il progetto pharos: un bilancio conclusivo convegno finale.pdf · 1. presentazione del progetto...
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LIFE AMBIENTELIFE AMBIENTEProgetto P.H.A.R.O.S.Progetto P.H.A.R.O.S.
LIFE04ENV/IT/000437LIFE04ENV/IT/000437
““PlaygroundsPlaygrounds, , HarboursHarbours and and ResearchResearch of of SustainabilitySustainability” ”
La registrazione EMAS dei porti turistici e dei campi da golfLa registrazione EMAS dei porti turistici e dei campi da golf
La Filanda Golf AlbisolaSuperiore (SV)
Castellaro Golf -Castellaro (IM)
Cala Cravieu Celle Ligure (SV)
Marina degli Aregai S.Stefano al Mare (IM)
Università di GenovaDip. Te. Ris.
Regione Liguria Università di Torino Centro Agroinnova
Agenzia Regione per la Protezione dell’Ambiente Ligure
Servizi Industriali Genova SIGE S.r.l. Comune di Arenzano (GE)
Comune di Varazze (SV)
Comune di Cogoleto(GE
Comune di AlbisolaSuperiore (SV)
Comune di Celle Ligure (SV)
Comune di AlbissolaMarina (SV)
Comune di Garlenda (SV)
Golf Tennis Club della Pineta Arenzano (GE)
Golf Club Garlenda (SV)
Circolo Golf degli Ulivi Sanremo (IM)
Circolo Golf Tennis Rapallo (GE)
Marina di Varazze (SV) Portosole Sanremo (IM)
Il progetto PHAROS: Il progetto PHAROS: un bilancio conclusivoun bilancio conclusivo
DottDott..ssa ssa Laura Muraglia Laura Muraglia
Regione LiguriaRegione Liguria
DipDip. Ambiente . Ambiente
Settore Politiche dello sviluppo sostenibileSettore Politiche dello sviluppo sostenibile
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
Ente beneficiario e capofila:Ente beneficiario e capofila:1. REGIONE LIGURIA1. REGIONE LIGURIA
13. Marina di 13. Marina di Varazze Varazze (SV)(SV)
14. Porticciolo Cala 14. Porticciolo Cala CravieuCravieu Celle Ligure (SV)Celle Ligure (SV)
15. Marina 15. Marina AregaiAregai –– S. Stefano al Mare (IM)S. Stefano al Mare (IM)
16. 16. PortosolePortosole SanremoSanremo
17. Circolo Golf e Tennis Rapallo (GE)17. Circolo Golf e Tennis Rapallo (GE)
18. Circolo Golf della Pineta 18. Circolo Golf della Pineta –– Arenzano Arenzano (GE) (GE)
19. La Filanda 19. La Filanda -- AlbisolaAlbisola Superiore (SV)Superiore (SV)
20. Golf Club 20. Golf Club Garlenda Garlenda (SV)(SV)
21. 21. Castellaro Castellaro Golf (IM)Golf (IM)
22. Golf Club degli Ulivi 22. Golf Club degli Ulivi -- SanremoSanremo
2. Università di Genova2. Università di Genova
3. Università di Torino3. Università di Torino
4. ARPAL4. ARPAL
5. SIGE 5. SIGE SrlSrl
6. Comune di 6. Comune di ArenzanoArenzano
7. Comune di 7. Comune di CogoletoCogoleto
8. Comune di 8. Comune di VarazzeVarazze
9. Comune di Celle Ligure9. Comune di Celle Ligure
10. Comune di 10. Comune di AlbisolaAlbisola SuperioreSuperiore
11. Comune di 11. Comune di AlbissolaAlbissola MarinaMarina
12. Comune di 12. Comune di GarlendaGarlenda
Partner:Partner:10 STRUTTURE TURISTICHE:4 PARTNER SCIENTIFICI:
7 COMUNI:
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
PUBBLICAZIONE FINALE: LE LINEE GUIDA PUBBLICAZIONE FINALE: LE LINEE GUIDA Qualità ambientale e sviluppo turistico Qualità ambientale e sviluppo turistico
locale: nuovi percorsi di locale: nuovi percorsi di governance governance 8000 copie8000 copie
PRODOTTI PREVISTIPRODOTTI PREVISTI
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
1. 1. Presentazione del progetto Life PHAROSPresentazione del progetto Life PHAROS Tempi: 12Tempi: 12--0505--0505
2. 2. L’Analisi Ambientale Iniziale di porticcioli e golfL’Analisi Ambientale Iniziale di porticcioli e golf Tempi: 19Tempi: 19--0707--0505
3. 3. La La governance governance Tempi: 19Tempi: 19--1010--0505
4. 4. La prima bozza delle linee guidaLa prima bozza delle linee guida Tempi: 15Tempi: 15--0202--0606
5. 5. ComunicazioneComunicazione Tempi: 31Tempi: 31--0303--0606
6. Buone pratiche di gestione delle strutture (GOLF)6. Buone pratiche di gestione delle strutture (GOLF) Tempi: 26Tempi: 26--0404--0606
7. 7. Le linee guida definitiveLe linee guida definitive Tempi: 24Tempi: 24--1111--0606
8. 8. Progetti per il futuroProgetti per il futuro Tempi: 24Tempi: 24--1111--0606
COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE 8 Open 8 Open Group Group (OG)(OG)
Buone pratiche di gestione delle strutture (PORTI)Buone pratiche di gestione delle strutture (PORTI) Tempi: 11Tempi: 11--1010--0606
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE
3 WORKSHOP SCIENTIFICI3 WORKSHOP SCIENTIFICI
2 CONVEGNI DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI2 CONVEGNI DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI
1.1. Convegno e Workshop scientifico “Comunicazione”, Convegno e Workshop scientifico “Comunicazione”, 30 MARZO 200630 MARZO 2006
2.2. Workshop Scientifico in EUROFLORA 2006 “Buone Workshop Scientifico in EUROFLORA 2006 “Buone pratiche di gestione ambientale dei campi da golf, pratiche di gestione ambientale dei campi da golf, 26 APRILE 200626 APRILE 2006
3.3. Workshop scientifico in 46° salone nautico 2006, Workshop scientifico in 46° salone nautico 2006, “Buone pratiche di gestione ambientale dei porticcioli”, “Buone pratiche di gestione ambientale dei porticcioli”, 11 OTTOBRE 0611 OTTOBRE 06
4.4. Convegno “Sviluppo turistico, Convegno “Sviluppo turistico, GovernanceGovernance locale e locale e ambiente,”OG Le linee guida finali, ambiente,”OG Le linee guida finali,
Progetti per il futuro, Progetti per il futuro, GIORNATA LIFE +: il nuovo GIORNATA LIFE +: il nuovo programma UE per l’ambiente, 24 NOVEMBRE 06programma UE per l’ambiente, 24 NOVEMBRE 06
E ancora, E ancora,
a livello regionale, nazionale e europeoa livello regionale, nazionale e europeo…………
•• 1 sito web bilingue 1 sito web bilingue www.www.lifepharoslifepharos..itit
•• 5000 depliant di presentazione di Comuni e strutture e 5000 depliant di presentazione di Comuni e strutture e per il buon comportamento di golfisti, per il buon comportamento di golfisti, diportisti diportisti e turistie turisti
•• PannellisticaPannellistica su PHAROS in strutture e Comuni su PHAROS in strutture e Comuni
•• 1 Video di presentazione del progetto presso altri 1 Video di presentazione del progetto presso altri eventi eventi
•• Presentazione del progetto ad 11 eventi correlati Presentazione del progetto ad 11 eventi correlati (convegni, seminari)(convegni, seminari)
•• Articoli su quotidiani, periodici, riviste specializzateArticoli su quotidiani, periodici, riviste specializzate
•• Creazione di una rete di aderenti agli OG (76 adesioni)Creazione di una rete di aderenti agli OG (76 adesioni)
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
Marina di Marina di Varazze Varazze
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
E ancora, a livello localeE ancora, a livello locale…………
1 trofeo Golf “PHAROS” su 5 campi, 1 trofeo Golf “PHAROS” su 5 campi, 26 agosto/30 settembre 2006 26 agosto/30 settembre 2006
1 regata Laser “PHAROS” 30 settembre, 1 regata Laser “PHAROS” 30 settembre, 01 ottobre 2006 (Celle Ligure 01 ottobre 2006 (Celle Ligure VarazzeVarazze))
SITO WEB: SITO WEB: www.www.lifepharoslifepharos..itit
COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE
GLI EVENTI EFFETTUATIGLI EVENTI EFFETTUATI
COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE
GLI EVENTI EFFETTUATIGLI EVENTI EFFETTUATI
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
COSTICOSTI
TUTTO TUTTO CIO’ CIO’ E’E’ STATO ORGANIZZATOSTATO ORGANIZZATO DALLA DALLA SEGRETERIA TECNICA REGIONALE (con ARE SEGRETERIA TECNICA REGIONALE (con ARE spaspa, , ECOSISTEMI ECOSISTEMI srlsrl), in collaborazione con SIGE ), in collaborazione con SIGE srl srl e e gli altri partner gli altri partner
SPESA tot: SPESA tot: € 82.752,00 REGIONE LIGURIA€ 82.752,00 REGIONE LIGURIA
€ 10.000,00 ARPAL€ 10.000,00 ARPAL
€ 10.000,00 € 10.000,00 DipDip.Te..Te.RisRis..
