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IL PROGETTO S.CO.RE E IL TURISMO INTEGRATO. CASI STUDIO E BUONE PRATICHE A cura di: Laura Burighel, Diego Gallo con la collaborazione di R.Seppi 21/09/15 Analisi e capitalizzazione delle buone pratiche PROGETTO INTERREG IV ITALIA-AUSTRIA - S.CO.RE. (5850-93) Sustainable & COmpetitive REsorts Sviluppo di una rete transfrontaliera di promozione e valorizzazione del territorio

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IL PROGETTO S.CO.RE E IL TURISMO INTEGRATO. CASI STUDIO E BUONE PRATICHE

A cura di:

Laura Burighel, Diego Gallo con la collaborazione di R.Seppi

21/09/15 Analisi e capitalizzazione delle buone pratiche

PROGETTO INTERREG IV ITALIA-AUSTRIA - S.CO.RE. (5850-93) Sustainable & COmpetitive REsorts

Sviluppo di una rete transfrontaliera di promozione e valorizzazione del territorio

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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Elaborato da:

www.etifor.com

Per conto di: VENETO AGRICOLTURA - AZIENDA REGIONALE PER I SETTORI AGRICOLO, FORESTALE E AGRO-ALIMENTARE

Autori e citazione: Burighel, L., Gallo, D., Seppi, R. (2015). Il Progetto S.Co.Re. e il turismo integrato. Casi

studio e buone pratiche ETIFOR Srl – Spin-off dell’Università di Padova.

Ringraziamenti Si ringraziano:

• il personale di Veneto Agricoltura F. Norido, G. Bullo, E. Piutti;

• La direttirce Daniela Perco e il personale tecncico del Museo Etnografico della

Provincia di Belluno e del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi

• Le professoresse Laura Secco ed Elena Pisani del Dipartimento Tesaf

dell’Università degli Studi di Padova per il contributo di revisione dei testi.

• Gli animatori territoriali del progetto S.Co.Re e il personale tecnico del Consorzio

Turistico Prealpi Dolomiti (A. Pegoraro, G.Vantaggi, F. Cresta)

Note legali I contenuti e le opinioni contenute in questo rapporto sono quelle degli autori e non

rappresentano necessariamente quelle di Veneto Agricoltura

Il presente documento è stato realizzato nell'ambito del progetto Interreg IV Italia- Austria

S.Co.Re. ( 5850 – 93) Sustainable & Competitive Resorts. Sviluppo di una rete

transfronttaliera di promozione e valorizzazione del territorio

Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili alla pagina: www.progettoscore.eu

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

A N A L I S I E C A P I T A L I Z Z A Z I O N E D E L L E B U O N E P R A T I C H E

1. INTRODUZIONE

Il presente documento riporta la descrizione dei casi studio del progetto S.Co.Re che descrivono il turismo integrato fra territorio, cultura ed agricoltura e il riassunto del percorso partecipato realizzato da Etifor che ha coinvolto circa 70 operatori turistici del territorio della Valbelluna, Alpago-Cansiglio.

Tale studio si riconduce all’attività Wp 2 “Buone Pratiche” nell’ambito dell’incarico affidato da Veneto

Agricoltura a ETIFOR Srl per il progetto Interreg IV Italia- Austria S.Co.Re. ( 5850 – 93 Sustainable &

Competitive Resorts. Sviluppo di una rete transfronttaliera di promozione e valorizzazione del territorio.

In particolar modo gli obiettivi specifici del documento sono i seguenti:

• descrizione e analisi dei casi studio proposti dai partner di progetto per le quattro aree-studio delle quattro aree-studio: Val Belluna, Alpago Cansiglio; Tarvisiano in Friuli venezia Giulia, i Lander Carinzia e Salisburghese in Austria. Ogni caso studio si differenzia per il rapporto con turismo e cultura, turismo e popolazione locale, turismo e sostenibilità, turismo ed agricoltura.

• descrizione e valutazione della buona pratica progettata e realizzata nel territorio della provincia di Belluno: (Valbelluna, Alpago – Cansiglio). Si tratta di un percorso di progettazione partecipata finalizzato alla definizione dei nuovi prodotti turistici della Valbelluna, Alpago – Cansiglio.

Il documento si articola in quattro sezioni. Oltre alla presente introduzione (Capitolo1), comprende una descrizione dei casi studio divisi per territorio e per tematismo turistico (Capitolo 2), seguito da una dettagliata descrizione delle procedure e dei risultati del percorso partecipato per gli operatori della Vabelluna Alpago – Cansiglio (Capitolo 3). Quest’ultimi sono presentati separatamente per ciascuna incontro, così da enfatizzarne i contenuti delle singole giornate di lavoro. Il documento si conclude con una sessione che fa sintesi dei principali risultati e spiega cosa è stato realizzato nei mesi sucessivi al percorso partecipato (Capitolo 4).

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2. I PROGETTI DI ECCELLENZA TURISTICA DEI TERRITORI S.CO.RE.

Partner: VENETO AGRICOLTURA E REGIONE VENETO – DIPARTIMENTO TURISMO

Territorio: VALBELLUNA, ALPAGO-CANSIGLIO

Caso Studio: IL MUSEO ETNOGRAFICO DELLA PROVINCIA DI BELLUNO E DEL PARCO NAZIONALE

DOLOMITI BELLUNESI

Focus: Rapporto fra turismo, cultura locale e animazione territoriale

Sito internet: http://www.museoetnograficodolomiti.it/

Decrizione:

Il Museo etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha lo scopo di

raccogliere, conservare, studiare e valorizzare il patrimonio di oggetti, documenti, immagini riguardanti

la vita quotidiana della popolazione rurale bellunese dalla fine del secolo XIX ai giorni nostri. Svolgendo

un’importante attività educativa, di ricerca e di mediazione con il territorio, soprattutto per quanto

riguarda lo sviluppo agricolo, turistico e culturale dell’area. Il Museo ha focalizzato alcune tematiche

antropologiche (alimentazione, tecniche casearie, attività fabbrili, lavorazione della pietra, fiabe,

emigrazione, ecc.) che hanno contribuito a definire analogie e differenze nelle aree delle Dolomiti

Bellunesi. La sede si trova nell’ottocentesca villa di campagna appartenuta ai conti Avogadro degli

Azzoni, composta dall’edificio padronale e dagli annessi rustici. Nelle immediate adiacenze è stato

ricavato un giardino di rose antiche e un piccolo campo didattico.

