio è stato

distribuito a tutti soci dellacooperativa il libro intitolato“30 ANNI DI COSEVA - Attra-verso la comunicazione”.

Il volume è stato prodotto daCoseva per festeggiare il suotrentesimo anniversario e riper-corre, attraverso l’evoluzionedella comunicazione, la storiadi questi intensi anni.La comunicazione, intesa co-me espress ione versol’esterno (ma non solo) di quel-lo che la cooperativa rappre-senta e della pubblicità che lastessa fa del lavoro e dei van-taggi per i suoi soci, si è evo-luta molto nel corso di un tren-tennio.

Un percorso curioso, un paral-lelo particolare fra la rappre-sentazione della vita della Co-seva e la vita degli elefanti. Il

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Dedicato a tutti quelliche ci hanno creduto.

Puntare all’obiettivo “infortunizero” può essere ambizioso,ma concentrandoci su questotraguardo ed utilizzando appie-no gli strumenti di comunica-zione e di segnalazione messia disposizione, possiamo mi-gliorare il nostro lavoro ed au-mentare il livello qualitativodella nostra vita.

Una piccola comunicazione diservizio per finire: nel 2011 inCOSEVA si sono registrati 16infortuni (7 in meno rispetto al2010) con una sostanziale du-rata media tra i due anni aconfronto, ma con una signifi-cativa riduzione della frequen-za di infortuni ogni mille orelavorate.

settori dove c’è molto lavoron e r o e m o l t o l a v o r od’immigrati, in media un infor-tunio su tre non viene denun-ciato.Così come drammatici sono idati relativi ai lavoratori stra-nieri. Migranti e stranieri, cherappresentano l’8% della po-polazione residente in Italia,pesano per circa il 16% sultotale delle morti e degli infor-tuni sul lavoro.

Il presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano ha più voltedefinito inaccettabili le mortisul lavoro. Dovremmo comin-ciare a pensare che sia inac-cettabile anche il semplice farsimale mentre si sta lavorando.

Rispetto al passato, quindi,non si può negare che ci siastato un consistente migliora-mento. C’è una tendenza alladiminuzione delle morti bian-che che va avanti da molti anni(con l’eccezione del 2006) ri-spetto a un picco massimosegnato con l’ecatombe dei4664 morti nel 1963. Il 2008segna per la prima volta ladiscesa sotto la soglia dei 1200morti.

Fredde statistiche, comunque,che non riescono a nasconde-re una drammatica verità: dilavoro si muore e che non col-gono sicuramente l’esatta fo-tografia della realtà. Basti pen-sare che si stima che nei

anni, che raccontava la storiadel primo quarto di secolo permezzo di racconti e storie sullacooperativa, questo volumevuole colpire il lettore con leimmagini e raccontare Cosevaattraverso il modo in cui si è,da trent’anni a questa parte,presentata all’esterno edall’interno.

Come per il libro sui 25 anni,e forse anche di più, l’orgogliodi Coseva è quello di aver ide-ato e realizzato interamente ill ibro al proprio interno.

Molti tra soci ed amici dellacooperativa troveranno, infine,una risposta all’annoso questi-to che accompagna da semprela vita di Coseva: perchèl’elefante?

libro raccoglie principalmentele immagini di lavoro, le coper-tine del Giornalino “il Punto” edei Bilanci Sociali, oltre cherassegne stampa e uscite pub-blicitarie sui quotidiani el’evoluzione del “segno” graficodella società e del logo che larappresenta.

A differenza del libro sui 25

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egli anni cinquanta esessanta il termine lo-

gistica era limitato alla distri-buzione del prodotto finito (lacosiddetta logistica di distribu-zione).Le prime timide forme di evo-luzione verso la gestione di uninsieme strutturato di attivitàsi registrano nel corso deglianni settanta, allorché le azien-de incominciano a ricercaremiglioramenti nell'ambito delladistribuzione fisica, dal magaz-zino di stabilimento al Cliente,attraverso opportuni interventidi razionalizzazione voltiall'ottimizzazione dei diversisegmenti del ciclo distributivo.

A partire dagli anni ottanta,in seguito all'introduzione nelleaziende in modo sufficiente-mente pervasivo di nuove lo-giche gestionali, quali il Mate-rials Requirements Planning(MRP), o il Just in time (JIT),l'attenzione si sposta repenti-namente sulla gestione deimateriali: viene infatti coniatal'espressione "logistica dei ma-teriali", o altri sinonimi come"gestione dei materiali" o "ma-

Quali erano le hitmusicali del 1982?

Scoprilo a pag. 17e sul nostro sito...

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L’EVOLUZIONE della LOGISTICA

L’evoluzione della logistica negliultimi trent’anni, dalla costituzionedella Coseva ad oggi, vista dall’Ing.Alessio Simari.

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Codice QR

Leggi le istruzioni a pag. 5

Alessio Simari - Assistente allaDirezione Lavori settore logistica.

“Alessandro il Grande attraversò il mar Egeo per iniziarela conquista dell'Impero Persiano e nulla avrebbe potutofare senza un apparato logistico adeguato a supportodell'immenso esercito che lo seguiva”.

“Ai tempi dei romani Caio Giulio Cesare istituì la figura dellogistico tra gli ufficiali in servizio nelle sue legioni, inqualità di responsabile degli approvvigionamenti”.

rizzato dalla presa di coscien-za da parte delle aziende cheil miglioramento nella gestionedei flussi all'interno della cate-na logistica non può prescin-dere dal fattivo coinvolgimentodegli attori esterni: la logisticaassume un ruolo sempre piùcentrale ed il suo obiettivo di-venta sostanzialmente quellodi governare tutte le fasi delprocesso produttivo, ancheesterne all'azienda, secondouna v is ione s is temica.

Il passaggio della logistica dauna funzione sussidiaria ad unruolo strategico si è accompa-gnato in molte aziende ad unapropensione a esternalizzarele attività di trasporto e di mo-vimentazione delle merci, affi-dando a terzi un compito chenon rientra nel loro core busi-ness aziendale anche con loscopo di minimizzare e ottimiz-zare i costi.

terial management", per indi-care il governo di tutte le atti-vità volte ad assicurare la cor-r e t t a a c q u i s i z i o n e ,movimentazione e gestionedei materiali al fine di garantireil costante e tempestivo rifor-nimento alla produzione edagli altri enti utilizzatori.