€ 2100,00 Comuni€ 2100,00 Comuni
33 postazioni informative (33 postazioni informative (RivRiv.. BeiguaBeigua) )
1 indagine conoscitiva sul territorio1 indagine conoscitiva sul territorio
Educazione ambientale “Educazione ambientale “PharosPharos in classe”in classe”
Convegni locali (Convegni locali (GarlendaGarlenda, 4 agosto 06; , 4 agosto 06; Albisola SupAlbisola Sup., ., 23 settembre 2006)23 settembre 2006)
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
E ancora, a livello localeE ancora, a livello locale…………
ORGANIZZATOORGANIZZATO DAI COMUNI, in collaborazione DAI COMUNI, in collaborazione con la Segreteria tecnica regionale e le strutture con la Segreteria tecnica regionale e le strutture turisticheturistiche
SPESA tot: € 4.700,00 per ComuneSPESA tot: € 4.700,00 per Comune
TUTTO QUESTO PERTUTTO QUESTO PER…………Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
PROMUOVERE I SGAPROMUOVERE I SGAA ALTRI ENTI PUBBLICI E PRIVATI, AI CITTADINI, AI A ALTRI ENTI PUBBLICI E PRIVATI, AI CITTADINI, AI
TURISTI E AI FRUITORI DELLE STRUTTURETURISTI E AI FRUITORI DELLE STRUTTURE
AUMENTARE IL DIALOGOAUMENTARE IL DIALOGOTRA P.A. E STRUTTURE TURISTICHETRA P.A. E STRUTTURE TURISTICHE
MODELLO DI SVILUPPO LOCALE MODELLO DI SVILUPPO LOCALE ESPORTABILEESPORTABILE
Marina di Marina di AregaiAregai
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.TUTTO QUESTO GRAZIE ATUTTO QUESTO GRAZIE A……
LIFE AMBIENTELIFE AMBIENTEProgetto P.H.A.R.O.S.Progetto P.H.A.R.O.S.
LIFE04ENV/IT/000437LIFE04ENV/IT/000437
Qualità ambientale e sviluppo Qualità ambientale e sviluppo turistico locale: nuovi percorsi di turistico locale: nuovi percorsi di
governancegovernance: :
le linee guida di PHAROSle linee guida di PHAROS
DottDott..ssa Ingrid ssa Ingrid BarileBarile
SIGE SIGE srlsrl
La Filanda Golf AlbisolaSuperiore (SV)
Castellaro Golf -Castellaro (IM)
Cala Cravieu Celle Ligure (SV)
Marina degli Aregai S.Stefano al Mare (IM)
Università di GenovaDip. Te. Ris.
Regione Liguria Università di Torino Centro Agroinnova
Agenzia Regione per la Protezione dell’Ambiente Ligure
Servizi Industriali Genova SIGE S.r.l. Comune di Arenzano (GE)
Comune di Varazze (SV)
Comune di Cogoleto(GE
Comune di AlbisolaSuperiore (SV)
Comune di Celle Ligure (SV)
Comune di AlbissolaMarina (SV)
Comune di Garlenda (SV)
Golf Tennis Club della Pineta Arenzano (GE)
Golf Club Garlenda (SV)
Circolo Golf degli Ulivi Sanremo (IM)
Circolo Golf Tennis Rapallo (GE)
Marina di Varazze (SV) Portosole Sanremo (IM)
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
IL PRODOTTO FINALE del progettoIL PRODOTTO FINALE del progetto
LINEE GUIDA per la predisposizione di sistemi di gestione
ambientale secondo i requisiti del
Regolamento EMAS II di strutture turistiche
importanti (porticcioli turistici e campi da golf) integrati con i sistemi di gestione ambientale e
con i processi di Agenda 21 Locale degli Enti
Locali
Appeal turisticoAppeal turistico
Basato sulleBasato sulle
RISORSE RISORSE NATURALISTICHE DEL NATURALISTICHE DEL
TERRITORIOTERRITORIO
GESTIONEGESTIONESOSTENIBILESOSTENIBILE
OFFERTA OFFERTA TURISTICATURISTICA
7 COMUNI
Tutti ISO 14001(1 EMAS, ora 4)
6 CAMPI DA GOLF 4 PORTICCIOLITURISTICI
COME CREARE UN PROCESSO DI TURISMOSOSTENIBILE ?
Partner tecnici e scientifici
MODELLO P.H.A.R.O.S di GOVERNANCE
TERRITORIALE
Finalizzato al turismo sostenibile
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
Il modello P.H.A.R.O.S.Il modello P.H.A.R.O.S.
IL RAGGIUNGIMENTO E LA GESTIONE
DI UNA QUALITA’“INDIVIDUALE”
CONSOLIDAMENTO E PROGRESSIVO
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ AMBIENTALE DEI
PORTI, DEI GOLF E DEI COMUNI
ATTRAVERSO L’EMAS
MODELLO P.H.A.R.O.S di GOVERNANCE
TERRITORIALE
Finalizzato al turismo sostenibile
UTILIZZO DI BEST AVAIBLE TECHNIQUES PER LA
GESTIONE DEI PORTI E DEI GOLF
UTILIZZO DELL’EMAS COME STRUMENTO PER SOSTENERE UNA GESTIONE CONDIVISA E
SOSTENIBILE DEL TERRITORIO LA CONDIVISIONEDELLA QUALITA’
Il modello P.H.A.R.O.S. nelle Il modello P.H.A.R.O.S. nelle LINEE GUIDAProgetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S. LINEE GUIDA
GOVERNANCEUTILIZZO DELL’EMAS
COME STRUMENTO PER SOSTENERE UNA
GESTIONE CONDIVISA E SOSTENIBILE DEL
TERRITORIO
Spiegazione dettagliata di:
IL METODO(l’integrazione in due step…)
GLI STRUMENTI(aspetti ambientali di comprensorio,
Protocollo di intesa…)
L’APPLICAZIONE
I RISULTATI
MODELLO
ESPORTABILE
COME ?