Il Museo è il punto di riferimento locale per gruppi folkloristici, associazioni di produttori e tecnici e

amministratori locali, grazie alla disponibilità di spazi e alla collaborazione del personale tecnico del

museo si organizzano numerosi incontri e corsi di formazione.

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Partner: VEREIN KARNTNER AGRARMARKETING

Territorio: CARINZIA - AUSTRIA

Caso Studio: IL ROMANTIK HOTEL SEEFISCHER SUL LAGO DI MILLSTAT

Focus: Eccellenza turistica alberghiera. Turismo, sostenibilità e territorio

Sito Internet: http://www.seefischer.at/

Decrizione:

Il Romantik Hotel Seefischer, quattro stelle superior, vanta una fantastica posizione sul lago Millstatt in

Carinzia. L’edificio storico, recentemente restaurato senza perdere il fascino dell’edilizia locale dispone

di spa con sauna interna ed esterna. Il personale dell’hotel organizza numerose escursioni e attività

sportive per far conoscere ai turisti sia in inverno che in estate il territorio circostante. Il Seefischer è

situato in una baia tranquilla, sulle rive del Lago di Millstatt e per questo la direzione dell’hotel è

particolarmente attenta al rispetto dell’ambiente. Lo staff qualificato propone menù stagionali

riadattati dalla cucina pluripremiata: Gault Millau, il ristorante ha ricevuto 2 stelle (68 punti) e in

Falstaff Ristorante Guida con 2 forchette. Ha ricevuto inoltre il premio AMA Gastrosiegel per

l’eccellente qualità dei prodotti di origine locale.

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Partner: SIR – SALZBURGER INSTITUT FUR RAUMORDNUNG & WOHNEN

Territorio: REGIONE DEL SALISBURGHESE

Caso Studio: WERFENWENG E LE “PERLE” DELLE ALPI

Focus: Turismo e sostenibilità, mobilità elettrica

Sito Internet: http://www.alpine-pearls.com/

Decrizione:

Werfenweng, in Austria, è la meta privilegiata del turismo ecosostenibile, che ha ottenuto un

riconoscimento internazionale grazie al suo concetto di “Mobilità leggera”. È una delle 28 comunità

selezionate per il titolo di “Perla Alpina”. Werfenweng offre ai propri ospiti tutti i vantaggi di una

mobilità eco-sostenibile. Il turista che sceglie il treno, oppure che lascia la macchina in parcheggio

quando arriva in paese, riceve la SAMO Card gratuita. La Card offre una serie di servizi gratuiti, oltre

all’uso di auto elettriche ecologiche, come le Smile-E’s”, Werfenweng Night Mobility e il servizio di

navette, ma anche il trasferimento dalla stazione ferroviaria di Bischofshofen all’hotel, escursioni alla

città di Salisburgo e una visita alle monumentali grotte di ghiaccio. Ma le vacanze sono anche attività e

divertimento all’aria aperta. Per questa ragione la card offre divertenti veicoli elettrici: disponibili

gratuitamente durante i mesi estivi.

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Partner: CONSORZIO DI PROMOZIONE TURISTICA DEL TARVISIANO E DI SELLA NEVEA E DEL PASSO

PRAMOLLO

Territorio: REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA - TARVISIO

Caso Studio: EIN PROSIT: DEGUSTAZIONI, INCONTRI, LABORATORI E ITINERARI DEL GUSTO

Focus: turismo, enogastronomia e agricoltura

Sito Internet:

Decrizione:

Ein Prosit, principale evento enogastronomico del Friuli Venezia Giulia, è dedicato ai vini da vitigno

autoctono italiani ed internazionali, ma pone grande attenzione anche al prodotto gastronomico e

culinario: il momento principale di tale manifestazione è la “Mostra-Assaggio”, appuntamento che

coinvolge all’incirca 150 aziende che mettono a disposizione i propri prodotti durante l’intero arco di

due giornate presso le meravigliose sale del Palazzo Veneziano a Malborghetto (UD). Nell’ambito della

manifestazione, che si tiene durante il penultimo fine settimana del mese di ottobre e che coinvolge

numerosi appassionati, si svolgono anche i “Laboratori dei Sapori”, gli “Itinerari del Gusto”, le

“Degustazioni Guidate”, “Seminari ed Incontri” ed i “Welcome Home” nelle case del Tarvisiano,

portando all’attenzione del grande pubblico i gusti e i sapori della terra friulana e italiana, oltre ad

ospitare cuochi provenienti dalle cucine di noti ed affermati ristoranti nazionali ed internazionali.

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3. PROGETTARE E CONDIVIDERE IL PRODOTTO TURISTICO: PERCORSO PARTECIPATO

PER GLI OPERATORI TURISTICI DELLA VALBELLUNA. LE BUONE PRATICHE

La buona pratica proposta dal progetto S.Co.Re è realizzata nel territorio della Valbelluna Alpago-

Cansiglio è un percorso partecipato che ha coinvolto gli operatori e i portatori di interesse del settore

turistico che operano in questo territorio. Il ciclo di incontri è stato curato da Etifor con la

collaborazione di Veneto Agricoltura, lead paetner di progetto, sette animatori territoriali e il personale

tecnico del Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Gli incontri hanno avuto una scadenza settimanale e si sono svolti nei mesi di febbraio e marzo 2015.

Questo progetto ha permesso affiancare a un percorso formativo la progettazione condivisa di prodotti

turistici condotta attraverso dei focus group guidati da facilitatori. Ogni incontro è stato introdotto dal

Dott. Robert Seppi, manager turistico di lunga esperienza che ha proposto alcuni interventi formati su

specifici argomenti di iinteresse turstico. Il percorso partecipato aveva lo scopo di progettare nuovi

progetti turistici intergati come richiesto dal progetto S.Co.Re. La seguente descrizione descrive le

attività a partire dai temi trattati, riassume i contenuti degli interventi tecnico formativi del dott.