La fase successiva del percor-so evolutivo segna in realtà unradicale cambiamento perchécomporta la trasformazionedella logistica da insieme diattività operative a sistemainterfunzionale che si ponecome mezzo per il raggiun-gimento di più elevati livelliprestazionali.

Negli anni novanta, emergeil concetto di logistica integrata,secondo cui essa rappresentail processo per mezzo del qua-le pianificare, attuare e control-lare il flusso delle materie pri-me, dei semilavorati e deiprodotti finiti, e dei relativi flussid informazioni, dal luogo diorigine al luogo di consumo,in modo da renderlo il più pos-sibile efficiente e conforme alleesigenze dei clienti.

L'ultimo stadio del processoevolutivo, che conduce allanascita del concetto di Supplychain management, è caratte-

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Tra il 1986 ed il 1989 la Co-seva diversifica le sue attivitàacquistando una licenza perla gestione di un bar e di uncampeggio. Sono, però, annidifficili in cui la crisi di liquiditàdovuta alla perdita che si regi-stra settore degli “esercizipubblici” fa subire notevoli sa-crifici ai lavoratori e moltiplicarea dismisura le riunioni tra i sociper trovare una soluzione.Sono gli anni della paura peril disastro nucleare di Cher-

nobyl in Ucraina che avràripercussioni anche l’Italia

per la fuoriuscita di unanube radioattiva dalreattore n. 4. Ma so-no anche gli annidella crisi del go-verno Craxi e dellapiù lunga crisi digoverno registrata(91 giorni senzaesecutivo) e dellafine del Maxipro-cesso di Palermo

contro la mafia.

Nel 1989 l’Italia assistealla rivolta degli studenti

cinesi di piazza Tienanmened al crollo del muro di Berlino,

982, l’anno dei mondialispagnoli di calcio, del

3-1 dell’Italia sulla GermaniaOvest, ma anche l’annodell’uccisione da parte dellamafia di Pio La Torre (segreta-rio del PCI) e del GeneraleCarlo Alberto Dalla Chiesa;l’anno della morte di GillesVilleneuve alla guida della suaFerrari sul circuito di Zolder inBelgio e l’anno di uscitadell’album musicale più vendu-to al mondo “Thriller” di Micha-el Jackson. Il 1982 è, però,soprattutto l’anno della fonda-zione di Coseva, anno in cui14 disoccupati diedero vita aquella che oggi è la cooperati-va che conosciamo.

In questo breve viaggio nellacronaca dell’Italia degli ultimitrent’anni, cercherò di riassu-mere tre decenni di vita e dilavoro, 30 anni nel corso deiquali la cooperativa è cambia-ta, si è trasformata, assi-stendo a numerosi eventiche hanno coinvoltol’Italia e tutti lavoratoriche si sono alternatinella “squadra” diCoseva.

I primi anni di vitadella cooperativanon sono certo fa-cili, l’entusiasmonon manca ed ilgruppo di fondatoricerca di apportaretutte le proprie espe-rienze e capacità neiservizi offerti da Coseva.Gli anni tra il 1982 ed il1985 vedono una certa confu

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ITALIA e COSEVA negli ULTIMI 30 ANNI

Il Dott. Mattia Maccario racconta un trentennio di cronacaitaliana, e ripercorre gli eventi principali dalla fondazionedella cooperativa Coseva nel 1982 ad oggi.

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Mattia Maccario. Addetto allacomunicazione Interna ed Esterna.

Laureato in Giurisprudenza.

sione nei ruoli aziendali e nontutti i soci fondatori riescono alavorare, sono anni di rinunceeconomiche e di sacrifici. Men-tre la cooperativa muove i suoiprimi passi, intanto, nel pano-rama italiano si assisteall’avvento del primo governoa guida socialista dal dopo-guerra (con il crollo della DCche lascia spazio al GovernoCraxi) ed i primi computer fan-no la loro timida comparsa infabbriche ed aziende. Sono glianni della morte di Enrico Ber-linguer, dell’oscuramento dellereti Tv private di Berlusconi(salvate poi grazie ad un de-creto di Craxi), dell’elezione diFrancesco Cossiga alla caricadi Presidente della Repubblica,e del primo trapianto di cuoreeffettuato in Italia, ad operadel Dott. Vincenzo Gallucci.

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L’Italia in quegli anni assisteall’avvento della moneta unicaeuropea: l’Euro; alla chiusuradel tunnel del monte Bianco acausa di un grave incendioscoppiato al suo interno; allecelebrazioni a Roma per il Giu-bileo del 2000 e per la Giorna-ta Mondiale della Gioventù.Come tutto il mondo si restain apprensione per gli attentatialle Torri Gemelle di New Yorke, sul nostro territorio, ci siconfronta con i black block chemettono a ferro e fuoco Geno-va durante il G8. Sono anchegli anni della morte di MarcoBiagi, del caso Unabomber edegli ordigni nascosti in oggettidi uso comune, della morte diPapa Giovanni Paolo II, delleOlimpiadi Invernali svoltesi aTorino e della quarta vittoriadell’Italia nella Coppa del Mon-do di calcio.

Dal 2008 ad oggi è storia re-cente, gli ultimi cinque anniper Coseva hanno rappresen-tato anni di crescita e di rinfor-zo, nonostante la crisi econo-mica che ha colpito tutto ilsistema economico europeo.Il fatturato è sempre in aumen-to, così come il numero mediodi occupati negli anni, anchese si sono dovute affrontaresituazioni difficili. Sono gli annidell’elaborazione del PianoStrategico, che ha raggiuntola sua seconda edizione, cosìcome de l “L ib re t to d iAccoglienza”, distribuito a tuttii soci che entrano in Cosevaper illustrare le particolaritàdella cooperativa e scritto laprima volta in 4 lingue e dallaseconda edizione in 5.

In Italia gli ultimi cinque annisono sicuramente gli anni dellac r i s i e c o n o m i c a ,dell’emergenza rifiuti nel SudItalia, del terremoto in Abruzzoe del G8 svoltosi nelle zonedel sisma, oltre che dei festeg-giamenti svolti nel corso del2011 per i 150 anni dell’Unitàd’Italia.

gliora sempre di più, sia sottoil punto di vista aziendale chesotto quello societario. Sonoacquisite importanti terziariz-zazioni per la gestione di piat-taforme logistiche ed i serviziofferti si orientano verso i set-tori pulizie e logistica.