Comune di Arenzano (GE) Comune di
Varazze (SV)Comune di Cogoleto
(GEComune di Albisola
Superiore (SV)Comune di Celle
Ligure (SV)Comune di Albissola
Marina (SV)
Comune di Garlenda (SV)
Regione Liguria
SUDDIVISIONE DEI LIVELLI DECISIONALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE
TRA I COMUNI
Livello politico : tavolo unificato dei Sindaci e Assessori All’Ambiente dei ComuniLivello tecnico : tavolo unificato dei funzionari tecnici dell’area tecnica/ambiente dei
Comuni che si occupano anche dei sistemi di gestione ambientale
IL LIVELLO POLITICO FORNISCE INDICAZIONI DI INDIRIZZO
STRATEGICO
IL LIVELLO TECNICO LE TRADUCE IN PIANI ED AZIONI CONCRETAMENTE
REALIZZABILI
IL LIVELLO POLITICO ASSEGNA LE RISORSE
NECESSARIE
IL LIVELLO TECNICO LE UTILIZZA PER DARE REALIZZAZIONE ALLE AZIONI E MONITORA
E VALUTA I RISULTATI CON STRUMENTI TECNICI
IL LIVELLO POLITICO MONITORA E VALUTA I RISULTATI TENENDO CONTO
DELLA RENDICONTAZIONE TECNICA
Comuni di :
ARENZANO, COGOLETO, VARAZZE, CELLE LIGURE, ALBISSOLA MARINA, ALBISOLA SUPERIORE
ASPETTI AMBIENTALI DI COMPRENSORIO
Appartenenza del territorio ad aree protette
Mobilità urbana
Gestione dei rifiuti
Tutela, fruizione e gestione coordinata della costa
Patrimonio boschivo
Comuni di :
ARENZANO, COGOLETO, VARAZZE, CELLE LIGURE, ALBISSOLA MARINA, ALBISOLA SUPERIORE
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI DI COMPRENSORIO
a. L’impatto ambientale incide negativamente sullo sviluppo sostenibile
(vivibilità del territorio, salute dei cittadini/turisti, flora, fauna e matrici
ambientali in genere)
b. L’impatto presenta margini di miglioramento oggettivi
c. L’aspetto rappresenta una risorsa naturalistica, culturale e/o turistica di
rilievo nell’ambito del territorio comprensoriale
d. L’aspetto ambientale, affrontato in termini comprensoriali, consente una
gestione più efficiente ed efficace che a livello comunale
e. Esiste una volontà politica comune di gestione dell’aspetto ambientale a
livello di comprensorio
f. Esiste una manifesta richiesta da parte dei cittadini/ turisti di una migliore
gestione dell’aspetto ambientale
Aspetto Ambientale: MOBILITA’ URBANA
INDICATORI AMBIENTALI:
- Ia2: Emissioni annue di inquinanti atmosferici derivanti da traffico veicolare
- Ia3: Emissioni acustiche derivanti da traffico veicolare
Indicatori sociali:
- Is4: Esistenza di proteste documentate (segnalazioni, lamentele) in merito alla mobilità urbana
Indicatori economici:
- Ie3: numero dei transiti complessivi annui in ingresso e uscita dai caselli autostradali di Arenzano, Varazze, Celle Ligure e
Albisola.
- le4: variazione della percentuale di contravvenzioni annue complessive per divieto di sosta rispetto al numero annuo
complessivo di contravvenzioni emesse nel comprensorio
- le5: variazione del numero di incidenti stradali annui verificatisi nel comprensorio
Protocollo Di Intesa Articolo 6. Modalità di attuazione Per l’attuazione di quanto definito negli articoli 5 e 6 vengono istituiti un Comitato Tecnico ed un Comitato Politico formati da rappresentanti di entrambe le parti firmatarie; in particolare il Comitato Tecnico sarà rappresentato dai Responsabili di Gestione Ambientate (RGA) del Comune di Garlenda e del Golf Club Garlenda e il Comitato Politico sarà rappresentato dai Rappresentanti della Direzione (RD) (oppure rispettivamente da Sindaco e Presidente) del Comune di Garlenda e del Golf Club Garlenda. (da verificare le cariche) Relativamente all’adeguamento dei rispettivi sistemi di gestione ambientale ai contenuti del presente atto, le parti si impegnano a: - modificare la documentazione di sistema (procedure, manuale e altra
documentazione di sistema) relativa ai punti della norma ISO 14001:2004 di seguito riportati, al fine di recepire i contenuti del presente atto :
o 4.4.1 “Risorse, ruoli, responsabilità e autorità” (esplicitare l’assegnazione dei ruoli e delle responsabilità relative al Comitato Tecnico ed al Comitato Politico di cui all’art.6 del presente atto)
o 4.3.3. “Obiettivi, traguardi e Programma/i” (esplicitare l’esistenza del momento di condivisione degli obiettivi di miglioramento tra le parti oggetto del presente atto come previsto negli artt. 4 e 5 ed esplicitare le modalità con cui avviene)
o 4.6 “Riesame della Direzione” (prevedere, in sede dei riesami della Direzione delle due parti, la discussione di quanto emerso dalla condivisione degli obiettivi di miglioramento o, laddove ritenuto opportuno condividere direttamente i Riesami della Direzione )
Sottoporre il presente protocollo di intesa ed i suoi aggiornamenti all’Ente di certificazione in sede di visita periodica affinché possa verificare il rispetto degli impegni in esso previsti (..omissis…)
Il modello P.H.A.R.O.S. nelle Il modello P.H.A.R.O.S. nelle LINEE GUIDAProgetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S. LINEE GUIDA
registrazione EMASCONSOLIDAMENTO E
PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ AMBIENTALE DEI PORTI, DEI GOLF (E
DEI COMUNI)
ATTRAVERSO L’EMAS
Spiegazione dettagliata di:
Il Reg. EMAS e la norma ISO 14001(criteri generali e percorso guidato all’imlementazione di un SGA ISO 14001 ed EMAS)
L’applicazione ai porti ed ai golf(percorso guidato all’effettuazione dell’analisi ambientale e all’elaborazione della dichiarazione ambientale EMAS di un porticciolo turistico e di un campo da golf)
COME ?
La Filanda Golf AlbisolaSuperiore (SV)
Castellaro Golf -Castellaro (IM)
Cala Cravieu Celle Ligure (SV)
Marina degli Aregai S.Stefano al Mare (IM)
Golf Tennis Club della Pineta Arenzano (GE)
Golf Club Garlenda (SV)
Circolo Golf degli Ulivi Sanremo (IM)
Circolo Golf Tennis Rapallo (GE)
Marina di Varazze (SV) Portosole Sanremo (IM)
LA FILANDA SRL GOLF
PorticcioloMARINA DEGLI AREGAI
PorticcioloPORTOSOLE CNIS
Iso 14001
Il modello P.H.A.R.O.S. nelle LINEE GUIDAProgetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
BUONE PRATICHEUTILIZZO DI BEST
AVAIBLE TECHNIQUESPER LA GESTIONE DEI
PORTI E DEI GOLF
Spiegazione dettagliata di:
BUONE PRATICHE e relativi STUDI SCIENTIFICI per la loro elaborazione ed applicazione:Gestione e difesa del tappeto erboso (GOLF)
Valorizzazione e salvaguardia della bodiversità nei golf e indicazioni per la progettazione nel rispetto dell’habitat naturale (GOLF)
Tecniche di valutazione dello stato ambientale delle acque e dei fondali nei porticcioli (PORTI)
La gestione dei rifiuti (Dlgs 182/03) (PORTI)
Il risparmio energetico (PORTI E GOLF)
QUALI ?
Università di GenovaDip. Te. Ris.