Robert Seppi e riporta gli interventi degli operatori.

3.1 INNOVAZIONE E SVILUPPO NEL TURISMO: IL RUOLO DEL TERRITORIO

Relazione tecnica a cura del Dott. Robert Seppi

L’incontro si è focalizzato sull’analisi del territorio della Valbelluna per una possibile rivalorizzazione

turistica. Sono emerse le importanti risorse di un territorio integro, incluso nel Parco Dolomiti

Bellunesi, con elementi rurali caratteristici che possono diventare uno stimolo turistico.

Poiché il turismo parte da uno stile di vita della popolazione è importante identificare le proprie

tradizioni e i giusti modi per comunicarle ad uno specifico target. Una riqualificazione della Valbelluna

può infatti avvenire dando importanza all’emozione, alle tradizioni e alla ruralità. Non puntando solo al

fatturato, ma sulla qualità, l’esclusività e l’originalità.

Tutta la popolazione quindi deve essere di interesse turistico e partecipare alla creazione di

un’atmosfera turistica, accogliente e unica. Il turista non dovrebbe essere visto più come un ospite ma

bensì dovrebbe sentirsi un invitato. Questo permetterà al turismo di sentirsi inserito in un sistema

territoriale, vivendo un’esperienza emozionale che crea affezione e incoraggia i turisti a fermarsi più a

lungo oltre che a ritornare.

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Parallelamente gli operatori turistici devono avere la capacità di mettersi in rete per sopperire alle

mancanze istituzionali agendo anche nel proprio interesse. La valorizzazione e la cura del territorio,

infatti, produrranno effetti positivi sul turismo che andranno a compensare l’eventuale investimento

iniziale.

Perché queste azioni siano realizzate, è importante che il territorio sia vissuto e conosciuto, che siano

identificate le risorse, le carenze e l’identità comune che andrà poi a contribuire alla creazione di

un’immagine del territorio unica e forte, frutto di un paesaggio inteso come lo spazio vitale del

turismo.

Interventi istituzionali: GAL Dolomiti e Prealpi, Parco Dolomiti Bellunesi, Veneto Agricoltura, Museo di

Seravella.

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LA DESTINAZIONE TURISTICA E LO SPAZIO VITALE PER IL TURISMO

Relazione tecnica a cura del Dott. Robert Seppi

L’incontro si è focalizzato sul concetto di destinazione turistica. E’ emerso in particolare che la

destinazione deve essere il giusto equilibrio tra l’immaginario e le aspettative del turista e la realtà e le

caratteristiche del territorio. E’ importante quindi che le aspettative non siano diverse dalla realtà, ma

anche che venga creata un’immagine emozionale e attrattiva. Questo può essere garantito attraverso

una programmazione e gestione di una destinazione continuativa che si riflette in azioni di marketing

territoriale come promozione di un territorio non della sua immagine, attraverso la creazione di una

marca territoriale di qualità.

L’ospite deve vivere un’esperienza autentica, per questo bisogna puntare sulla qualità, anzichè sulla

quantità. Visto il basso tasso di permanenza dei turisti in Valbelluna, è importante focalizzarsi sul

problema e aumentare le possibilità esperienziali del turista;

L’organizzazione turistica territoriale deve essere non solo basata sull’attrazione turistica ma anche

sulle risorse turistiche (espressione del territorio) e proporre il territorio come sistema, coinvolgendo

tutta la comunità.

Organizzazione turistica territoriale deve quindi considerare:

1. Fruibilità, qualità e cura dei servizi esterni (per arrivare al territorio)

2. Fruibilità, qualità e cura dei servizi interni (per vivere il territorio)

3. Fruibilità, qualità e cura della risorsa turistica

Questo può essere effettuato da organizzazioni (Destination Management Organisation DMO) che

possono essere strutturate in diversi modi (frammentario, centralizzato, organizzato per settori).

Appare evidente come oggi sia necessaria un’organizzazione del sistema territoriale nel suo complesso

basata sulla rete di operatori pubblici, privati, turistici, e residenti capace di valorizzare il potenziale

umano del territorio.

Tale organizzazione deve essere capace di considerare tutte le caratteristiche di un territorio rurale

ovvero:

- Ospitalità e aiuto, tempo per l’ospite

- Culturali, storiche, artistiche

- Paesaggistiche

- Produttive e commerciali

- Benessere e salute (la gente va in vacanza per rigenerarsi)

- Naturalistico-ambientali

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- Enogastronomici

- Orografiche.

Nell’organizzare un sistema territoriale è necessario che i componenti del territorio, di cui fanno parte

anche gli operatori del settore turismo, ristorazione, artigianato, natura, etc. siano consapevoli delle

risorse della destinazione.

Tavoli di lavoro a cura di ETIFOR. Moderati da Dott. Diego Gallo, Dott.ssa Elena Pisani, Dott.ssa Laura

Burighel.

I tavoli di lavoro hanno lavorato sulle presentazioni personali degli operatori (per facilitare la loro

messa in rete) e sulla loro percezione della destinazione turistica Valbelluna. I principali elementi

emersi sono:

- La valle presenta una grande ricchezza in termini di biodiversità;

- Armonia e conservazione del territorio;

- Fruibilità turistica della montagna di media e bassa quota;

- L’importanza del fiume Piave;

- Possibilità dell’utilizzo della bicicletta leisure;

- Possibilità di utilizzo della bicicletta per facilitare la mobilità;

- Ricchezza dell’artigianato, della cultura;

- La forte caratterizzazione della cultura Cimbra nell’area Alpago - Cansiglio;

- Potenzialità di scambio tra produttori e commercianti/ristoratori.

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IL PRODOTTO TURISTICO TERRITORIALE : SINTESI DI EMOZIONI AUTENTICHE

Relazione tecnica a cura del Dott. Robert Seppi

Utile è stata l’analisi dei risultati del lavoro della Carta Europea del Turismo Sostenibile del Parco delle

Dolomiti Bellunesi (http://www.dolomitipark.it/it/page.php?id=1205), che pur facendo riferimento a

una zona più ampia rispetto all’area del progetto SCORE, presenta molti elementi comuni. Il rapporto

presenta punti di criticità, prospettive e proposte per l’evoluzione turistica del territorio, ma con un

giudizio a volte eccessivamente critico rispetto alla realtà.