L’azienda si struttura, graziead un controllo di gestione ca-pillare ed all’inserimento di im-portanti figure professionali;viene creato il Comitato di Di-rezione; la formazione per isoci è, ormai, una prassi con-solidata e nel 1999 arriva laprima Certificazione di Qualità.

Il 2000 è l’anno del primo Bi-lancio Sociale, ormai tutti glianni viene distribuito il Ristornoe la Remunerazione del Capi-tale Sociale. Il 2001 è l’annodel cambio di denominazionee del nuovo logo (quello attua-le) la CO.SE.VA. diventaCOSEVA PLURISERVIZI e siaffina e si migliora la comuni-cazione (news via mail, son-daggi, Valore d’Insieme) e glistrumenti di democrazia inter-na (nasce il Tavolo di Consul-tazione Permanente). Il 2002è l’anno della festa per i 20anni dalla fondazione e nel2007 si festeggiano i 25 annicon una grande festa a seguitodell’Assemblea dei Soci svoltapresso il Palafiori di Sanremo,con la partecipazione di GiulioGolia delle Iene.

che separava le due Germa-nie; mentre la Coseva assistead una svolta: vengono abban-donati gli appalti non remune-rativi e, dopo un intero annodi sacrifici, si risana l’assettoeconomico-finanziario. Si mo-difica il logo, nuove divise edautomezzi da lavoro, si iniziaa fare formazione e nel 1995si stila il primo piano di sicu-rezza sul lavoro. Si acquisisco-no nuove commesse, vengonoapplicati i CCNL, si moltiplica-no le iniziative solidaristiche esi passa, grazie ad un discretocontrollo di gestione, da deli-berare sacrifici per i soci ariconoscere loro incrementiretributivi. Il C.d’A. viene ridottoa tre membri per velocizzarele decisioni.

Siamo negli anni a cavallo trail 1990 ed il 1998, per l’Italiasono gli anni delle tragedie delmare, del traghetto Moby Prin-ce ad Olbia e della petrolieraHaven al largo di Genvoa; ditangentopoli; degli attentati aigiudici Falcone e Borsellino;ma anche dei mondiali di cal-cio in Italia e della vittoria sfu-mata ai rigori nel ’94 contro ilBrasile; della prima vittoria del-la nazionale italiana di rugby(40-32 contro la Francia) edell’accoppiata Giro d’Italia eTour de France di Marco Pan-tani.

Dal 1998 al 2007 Coseva mi-

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tempesta, ma tempesta cheporta acqua ricca e buona inun terreno riarso.

Guardiamoci intorno eusiamo tutti i nostri

sensi, ma soprattuttoil cuore.

Dobbiamo avereocchi per vedereoltre gli schemi, leleggi economicheche governano in o s t r i t e m p i .Rinnovare il modod i p e n s a r e

rendendo vivo i lpensiero così da

g i u n g e r e a i d e ef r e s c h e , n u o v e e

produttive per la societàintera.

enivamo spinti dall'ariache tirava negli anni '60

che ancora ci rinfrescava neglianni '70, i più anziani c'eranostati proprio dentro, soprattuttoquelli che venivano dallagrande città, ma anche quellidi qua, di provincia, l'avevanopresa di rimbalzo; i più giovanil'avevano bevuta con il latteda infanti, comunità, proprietàcomune, solidarietà, nessunpadrone.......

Quando venne un momentodi crisi di lavoro, la cosa piùlogica fu creare unacooperativa.

I p r i m i t e m p i ,COSEVA con il suocorpo sociale, erauna bambina, tuttoil mondo era buono,tut to sembravaposs ib i le e c ia iu tavamo l 'unl'altro.

Poi ci si sveglia e nontutt i sono buoni,soprattutto se il nostrocorpo che cresce togliespazio a qualcuno o prendetestate negli spigoli.

TRENT’ANNI DOPO... CI BASTA?

Quelli che hanno resistito trent’anni in Coseva si notano.Tiziana Rossin socia fondatrice, ci porta un aspetto didubbiosa inquietudine che rende forte il nostro mondo.

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Tiziana Rossin, socia fondatriceed addetta a contabilità e

fatturazione. Presidente Cosevadal 1986 al 1988.

I m p r e s a , e f f i c i e n z a ,competitività, un tuffo nelmondo bello e terribile,insidioso e avventuroso; siamobravi! Siamo veramente bravi!

Ci basta? Tiro su il naso edico no. Fiuto pericoli maanche opportunità. Il ventomormora di nuovo: comunità,cooperazione, fare rete,solidarietà…... ma stavolta nonsembrano refoli utopici,sembrano più brontolii di

dall’Assemblea Generaledell’ONU anno internazionaledelle cooperative. Sarà percaso che al “Palazzo di Vetro”delle Nazioni Unite di NewYork sia arrivata la voce deifesteggiamenti di Coseva?

Governo Monti e disastro dellaConcordia non so proprio doveattingere.

Mi rivolgerò, quindi, alla crona-ca internazionale ed al fattoche il 2012 è stato dichiarato

Vorrei concludere questa ras-segna di eventi di cronaca ita-liana citando un evento lieto,che possa fare da richiamoalla festa per i 30 anni di Co-seva, fondata il 16 gennaio1982, ma tra crisi economica,

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Quando qualcuno im-pugna una scopa e si

accinge a rimuovere lo sporcoda una superficie compieun’azione semplicissima cheperò ha anche una valenzasimbolica: quella di evocaretutto il mondo della pulizia in-tesa come professione e comeconquista dell’igiene.

Questa riflessione non è mia,ma è la prefazione di un testosulle pulizie, dove si evinceche negli ultimi 30 anni lepulizie abbiano cambiato ilmodo di essere percepite,da umile professione a pri-mo veicolo d’igiene.

Se si guarda al passato, anchenon troppo lontano (30 anni)le pulizie non venivano perce-pite in questa maniera, erano

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L’EVOLUZIONE dei SERVIZI di PULIZIA

Interessante sintesi dell’evoluzione del lavoro attraversomacchine e prodotti chimici (green), ma soprattutto lepersone attraverso l’occhio esperto dell’Assistente LavoriDorina (Moriano M. Dolores).