Regione Liguria Università di Torino Centro Agroinnova
Agenzia Regione per la Protezione dell’Ambiente Ligure
Prodotto Vol
atili
tà
Solu
bilit
à
Pers
iste
nza
Mob
ilità
Vol
atili
tà in
suol
i um
idi
Perc
olaz
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s. U
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Tos
s. U
ccel
li
Tos
s. Pe
sci
Tos
s. A
pi
Tos
s. D
aphn
ia
Ris
chio
toss
icol
ogic
o
Val
ore
com
ples
sivo
Benalaxyl 2 2 2 2 2 2 12 2 1 2 1 3 9 21 Benfluralin 2 1 2 1 3 1 10 1 1 3 1 3 9 19 Benfuracarb 1 2 1 1 2 0 7 3 3 3 3 2 14 21 Carbaryl 1 2 1 2 1 2 9 2 1 2 3 3 11 20 Chlorthal dimetyl 2 1 2 1 2 1 9 4 1 2 1 2 10 19 2,4-D 2 3 1 3 2 3 14 3 1 2 1 1 8 22 Dicamba 2 3 1 3 1 5 15 2 1 1 1 1 6 21 Dicloran 2 2 1 2 2 2 11 2 1 2 2 2 9 20 Fenoxaprop-p-etile 1 1 1 1 1 0 5 2 1 3 1 2 9 14 Fluroxypyr 2 2 2 2 1 3 12 2 1 1 1 1 6 18 Fosetyl Al 1 3 1 3 1 0 8 1 1 1 1 1 5 14 Iprodione 2 2 1 2 1 2 10 2 1 2 2 3 10 20 Isoxaben 2 2 2 1 1 2 10 1 1 2 2 2 8 18 MCPA 2 3 1 2 1 2 11 2 2 1 2 1 8 19 Mecoprop 2 3 1 3 1 4 14 2 2 1 2 1 8 22 Metalaxyl 2 3 2 3 1 5 16 1 2 1 3 1 8 24 Oxadiazon 1 2 2 1 2 1 9 1 1 2 1 2 7 16 Pendimethalin 2 1 2 1 3 1 10 2 1 3 2 3 11 21 Prochloraz 2 2 3 2 2 3 14 2 1 2 2 2 9 23 Propamocarb 3 3 2 1 1 0 10 1 1 1 2 1 6 16 Propiconazole 2 2 2 2 1 2 11 2 1 2 2 2 9 20 Spinosad 1 2 1 1 1 0 6 1 1 2 3 2 9 15 Tebuconazole 1 2 3 2 1 3 12 2 1 2 1 2 8 20 Tolclofos methyl 3 2 2 1 1 1 10 1 1 2 1 2 7 17 Triclopyr 2 3 2 2 1 3 13 3 1 1 2 1 8 21 Trifluralin 2 1 2 1 1 1 8 1 1 3 3 3 11 19 Trinexapac ethyl 2 3 1 2 1 2 11 1 2 1 1 1 6 17
TABELLA: CLASSI DI RISCHIO TOSSICOLOGICO E AMBIENTALE PER I PRINCIPI ATTIVI REGISTRTATI PER L’IMPIEGO SUL TAPPETO ERBOSO
QBS-ar Il QBS-ar ( Qualità Biologica del Suolo – artropodi) è un metodoapplicato a livello sperimentale che, esaminando alcuni organismi chepopolano il terreno, cerca di comprenderne la qualità del suolo attraversoun indice. L’elaborazione di tale indice è basata sul concetto di formabiologica cioè sulle convergenze morfologico funzionali di tutti gliorganismi che subiscono condizioni ambientali simili. A gruppi con ugualecapacità di adattamento alla vita edifica sono attribuiti valori simili; ilvalore è chiamato indice eco-morfologico o EMI, la somma dei valori EMIdetermina il valore del QBS-ar.
VALUTAZIONE DI INCIDENZA:Pratica con la quale gli Enti competenti stimano gli impatti che un dato intervento o un piano determinano sugli habitat naturali o sulle specie del sito. Progettista o Ente pianificatore presentano una relazione o studio di incidenza all’Ente competente per la V.I.
I Vademecum P.H.A.R.O.S. Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
GOLF
Decalogo per la manutenzione dei tappeti erbosi
Buone pratiche per la tutela degli ecosistemi e della rete ecologica
PORTI
Buone pratiche di gestione dei porticcioli turistici per la qualità del mare, delle acque e dei sedimenti
Decalogo per la gestione dei rifiuti
PORTI E GOLF
Buone pratiche per il risparmi energetico
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
I Vademecum P.H.A.R.O.S.
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
Gli approfondimenti tecnici
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
GOVERNANCE
BUONE PRATICHE
COMUNICAZIONE
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
Gli approfondimenti tecnici
Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.Progetto LIFE04ENV/IT/000437 P.H.A.R.O.S.
Un sentito ringraziamento a tutti
EMASEMAS
by Jorge Díaz del Castillo
European Commission DG Environment
Genoa 24 November 2006Genoa 24 November 2006
EVALUATES
MA
NA
G
SI PROVES
BACKGROUND Most Robust Requirements
ISO/EN ISO 14001
+ Public Reporting
+ Legal Compliance
+ Employees Participation
+ Performance improvement
EMAS
EVER Results
- EMAS does improve environmental performances - EMAS does improve compliance w/ environmental
legislation
- EMAS not perceived as ‘the’ system of reference - Lack of competitive reward
Drivers:
Barriers:
Other main findings:
- Majority do not want to stop EMAS: useful tool- Most requested changes: make EMAS global + provide
incentives to participating organisations
•Simplify = expand number of SMEs
•EMAS as a standard of excellence
•EMAS Global
•Meaningful incentives
•Optional reporting options
•Improve institutional set up of the scheme
Legal Compliance
Performance
Reporting
Simplify (I)
Proportionality
Easier implementation
Simplify (II)
Less red tape
More user friendly
On-line statement
Simplify (III)
Clarifyroles/tasks/procedures
Company-wide registration
Regulatory
Financial
Technical assistance
Awareness
Reinfor
ced Perf
orman
ce
Reinfor
cedRep
ortin
g
EMAS Global
TIMING Next Steps
- 1st Draft text: end-summer - Open internet consultation: November - Stakeholder workshop: December- COM Impact assessment: December- COM Inter-Service Consultation: February 07
2005 2006 2007 2008 2009 2010
EP – Council agreement1st draft Revision
Commission adoptionExternal evaluation New EMAS III
Next steps until COM adoption:
LIFE +
Dott. Marco Venanzi Commissione Tecnico Scientifica
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
Il Sole 24 Ore, Milano 18 ottobre 2006
Caratteristiche generali LIFEProgramma: co-finanziamento di proposte progettuali presentate da proponenti pubblici e privati, Reg. CE/CEE
Obiettivo generale – nel contesto dello sviluppo sostenibile contribuire - attraverso il co-finanziamento di appropriate proposte progettuali che propongano nuove soluzioni ai problemi ambientali rilevanti e ricorrenti - al miglioramento e, ove necessario, all’attuazione della politica e legislazione ambientale comunitaria favorendo l'integrazione delle considerazioni ambientali in altre politiche dell'UE.
M. Venanzi
CARATTERISTICHE GENERALI LIFE• Attuazione - LIFE è stato realizzato in tre fasi:• • LIFE I (1992-1995) sono stati stanziati 400 M€;• • LIFE II (1996-1999) sono stati stanziati 450 M€;• • LIFE III (2000-2006), sono stati stanziati 640
M€ (2000- 2004), e 317,2 (2005-2006) per un totale di 957,2 M€
M. Venanzi
LIFE +•Nel contesto delle nuove Prospettive finanziarie dell’Unione Europea 2007-2013 il finanziamento dell’ambiente verrà integrato in tutte le altre rubriche di spesa. In particolare nella rubrica 1 “Crescita sostenibile”, nella rubrica 2 “Conservazione e gestione delle risorse naturali”, nella rubrica 3 tramite il Fondo Sociale Europeo nonché nella rubrica 4 “Europa come partner globale”.A ciò si aggiungerà un fondo specifico dedicato all’ambiente (LIFE +) nel contesto della rubrica 2, complementare alle altre fonti di finanziamento. •Il Regolamento del nuovo LIFE, se approvato entro dicembre 2006,sarà in vigore dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013 con una dotazione finanziaria iniziale proposta di 2.190 milioni di euro. Attualmente, il testo approvato nel Consiglio Ambiente di giugno2006 come pure gli emendamenti in seconda lettura del parlamentoUE prevedono una dotazione vicina a 1.900 milioni di euro. Analoga dotazione di LIFE.
M. Venanzi
Genesi del Programma • Programma LIFE : Ambiente, Natura (no
Paesi Terzi) • Quadro di cooperazione per lo sviluppo
sostenibile dell’ambiente urbano • Programma di azione per la promozione
delle Organizzazioni non governative attive nel campo della protezione ambientale
• Forest Focus
M. Venanzi
Principali caratteristiche di LIFE+(al momento non ancora completamente determinabili)
• Delega di gestione agli Stati membri?No (?), oppure solo per Natura?
• Programmazione pluriennale (2007-2010 e 2011-2013) congiunta Stati membri-UE; programmazione annuale nazionale (solo per Natura?)
• Non più concorso delle idee (per Ambiente) ma anche diffusione delle migliori pratiche e/o attività di comunicazione e formazione.