Per promuovere la Valbelluna come area turistica è importante realizzare prodotti turistici di qualità,

che sia quindi espressione e sintesi (non sommatoria) di una serie di servizi e beni che lo rendono

fruibile e garantito nel tempo. Esso dipende quindi dalla qualità delle competenze e dalla cooperazione

dei soggetti operanti in ambito di ospitalità, trasporti e accoglienza.

Tavoli di lavoro a cura di ETIFOR. Moderati da Dott. Diego Gallo, Dott.ssa Elena Pisani, Dott.ssa Laura

Burighel.

Con 3 tavoli di lavoro si è quindi analizzato quali sono le componenti di un prodotto turistico di qualità.

ACCOGLIENZA

In questo ambito, gli elementi di qualità emersi come principali sono:

1) la collaborazione ed il coordinamento;

2) l’apertura mentale

3) cordialità e flessibilità;

3) la professionalità e competenza;

4) innovazione nella tradizione.

Riguardo al primo punto, il concetto base è quello di “fare squadra”, scambiarsi esperienze e idee ed

essere trasparenti tra operatori, cioè far conoscere agli altri e condividere con gli altri quello che si fa,

senza diffidenza ed anzi con spirito di collaborazione, cercando di integrare tutti, di dare spazio a tutti

(anche ai più “piccoli”) e cercando il coordinamento (ad esempio, tra gli eventi, che spesso si

sovrappongono, o tra le guide, creando una rete coordinata di servizi e di eventi/manifestazioni).

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Riguardo al secondo punto, relativo all’”apertura mentale”, è stato notato come vada evitata la

diffidenza - verso gli altri operatori, ma anche verso i turisti stessi (a volte considerati come estranei,

“foresti”, diversi). A questo si collega le idee di gentilezza, cortesia, disponibilità verso gli altri, del

dialogo, dell’ascolto dell’ospite, con la riconosciuta importanza di stabilire dei contatti intensi con le

persone, di offrire un’accoglienza familiare e di essere pronti (e rapidi) ad adattarsi ai cambiamenti, di

scenario e di interlocutori.

Collegato al secondo punto vi è il terzo punto, che considera l’importanza della “cordialità” anche

nell’offrire servizi di accoglienza e l’importanza della “flessibilità”, ovvero di considerare l’orario di

apertura dell’attività anche in funzione del turista, garantendo un servizio adeguato e il più possibile

continuativo.

Il quarto punto è quello della “professionalità e competenza” degli operatori, che dovrebbero essere

multilingue, ma anche in grado di esprimersi e fornire informazioni con semplicità, chiarezza e

linearità, oltre che garantire puntualità ed efficacia. Fa parte delle competenze di un operatore dei

servizi di accoglienza anche la conoscenza del territorio, fondamentale per fornire chiavi di lettura

uniche e personali. Nell’ambito della ristorazione no meno importante è la cultura delle materie prime.

E’ emerso come fondamentale, nel punto quattro, il legame alla “tradizione” e alla storia del proprio

territorio, legato anche all’offerta di prodotti e artigianato tipico, esso però non deve risultare in

mancanza di cura e qualità, ma anzi in capacità di “innovazione” e miglioramento per garantire

competitività.

Altri elementi ricordati sono stati: la necessità di dare un’accoglienza emozionale e sensoriale, capace

di dare sensazioni “vere”. Questo, in particolare nel caso dell’artigianato e dei produttori

enogastronomici, può tradursi in un’interazione attiva tra il turista e il produttore, che garantisce una

esperienza più reale. La necessità di fornire informazioni e materiale informativo adeguati; la necessità

di offrire servizi con concretezza ed in grado di offrire elementi di peculiarità.

OSPITALITA’

In questo ambito, i principali elementi di qualità sono risultati essere:

1) il sorriso;

2) la disponibilità e flessibilità;

3) l’amore e la conoscenza del territorio.

4) armonia della struttura.

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Molti dei concetti emersi per l’ACCOGLIENZA si sono considerati validi, in maniera trasversale, anche

per l’OSPITALITÀ. Questo è valido soprattutto per la disponibilità, la familiarità, la semplicità e la

flessibilità (entrambe considerate garanzia di qualità) e, naturalmente, per la competenza e la capacità

gestionale. Un importante elemento di qualità emerso specificamente per questo ambito è stata la

cortesia, abbinata alla “cultura del sorriso”. Con l’amore e la conoscenza del proprio territorio si può

trasmettere all’ospite un senso di appartenenza, di interesse e di attrazione. Si è ricordata anche

l’importanza di preparare cibi genuini e tipici del territorio, con la consapevolezza che questo non

sempre è possibile a causa delle norme igieniche (che non consentono ad esempio ai B&B di servire

torte fatte in casa per colazione…).

Importante è inoltre “l’armonia della struttura” ce deve essere curata nei dettagli e studiata per crare

un’atmosfera accogliente e confortevole (pulizia, arredo, accessori, …) e ambienti accoglienti rurali.

La necessità di saper creare e vivere situazioni di rete di comunità, dove anche gli enti pubblici

(Pubblica Amministrazione) devono avere un ruolo costruttivo, di supporto, propositivo e orientato

alla soluzione dei problemi (invece che alla esasperazione dei - molti - ostacoli burocratici esistenti) e

dove si creino reti tra le strutture ed il territorio stesso sia percepito come un aggregazione tra più

attori di vari settori ma integrati ed in collaborazione tra loro.

TRASPORTI

In questo ambito, i principali elementi di qualità indicati sono:

1) versatilità;

2) puntualità;

3) coordinamento.