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Moriano M. Dolores, Assistentealla Direzione Lavori di Coseva

Pluriservizi nel settoremultiservizi.

A sinistra una vecchia scopa di saggina, spesso sostiuita dalle nuovemacchine lavasciuga (a destra) dotate di tecnologie avanzate che

potenziano l’acqua, riducendo l’uso di detergenti.

Nella mia personale esperien-za nel settore ho vissuto que-sto mutamento tecnologico eposso affermare: è un lavorodove le persone contano mol-to, si sentono molto qualificatenel vedere il risultato del lorooperato, che la maggioranzadelle volte durerà qualche ora,ma il nostro “costruire” il pulitoè già di per se una soddisfa-zione.

In questo settore dove mecca-nica e chimica sono essenzialial lavoro, sono stati fatti grandipassi per quanto riguardal’ambiente, partendo dai deter-genti chimici che ormai vengo-no prodotti in maniera per cosìdire “verde” e sono largamenteusate le monodosi, i contenitoririciclabili, ecc. ed arrivandofino alle nuove lavasciuga adosmosi inversa che, con unprocedimento tecnico, ionizza-no l’acqua e permettono di nonutilizzare quasi più i detergenti.

un po’ considerate comeun’ultima spiaggia, nel frattem-po le cose sono cambiate, lepulizie sono state professiona-lizzate, codificate, rese piùecologiche dall’utilizzo di mac-chinari.

Dalla nascita del primo aspira-polvere manuale nel 1890, co-stituito solo da un sacco di telaed una latta azionati da unsoffietto, alle moderne e tec-nologiche lavasciuga ad osmo-si inversa, si è prodotta unavasta gamma di macchinaried attrezzature volte a miglio-rare la qualità e la sicurezzadel lavoro, le moderne meto-dologie hanno ulteriormentestandardizzato il lavoro, ren-dendolo paragonabile alle in-dustrie manifatturiere.

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a necessità di aspirarela polvere trova le prime

soluzioni negli ultimi 20 annidell’800, attraverso soluzionimanuali.

L’aspirapolvere moderno nonnasce di colpo nei primi annidel ‘900 ma è preceduta dagrosse macchine battitappeto,postazioni fisse dotate di rullidai quali partono lacci e laccio-li. Questi ultimi, ruotando, dat-tono il tappeto e ne fanno usci-re la polvere sospingendolaall’esterno con aria compressaconvogliata da ventilatori. Que-sto procedimento toglie la pol-vere dal tappeto ma la disse-mina e la disperde negliambienti.

Molte fonti affermano che ilp r i m o b r e v e t t odell’aspirapolvere fu rilasciatonel 1876 ad Anna e MelvilleBissel per un apparecchio fis-sato su una carrozza trainatada cavalli, con una pompaazionata manualmente ed unlungo tubo utilizzato per pulirei tappeti, si chiamava infatti"Bissell Carpet Sweeper".

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STORIA degli STRUMENTI per lePULIZIE: L’ASPIRAPOLVERE

La Direzione Lavori del settore MultiserviziRoncone M. Teresa ci propone questarubrica, che si ripromette di ricercare lastoria, le curiosità e gli aneddoti inerentimacchine ed attrezzature delle pulizie.

In questa prima puntata parliamo dell’ASPIRAPOLVERE.

Roncone M. Teresa, DirezioneLavori del settore Multiservizi.

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Pubblicità francese (primi del ‘900) diaspirapolvere manuale o elettrico che

“aspira i microbi”.

Gigantografia (collezione Sutter) cheraffigura tre aspirapolveri manuali:- “Feeny” americano 1905- “Superior” americano 1911- “Star” inglese 1911

l'operazione di passaggiodell'aspirapolvere.Per molti anni l'aspirapolvererimase un articolo di lusso,dopo la seconda guerra mon-diale la loro diffusione aumentòconsiderevolmente.

Arrivederci al prossimonumero.

I primi due aspirapolvere elet-trici apparvero quasi contem-poraneamente ma concepitida due diversi inventori:

Intorno al 1901 Hubert CecilBooth si meravigliò che perla pulizia dei treni venisse usa-to un apparecchio che soffian-do aria allontanava la polveree la sporcizia. Ideò un appa-recchio più maneggevole eche era in grado di aspirare lapolvere. Presentò la sua inven-zione in Inghilterra ma la suaidea non riscosse molto suc-cesso.

L'altro inventore fu lo statuni-tense James Murray Span-gler, un portinaio di Canton,Ohio. Utilizzando un ventilato-re, una scatola e un cuscinocostruì un aspirapolvere. Insie-me alla forza aspirante il dispo-sitivo utilizzava anche unaspazzola rotante. Brevettòl'invenzione nel 1908 e vendet-te il brevetto alla società di suocugino, la "Hoover Harnessand Leather Goods Factory".Negli Stati Uniti Hoover è tut-tora uno dei leader nella pro-duzione di elettrodomestici.

In Inghilterra il termine Hooverè strettamente associatoall'aspirapolvere tanto da dive-nirne sinonimo, nell'uso cor-rente "doing the hoovering" èla definizione usata per

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spitati della Città diSanremo, CosevaPluriservizi assieme alla

consorella Delta Mizar, hannosvolto le loro rispettiveAssemblee dei Soci presso ilPalafiori.

Per Coseva si è trattatodell ’Assemblea dei socinumero 89, nel corso dellaquale sono stati approvati ilBilancio Civile e Sociale, i cuinumer i pr inc ipa l i sonoracchiusi nello specchietto quiaccanto.

Circa 300 persone hannopartecipato all’evento che,vista la particolare ricorrenzadei festeggiamenti del 30°anniversario di Coseva, è statoricco di momenti emozionanti.

R i c o r d i a m o c o m eparticolarmente graditi gliinterventi nel corso dellariunione dei Soci da parte delSindaco di Camporosso Sig.raCivardi, di Gianlugi Granero- Presidente di Legacoop

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ASSEMBLEA dei SOCI - anno 2012

Si è svolta il 26 maggio a Sanremo, presso il Palafiori diCorso Garibaldi, l’89° Assemblea dei Soci Coseva.Al termine dell’Assemblea si sono svolti i festeggiamentiper i 30 anni di Coseva, con il comico Daniele Raco e laband dei Buio Pesto.