M. Venanzi
Bozza Regolamento LIFE+Posizione comune Consiglio Ambiente giugno 2006
Art. 1 “Finalità”Art. 3 “Criteri di ammissibilità”Art. 4 “Obiettivi specifici”Art. 5 “Tipologie di intervento”Art. 6 “Programmazione”Art. 7 “Procedure finanziarie e delega
all’esecuzione del bilancio”Art. 10 “Complementarietà tra strumenti
finanziari”
Art. 1 “Finalità”
Obiettivo generale di LIFE+:contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa comunitaria in materia di ambiente, compresa l’integrazione dell’ambiente in altre politiche, contribuendo in tal modo allo sviluppo sostenibileLIFE+ favorisce l’attuazione del 6EAP, comprese le strategie tematiche e finanzia misure e progetti con valore aggiunto europeo negli SM
Art. 3 “Criteri di ammissibilità”Le misure e i progetti previsti dal LIFE+ (eventualmente nei Programmi pluriennali strategici e nei Programmi annuali di lavoro) dovranno soddisfare i seguenti criteri:1) Essere di interesse comunitario
2) Essere coerenti e fattibili sotto il profilo tecnico e finanziario e dovranno presentare un rapporto costi-benefici soddisfacente
Art. 3 “Criteri di ammissibilità”Inoltre al fine di assicurare un valore aggiunto europeo e per evitare che siano finanziate attività ricorrenti, le misure e i progetti attuati dovranno soddisfare almeno uno dei seguenti criteri. Saranno:
a) misure e progetti riguardanti le migliori pratiche o misure e progetti di dimostrazione destinati a dare attuazione alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici o alla direttiva 92/43/CEE concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvaticheb) misure e progetti innovativi o misure e progetti di dimostrazione attinenti ad obiettivi comunitari in materia di ambiente, compresi lo sviluppo o la diffusione delle migliori pratiche in termini di tecniche, know-how o tecnologiec) campagne di sensibilizzazione e formazione specifica per gli agenti utilizzati nella prevenzione degli incendi boschivid) misure e progetti finalizzati alla definizione ed alla realizzazione di obiettivi comunitari connessi con il monitoraggio a lungo termine e su vasta scala, armonizzato e completo, delle foreste e delle “interazioni” ambientali
Interesse comunitario
• Trattato UE – Rispetto e avanzamento normativa primaria, secondaria, in preparazione
• VI EAP (di cui strategie tematiche)
Art. 4 “Obiettivi specifici”
Relativi a tre componenti:
Natura e Biodiversità
Attuazione e “Governance”
Informazione e comunicazione
Componente “Natura e Biodiversità”Obiettivi specifici• contribuire all'attuazione della
politica e della normativa comunitarie in materia di natura e biodiversità, in particolare delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE, compreso il livello locale e regionale, e sostenere l'ulteriore sviluppo e attuazione della rete Natura 2000, compresi gli habitat e le specie costiere e marine
• contribuire a consolidare la base delle conoscenze per la formulazione, la valutazione ex ante, il monitoraggio e la valutazione ex post della politica e della normativa comunitarie in materia di natura e biodiversità
Componente “Natura e Biodiversità”
Obiettivi specifici• fornire un sostegno alla messa a punto e all'attuazione di approcci e strumenti strategici per il monitoraggio e la valutazione ex ante della natura e della biodiversità e dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto su di esse, specialmente in rapporto con il raggiungimento dell'obiettivo di bloccare la perdita di biodiversità nella Comunità entro il 2010
• fornire un sostegno al miglioramento della “governance” ambientale, favorendo una maggiore partecipazione dei soggetti interessati, comprese le organizzazioni non governative, al processo di consultazione e all'attuazione della politica e della legislazione in materia di natura e biodiversità
Componente “Attuazione e Governance”Obiettivi specifici• contribuire allo sviluppo e alla
dimostrazione di approcci, tecnologie, metodi e strumenti innovativi
• contribuire a consolidare la base delle conoscenze per la formulazione, la valutazione ex ante, il monitoraggio e la valutazione ex post della politica e della legislazione ambientale
• fornire un sostegno alla messa a punto e all'attuazione di approcci per il monitoraggio e la valutazione ex ante dello stato dell'ambiente e dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto su di esso
Componente “Attuazione e Governance”Obiettivi specifici• agevolare l'attuazione della
politica comunitaria in materia di ambiente, soprattutto a livello locale e regionale
• fornire un sostegno al miglioramento della governance ambientale, favorendo una maggiore partecipazione dei soggetti interessati, comprese le organizzazioni non governative, al processo di consultazione e all'attuazione delle politiche
Componente “Informazione e comunicazione”
Obiettivi specifici• assicurare la diffusione delle informazioni e sensibilizzare alle tematiche ambientali, inclusa la prevenzione degli incendi boschivi
• fornire un sostegno alle misure di accompagnamento, quali informazione, azioni e campagne di comunicazione, conferenze e formazione, inclusa la formazione in materia di prevenzione degli incendi boschivi
Art. 5 “Tipologie di intervento”
Il finanziamento comunitario può assumere una delle seguenti forme:
a) Convenzioni di sovvenzione: Sovvenzioni di azioni: fino a 50% ( “Natura e biodiversità”
eccezionalmente fino al 75% per i progetti riguardanti habitat o specie prioritari)
Sovvenzioni di funzionamento: per le ONG fino al 70%b) Contratti di appalto pubblico
Ecc.
Art. 6 “Programmazione”
La Commissione elabora un Programma pluriennale strategicoper il periodo 2007-2010 ed un secondo Programma per il periodo 2011-2013. Tali Programmi definiscono gli obiettivi principali (in accordo agli art. 1, 3 e 4), i settori prioritari di azione, le tipologie di misura e i risultati attesi.Nel quadro dei Programmi pluriennali strategici gli Stati Membri , per la parte di bilancio gestita tramite delega trasmettono, per ogni anno, le bozze dei Programmi di lavoro annuali nazionali nei quali dovranno essere definiti: i settori prioritari, gli obiettivi specifici nazionali, le misure, i criteri di ammissibilità, le stime dei costi ed il quadro di monitoraggio
Art. 7 “Procedure finanziarie e delega dell’esecuzione del bilancio”
Due forme di attuazione a livello finanziario:
1) Gestione centrale diretta del bilancio comunitario (Commissione europea) fino ad massimo del 20% della dotazione finanziaria del Programma LIFE+
2) Gestione centrale indiretta (delega agli SM) ex art. 54, paragrafo 2, lett. c) del Regolamento CE n. 1605/2002 fino ad massimo dell’80% della dotazione finanziaria del Programma LIFE+
Modalità di attuazione
Art. 54 del Regolamento finanziario 1605/2002
1. La Commissione non può affidare a terzi i poteri di esecuzione di cui è titolare in forza dei trattati, ove implichino un ampio margine di discrezionalità tale da esprimere scelte politiche. Le funzioni di esecuzione delegate devono essere esattamente definite e il loro uso deve essere rigorosamente controllato.
2. Nei limiti previsti al paragrafo 1, la Commissione quando esegue il bilancio in modo centralizzato indiretto secondo l’art. 53, paragrafo 2, può affidare funzioni d’esecuzione del bilancio:
a) alle agenzie di diritto comunitario di cui all’art. 55 (in proseguo: “Agenzie esecutive”);
b) ad organismi creati dalle Comunità, di cui all’art. 185 nella misura in cui vi sia compatibilità con la missione dell’organismo definita dall’atto di base:
c) ad organismi nazionali pubblici o a entità di diritto privato investiti di attribuzioni di servizio pubblico che presentano sufficienti garanzie finanziarie nelle condizioni previste dalla modalità di esecuzione
Modalità di attuazione
Stato Membro
AgenziaNazionale ?