Sistemi e mezzi di trasporto “versatili" implicano l’impiego di mezzi privati, maggiormente in grado di

rispondere ad esigenze specifiche, di garantire il “coordinamento" e le coincidenze, nonché il rispetto

degli orari e la “puntualità", specie per piccoli gruppi di turisti. In questo ambito sono emersi elementi

di qualità più diversificati e frammentati, quali ad esempio: la necessità di offrire trasporti diversificati e

integrati (“integrazione modale”. treno, bicicletta, autobus, piedi, etc. con titolo unico di viaggio) e

servizi dedicati; la necessità di garantire l’accessibilità a tutti (si pensi ai portatori di handicap) e di dare

un servizio che offra sicurezza e che abbia cura degli spazi; la necessità di valorizzare i trasporti

tradizionali; di sviluppare trasporti rispettosi dell’ambiente; di predisporre e rendere disponibili ai

turisti delle mappe dei percorsi rurali che siano chiare e che mostrino collegamenti con le eccellenze

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eno-gastronomiche; la necessità di garantire servizi di trasporto adeguati almeno alle minimali esigenze

turistiche.

Un elemento trasversale e fondamentale in ogni campo è l’importanza dell’autostima nella

considerazione del proprio territorio per saperlo promuovere e valorizzare.

AMBITO PAROLA CHIAVE

ACCOGLIENZA Collaborazione

Coordinamento

Apertura mentale

Professionalità

Competenza

Innovazione nella tradizione

Emozionale ed esperienziale

OSPITALITA’ Sorriso

Disponibilità

Flessibilità

Semplicità

Genuinità

Armonia della struttura

Prodotti tipici

TRASPORTI Versatilità

Puntualità

Coordinamento

Integrazione modale

Accessibilità

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IL PRODOTTO TURISTICO: CO-ECCELLERE, CO-EMOZIONARE, CO-CREARE

Relazione tecnica a cura del Dott. Robert Seppi

Nel terzo incontro il focus si è mantenuto sulle caratteristiche di un prodotto turistico di qualità. Il

territorio SCORE, infatti, ha un potenziale di risorse naturali e culturali che possono essere attivate solo

attraverso uno sviluppo territoriale gestito da una buona cabina di regia. L’obiettivo a lungo termine

dev’essere quello di aumentare la permanenza media da 1,5 a 2,5 notti. Per fare questo è essenziale

basarsi sugli elementi fondamentali del forsight: anticipare, partecipare, avviare reti di interazioni,

identificare delle visioni per il futuro e azioni concrete.

E’ importante, nel progettare un prodotto turistico, considerare il proprio target di riferimento,

dunque comprendere se ci si riferisce, per esempio, a:

- Turismo familiare

- Turismo itinerante

- Turismo attivo

- Turismo enogastronomico

- Turismo commerciale

Tavoli di lavoro a cura di ETIFOR. Moderati da Dott. Diego Gallo, Dott.ssa Laura Secco, Dott.ssa Laura

Burighel.

Sono state presentate alcune risorse territoriali di eccellenza nei vari gruppi (vedi schede allegate per

dettaglio)

- Michele Cassol: Natura e Paesaggio

- Andrea Pasqualotto: Escursionismo

- Caterina de March: Artigianato

- Francesca Barp: Reti Museali

- Diego Gallo: Cicloturismo

- Marino Guadagnini: Paesaggio e architettura storica locale

- Stefano Sanson: Produzioni Agroalimentari e Gastronomia

GRUPPO NATURA

• Importante il riconoscimento e la valorizzazione delle professionalità degli altri operatori, per fare

questo però è prima necessaria una condivisione ed una comunicazione reciproca su cosa fanno gli

altri, che tipo di servizio offrono, che competenze hanno, che prezzi propongono.

• Occorre anche trovare soluzioni operative per consolidare la rete a problemi pratici. Ad esempio,

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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se un agriturismo ha bisogno di commercializzare i propri prodotti agricoli. Naturalmente, per fare

questo occorre che siano definiti chiaramente gli accordi anche commerciali, che ognuno abbia

prezzo equo di vendita/acquisto del prodotto. Necessario dare supporto in particolare ai tanti piccoli

operatori, in grado spesso di dare eccellenze, ma che sono frammentati e non hanno tempo né

competenze di occuparsi del marketing dei loro prodotti.

• Importante includere delle eccellenze naturalistiche anche in aree che al momento sono rimaste

escluse, in particolare nella zona sud-ovest (Lago di Corlo-Arsiè, Monte Grappa, Valle di Seren).

Questo anche in considerazione di altre emergenze/attrazioni importanti per il Gruppo Vacanza

Attiva e per quello Cultura (es. attrazione area del Grappa per salita con le biciclette e per percorsi

storici legati alla Grande Guerra, vicinanza con circuiti turistici della Valsugana).

• Importante prevedere un approccio graduale nella segnalazione delle aree naturalistiche più

rilevanti: gli operatori si sentono più predisposti a raccomandare come mete naturalistiche prima

quelle più vicine alla propria struttura, e solo in seguito quelle che, seppur facenti parte della Val

Belluna, risultino più distanti geograficamente (es. se offro ospitalità nella zona del Lago di Corlo,

non propongo come prima meta naturalistica il Bosco del Cansiglio).

• Tra le principali carenze individuate per la fruizione delle diverse possibili eccellenze naturalistiche vi

sono: 1) la mancanza di trasporti pubblici che consentano di raggiungere i siti, che dovranno essere

sostituiti da un servizio di taxi ad hoc; 2) la mancanza di segnaletica/cartellonistica, di attrezzatura

che permetta la fruizione delle aree, di cartografia specifica (tutto quello che serve per trasformare

un sito di rilevanza naturalistica in un sito naturalistico capace di attrarre turisti); 3) la mancanza di

un ruolo attivo comunque anche da parte degli enti pubblici preposti ad esempio alla manutenzione

di sentieri (es. Comuni), che spesso è lasciata al solo volontariato, con la consapevolezza comunque

che il questa fase storica molto devono farlo i privati e i rappresentanti della società civile e che non

si può aspettare che si muova il pubblico;

• Un possibile target di turisti interessati alle emergenze naturalistiche è già presente in zona.

L’esempio tipico è quello dei turisti stranieri (es. olandesi, tedeschi) che scelgono di stare nella zona

del lago di Corlo per la tranquillità e la quiete che vi trovano (es. campeggio non ha animazione) e

che poi si spostano nei dintorni ad esempio con la bicicletta o a piedi in escursioni di una giornata.