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Tutte le immaginidei festeggiamenti.Visita sul nostro sito

L’Abum di Coseva

Codice QR

Leggi le istruzioni a pag. 5

I NUMERI APPROVATIDALL’ASSEMBLEA

DEI SOCI

Pulizie dell’Area Sede perl’eccellente servizio reso inoccasione dell’interventopresso la Croce Rossa Italianache lo scorso anno ha ospitatocentinaia di profighi provenientidalla Libia.

I festeggiamenti sono poiproseguiti con lo spettacolode l comico savoneseDaniele Raco, apparso piùvolte in televisione a Zelig edattivo in teatro e con la cenaper soci ed invitati.

Dopo aver tagliato la “TortaCoseva” con le sue trentacandeline, ci siamo divertiti escatenati con le canzonidialettali della band genovesedei Buio Pesto.

A pag. 20 sono riportatealcune immagini dei

festeggiamenti.

Liguria, Michelis Paolo -Coordinatore Provinciale diLegacoop, Bosio Claudio -Segretario Provinciale CISL,ed ancora di GandolfoGiovanni - Ex dirigentecooperativo ed ex consulentedel lavoro, oltre ad altrirappresentanti sindacali edistituzionali.

A seguito della votazione delBilancio Civile e Sociale, si èpassati alla premiazione deisoci.Per i 10 anni di servizio sonostati premiati:G a m b a A n n a , G r i d aAbderrahim, Riggi Davide,Territo Grazielle, FerrantiniCarlo, Verardo Federico,Zlatar Momir, ColomboSilvano, Massino Monica,Becco Bartolomeo, ViazzoMassimiliano e PanizzaSergio.Per i 20 anni di servizio è statopremiato Maccario PioMariano, mentre in qualità disocia fondatrice e quindi per isuoi 30 anni in Coseva è statapremiata Tiziana Rossin,assieme a Mauro Idone,entrato a lavorare in Cosevapoco dopo.

Per quanto riguarda i premidel Sistema Integrato Qualità-Sicurezza-Ambiente-Etica,sono stati assgnati ai cantieriColussi Imperia, ColussiFossano ed alla SquadraP u l i z i e I m p e r i a p e rl’importante risultato degliinfortuni ZERO nel corso del2011.

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el 1982 il Nobel per lal e t t e r a t u r a v i e n e

assegnato a Gabriel GarciaMarques e, come spesso accade,molte persone, fra cui io,cominciarono a cercare i suoi libriper capire chi fosse. Fu così chemi imbattei nel suo capolavoro“Cent 'anni d i so l i tudine” .Questo è uno dei romanzi più bellie significativi del '900.L'opera narra la storia di unafamiglia, i Buendía, seguendonele vicende per sei generazioni, inun mitico villaggio sperduto trale paludi: Macondo, che per moltiaspetti ricalca il paese natale delloscrittore.

Dal fondatore del villaggio ecapostipite della famiglia JoséArcadio Buendía, si articolanoeventi e personaggi che seguono

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A PROPOSITO DI...

La prima classe costa mille lire, la seconda cento, laterza dolore e spavento. E puzza di sudore dalboccaporto e odore di mare morto.Sior Capitano mi stia a sentire, ho belle e pronte lemille lire, in prima classe voglio viaggiare su questosplendido mare.

Ci sta mia figlia che ha quindici anni ed a Parigi hacomprato un cappello, se ci invitasse al suo tavolo acena come sarebbe bello.E con l'orchestra che ci accompagna con questi nuoviritmi americani, saluteremo la Gran Bretagna colbicchiere tra le mani e con il ghiaccio dentro al bicchierefaremo un brindisi tintinnante a questo viaggio davveromondiale, a questa luna gigante.

Ma chi l'ha detto che in terza classe, che in terzaclasse si viaggia male, questa cuccetta sembra unletto a due piazze, ci si sta meglio che in ospedale.A noi cafoni ci hanno sempre chiamato ma qui citrattano da signori, che quando piove si può stardentro ma col bel tempo veniamo fuori.

Su questo mare nero come il petrolio ad ammirarequesta luna metallo e quando suonano le sirene cisembra quasi che canti il gallo.

“COMPRENSIONE DEL TESTO” Nel 1982 è probabile che ascoltassi questo pezzo di FRANCESCO DE GREGORI di cui

vi ripropongo il testo: TITANIC.

Nel 1982, mentre nasceva Coseva, leggevo:

“CENT’ANNI DI SOLITUDINE”di Gabriel Garcia Marques

Mauro Idone, ragioniere,appassionato di filosofia,socio ed ex Presidente di

Coseva (dal 1988 al 1990).

magia di questo romanzo, la suascrittura avvolgente che ti faprecipitare in questo piccolovillaggio in cui c'è: amore, morte,gioia, dolore, sesso, violenza,fatica, leggerezza .... VITA ...

Questo leggevo mentre COSEVAnasceva e nel mio animo entravail desiderio di farne parte.

BUONA LETTURA EBUONA COOPERAZIONE...

itinerari circolari in un tempo"congelato" attraverso il qualemigliaia di piccole vicende siintrecciano ma dove tutto restasostanzialmente invariato attornoa quel fulcro centrale che è ilvillaggio e la vita che vi siconduce.

La ripetitività del tempo e dei fattiè appunto il grande tema delromanzo e attraverso cui vediamodelinearsi altri elementi: l'utilizzodi un "realismo magico" chemostra un microcosmo arcano incui la linea di demarcazione fravivi e morti non è più così nitidae in cui ai vivi è dato il donotragico della chiaroveggenza, iltu t to con un messagg iodrammatico di fondo, ma anchevitalistico. Secondo me Marquesnon è più riuscito a ripetere la

Ci sembra quasi che il ghiaccio che abbiamo nel cuorepiano piano si vada a squagliare in mezzo al fumo diquesto vapore di questa vacanza in alto mare.E gira gira gira gira l'elica e gira gira che piove enevica, per noi ragazzi di terza classe che per nonmorire si va in America.

E il marconista sulla sua torre, le lunghe dita celestinell'aria, riceveva messaggi d'auguri per questacrociera straordinaria.E trasmetteva saluti e speranze in quasi tutte le linguedel mondo, comunicava tra Vienna e Chicago in pocomeno di un secondo.