Commissione
Modalità di attuazione
• Agenzia Nazionale: è responsabile dell’attuazione del Programma a livello nazionale, poiché la parte delegata del bilancio assegnata allo SM viene gestita dall’agenzia (predisposizione bandi per le proposte progettuali, selezione delle proposte, firma dei contratti di finanziamento, monitoraggio dei progetti, pagamenti dei beneficiari, relazioni,rendicontazioni) ed è responsabile finanziariamente (irregolarità, negligenze e frodi)
• Stato Membro: funzioni di indirizzo politico-strategico, programmazione (elaborazione del Piano annuale di lavoro)
• Commissione: coordinamento, sorveglianza, valutazione e controllo dell’esecuzione delle funzioni delegate alla Agenzia (principio della sana gestione finanziaria)
Art. 10 “Complementarietà tra strumenti finanziari”
LIFE+ non finanzia misure che ottemperano ai criteri di ammissibilità di altri strumenti finanziari comunitari, tra cui il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il Programma quadro per la competitività e l'innovazione, il Fondo europeo della pesca e il settimo programma quadro di ricerca, o che ricevono assistenza per i medesimi obiettivi da detti strumenti.
Programma pluriennale strategico
Il primo (2007-2010) definisce il quadro strategico per i primi quattro anni diLIFE+ e servirà come base per i Programmi annuali di lavoro nazionali.
Il Programma è sottoposto alla consultazione degli SM e verrà adottato dal Comitato previsto dall’art. 12 del Regolamento entro tre mesi dall’approvazione del Regolamento
Il quadro finanziario del Programma con la ripartizione per SM della parte di bilancio gestita tramite delega sarà indicato nell’Allegato II del Programma strategico pluriennale 2007-2010
Dotazione finanziaria 1.861 (o 1.911 o X.XXX?) Meuro
Quota del bilancio comunitario gestita in maniera centralizzata indiretta
La ripartizione tra gli SM della parte di bilancio gestita tramite delega tiene conto dei seguenti criteri:• Popolazione complessiva di ciascun SM (50% o X% );• Densità demografica di ciascun SM (5% Y%);• Superficie totale nazionale dei siti di importanza comunitaria (inclusi ZPS) (25% o Z%) rispetto alla superficie media comunitaria (normalizzata);• Percentuale del territorio di uno SM coperta dai SIC[o ZPS] (20%) rispetto alla superficie media comunitaria (normalizzata);
La nuova politica di coesione dell’UELa nuova politica di coesione dell’UE
I Fondi strutturali nella I Fondi strutturali nella programmazione 2007programmazione 2007--20132013
DottDott..ssa ssa Daniela Daniela MinettiMinettiRegione Liguria Regione Liguria
Dipartimento AmbienteDipartimento Ambiente
I nuovi obiettivi nella programmazione dei fondi I nuovi obiettivi nella programmazione dei fondi strutturali 2007 strutturali 2007 -- 20132013
Sono state individuate 3 priorità:
Ob. 1. Convergenza: sostegno della crescita e della creazione di impieghi nelle Regioni e negli Stati membri meno avanzati.Ob. 2. Competitività regionale e occupazione: anticipazione promozione del cambiamento (ex Ob2 e Ob3).Ob. 3. Cooperazione territoriale europea: promozione dello sviluppo armonico ed equilibrato del territorio dell’Unione.(Data l’importanza che assume nello sviluppo delle regioni dell’UE, la “COOPERAZIONE TERRITORIALE” cambia status – da Programma di iniziativa comunitaria a “Programma obiettivo”, diventando il terzo obiettivo prioritario )
Ripartizione risorse per obiettivi e fondi
Obiettivi Fondi strutturali e strumenti
FESR FSEFSE Fondo di coesione
Convergenza(251,1 miliardi € = 81,54%)
Competitività regionale e impiego(38,7 miliardi € = 15,95%)
Cooperazione territoriale (7,7 billions € = 2,52%)
FESR
FESR
FSEFSE
Liguria: Previsioni finanziarie 2007Liguria: Previsioni finanziarie 2007--20132013
““Asse ambiente” Asse ambiente” Stima: circa 30 milioni euroStima: circa 30 milioni euro
Programmazione 2000 - 2006 Programmazione 2007 - 2013
Liguria AsseAmbiente
Liguria AsseAmbiente
FESR Obiettivo 2 168.792.587 29.540.693FESR Obiettivo2
Interreg
201.826.380 14.000.000
35.321.996FSE Obiettivo 2 138.596.541
FSE Obiettivo3
165.720.774 FESR Obiettivo 3 11.708.560
TOTALE 381.547.154 (9,27%) TOTALE 319.097.687 (9,27%)
a cui sommare circa 60 milioni di euro Stato e a cui sommare circa 60 milioni di euro Stato e RegioneRegione
Strumenti della politica di coesioneStrumenti della politica di coesione
Regolamento generalesul FESR, il FSE
e il Fondo di coesioneReg. (CE) 1083/2006
Regolamento generalesul FESR, il FSE
e il Fondo di coesioneReg. (CE) 1083/2006
4Regolamento FESR Reg.(CE) n. 1080/20064Regolamento FSE Reg. (CE) n. 1081/20064Regolamento Fondo di coesione Reg. (CE) n. 1084/2006
4Regolamento FESR Reg.(CE) n. 1080/20064Regolamento FSE Reg. (CE) n. 1081/20064Regolamento Fondo di coesione Reg. (CE) n. 1084/2006
4Regolamento che istituisce un gruppo europeodi cooperazione transfrontaliera (GECT)
Reg. (CE) n. 1082/2006
4Regolamento che istituisce un gruppo europeodi cooperazione transfrontaliera (GECT)
Reg. (CE) n. 1082/2006
Novità: il regolamento generale si applica al Fondo di coesione; un nuovo Fondo disviluppo rurale esterno alla politica di coesione; un regolamento della Commissioneinvece di cinque regolamenti specifici; norme di ammissibilità semplificate e integratenel regolamento generale e nei regolamenti sui Fondi.
Novità:Novità: il regolamento generale si applica al Fondo di coesione; un nuovo Fondo disviluppo rurale esterno alla politica di coesione; un regolamento della Commissioneinvece di cinque regolamenti specifici; norme di ammissibilità semplificate e integratenel regolamento generale e nei regolamenti sui Fondi.
Politica di coesionePolitica di coesione e e obiettivi di Lisbonaobiettivi di Lisbona e e GoteborgGoteborg
La politica di coesione 2007La politica di coesione 2007--2013 in tutte le sue dimensioni viene vista 2013 in tutte le sue dimensioni viene vista come un elemento integrante della strategia di Lisbona come un elemento integrante della strategia di Lisbona
((correlazione obiettivi con quelli di Lisbona e Goteborg). correlazione obiettivi con quelli di Lisbona e Goteborg).
Art. 9 Art. 9 RegReg. Generale. Generale
stabilisce che per la realizzazione degli obiettivi prioritari (stabilisce che per la realizzazione degli obiettivi prioritari (Lisbona) Lisbona) vengono destinati il 60% della spesa totale del finanziamento vengono destinati il 60% della spesa totale del finanziamento strutturale dell’Obiettivo 1 e il strutturale dell’Obiettivo 1 e il 75% della spesa totale dell’Obiettivo 275% della spesa totale dell’Obiettivo 2..
Politica di coesionePolitica di coesione e e obiettivi di Lisbonaobiettivi di Lisbona e e Goteborg Goteborg (I)(I)
La strategia di Lisbona declina le tre priorità sulle quali devono concentrarsi le risorse della Politica di coesione:
1. Rendere più attraenti gli Stati Membri, le regioni e le città;
- potenziare le infrastrutture di trasportopotenziare le infrastrutture di trasporto efficienti, flessibili sicure e pulite; - rafforzare le sinergie tra tutela dell’ambiente e crescitarafforzare le sinergie tra tutela dell’ambiente e crescita; garantire la sostenibilità della crescita economica, riducendo i costi ambientali esterni per l’economia e risanando l’ambiente fisico;
- ridurre l’uso intensivo delle fonti energetiche in Europaridurre l’uso intensivo delle fonti energetiche in Europa: l’efficienza energetica e lo sviluppo e l’uso delle tecnologie rinnovabili e alternative
2. Promuovere l’innovazione, l’imprenditoria e lo sviluppo dell’economia
3. Creare nuovi e migliori posti di lavoro
Politica di coesionePolitica di coesione e e obiettivi di Lisbonaobiettivi di Lisbona e e Goteborg Goteborg (II)(II)
Goteborg ha definito 4 priorità ambientali per lo sviluppo sostenibile:1. Lotta ai cambiamenti climatici- riduzione delle emissioni CO2 e produzione dell’energia rinnovabile;
2. Garantire la sostenibilità dei trasporti- infrastrutture per i trasporti pubblici puliti e le ferrovie le acque interne...;
3. Affrontare le minacce per la sanità pubblica-garantire qualità dei prodotti alimentari, controllo dell’utilizzo delle sostanze chimiche, sicurezza in merito ai temi relativi alle epidemie, ecc.;
4. Gestire le risorse naturali in maniera più responsabile-Consumo delle risorse naturali e produzione dei rifiuti in relazione alla crescita economica, salvaguardando biodiversità.