• La maggior parte degli operatori (inclusi i residenti!) non conosce le eccellenze naturalistiche (o ne

conosce poche), ne ha visitate poche, e conosce poco i dettagli. Sarebbe utile una maggior

informazione e consapevolezza di cosa c’è e come si dovrebbe proporlo.

• Occorre fare attenzione, nel costruire eventuali prodotti/percorsi turistici, alla “sicurezza” del

prodotto/percorso. Sarebbe meglio quindi selezionare pochi percorsi ma di cui si abbia la certezza

che tutto funziona e che i visitatori se ne tornino a casa soddisfatti, piuttosto che tanti piccole

proposte frammentate ma dalle quali poi non si sa con che impressioni torni a casa il turista che li

abbia visitati e non abbia trovato quanto necessario ad una buona godibilità.

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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Alcune emergenze naturalistiche (es. prati a narcisi sx Piave) attraggono anche altri interessi, ad

esempio della comunità scientifica dei naturalisti (a Mel a Maggio ci sarà un convegno scientifico

internazionale con esperti da tutta Europa che verranno ad osservare questi ambienti).

GRUPPO CULTURA

Il lavoro nel gruppo cultura ha evidenziato che non tutti conoscono le eccellenze artigianali e museali

presentate e non tutti conoscono bene i componenti del gruppo.

Si comincia quindi lavorando all’impegno che ogni componente potrebbe dare per creare una rete di

qualità che permetta al turista un’esperienza completa di conoscenza del territorio.

Gli elementi principali che emergono come impegni da prendere sono:

- Orari: garantire determinati orari di apertura o la possibilità di apertura su chiamata.

- Professionalità: cortesia e competenza nel proprio settore

- Formazione: per garantire professionalità e innovazione

- Materiale informativo: sulle strutture della rete e sul territorio, è importante avere i biglietti da

visita degli altri componenti della rete per poter scambiare informazioni

- Spirito collaborativo: inteso come disponibilità a suggerire agli ospiti altre strutture della rete

per migliorare la loro esperienza, ma anche a attivare iniziative in collaborazione, anche per

rendere il territorio “vivo”.

Contestualmente i partecipanti alla rete devono garantire una conoscenza del territorio e orgoglio nel

mostrarlo.

Una soluzione per strutturare tutto questo potrebbe essere il contratto di rete?

Non è ancora stato approfondita l’elaborazione di un prodotto turistico, poiché ancora non è del tutto

condivisa la visione sulle sue possibilità di sviluppo. Emerge la necessità di conciliare la campagna e

centri storici.

Va considerata la concezione di “cultura” che non si limita ad aspetti riferiti alle top ten di artigianato e

musei, ma anche ad aspetti storici (es. Grande Guerra), architettonici, etc.

Sono stati suggeriti alcune possibilità di formazione:

- Artigianato innovativo: per aumentare la capacità di creare un artigianato che sia in grado di

soddisfare la domanda attuale

- Guide turistiche e musei: perché le guide turistiche siano aggiornate effettivamente rispetto ai

contenuti dei musei del territorio

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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- Territorio: per diversi gruppi target potrebbe essere interessante un’occasione di formazione sul

territorio e le sue risorse con modalità interattiva e viite studio

- Settore alimentare: prodotto tipico, origine, cucine e ricette, la filiera

- Comunicazione, promozione e commercializzazione delle proprie attività e della destinazione

Valbelluna

Si è manifestata l’esigenza di modalità di formazione attive che permettano l’interazione e la

conoscenza tra i partecipanti e la conoscenza del territorio. Altro elemento importante da considerare

saranno gli orari adeguati agli ipotetici partecipanti e la valutazione dell’approfondimento del tema a

seconda dei partecipanti.

VACANZA ATTIVA

Il gruppo vacanza attiva si focalizza sul tematismo del cicloturismo, visto la forte presenza di operatori

interessati.

Nel cicloturismo il turista è fortemente attratto dalla natura, quindi la biodiversità del territorio è un

fattore su cui puntare. I cicloturismi sono settori specialistici, in particolare il cicloturismo leisure

rappresenta il 52% del mercato, rivolto a un target di singoli, coppie o piccoli gruppi tra i 45 e i 55 anni

(altri due segmenti sono centrati su sport).

Per gli stranieri la bici è un valido mezzo di trasporto, per gli italiani uno sport, un hobby, è quindi

importante valutare le diverse visioni da considerare.

La Claudia Augusta potrebbe essere un altro importante fattore di attrazione per la zona.

E’ necessrio rivolgersi a riviste e cataloghi specializzati per attirare attenzione sulla Valbelluna, ma

prima di passare a queste azioni di marketing bisogna capire il livello di professionalità e preparazione.

Alcuni operatori si sentono forti, pronti ad ampliare la rete di contatti personali che hanno. Vogliono

istituzionalizzare la rete per diventare una attore forte e unico.

E’ necessario quindi: fiducia, conoscenza, collaborazione e logica imprenditoriale (disponibilità a

modificare i prezzi, ad essere flessibili in base alla domanda). Va superato l’ego-turismo.

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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CONCLUSIONI DEL PERCORSO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Breve intervento del Dott. Valter Bonan, Assessore alla Cultura del Comune di Feltre, che evidenzia

l’importanza di un approccio integrato alla produzione agricola, alla gestione dell’energia, ai trasporti,

etc. Per fare questo è necessario un approccio territoriale che valorizzi le risorse culturali storiche e

ambientali e interpretando quelli che appaiono punti di debolezza (naturalità del territorio produttivo

rispetto ad altre zone con modelli industriali diversi o specificità dei prodotti locali) come punti di forza

(paesaggio intatto, qualità del prodotto tipico locale).

Relazione tecnica a cura del Dott. Robert Seppi

E’ necessario assumere che se mancano la conoscenza storico-culturale, l’unicità e la genuinità non si

può fare turismo. La Valbelluna deve quindi assomigliare a sé stessa e non ad altri.

Se l’obiettivo da porsi è aumentare la permanenza del turista, è necessario inoltre che le attività

turistiche siano basate sulla professionalità e sull’imprenditorialità, in modo tale da offrire esperienze

sul territorio in maniera continuativa e secondo un percorso strutturato.