E la ragazza di prima classe, innamorata del propriocappello, quando la sera lo vide ballare lo trovò subitomolto bello.Forse per via di quegli occhi di ghiaccio così difficilida evitare, pensò "Magari con un po' di coraggio,prima dell'arrivo mi farò baciare".

E com'è bella la vita stasera, tra l'amore che tira e unpadre che predica, per noi ragazze di terza classeche per non sposarci si va in America, per noi ragazzedi terza classe che per non sposarci si va in America.

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Pasquale Lanza.Responsabile del Personale.Dottore in Giurisprudenza.

u questo numero de “ilPunto” abbiamo la possi-

bilità di leggere e capire quello acui 14 soci coraggiosi e lungimi-ranti dettero inizio, e quello chein questi 30 anni è successo ecambiato.

Ma mi chiedevo: che musica siascoltava all’epoca (30 anni sipossono definire così…)?In questa pagina troverete leclassifiche dei singoli più venduti(alcuni titoli, onestamente, nonmi dicono nulla!) e quella deglialbum. Quando ho visto il discopiù venduto del 1982 (a proposito,Campioni del Mondo!), ho fattoun sobbalzo. Ma come, la Vocedel Padrone, di Franco Battiato,ha 30 anni! Ma è come Coseva,non li dimostra assolutamente!Per prima cosa delle voce delpadrone dobbiamo dire una cosa:è il primo nella storia della disco-grafia italiana a vendere oltre unmilione di copie. E se uno rag-giunge un traguardo del generenon è certo il caso, la fortuna ouna favorevole congiunzioneastrale, ma è il frutto di un lavoroparticolare e sapiente dove sitrova tutto ed il contrario di tutto,in 7 canzoni una più bella dell’altrama tutte per certi versi particolari.

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I 10 album più vendutiin Italia nel 1982

I 10 singoli più vendutiin Italia nel 1982

La voce del padrone.Franco Battiato

CoccianteRiccardo Cocciante

Eye in the skyAlan Parsons Project

Teresa De SioTeresa De Sio

MomentiJulio Iglesias

Love over goldDire Straits

Il tempo delle meleColonna sonora

30 x 60Autori vari

Artide AntartideRenato Zero

Bella 'mbrianaPino Daniele

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Der Kommissar (rap that)Falco

ParadisePhoebe Cates

RealityRichard Sanderson

Bravi ragazziMiguel Bosè

AvraiClaudio Baglioni

Il Ballo del qua quaRomina Power

Hard to say I'm sorryChicago

WordsF.R. David

Ebony and ivoryP.McCartney & S.Wonder

MasterpieceGazebo

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FRANCO BATTIATO(Jonia 23 marzo 1945)

Altri album consigliati:L’era del cinghiale bianco (1979);

Patriots (1980);Caffè de la Paix (1993);

Ferro battuto (2001)

L’OTTAVA NOTA

Nel 1982, nasceva Coseva, e primo in classifica era:

“LA VOCE DEL PADRONE”di Franco Battiato

critica sociale “com’è misera lavita negli abusi di potere”, la can-tabilità delle parole evidenzia ilcambio dei costumi “c’è chi simette degli occhiali da sole peravere più carisma e sintomaticomistero”. Di fondo questa canzo-ne anticipa clamorosamente glianni ’80, riflusso, rampantismo,crisi delle ideologie, rincorsa aldenaro ed al benessere “i tempistanno per cambiare” “quantesquallide figure che attraversanoil Paese” “pronipoti di sua maestàil denaro”.Battiato (e non dimentichiamo lemusiche di Maestro Giusto Pio)fa sventolare la bandiera biancain segno di resa a tutto questo,ma mi chiedo e vi chiedo, noi cisiamo arresi? Sul nostro ponteche bandiera sventola? Abbiamoancora la voglia e la forza di bat-terci per una bandiera?

BUON ASCOLTO A TUTTI.

Summer on a solitary beach –Fuga dalla città “via via da que-ste sponde – portami lontanosulle onde”.

Gli uccelli – Poetico – c’è tuttoil suono del volo.

Cuccurucucù – Ricordi scolastici– chi non ha canticchiato sottola doccia “paloma ahia-ia-ia-iaicantava”.

Segnali di vita – Metafisico.Sentimento nuevo – inno

all’amore sensuale “la mia vocecome il coro delle sirene di Ulis-se mi incatena ed è bellissimoperdersi in questo incantesimo”.

Centro di gravità permanente– suggestioni e sarcasmo in unritmo vertiginoso “GesuitiEuclidei” “non sopporto i corirussi la musica finto rock la newwave italiana”.

Ma è Bandiera bianca la canzo-ne dell’album che mi piace di piùe mi da sensazioni ed emozioniuniche, con citazioni a raffica efra loro diverse: si parte da Mr.Tamburino (Bob Dylan) a figli dellestelle (Alan sorrenti), da Beetho-ven a Sinatra, passando per Vi-valdi. Il controcanto del megafonoè potente e per certi versi inquie-tante, il pop orecchiabile si mi-schia all’ironia “quei programmidemenziali con tribune elettorali”,il ritmo ballabile non nasconde la

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RistoranteLE RAPALLINE

Antica OsteriaU FUNTANIN

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MARGHERITA

Reg. Rapalline, 49Campochiesa d’Albenga (SV)

Tel. 0182 20340www.ristorantelerapalline.com

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cucina ligure.

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Tel. 06 [email protected]

Nel ghetto romano.Servizio molto spartano. Facile

mangiare con gente di tutto il mondo.Prezzi un po’ alti.

CHIESA EVANGELICA APOSTOLICA IN ITALIA

“Con la presente esprimiamo i nostri più sinceri ringraziamenti per lamerce ricevuta a titolo di beneficenza che abbiamo provveduto a distribuirea famiglie bisognose”.

Chiesa Apostolica in ItaliaDistretto di Genova

Pastore Daniele Bonanno

CONVENZIONE SANITARIA - UNISALUTE.

Quest’anno sono 41 i soci di Coseva cheusufruiscono dell’assicurazione sanitariaintegrativa offerta dalla cooperativa.