ObiettivoObiettivo 2 2 Competitività regionaleCompetitività regionale e e occupazioneoccupazione
Politica di coesione al servizio di tutte le regioni dell'UnionePolitica di coesione al servizio di tutte le regioni dell'Unione: :
ASSENZA di ZONIZZAZIONEASSENZA di ZONIZZAZIONESi propone con un duplice approccio :Si propone con un duplice approccio :
1. Competitività regionale::• innovazione e società della conoscenza
• accessibilità e servizi d'interesse generale
• ambiente e protezione dei rischi2. Occupazione – a sostegno della Strategia Europea per l'Occupazionea sostegno della Strategia Europea per l'Occupazione
• adattabilità dei lavoratori
• aumento dell'occupazione • accessibilità al mercato del lavoro per le persone più vulnerabili
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea
Ex INTERREG che mirerà ad intensificare la cooperazione a tre Ex INTERREG che mirerà ad intensificare la cooperazione a tre livelli:livelli:
•• la cooperazione transfrontalierala cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte locali e mediante iniziative congiunte locali e regionaliregionali
•• la cooperazione transnazionalela cooperazione transnazionale mediante azioni volte allo sviluppo mediante azioni volte allo sviluppo territoriale integrato connesse alle priorità comunitarie territoriale integrato connesse alle priorità comunitarie
•• la cooperazione interregionalela cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze al livello e lo scambio di esperienze al livello territoriale adeguatoterritoriale adeguato
Le regioni beneficiarie di tale obiettivo saranno:Le regioni beneficiarie di tale obiettivo saranno:a) le regionia) le regioni frontalierefrontaliere, comprese le frontiere marittime;, comprese le frontiere marittime;
b) le macrob) le macro--regioni (attuali d’INTERREG III B)regioni (attuali d’INTERREG III B)
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione transfrontalieraCooperazione transfrontaliera
•• Per il periodo 2007 Per il periodo 2007 –– 2013, la Regione Liguria continua a far parte dal 2013, la Regione Liguria continua a far parte dal programma transfrontaliero Italia programma transfrontaliero Italia –– Francia Francia ALCOTRAALCOTRA, che subirà però dei , che subirà però dei cambiamenti rispetto al periodo precedente, cambiamenti che si rcambiamenti rispetto al periodo precedente, cambiamenti che si riferiscono alla iferiscono alla semplificazione delle procedure, alla tipologia dei progetti, alsemplificazione delle procedure, alla tipologia dei progetti, alla partecipazione la partecipazione dei privati.dei privati.
•• Inoltre, per il futuro periodo di programmazione, la Regione LigInoltre, per il futuro periodo di programmazione, la Regione Liguria è stata uria è stata inserita nel programma di cooperazione transfrontaliera marittiminserita nel programma di cooperazione transfrontaliera marittima a ISOLEISOLE Italia Italia –– Francia, insieme alla Toscana, Sardegna e Corsica.Francia, insieme alla Toscana, Sardegna e Corsica.
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
•• Per il prossimo periodo di programmazione, 2007 Per il prossimo periodo di programmazione, 2007 –– 2013, i programmi di 2013, i programmi di cooperazione transnazionale subiranno delle modifiche strutturalcooperazione transnazionale subiranno delle modifiche strutturali, come la i, come la maggiore flessibilità del programma e della distribuzione geogramaggiore flessibilità del programma e della distribuzione geograficafica, la , la semplificazione dei tipi di progettisemplificazione dei tipi di progetti, la gestione dei programmi. Però, le più , la gestione dei programmi. Però, le più importanti modifiche avvengono nella nuova importanti modifiche avvengono nella nuova configurazione delle zoneconfigurazione delle zone e e nei temi prioritari proposti dalla Commissione. nei temi prioritari proposti dalla Commissione.
•• Regione Liguria continuerà a fare parte dei Regione Liguria continuerà a fare parte dei 2 programmi transnazionali2 programmi transnazionali di di cui è parte adesso cui è parte adesso –– Spazio Alpino (che probabilmente resterà composto Spazio Alpino (che probabilmente resterà composto dalle stesse regioni) e Mediterraneo Occidentale (Medocc) che sidalle stesse regioni) e Mediterraneo Occidentale (Medocc) che si allargherà allargherà al intero bacino mediterraneo, cambiando denominazione in MED al intero bacino mediterraneo, cambiando denominazione in MED (Mediterraneo). In più, la Regione Liguria verrà inserita nel pr(Mediterraneo). In più, la Regione Liguria verrà inserita nel programma ogramma Spazio Spazio CentralCentral Europeo (CEUS),Europeo (CEUS), derivato dal ex programma CADSES.derivato dal ex programma CADSES.
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
Area geografica
Lo Spazio Med copre le aree geografiche dei precedenti programmi Medocc e Archimed, e include quindi tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo dalla Spagna alla Grecia
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
Europa Centrale (CEUS)Europa Centrale (CEUS)
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
Spazio AlpinoSpazio Alpino
ObiettivoObiettivo 33Cooperazione interregionaleCooperazione interregionale
Per il prossimo periodo di programmazione 2007 Per il prossimo periodo di programmazione 2007 –– 2013, la 2013, la cooperazione interregionalecooperazione interregionale è prevista non solo nell’ambito del terzo è prevista non solo nell’ambito del terzo
obiettivo prioritario “Cooperazione territoriale”, ma anche sottobiettivo prioritario “Cooperazione territoriale”, ma anche sotto gli o gli Obiettivi 1 e 2 (Convergenza e Competitività regionale e Obiettivi 1 e 2 (Convergenza e Competitività regionale e
occupazione). occupazione).
Area geograficaArea geografica
E’ ammissibile l’intero territorio dell’Unione Europea, con l’agE’ ammissibile l’intero territorio dell’Unione Europea, con l’aggiunta di giunta di Norvegia e Svizzera. E’ in fase di approfondimento la possibilitNorvegia e Svizzera. E’ in fase di approfondimento la possibilità di à di
partecipare ai progetti per Croazia, ex Repubblica jugoslava di partecipare ai progetti per Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e TurchiaMacedonia e Turchia
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Ambiente e Ambiente (Reg. (CE) n. 1080/2006)(Reg. (CE) n. 1080/2006)
OBIETTIVO 2:competitività regionale
2) ambiente e prevenzione dei rischi, in particolare:- recupero dell'ambiente fisico;recupero dell'ambiente fisico;
-- sviluppo di infrastrutture connesse allasviluppo di infrastrutture connesse alla biodiversitàbiodiversità e ai e ai siti Natura 2000siti Natura 2000; ;
-- efficienza energetica e produzione di energie rinnovabiliefficienza energetica e produzione di energie rinnovabili;;
-- trasporti pubblici puliti e sostenibili;trasporti pubblici puliti e sostenibili;
- sviluppo di piani e misure volti a prevenire e gestire i rischi naturaliprevenire e gestire i rischi naturali e i rischi e i rischi
tecnologicitecnologici;;
-- tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturaletutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale aa sostegno dello
sviluppo socioeconomico e dello sviluppo del turismo sostenibile;
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Ambiente e Ambiente (Reg. (CE) n. 1080/2006)(Reg. (CE) n. 1080/2006) (II)(II)
OBIETTIVO 3 1) realizzazione di attività economiche, sociali e ambientali transfrontaliere:
-- promozione e miglioramento della protezione e della promozione e miglioramento della protezione e della gestione congiunte delle risorse gestione congiunte delle risorse
ambientali e culturaliambientali e culturali, , prevenzione dei rischi naturali e tecnologiciprevenzione dei rischi naturali e tecnologici;;
-- rafforzamento dei collegamenti tra le zone urbane e rurali;rafforzamento dei collegamenti tra le zone urbane e rurali;
-- riduzione dell'isolamento: migliore accesso alle reti e ai servriduzione dell'isolamento: migliore accesso alle reti e ai servizi di trasporto, informazione e izi di trasporto, informazione e
comunicazione, ai sistemi e agli impianti transfrontalieri di comunicazione, ai sistemi e agli impianti transfrontalieri di approvvigionamento idrico ed approvvigionamento idrico ed
energeticoenergetico e a quelli die a quelli di smaltimento dei rifiuti;smaltimento dei rifiuti;
Fondo Sociale Europeo Fondo Sociale Europeo e e Ambiente Ambiente
(Reg. (CE) n. 1081/2006)(Reg. (CE) n. 1081/2006)
OBIETTIVO 2 Art. 1maggiori investimenti nelle risorse umane da parte delle imprese, in particolare le PMI, (…) lo sviluppo di tecnologie rispettose dell'ambiente e delle competenze in materia di gestione, la promozione dell'imprenditorialità e dell'innovazione e della creazione di imprese.