Per fare questo è necessario offrire un territorio unito, sostenuto da una rete di operatori.

Poiché la Valbelluna nel sistema turistico regionale viene considerata come parte del sistema turistico

Dolomiti, ma le caratteristiche della Valbelluna sono uniche e diverse rispetto alle Dolomiti, è

necessario diventare un polo di attrazione specifico e alternativo all’interno delle Dolomiti stesse. La

soluzione potrebbe in questo senso essere il percorso progettuale che porta al Marchio d’Area o al

Rebranding turistico che si abbini in maniera diretta ai prodotti tipici della Valbelluna.

Partendo dalla base, occorre mettere assieme un gruppo di servizi, sia pubblici che privati, che

permettono la fruizione del territorio. Non solo servizi alberghieri ma anche musei, edifici storici, siti

naturalistici.

Aspetti naturalistici: paesaggio dolomitico, flora, fauna;

Aspetti economici: attività agricole, artigianali e di servizi;

Aspetti culturali e sociali: eventi storici, espressioni artistiche , tradizione e folklore, religione; attività

sportive e tempo libero; agro-alimentari.

Il percorso partecipato verso il Marchio d’Area ha vantaggi interni al territorio (permette la

comunicazione tra diversi operatori e promuove collaborazione) e verso l’esterno (maggior capacità di

presentarsi come territorio, un gruppo forte capace di sapere meglio le attese dei ns ospiti, possibilità

di conoscere e monitorare come l’ospite si sviluppa e cambia nelle sue esigenze). Con il Marchio d’Area

si crea anche uno strumento per poter gestire l’organizzazione turistica, perché chi ci entra ha uno

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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strumento di lavoro e di comunicazione comune. In questo modo si è portati a lavorare tutti nella

stessa direzione strategica, verso il mercato. Questo è uno strumento di penetrazione sul mercato ed è

importante perché prevede la creazione di una cabina di regia, che coordini le iniziative puntuali e le

offra come un insieme di esperienze. Il Marchio d’Area o Branding turistico è soprattutto un metodo,

un percorso di lavoro e di formazione, sulla cultura del turismo, per far crescere tutto il territorio. Non

deve essere inteso come una sola strategia di marketing.

Tavoli di lavoro a cura di ETIFOR. Moderati da Dott. Diego Gallo, Dott.ssa Laura Secco, Dott.ssa Laura

Burighel.

GRUPPO NATURA

a) turista spesso si informa prima di scegliere dove andare attraverso internet; serve che possa scoprire

prima di venire qui che cosa poter fare per fermarsi 2 giorni invece che 1. Importante allora sarebbe

avere un sito con le foto ed una breve spiegazione delle eccellenze naturalistiche dell’area, che facciano

sognare il turista, che accendano la sua curiosità, che siano talmente belle da fargli pensare che la Val

Belluna è un paradiso della natura e che lui vuole andarli a vedere di persona quei posti bellissimi (es.

prati fioriti a narcisi!)

b) necessità di integrare in un’unica cartina più tematismi, non solo siti naturalistici, ma anche quelli di

interesse storico-culturale, i musei, le zone dove fare sport, le specialità enograastronomiche e dove

trovarle; magari lasciando al singolo turista/web surfer la possibilità di scegliere quali tematismi

includere (cartine multilayer); cosa importante soprattutto per le tante peculiarità magari meno

conosciute, meno famose, meno documentate; così si potrebbero affascinare più target di turisti;

sviluppare/usare strumenti di comunicazione semplici per leggere il territorio nel suo complesso (piace

molto l’idea dell’approccio “a compasso”);

c) sarebbe utile avere una banca dati di tutte le pubblicazioni disponibili, anche letteratura grigia,

rapporti o volumetti presso i tanti enti presenti sul territorio, alle quali non si ha facile accesso (e che

magari nemmeno si conoscono);

d) utile anche un reciproco scambio di informazioni tra operatori delle varie aree, cercando in

prospettiva di produrre qualcosa di unitario, evitando di avere tante brochure diverse anche nella

grafica per singoli eventi, e ognuna fatta a livello di singolo Comune o ente locale o associazione di

volontariato: coordinamento nella predisposizione del materiale informativo, e scambio di quello

esistente nel frattempo;

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e) necessario poi identificare le carenze dal punto di vista della effettiva fruibilità sito per sito: quando e

come vi si può arrivare, se ci sono punti di ristoro, come viene fatta manutenzione; con attenzione a

concentrarsi su pochi siti che sappiamo possono funzionare bene e la cui fruizione sia sicura e sicura la

soddisfazione del visitatore piuttosto che disperderci su tanti piccoli sentieri o percorsi o esperienze di

cui non possiamo garantire con certezza la piena e sicura fruibilità;

f) possibile "prodotto vettore” il Cammino delle Dolomiti, integrato con delle varianti che permettano

di includere qualche interesse naturalistico dell’area sud-ovest della Val Belluna (Arsiè, Monte Grappa,

Valle Seren).

GRUPPO CULTURA

Ripartendo dal concetto di rete di qualità turistica emerso nell’incontro precedente, si è andati ad

analizzare più nel dettaglio alcune strutture che rispettano criteri di qualità adeguati.

Le strutture di ospitalità presenti offrono diversi servizi all’ospite per garantire la conoscenza del

territorio. Anche il suggerimento di offrire materiale informativo, una raccolta di libri sul territorio può

essere utile.

La struttura del Santuario di San Vittore appare come un elemento con grandi potenzialità dal punto di

vista turistico, ma forse ancora troppo legato ad un’immagine di spiritualità.

Inoltre sono emerse iniziative imprenditoriali private o di collaborazione per permettere agli ospiti di

muoversi sul territorio (macchine d’epoca, bici elettriche..). In tal senso emerge la criticità dell’utilizzo

della bici a fini turistici e il dubbio che il cicloturismo rischi di replicare meccanismi di turismo mordi e

fuggi.

Dal punto di vista dell’accoglienza, è emerso la grande potenzialità di investire sulle latterie, come

elemento rappresentante della Valbelluna sia visto la presenza di Lattebusche sia vista la presenza di

numerose altre latterie sul territorio, che possono permettere al turista di vivere un’esperienza e

vedere attività imprenditoriali del territorio. Una riflessione andrebbe approfondita sulla strutturazione

turistica di queste attività.