I suddetti soci sono coloro che, come da regolamento, hannocompiuto i 10 anni di servizio e possono quindi usufruire di coperturesu esami, visite specialistiche e operazioni chirurgiche presso enticonvenzionati e non.Per avere maggiori informazioni o per prenotare le prestazionisanitarie alla tariffa agevolata visitate il sito www.unisalute.it.

Visita il sito web diUNISALUTE

Leggi le istruzioni a pag. 5

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FONDAZIONE TERRUZZI - VILLA REGINA MARGHERITA.Il polo museale e culturale di Villa Regina Margherita, che sitrova a Bordighera (IM), offre una esposizione permanentedi opere scelte dalla collezione Terruzzi.Vanta oltre 1200 pezzi esposti tra cui tavole a fondo oro del‘300 - ‘400, splendidi dipinti e nature morte italiane e stranierecompresi tra il 1500 ed il 1800, prestigiosi arredi, arti decorativeed una preziosa ed unica collezione di porcellane.

Le sale della Villa storicasono arredate ed arricchite dalle opere d’arte sopra citate, esi susseguono in un percorso permanente teso a ricostruirel’atmosfera seducente dei una dimora d’epoca. Tra i pezzi dimaggior valore spicca assolutamente l’imponente e spettacolareServizio Minghetti, composto da ben 381 pezzi.

Per informazioni e prenotazioni:Villa Regina Margherita - Via Romana 34/36 - Bordighera (IM) - Tel. 0184 276111 / 338 1375423

56° RADUNO CONFRATERNITE

Il Raduno delle Confraternite della RegioneEcclesiastica Ligure, si è svolto il 29 aprile2012 a Riva Ligure. Coseva era tra gli spon-sor sostenitori della manifestazione.

GIANCARLO LORAUn pensiero va a Giancarlo Lora, scomparso di recente. Giancarlo ha gentilmente prestatoil suo nome come Direttore di questa pubblicazione (il Punto di Coseva Pluriservizi). Haoccupato questo ruolo a livello di volontariato, con lo spirito generoso che ha caratterizzato lasua esistenza. Giancarlo Lora era un noto giornalista, militante politico, impegnato nella pubblicaamministrazione ed in tante iniziative sociali.

CAMPIONATO PROVINCIALE 2011-2012Il Comitato Provinciale di Imperia della FIBIS (FedereazioneItaliana Biliardo Sportivo) ha organizzato il primo Cam-pionato Provinciale a coppie di biliardo sportivo.

Coseva si è onorata di fare da sponsor all’iniziativa,che vedrà svolgere la finale per decidere i vincitori, il giorno10 giugno 2012.

PROGETTO EDUMARE e FONDALI PULITI

L’associazione Quarto Quadrante in collaborazione conISM di Milano, la Guardia Costiera di Arma di Taggia ela sponsorizzazione di COSEVA e DELTA MIZAR, haorgnaizzato un progetto che ha portato nelle scuole elemen-tari il tema dell’inquinamento delle nostre coste e dellespecie che vivono nei nostri mari. Il giorno 9 giugno si èsvolta, inoltre, l’operazione fondali puliti con l’intrvento disquadre di sommozzatori per la pulizia dei fondali e diragazzi per la pulizia delle spiagge.

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ASSEMBLEA dei SOCI - Le Immagini

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Page 3THIRTY YEARS RETROSPECTIVE. The President of the Coseva Multiservice, Giovanni Novello,traces 30years of the history going back to the motivation the cooperative's origins. The founders, through sacrificesand renunciations, chose a more difficult path but independent. Some people gave up secure places in publicinstitutions or elsewhere, to work in a cooperative, which offered more self-determination. From the union ofthe weaks, has born a reality become nowday great and a model of rights protection. The history suggest bythe President, also traces the appearance of group dynamics, as the cooperative arise from a group of friends,with many defects, to become later a cooperative real and complex.

Page 6SAFETY AT WORK IN THE LAST THIRTY YEARS. The Vice President of Coseva, Massimo Bolla, go throughthe development of rules and laws on occupational safety in the last 30 years. The attention to this importantsubject has improved so much, especially from1994, to nowday, involving all the parties engaged in the work,regardless of whether workers, bosses or managers. Even the controlling bodies express carefulness neverseen thirty years ago. Finally, the performance of Coseva are cited, which reduced accidents in 2011 comparedto 2010. Coseva possesses a specific quality certification for occupational safety.

Page 830 YEARS OF COMMUNICATION THROUGH COSEVA.The communication, like all other aspects of thecooperative, has had a significant evolution in the last three decades. All this is told in a book dedicated to thissubject.

Page 9EVOLUTION OF LOGISTICS. A trip more than thirty years in the changes in the management of logistics flowsof goods, with particular emphasis on the last twenty years, influenced by globalization and by growing of themoviment of goods. A study proposed by the Engineer Alessio Simari, Technical Coordinator in Coseva.

Page 10The ITALY AND Coseva in THE LAST 30 YEARS. Great research conducted by Dr.Matthias Maccario, whois also involved in Coseva communication. The work, careful and meticulous, lead to the attention of manynews of our national history and of our cooperative.

Page 12THIRTY YEARS AFTER...IT'S ENOUGH? Tiziana Rossin, ex- President and a founder member of the cooperative,tells us that we were good, nay, very good and then asks us if it is enough and if you can do more. Interestingand stimulating worry.

Page 13THE EVOLUTION OF CLEANING SERVICES. Moriano M. Doloers,Surveyor and Assistant Jobs, tell theevolution and the professionalization of the cleaning industry. Thirty years of change in machinery, chemicalproducts, in the attention to the environment but also to men.

Page 14 THE HISTORY of the equipment cleaning. Roncone M. Teresa,Supervision on Multiservice Sector, offer us acolumn out of the celebration of the thirtieth year of the cooperative. Interesting quotes on patents of the firstprofessional vacuum cleaners, with some technical sections on the physical characteristics of the machines.

Page 15ASSEMBLY MEMBERS OF YEAR 2012. Photo session of the Assembly, but also the festivities for the thirtyyears of the cooperative.

Page 16ABOUT ... Mauro Idone, as usual, we propose a book"One Hundred Years of Lonliness" by Gabriel GarciaMarquez, Nobel Prize in 1982, year of birth of Coseva.

Page17The EIGHTH NOTE. New column on music, kept by Dr. Pasquale Lanza, Human Resources of Coseva. Musicand royalty replicated thirty years ago for the sociological aspects of the case.