Es. Es. Cooperazione interregionaleCooperazione interregionale
Priorità tematiche
2. Ambiente e prevenzione dei rischiEnergia e trasporto pubblico sostenibileBiodiversitàRischi naturali e tecnologiciGestione dell’acquaGestione dei rifiutiPatrimonio naturale e culturale
Gli strumenti di programmazioneGli strumenti di programmazionee attuazionee attuazione
Orientamenti strategici della Comunità per la coesioneproposti dalla Commissione, adottati dal Consiglio con parere conforme del Parlamento europeo.
Quadro di riferimento strategico nazionaleproposto dai singoli Stati membri in applicazione del principio del partenariato;
rispecchia gli orientamenti dell‘Unione, definisce una strategia nazionale e la relativa programmazione; soggetto a decisione finale della Commissione.
Quadro strategico regionaleelaborato dalle singole regioni
Programmi operativiun programma per Fondo e Stato membro o regione, definizione delle priorità,
gestione e fonti finanziarie; proposti dai singoli Stati membri o regioni;soggetti a decisione finale della Commissione.
Gestione dei programmi e selezione dei progettiad opera degli Stati membri e delle regioni; principio della “gestione condivisa” concertazione con
la Commissione.
Follow-up strategico e dibattito annualein occasione del Consiglio europeo di primavera, basato su una relazione annuale
della Commissione agli Stati membri.
Quadro Strategico NazionaleQuadro Strategico Nazionale
Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppola sostenibilità ambientale dello sviluppo e servizi ambientali per la popolazione e le
imprese• attivazione di filiere produttive dell’energia rinnovabile e risparmio energetico.• migliore servizio idrico, difesa del suolo e prevenzione dei rischi naturali• migliorare la gestione dei rifiuti, bonifiche dei siti contaminati alle opportunità di sviluppo sostenibile e a tutela della salute pubblica
Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo.aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita
dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibilemettendo insieme le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali.
• tutelare la biodiversità promuovere opportunità di sviluppo economico sostenibile• valorizzare i beni e le attività culturali per aumentarne l’attrattività territoriale• conservare e gestire le risorse naturali e culturali mediante la cooperazione territoriale
Documento Strategico RegionaleDocumento Strategico Regionale2.Competitività del sistema ambiente e territorio:
• tutela e valorizzazione delle risorse ambientali- Aumentare l’attrattività dei territori completando le dotazioni di infrastrutture per i servizi ambientali, creando condizioni di sicurezza contro i rischi naturali, raggiungendo gli standard di qualità dell’aria per la protezione della salute dei cittadini;
−Raggiungere un elevato livello di efficienza dei servizi ambientali;− Favorire le condizioni per un riutilizzo dei territori interessati da fenomeni di compromissione ambientale e migliorare le condizioni ambientali per le aree considerate strategiche per lo sviluppo;−Valorizzare le risorse naturali ai fini del rilancio turistico e della fruizione dei territori ricchi di valenza naturali, in sintonia con la necessità di arrestare il declino della biodiversità;−- strumenti di sostenibilità / INFEA /VAS
− marketing territoriale
• rafforzamento della qualità territoriale e urbana- sostenere mobilità interna ed esterna alle città, riducendo la congestione,
l’inquinamento acustico e l’inquinamento atmosferico;
- riqualificare, rinnovare e rifunzionalizzare il tessuto edilizio urbano.
Programma operativoProgramma operativo
Un programma operativo per Fondo, per ogni Stato membro o regione;
contenuto: assi prioritari ( senza le misure) ma anche una eventuale lista dei grandi progetti
GRANDE PROGETTO (Reg. Generale artt. 39-41):
un’operazione comprendente una serie di lavori, attività o servizi in sé intesa a realizzare un’azione indivisa di precisa natura tecnica o economica che ha finalità chiaramente identificate e il cui costo complessivo supera i 25 milioni € nel caso dell’ambiente e i 50 milioni € negli altri settori”.
A titolo esemplificativo si propongono alcuni suggerimenti sulle tipologie di progetti da prendere inconsiderazione:
Esempio di intervento Settori interessati Ambito di integrazione
− Riconversione per attivitàcompatibili con l’ambiente diterritori interessati da fenomenidi inquinamento.
Piani e progetti bonificaambientale
Infrastrutture, pianificazione urbanistica eterritoriale,: opportunità per ilmiglioramento dell’ambiente
- Mitigazione dei rischi naturaliin funzione di usi del territoriopianificati
Politiche Assetto territorioEcosistema costiero
Infrastrutture, pianificazione urbanistica eterritoriale,: opportunità per ilmiglioramento dell’ambiente
− Promozione e valorizzazionedi innovazioni di processo e diprodotto in sensoecosostenibile
− Sviluppo di sinergie fral’università e il sistema delleimprese per la formazionedelle nuove professionalità incampo ambientale e il lororelativo inserimento nel mondolavorativo,.
− Promozione dell’opportunità diaccesso alle conoscenzeambientali,.
Politiche sviluppo sostenibile Ricerca, ambiente Innovazione, AttivitàProduttive Occupazione
Formazione Ricerca, Istruzione,Formazione e Politiche Giovanili,Turismo, Cultura, Sport e Spettacolo
Esempio di interventi Settori interessati Ambito di integrazione− Sviluppo attività turistiche sostenibili
legate all’elevata qualità naturalistica eambientale nelle aree rete natura 2000(turismo alternativo nature oriented).
− Diversificazione delle aziende agricoleverso attività volte al presidio e allavalorizzazione ambientale del territoriodi appartenenza
− Orientamento dei consumi ededucazione alimentare volta allaqualificazione dei servizi di ristorazionecollettiva
Politiche svilupposostenibile
Ambiente Turismo Agricoltura
− Progetti per il passaggio da fonti diapprovvigionamento energeticoconvenzionali a fonti rinnovabili;
− Progetti per la promozione di interventiper il conseguimento dell’obiettivo diefficienza energetica, la riduzione deiconsumi di energia, il recupero dicalore, la produzione di energia confonti a basse o nulle emissioni.
Energia Ambiente Energia Attivitàproduttive
Esempio di interventi Settori interessati Ambito di integrazione
− Creazione di nuove attivitàimprenditoriali per la produzionedi beni derivanti da attività direcupero materiali
− Promozione tecnologiemaggiormente rispettosedell’ambiente e delle BAT permigliorare le prestazioni ambientalidelle attività produttive,
− Creazione competenze e nuovefigure professionali volte allagestione ecosostenibile d’impresa
− Promozione delle attività ancheartigianali, connesse a filiereimpegnate e/o necessarie alperseguimento di obiettiviambientali
Gestione integrata rifiuti
Politiche Svilupposostenibile
Gestione Risorse idriche
Ambiente Energia Attivitàproduttive
− Progetti per la mobilità sostenibilee l’utilizzo di biocarburanti o altrefonti a basse emissioni
Politiche Energia Ambiente Mobilità InfrastruttureAmbiente, PianificazioneTerritoriale Lavori Pubblici eEdilizia