Per quanto riguarda le strutture museali, che sono numerose sul territorio, solo alcune sono emerse

come già mature turisticamente (e pronte ad accogliere gruppi più ampi di turisti). I musei identificati

sono: Museo Etnografico di Seravella, Museo Civico di Belluno, Museo Civico di Feltre, Museo

dell'Uomo di Pian Osteria (Cansiglio), Museo Diocesano di Feltre.

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Il Santuario di San Vittore è emersa come una struttura molto forte anche per le sue opportunità di

accoglienza del turista, grazie alla ricchezza storico-culturale della struttura e alla presenza della

pinacoteca. Rientra inoltre nel Cammino delle Dolomiti.

Anche nell’azienda artigianale e commerciale emerge l’importanza della relazione col turista, centrata

nel racconto del prodotto, della sua storia e della sua lavorazione.

VACANZA ATTIVA

Il gruppo vacanza attiva si è concentrato sui prodotti cicloturistici che si possono progettare, realizzare

e commercializzare nel territorio della Val Belluna.

L’animatore del focus group ha recuperato le conclusioni degli incontri precedenti e successivamente ha

presentato le tipologie di prodotti coerenti con la scelta del target leisure bike: viaggi in bicicletta ed

escursioni giornaliere.

Il gruppo in particolare ha individuato due itinerari di interesse turistico (prodotti vettore): Lunga via

delle Dolomiti (Cortina, Calalzo, Ospitale di Cadore, Belluno, Feltre) e Via Claudia Augusta Altinate

(Valsugana, Pedavena, Feltre, Cesiomaggiore, Mel).

Al fine di concretizzare i prodotti turistici il gruppo ha lavorato assieme per individuare i servizi turistici

presenti e quelli mancanti. Gli operatori hanno dimostrato la consapevolezza di poter operare al fine di

migliorare i servizi turistici.

Al termine dell’attività si è deciso di organizzare con il progetto Score e con la collaborazione del

Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi due educational giornalieri con due tour operator specializzati nel

cicloturismo.

Con un tour operator straniero si è pensato di testare il prodotto “Lunga via delle Dolomiti” nel tratto

Belluno, Feltre, Valsugana. Con il secondo educational tour si è scelto di coinvolgere un operatore

italiano e di provare il tratto bellunese della “Via Claudia Augusta Altinate”.

Queste due iniziative hanno gli obiettivi di:

- sperimentare la collaborazione fra gli operatori turistici locali,

- favorire il confronto fra il gruppo di operatori Score e gli operatori specializzati,

- valutare un’eventuale collaborazione commerciale con operatori specializzati.

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Il territorio della Val Belluna attualmente è presente in maniera marginale nei cataloghi degli operatori

specializzati del cicloturismo europeo. Questo aspetto è stato valutato come un fattore di debolezza

per il sistema territoriale.

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IL PROGETTO S.Co.Re e IL TURISMO INTEGRATO.

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4 CONCLUSIONI

Al termine del percorso partecipato è stato possibile definire nuovi prodotti turistici che sono stati

ultimati anche grazie all’intervento del Consorzio Turistico Prealpi Dolomiti. In particolare, c’è stata

convergenza nell’organizzare i servizi turistici riguardo al cicloturismo, trekking e vacanza cultura.

Per quanto riguarda il cicloturismo si è scelto di comunicare la via Claudio Augusta Altinate e la

Lungavia delle Dolomiti. Gli operaotri interessati al cicloturismo si sono scambiati informazioni ed

hanno definito ambiti precisi di collaborazione. Il territorio della Valbelluna, Alpago-Cansiglio si

differenzia per abbracciare montagne selvagge e impervie, come quelle del Parco Nazionale delle

Dolomiti Bellunesi, e paesaggi dolci e facilmente accessibili, come quelli del Basso Piave e delle Prealpi.

Con gli operatori del progetto S.Co.Re si è deciso di proporre attività di trekking valorizzando i percorsi

facili. In particolare si è lavorato sui trekking del Cansiglio e del Piave. Il gruppo vacanza cultura si è

concentrato nell’organizzare due proposte di soggiorno di long week end facendo perno a Feltre o a

Belluno.

Nei mesi di luglio e settembre sono stati organizzati 4 educational tour con tre operatori specializzati

nella vacanza attiva e vacanza natura. In questo modo è stato possibile testare il lavoro svolto e

contemporaneamente valutare forme di partnership al fine di farvorire la commercializzazione. A

seguire con l’aito del Consorzio turistico di Feltre si sono messi in campo due press tour per

promuovere su giornali nazionali il lavoro svolto ed è stata confezionata una brochure di promozione

turistica che è stata allegata ad un quotidiano regionale “Il Gazzettino” dove i prodotti turistici sono

stati abbinati alle principali feste enogastronomiche locali.

Gli outputi di progetto di queste attività sono stati:

- Brochure allegata al quotidinao il Gazzettino del Veneto: “Valbelluna, Alpago Cansiglio Emozioni

da scoprire”. Azione coordinata da Dipartimento Turismo Regione Veneto e Veneto

Promozione.

- 4 educational giornalieri con i seguenti tour operator: Verde Natura, Girolibero, Fun Active.

Questa attività oltre che offritre agli operarori di confrontarsi con tour operator specializzati

hanno permesso di entrare nel catalogo 2016 del primo tour operator italina specializzato in

vacanza natura.

- La pubblicazione di un articolo di presentazione dei prodotti turisitci sulla rivista bimensile

“Itinerari e luoghi”, con tiratura nazionale e la pubblicazione di un lungo articolo redazionale

sulla rivista “Il Filò”.

- Un press tour di due giorni con giornalisti di testate legate al turismo cultura. Questi sono

concentrati sulle proposte turistiche gravitanti su Belluno – Alpago e Feltre.

Al termine del progetto il gruppo di lavoro ha verificato la costituzione di un importante network di

operator turistici e il raggiungimento di molti obiettivi previsti nella fase di avvio di progetto.