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PAG. 3RETROSPECTIVE TRENTENAIRE. Le Président de la Coseva Pluriservices, Novello Giovanni, reparcourt 30ans de l’histoire de la coopérative en remontant à la motivation des origines. Les fondateurs, à travers lessacrifices et les renonciations, ont choisit un chemin plus difficile mais plus indépendant. Certains ont renoncésà des postes sûrs dans des administrations pubbliques ou d’ailleurs, pour travailler dans la coopérative, quioffrait plus d’autodétermination. De l’union des sujets faibles est née une réalité devenue aujourd’hui grandeet modèle de tutelle des droits. L’histoire, proposé par le Président, reparcourt aussi l’aspect des dynamiquesdu groupe, puisque la coopérative est née d’un groupe d’amis, avec plusieurs défauts, pur devenir successivementune coopérative vraie et complexe.

PAG. 6LA SECURITE SUR LE TRAVAIL DANS LES DERNIERS TRENTENAIRE D’ANNEES. Le Vice President deCoseva Massimo Bolla, traverse le développement des règles et des Lois sur la Securité durant les dernierstrentenaires. L’interet à cet important argument s’est tellement améliorée, surtout depuis l’année 1994 jusqu’àaujourd’hui, impliquant tous les sujets engagés dans le travil, indépendamment si s’est des travailleurs, desemployeurs ou dirigeants, Aussi les Organes de contrôle expriment l’attention jamais vues durant les dernierstrentenaires. En fin, sont cités la performance de Coseva, qui a réduit les accidents de travail de l’année 2011par rapport à l’année 2010. Coseva est en possession d’une certification de qualité spécifique pour la sécuritéau travail.

PAG.830 ANNEE DE COSEVA A TRAVERS LA COMMUNICATION. La comunication comme tous les autres aspectsde la cooperative, a eu une evolution remarquable durantt ces trois décennies. Tout cela est raconté dans unlivre dédicacé à cet argument.

PAG. 9L’EVOLUTION DE LA LOGISTIQUE. Excursion plus de Trentenaire dans les chargements dans la gestion desflux logistiques des marchandaises, avec un augmentation particuliere durant les denieres vingts ans, influencépar la mondialisation et l’augmentation vertigineuse de la circulation des marchandises. Travail d’étude proposépar l’ingénieur Alessio Simari, coordinateur technique à Coseva.

PAG. 10L’ITALIE ET COSEVA DURANT LES TRENTENAIRES. Grande recherche élaborér par le docteur MattiaMaccario, qui à Coseva s’occupe aussi de la comunication. C’est un travail minutieux et méticuleux qui porteà l’interet le nombre d’événements de chronique de notre histoire nationale et de notre cooperative.

PAG. 12TRENTES ANNEES APRES … EST-CE SUFFISAMENT? Rossin tiziana, Ex-President de la cooperative etMembre fondateur, nous dit que nous sommes braves, et ensuite il nous demande si s’est est suffisant et sion peut faire plus. Intéressante et stimulante inquiétude.

PAG. 13L’EVOLUTIONE DES SERVICES DE NETTOYAGE. Moriano M. Dolores, géométre et assistant à la directionde travail, raconte l’evolution et la professionnalisation du secteur de nettoyage. Trente année de changementdes machines, dans les produits chimiques, dans l’interet de l’enveronnement et surtout aux hommes.

PAG.14L’HISTOIRE DES EQUIPEMENTS POUR LES NETTOYAGES. Roncone M. Teresa, direction travail du secteurplusieurs services, nous propose une rubrique hors de l’anniversaire de la trentiéme année de la cooperative,.Citations intéressantes sur les brevets des premiers aspirateurs professionnels, avec quelques passagestechinques sur le caractéristiques physiques des machines.

PAG. 15L’ASSEMBLEE DES ASSOCIES ANNEE 2012. Service photografique de l’assemblée, mais aussi des célébrationspendant trois décennies de la coopérative.

PAG. 16A PROPOS… DE Mauro Idone, comme d’habitude, nous propose un livre “Cent annés de solitude” de GabrielGarzia Marquez, Nobel en 1982, l’année de naissance de Coseva.

PAG. 17LA HUITIME NOTE. Nouvelle rubrique du caractère musical, tenue par le Docteur Pasquale Lanza, HumanResources de coseva,. Il ya trente année de Musique et canon reproposés aussi pour les aspects sociologiquesde l’affaire.

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I VANTAGGI DI ESSERE SOCI COSEVA

- Lavorare in una cooperativa trasparente che applica icontratti e le leggi sul lavoro (sembra una cosa dovuta,E LO E', ma non è da tutti).

- Ristorno: beneficiare a fine anno di aumento gratuito dicapitale sociale in funzione del buon esito della gestione.

- Incentivi e premi settoriali.

- Dopo 10 anni di lavoro iscrizione gratuita ad assicurazionesanitaria.

- Attività ricreative: gite ecc. gratis o con partecipazionesimbolica per i soci.

- Remunerazione del capitale sociale decisamente supe-riore agli interessi bancari.

- Convenzionamento con fondo integrativo pensionistico.

- Lavorare con la possibilità di beneficiare di incentivieconomici.

- Conoscere e sapere per poter decidere.

L'ASSISTENZA AI SOCI COSEVA

Dal 1 agosto 2012 verrà attivato lo SPORTELLO SOCI,che risponderà in merito a tutti gli aspetti legati alrapporto societario, comprese le convenzioni.L’elenco di queste ultime, in fase di rinnovo, sarà passibiledi variazioni di anno in anno. Per maggiori informazionitelefonare in ufficio. (Tel. 0184-255032).

- I soci che necessitano di mutui per la casa (o altro) sarannoassistiti dalla cooperativa attraverso apposite proposte rilasciateagli Istituti di Credito convenzionati.

- I soci che devono cambiare l'auto possono rivolgersi allacooperativa per avere proposta dai concessionari dove sifornisce Coseva.

- Assistenza/informazioni per gli stranieri: permesso di soggiorno,ricerca della casa, mediazione con uffici pubblici.

- I soci che devono rinnovare l'assicurazione Auto/Moto possonorivolgersi alla cooperativa per assistenza tecnica e/o avereofferta-proposta da assicurazioni che lavorano con Coseva.